PDA

Visualizza Versione Completa : Alternativa Sociale al Comune di Perugia



natoW
18-05-04, 15:10
http://www.libertadiazione.net/images/stories/logoas.jpg



Donti Riccardo
candidato a sindaco


Baglioni Fabio
Baldoni Franco
Di Natale Francesco
Giulietti Carlo
Cesarini Andrea
Pesciarelli Crispoldo
Rampielli Paolo
Pariota Antonio
Sguilla Alessio
Papa Simone
Mandelli Emilio
Costantini Ugo
Lanari Emanuele
Donti Federico
Moretti Marco
Zampi Francesco
Trippetti valeria
Bartocci Damiano
Alessio Frivola
Donti Silvia
Angelucci Marco
Rosaspina Francesco
Ravelli Massimo
Casagrande Cristian
Marianini Valerio
Grasselli Paolo
Magi Giacomo
Casagrande Mirko
Mariani Bruno
Tesauro Luciana

natoW
21-05-04, 16:03
http://www.libertadiazione.net/images/stories/logoas.jpg


Candidati per Alternativa Sociale (lista Mussolini) alla Provincia di Perugia:



Giulietti Carlo
candidato presidente


Pesciarelli Crispoldo, Castiglion.del Lago-Umbertide- Magione

Lanari Emanuele, Marsciano-Deruta

Baglioni Fabio, Perugia 5

Angelucci Marco, Foligno 1-2-3

Angeli Valfranco, Montefalco-Spoleto 1-2

Di Narale Francesco, Perugia 2

Baldoni Franco, Perugia 3-4

Pariota Antonio, Perugia 6

Donti Riccardo, Assisi 2

Pitti Claudio, Perugia 1

Vergari Adriano, Gubbio 1- Città della Pieve

Volpi Giancarlo, Città di Castello 3

Ravelli Massimo, Città di Castello 1-2

Bartocci Damiano, Gualdo Tadino-Gubbio 2- Assisi 1

Rosaspina Francesco, Todi

Casagrande Cristian, Nocera Umbra-Norcia-Cascia

Arcioni Francesco, Gualdo Cattaneo

natoW
21-05-04, 16:08
http://www.libertadiazione.net/images/stories/logoas.jpg


ALTERNATIVA SOCIALE UN VIRUS CONTRO IL SISTEMA !!!

ALLE EUROPEE

MUSSOLINI-TILGHER



ALLA PROVINCIA di PERUGIA

GIULETTI



AL COMUNE di PERUGIA

DONTI

natoW
22-05-04, 13:45
I Movimenti
Libertà di Azione di Alessandra Mussolini, Forza Nuova e il Fronte Sociale Nazionale hanno costituito un cartello unitario dell'area nazionale antagonista ai due Poli liberalcapitalisti.

“Ci presentiamo per quello che siamo, - è il commento di Riccardo Donti candidato sindaco per AS - orgogliosi della nostra identità e della nostra storia, pronti a fare da megafono verso quelle istanze sulle quali l’attuale amministrazione si è resa in questi anni poco sensibile e poco attenta; ma soprattutto, vogliamo proporci come una forza d’opposizione costruttiva, alternativa al centro destra che, almeno in alcune delle sue componenti, non è riuscita ad andare al di là di una semplice contrapposizione per partito preso, dimostrando di non avere un progetto di governo della città alternativo al centro sinistra”. “A nostro parere il centro destra non ha espresso al meglio il ruolo per il quale erano stati indicati dagli elettori perugini. Hanno espresso – ed è palese a tutti – un’opposizione sterile, funzionale solo alla smania di protagonismo di alcuni dei suoi esponenti, ma la quale non è sufficiente a costruire quell’immagine d’affidabilità alla base di ogni successo”. “Queste elezioni - continua Donti - sono un appuntamento che offre spazi d'azione e manovra per una proposta di "ALTERNATIVA SOCIALE" al modello liberalcapitalistico che ormai gran parte della cittadinanza perugina non riconosce più idoneo a soddisfare il bisogno del singolo e della collettività. Su queste posizioni la Lista “ALTERNATIVA SOCIALE con Alessandra Mussolini”, insieme ad associazioni culturali e d'area, hanno trovato un leale accordo, frutto di una convergenza su un programma elettorale comune, dando vita ad una lista elettorale tesa ad interpretare e catalizzare il consenso degli scontenti e dei delusi della politica. Delusi e scontenti di quelle accolite di politicanti ed affaristi che rispondono al nome di Casa delle Libertà e Ulivo. Un programma che verte su quelle che sono le principali esigenze e priorità riguardanti il territorio e la comunità perugina, un programma che si caratterizza per il suo essere "ALTERNATIVA SOCIALE”, come il nome che porta, appunto, la lista unitaria. Il problema della sicurezza e dell'ordine pubblico non e più eludibile, – chiosa Riccardo Donti - anche perché è legato inevitabilmente al fenomeno incontrastato ( anche dalla legge Bossi - Fini) dell'immigrazione extracomunitaria, di cui Perugia è una delle mete predilette nel centro Italia; "terra promessa" non solo per chi cerca onestamente un lavoro ma anche e soprattutto per chi cerca sbocchi nel mondo della criminalità diffusa sul territorio, ormai completamente in mano a bande di stranieri. “ALTERNATIVA SOCIALE” con Alessandra Mussolini” intende battersi affinchè i cittadini perugini possano riappropriarsi della loro città, per rendere vivibile quel centro storico divenuto, per certi versi, un bazar multietnico dove la storia e l'identità perugina, sempre più in discussione, rischiano di sparire per sempre. Vogliamo impegnarci nella prossima amministrazione comunale per eliminare lo sconcio degli insediamenti abusivi o meno, di semafori piantonati con continue richieste di soldi e quant'altro affinchè il visitatore che giunge a Perugia abbia finalmente la visione di una città civile e pulita. Intendiamo continuare nella nostra lotta contro il proliferare degli iper e supermercati che stanno ammazzando il piccolo commercio soprattutto nelle periferie, oramai anonimi dormitori senza alcuna possibilità di aggregazione”.
A guidare la lista "ALTERNATIVA SOCIALE con Alessandra Mussolini" è stato scelto all'unanimità Riccardo Donti, giovane riferimento ed esempio imprescindibile per tutta la comunità, non solo nazional-popolare, perugina. La designazione del candidato a Sindaco è stata quindi la più naturale e logica conseguenza del riconoscimento da parte di tutti, indipendentemente dal movimento d'appartenenza, delle capacità, della giovane ma convinta e intransigente esperienza, della coerenza e della storia politica di Riccardo Donti, che come sempre, per spirito di servizio e cameratismo, ha accettato e dato la sua piena disponibilità, con una precisa indicazione, dare la priorità all'esigenza di conferire alla nostra proclamata "Alternativa" un preciso significato ideale, strutturale e costituzionale, attingendo alla nostra lunga esperienza, nel solco del filone di pensiero che ci proviene dalle nostre radici culturali recenti e remote. Dimostrando, ai cittadini perugini, che solo da queste radici può germogliare la soluzione a misura d'uomo agli irrisolti e angosciosi problemi che da troppo tempo assillano la città di Perugia.
I punti cardini del nostro programma spaziano, come detto, dalla difesa e valorizzazione della identità e della cultura tradizionale contro la deriva progressista; per la preferenza nazionale, per combattere nella nostra città una battaglia senza quartiere contro le DROGHE e gli SPACCIATORI che oramai imperano nelle strade, sia nel centro storico che nelle periferie, che tenda a ridurre prima e far scomparire poi la circolazione di dette sostanze e di determinati soggetti, liberando i ns giovani dalla piaga più angosciante di questi tempi: a tutto ciò sarebbe affiancato un servizio di pattugliamento e pulizia da siringhe infette dei nostri parchi (Sant'Anna, Santa Margherita ecc ecc ), soprattutto durante le grandi manifestazioni che ospita Perugia quali Umbria Jazz ed EuroChocolate, dove lo stesso "scoppia" e diventa invivibile poichè, essendo di ridotte dimensioni, non riesce ad accogliere dignitosamente migliaia di turisti che assaltano le scale mobili, rendendole impraticabili ai cittadini: riteniamo che l'unica soluzione sia rappresentata da un piano di decentralizzazione delle varie attività che si svolgono durante queste manifestazioni in luoghi (per esempio Pian di Massiano) che siano più agibili per i turisti e meno gravosi per i perugini; nell’assegnazione degli ALLOGGI DI EDILIZIA PUBBLICA e per gli aiuti sociali verso i più bisognosi; per l’apertura di uno sportello “EUROPA” grazie al quale si possa creare un canale diretto tra le nostre associazioni e le nostre aziende con l’importante istituzione comunitaria che tanto può offrire a chi ha delle idee e dei progetti da proporre anche in termini di contributi finanziari; per la difesa del piccolo commercio contro i grandi centri commerciali; contro il servizio di raccolta rifiuti porta a porta e per l’istituzione di un servizio che preveda l’utilizzo dei cassonetti a chiave; per un servizio di trasporto pubblico urbano più funzionale attraverso i cosiddetti “bus navetta” che colleghi con linee brevi, più punti della città; per la valorizzazione della linea ferroviaria che collega Perugia al resto d'Italia, per la creazione di una apposita commissione comunale che studi il futuro del mini-metrò e la sua valorizzazione, per la difesa dell’ospedale "Silvestrini", il quale ha tutte le carte in regole per divenire il polo unico ospedaliero della nostra Ulss; per una politica famigliare che guardi alla famiglia come cellula fondamentale della nostra comunità con occhio attentissimo alle problematiche degli anziani e dei disabili; per l'eliminazione totale delle STRISCE BLU (e delle sempre più costose e frequenti sansioni connesse) che, esose, ricoprono purtroppo l'intera città e che sono ad oggi al vaglio dei nostri esperti giuristi che ne stanno valutando la eventuale illegittimità, poichè, pur se apagamento, non prevedono controllo e custodia alcuna degli autoveicoli ed inoltre è da valutare se la aprteciapzione del Comune della S. I. P. A. , società amministratrice, non costituisca un vero e proprio conflitto d'interessi. Riteniamo, dunque, che i parcheggi debbano essere a pagamento solo se chiusi e custoditi, come già a Perugia accade in molte zone della città ( es. Piazza Partigiani, Mercato coperto, ecc...) per stabilire ed attuare un piano di riparazione e rifacimento del manto stradale a Perugia, dove le sempre più numerose BUCHE mettono in pericolo la regolare circolazione e la sicurezza del cittadino; rivalutare Corso Vannucci che da " Salotto buono" di Perugia e d'Italia si è ormai trasformato in un bivacco per balordi, in una specie di "corte dei miracoli" infestata da mendicanti.
Al fine di avere una politica vera e trasparente, fatta da uomini che non gestiscano la "Cosa Pubblica" per interesse proprio, ma per passione verso la nobile arte della politica, A.S. propone una riduzione, se non adirittura un dimezzamento, delle SPETTANZE del Sindaco, dei Consiglieri Comunali e Circostrizionali e degli Assressori vari, cosi da ridurre al minimo le spese di gestione, ridurre gli sprechi, le auto blu, i servizi accessori che non sono, per forza di cose, controllabili dal normale cittadino, e più in generale, azzerare tutte quelle spese che non vengono effettivamente fatte a favore della collettività, ma che però pesano sui bilanci comunali.
Alternativa Sociale propone che ogni bambino, nato da famiglia residente nel comune di Perugia e con cittadinanza italiana, abbia intestato d’ufficio, previo reperimento dei fondi necessari e per iniziativa del sindaco, un buono postale fruttifero, vincolato per quindici anni, del valore di Euro 1.200;
proclamazione del Comune di Perugia– COMUNE ANTI TRANSGENICO – con il divieto di utilizzazione di Organismi Geneticamente Modificati nell’agricoltura in territorio comunale; istituzione di una cooperativa comunale di giovani animatori turistici;
costruzione di un centro comunale per la ricreazione degli anziani;
sul fronte dell’ordine pubblico proponiamo il vigile di quartiere e l’estensione a tutta la settimana per il pattugliamento notturno della Polizia Municipale, previa assunzione di nuovo personale;
Siamo per una valorizzazione e un potenziamento della struttura della piscina comunale di via Pellini.
Per l’individuazione di uno apposito sito da adibire a luogo di aggregazione giovanile nel quale gruppi di giovani (organizzati in associazione o meno), possano sfruttare questo spazio per sostenere delle iniziative a sfondo culturale, sociale, teatrale, e quant’altro a beneficio di un accrescimento personale e anche quindi dell’intera Comunità. Un luogo dove vengono rivalutati e riscoperti i valori sani che hanno caratterizzato la nostra storia e la nostra civiltà, dove, dunque, NON ci sarà spazio alcuno per DROGHE di ogni genere, SUBVALORI contemporanei e falsi miti che oramai dominano le menti e gli interessi della gioventù medio bassa. Un luogo d’aggregazione alternativo ai soliti luoghi legati al conformismo imperante legato al pensiero individualista e omologante, uno spazio nel quale la fantasia dei nostri giovani possa trovare voce e ascolto, uno spazio di confronto e di divertimento gestito dagli stessi giovani con una autonomia però che sia vincolata al pluralismo e non all’esclusività di una fazione contro un’altra, nel pieno della libertà individuale, senza dogmi e imposizioni particolari. Insomma, uno SPAZIO SOCIALE a uso e consumo di tutti coloro i quali intendono “ANDARE OLTRE” senza ricorrere a sostanze stupefacenti e disinibitorie.
In fine proponiamo la costituzione di un Comitato Comunale Permanente, le quali funzioni saranno di duplice natura, di proposta e stimolo e di controllo nei riguardi dell’amministrazione comunale. Il tutto finalizzato a portare la popolazione a conoscenza delle attività della giunta nonché ad affiancarla nella gestione della cosa pubblica.
Per "ALTERNATIVA SOCIALE" il Comune va inteso non solo come territorio, come ambiente costituito dal solo aggregato urbanistico o da entità economiche. Il Comune di Perugia è una comunità che, nell’intreccio delle relazioni, scopre e traduce la coscienza della vocazione alla vita comune.
E’, dunque, la solidarietà degli uomini nella storia di una terra. Un cammino tracciato dai Padri, che è da riprendere nella memoria della tradizione, delle regole e degli stili di vita, per migliorarlo, renderlo più umano; sottrarlo alla arroganza del potere dei comitati d’affari colpevoli delle antiche e recenti miserie; per riconsegnarlo, infine, alle nuove generazioni.
Un Comune, dunque, che si ritrova nella memoria della sua storia, guardi imparzialmente al passato lontano e recente, senza paura di metterlo in discussione. Cominciando, per quanto di competenza a colmare la voragine che ha ingoiato la prima Repubblica, per evitare che divori anche la non ancora realizzata seconda.
Per questi motivi la lista "ALTERNATIVA SOCIALE" , ad indispensabile completamento e qualificazione del programma, auspica che siano poste in essere le iniziative opportune volte a ricordare e commemorare degnamente tutti i caduti Perugini di ogni guerra ed anche coloro, oggi dimenticati, che prima e durante la Repubblica Sociale Italiana, indossando la camicia nera, hanno sacrificato la loro vita agli ideali della Patria.
Ad accrescere l’importanza di questa ineludibile proposta c’è la considerazione che dietro ad ognuno di questi caduti vi è una famiglia, il cerchio piccolo o grande degli affetti, delle amicizie, dei legami sociali, ai quali Perugia deve finalmente rendere giustizia.


COMITATO COMUNANALE PERMANENTE
"PROGETTO DI PARTECIPAZIONE CITTADINA"
Cominciamo dal sostenere che le alleanze non debbono avvenire nelle sezioni, a porte chiuse, sulle spalle della gente, ma tra la gente. Pertanto, quello che noi vogliamo, è un patto tra la nostra gente e le forze sane della città, un PATTO CON I CITTADINI. Senza intermediari, fra noi e quelli che si alzano la mattina per andare a lavorare o a scuola e quelli che si alzano con la speranza che sia il giorno giusto per trovare un lavoro (anche nel nostro “mitico” centro Italia).
Un patto fuori da ogni tessera, un patto con la società civile. In questi tempi (elettorali), sono in molti quelli che si battono la mano sul petto, giurano e spergiurano offrendo il loro nome in cima ad una lista di improbabili piaceri e favori.
Partecipare alla cosa pubblica, come loro vorrebbero, non può limitarsi a votare ogni cinque anni, ma rendere il cittadino consigliere e giudice dell’apparato amministrativo. Dare voce a tutte le componenti della popolazione.
Questa per noi non è una promessa ma un progetto che sinteticamente possiamo riassumere in due punti - incontri tra la giunta e le diverse categorie del lavoro o associazioni cittadine, al fine di far emergere in ciascuna un rappresentante o portavoce della categoria; - istituzione di un Consiglio Cittadino Permanente (C.C.P.) costituito dai rappresentanti precedentemente nominati.
Il consiglio cittadino permanente potrebbe essere così composto: rappresentanti della Protezione Civile, dei commercianti, degli operai, dei coltivatori diretti, degli studenti, degli impiegati, delle imprese cittadine, dello sport e dei disoccupati. Le funzioni del Consiglio cittadino permanente, sono di duplice natura, di proposta e stimolo e di controllo nei riguardi dell’amministrazione comunale.
Il tutto finalizzato a portare la popolazione a conoscenza delle attività della giunta nonché ad affiancarla nella gestione della cosa pubblica. Il consiglio sarà presieduto dal Sindaco che avrà l’obbligo morale di ascoltare i suggerimenti e le rimostranze dei cittadini e quindi agire di conseguenza. A nostro avviso questo permetterebbe un reale filo diretto tra amministrazione comunale e cittadinanza, evitando la tipica situazione moderna che vede il politico separato dal popolo e irraggiungibile, una situazione che produce distacco e disinteresse per il bene comune da parte della maggioranza della popolazione.
Siamo certi che questa proposta, con i limiti della legislazione vigente, sia la direzione giusta verso un’autentica Patria nella quale i cittadini siano realmente parte integrante della nazione, per ridurre il divario tra Paese reale e Paese legale.
IMMIGRAZIONE E SICUREZZA
"ALTERNATIVA SOCIALE" ritiene di dover riservare nel suo programma elettorale un capitolo specifico sull'argomento dell'immigrazione extracomunitaria, non per ricorrere a facili prese di posizione o per cedere ad altrettanto facili tentazioni demagogiche in materia, ma per una semplice constatazione della realtà dei fatti: Perugia è una delle città a livello nazionale con più presenze di stranieri. Dopo grandi città come Milano e Torino, Perugia è uno dei comuni che in proporzione alla sua popolazione vede la presenza di extracomunitari più numerosa, Tale percentuale non tiene conto naturalmente delle diverse centinaia di immigrati che sono presenti o gravitano sul territorio cittadino in qualità di clandestini. Sulla stessa linea delle politiche sconsiderate e lassiste in tema d'immigrazione, di cui si sono resi protagonisti negli ultimi anni i vari governi di centrosinistra, ha dato prova ora di voler continuare il governo di centro-destra. La legge Bossi-Fini, al di là di aver introdotto alcuni meccanismi per facilitare l'espulsione in determinati casi di reati, ha sostanzialmente confermato la stessa filosofia che aveva ispirato la legge Turco-Napolitano, ossia l'incentivare l'arrivo sempre più massiccio di immigrati, dietro l'alibi della necessità di manodopera. Da ciò però ne è derivato che i costi sociali, non solo in termini di aumento della delinquenza e della cosiddetta microcriminalità, ma anche in termini di degrado in cui sono preoccupantemente scivolate molte zone della città, sono state come al solito scaricati sui cittadini.
"ALTERNATIVA SOCIALE "ritiene prioritaria la ripopolazione del centro storico, l'attuazione di una politica tesa a risanare i quartieri della città più coinvolti dal fenomeno immigratorio anche attraverso forme di regolamentazione delle attività commerciali e di limitazione della concessione della licenza per determinate categorie delle stesse.
"ALTERNATIVA SOCIALE"intende creare le condizioni affinchè non vi siano più zone della città che siano "ad appannaggio" esclusivo delle comunità straniere ma che possano, invece, essere normalmente frequentabili e vivibili da tutti i Perugini.
E' necessario continuare con più intransigenza nella politica tesa a contrastare le speculazioni abitative dei cosiddetti "palazzinari", che da anni lucrano sull'immigrazione incontrollata favorendo il consolidarsi di situazioni di degrado ed insicurezza sociale.
"ALTERNATIVA SOCIALE" è contraria a qualsiasi finanziamento o elargizione straordinaria di contributi comunali ad associazioni, enti o sindacati che, strumentalizzando il fenomeno dell'immigrazione, richiedono fondi alla collettività per organizzare iniziative di presunta valenza sociale o manifestazioni di vario genere protese solamente alla legittimazione culturale del modello "multietnico".
"ALTERNATIVA SOCIALE "è altresì contraria all'assegnazione di locali e sedi per le associazioni di stranieri che spesso hanno caratterizzazioni o contiguità politiche, e che si troverebbero, altrimenti, a godere di privilegi non concessi normalmente ad altre associazioni o movimenti composti da cittadini italiani. "ALTERNATIVA SOCIALE" chiede che i cittadini stranieri non siano privilegiati sul lavoro rispetto agli italiani e che non esistano quote obbligatorie di assunzione di immigrati extra comunitari da parte degli imprenditori, a danno di chi in questa terra ci è nato, e ha contribuito, anche attraverso il sacrificio dei propri padri, affinchè fosse ricca e con tradizioni invidiabili ed apprezzate da tutto il mondo.
NO AL VOTO AGLI IMMIGRATI
Detto questo, visto che a Perugia, così come in tutt'Italia, c'è una tendenza, da parte soprattutto di Alleanza Nazionale, a voler concedere il voto agli immigrati, "ALTERNATIVA SOCIALE" chiede un referendum cittadino dove la popolazione possa esprimersi se concedere o no il voto agli immigrati. Un impegno per il quale tutta la nostra Comunità militante si è impegnata, ribadiamo che continueremo a sostenere, attraverso le più disparate forme di lotta, la scelta politica che tenda ad impedire che nella nostra città si conceda il voto a chi non è cittadino italiano. Essere contro il voto agli immigrati non significa rasentare posizioni razziste o filorazziste, come qualcuno in malafede vuole fare credere, ma equivale, imprescindibilmente, a difendere il sacrosanto diritto di cittadinanza e di autodeterminazione della nostra gente; questa è una battaglia giusta, a difesa del nostro popolo e della nostra tradizione, contro chi vuole sostituire la dignità di essere italiani ed europei con il semplice status di residente , magari temporaneo e disinteressato alle sorti della nostra Nazione, ma fatalmente determinate per noi e per i nostri figli ( anche perchè mancherebbe la così detta " RECIPROCITA' , ossia un cittadino italiano residente in un Paese extracomunitario in nessun caso avrebbe mai il diritto al voto nel Paese stesso) .
TRASPORTO PUBBLICO URBANO:
DA VALORIZZARE E RENDERE PIU' FUNZIONALE
L’attuazione della legge Bassanini ed il conseguente decentramento amministrativo in atto, ha attribuito alle Amministrazioni Provinciali e locali importanti competenze in materia di trasporto locale. Perciò che riguarda l’Amministrazione provinciale di Perugia noi intendiamo proporre una linea che porti ad una maggiore attenzione ed un rapporto stretto con l’Amministrazione comunale di Perugia nel ridisegnare la rete di trasporto pubblico locale, con piano di mobilità delle persone e delle merci che tenga al centro modalità di spostamento meno inquinanti ed a minor impatto ambientale.
Il trasporto pubblico urbano a Perugia, così come ad oggi gestito, non è pinamente funzionante ed è soprattuttto troppo caro .
Le linee così come sono state pianificate non sono altro che un doppione delle linee del trasporto extraurbano delle Ferrotranvie Perugine, per cui è evidente la necessità di qualche cambiamento al fin di rendere maggiormente usufruibile dagli utenti questo indispensabile servizio pubblico.
A nostro parere ci vogliono delle “corse” brevi, i cosiddetti bus navetta, che colleghino più punti della città con il centro storico, con la stazione dei treni (al quale si affiancherà la nuova stazione del mini metrò, progetto che condividiamo però con le riserve già espresse ), con l’ospedale e la zona industriale.
Oltretutto, si deve evitare ogni atteggiamento che leghi questo servizio ad una pura logica economica di utile, in quanto la mobilità urbana è una componente indispensabile sia per venire incontro alle fasce più deboli della popolazione, anziani e studenti e disabili, sia perché una effettiva riduzione del traffico veicolare con conseguente miglioramento dell’ambiente può avvenire a fronte di un qualificato servizio di trasporto urbano.
BASTA CON I CENTRI COMMERCIALI
SALVIAMO LE "PICCOLE BOTTEGHE"
Dopo che negli Stati Uniti o in Francia, molti centri della grande distribuzione stanno chiudendo, per i danni che questo sistema commerciale sta causando non solo al piccolo commercio, ma anche al sistema sociale, anche qui da noi è arrivato il momento di rivedere finalmente la pianificazione sul territorio di queste strutture commerciali. Siamo convinti che le piccole botteghe, quelle che mantengono in vita i centri urbani di qualsiasi cittadina, devono essere difese ad oltranza, sgravandole anche da una pressione fiscale diventata iniqua e folle.
Il concetto base, che vale anche per le “piccole imprese”, è che ogni “bottega” artigiana, ogni negozio è una scuola, che chiaramente è un insostituibile fonte di sapere e di vita. Occorre a nostro parere creare ed assicurare in termini di continuità verso il domani, attività che hanno anche il valore e diremo il sapere della Tradizione, di un ricco retroterra di usi e costumi radicati nella nostra società civile che non dobbiamo perdere.
E’ secondo noi necessario bloccare le concessioni delle licenze per super e ipermercati (oltre i 300 metri quadri), perché è stato calcolato che per ogni centro commerciale che apre, chiudono una serie interminabile di negozi e botteghe; si creano 100 posti di salariati in più ma vengono meno le fonti di sostentamento per 500 famiglie. Avanzano le grandi concentrazioni finanziarie, ma sono spazzate via tanti “tessuti” tradizionali che funzionano come da ammortizzatori sociali. Ma c’è di più, è anche una battaglia culturale, per questo noi di ALTERNATIVA SOCIALE ci opponiamo alla desertificazione dei centri urbani, che è conseguenza mediata dell’apertura degli ipermercati e grandi centri commerciali, che con il tempo finiscono con l’essere delle vere e proprie “cattedrali” nel deserto metropolitano, mentre il negozio, la bottega, il luogo dove non solo si compra ma si parla, dove ci si incontra e si “socializza”, devono a nostro avviso svolgere un ruolo altissimo da recuperare e rilanciare.

Per concludere, ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di presentare le liste edi essere oggi quì a combattere per il popolo perugino ed italiano tutto, l'ennesima, irrinunciabile battaglia per la civiltà.
"I deboli non combattono, i forti combattono un' ora, i più forti combattono un giorno, i fortissimi combattono un anno, solo pochi combattono tutta la vita. Costoro sono indispensabili".

ALTERNATIVA SOCIALE
LIBERTA' D'AZIONE, FORZA NUOVA, FRONTE SOCIALE NAZIONALE