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Visualizza Versione Completa : Perle di "civiltà" padana



Ichthys
28-03-04, 14:39
Non passa giorno che il forum fogna degli etno-zingari non posti messaggi inneggianti a chissà quali valori "padani". Dai fatti di cronaca sappiamo che non è così. Risulta che questa gente si da con estrema facilità alla strage familiare, alla pedofilia, allo stupro, al sequesto di persona, etc. il che denuncia la loro radice non-aria, comportamenti tipici degli unni e dei tartari.
Questo thread è dedicato proprio a raccogliere testimonianze simili.

http://www.clarence.com/contents/cultura-spettacolo/speciali/020823succo/003.html

legio_taurinensis
28-03-04, 14:44
dai però cominciamo ad aprire topic un po diversi...e che palle con sti falliti padani

Ichthys
28-03-04, 14:44
Il caso di Pietro Maso

http://www.serialkiller.it/immagini/maso1.JPG

Pietro Maso, una sera di mezzo aprile del 1991 all'età di 20 anni con altri tre amici (Giorgio Carbognin, Paolo Cavazza e l'allora minorenne D.B.) è nel buio della cucina di casa sua ad aspettare che i genitori salgano le scale e entrino dalla porta, stringendo nelle mani bastoni, padelle e un tubo innocente. Quando si accende la luce, in quella villetta a Montecchia di Crosara, è il segnale che dà il via al massacro. Una mattanza che dura 53 minuti. Pietro e i suoi amici pensavano che ammazzare fosse facile, come nei film. Che bastasse un colpo e fosse tutto finito. Che il giorno dopo fosse facile, andare in banca e chiudere il conto corrente dei genitori prelevando tutto il denaro disponibile per far la bella vita a base di auto nuove e serate in discoteca. Il film è andato diversamente. Come tutti sanno è finito con il carcere e la condanna a 30 anni confermati fino all'ultimo grado di giudizio. Ma quelle terribili sequenze da allora affollano la mente di Pietro Maso. Spezzoni di memoria che affiorano ed, evidentemente, lacerano la coscienza. Segnando un "cammino di ripensamento" che da un lato suscita le attenzioni di giornali e settimanali, d'altro canto apre spiragli all'azione dei difensori (Maso potrebbe anche uscire dal carcere di Opera, a Milano, dove attualmente si trova per essere affidato a qualche comunità di recupero e godere del regime di semilibertà). Non mancano comunque reazioni che viaggiano tra lo stupore, l'incredibilità e la perplessità sul pentimento e la conversione. Le sue mani, lavate dal sangue, ora si muovono sui tasti del computer dove mette a frutto le lezioni di informatica e di contabilità aziendale; le dita che hanno stretto il bastone, ora muovono pennelli e stringono i tubetti dei colori ad olio, oppure impugnando la penna con la quale Maso scrive poesie, pubblicate in questi giorni anche dal settimanale dei paolini «Famiglia Cristiana», in cui il giovane di Montecchia di Crosara che uccise i genitori invoca ora li perdono. Anche Nautilus pubblica parti inedite di una lettera inviataci da Pietro Maso, un documento che testimonia la sua «volontà di riparare, almeno in parte il male fatto». Una traccia, accompagnata dalla testimonianza di fra' Beppe Prioli, il quale parla di un «lungo, difficile percorso di redenzione». Dove, tra le pieghe della coscienza emergono allucinanti particolari prima rimossi. Dove la ricerca di spiegazioni s'incaglia negli angoli bui del cervello.

Ichthys
28-03-04, 14:48
Originally posted by Emiliano
dai però cominciamo ad aprire topic un po diversi...e che palle con sti falliti padani

Li dobbiamo sputtanare. Devi renderti conto che gli etno-zingari odiano la parola Italia perché altro non sono che dei bastardi mezzisangue, tipo: madre slovena+papà austriaco, oppure madre italo-degenerata+papà slavo, oppure madre svizzera+papà austriaco, etc. etc.

Detto questo continuiamo con il festival della civiltà "padana":

Prima di Pietro maso era già salito agli onori della cronaca e della ribalta, questa volta teatrale, Roberto Succo, lo studente di 19 anni che assassinò a colpi di coltello il padre Nazario, 53 anni, appuntato di pubblica sicurezza e la madre Maria Lamon di 40 anni. Era l’11 aprile del 1981, esattamente dieci anni prima del delitto Maso. La scena questa volta si ambienta in un appartamento di Mestre. La prima a cadere sotto i colpi del ragazzo è la donna. La sorprende alle spalle poi, una volta uccisa, la scaraventa nella vasca da bagno. Il corpo del padre farà la stessa fine. I cadaveri li ritroveranno due giorni dopo il delitto i colleghi di lavoro di Nazario preoccupati dell’assenza del graduato. Prima di fuggire con l’alfasud dei genitori, Roberto Succo pulisce tutto in casa e getta gli stracci intrisi di sangue sui poveri corpi di mamma e papà. Gli agenti della polizia arresteranno il ragazzo vicino a Udine, una decina di giorni più tardi. Era in una pizzeria. “Soffrivo – dirà ai magistrati per spiegare il suo gesto – perché la mamma mi aveva escluso, a scuola andavo male; il papà, poi, non mi voleva prestare la macchina perché andavo troppo forte”.

legio_taurinensis
28-03-04, 14:48
E il caso di Novi Ligure???? due diciassettenni PADANISSIMI di Alessandria????

e il caso della povera ragazza di Brescia, violentata e uccisa da quattro PADANI???

perle di civiltà gallica!!!!



PULIZIA ETNICA

Ichthys
28-03-04, 14:48
Ma la teoria di parricidi e matricidi in Veneto, negli ultimi venti anni, è lunga. Il 7 aprile dell’81, a San Donà di Piave, Pietro Baldo, 26 anni, uccide a colpi di accetta il padre Giuseppe, 60 anni. “L’ho ucciso, dovevo farlo, è stato un atto di giustizia”. Il figlio, autore di poesie d’amore, si lamentava del fatto che il padre non lo aveva aiutato abbastanza a trovare lavoro.

Ichthys
28-03-04, 14:49
Il 14 settembre di quello stesso anno, a Verona, Giuseppe Piccoli, 32 anni, ha accoltellato suo padre Sante, 68 anni, professore di lettere in pensione. “Voleva buttarmi dalla finestra”, si è scusato con i magistrati.
Il 12 marzo del 1983, a Chioggia, fa scalpore la notizia della morte di Giovanni Santinato, 48 anni, facchino di Porto Marghera. Lo ha trovato morto, al volante della sua auto, nella campagna veneziana, uno dei figli, Roberto di 23 anni, che abitava dai nonni. Lo ha ucciso a martellate l'altro figlio, Michele, di 16 anni aiutato dalla mamma Luigina Boscolo Marchi di 48. I coniugi, in crisi da tempo, quel giorno avevano litigato. E il ragazzo era intervenuto, esasperato.

Ichthys
28-03-04, 14:49
A Conegliano, in provincia di Treviso, il 20 aprile del 1984, i carabinieri trovano il corpo di Teresa Beltramo, 69 anni, nella vasca da bagno. La donna è stata accoltellata la sera prima dal figlio Gian Carlo Berta, 46 anni, sposato e disoccupato. Rintracciato nella stazione ferroviaria di Valdobbiadene, l'uomo non ha saputo spiegare i motivi del matricidio.

Ichthys
28-03-04, 14:50
Resta senza spiegazioni anche il matricidio compiuto da Walter Pavan, 27 anni, a Padova, il 2 luglio dell'85. Sua madre Adelia Milan, 57 anni, viene raggiunta da un colpo di fucile alla testa.

legio_taurinensis
28-03-04, 14:53
ma se no come spiegheresti che i padanogeni si siano alleati con i barbaro-unni germanici di hitler???

HoChiMinh84
28-03-04, 16:20
non condivido per nulla le finalità di questo thread.. cosa me ne frega a me degli omicidi padani, i crimini li commettono gli uomini non la popolazione in se... noi dovremmo essere superiori a questi atteggiamente invece vi state comportando esattamente come quelli che cercate di sputtanare...

Ichthys
28-03-04, 21:26
Invece occorre dimostrare che sono tutt'altro che migliori degli altri. Sono dei sozzi barbari.

Non passa giorno che i padanogeni non si macchino di violenze carnali, per lo più ai danni di straniere o di bambine.

Questo qua, ad esempio, è un cameriere di Vigevano accusato di aver violentato e rapinato tre straniere.

Preso il rapinatore delle prostitute
Vigevano, un cameriere 27enne accusato di tre aggressioni

di Anna Mangiarotti

VIGEVANO. Un rapinatore "seriale" di prostitute. Matteo Fasto, 27 anni, di Gudo Visconti, di professione fa il cameriere: è accusato di aver rapinato 3 ragazze slave in un anno e mezzo, prima di essere arrestato dalla polizia che l'ha prelevato a casa sua. L'ultimo episodio è avvenuto nel pomeriggio di lunedì, alla Belcreda: la vittima ha rischiato di essere violentata, oltre che derubata di 400 euro.
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VIGEVANO. Un rapinatore "seriale" di prostitute. Matteo Fasto, 27 anni, di Gudo Visconti, di professione fa il cameriere: è accusato di aver rapinato tre ragazze slave in un anno e mezzo, prima di essere arrestato dalla polizia che l'ha prelevato ieri a casa sua. L'ultimo episodio è avvenuto nel pomeriggio di lunedì, alla frazione Belcreda: la vittima ha rischiato di essere violentata, oltre che derubata di 400 euro sotto la minaccia di una pistola. Ha evitato lo stupro dicendo di essere malata.
Il giovane cameriere è arrivato alla Belcreda su uno scooter Peugeot verde, verso le cinque del pomeriggio. Fingendosi un cliente ha abbordato P.M., 26 anni, albanese irregolare che lavora abitualmente sulla strada provinciale 206, alla frazione Belcreda. La ragazza vive a Gambolò: è un'immigrata irregolare ma non può essere rimpatriata "per ragioni di giustizia". Aveva infatti già denunciato altre rapine subìte in passato, sulle quali ci sono indagini in corso.
Comunque: il finto cliente ha concordato la prestazione, poi con la ragazza ha raggiunto una cascina disabitata poco distante.
Dove ha minacciato la ragazza, puntandole una pistola alla nuca per farsi consegnare i 400 euro che aveva nella borsetta. Poi, secondo le accuse Matteo Fasto avrebbe preteso di aver comunque un rapporto con l'albanese, e ha cominciato a malmenarla. Per salvarla, lei gli ha raccontato di essere gravemente malata. Allora il cameriere si è allontanato sul suo scooter. Ma le urla della ragazza durante il tentativo di violenza erano state sentite da un automobilista 67enne, che ha raggiunto la cascina ascoltando il racconto della ragazza. Poi il pensionato è riuscito a intercettare il motorino sulla statale 494, annotando in parte il numero di targa prima che il ciclomotore sparisse nel traffico.
Poi ha chiamato la polizia: sono partite le indagini coordinate dal vice questore Nicola Zupo, dirigente del commissariato e dall'ispettore Luigi Zucca, responsabile dell'ufficio Anticrimine.
Sono bastate 12 ore per fermare il presunto aggressore della ragazza rapinata alla Belcreda. Verificando che Matteo Fasto è accusato anche di altre due rapine: una delle quali mai denunciata, scoperta proprio grazie agli accertamenti della polizia su quest'ultimo episodio.
Le verifiche partite dopo la segnalazione dell'automobilista hanno individuato una targa di scooter intestata a Matteo Fasto, già arrestato nel marzo 2001 per la rapina a una prostituta slava, nell'hinterland Milanese. Il cameriere è stato prelevato ieri all'alba nella sua abitazione di Gudo Visconti (Milano) dagli agenti del commissariato. E' stato organizzato un "confronto all'americana" e la vittima l'ha riconosciuto.
Anche l'automobilista ha "riconosciuto" lo scooter (trovato dagli agenti sotto casa di Matteo Fasto e sequestrato) e il casco che indossava. Si è ricordata di lui anche una lucciola macedone di 24 anni, amica della ragazza aggredita lunedì: la prostituta macedone era stata rapinata due mesi fa, sempre alla frazione Belcreda, sotto la minaccia di un coltello a serramanico ma non aveva presentato denuncia. Matteo Fasto è stato trasferito al carcere dei Piccolini.

MERITEREBBERO DI ESSERE BRUCIATI!

Padanik (POL)
28-03-04, 22:48
Ancora con 'sto cameriere di vigevano? Il cognome che porta (Fasto) è d'origine pugliese!
x Emiliano:
Erika di Novi Ligure non e' affatto "padanissima": suo padre è calabrese immigrato in Piemonte.
Per quanto riguarda il triste caso della ragazza di Bergamo, Desiree, uccisa da quattro "padanissimi" (i cognomi non sono stato resi noti, bisognerebbe indagare) giovani, bisogna precisare che l'adulto che guido' il branco, Erra, è d'origini partenopee.
E comunque è troppo facile stare a elencare i (rari) casi di criminalità padana, quasi sempre legati a storie di tossicodipendenza, pazzia mentale o commessi da individui "padani" solo geograficamente ma non etnicamente (con in realtà origini meridionali): vi basta un solo thread a farceli stare tutti.
Pensate un po' se noi padani dovessimo elencare tutti i crimini commessi dalla mafia, dalla camorra, dalla 'ndrangheta, dalla sacra corona unita, piu' tutti i casi di omicidi legati al "delitto d'onore", o semplici casi di criminalità comune nel meridione...non basterebbe tutto lo spazio di POL a contenerle...
Prima di commentare il sacchetto di letame che noi portiamo sulle nostre spalle, date un'occhiata alla montagna di sterco che avete dietro le vostre!
A proposito: a che livello è errivata la spazzatura stamattina nelle vostre città? Al terzo piano dei palazzi?

Ichthys
28-03-04, 23:03
Sono invece 50 mila lire negate il movente dell'omicidio di Cesira Sovegnago. La donna di 72 anni, vedova, è stata uccisa a coltellate dal figlio Luca Bedin, 35 anni, tossicomane sempre alla disperata ricerca di denaro. E' accaduto a Vicenza il 16 giugno del '99. Un giorno prima, a Venezia, a cadere sotto i colpi di una serie di coltellate è Ester Carpenetti, 80 anni, uccisa dalla figlia Gianna Valente, dopo l'ennesima lite.

Ichthys
28-03-04, 23:06
Originally posted by Padanik
...
E comunque è troppo facile stare a elencare i (rari) casi di criminalità padana...

Rari? Ho un dossier enorme... anche sul racket delle estorsioni che sono il vostro passatempo preferito.


A proposito: a che livello è errivata la spazzatura stamattina nelle vostre città? Al terzo piano dei palazzi?

Se questa estate portate la vostra sporca pellaccia ad abbrustolirsi al sole da queste parti la spazzatura rischia di arrivare anche al quarto piano!

Ichthys
28-03-04, 23:07
Questo qua è un vigile urbano di Pesaro. Ha violentato una ragazzina di 15 anni. Anche qua paginetta interna del Resto del Carlino, edizione locale di Rimini.

Abuso su una 15enne, arrestato ex vigile "padano"

E' stato arrestato nella notte un ex vigile urbano di Pesaro M.D. (il nominativo non è stato reso noto), 55 anni, pesarese, residente a Gabicce, con l'accusa di aver tentato di violentare una turista tedesca di 15 anni. Il fatto sarebbe accaduto (va messo il condizionale perché l'uomo nega tutto) l'altra notte all'interno del camping di Casteldimezzo dove il 55enne dispone di una roulotte. Da quanto accertato dai carabinieri di Gabicce, l'ex vigile urbano avrebbe attirato, anzi trascinato la ragazza straniera, che alloggia con una comitiva di amici nello stesso camping, all'interno della roulotte cercando di violentarla. La giovane avrebbe lottato con forza riuscendo a divincolarsi e a fuggire via chiedendo aiuto ai suo amici. Anche M.D. se n'è andato velocemente, tanto che i carabinieri sono andati a bussare alla sua porta dopo qualche ora. Prima, i militari hanno raccolto testimonianze e riscontri per arrivare all'identificazione e poi all'imputazione per tentata violenza sessuale del 55enne.
I carabinieri hanno provveduto al fermo di pg con trasferimento dell'ex vigile urbano nel carcere di Villa Fastiggi. Oggi il 55enne verrà interrogato dal sostituto procuratore Maria Letizia Fucci per la convalida del fermo di polizia. Da quanto si è appreso, l'ex vigile urbano M.D. ha nominato suo difensore l'avvocato Amedeo Rosaverde, che da stamane lo tutelerà nei primi interrogatori. La ragazzina tedesca intanto, in attesa dell'arrivo dei genitori, è stata affidata a una casa d'accoglienza.

cacioepepe
02-04-04, 17:31
Padanik, sei genovese? Allora sei un collaborazionista dei piemontesi... I Genovesi sono gente Latina e Mediterranea, la loro civiltà si è costruita tutta sulle sponde del Mare Nostrum, fra la Corsica, la Sardegna, le isole greche e anche qualche insediamenti sulle coste africane, eppoi al servizio di un altro paese latinissimo: la Spagna. Si trovano ancora comunità liguri in Sardegna nell'isola di SanPietro (dove parlano ancora un Ligure più puro che in Liguria...) e a Bonifacio in Corsica, e a Tabarca in Spagna.

Poi sono arrivati i colonizzatori piemontesi che hanno ridotto la superba Repubblica in quella pattumiera che è oggi. Ogni qual volta che mi capita di passare il confine da Nizza (ex Liguria) a Ventimiglia mi sembra di entrare nel Terzo Mondo. Mi dirai anche in Calabria l'aspetto non è molto curato, ma almeno lì vi è la scusa della miseria e di uno stato di illegalità voluto e protetto dalle lobby del Nord. In Liguria invece in teoria siete ricchi quanto i Francesi e non avete mafie. Ma oramai il Piemonte vi ha distrutto sia fisicamente che nell'anima, perche questa vostra "richezza" risulta solo nei conti in banca...in Svizzera, dal punto di vista di ricchezza di civiltà, di paesaggi e d'Animo siete oramai poverissimi. Ed è forse per questa povertà d'animo e la conseguente perdità d'identità che certi disgraziati come te si scordano di ciò che fu la Superba (in perenne guerra con Venezia, vaglielo a raccontare ai tuoi antenati che quelli che combattevano erano "fratelli" padani...), del suo animo mediterraneo, e preferiscono rinnegare i legami con la civiltà mediterranea per leccare il culo ai padroni piemontesi-lumbard.

Per fortuna non tutti sono come te (i tifosi del Genoa sono gemmellati con i Napoletani...) e tracce della vostra identità si possono ancora vedere in quel che resta dei splendidi centri storici come Genova per esempio.

Soltanto la barbaria in salsa padana poteva concepire un viadotto come quello che taglia il fronte del vostro porte togliendo la vista del mare, oppure un porto industriale e militare (voluto dal piemontese Cavour) nello splendido golfo dei poeti, o ancora la selvaggia industrializzazione di ciò che era una bellissima città come Savona, l'Autostrada che da Genova a Ventimiglia deturpa tutta la costa (mentre in Francia l'Autostrada non solo è migliore come viabilità ma ha un impatto ambientale che salvaguarda la costa), un festival vergognoso e squallido come San Remo...

legio_taurinensis
02-04-04, 20:03
cmq ci tengo a precisare, che l'essere bestie non dipende dalla derivazione etnico culturale.

Ichthys
09-04-04, 09:36
Questo qua è Edo Calzolari, 40 anni, di Reggio Emilia, accusato di aver picchiato, derubato e violentato una donna di 60 anni.

Chissà il pandemonio che si sarebbe scatenato se fosse stato un meridionale a violentare una donna di 60 anni.

Ebbravo padanogeno... barbaro del cazzo!

Le prove dello stupro
Il giudice: ecco perché Calzolari resta in carcere
L'ORDINANZA «E' pericoloso per gli altri»

m.s.

Resta in carcere, Edo Calzolari (nella foto), il pregiudicato quarantaduenne arrestato venerdì scorso con l'accusa di aver picchiato, derubato e violentato una donna di 60 anni. Il giudice Giovanni Ghini, che sabato pomeriggio aveva convalidato il suo arresto, riservandosi una decisione sulle misure cautelari, ieri ha sciolto la riserva, decidendo che per ora Calzolari rimanga alla Pulce, accogliendo così le richieste del pubblico ministero Isabella Chiesi. E nell'ordinanza, il giudice parte dal racconto della donna, un racconto definito «coerente e lineare» e quindi credibile, oltre che corroborato dalle «parziali ammissioni dell'indagato» che all'interrogatorio dell'udienza di convalida aveva ammesso di esser entrato con la forza in casa della donna, di averla strattonata e di averle poi rubato qualche oggetto a portata di mano. Invero, Calzolari - che è assistito dall'avvocato Domenico Noris Bucchi - ha negato con forza la violenza sessuale, anche se a smentirlo in questo ci sarebbero i certificati medici. Certificati che non parlano soltanto di lesioni riconducibili allo «strattonamento», ma anche lesioni tipiche di una violenza sessuale.
Sulle motivazioni per le quali Calzolari debba rimanere in carcere, il giudice è stato chiaro: «la custodia cautelare - scrive il giudice - è l'unica misura che appare oggi idonea e questo perché l'idagato non appare in grado di autocrontrollarsi» e la dimostrazione di ciò è spiegata con il fatto che per dare sfogo al proprio istinto ha scelto la prima persona che gli è capitata. Per questo, oltre che per i tanti precedenti (reati contro il patrimonio e legati all'abuso di alcol), Calzolari «è pericoloso per sè e per gli altri».

Ichthys
09-04-04, 09:39
Originally posted by Emiliano
cmq ci tengo a precisare, che l'essere bestie non dipende dalla derivazione etnico culturale.

Come no? Ma li hai visti gli antenati di TITOla, di Langbarbaren e dei loro amici?

http://www.grvitalia.com/fotogallery/cg2002-1/Barbari.jpg

RAUS!

yota71
12-04-04, 17:23
Originally posted by Padanik
Ancora con 'sto cameriere di vigevano? Il cognome che porta (Fasto) è d'origine pugliese!
x Emiliano:
Erika di Novi Ligure non e' affatto "padanissima": suo padre è calabrese immigrato in Piemonte.
Per quanto riguarda il triste caso della ragazza di Bergamo, Desiree, uccisa da quattro "padanissimi" (i cognomi non sono stato resi noti, bisognerebbe indagare) giovani, bisogna precisare che l'adulto che guido' il branco, Erra, è d'origini partenopee.
E comunque è troppo facile stare a elencare i (rari) casi di criminalità padana, quasi sempre legati a storie di tossicodipendenza, pazzia mentale o commessi da individui "padani" solo geograficamente ma non etnicamente (con in realtà origini meridionali): vi basta un solo thread a farceli stare tutti.
Pensate un po' se noi padani dovessimo elencare tutti i crimini commessi dalla mafia, dalla camorra, dalla 'ndrangheta, dalla sacra corona unita, piu' tutti i casi di omicidi legati al "delitto d'onore", o semplici casi di criminalità comune nel meridione...non basterebbe tutto lo spazio di POL a contenerle...
Prima di commentare il sacchetto di letame che noi portiamo sulle nostre spalle, date un'occhiata alla montagna di sterco che avete dietro le vostre!
A proposito: a che livello è errivata la spazzatura stamattina nelle vostre città? Al terzo piano dei palazzi?

Lasciateli perdere, questi sono peggio dei nazisti chi non è come loro è di razza inferiore (stesse parole, stessi vestiti dei nazisti) speriamo che non me lo cernsurino questo

HoChiMinh84
12-04-04, 17:54
Originally posted by yota71
Lasciateli perdere, questi sono peggio dei nazisti chi non è come loro è di razza inferiore (stesse parole, stessi vestiti dei nazisti) speriamo che non me lo cernsurino questo

esattamente! cmq Benvenuto nuovo amico da Minas Tirith che come tutti sappiamo è in provincia di Crotone esatto??:D :D :D

yota71
12-04-04, 18:00
Originally posted by HoChiMinh84
esattamente! cmq Benvenuto nuovo amico da Minas Tirith che come tutti sappiamo è in provincia di Crotone esatto??:D :D :D

Sta in provincia di Rimini :D

HoChiMinh84
12-04-04, 18:04
Originally posted by yota71
Sta in provincia di Rimini :D

vabbè ho sbagliato di pochi kilometri... diciamo:D

yota71
12-04-04, 18:05
Originally posted by HoChiMinh84
vabbè ho sbagliato di pochi kilometri... diciamo:D

:D

HoChiMinh84
12-04-04, 18:08
Originally posted by yota71
:D

ma Minas Tirith vuole pure l'indipendenza?? ormai tutti vogliono indipendentizzarsi xkè non anche la terra di mezzo... eppoi in mezzo a cosa?

yota71
12-04-04, 18:15
Originally posted by HoChiMinh84
ma Minas Tirith vuole pure l'indipendenza?? ormai tutti vogliono indipendentizzarsi xkè non anche la terra di mezzo... eppoi in mezzo a cosa?

Io non voglio l'indipendenza, minas Tirith è una citta fantasy (da Il Signore degli Anelli)

HoChiMinh84
12-04-04, 18:23
Originally posted by yota71
Io non voglio l'indipendenza, minas Tirith è una citta fantasy (da Il Signore degli Anelli)

:D :D lo so ho tutti e tre i libri e ho visto i primi due film, si faceva per scherzare, ma se vuoi l'indipendenza chiedi aiuto a rohan

yota71
12-04-04, 20:26
Originally posted by HoChiMinh84
:D :D lo so ho tutti e tre i libri e ho visto i primi due film, si faceva per scherzare, ma se vuoi l'indipendenza chiedi aiuto a rohan

a chi a Gente tipo Eomer ? no grazie ;) :D

HoChiMinh84
12-04-04, 21:13
Originally posted by yota71
a chi a Gente tipo Eomer ? no grazie ;) :D

xkè questa ostilità verso eomer? preferisci gli Uruk-Hai? io opterei per Fangorn subito

Ichthys
12-04-05, 00:22
Questa la conoscevate?

Padanogeno ammazza il propio datore di lavoro siciliano trasferito al nord Post #1 di 10

Domenico Cucuzza ucciso in una villetta di Turate, vicino Como
Imprenditore ucciso, confessa l'omicida
L'amico della moglie crolla durante l'interrogatorio. Indagata anche la donna: avrebbe fornito l'arma del delitto

COMO - «Sono stato io». Alla fine il presunto omicida ha confessato. Adelio Miccoli, 46 anni, di Uboldo (Varese), sposato, dipendente della vittima alla Verniciature di Turate, è crollato. Sottoposto a fermo nel tardo pomeriggio e dopo ore di interrogatorio ha ammesso di avere esploso lui i quattro colpi di pistola 6,35 che hanno ucciso Domenico Cucuzza, sposato, padre di due figli e suo datore di lavoro. Il corpo dell'imprenditore di origine siciliane è stato scoperto verso le 22 di giovedì dalla moglie, che si trovava in casa, ma al piano di sotto. La donna ha raccontato di avere sentito degli spari, di essere salita e di avere trovato il marito ferito a morte, in un lago di sangue. Ha lanciato l'allarme chiamando i carabinieri. Ma è proprio sulla moglie che gli inquirenti nutrono dubbi.



Una gazzella dei carabinieri (Azzari)
LA PISTA PASSIONALE -
Confessione a parte, sono diversi gli aspetti non chiariti dell'omicidio: dal movente al ruolo della donna, Giannantonia Puppi, di 43 anni, interrogata per 17 ore dai carabinieri e uscita esausta dalla caserma. È indagata a piede libero per ricettazione. Miccoli è stato fermato per omicidio volontario, e per
detenzione e ricettazione dell'arma, risultata rubata una decina d'anni fa nel Bresciano e ritrovata dai carabinieri.

LA CONFESSIONE - Il presunto omicida ha riferito ai carabinieri di essere entrato in casa della vittima scavalcando la recinzione, di
essere salito in camera da letto al primo piano e di avere
sparato a bruciapelo. Perché? Il reo confesso, confuso e
frastornato, non è stato per niente chiaro. «Problemi sul
posto di lavoro», riferiscono gli investigatori: Miccoli era ai
ferri corti con Cucuzza, tanto che da agosto si era messo in
malattia e probabilmente il braccio di ferro sarebbe terminato
con il licenziamento. Ma il sospetto è che nel movente ci sia dell'altro, magari legato in qualche modo alla moglie di Cucuzza, che lavora in azienda, e che perciò conosce bene l'assassino. «Stiamo
valutando i rapporti tra i due», si limitano ad ammettere i
carabinieri.

INDAGATA LA DONNA - Al di là di possibili implicazioni sentimentali, che i due hanno fermamente negato, c'è un fatto che alla luce di quanto successo risulta inquietante. Miccoli ha infatti ammesso che l'arma del delitto gliel'aveva consegnata mesi fa proprio la signora Cucuzza. Perché? Nemmeno questo sarebbe riuscito a spiegare. Ed è per questo che Giannantonia Puppi è indagata per ricettazione, per avere consegnato all'amico-collega l'arma con cui ha ucciso il marito. Un fatto anomalo, che dovrà essere approfondito.

Tango do Hermano
13-04-05, 22:10
Le variabili che conducono un individuo singolo o gruppi di uomini a commettere delitti sono tantissime... voler semplificare tutto come fa lo sciocco è pericoloso... ma soprattutto per lo sciocco... perchè lo rende facile preda delle proprie emozioni e impressioni... in pratica smette definitivamente di avere quella caratteristica che che ci separa dagli animali...

Inoltre anche il concetto di delitto PUO' essere abbastanza scivoloso come ogni definizione... La sicurezza che costoro ostentano butta letteralemente nel cesso due milenni di pensiero umano... la storia della filosofia da Talete in poi presa e buttata in uno dei più bei sciacquoni che occhio umano abbia mai potuto vedere. E lo dico avendo una, almeno credo, ottima infarinatura di storia della filosofia e in generale del pensiero occidentale.

Veramente posso dire che le loro idee sono ai margini del mondo occidentale. La loro fortuna è stata semplicemente quella di vivere in seno a una società mediamente operosa e realmente degna di rispetto.