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Visualizza Versione Completa : Ha ragione Rosy Bindi: il PD ha grossi problemi e la “ricetta” radicale…



il Gengis
27-10-09, 09:10
La situazione. Ha ragione Rosy Bindi: il PD ha grossi problemi e la “ricetta” radicale…

di Valter Vecellio

Si può, si deve provare pena, dal punto di vista umano, per l’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo e per la sua famiglia. Marrazzo ha fatto tutto quello che non doveva fare, e se nessuno che non sia lui, la sua coscienza, la sua famiglia, deve e può sindacare sui suoi comportamenti privati e le sue preferenze sessuali, non può che lasciare sgomenti e sconcertare la dinamica dell’accaduto: accettare di essere ricattati; cercare di tacitare i ricattatori pagandoli, e per di più con degli assegni (poco importa che dopo si sia cercato di bloccarli); prestazioni sessuali anche queste pagate con assegni “in bianco”; utilizzo di automobile istituzionale con autista in attesa; pensare, anche solo per cinque minuti, che lo scottante verbale reso alla magistratura restasse un segreto; sapere che c’è un filmato in circolazione, e pensare, anche solo per cinque minuti, che questo filmato non venisse alla luce; dire bugie accampando complotti, “bufale” e quant’altro…Più che il fatto, è il modo, quello che “offende”...e dal momento che le parole spesso rivelano assai più di quanto non dicano, che pensare di quell’excusatio non petita: “Gli errori che ho compiuto non hanno in alcun modo interferito nella mia attività politica e di governo”…?



Ripetiamolo: tutta la vicenda è estremamente penosa; e non è il caso – almeno per ora – di aggiungere altro. C’è però un problema serissimo, è individuato da Rosy Bindi nell’intervista a Luca Telese per “Il Fatto Quotidiano”, pubblicata domenica scorsa: “E’ l’ora di trarre una conclusione seria e grave: si apre una nuova questione morale che tocca anche il PD…Subito dopo le primarie dobbiamo riunirci e guardarci negli occhi su tutti questi problemi…”.



Forse dovevano farlo prima. Le “spie” del malessere sono numerose e non di oggi: dal responsabile del circolo del PD romano che stuprava donne sorprese la notte da sole, al cretino che via web si augura la morte di Berlusconi; dal caso di Castellamare, con il circolo inquinato dalla camorra e un iscritto del PD ucciso da un altro iscritto…I risvolti penali di queste vicende, naturalmente, competono alla magistratura; ma la questione politica, c’è tutta; e si chiama: selezione del personale politico, necessità di creare anticorpi, e urgenza di trasparenza. Ci si ripete: al PD sono davvero sicuri che non sia opportuno e necessario studiare, per esempio, il modello organizzativo dei radicali? Un partito “aperto”, libertario per eccellenza, unico al mondo per quanto riguarda criteri di iscrizione, partecipazione, organizzazione interna; e che pur essendo “aperto” non ha mai avuto un caso di infiltrati, e nessun dirigente, militante, iscritto, è stato mai arrestato, condannato, inquisito, indagato per reati contro la pubblica amministrazione? E al PD sono davvero sicuri che non sia opportuno e necessario, per esempio, fare loro la battaglia politica per l’istituzione dell’Anagrafe Patrimoniale degli Eletti e per la trasparenza dell’operato degli amministratori? Forse molto di quello che oggi dobbiamo patire e subire ci verrebbe risparmiato…

Notizie Radicali - il giornale telematico di Radicali Italiani (http://www.radicali.it/newsletter/view.php?id=148317&numero=12383&title=DOWNLOAD)

Domenico Letizia
27-10-09, 11:32
La situazione. Ha ragione Rosy Bindi: il PD ha grossi problemi e la “ricetta” radicale…

di Valter Vecellio

Si può, si deve provare pena, dal punto di vista umano, per l’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo e per la sua famiglia. Marrazzo ha fatto tutto quello che non doveva fare, e se nessuno che non sia lui, la sua coscienza, la sua famiglia, deve e può sindacare sui suoi comportamenti privati e le sue preferenze sessuali, non può che lasciare sgomenti e sconcertare la dinamica dell’accaduto: accettare di essere ricattati; cercare di tacitare i ricattatori pagandoli, e per di più con degli assegni (poco importa che dopo si sia cercato di bloccarli); prestazioni sessuali anche queste pagate con assegni “in bianco”; utilizzo di automobile istituzionale con autista in attesa; pensare, anche solo per cinque minuti, che lo scottante verbale reso alla magistratura restasse un segreto; sapere che c’è un filmato in circolazione, e pensare, anche solo per cinque minuti, che questo filmato non venisse alla luce; dire bugie accampando complotti, “bufale” e quant’altro…Più che il fatto, è il modo, quello che “offende”...e dal momento che le parole spesso rivelano assai più di quanto non dicano, che pensare di quell’excusatio non petita: “Gli errori che ho compiuto non hanno in alcun modo interferito nella mia attività politica e di governo”…?



Ripetiamolo: tutta la vicenda è estremamente penosa; e non è il caso – almeno per ora – di aggiungere altro. C’è però un problema serissimo, è individuato da Rosy Bindi nell’intervista a Luca Telese per “Il Fatto Quotidiano”, pubblicata domenica scorsa: “E’ l’ora di trarre una conclusione seria e grave: si apre una nuova questione morale che tocca anche il PD…Subito dopo le primarie dobbiamo riunirci e guardarci negli occhi su tutti questi problemi…”.



Forse dovevano farlo prima. Le “spie” del malessere sono numerose e non di oggi: dal responsabile del circolo del PD romano che stuprava donne sorprese la notte da sole, al cretino che via web si augura la morte di Berlusconi; dal caso di Castellamare, con il circolo inquinato dalla camorra e un iscritto del PD ucciso da un altro iscritto…I risvolti penali di queste vicende, naturalmente, competono alla magistratura; ma la questione politica, c’è tutta; e si chiama: selezione del personale politico, necessità di creare anticorpi, e urgenza di trasparenza. Ci si ripete: al PD sono davvero sicuri che non sia opportuno e necessario studiare, per esempio, il modello organizzativo dei radicali? Un partito “aperto”, libertario per eccellenza, unico al mondo per quanto riguarda criteri di iscrizione, partecipazione, organizzazione interna; e che pur essendo “aperto” non ha mai avuto un caso di infiltrati, e nessun dirigente, militante, iscritto, è stato mai arrestato, condannato, inquisito, indagato per reati contro la pubblica amministrazione? E al PD sono davvero sicuri che non sia opportuno e necessario, per esempio, fare loro la battaglia politica per l’istituzione dell’Anagrafe Patrimoniale degli Eletti e per la trasparenza dell’operato degli amministratori? Forse molto di quello che oggi dobbiamo patire e subire ci verrebbe risparmiato…

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articolo davvero carino. complimenti, vale la pena leggerlo.

Burton Morris
31-10-09, 14:35
articolo davvero carino. complimenti, vale la pena leggerlo.

Caro Domenico, purtroppo qui il PD ancora non ci dà nessuna risposta. Stiamo a vedere... ma sembrano parlare una lingua fatta di potere e poltrone, troppo diversa dalla nostra!