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Visualizza Versione Completa : Case della Memoria: la Toscana in 54 dimore di personaggi illustri



Jaki
12-02-04, 23:21
FIRENZE- Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca, Giotto, Niccolò Machiavelli, Benvenuto Cellini, Giacomo Puccini, ma anche Giovanni Pascoli, Giosuè Carducci, Enea Silvio Piccolomini, Rodolfo Siviero, Giovanni Michelucci e stranieri illustri come la coppia di poeti inglesi Robert Browning e Elisabeth Barret.
“Grazie a questo censimento – spiega l’assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi – forniremo a turisti, studiosi, cultori della storia e semplici curiosi, uno strumento pratico e veloce per conoscere la Toscana da un punto di vista diverso dal solito, attraverso gli occhi dei personaggi celebri che vi hanno abitato”.
Le ‘Case della Memoria’ sono diffuse su tutto il territorio: si va dall’area fiorentina, dove si concentrano soprattutto le abitazioni dei grandi artisti del Medioevo e del Rinascimento (ma dove troviamo anche grandi personaggi vissuti in epoche molto più recenti, come l’ex ministro Rodolfo Siviero, la cui casa è stata trasformata in museo regionale ad ingresso gratuito, o l’architetto Giovanni Michelucci), alla casa di Pascoli a Barga (Lu), a quella di Mazzini a Pisa, a quelle di Petarca e Vasari ad Arezzo, passando per molte altre tra cui quelle di Pontormo e Busoni ad Empoli, villa Puccini a Torre del Lago, casa Tintori a Prato e casa Guerrazzi a Cecina. “Secoli di storia e tracce delle abitudini e della vita quotidiana di pittori, poeti, intellettuali, compositori, grandi architetti – prosegue l’assessore - si fondono in dimore che meritano di essere conosciute. Si tratta di vere e proprie ‘case della memoria’, mezzi privilegiati per capire la personalità e l’opera del proprietario e testimonianze concrete dello stretto legame che ha unito la Toscana a grandi ingegni di tutti i tempi. Mettendo on-line il risultato del censimento daremo a tutti la possibilità di organizzare veri e propri percorsi, reali o virtuali, alla scoperta delle case dei grandi, visitandole oppure sbirciando attraverso la rete le foto degli interni e raccogliendo informazioni di base su ciascuna”.