PDA

Visualizza Versione Completa : Il prufesùr che sognava di «elvetizzare» l’Italia



carlomartello
18-04-09, 21:25
Il prufesùr che sognava di «elvetizzare» l’Italia

Da dove ora si trova, il professor Gianfranco Miglio di certo sorriderà di gusto di fronte alla contesa di questi giorni intorno al suo nome e dinanzi allo spettacolo di quanti adesso vanno rivendicandolo alla propria famiglia politico-culturale. Ed è pure possibile che un'altra volta finisca per farsi ingannare dalle apparenze, lui che pure fu maestro di realismo politico, ma che troppo spesso s'illuse che la forza intrinseca delle sue idee potesse farsi strada da sé tra i mille opportunismi della politica.
Anche se il grande pubblico l'ha conosciuto per la sua tardiva militanza parlamentare, Miglio è stato sempre e soltanto un professore. Definito da Ernst Jünger «uno degli uomini più colti d’Europa», fu uno scrittore di rara raffinatezza e un oratore perfino migliore. Sotto certi aspetti, la sua opera più importante resta sconosciuta ai più, dato che sono quelle Lezioni di politica pura che per anni egli illustrò agli allievi e che ora circolano come samizdat: in vecchie registrazioni e in (parziali) trascrizioni.
Chiunque gli si accostava avvertiva immediatamente in lui il rigore di uno scienziato che, nel solco di un positivismo d'altri tempi, analizzava il fenomeno del potere con il medesimo spirito con cui un entomologo esamina un insetto; e non è certo un caso che un capitolo importante della sua riflessione sia proprio sul parassitismo.
Passò tutta la vita accademica nei tranquilli spazi dell'Università Cattolica di Milano e lì diede il meglio di sé. Nonostante questo, a più riprese si convinse di poter intervenire nella vita pubblica, magari giocando un ruolo da ispiratore. In linea di massima, i risultati si rivelarono però deludenti.
Preside della facoltà di Scienze Politiche, nel 1964 - dinanzi a Giulio Andreotti - tenne un'importante prolusione (ora pubblicata nei due volumi de Le regolarità della politica) ad inaugurazione dell'anno accademico e in quell'occasione denunciò con forza il degrado della politica nazionale. Al termine della requisitoria, il Divo nazionale si limitò a commentare che forse lo Stato italiano dava troppi soldi alle università private. E già allora fu chiaro come Miglio fosse sicuramente più a suo agio tra Marsilio e Hobbes, tra Machiavelli e Althusius, che anche solo nei paraggi dei palazzi del Potere.
Collaborò con Eugenio Cefis e pensò anche di offrire qualche strumento intellettuale a quel rinnovamento della sinistra che Bettino Craxi realizzò tra gli anni Settanta e Ottanta. Ma quando, anni dopo, un noto giornalista gli chiese se era stato craxiano, egli rispose - con quel suo inconfondibile humour - che non era mai stato l'ano di nessuno. Indubbiamente giocò sempre in assoluta libertà: allora come negli anni seguenti.
In fondo, quanti oggi lo tirano per la giacchetta hanno comunque buone ragioni dallo loro; e non solo in virtù delle peripezie politiche del professore. Più in profondità, è necessario ricordare come egli si sia impegnato con passione nel progetto di riforma costituzionale elaborato dal Gruppo di Milano, da lui presieduto: un disegno che, anche sulla scorta della lezione del «decisionismo» di Schmitt, intendeva introdurre in Italia - grazie al presidenzialismo - una qualche responsabilizzazione del ceto politico.
Al tempo stesso, è sicuramente vero che mai la Lega è stata tanto leghista come quando ha trovato in Miglio il suo teorico. Il neo-federalismo dell'ultima fase intellettuale di questo studioso si proponeva proprio di ridefinire in senso cantonale la Repubblica italiana. Rovesciando il motto americano, Miglio amava sostenere che l'Italia avrebbe meglio rispettato il proprio passato e offerto davvero un futuro alle nuove generazioni se si fosse decomposta secondo la logica «ex uno (l'Italia), plures (i cantoni)».
Memorabili restano taluni suoi testi contro l'imposizione fiscale e l'obbligo politico: come la prefazione che scrisse per una riedizione della Disobbedienza civile che Henry David Thoreau pubblicò nel 1849 per giustificare la libertà di coscienza e il diritto di non finanziare, con le tasse, iniziative pubbliche giudicate immorali. Spietato realista, quindi, Miglio seppe essere al tempo stesso un intransigente avversario dello statalismo.
Per altro, a dispetto dell'apparente tensione, le due opzioni al centro della discussione (quella presidenziale e quella federale) in Miglio intendevano rispondere alla medesima esigenza: reintrodurre il principio di responsabilità in un Paese dominato da governi variamente balneari e maggioranze oltremodo mutevoli. Ma se in un primo momento egli puntò molto sulla «personalizzazione» del potere, nella sua fase ultima e più matura egli si persuase di investire, semmai, sulla «localizzazione».
Già sul finire della Seconda guerra mondiale, d'altro canto, era stato tra i federalisti cattolici del «Cisalpino» e dalla sua Como egli ebbe sempre una grande attenzione per le formidabili istituzioni della federazione svizzera. Il suo sogno, da certi punti di vista, era quello di «elvetizzare l'Italia».
Essere fedeli a Miglio e rivendicarne l'eredità, oggi, è possibile. Ma perché ciò diventi credibile è necessario immaginare davvero un processo che dia piena autonomia di prelievo e massima libertà di iniziativa agli enti territoriali. Ben venga tale controversia sul professore, allora, se la contesa di natura simbolica si trasformerà in uno sforzo a interpretarne le idee, e se quindi qualcuno inizierà a prendere sul serio le tesi (ancora oggi rivoluzionarie) elaborate dal professore comasco.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=344330


carlomartello

Mc Queen
18-04-09, 21:29
Molto significativo.

E' vitale riprendere l'eredità dell'unico vero intellettuale federalista che il Carroccio abbia ami avuto.

La dignità culturale ed intellettuale della Lega deve essere rifondata sul solco tracciato da Miglio.

carlomartello
18-04-09, 21:30
http://www.laliberacompagnia.org/i/posters/miglio.jpg


BORGHEZIO : MIGLIO L' "ANTI-ITALIANO" ICONA DEL SECOLO D'ITALIA...

Non è assolutamente vero quanto sostiene il "Secolo d'Italia", che da parte nostra il Prof. Gianfranco Miglio sia stato dimenticato. Lo dimostra, fra l'altro, la massima attenzione che gli dedica da sempre la rivista "IDEE" della Fondazione Federalista per l'Europa dei popoli.

Non a caso, la prima presentazione pubblica dell'opera prima del Prof. Gianfranco Miglio,
"La controversia sui limiti del commercio neutrale", Nino Aragno Editore,
avverrà, a cura della nostra Fondazione, presso il

CIRCOLO DELLA STAMPA DI MILANO
nella prestigiosa cornice di Palazzo Serbelloni
Corso Venezia, 16 – 20129 Milano
lunedì 27.04 ore 17.00
con la presenza del Ministro Maroni.

Inutile ricordare che, indiscutibilmente, questa grandissima figura è e resterà sempre nel cuore di tutti noi indipendentisti che non rinunceremo mai al sogno di una Padania libera.

Sorprende invece che Miglio, l'"anti-italiano" sia diventato quasi un'icona per il Secolo d'Italia.

Segno dei tempi...

On. Mario Borghezio
Capo delegazione Lega Nord al P.E.

Bruxelles, 15.04.2009

http://www.lisistrata.com/cgi-bin/02lisistrata/index.cgi?action=viewnews&id=454


carlomartello

carlomartello
18-04-09, 21:33
La Padania: «le sue analisi costituiscono la polpa teorica su cui poggia, ovviamente secondo un adattamento ai mutati tempi dello scenario internazionale, la proposta politica della Lega»

«Il professore ha anticipato i tempi, il suo pensiero è la polpa dell’azione della Lega». Insomma, giù le mani da Gianfranco Miglio. «È sempre stato nostro, nelle prossime ore faremo un convegno su di lui e presto presenteremo la sua prima opera».

E non è vero, ha scritto la Padania «che abbiamo fatto un atto riparatore», perché «il federalismo istituzionale è ormai un percorso tracciato». Insomma, «le sue analisi costituiscono la polpa teorica su cui poggia, ovviamente secondo un adattamento ai mutati tempi dello scenario internazionale, la proposta politica della Lega».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=344329


carlomartello

parmigiano
20-04-09, 15:23
Molto significativo.

E' vitale riprendere l'eredità dell'unico vero intellettuale federalista che il Carroccio abbia ami avuto.

La dignità culturale ed intellettuale della Lega deve essere rifondata sul solco tracciato da Miglio.


Ma dico : è possibille ( con tutta la polemica possibile ) continuare da parte della banda bassa-lega , dopo tutti i malvessamenti fatti al Professore , continuare a sproloquiare di eredità dopo averla rifiutata quando ancora Miglio era in vita e dedicava con amore i suoi sforzi e le ultime fatiche a far sì che il carroccio e chi su di esso aveva messo le basi per la sua personale fortuna ( ogni riferimento ad umberto 1° di padania è VOLUTO ) avesse quella qualità culturale e morale che mancava . Invece per OTTUSA INVIDIA E GELOSIA PERCHè TIMOROSI DELLA " GRANDE OMBRA" , CHE IL PROFESSORE GETTAVA , persone meschine e insignificanti , scelsero le offese e quanto di peggio un uomo ( minuscolo ) potè esprimere , chiaro non avendo esso la cultura adeguata....... Pazienza , il caro professore , su la in alto dove può senza problemi dare una sbirciatina alla " sua Svizzera " sorridendo, potrà dimenticare di essere stato parafrasato "" una scoreggia nello spazio "" dagli stessi che oggi ne vogliono esurpare ....l'eredità .

carlomartello
20-04-09, 16:00
Ma dico : è possibille ( con tutta la polemica possibile ) continuare da parte della banda bassa-lega , dopo tutti i malvessamenti fatti al Professore , continuare a sproloquiare di eredità dopo averla rifiutata quando ancora Miglio era in vita e dedicava con amore i suoi sforzi e le ultime fatiche a far sì che il carroccio e chi su di esso aveva messo le basi per la sua personale fortuna ( ogni riferimento ad umberto 1° di padania è VOLUTO ) avesse quella qualità culturale e morale che mancava . Invece per OTTUSA INVIDIA E GELOSIA PERCHè TIMOROSI DELLA " GRANDE OMBRA" , CHE IL PROFESSORE GETTAVA , persone meschine e insignificanti , scelsero le offese e quanto di peggio un uomo ( minuscolo ) potè esprimere , chiaro non avendo esso la cultura adeguata....... Pazienza , il caro professore , su la in alto dove può senza problemi dare una sbirciatina alla " sua Svizzera " sorridendo, potrà dimenticare di essere stato parafrasato "" una scoreggia nello spazio "" dagli stessi che oggi ne vogliono esurpare ....l'eredità .

Cerchiamo di evitare le offese e le polemiche, al di là del fatto che ad un certo punto i rapporti tra Miglio e Bossi si fecero più freddi e che forse sono stati fatti degli errori in passato, il pensiero di Miglio resta più che mai attuale per la Lega Nord, che Miglio ha sempre influenzato e sostenuto, solo la Lega può portare avanti con efficacia in Italia il lascito di Miglio, chi continua a gettare fango sulla Lega non si rende conto evidentemente che mai come oggi, dopo la Devolution e il Federalismo fiscale, siamo arrivati così vicini a poter veramente influenzare una riforma federale dello stato centralista italiano tenendo per le palle i politicanti di Roma, questo solo grazie alla dura lotta che hanno portato avanti Bossi e la Lega nonostante gli ostacoli, la repessione, le denigrazioni. La Lega oggi fa paura, soprattutto ai suoi 'alleati', perché sta vincendo, sta tagliando i traguardi. E' abbastanza infelice che oltre al potere centralista si aggiungano anche tutti questi indipendentisti e autonomisti atteggiati a duri&puri pronti ad attaccare gratuitamente la Lega Nord in questo momento decisivo.

carlomartello

Bergamark
04-06-09, 22:46
Miglio scarica su Bossi tutto il suo veleno
" un arabo mentitore, pensa alla secessione, i 200 milioni non furono rubati " . Miglio annuncia il suo voto favorevole al governo e attacca la LEGA NORD e Umberto Bossi

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Il professore annuncia il suo si' al governo, sara' come "bere l' olio di ricino", e attacca il Carroccio. Il Senatur: e' un poveraccio TITOLO: Miglio scarica su Bossi tutto il suo veleno "Un arabo mentitore, pensa alla secessione, i 200 milioni non furono rubati" - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ROMA . Nell' aula di Palazzo Madama, di primo mattino, il professore comincia a parlare alle 9 in punto, con toni pacati ma severi. Alla fine del suo discorso, una ventina di minuti, Gianfranco Miglio annuncia il voto a favore, l' ultimo paradosso, dopo aver paragonato il nuovo governo a una bevanda amarissima: "Se devo bere un bicchiere di olio di ricino, preferisco berlo subito in modo che dopo non ci penso piu' . Piu' presto passera' questo periodo meglio sara' ". Ed e' un olio di ricino proprio tosto: "Lei, signor presidente, avra' bisogno di uno spietato centralismo". Per il professore ci si avvia alla restaurazione della prima repubblica. La riforma federale che si annuncia e' "Una presa in giro". Miglio prevede scenari cupi, ma: "Purtroppo non c' e' alternativa". Si rivolge ai progressisti, perche' mettano in atto un' alternativa. Al momento il professore pero' sta in Senato, come indipendente e privato cittadino, per essere: "Presente a infilzare le fatali sciocchezze". Ma tutto questo e' roba da ridere, rispetto a quello che Miglio riserva agli ex amici leghisti: "Dove e' finita la componente federalista della maggioranza?". Secondo il professore le indicazioni del segretario della Lega, di Umberto Bossi, sono utili per "un progetto demenziale". E si arrivera' a "un fallimento con conseguenze drammatiche". I primi commenti leghisti assomigliano a piccoli sospiri di distensione. Il capo dei senatori della Lega, Francesco Tabladini, spiega: "Gli ho chiesto di votare a favore. E' una vittoria limitata. Non credo che ci creera' problemi. In fondo, alla Lega, Miglio vuole ancora bene". Ma il professore, dopo il discorso, diventa incontenibile. Ai giornalisti Bossi viene dipinto in tutti i modi: "un arabo mentitore", "un politico che non potrebbe neppure fare l' assessore in un piccolo comune", un "bullo da bar di periferia". "Adesso sono libero . dice il professore . tanto da essere il piu' cattivo possibile: Bossi si circonda solo di yesmen. Io ho partecipato poche volte ai consigli federali. Mi mettevo in disparte e assistevo a scene incredibili. Lui che spiegava le sue gesta e riempiva gli altri di insulti. E c' erano quelli che stavano zitti, quelli che facevano i furbi. Poi le riunioni fino alle quattro di mattina. Io non ne potevo piu' ". E' implacabile il professore: "Bossi ha le caratteristiche tipiche del levantino: furbizia, abitudine a cambiare le carte in tavola, gusto della menzogna. Con i levantini ho sempre cercato di non avere contatti, anzi arabi fortunatamente non ne conosco". Non sembra possibile che il professore, in quattro anni, non si sia reso conto di tutto questo: "Ho segnato tutto. Lui non sapeva che io prendevo sempre appunti. Tutto quanto sara' riportato nel mio libro. Per un periodo ho solo sperato...". Ritorna ai paragoni: "Eugenio Cefis era forse il piu' bravo. Meno Craxi, anche se molto piu' bravo politicamente di Bossi". E il professore tocca anche un altro punto, spiacevole: "Secondo me, non e' vero che i 200 milioni dati dalla Ferruzzi alla Lega siano stati rubati. Sono serviti a rinsanguare le casse di un partito in crescita vertiginosa. I duecento milioni potrebbero essere stati solo un anticipo. D' altra parte sono un' inezia, una goccia perche' la Lega ha bisogno di molti soldi. Per quanto ne so io, di soldi ne girano anche altri. D' altra parte pero' la cosa non mi stupisce, perche' ce ne e' assoluto bisogno". Quando viene a conoscenza di questa dichiarazione, Roberto Maroni dice semplicemente e seccamente: "Di queste cose ha detto che non ne sapeva niente. Strano che gli sia tornata la memoria adesso che ha perso un ministero". Miglio ne ha per tutti: "La Lega e' destinata a decadere. Bossi spera che i ministri leghisti si creino clientele. Non a caso la prima cosa che ha detto Maroni e' che va a Palermo". In aula aveva rinnovato "stima e amicizia" per Francesco Speroni, ma l' altro giorno gli aveva riservato un "pirlacchio". Per Bossi ha un' altra frecciata: "Ha in testa di creare un movimento secessionista che si collochi a fianco della Lega, in modo che la Lega possa dire: io sono la garanzia della legalita' ". Accuse roventi. Umberto Bossi risponde a sera, deluso: "Mi sembra un poveraccio che, quando si e' visto sfuggire la poltrona di ministro per le Riforme istituzionali, ha dato un po' di testa. Non ho posto io il veto su Miglio. Quando ha conosciuto la lista definitiva dei ministri, mi ha telefonato infuriato: spacco di qua, frantumo di la' . Un giorno o l' altro andro' a cercarlo al Senato". Sui duecento milioni, il senatur sorride: "Ditemi dove e' la banca. Magari fossi un uomo di potere". Maroni e' piu' esplicito: "Dice che il dissidio e' nato ad Assago? Pero' tre giorni prima di chiudere la trattativa io ho partecipato con Miglio a una riunione con Bossi. E Miglio non faceva che esaltare Bossi come grande stratega". Maroni aggiunge: "Gli voglio bene, dica pure quello che vuole. Magari una cosa al giorno, ma io potrei dirle tutte insieme. La storia del ministero e' che Fini e Berlusconi non potevano accettare Miglio alle Riforme istituzionali. Ognuno ha la sua storia. Miglio ha dichiarato ad esempio che gli italiani negli Usa sono tutti siciliani e mafiosi e che i meridionali sono antropologicamente inferiori. Fini come avrebbe potuto accettare Miglio?".

Bergamark
04-06-09, 22:47
Altro non è che l'evoluzione dovuta alla conoscienza dei soggetti del Professor' Miglio, oppure Bellerio ha deciso il contrario?

Eridano
05-06-09, 08:27
Ricordate il celebre intervento di Miglio al secondo Congresso federale della Lega Nord, a Bologna il 5 febbraio 1994?

Sul palco delle autorità ne mancava solo uno.

Ricordate CHI mancava?
E nessun organo di informazione lo ha evidenziato...

kappa
05-06-09, 12:46
Và bene che è morto, ma vediamo di non farne un santo!!! Miglio era tutt'altro che perfetto, specie sul piano umano...

Eridano
05-06-09, 12:49
Và bene che è morto, ma vediamo di non farne un santo!!! Miglio era tutt'altro che perfetto, specie sul piano umano...

Lascia perdere questo argomento, per piacere. Colui che mancava il 5 febbraio 1994, ad ascoltare Miglio, non è certo un esempio sul piano umano. E non solo su quello.

kappa
05-06-09, 13:07
Colui che mancava il 5 febbraio 1994, ad ascoltare Miglio, non è certo un esempio sul piano umano. E non solo su quello.


Mai detto!! Incensare i morti è una pratica tipicamente italiana, che non mi è mai piaciuta!!
Miglio era un ottimo professore, ma in ambito politico ha fatto anche lui le sue cazzate...

Juv
05-06-09, 21:19
Altro non è che l'evoluzione dovuta alla conoscienza dei soggetti del Professor' Miglio, oppure Bellerio ha deciso il contrario?

Sinceramente.

Miglio è una figura mitica, perchè di grande sapienza ed intelligenza. Un vero patriota lombardo e padano, e per di più polticamente scorretto.

Però dopo tanto casino si è fatto dare un seggio nel polo per le libertà. :mmm:

Bèrghem
05-06-09, 21:41
Ricordate il celebre intervento di Miglio al secondo Congresso federale della Lega Nord, a Bologna il 5 febbraio 1994?
Per chi non se lo ricordasse:

qYpSabxloL8

Scienziato della politica troppo intelligente per questa itaglietta.

Bergamark
06-06-09, 00:09
Sinceramente.

Miglio è una figura mitica, perchè di grande sapienza ed intelligenza. Un vero patriota lombardo e padano, e per di più polticamente scorretto.

Però dopo tanto casino si è fatto dare un seggio nel polo per le libertà. :mmm:


mmmm.... ha seduto da indipendente anche a roma.
Altri, di roma sono diventati rappresentanti e ministri in culo ai traditi che confidavano in loro....e che sudano tasse per pagargli gli emonumenti e le cariche dei parenti nei posti klou del businnes milanese oppure europeo....

Cazzo, sono tanto astuti che ci hanno messo a carico pure la badante!

Eridano
06-06-09, 08:35
Mai detto!! Incensare i morti è una pratica tipicamente italiana, che non mi è mai piaciuta!!
Miglio era un ottimo professore, ma in ambito politico ha fatto anche lui le sue cazzate...

Non ho mai cambiato opinione su di lui, né quando era vivo, né dopo morto.

carlomartello
06-06-09, 11:32
Altri, di roma sono diventati rappresentanti e ministri in culo ai traditi che confidavano in loro....

Traduzione= deliri senza cognizione della realtà padana e dell'azione della Lega a Roma di chi ha seguito questo o quel fuoriuscito dalla Lega Nord.

carlomartello

HOTDOG
06-06-09, 11:52
credo che questo bergamark avrà vita breve sul forum, intanto gli chiedo questo, se Max Ferrari o chi per lui dovessero venire eletti andranno a Roma o rifiuteranno e faranno la lotta armata?

carlomartello
06-06-09, 12:03
credo che questo bergamark avrà vita breve sul forum, intanto gli chiedo questo, se Max Ferrari o chi per lui dovessero venire eletti andranno a Roma o rifiuteranno e faranno la lotta armata?

Ferrari è già una recluta "gallo-legionaria". :sofico:

Guarda quanti bei tricolori. :D

http://www.sferapubblica.it/public/Logo%20autonomia.jpg

http://blog.screenweek.it/images/07/09/L%27ultimaLegione_ItaPoster.jpg

STORACE: BOSSI INSULTA L'INNO DI MAMELI
(http://www.storace.it/2008/11/28/bossi-e-i-suoi-fratelli/)

carlomartello

Juv
06-06-09, 12:20
mmmm.... ha seduto da indipendente anche a roma.
Altri, di roma sono diventati rappresentanti e ministri in culo ai traditi che confidavano in loro....e che sudano tasse per pagargli gli emonumenti e le cariche dei parenti nei posti klou del businnes milanese oppure europeo....

Cazzo, sono tanto astuti che ci hanno messo a carico pure la badante!

Guarda, la presenza nei minsteri della lega, è sicuramente discutibile.
Però, insomma, avendo il polo perso le elezioni del 1996, non sapremo mai se Miglio aveva intenzione di coronare il sogno della poltrona di ministro sfumata nel 1994.

Bergamark
06-06-09, 18:00
Però quello che pensava Miglio è indiscutibile; non può essere strumentalizzato adesso.
Ve salùde

Stato Veneto Nederland
04-07-09, 23:19
Il Pensiero di Gianfranco Miglio:


"Per la Lega Nord, federalismo e' solo una parola vuota"
http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/12/Miglio_Bossi_non_federalista_attenti_co_0_94061215 581.shtml

"Bossi è un incolto, buffone, arrogante, isterico, arabo levantino mentitore, lo schiaccerò come una sogliola. Se mi si ripresenta lo caccio a pedate nel sedere"

"[riferito a Bossi] Un botolo ringhioso attaccato ai pantaloni di Berlusconi"

"[riferito a Bossi] Se gli dicessero che, per entrare nella stanza dei bottoni, deve travestirsi da donna, correrebbe a infilarsi la gonna e a darsi il belletto"

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/miglio-col-bene-che-ti-voglio/2079771/18


Finché qualche parlamentare ROMANO non accorcerá la memoria di internet, queste cose é sempre bene ricordarle.

carlomartello
05-07-09, 00:15
Spostato, il dibattito sulla diatriba Miglio-Bossi si faccia qui per favore.

In rilievo solo materiale strettamente ideologico e connesso al Federalismo, grazie.


carlomartello

carlomartello
05-07-09, 00:18
Và bene che è morto, ma vediamo di non farne un santo!!! Miglio era tutt'altro che perfetto, specie sul piano umano...


Mai detto!! Incensare i morti è una pratica tipicamente italiana, che non mi è mai piaciuta!!
Miglio era un ottimo professore, ma in ambito politico ha fatto anche lui le sue cazzate...

Concordiamo con Kappa, Miglio non è Gesù Cristo, è un pensatore a cui la Lega deve molto sul piano ideologico, oggi ancor di più la Lega deve riallacciarsi alla sua opera straordinaria.
Questo non significa però citarlo come se le sue esternazioni fossero passi del Vangelo.

carlomartello

Stato Veneto Nederland
05-07-09, 20:16
Spostato, il dibattito sulla diatriba Miglio-Bossi si faccia qui per favore.

In rilievo solo materiale strettamente ideologico e connesso al Federalismo, grazie.


carlomartello


Giá, giá: promoveatur ut amoveatur.
(Se di "promozione"del mio post si puó parlare)

Juv
05-07-09, 20:39
"Per la Lega Nord, federalismo e' solo una parola vuota"
http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/12/Miglio_Bossi_non_federalista_attenti_co_0_94061215 581.shtml

"Bossi è un incolto, buffone, arrogante, isterico, arabo levantino mentitore, lo schiaccerò come una sogliola. Se mi si ripresenta lo caccio a pedate nel sedere"

"[riferito a Bossi] Un botolo ringhioso attaccato ai pantaloni di Berlusconi"

"[riferito a Bossi] Se gli dicessero che, per entrare nella stanza dei bottoni, deve travestirsi da donna, correrebbe a infilarsi la gonna e a darsi il belletto"

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/miglio-col-bene-che-ti-voglio/2079771/18


Finché qualche parlamentare ROMANO non accorcerá la memoria di internet, queste cose é sempre bene ricordarle.

Senza togliere nulla alla sua statura accademica, è bene ricordare che

- G.M ha fatto tutto sto casino per 1 carega negata.
- Dopo tutto casino G.M. è finito con Berlusconi mentre la Lega prendeva la via secessionsita.

Stato Veneto Nederland
05-07-09, 20:54
Senza togliere nulla alla sua statura accademica, è bene ricordare che

- G.M ha fatto tutto sto casino per 1 carega negata.
- Dopo tutto casino G.M. è finito con Berlusconi mentre la Lega prendeva la via secessionsita.

Tralasciamo il discorso careghe perché non mi piace sparare sulla croce rossa.

E sul secondo punto dico solo: Berlusconi chi? "Il mafioso di Arcore" (cit.)? E Bossi con chi é alleato oggi?

La coerenza politica, questa sconosciuta.

carlomartello
05-07-09, 20:57
La coerenza politica, questa sconosciuta.

Parli del Prof. Miglio?

Perché sulla Lega Nord ti abbiamo già risposto e non ci piace essere ripetitivi, ma tant'è...

La Lega Nord, scegliando la strada inevitabile della mediazione e della partecipazione alla vita politica italiana, è andata a Roma per scardinare il centralismo dal suo interno e promuovere la devolution, il federalismo fiscale, la riforma federale dello stato. E se non avesse cavalcato la battaglia della sicurezza e dell'immigrazione probabilmente con il secessionismo non sarebbe neppure andata molto lontano pultroppo, questa è la verità, forse tu che stai nei Paesi Bassi non lo sai ma i padani non sono proprio compatti come i baschi, i corsi o i catalani.


carlomartello

Juv
05-07-09, 21:08
Tralasciamo il discorso careghe perché non mi piace sparare sulla croce rossa.

E sul secondo punto dico solo: Berlusconi chi? "Il mafioso di Arcore" (cit.)? E Bossi con chi é alleato oggi?

La coerenza politica, questa sconosciuta.

Quindi G. Miglio può andare con SIlvio e Bossi no.

Oppure, se emtrabi sono incoerenti, che cavolo rompi il belino con Miglio?

Troppo antileghismo fa male!

Stato Veneto Nederland
06-07-09, 11:01
Quindi G. Miglio può andare con SIlvio e Bossi no.

Oppure, se emtrabi sono incoerenti, che cavolo rompi il belino con Miglio?

Troppo antileghismo fa male!

Ok, ammettiamo la tua conclusione: Bossi è incoerente.
(Miglio poveretto non c'è più perciò non può difendersi)

Come farete a raggiungere la "indipendenza della Padania" con un leader incoerente (eufemismo)?

Stato Veneto Nederland
06-07-09, 11:29
Parli del Prof. Miglio?

Perché sulla Lega Nord ti abbiamo già risposto e non ci piace essere ripetitivi, ma tant'è...

La Lega Nord, scegliando la strada inevitabile della mediazione (...)


Cerco di fare un dicorso obiettivo, guardiamo i fatti.

La Lega è stata al governo a Roma già due volte, con vagonate di parlamentari.
(Non vado a riportare le quantità esatte, peraltro reperibili dappertutto su internet, perchè sono numeri inquietanti).

Adesso ci risiamo, ancora una vagonata di parlamentari a Roma, alleati con un personaggio a dir poco "chiaccherato" (eufemismo) e agli ex fascisti (centralisti e nazionalisti ITALIANI per definizione).

Con quelle importanti partecipazioni a governi ITALIANI, la Lega non ha ottenuto niente del suo programma: nessuna secessione, nessuna indipendenza, nessuna autonomia, niente.
anzi, ci sarebbe da discutere sui soldi che ultimamente sono andati da nord a sud col consenso di Bossi.

A fronte di tutto questo, non viene il LEGGERISSIMO SOSPETTO che andare a occupare una carega a Roma non serva a molto? (altro eufemismo)
Una persona obiettiva direbbe: "O queli de la Lega xe mone opure ghe piaxe stare a Roma" (passatemi il venetismo).


Allora, vogliamo mettere da parte proclami e slogan di partito e vedere la realtà?



E attenzione, quando parlo della Lega parlo dei capi, dei colonnelli, di quelli col culo su una carega.
Non certo dei tanti militanti, per la maggior parte persone degnissime.

Juv
06-07-09, 12:38
Ok, ammettiamo la tua conclusione: Bossi è incoerente.
(Miglio poveretto non c'è più perciò non può difendersi)

Come farete a raggiungere la "indipendenza della Padania" con un leader incoerente (eufemismo)?

Grazie a questa incoerenza, tipica di ogni politica che si rispetti, qualcosa si sta combinando. Ddl sicurezza e federalsimo fiscale. Vediamo cosa uscirà dalle riforme costituzionali.
In itaglia, ma anche in Europa abbiamo ottimi esempi di partiti autonomisti alleati con partiti centrali. (SVP, UV, PsdAZ, CIU, ERC, SNP) purtroppo Silvio è quello che passa il convento.
I super coerenti spesso sono profeti senza seguito.

Poi, essendo tu un noto seguace di G.Miglio, dovresti saperlo meglio di me: "per fare il federalismo ci si può alleare anche con il diavolo".

Stato Veneto Nederland
06-07-09, 13:09
Grazie a questa incoerenza, tipica di ogni politica che si rispetti, qualcosa si sta combinando. Ddl sicurezza e federalsimo fiscale. Vediamo cosa uscirà dalle riforme costituzionali.
In itaglia, ma anche in Europa abbiamo ottimi esempi di partiti autonomisti alleati con partiti centrali. (SVP, UV, PsdAZ, CIU, ERC, SNP) purtroppo Silvio è quello che passa il convento.
I super coerenti spesso sono profeti senza seguito.

Poi, essendo tu un noto seguace di G.Miglio, dovresti saperlo meglio di me: "per fare il federalismo ci si può alleare anche con il diavolo".

Ma resta il quesito: come fai a raggiungere un obiettivo con un leader che cambia ogni volta proprio quel obiettivo?
Abassandolo per giunta: secessione, indipendenza, autonomia e adesso.... un federalismo solidale.

Così non si va da nessuna parte.