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Visualizza Versione Completa : Ciò che pensano i mangiapatate austriaci dell'Italia.



legio_taurinensis
14-05-04, 14:08
Bilinguismo, la nemesi
Il Consiglio di Stato contro l’insegnamento dell’italiano nelle elementari di lingua tedesca.

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n° 4 del 21.02.2004




E
’ certo un po’ troppo chiamarla nemesi, ma in fondo è un modo chiaro per spiegare quanto è accaduto in Sudtirolo di recente a proposito di insegnamento della seconda lingua. La notizia è scesa come un fulmine. Nessuno si aspettava che il Consiglio di Stato trovasse aspetti validi nel ricorso di Eva Klotz contro l’introduzione dell’insegnamento di un’ora d’italiano nella prima elementare in lingua tedesca. Quando l’ora era stata introdotta, la discussione era stata appassionata, con prese di posizioni durissime ma molto limitate, soprattutto da parte degli Schützen. D’altro canto, molti insegnanti e genitori ritenevano un’ora settimanale decisamente poco sia per imparare che per disturbare l’equilibrio identitario dei loro rampolli. Tuttavia, pur non entrando nel merito (che spetta a Tribunale Regionale Giustizia Amministrativa di Bolzano, come istanza unica sulle questioni statutarie), il Consiglio di Stato una bella sera di gennaio ha sospeso l’insegnamento.

La reazione della SVP al governo, e del nuovo assessore alla scuola, Otto Saurer, persona intelligente e aperta, è stata di limitare subito i danni, accompagnando la sospensiva con una prosecuzione volontaria su scelta esplicita dei genitori.

Tutto bene, dunque? Ma perché il Consiglio di Stato ha preso una decisione che appare incredibile se vista nell’ottica di apertura all’apprendimento delle lingue dell’Unione Europea? La risposta a quest’ultima domanda è indispensabile affinché questo "incidente" possa diventare un’occasione di maturazione e di sviluppo di una mentalità più aperta e appunto europea nei confronti del plurilinguismo. Il fatto è che per decenni e con speciale accanimento negli ultimi anni, gli esponenti della SVP si sono impegnati a produrre a tutti i livelli istituzionali interpretazioni estremamente restrittive dell’art. 19 dello Statuto, che funge da garanzia per un’istruzione in madrelingua della minoranza. Queste interpretazioni hanno trasformato la garanzia in obbligo, estendendola anche alla scuola in lingua italiana, allo scopo di impedire le nuove metodologie didattiche atte a favorire l’apprendimento bilingue e plurilingue. I risultati sono un penoso monolinguismo delle nuove generazioni, faticosamente combattuto dagli insegnanti e soprattutto dai genitori, che hanno inventato di tutto perché i loro figli non crescessero privi di quegli strumenti indispensabili che sono la conoscenza almeno delle due lingue ufficiali. Molti, troppi non ce l’hanno fatta e oggi, come più volte si è letto anche in questa rubrica, una parte considerevole di giovani di entrambi i gruppi linguistici si esprime a fatica nella seconda lingua.

U
na seconda conseguenza di questa rigidità di interpretazione è la posizione del Consiglio di Stato sul ricorso di Eva Klotz. Quando quest’ultima ha portato alle estreme conseguenze un’opinione che veniva da decenni sostenuta anche dalla maggioranza della SVP, i Consiglieri di Stato si sono trovati probabilmente di fronte alle tante memorie e interpretazioni che non lasciavano loro scelta, a meno di non volersi sentir dire che "lo Stato è ostile alle minoranze" (quante volte avranno trovato espressioni simili negli scritti di esponenti parlamentari e membri di commissioni della SVP, a proposito di metodologie didattiche in materia linguistica!). Chi semina vento raccoglie tempesta. Tuttavia purtroppo i due soggetti di questo famoso detto sono diversi: c’è infatti chi semina vento e altri che raccolgono la tempesta. I giovani sudtirolesi oggi rischiano il loro futuro per colpa dei legulei della difesa etnica, più attenti alle virgole che alla sostanza dello strumento di tutela. Perché fra i genitori di lingua tedesca, la nuova posizione della SVP non trova unanime consenso. Tanti anni di predicazioni hanno lasciato il segno. Se la maggior parte è favorevole a che i propri figli imparino l’italiano (e anche l’inglese), quando il Dolomiten ha aperto una linea telefonica per un incontro col presidente della giunta, moltissimi sono stati coloro che hanno espresso anche timori, quei timori diffusi proprio da esponenti di primo piano del partito: che i bambini abbiano difficoltà a passare dal dialetto al tedesco, che siano oberati di lavoro scolastico, ecc.

A nulla sono valsi infatti gli studi che dimostrano che chi impara da piccolo altre lingue migliora anche la propria, e che una lingua all’inizio la si può imparare anche giocando. Contro queste considerazioni degli esperti, portati da insegnanti e genitori delle scuole italiane per ottenere il via libera alle sperimentazioni didattiche su insegnamento veicolare e compresenze, gli "esperti" della SVP avevano sempre imposto i loro diktat, poco scientifici ma molto efficaci.

Ora si deve tornare indietro. Dubito che il TRGA di Bolzano confermi nel merito le perplessità del Consiglio di Stato: contrasterebbe con lo spirito dell’Unione Europea e anche con l’opinione pubblica più matura del Sudtirolo. Però sarà necessario mettere mano all’art. 19 dello Statuto, se non altro per dare un’interpretazione che vada chiaramente in una direzione opposta a quella finora seguita, a meno di voler continuare su una via che danneggia seriamente il futuro delle nuove generazioni, di quella parte almeno che non può permettersi di ignorare i veti del cieco conservatorismo.

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aSPETTO UN PARERE DI ITCHYS!!!:D

legio_taurinensis
14-05-04, 16:19
Diciassettenne altoatesino
accoltella bimbo di 10 anni

14 maggio 2004

BOLZANO. Poteva finire in una tragedia: un ragazzo di 17 anni, G.U., ha accoltellato - fortunatamente con conseguenze non gravi - un bimbo di 10 anni, A.R., dopo essere entrato nella sua casa di Barbiano, paese di montagna in provincia di Bolzano che si affaccia sulla Val D'Isarco. Il ragazzo è stato tratto in arresto da una pattuglia dei carabinieri; attualmente si trova in carcere a disposizione
dell'autorità giudiziaria competente.

Il bambino, che era a casa con i genitori, non è grave: guarirà nell'arco di due settimane a seguito dei tagli riportati a mano e gola. Lui stesso è riuscito ad evitare i colpi che gli sarebbero stati fatali.

Il fatto è accaduto dopo le 22 di ieri sera quando il diciassettenne ha bussato alla porta dell'abitazione. La mamma, con accanto il figlio, ha aperto la porta e il ragazzo ha subito sferrato alcuni colpi contro il bambino.

Il fatto sarebbe stato la conseguenza di un litigio tra i due giovani,
le cui famiglie, a quanto pare, si conoscono.i due giovani.

Nella perquisizione domiciliare effettuata dai militari dell'Arma all'interno della stanza del diciassettenne sono stati trovati alcuni grammi di cocaina.

legio_taurinensis
14-05-04, 22:30
celtico vai da asterix ke ti trova la spulzia anche per stanotte...


puttano austriaco:lol

Ichthys
14-05-04, 23:47
Originally posted by celtic
panzer, tu devi essere una delle persone più ignoranti del mondo.

Non mi pare che sia ancora arrivato ad accostare un nazione inventata di sana pianta e senza radici chiare come questa fantomatica Padania all'Irlanda come fate voi analfabestie in camicia verde, o, addirittura, far passare il veneto per una lingua gallo-italica. Ignoranti! Studiatevi la storia antica e, soprattutto, la linguistica romanza.

legio_taurinensis
15-05-04, 11:51
Bè ma io alla padania ci credo, la inquadro bene nell'ambito dell'impero austro-ungarico.

Peccato che centocinquantanni fa austriaci, piemontesi e inglesogallici hanno destabilizzato il mio regno, annettendolo al Piemonte bastardo.


Ricivilizziamo dopo esserci presi la nostra indipendenza!!

Italia Greca

Ichthys
07-09-04, 00:16
Originally posted by Emiliano
Diciassettenne altoatesino
accoltella bimbo di 10 anni

14 maggio 2004

BOLZANO. Poteva finire in una tragedia: un ragazzo di 17 anni, G.U., ha accoltellato - fortunatamente con conseguenze non gravi - un bimbo di 10 anni, A.R., dopo essere entrato nella sua casa di Barbiano, paese di montagna in provincia di Bolzano che si affaccia sulla Val D'Isarco. Il ragazzo è stato tratto in arresto da una pattuglia dei carabinieri; attualmente si trova in carcere a disposizione
dell'autorità giudiziaria competente.

Il bambino, che era a casa con i genitori, non è grave: guarirà nell'arco di due settimane a seguito dei tagli riportati a mano e gola. Lui stesso è riuscito ad evitare i colpi che gli sarebbero stati fatali.

Il fatto è accaduto dopo le 22 di ieri sera quando il diciassettenne ha bussato alla porta dell'abitazione. La mamma, con accanto il figlio, ha aperto la porta e il ragazzo ha subito sferrato alcuni colpi contro il bambino.

Il fatto sarebbe stato la conseguenza di un litigio tra i due giovani,
le cui famiglie, a quanto pare, si conoscono.i due giovani.

Nella perquisizione domiciliare effettuata dai militari dell'Arma all'interno della stanza del diciassettenne sono stati trovati alcuni grammi di cocaina.

Cosa ti aspettavi da dei barbari?

Padanik (POL)
07-09-04, 01:38
In effetti il mondo germanico è sempre stato contro l'Italia unita. Anche il Terzo Reich, guidato dall'austriaco Hitler, dopo il tradimento italico del 1943, occupo' quasi tutta la penisola e annettè quasi tutto il Nordest alla Germania, creando due governatorati (con governatore tedesco e parificati amministrativamente alle altre provincie del Reich) ribattezzati Alpenvorland (provincie odierne di Bolzano, Trento e Belluno) e Adriatisches Kustenland (provincie di Udine, Pordenone, Gorizia, Tieste, Pola, Fiume). In questi territori, dal dicembre del 1943 all'aprile del 1945, il tricolore della RSI non potè sventolare, ci fu un forte esodo di italiani da Bolzano (dove spari' tutta la toponomastica italiana) e si verificarono addirittura tafferugli tra forze tedesco-austriache e militi della RSI.

legio_taurinensis
07-09-04, 09:21
dopo la tua cazzata te ne puoi anche andare magiaro