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Visualizza Versione Completa : Il fenomeno Wicca



Otto Rahn
03-03-04, 04:06
Figli miei ma sapete cos' è la Wicca? :eek:

elaphe (POL)
03-03-04, 10:34
Credo proprio di saperlo, per conto mio.

Posso chiederti perchè?

Baci.

E.

Otto Rahn
03-03-04, 16:02
Perché mi sembra che la Wicca indipendentemente poi dal grado di coinvolgimento individuale; sia un fenomeno molto consimile alla New Age; vi é da dire che io pur essendo un ammiratore del mondo precristiano non sono un gran sostenitore del neopaganesimo per vari motivi; ora la Wicca in questo contesto mi appare come una corrente del tutto spuria e intrisa di concetti modernisti

saluti

elaphe (POL)
03-03-04, 19:42
ora la Wicca in questo contesto mi appare come una corrente del tutto spuria e intrisa di concetti modernisti Ti dirò di più: è una corrente del tutto moderna, senza -ismi.
Perché mi sembra che la Wicca indipendentemente poi dal grado di coinvolgimento individuale; sia un fenomeno molto consimile alla New Age Su questo non concordo: sebbene un'occhiata al Wiccan medio italiano (e non, aggiungerei) potrebbe dare una simile impressione, i fondamenti sono completamente diversi. E' sì una religione esperienziale e non fideistica, ma proprio per questo ben lontana (agli antipodi, potrei dire) della visione agnostica e misticheggiante alla base del movimento (comunque complesso) che possiamo definire "New Age". Manca il millenarismo implicito, manca la visione comunque sia trascendente, manca (o è molto ridotto) soprattutto il concetto gerarchico. Questo se teniamo presente la Wicca come spesso ora intesa e visibile: se dessimo un'occhiata a com'era prima degli anni '80 troveremmo una situazione in parte differente ma ancor meno confondibile con la NA.

In ogni caso la mia domanda era: cos'ha a che fare la tua osservazione (che comunque implicitamente già mi pare contenesse quanto hai poi argomentato) con l'argomento del thread? Forse se vogliamo proseguire la discussione (cosa che mi piacerebbe) conviene aprirne un altro, che dici, Mjol?

Baci.

E.

PS: Se ti va, potresti anche accennare i "vari motivi" di cui dicevi?

Otto Rahn
04-03-04, 00:44
Bene, Elaphe il mio intervento nasce dal voto di Albino Cecina.
In effetti nel sondaggio non si richiede un giudizio di valore sui vari movimenti ma solo di esprimere un' opinione su quale tra questi ha più probabilità di venire riconosciuto legalmente.
Appena però ho letto Wicca la mia attenzione è stata richiamata per i motivi che più sopra ho espresso e sono intervenuto senza troppo riflettere.

In effetti l' ideale per parlare di questo sarebbe aprire un' altra discussione. Voglio comunque spiegarti le ragioni della mia diffidenza verso il neopaganesimo.

Io credo che sebbene ci siano ottime ragioni per distaccarsi dal cristianesimo tuttavia il credere di poterlo fare semplicemente allontanandosi dalla chiesa e abbracciando nuove forme di spiritualità è una pura illusione.
Questo mio discorso vale anche magari per chi non è mai stato un cattolico praticante, per gli agnostici o per chi ha sempre sentito un richiamo spirituale intimo senza per questo inquadrarlo in forme storicamente definite. 2000 anni di storia, di civiltà, di cultura e "forma mentis" non si cancellano nè facendosi sbattezzare nè leggendo centinaia di libri e neanche festeggiando ritualmente solstizi ed equinozi.

Col cristianesimo noi dobbiamo fare i conti, non possiamo semplicemente ignorarlo perchè in un certo senso, e qui mi attirerò sicuramente la disapprovazione di molti forumisti "non possiamo non dirci cristiani". E questo perchè?
Beh signori, mi basterebbe chiedervi qual è il sistema di computazione del tempo da voi stessi adottato per dimostrare
la nostra totale dipendenza da quella civiltà da cui molti a parole prendono le distanze.

Ma oggi più che col cristianesimo sarebbe meglio dire che noi abbiamo a che fare col suo "tramonto".
Si profila all' orizzonte, perchè questi sono tempi di grandi sconvolgimenti, un cambio di paradigma globale. Proprio il riemergere negli ultimi decenni di tanti movimenti religiosi neopagani o pseudo-spiritualisti (per una panoramica generale sono buoni gli studi che ha condotto Massimo Introvigne) ci mostrano come un intero cosmo sia entrato definitivamente in crisi. L' errore dunque del neopaganesimo difronte a tutto ciò è quello di voler recuperare un passato irrecuperabile.

Sebbene io veda gli dei come numi eternamente presenti a livello archetipico nell' uomo e quindi costantemente suscettibili di essere risvegliati e resi operanti questo non significa che si possano facilmente resuscitare religioni morte da secoli.
Qui in occidente noi ci dobbiamo confrontare con la nostra storia, con quei processi che hanno reso l' uomo attuale quello che è.
Rifacendomi agli insegnamenti tradizionali così come divulgati da Guènon ed in particolare da Evola non vedo nel presente la possibiltità di ricostituire o di riallacciarsi a sistemi come ad esempio la religione romana o quella degli antichi germani, tanto per citare due grandi esempi.

Tutto questo è andato, è scomparso, in quella sua forma peculiare, per sempre.
Oggi dobbiamo per così dire reinventare il nostro rapporto col sacro ma per fare questo non possiamo contare che su noi stessi.
Cavalcando la tigre nell' era della dea Kali, che indomita e scatenata ci mette difronte ad un mondo di tecnologia e velocità sfrenate, un mondo in cui non possono attecchire più se non forse come volgari parodie crepuscolari, quei riti sacri che furono appannaggio dei nostri antenati. Dobbiamo secondo me andare alla radice stessa dell' uomo che è la sua natura più profonda, la sua anima attraverso un lavoro esoterico, "alchemico" e plasmare
una nuova ma allo stesso tempo primordiale perchè eterna, Idea dell' uomo. Idea che abbraccia ogni singolo aspetto di essenza ed espressione.

L' unica soluzione è una nuova religione che beninteso, come tutte le religioni antiche dell' umanità, può nascere solo a patto che via sia una nuova ierofania, una nuova discesa del sacro nel mondo.

Ma questo non si pianifica. Si può solo propiziare col sacrificio personale di individui qualificati, rari come non mai nell' anno 2004 dopo Cristo.

Saluti

Albino Cecina
04-03-04, 02:52
Originally posted by Otto Rahn

Col cristianesimo noi dobbiamo fare i conti, non possiamo semplicemente ignorarlo perchè in un certo senso, e qui mi attirerò sicuramente la disapprovazione di molti forumisti "non possiamo non dirci cristiani".


Se è per questo non possiamo non dirci ebrei (perché Gesù era ebreo), né greco-romani (i nostri antenati), né atei (Voltaire e l'Illuminismo, origine della moderna società laica).

No, è un discorso sbagliato. Ognuno è quello che si sente dentro di sé. Non significa niente essere nati in un paese, in un popolo, in una società che si ritiene cattolica da 1500 anni, se dentro di te non c'è niente di cristiano.

Basta un solo, semplicissimo esempio: la non concezione di un dualismo bene-male fa di me un a-cristiano. Si badi bene: non un anti-cristiano, perché l'anti-cristiano fa anch'egli riferimento al cristianesimo.






Sebbene io veda gli dei come numi eternamente presenti a livello archetipico nell' uomo e quindi costantemente suscettibili di essere risvegliati e resi operanti questo non significa che si possano facilmente resuscitare religioni morte da secoli.


No, mi spiace, ma se uno sente, ha esperienza, della molteplicità del divino (il politeismo), allora non può che prenderne atto e agire di conseguenza. Certo, non ci sono più i libri pontificali, ma che significa? Il culto privato è sempre stato un'affare, appunto, privato, e tale lo è adesso tra me e i miei dèi.
Il rituale può cambiare, anche se di poco (non si fanno più sacrifici cruenti, per esempio), ma la sostanza non cambia.






Oggi dobbiamo per così dire reinventare il nostro rapporto col sacro ma per fare questo non possiamo contare che su noi stessi.
Cavalcando la tigre nell' era della dea Kali, che indomita e scatenata ci mette difronte ad un mondo di tecnologia e velocità sfrenate, un mondo in cui non possono attecchire più se non forse come volgari parodie crepuscolari, quei riti sacri che furono appannaggio dei nostri antenati. Dobbiamo secondo me andare alla radice stessa dell' uomo che è la sua natura più profonda, la sua anima attraverso un lavoro esoterico, "alchemico" e plasmare
una nuova ma allo stesso tempo primordiale perchè eterna, Idea dell' uomo. Idea che abbraccia ogni singolo aspetto di essenza ed espressione.

L' unica soluzione è una nuova religione che beninteso, come tutte le religioni antiche dell' umanità, può nascere solo a patto che via sia una nuova ierofania, una nuova discesa del sacro nel mondo.


Mah, stai dicendo praticamente che ci vuole una nuova religione, adatta ai tempi moderni. Ma la wicca ha proprio queste caratteristiche. Allora perché la condanni?;)

Io, per esempio, sento estranea la wicca proprio per questo suo carattere di nuova religione, la sua mancanza di radici e dunque di esperienza del sacro che avevano i nostri antenati, la sua visione panteista, che non ha a che vedere con l'antico politeismo, la tendenza a mescolare tradizioni delle culture più diverse, l'importanza data alla magia.






Ma questo non si pianifica. Si può solo propiziare col sacrificio personale di individui qualificati, rari come non mai nell' anno 2004 dopo Cristo.


Spiacente deluderti, ma il Cristo è nato nel 6-7 prima dell'era volgare, perciò siamo nel 2004 dell'era volgare, non dopo Cristo. In questo possiamo benissimo dirci non cristiani
:cool:

Senatore
04-03-04, 03:50
Originally posted by Albino Cecina
Basta un solo, semplicissimo esempio: la non concezione di un dualismo bene-male fa di me un a-cristiano. Si badi bene: non un anti-cristiano, perché l'anti-cristiano fa anch'egli riferimento al cristianesimo.


Non so se è elegante intromettermi in modo così settoriale nella discussione, ma mi sembra doverosissimo notare che nel cristianesimo, fatta eccezione per l'eresia gnostica o quella catara (più forse delle altre che mi sfuggono, ma che sono di stesso segno) non si può parlare di un dualismo bene-male. Se Dio ha creato la totalità del reale non c'è spazio per il dualismo. Poi ovviamente la questione si complica enormemente quando si tratta di giustificare non già la funzione, ma prima ancora la presenza del male. Ad esempio ti ricordo il dogma della resurrezione dei corpi: se tutto ciò che è fisico, corporale, fosse male, non ci sarebbe modo ri ricuperare il corpo in uno stato da cui il male dev'essere bandito. La crocifissione sul Calvario (monte del cranio) è un richiamo alla totalità del tempo e dello spazio e se il paragone non offende direi che qualcosa di simile rappresenta il Campidoglio, che fu in origine il monte di Saturno e che divenne poi sacro a Giove, il cui tempio era per dire così, guardato da de scudieri, Terminus e (se non sbaglio) Juventas.
Dunque nessun dualismo e piuttosto richiamo simbolico all'idea di un cosmo ordinato e integrato in modo totale. Non è una mia personale interpretazione, ma un'esposizione un pò gretta di quello che la teologia cristiana (i padri erano spesso greci, il tomismo aristotelico!) ha sempre affermato
Un saluto, e rinnovo la scuse per la parentesi fuori tema.

Otto Rahn
04-03-04, 18:06
Originally posted by Albino Cecina
Se è per questo non possiamo non dirci ebrei (perché Gesù era ebreo), né greco-romani (i nostri antenati), né atei (Voltaire e l'Illuminismo, origine della moderna società laica).

No, è un discorso sbagliato. Ognuno è quello che si sente dentro di sé. Non significa niente essere nati in un paese, in un popolo, in una società che si ritiene cattolica da 1500 anni, se dentro di te non c'è niente di cristiano.

Basta un solo, semplicissimo esempio: la non concezione di un dualismo bene-male fa di me un a-cristiano. Si badi bene: non un anti-cristiano, perché l'anti-cristiano fa anch'egli riferimento al cristianesimo.

E' troppo facile dire che ognuno è quello che si sente dentro, Perchè arrivare a "sentirsi" realmente dentro può essere il frutto o di un' improvviso momento di chiarezza intellettuale (molto raro di questi tempi) o di una conquista che ci costa tempo e sacrificio.
Quel che voglio dire è che un determinato ambiente sociale, culturale e psichico maturato nei secoli porta l' uomo a vivere uno stato dell' essere necessariamente differente da quello dei suoi padri. Questa differenza è un fattore necessariamente da mettere in conto e, da superficiali, ignorare.


[i]
No, mi spiace, ma se uno sente, ha esperienza, della molteplicità del divino (il politeismo), allora non può che prenderne atto e agire di conseguenza. Certo, non ci sono più i libri pontificali, ma che significa? Il culto privato è sempre stato un'affare, appunto, privato, e tale lo è adesso tra me e i miei dèi.
Il rituale può cambiare, anche se di poco (non si fanno più sacrifici cruenti, per esempio), ma la sostanza non cambia.
[/B]

Caro Albino ma il mio intervento non è finalizzato a voler negare il valore dei percorsi che tu o chiunque altro in questo forum perseguite. Sto cercando di mettere in evidenza alcune problematiche che ritrovo costantemente qualosa si affronti
l' argomento di una via religiosa praticabile oggi come oggi per noi italiani. Non porto acqua al mio mulino perchè non sto (ahimè) a guardia di nessun mulino. Se tu hai il tuo culto privato me ne rallegro e ti giudico come uno che non si perde in chiacchiere. Tuttavia il mio discorso è mirato a individuare quale sia la possibilità reale di risvegliare a livello generale e non personale la spinta verso la sfera del sacro.



[i]
Mah, stai dicendo praticamente che ci vuole una nuova religione, adatta ai tempi moderni. Ma la wicca ha proprio queste caratteristiche. Allora perché la condanni?;)

Io, per esempio, sento estranea la wicca proprio per questo suo carattere di nuova religione, la sua mancanza di radici e dunque di esperienza del sacro che avevano i nostri antenati, la sua visione panteista, che non ha a che vedere con l'antico politeismo, la tendenza a mescolare tradizioni delle culture più diverse, l'importanza data alla magia.[/B]

No attenzione, qui sono stato frainteso ma il mio discorso deve essere chiaro.
Non parlo di una nuova religione come una nuova moda, che si "adatta"ai tempi e segue le tendenze come ha sempre cercato di fare, riuscendoci mirabilmente ma decadendo nella secolarizzazione, la chiesa cattolica.
Sarebbe il caso di parlare di Nuova/Antichissima religione che si riallacci alla fonte primordiale dalla quale scaturisce la Verità,
proprio per questa sua dirompente forza essa deve spazzare via
palingeneticamente tutto quanto vi è ora. Inclusi naturalmente i vecchi culti da una parte e la nebulosa New Age dall' altra.
Questa sarà la religione che suggellerà la fine di questo ciclo e rappresenterà il legato divino per una nuova Età dell' Oro.
Il compito dell' Uomo è ora di farla scaturire dal suo più profondo sè. E di qui mi riallaccaccio alla necessità di una trasmutazione alchemica dell' uomo stesso.



[i]
Spiacente deluderti, ma il Cristo è nato nel 6-7 prima dell'era volgare, perciò siamo nel 2004 dell'era volgare, non dopo Cristo. In questo possiamo benissimo dirci non cristiani
:cool: [/B]

Non è che mi deludi perchè io non volevo esaltarmi anzi.
La tua mi sembra una sottigliezza che non intacca il senso di quanto da me affermato.
Recentemente per un esame all' università mi sono intrattenuto su una dispensa intitolata: "Senso del tempo e senso della storia: computi cronologici e storicizzazione del tempo"

In questo scritto viene esplicitamente dichiarata la superiorità del nostro sistema cronologico moderno rispetto alle datazioni degli antichi con dovizia di argomenti ed esempi raccolti nell' ambito di varie civiltà classiche.
E indovina ad opera di quale grande rinnovamento epocale viene attribuita l' adozione del sistema attualmente vigente? Naturalmente al cristianesimo.

Ora naturalmente per me, non di una evoluzione ma di
un' involuzione si tratta. Nel momento stesso in cui la vicenda umana viene storicizzata essa decade dal piano del mito e
l' essenziale, il significato stesso del rito, viene obliato.
E' una fuga in avanti del tempo che impietra e imbriglia il potenziale del presente. Per considerazioni profonde su tutto ciò rimando a questo saggio di De Giorgio: http://www.alchemica.it/attimoeterno.html

Questo per dirti che l' avvento del cristianesimo e la fine dell' Evo antico segnano una tappa profonda e indelebile nella storia del mondo ma più in particolare diciamo, dell' Occidente. Superare questo iato che ci divide da quel mondo "pagano" (termine che non apprezzo) non è questione di poco momento.

Il suggerimento allora è di non farsi troppe illusioni in merito al recupero delle antiche forme cultuali e di affrontare l' oggi, da uomini comunque differenziati, accettando la sfida di ricreare
l' "Oro" a partire dagli elementi allo stato grezzo che solo dentro di noi possiamo ritrovare. Il poeta francese Arthur Rimbaud scrisse: "Bisogna essere assolutamente moderni".

A me piace interpretare questa frase non nel senso di essere alla moda ed esaltare tutto ciò che è moderno (Rimbaud era disgustato dal suo presente ottocentesco) ma nel senso di non attardarsi a contemplare le mummie conservate perfettamente nelle nostre teche ideali.

AD MAIOREM DEI GLORIAM

Mjollnir
07-03-04, 23:56
In Origine Postato da Otto Rahn
L' unica soluzione è una nuova religione che beninteso, come tutte le religioni antiche dell' umanità, può nascere solo a patto che via sia una nuova ierofania, una nuova discesa del sacro nel mondo.

Evidenzio questo punto, che mi sembra particolarmente importante.
In effetti non pochi volti dell'attuale "neopaganesimo" sembrano porsi rispetto a questo problema in maniera totalmente prometeica e soggettivistica, arrivando a sostenere la possibilità di una creazione ex novo delle tradizioni spirituali.

Voglio accostare a questa idea una frase di un esponente wiccan, Ed Fitch, che dichiara:

"Oggi, naturalmente, abbiamo tutti capito che non è importante se la tua tradizione è antica di quarantamila anni o se è stata creata la settimana scorsa. Se hai stabilito il contatto giusto con la Dea o con il Dio nel subcosciente, e con altre forze di questo genere, allora hai realizzato la cosa importante" (Drawing Down the Moon, Beacon Press, Boston 1982, pp. 87-88).


Sulla stessa linea, ho notato che è frequente presso la wicca parlare di "simbologia personale" e "personalizzazione dei rituali" (!) e via dicendo. Aggiungiamo il riferimento al subcosciente, e diventa necessario chiedersi cosa mai verrà ricompreso e fatto rientrare in questa opera di creazione di nuove tradizioni.

Insomma le tradizioni si creano ? E che tradizioni possono essere quelle che si creano? E il ruolo dell'uomo in tutto ciò ? Anche la trasmutazione antropologica di cui parla Otto potrebbe prestare il fianco alla stessa obiezione.
Non c'è forse uno iato tra le nostre possibilità di propiziare la rinascita col culto privato e la ierofania in sé stessa :confused:

Syntax error System
08-03-04, 00:16
aaah la wicca, io ho molti amici, nella wicca. Devo dire che inizialmente avevo pesanti pregiudizi su questo culto, ma essi si sono rivelati, appunto solo pregiudizi.
Uno dei pregiudizi piú diffusi é che si tratta solo di una moda tra i teenagers, sulla scia di Harry potter. Nulla di piú sbagliato.
Nella wicca ci sono persone di tutte le etá, e il la loro teologia é molto elaborata, non li si deve confondere con i new-agers, che mischiano tanti concetti in un grosso pentolone (es, angeli celesti, ufo, figli delle stelle, animali totemici indiani ect) a meno ché non si tratta degli ekkletiti, che rapresentano la minoranza e sono per di piú solitari.
La loro teologia ruota intorno al dualismo del dio e della dea, che sono alla pari e vanno onorati con vari rituali, specialmente nelle notti di luna piena. Questo vale anche per le dianiche (un gruppo per sole donne, fondato da Zbudapest) che nonostante si dica, anche loro onorano il dio.

La wicca a quel che ne so io fu fondata da Gardner ispirato da Crowley, solo che nello stato primitivo la wicca era composto principalmente da riti fortemente di natura sessuale, cosa che poi ci si é gradualmente spostati fino a farle sparire del tutto o quasi.
Oggi non tutti i wiccani si riconoscono in Gardner, e altri disprezzano Zbudapest!
Insomma la wicca é un'intrecciarsi di correnti mistiche che ruotano sempre intorno al gia citato dualismo tra il dio e la dea.
Uno poi puó includere nel proprio pantheon tutti gli dei che vuole, ma la figura di quei due é sempre dominante.
Non esiste una bibbia, ma tanti testi "sacri" a cui fare riferimento, come l'aradia oppure il libro delle ombre, che si tratta di una specie di diario sullo sviluppo personale in chiave magica.
Personalmente, non capisco perche la wicca ha tanti oppositori, sicuramente si tratta dalla pessima immagine gettata dai mass media su quest'argomento (spesso vengono scambiati per satanisti) che da purtroppo spsso un'immagine distorta sull'argomento.

Mjollnir
08-03-04, 00:24
Beh, una delle maggiori fonti di perplessità l'hai rilevata tu stesso, caro Kenshiro: non si può negare che si tratti di un fenomeno creato "a tavolino".
Artificiale, insomma.

Otto Rahn
08-03-04, 01:05
Originally posted by Mjollnir
Evidenzio questo punto, che mi sembra particolarmente importante.
In effetti non pochi volti dell'attuale "neopaganesimo" sembrano porsi rispetto a questo problema in maniera totalmente prometeica e soggettivistica, arrivando a sostenere la possibilità di una creazione ex novo delle tradizioni spirituali.

Voglio accostare a questa idea una frase di un esponente wiccan, Ed Fitch, che dichiara:

"Oggi, naturalmente, abbiamo tutti capito che non è importante se la tua tradizione è antica di quarantamila anni o se è stata creata la settimana scorsa. Se hai stabilito il contatto giusto con la Dea o con il Dio nel subcosciente, e con altre forze di questo genere, allora hai realizzato la cosa importante" (Drawing Down the Moon, Beacon Press, Boston 1982, pp. 87-88).


Sulla stessa linea, ho notato che è frequente presso la wicca parlare di "simbologia personale" e "personalizzazione dei rituali" (!) e via dicendo. Aggiungiamo il riferimento al subcosciente, e diventa necessario chiedersi cosa mai verrà ricompreso e fatto rientrare in questa opera di creazione di nuove tradizioni.

Insomma le tradizioni si creano ? E che tradizioni possono essere quelle che si creano? E il ruolo dell'uomo in tutto ciò ? Anche la trasmutazione antropologica di cui parla Otto potrebbe prestare il fianco alla stessa obiezione.
Non c'è forse uno iato tra le nostre possibilità di propiziare la rinascita col culto privato e la ierofania in sé stessa :confused:

Mi fa piacere Mjollnir che tu abbia raccolto il mio implicito invito ad affrontare questo problema. Naturalmente io non ho la risposta ma mi limito ad esporre un insieme di considerazioni che giudico assolutamente non secondarie.

Per riprendere appunto la citazione di questa Ed Fitch è chiaro che ci troviamo difronte a una totale deviazione da un autentico cammino religioso.
Questa pseudo-spiritualità per la quale conta esclusivamente il proprio "presunto" collegamento alla divinità nel subcosciente
non può che costituire una mera illusione per tanti ingenui oppure, ciò che è peggio, aprire le porte a varie forme di invasamento psichico. Ed oggi mi sembra che quest' ultimo caso sia in costante e preoccupante aumento.

Per tornare sul cammino principale ribadisco ancora una volta il senso del mio intervento: dati 2000 anni di cristianesimo, data una profonda mutazione della costituzione interna dell' uomo europeo, dati i tempi particolari nei quali ci troviamo a vivere, quale può essere la strada per far risorgere "dio/gli dei" dentro e fuori di noi?

Ognuno qui ha dichiarato già da tempo le sue preferenze.
Ma bastano davvero queste associazioni politeiste e neo-pagane,
per quanto ben indirizzate ed organizzate, a far ritrovare il senso perduto del divino all' uomo occidentale?

E se rifiutiamo di radicarci in una tradizione secolare estranea all' Europa come ad es. l' Islam od orientale come ad es. il Buddhismo cosa rimane di vivo ed operante qui da noi e che può vantare una trasmissione ininterrotta?

Forse solo nel cuore di ogni uomo è rimasta la chiave.

:)

Syntax error System
08-03-04, 10:04
personalmente non capisco le ragioni per snobbare la Wicca (infatti non ne esistono).
Chi vi dice che Gardner non fosse illuminato?, sebbene che era uno schifo sotto molti aspetti, non capisco perché si deve gettare via tutto.
La wicca é una nuova religione e si sta affermando nel mondo, e noi dovremmo accoglerli a braccia aperte, proprio perche loro sono un'ottima alternativa ai vari monoteismi, e in piú é di origine europea, e poi chi vi dice che non c'e nulla di vero in quel che fanno?

Per i culti orielntali, io vedo di buon occhio lo shintoismo. Infatti la vedo perfettamente inegrabile col paganesimo europeo. Sia per le festivitá che per le ritualitá (il culto delle relique, il saluto al sole, i templi. l'imperatore come pax deorum ect).
Quindi non tutto ció che viene dal di fuori é buttare :) .

ciao

Ashmael
21-09-05, 10:54
Io credo che la Wicca sia una delle religioni neopagane più valide.La Dea Madre sarà sempre una Dea venerata (anche dai cattolici come Maria). Chi crede più a Zeus, a Cernunnos o a Thor?

Mjollnir
21-09-05, 13:41
In Origine Postato da Ashmael
Chi crede più a Zeus, a Cernunnos o a Thor?


Noi.

Ma tu sei sicuro di essere un wiccan ? Di solito non sono così conflittuali ... :rolleyes: :D

Arthur I
21-09-05, 14:03
Originally posted by Ashmael
Chi crede più a Zeus, a Cernunnos o a Thor?

Come detto da Mjollnir, noi. A parte questo, non capisco la contrapposizione tra la Dea Madre e gli altri. Mi pare invece che le divinità e i princìpi femminili in generale siano rispettate e onorate da tutti, siano essi della Tradizione Romana, o Elleni o Celtici, ecc.
Poi sulla Wicca, ognuno può dire la propria: letteralmente...:rolleyes: :cool:

Ashmael
21-09-05, 22:05
Io non sono un Wiccan, sono un simpatizzante. Un mio caro amico è un wiccan, ed è una persona molto gentile e spirituale. Trovo che ci sono dei maschili il cui culto andrebbe dimenticato: Ares , Marte, e tutti gli dei della guerra in genere.
Secondo me la divinità dovrebbe essere androgina, comprendere in se il principio maschile e quello femminile. Pensate al mito di Tiresia e di Ermafrodito.

Arthur I
22-09-05, 14:55
Originally posted by Ashmael
Io non sono un Wiccan, sono un simpatizzante. Un mio caro amico è un wiccan, ed è una persona molto gentile e spirituale. Trovo che ci sono dei maschili il cui culto andrebbe dimenticato: Ares , Marte, e tutti gli dei della guerra in genere.
Secondo me la divinità dovrebbe essere androgina, comprendere in se il principio maschile e quello femminile. Pensate al mito di Tiresia e di Ermafrodito.

L'oblio di un aspetto comunque presente nella realtà umana e sovraumana non è, nel modo più assoluto, una caratteristica politeista. Gli Dei guerrieri che citi non sono esclusivi/esclusivisti, ma sono una parte di un "pantheon" molteplice negli aspetti, come ogni religione e spiritualità politeista richiede.

Hrodland
26-09-05, 18:13
Originally posted by Ashmael
Io non sono un Wiccan, sono un simpatizzante. Un mio caro amico è un wiccan, ed è una persona molto gentile e spirituale. Trovo che ci sono dei maschili il cui culto andrebbe dimenticato: Ares , Marte, e tutti gli dei della guerra in genere.
Secondo me la divinità dovrebbe essere androgina, comprendere in se il principio maschile e quello femminile. Pensate al mito di Tiresia e di Ermafrodito.

Ares, Marte, e "tutti gli dei della guerra in genere" non vanno dimenticati, perchè sono parte del pantheon.
La religione non va adeguata al metro del "politically correct": così facendo, la si trasforma in una congrega di pagliacci.
Esistono sì divinità androgine, ma non per questo vogliamo eliminare le divinità maschili e guerriere (senza considerare che esistono divinità femminili guerriere: la stessa madre, quando deve proteggere i suoi piccoli, diventa anche più sanguinaria di un guerriero...).

Hindefuns63
27-09-05, 02:02
e teniamo conto che spesso la cosiddetta "guerra" si risolveva meno cruentemente di quello che sembrava, specie nelle culture celtiche. Magari con una sfida, a volte anche a mani nude.
I Romani erano molto peggio da quel punto di vista.

Sul Wicca, ho da narrarvi una cosa (va a finire che mi farete bardo qui a furia di raccontare cose....eh eh).

Anni fa giravo su una chat americana, dove trovai diversi pagani molto ben organizzati, e feci amicizia con il loro Aird Righ. Avevano corsi specialistici e riunioni, erano molto ben preparati debbo ammettere, solidi e tranquilli come chi sa che può stare in piedi dinanzi a chiunque altro senza timore.
Poi conobbi anche il disegnatore Luis Rojo e la moglie. Lei era pagana pure, ma era diversa da quelli che avevo visto in precedenza: dieva di essere una sacerdotessa della dea madre, "viveva" da sola in una sua pagina, e debbo dire in tutta verità che, a mio parere (posso sbagliare eh) se la tirava alla grande con la faccenda del wicca..

(basta vado a fare un corso da bardo e mi ripresento con l'arpa in spalla :P)

Frumentarius
27-09-05, 11:12
Originally posted by Hindefuns63
e teniamo conto che spesso la cosiddetta "guerra" si risolveva meno cruentemente di quello che sembrava, specie nelle culture celtiche. Magari con una sfida, a volte anche a mani nude.


Non credo che i Celti abbiano conquistato due terzi dell'europa continentale ( fino ad arrivare in Asia, in Turchia) con le tecniche di Bud Spencer e Terence Hill.

E non credo neanche che abbiano conquistato l'Etruria padana con qualche 'sfida'...

I Romani erano peggio ? dipende dai punti di vista..

I Romani quando erano vittoriosi schiavizzavano gli sconfitti (con una remota possibilità di riscatto), il bottino in parte veniva dato ai soldati, una parte per la pensione, il resto all'erario.

I Celti invece si tenevano il bottino e Sacrificavano tutti i prigioneri.

Guerre più 'dolci' sono state, FORSE, quelle dei Neolitici, che nulla hanno a che vedere con i popoli Kurganici o Indoeuropei ( e quindi Celti, Germani, Romani etc.. )

Mjollnir
27-09-05, 13:34
In effetti nella wicca è abituale il pantheon-fai-da-te... :D

Hindefuns63
27-09-05, 18:31
nella guerra del Toro della saga di Cu Chulainn però in pratica l'eroe combattè gli avversari uno dietro all'altro, non in stile di battaglia a ranghi o in mischia, comunque mi è noto che i clan spesso chiudevano le discussioni territoriali con risse e non con battaglie, in quanto era importante vedere chi avesse ragione, ma non perdere uomini validi che avrebbero dovuto battersi in guerre più pericolose.
Adesso non son sicurissimo di ciò che dico, ma penso che da questi scontri per il territorio siano derivati i tornei, specie quelli della prima fase, cio battaglie a cavallo e a piedi delimitate da convenzioni e con cattura di prigionieri.

Albino Cecina
11-10-05, 01:45
Originally posted by Hindefuns63
nella guerra del Toro della saga di Cu Chulainn però in pratica l'eroe combattè gli avversari uno dietro all'altro, non in stile di battaglia a ranghi o in mischia

Uhmm... mi ricorda il duello tra Orazi e Curiazi.

Albino Cecina
11-10-05, 01:49
Originally posted by heidric
infatti la wicca e troppo moderna e commerciale percui non vedo alcun nesso con gli antichi culti dell'europa pagana forse l'unico legame può essere quello con la dea madre anche se rimane una religione fai da te

La wicca secondo me va bene per un paese come gli Stati Uniti, dove non esiste e non può esistere una tradizione religiosa pagano-politeista nazionale (l'unica autoctona è quella degli amerindi). Come gli USA sono un calderone di popoli, così il loro neo-paganesimo non può che essere un calderone di religioni.

Mjollnir
11-10-05, 02:01
In Origine Postato da Albino Cecina
La wicca secondo me va bene per un paese come gli Stati Uniti, dove non esiste e non può esistere una tradizione religiosa pagano-politeista nazionale (l'unica autoctona è quella degli amerindi). Come gli USA sono un calderone di popoli, così il loro neo-paganesimo non può che essere un calderone di religioni.

A meno che ogni gruppo etnico "americano", riscoprendo le proprie radici, non si rifacesse alle tradizioni dei suoi propri Avi, senza cercare alcuna fusione.
Ad es:
Anglosassoni e Scandinavi > Asatru
Irlandesi > Druidismo
Giapponesi > Shinto
Indiani > Induismo

e così via. Insomma facendo a ritroso il percorso che ha portato al calderone.
Ma è chiedere troppo, lo so. :(

Eridano
11-10-05, 15:29
Originally posted by Mjollnir
In effetti nella wicca è abituale il pantheon-fai-da-te... :D

Strano, un pagano che si esprime come Herr Joseph Ratzinger.

Mjollnir
11-10-05, 15:33
In Origine Postato da Eridano
Strano, un pagano che si esprime come Herr Joseph Ratzinger.

Ma no, Ratzinger avrebbe già parlato di demonio e idoli :D

teodoro
04-11-06, 11:48
Quali sono i testi di riferimento della Wicca?

Chaos88 (POL)
04-11-06, 13:07
Il sistema della Wicca è stato creato da Richard Gardner negli anni '40 a partire soprattutto da Aradia o Il Vangelo delle Streghe di C. G. Leland e le opere della studiosa Margaret Murray (specie The Witch Cult in Western Europe). La Wicca è stata parecchio influenzata dalla magia cerimoniale della Golden Dawn e di Crowley e dalle teorie antropologiche di Marja Gimbutas.

Cmq la Wicca non ha 'testi sacri'.

(I due libri migliori sulla Wicca, che sappia io, sono Drawing Down the Moon di Margot Adler, e The Triumph of the Moon di Richard Hutton...)

Nyxum
04-11-06, 14:49
Condivido molto di queste riflessioni. Giusto per chiarire, vorrei sottolineare che al calderone New Age non si dovrebbe aggiungere la Wicca (non che questo sia stato fatto da teodoro...) - anche se forse in America essa è stata a volte cooptata nel 'movimento'...

La Wicca rappresenta senz'altro un potenziale per la rinascita politeista, sia perchè è un movimento religioso in crescita esponenziale nei paesi angolofoni,* sia perchè la sua componente 'teologica' - al di la' di quelle che secondo me sono aberrazioni - è comune anche a noi. La 'Triplice Dea' e il 'Signore Cornuto' che i Wiccans venerano sono Numi che anche noi (intendo pagani piu' 'tradizionali') veneriamo in modo diverso.

Ergo, la crescita della Wicca, che ci piaccia o no, è la crescita di una forma di politeismo/paganesimo che conserva e riflette (per lo meno nel caso dell'Inghilterra) parecchio del retaggio ancestrale. (Questo chiaramente non toglie che la Wicca sia poco congeniale al nostro sentire religioso...)

* Stando ad un sondaggio del 2001 che ho trovato in rete (http://www.religioustolerance.org/wic_nbr3.htm), il numero di Wiccans negli USA all'epoca si aggirava attorno ai 750,000. Phyllis Curott, autore de The Book of Shadows nel 1999 ne aveva stimati adirittura tra i 5 e i 10 milioni! Insomma: parecchi (e lo stesso discorso vale per la Gran Bretagna...)

In Gran Bretagna a mio parere è piuttosto il Druidismo ad essere uno dei movimenti più in crescita. Bisogna tener presente che spesso viene confuso con la Wicca proprio perchè le due tradizioni hanno parecchio in comune.

Hirpus
04-11-06, 15:29
In Gran Bretagna a mio parere è piuttosto il Druidismo


Druidismo...o Neo-Druidismo? Sapendo che del Druidismo originale è rimasto poco o nulla, opto più per la seconda :-01#44 .



Il sistema della Wicca è stato creato da Richard Gardner negli anni '40 a partire soprattutto da Aradia o Il Vangelo delle Streghe di C. G. Leland e le opere della studiosa Margaret Murray (specie The Witch Cult in Western Europe). La Wicca è stata parecchio influenzata dalla magia cerimoniale della Golden Dawn e di Crowley e dalle teorie antropologiche di Marja Gimbutas.

Cmq la Wicca non ha 'testi sacri'.



Per chi non conoscesse la Murray bisogna dire che le sue teorie non sono proprio attendibilisime.
È vero che la wicca non "testi sacri", ma i bamboccetti di oggi (ovvero la stragrende maggioranza dei praticanti) si basano totalmente sui libri di Cunnigham, Ravenwolf e gente simile che non conosce neanche i principi base della magia cerimoniale.

(I due libri migliori sulla Wicca, che sappia io, sono Drawing Down the Moon di Margot Adler, e The Triumph of the Moon di Richard Hutton...)

Ci sarebbe anche il Book of the Shadows di gardner da citare.

Nyxum
04-11-06, 16:04
Si, ovvio, parlavo del Druidismo nuovo, per questo dicevo che è simile alla Wicca... Comunque ci sono anche gruppi druidici più ortodossi...

Chaos88 (POL)
04-11-06, 16:18
Si, ovvio, parlavo del Druidismo nuovo, per questo dicevo che è simile alla Wicca... Comunque ci sono anche gruppi druidici più ortodossi...

Purtroppo 'druidismo ortodosso' oggi è una contraddizione in termini, perchè non esiste modo di ricreare il culto druidico (ergo, al piu' puo' esistere un neo-druidismo parecchio fantasioso...).

Che questo venga spesso confuso con la Wicca è vero, cmq non ci sono dubbi: per (neo)paganesimo in Inghilterra praticamente tutti intendono la Wicca (basta entrare in qualsiasi libreria inglese e controllare la sezione 'Mind & Spirit' per rendersene conto...)

Sul libro di Gardner sono d'accordo, me l'ero dimenticato. Libri tipo quelli di Cunnigham (o anche Starhawk, Dionne Fortune etc.) sono diffusissimi, pero' non stanno sicuramente alla base della Wicca (anzi, penso che molti Wiccans 'vecchia scuola' li vedano di cattivo occhio...)

Volevo anche segnalare che ormai all'interno della Wicca si è sviluppata una corrente, scherzosamente nominata 'anti-fluffy bunnies' che critica le forme piu' 'popolari' della Wicca e certe storpiature (l'idea che la Wicca sia una religione antica, che le streghe medievali fossero pagane etc.). Cf. (in inglese) http://www.angelfire.com/ny5/dvera/pagan/anti-fluff.html (con vari link...)

Hirpus
04-11-06, 16:25
certe storpiature (l'idea che la Wicca sia una religione antica, che le streghe medievali fossero pagane etc.).


Uh che bello, sembri preparato sull'argomento. Apriresti una bella discussione?

Chaos88 (POL)
04-11-06, 16:47
Uh che bello, sembri preparato sull'argomento. Apriresti una bella discussione?

Sulla Wicca, dici? (Grazie, in realta' non direi che sono poi cosi' preparato, anche se un po' di libri a riguardo li ho letti...)

Se Mjollnir lo ritiene opportuno, e se vogliamo approfondire l'argomento, si potrebbero trasferire i post a riguardo su un thread apposito...

P.S. se invece ti riferivi alla questione delle streghe medievali ne so ben poco, ma sono certo che nessuno storico serio ammette l'ipotesi sostenuta da certi Wiccans sulla scia di M. Murray (che le streghe venerassero il Dio Cornuto 'Kernunnos'-Pan etc.). V. proprio su questo il libro di R. Hutton (professore di storia all'Universita' di Bristol) che ho segnalato...

ulfenor
06-11-06, 22:09
Io credo che la Wicca sia una delle religioni neopagane più valide.La Dea Madre sarà sempre una Dea venerata (anche dai cattolici come Maria). Chi crede più a Zeus, a Cernunnos o a Thor?
Io credo negli antichi dei eterni ed immutabili!!!
io credo a zeus io credo in apollo credo in thor signore del tuono!! credo agli dei dei miei antenati.....
non credo ai fenomeni moderni della new age quali wicca

Hirpus
06-11-06, 22:59
che le streghe medievali fossero pagane etc.). Cf. (in inglese) http://www.angelfire.com/ny5/dvera/p...nti-fluff.html (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.angelfire.com/ny5/dvera/pagan/anti-fluff.html) (con vari link...)


Ué, ma in che siti giri Chaos? Mi fai tornare indietro coi ricordi, mi commuovo :D .


Bha...cosa dire di altro rispetto a questa "via"? Bé no, chiamarla via è eccessivo.
La wicca non mi piace proprio, preferisco un buon cristiano rinchiuso nella sua limitatezza.
La wicca è un "sistema" deleterio poiché si basa sul principio "ciapa sü e porta a cà", scelgo e metto assieme perché mi piace e mi fa sentire bene. Questo è l'enorme problema: poiché ogni praticante vive nella sua individualità, non si può creare un sistema religioso che possa abbracciare e unire un popolo. Ergo la wicca non può essere definita come una religione .

Bisogna dire però, che il suddetto metodo può essere utile in un caso e cioè quando si è agli inizi e si sta venendo da un pensiero puramente razionalistico.
Nel mio caso, per arrivare dove sono oggi son dovuto passare dal satanismo (parente stretto della wicca): mi è servito per passare dal un razionalismo nichilista ad un sentire più profondo.

Ma se si rimane su un punto che dovrebbe essere di transizione (wicca, satanismo o qualsiasi altro sistema semplicistico moderno, cambia poco) la situazione è grave!

Chaos88 (POL)
07-11-06, 00:57
Ave!


La wicca è un "sistema" deleterio poiché si basa sul principio "ciapa sü e porta a cà"

Espressione tipicamente sannita? :D



Questo è l'enorme problema: poiché ogni praticante vive nella sua individualità, non si può creare un sistema religioso che possa abbracciare e unire un popolo. Ergo la wicca non può essere definita come una religione .


Penso che molti Wiccans (intendo quelli 'vecchi' inglesi) condividerebbero queste tue affermazioni. La Wicca è innanzitutto un sistema magico-iniziatico, che funziona sulla base di congreghe. La Wicca come religione neopagana del 2000 è uno sviluppo degli ultimi decenni, a cui hanno contribuito in maniera centrale gli americani e tutta una serie di pubblicazioni ultra-trash...


http://www.geocities.com/athens/thebes/7778/immagini/univ.jpg


Personalmente, mantengo le mie riserve sulla Wicca in tutti i suoi aspetti, anche se ritengo che essa possa avere un senso per certe persone in un certo contesto. Piu' che altro, se per una persona la Wicca 'funziona' mi dico: ben per lei. Sinceramente la religione m'interessa percepirla non in chiave pragmatico-politica, ma spirituale.

P.S. Wiccani, o wiccani! dove siete? (Ma perchè tutti i neopaganisti fuggono dal nostro forum?... :D)

Antiokos
07-11-06, 01:13
(Ma perchè tutti i neopaganisti fuggono dal nostro forum?... :D)

Io un'idea ce l'avrei... :D comunque non è che la cosa mi dispiaccia... :D

Atlantideo
07-11-06, 03:26
Meglio meglio... di siti neo-paganisti ce ne sono fin troppi in giro.

Questo forum é una delle pochissime eccezioni, per fortuna...

Inoltre anche se la Wicca avrà dei piccoli legami Tradizionali, i suoi estimatori (wiccan e neo-pagani) non vedono di buon occhio i Gentili Europei.

Devo ringraziare qualcuno se mi sono salvato dal neo-paganesimo dilagante americano e che mi ha fatto scoprire la Tradizione dei nostri Avi consigliandomi un libro di Julius Evola.

Sono stato fortunato. :-01#44

Vale Bene!

Hirpus
07-11-06, 17:17
Cita:
Scritto in origine da Hirpus http://www.politicaonline.net/forum/images/pol_revolution/buttons/viewpost.gif (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=4810086#post4810086)
La wicca è un "sistema" deleterio poiché si basa sul principio "ciapa sü e porta a cà"

Espressione tipicamente sannita? :D


Infatti, è un antichissimo dialetto osco :D .


Penso che molti Wiccans (intendo quelli 'vecchi' inglesi) condividerebbero queste tue affermazioni. La Wicca è innanzitutto un sistema magico-iniziatico, che funziona sulla base di congreghe. La Wicca come religione neopagana del 2000 è uno sviluppo degli ultimi decenni, a cui hanno contribuito in maniera centrale gli americani e tutta una serie di pubblicazioni ultra-trash...

Mah, non lo so.
Anche quando leggi scritti di streghe che di definiscono tradizionali e che venerano, secondo loro, Diana o Apollo, amano mettere sempre il loro sistema sono la dicitura "religione".
Penso sia un vizio.

Diaspro
04-05-07, 02:04
:rd

Spartacus74
04-05-07, 14:52
penso che i Wicca abbiano un pò in odio i movimenit gentili per motivi politici e perchè noi stiamo evidenziando le loro manchevolezze nei cfr del PAganesimo che pretendono di rappresentare.
Ma penso anche che ci sono Wicca positivi che studiano e che leggono e che quindi possono fare, come noi,un cammino pagano più storico e più aderente alla realtà dei culti antichi (con tutti i nostri limiti più moderni).
NOn bisogna precludere nulla a nessuno e nn bisogna neppure fare delle classificazioni troppo nette.
A me la Wicca è servita per un periodo della mia vita in cui cercavo il modo per essere pagano in modo più pratico e meno ideologico, mi piacque la wicca originaria e ho conosciuto all'interno di essa anche persone indubitabilmente serie.
adesso quelle persone sono andate un pò in ombra perchè hanno visto che la WIcca è diventata un calderone spesso fantasioso e vagabondo.

Vurdak
06-05-07, 09:28
Concordo in pieno con Spartacus. La wicca, se affrontata seriamente, può portare ad una riscoperta della "gentilità". Ed anche se non avviene questo, sempre meglio una wicca seria di milioni di "gentili" della domenica (espressione galilea questa, scusatemi) :D

Frumentarius
09-05-07, 20:03
Beh, si dovrebbe evitare di snobbare 'a priori' il movimento, ma al contempo
questi neopagani wicca sono super esterofili, spendono migliaia di euro per invitare nomi di autori di libri di bassissimo spessore e alta tiratura americani,
e non si sognano MINIMAMENTE di coinvolgere studiosi e divulgatori propriamente gentili italiani. Non alludo solo a esponenti 'tradizionalisti', ma anche di altro tipo di taglio più esoterico. Al massimo invitano ogni tanto qualche accademico di serie c per darsi una parvenza di qualche tipo e per riempire i 'programmi' dei meeting a pagamento che organizzano.

Vorrà dire che saremo noi gentili a coinvolgerli per sentire se hanno qualcosa da dire in qualche prossima iniziativa.. qualcuno dovrà pure Iniziare, tanto più che non c'e' nessun timore, penso, da parte 'tradizionale', di confrontarsi.

Saluti,

Frumentarius...

sideros
09-05-07, 20:25
Chiedo scusa se vado sul personale, ma per amor di verità lo debbo fare.
Circa un anno fa, con tutte le buone intenzioni, sono entrato in un forum "pagano" dal nome Pagan Pride, dedito principalmente alla Wicca.Ho cercato di portare, con molta serenità, le mie conoscenze, il mio modo di vedere il paganasimo. Da subito sono stato aggredito definito "tradizionalista e fascista". Quando andavo a difendermi , senza minimamente offendere,(potete entrare nel forum e vedere tutti i messaggi che ho inviato, sempre con garbo e in sincerità)il moderatore era pronto a chiudere la discussione. Queste persone credo non siano ne pronte ne propense al dialogo, hanno i paraocchi. Dimenticavo mi hanno buttato fuori in malomodo. Questa gende fa solo danni alla causa pagana.

Mjollnir
10-05-07, 12:40
Chiedo scusa se vado sul personale, ma per amor di verità lo debbo fare.
Circa un anno fa, con tutte le buone intenzioni, sono entrato in un forum "pagano" dal nome Pagan Pride, dedito principalmente alla Wicca.Ho cercato di portare, con molta serenità, le mie conoscenze, il mio modo di vedere il paganasimo. Da subito sono stato aggredito definito "tradizionalista e fascista". Quando andavo a difendermi , senza minimamente offendere,(potete entrare nel forum e vedere tutti i messaggi che ho inviato, sempre con garbo e in sincerità)il moderatore era pronto a chiudere la discussione. Queste persone credo non siano ne pronte ne propense al dialogo, hanno i paraocchi. Dimenticavo mi hanno buttato fuori in malomodo. Questa gende fa solo danni alla causa pagana.

Conosco quel forum, e negli anni passati anch'io ero intervenuto diffusamente.
Poi ovviamente, quando le differenze macroscopiche sono venute alla luce, ho perso gran parte dell'interesse.
Non mi sono sembrati chiusi al confronto, nè Vanth mi ha dato impressione di avere pulsioni censorie. Forse in parte dipende anche dal modo in cui ci si pone, più che dai contenuti espressi.
Inoltre penso che il requisito essenziale, per confrontarsi tra Gentili e neo*, sia la chiarezza: se ognuno ammette francamente ciò che è, non rimane spazio per equivoci e mimetismi.
Io ad es. vado molto più d'accordo con un collega wiccan che con i neo*, i quali pretendono di proiettare la loro visione a ritroso anche sulla Gentilitas reale. Questo sarebbe inaccettabile.
Ma lui ammette che la wicca è un fenomeno interamente moderno e modernista, e non ha alcun interesse ad un ricollegamento al paganesimo antico.
Quindi siamo contenti entrambi.

jai jai kali ma
10-05-07, 13:12
A mio avviso, fenomeni del tutto moderni come quello Wicca o New Age, nonostante alcune banalizzazioni e storpiature ai danni di molti concetti tradizionali, hanno comunque avuto "il merito" di aver avvicinato determinate persone allo studio delle dottrine iniziatiche...per molti giovani, tendenze simili sono state un primo approccio, un incipit, o comunque una prima fase che hanno poi superato per andare oltre...

Arjuna (POL)
10-05-07, 21:53
Per quanto mi riguarda, non ho una conoscenza approfondita dell'argomento, da quel che ho potuto vedere, mi sembra che diverse tendenze neopagane, new age e wicca, si riallaccino a movimenti degli anni '70 fortemente critici nei confronti della civiltà industriale, accusata di essere eccessivamente razionalista a causa della sua origine maschilista e patriarcale. Per questo essi contrapposero un "ritorno" a principi e valori "naturali" legati ad un presunto modello femminile che facevano riferimento agli aspetti a-razionali degl'individui.
A mio parere, da questa interpretazione si giunge a molti dei moderni gruppi neopagani, caratterizzati da un approccio prevalentemente "mistico" alla religione e scarsamente orientati verso un approfondimento storico o metafisico.
Culti dominati da figure femminili che che esaltano la parte a-razionale degl'individui e contrappongono un mondo "naturale" più vero (perchè luogo dove è più facile entrare in contatto con le entità spirituali) ad uno dove la civilizzazione e la razionalità allontanano da tali entità.

Ritengo che un simile approccio rischi di dare un immagine fuorviante delle dottrine tradizionali e degli antichi popoli europei, immagine di tipo "rousseauviana", ovvero di buoni selvaggi.

elaphe (POL)
02-10-07, 11:00
Beh, complice una breve chiaccherata ieri sera, mi è venuta l'ispirazione di farmi rivedere...

Credo che un po' di questioni vadano puntualizzate, prima di tutto. La Wicca nasce come Via iniziatica e misterica, e tale continua ad essere per quanto riguarda molti suoi praticanti fra cui il sottoscritto. Il fatto che sembri esserci anche una componente essoterica è una malinterpretazione dovuta prima di tutto non tanto ai testi di origine anglosassone, ma primariamente al contesto profondamente diverso attraverso cui quegli stessi testi vengono interpretati: certo un libro scritto con in mente un'utenza che ha sentito parlare della Wicca come rigorosamente iniziatica se letto con altri occhi può dare impressioni non fondate e (ahimè) deleterie.
La Wicca, tanto per cominciare, è sostanzialmente una pratica (non si può essere Wiccan "teorici") e ha come assunto fondamentale la Magia (che in questo contesto ben si distingue dall'Incantesimo), rovesciando la distinzione frazeriana fra Misticismo e Magia. Non ha senso parlare di "fede", in questo contesto, come ho letto poco sopra: io non "credo" negli Dei, ma so che esistono (esattamente come non "credo" nella Magia: è una realtà con cui mi confronto).
Il rendere "pubblica" gran parte di un sistema misterico non lo rende in alcun modo meno tale... Il mistero non può essere rivelato, può solo essere sperimentato. Questa è la base da cui partire...

Per quanto riguarda le wikkine che per aver letto un mezzo libro o aver spulciato un paio di siti aprono un forum e si proclamano Wiccan, beh... Credo che ogni commento sia superfluo... Nè credo che la Wicca abbia l'esclusiva...

Ah, già... La questione dell'antichità...
La Wicca è chiaramente una realtà contemporanea, che attinge non tanto a "tutto ciò che c'è" ma piuttosto a "tutto ciò che funziona". Modalità rituali e cultuali sono state prese da Crowley, dalla G.D., da Leland, dalla Murray, dalla Fortune etc... Nessuno accampa pretese di antichità (beh, nessuno con un'età mentale superiore ai 15 anni...).
Devo ancora capire quale sia il "problema" principale, qui...

Baci.

E.

SolConservator
02-10-07, 11:46
http://www.ediz-mediterranee.com/media/evola-maschera.jpg

Spartacus74
02-10-07, 16:17
bhè dato che si parla di wicca gustatevi questo bel reportage del recentissimo PAgan Pride Day avvenuto in ROMA, il reportage è stato fatto da un blog di Trans

http://caina.splinder.com/

Ce n'è per tutti i gusti e debbo dire che il Sig/Sig.ra Caina ha analizzato molto bene la situazione con una ironia di classe.

Però...direi che nn tutto di quel mondo è da buttare, anzi, più che altro da "recuperare":D

http://files.splinder.com/7df3b20f8867edfa4d845ef42832f96c.jpeg

LOro sono più concorrenziali di noi e dei nostri convegni evoliani e guenoniani :lol

Antiokos
02-10-07, 18:05
Eh... come si dice, tira più un p*** di f*** che un carro di buoi... :-0008n:D

A parte le ballerine e la sacerdotessa "pettoruta" mi è sembrata più che altro una manifestazione piuttosto... TRISTE ... cmq alcune "idee" sarebbero da adottare... :D

Vale Optime Spartacus!

SolConservator
02-10-07, 18:14
:D:D se reghini avesse avuto le tette, il duce avrebbe buttato al cesso il concordato con il vaticano

saluti.

Chaos88 (POL)
02-10-07, 19:17
La Wicca è solo controiniziazione (e qualche bella 'strega'). Il resto sono chiacchiere.

Apettando Kalki, che faccia un po' di pulizia...

Antiokos
02-10-07, 19:22
:D:D se reghini avesse avuto le tette, il duce avrebbe buttato al cesso il concordato con il vaticano

saluti.

E' probabile. ! :D

ulfenor
02-10-07, 20:58
Bah saro magari un poco brutale però considero la wicca come un qualcosa di moderno inerente alla new age!.

Che poi vi siano persone che all'interno della wicca studiano le antiche tradizioni dei celti e dei druidi cercano di ricostruirle attraverso lo studio questo può che fargli onore, immagino che tali persone non siano molte all'interno di quel calderone che e la wicca.

Sorbomontano
03-10-07, 11:19
A mio parere, da questa interpretazione si giunge a molti dei moderni gruppi neopagani, caratterizzati da un approccio prevalentemente "mistico" alla religione e scarsamente orientati verso un approfondimento storico o metafisico.

In effetti, ho l’impressione, ma è solo un’impressione, che molti si perdano in grandi seghe mentali storiche e oziosi dibattiti sul colore dei peli del culo di Giulio Cesare e siano poco interessati ad approfondire un percorso di spiritualità pagana per l’uomo di oggi. Le ricerche storiche, per quanto minuziose, non servono, da sole, a progredire su di un piano spirituale personale. A volte, mi sembra di sentire, la predica domenicale del prevosto, che parla di fatti avvenuti, se sono davvero avvenuti, 2000 anni fa e si perde in fini disquisizioni sui calzari del Cristo. Argomenti totalmente avulsi dal contesto e dalle problematiche dell’uomo di oggi.

Non amo la Wicca, ma devo ammettere che dà a molti una risposta al loro bisogno di ricollegarsi con l’aspetto spirituale della vita e questo, per me, è in sé buono.

Poi, per quanto riguarda il fatto che la Wicca sia una religione inventata di sana pianta (cosa per lo più vera)credo che, per certi versi e in un certo momento, tutte le religioni lo siano state. In tutti i tempi, sono sorte religioni, spesso sui ruderi di altre e saccheggiando a piene mani dalle credenze altrui. Quindi, starei attento a parlare di purezza o "tradizione" come qualcosa di immutabile e immortale.


Sorbomontano

SolConservator
03-10-07, 12:32
personalmente sono in disaccordo (anche se non assolutizzo mai)
esistono tradizioni in origine consolidate ad un'ordine visibile, e dalla scienza confermate (de benoist gadamer o il carandini insegnano verosimiglianza e metodo ) dove esiste sia la morfologia, sia la genealogia ,la ripetizione,ed il senso di continuità del canone originario

il filo sottile che lega l'archeologo a troia, anchise sulle spalle di enea,al concetto di mos maiorum applicato in seguito al diritto giuridico, il fuoco di vesta e la casa delle vestali ben visibile da tutti (da roma all'iran),linguisticamente ricondurre l'ignis latino, all'agni vedico, ulisse ad esser riconosciuto come nessuno lontano da itaca, l'iliade (una storia archeologicamente documentata) che diviene grazie all'interpretazione diacronica poetica, appunto una tradizione.

saluti.

SolConservator
03-10-07, 13:02
cito la moderna fisica ,l'astronomia,la termodinamica,lontane dai dogmi dei padri della chiesa,ma autenticamente vicine al nostro eraclito !

poi sia chiaro, se qualcuno vuole mettersi un casco di banane sulla testa
e farlo passare per "tradizionale"o per esperire un suo approccio al sacro, può farlo in assoluta libertà.

per giuta causa però, deve anche rispettare le altrui esternazioni.

saluti.

Chaos88 (POL)
03-10-07, 17:09
Quindi, starei attento a parlare di purezza o "tradizione" come qualcosa di immutabile e immortale.


La 'purezza 'tradizionale' di qualsiasi religione è determinata dal suo essere in contatto con il Centro metafisico: dalla sua capacità effettiva (cioè realizzativa, oggettiva) di collegarsi con il trascendente. Il collegamento con il sovra-razionale non nasce da intellettualismi o fantasie storiche, ma deriva dalla pratica. Una religione che non possiede le capacità operative di stabilire questo contatto può al massimo sopperire ai bisogni emotivi dei suoi seguaci (e questa è una caratteristica di tutti i neo-culti e fenomeni di 'seconda spiritualità'). Sulla natura esoterica ed iniziatica della Wicca nutro fortissimi dubbi (per ragioni storiche), ma non mi va di entrare nel merito della questione.

elaphe (POL)
04-10-07, 15:40
Invece a me interessa, Chaos...

Anche perchè potrei quotare tutto il tuo post (a parte le ultime righe, ovviamente) sostituendo a "purezza tradizionale" (espressione per il sottoscritto del tutto insensata) "efficacia".
Esattamente quell'efficacia che riscontro nelle mie pratiche (altrimenti, semplicemente, farei altro) e che è del tutto connaturata ad una Via iniziatica come quella Wiccan.

Poi, chiaro... Basarsi sulla wikkina media per farsi un'idea della Wicca è come chiedere alla casalinga di Voghera la differenza fra consustanziazione e transustanziazione e da lì farsi un'idea della riforma protestante.

Quindi gradirei che esplicassi le tue perplessità dal punto di vista esoterico (che, peraltro, è l'unico che abbia senso in questo contesto). E magari anche cosa intendi per "controiniziazione".

Ti ringrazio fin d'ora.

Baci.

E.

PS: Ulfenor, le persone che tu citi sinceramente per me sono quelli che non hanno capito ciò che stanno facendo...

Spartacus74
04-10-07, 16:11
Invece a me interessa, Chaos...

Ti ringrazio fin d'ora.

Baci.

E.

PS: Ulfenor, le persone che tu citi sinceramente per me sono quelli che non hanno capito ciò che stanno facendo...

IO penso che la Religione PAgana antica sia qualcosa che deve avere una linea di continuità ( con i dovuti adattamenti al mondo in cui viviamo, come ce ne furono già nei secoli allora) con il Mondo dei Padri e la loro Etica e Filosofia.
Dopodichè le definizioni mi interessano poco e nulla, uno per me può essere Wiccan e seguire un buon sistema esoterico tradizionale ed essere un pagano vero.
Dipende dalla persona.
Personalmente penso che i coniugi Farrar siano stati degli ottimi esoteristi (ora è in vita solo Janet, Stewart Farrar era già anziano all'epoca) e il loro testo "Bibbia delle Streghe" che ho letto in INglese, non ha molto di Neopagano ma anzi ha mlti riferimenti alle fonti archeologiche e storiche anche se usano un sistema di tipo Thelemico e Gnostico.
COme Pagani tradizionalisti ci starebbero stretti ma come Magisti sono più che seri, anche se vorrei dire che una cosa è la Religio ed il culto ed una cosa sono i sistemi magico-esoterici.
CI son stati Cristiani con ottimi sistemi esoterici e magistici ad esempio, ideam Muslims ed Ebrei.
Per cui non confondiamo Magia con Religione.

Ma, come ci son stati i Farrar e persone nel Regno UNito con una buona pratica, abbiamo poi avuto negli USA la Wicca Americana che è un New Age senza ombra di dubbio.
E lo stesso Gardner ne ebbe a dire male predicendo la fine della Wicca come sistema serio di ricerca di radici celtiche e anglosassoni per divenire un calderone incoerente e confusionario.

Per il resto dò anche ragione ad un Sorbomontano, il culto ha una forte radice nella pratica, nel coinvolgimento, nel sentire gli Dei nella propria vita ed in ciò che ci circonda.
Forse è vero che decenni di Tradizionalismo molto libresco hanno portato a gente che legge decine di libri, con ottima cultura e ottima comprensione della Religione antica ma con zero pratica e una visione spirituale poco più che agnostica per non dire cattolica di ritorno.

Chaos88 (POL)
04-10-07, 17:51
Elaphe, cercherò di essere chiaro e succinto riguardo alle mie perplessità.

Dunque, innanzitutto la Wicca come si presenta oggi è un fenomeno più essoterico che esoterico; per questo reputo il tuo punto di vista inusuale e interessante. La Wicca, e non parlo della Wicca più americaneggiante, della Wicca anche in Inghilterra, è una prima di tutto una religione. Definire la Wicca semplicemente un amalgama di più tradizioni ‘magiche’ è privarla della sua peculiarità. Perchè da sempre, fin dagli anni ’40, la Wicca è stata una religione strutturata con una sua mitografia ben precisa.

Questo mi porta al secondo punto: la mitografia wiccana. Una mitografia che si basa su nozioni di poco precisate sopravvivenze pagane, e su un duoteismo molto poco storico. Questa mitografia, che è data per scontata dal 99% dei wiccani, è – per quel che mi riguarda – del tutto falsa a livello storico/antropologico.

Quindi, in soldoni, la Wicca come ‘religione’ è un fenomeno nuovo, che si basa su idee moderne. La migliore analisi della nascita e dello sviluppo della Wicca è dato secondo me dal Prof. R. Hutton (prof. di aperte simpatie pagane) in The Triumph of the Moon, libro che traccia con molta onestà e senza intenti polemici le radici culturali della Wicca.

Ora, lasciando da parte l’aspetto ‘esteriore’ della Wicca, la ‘facciata’ religiosa (quella più ovvia), se prendiamo in considerazione il tuo punto di vista, quello di una Wicca come Via Iniziatica (quindi come esoterismo), le mie perplessità riguardano innanzitutto il lignaggio iniziatico. Su cosa si basa l’autorità spirituale delle varie congreghe? Chi ha iniziato Gardner? Insomma, sono dubbioso riguardo al discorso della ‘catena iniziatica’ wicca. Per questo ho parlato di ‘controiniziazione’: di gruppi e gruppuscoli che si ammantano crismi iniziatici ce ne sono tanti in giro; ma se questa autorità è una creazione artificiale, il parto magari di qualche megalomane o mago improvvisato, allora non si ha iniziazione, ma (appunto) una caricatura ‘demoniaca’.

Tieni presente che le mie critiche non sono assolutamente rivolte a te come individuo, ma al fenomeno in generale. Vorrei chiudere riguardo all’esoterismo wiccano sottolineando che le mie sono impressioni, visto che – da osservatore esterno – non posso giudicare correttamente ciò che non mi riguarda. Insomma: sono qui con molti dubbi, ma non per dare a chicchessia patenti ‘iniziatiche’ o ‘tradizionali’.

Chaos88 (POL)
04-10-07, 17:56
Per cui non confondiamo Magia con Religione.

Mi spiace, Spartacus, ma non penso di trovarmi d'accordo con la tua distinzione. Intanto bisogna tenere presente che il termine 'Magia' nel senso di Via Iniziatica è piuttosto moderno, nel senso che l'antichità classica utilizzava 'magia' e termini affini unicamente per scopi polemici ('magus' era fondamentalmente un insulto in latino, così come 'magos' o 'goes' in greco...).

Quella che tu definisci 'Magia' invece io la descriverei come 'esoterismo', che è poi il cuore della religio, o più specificatamente forse un esoterismo della Mano Sinistra.

elaphe (POL)
04-10-07, 18:57
Chaos, non l'ho assolutamente presa sul personale...
Cercherò di essere anch'io sintetico: certo, il fatto che la Wicca sia diventata presto una religione (cosa che ai suoi primi praticanti non andava giù) ha effettivamente causato parecchie incomprensioni. Anch'io la definisco una religione misterica, peraltro, in quanto trovo sia la denominazione che più si avvicina alla sua essenza. Ed è una religione in cui non c'è posto per lo stato laicale, il che non significa affatto che nella Wicca "tutti sono Sacerdoti", ma piuttosto che nella Wicca tutti DEVONO essere Sacerdoti, una distinzione che spero venga colta.
Sulla questione mitografica, ti devo correggere: non solo non c'è una mitologia "ufficiale" Wiccan, ma non c'è neppure una cosmologia o un'escatologia. Il fatto che molti praticanti Wiccan si definiscano duoteisti non significa granchè: ci sono praticanti monoteisti, atei (quel deismo operativo che si suol definire "ateismo magico"), politeisti. Io, per esempio, sono politeista, ma conosco altri seri praticanti che sono assolutamente duoteisti e vivono benissimo così. Il motivo di questa frammentazione è presto detto: come già accennato, si sta parlando di una pratica, che funziona oppure no. E, a questo punto, le sottigliezze teologiche lasciano veramente il tempo che trovano visto che anche persone che lavorano abitualmente assieme possono tranquillamente avere dei presupposti del tutto differenti in questo campo.
Peraltro, su quel "99%": fra chi conosco, frequento e stimo, NESSUNO crede alla storiella delle radici neolitiche della Wicca...

Il lignaggio... Croce e delizia di tanti che spendono una quantità notevole di tempo ed energie ad analizzarlo, difenderlo e spesso nasconderlo... Chaos, io sono perfettamente convinto che Gardner si sia inventato (quasi) tutto. O meglio, come ho già scritto: che abbia sintetizzato in un modo estremamente agile e funzionale (ma non semplicistico) gli insegnamenti esoterici del tempo. Con un certo genio, peraltro... Tanto che la Wicca è sopravvissuta alla sua morte, cosa che non spesso accade in questi ambiti.
Il fatto che effettivamente vi siano persone che hanno la forte necessità di sentirsi "iniziati" per un malinteso senso di appartenenza è assolutamente vero... Consentimi di dire che non hanno capito granchè.
La "catena iniziatica" è un serbatoio energetico e di Potere, una famiglia ed una risorsa. Non è una necessità (e qui ritorniamo al discorso precedente...).
Rifletti su un punto: un rituale fondamentale della Wicca è l'Invocazione divina. Ora: se questa avviene... E dico SE... Hai bisogno di altri ammennicoli per sentirti Sacerdote/ssa?

Spartacus: concordo assolutamente sulla preparazione e soprattutto sulle capacità di Janet e del suo defunto marito (anche dell'attuale, a dire il vero, che è una persona molto simpatica). Ti faccio notare, però, che anche oltreoceano ci sono autori di grande interesse: ad esempio Ellen Cannon Reed, recentemente scomparsa, che viveva (addirittura) in California ma che ha un atteggiamento sulla questione assolutamente "iniziatico"...
Senza contare, poi, che anche un'autrice con Phyllis Curott, su cui si è detto tutto il male possibile, dedica un capitolo del suo manuale alle possessioni divine... Solo che se non lo sai non lo noti neppure...

Ah, già che siamo in tema... Erika, la Sacerdotessa che conduce il rituale del Pagan Pride, è una OTTIMA Strega (e non semplicemente perchè è una donna da sposare, ma perchè ci ho celebrato assieme e lo so). Basarsi sulla fauna che va ad assistere per avere un'idea del lavoro interiore che viene compiuto è piuttosto grossolano... :-01#44

Baci.

E.

SolConservator
04-10-07, 19:18
scusami la domanda ! questo enorme lavoro interiore a cosa dovrebbe portare ?

saluti

ulfenor
04-10-07, 21:59
Sinceramente i dubbi che ho sulla wicca anziche diminuire aumentano dopo aver letto il post di elaphe!


Mi chiedo solo come faccia la gente ad avvicinarsi alla wicca come "religio" ho appena letto che vi sono wiccan monoteisti,wiccan atei e che il loro e un "ateismo magico"però vi è anche gente che studia la traditio dei padri come ho detto in altro post quella genta ha il mio rispetto.

ulfenor
04-10-07, 22:05
Invece a me interessa, Chaos...

Anche perchè potrei quotare tutto il tuo post (a parte le ultime righe, ovviamente) sostituendo a "purezza tradizionale" (espressione per il sottoscritto del tutto insensata) "efficacia".
Esattamente quell'efficacia che riscontro nelle mie pratiche (altrimenti, semplicemente, farei altro) e che è del tutto connaturata ad una Via iniziatica come quella Wiccan.

Poi, chiaro... Basarsi sulla wikkina media per farsi un'idea della Wicca è come chiedere alla casalinga di Voghera la differenza fra consustanziazione e transustanziazione e da lì farsi un'idea della riforma protestante.

Quindi gradirei che esplicassi le tue perplessità dal punto di vista esoterico (che, peraltro, è l'unico che abbia senso in questo contesto). E magari anche cosa intendi per "controiniziazione".

Ti ringrazio fin d'ora.

Baci.

E.

PS: Ulfenor, le persone che tu citi sinceramente per me sono quelli che non hanno capito ciò che stanno facendo...
Ah beh perche se uno studia chessò le tradizioni dei galli e uno che non capisce niente?
non vedo cosa ci sia di male a studiare la storia e la religio romana o gallica e farla ri vivere ( parlo della tradizione pre cristiana)
:-:-01#19

SolConservator
05-10-07, 00:31
Invece a me interessa, Chaos...

Anche perchè potrei quotare tutto il tuo post (a parte le ultime righe, ovviamente) sostituendo a "purezza tradizionale" (espressione per il sottoscritto del tutto insensata) "efficacia".
Esattamente quell'efficacia che riscontro nelle mie pratiche (altrimenti, semplicemente, farei altro) e che è del tutto connaturata ad una Via iniziatica come quella Wiccan.

Poi, chiaro... Basarsi sulla wikkina media per farsi un'idea della Wicca è come chiedere alla casalinga di Voghera la differenza fra consustanziazione e transustanziazione e da lì farsi un'idea della riforma protestante.

Quindi gradirei che esplicassi le tue perplessità dal punto di vista esoterico (che, peraltro, è l'unico che abbia senso in questo contesto). E magari anche cosa intendi per "controiniziazione".

Ti ringrazio fin d'ora.

Baci.

E.

PS: Ulfenor, le persone che tu citi sinceramente per me sono quelli che non hanno capito ciò che stanno facendo...

vedi, a meno che tu non sia la reincarnazione di kremmerz (forse uno dei pochi veri operatori di scienza ermetica)

mi dovresti spiegare "oltre all'imprescindibile scopo trascendentale" da dove attingi questa purità rituale che già in tempi remotissimi era prerogativa perenne solo di un flammen dialis ,flammen o brahmàn che dir si voglia ,-possa et facere- "colui che è idoneo ad eseguire atti sacrali" valida perductus ab arte " fatto venire per mezzo di un'arte infallibile" (vedi ovidio o varrone sul de lingua latina,o per variazione, gli annali di lucio pisone)

a già è vero, siete tutti iniziati !

forse avete compreso e "compresso" tutto lo scibile umano ?, beati voi ! (io ci credo molto poco)
occhio però, che tullo ostilio seppur grande condottiero, venne folgorato causa trascuratezza ed ignoranza per aver errato la formula evocatoria della folgore di iuppiter.

il resto non è metanoia, è solo noia.

Spartacus74
05-10-07, 01:07
Mi spiace, Spartacus, ma non penso di trovarmi d'accordo con la tua distinzione. Intanto bisogna tenere presente che il termine 'Magia' nel senso di Via Iniziatica è piuttosto moderno, nel senso che l'antichità classica utilizzava 'magia' e termini affini unicamente per scopi polemici ('magus' era fondamentalmente un insulto in latino, così come 'magos' o 'goes' in greco...).

Quella che tu definisci 'Magia' invece io la descriverei come 'esoterismo', che è poi il cuore della religio, o più specificatamente forse un esoterismo della Mano Sinistra.

Usavo il Termina Magia in senso moderno e non tradizionale,anticamente non esisteva cesura tra le due cose e anche io penso che ogni rito sia magico e abbia un nucleo sapienziale di tipo esoterico che non tutti conoscono ma che determinate persone studiano, comprendendo il rito più di altri che cmq lo praticano e ne fan parte, seppur ad un determinato livello.

Quello che volevo far capire è che io ho conosciuto Wiccan che hanno avvicinato questo corrente con lo scopo di celebrare gli Dei nè più nè meno di altri Pagani.

MOlte discussioni di filologia e di storicità le ho sentite anche tra di loro e molte "streghe" oggi rifiutano questa definizione di Wicca parlando solo della Stregoneria come pratica pagana del mondo antico sopravvissuto al Cristianesimo.
Le Streghe Italiane oggi, infatti, rigettano la WIcca in toto per gli stessi motivi per cui i Tradizionalisti ne parlano male.
Allora dico che la Wicca oggi è diventata un calderone molto confuso e incoerente ma che una parte di quelle persone incomincia con questo tipo di espressione neopagana molto spontanea e modaiola per poi approfondire e passare ad altro.
Parlo di chi vuole sentire gli Dei e non di chi fa il Wicca per fare della Magia in modo scollegato da ogni contesto religioso storico e spirituale antico.
Ovviamente.

PS= Non ho deriso questa Erika che non conosco e che,magari è una brava sorella gentile come altre ce ne sono di varie strade magico esoteriche.
Ovviamente non parliamo di persone in specifico, c'erano due conferenzieri al PPday di nostra conoscenza, persone molto valide e di spessore magico notevole.
Ma mi sembra che tutto il contesto stia diventando una specie di Woodstock di nicchia, totalmente ininfluente sul compito che oggi hanno i Gentili, cioè riattivare l'Antica Religio e ripristinare il collegamento con i Sacri Culti PAtrii e popolari della nostra Penisola (e di tutti i popoli che ne stanno riscoprendo il legame ancestrale).

elaphe (POL)
05-10-07, 01:23
No, SC, non siamo "tutti" iniziati. Semplicemente, SE ciò che fai ha un effetto (in particolare: se ha l'effetto che ricercavi), allora l'hai fatto giusto. Sennò... Stai solo giocando. Giocando alla Piccola Strega o giocando al Flamunculus...

Ulfenor, credevo fosse chiaro: è una gran bella cosa andare a ricercare le proprie (o altrui) radici... Se lo fai nel Neopaganesimo moderno, però, sei proprio fuori strada... SE le radici in questione sono quelle prettamente storiche.
Per quanto riguarda il tuo altro post... Hai letto TUTTO il mio intervento?

Baci.

E.

elaphe (POL)
05-10-07, 01:26
Ops, dimenticavo... Spartacus, la stragrande maggioranza delle sedicenti "streghe italiane" è al livello delle wikkine di cui sopra... E quelle che rispetto come Streghe fanno lo stesso con me.

Baci.

E.

Spartacus74
05-10-07, 02:15
Ulfenor, credevo fosse chiaro: è una gran bella cosa andare a ricercare le proprie (o altrui) radici... Se lo fai nel Neopaganesimo moderno, però, sei proprio fuori strada... SE le radici in questione sono quelle prettamente storiche.
Baci.

E.

E' questo il punto E.
UN punto non da poco almeno qui.

SolConservator
05-10-07, 11:19
No, SC, non siamo "tutti" iniziati. Semplicemente, SE ciò che fai ha un effetto (in particolare: se ha l'effetto che ricercavi), allora l'hai fatto giusto. Sennò... Stai solo giocando. Giocando alla Piccola Strega o giocando al Flamunculus...

Ulfenor, credevo fosse chiaro: è una gran bella cosa andare a ricercare le proprie (o altrui) radici... Se lo fai nel Neopaganesimo moderno, però, sei proprio fuori strada... SE le radici in questione sono quelle prettamente storiche.
Per quanto riguarda il tuo altro post... Hai letto TUTTO il mio intervento?

Baci.

E.

è la radice che vivifica un'albero od una pianta, partire dalle foglie, non comprendendo l'albero, può avere un'effetto curativo terapeutico "illusorio" e momentaneo, ed anche se fosse, non tutti quì ricercano quell' effetto, possibilmente ne fanno benissimo a meno.probabilmente è questione di prospettive.

esperire nella "consapevolezza" operare su se stessi dall'esterno verso l'interno (il centro) vuol dire raggiungere un determinato stato di cura dell'essere e ri- ordinarsi nel kosmos apparendo funzionali ed armonizzati con ciò che è al di fuori.

che la wikka si dichiari pagana dal mio punto di vista, è un non senso.
non ne capisco ne l'inizio,ne tantomeno il fine (oppure si)

Chaos88 (POL)
05-10-07, 11:27
Quello che volevo far capire è che io ho conosciuto Wiccan che hanno avvicinato questo corrente con lo scopo di celebrare gli Dei nè più nè meno di altri Pagani.

Questo è appunto ciò che stavo cercando di sottolineare nel mio post: la Wicca è soprattutto percepita (anche dai suoi praticanti) come 'religione (neo)pagana' - il che, come dicevamo, crea tutta una serie di problemi...

Quanto agli interessanti punti sollevati da Elaphe non so che dire se non che addentrarsi nella magia rituale è giocare con il fuoco. Io non sono nessuno per mettere in dubbio che ci siano wiccani là fuori con effettive conoscenze e capacità operative, e magari molto avanzati spiritualmente. Per quel che mi riguarda però non mi addentrerei mai in un cammino del genere. La Via della Mano Sinistra è pericolosa anche se la si percorre sotto l'egida di un guru autorizzato (autorizzato cioè dal suo lignaggio esoterico - guruparampara), figuriamoci senza! Quindi per molti versi condivido quello che ha scritto Sol Conservator - parafrasando quando parlava del Kremmerz: quod licet Jovi non licet bovi. Senza alcuna offesa ad Elaphe, che cmq mi sembra una cercatrice sincera.

SolConservator
05-10-07, 12:07
infatti, solitamente, la via della mano sinistra quella ferrea e reale, era naturale per guru realmente capaci o per kshatrya devozionali (devozione ad intellezione pura, assai differente dalle pratiche quì sottointese).

saluti

Mjollnir
07-10-07, 19:30
In effetti, ho l’impressione, ma è solo un’impressione, che molti si perdano in grandi seghe mentali storiche e oziosi dibattiti sul colore dei peli del culo di Giulio Cesare


Ehmmm, Sorbomontano.. un minimo di sobrietà nel linguaggio... grazie :-01#44

Fiorillus Magno
07-10-07, 20:43
Io non disprezzo la Wicca, né l'esalto. Ho trovato la sua visione della Natura e il coinvolgimento nel Rito molto utile, Romanizzando e adattando al mio spirito pratico molti suoi aspetti che gia di per sé erano abbastanza Romani, o almeno facilmente coincidiabili con noi.
Ma non me piace il misticismo e altre forme che le sono propie.

La Wicca è fatta così, è un culto misterico, o si ama e la si decide de seguirla, o se lassa stà. Come ogni religione misterica non fa atti de propaganda (più o meno) né impone una Verità suprema e universalmente accettata. Quindi è inutile stare a criticare o meno una forma devozionale del genere.

Valete.

Madhur
11-10-07, 01:17
Il punto è proprio questo.
Se la wicca è vissuta in modo "leggero" da ragazzine/i che comprano candele colorate e si dilettano in piccoli cerimoniali pseudo-celto-animisti e sciamanici, non lo vedo nemmeno pericoloso. O è una moda giovanile, un pò dark e un pò hippie, allora poi si esaurirà persone l'entusiasmo. Oppure, se risveglierà qualcosa in loro approfondiranno seriamente e tradizionalmente, magari nella stessa wicca, o linee similari o completamente diverse (una wicca leggera e non impegnativa offre la possibilità di esplorare molte sfaccettature del sacro e del pagano) dalla wicca stessa.
Per quanto mi riguarda mi trovo daccordo con Chaos. Una via come quella della wicca è fondamentalmente "sinistra", quindi molto potente e anche potenzialmente pericolosa se non approcciata correttamente con una guida appropriata.
Ovviamente tutto senza offesa, visto che la mia via è decisamente devozionale, quindi piuttosto lontana dal sistema magico cerimoniale sul quale riposa la wicca.

Spartacus74
12-10-07, 11:43
Il punto è proprio questo.

Per quanto mi riguarda mi trovo daccordo con Chaos. Una via come quella della wicca è fondamentalmente "sinistra", quindi molto potente e anche potenzialmente pericolosa se non approcciata correttamente con una guida appropriata.
.

L'analisi della wicca come potente Via della Mano sinistra mi è inedita quanto interessante, ovviamente le mitiche ragazzine di cui si parla ignorano completamente una realtà del genere.

Madhur
12-10-07, 23:10
L'analisi della wicca come potente Via della Mano sinistra mi è inedita quanto interessante, ovviamente le mitiche ragazzine di cui si parla ignorano completamente una realtà del genere.
Ovviamente se ci riferiamo al metodo originale di Gardner, il quale fu "ispirato" da Alesteir Crowley, che come sappiamo era un cultore del Tantra, e credo il primo a portarlo in occidente e codificarlo in modo "scentifico".
Ti assicuro che non solo le ragazzine non si rendono conto di molte cose. Ma anche molti "frichettoni" non si rendono conto di quello che ci sia sotto molte dottrine orientali che credono di praticare. D'altronde è un aspetto da tener conto quando una dottrina seppur seria diventa in un certo senso popolare e "commerciale", c'è sempre chi si ferma in superficie e chi, invece, approfondisce.

Diaspro
09-06-08, 03:07
Si la wicca è moderna.
E' una religione neopagana.
Presenta sincretismi notevoli.
Non per questo è meritevole di condanna e pregiudizi!

La storia non ci ha insegnato nulla?
I nostri padri furono uccisi per il loro credo pagano, umiliati e derisi.
Perchè continuare su questa strada?
Che fastidio danno i wiccani?
Dopo tutto loro ammettono di non essere pagani e di non rappresentare il paganesimo tradizionale, ortodosso o quello che volete! Venerano una dea madre e un dio padre al quale non danno nomi precisi. Cosa c'è di condannabile in questo?

La condanna ci potrebbe essere nel momento in cui la wicca dichiarasse di essere la rappresentante ufficiale della religione pagana. Ma poichè questo non è mai avvenuto dall'origine del culto, non capisco le denigrazioni gratuite.

DIKE sia nei vostri pensieri!

carter
09-06-08, 09:14
Io non sono wiccan, ma in passato mi sono documentato un poco al riguardo, e mi sembra che sia una religione che trasmette valori positivi. Indipendentemente di quanto ci sia di "commerciale" e di "poco pagano" in essa, mi sembra che abbia il merito di aver fatto scoprire anche a persone molto diverse un'alternativa alle religioni abramitiche.
Concordo molto sul fatto che possa essere concilaibile con una rinata religio romana. Inoltre credo che la valorizzazione che la wicca dà della componente femminile sia molto importante. Non dimentichiamo che il cristianesimo si è diffuso all'inizio molto più tra le donne che tra gli uomini. Le ns. sorelle sono sensibili al richiamo religioso in maniera diversa da noi, eposso spesos determinare il successo della ddiffusione di una religione.