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Libertarian
14-05-04, 22:04
Il trionfo dei nuovi moralisti, profeti della "religione" della dieta
di Vittorio Messori

Il professor Carlo Cannella non è, nel suo campo, l'ultimo venuto. In effetti, è titolare della cattedra di Scienza dell'Alimentazione presso la maggiore università italiana, La Sapienza di Roma. E' stato, tra l'altro, Segretario Generale della Società Italiana di Nutrizione Umana. Gli si può, dunque, dare ampio credito di serietà anche in un suo libro divulgativo (I miti dell'alimentazione, Edizione Tea) che mi viene tra mano. Rivela, dunque, il professor Cannella che "la cioccolata non fa venire i brufoli", così come non è responsabile di nessuno degli altri guai di cui la si accusa: semplicemente, ha molte calorie e, se mangiata in quantità eccessiva, contribuisce a fare ingrassare. Spiega poi, l'esperto, perchè avessero ragione i vecchi, col loro detto secondo il quale "il vino fa buon sangue": in effetti, ora sappiamo che nel nettare di Bacco è presente una sostanza che abbassa il livello di colesterolo nel sangue e fluidifica la circolazione. E a tal punto che, proprio grazie ai bicchieri di rosso, la Francia, che pure ha una alimentazione ricca di grassi al pari di quella americana, ha una delle mortalità cardiache più basse del mondo, mentre gli attacchi coronarici mietono strage negli Usa, che consumano pochissimo vino. E che, anzi, nel secolo scorsero giunsero addirittura alla follia puritana di vietarlo. Anche qui, ovviamente, l'avvertenza è il non superare una certa quantità di vino e, in genere, di alcool che, tra altri effetti benefici, se bevuto a pasto, ha anche quello di accelerare e aiutare la digestione. Sembra invece che non ci siano problemi neanche di quantità con il demonizzato caffè: "Bere caffè non fa male a nessuno" scrive il nostro professore, pur di non superare le otto tazze al giorno. Un numero, dunque, che mette al riparo praticamente chiunque dallo sfondamento del limite. La nera bevanda non danneggia affatto il cuore, come per tanto tempo ci hanno minacciato: "Il caffè non fa aumentare il livello del colesterolo nel sanguee non comporta alcun rischio per alcuna patologia cardiovascolare" Anzi, pare che abbia un effetto protettore per alcuni tumori. Ai tanti, poi, che predicano la superiorità del pane nero ("integrale" in lingua politically correct) Cannella oppone addirittura quanto segue: "E' paradossale che a mangiare integrale siano soprattutto i salutisti, perchè togliere ai chicchi di grano il rivestimento esterno consente di allontanare tutto ciò che di dannoso vi si è depositato: inquinanti atmosferici portati dalle piogge, pesticidi o magari radioattività". Insomma, ne conclude il professore: "Non aveva torto il contadino che per tanti secoli ha guardato con invidia la tavola del padrone, con il suo bel pane bianco". Ancora, tra gli altri miti sfatati da Cannella: "Mangiare in bianco non facilita la digestione, anzi l'ostacola"; "non è affatto provato che la dieta vegetariana sia più salutare"; "i cibi light non aiutano a dimagrire"; "i buoni salumi non sono più grassi di altri alimenti".
Si potrebbe continuare. Ma tanto basti a giustificare il sospetto del docente romano: "Tante austere e compunte prediche sulla dannosità di ciò che può rendere la vita più piacevole nascono da pregiudizi, il cui solo scopo è creare sensi di colpa a chi fa uso di quegli alimenti gradevoli". Insomma, c'è sempre qualche moralista che deve fare il suo mestiere, altrimenti resterebbe senza ruolo e senza status sociale. Col declino della religione, ecco spuntare l'austerità laica, ancor più inflessibile e lugubre; ecco i profeti delle diete; ecco i predicatori del biologico, dell'integrale, del vegetariano; ecco quei nuovi, severissimi sacerdoti del salutismo che hanno sostituito la tonaca nera con il camice bianco del medico e il calice della Messa con l'ampolla del prelievo di sangue, per test dai parametri sempre più restrittivi. Alla base della nuova religione secolare sta un dogma antico ma più che mai intoccabile: "Tutto ciò che piace, tutto ciò che è gradevole è peccato, perchè danneggia il bene supremo della forma fisica perfetta almeno sino ai novant'anni". In realtà non è così; almeno, non è sempre così, come ogni tanto ha il coraggio di rivelare qualche loro collega, medico egli pure ma, grazie a Dio, "scorretto" rispetto ai nuovi comandamenti. Comandamenti che, a ben guardare, cercano di sostituire in forme di presunta razionalità la penitenza e le mortificazioni insegnate dalla spiritualità religiosa. Come ammonisce la storia non si tenta di distruggere una Chiesa se non per sostituirla con un'altra. E il contrario della religione non è la ragione ma la superstizione: anche se ha l'aspetto di "rigore scientifico". In ogni caso, qui, ancora una volta, si ha conferma della straordinaria liberazione portata dal Vangelo: il solo messaggio religioso, a ben guardare, che abolisca ogni interdetto alimentare. E il cui Maestro non solo insegna che non è quello che entra nel corpo che contamina l'uomo, ma è addirittura mandato a morte anche perchè accusato dai moralisti del tempo di avere fama di "mangione e bevitore". Che anche per questo sia ringraziato!