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Visualizza Versione Completa : Il problema delle canonizzazioni delle vittime degli omicidi rituali ebraici



31-12-03, 16:14
LA PASQUA SI TINGE DI NERO

Il principe vescovo è disposto a combattere anche l’imperatore Federico e i principi di Germania!

Il monito del Beato Bernardino da Feltre ( "il Martello degli Ebrei") si è avverato: Simone, due anni, è stato ritrovato morto nella roggia con il corpicino martoriato da numerose ferite.Il ritrovamento della salma è del 24 marzo 1475, venerdì santo, quando il podestà Giovanni de Salis de "Brixia" ricevette la denuncia della scomparsa del figlioletto da parte del conciapelli Andrea disponendo le perquisizioni lungo il tratto di roggia che fluisce sotto la casa dell’ebreo Tobia e nel suo appartamento. Non è stato riscontrato nessun indizio che conduca al delitto. Il lunedì di Pasqua gli Ebrei ritrovano la salma proprio nel tratto di roggia adiacente all’abitazione dell’ebreo Samuele e subito sospettano una manovra accusatoria da parte di un suo nemico personale o di un debitore come Giovanni Schweizer. (Egli infatti cova sentimenti di rancore, più volte espressi con minacce di vendetta, nei confronti dell’Israele a causa di un compenso non sufficiente offerto alla moglie per un suo servizio quale levatrice). Il podestà dopo averlo sottoposto ad interrogatorio, si convince dell’alibi fornito dall’imputato e confermato dalla moglie(anche se si sollevano numerosi dubbi circa la sua attendibilità). Intanto avanza l’ipotesi che si tratti di disgrazia e non delitto. Il medico Tobia che, fautore di questa teoria, propone la spiegazione scientifica della natura delle condizioni del cadavere: le ferite sarebbero causate da urti e morsi di ratti e non da tagli, il gonfiore delle membra sarebbe la causa d’un lungo periodo in acqua, il membro virile invece sarebbe stato offeso da una spina e la ferita alla testa la diretta conseguenza della caduta nell’acqua alla quale sarebbe seguita la morte per annegamento. I medici d’ufficio nominati dal podestà, Gianni Maria Tiberino e Arcangelo de Balduini insieme con il chirurgo Cristoforo de Falis, concordano circa la data dell’avvenuto decesso, 25 marzo. Il bambino, dicono, non può essere annegato poiché lo stomaco del fanciullo non conteneva acqua in quantità eccezionale, le ferite erano ancora fresche. Tutti e tre erano concordi circa la tesi dell’omicidio. I rapporti sono due e in antitesi l’uno con l’altro. Dopo esser stata scartata l’ipotesi che il cadavere sia stato trasportato dalla corrente sotto la casa di Samuele, poiché una nassa posta a monte ne avrebbe impedito lo scorrimento, il podestà fa arrestare gli Ebrei. Tre gli indizi a loro contrari: le risposte contraddittorie tra loro degli interrogati, le ferite sanguinanti al momento in cui gli imputati sono stati condotti sul luogo del ritrovamento del cadavere ( che per una credenza popolare testimonia la presenza dell’assassino), le ferite fresche che lasciano pensare ad un omicidio perpetrato da poco tempo. I giudici sembrano concordare che l’omicidio sia avvenuto il 25 marzo 1475 che coincide con il giorno introducente la Pasqua ebraica. L’accusa è quella dell’omicidio rituale. Dopo gli interrogatori, eseguiti secondo il codice romano, gli imputati sono riconosciuti colpevoli e condannati a morte per impiccagione, sul rogo, e sulla ruota. Del resto la paura del popolo per gli Ebrei è latente in quanto considerati esseri misteriosi e tremendi. La credenza popolare riconduce i motivi del sacrificio rituale d’un fanciullo al volontario oltraggio a Cristo e a Maria e per questo è necessario che il bambino sia più giovane di sette anni e che muoia tra i tormenti. Inoltre il sangue stillato goccia a goccia dalle ferite che servirebbe per confezionare gli azzimi, viene mescolato col vino col quale il capo famiglia benedice la mensa pasquale. Secondo la superstizione comune cristiana inoltre il sangue dei cristiani avrebbe, all’olfatto degli Ebrei, un odore gradevole, purificherebbe lo stomaco e inoltre darebbe vitalità e freschezza al volto. Il pericolo ora sembra essere quello di una diffusa fobia anti ebraica di proporzioni europee, alimentata più dalla superstizione comune che non da un effettivo pericolo che la comunità ebraica può rappresentare per quella cristiana. Proprio per questo pericolo gli Ebrei di tutta Europa si stanno mobilitando stringendosi intorno alle più importanti corti del continente confidando nel loro potere economico che può assicurargli protezione e invulnerabilità all’ira del popolo superstizioso

31-12-03, 16:16
QUADRO STORICO

Il Medioevo è agli sgoccioli. I Comuni diventano delle Signorie ed i pensieri religiosi sono in piena crisi. A Trento il contadino insorge davanti alla prepotenza del clero. C’è lo scisma dell’Occidente, ci sono due Curie e due Sacri Collegi.

31-12-03, 16:17
SIMONINO FU SOLO UNO SFOGO PER UN ATTO ANTISEMITA?

Durante il Quaresimale del 1475, il Beato Bernardino da Feltre detto "il Martello degli Ebrei" dal pulpito del Duomo di Trento si scagliò contro la comunità ebraica trentina, rea di praticare l’usura. Concluse l’ammonizione asserendo che non sarebbe passata la Pasqua senza che Dio non avesse mostrato attraverso qualche via, le tristi opere degli Ebrei. Nel giorno di Pasqua scomparve Simone (2 anni). Il giorno seguente fu trovato da Tobia (medico ebreo) con il corpo ricoperto da piccole ferite, probabilmente dei morsi di ratto.

Agli Israeliti, dopo le torture e le condanne, furono confiscati i beni e banditi per sempre dal principato, tale allontanamento dureranno fino alla decaduta dello stesso Principato in epoca napoleonica.

31-12-03, 16:19
OCCUPAZIONI DEGLI EBREI A TRENTO

Nella comunità ebraica di Trento i lavori erano pochi: gli uomini erano orafi, musicisti e medici, come Tobia, mentre le donne facevano lavori più adatti alle loro capacità, come la moglie di Tobia che era ostetrica.



QUALI INDIZI SI TROVARONO CIRCA LA LORO COLPEVOLEZZA?

Le case degli Ebrei furono perquisite senza però rilevare alcun indizio di colpevolezza . Da rilevare che fu la stessa comunità ebraica a denunciare il ritrovamento del corpo esanime del piccolo Simone nella roggia. Le incarcerazioni , cui seguirono torture terribili, furono ordinate in conformità a prove di colpevolezza basate solamente sulla discordanza nella narrazione dei fatti. E’ importante rilevare come già in questo periodo c’erano stati precedenti episodi d’intolleranza contro gli Ebrei, rappresentativa la Spagna. Timorosi che Trento fosse la scintilla che facesse scoppiare il fenomeno a livello nazionale, gli Ebrei delle città vicine iniziarono a stringersi intorno alle più importanti corti d’Europa, come l’imperatore Federico, l’Arciduca Sigasmondo e le corti di Germania, facendo leva sul loro potere economico.

Le ripercussioni di questo fatto si ebbero non solo sul popolino ma coinvolsero anche le persone erudite. Il vescovo Hinderbach , umanista, seppe ben alimentare e sfruttare i contatti che aveva con letterati e poeti. Questi furono coinvolti in un’opera di legittimazione del processo contro le crudeltà degli Ebrei. Questi scritti diventarono un’eco dei sentimenti personali e amplificatori di quelli del popolo. La lingua stessa, il volgare, fu scelta per rilevare l’astio contro gli Israeliti.

Lo studio del ruolo che ebbero i letterati in questa vicenda fa emergere la fitta rete di comunicazioni che c’era tra le corti internazionali. Infatti l ‘Hinderbach fece pervenire la relazione scritta da Tiberino, medico ed amico del vescovo che fece la perizia sul corpo del bambino dopo il ritrovamento, affinché potessero avere giusto materiale su com’elaborare le loro opere che pilotassero l’opinione pubblica.

31-12-03, 16:20
GLI ATTI DEL PROCESSO

Papi ed imperatori avevano respinto la tesi dell’omicidio rituale (com’emerge anche da bolle papali custodite anche a Trento).

Il caso di Simonino ritornò d’attualità nel diciannovesimo secolo, quando un’ondata d’omicidio rituale imperversò nell’Europa Orientale. Nel 1882 la "Civiltà Cattolica" pubblicò alcuni estratti del volume degli Atti del processo, ritrovato nell’Archivio di Castel Sant’Angelo. L’intento della pubblicazione fu quella di dimostrare la colpevolezza degli Ebrei.Sebbene le cofessioni siano state estorte dagli atti del processo sono importanti le informazioni riguardo alle professioni, i tenori di vita e l’andamento dei metodi del processo.



GLI IMPUTATI

La comunità ebraica di Trento era formata da sole tre famiglie, quelle dei due usurai Samuele e Angelo e quella del medico Tobia. Nella casa di Samuele, il più ragguardevole degli Ebrei di Trento si trovava la sinagoga. Suo figlio Israele era un individuo facilmente emozionabile, che sotto processo si lasciò trascinare ad affermazioni delle quali più tardi si dovette pentire.Fuggito da Trento nella notte della domenica di lunedì di Pasqua, quando una parte degli Ebrei fu arrestata, egli fu catturato più tardi. Il copista, provato evidentemente dalle terribili torture e convinto di non potervi alla lunga resistere, aveva manifestato il desiderio del battesimo nella speranza di sottrarsi ad una condanna a morte altrimenti inevitabile (non fu del resto neanche l’unico).



OCCASIONE E PROCEDURA DEL PROCESSO DI TRENTO

Il 24 marzo 1475, venerdì santo, il conciapelli Andrea comunicava al Giovanni Podestà de Salis de "Brixia" la scomparsa del figlio Simone. Simone era scomparso la sera del giovedì santo. Poiché il conciapelli Andrea, per regioni professionali viveva presso la roggia che attraversava la città, si credette dapprima che il bambino fosse caduto in essa. Andrea e i suoi vicini fecero ricerche lungo tutto il corso della roggia, ma invano; essa lambiva anche il terreno sulla quale sorgeva la casa di Samuele. Il Podestà mandò subito a Samuele dei messi che esaminarono non solo il corso della roggia, ma perquisirono pure tutta la casa; segno che si era già sparsa la voce sul possibile rapimento del bambino da parte degli Ebrei.

A questo sospetto aveva creato un clima di predisposizione la predicazione di Bernardino da Feltre, che nelle città da lui visitate, non di rado incrementò l’avversione della popolazione contro gli Ebrei. A Trento non c’era però bisogno delle prediche di Bernardino per creare al sospetto di "assassinio rituale". Se ne parlava troppo frequentemente nel secolo XV, perché questo sospetto, quantunque in se stesso così improbabile, non fosse accettato con tutta facilità. Non era inoltre raro il caso che nemici personali degli Ebrei introducessero nelle loro case dei cadaveri di bambini, per provocare contro di loro un processo.

Dalle dichiarazioni di Lazzaro, l’ospite d’Angelo, appare che gli Ebrei stessi temevano che anche a Trento potesse essere progettata una tale manovra contro di loro. Nella deposizione del 15 aprile, egli afferma che Angelo aveva incaricato il servo di cercare il bambino sul suo fondo e il sabato santo aveva ripetutamente raccomandato ad Isacco di chiudere bene le finestre per paura che il cadavere potesse essere gettato nella sua casa. Quando nella notte dalla domenica al lunedì di Pasqua, proprio agli Ebrei toccò ritrovare il bambino, essi sospettarono che un nemico personale avesse buttato il bambino nel tratto della roggia che passava accanto alla casa di Samuele.I loro sospetti si concentrarono soprattutto sulla persona di Giovanni Schweizer: Due imputati fanno espressamente il suo nome : Bonaventura, figlio di Mohar e il servo Vitale : Bonaventura, crollato ancora al primo interrogatorio, nella disposizione del 28 marzo 1475, parla però solamente della complicità di Giovanni Schweizer : Invece lo accusa chiaramente del delitto il servo Vitale, motivandolo esplicitamente con l’inimicizia verso la famiglia di Samuele. Dorotea, moglie di Schweizer, aveva assistito come levatrice, la moglie d’Israele: Giovanni Schweizer era insoddisfatto del compenso dato alla moglie e perciò aveva presentato ricorso al Podestà. Benché in un secondo tempo la somma fosse stata aumentata, lo Schweizer conservava il suo rancore, espresso con ripetute minacce di vendetta nei confronti d’Israele, del padre e di tutta la famiglia. Il Podestà, non escludendo del tutto nella faccenda, una qualche implicazione dello Schweizer, lo sottopose ad un severo interrogatorio, facendo anche uso della tortura. Ma l’imputato riuscì a fornire un alibi. Il giovedì santo aveva passato tutto il giorno nella vigna davanti alla città, il venerdì santo l’aveva trascorso pellegrinando da chiesa a chiesa. La sua deposizione fu confermata da due testi e dalle affermazioni a lui favorevoli della moglie. Dopo alcuni giorni fu quindi rimesso in libertà. Già allora però esistevano dubbi sulla validità dell’alibi presentato dallo Schweizer; il vescovo di Ventimiglia, ad esempio, sul finire dell’estate ravvisava in lui il vero colpevole. Le fonti non permettono di stabilire la fondatezza di questo sospetto. La maggior parte degli imputati espresse anche l’avviso che non si trattasse di delitto, ma di disgrazia: in questo senso parlò anche il medico Tobia, spiegando la causa della morte e la natura delle ferite trovate sul corpicino di Simone. Il piccolo era annegato, secondo lui, nella roggia; la corrente lo aveva trasportato fino alla casa di Samuele; si vedeva dal gonfiore del cadavere e dalla natura delle ferite, provocate non da tagli, ma da urti. Il cadavere portava inoltre tracce di morsi di rettile, poiché era rimasto per parecchi giorni in acqua. La ferita al membro virile era dovuta probabilmente ad una lacerazione provocata da una spina. La ferita alla testa poteva essere causata dalla caduta nell’acqua.

Questo rapporto contrasta con la relazione stesa dai due medici nominati dal Podestà. Quest’ultimo infatti aveva fatto trasportare il cadaverino dal luogo di rinvenimento all’ospitale di S.Pietro, affidando poi ai medici Giovanni Maria Tiberino e Arcangelo de Balduini l’incarico di redigere un rapporto. Ad essi si aggiunse il chirurgo Cristoforo de Falis, che allora veniva considerato una specie d’artigiano. Gli Atti del processo contengono la relazione dei medici. Esprime per primo il suo parere Arcangelo de Balduini: il bambino era stato ucciso, secondo lui, il 25 marzo, vale a dire il sabato santo. La tesi viene condivisa dal Tiberino. I medici concordarono anche nell’affermare che il bambino non poteva essere annegato, poiché il cadavere non sembrava gonfio e lo stomaco non conteneva acqua in quantità eccezionale. Le ferite poi erano ancora fresche. Tutto ciò era inspiegabile, se il cadavere fosse rimasto per tre giorni in acqua. I medici tuttavia non erano del tutto sicuri sull’origine delle ferite che potevano essere state provocate da urto, per una disgrazia dunque, o da punture. Entrambi erano favorevoli alla tesi dell’omicidio. Un rapporto dunque contraddice all’altro.

Per un’esatta valutazione degli stessi va tenuto presente che solo il medico Tobia aveva potuto esamina re il cadavere appena affiorato dall’acqua della roggia, presso la casa di Samuele. L’aveva scoperto il cuoco Bonaventura, mentre si recava ad attingere l’acqua. L’avevano estratto dall’acqua Tobia e Joaf. Gli altri due medici avevano visto la salma la mattina del lunedì di Pasqua, per di più essi erano prevenuti e propensi ad accreditare il sospetto d’omicidio rituale. E’ molto difficile poter determinare oggi la vera causa della morte. Bisognerebbe prima essere sicuri che il corpo imbalsamato nel secolo XVI dal medico Guarinoni ed esposto fino a poco tempo fa nella cappella di S.Pietro a Trento sia proprio il cadavere di Simone. Contro quest’identità si possono avanzare notevoli riserve. Già durante il Concilio di Trento alcuni osservatori parlarono del cadavere di un bambino di cinque anni. Difatti il corpo imbalsamato pare piuttosto quello di un bambino superiore all’età di tre anni. Negli atti del processo si parla tuttavia sempre di un bambino di due anni e quattro mesi. Solo una perizia antropologica, come suggerita di recente da Gemma Volli nell’articolo citato, potrebbe chiarire sufficientemente la questione.

Per noi il problema, se Simone sia stato vittima di una disgrazia o di un assassinio, rimane quindi aperto. Il Podestà fece esaminare ancora una volta il corso della roggia, il 27 marzo, per accertare la consistenza della spiegazione data dagli Ebrei, secondo la quale il cadavere doveva esser stato trasportato dalla corrente fino alla casa di Samuele.

L’apparenza (non fu perseguito un esperimento giudiziale mediante ricostruzione dell’accaduto) sembrava escludere la spiegazione degli Ebrei, perché nel tratto di roggia fra la casa di Samuele e quella del vicino era tesa una nassa. Il Podestà si sentì così confermato nel sospetto d’omicidio. Già prima, in altre parole la notte di Pasqua, aveva fatto arrestare alcuni Ebrei, la mattina seguente ordinò l’arresto dei rimanenti: a suo giudizio tre indizi sembravano deporre contro gli Ebrei.Anzitutto, gli Ebrei interrogati separatamente avevano dato risposte contraddittorie; ma quest’argomento potrebbe venire infirmato dalla considerazione dello sgomento e dalla confusione degli Ebrei, consci fin dall’inizio della precarietà della loro situazione; un secondo indizio: quando gli imputati erano stati posti di fronte al cadavere, le sue ferite avevano cominciato a sanguinare; e una convinzione comunemente diffusa nel Medioevo lasciava immaginare che il sanguinare delle ferite rivelava la presenza dell’assassino; in terzo luogo le ferite ancora fresche facevano pensare ad un omicidio perpetrato da poco. Tuttavia prima di incominciare il processo, il Podestà ordinò una preistruttoria e già si è detto della perizia medica e dell’esame della roggia. Il 27 marzo , il Podestà sottopose ad interrogatorio l’ebreo convertito Giovanni Cristiano da Feltre, ospite in quel tempo delle carceri di Trento. Costui , desideroso evidentemente di far bella figura, dichiarò di aver appreso dal padre l’esistenza dell’omicidio rituale e riferì anche su un caso del genere. Il più importante degli altri interrogatori è quello di Margarita, che qualche anno prima aveva perduto un figlio durante la settimana santa, ritrovato poi illeso nella stalla della casa di Samuele. Quest’interrogatorio dimostra per la prima volta la tendenza dei giudici di Trento a presentare il fatto come degno d’attenzione solo perché avrebbe fatto luce su molti altri simili delitti.

Durante il processo, i Trentini affermarono che, secondo loro, il delitto era stato fatto il giovedì santo, la festa della pasqua ebraica, e precisamente nella camera davanti alla sinagoga, la cosiddetta sinagoga delle donne. Poiché le prescrizioni dei cristiani proibivano agli ebrei di farsi vedere per strada dalla mattina del giovedì santo dopo il suono delle campane fino al mezzogiorno del sabato santo, i giudici si fondarono sulla supposizione che al delitto avessero partecipato, oltre a Samuele e alla sua famiglia soltanto i due capifamiglia Angelo e Tobia; per Angelo sussisteva tuttavia qualche dubbio se egli avesse lasciato veramente la sua casa, mentre per Tobia non vi erano dubbi poiché egli, come medico, aveva il diritto di circolare anche nei giorno proibiti. Per lo stesso motivo, i giudici opinavano che proprio Tobia avesse rapito il bambino nel giorno del giovedì santo. In opposizione al risultato della perizia medica, i giudici determinarono per l’omicidio il giovedì santo, poiché nell’anno 1475 quel giorno introduceva la pasqua ebraica.

Gli imputati che furono condannati in giugno, erano considerati i veri assassini. Contro gli ebrei venne mossa l’accusa di essere associati nel bere il sangue. Mentre gli ebrei del primo gruppo vennero condannati a morire sul rogo o sulla ruota, gli altri finirono impiccati. Gli Atti del processo non ci dicono nulla sulla sorte delle donne, ma da Atti conservati a Trento, sappiamo che le donne con i loro bambini vennero costrette nel 1476 a farsi battezzare.

Se gli indizi apparivano sufficientemente consistenti, i giudici, applicando il diritto romano, cercavano di estorcere la confessione desiderata ricorrendo alla tortura. I verbali dell’istruttoria ci offrono una descrizione efficace e veramente raccapricciante del modo con cui venne usata la tortura, per ottenere prima di tutto una confessione qualsiasi, e, poi, di un tenore tale, da concordare il più possibile con quella degli altri imputati. I giudici, infatti, sapevano bene che un’eventuale contraddizione nelle confessioni poteva venire interpretata come una mancanza o un difetto nel loro modo di procedere. La tortura veniva intensificata progressivamente: l’accusato veniva spogliato, poi legato, quindi sospeso; inoltre le gambe venivano gravate con pesi. Se tutto questo non bastava, veniva battuto con una frusta da cavalli. Queste torture venivano inflitte indistintamente ad uomini e a donne. Per gli uomini erano state inoltre escogitate delle coppe contenenti zolfo acceso, che venivano collocate sotto il naso, in alcuni casi si fece uso di uova cotte poste sotto le ascelle e rinnovate appena cominciavano a raffreddarsi. Lo scopo delle torture non era quello di uccidere il prigioniero, ma di infliggergli tormenti tali da costringerlo a confessare.

Affinché la procedura fosse formalmente ineccepibile, il Podestà non si accontentava che gli ebrei ammettessero la loro colpevolezza, ma esigeva che, dopo la lettura della relazione istruttoria e l’offerta possibilità di difesa, essi confermassero la veridicità della relazione col giuramento prestato alla maniera degli ebrei.

Quando i tormenti diventarono insopportabili, gli uomini, costretti a dichiararsi colpevoli, cercarono almeno di scagionare le donne; affermarono che ai misfatti loro imputati avevano partecipato solo gli uomini e che non era loro costume rivelare queste cose ai ragazzi sotto i tredici anni e alle donne, perché né i bambini né le donne erano capaci di conservare il segreto. Questo tentativo di risparmiare il peggio almeno alle donne, fu purtroppo vano, perché i giudici erano convinti a priori della colpevolezza della comunità, comprese le donne. Così la tortura riuscì a strappare le confessioni desiderate.



IL PROCESSO DI TRENTO: LA TESTIMONIANZA D’UNA PROFONDA DIVISIONE FRA EBREI E CRISTIANI

Gli Atti del processo ci danno l’idea dell’avversione in città nei rapporti fra ebrei e cristiani, non ultimo dei motivi che fanno di questi Atti un documento così impressionante. La ragione ultima, capace di spiegare la possibilità d’imputazione per omicidio rituale e la paurosa facilità colla quale essa veniva accettata e diffusa, può essere trovata soltanto in una gran paura. Gli ebrei erano per i cristiani essere misteriosi e tremendi insieme.

Negli Atti vengono ripetute fino alla noia le domande sui motivi dell’omicidio rituale; essi possono essere riassunti così: il principale è questo: con l’uccisione di un bambino si vuole oltraggiare Gesù, il Dio dei cristiani, e sua madre Maria. Ciò si riscontra ripetute volte nei verbali. Una tipica dichiarazione è quella di Samuele, l’11 giugno 1475.Gli chiesero se gli ebrei potessero servirsi anche del sangue di un giovane o di una ragazza o di un vecchio. Per comprendere la domanda bisogna tenere presente che, per esempio, a Lienz, nel Tirolo orientale, qualche decennio prima s’era avuto un omicidio rituale di cui era stata vittima una fanciulla, e che ad Endingen nel 1470 si diceva fosse stata sterminata un’intera famiglia. Secondo l’asserzione di Samuele (gli altri imputati sono dello stesso avviso, naturalmente solo dopo la tortura) il sangue è utilizzabile solo se è di un bambino, possibilmente inferiore ai sette anni; è anche necessario che il bambino muoia fra i tormenti, perché la sua morte deve rappresentare un’offesa alla morte di Gesù. Quando poi, a loro volta, gli ebrei chiamato Gesù "l’Appeso", alludono con ciò alla "Toledoth Jeschu", una satira velenosa contro Gesù, molto diffusa nel Medioevo in mezzo agli ebrei. L’omicidio però non ha soltanto lo scopo di oltraggiare Cristo, poiché il sangue che viene cavato a goccia a goccia dalla vittima deve servire alla confezione degli azzimi, e venire mescolato col vino col quale il padre di famiglia benedice la mensa pasquale e le vivande imbandite. Nelle parole pronunciate dal capofamiglia a ricordo delle dieci piaghe d’Egitto i Cristiani credono di ravvisare minacce dirette contro loro stessi. In conformità a tale sospetto, i giudici fanno dire agli accusati che gli ebrei nominando le dieci piaghe invocano Dio affinché voglia punire i nemici della loro fede, cioè i cristiani. In queste dichiarazioni, estorte con vera abilità, si manifesta in modo assai chiaro, la paura verso gli ebrei, considerati esseri misteriosi e terribili; questo motivo attraversa quasi tutti gli interrogatori come un filo rosso.

Questi interrogatori ci fanno capire anche come si fosse potuta formare l’idea di un omicidio rituale, idea legata alle concezioni medioevali sull’uso del sangue. Anche la circoncisione era sentita come una cosa particolarmente strana e paurosa. Si può quindi comprendere l’insistenza delle domande riguardanti il significato della ferita al membro virile del piccolo Simone; gli ebrei erano soliti versare vino nella ferita della circoncisione, i cristiani lo trasformano in sangue. Apprendiamo così dai verbali degli interrogatori e specialmente delle donne, che il sangue veniva usato, ridotto in polvere, per rimarginare la ferita della circoncisione. Occorre infine tenere presente anche i racconti dell’uccisione dell’agnello pasquale e dell’aspersione sugli stipiti delle porte fatta con il sangue della vittima nella notte segnata dal passaggio dell’Angelo sterminatore dei primogeniti degli egiziani:

Secondo l’interpretazione fornita dai cristiani, il sangue dell’agnello viene sostituito, in tempi di crisi con quello di un bambino cristiano. Anche questo particolare attraversa come un filo rosso i verbali del processo.

Non va dimenticato neppure un motivo superstizioso: il sangue dei cristiani avrebbe per gli ebrei un profumo gradevole, purificherebbe lo stomaco, darebbe al volto un colorito fresco e infine preserverebbe le donne da un parto prematuro. Anna, per esempio, prima della nascita della seconda figlia, temendo un aborto o un parto prematuro, avrebbe ricevuto del sangue polverizzato, mescolato dalla suocera Brunetta con tuorlo d’uovo. Tutte queste dichiarazioni non sono significative per quello che ci dicono degli ebrei, quanto piuttosto per quello che ci fanno conoscere sul conto dei loro accusatori, i quali, in preda a una paura immane, suggeriscono essi stessi agli imputati queste risposte, e, tremebondi, le aspettano.

A questo terrore per l’ebreo fa riscontro un non minore inasprimento verso i cristiani, nei quali già da lungo tempo, e certamente anche a Trento, dovevano vedere i loro dichiarati nemici. Perciò appare senz’altro credibile che gli ebrei non riuscissero a trovare di fatto alcuna buona parola per Gesù.

cm814
31-12-03, 20:37
Che ti intenda di cazzuole, questo era chiaro: sei muratore.
Che tu intendessi anche di altre..... COSE DI QUESTO TIPO, stava emergendo.

Questo forum non è Tradizione Cattolica, ma non per questo qui la bestemmia razionalista trova spazio.
Ognuno deve imparare a stare al suo posto: questo è un forum di cattolici, non di muratori. Qui si discute della CASA comune, la cui Pietra scartata dai muratori è divenuta testata d'angolo. Ed è una casa già edificata: non si sente la necessità della ben che minima ristrutturazione, figuriamoci di una costruzione ex-novo.

Il rispetto, si dice dalle mie parti, è musirato: chi lo porta, lo avrà "portato". E se poi vogliamo parlare di NERO, basta pensare a quello che fanno quelli come te, nel loro giuramento di iniziazione.

Gioca coi fanti, ma lascia stare i santi.

01-01-04, 12:48
Quanto ho riportato su San Simonino dimostra che quella dell'omicidio rituale ebraico è una autentica leggenda montata ad arte nei secoli per contrastare e mettere in cattiva luce l'ebraismo in particolare agli occhi del popolino meno istruito. Chiaramente io non esprimo alcun giudizio di appoggio o condanna perchè questi fatti sono successi in periodi storici profondamente diversi da quelli che viviamo ai nostri giorni ma è chiaro che chi rimesta questi fatti del pasato per fare volgarissima propaganda antigiudaca o per meglio dire antisemita non merita ne rispetto e considerazione.

Peucezio (POL)
01-01-04, 14:44
Manuel, Simonino da Trento è stato solennemente e irrevocabilmente santificato dalla Chiesa Cattolica e la verità ufficiale circa la sua morte, sancita peraltro da una sentenza di un legittimo tribunale, fa fede per la Chiesa ed è l'unica versione valida per il cattolico.
Ciò che tu scrivi pecca pertanto, oltre che di falsificazione, di sacrilegio e blasfemia.

01-01-04, 15:44
Originally posted by Peucezio
Manuel, Simonino da Trento è stato solennemente e irrevocabilmente santificato dalla Chiesa Cattolica e la verità ufficiale circa la sua morte, sancita peraltro da una sentenza di un legittimo tribunale, fa fede per la Chiesa ed è l'unica versione valida per il cattolico.
Ciò che tu scrivi pecca pertanto, oltre che di falsificazione, di sacrilegio e blasfemia.

La santità di San Simonino ai nostri giorni assume un significato diverso e opposto rispetto a quello che è stato attribuito dal tribunale inquisitore, serve a ricordare le ingiuste persecuzioni e condanne nei confronti degli ebrei.

krentak the Arising!
01-01-04, 17:04
Simone (detto Simonino) è beato, non santo. La Chiesa ha sempre condannato come falsa la credenza nell'omicidio rituale. Tutt'al più, in questo caso, ci troviamo di fronte ad un drammatico errore giudiziario.

franco damiani (POL)
03-01-04, 00:57
Beato come Roncalli...

Da quanto scritto da Krentak si deve dedurre che fino al 1965 non è esistita una Chiesa...

Vi trasmetto questo post del nostro Guelfo Nero, datato 24 marzo:

CARI AMICI,

è OGGI LA FESTA DEL BEATO SIMONINO DI TRENTO, UCCISO PER OMICIDIO RITUALE DA EBREI DI TRENTO, NEL 1475.
UN SANTO TANTO AMATO DAL POPOLO TRENTINO CHE OGNI ANNO PORTAVA LE SUE VENERATE RELIQUIE IN PROCESSIONE E GLI AVEVA DEDICATO CHIESE, CAPPELLE, ORATORI ED EDICOLE.
FINCHè UN TRISTE GIORNO DEL 1965 IL MISERANDO "VESCOVO" MATERIALITER DI TRENTO ALESSANDRO MARIA GOTTARDI, CHE ADERIVA ALLO SCISMA CAPITALE DI PAOLO VI, TENTò DI ABOLIRNE IL CULTO, IN OSSEQUIO ALLA SVOLTA GIUDAIZZANTE DEL "VATICANO II".
ANCHE LE RELIQUIE DEL PICCOLO SANTO FURONO TRAFUGATE DAI NEO-MODERNISTI: ANCHE OGGI NON SE NE HA TRACCIA.
OVVIAMENTE IL SUO CULTO è TUTTORA IN VIGORE.
L'OMICIDIO RITUALE DI CRISTIANI è PRATICA STORICAMENTE COSTANTE ALL'INTERNO DELLE POPOLAZIONI GIUDAICHE DELLA DIASPORA, UNO DELLE PRATICHE CON CUI ESSE TENTARONO DI PERPETUARE IL DEICIDIO.
MONISIGNOR UMBERTO BENIGNI, UNO DEI PIù VALENTI STORICI DELLA CHIESA DEL SECOLO APPENA TRASCORSO, HA TRATTATO CON MOLTA AMPIEZZA DELL'ARGOMENTO NELLA SUA "STORIA SOCIALE DELLA CHIESA" E IN ALTRE OPERE SCIENTIFICHE MINORI, OLTRE CHE CON UN'INTENSA ATTIVITà PUBBLICISTICA.
è STATA RECENTEMENTE PUBBLICATA UNA MONUMENTALE SILLOGE SULLA QUESTIONE GIUDAICA PER I TIPI DELLE EDIZIONI BARBAROSSA DI MILANO. "PER PADRE IL DIAVOLO. UN'INTRODUZIONE AL PROBLEMA EBRAICO SECONDO LA TRADIZIONE CATTOLICA", BARBAROSSA, 2002, PP. 478)
L'AUTORE è DON CURZIO NITOGLIA, GIà ALLIEVO DI AUGUSTO DEL NOCE, ATTENTO STUDIOSO DELLA TEOLOGIA E DELLA FENOMENOLOGIA DEL GIUDAISMO TALMUDICO.
"PER PADRE IL DIAVOLO" NEL SUO QUARTO E QUINTO CAPITOLO DEDICA MOLTA ATTENZIONE ALLA VERITà STORICA DELL'OMICIDIO RITUALE.

ECCO LA BREVE STORIA DEL BEATO SIMONINO DA TRENTO:

Simone il piccolo, un bambino di Trento, fu rapito il 21 marzo 1475, il giovedì durante Settimana Santa.
Gli ebrei di questa città hanno voluto celebrare la Pasqua ebraica nel loro modo; così segretamente hanno rapito il piccolo bambino e l'hanno portato alla casa di Samuele l'ebreo. Durante la Settimana santa il giorno prima della Pasqua ebraica, tre ore dopo cena, il bambino, come tanti bambini facevano, sedeva di fronte alla casa dei suoi genitori.
Entrambi i genitori erano in casa. Fu così che l'ebreo Tobia avvicinò il bambino, e con parole gentili, lo convinse a seguirlo fino alla vicina casa di Samuele l’ebreo.
Quando venne la notte, i fratelli gemelli Saligman e Samuele, con Tobias, Vitalis, Moses, Israele e Mayr, svestito il piccolo ragazzo cominciarono con inaudita violenza a macellarlo.
Moses lo strangolò con un fazzoletto, lo sgozzò con un coltello e il sangue fu raccolto in una ciotola.
Allo stesso tempo punsero tutto il povero corpo nudo con aghi mentre mormoravano maledizioni israelitiche all’indirizzo dei cristiani.
Allora continuarono a tagliare pezzi di carne dal braccio e dalle gambe del ragazzo mentre raccoglievano il copioso sangue che ne sgorgava in alcune pentole.
Infine i tormentatori del povero bimbo, dopo averlo crocifisso per evitare che si contorcesse, questi infami carnefici e dissotterratori di cadaveri abbatterono su di lui una scure finendolo e durante questo atto orribile dissero le seguenti parole: Prendi questo, come è stato crocifisso Gesù. Così come fecero i nostri antenati una volta, così periranno tutti i cristiani della terra.
Allora rivestirono di vimini il loro pasto di sangue. Quando il bambino fu morto gettarono il suo corpo nel fiume che si trovava proprio dietro la loro casa.
L’episodio fu rapidamente scoperto da Sua ECcellenza, il solerte vescovo Hinterbach, e contro i giudei infanticidi fu emessa una sentenza di morte.
Immediatamente, tutti gli ebrei del circondario cercarono di confondere le acque con la solita teorie di lamentose proteste.
Fu istituito un secondo processo da parte del legato pontificio ed infine, con un terzo processo, il caso fu disputato fin davanti alla corte di Papa Sisto IV Della Rovere.
Fu incaricato di sentenziare e ricercar prove l’avvocato più famoso, Panvino, Presidente della Corta Suprema.
Fu assistito da sei cardinali, che investigarono l’episodio. Durante questo terzo e ultimo processo la corte sentenziò: Gli ebrei hanno ucciso il piccolo ragazzo Simonino, seguendo l’ordine di rispettare la legge religiosa rabbinica; il motivo dell’assassinio rituale fu ottenere sangue cristiano per la celebrazione di Pasqua ebraica.
L'archivio di questa prova era originalmente tenuto nel segreto dell’archivio della Cittadella di Via Angelo, poi fu trasferito in Vaticano, dove si trova tutt’ora disponibile.
Il piccolo Simone fu inserito nel Martirologio Romano da Papa Gregorio XIII Boncompagni e infallibilmente beatificato da Papa Sisto V Peretti l'8 giugno 1588.

L'OMICIDIO RITUALE EBRAICO è STATA QUINDI UNA TRAGICA REALTà CHE HA INSANGUINATO (E FORSE INSANGUINA) IL MONDO CRISTIANO: MA OGGI IN QUESTO CAMPO VA DI MODA UN NEGAZIONISMO INFONDATO (ECCO I VERI NEGAZIONISTI!), PIù CHE ALTRO LEGATO A CALCOLI DI POLITICA SPICCIOLA E DI CULTURAME GIACOBINO.
NON BISOGNA INOLTRE STUPIRSI DEL BASSO LIVELLO CULTURALE DELLA MANUALISTICA SCOLASTICA ODIERNA.
CHI è INTERESSATO AVRà MODO DI STUDIARE PER CONTO SUO E CON PIù CALMA, L'ARGOMENTO E DI VERIFICARE PERSONALMENTE L'ABISSO CHE PASSA TRA LA STORIA E LE "STORIE", RACCONTATE "AD USUM SCHOLARUM".
VARIE E DIVERSE COMUNITà EBRAICHE PER SECOLI E SECOLI HANNO SISTEMATICAMENTE E (A VOLTE) SENZA ESSERE DISTURBATE, PRATICATO L'OMICIDIO DI PICCOLI CRISTIANI A SCOPO "LITURGICO" E PRATICATO, IN ODIO ALLA RELIGIONE CRISTIANA, NOTEVOLI SACRILEGI ED ATTENTATI ALLA PUBBLICA SICUREZZA.
MOLTE VOLTE VENIVANO COLTI SUL FATTO O QUASI, LA LORO QUASI-COAZIONE (SOTTOLINEO QUASI: ERANO SCELTE LIBERE) AL MALE LI SPINGEVA SPESSO AD ESSERE IMPRUDENTI, PLATEALI, AVEVANO ANCORA BRANDELLI E PEZZI DI CADAVERI IN CASA, COME TROFEI.
A VOLTE ERANO PUNITI IMMEDIATAMENTE DA FOLLE INFEROCITE, A VOLTE GIUDICATI IN SEGUITO A METICOLOSI PROCESSI, A VOLTE (SPECIALMENTE) DAL SETTECENTO IN AVANTI LA FACEVANO PLATEALMENTE FRANCA.
DI MOLTI DELITTI NON SAPREMO MAI NULLA, DI ALTRI ABBIAMO TESTIMONIANZE NOTEVOLI: LA CHIESA CATTOLICA HA CANONIZZATO O VENERATO MOLTI DI QUESTI BAMBINI ASSASSINATI.
POI, SCATTATA LA GRANDE "EMANCIPAZIONE", INIZIò OVVIAMENTE UNO "SPONTANEO" MOVIMENTO D'OPINIONE PER SCAGIONARE GLI EBREI DAL NEFANDO DELITTO: NON MANCARONO GLI INTELLETTUALI E GLI "STUDIOSI" DI COMPLEMENTO PER INFIOCCHETTARE E GUARNIRE IL NUOVO "PARADIGMA" (D'ALTRONDE SPESSO LE UNIVERSITà SERVONO PER QUESTI LAVORI DI BASSA
MANOVALANZA "CULTURALE").
OGGI NESSUNO CI PENSA PIù MA CHISSà SE TRA I MOLTI FANCIULLI O GIOVANI CHE SPARISCONO OGNI ANNO, NON VI SIA QUALCUNO CHE ANCORA FA QUESTA TRISTE FINE (MAGARI VELATA DALLA PEDOFILIA O DAL SATANISMO)
UN MONDO CHE HA PERSO PERSINO IL "PARADIGMA" PER IDENTIFICARE QUESTI DELITTI, COME POTRà MAI DIFENDERE QUESTI INNOCENTI?

SAN SIMONINO, CERTAMENTE, DAL CIELO PREGA PER NOI, PREGA PER LA CHIESA CATTOLICA E PREGA ANCHE PER I SUOI PERSECUTORI DI IERI E DI OGGI (SIANO ESSI IN CLERGYMAN E CON LA KIPPAH).



BEATE SIMONINE, ORA PRO NOBIS

franco damiani (POL)
03-01-04, 01:01
Sempre Guelfo Nero:

ELENCO CRONOLOGICO DEGLI OMICIDI RITUALI CONTRO CATTOLICI PERPETRATI DALLE COMUNITà EBRAICHE NEL CORSO DEI SECOLI (OVVIAMENTE SOLO I CASI SCOPERTI E DOCUMENTATI):


- Anno 1071. A Blois (30), un bambino crocefisso poi buttato nel fiume. Il Conte Teobaldo fa bruciare gli ebrei colpevoli. - 1114. A Norwich in Inghilterra (31), Guglielmo, fanciullo di dodici anni, è attirato in una casa ebrea, e colà crocifisso in mezzo a mille oltraggi il dì di Pasqua, e perché meglio rappresentasse Gesù Cristo sulla Croce, vennegli ferito al fianco. - 1160. A Glocester (32), gli ebrei crocifiggono un bambino. - 1179. A Parigi (33), il fanciullo Riccardo viene immolato nel Castello di Pontoise il Giovedì Santo; ed è onorato come Santo a Parigi. - 1181. A Parigi (34), San Rodberto, fanciullo, viene ucciso dagli ebrei verso le feste di Pasqua. - 1182. I giudei a Pontoise crocifiggono un giovanetto dodicenne, per cui vengono espulsi dalla Francia. A Saragozza (35), accade lo stesso a Domenico del Val. - 1236. Presso Hagenau (36), tre fanciulli di sette anni sono immolati dagli ebrei in odio a Gesù Cristo. - 1244. A Londra (37), un fanciullo cristiano viene martirizzato dagli ebrei; e si venera nella Chiesa di S. Paolo. - 1250. In Aragona (38), un fanciullo di sette anni viene crocefisso circa nel tempo della Pasqua ebraica. - 1255. A Lincoln (39), Ugo fanciullo rapito dagli ebrei viene nutrito fino al giorno del sacrifizio. Molti ebrei convengono da varie parti dell'Inghilterra, e lo crocifiggono, rinnovando in lui tutte le scene della Passione di N. S. come ci narrano Mathieu Paris e Capgrave. Weever ci fa sapere ancora che i giudei delle principali città d'Inghilterra rapivano fanciulli maschi per circonciderli, poscia in onta a Cristo coronavanli di spine, flagellavanli e crocifiggevanli (40). - 1257. A Londra (41), un fanciullo cristiano immolato da' giudei. - 1260. A Wessemburg (42), un fanciullo ucciso dagli ebrei. - 1261. A Pfortzeim Bade (43), una bambina settenne strozzata poi dissanguata ed annegata. - 1283. A Magonza (44), un bambino venduto dalla sua balia agli ebrei e da questi UCCISO. - 1285. A Monaco (45), un fanciullo viene dissanguato. Il suo sangue serve di rimedio agli ebrei. Il popolo brucia la casa dove gli ebrei si erano rifugiati. - 1286. A Oberwesel sul Reno (46), Wernher quattordicenne martirizzato per tre giorni con ripetute incisioni. - 1287. A Berna (47), Rodolfo giovanetto ucciso nella Pasqua dagli ebrei. - 1292. A Colmar (48), un fanciullo ucciso come sopra. - 1293. A Crems (49), un fanciullo immolato dagli ebrei, due degli uccisori sono puniti, gli altri si salvano a forza d'oro. - 1294. A Berna (50), un altro fanciullo svenato dai giudei. - 1302. A Remken, lo stesso (51). - 1303. A Weissensee di Turingia (52), Corrado Scolaro, figliuolo di un soldato, dissanguato con incisioni alle vene. - 1345. A Monaco (53), il Beato Enrico crudelmente ucciso. - 1401. A Diessenhofen di Wurtemberg (54), un fanciullo di quattro anni comprato per tre fiorini e dissanguato dagli ebrei. Qui notisi che nel processo fattosi per cotesto assassinio, l'ebreo accusato confessò "che ogni sette anni tutti gli ebrei hanno bisogno di sangue cristiano. Un altro rivelò che il cristiano assassinato doveva essere minore di tredici anni. Un terzo disse che si servivano di quel sangue nella Pasqua; che ne facevano seccare una parte per ridurla in polvere; e che se ne servivano pei loro riti religiosi (55): È cosa notevole che le stesse confessioni e rivelazioni siano state fatte dagli ebrei a distanza di molti secoli ed in paesi lontanissimi: a Trento, in Moldavia, in Svizzera nei secoli XIV e XVIII; secondo che già si vide più sopra. - 1407. Quivi pure un altro fanciullo ucciso; donde una sommossa popolare e lo scacciamento degli ebrei (56). - 1410. In Turingia (57), sono cacciati gli ebrei per delitti contro fanciulli cristiani. - 1429. A Rovensbourg (58), Luigi Von Bruck, giovanetto cristiano, viene sacrificato dai giudei mentre li serviva a tavola tra la Pasqua e la Pentecoste: il suo corpo viene trovato ed onorato dai cristiani. - 1454. In Castiglia (59), un fanciullo è fatto a pezzi ed il suo cuore cotto per cibo. Per questo ed altri simili delitti gli ebrei vengono poi cacciati dalla Spagna nel 1459. - 1457. A Torino (60), un giudeo è colto nell'istante medesimo, in cui sta per iscannare un fanciullo. -1462. Presso Inspruk (61), il Beato fanciullo Andrea nato a Rinn, viene immolato il 9 luglio dagli ebrei che ne raccolgono il sangue. - 1475. A Trento, il celebre martirio del B. Simoncino, di cui esistono i processi originali; dai quali apparisce che gli ebrei di Trento, rei dell'assassinio rituale del B. Simoncino, ne rivelarono molte altre dozzine da loro e dai loro correligionari commessi allo stesso scopo rituale nel Tirolo, nella Lombardia, nel Veneto ed altrove in Italia, Germania, Polonia, ecc. ecc. - 1480. A Treviso (62), si commette un delitto simile al precedente di Trento. - 1480. Assassinio del B. Sebastiano da Porto Buffole nel Bergamasco. - 1480. A Motta di Venezia (63), un fanciullo viene immolato il Venerdì Santo. - 1486. A Ratisbona (64), sei fanciulli vittime degli ebrei. - 1490. A Guardia presso Toledo (65), un fanciullo crocefisso. - 1494. A Tyrman in Ungheria (66), un fanciullo rapito e dissanguato. - 1503. A Waltkirch in Alsazia (67), un fanciullo di quattro anni, venduto da suo padre agli ebrei per dieci fiorini, col patto che gli fosse restituito vivo dopo averne cavato sangue. Gli ebrei lo uccisero dissanguandolo. - 1505. A Budweys (68), fatto simile. - 1520. A Tyrnau ed a Biring (69), due fanciulli dissanguati. Perciò furono allora cacciati gli ebrei dall'Ungheria. - 1540. A Suppenfeld in Baviera (70), Michele di quattro anni torturato per tre giorni. - 1547. A Rave in Polonia (71), il figlio di un sarto sacrificato da due ebrei. - 1569. A Witow in Polonia (72), Giovanni di due anni venduto per due marchi all'ebreo Giacomo di Leizyka, è da lui crudelmente ucciso. Altri fatti simili accaduti a Bielko ed altrove. - 1574. A Punia in Lituania (73), Elisabetta di sette anni assassinata dall'ebreo Gioachino Smerlowiez il martedì prima della domenica delle Palme, il suo sangue vien raccolto in un vaso. - 1590. A Szydlow (74), un fanciullo scomparso, trovossone il cadavere dissanguato con incisioni e punture. - 1595. A Gostin (75), un fanciullo venduto agli ebrei per essere dissanguato. - 1597. Presso Sryalow (76), un fanciullo ucciso. Col suo sangue gli ebrei aspergono la nuova Sinagoga per consacrarla. - 1650. A Caaden (77), un fanciullo di cinque anni e mezzo chiamato Mattia Tillich vi è assassinato l'11 marzo. Questo storico annovera altri fatti simili accaduti a Steyermarck, Karnten, Crain, ecc. - 1655. A Tunguch in Germania (78), un fanciullo assassinato. - 1669. A Metz (79), un fanciullo di tre anni rubato dal giudeo Raffaele Levi, è crudelmente assassinato. Il suo cadavere fu trovato orribilmente mutilato. Il reo venne arso vivo per sentenza del Parlamento di Metz il 16 giugno 1670. - 1778. Di parecchi fanciulli uccisi dagli ebrei nel decimottavo secolo fa menzione il Journal historique et litteraire del 5 gennaio 1778 a pag. 88 e del 15 ottobre del medesimo anno, a pag. 258. - 1803. Possiamo a buona ragione porre qui in primo luogo questa data 1803, poiché in quest'anno uscì la prima volta alla luce il libretto di Teofito o Neofito. Esso vale storicamente più di molte altre autorità per dimostrare che gli ebrei sempre usarono, usano e debbono usare (se pure sono ebrei osservanti) il sangue cristiano nei loro riti. - 1810. Negli atti del Processo di Damasco (80), esiste una lettera di John Barcker ex-Console inglese in Aleppo dove si parla di una povera cristiana scomparsa da Aleppo. Tutti accusavano un ebreo, Raffaele d'Ancona, di averla scannata per raccoglierne il sangue. - 1827. A Varsavia (81), scompare un bambino cristiano nell'occasione della Pasqua ebrea. - 1831. A Pietroburgo (82), un fanciullo assassinato dagli ebrei per iscopo rituale. Così sentenziarono quattro giudici. - 1839. A Damasco (83), si scopre alla dogana una bottiglia di sangue portata da un ebreo, il quale offre diecimila piastre perché si sopisca la cosa. - 1840. A Damasco il celebre processo sopra l'assassinio del Padre Tommaso da Calangiano Cappuccino e del suo servo cristiano uccisi dagli ebrei per scopo rituale. Gli ebrei furono convinti e condannati, benché poi graziati per danari. Quegli ebrei assassini erano quasi tutti italiani e livornesi. Il processo originale è negli Archivi di Parigi, e venne poi stampato dal Laurent nel vol. II des Affaires de Syrie. - 1843. A Rodi, Corfù ed altrove (84) assassinio ebreo di bambini cristiani. - 1881. Ad Alessandria d'Egitto l'assassinio del giovane greco Fornarachi, di cui si occuparono tutti i giornali del 1881-1882. Il cadavere fu trovato dissanguato, tutto punzecchiato, e simile a statua di cera. - 1882. A Tisza Eszlar in Ungheria, una giovinetta di 14 anni è scannata nella Sinagoga dal sacrificatore ebreo. Più recentemente ancora nel 1891 fu trovato presso l'ebreo Buschoff in Xanten della Prussia Renana il cadavere del fanciullo cattolico Giovanni Hegmann senza una goccia di sangue. Il Buschoff venne processato, ma poi assolto, tant'è a dì nostri la potenza dell'oro ebraico! Abbiam letto gli atti di quel processo, tradotti dalla Verona fedele, e sfidiamo chiunque li leggerà a non vedervi per entro il fine prestabilito di salvare ad ogni patto il reo. È un processo che si può definire: Monumento eterno o d'insipienza giuridica o di corruzione giudaica"! (85).

RICORDO CON PARTICOLARE AFFETTO IL FATTO CHE ANCHE DON DAVIDE ALBERTARIO TRA IL 1892 E IL 1894 SOSTENNE CON VIGORE DALLE PAGINE DELL'IMPORTANTE QUOTIDIANO CHE DIRIGEVA "L'OSSERVATORE CATTOLICO" DI MILANO LA REALTà STORICA DELL'OMICIDIO RITUALE EBRAICO E LA COLPEVOLEZZA DEL SOZZO BUSCHOFF.
UNA PAGINA GLORIOSA DEL GIORNALISMO CATTOLICO MILANESE CHE CERCHEREMO DI NON FAR ANDARE PERDUTA.

un caro saluto a tutti gli amici

Guelfo Nero

Per notizie v. QUI (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=47844)

franco damiani (POL)
03-01-04, 01:02
Sempre Guelfo Nero:

IL BEATO LORENZINO SOSSIO DA MAROSTICA (IL CUI CULTO FU CONFERMATO NEL 1867 DA PAPA PIO IX CHE CONCESSE LA MESSA PROPRIA) FU UCCISO DA EBREI PER DELITTO RITUALE IL 5 APRILE 1485, VENERDì SANTO.
COME IL BEATO SIMONE DA TRENTO, IL BEATO SEBASTIANO DA PORTOBUFFOLè, IL BEATO ANDREA DA RINN, SAN RODBERTO DI PARIGI, IL BEATO GUGLIELMO DI NORWICH, IL BEATO UGO DI LINCOLN, SAN WEHRNER DI OBERWESEL, IL BEATO RODOLFO DI BERNA, IL BEATO ENRICO DI MONACO, IL BEATO ALBERTO DI DIESSENHOFEN, IL BEATO LUIGI VON BRUCK DI ROVENSBOURG, IL BEATO NINO DE LA GUARDIA, IL PICCOLO BEATO DI MOTTA DI VENEZIA, I DUE FANCIULLI A TYRNAU E BIRING...E PARLO SOLO DEI CANONIZZATI O DI COLORO CHE RICEVETTERO UN CULTO ALMENO LOCALE.

GUELFO NERO

DALLA MESSA DEL BEATO LORENZINO LA CUI FESTA CADE IL 15 APRILE:

"O DIO, RESTAURATORE DELL'INNOCENZA,
PER IL CUI NOME, IL BEATO INNOCENTE LORENZINO
FU TRUCIDATO DAI PERFIDI GIUDEI
CON IL SUPPLIZIO DI UNA MORTE CRUDELE,
CONCEDICI, TE NE PREGHIAMO, CHE
PER L'INTERCESSIONE DEI SUOI MERITI,
DOPO QUESTA VITA INCONTAMINATI,
POSSIAMO RAGGIUNGERE LA PATRIA CELESTE".

BEATO LORENZINO, PREGA PER NOI

franco damiani (POL)
03-01-04, 01:04
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=47844&perpage=20&pagenumber=2

franco damiani (POL)
03-01-04, 01:24
"La Chiesa ha sempre condannato come falsa la credenza nell'omicidio rituale" (Krentak).
Uhm, vediamo don Nitoglia "postato" da Bellarmino:

Nel lontano 1893, la prestigiosa rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica, pubblicò una serie di articoli sulla morale giudaica a cura del Padre Oreglia s.j.. Nel primo di essi, questi affermava: "NOI NON SCRIVIAMO NELL'INTENTO DI ACCENDERE [...] L'ANTI-SEMITISMO, ma di dare piuttosto agli italiani l'allarme, perché si mettano sulle difese contro chi ne osteggia la fede, ne corrompe il costume e ne succhia il sangue, al fine di ammiserirli, dominarli e renderli schiavi" (1). Già Dante Alighieri aveva cantato: "[...] uomini siate, e non pecore matte, sì che 'l giudeo di voi tra voi non rida!" (2). Anche per me che scrivo su questo scottante argomento (dell'omicidio rituale) il fine non è certo quello di fomentare l'antisemitismo (condannato dalla Chiesa e quindi anche da me) ma solo quello di fare un po' di luce su un tema tanto misterioso. "Proclamata la libertà dei culti, e concessa anche ai giudei la cittadinanza, questi seppero avvantaggiarsene per tal forma, che di nostri eguali, divennero ben tosto padroni. Infatti, chi oggi dirige la politica è LA BORSA, e questa è in mano ai giudei; chi governa è LA MASSONERIA, e anche questa è diretta dai giudei; chi volge e rivolge a suo senno l'opinione pubblica, è LA STAMPA, e questa è altresì in gran parte ispirata e sussidiata dai giudei" (3). "Ecco ci dirà taluno, la ragione dell'antipatia che a tutti ispirano i giudei [...]. Sì, questa è una delle cagioni - continua La Civiltà Cattolica - ma non è l'unica, né la principale. Avvenne un'altra più occulta, più misteriosa, e che in sé comprende tutte le altre [...]. LA CAGIONE cui alludiamo È UN ODIO CONTRO IL CRISTIANESIMO, IMPOSTO AI GIUDEI PER LEGGE, odio che giunge fino a giustificare a nostro danno ogni sorta di delitti" (4).



LA MORALE GIUDAICA È LA CAUSA PRINCIPALE DELL'ODIO DEI GIUDEI CONTRO I NON - GIUDEI


"La prima e principale cagione dell'avversione dei giudei contro i non giudei, e massime contro i cristiani, si ha da rintracciare, cosa incredibile a dire, nella loro stessa morale e religione; la quale NON È PIÙ LA MOSAICA, MA Sì LA TALMUDICA O RABBINICA, foggiata a capriccio dagli scribi e farisei, bugiardi interpreti della legge".(5) Vediamo allora che cosa dice il Talmud sui cristiani: "IL CRISTIANO è omicida, immondo, sterco, dato alla bestialità; il suo solo incontro contamina anzi NON È PROPRIAMENTE UOMO, MA BESTIA" (6). "Posto questo bel concetto che i giudei hanno di noi [...], sarà da stupire che essi facciano un dovere di cospirare perpetuamente contro di noi? Se ci reputano bestie in sembianza umana, e bestie da Dio destinate a servirli, è naturale che ci trattino, ove lo possano, da bestie" (7). Il precetto dell'amore del prossimo (comandato dalla legge naturale e da quella mosaica) non è - secondo il Talmud - un precetto universale, ma è ristretto ai soli giudei e ai loro amici. "Senonché Maimonide [...] trova modo di salvare capra e cavoli, dicendo "essere LECITO FAR DEL BENE ANCHE AI CRISTIANI, però QUANDO NE PUÒ VENIR VANTAGGIO AD ISRAELE, o quando questo può giovare alla sua tranquillità e a meglio celare l'inimicizia verso i cristiani" (8). Anche recentemente, in Israele, il rabbino Josef Ovadia si poneva la questione: "Se un ebreo può permettersi di infrangere il sabato per salvare la vita ad un gentile, ad un non-ebreo. In merito non ha avuto dubbi, in una conferenza ha sostenuto che un ebreo può contravvenire al sabato se può salvare la vita di un non ebreo. Anzi deve farlo, ANCHE SE LA LEGGE EBRAICA PRESCRIVE [...] CHE IL SABATO PUÒ VENIR VIOLATO SOLO PER SOCCORRERE UN ALTRO EBREO. Ovadia infatti sostiene che il mancato intervento di un ebreo nel salvare un non-ebreo il sabato, potrebbe ritorcersi contro la comunità ebraica, rinvigorendo le critiche contro il suo stile di vita. Pertanto, secondo Ovadia, IL SALVARE UN NON-EBREO, anche di sabato, INDIRETTAMENTE PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN ATTO LECITO come quello compiuto da chi salva un correligionario in quel giorno santo" (9). Il Sanhedrin afferma che "UN GIUDEO deve reputarsi QUASI EGUALE A DIO! Tutto il mondo è suo, tutto deve a lui servire, specialmente LE BESTIE CHE HAN FORMA DI UOMINI, CIOÈ I CRISTIANI" (10). "Ora, mirate le conseguenze che scaturiscono da questi bei principi, -riprende La Civiltà Cattolica- tutti i nostri beni appartengono ai giudei, poiché essi solo sono uomini, e perciò hanno diritto di possedere quindi il Talmud [...] dichiara lecita ai giudei L'USURA verso i cristiani (11), la frode (12), il furto (13), e la rapina" (14). Ed ancora: "Considerate I CRISTIANI -dice il Talmud- come BESTIE E ANIMALI FEROCI E TRATTATELI PER TALI. Non fate né bene né male ai gentili, ma mettete tutto il vostro ingegno e il vostro zelo per distruggere i cristiani" (15). Maimonide, uno dei loro massimi dottori, insegna loro che "OGNI GIUDEO, IL QUALE NON UCCIDE UN NON GIUDEO, VIOLA UN PRECETTO NEGATIVO" (16). "IL GIUDEO CHE UCCIDE UN CRISTIANO OFFRE A DIO UN SACRIFICIO ACCETTO" (17). La Civiltà Cattolica conclude così: "Dunque delle due l'una: o essi (i giudei, ndr) mandano al diavolo il loro Talmud con tutti i suoi commenti, che sono un insulto al buon senso ed un oltraggio alla stessa legge naturale, ovvero si rassegnino ad essere in uggia ed in abbominio a tutte le altre nazioni, massime cristiane" (18). A tale riguardo, vedasi anche H. DESPORTES (19), e A. MONNIOT (20), ed anche L. FERRARO (21).



LA MORALE GIUDAICA E IL MISTERO DEL SANGUE


"Vi è un rito religioso del giudeo disperso, d'un carattere eccezionale, che esce, con un rilievo terribile, dalla categoria dei riti ordinari, e che ha acquistato nella storia una celebrità sinistra; vogliamo parlare dell'OMICIDIO RITUALE o del SACRIFICIO UMANO [...]. In ricordo di Cristo crocifisso, per dare al crimine del Calvario, fino alla fine dei tempi, con un memoriale orribile, una sorta di prolungamento indefinito, il giudeo ha santificato, ogni volta che lo ha potuto, ogni anniversario del Deicidio, mediante l'immolazione di un cristiano. TRATTARE DELLA QUESTIONE GIUDAICA E TACERE SULL'OMICIDIO RITUALE, SIGNIFICHEREBBE OMETTERE CIÒ CHE VI È DI PIÙ IMPORTANTE NEL PROBLEMA [...]. In nessun posto la luce della storia è più necessaria, poiché in nessun posto la menzogna ha fatto di più, per creare la notte" (22). Cerchiamo allora di far luce dove si è voluto far notte. "Da quattro capi noi dedurremo le nostre prove; dalle deposizioni giuridiche fatte innanzi ai tribunali da giudei convinti e confessi di omicidi e infanticidi commessi a scopo di religione; dalle rivelazioni di Rabbini convertiti alla nostra fede; da documenti storici e finalmente dalla testimonianza tradizionale" (23).



EBREI CONFESSI IN TRIBUNALE DI OMICIDIO RITUALE


La Civiltà Cattolica tra i molti processi fatti agli ebrei per assassinio rituale in Francia, Italia, Spagna, Inghilterra, Germania, Baviera, Ungheria, Lituania e Polonia, senza parlare poi dei Paesi orientali, ricorda soprattutto quelli di Trento (sec. XV) e quello di Damasco (sec. XIX). "Orbene - afferma la prestigiosa rivista dei gesuiti - se raffrontisi i due processi, nel primo dei quali sono otto e nel secondo sedici i rei convinti e confessi, oltre al buon numero di testimoni tutti giudei, vedrassi con maraviglia come, malgrado la distanza di quattro secoli che li divide, le confessioni e le testimonianze disposte in essi, quanto al rito e all'uso del sangue cristiano, si corrispondano a capello…
1) Dai due processi comparati insieme, risulta con evidenza che L'ASSASSINIO DI UN CRISTIANO non solamente è riputato lecito, ma È COMANDATO ai giudei DALLA LEGGE TALMUDICA-RABBINICA…
2) LO SCOPO DEL DETTO ASSASSINIO non è solamente far onta a Cristo e danno al cristianesimo, [...] ma SOPRATTUTTO ADEMPIERE UN DOVERE RELIGIOSO, qual'è celebrare degnamente le due feste del Purim e della Pasqua, facendo uso in esse di sangue cristiano…
3) Nelle feste del Purim, per avviso dei rabbini, [...] si può far uso del sangue di qualsivoglia cristiano, ma per le feste di Pasqua vuol essere il sangue di un fanciullo cristiano che non abbia oltrepassato i sette anni di età...
4) Le azzimelle, giudaicamente ammanierate con quel saporetto di sangue cristiano, regalansi nelle feste del Purim ai non-giudei, massime a quei cristiani che fossero (così per modo di dire) conoscenti ed amici; ma nelle feste pasquali mangiansi per ben sette giorni dai soli giudei.
5) Questo è IL SEGRETO DEL SOLO PADRE DI FAMIGLIA, cui spetta introdurre nella pasta degli azzimi, all'insaputa della moglie e dei figlioli, un po' di sangue cristiano fresco o coagulato e ridotto in polvere.
6) Egli deve altresì nella cena pasquale versare qualche goccia di sangue nel vino che mesce alla famiglia e benedirne anche la mensa!
7) Il sangue è migliore e il sacrificio del fanciullo è più accetto a Dio [...], quando si fa nei giorni prossimi alla Pasqua.
8) PERCHÉ IL SANGUE DI UN BAMBINO cristiano sia acconcio al rito e PROFICUO ALLA SALUTE DELL'ANIMA GIUDAICA, CONVIENE CHE IL BIMBO MUOIA TRA I TORMENTI [...].
9) L'USO RITUALE E IL MISTERO DEL SANGUE sol si trova scritto NEI CODICI orientali, mentre negli OCCIDENTALI VENNE SOPPRESSO per tema dei governi cristiani e SOSTITUITO DALLA PRATICA E TRADIZIONE ORALE" (24).
Queste sono le conclusioni tratte dalle confessioni dei rabbini e degli altri ebrei esaminati nei due processi di Trento e di Damasco. Chi volesse accertarsene può leggere per esteso il resoconto dei processi di Trento e di Damasco pubblicati dal La Civiltà Cattolica, serie II , voll. VIII-IX-X, nella Cronaca sotto la rubrica Roma (1881-1882). Per il processo di Damasco, si veda anche: ACHILLE LAURENT, Relation historique des affaires de Syrie, depuis 1840 jusqu'en 1842. Ormai quasi introvabile. Ed anche: ACELDAMA, Processo celebre contro gli ebrei di Damasco, Premiato stab. Tipografico G. Dessì, Cagliari-Sassari, 1896.



LE RIVELAZIONI DEI RABBINI CONVERTITI AL CATTOLICESIMO


Si trova conferma delle conclusioni tratte dalle confessioni rese durante i processi anche nelle rivelazioni fatte dai rabbini convertiti alla nostra fede. La Civiltà Cattolica cita soprattutto l'autorità di tre rabbini convertitisi: Paolo Medici, Giovanni da Feltre e Teofilo, monaco moldavo. "Paolo Medici nella sua opera intitolata RITI E COSTUMI DEGLI EBREI (25), confermò le frequenti uccisioni di fanciulli cristiani; Giovanni da Feltre dichiarò solennemente innanzi al podestà di Milano l'uso che i giudei facevano del sangue cristiano (26); e Teofilo ne spiega il mistero nelle sue rivelazioni scritte in lingua moldava e rese di pubblica ragione nel 1803, poscia ridotte in greco e pubblicate nel 1834 a Napoli di Romania da Giovanni de Giorgio, e finalmente tradotte in italiano dal Prof. N.F.S. e pubblicate a Prato nel 1883 sotto il seguente titolo: IL SANGUE CRISTIANO NEI RITI EBRAICI DELLA MODERNA SINAGOGA [...] L'ex rabbino moldavo, [...] confessa il rito sanguinario e l'uso che egli stesso, prima della sua conversione, aveva fatto del sangue cristiano [...]. "Cotesto segreto del sangue, egli dice, non è conosciuto da tutti gli ebrei, ma dai soli Kakam (dottori) o rabbini, e dagli scribi e farisei, che perciò si chiamano conservatori del mistero del sangue" [...]; questi SOLO A VOCE LO COMUNICANO AI PADRI DI FAMIGLIA, i quali lo tramandano a quel figliuolo che conoscono più capace del segreto, atterrendolo con orrende minacce dallo svelarlo altrui. E qui conta come a lui stesso lo rivelasse il padre suo: "Quando io pervenni all'età di 13 anni, mio padre presomi da parte, da solo a solo, dopo avermi istruito e sempre più inculcato l'odio contro i cristiani, come cosa da Dio comandata, fino ad ammazzarli e raccoglierne il sangue [...]. Figlio mio, mi disse, [...] ti ho fatto il più intimo mio confidente ed un altro me stesso; e messami una corona in capo, mi dié la spiegazione del mistero e soggiunse esser quello cosa sacrosanta, rivelata da Dio, e comandata agli ebrei; e che quindi io ero stato messo a parte del segreto più importante della religione ebraica". Seguono poscia gli scongiuri e le minacce, di maledizione a lui fatte, ove avesse violato il segreto, nonché il precetto di non comunicarlo neppure alla madre, né alla sorella, né ai fratelli né alla sua futura moglie, ma soltanto a quello dei suoi figliuoli che gli paresse più zelante, il più savio per custodire il segreto [...]. Gli ebrei, dice Teofilo, sono più contenti quando possono ammazzare i bambini perché sono innocenti e vergini, e quindi perfetta figura di Gesù Cristo; li ammazzano a Pasqua, acciocché possano meglio rappresentare la passione di Gesù Cristo" (27).



I MOTIVI DI CREDIBILITÀ DI TEOFILO MOLDAVO


"Sarebbe del tutto irragionevole non prestar fede alle rivelazioni dell'ex rabbino moldavo, in primo luogo perché chi le ha scritte è un testimone che conosce a menadito quanto ci rivela; infatti Teofilo fu lui stesso rabbino ed imparò fin da tredici anni tali misteri. Secondo, depone contro se stesso, avendo confessato di aver lui stesso fatto uso frequente di sangue cristiano. In terzo luogo, non ignorava che con tali rivelazioni si esponeva al rischio di venir ucciso e tuttavia volle farlo lo stesso per debito di coscienza e per carità verso i cristiani. In quarto luogo, perché le sue rivelazioni concordano quanto alla sostanza colle confessioni fatte ai giudici dai giudei nei succitati processi" (28).



LA STORIA


"Non ci troviamo d'innanzi ad uno od un altro scrittore, bensì davanti a tutto un popolo di storici, di analisti e di scrittori di tempo, di luogo e di nazione differenti; cotalché sarebbe cosa assurda il supporre che tutti si sieno insieme indettati a falsare i fatti a danno dei giudei [...]. Tali sono tra gli altri i Bollandisti, il Baronio, il Rhorbacker [...]" (29).



ELENCO CRONOLOGICO DEGLI ASSASSINII PIÙ CONOSCIUTI COMMESSI DAI GIUDEI


- Anno 1071. A Blois (30), un bambino crocefisso poi buttato nel fiume. Il Conte Teobaldo fa bruciare gli ebrei colpevoli. - 1114. A Norwich in Inghilterra (31), Guglielmo, fanciullo di dodici anni, è attirato in una casa ebrea, e colà crocifisso in mezzo a mille oltraggi il dì di Pasqua, e perché meglio rappresentasse Gesù Cristo sulla Croce, vennegli ferito al fianco. - 1160. A Glocester (32), gli ebrei crocifiggono un bambino. - 1179. A Parigi (33), il fanciullo Riccardo viene immolato nel Castello di Pontoise il Giovedì Santo; ed è onorato come Santo a Parigi. - 1181. A Parigi (34), San Rodberto, fanciullo, viene ucciso dagli ebrei verso le feste di Pasqua. - 1182. I giudei a Pontoise crocifiggono un giovanetto dodicenne, per cui vengono espulsi dalla Francia. A Saragozza (35), accade lo stesso a Domenico del Val. - 1236. Presso Hagenau (36), tre fanciulli di sette anni sono immolati dagli ebrei in odio a Gesù Cristo. - 1244. A Londra (37), un fanciullo cristiano viene martirizzato dagli ebrei; e si venera nella Chiesa di S. Paolo. - 1250. In Aragona (38), un fanciullo di sette anni viene crocefisso circa nel tempo della Pasqua ebraica. - 1255. A Lincoln (39), Ugo fanciullo rapito dagli ebrei viene nutrito fino al giorno del sacrifizio. Molti ebrei convengono da varie parti dell'Inghilterra, e lo crocifiggono, rinnovando in lui tutte le scene della Passione di N. S. come ci narrano Mathieu Paris e Capgrave. Weever ci fa sapere ancora che i giudei delle principali città d'Inghilterra rapivano fanciulli maschi per circonciderli, poscia in onta a Cristo coronavanli di spine, flagellavanli e crocifiggevanli (40). - 1257. A Londra (41), un fanciullo cristiano immolato da' giudei. - 1260. A Wessemburg (42), un fanciullo ucciso dagli ebrei. - 1261. A Pfortzeim Bade (43), una bambina settenne strozzata poi dissanguata ed annegata. - 1283. A Magonza (44), un bambino venduto dalla sua balia agli ebrei e da questi UCCISO. - 1285. A Monaco (45), un fanciullo viene dissanguato. Il suo sangue serve di rimedio agli ebrei. Il popolo brucia la casa dove gli ebrei si erano rifugiati. - 1286. A Oberwesel sul Reno (46), Wernher quattordicenne martirizzato per tre giorni con ripetute incisioni. - 1287. A Berna (47), Rodolfo giovanetto ucciso nella Pasqua dagli ebrei. - 1292. A Colmar (48), un fanciullo ucciso come sopra. - 1293. A Crems (49), un fanciullo immolato dagli ebrei, due degli uccisori sono puniti, gli altri si salvano a forza d'oro. - 1294. A Berna (50), un altro fanciullo svenato dai giudei. - 1302. A Remken, lo stesso (51). - 1303. A Weissensee di Turingia (52), Corrado Scolaro, figliuolo di un soldato, dissanguato con incisioni alle vene. - 1345. A Monaco (53), il Beato Enrico crudelmente ucciso. - 1401. A Diessenhofen di Wurtemberg (54), un fanciullo di quattro anni comprato per tre fiorini e dissanguato dagli ebrei. Qui notisi che nel processo fattosi per cotesto assassinio, l'ebreo accusato confessò "che ogni sette anni tutti gli ebrei hanno bisogno di sangue cristiano. Un altro rivelò che il cristiano assassinato doveva essere minore di tredici anni. Un terzo disse che si servivano di quel sangue nella Pasqua; che ne facevano seccare una parte per ridurla in polvere; e che se ne servivano pei loro riti religiosi (55): È cosa notevole che le stesse confessioni e rivelazioni siano state fatte dagli ebrei a distanza di molti secoli ed in paesi lontanissimi: a Trento, in Moldavia, in Svizzera nei secoli XIV e XVIII; secondo che già si vide più sopra. - 1407. Quivi pure un altro fanciullo ucciso; donde una sommossa popolare e lo scacciamento degli ebrei (56). - 1410. In Turingia (57), sono cacciati gli ebrei per delitti contro fanciulli cristiani. - 1429. A Rovensbourg (58), Luigi Von Bruck, giovanetto cristiano, viene sacrificato dai giudei mentre li serviva a tavola tra la Pasqua e la Pentecoste: il suo corpo viene trovato ed onorato dai cristiani. - 1454. In Castiglia (59), un fanciullo è fatto a pezzi ed il suo cuore cotto per cibo. Per questo ed altri simili delitti gli ebrei vengono poi cacciati dalla Spagna nel 1459. - 1457. A Torino (60), un giudeo è colto nell'istante medesimo, in cui sta per iscannare un fanciullo. -1462. Presso Inspruk (61), il Beato fanciullo Andrea nato a Rinn, viene immolato il 9 luglio dagli ebrei che ne raccolgono il sangue. - 1475. A Trento, il celebre martirio del B. Simoncino, di cui esistono i processi originali; dai quali apparisce che gli ebrei di Trento, rei dell'assassinio rituale del B. Simoncino, ne rivelarono molte altre dozzine da loro e dai loro correligionari commessi allo stesso scopo rituale nel Tirolo, nella Lombardia, nel Veneto ed altrove in Italia, Germania, Polonia, ecc. ecc. - 1480. A Treviso (62), si commette un delitto simile al precedente di Trento. - 1480. Assassinio del B. Sebastiano da Porto Buffole nel Bergamasco. - 1480. A Motta di Venezia (63), un fanciullo viene immolato il Venerdì Santo. - 1486. A Ratisbona (64), sei fanciulli vittime degli ebrei. - 1490. A Guardia presso Toledo (65), un fanciullo crocefisso. - 1494. A Tyrman in Ungheria (66), un fanciullo rapito e dissanguato. - 1503. A Waltkirch in Alsazia (67), un fanciullo di quattro anni, venduto da suo padre agli ebrei per dieci fiorini, col patto che gli fosse restituito vivo dopo averne cavato sangue. Gli ebrei lo uccisero dissanguandolo. - 1505. A Budweys (68), fatto simile. - 1520. A Tyrnau ed a Biring (69), due fanciulli dissanguati. Perciò furono allora cacciati gli ebrei dall'Ungheria. - 1540. A Suppenfeld in Baviera (70), Michele di quattro anni torturato per tre giorni. - 1547. A Rave in Polonia (71), il figlio di un sarto sacrificato da due ebrei. - 1569. A Witow in Polonia (72), Giovanni di due anni venduto per due marchi all'ebreo Giacomo di Leizyka, è da lui crudelmente ucciso. Altri fatti simili accaduti a Bielko ed altrove. - 1574. A Punia in Lituania (73), Elisabetta di sette anni assassinata dall'ebreo Gioachino Smerlowiez il martedì prima della domenica delle Palme, il suo sangue vien raccolto in un vaso. - 1590. A Szydlow (74), un fanciullo scomparso, trovossone il cadavere dissanguato con incisioni e punture. - 1595. A Gostin (75), un fanciullo venduto agli ebrei per essere dissanguato. - 1597. Presso Sryalow (76), un fanciullo ucciso. Col suo sangue gli ebrei aspergono la nuova Sinagoga per consacrarla. - 1650. A Caaden (77), un fanciullo di cinque anni e mezzo chiamato Mattia Tillich vi è assassinato l'11 marzo. Questo storico annovera altri fatti simili accaduti a Steyermarck, Karnten, Crain, ecc. - 1655. A Tunguch in Germania (78), un fanciullo assassinato. - 1669. A Metz (79), un fanciullo di tre anni rubato dal giudeo Raffaele Levi, è crudelmente assassinato. Il suo cadavere fu trovato orribilmente mutilato. Il reo venne arso vivo per sentenza del Parlamento di Metz il 16 giugno 1670. - 1778. Di parecchi fanciulli uccisi dagli ebrei nel decimottavo secolo fa menzione il Journal historique et litteraire del 5 gennaio 1778 a pag. 88 e del 15 ottobre del medesimo anno, a pag. 258. - 1803. Possiamo a buona ragione porre qui in primo luogo questa data 1803, poiché in quest'anno uscì la prima volta alla luce il libretto di Teofito o Neofito. Esso vale storicamente più di molte altre autorità per dimostrare che gli ebrei sempre usarono, usano e debbono usare (se pure sono ebrei osservanti) il sangue cristiano nei loro riti. - 1810. Negli atti del Processo di Damasco (80), esiste una lettera di John Barcker ex-Console inglese in Aleppo dove si parla di una povera cristiana scomparsa da Aleppo. Tutti accusavano un ebreo, Raffaele d'Ancona, di averla scannata per raccoglierne il sangue. - 1827. A Varsavia (81), scompare un bambino cristiano nell'occasione della Pasqua ebrea. - 1831. A Pietroburgo (82), un fanciullo assassinato dagli ebrei per iscopo rituale. Così sentenziarono quattro giudici. - 1839. A Damasco (83), si scopre alla dogana una bottiglia di sangue portata da un ebreo, il quale offre diecimila piastre perché si sopisca la cosa. - 1840. A Damasco il celebre processo sopra l'assassinio del Padre Tommaso da Calangiano Cappuccino e del suo servo cristiano uccisi dagli ebrei per scopo rituale. Gli ebrei furono convinti e condannati, benché poi graziati per danari. Quegli ebrei assassini erano quasi tutti italiani e livornesi. Il processo originale è negli Archivi di Parigi, e venne poi stampato dal Laurent nel vol. II des Affaires de Syrie. - 1843. A Rodi, Corfù ed altrove (84) assassinio ebreo di bambini cristiani. - 1881. Ad Alessandria d'Egitto l'assassinio del giovane greco Fornarachi, di cui si occuparono tutti i giornali del 1881-1882. Il cadavere fu trovato dissanguato, tutto punzecchiato, e simile a statua di cera. - 1882. A Tisza Eszlar in Ungheria, una giovinetta di 14 anni è scannata nella Sinagoga dal sacrificatore ebreo. Più recentemente ancora nel 1891 fu trovato presso l'ebreo Buschoff in Xanten della Prussia Renana il cadavere del fanciullo cattolico Giovanni Hegmann senza una goccia di sangue. Il Buschoff venne processato, ma poi assolto, tant'è a dì nostri la potenza dell'oro ebraico! Abbiam letto gli atti di quel processo, tradotti dalla Verona fedele, e sfidiamo chiunque li leggerà a non vedervi per entro il fine prestabilito di salvare ad ogni patto il reo. È un processo che si può definire: Monumento eterno o d'insipienza giuridica o di corruzione giudaica"! (85).



OBIEZIONI ALLA TESI DELL'OMICIDIO RITUALE


Ci sono vari libri assai recenti che cercano di ridicolizzare e confutare l'accusa di omicidio rituale, liquidandola come leggenda o pura superstizione, come, ad esempio, J. MAIER - P. SCHAFER: Piccola Enciclopedia dell'Ebraismo, Marietti, Casale Monferrato 1985, alle voci: sangue, omicidio rituale, profanazione delle ostie. Anche nel Dizionario comparato delle religioni monoteiste: Ebraismo Cristianesimo, Islam, Piemme, Casale Monferrato 1991, alla voce sangue si legge: "Benché LA FAVOLA dell'assassinio rituale sia stata spesso confutata dalla Chiesa, essa è servita più volte come pretesto per pogrom e persecuzioni" (86). A noi risulta invece l'esatto contrario, come dalla decretale Etsi Judæos di Innocenzo III, con i suoi richiami a "pratiche nefande, contra fidem catholicam detestabilia et inaudita". Oltre al libro di PAUL JOHNSON, Storia degli Ebrei, Longanesi, Milano 1987 (87), ve n'è uno in particolare che tratta con una certa serietà ed in dettaglio il problema del sacrificio rituale riguardo al martirio di San Simonino di Trento, e che pone obiezioni all'apparenza più serie, non avendo la pretesa, come gli altri, di liquidare in due righe l'accusa, ridicolizzandola come se fosse una favola. Intendo parlare di A.ESPOSlTO-D. QUAGLIONI; I processi contro gli ebrei di Trento, Cedam, Padova 1990. Sul quale mi dovrò soffermare a lungo e al quale dovrò rispondere. "Occasione del processo - vi si trova scritto - fu la scomparsa, alla vigilia della Pasqua del 1475 [...] del fanciullo Simone, poi ritrovato cadavere, con numerosi segni di ferite, nel fossato che, partendo dalla pubblica via [...], attraversava lo scantinato della casa del maggior esponente della comunità ebraica, ov'era anche la sinagoga. A denunciare al podestà il ritrovamento del cadavere furono proprio gli ebrei che nonostante ciò ed in base alla pubblica voce che li voleva colpevoli del ratto e dell'assassinio furono rinchiusi in carcere. L'inquisitio fu avviata in un CLIMA FORTEMENTE VIZIATO DALLE DICERIE POPOLARI. L'omicidio rituale imputato agli ebrei trentini non era affatto qualcosa di eccezionale, ma rientrava nella prassi normale di una setta dedita a riti stregoneschi e satanici. Procedendo [...] soprattutto in forza delle confessioni degli inquisiti, TUTTE ESTORTE CON LA TORTURA (88) [...] il giudice decise la condanna degli ebrei di Trento [...]. Un mese dopo, il 23 luglio, allarmato da quanto accadeva a Trento, a causa di numerose proteste circa il rispetto della legalità [...] lo stesso papa Sisto IV nominò un commissario con l'incarico di riferire sui fatti e sul processo medesimo [...]. Il legato pontificio, Battista de' Giudici, [...] giunto a Trento [...] si trovò di fronte sia al FANATISMO POPOLARE [...] sia all'ostilità del Vescovo e delle autorità civili [...]. Convintosi dell'innocenza degli ebrei e della colpevolezza di un facinoroso, troppo frettolosamente discolpato, [...] il commissario abbandonò Trento e fissò la sede del proprio tribunale a Rovereto, oppidum della diocesi tridentina appartenente però al più sicuro territorio della Repubblica Veneta [...]. Prima ancora di esporre le sue rimostranze sulla condotta del commissario, (il Vescovo di Trento, ndr) [...] aveva confidato al fidato Zovenzoni [...] di ritener che la cattiva salute del commissario, fosse un mero pretesto e che quegli si fosse stabilito in Rovereto a bella posta, essendo colà un podestà aperto fautore degli ebrei. Questi (il commissario Battista de' Giudei, ndr) dal canto suo, cita a comparire davanti al proprio tribunale il podestà di Trento, mentre questi, con lo stesso Hinderbach (il vescovo di Trento) rispose dichiarando nulli i monitoria del commissario e ACCUSANDOLO DI CORRUZIONE E DI CONDOTTA CONTRARIA ALLE ISTRUZIONI DEL PONTEFICE [...]. Ogni successiva azione di Trento è [...] rivolta a ritorcere contro il commissario le accuse che questi, intanto, veniva formulando contro l'operato dei giudei tridentini [...] facendolo comparire come FACILE PREDA DEL DENARO DEGLI EBREI. Il commissario infatti [...] aveva inoltrato a Trento l'istanza dell'ebreo Jacob de Ripa, che è [...] detto [...] providum et diseretum virum [...]. Il podestà di Trento era chiamato a rispondere presso un tribunale [...] in Rovereto, e con lui il Vescovo (di Trento, ndr) ed il Capitolo. Il 12 di ottobre il segretario del Vescovo di Trento [...] protesta solennemente in Rovereto, [...] essere nullius valoris l'istanza prodotta da Jacob de Ripa, poiché il commissario ha taciuto essere l'istante un ebreo, e gli scelleratissimi et perfidi judei semper fuerunt atque sunt persecutores et insidiatores fidei et religionis Christianæ [...]. Di fronte alla palese discordanza tra le sentenze trentine e le risultanze dell'inchiesta del suo commissario, IL PONTEFICE (Sisto IV, ndr) DOVETTE NOMINARE UNA COMMISSIONE DI CARDINALI, incaricata di esaminare la questione [...]. Il Vescovo (di Trento, ndr) promosse a Roma un vero movimento di curia a proprio favore, entro il quale si distinse in modo particolare l'umanista Platina. IL COMMISSARIO apostolico CADDE ovviamente (non si riesce a capire perché, ndr) IN DISGRAZIA: allontanato [...] da Roma, prima a Benevento e poi in Linguadoca [...]. La commissione sistina aveva concluso i suoi lavori (nel 1478, ndr) [...] affermando la correttezza formale del procedimento che si sarebbe svolto rite et recte. Come si sa un secolo più tardi la Santa Sede autorizzò il culto locale di Simone (San Simonino), culto che ufficialmente fu abrogato dopo il Concilio Vaticano II nel 1965 (tornerò su questo punto alla fine dell'opuscolo, ndr) (89). Per quanto riguarda le decisioni della commissione cardinalizia si può aggiungere: "Il giudice rotale accoglieva in pieno le accuse della parte tridentina, principale delle quali l'essersi il commissario sostituito indebitamente al giudice naturale, istruendo un nuovo processo, laddove i suoi compiti avrebbero dovuto esaurirsi nell'osservare e nel riferire, con particolare riguardo all'accertamento del martirio e dei miracoli [...] Battista de' Giudici era ritenuto colpevole di aver ecceduto nel mandato non osservandone le disposizioni basilari e [...], di aver agito scopertamente a favore degli ebrei [...]. L'operato del commissario era in tal modo [...] dichiarato nullius momenti [...] et multiplieiter irritum mentre il podestà di Trento era liberato dall'accusa di aver agito in violazione della legalità [...]. La Bolla pontificia fu emanata il 20 giugno 1478 [...] in essa [...] si affermava che i processi tridentini si erano svolti rite et recte, ossia nel rispetto della legalità" (90).



RISPOSTE


Secondo il libro in questione sostenere la tesi dell'omicidio rituale "NON È DA UOMINI SANI DI MENTE" (91). Le obiezioni contenute in questo libro vorrebbero dimostrare "il ridicolo e l'assurdo della leggenda dell'omicidio rituale" (92). "Ma, anche solo ad esaminare con occhio distaccato tali obiezioni, viene spontaneo rilevare come il Papa, che pur in un primo momento si era mostrato assai scettico sul modo di condurre il processo da parte del Vescovo di Trento, tanto da inviargli un suo delegato, il commissario de' Giudici o.p. per esaminarne l'operato, abbia poi nominato una commissione cardinalizia per vedere da che parte stesse la verità, e come tale commissione cardinalizia abbia allontanato il legato romano ed abbia dato ragione al Vescovo di Trento. Ma vediamo ora di dare delle risposte più dettagliate alle varie obiezioni mosse alla tesi dell'omicidio rituale. Un'obiezione soggiacente al libro in questione è che LA PASSIONE RELIGIOSA, il fanatismo cattolico medievale è IL FLAGELLO DELLA STORIA. Essa infatti o acceca o corrompe lo storico che la scrive. La risposta è facile, le testimonianze di tutti gli storici del mondo non costituiscono più - se si accetta il principio di tale obiezione - un titolo valido e bisogna allora dubitare di tutto ciò che gli storici scrivono. Ma allora la certezza storica non sussiste più, non vi è più un solo fatto in tutta la storia umana che possa scappare al naufragio. Infatti "se la passione religiosa rovina la storia, anche le altre passioni la rovinano [...]. Ora non esiste uomo al mondo [...] che non sia colto da una o l'altra di queste tre grandi passioni, vale a dire: la passione politica, quella di scuola e quella religiosa [...]. Ma politica, scuola, religione è tutto il campo della storia [...]. Siete ben sicuri, per esempio, che la battaglia di Farsalo è stata vinta da Giulio Cesare o anche che è realmente esistita una battaglia di Farsalo? [...]. Chi può dirci che degli uomini passionali non si siano fabbricata una battaglia di Farsalo secondo la propria convenienza [...]. La morte di Giulio Cesare, ci diranno i nostri scettici, è una pura invenzione di Antonio e di Ottavio. Vi erano tali e tanti vantaggi per loro a raccontarcela in tale modo! Cesare invece è caduto colto da apoplessia ai piedi della statua di Pompeo [...]. La passione in realtà può ingannare un individuo [...] ma la passione non può ingannare tutti gli uomini, né fare che tutti gli uomini si ingannino su un fatto di ordine pubblico; poiché in un campo così vasto la passione degli uni incontra sempre la passione contradditoria degli altri [...]. È ciò che permette che vi sia una verità storica in questo mondo" (93). L'omicidio rituale si presenta inoltre sotto la copertura e la garanzia di poteri politici di ogni paese: Filippo Augusto e San Luigi IX in Francia, S. Enrico e Massimiliano in Germania, S. Ferdinando in Spagna, Enrico III in Inghilterra, Gregorio XIII e Sisto IV a Roma. è lecito allora mettere in dubbio la credibilità di tali uomini? Ecco una seconda obiezione che si trova nel libro di ESPOSITO-QUAGLIONI, di cui stiamo trattando. Rispondo dunque che innanzi tutto vi sono tre Santi tra questi uomini; ora noi cattolici siamo tenuti a credere alla probità di coloro che la Chiesa infallibilmente mette sugli altari come modello di virtù da imitare per andare in Cielo. Se costoro avessero mentito non sarebbero dei Santi ma dei Calunniatori, quindi dei peccatori e dei modelli di vizio, e sulla strada che conduce all'inferno (absit!). Se però il nostro lettore non avesse la fede, tale argomento non varrebbe e, perciò, scendo al livello di ragione naturale. Il problema dell'esistenza dell'omicidio rituale si fonda sull'AUTORITÀ (io credo che Giulio Cesare o Napoleone siano esistiti anche se non li ho mai visti perché vi è un'autorità che me lo dice, e se tale autorità ha la scienza e l'onestà, posso credere all'esistenza di questi personaggi in virtù di un'evidenza estrinseca che è l'autorità di chi me lo insegna). Ora vi sono autorità giuridiche e autorità scientifiche. Ma prima e più in alto di esse vi è per noi cattolici un'autorità divinamente assistita che è l'Autorità della Chiesa di Roma e del Papa (per chi non avesse la fede darò in seguito argomenti di ordine di ragione naturale).



L'AUTORITÀ DELLA CHIESA


Nessun cattolico può dubitare che ogni volta che interviene la Chiesa egli deve aderire alle sue sentenze senza esitare. Ora nel caso dell'omicidio rituale ci si porrà facilmente la seguente obiezione: è lo stupido oscurantismo del Medioevo che ha creato tali favole; i lumi dell'epoca moderna hanno definitivamente liquidato tali leggende dell'ignoranza e del fanatismo medievale. Ma noi rispondiamo che la Chiesa si è già espressa su questo problema (si veda, ad esempio la commissione cardinalizia eretta da Sisto IV); inoltre, essa ha beatificato le vittime degli omicidi rituali degli ebrei, proponendoli così al culto dei cattolici assieme agli atti del loro martirio. "A nessuno, anche profano in studi teologici, può sfuggire la somma prudenza che traspira da ogni norma dei processi di beatificazione. La Chiesa procede veramente, come si suol dire, con i piedi di piombo" (94). Vi è un Ufficio ed un culto pubblico di San Simone di Trento, martirizzato dagli ebrei. La Chiesa in questo caso è andata più in là che in tutti gli altri casi di beatificazioni ordinarie; per San Simonino ha fatto ciò che fa soltanto per i canonizzati (pur essendo Simonino solo un beato); lo ha infatti posto nel Martirologio Romano, al 24 marzo: "Nono Kalendas Aprilis Tridenti passio SANCTI SIMONI pueri, A JUDEIS SÆVISSIME TRUCIDATI, qui multis postea miraculis coruscavit". Benedetto XIV ha fatto un riassunto della storia del martirio del Beato di Trento (chiamato comunemente Santo, anche se non è stato ancora canonizzato ma soltanto beatificato) nella Bolla Beatus Andrea del 22 febbraio 1755, nella quale leggiamo: "L'anno 1483, [...] SIMONE di Trento, FU MESSO CRUDELMENTE A MORTE DAI GIUDEI, IN ODIO ALLA FEDE; di questo crimine atroce [...] i giudei misero in opera tutte le macchinazioni possibili, per sfuggire al castigo meritato [...]. Sisto IV non poté rifiutare di intervenire per far sospendere il culto pubblico, che si era già iniziato a dare al B. Simone. (Questa sospensione momentanea del culto pubblico non inficia la tesi dell'omicidio rituale; infatti questo culto pubblico era nato spontaneamente presso i fedeli di Trento. La procedura regolare non era ancora iniziata e la S. Sede non era ancora intervenuta ufficialmente. Intervenne poi sotto Sisto V, ed è soltanto a partire da allora, che la beatificazione di Simonino conta come giudizio ufficiale della S. Sede e da allora tutto è restato fuori discussione, fino al Concilio Vaticano II come vedremo oltre; ndr). FINO A CHE SI MISE BENE IN PIENA LUCE CHE ERA STATO UCCISO DAI GIUDEI, IN ODIO ALLA FEDE CRISTIANA [...]. Quando in seguito l'evidenza su questo fatto e le prove che la stabilivano furono prodotte, e fu ben dimostrata e la morte e il motivo per il quale fu inflitta, e fu constatato anche che gli assassini erano giudei, come risulta dal processo che si conserva attualmente negli archivi segreti a Castel Sant'Angelo [...]. II papa Sisto V deliberò nell'anno 1588 un breve di concessione per la celebrazione della Messa e la recita di un ufficio proprio in onore del B. Simone, nella città e in tutta la diocesi di Trento [...]. Tra ciò che Noi (Benedetto XIV, ndr) abbiamo concesso per il culto del Beato Andrea (martirizzato anche lui dai giudei, ndr) e ciò che i nostri predecessori hanno decretato per il culto del Beato Simone, vi è tuttavia questa differenza , che IL NOME DEL BEATO SIMONE È STATO ISCRITTO, DIETRO ORDINE DEL PAPA GREGORIO XIII, NEL MARTIROLOGIO ROMANO...". Vi è stato dunque un giudizio della Chiesa riguardo all'omicidio rituale di Simonino, che si chiama BEATIFICAZIONE. Questo giudizio è di ordine inferiore alla Canonizzazione in cui l'infallibilità del Papa interviene e rende tale atto irreformabile. Non è questo il caso della Beatificazione. Ma essa resta, al di sotto della canonizzazione, il decreto più forte e importante che possa dare la Chiesa [...]. Da che Roma si è riservata le cause di beatificazione, tali decreti restano IMMUTABILI DE FACTO, come la canonizzazione lo è di diritto [...]. È [...] per rendere impossibile ogni disprezzo sul pensiero della Chiesa che Gregorio XIII ha proceduto, riguardo al martirio di Trento, ad un atto talmente eccezionale che appare solo in questo caso nella storia della Chiesa [...] Gregorio XIII iscrisse il fanciullo di Trento al Martirologio e non sotto la Voce di Beato ma sotto quella di Santo (passio SANCTI Simonis pueri) [...]. Da qui a concludere all'equivalenza con un decreto di canonizzazione sarebbe eccessivo [...]. Dal momento in cui i Papi indicano che si può procedere alla canonizzazione, la canonizzazione implicita non segue necessariamente [...]. Ma resta fermo che, al di sotto del decreto infallibile (di canonizzazione) la testimonianza dei decreti di beatificazione è [...] la più importante che possa rispondere, in questo mondo, della verità storica di un fatto; e che l'atto che esprime tale testimonianza è l'atto della suprema autorità spirituale della Chiesa. Quindi negare la realtà del fatto affermato (Simonino ucciso dagli ebrei in odio alla fede, ndr) non sarà un'eresia, ma un'affermazione TEMERARIA" (95). Infine, per concludere, un'ultima obiezione, mossa, niente meno, dal commissario pontificio Battista de' Giudici o.p. (che mostra o la sua ignoranza colpevole, essendo un Vescovo domenicano, o la sua malafede, come apparirà chiaro dalla nostra risposta). Per il de' Giudici il martirio doveva essere un atto cosciente o volontario da parte della vittima; "In particolare egli negava che i bambini potessero essere martiri e santi, in quanto, per definizione, essi non possono fare nessun atto di volontà, quindi non hanno alcun merito proprio anche se sono uccisi" (96). Anche il lettore che non è sacerdote e domenicano sa benissimo che la Chiesa ha canonizzato i Santi Martiri Innocenti, fatti uccidere da Erode in tenera età. San Bernardo scrive: "Saranno stati martiri agli occhi tuoi, mio Dio, anche coloro nei quali né l'uomo né l'Angelo hanno potuto scoprire un merito ma che il singolare favore dalla tua grazia ha voluto arricchire [...]. Pace agli uomini, anche a quelli che non hanno ancora l'uso della propria volontà: ecco il mistero della mia misericordia (dice il Signore)". Noi, battezzati con l'acqua, dobbiamo rendere gloria a questi neonati battezzati nel proprio sangue. "I fanciulli che vennero uccisi in odio alla fede (SS. Innocenti) SI DICONO VERI MARTIRI, perché in questo caso l'accettazione della volontà fu supplita da una grazia particolare" (97).



L'AUTORITÀ DELLA S. SCRITTURA E DELL'ARCHEOLOGIA I SACRIFICI UMANI NELL'ANTICO TESTAMENTO


"La religione legittima in Israele condanna qualsiasi sacrificio umano (98); sono un'empietà dei Cananei e sono proibiti con severità. ESSI FURONO PRATICATI (99) NELLA RELIGIONE POPOLARE contaminata appunto per influsso cananaico [...]. Severe sono le condanne ripetute frequentemente dai profeti" (100). Queste documentano L'INFILTRARSI DI RITI ABOMINEVOLI FRA GLI ADORATORI DI JAHWEH, e quanto essi fossero estranei al vero spirito della religione ebraica" (101). Ora non essendo più la religione attuale degli ebrei la Mosaica, ma la rabbinico-talmudica, contaminata quindi dalla Càbala spuria egiziano-babilonese, non ci si stupisce che proprio gli stessi sacrifici umani - che erano praticati nella religione popolare (102) - si siano infiltrati di nuovo tra i figli carnali di coloro che adoravano Jahweh, di cui non conservano più lo spirito che vivifica, mentre tengono la lettera che uccide. Queste verità vengono confermate, come scrive mons. Spadafora, dai profeti ispirati; SONO pertanto DIVINAMENTE RIVELATE. Sentiamo Geremia: "I FIGLI DI GIUDA HANNO INNALZATO ALTARI A TOPET, AFFINE DI CONSUMARVI NEL FUOCO I LORO FIGLI E LE LORO FIGLIE".(103) Moloch "è la divinità cananea Milk [...] alla quale erano offerti sacrifici umani, come dimostrano le recenti scoperte archeologiche [...]. Il Vecchio Testamento alla divinità Moloch sempre congiunge e riferisce i SACRIFICI UMANI IN PARTICOLARE DI BIMBI (104). ESSI VENIVANO SGOZZATI (105) E QUINDI POSTI A BRUCIARE SU UNA GRIGLIA".(106) La scienza archelogica conferma dunque anche oggi ciò che Dio ha rivelato e ciò che i nostri occhi stenterebbero a credere, se non vi fossero tante e tali prove che possono essere definite schiaccianti senza paura di esagerare.



AUTORITÀ GIUDAICHE: IL TALMUD


"Già nella parte più antica del Talmud, detta Mischna, vi è espressa l'opinione che andare attraverso il fuoco (107) non accennasse un sacrificio umano, ma soltanto ad una cerimonia simbolica di purificazione... Solo nel Talmud posteriore si trova la descrizione di UN SIMULACRO DEL DIO MOLOCH CHE VENIVA FATTO ARROVENTARE E NELLE CUI BRACCIA SAREBBERO STATI GETTATI DEI BAMBINI VIVI. (Cfr. presso KORTLEITNER, De polytheismo; 216 ss)., il materiale raccolto a questo riguardo" (108). "Moloch [...] (è) il nome di un idolo a cui gli Ebrei del tempo dei re sacrificavano vittime umane nella Valle di Hinnon (Geenna) presso Gerusalemme (109) [...]. È CERTO che NEI PERIODI DI SINCRETISMO religioso, GLI EBREI USARONO NEL CULTO DI MOLOCH VITTIME UMANE [...] OFFRENDO, BRUCIANDOLI IN OLOCAUSTO, I PROPRI FIGLI" (110).



LE AUTORITÀ GIURIDICHE


Dopo aver parlato dell'autorità divina della Chiesa e della S. Scrittura scendiamo ora all'ordine naturale, che è il dominio di tutti, credenti o meno. In tale ordine vi sono delle autorità giuridiche e scientifiche. Vediamo le prime. I re che a causa dell'omicidio rituale hanno cacciato dai loro regni gli ebrei, hanno proceduto giuridicamente, altrimenti avrebbero agito da tiranni che non si curano dei loro soggetti, ed avrebbero veramente angariato ingiustamente gli ebrei. Se si obietta che mancano oggi i resoconti dei processi intentati loro riguardo all'espulsione, rispondo che non è possibile farli ritornare all'esistenza dal fuoco che li ha distrutti, o dai terremoti che hanno devastato nel corso della storia molti archivi in cui si trovavano. (Nel caso di S. Simone di Trento, invece, il resoconto è ancora esistente negli archivi segreti vaticani). Va detto inoltre che non vi sarebbero quasi mai criminali condannati giuridicamente se tali fossero solo coloro di cui gli archivi pubblici mantengono il resoconto degli interrogatori. Dove si trovano ora per esempio, i resoconti degli interrogatori di Verre, il pretore siciliano difeso da Cicerone? È vero che possediamo le arringhe del suo avvocato, ma queste non sono i resoconti formali di un processo; allora Verre sarebbe il più innocente e il più perseguitato di tutti gli uomini perché oggi non possediamo gli atti del suo processo? NO! Per questo si può dire che gli ebrei sono stati condannati giuridicamente (come e più di Verre, nel caso di Trento ad esempio), innanzi tutto perché la storia ce lo testimonia, in quanto i re cristiani - di cui ho citato i nomi - furono tra i più giusti che la storia abbia conosciuto e furono canonizzati dalla Chiesa. Se questi fossero stati ingiusti procedendo non giuridicamente contro gli ebrei, la Chiesa offrirebbe all'imitazione dei fedeli modelli che non porterebbero in cielo ma all'inferno, perché ingiusti e falsi; ma noi cattolici sappiamo che la Chiesa nel canonizzare è infallibile, cioè che è infallibilmente vero che l'imitazione degli esempi di tali Santi porta sicuramente in paradiso! Inoltre gli atti del processo di Trento erano conservati ancora sotto il pontificato di Benedetto XIV negli archivi di Castel Sant'Angelo e prima che le truppe piemontesi entrassero a Roma, furono trasferiti nella biblioteca vaticana (La Civiltà Cattolica li ha pubblicati per esteso negli anni 1881 e 1882), per ordine di Pio IX e, col permesso di Leone XIII, possono essere esaminati dagli studiosi.



LE AUTORITÀ SCIENTIFICHE


La storia è una scienza, cioè una cognitio certa, che offre la certezza dell'esistenza del fatto storico, certezza estrinseca o di credibilità, fondata sulla credibilità intrinseca del testimone. Si ha quindi una certezza morale dell'esistenza del fatto storico (qui dell'omicidio rituale). In Storia, le autorità sono gli uomini di scienza storica, di probità storica e di discernimento storico. E per quanto riguarda l'omicidio rituale tali autorità sono i Papi e i Bollandisti.
I PAPI E LA LORO SCIENZA STORICA
Ritengo che non sia necessario insegnare a nessuno che i Papi sono sempre stati stimati tra gli uomini più sapienti della loro epoca; qui presento, a fedeli e non, l'autorità della loro SCIENZA UMANA e non parlo dell'assistenza dello Spirito Santo che li rende infallibili. Ora ciò che i Papi conoscono meglio, dopo la teologia e il diritto canonico, è la storia dell'umanità, che coincide in gran parte con quella sacra e con quella della Chiesa.


La loro probità storica
Normalmente (salvo qualche rara eccezione, che conferma la regola) la figura del Papa si presenta nella storia con un riflesso di onestà che dovrebbe contraddistinguere ogni ministro di Dio. Il loro discernimento storico. Parlo di discernimento, infatti la prudenza dei Papi è proverbiale; immaginiamoci allora con quale maturità e ponderazione i romani Pontefici dovettero trattare una materia così delicata come quella che stiamo esaminando.



I BOLLANDISTI E LA LORO SCIENZA STORICA


Dopo i Papi, i Bollandisti sono i più esperti conoscitori di tale materia storica. Il loro nome deriva da Jean Bolland che "[... ] s'era guadagnato per reputazione di brillante professore e le sue conoscenze dell'antichità giustificavano la scelta dei superiori" (111).
La loro probità storica
Il carattere di Bolland è al di sopra di ogni attacco; il primo che lo criticò fu Voltaire, il meno serio di tutti gli uomini, il cui motto era: "calunnia, calunnia qualche cosa resterà". Il loro discernimento storico. Se ci fosse un rimprovero da muovere ai Bollandisti, sarebbe piuttosto di aver difeso ad oltranza i diritti della Storia. Senza aver nulla in comune con la scuola scettica, i Bollandisti hanno spinto - nell'esame delle testimonianze - la severità al massimo; se peccato c'è stato (riguardo soprattutto ai neo-Bollandisti) c'è stato per eccesso di severità e di critica storica e non per difetto o credulità; in breve i Bollandisti non raccontano favole ma sono storici seri. Ora tale estrema severità, non ha impedito loro di scrivere più volte sull'omicidio rituale (112).



IL RACCONTO DEL MARTIRIO


"Nelle loro confessioni [...] tutti i nove principali imputati fornirono una versione più o meno concorde degli scopi e del rituale dell'omicidio in vilipendium christianæ fidei, condotto il bambino ancora vivo nella camera che precede la sinagoga [...]. Samuele avrebbe legato un fazzoletto intorno al collo del piccolo, che il vecchio Mosè, seduto in uno scanno, teneva sulle ginocchia, perché non si udissero i lamenti. Quindi Mosè con una tenaglia di ferro avrebbe inciso la mascella destra di Simone, seguito da Samuele e Tobia che intanto, alternandosi con Mohar, avrebbero raccolto il sangue in una scodella. Tutti i presenti avrebbero poi punto il bambino in tutto il corpo con aghi a pomello, recitando maledizioni all'indirizzo dei cristiani. Sempre con la stessa tenaglia sarebbe stata poi incisa la tibia destra, mentre con un coltello il vecchio Mosè avrebbe praticato al bambino una sorta di circoncisione. Simone è stato dunque tenuto, iam quasi semi mortuum, eretto sullo scanno con le braccia tese in forma crucifixi, mentre tutti gli intervenuti avrebbero ripreso a pungerlo con gli aghi per tutto il corpo, ripetendo le maledizioni all'indirizzo dei cristiani. Il bimbo sarebbe morto proprio in questi frangenti, dopo essere stato tormentato per circa mezz'ora. Tutti gli inquisiti risultano anche bene informati sulle finalità pratiche del rito omicida [...]. Samuele risponde che nel lontanissimo passato, prima che la fede cristiana divenisse tanto potente, i più saggi tra gli ebrei della regione di Babilonia, stabilirono che il sangue di un bambino cristiano ita interfectus sarebbe stato di gran giovamento alla salute delle anime dei giudei, ma alla condizione che [...] interficentur ea forma qua fuit interfectus Jesus" (113). Per avere maggiori dettagli si può consultare lo stesso volume da pag. 109 a 454, che riporta gli atti del processo, oppure La Civiltà Cattolica (114).



I FRANCESCANI OSSERVANTI E "LA CAMPAGNA DI ODIO ANTIEBRAICO"


"A Trento [...] non c'era bisogno delle prediche di Bernardino da Feltre per dar vita al sospetto di omicidio rituale, come vuole una tradizione, oggi peraltro discussa. Abbia o meno Bernardino profetizzata la triste vicenda della Pasqua del 1475 (l'uccisione di S. Simonino; ndr) [...]. Certo è che il CASO TRENTINO DEVE ESSERE MESSO IN RELAZIONE CON LA CAMPAGNA DI ODIO ANTIEBRAICO PROMOSSA SUL SECONDO QUATTROCENTO SOPRATTUTTO DAI FRANCESCANI OSSERVANTI, contestualmente alla polemica contro il prestito usuraio ed in favore dei Monti di Pietà. La lotta contro le usure diviene anzi tutt'uno con la polemica contro gli ebrei, e il Monte di Pietà l'espediente per sovvenire i poveri [...] e così "evitare la rabiosa voragine de le usure et rabiosa perfidia et dura cervice de' Iudii, usurpatori delle substantie et SUCCATORI DEL SANGUE de li cristiani". È quanto si legge, ad esempio, nel proemio degli statuti del Monte Pio di Rieti, dettati dallo stesso Bernardino da Feltre nel 1489, dove il riferimento all'uso del SANGUE CRISTIANO e quindi all'omicidio rituale non è soltanto un'allusione retorica, ma l'affermazione di una pratica abituale associata all'esercizio dell'usura. Il nesso tra usura e omicidio rituale era del resto già presente [...] nella Storia di Simone di Giovanni Mattia Tiberino, uno dei medici che avevano eseguito la perizia sul cadavere del bambino. Anche Brescia, città di provenienza del Tiberino [...] aveva visto il violento intervento dei predicatori francescani, che negli anni 1440 prima, con la presenza di Bernardino da Siena, e quindi, negli anni 1460, di Giacomo della Marca e Michele Carcano; predicazione che, dopo i fatti di Trento, porterà all'espulsione degli ebrei dalla città" (115). Ma vediamo un po' chi fossero questi terribili predicatori francescani fomentatori di una "campagna di odio antiebraico" ed operatori di "interventi violenti". Il primo è il BEATO BERNARDINO DA FELTRE. Nato a Feltre nel 1439, fu battezzato col nome di Martino ed assunse quello di Bernardino in onore di S. Bernardino da Siena, di cui rinnovò la prodigiosa attività di predicatore e di Santo, entrando il 14 maggio 1456 a Padova, tra i Frati Minori Osservanti della provincia veneta. "Fanciullo di ingegno precoce, avido di letture, fece rapidi progressi negli studi umani-stici, tanto che a 11 anni leggeva e parlava il latino con facilità [...]. Studente di diritto a Padova, era ammirato da tutti per la serietà della condotta e l'intelligenza [...]. Quando predicò nella città il francescano S. Giacomo della Marca, discepolo di S. Bernardino da Siena, la sua parola finì per convincerlo e Bernardino prese l'abito dei frati minori [...]. Dal 1469 (anno in cui fu nominato predicatore, ndr) fino alla morte, non cessò di predicare e percorse tutta l'Italia centro-settentrionale [...]. Molte volte a piedi scalzi, trovandosi spesso in frangenti difficili per le avverse condizioni atmosferiche [...] l'espulsione da parte dei principi, l'ODIO DEGLI USURAI E DEGLI EBREI [...]. Le sue prediche attiravano uditori senza numero e se lo contendevano le città più illustri [...]. Promotore dei Monti di Pietà [...], nonostante la forte opposizione della maggior parte dei suoi confratelli, sostenne, da esperto giurista, che era lecito esigere il pagamento di un modesto interesse sul mutuo, necessario al funzionamento della organizzazione bancaria. Contro l'usura fu inflessibile. Una grave lotta sostenne a Trento quando nel 1476 ACCUSÒ GLI EBREI DI STROZZINAGGIO e al fondo della sua drammatica cacciata da Firenze [...] ci fu il risentimento della Signoria contro quel frate [...] che aveva denunziato le angherie fatte alla povera gente da prestatori senza coscienza [...] Bernardino incontrò sereno la morte a Pavia il 28 settembre 1494 [...]. Venerato subito dal popolo, il suo culto fu confermato nel 1654 per l'Ordine francescano e le diocesi di Feltre e di Pavia. I Minori ne celebrano la festa il 28 settembre" (116). "L'implacabile lotta iniziata a Trento nel 1476 contro gli usurai, specialmente ebrei, [...] gli valse lo sdegno di alcuni di questi, e perfino ATTENTATI ALLA VITA..." (117). Cerchiamo di vedere in dettaglio la profezia che il Beato fece, del martirio di S. Simonimo. "Nell'anno 1475, Bernardino predicò la Quaresima a Trento; fu allora che cominciò a predicare contro i giudei, dei quali non cessò fino alla morte di denunciare le perfidie ed i crimini [...]. Rimproverò agli abitanti di Trento di essere troppo familiari con loro [...]. SI ATTIRò così LA MALEVOLENZA DI ALCUNI CRISTIANI, CHE PRETENDEVANO CHE BERNARDINO AVESSE TORTO AD ATTACCARE DELLE PERSONE CHE, SALVO LA FEDE, ERANO PERBENE. "Voi non sapete" rispose l'uomo di Dio, "quale crimine stanno preparando contro di voi questi pretesi uomini perbene. Ma Pasqua non passerà senza che i giudei vi diano un segno della loro bontà". "Venne così il martirio della Settimana Santa, e mentre i cristiani si preparavano a celebrare i misteri della Passione del Salvatore, i giudei complottavano di immolare un fanciullo cristiano e di bere il suo sangue durante le loro infami cerimonie degli azzimi [...] un certo Tommaso rubò un bambino di 2 anni e 5 mesi, chiamato Simone, [...]. E durante la notte questa vittima innocente fu immolata dal furore dei giudei..." (118). A Crema Bernardino predicava così: "Non BISOGNA NUOCERE LORO in nulla, né in quanto alle loro persone, né nei loro beni. La GIUSTIZIA E LA CARITÀ CRISTIANE DEVONO ESERCITARSI ANCHE RIGUARDO DEI GIUDEI, poiché hanno la nostra stessa natura [...]. MA non è men vero che LE LEGGI CANONICHE PROIBISCONO ESPLICITAMENTE DI FREQUENTARLI TROPPO ASSIDUAMENTE e familiarmente; di SCEGLIERLI COME MEDICI... (ricordo come S. Bernardino raccontasse sovente che un medico e ebreo ad Avignone si vantava sul suo letto di morte di aver ucciso, invece di guarirli, più di duemila malati cristiani...). Di assistere alle loro feste [...]. Gli usurai ebrei passano ogni misura; strozzano i poveri e s'ingrassano della loro sostanza" (119). Ora, come può un Beato che ha operato tanti miracoli e che ha condotto una vita sì santa essere fomentatore di "ODIO anti-eantiebraico"? Ho riportato le sue stesse parole in cui afferma che bisogna usare anche verso i giudei la CARITÀ cristiana e che non è lecito far loro del male; però il Beato raccomanda la prudenza nel trattare con i giudei in quanto essi sono i persecutori di Cristo e dei cristiani: "Sinagoghe judeorum fontes persecutionum", diceva già Tertulliano. Perciò né odio, come dicono gli autori del libro sui Processi di Trento; né tantomeno filogiudaismo o falsa carità o meglio ancora sentimentalismo filantropico nei confronti del popolo deicida. "Siate semplici come colombe, e prudenti come serpenti" ci ha detto Nostro Signore Gesù Cristo, la Sapienza Incarnata. Per quanto riguarda gli altri "fomentatori di ODIO antiebraico", ebbene essi sono SAN GIACOMO DELLA MARCA e SAN BERNARDINO DA SIENA; non occorre che scriva delle loro gesta; basta il pronunciamento infallibile ed irreformabile della Chiesa che li ha canonizzati. Ora è impossibile che un canonizzato sia un fomentatore di odio, che è uno dei peccati più gravi che ripugnano e contraddicono alla Santità vera!



SAN SIMONINO NON È PIÙ BEATO,
IL VATICANO II È ARRIVATO!


SHALOM, mensile ebraico d'informazione, al n. 5 del maggio 1991 pag. 35, alla rubrica PREGIUDIZIO, intitola: "Questo Beato è da cancellare". Si riferisce proprio a S. Simonino e dice: "Si trattava dell'omicidio rituale e precisamente di quello che sarebbe stato perpetrato nel 1475 da ebrei di Trento su un bambino che nel 1589 venne beatificato da Papa Sisto V con il nome di Simonino. Il culto del Beato [...] è continuato fino a non molti anni fa. È merito di Gemma Volli (ebrea; ndr) se l'Arcivescovo di Trento, Alessandro M. Gottardi, nel novembre 1963 ordinò di bruciare tutte le copie di un libretto antiebraico che veniva venduto in chiesa [...] e nel 1964 fece chiudere la cappella dedicata al B. Simonino [...] In seguito l'arcivescovo proibì la decennale processione ed infine il 4 maggio 1965 la Sacra Congregazione dei Riti aboliva il culto del Beato Simonino". "La decisione - commenta la BIBLIOTECA SANCTORUM - è stata accolta con soddisfazione anche dal mondo israelita, che vede così cadere una secolare INGIUSTA accusa a suo carico e un argomento che aveva tanto peso nell'accreditare la LEGGENDA dell'omicidio rituale" (120).



SOLUZIONE


"ROMA DELENDA EST", "QUESTO BEATO È DA CANCELLARE". Nell'articolo sul Deicidio, si è visto come Jules Isaac, ai tempi del Concilio, abbia chiesto o meglio, comandato ed ottenuto, la modifica delle preghiere liturgiche riguardanti gli ebrei [...]. L'affermazione che i giudei non sono affatto responsabili della morte di Cristo [...] (come) l'origine dello schema conciliare (Nostra Ætate) fosse dovuto ad una domanda di Jules Isaac al Vaticano. Ora invece vediamo come un'altra ebrea Gemma Volli abbia ordinato ed ottenuto la cancellazione di un processo di beatificazione, durante il Concilio Vaticano II. Ma se solo "la canonizzazione è un atto definitivo, solenne col quale il Papa con la pienezza dei suoi poteri e con l'infallibilità di cui è investito, dichiara che il Beato è in Paradiso ed impone ai cristiani di venerarlo come Santo" mentre "la beatificazione è (soltanto) un atto preparatorio, con cui si permette il culto pubblico [...] di qualche servo di Dio sotto il titolo di Beato [...]. Le sentenze di beatificazione non sono definitive, infallibili, irrevocabili [...] È PERO SEMPRE TEMERARIO SOSTENERE IN UN DATO CASO CHE LA CHIESA ABBIA REALMENTE, IN UN TAL GIUDIZIO, ERRATO" (121). Ora mi sembra lecito di poter concludere che la nuova religione del Vaticano II ha affermato TEMERARIAMENTE che la Chiesa di Roma ha errato realmente nel giudizio di beatificazione di S. Simonino di Trento. Ebbene questa cancellazione è un'altra tappa nella via del cedimento, dell'abbandono e della capitolazione da parte cristiana e un'avanzamento del processo di infiltrazione e di penetrazione fino al vertice della Chiesa della Càbala giudaica. Ma Nostro Signore ci ha promesso "PORTÆ INFERI NON PRÆVALEBUNT ADVERSUM EAM"; umanamente parlando assistiamo allo scacco e alla sconfitta (come il Venerdì Santo contempliamo la morte e l'umiliazione dell'umanità di Nostro Signore Gesù Cristo), ma coll'occhio della fede crediamo nella vittoria gloriosa (come la Domenica di Pasqua contempliamo la Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo): "Regnavit a ligno Deus"; "Surrexit vere, Alleluja!"
N O T E
(1) Cfr. La morale giudaica, in La Civiltà Cattolica, serie XV, vol. V, fase. 1022, 10 gennaio 1893, pag. 147.
(2) Cfr. D. ALIGHIERI, Divina Commedia, Paradiso, V, vv. 80 - 81.
(3) Cfr. P. OREGLIA, op. cit., pag. 146.
(4) Ibid., pag. 147.
(5) Ibid., pagg. 148-149.
(6) Cfr. Talmud, Trattato Baba Metsigna, fol. 114, Ed. d'Amsterdam 1645, e Trattato Barakouth fol. 88; MAIMONIDE, Trattato dell'Omicidio, cap. II, art. 2; Cfr. PRANAITIS, Christianus in Talmude Judeorum, Parte 1a, cap. II, pagg. 54-61, Petropoli.
(7) Cfr. P. OREGLIA, op. cit., pag. 150.
(8) Cfr. MAIMONIDE, Hilkhtoh Akum, X, 6; P. OREGLIA, op. cit., pag. 159.
(9) Cfr. Cit. in La Stampa, del 17 novembre 1991.
(10) Cfr. Sanhedrin 586, cit. in PRANAITIS, op. cit., part. 2, pagg. 76-77.
(11) Cfr. Abhodah Zarah, 54a, Baba Metsigna, cap. V, par. 6 pag. 14, cit. in PRANAITIS, op. cit., parte 2a pagg. 96-l00; La frode Babha Kama, 113b.
(12) Cfr. Babha Kama, 113b.
(13) Cfr. Babha Bathra, 54b.
(14) Cfr. Talmud, Trattato Baba Metsigna, fol. 111 op. cit., pag. 151.
(15) Cfr. Talmud, tom. 3, lib. 2, cap. IV, art. 5, pag. 279.
(16) Cfr. SEPHER MITZVOT, fol. 85, c. 2, 3, cit. in La Civiltà Cattolica, pagg. 156-157.
(17) Cfr. Sepher Or Israel, 177b.
(18) Ibid., pag. 160.
(19) Cfr. cit. in A. SAVINE, Le mystère du sang chez les juifs de tous les temps, Parigi 1890, pagg. 251-365.
(20) Cfr. A. MONNIOT, Le crime rituel chez les juifs, Ed. Tequi, Parigi 1914, pagg. 73-136.
(21) Cfr. L. FERRARO, El ultimo protocolo, Ed. A. A. Cultural, Madrid 1986, pagg. 37-76.
(22) Cfr. P. CONSTANT, Les Juifs devant l'Eglise et l'histoire, Parigi 1891, Ed. Arthur Savaete, pagg. 227-228.
(23) Cfr. La morale giudaica e il mistero del sangue, in La Civiltà Cattolica, serie XV, vol. V, fasc. 102, 12 gennaio 1893, pag. 269.
(24) Ibid., pagg. 270-272.
(25) Ibid., pag. 323, 6a ed. di Torino, Tip. Borri, 1874.
(26) Cfr. La Civiltà Cattolica serie II, vol. VIII, pag. 230 e ss.
(27) Cfr. La Civiltà Cattolica, pagg. 273-276.
(28) Ibid, pag. 278.
(29) Ibid., pag. 280.
(30) Cfr. Monumenta historica Germania Scriptorum, vol. VI, pag. 500.
(31) Cfr. BOLLANDISTI, vol. III di marzo, 588; e Monumenta ibid.
(32) Cfr. Monumenta ibid.
(33) Cfr. BOLLANDISTI ibid; pag. 591.
(34) Cfr. Parigi all'anno 1881, n. 15, e BOLLANDISTI 25 marzo, pag. 589.
(35) Cfr. Blanca Hispania illustrata, Tomo III, pag. 657.
(36) Cfr. RICHIERI Acta Senonensia Monum., XXV, pag. 324 ed altrove.
(37) Cfr. BARONIO n. 42 sopra quell'anno.
(38) Cfr. GIOVANNI DA LENT, De Pseudo Messiis, pag. 33.
(39) Cfr. BOLLANDISTI vol. VI di luglio, pag. 494.
(40) Cfr. LAURENT, Les affaires de Syrie, tom. II, pag. 326. Ed. di Parigi 1846.
(41) Cfr. CLUVERIO EPITOME Hist. pag. 541.
(42) Cfr. ANNAL. COLMAR, Monum. XVII, 191.
(43) Cfr. BOLLANDISTI, vol. II di aprile 1838.
(44) Cfr. BARONIO, n. 61. Acta Colmar. Monument. XVII, 210.
(45) Cfr. Radeurs Bavaria sanecta Tomo II, pag. 331. Monum. XVII, 415.
(46) Cfr. BOLLANDISTI, vol. II di aprile 697. Monum. XVII, 77. BARONIO 1287 n. 18.
(47) Cfr. BOLLANDISTI, vol. II, di aprile.
(48) Cfr. Ann. Colm., II, 30.
(49) Cfr. Monum., XI, 658.
(50) Cfr. Ann. Colm., II, 32.
(51) Cfr. Ann. Colm., II, 39.
(52) Cfr. BARONIO, 64.
(53) Cfr. RADERO 351.
(54) Cfr. Storia del B. Alberto di Simone Habiki, presso i BOLLANDISTI, vol. II di aprile.
(55) Cfr. Question Juive, pagg. 59-60.
(56) Ibid.
(57) Cfr. BARONIO, 31.
(58) Cfr. BARONIO, 31; BOLLANDISTI, vol. III di aprile 978.
(59) Cfr. S. HABIKI, op. cit.
(60) Ibid.
(61) Cfr. Bolland. 3 vol. di luglio 462.

Augustinus
03-01-04, 09:56
Senza entrare nel merito della discussione, come moderatore di questo forum, non posso far a meno di chiedere, per cortesia, che materiale attinto dal sito estremista www.holywar.org non sia qui postato.
Quindi, prego qualsiasi forumista di rivolgersi ad altre fonti e studi, magari più autorevoli ed obiettivi.
Questo forum, infatti, è bene precisarlo, non si riconosce affatto nelle posizioni assunte da quel sito nè intende condividerle, dal momento che i curatori del predetto, sotto mentite spoglie religiose, perseguono finalità politiche estranee alle posizioni che contraddistinguono l'animo e la linea di condotta di questo forum.
Nel ringraziare i forumisti che vorranno attenersi a questo orientamento, saluto tutti cordialmente nel Signore.

Augustinus

cm814
03-01-04, 11:16
Ci sono cose alle quali è bene che un fedele non dia risposte. Non tocca a noi.
Premesso ciò, sul beato Simonino io so soltanto che la Santa Madre Chiesa lo elesse a tale stato, per via delle vicende di cui fu vittima. Dire che si trattò di un errore giudiziario, è come dire che la Chiesa ha sbagliato, dal momento che il caso giudiziario, quando si tratta di beati o santi, diventa, per se stesso, caso teologico.

Per il resto, la Chiesa nel CVII non si è espressa, e per un cattolico, per quel che ne so, le parole dei teologi valgono come il due di coppe a briscola. Nulla!

krentak the Arising!
03-01-04, 11:39
Originally posted by cm814
Dire che si trattò di un errore giudiziario, è come dire che la Chiesa ha sbagliato, dal momento che il caso giudiziario, quando si tratta di beati o santi, diventa, per se stesso, caso teologico.

Sostenere che sia possibile (e non che ci sia stato sicuramente) un errore giudiziario nell'individuazione dei colpevoli non inficia assolutamente la beatificazione di Simone da Trento. Detto questo, credere che sia esistita una pratica detta "omicidio rituale" operata dagli ebrei è una sciocchezza, da sempre condannata dalla Chiesa (in cui non fanno Magistero i santi, figurarsi gli eretici), giustificabile nei secoli passati in ragione della scarsa cultura e delle sacche di superstizione pagana presenti nella popolazione, nonchè per l'istintiva avversione umana nei confronti del diverso o dello straniero.

cm814
03-01-04, 14:07
Originally posted by Manuel
...................
(Jerusalem Post, israele.net, 7.04.03)

Accidenti, che rassicurante fonte!

cm814
03-01-04, 14:08
Originally posted by krentak
Sostenere che sia possibile (e non che ci sia stato sicuramente) un errore giudiziario nell'individuazione dei colpevoli non inficia assolutamente la beatificazione di Simone da Trento.

..... che è stato beatificato per che cosa?

Peucezio (POL)
04-01-04, 01:08
>Senza entrare nel merito della discussione, come moderatore di questo forum, non posso far a meno di chiedere, per cortesia, che materiale attinto dal sito estremista www.holywar.org non sia qui postato.
Quindi, prego qualsiasi forumista di rivolgersi ad altre fonti e studi, magari più autorevoli ed obiettivi.
Questo forum, infatti, è bene precisarlo, non si riconosce affatto nelle posizioni assunte da quel sito nè intende condividerle, dal momento che i curatori del predetto, sotto mentite spoglie religiose, perseguono finalità politiche estranee alle posizioni che contraddistinguono l'animo e la linea di condotta di questo forum.
Nel ringraziare i forumisti che vorranno attenersi a questo orientamento, saluto tutti cordialmente nel Signore.

Augustinus<



Scusa, ma che c'entra Holywar? Chi l'ha citata?
Non escludo che Holywar abbia riportato alcuni dei documenti citati dal prof. Damiani. D'altronde Holywar riporta molto materiale. In un link esterno riporta anche l'intera Vulgata di San Girolamo, cioè la Bibbia. La Bibbia è quindi un testo da bandire, razzista, antisemita, inattendibile, da non postare qui?

Augustinus
04-01-04, 10:33
Originally posted by Peucezio
Scusa, ma che c'entra Holywar? Chi l'ha citata?
Non escludo che Holywar abbia riportato alcuni dei documenti citati dal prof. Damiani. D'altronde Holywar riporta molto materiale. In un link esterno riporta anche l'intera Vulgata di San Girolamo, cioè la Bibbia. La Bibbia è quindi un testo da bandire, razzista, antisemita, inattendibile, da non postare qui?

Caro Peucezio,
non fare finta di non capire. Sai bene che il testo postato dal prof. Damiani è ripreso pari pari da quel sito (http://www.holywar.org/italia/txt/santi_soppressi.htm).
Almeno per onestà culturale sappi riconoscerlo.
E sai bene che non è per la Bibbia che io ho chiesto di non postare dal suddetto, quanto piuttosto per i suoi contenuti estremisti ed assai spesso parziali ed imprecisi. Essi non sono peraltro "innocenti", quanto piuttosto, sotto mentite spoglie religiose o pseudo-religiose, palesemente politici e marcatamente neo-nazisti.
Tanto rende lo stesso sito assolutamente inaccettabile, i cui contenuti sono da non postare in questo forum. Se proprio si vuole discutere su certi temi, almeno si abbia l'accortezza di postare da siti più accurati, attendibili e meno "estremisti" politicamente.
Cordialmente

Augustinus

franco damiani (POL)
04-01-04, 18:54
Originally posted by Augustinus
Senza entrare nel merito della discussione, come moderatore di questo forum, non posso far a meno di chiedere, per cortesia, che materiale attinto dal sito estremista www.holywar.org non sia qui postato.
Quindi, prego qualsiasi forumista di rivolgersi ad altre fonti e studi, magari più autorevoli ed obiettivi.
Questo forum, infatti, è bene precisarlo, non si riconosce affatto nelle posizioni assunte da quel sito nè intende condividerle, dal momento che i curatori del predetto, sotto mentite spoglie religiose, perseguono finalità politiche estranee alle posizioni che contraddistinguono l'animo e la linea di condotta di questo forum.
Nel ringraziare i forumisti che vorranno attenersi a questo orientamento, saluto tutti cordialmente nel Signore.

Augustinus
Il materiale da me inviato è opera del sacerdote cattolico don Curzio Nitoglia, è frutto di dieci anni di ricerche ed è tratto dalla rivista cattolica "Sodalitium" (ora anche nel volume "Per padre il diavolo", Società editrice Barbarossa, Milano, 2002).

franco damiani (POL)
04-01-04, 22:20
Originally posted by cm814
..... che è stato beatificato per che cosa?
Ma come, non lo sai? Perché era un bravo bambino, ubbidiente ai genitori...

franco damiani (POL)
04-01-04, 22:26
Originally posted by Manuel
QUADRO STORICO

Il Medioevo è agli sgoccioli. I Comuni diventano delle Signorie ed i pensieri religiosi sono in piena crisi. A Trento il contadino insorge davanti alla prepotenza del clero. C’è lo scisma dell’Occidente, ci sono due Curie e due Sacri Collegi.
E pensare che a me avevano insegnato che il grande scisma finì nel 1415 e il piccolo nel 1449...

cm814
07-01-04, 00:42
Originally posted by franco damiani
E pensare che a me avevano insegnato che il grande scisma finì nel 1415 e il piccolo nel 1449...

Tra l'altro, l'idea del contadino che insorge contro il clero è una emerita cretinata.... per tanti, tanti motivi. ;)

07-01-04, 01:19
Originally posted by franco damiani
E pensare che a me avevano insegnato che il grande scisma finì nel 1415 e il piccolo nel 1449...

Infatti, il periodo storico da inquadrare per quanto rigurda le vicende più importanti della Chiesa è questo hai solo precisto le date che risalgono a 20, 50 anni prma della morte di Simonino.

Peucezio (POL)
09-01-04, 01:50
>Tra l'altro, l'idea del contadino che insorge contro il clero è una emerita cretinata.... per tanti, tanti motivi. <


Non ultimo il fatto che ogni volta che le forze anticlericali e nemiche della Chiesa Cattolica si sono mosse, hanno sempre trovato sulla loro strada l'opposizione fiera e veemente proprio delle masse rurali e contadine, la reazione contro le quali, a causa di questa scelta, è stata sovente nel sengo dell'eccidio generalizzato, dell'efferatezza quando non del vero e proprio genocidio (vedi Lutero, vedi la Vandea, l'Italia Meridionale, il Messico ecc. ecc.)

Dreyer
26-06-04, 18:37
Ho iniziato questo 3d a seguito della cancellazione di 3 post su "tradizione cattolica" che invitavano a fornire le prove dell'omicidio rituale.

Si discuteva a proposito del preteso martire degli ebrei "san" Simonino da Trento e degli altri falsi santi che il fanatismo popolare ha preteso venerare forzando la mano alle autorità ecclesiastiche.

Grazie a dei semplici studi si è giunti alla completa destituzione di ogni fondamento di questi pseudo-culti, ma c'è ancora qualcuno che fa un estenuante lavoro di copia-incolla da siti razzisti tipo holywar, etc. solo per accreditare le trite accuse di "omicidio rituale".

E quando gli si chiede di fornire le prove delle gravi accuse (peraltro passibili di legge Mancino come istigazione all'odio religioso)...cancella i post!

Qui di seguito riporto quindi i post che ho messo in quel 3d.

Dreyer
26-06-04, 18:45
Ancora su "san" Simonino...

<<Il 23 marzo del 1475, giovedì santo, si scatenò a Trento una persecuzione contro gli ebrei, che si diffuse immediatamente nelle terre confinanti.
Quella sera era sparito un bambino, figlio di un tedesco: era stato rapito e ucciso, oppure era caduto da solo nel fossato vicino alla chiesa di S. Pietro; nei paraggi abitavano alcune famiglie ebree. Fu proprio il principale esponente della comunità ebraica, Samuele da Norimberga, a trovare ilcorpo senza vita del bambino finito nel canale; e, subito dopo, avvisò le autorità, ma fu inaspettatamente accusato, insieme ad altre famiglie ebree, dell'omicidio del bambino. E prima ancora che iniziasse il processo, la gente trasformò la piccola vittima in un martire: così nacque S. Simonino.
Il corpo venne imbalsamato ed esposto nella chiesa di S. Pietro. Anche se il commissario pontificio Battista De' Giudici mostrava di essere perplesso, Simonino divenne per volere del popolo, un santo.
Fu la stampa ad informare l'Europa intera del delitto accaduto a Trento: alcune immagini raffiguravano gli ebrei che, con pinze e coltelli, infierivano sul corpo del bambino e dei libelli raccontavano i tragici avvenimenti e le "prove" dell'omicidio; si trattò di uno dei primi delitti inventati dalla stampa.
Intanto il nuovo santo compiva miracoli, mentre i suoi presunti assassini subivano torture di ogni genere; esausti, confessarono tutto quello che i giudici volevano sentir dire da loro. Il conte del Tirolo, Sigismondo, infastidito dalla vicenda, decise di sospendere il processo; ma la fede popolare rispose con 39 nuovi "miracoli", compiuti dal bambino. Il conte ritirò la sua richiesta e, alcuni mesi dopo, gli accusati furono bruciati sul rogo di piazza Duomo. Il resto della comunità ebraica lasciò subito la città, per paura del clima che si era creato.
L'uomo medioevale, soprattutto quello ignorante, vedeva in ogni ebreo un possibile assassino di bambini, come noi oggi vediamo dietro ogni arabo, un terrorista di Al Qaeda.
E "san Simonino" rimase sugli altari fino al 28 ottobre del 1965: solo allora, dopo quasi cinquecento anni, fu dichiarato decatuto il culto dell'immagginario martire. Poi nel 1992, sul luogo dove gli ebrei erano stati mandati al rogo nel 1475, fu posta una lapide in ricordo dei fatti. Ma, se l'ignoranza può essere una scusa, comunque labile, per i trentini del Quattrocento, non può più esserlo per gli antisemiti del nostro tempo iper-tecnologico, iper-informato, ma che sembra non voler rinunciare a dei progiudizi razziali, che hanno fatto tante vittime innocenti. >>

Dreyer
26-06-04, 18:54
Questa è la lista dei presunti martiri degli ebrei: osserviamo gli ann idella morte, i contesti sociali i ncui vivono e l'evidenza di topoi letterari.
La lista è stata postata in TC da Sursum Corda il quale l'ha presa direttamente dal sito neonazista e antisemita "holywar", sito più volte colpito da provvedimenti della magistratura per incitamento all'odio razziale e religioso.
Notiamo per inciso che il sito in questione si presenta come "cattolico tradizionale".

<<Anno 1071. A Blois, un bambino crocefisso poi buttato nel fiume. Il Conte Teobaldo fa bruciare gli ebrei colpevoli. -

1114. A Norwich in Inghilterra, Guglielmo, fanciullo di dodici anni, è attirato in una casa ebrea, fu crocifisso in mezzo a mille oltraggi il dì di Pasqua, e perché meglio rappresentasse Gesù Cristo sulla Croce, venne ferito al fianco. -

1160. A Glocester, gli ebrei crocifiggono un bambino. -

1179. A Parigi, il fanciullo Riccardo viene sacrificato nel Castello di Pontoise il Giovedì Santo; ed è onorato come Santo a Parigi. -

1181. A Parigi, San Rodberto, fanciullo, viene ucciso dagli ebrei verso le feste di Pasqua. -

1182. I giudei a Pontoise crocifiggono un giovanetto dodicenne, per cui vengono espulsi dalla Francia. A Saragozza, accade lo stesso a Domenico del Val. -

1236. Presso Hagenau, tre fanciulli di sette anni sono immolati dagli ebrei in odio a Gesù Cristo. -

1244. A Londra, un fanciullo cristiano viene martirizzato dagli ebrei; oggi si venera nella Chiesa di S. Paolo. -

1250. In Aragona, un fanciullo di sette anni viene crocefisso nel periodo della Pasqua ebraica. -

1255. A Lincoln, Ugo fanciullo rapito dagli ebrei viene nutrito fino al giorno del sacrifizio. Molti ebrei convengono da varie parti dell’Inghilterra, e lo crocifiggono, rinnovando in lui tutte le scene della Passione di N. S. come ci narrano Mathieu Paris e Capgrave. Weever ci fa sapere ancora che i giudei delle principali città d’Inghilterra rapivano fanciulli maschi per circonciderli, per flagellarli e per coprire il loro capo di spine. -

1257. A Londra, un altro fanciullo cristiano immolato dai giudei. -

1260. A Wessemburg, un fanciullo ucciso dagli ebrei. -

1261. A Pfortzeim Bade, una bambina settenne strozzata poi dissanguata ed annegata. -

1283. A Magonza, un bambino venduto dalla sua balia agli ebrei e da questi UCCISO. -

1285. A Monaco, un fanciullo viene dissanguato. Il suo sangue serve di rimedio agli ebrei. Il popolo brucia la casa dove gli ebrei si erano rifugiati. -

1286. A Oberwesel sul Reno, Wernher quattordicenne martirizzato per tre giorni con ripetute incisioni. -

1287. A Berna, Rodolfo giovanetto ucciso nella Pasqua dagli ebrei. -

1292. A Colmar, un fanciullo ucciso come sopra. -

1293. A Crems, un fanciullo immolato dagli ebrei, due degli uccisori sono puniti, gli altri si salvano corrompendo le autorità con l'oro. -

1294. A Berna, un altro fanciullo svenato dai giudei. -

1302. A Remken, lo stesso. -

1303. A Weissensee di Turingia, Corrado Scolaro, figliuolo di un soldato, dissanguato con incisioni alle vene. -

1345. A Monaco, il Beato Enrico crudelmente ucciso. -

1401. A Diessenhofen di Wurtemberg, un fanciullo di quattro anni comprato per tre fiorini e dissanguato dagli ebrei. Nel processo fatto per codesto assassinio, l’ebreo accusato confessò «che ogni sette anni tutti gli ebrei hanno bisogno di sangue cristiano. Un altro rivelò che il cristiano assassinato doveva essere minore di tredici anni. Un terzo disse che si servivano di quel sangue nella Pasqua; che ne facevano seccare una parte per ridurla in polvere; e che se ne servivano pei loro riti religiosi.-

1410. In Turingia, sono cacciati gli ebrei per delitti contro fanciulli cristiani. -

1429. A Rovensbourg, Luigi Von Bruck, giovanetto cristiano, viene sacrificato dai giudei mentre li serviva a tavola tra la Pasqua e la Pentecoste: il suo corpo viene trovato ed onorato dai cristiani. -

1454. In Castiglia, un fanciullo è fatto a pezzi ed il suo cuore cotto per cibo. Per questo ed altri simili delitti gli ebrei vengono poi cacciati dalla Spagna nel 1459. -

1457. A Torino, un giudeo è colto nell’istante medesimo, in cui sta per scannare un fanciullo.-

1462. Presso Inspruk, il Beato fanciullo Andrea nato a Rinn, viene dissanguato il 9 luglio dagli ebrei che ne raccolgono il sangue. -

1475. A Trento, il celebre martirio del S. Simoncino, di cui esistono i processi originali; dai quali affiora che gli ebrei di Trento, rei dell’assassinio rituale del S. Simoncino, ne rivelarono molte altre dozzine da loro e dai loro correligionari commessi allo stesso scopo rituale nel Tirolo, nella Lombardia, nel Veneto ed altrove in Italia, Germania, Polonia, ecc. ecc. -

1480. A Treviso, si commette un delitto simile al precedente di Trento. -

1480. Assassinio del B. Sebastiano da Porto Buffole nel Bergamasco. -

1480. A Motta di Venezia, un fanciullo viene immolato il Venerdì Santo. -

1486. A Ratisbona, sei fanciulli vittime degli ebrei. -

1490. A Guardia presso Toledo, un fanciullo crocefisso. -

1494. A Tyrman in Ungheria, un fanciullo rapito e dissanguato. -

1503. A Waltkirch in Alsazia, un fanciullo di quattro anni, venduto da suo padre agli ebrei per dieci fiorini, col patto che gli fosse restituito vivo dopo averne cavato sangue. Gli ebrei lo uccisero dissanguandolo. -

1505. A Budweys, fatto simile. -

1520. A Tyrnau ed a Biring, due fanciulli dissanguati. Perciò furono allora cacciati gli ebrei dall’Ungheria. -

1540. A Suppenfeld in Baviera , Michele di quattro anni torturato per tre giorni. -

1547. A Rave in Polonia, il figlio di un sarto sacrificato da due ebrei. -

1569. A Witow in Polonia, Giovanni di due anni venduto per due marchi all'ebreo Giacomo di Leizyka, è da lui crudelmente ucciso. Altri fatti simili accaduti a Bielko ed altrove. -

1574. A Punia in Lituania, Elisabetta di sette anni assassinata dall’ebreo Gioachino Smerlowiez il martedì prima della domenica delle Palme, il suo sangue vien raccolto in un vaso. -

1590. A Szydlow, un fanciullo scompare. Dopo alcuni giorni, viene ritrovato il cadavere dissanguato con incisioni e punture. -

1595. A Gostin, un fanciullo è venduto agli ebrei per essere dissanguato. -

1597. Presso Sryalow, un fanciullo ucciso. Col suo sangue gli ebrei aspergono la nuova Sinagoga per consacrarla. -

1650. A Caaden, un fanciullo di cinque anni e mezzo chiamato Mattia Tillich vi è assassinato l’11 marzo. -

1655. A Tunguch in Germania, un fanciullo assassinato. -

1669. A Metz, un fanciullo di tre anni rubato dal giudeo Raffaele Levi, è crudelmente assassinato. Il suo cadavere fu trovato orribilmente mutilato. Il reo venne arso vivo per sentenza del Parlamento di Metz il 16 giugno 1670. -

1803. Possiamo a buona ragione porre qui in primo luogo questa data 1803, poiché in quest’anno uscì la prima volta alla luce il libretto di Teofito. Esso vale storicamente più di molte altre autorità per dimostrare che gli ebrei sempre usarono, usano e debbono usare (se pure sono ebrei osservanti) il sangue cristiano nei loro riti. -

1810. Negli atti del Processo di Damasco, esiste una lettera di John Barcker ex-Console inglese in Aleppo dove si parla di una povera cristiana scomparsa da Aleppo. Tutti accusavano un ebreo, Raffaele d’Ancona, di averla scannata per raccoglierne il sangue. -

1827. A Varsavia, scompare un bambino cristiano nell’occasione della Pasqua ebrea. -

1831. A Pietroburgo, un fanciullo assassinato dagli ebrei a scopo rituale. Così sentenziarono quattro giudici. -

1839. A Damasco, si scopre alla dogana una bottiglia di sangue portata da un ebreo, il quale offre diecimila piastre perché si nasconda la cosa. -

1840. A Damasco il celebre processo per l’assassinio di Padre Tommaso da Calangiano Cappuccino e del suo servo cristiano uccisi dagli ebrei per scopo rituale. Gli ebrei furono condannati, benché poi graziati per danari. Quegli ebrei assassini erano quasi tutti italiani di Livorno. Il processo originale è negli Archivi di Parigi, successivamente venne stampato dal Laurent nel vol. II des Affaires de Syrie. -

1843. A Rodi Corfù, assassinio ebreo di bambini cristiani. -

1881. Ad Alessandria d’Egitto l’assassinio del giovane greco Fornarachi, di cui si occuparono tutti i giornali del 1881-1882. Il cadavere fu trovato dissanguato, tutto punzecchiato, e simile a statua di cera. -

1882. A Tisza Eszlar in Ungheria, una giovinetta di 14 anni è scannata nella Sinagoga dal sacrificatore ebreo. Più recentemente ancora nel 1891 fu trovato presso l'ebreo Buschoff, in Xanten nella Prussia Renana, il cadavere del fanciullo cattolico Giovanni Hegmann senza una goccia di sangue. Il Buschoff venne processato, ma poi assolto, grazie alla potenza dell’oro ebraico!>>

Adesso attenti...

Dreyer
26-06-04, 19:17
Ma come sempre, il diavolo, padre della menzogna, fa le pentole ma non i coperchi.
Ecco infatti quanto dichiara nello stesso 3d Guelfo Nero; le mie osservazioni sono intermezzate.

<<QUI PARLIAMO NON DI GENERICI SACRIFICI UMANI (CHE NON SONO MAI APPARTENUTI AL CATTOLICESIMO E ALLA PRECEDENTE LEGISLAZIONE MOSAICA) MA DI UCCISIONI RITUALI E SCANNAMENTI DI BAMBINI CRISTIANI, PREVIO PRELIEVO COMPLETO DEL SANGUE, PRATICATO NEL CORSO DEI SECOLI DALLE COMUNITà EBRAICHE.
QUESTE UCCISIONI, ANCHE NELL'OTTICA TIPICAMENTE FALSATA DELLA "STORIA DELLE RELIGIONI", SONO UN UNICUM PER COSTANZA, MODALITà E FINALITà CON CUI VENIVANO REALIZZATE.

BISOGNA NOTARE CHE :

-QUESTO DELITTO è PRESCRITTO DALLA LEGGE TALMUDICA, NON DALLA BIBBIA (COSA C'ENTRANO GLI EBREI DI OGGI CON LA BIBBIA? SONO LORO I PAGANI DI OGGI);

* Questa è interessante. Per GN la Bibbia gli ebrei non ce l'hanno ma hanno solo il talmud, che- fino a prova contraria- non prescrive alcunchè e non è vincolante per nessun ebreo. Tant'è che i 613 precetti ebraici sono ricavati interamente dalla Bibbia (anche se GN dice che non la conoscono).

-NON è COMMESSO SOLO PER ODIO AL CRISTIANESIMO MA ANCHE PER FESTEGGIARE LA FESTA DEL PURIM E DELLA "PASQUA" EBRAICA;

* Notiamo un certo pressappochismo nel parlare di feste ebraiche confondendo la Pesach ebraica (la festa degli azzimi che celebrò anche Gesù) con la festa di Purim che ricorda invece il celebre libro biblico di Ester e Assuero.
Notiamo che GN mette fra virgolette il termine "Pasqua" riferito a quella ebraica, ignorando che il termine stesso "Pasqua" deriva per l'appunto da Pesach, ossia "passaggio".

-LA FESTA DELLA "PASQUA" EBRAICA RICHIEDE ESPRESSAMENTE IL SANGUE DI UN BIMBO SOTTO I SETTE ANNI;

* Idiozia a parte ("richiesta" da chi? GN non lo dice) Non so se vi siete accorti che nell'elenco dei falsi martiri postato da Sursum Corda qui sopra la metà dei presenti è SOPRA i 7 anni, arrivando persino ai 13 e oltre, donne comprese. Già questa discordanza fra due "correligionari" fa capire l'evidente falsità della cosa.

-CON IL SANGUE DEI BIMBI VENIVANO IMPASTATI I PICCOLI PANI AZZIMI E CONSUMATI NELLE FAMIGLIE EBRAICHE;
-QUALCHE GOCCIA VENIVA ANCHE IMMESSA NELLE BEVENDE CONSUMATE DAGLI EBREI IN QUELLE "FESTE";
-SE IL BAMBINO VENIVA UCCISO SOTTO PASQUA E TRA I TORMENTI, QUESTO ERA PIù GRADITO A "DIO";

* Peccato che poche righe sopra GN abbia detto che l'omicidio rituale avveniva per la festa di Pasqua e di Purim. Adesso Purim è scomparsa.

-NELLE COMUNITà EBRAICHE EUROPEE, DATO CHE I GOVERNI E I POPOLI CATTOLICI VIGILAVANO E SPESSO PUNIVANO QUESTI DELITTI, LE REGOLE PER COMPIERE QUESTI INFANTICIDI ERANO AFFIDATI PRINCIPALMENTE ALLA TRADIZIONE ORALE FAMIGLIARE.

* priam si dice che tutto questo è scritto nel talmud, adesso invece tutto è tradizione orale. A chi credere? Notiamo che questo è un buon espediente per poter giustificare la totale assenza nel Talmud di invenzioni simili.

TUTTO QUESTO NON HA RIFERIMENTO CON LA BIBBIA CATTOLICA (VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO) MA CON UN INSIEME DI REGOLE E DI MODUS VIVENDI, NATI NELLE COMUNITà EBRAICHE DEL DOPO-DEICIDIO E DELLA DIASPORA.

* Ma anche qui non c'è traccia di fonti dove trovare esplicitati questi rituali.

Come vediamo, dunque, le accuse contro gli ebrei sono così false da contraddirsi fra loro.
Vedremo poi chi siano questi falsi martiri, uno per uno.

Dreyer
26-06-04, 19:51
Vediamo per primo "san" Ugo (Hugh) di Lincoln (1246 (?)-1255), la cui festa si celebrava il 27 luglio .

Per inciso faccio notare che al momento del "martirio" costui aveva 9 anni (e secondo GN il limite era 7 anni).

<<Il nostro martire, noto, per distinguerlo da un altro santo omonimo della stessa città, come il “piccolo Ugo di Lincoln”, era figlio di una povera donna, della quale c’è stato tramandato il nome di Beatrice, ed abitava a Lincoln, nella regione inglese del Lincolnshire. Nacque probabilmente nel 1246.
Il 31 luglio del 1255, il giovinetto, che aveva circa otto anni, scomparve in circostanze misteriose. Il suo corpo, ormai esangue, fu ritrovato il 29 agosto successivo, ricoperto di immondizie, in un anfratto o in un pozzo, di proprietà di un ebreo di nome Jopin.
Tanto bastò per incriminare dell’uccisione del piccolo Ugo gli ebrei della sua città. L’accusa era sempre quella che, nel corso del Medioevo e sino quasi ai nostri giorni, si ripeterà in continuazione: quella, vale a dire, di aver ucciso ritualmente fanciulli innocenti.
A Jopin, in primo luogo, si addebitava di aver attirato il piccolo Ugo nella sua abitazione. Insieme, quindi, ad altri correligionari lì convenuti per l’occasione, egli avrebbe torturato il bambino, flagellandolo e coronandolo di spine, ed, infine, lo avrebbe crocefisso in irrisione della morte di Cristo.
La storia, tramandateci da antiche cronache, continua a dire che la terra, con vari prodigi, si rifiutò di coprire il misfatto, accogliendo e nascondendo nelle sue viscere il corpo di Ugo. Per tale ragione, il cadaverino inerme del giovane fu abbandonato in un pozzo o in un anfratto, come già ricordato.
Qualche tempo dopo la scomparsa, i compagni di gioco del piccolo riferirono alla madre di aver visto Ugo seguire l’ebreo. Nell’andare alla casa di questi, ella scoprì il corpo del figlio.
Su Jopin pesava, quindi, la pesante accusa di aver commesso un omicidio rituale. Egli confessò questo crimine confidando nella promessa del giudice incaricato del caso, certo Giovanni di Lexington, che sarebbe stata risparmiata la vita a lui ed agli altri ebrei coinvolti qualora si fosse autoaccusato del misfatto, indicando nei suoi correligionari i complici.
Nella sua deposizione, Jopin aggiunse, inoltre, che era un’usanza ebraica quella di crocifiggere ragazzi cristiani una volta l’anno in odio a Cristo.
Il re Enrico III, però, passando per Lincoln circa cinque settimane dopo, agli inizi di ottobre, rifiutò di mantenere la promessa di Giovanni di Lexington.
Jopin fu, quindi, giustiziato e novantuno ebrei di Lincoln furono arrestati e tradotti a Londra. Diciotto di loro furono giustiziati. I superstiti, ritenuti colpevoli, dapprima condannati a morte, furono perdonati grazie ai buoni uffici dei francescani o, secondo taluno, grazie all’esborso di una gran somma di denaro.
I miracoli, che si disse essersi verificati sulla tomba del bam-bino per sua intercessione, fecero sì che il suo corpo fosse traslato dalla chiesa della parrocchia a cui Ugo apparteneva alla maestosa cattedrale gotica di Lincoln, dove fu lì sepolto con tutti gli onori e venerato come martire.
Il racconto del martirio del piccolo S. Ugo è stato oggetto, nel corso del Medioevo, di ballate poetiche. Se vi era una qualche base di verità storica nell’accusa contro gli ebrei della città di Lincoln e di Jopin in particolare non c’è dato poterlo accertare con sicurezza.
Quel che è indubitabile è che tali accuse (non provate), frutto di pregiudizi religiosi, assai spesso sono state strumentalmente utilizzate allo scopo di discriminare, nel corso dei secoli, gli apparte-nenti alla stirpe d’Israele e di estorcere ingenti somme di denaro alle loro comunità. >>

Anche qui vediamo come in realtà le accuse fossero dovute solo all'avidità di incamerare i beni degli ebrei.
Notiamo inoltre come i bambini vengano sempre ritrovati cadaveri, ma che in nessun caso siano stati colti in flagranza i presunti colpevoli.
Furbizia ebraica? fortuna? o più semplicemente inconsistenza dell'accusa?

Dreyer
26-06-04, 20:03
Un interessante spiegazione sul preteso "omicidio rituale".

<<L'icona (fig.1) che illustra le cronache dello Schedel (1490) è la codificazione simbolica di una superstizione antigiudaica cristiana che crede nell'esistenza di una tradizione ebraica, tramandata segretamente da padre a figlio, concernente un atto di culto che prescrive un sacrificio umano.

In occasione della festività ebraiche dei Purim si prescrive il sacrificio di un cristiano per carpirgli il sangue, in occasione della Pasqua, questa tradizione, prescrive che si deve sacrificare un fanciullo di età inferiore ai sette anni.

Il sangue delle vittime viene usato come l'ingrediente essenziale di una farmacopea diabolica. Nel caso del sacrificio umano in occasione della Pasqua il fanciullo non deve semplicemente essere assassinato e privato del suo sangue ma deve essere torturato ad imitazione della passione di Cristo.

http://www.fuocosacro.info/pagine/articoli/p1.jpg

fig. 1 - "Martirio" di "san" Simonino da Trento

Esiste una lunga tradizione, nell'antigiudaismo cristiano, di casi di Omicidi Rituali che a volte sono sfociati nella beatificazione delle vittime di questa presunta, tenebrosa tradizione giudaica. In alcuni casi sono sorte delle tradizioni in cui l'episodio viene ricordato mediante la dedicazione di un altare e di un culto che è sopravvissuto fino ai nostri giorni.

Con l'avvento del Concilio Vaticano II si ha nella Chiesa una grande svolta e apertura verso le confessioni religiose non cristiane e la questione dell'Omicidio Rituale e dell'antigiudaismo è stata rivista. Essendo l'antigiudaismo, a seguito delle vicende dell'Olocausto, confluito nell'aspetto Ombra della Chiesa, cioè l'aspetto sgradevole e non socialmente presentabile della sua personalità collettiva, si è proceduto alla rivisitazione di questi casi e la loro messa in sordina. Con un certo coraggio se ne è vietato il culto riconoscendo che sotto di essi si cela una falsificazione storica.

Questo calunnia del sangue, come in ambito giudaico vien definita la superstizione dell'omicidio rituale, ha trovato ampia ospitalità nella la Civiltà Cattolica, organo di stampa dei Gesuiti, che per tutto il 1881 e il 1882, nella rubrica Cronaca Contemporanea, ha pubblicato la corrispondenza di un suo collaboratore fiorentino che, fra le altre cose, avendo avuto l'accesso agli atti del processo svoltosi a Trento nel 1400, dà un riassunto del processo a corredo di alcune velenosissime considerazioni sulla religione ebraica.

http://www.fuocosacro.info/pagine/articoli/p2.jpg

L'icona della fig.2 ripropone una lettura del caso di Omicidio Rituale di Simonino di Trento, rinvenuto morto nel 1475, e del cui omicidio sono stati imputati e condannati gli ebrei allora residenti a Trento i cui estratti processuali sono stati ospitati sulle pagine della Civiltà Cattolica. Simonino venne beatificato dal Papa Sisto V nel 1589. Mutati i tempi ed essendo diventato un beato "scomodo", nel 1964 venne chiusa la cappella dedicata al Beato Simonino, venne proibita la processione e, nel 1965, la Sacra Congregazione dei Riti aboliva il culto.

L'icona è interessante perché coinvolge nel supplizio inflitto a Simonino il giudeo nella sua complessità. Contrariamente a quanto detto dall'Oreglia nel 1893 sulle pagine della Civiltà Cattolica in cui si afferma che la pratica dell'omicidio rituale è il segreto del solo padre di famiglia che lo trasmette, come già detto, al figlio l'icona mostra donne e persino un infante che partecipa all'orrendo rito sacrificale.

Leggendo l'icona si nota come il patriarca rappresentato con una bella barba bianca e fluente legge da un libro mentre una donna anziana infierisce sul membro di Simone dall'altro lato una graziosa fanciulla stringe un cappio al collo del bambino e un giovanotto raccoglie il sangue che cola dalle ferite inflitte sul corpicino.

http://www.fuocosacro.info/pagine/articoli/p3.jpg

Invece nel medaglione riprodotto in fig. 3 Simone viene soffocato da un uomo con la barba.

Questa incongruenza nell'iconografia sul tema del martirio del Beato Simonino introduce una riflessione.

Pur prendendo atto che, in ambito scientifico, la tesi dell'Omicidio rituale è considerata destituita di fondamento occorre dire che anche dando per scontata l'esistenza di una pratica cultuale che prevede l'uccisione rituale di un cristiano occorre dire che, comunque, la reazione contro il popolo ebraico che son state poste in essere dai cultori dell'intolleranza non sono in alcun modo giustificate.

L'omicidio rituale è un crimine, un delitto, posto in essere mediante una serie pianificata e premeditata di atti tesi non solo alla realizzazione del delitto ma anche ad occultarne le tracce. Il delitto presenta anche, sotto il profilo della responsabilità penale l'aggravante di aver agito con particolare efferatezza. Ma in quanto crimine è imputabile solo chi lo ha commesso. L'imputabilità del crimine non può essere allargata fino a ricomprendere, come è stato fatto, ogni appartenente al popolo ebraico. L'icona riprodotta nella fig.2 è significativa di una concezione che tende ad allargare la responsabilità del crimine all'ebreo nel suo complesso, finanche il fanciullo in tenera età, nel dipinto, non solo è testimone della fattispecie criminosa ma, a suo modo, partecipe. La mano destra del bambino è stesa sull'altare in cui il macabro e sanguinario rito viene consumato, anche le sue mani sono macchiate del sangue del Beato Simone.

Il dipinto colpevolizza non solo gli autori materiali del delitto ma il popolo ebreo nella sua interezza. Nel dipinto vien simbolicamente rappresentata la trasmissione del rito nel succedersi delle generazioni. Tutti sono egualmente colpevoli. L'estensione della colpevolezza a tutti gli ebrei porta a una reazione punitiva che, di regola, coinvolge l'intera comunità ebraica che insiste nel territorio la quale paga e con la vita per il supposto omicidio rituale, così come intere comunità vennero massacrate perché accusate di diffondere la peste avvelenando pozzi e fontane con misture diaboliche.

La Pasqua, in epoca medioevale, è storicamente attestato, è il momento dell'anno in cui la tensione dell'intolleranza verso i giudei raggiunge l'acme e trova l'acting out. I quartieri ebraici vengono presi d'assalto e gli ebrei vengono massacrati, i loro beni predati.

La reazione punitiva contro i giudei, quindi, assume valenza criminale, è penalmente rilevante. Responsabile di queste azioni delittuose non è solo chi poi materialmente ha commesso il massacro, ha violato le donne e le bimbe e saccheggiato i beni di coloro che sono stati trucidati ma anche chi ha fomentato l'odio.

Nel caso del Beato Simoncino la strage degli ebrei di Trento trova l'ispiratore nel Beato Bernandino da Feltre che godeva dell'appellativo di Martello degli Ebrei che iniziò a Trento una campagna contro gli ebrei ivi residenti e ammonì i cristiani che non sarebbe passata la Pasqua che gli ebrei avrebbero dimostrato la loro pravità. La denuncia della scomparsa del bambino coincise con le azioni giudiziare contro gli ebrei trentini e conseguenzialmente si arrivò alla loro strage. I pochi bambini e donne sopravissuti alle condanne a morte furono costretti alla conversione. >>

Dreyer
26-06-04, 20:09
Diamo ora uno sguardo di massima alle tracce dell’antigiudaismo nella storia dell'Europa medievale

<<Alla fine del mondo antico l’ebraismo sopravvive in una posizione di debolezza caratterizzata da almeno tre elementi:

- la situazione di diaspora e l’assenza di uno stato ebraico,

- l’antigiudaismo pagano cresciuto nei secoli,

- il più recente antigiudaismo cristiano, che aggiunge ai pregiudizi ereditati dal mondo pagano un supporto teologico che enormemente dilatava i termini della diversità.

Il motivo religioso è al primo posto nell’ideologia della separatezza in quanto gli ebrei con maggiore pervicacia dei pagani rifiutano il messaggio evangelico. Ma questa diversità non è di per sé un motivo di persecuzione: piuttosto gli ebrei andavano convertiti perché questo risultato sarebbe stato un grande successo per la fede cristiana.

In realtà, la posizione di debolezza degli ebrei è anche il risultato di una discriminazione sociale. Si è già detto delle restrizioni a cui essi erano sottoposti in età tardoantica, restrizioni destinate a crescere nel medioevo quando gli ebrei, esclusi dalla proprietà fondiaria e soggetti al divieto di tenere servi, furono spinti verso le città e verso le attività mercantili e artigiane. In concomitanza con il fatto che la Chiesa condannava l’usura come pratica immorale indegna di un cristiano, gli ebrei si specializzarono nel prestito a interesse, ben tollerati in questa funzione necessaria alla politica e all’economia, tanto più che essi non potevano creare problemi di diritto, dichiarati fin dal XIII secolo servi camerae regiae, cioè in pratica proprietà dell’imperatore.

Soggetti al dispotismo di re e principi, la condizione degli ebrei d’Europa varia a discrezione dei rispettivi sovrani, protetti quando ve ne era la necessità (come da Carlo Magno e da Enrico IV), espulsi e confiscati nei loro beni quando il sovrano di turno ne ravvisava l’opportunità, sempre asserviti, esposti all’arbitrio dei poteri locali, talora usati come merce di scambio con altri beni.

Fanatismo popolare e persecuzioni di massa

Di fronte alla condizione di asservimento appena descritta, il ruolo della Chiesa si mantiene nell’ambiguità, nel senso che, se nel 1233 papa Gregorio IX condanna la pratica dei sovrani cristiani di impadronirsi liberamente dei beni degli ebrei, poco dopo, nel 1247, Tomaso d’Aquino teorizza l’appartenenza dei loro guadagni all’autorità politica cui erano asserviti e il diritto di questa a espropriarli in qualsiasi momento.

Il mondo cristiano contribuì al deterioramento della situazione ebraica in Europa suggestionando l’immaginario collettivo con l’immagine del giudeo quale sordido usuraio, avido di arricchirsi e nemico dei poveri, adoratore di un dio geloso e privo di carità.

La prima crociata

Si potrebbe pensare che quello dell’ebreo sia uno stereotipo inoffensivo; invece, quanto gravide di funeste conseguenze fossero queste insinuazioni doveva dimostrarlo la prima crociata.

Quando papa Urbano II la bandì nel 1096, difficilmente immaginava che un appello in favore dell’imperatore bizantino Alessandro Comneno che chiedeva aiuto contro i turchi in Anatolia si sarebbe trasformato in una conquista armata di Gerusalemme: ma quello che certamente il papa non immaginava era che il fanatismo religioso, fomentato da predicatori ai margini della legalità ecclesiale e intrecciato con motivi economici e strategici, esplodesse assai prima di raggiungere la meta scatenando feroci pogrom di fiorenti comunità ebraiche, talora massacrate come a Magonza, Metz, Spira, Treviri, Ratisbona, Praga, talora costrette al suicidio collettivo per non essere sottoposte al battesimo forzato come a Worms e a Colonia.

Come si legge in una cronaca contemporanea agli eventi della città di Worms,

"Allora i lupi del deserto insorsero contro coloro che erano nelle loro case e li sterminarono: uomini, donne e bambini, giovani e vecchi. Demolirono le scale, abbatterono le case, fecero bottino e saccheggiarono, presero i rotoli della Torah e li calpestarono nel fango, li lacerarono e li bruciarono [...]. Quelli santificarono davanti a tutti il nome di Dio e si lasciarono uccidere. Offrirono il collo per farsi decapitare in nome del loro Creatore. Alcuni fra loro si tolsero la vita [...]. Tutti accettarono la sventura che cadeva dal Cielo e affidarono la loro anima al loro Creatore dicendo a gran voce. "Ascolta Israele, l’Eterno è il nostro Dio, l’Eterno e Uno!" I nemici li denudarono, li trascinarono e li gettarono per ogni dove. Non ne risparmiarono nessuno, a eccezione di quei pochi che erano stati costretti al battesimo. Il numero di coloro che furono assassinati nei due giorni fu di ottocento anime. Tutti furono sepolti nudi".

Questo testo (desunto da Battenberg, Gli ebrei in Europa. Dalla diaspora alla Shoah, ECIG, Genova 1996, p. 47) impressionante nella sua semplicità, richiama la descrizione fatta da Filone del pogrom di Alessandria e ne anticipa molte, troppe, degli eccidi avvenuti in tempi a noi molto più vicini nella Russia zarista e poi per volontà del nazismo. Impressionano soprattutto alcune costanti destinate purtroppo a durare fino all’antisemitismo nostrano (per intenderci, fino alle profanazioni di cimiteri ebraici, agli sfregi alle sinagoghe, agli striscioni inneggianti ad Auschwitz negli stadi):

- il fatto che a perpetrare l’eccidio siano folle di miserabili (la prima crociata viene definita appunto "crociata degli straccioni"), che neppure capiscono il senso di quanto stanno facendo;

- l’atteggiamento passivo degli ebrei, che non oppongono resistenza agli atti violenti di cui sono fatti segno;

- la responsabilità di un antiebraismo di origini remote, in apparenza inoffensivo ma che in realtà offre un avallo ideologico a soluzione estreme finendo per condividerne la colpevolezza.

L’accusa di omicidio rituale

Tra le dicerie che maggiormente dovevano suggestionare la fantasia popolare delle miserabili folle medievali, prive di tutto e avvezze a trovare capri espiatori, c’è quella di omicidio rituale. Un’accusa di questo genere era già stata diffusa da Apione in riferimento all’epoca in cui Antioco IV Epifane era entrato nel Tempio (167 a. C.) ed è a noi nota attraverso Flavio Giuseppe:

"Antioco Epifane trovò nel Tempio un letto su cui giaceva un uomo, davanti a lui c’era una tavola piena di vivande: animali di mare, di terra e volatili: Antioco ne rimase stupefatto. Subito l’uomo, quasi in adorazione, all’ingresso del re come se la sua presenza gli avesse procurato il più grande conforto, prostrandosi alle sue ginocchia, stese la destra e chiese di essere liberato. Il re gli ordinò di rassicurarsi e di dire chi era, perché vivesse lì, cosa significasse quel cibo, e l’uomo, con gemiti, lacrime e lamenti, raccontò la sua sventura. Narrò, sostiene Apione, di essere un greco; mentre percorreva la provincia per guadagnarsi il pane, era stato improvvisamente catturato da uomini stranieri, condotto al tempio, e vi era stato rinchiuso. Non lo lasciavano vedere a nessuno e gli veniva preparata ogni sorta di cibo perché ingrassasse. In un primo tempo egli si era rallegrato per questi insperati benefici, in seguito era subentrato il sospetto, poi lo stupore e infine, interrogati i servi che gli si accostavano, apprese che era nutrito così per una legge segreta dei giudei e seppe che essi si comportavano in questo modo tutti gli anni in un periodo stabilito. Prendevano un viandante greco, lo facevano ingrassare per un anno e poi, condottolo in un bosco, lo uccidevano, sacrificavano il suo corpo secondo i riti, ne mangiavano le viscere e giuravano, immolando un greco, di essere nemici dei greci: poi gettavano in una fossa i resti dell’ucciso" (Contro Apione II 91-95).

L’accusa di sacrificio umano, rivolta anche dai pagani al cristianesimo, fu poi sfruttata dalla polemica antiebraica nel medioevo: fece la prima comparsa a Norwich, in Inghilterra, nel 1144, dove la scomparsa di un bambino cristiano, poi trovato ucciso, fu attribuita agli ebrei locali con l’accusa di aver crocifisso il piccolo per replicare il sacrificio di Cristo. Un’analoga accusa provocò un pogrom a Würzburg nel 1147 e nel giro di pochi anni venne rinnovata a Gloucester nel 1168, a Blois nel 1171, a Saragozza nel 1182, a Fulda nel 1126.

Un caso italiano: il culto del beato Simone di Trento

In Italia all’accusa di omicidio rituale fa capo il culto del beato Simonino, ovvero Simone di Trento, un bambino di circa due anni e mezzo, scomparso misteriosamente la sera del 23 marzo 1475 (giovedì santo) e ritrovato cadavere la domenica di Pasqua in una roggia che attraversava lo scantinato di un ebreo di Trento. Il tempo e il luogo della vicenda, congiunti con la tensione antisemita diffusa dalla predicazione di Bernardino da Feltre, fecero pensare all’omicidio rituale: le tre famiglie di ebrei di Trento, precisamente di due usurai e di un medico, con i relativi parenti per un complesso di una trentina di persone furono subito incarcerate per ordine del principe vescovo Giovanni Hinderbach e sotto tortura finirono per confessarsi colpevoli.

Benché l’arciduca Sigismondo del Tirolo e il papa Sisto IV avessero cercato di bloccare il fanatismo locale, il processo fu portato a termine con la condanna e l’esecuzione capitale di quindici presunti colpevoli, alla quale fecero seguito l’istituzione del culto del beato Simonino e una vasta predicazione di propaganda per opera dei frati francescani della regione. Ancora una volta il divieto del Pontefice rimase inoperante, tanto più che la venerazione si diffondeva, accresciuta dalla fama di miracoli che attirava pellegrini da ogni parte d’Europa; anche se non vi fu mai una formale canonizzazione, che avrebbe implicato una completa revisione degli atti processuali, il culto fu autorizzato di fatto dal papa Sisto V nel 1588 e si tramandò fino ai nostri giorni ispirando la produzione iconografica locale finché fu ufficialmente abrogato nel 1965. >>

Anche qui si vede come prove contro gli ebrei NON VE NE SIANO MAI STATE.

Dreyer
26-06-04, 20:12
Un link che fa capire la connessione fra l'antigiudaismo "cattolico" e quello nazista.
http://imaginaryboys.altervista.org/italiano/nazismo/ebreo.htm (nazista)

Dreyer
26-06-04, 20:15
Questo articolo parla dell'antigiudaismo della Siria che instilla i concetti dell'omicidio rituale nelle menti dei bambini.
Il libro in questione è stato riportato con commenti ELOGIATIVI (sic) da Cariddeo nel post di TC sull'antigiudaismo.


<<Israele pronto a negoziare con la Siria senza pre-condizioni

1 gennaio 2004

Israele e' pronto a "tendere la mano" alla Siria e avviare colloqui senza pre-condizioni. Lo ha dichiarato mercoledi' alla Knesset il ministro senza portafoglio Gideon Ezra. Ezra ha anche confermato che il parlamentare israeliano Majallie Whbee (del Likud) e' stato invitato dalla Siria per colloqui preliminari sul rilancio del processo di pace con Israele, congelato sin dalla primavera 2000 quando l'allora presidente siriano Hafez Assad rifiuto' le proposte negoziali dell'allora primo ministro israeliano Ehhud Barak.

Ezra ha sottolineato che Israele auspica il successo di questi colloqui preliminari, anche se l'iniziativa dell'invito a Whbee non e' partita da Israele. Secondo il ministro, Whbee "sarebbe ben lieto di recarsi a Damasco o in qualunque altro posto allo scopo di rilanciare il processo di pace".

Ezra ha inoltre specificato che il piano triennale di sviluppo sulle alture del Golan (contese fra Siria e Israele) approvato da Gerusalemme era gia' pronto da 18 mesi e non ha alcuna connessione con le recenti dichiarazioni del presidente siriano Bashar Assad sul rinnovo dei negoziati con Israele.
Non e' azzardato pensare che Whbee possa portare ai siriani un messaggio personale del primo ministro israeliano Ariel Sharon, giacche' altre volte in passato il parlamentare del Likud ha fatto da intermediario fra Sharon e il mondo arabo.

Nel 1996, ad esempio, quando Sharon era ministro per le infrastrutture nazionali, Whbee venne incaricato di tenere i rapporti con i paesi arabi, che comprendevano fra l'altro progetti congiunti con giordani e palestinesi, questioni idriche, iniziative economiche.
Nel settembre 1997 Whbee, che ha sviluppato stretti rapporti con la famiglia reale di Giordania, incontro' insieme a Sharon re Hussein di Giordania e ottenne il rilascio di due agenti dei servizi di sicurezza israeliani detenuti ad Amman.

Ai bambini siriani viene tuttora insegnato a scuola l'odio verso gli ebrei e lo stato di Israele in modo cosi' intenso che e' difficile ipotizzare un'autentica riconciliazione nel prossimo futuro. Lo afferma un recente rapporto redatto dal Center for Monitoring the Impact of Peace di New York intitolato "Guerra santa, ebrei e antisemitismo nei libri di testo delle scuole siriane".

Sulla base di un attento esame di 68 libri di testo governativi siriani usati nelle scuole dal primo al dodicesimo anno, il rapporto documenta una generalizzata presenza di virulento antisemitismo, sentimenti anti-israeliani e appelli alla jihad (guerra santa).

In questo contesto si puo' ricordare che Mustafa Tlass, da trent'anni una delle figure piu' in vista della politica siriana, co-fondatore del partito al potere Ba'ath e ministro della difesa sia con il presidente Hafez Al-Assad che oggi con il figlio Bashar, nel 1983 ha dato alle stampe un libro intitolato "La mazah di Sion" (riferimento alle azzime pasquali) nel quale sostiene come "fatto storico accertato" l'omicidio rituale ad opera degli ebrei, cioe' la "calunnia del sangue" antisemita che nei secoli ha innescato innumerevoli violenze contro ebrei innocenti.

La seconda edizione, del 1986, porta in copertina il disegno di un uomo con la gola tagliata da una menorah (candelabro ebraico) e il sangue raccolto in una bacinella.
Il libro di Tlass circola diffusamente negli ambienti antisemiti di tutto il mondo come "fonte attendibile" sull'omicidio rituale ebraico, e puo' essere acquistato anche via internet sia nell'originale arabo, sia in traduzione.

Il 21 ottobre 2002 il quotidiano in lingua araba edito a Londra Al-Hayat annunciava "a grande richiesta" l'ottava ristampa del libro e nuove traduzioni in inglese, francese e italiano.
Al-Hayat riferiva che le autorita' ufficiali siriane hanno risposto alle accuse di antisemitismo dichiarando: "Noi non siamo razzisti, non siamo contro le religioni monoteistiche e quella ebraica fra esse. Noi siano contro il sionismo". >>

(Jerusalem Post, citato in www.israele.net, 31.12.03 - 1.1.04)

Thomas Aquinas
26-06-04, 20:16
Salve Dreyer,
è molto interessante questo thread; però non funziona il link..

cordialmente

Thomas Aquinas

Dreyer
26-06-04, 20:18
Lo riposto, adesso mi pare che vada.

http://imaginaryboys.altervista.org/italiano/nazismo/ebreo.htm

Dreyer
26-06-04, 20:27
Siccome è un po' lungo e molto ben fatto, posto qui il link di uno studio su "san" Simonino e sull'omicidio in generale in versione html.

http://www.google.it/search?q=cache:YizT9RQjDV4J:www.drengo.it/sm/20/massetti.simonino.pdf+Padre+Tommaso+da+Calangiano+ Cappuccino+&hl=it

E questo è lo stesso link ma per la versione in pdf., scaricabile comodamente (l'ho detto, è un po' lungo).

http://www.drengo.it/sm/20/massetti.simonino.pdf.

Dreyer
26-06-04, 20:41
E guardate cose recita la lapide di un presunto martire bambino, Anderl (Andrea) di Rinn, a lungo spacciato come vittima degli ebrei.

http://www.jrbooksonline.com/schramm/ar_tombstone.jpg

traduzione inglese:

HERE RESTS
THE INNOCENT CHILD
ANDERL

WHO, ACCORDING TO TRADITION
WAS MURDERED IN THE YEAR 1462. SADLY,
FOR CENTURIES HIS DEATH WAS
BLAMED ON JEWS WHO WERE TRAVELING THROUGH.
THIS FREQUENT BUT TOTALLY UPROVEN CHARGE
LED TO ANDERL'S ERRONEOUSLY BEING CONSIDERED A MARTYR
OF THE FAITH.
THE CHILD ANDERL RESTS HERE, NOT AS A MARTYR OF THE CHURCH,
BUT AS AN ADMONITORY REMINDER OF THE MANY CHILDREN WHO
TO THE PRESENT DAY HAVE BEC0ME VICTIMS OF VIOLENCE AND ABUSE.
ANDERL OF RINN, ALONG WITH ALL OF THEM, HAS BEEN TAKEN
INTO GOD'S ETERNAL JOY.

notiamo che la lapide è stata apposta in tempi "non sospetti"...di Concilio Vaticano II...

Thomas Aquinas
26-06-04, 20:57
era considerato "beato" questo bambino?

krentak the Arising!
27-06-04, 10:26
Segnalo questo articolo che affronta anche il tema della "mitologica" accusa di omicidio rituale (sempre condannata dalla Chiesa):

http://www.totustuus.biz/users/rassegnastampa/chi_61.htm

Dreyer
27-06-04, 12:07
Interessantissima segnalazione, caro Krentak...che peraltro getta anche una luce sulla triste figura di Paolo IV Carafa e sulle sue scellerate decisioni.

Inoltre dobbiamo anche interrogarci sull'antigiudaismo- spesso gravido di brutte conseguenze- di vari predicatori della Chiesa, fra cui molti "santi".

Dreyer
27-06-04, 12:14
Originally posted by Thomas Aquinas
era considerato "beato" questo bambino?

Questo è quanto riferito al presunto martire dalla cronologia degli omicidi rituali di cui sopra, quella tratta da holywar e riciclata in TC:

"1462. Presso Inspruk, il Beato fanciullo Andrea nato a Rinn, viene dissanguato il 9 luglio dagli ebrei che ne raccolgono il sangue."

Questo è un breve riassunto della vicenda del presunto beato; è in tedesco, appena posso ne faccio la traduzione.

Festa: 12 luglio
Nato il 26 Novembre 1459 a Rinn (vicino Innsbruck)
Morto il 12 Juli 1462 daselbst

<<Die Legende erzählt, wie der zweieinhalbjährige Andreas von fremden jüdischen Händlern ermordet wurde, als seine Mutter bei der Feldarbeit weilte. Sie gehört in den Reigen der judenfeindlichen Legenden jener Zeit.

Der antijüdische Anderl-Kult bekam großen Aufschwung durch ein Buch des Haller Damenstiftsarztes Ippolito Guarioni, der - angeregt vom Erfolg der Legende des Simon von Trient - 1642 den mehr als 150 Jahre zurückliegenden "Märtyrertod" des Tiroler Jungen behauptete; diese "Biografie" wurde Grundlage zahlreicher volkstümlicher Schauspiele. 1893 veröffentlichte der Wiener Geistliche Joseph Deckert das Traktat "Vier Tiroler Kinder, Opfer des chassidischen Fanatismus", mit welchem er die Legende weiter am Leben halten und auch für die modernen Formen des Antisemitismus dienstbar machen wollte.

Andreas' Gebeine wurden 1475 erhoben. 1678 wurde an der Stelle seines angeblichen Martyriums eine neue Kirche erbaut. Oft wurde der Kult zu antisemitischen Kundgebungen missbraucht.

Bild: Das inzwischen entfernte Wandgemälde in der Kiche in Rinn über den Mord an Andreas. Inschrift: "Sie schneiden dem Marterer die Gurgl ab und nehmen alles Blut von ihm".

Kanonisation: Papst Benedikt XIV. genehmigte 1753 den Kult. Der Festtag wurde 1953 vom damaligen Innsbrucker Bischof Paulus Rusch aus dem kirchlichen Kalender gestrichen. Die alljährlichen offiziellen Wallfahrten fanden erst 1994 mit dem definitiven Verbot des Kultes rund um den "Judenstein" in Rinn durch Bischof Stecher ein Ende. Dennoch pilgern bis heute im Juli rund 300 Unentwegte zum "Judenstein", Ort und Straße heißen noch immer so. 1985 veranlasste Bischof Stecher die Entfernung der angeblichen Gebeine "Anderls" aus dem Altar der Rinner Kirche, danach wurde auch das Wandbild in der Kirche übermalt

Attribute: Messer >>

Dreyer
27-06-04, 16:26
Originally posted by antoniosatta

A una domanda di carattere dottrinale dovete però ripondere: un papa può errare nelle canonizzazioni?

Carissimo,
non è malvagia l'idea di cercare di infrangere la compattezza del fronte cattolico (quello vero) puntando sulle canonizzazioni: se infatti io rispondessi che un papa può errare tu mi tireresti fuori i soliti documenti e l'opinione comune dei teologi che affermano il contrario; viceversa, se io ammettessi l'infallibilità, tu mi obietteresti che allora debbbono essere ritenuti santi anche quei falsi martiri di cui sopra.

Per questo, prima di risponderti direttamente, ti rimando ad un articolo che parla proprio delle canonizzazioni:

http://www.paginecattoliche.it/LA_CANONIZZAZIONE.htm

Dreyer
27-06-04, 16:38
Ecco un breve estratto che illustra il procedimento per le beatificazioni e canonizzazioni.

<<Prima del 1588, i beati e i santi diventano tali a seguito del culto locale che la gente e i fedeli avviavano nelle singole diocesi. Fu Urbano VIII con decreti (nel 1625 e nel 1634) a fissare una rigida procedura per le beatificazioni e le canonizzazioni. La normativa è stata modificata più volte in epoca recente, nel 1917, nel 1930, nel 1939 e nel 1969. L’attuale iter segue la procedura riformata ancora da Giovanni Paolo II nel 1983. In ogni Giubileo i Papi hanno elevato agli onori degli altari figure la cui esemplare vita cristiana doveva servire da stimolo alla sanità per i fedeli.

Le norme canoniche riguardanti la procedura da seguire nelle cause dei santi sono contenute nella Costituzione apostolica “Divinus perfectionis magister”, promulgata da Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983.

Per iniziare una causa occorre che passino almeno 5 anni dalla morte del candidato. Ciò per consentire maggior equilibrio ed obiettività nella valutazione del caso e per far decantare le emozioni del momento. Tra la gente dev’essere chiara la convinzione circa la santità del candidato (Fama Sanctitatis) e circa l’efficacia della sua intercessione presso Dio (Fama Signorum).

Competente ad iniziare l’istruttoria è il vescovo della diocesi in cui è morta la persona di cui è richiesta la beatificazione. Il gruppo promotore (diocesi, parrocchia, congregazione religiosa, associazione) tramite il postulatore, chiede al vescovo l’apertura dell’istruttoria. Il vescovo, ottenuto il nulla osta della Santa Sede, costituisce un apposito Tribunale diocesano, che raccoglie tutti i documenti riguardanti il candidato. Davanti al Tribunale diocesano i testimoni sono chiamati a riferire fatti concreti sull’esercizio delle virtù teologali (fede, speranza, carità), di quelle cardinali (prudenza, giustizia, temperanza, fortezza) e delle virtù specifiche del proprio stato di vita. Da questo momento al candidato compete il titolo di Servo di Dio.

Terminata l’istruttoria diocesana, gli atti passano alla Congregazione delle Cause dei Santi. Il postulatore, residente a Roma, segue, sotto la direzione di un relatore della Congregazione, la preparazione della Positio, cioè della sintesi della documentazione che prova l’esercizio eroico delle virtù. La Positio viene sottoposta all’esame di nove teologi che esprimono il loro voto. Se la maggioranza è favorevole la causa passa all’esame dei cardinali e dei vescovi membri della Congregazione (che si riuniscono due volte al mese). Se anche il loro giudizio è favorevole, il prefetto della Congregazione, presenta il risultato di tutto l’iter della causa al Papa, che concede la sua approvazione ed autorizza il decastero a redigere decreto.

Con la proclamazione del martirio (se il candidato ha testimoniato la fede con la propria vita) o delle virtù eroiche, al titolo di Servo di Dio viene aggiunto quello di Venerabile.

Per la beatificazione occorre un miracolo attribuito all’intercessione del venerabile servo o serva di Dio, verificatosi dopo la sua morte. Il miracolo dev’essere provato tramite un’apposita istruttoria che si conclude con un decreto. Una consulta medica indaga sulla spiegabilità o meno dal punto di vista scientifico del miracolo.

Promulgati i due decreti (circa le virtù eroiche e circa il miracolo), il Papa decide la beatificazione che è la concessione del culto pubblico, limitato ad un ambiente particolare: diocesi di appartenenza, ordine di riferimento. Il candidato diventa così Beato.

Per la canonizzazione, cioè per il titolo di Santo, occorre un altro miracolo, attribuito all’intercessione del Beato e avvenuto dopo la beatificazione. La canonizzazione è la concessione del culto pubblico nella Chiesa universale. Ne è coinvolta l’infallibilità pontificia.

I martiri, cioè coloro che si sono immolati per la fede, hanno un percorso privilegiato: a loro non serve aver compiuto miracoli per diventare beati e santi.>>

Notiamo dunque che la stragrande maggioranza di questi falsi martiri degli ebrei è stata proprio favorita dal fatto che nessuna indagine seria è stata fatta su di essi, vuoi per la lontananza dei tempi, vuoi appunto perchè erano considerati "martiri" e quindi a priori degni di devozione.
In tutti questi casi, ricordiamo come liniziativa sia partita dalla malsana devozione popolare e non dalle gerarchie competenti, che anzi spesso si opposero a questi fanatismi.

Dreyer
27-06-04, 17:02
Riporto qui una risposta data da don Michele Simoulin, superiore della Fraternità sacerdotale S. Pio X in Italia, nel suo bollettino "Roma felix" ad un lettore che lo sollecitava in proposito citando Benedetto XV.
Premetto che la FSSPX non è nella più totale buona fede in quanto l'antiinfallibiltà le serve pro domo sua, come si evince anche dal finale della lettera; è comunque un'opinione teologica.

Le posizioni della FSSPX non sono condivise dai sedevacantisti, che per ovviare all'insanabile contraddizione fra l'infallibilità papale e la loro disobbedienza...negano che il Papa sia Papa.
------------------
L’infallibilità delle canonizzazioni, su "Roma felix" del gennaio 2003 (le domande si riferiscono all’editoriale di Roma Felix del novembre 2002 sempre sull'infallibilità papale).

(Lettore): «Lei sorvola su un’altra affermazione molto chiara, netta e perentoria dello stesso Pontefice (Benedetto XIV), che suona quasi come un anatema: “Se non eretico, sarebbe certamente temerario, scandaloso a tutta la Chiesa, ingiurioso verso i santi, sospetto di eresia, assertore di erronea proposizione, che osasse affermare che il Pontefice in questa o quella canonizzazione abbia errato, e che questo o quel santo da lui canonizzato non dovesse onorarsi con il culto di dulia”.

(Risposta). Ahimè! Eccomi posto sotto i fulmini di Benedetto XIV! Caspita! Cerchiamo di salvarci.
Anzitutto, non credo di aver mai contestato pubblicamente, per scritto o altro modo, la possibile santità di mons.
Escrivà de Balaguer, e neppure di Giovanni XXIII. Tutt’al più ho potuto emettere qualche dubbio sull’opportunità o il motivo per il quale sono stati promossi agli onori della Chiesa, il che non è la stessa cosa. Ho potuto così litigare con coloro che hanno fatto sì che siano promossi, non con i santi stessi. Inoltre, mi sembra che lo spirito romano non ha mai esitato a scherzare sui santi. Chi disse un giorno che il Papa aveva canonizzato quattro spagnoli e uno santo? Non sono io, e mai mi sono permesso tale battuta.
Benedetto XIV quindi non mi fulmina per questo. Uffa! L’ho scampata bella!

Quale sarà quindi il mio peccato? Di aver fatto come Benedetto XIV, cioè di chiedere che sia permesso di aver l’opinione della non infallibilità delle canonizzazioni. Punto e basta. Non ho nemmeno emesso un giudizio personale nella materia, e non faccio che dire ciò che tutti dovrebbero sapere.

La tesi dell’infallibilità pontificale nelle canonizzazioni è una tesi teologica, sostenuta, è vero, dai più, ma che non è mai stata definita o dichiarata da tenere assolutamente dalla Chiesa. Quindi ognuno può liberamente tenere l’opinione della non infallibilità, purché abbia argomenti forti e seri a opporre alla tesi comune, e che lo faccia in modo privato per evitare di dare scandalo ai semplici, i quali credono che il papa è infallibile in quasi tutto.

Inoltre, si noti che sostenere che il papa non sia infallibile in questo caso, è limitarsi a dire che non sarebbe assistito
in modo sicuro dallo Spirito Santo, e non che il papa sbaglia! Per carità, siamo seri! Meno male, dall’inizio della Chiesa, i Sommi Pontefici hanno fatto molti atti buoni, veri, seri che non erano però protetti dall’infallibilità, la quale, tutti dovrebbero saperlo, non è universale e a dei limiti ben definiti dalla Chiesa.

Anche se le canonizzazioni non fossero coperte dall’infallibilità, ciò non andrebbe a dire che sono erronee. Ecco tutto. Punto e basta.

Rimane una sola difficoltà: se venisse canonizzato un Giovanni XXIII o un Paolo VI, ai quali dobbiamo tutti i guai attuali nella Chiesa, sarà lecito contestare pubblicamente questi atti ?
Infatti non si vuole canonizzare le persone stesse (le quali non hanno mai avuto da vivi una vera fama di santità, ma
di semplice bontà per l’uno, e… di niente per l’altro!), ma il loro concilio! Siccome, d’altronde, questo concilio ha fatto nascere un pericolo reale per la fede, questo pericolo potrebbe imporre di contestare queste canonizzazioni.

Pazienza. Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio, vada a leggere “Si Si No No” del 15 dicembre, che pubblica uno studio
fatto benissimo sull’argomento (non sono io che l’ho fatto!).
----------------

Uno studio più completo sulla questione è apparso sul 15nale lefebvriano "Sì Sì No No", ed appena ho un minuto di tempo lo trascrivo perchè ce l'ho solo in versione cartacea.

Dreyer
27-06-04, 17:09
Intanto cominciamo a fare una precisazione sul culto dei santi, che come sappiamo è "locale" od "universale".
Ebbene, leggete qui cosa scrive il quotidiano "La nazione" a proposito della canonizzazione di padre Pio (lo cito perchè è molto facile da leggere e capire):

<<La cerimonia - Così il beato Pio sarà proclamato Santo

«Beatum Pium a Pietrelcina Sanctum esse decernimus et definimus».
Con queste parole («dichiariamo e definiamo santo il beato Pio da Pietrelcina») domani mattina, prima delle 10, Giovanni Paolo II proclamerà padre Pio santo.
«Lo iscriviamo - dirà ancora, in latino, il Papa - nell'Albo dei santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa egli sia devotamente onorato tra i santi».

È in queste frasi ciò che da domani differenzierà la posizione di padre Pio in quanto santo rispetto a quella attuale di beato. Utilizzando l'infallibilità pontificia (le canonizzazioni ne sono in pratica l'unico caso concreto), il Papa proclamerà che padre Pio è già santo (ossia in Paradiso, al cospetto di Dio) ed in quanto tale va onorato da tutta la Chiesa, ovunque nel mondo.

Finora, da beato, padre Pio poteva essere onorato in luoghi a lui legati. Il culto, tecnicamente, era «locale» e non coinvolgeva l'infallibilità papale, ora è «universale». (...)>>

Dunque da questo semplice articolo si evince che finchè un culto è locale il semplice fedele NON E' tenuto a tributargli alcun culto, che diventa invece obbligatorio quando il Papa stesso interviene con la sua canonizzazione.
La riprova è che, nonostante ciò che comunemente si crede, nessun cristiano è obbligato a prestare fede alle apparizioni o alle rivelazioni private, ancorchè permesse dalla Chiesa.

Questo, come capite, elimina subito dall'elenco dei falsi santi tutti quegli pseudo martiri che ebbero culto solo locale, o peggio che non ne ebbero affatto e furono solo episodi di fanatismo o di propaganda antigiudaica.

Dreyer
27-06-04, 17:11
Un utile link direttamente dalla Santa Sede per capire qualcosa di più sulle canonizzazioni.

http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/avvenimenti/canonizzazioni-beatificazioni_nota-procedura_it.html

Augustinus
27-06-04, 22:16
Originally posted by antoniosatta
Vista l'inconciliabilità delle nostre posizioni è inutile anche mettersi a discutere nel merito della questione.

A una domanda di carattere dottrinale dovete però ripondere: un papa può errare nelle canonizzazioni?

Mi permetto di rispondere brevemente.
Per quanto riguarda le canonizzazioni, laddove queste siano davvero tali, il Papa gode dell'infallibilità, sebbene non siano qualificabili propriamente come verità di fede.
Per le beatificazioni, invece, il discorso sarebbe diverso, trattandosi di meri indulti a che venga tributato al servo di Dio un culto locale. Per conseguenza, per esse, l'Autorità non gode della suddetta infallibilità. Ed infatti, nella Chiesa si conoscono storie di culti approvati e poi ritirati.
E veniamo al caso di questi bambini martirizzati.
Innanzitutto bisogna dire che, salvo caso per caso, in linea generale si tratta di culti locali, di persone che sono state "beatificate" o per le quali è stata concessa una canonizzazione o beatificazione "equipollente". E' il caso questo, ad es., del beato Andrea da Rinn. Nell’estesa Costituzione apostolica, “Beatus Andreas”, indirizzata all’allora promotore della fede, Benedetto Veterani, risalente al 22 febbraio 1755, il saggio pontefice Benedetto XIV Lambertini, pur confermando il culto del piccolo tirolese, spiegava le ragioni per le quali quella canonizzazione, che era senza precedenti nella storia della Chiesa, dovesse ritenersi moralmente impossibile.
Il culto del Beato, infatti, - si rilevava - conservava nel tempo i suoi caratteri d’origine, nato com’era su base spontanea, senza un’adeguata e sicura documentazione scritta contemporanea ai fatti. Basti solo pensare, a questi fini, che l’epigrafe della fine del XV secolo, ricordata come la prima fonte scritta dell’episodio (e comunque ad esso posteriore di oltre un decennio!), nel 1620, era già pressoché illeggibile.
Non si trattò, pertanto, di una vera e propria beatificazione, ma di una “beatificazione equipollente”, come scrisse Benedetto XIV. Conseguentemente, rimarcava quel Papa, la Suprema Autorità della Chiesa non si riteneva formalmente vincolata dal culto del Beato Andrea.
Ed il caso in cui la Suprema Autorità ha concesso ed avallato il culto?
Anche qui si è trattato di provvedimenti di carattere indultivo, che non sono espressione di un'infallibilità pontificia. Insomma, il riconoscimento di un culto da parte della Chiesa non è espressione di infallibilità della stessa.
La storia delle canonizzazioni è piena di esempi. Una volta, ad es., ho saputo che in Germania, nella zona del Reno, sino al XVIII sec., esisteva un culto, approvato dalla Chiesa, tributato ad un "beato" ed alle sue reliquie, che poi si scoprirono essere quelle di un cane. La Chiesa, quindi, nonostante avesse riconosciuto quel culto, addirittura con messa propria, revocò quel suo precedente riconoscimento.
In un certo senso, la Chiesa con l'atto di riconoscimento si limita a prendere atto del culto tributato ad un soggetto, permettendolo.
Un altro celebre esempio è quello di Carlo Magno, celebrato al 28 gennaio, riconosciuto ed ammesso con decreto dell'allora S. Congregazione dei Riti - pur in assenza di canonizzazione validamente compiuta (Carlo Magno fu "canonizzato" dall'antipapa Pasquale III nel 1165).
Quindi, in conclusione: il Papa non può errare nelle canonizzazioni. Ma quelle evidenziate nel caso di questi bambini sono vere e proprie canonizzazioni, con tutti i crismi?

cm814
27-06-04, 23:55
Originally posted by antoniosatta
Vista l'inconciliabilità delle nostre posizioni è inutile anche mettersi a discutere nel merito della questione.

A una domanda di carattere dottrinale dovete però ripondere: un papa può errare nelle canonizzazioni?

E' la solita tiritera...... detta una volta, può anche far pensare. Quando poi si riduce tutto a un bieco, quanto ridicolo "se........ allora", tutto scade in un formalismo parolaio e senza senso. Mi immagino, del resto, come Domineddio tenga in conto i vostri sillogismi.

Bellarmino
28-06-04, 00:24
Intanto, sotto altre forme, continua a perpetrarsi il delitto di omicidio rituale scientificamente ratificato dalle "bibbie" sataniche dei vari Anton Lavey (ebreo), Alister Clowley (ebreo); oppure esaltato da gruppi musicali satanisti dichiarati come i "judas priest"; o dall'ebreo Marilyn Manson (dal cognome inequivovcabile Warner), che descrive nei suoi sabbah musicali le modalità per effettuare le odiose pratiche dell'omicidio/infanticidio rituale.
Contro costoro nessuna parola, nessun commento, nessuna voce si leva scandalizzata facendo passare tutto ciò come un mero fenomeno musical-pubblicitario dei nostri giorni.
Eh sì che le cronache sono piene anche ai giorni nostri di episodi simili. Bambini vengono rapiti e scannati da bande di satanisti. Perciò, come non pensare che anche allora vi fossero sette ebraiche di adoratori di satana o kabbalisti dediti ai sacrifici umani? Come non tenere in considerazione che molti degli esecutori di allora si pentirono e confessarono le loro malefatte?
Bellarmino

Augustinus
28-06-04, 00:38
Originally posted by Bellarmino
Intanto, sotto altre forme, continua a perpetrarsi il delitto di omicidio rituale scientificamente ratificato dalle "bibbie" sataniche dei vari Anton Lavey (ebreo), Alister Clowley (ebreo); oppure esaltato da gruppi musicali satanisti dichiarati come i "judas priest"; o dall'ebreo Marilyn Manson (dal cognome inequivovcabile Warner), che descrive nei suoi sabbah musicali le modalità per effettuare le odiose pratiche dell'omicidio/infanticidio rituale.
Contro costoro nessuna parola, nessun commento, nessuna voce si leva scandalizzata facendo passare tutto ciò come un mero fenomeno musical-pubblicitario dei nostri giorni.
Eh sì che le cronache sono piene anche ai giorni nostri di episodi simili. Bambini vengono rapiti e scannati da bande di satanisti. Perciò, come non pensare che anche allora vi fossero sette ebraiche di adoratori di satana o kabbalisti dediti ai sacrifici umani? Come non tenere in considerazione che molti degli esecutori di allora si pentirono e confessarono le loro malefatte?
Bellarmino

Carissimo Ale,
nessuno vuole gettare discredito nè sui Papi nè sui Santi.
Tu sai bene che se ciò fosse stato, sarei intervenuto. Semplicemente in questo thread, con pacatezza, si vuole esaminare un problema: vale a dire le canonizzazioni/beatificazioni delle vittime di omicidi rituali, culti nati su base spontanea e di cui la Chiesa, nei secoli, si è limitata a prendere atto. Tutto qui. Il problema è, dunque, se si tratti di canonizzazioni vere e proprie come quella per un San Francesco o San Domenico ovvero si tratti di meri provvedimenti graziosi con i quali si permetteva il culto verso un certo soggetto, senza che con ciò fosse impegnata l'infallibilità del Papa. Non so se sono riuscito a rendere l'idea. Questo è il punto della questione, a prescindere dalla circostanza se le uccisioni di questi bambini si siano realmente verificate o meno (quand'anche, deve ammettersi, che le fonti non sono sempre coeve, ma assai spesso più tarde, come nel caso del Beato Andrea da Rinn) e facendo astrazione delle ragioni per le quali questi omicidi sono avvenuti.
Nessuno, quindi, vuole infangare i Papi ed il loro Magistero Infallibile. E quindi non vi è nessun motivo di considerare questo forum come "sedicente cattolico e romano".
Comunque, se vi fosse stato qualche debordamento da parte di qualcuno, invito cordialmente tutti i forumisti che intervengono a voler moderare i toni.
Cordialmente

Francesco

Thomas Aquinas
28-06-04, 02:01
Originally posted by Bellarmino
Intanto, sotto altre forme, continua a perpetrarsi il delitto di omicidio rituale scientificamente ratificato dalle "bibbie" sataniche dei vari Anton Lavey (ebreo), Alister Clowley (ebreo); oppure esaltato da gruppi musicali satanisti dichiarati come i "judas priest"; o dall'ebreo Marilyn Manson (dal cognome inequivovcabile Warner), che descrive nei suoi sabbah musicali le modalità per effettuare le odiose pratiche dell'omicidio/infanticidio rituale.
Contro costoro nessuna parola, nessun commento, nessuna voce si leva scandalizzata facendo passare tutto ciò come un mero fenomeno musical-pubblicitario dei nostri giorni.
Eh sì che le cronache sono piene anche ai giorni nostri di episodi simili. Bambini vengono rapiti e scannati da bande di satanisti. Perciò, come non pensare che anche allora vi fossero sette ebraiche di adoratori di satana o kabbalisti dediti ai sacrifici umani? Come non tenere in considerazione che molti degli esecutori di allora si pentirono e confessarono le loro malefatte?
Bellarmino

Non credo proprio che possano essere incolpati gli ebrei di presunte pratiche di alcune sette sedicenti ebraiche.

Un momento...non sono nemmeno pratiche, sono canzoni che incitano a questo, o cose del genere, parole insomma, di quattro invasati.

La religione ebraica è ben altro.

Per quanto riguarda i "sedicenti cattolici" si veda la petizione di principio che sta alla base della Tesi si Cassiciacum.

saluti

Bellarmino
28-06-04, 02:36
Originally posted by Thomas Aquinas
[B]Non credo proprio che possano essere incolpati gli ebrei di presunte pratiche di alcune sette sedicenti ebraiche.
Io non l'ho affermato.
Resto a quanto impartisce la Chiesa. Se quegli innocenti sono stati elevati alla gloria degli altari, santi o beati che fossero, dò il mio assenso senza condizioni.


Un momento...non sono nemmeno pratiche, sono canzoni che incitano a questo, o cose del genere, parole insomma, di quattro invasati.
canzoni che producono gli effetti devastanti che ogni tanto salgono alla ribalta della cronaca. Pochi mesi fa due ragazzi uccisero una loro coetanea per entrare a far parte di una setta intitolata a Marilyn Manson. Il rituale che adottarono per l'omicidio era stato seguito ascoltando il testo di una delle tante "canzoni" di questo demonio.
Non è poi un mistero che Ozzy Osbourne (guarda caso anche costui cabalista, seguace di Crowley ed autore di "suicide solution"), ex leader dei Black Sabbath, abbia partecipato, a suo dire, ad uno di questi rituali sacrificali.


La religione ebraica è ben altro.
La religione ebraica è una falsa religione che misconosce la divinità di Cristo. Chi la professa va all'inferno.

Thomas Aquinas
28-06-04, 03:25
-Io non l'ho affermato.
Resto a quanto impartisce la Chiesa. Se quegli innocenti sono stati elevati alla gloria degli altari, santi o beati che fossero, dò il mio assenso senza condizioni.

-Credo che Augustinus abbia spiegato al meglio questa questione :)


canzoni che producono gli effetti devastanti che ogni tanto salgono alla ribalta della cronaca. Pochi mesi fa due ragazzi uccisero una loro coetanea per entrare a far parte di una setta intitolata a Marilyn Manson. Il rituale che adottarono per l'omicidio era stato seguito ascoltando il testo di una delle tante "canzoni" di questo demonio.
Non è poi un mistero che Ozzy Osbourne (guarda caso anche costui cabalista, seguace di Crowley ed autore di "suicide solution"), ex leader dei Black Sabbath, abbia partecipato, a suo dire, ad uno di questi rituali sacrificali.

-Non sto dicendo che queste canzoncine vanno bene, ee ingenerano fede e virtù nell'animo umano; sto dicendo che esse non sono rappresentative dell'ebraismo, che c'entrano quindi?


La religione ebraica è una falsa religione che misconosce la divinità di Cristo. Chi la professa va all'inferno.

-L'ebreo che è tale in buona fede non va all'inferno.
O nessun ebreo è in buona fede?



La tesi di Cassiciacum fu scritta dall'eccellenza Guerard de Lauriers, tomista d'eccezione, già docente di teologia alla Pontificia Università del Laterano a Roma, e consigliere e redattore del "Breve esame critico", firmato dalle eccellenze Bacci e Ottaviani. Chi aderisce alla tesi è cattolico romano e sottoposto alla autorità di Santa Madre Chiesa, ora materialmente occupata.

-Il domenicano Guerard de Lauriers è stato scomunicato nel 1983 in quanto consacrato vescovo illecitamente da Mons. Thuc.(personaggio che cambiò posizioni dottrinali molte volte nella vita, per poi ritornare alla fede cattolica).
Des Lauriers invece morì scomunicato: io non giudico sulla sua buona fede, probabilmente era convinto che quella fosse la scelta giusta, e ha elaborato una tesi che lo legittimasse.
La Tesi in quanto tale non dimostra nulla in quanto forza il procedimento logico con una petizione di principio.
I Cardinali Ottaviani e Bacci NON ADERIRONO OVVIAMENTE al micro-scisma guerardiano, e ritirarono anche il Breve esame critico, quando il Novus Ordo venne rivisto in un punto, nel quale effettivamente non si proponeva la dottrina cattolica. Corretto quel punto venne ritirato.
Chi aderisce alla Tesi commette un errore logico e si autopone fuori dalla Chiesa.
Posta la veridicità della tesi, assurda, il fedele non sarebbe sottoposto a nessuna "autorità della Chiesa", perchè secondo voi di autorità non cene sono: il munus regendi è scomparso nella pratica (esiste solo potenzialmente). Questo comporta un po' di strane cose, come ad esempio l'invalidità delle confessioni eccetera..

Non credo che sia il caso di affrontare in questo 3d queste questioni :)

Ti saluto con cordialità, Bellarmino :)

Thomas Aquinas
tomista ma non tesista ;)

Bellarmino
28-06-04, 12:13
:rolleyes:
se la mia presenza vi fa perdere utenti risolvo andandomene immediatamente.
B.

Augustinus
28-06-04, 13:50
Originally posted by Bellarmino
:rolleyes:
se la mia presenza vi fa perdere utenti risolvo andandomene immediatamente.
B.


Carissimo Ale,
sai bene che non è la tua presenza, nè i tuoi posts a creare problemi. Dunque, non ti preoccupare. L'importante è che la discussione rimanga sempre pacata e civile.
Cordialmente

Francesco :) :) :) :)

Dreyer
28-06-04, 16:15
Originally posted by Bellarmino


Potrei ribattere alle numerose inesattezze da te riportate.
Tranquillo! Sono almeno tre anni che su questo ed altri forum se ne parla, e non ho certo intenzione nè tempo per ribadire le mie/nostre ragioni già ampiamente descritte altrove.



:D :D
Ma quali ragioni?
No mi avventurerò nel terreno fantascientifico tesista e rimango all'argomento originario di questo 3d, ossia i falsi santi.

Innanzitutto, non ritengo sia moralmente accettabile utilizzare i santi come "arma": parlare di innocenti uccisi dagli ebrei in quanto tali in odio alla fede è un'emerita sciocchezza INDIMOSTRATA e voi lo fate solo per questioni di propaganda politica, in modo da giustificare le vostre innegabili collusioni con l'estrema destra e le sue aberranti teorie negazioniste.

E' tutto parte del solito disegno "complottista" che già i nazisti conoscevano bene e che a quanto pare è stato riscaldato e servito di nuovo sulle tavole della vostra nuova religione (perchè questo è) sedecavantista.

Ma visto che tu sei nel giusto, allora forse potrai aiutarci: avremmo bisogno delle PROVE della santità di questi pretesi "santi", delle PROVE della loro canonizzazione o beatificazione e soprattutto delle PROVE della colpevolezza indiscussa degli ebrei.
Evidentemente tu ne sai più di noi e ce le puoi fornire, visto che asserisci che quei tali siano santi.
Magari fatti aiutare dai tuoi sodali...setacciate bene "holywar" e provate a vedere se da quella melma nazista tirate fuori qualcosa di valido come prova.
Vi sfido a farlo.

Del resto, come disse San Pio V, "chi sa la verità e non parla è un miserabile codardo".

Dreyer
28-06-04, 16:39
Originally posted by Bellarmino
Intanto, sotto altre forme, continua a perpetrarsi il delitto di omicidio rituale scientificamente ratificato dalle "bibbie" sataniche dei vari Anton Lavey (ebreo), Alister Clowley (ebreo); oppure esaltato da gruppi musicali satanisti dichiarati come i "judas priest"; o dall'ebreo Marilyn Manson (dal cognome inequivovcabile Warner), che descrive nei suoi sabbah musicali le modalità per effettuare le odiose pratiche dell'omicidio/infanticidio rituale.
Contro costoro nessuna parola, nessun commento, nessuna voce si leva scandalizzata facendo passare tutto ciò come un mero fenomeno musical-pubblicitario dei nostri giorni.
Eh sì che le cronache sono piene anche ai giorni nostri di episodi simili. Bambini vengono rapiti e scannati da bande di satanisti. Perciò, come non pensare che anche allora vi fossero sette ebraiche di adoratori di satana o kabbalisti dediti ai sacrifici umani? Come non tenere in considerazione che molti degli esecutori di allora si pentirono e confessarono le loro malefatte?
Bellarmino

Bella questa favola, peccato che la conoscessi già...sarà per un altro Reich.

Intanto, Bellarmino, puoi spiegarmi una cosa: "Ozzy" Osbourne è ebreo?

E poi dimmi anche un'altra cosa: se un ebreo si battezza porta ancora con sè il "marchio" dell'ebreo? se sì, allora vuol dire che è falsa tutta la dottrina cattolica del battesimo.
Se no, allora significa che si è ebrei se si professa la religione ebraica, e dunque se un ebreo è un satanista (come i casi che hai citato) non è un ebreo così come un cattolico satanista non è un cattolico.

:-01#04

Dreyer
28-06-04, 17:09
Ecco una stampa antisemita che riproduce il presunto "martirio" della polacca Agnes Hruza.

Interessante notare che gli antisemiti di ieri e di oggi non sono concordi: alcuni la classificano come un omicido rituale, altri come un semplice omicidio, perpetrati entrambi- ovviamente- dall'ebreo eterno etc.
Ma se fosse un omicidio rituale, come mai la vittima avrebbe 19 (diciannove) anni, 12 in più dei 7 previsti come limite massimo per gli "omicidi rituali"? e soprattutto, se di solito in questi "omicidi rituali" gli ebrei uccidevano un bambino per simboleggaire Gesù, cosa c'entra una femmina?

http://www.jrbooksonline.com/images/Hruza_256grey.jpg

Bellarmino
28-06-04, 17:20
Originally posted by Dreyer
:D :D
Ma quali ragioni?
No mi avventurerò nel terreno fantascientifico tesista e rimango all'argomento originario di questo 3d, ossia i falsi santi.
Ti conviene, non ne hai le capacità :D


Innanzitutto, non ritengo sia moralmente accettabile utilizzare i santi come "arma": parlare di innocenti uccisi dagli ebrei in quanto tali in odio alla fede è un'emerita sciocchezza INDIMOSTRATA e voi lo fate solo per questioni di propaganda politica, in modo da giustificare le vostre innegabili collusioni con l'estrema destra e le sue aberranti teorie negazioniste.
Queste vilissime accuse le devi rivolgere alla Chiesa stessa, dato che sui suoi altari per più di 600 anni si sono venerati tali beati o santi. Noi (cattolici preconciliari) continuiamo a venerarli come tali, come cioè Santa Madre Chiesa ci ha proposto di credere.


E' tutto parte del solito disegno "complottista" che già i nazisti conoscevano bene e che a quanto pare è stato riscaldato e servito di nuovo sulle tavole della vostra nuova religione (perchè questo è) sedecavantista.
Il nazismo è una somma di concezioni ignobili fondate sul suprematismo razzista biologico e, in quanto tale, condannato giustamente dalla Chiesa. Non si può essere nazisti e cattolici al tempo stesso. Perciò respingo al mittente queste ignobili insinuazioni. Per quanto riguarda il "sedevacantismo" nuova religione... semmai è proprio il contrario. Il nuovo corso religioso, basato sul modernismo già condannato da SS San Pio X, è una nuova religione che, a differenza della vera e bimellenaria religione cattolica, conta qualche decennio appena.


Ma visto che tu sei nel giusto, allora forse potrai aiutarci: avremmo bisogno delle PROVE della santità di questi pretesi "santi", delle PROVE della loro canonizzazione o beatificazione e soprattutto delle PROVE della colpevolezza indiscussa degli ebrei.
Evidentemente tu ne sai più di noi e ce le puoi fornire, visto che asserisci che quei tali siano santi.
Magari fatti aiutare dai tuoi sodali...setacciate bene "holywar" e provate a vedere se da quella melma nazista tirate fuori qualcosa di valido come prova.
Vi sfido a farlo.
Non lo devi chiedere a me, ma alla chiesa docente che ha deciso di elevare alla gloria degli altari questi giovanissimi martiri. Alla Chiesa io credo e sono sottomesso e, finchè la Chiesa stessa (legittima e non materialiter) non mi proporrà di credere il contrario (ne dubito), il sottoscritto non avrà alcuna remora a difendere e promuovere il ricordo ed il culto di questi santi.
Poi non capisco perchè tu giri la frittata chiedendo a me chissà quali prove. Te l'avevo già chiesto io sull'altro forum, e tu non hai saputo altro che produrre ridicolissimi copia/incolla prelevati in giro per la rete. A te dunque l'onere della prova. Attendo ancora i nomi e i titoli sia degli studiosi "seri", che millantavi, sia delle loro opere...


Del resto, come disse San Pio V, "chi sa la verità e non parla è un miserabile codardo".
Non è il mio caso. Il sottoscritto la verità l'afferma e se ne assume le conseguenze... compreso il dileggio ed il disprezzo da parte di quelli come te che non sopportano la sana dottrina.

Bellarmino
28-06-04, 17:28
Originally posted by Dreyer
[B]Bella questa favola, peccato che la conoscessi già...sarà per un altro Reich.
Se insinuerai ancora ch'io sia nazista o simpatizzante nazista chiederò alla redazione di POL la tua immediata sospensione!


Intanto, Bellarmino, puoi spiegarmi una cosa: "Ozzy" Osbourne è ebreo?
I nomi di altri satanisti e ritualisti ebrei li ho già fatti, Marilyn Manson in testa. Di Osbourne posso soltanto dirti che sicuramente è un cabalista ritualista.


E poi dimmi anche un'altra cosa: se un ebreo si battezza porta ancora con sè il "marchio" dell'ebreo? se sì, allora vuol dire che è falsa tutta la dottrina cattolica del battesimo.
Se no, allora significa che si è ebrei se si professa la religione ebraica, e dunque se un ebreo è un satanista (come i casi che hai citato) non è un ebreo così come un cattolico satanista non è un cattolico.
Un ebreo (ma anche un pagano od altro) che si battezza cessa immediatamente di essere ebreo (ossia seguace di una falsa religione deicida che misconosce il Salvatore) ed enra a pieno titolo a far parte della Chiesa e della comunione dei santi.


O non sarà che tu, coem i tuoi maestri (e non alludo certo a Gesù), credi che "una volta ebreo, sempre ebreo"?
Tanto da sapersi regolare se di nero hai la tonaca o la camicia.
Ripeto quanto scritto sopra! Se insisterai ad insultarmi chiederò immediatamente la tua sospensione. Inoltre non ti permetto di dubitare della mia fede in Gesù Cristo!!!

Dreyer
28-06-04, 17:38
Un'altra prova della falsità dei suddetti "omicidi rituali"?
Ecco qui la copia- tratta da un sito antisemita - di un documento che c'è su quel sito: preferisco farvi leggere il commento- e l'immagine- in originale.
Ci si riferisce al frate cappuccino Tommaso, morto in Siria nel secolo scorso e la cui morte è stata attribuita - naturalmente- ai soliti ebrei.
Questo frate è presente nella lista dei c.d. "martiri" che Sursum Corda ha tratto dal sito di holywar.

<<This document is a copy of a document in France's archives. It relates to Father Thomas, who was a 70-year-old French citizen stationed in Damascus, Syria.
According to documents in both Damascus and Syria, he was ritually murdered by Jews in his old age for his blood that was used by Jews for occult purposes.
This particular page notes that "Jews need human blood for the celebration of Yom Kippur, the remembrance of the Jews' departure from Egypt."
It also mentions that "the Grand Rabbi ... was accused by Rabbi Mussa Abou Al-Afieh of receiving the blood of Father Thomas."

http://www.gentileworld.com/22b60420.jpg

:lol :lol
Avete capito? :-0t009f lo Yom Kippur sarebbe la festa in cui gli ebrei celebrano l'uscita dall'Egitto!
E' chiaro che una simile ignoranza la dice lunga sull'attendibilità del documento.
Piuttosto ... gli omicidi rituali non avvengono per la Pasqua? :D
E che ci vogliono i bambini? :D

Dreyer
28-06-04, 17:46
Originally posted by Bellarmino
Ti conviene, non ne hai le capacità :D

* Eh già... :lol

Il nazismo è una somma di concezioni ignobili fondate sul suprematismo razzista biologico e, in quanto tale, condannato giustamente dalla Chiesa. Non si può essere nazisti e cattolici al tempo stesso. Perciò respingo al mittente queste ignobili insinuazioni. Per quanto riguarda il "sedevacantismo" nuova religione... semmai è proprio il contrario. Il nuovo corso religioso, basato sul modernismo già condannato da SS San Pio X, è una nuova religione che, a differenza della vera e bimellenaria religione cattolica, conta qualche decennio appena.

* E Guerard des Lauriers quanti decenni conta?

Non lo devi chiedere a me, ma alla chiesa docente che ha deciso di elevare alla gloria degli altari questi giovanissimi martiri. Alla Chiesa io credo e sono sottomesso e, finchè la Chiesa stessa (legittima e non materialiter) non mi proporrà di credere il contrario (ne dubito), il sottoscritto non avrà alcuna remora a difendere e promuovere il ricordo ed il culto di questi santi.
Poi non capisco perchè tu giri la frittata chiedendo a me chissà quali prove. Te l'avevo già chiesto io sull'altro forum, e tu non hai saputo altro che produrre ridicolissimi copia/incolla prelevati in giro per la rete. A te dunque l'onere della prova. Attendo ancora i nomi e i titoli sia degli studiosi "seri", che millantavi, sia delle loro opere...

* Appunto. Visto che io sono palesemente incapace di comprendere la Tesi di Cassiciacum e di produrre altro che non siano "copia-incolla" (che poi è ciò che fai tu da "holywar" e da "sodalitium"), forniscimi tu le prove.
Del resto, è più logico: si tu che dici che questi sono santi, quindi sta a te provarmelo. Hic Rhodus, hic salta.

Non è il mio caso. Il sottoscritto la verità l'afferma e se ne assume le conseguenze... compreso il dileggio ed il disprezzo da parte di quelli come te che non sopportano la sana dottrina.

* Ohibò! Guerard des Lauriers promosso a "sana dottrina"?

Dreyer
28-06-04, 17:53
:-0t009f

krentak the Arising!
28-06-04, 18:33
Cerchiamo di ricondurre il thread nel solco di una discussione civile ed evitiamo reciproche minacce. Grazie.

Thomas Aquinas
28-06-04, 18:54
Originally posted by Bellarmino
Il problema non è la buona o la cattiva fede.
Chi decide per propria volontà, a meno che non si tratti di ignoranza invincibile o di non conoscenza incolpevole, (ma non mi pare sia il caso degli ebrei, anzi molto preparati in materia) di stare fuori della Chiesa, non partecipa alla comunione dei santi e per esso non v'è salvezza.
Dal Catechismo di San Pio X:
122. Che significa " comunione dei santi " ?
Comunione dei santi significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di tutto il bene che è e si fa nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale, purché non ne siano impediti dall'affetto al peccato.

124. Chi è fuori della comunione dei santi?
E' fuori della comunione dei santi chi é fuori della Chiesa, ossia i dannati, gl'infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.

126. Chi sono gli ebrei?
Gli ebrei sono i non battezzati che professano la legge di Mosè e non credono che Gesù è il Messia o Cristo promesso.

Non leggo differenze di destini in chi sia o meno in buona fede.
Io credo a questa dottrina. Voi?


Potrei ribattere alle numerose inesattezze da te riportate.
Tranquillo! Sono almeno tre anni che su questo ed altri forum se ne parla, e non ho certo intenzione nè tempo per ribadire le mie/nostre ragioni già ampiamente descritte altrove.

Ti saluto con cordialità, Bellarmino :)
Thomas Aquinas
tomista ma non tesista ;)

Ricambio la cordialità e l'assoluta mancanza, da parte mia, della benchè minima vis polemica.
Bellarmino
Cattolico integrale [/B][/QUOTE]


Certo Bellarmino: "extra Ecclesia nulla salus", la Chiesa è come l'Arca di Noè, fuori dalla quale non c'è salvezza.
Tuttavia questa affermazione deve essere ben compresa: non esclude, come tu stesso hai affermato, che chi è fuori dalla Chiesa non si salva, a meno che non questi non sia in buona fede.
Il concetto di "ignoranza invincibile" è di difficile valutazione: basta sapere che è esistito Cristo per non essere più in questo "stato"? Basta avere i mezzi per conoscere la Verità?
Bisogna considerare gli "idola", le precomprensioni del mondo che sono contrarie al cristianesimo...
Nel caso degli ebrei essi non rifiutano Cristo consapevoli della sua divinità; lo rifiutano per ignoranza, quindi non sono ordinariamente in malafede.
Certo l'ignoranza può essere colpevole,
ma penso che si debba valutare caso per caso, senza parlare dell'"ebreo" come di un'essenza ideale che si ripete costantemente e immutabilmente in tutti gli individui ebrei.

Per il resto....a te paiono inesattezze, a me no ;)

ti saluto con cordialità :)

Thomas Aquinas

Thomas Aquinas
28-06-04, 18:59
Originally posted by antoniosatta
Che razza di risposta è? Me l'avesse data un altro avrei capito, ma proprio tu che hai in precedenza scritto:

"Ci sono cose alle quali è bene che un fedele non dia risposte. Non tocca a noi.
Premesso ciò, sul beato Simonino io so soltanto che la Santa Madre Chiesa lo elesse a tale stato, per via delle vicende di cui fu vittima. Dire che si trattò di un errore giudiziario, è come dire che la Chiesa ha sbagliato, dal momento che il caso giudiziario, quando si tratta di beati o santi, diventa, per se stesso, caso teologico. "

Non mi pare di aver detto nulla di diverso.

Antonio, ti chiamo così se posso,
Augustinus ha illustrato egregiamente questa questione. :)

Dreyer
28-06-04, 19:09
Il problema qui è che c'è gente che continua ad addossare agli ebrei in quanto tali, presi collettivamente, la responsabilità del cosiddetto "deicidio".

Ma il concetto stesso di "deicidio" non esiste, e per due ragioni:
1) Gesù fu ucciso dai soldati ROMANI con una pena ROMANA su istigazione di una PARTE degli ebrei d'allora.
2) Fra gli stessi ebrei c'erano amici di Gesù che però non si convertirono: fra questi Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea, entrambi ebrei praticanti ed addirittura- il primo- membro del Sinedrio. Che facciamo, li cacciamo all'inferno?
3) San Giuseppe era cristiano? no, era ebreo praticante. Anche lui all'inferno?
4) Paradossalmente, Gesù non era cristiano, ma ebreo, cos'ìcome la Madonna, e iprimi santi, fra cui gli Apostoli.
5) San Pietro, il primo Papa, e San Paolo- di cui domani si festeggia la ricorrenza- erano entrambi ebrei.

6) e cosa più importante: Gesù disse "Padre, perdona loro perchè NON SANNO ciò che fanno", quindi questo esclude il concetto di "deicidio" e altre simili piacevolezze.

Infine, giova ricordare che Gesù lo uccidiamo ogni volta noi tutti, coi nostri peccati.

Bellarmino
28-06-04, 19:37
per par condicio :-01#04

Bellarmino
28-06-04, 19:49
Originally posted by Thomas Aquinas
Ricambio la cordialità e l'assoluta mancanza, da parte mia, della benchè minima vis polemica.
Bellarmino
Cattolico integrale


Certo Bellarmino: "extra Ecclesia nulla salus", la Chiesa è come l'Arca di Noè, fuori dalla quale non c'è salvezza.
Tuttavia questa affermazione deve essere ben compresa: non esclude, come tu stesso hai affermato, che chi è fuori dalla Chiesa non si salva, a meno che non questi non sia in buona fede.
Il concetto di "ignoranza invincibile" è di difficile valutazione: basta sapere che è esistito Cristo per non essere più in questo "stato"? Basta avere i mezzi per conoscere la Verità?
Bisogna considerare gli "idola", le precomprensioni del mondo che sono contrarie al cristianesimo...
Nel caso degli ebrei essi non rifiutano Cristo consapevoli della sua divinità; lo rifiutano per ignoranza, quindi non sono ordinariamente in malafede.
Certo l'ignoranza può essere colpevole,
ma penso che si debba valutare caso per caso, senza parlare dell'"ebreo" come di un'essenza ideale che si ripete costantemente e immutabilmente in tutti gli individui ebrei.

Per il resto....a te paiono inesattezze, a me no ;)

ti saluto con cordialità :)

Thomas Aquinas [/B][/QUOTE]

Thomas Aquinas
28-06-04, 20:22
Originally posted by Bellarmino
Fallo. Voglio vedere la tua faccia in tribunale! BUFFONE!

Suvvia Dreyer e Bellarmino:
la discussione è interessante:
evitiamo che degeneri!

Thomas Aquinas

Bellarmino
28-06-04, 23:30
Originally posted by Thomas Aquinas
Suvvia Dreyer e Bellarmino:
la discussione è interessante:
evitiamo che degeneri!

Thomas Aquinas

Caro Thomas, non posso farmi dare del nazista dal primo sprovveduto carico d'ira.

Thomas Aquinas
28-06-04, 23:52
Originally posted by Bellarmino
Caro Thomas, non posso farmi dare del nazista dal primo sprovveduto carico d'ira.

Hai ragione Bellarmino, ma sai com'è:
quando una persona si "infervora" dice cose che magari non pensa veramente, oppure l'arrabbiatura distorce un po' il pensiero in quel momento,
a freddo poi magari ci ripensa e capisce di avere decisamente esagerato.

:)

Augustinus
29-06-04, 00:36
Ancora una volta invito a moderare i toni ... Grazie. In particolar modo, il forumista Dreyer eviti di usare espressioni che possano suonare offensive alle orecchie di altri forumisti e non solo loro.
:) :) :)

Dreyer
29-06-04, 16:30
Accetto volentieri l'invito (e le censure "da bagno") di Augustinus, e chiedo scusa se talvolta la vis polemica fa tradire alla penna il pensiero...

Resta comunque esplicito il mio disagio per attacchi gratuiti antisemiti da persone che si dichiarano cattoliche e che, tuttavia, postano immagini e testi da siti (i.e. holywar di infausta memoria) oggetto più volte di provvedimenti giudiziari.

:)

04-07-04, 14:35
Originally posted by Bellarmino
Se insinuerai ancora ch'io sia nazista o simpatizzante nazista chiederò alla redazione di POL la tua immediata sospensione!


I nomi di altri satanisti e ritualisti ebrei li ho già fatti, Marilyn Manson in testa. Di Osbourne posso soltanto dirti che sicuramente è un cabalista ritualista.


Un ebreo (ma anche un pagano od altro) che si battezza cessa immediatamente di essere ebreo (ossia seguace di una falsa religione deicida che misconosce il Salvatore) ed enra a pieno titolo a far parte della Chiesa e della comunione dei santi.


Ripeto quanto scritto sopra! Se insisterai ad insultarmi chiederò immediatamente la tua sospensione. Inoltre non ti permetto di dubitare della mia fede in Gesù Cristo!!!

La tua Fede in Gesù Cristo non la mette in dubbio nessuno, il fatto è che tu vivi nella più completa eresia e fuori dalla Chiesa Cattolica con la tua scelta di non considerare valida l'autorità dell'attuale Papa, oltre ad essere eretico ti poni anche come pericoloso nemico della Chiesa.

Augustinus
04-07-04, 17:28
Originally posted by Manuel
La tua Fede in Gesù Cristo non la mette in dubbio nessuno, il fatto è che tu vivi nella più completa eresia e fuori dalla Chiesa Cattolica con la tua scelta di non considerare valida l'autorità dell'attuale Papa, oltre ad essere eretico ti poni anche come pericoloso nemico della Chiesa.

Se l'amico Bellarmino è fuori, a maggior ragione lo sei tu che sei massone e "libero muratore". E ti assicuro: essere massone è essere un nemico ancora più pericoloso :D :D :D

04-07-04, 19:21
Originally posted by Augustinus
Se l'amico Bellarmino è fuori, a maggior ragione lo sei tu che sei massone e "libero muratore". E ti assicuro: essere massone è essere un nemico ancora più pericoloso :D :D :D

:D :D Il mio compagno libero muratore è solo uno scherzo per prendere in giro quelli del "complotto giudaico massonico" :D :D

E' Bellarmino che non scherza....:K fondamentalmente mi è simpatico ma deve rispettare i ruoli, a me non piace che gli integralisti condizionino a piacimento anche il forum dei Cattolici-Romani, hanno il loro spazio per proporre le loro tematiche che è anche troppo per quello che rappresentano nella società, se fossero solo integralisti passa ma è che sono anche sedevacantisti e si pongono con polemiche e veleni nei confronti della Chiesa che non hanno pari nei confronti di altre religioni e sette.

Augustinus
04-07-04, 21:36
Originally posted by Manuel
:D :D Il mio compagno libero muratore è solo uno scherzo per prendere in giro quelli del "complotto giudaico massonico" :D :D

E' Bellarmino che non scherza....:K fondamentalmente mi è simpatico ma deve rispettare i ruoli, a me non piace che gli integralisti condizionino a piacimento anche il forum dei Cattolici-Romani, hanno il loro spazio per proporre le loro tematiche che è anche troppo per quello che rappresentano nella società, se fossero solo integralisti passa ma è che sono anche sedevacantisti e si pongono con polemiche e veleni nei confronti della Chiesa che non hanno pari nei confronti di altre religioni e sette.

Caro Manuel,
non puoi impedire ai cugini sedevacantisti di postare dei temi discussione su CR, così come anche altri possono fare su questo forum. L'importante è non vengano travalicati i limiti della decenza e del rispetto per le altrui opinioni e persone.
Questa è una regola di comune civiltà. Poi i temi di discussione sono liberi.
Per questo i tradizionalisti possono ben postare, al pari degli altri forumisti, su questo forum di CR.
Cordialmente

Augustinus

04-07-04, 23:23
lo so Augustinus ma non è così facile digerire la questione, fosse per pol io non avrei mai conosciuto l'esistenza dei sedevacantisti tanto sono poco presenti nella società, mai conosciuto uno in carne e ossa, poi è dura dover digerire un manifesto contro il nostro Papa messo in rilevo per anni e anni con gli stessi personaggi che vengono a dire la loro anche nel forum dei Cattolici, mi spiace Augustinus ma la religione non è come il dibattito politco, su queste cose non si può scherzare o prendere sottogamba in nome di amicizie o compromessi forumistici, l'offesa che è fatta contro Giovanni Paolo Secondo è troppo grande, tu potrai comprendere io mai e poi mai e non credere che sia il solo.

Augustinus
04-07-04, 23:39
Originally posted by Manuel
lo so Augustinus ma non è così facile digerire la questione, fosse per pol io non avrei mai conosciuto l'esistenza dei sedevacantisti tanto sono poco presenti nella società, mai conosciuto uno in carne e ossa, poi è dura dover digerire un manifesto contro il nostro Papa messo in rilevo per anni e anni con gli stessi personaggi che vengono a dire la loro anche nel forum dei Cattolici, mi spiace Augustinus ma la religione non è come il dibattito politco, su queste cose non si può scherzare o prendere sottogamba in nome di amicizie o compromessi forumistici, l'offesa che è fatta contro Giovanni Paolo Secondo è troppo grande, tu potrai comprendere io mai e poi mai e non credere che sia il solo.

Seguendo questa logica, però, dovrei escludere anche gli atei ed agnostici che, qualche volta, hanno postato qui ...

05-07-04, 00:05
Originally posted by Augustinus
Seguendo questa logica, però, dovrei escludere anche gli atei ed agnostici che, qualche volta, hanno postato qui ...

E' ben diversa la loro posizione, un ateo un non credente o un appartenente ad un'altra religione è difficile che possa offendere i Cattolici perchè le differenze sono chiare nette e marcate e in genere c'è il reciproco rispetto, vedi il dialogo interreligioso promosso dalla Chiesa stessa.
Che dialogo invece ci può essere con chi non riconosce l'autorità del Papa ponendosi in posizione di netta polemica ed eresia???

Augustinus
05-07-04, 00:11
Originally posted by Manuel
E' ben diversa la loro posizione, un ateo un non credente o un appartenente ad un'altra religione è difficile che possa offendere i Cattolici perchè le differenze sono chiare nette e marcate e in genere c'è il reciroco rispetto, vedi il dialogo interreligioso promosso dalla Chiesa stessa.
Che dialogo invece ci può essere con chi non riconosce l'autorità del Papa ponendosi in posizione di netta polemica ed eresia???

A parte che, personalmente, non credo nel dialogo interreligioso, devo osservare che non sempre vi è quel rispetto reciproco che tu dichiari sopra. Anzi, quasi mai ... . Di solito, la maggior parte degli atei o agnostici o semplicemente non credenti iniziano ad offendere pesantemente. Ne ho avuto riprova il mese scorso su Destra radicale e sul forum Principale.
Addirittura da parte di certuni - poi espulsi dall'Amministrazione - si cadeva sul personale, adoperando espressioni pesanti ed offensive.
Dunque ciò che dici è smentito dai fatti e dall'esperienza - almeno quella vissuta da me.

05-07-04, 00:23
Originally posted by Augustinus
A parte che, personalmente, non credo nel dialogo interreligioso, devo osservare che non sempre vi è quel rispetto reciproco che tu dichiari sopra. Anzi, quasi mai ... . Di solito, la maggior parte degli atei o agnostici o semplicemente non credenti iniziano ad offendere pesantemente. Ne ho avuto riprova il mese scorso su Destra radicale e sul forum Principale.
Addirittura da parte di certuni - poi espulsi dall'Amministrazione - si cadeva sul personale, adoperando espressioni pesanti ed offensive.
Dunque ciò che dici è smentito dai fatti e dall'esperienza - almeno quella vissuta da me.

Dei pazzi che postano su questo forum è chiaro mica ci si può fidare tanto ne trovi di tutti colori.. Ma mio caro Augustinus in questa sede l'offesa più grande nei confronti dei Cattolici restano quei thread messi in rilievo nel forum dei tradizionalisti dove si mette in discussione l'autorità di Giovanni Paolo Secondo e questo è un fatto certo poi i bestemmiatori li conosciamo tutti nella vita reale e anche qu sui forum ma è cosa ben diversa da chi scientemente vuol minare l'integrità della Chiesa .

Augustinus
05-07-04, 00:29
Originally posted by Manuel
Dei pazzi che postano su questo forum è chiaro mica ci si può fidare tanto ne trovi di tutti colori.. Ma mio caro Augustinus in questa sede l'offesa più grande nei confronti dei Cattolici restano quei thread messi in rilievo nel forum dei tradizionalisti dove si mette in discussione l'autorità di Giovanni Paolo Secondo e questo è un fatto certo poi i bestemmiatori li conosciamo tutti nella vita reale e anche qu sui forum ma è cosa ben diversa da chi scientemente vuol minare l'integrità della Chiesa .

Ma scusa: hai fatto capire sopra che sei per il dialogo interreligioso e poi lo neghi nei fatti?
E' un atteggiamento poco coerente. In effetti, questo "dialogo" si svolge con persone che sono radicalmente avversarie e che criticano aspramente il papato. Forse non hai dato un'occhiata ai vari fora di POL, dove ne trovi di tutti i colori: eppure queste stesse persone che altrove hanno criticato aspramente l'attuale Pontefice, hanno postato qui da noi. Se dunque dovessi applicare questo metro di giudizio, dovrei censurare anche loro.
Il discorso è lo stesso, che ti piaccia o no.
E poi rispetto ai tradizionalisti, benchè ci dividano sessant'anni di vita ecclesiale, ciononostante ci uniscono quasi duemila, avendo molte cose in comune, a cominciare dalle verità di fede.

Ludovico
05-07-04, 00:37
Originally posted by Manuel
E' ben diversa la loro posizione, un ateo un non credente o un appartenente ad un'altra religione è difficile che possa offendere i Cattolici perchè le differenze sono chiare nette e marcate e in genere c'è il reciproco rispetto, vedi il dialogo interreligioso promosso dalla Chiesa stessa.
Che dialogo invece ci può essere con chi non riconosce l'autorità del Papa ponendosi in posizione di netta polemica ed eresia???

Permettimi un'osservazione. Tu lamenti un'impossibilità di dialogo con chi non riconosce l'autorità a questo "Papa", ma, al tempo stesso, credi nel dialogo interreligioso con "fedeli" che non riconoscono il Papato (come gli ortodossi), la Chiesa stessa e la sua gerarchia (protestanti) e così via. E' una posizione che sinceramente non capisco.

05-07-04, 00:41
Originally posted by Augustinus
Ma scusa: hai fatto capire sopra che sei per il dialogo interreligioso e poi lo neghi nei fatti?
E' un atteggiamento poco coerente. In effetti, questo "dialogo" si svolge con persone che sono radicalmente avversarie e che criticano aspramente il papato. Forse non hai dato un'occhiata ai vari fora di POL, dove ne trovi di tutti i colori: eppure queste stesse persone che altrove hanno criticato aspramente l'attuale Pontefice, hanno postato qui da noi. Se dunque dovessi applicare questo metro di giudizio, dovrei censurare anche loro.
Il discorso è lo stesso, che ti piaccia o no.
E poi rispetto ai tradizionalisti, benchè ci dividano sessant'anni di vita ecclesiale, ciononostante ci uniscono quasi duemila, avendo molte cose in comune, a cominciare dalle verità di fede.
Non è che tu devi censurare, tu non devi censurare un bel nulla, tu devi solo prendere una posizione netta e chiara, sempre e comunque , anche a forza di ripeterti, sono loro che devono avere il buon gusto di rispettare gli altri che sono fedeli alla Chiesa di Roma. Come ho già detto tu sottovaluti parecchio questi personaggi, metti per un attimo che questi abbiano nella società lo stesso peso che hanno in questa sede.. non credo che per la Chiesa sarebbe una buona cosa. Il messaggio che viene lanciato dagli integralisti sedevacantisti in questa community caro mio Augustinus è devastante per la Chiesa, per fortuna polnet è solo un piccolo sito d' internet..

Ludovico
05-07-04, 00:41
Chiedo scusa, ma ho postato senza leggere gli ultimi due interventi precedenti al mio, quello di Manuel e soprattutto quello di Augustinus, che leggo ora, notava anch'egli l'incoerenza della posizione di Manuel. Saluti.

05-07-04, 00:47
Originally posted by Ludovico
Permettimi un'osservazione. Tu lamenti un'impossibilità di dialogo con chi non riconosce l'autorità a questo "Papa", ma, al tempo stesso, credi nel dialogo interreligioso con "fedeli" che non riconoscono il Papato (come gli ortodossi), la Chiesa stessa e la sua gerarchia (protestanti) e così via. E' una posizione che sinceramente non capisco.

Non ci vuole molto a capire, c'è chi appartiene ad altre religioni e chi invece vuole minare nell'interno quella dei Cattolici, ben diversa è la questione.

Thomas Aquinas
05-07-04, 01:38
Originally posted by Ludovico
Permettimi un'osservazione. Tu lamenti un'impossibilità di dialogo con chi non riconosce l'autorità a questo "Papa", ma, al tempo stesso, credi nel dialogo interreligioso con "fedeli" che non riconoscono il Papato (come gli ortodossi), la Chiesa stessa e la sua gerarchia (protestanti) e così via. E' una posizione che sinceramente non capisco.

Caro Ludovico,
la condizione del dialogo è l'apertura da entrambe le parti nei confronti del dialogo stesso.
Se questo è possibile con gli amici di Tradizione Cattolica, sarò felice di dialogare.

Cordialmente

Thomas Aquinas

Ludovico
05-07-04, 02:07
Originally posted by Thomas Aquinas
Caro Ludovico,
la condizione del dialogo è l'apertura da entrambe le parti nei confronti del dialogo stesso.
Se questo è possibile con gli amici di Tradizione Cattolica, sarò felice di dialogare.

Cordialmente

Thomas Aquinas

Caro Thomas,
l'espressione "dialogo interreligioso" ha ovviamente un peso diverso da quella di "dialogo tra forumisti", perchè nella prima ci sono delle religioni che parlano e si ascoltano e mirano a comprendersi, nella seconda ci sono delle persone che al massimo intrattengono una discussione di carattere religioso.
E' chiaro che nel primo caso è la religione che si mette in discussione, nel secondo invece si discute di religione.
Ora, non c'è cosa che faccio più volentieri che quella di parlare di religione o di problemi ad essa connessi, soprattutto con persone umili e di buon cuore. Perciò da parte mia, anche come moderatore di Tradizione Cattolica, non vi sarà mai nessun problema quando sarà il momento di conversare su queste cose.

Thomas Aquinas
05-07-04, 02:09
Originally posted by Ludovico
Caro Thomas,
l'espressione "dialogo interreligioso" ha ovviamente un peso diverso da quella di "dialogo tra forumisti", perchè nella prima ci sono delle religioni che parlano e si ascoltano e mirano a comprendersi, nella seconda ci sono delle persone che al massimo intrattengono una discussione di carattere religioso.
E' chiaro che nel primo caso è la religione che si mette in discussione, nel secondo invece si discute di religione.
Ora, non c'è cosa che faccio più volentieri che quella di parlare di religione o di problemi ad essa connessi, soprattutto con persone umili e di buon cuore. Perciò da parte mia, anche come moderatore di Tradizione Cattolica, non vi sarà mai nessun problema quando sarà il momento di conversare su queste cose.

Caro Ludovico,
di una cosa puoi essere certo:
la Verità non si mette in discussione;
ci mettiamo in discussione noi in relazione con la Verità.

cordialmente
Thomas Aquinas

Augustinus
05-07-04, 07:06
Originally posted by Manuel
Non è che tu devi censurare, tu non devi censurare un bel nulla, tu devi solo prendere una posizione netta e chiara, sempre e comunque , anche a forza di ripeterti, sono loro che devono avere il buon gusto di rispettare gli altri che sono fedeli alla Chiesa di Roma. Come ho già detto tu sottovaluti parecchio questi personaggi, metti per un attimo che questi abbiano nella società lo stesso peso che hanno in questa sede.. non credo che per la Chiesa sarebbe una buona cosa. Il messaggio che viene lanciato dagli integralisti sedevacantisti in questa community caro mio Augustinus è devastante per la Chiesa, per fortuna polnet è solo un piccolo sito d' internet..

Guarda che la posizione di questo forum, come di tutti i fora di POL, è ben chiara. In questo caso, l'immagine del Papa che appare in apertura la dice lunga sulla posizione teologica di questo forum. Non mi sento, quindi, in dovere di precisare un bel nulla, essendo ben chiaro che si tratta di un forum "sedeplenista".
Ciò è palese.
Allo stesso tempo, nel rispetto dell'impostazione di base di ognuno, non penso che sia impedito discutere con gli amici di TC di temi religiosi e di attualità, purchè il dialogo si svolga in maniera garbata e civile. In fin dei conti, non si fa proselitismo e, quindi, quegli effetti "devastanti" che tu sembri vedere, io non li ravviso. E' una discussione tra amici. Nè più nè meno. Nessuno vuole convertire. Gli amici di TC rispettano le mie posizioni quando io posto da loro così come gli stessi sanno che devono rispettare quelle di CR quando postano da noi. Sono le regole di netiquette a cui tutti si devono attenere se vogliono far parte e discutere in una community. Se dunque ci si attiene a queste regole di condotta non può essere impedita l'apertura di threads di discussione.
Per questo condivido quanto scrive l'amico Ludovico.
Cordialmente

Augustinus

05-07-04, 14:24
Originally posted by Augustinus
Guarda che la posizione di questo forum, come di tutti i fora di POL, è ben chiara. In questo caso, l'immagine del Papa che appare in apertura la dice lunga sulla posizione teologica di questo forum. Non mi sento, quindi, in dovere di precisare un bel nulla, essendo ben chiaro che si tratta di un forum "sedeplenista".
Ciò è palese.
Allo stesso tempo, nel rispetto dell'impostazione di base di ognuno, non penso che sia impedito discutere con gli amici di TC di temi religiosi e di attualità, purchè il dialogo si svolga in maniera garbata e civile. In fin dei conti, non si fa proselitismo e, quindi, quegli effetti "devastanti" che tu sembri vedere, io non li ravviso. E' una discussione tra amici. Nè più nè meno. Nessuno vuole convertire. Gli amici di TC rispettano le mie posizioni quando io posto da loro così come gli stessi sanno che devono rispettare quelle di CR quando postano da noi. Sono le regole di netiquette a cui tutti si devono attenere se vogliono far parte e discutere in una community. Se dunque ci si attiene a queste regole di condotta non può essere impedita l'apertura di threads di discussione.
Per questo condivido quanto scrive l'amico Ludovico.
Cordialmente

Augustinus

Tieni presente che questi personaggi sono presenti sul WEB solo in questa community ed è qui che hanno messo su il loro sito di riferimento, si può dire che tra i Cattolici italiani gli unici che dialogano con costoro sei tu e pochi altri frequentatori di CR.

Augustinus
05-07-04, 14:27
Originally posted by Manuel
Tieni presente che questi personaggi sono presenti sul WEB solo in questa community ed è qui che hanno messo su il loro sito di riferimento, si può dire che tra i Cattolici italiani gli unici che dialogano con costoro sei tu e pochi altri frequentatori di CR.

Ne sei davvero sicuro? Fuori i dati ... :D :D :D

Augustinus
05-07-04, 23:03
Poichè si è usciti dal tema del topic, debordando in discussioni inaccettabili sia da una parte che dall'altra, mi vedo costretto a chiudere temporaneamente il thread.
Ma è così faticoso cercare di rimanere nel seminato e sforzarsi di rispettare la netiquette del Forum? E' possibile che venga, da taluno, adoperato questo forum per attaccare altri forumisti? E' possibile che venga, da parte di qualche soggetto attempato, usato il forum per lanciare strali alla Chiesa ed al Papa?
Per questo invito nuovamente i forumisti a rispettare la netiquette. E' possibile discutere di tutto, rispondendo a interrogativi, ma senza quello spirito di astio e saccenteria che contraddistingue taluno, e senza, soprattutto, quello spirito da polemista giornalistico inascoltato.
I forumisti imparino a discutere pacatamente, senza inutili e delerie discussioni fatte solo per polemizzare e soprattutto non adoperino per i loro scopi politici questo forum che è e rimane autenticamente cattolico.
Cordiali saluti

Augustinus

uva bianca
29-05-05, 13:21
recupero questo thread per postare un collegamneto ad un 'intervista a Massimo Introvigne che può aiutarre a fare ancor più chiarezza su questo controverso argomento:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=169837 :rd

Augustinus
30-05-05, 14:47
Originally posted by percy
il problema non è affatto controverso: l'esistenza dell'omicidio rituale è stata avallata dai papi e suffragata dai bollandisti, che sono i più grandi storici della chiesa...

Il problema è controverso, soprattutto alla luce delle moderne tecniche di indagine storica. ;)

uva bianca
30-05-05, 19:57
ho come l'impressione che ci sia qualcuna che ce o'abbia un pò con gli ebrei, e non se ne capisce il motivo... forse invidia?
Eppure sono così simpatici... almeno quelli che ho conosciuto io.

:cool:

Augustinus
03-06-05, 09:19
Va precisato che prove storiche concrete non vi sono. Se per tali devono ritenersi le beatificazioni (e non già canonizzazioni), v'è da dire che, forse eccezion fatta per S. Domenico del Val (ma di cui comunque, essendo il sottoscritto poco informato, dovrebbe fare qualche ricerca), si tratta solitamente di indulti affinché vengano tributati dei culti esclusivamente locali. Nulla di impegnativo, quindi.
Questo lo si evince proprio dalla Bolla "Beatus Andreas" citata.
Posto dal sito SANTI E BEATI (http://www.santiebeati.it/search/jump.cgi?ID=91670):

Beato Andrea (Oxner) da Rinn Martire

12 luglio

16 novembre 1459 (?) - 12 luglio 1462

Il culto di questo martire bambino è legato all’antica leggenda dell’omicidio a scopo rituale operato da ebrei.
Della vicenda del Beato Andrea non esistono fonti scritte coeve all’evento del suo martirio. La più antica, come si avrà modo di chiarire in seguito, risale ad oltre dieci anni dallo stesso. Il racconto dei fatti, quindi, arricchitosi nel tempo di particolari, a volte pittoreschi, è stato tramandato oralmente dalle popolazioni locali per moltissimo tempo, con tutti i limiti che una detta trasmissione comporta sulla veridicità storica dell’episodio.
Secondo la Bibliotheca Sanctorum, il piccolo Andrea Oxner nacque il 16 novembre 1459. Era figlio di Simone Oxner e di una donna di nome Maria. Aveva due anni circa quando perse il padre. La madre vedova, per rendersi la vita più facile, decise di affidare la sua giovane creatura ad uno zio, certo Meyer, albergatore a Rinn, piccola località nei pressi di Innsbruck, in Tirolo, allora in diocesi di Bressanone, nominandolo tutore del bambino.
Qualche tempo dopo, dei commercianti ebrei di Nurberg di passaggio nella locanda di questi e diretti a Posen per l’annuale fiera che vi si svolgeva (in occasione della festa del SS. Sacramento), notarono subito il piccolo Andrea decidendone di farne una loro preda. Offrirono al Meyer (che era anche padrino del bambino) una discreta somma di denaro chiedendogli di cedere loro il nipote. Il turpe mercato fu presto concluso, accordandosi che avrebbero prelevato il fanciullo al loro ritorno dalla fiera.
Venerdì 9 luglio 1462, gli ebrei, in effetti, erano di ritorno. Sostarono nuovamente a Rinn e, dopo un soggiorno di tre giorni, presero con loro il bambino, versando allo zio la somma pattuita.
Quindi, condotto il piccolo Andrea in un boschetto di betulle, non molto distante dal paese, immolarono la giovane vittima su una pietra, detta da allora “Judenstein” (pietra degli ebrei). Dopo averlo circonciso, quale ultimo sfregio, appesero il cadaverino ad un ramo di betulla, nei pressi di un ponticello. Gli omicidi, quindi, scomparvero nel nulla, non lasciando tracce. Era il 12 luglio 1462.
In quelle condizioni fu rinvenuto dalla madre, la quale provvide, senza troppi interrogativi, a dargli adeguata sepoltura nel cimitero di Ampass, villaggio vicino Rinn.
L’assassinio, tuttavia, rimase inspiegabilmente impunito né si tentò di perseguire lo zio, che accettò l’ignobile commercio. Anzi, non vi è traccia di alcuna inchiesta giudiziaria.
Fu solo tempo dopo, sotto l’episcopato di Mons. Giorgio Golser, vescovo di Bressanone dal 1471 al 1489, che l’arciduchessa Maria Cristina volle un’inchiesta, la quale fu condotta a Rinn e ad Ampass. Essa, tuttavia, non approdò ad alcun risultato concreto né lasciò significative tracce scritte.
È da notare, ad ogni modo, che non si parlò subito di martirio né si pensò di tributare al piccolo Andrea Oxner una qualche forma di culto. Fu in occasione di un analogo caso di presunto omicidio rituale, accaduto a Trento nel 1475, e riguardante il piccolo Simone, che gli abitanti di Rinn pensarono di onorare la giovane vittima tirolese con un culto pubblico, trasferendo i resti del bambino dal cimitero di Ampass alla chiesa di S. Andrea apostolo in Rinn. In quel momento fu composta, in tedesco, un’epigrafe nella suddetta chiesa, che indicava, per la prima volta, le circostanze della morte di Andrea (sino ad allora tramandate soltanto oralmente).
Sempre non contemporanei agli eventi sono anche gli Annnali Premostratensi di Wilten (Wiltinenses) nei quali si racconta della vicenda.
La fama di miracoli avvenuti sulla tomba – di cui, ad ogni modo, mancavano i caratteri dell’autenticità – attirarono numerosi pellegrini, tra i quali l’imperatore Massimiliano d’Asburgo (morto nel 1519).
Sul luogo del delitto fu successivamente (1620) edificata una cappella – su interessamento di un medico di Hall, certo Ippolito Guarinoni, autore anche di un bizzarro libro sul Beato.
In tale nuovo edificio, in seguito, sedente sulla cattedra episcopale di Bressanone Mons. Paolino Mayr (1677-1685), furono traslati i poveri resti del fanciullo.
Da fonti storiche si sa che, nel 1722, il giorno della sua festa, cioè il 12 luglio, si celebrava in onore del martire la messa votiva dei Santi Innocenti.
Nel 1750 (o, secondo altre fonti, l’anno successivo) il vescovo di Bressanone e l’abate dei Premostratensi di Wilten indirizzarono a papa Benedetto XIV Lambertini una supplica allo scopo di ottenere una messa ed un ufficio propri del beato Andrea, per il clero secolare e regolare della diocesi tirolese.
Con lettera del 27 settembre 1751, il pontefice domandò ai richiedenti di svolgere un regolare processo “de martyrio, de miraculorum fama, deque cultu immemoriali”. Tuttavia, gli istanti obiettarono che si trattava di un procedimento assai costoso, le cui spese non erano in grado di sostenere. Papa Prospero Lambertini, quindi, rinunciò alla sua richiesta, accontentandosi di quanto pubblicato dai Bollandisti nel corso del XVIII sec. e dell’opera, apparsa qualche anno prima (1745), di un certo Andrea Kempter, “Acta pro veritate martyrii corporis et cultus publici B. Andreae Rinnensis”.
In virtù di queste prove stragiudiziali, il papa accorderà il 25 dicembre 1752 una messa ed un ufficio propri, con rubriche proprie, di rito doppio, da recitarsi dal clero secolare e regolare dei due sessi nella cittadina di Rinn ed in tutta la diocesi bressanonese.
Il vescovo, quindi, chiese al papa di procedere alla canonizzazione del piccolo Andrea. Ma il pontefice non ritenne opportuno assecondare questa nuova istanza. Nell’estesa Costituzione apostolica, “Beatus Andreas”, indirizzata all’allora promotore della fede, Benedetto Veterani, risalente al 22 febbraio 1755, il saggio pontefice, pur confermando il culto del piccolo tirolese, spiegava le ragioni per le quali una siffatta canonizzazione, che era senza precedenti nella storia della Chiesa, dovesse ritenersi moralmente impossibile.
Il culto del Beato, infatti, conservava nel tempo i suoi caratteri d’origine, nato com’era su base spontanea, senza un’adeguata e sicura documentazione scritta contemporanea ai fatti. Basti solo pensare, a questi fini, che l’epigrafe della fine del XV secolo, ricordata sopra come la prima fonte scritta dell’episodio (e comunque ad esso posteriore di oltre un decennio!), nel 1620, era già pressoché illeggibile.
Non si trattò, pertanto, di una vera e propria beatificazione, ma di una “beatificazione equipollente”, come scrisse Benedetto XIV. Conseguentemente, rimarcava quel Papa, la Suprema Autorità della Chiesa non si riteneva formalmente vincolata dal culto del Beato Andrea.
Con il caso di Andrea da Rinn, perciò, fu dato dalla Chiesa un esempio dei bambini cristiani messi a morte in odio a Cristo, sebbene nelle fonti suindicate ed in special modo nei Bollandisti non si parlasse mai di “omicidio rituale”.
La tradizione, ciononostante, volle che il piccolo Andrea Oxner fosse rimasto vittima di uno dei tanti omicidi rituali di cui assai spesso furono accusati gli ebrei, in special modo nel Medio Evo.
Tali accuse devono, tuttavia, ritenersi infondate storicamente, come dimostrò lo stesso francescano Lorenzo Ganganelli (futuro papa Clemente XIV), relatore del S. Uffizio, nella sua memoria presentata il 2 marzo 1758 alla Congregazione delle Grazie, benché egli ammettesse come certi e veritieri soltanto i due casi di Andrea da Rinn e di Simonino di Trento.
Le odierne rigorose metodologie di ricerca storica, d’altronde, hanno messo in evidenza come il caso degli omicidi c.d. rituali, presuntamente perpetuati da ebrei, fossero soltanto leggende, senza alcuna prova storicamente attendibile. Ciò ha fatto sì che la Chiesa potesse ricredersi nel suo giudizio, ritenendo gli omicidi a danno di bambini come tanti segni di violenza dei quali, ieri come oggi, sono vittime degli innocenti, ad opera di persone crudeli e senza scrupoli.
Per questa ragione ed onde evitare il perpetuarsi di un’accusa non provata storicamente, nel 1985, l’arcivescovo di Innsbruck, Mons. Reinhold Stecher, disponeva il trasferimento del corpo del Beato dalla Cappella in cui si trovava dal XVII sec. al cimitero. Nel 1994, lo stesso prelato, inoltre, aboliva ufficialmente il culto del Beato Andrea, sebbene la sua tomba continui ad essere meta di pellegrinaggi di gruppi di cattolici conservatori.

Autore: Francesco Patruno

http://santiebeati.it/immagini/Original/91670/91670B.JPG http://santiebeati.it/immagini/Original/91670/91670.JPG

Augustinus
03-06-05, 17:05
Originally posted by percy
dunque la chiesa avrebbe avallato per secoli un'accusa tanto tremenda senza prove.
in tal caso non sarebbe madre bensì matrigna...

No, non è matrigna, in quanto questi "errori" sono il frutto di contingenze storiche, superate dalla Chiesa con la ricerca storica.
Del resto, il fatto che non abbia mai avallato le suddette credenze con atti definitivi, ma semplicemente con indulti ovverosia provvedimenti graziosi che accordavano il culto locale a questo o a ben soggetto, la dice lunga sulla sua prudenza.
Unico caso un po' problematico potrebbe essere quello di San Dominguito del Val, che dovrebbe essere, forse, l'unico davvero canonizzato. Ma la cosa la dovrei approfondire. In ogni caso, il culto di questo, nonostante le pressioni dell'Unione Europea, continua a sopravvivere in Spagna, a Saragozza.

Augustinus
03-06-05, 20:57
Originally posted by percy
la ricerca storica di chi: di introvigne?

No. Quella compiuta dalla Chiesa e dagli storici della Congregazione per le cause dei santi. ;)

Augustinus
03-06-05, 21:19
Originally posted by percy
scusami, ma di quali storici stai parlando: dove stanno questi studi che avrebbero ribaltato una convinzione plurisecolare (basata su atti processuali) e condivisa ai massimi livelli ecclesiali?

Devi sapere che la Congregazione per le cause dei Santi ha degli storici ecclesiastici all'avanguardia. Essa anzi si articola in una sezione storica di Studio che pubblica un'omonima rivista scientifica, dove vengono riportate tutte le indagini ed i risultati delle ricerche compiute. Basta andare presso la Biblioteca della Congregazione a Roma e consultare gli studi esistenti da parte del Dicastero (Palazzo delle Congregazioni, Piazza Pio XII, 10 - Tel. 06 69884247 - 00193 Roma).

Augustinus
04-06-05, 21:54
Originally posted by percy
hai esordito dicendo che il problema è controverso. dunque per te non lo è affatto...

Forse è necessaria qualche precisazione. Quando ho detto che è controverso, l'ho inteso nel senso che, personalmente, vi potrebbero essere dei casi difficili da spiegare se non con una giustificazione immediata, qual è quella del c.d. omicidio rituale.
Mi spiego. Posso supporre, come possibilità, che un certo crimine possa essere stato compiuto con finalità religiose (i.e. rituali), così come ogni atto delittuoso può avere delle ragioni religiose. E la cronaca odierna ci presenta, purtroppo, assai spesso fatti criminosi che possono anche avere motivazioni rituali. Basti pensare all'omicidio lo scorso novembre del regista Theo van Gogh, che, secondo alcuni, è stato compiuto con delle modalità da "macellazione rituale".
Ecco, ad es., perchè trovo difficoltà dinanzi al caso di un San Dominguito del Val, che, forse, potrebbe essere effettivamente stato ucciso "ritualmente" (ed infatti, il suo culto sopravvive ancora oggi, non essendo stato soppresso).
Ma quelli controversi sono casi assai sporadici: probabilmente uno o due.
Più verosimilmente, nella totalità (o quasi) si tratterebbe di atti puramente criminali (come quelli che, ahimè, si ripetono ancora oggi ai danni dei bambini, da parte di madri "assassine") o di eventi accidentali.
E del resto in questo senso (cioè nel negare la storicità degli omicidi rituali) depongono alcune considerazioni.
In primo luogo, la Pasqua ebraica, come quella cristiana, si ripete ogni anno. E dunque, se l'omicidio rituale fosse una verità storica inconfutabile, ogni anno ed in ogni parte del mondo (dove sono comunità ebraiche), si sarebbero dovuti verificare questi omicidi. Ed invece, vi sono periodi in cui vi sono dei "vuoti". Ed in ogni modo, i casi registrati non si sono verificati in tutto il mondo al medesimo tempo.
Parimenti, a partire dalla fine dell'800, nonostante il nazi-fascismo, non si sono registrati nuovi presunti casi di omicidi "rituali" sul modello di quello tramandatoci dalla storia. Come mai non si verificano più? Possibile che tutti i mezzi di informazione siano stati "comprati" dagli ebrei per far tacere queste voci? Ciò potrebbe anche concedersi oggi, ma non già negli anni '30, quando non si parlò mai di "nuovi" casi (la Civiltà cattolica si limitava a parlare, al più, di quelli, assai presunti, di fine '800).
E veniamo al tuo interrogativo nell'altro posts.
Le beatificazioni/canonizzazioni compiute da Giovanni Paolo II sono state basate tutte su una rigorosa critica storica. Quindi, non c'entra niente il fatto che sarebbe attualmente più difficile diventare santi rispetto al passato. Il problema non è la santità, quanto la verifica storica di quella santità. Quindi, quegli omicidi non sono stati negati per "alleggerire" il calendario, ma semplicemente perchè non esistevano ovvero le loro modalità escludevano una motivazione rituale (perchè magari si trattava di fatti accidentali o di delitti comuni).
Quanto al fatto che quei fatti sarebbero stati "certificati" da Papi, Santi e bollandisti, beh ... questo non prova di per sè la storicità. Infatti, in quei documenti i Papi accordavano meri indulti (e, quindi, trattavasi di atti non definitivi ed infallibili) o erano atti di natura disciplinare (e, perciò, per loro natura, non dogmatici). Quanto a ciò che potevano credere Santi e bollandisti, beh ... qui si trattava dei frutti delle contingenze storiche e delle credenze del tempo, come quella che portava alcuni Santi a ritenere che il sesso del feto fosse determinato dal soffiare dei venti degli Alisei (e questo, si badi, lo sosteneva S. Tommaso nella sua Summa theologica).
Spero di aver chiarito. ;)

Augustinus
05-06-05, 14:48
Per quanto riguarda il caso presuntamente verificatosi nel 1989, vi sono delle testimonianze indirette e tutte da verificare, anche perchè chi ha diffuso la notizia, da quel che sembra di capire, era sottoposta a trattamento psichiatrico. Ed in ogni caso non vi sono prove certe, riscontri obiettivi. Tanto più che la fonte è ripresa in ambiente arabo, che potrebbe quindi risentire del conflitto arabo-israeliano.
Per quel che riguarda il secondo post, va detto che l'argomentazione non è ingenua, in quanto se il presunto omicidio è rituale, cioè deve rispettare un rito, esso deve essere compiuto annualmente e devono essere create le condizioni per poterlo eseguire. Altrimenti si mancherebbe a un rito. E comunque, la tua argomentazione - ammesso che sia valida - potrebbe andar bene per brevi lassi di tempo, ma non già per decenni, se non per secoli. Ma resterebbe comunque il problema della copertura dell'intero pianeta, ove vi sono comunità ebraiche.
Veramente l'omicidio rituale diventa difficilmente sostenibile da un punto di vista razionale. ;)

Misterbianco
05-06-05, 21:09
Originally posted by Augustinus
Per quanto riguarda il caso presuntamente verificatosi nel 1989, vi sono delle testimonianze indirette e tutte da verificare, anche perchè chi ha diffuso la notizia, da quel che sembra di capire, era sottoposta a trattamento psichiatrico. Ed in ogni caso non vi sono prove certe, riscontri obiettivi. Tanto più che la fonte è ripresa in ambiente arabo, che potrebbe quindi risentire del conflitto arabo-israeliano.
Per quel che riguarda il secondo post, va detto che l'argomentazione non è ingenua, in quanto se il presunto omicidio è rituale, cioè deve rispettare un rito, esso deve essere compiuto annualmente e devono essere create le condizioni per poterlo eseguire. Altrimenti si mancherebbe a un rito. E comunque, la tua argomentazione - ammesso che sia valida - potrebbe andar bene per brevi lassi di tempo, ma non già per decenni, se non per secoli. Ma resterebbe comunque il problema della copertura dell'intero pianeta, ove vi sono comunità ebraiche.
Veramente l'omicidio rituale diventa difficilmente sostenibile da un punto di vista razionale. ;)

In queste storie emerge il pregiudizio, magari sarà anche successo che sette fanatiche nel lontano passato hanno fatto di questi riti ma certamente l'ebraismo non ha nulla che spartire con le leggende dei rituali satanici.

Augustinus
05-06-05, 23:42
Originally posted by Misterbianco
In queste storie emerge il pregiudizio, magari sarà anche successo che sette fanatiche nel lontano passato hanno fatto di questi riti ma certamente l'ebraismo non ha nulla che spartire con le leggende dei rituali satanici.

Nel volerle riproporre oggi, forse, potrebbe esservi il pregiudizio. Ma in un'ottica storica vanno prese per queste che sono, senza pregiudizi in un senso nè nell'altro, dovuto il tutto a contingenze storiche e credenze religiose (o superstiziose). ;)

Augustinus
20-06-05, 22:05
Originally posted by percy
segnalazione link:
http://palestine.indymedia.org/news/2002/08/68479.php

Questa segnalazione è del tutto fuori luogo, è decisamente OT. Infatti, non si sta disquisendo dello sfruttamento "sessuale" di bambini (problema che, ahimè, affligge i Paesi del Sud Est Asiastico, vittime di abusi di "occidentali", e non già solo di israeliani, che sono "turisti" del sesso).
Quindi, visto che si è decisamente usciti fuori tema, invito i forumisti a voler ritornare all'argomento di discussione del thread.
Diversamente, sarò costretto a chiuderlo. Grazie.

Augustinus ;)

Franco Damiani
20-02-07, 23:43
Ariel armato

codino
21-02-07, 02:03
ubi maior frater...

Holuxar
27-03-20, 23:58
I veri e legittimi Pontefici Romani fino a Pio XII hanno sempre riconosciuto la veridicità, almeno nei casi accertati come quello del Beato Simonino da Trento ed alcuni altri analoghi, degli omicidi rituali ebraici...

Il Sito/blog ufficiale dedicato al BEATO SIMONINO DA TRENTO:




https://sansimoninotrento.wordpress.com/
"San Simonino da Trento
Sito ufficiale del Comitato san Simonino"





24 MARZO 2020: SAN GABRIELE ARCANGELO E BEATO SIMONINO DA TRENTO…




https://www.sursumcorda.cloud/
https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
«Carlo Di Pietro - Sursum Corda

Preghiera a San Simonino da Trento (24.3).
https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/1558-preghiera-a-san-simonino-da-trento-24-3.html
https://www.sursumcorda.cloud/tags/san-simonino-da-trento.html
https://www.sursumcorda.cloud/tags/omicidio-rituale.html
https://www.sursumcorda.cloud/articoli/centro-studi-vincenzo-ludovico-gotti/2120-sul-delitto-rituale-storia-e-critica-di-mons-umberto-benigni.html
Un altro Santo che i modernisti, al soldo della perfidia dei neo-farisei, hanno tentato di cancellare e di rimpiazzare con moderni personaggi esempio di eresia e di menzogna.
NOZIONI SULLA VICENDA E SUL CULTO DI SAN SIMONINO DA TRENTO»
https://www.sursumcorda.cloud/articoli/centro-studi-vincenzo-ludovico-gotti/1561-nozioni-sulla-vicenda-e-sul-culto-di-san-simonino-da-trento.html

https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/





https://www.facebook.com/donugo.casasanpiox/
«24 marzo: “A Trento la passione di san Simeóne fanciullo, crudelissima¬mente trucidato dai Giudèi, il quale poi rifulse per molti miracoli” (dal Martirologio Romano).
L'urna in argento, ottone e cristallo che conteneva le reliquie del martire nella chiesa dei ss. Pietro e Paolo a Trento, prima dell'occultamento del corpo da parte della Curia».



https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s960x960/90727823_10219150767617921_644245901853851648_o.jp g?_nc_cat=110&_nc_sid=8024bb&_nc_ohc=x_SwgOfmBO4AX8z8277&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&_nc_tp=7&oh=325df8a4cb6ed5de375fae92a77c09e2&oe=5EA411D8



https://www.facebook.com/donugo.casasanpiox/
«Ugo Carandino Hanno nascosto il corpo. Penso sia stato tumulato al cimitero. Ma il corpo di san Lorenzino è ancora nell'urna.
Mirko Tura anche qui a Marostica, lo stesso scempio per il Beato Lorenzino»





La conferenza su SAN SIMONINO DA TRENTO ed il BEATO LORENZINO DA MAROSTICA prevista per il 3 aprile 2020 è stata rinviata a data da destinarsi:




Il culto al martire San Simonino da Trento - Centro Studi Giuseppe Federici (http://www.centrostudifederici.org/culto-al-martire-san-simonino-trento/)
«Il culto al martire San Simonino da Trento 24 marzo 2020
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 28/20 del 24 marzo 2020, San Simonino
Il culto al martire San Simonino da Trento
La conferenza in programma a Trento il 3 aprile 2020 dal titolo “L’invenzione del colpevole e l’occultamento dell’innocente. I casi di San Simonino di Trento e del Beato Lorenzino da Marostica: quando il politicamente corretto cancella la storia” è stata rinviata».
http://www.centrostudifederici.org/wp-content/uploads/2020/03/SAM_1857.png



http://www.centrostudifederici.org/wp-content/uploads/2020/03/SAM_1857.png




http://www.sansimonino.eu
https://sansimoninotrento.wordpress.com/2020/02/20/conferenza-loccultamento-dellinnocente-3-04-2020/
https://sansimoninotrento.wordpress.com/2020/02/20/conferenza-loccultamento-dellinnocente-3-04-2020/
«Comitato San Simonino
Venerdì 3 aprile 2020 alle ore 20,00 presso la sala riunioni Verruca, via Verruca 1, a TRENTO (quartiere Piedicastello), conferenza pubblica:
L’INVENZIONE DEL COLPEVOLE E L’OCCULTAMENTO DELL’INNOCENTE
I casi di San Simonino di Trento e del Beato Lorenzino da Marostica: quando il politicamente corretto cancella la storia.
Relatori:
--- Don Francesco Ricossa, direttore di Sodalitium: "San Simonino: un processo ben ¬documentato".
--- Stefano Zulian, storico: "Beato Lorenzino: i Sossio, la famiglia e un beato che non doveva esistere".
Moderatrice:
Elisabetta Cardinali, direttrice de "La Voce del Trentino".
La conferenza è rinviata a data da destinarsi
Presso sala Riunioni Verruca via Verruca, 1 TRENTO quartiere Piedicastello
Scarica qui il volantino della conferenza»
https://sansimoninotrento.files.wordpress.com/2020/02/simonino2020conftnw.pdf
https://sansimoninotrento.wordpress.com/2017/03/23/testi-liturgici-su-san-simone-da-trento/







https://www.radiospada.org
http://www.edizioniradiospada.com/
https://it-it.facebook.com/radiospadasocial/

"24 MARZO 2020: SAN GABRIELE ARCANGELO"


“24 marzo 2020: l'omaggio di Radio Spada al Beato Simonino da Trento, martire, vittima di omicidio rituale. Ci protegga dal virus dei corpi e da quello delle anime.
Per approfondimenti:"
https://www.radiospada.org/2013/11/e-se-fosse-tutto-vero-la-storia-del-beato-simonino-di-trento/
https://www.radiospada.org/2014/03/il-beato-simonino-da-trento-una-conferenza-a-milano/
https://www.radiospada.org/tag/omicidio-rituale-ebraico/
https://www.radiospada.org/2019/12/larcidiocesi-di-trento-sponsorizza-mostra-sulla-fake-news-cit-di-s-simonino/
https://www.radiospada.org/2019/12/plauso-della-sen-segre-alla-mostra-del-museo-diocesano-tridentino-su-e-contro-il-santo-simonino/
https://www.radiospada.org/tag/simonino-da-trento/



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https://www.facebook.com/catholictradition2016/
«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»



https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s960x960/90792088_2435128623255112_3163095305851764736_o.jp g?_nc_cat=110&_nc_sid=110474&_nc_ohc=_ILU9mo6_ZgAX-5I1iJ&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&_nc_tp=7&oh=548c2d99c9b89d6253036e632098c393&oe=5EA551B5





Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!

Holuxar
03-04-20, 23:42
“Il problema delle canonizzazioni delle vittime degli omicidi rituali ebraici” effettivamente si pone in maniera oggettiva è l'unico modo per risolverlo alla luce del Magistero della Chiesa è concludere che quelli venuti dopo Papa Pio XII NON erano/sono veri e legittimi Pontefici Romani, considerando appunto che tutti veri e legittimi Pontefici Romani fino a Pio XII incluso hanno sempre condannato il giudaismo deicida talmudico-cabalistico e riconosciuto la veridicità, almeno nei casi accertati come quello del Beato Simonino da Trento e diversi altri analoghi, degli omicidi rituali ebraici; insomma si deve constatare che, anche per tanti altri motivi teologico-dottrinali su questioni connesse ed analoghe, ha ragione il “sedevacantismo”...
Riguardo alla dottrina cattolica sull’infallibilità del Papa e della Chiesa in generale inclusa la beatificazione e soprattutto la canonizzazione dei Santi (confermata inequivocabilmente nella formula stessa) cfr. quanto provato e riportato dalla rivista dell'I.M.B.C. “Sodalitium” sul n. 56 un po' ovunque (numero speciale sul “sedevacantismo”), sul n. 55 nell'articolo sulla “canonizzazione” di Mons. Escrivá de Balaguer, sul n. 54, pp. 4-5, sul n. 51 da p. 5, sul n. 41, p. 66, ecc.




http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/41.pdf
"L’Infallibilità della Chiesa pag. 57"

http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/51.pdf
"L’infallibità del Papa pag. 5"

http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/54.pdf
"L’infallibilità del Papa e la Canonizzazione dei Santi pag. 4"

http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/55.pdf
«La “canonizzazione” di Mons. Escrivá de Balaguer. Breve nota di Sodalitium.
Il 6 ottobre 2002, in Piazza san Pietro, Giovanni Paolo II ha canonizzato Mons. Josemaria Escrivá de Balaguer.
Sodalitium ha già esposto la dottrina cattolica sull’infallibilità del Papa nella canonizzazione dei Santi (n. 54, pp. 4-5, e anche n. 41, p. 66), infallibilità che è bene espressa nella formula stessa di canonizzazione (…)»

http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/56.pdf
«Risposta al numero speciale de “La Tradizione cattolica” sul sedevacantismo»




Riporto anche il mio lungo intervento in questa discussione sul forum "cattolici" sul presunto "mito dell'omicidio rituale" ove confuto i "negazionisti" vari:


https://forum.termometropolitico.it/337999-storia-libro-sul-mito-dell-omicidio-rituale-5.html


LA QUESTIONE TEOLOGICA DEL DEICIDIO E LA QUESTIONE STORICA DEGLI OMICIDI RITUALI EBRAICI SONO in un certo senso STRETTAMENTE COLLEGATE, non a caso ormai si tende a negare entrambi sia in ambito anti-cattolico che pseudo-cattolico; ma il VANGELO ed il MAGISTERO DELLA CHIESA si sono ben espressi in maniera definitiva e nessun “aggiornamento” o “revisione” renderà MAI “falso” ciò che è VERO sia teologicamente che storicamente…
Le CANONIZZAZIONI tra l’altro sono INFALLIBILI secondo la dottrina cattolica ed anche le BEATIFICAZIONI con tanto di CULTO PUBBLICO APPROVATO; negare valore a queste ultime, seppur magari non è eresia vera e propria, è comunque TEMERARIO dal punto di vista dottrinario-teologico.
Quindi come minimo è un grave peccato osare insinuare che dei BEATI MARTIRI in realtà non sarebbero tali!!!
La doppiamente negazionista “nuova chiesa” del “concilio vaticano II” quindi dovrebbe avere almeno l’onestà di cambiare nome senza più pretendere di spacciarsi per la SANTA ROMANA CHIESA in quanto ne è la contraffazione e NON la “continuazione”, così come un “forum cattolico” che evidentemente la segue nell’apostasia della vera fede…Senza mettere in dubbio la "buona fede" di nessuno in "foro interno", ma purtroppo il foro esterno basta ed avanza ed in base a quello si deve giudicare.
Ecco la posta in gioco: la credibilità della Chiesa stessa e della sua dottrina!!!

L’accusa davvero calunniosa, vergognosa e scandalosa è quella rivolta alla Chiesa di essersi inventata falsi martiri di inesistenti omicidi rituali!!
Provo a rispondere in dettaglio su tutte le varie questioni ed obiezioni, però ovviamente se continui a censurarmi non vale e non ci sto più...
Perché finisci per distorcere e stravolgere il mio discorso, togliendo quello che ti fa comodo e facendo perdere senso a delle frasi che scrivo.
Dimostrerò ad "emv" e ai lettori che non sono io ad aver calunniato i "papi" e "teologi" vaticano-secondisti, il dott. Massimo Introvigne, ecc. ma sono loro a calunniare la Chiesa!!

Il 24 MARZO 2020 è stata la festa di SAN GABRIELE ARCANGELO e del BEATO SIMONINO DA TRENTO (il martirologio lo commemorava come Santo Martire fino al 1965, come provava la foto che hai volutamente tolto, ed i martiri non possono sparire da un momento all’altro solo perché divenuti scomodi ed ingombranti per volgari interessi politici ed ideologici!!): un cattolico li deve onorare entrambi!!
È offensiva la tua frase sulle mie “gerarchie valoriali”, come se dare il giusto tributo ad un fanciullo martire che ha compiuto miracoli riconosciuti dalla Chiesa e dalla popolazione trentina e ricordarne la memoria togliesse qualcosa all’Arcangelo San Gabriele!!
Ho dedicato più spazio a Simonino che all’Arcangelo Gabriele in questa discussione perché sennò sarei andato fuori tema, sull’Arcangelo Gabriele ho postato in altre discussione dedicate a lui!!
Oltre alla preghiera contro i “perfidi giudei” (approvata dalla Chiesa e da tutti i Papi fino a Pio XII), hai cancellato tutti i riferimenti al “Centro Studi Federici”, hai tolto pure alcune frasi di Carlo Di Pietro e di Don Ugo Carandino sul Beato Simonino da Trento e contro i neo-modernisti che occupano il Vaticano e troncato la mia frase sul prof. Franco Damiani, col risultato che, oltre che erronea dal punto di vista della punteggiatura, sembra sconnessa e priva di senso!!

L’articolo di apertura di questa discussione pubblicizzava un libro del prof. Massimo Introvigne (quello si vergognoso!!) ed io ho doverosamente precisato le gravi ambiguità di tale personaggio (e definirlo solo “ambiguo” è già un complimento eh!!), indicando i forti e fondati sospetti su certe sue frequentazioni massoniche e persino sataniste (ho solo sbagliato a scrivere che ha partecipato “attivamente” ad alcune “messe nere”, chiedo scusa, dovevo scrivere al contrario “passivamente” cioè come spettatore e lui questo l’ha ammesso pubblicamente in varie interviste, quindi nessuna calunnia da parte mia o di altri che hanno segnalato la notizia), che ci sono state realmente anche se lui le giustifica adducendo i motivi di studio e di ricerca necessari per poter scrivere i suoi libri…
Il dott. Massimo Introvigne era legato all’associazione italiana “Alleanza Cattolica” (fino al 2016 ne è stato il reggente vicario), a sua volta facente riferimento alla brasiliana T.F.P. (“Tradizione, Famiglia, Proprietà”) fondata dal Prof. Plinio Corrêa de Oliveira; essa fu sostenuta pure per quasi un trentennio da Mons. De Castro Mayer (vescovo di Campos che fu “scomunicato” con Mons. Lefebvre nel 1988) il quale poi ne prese esplicitamente le distanze denunciandola come una setta segreta millenarista (cfr. pure il testo di C. A. Agnoli e P. Taufer: T.F.P. La Maschera e il volto, Edizioni Adveniat. S. Giustina di Rimini nel quale si denunciano anche i rapporti della T.F.P. con la massoneria americana, in chiave anticomunista).
I fatti acclarati riguardo il dott. Massimo Introvigne sono i seguenti: ha assistito a Torino ad alcuni riti satanici, cioè a “messe nere”, col permesso dei satanisti “razionalisti” torinesi stessi (membri della “chiesa di satana” locale collegata a quella californiana e statunitense, seguaci di Aleister Crowley ed Anton Szandor La Vey, il cui pensiero neo-gnostico era caratterizzato da un miscuglio di ateismo, illuminismo e pseudo-misticismo con riferimenti magici, neo-pagani e demonologici) che l’hanno accettato come osservatore esterno, ha partecipato ad incontri del “Gruppo di Tebe” svoltisi nella sede del Grand’Oriente di Francia (il “Groupe de Thèbes” aveva lo scopo di fare incontrare, a porte chiuse, studiosi dell'esoterismo e dirigenti di movimenti esoterici), aveva una collaborazione fissa con la rivista para-massonica“Ars Regia” collegata ad ambienti esoterico-massonici ed anzi apparteneva al suo comitato scientifico; inoltre da alcuni decenni attraverso il CESNUR (il “Centro Studi sulle Nuove Religioni”) cerca di sdoganare le peggiori e più strambe e pericolose sette tipo i “Testimoni di Geova”, “Scientology” e così via (ed osa inserire l’Istituto Mater Boni Consilii tra di esse!!) facendone l’avvocato d’ufficio ed infine ha scritto parecchi libri in cui cerca di scagionare almeno parzialmente giudaismo e massoneria dalle accuse dei “complottisti” (inclusi moltissimi Papi, Santi e Teologi cattolici!!) negando l’esistenza storica degli omicidi rituali ebraici e di quelli massonici, ecc.
Aggiunciamoci pure che Massimo Introvigne nel 2016 è giunto al punto di difendere apertamente la pseudo-artista pornografa ed occultista stregonesca di origine serba (ed ebraica dato il cognome?! Di sicuro si rifà alla tradizione esoterica cabalistica ed è amica di Hillary Clinton) con cittadinanza statunitese Marina Abramovic!!
Per citare infine una “curiosa coincidenza” assai inquietante: il libro «Satanism: a social history» (Brill) pubblicato in lingua inglese da Massimo Introvigne, sociologo e direttore del CESNUR, ha proprio il numero evocativo di 666 pagine!!
Un “curriculum” di “ambiguità” niente male per un “cattolico” dichiarato (oggi fedelissimo di Bergoglio e soci vaticano-secondisti, dopo una gioventù da “lefebvriano”, guarda caso) eh!!
Avere qualche dubbio sulla sua effettiva “buona fede” e scrivere che ci sono forti e fondati sospetti su di lui, e su altri suoi compari, non mi sembra una calunnia né un’infondata accusa…
Per chi volesse approfondire il tema scottante delle nefaste influenze ed infiltrazioni esoterico-massoniche e “cristianiste” (o “teocon”, più correttamente “theocon”) negli ambienti cattolici (dietro una maschera “tradizionalista” da “neo-crociati medievaleggianti”, la quale in realtà in pratica è servita a giustificare e ad appoggiare con entusiasmo le guerre anti-islamiche post-2001 e le invasioni occidentaliste-mondialiste israelo-statunitensi nei vari paesi), segnalo le varie fonti principali:

Luigi Copertino, Spaghetticons. La deriva neoconservatrice della destra cattolica italiana, Il Cerchio, Rimini 2008.
Vari scritti, sia libri che articoli sul suo blog, di Don Curzio Nitoglia.
La rivista ed il sito “Sodalitium” dell’“Istituto Mater Boni Consilii”.
Il sito di Miguel Martinez (un non-cattolico nato a Città del Messico ma cresciuto in Italia, di padre messicano e di madre statunitense, in gioventù membro di “Ordine Nuovo” e di “Nuova Acropoli” ispirata alla medium ed occultista russa Helena Blavatsky ma poi ha lasciato l’organizzazione nel 1990 denunciandola come “una struttura iniziatica per adepti neonazista”. Su di lui cfr. Ugo Maria Tassinari, Fascisteria, Castelvecchi, Roma 2000, pag 299-302. Ora scrive soprattutto di questioni politiche, sociali, ecc. e lo segnalo esclusivamente per la sua valida documentazione sui “cristianisti” e sugli “atei devoti” che strumentalizzano politicamente il Cattolicesimo).
Sulla "credibilità cattolica" (altro che "calunnie"!!) di MASSIMO INTROVIGNE V. QUI:





http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/35.pdf
http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/38.pdf
http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/39.pdf
http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/55.pdf
«Massimo Introvigne e Roberto De Mattei. Documenti»


Massimo Introvigne e la Massoneria (http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/sod1.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/sod1.htm
«Massimo Introvigne e la Massoneria Da Sodalitium n. 35, novembre 1993, pp. 13-18».
Introvigne: dalle messe nere alla Gran Loggia (http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/sod2.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/sod2.htm
«Introvigne: dalle messe nere alla Gran Loggia Da Sodalitium n. 38, pp. 44-47».
La 'smentita' di Massimo Introvigne (http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/sod3.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/sod3.htm
«La "smentita" di Massimo Introvigne Da Sodalitium n. 39, pp. 20-28».

Introvigne e CESNUR - Storia segreta di un apologeta dei culti (http://www.kelebekler.com/cesnur/storia/it00.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/storia/it00.htm
«Massimo Introvigne, il CESNUR e l'organizzazione di destra brasiliana, "Tradizione, Famiglia e Proprietà" (T.F.P.)
Il documento che segue tratta un'organizzazione con sede in Italia, il CESNUR, che si presenta come un centro obiettivo di studi sui culti (sètte o "nuovi movimenti religiosi"), fondato dal sociologo Massimo Introvigne. In realtà, Introvigne non è laureato in sociologia, ma è un procuratore legale esperto di brevetti; né il CESNUR è un centro obiettivo di studi: l'organizzazione è strettamente associata a un'altra organizzazione denominata "Alleanza Cattolica". L'ideologia di quest'ultima si basa interamente sugli insegnamenti di Plinio Corrêa de Oliveira, un estremista brasiliano e sedicente "profeta", promotore di una "crociata" contro la riforma agraria e il "comunismo", che chiede apertamente l'instaurazione di un regime mondiale "cristiano" basato sulla repressione e su una gerarchia di tipo medievale.
Questa "crociata" si chiama Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP).
(…) Si consiglia in particolare la lettura del dossier "Tradizione Famiglia Proprietà - Associazione cattolica o setta millenarista?", disponibile sempre su questo sito.
(…) Introvigne si vanta di aver "tenuto lezioni o coordinato corsi - fra gli altri - per il Critical Incidents Response Group dell'FBI e per esperti di sicurezza israeliani" (Quarta di copertina di Massimo Introvigne, Osama bin Laden. Apocalisse sull'Occidente, Elledici, Leumann (Torino) 2001).
(…) La TFP ha un volto pseudomedievale, che suscita un certo scandalo a "sinistra", ma che serve per raccogliere entusiasmi giovanili a "destra". Per quanto pittoresco, non è a nostro avviso l'aspetto più pericoloso di questa organizzazione.
Il vero volto della TFP, e delle sue consorelle italiane, è quello di un'organizzazione entusiasta della globalizzazione capitalista, pronta ad allearsi con qualunque fondamentalista protestante o "ateo radicale" sostenga il diritto dell'Occidente di saccheggiare il resto del mondo.
In questo senso, la TFP è uno dei principali fautori di ciò che abbiamo chiamato la cultura dei "cristianisti" o "teocon", le persone per cui il cristianesimo non è una via di salvezza, ma è la bandiera politica dell'imperialismo occidentale.
(…) Il testo che presentiamo qui è particolarmente interessante, perché non proviene da ambienti di sinistra, prevedibilmente critici verso un movimento che ha fatto dell'anticomunismo la propria priorità, ma da ambienti cattolici tradizionalisti, quindi antropologicamente vicini alla TFP e ad Alleanza Cattolica.
Ambienti che cercavano una "associazione cattolica" e hanno invece trovato, come leggiamo nel titolo, una "setta millenarista", la cui prima preoccupazione è salvaguardare le ricchezze dei latifondisti. (…) Sulla TFP, si veda anche:
la sezione di questo sito dedicata al CESNUR, la lobby di Massimo Introvigne».

Massimo Introvigne, fondatore del CESNUR (http://www.kelebekler.com/cesnur/ita.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/ita.htm

TFP - una setta estremista in Italia (http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/tfp01.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/txt/tfp01.htm

Alcuni strani amici di Introvigne (http://www.kelebekler.com/cesnur/storia/it20.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/storia/it20.htm

Introvigne definisce di nuovo terroristi i suoi critici (http://www.kelebekler.com/cesnur/cass/indexit.htm)
http://www.kelebekler.com/cesnur/cass/indexit.htm
“Per chi non avesse seguito la vicenda è necessaria una breve presentazione: Massimo Introvigne, avvocato torinese, è fondatore e direttore del CESNUR, il "Centro Studi sulle Nuove Religioni". E' inoltre uno dei dirigenti di una organizzazione di destra chiamata "Alleanza Cattolica", il cui scopo dichiarato è creare una "élite controrivoluzionaria" e ridare piena gloria alla Cristianità medievale secondo gli scritti dell'autoproclamato "profeta" brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira, noto anche come "Il crociato del XX° secolo". Sebbene ammirino l'Inquisizione, queste persone sono state accusate, abbastanza comprensibilmente, di essere una "setta" - tra gli altri dalla Conferenza Episcopale Brasiliana - così tendono ad assumere una linea molto apologetica nei confronti di gruppi che, più o meno giustamente, sono stati oggetto di accuse simili: questi gruppi spaziano dall'Opus Dei a Scientology.
Tempo fa pubblicammo documenti che rivelavano qualcosa della natura del CESNUR, tratti da varie fonti (principalmente materiale del CESNUR e di Alleanza Cattolica, o di autori di destra vicini a Introvigne)”.


http://www.maurizioblondet.it/introvigne-riabilita-la-abramovic-papa-francesco-giuda/
«INTROVIGNE RIABILITA LA ABRAMOVIC. E ‘PAPA FRANCESCO’, GIUDA.
(…) Il lettore che ha avuto la pazienza di seguirmi fin qui avrà notato, spero, la consonanze: Introvigne assolve la strega Abramovic, “Francesco” , riabilita Giuda. Entrambi lo fanno con atletiche arrampicate sugli specchi e sofismi subdoli. Entrambi, hanno uno scopo obliquo e non dichiarato: Francesco insultare ancora una volta i cardinali a cui non vuol rispondere onestamente e direttamente; Introvigne, proteggere “le elites” dai “populisti” che ne minacciano il potere occulto. E’ lo stesso Introvigne che difende “Francesco” dai suoi critici “tradizionalisti”, stilandone liste per esporli al ludibrio di Repubblica, La Stampa e simili alleati di El Papa. E’ proprio vero: Dio li fa e poi li accoppia. Solo che forse in questo caso, Dio c’entra poco. Maurizio Blondet (16 dicembre 2016)»


http://doncurzionitoglia.net/2016/12/17/introvigne-abramovic-papa-giuda/
https://doncurzionitoglia.wordpress.com/2016/12/17/introvigne-abramovic-papa-giuda/

La contro (http://www.doncurzionitoglia.com/ControChiesa.htm)
“La «giudeo-massoneria» non esiste? Don Curzio Nitoglia”
La «giudeo - massoneria» non esiste? (http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=6557&Itemid=100021)
https://doncurzionitoglia.wordpress.com/category/massimo-introvigne/
https://doncurzionitoglia.wordpress.com/2016/12/17/introvigne-abramovic-papa-giuda/

Infiltrazioni, influenze e confusioni - Centro Studi Giuseppe Federici (http://www.centrostudifederici.org/infiltrazioni-influenze-e-confusioni/)

Chiesa e post concilio: Danilo Quinto. Fratelli Muratori (http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2015/12/danilo-quinto-fratelli-muratori.html)





LIBRI ED ARTICOLI SULL'OMICIDIO RITUALE EBRAICO:




Domenico Savino, Omicidio rituale ebraico. Storia di un’accusa, Effedieffe, Proceno di Viterbo 2008.
https://www.effedieffeshop.com/product.php~idx~~~1434~~Omicidio+rituale+ebraico+_ +Storia+di+un_accusa~.html
https://www.effedieffeshop.com/pimages/Omicidio-rituale-ebraico-Storia-di-un-accusa-extra-big-1314-086.jpg

IL MITO DELL (http://www.doncurzionitoglia.com/MitOmicidioRituale.htm)


"PASQUE DI SANGUE"
http://antimassoneria.altervista.org/wp-content/uploads/2016/02/pasque-di-sangue.pdf
"Contro il negazionismo (di Introvigne e Nirenstein) Siro Mazza - don Curzio Nitoglia 13/02/2007"


Don Curzio Nitoglia, L’omicidio rituale ebraico. La secolare accusa del sangue: tesi e documenti a confronto, Editore Effepi, Genova 2007.

l'omicidio rituale (http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/massoneria/articoli/pagine_articoli/l_omicidio_rituale.htm)
“Articolo estratto dalla rivista Sodalitium, Anno IX, nº 29, marzo 1992 (pagg. 35-51)”.

L'omicidio rituale massonico - Una testimonianza di San Daniele Comboni - Articolo di Don Curzio Nitoglia (http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1814_Nitoglia_Omicidio_rituale_massonico.html)
“L’OMICIDIO RITUALE MASSONICO. Una testimonianza di San Daniele Comboni di Don Curzio Nitoglia
(...) Per l’omicidio rituale ebraico cfr. ARIEL TOAFF, Pasque di Sangue. Ebrei d’Europa e omicidi rituali, Il Mulino, Bologna 2007.”


https://www.radiospada.org/2020/03/lassemblea-che-condanno-il-messia-la-storia-del-sinedrio-che-decreto-la-pena-di-morte-di-gesu/
“Il libro del quale intendo parlare e che vi voglio raccomandare risponde abbondantemente a queste mie esigenze: L’assemblea che condannò Gesù Cristo. Storia del Sinedrio che decretò la pena di morte di Gesù pubblicato nel 1877 ( e ripubblicato dalla Libreria Editrice Fiorentina nel 2006). (…) fu scritto da due interessantissime e dimenticate figure, i fratelli Agostino e Giuseppe Lémann (gemelli), francesi di origine ebraica, grandi conoscitori della loro cultura di origine, in seguito convertiti al cattolicesimo, diventati amici del Beato Pio IX e consulenti del Concilio Vaticano I”.

https://www.radiospada.org/2020/03/giovanni-gasparro-sotto-attacco-la-solidarieta-di-radio-spada
«Si riaccende la polemica su san Simonino di Trento.
Mentre la Archidiocesi di Trento degrada il martirio di quello che fu il miracoloso patrono di Trento a “fake news” (vedi qui e qui), non paga di averne nel 1965 abrogato il culto e occultato la spoglia; il giovane ma brillante pittore cattolico Giovanni Gasparro ha egregiamente prodotto la squisita tela “Martirio di San Simonino da Trento, per omicidio rituale ebraico“, pubblicata sulla pagina Facebook dell’artista il 24 marzo scorso, nella festa del Santo fanciullo “crudelissimamente trucidato dai Giudei, il quale poi rifulse per molti miracoli”.
L’opera non è sfuggita ai guardiani della pretesa ortodossia storica che, vindici del sempre insorgente presunto antisemitismo, è caduta in una col suo autore sotto gli strali del Sito Ufficiale della Comunità Ebraica di Milano, del Times of Israel, del Jerusalem Post, dell’ Anti-Defamation League, el Simon Wiesenthal Center (che ha scritto anche alla Segreteria di Stato per reclamare provvedimenti, vedi qui) e di altri.
Sconcertante per un cattolico, al di là della negazione per partito preso di fatti storici – rimandiamo a nostri precedenti approfondimenti sul tema (vedi qui e qui) – l’ossessivo richiamarsi da parte di costoro a Nostra Aetate, il documento del Vaticano II che sancisce l’inizio del dialogo giudaico-cristiano: dei non cattolici non si appellerebbero mai a un documento di un Concilio ecumenico della Chiesa … se non fosse notorio che quel documento uscì dalla mente di Jules Marx Isaac, storico e membro della Massoneria, che accusava i cristiani di aver fomentato secoli di antisemitismo soprattutto attraverso quei falsi storici che secondo lui sarebbero i Vangeli (vedi qui per approfondenti).
Non ci attendiamo che la gerarchia ecclesiastica difenda questo coraggioso pittore che pone il suo talento a servizio della Religione Cattolica e dei suoi Santi: per la tendenza giudaizzante che la caratterizza da molto, troppo tempo, come ha ottimamente messo in luce Don Curzio Nitoglia nel suo saggio Non abbiamo fratelli maggiori pubblicato dalle nostre Edizioni.
Noi, da parte nostra, esprimiamo a Giovanni Gasparro, cui va il merito di aver onorato un Santo contro cui si scagliano ancora gli eredi di coloro che consideravano una fake news persino la Resurrezione di quel Nazareno che avevano ucciso sulla croce, tutta la nostra solidarietà umana e cristiana e gli formuliamo i più fervidi auguri e le più copiose benedizioni celesti, auspice l’intercessione del miracolosissimo santo Simonino.
Il Presidente di Radio Spada
Il Consiglio Direttivo
La Redazione»





Da quanto provato sopra mi pare che il "mito" sia quello dei negazionisti dell'omicidio rituale e che non ci sia alcuna "calunnia" contro di loro ma casomai di quelli contro la Chiesa; denunciare il fatto che ci siano studiosi “cattolici” come il dott. Massimo Introvigne che fanno probabilmente il doppio gioco, in collusione con le logge massoniche e partecipando in passato persino a “messe nere” (lo ammise lui in persona eh, giustificandosi con presunte ragioni di studio e di ricerca per poter scrivere “Indagine sul satanismo”, come se in tal caso fosse cattolicamente lecito!!), cercando di far deviare i loro lettori dall’ortodossia dottrinale sarebbe contro le “regole”?! No, direi di NO.
Mi rendo ben conto della serietà di certe cose, altro che giocarci, ed è un dovere denunciare le ambiguità pericolose di tutto un’ambiente c.d. “teo-conservatore” che è pesantemente influenzato dal millenarismo gioachimita e politicamente colluso con forze anticattoliche statunitensi, israeliane ed ebraiche internazionali nonché con settori e settari di “destra” della massoneria!!
Mettere in guardia da persone ambigue e falsi amici del Cattolicesimo – quando ci sono evidenti e fondati sospetti che la persona stessa alimenta con continue ambiguità e complicità di pubblico dominio che durano da decenni ormai - è un dovere, una necessità!!
Perché sennò certi fedeli rischiano di riporre la loro fiducia su persone che denotano scarsa onestà intellettuale e per giunta dalle frequentazioni pericolose!!
Il prof. Massimo Introvigne getta fango sulla Chiesa scrivendo alcuni libri ed articoli (come quelli pubblicizzati in questa vergognosa discussione, a tal proposito proporrei di cambiare titolo!!) che offendono la memoria di Beati Martiri facendo credere che siano morti per altri motivi, e non perché trucidati con brutale ferocia, inoltre ridicolizzano i Papi ed i fedeli del passato che riconoscevano l’esistenza dell’omicidio rituale ebraico; riguardo alle accuse che ho riportato, non le ho date per certe e comunque non si tratta di calunnie dato che le sue collusioni massoniche sono provate dal fatto che ha collaborato con varie logge e la rivista “Ars Regia”, ha ammesso di essere stato tra i fondatori del “Gruppo di Tebe” ed è legato al ramo italiano della settaria associazione brasiliana T.F.P.!!
L’unica vergogna è il doppiogiochismo ed servilismo di Massimo Introvigne verso la lobby ebraica che lo spinge a far credere che l’infanticidio ed i sacrifici umani praticati da certi gruppi askenaziti siano “una calunnia e menzogna antisemita”; mentre uno storico ebreo dotato di onestà intellettuale come Ariel Toaff, figlio dell’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, ha riaperto la questione in generale (sul fatto che, almeno nell’ambito di alcuni gruppi di fanatici ashkenaziti di area germanico-mitteleuropea, come quelli trentini che appartenevano proprio a quella dell’ebraismo askenazita, siano stati compiuti effettivamente omicidi rituali) e proprio il caso di San Simonino in particolare.
Cfr. Ariel Toaff, Pasque di sangue: Ebrei d’Europa e omicidi rituali, Il Mulino, Bologna 2007, in particolare pp. 66-94.
La prima edizione poi è stata ritirata dalle librerie in seguito alle proteste e nella seconda ha dovuto operare delle modifiche, solo per evitare il linciaggio mediatico della suddetta lobby!!

Bisogna mettere in guardia i cattolici dalle infiltrazioni massoniche, esoteriche e persino gnostico-luciferine non solo negli ambienti “ufficiali” vaticano-secondisti (le peggiori di tutti, ma là ormai c’è poco da fare, hanno il controllo pressocchè totale delle posizione di vertice) ma pure in quelli “tradizionalisti”.
Del resto, lo stesso Renè Guénon scriveva da infiltrato su riviste cattoliche anti-massoniche e pure Julius Evola ha scritto contro la massoneria e collaborato con cattolici, quindi si sanno mascherare bene da tantissimi decenni.
Purtroppo in Francia ad es. diversi “guenoniani” si erano infiltrati fra le file dei “lefebvriani” della “Fraternità San Pio X” e ve ne sono alcuni anche in certe frange di “sedevacantisti” eterodossi estremi con “vescovi vaganti” e derive settarie negli Usa od in altre parti del mondo.
Come scrisse il prof. Franco Damiani in una vecchia discussione forumistica:


«Le vie dell'esoterismo anticristiano, si sa, sono infinite.
Anche Guénon, anche Evola, anche de Maistre erano “di destra”. Forse ancor più pericolosi di certi di “sinistra”.
Con Carlo Alberto Agnoli rifiutiamo le stupide distinzioni di “destra” e “sinistra” in nome dell'unica che conti: quella tra bene e male, tra Verità ed errore, tra Cristo e Anticristo».


L’unico Cattolicesimo integrale e genuino per me nei tempi attuali è quello “sedevacantista”, esatto, perché non sono così schizofrenico da credere in una “chiesa” che si contraddice dottrinalmente ed osa smentire pure il suo Fondatore oltre che se stessa sputando sul proprio glorioso passato nonché sui suoi Santi e Beati Martiri che in certi casi vengono opportunamente “de-canonizzati” perché l’ideologia mondana e la lobby ebraica così esigono nel nome del “dialogo interreligioso”!!
E non riesco neanche a sdoppiare la mia personalità e mentalità tra un forum e l’altro, pensa un po’, penso e scrivo da “sedevacantista” in tutti quanti indifferentemente!!
Ovviamente rispetto e stima anche per tutti quei cattolici “non-sedevacantisti” che malgrado tutto hanno ancora la vera fede e la difendono, seppur io ritenga che sbagliano su alcune importanti questioni.
Quali sarebbero i “cattolici normali”, quelli che mettono NOSTRO SIGNORE ed il DIO TRINITARIO nello stesso pantheon insieme al G.A.D.U. dei massoni deisti e cabalisti, a giove/zeus, alla dea kalì e alla grande madre terra, a pachamama e a tanti altri idoli (magari pure il diavolo in persona, sennò è “discriminazione religiosa” verso i satanisti che hanno “diritto” anche loro alla “libertà di culto e coscienza”!!) perché tanto secondo loro “adoriamo tutti lo stesso Dio semplicemente con nomi diversi” eh?!?!
Il punto è che quelli sono “cattolici” ANORMALI, resi tali dai sommi impostori che occupano il Vaticano predicando imperterriti una nuova e falsa religione che NON è più la medesima in cui si credeva universalmente fino a Pio XII!!
E la negazione dell’esistenza dell’omicidio rituale è una logica conseguenza di ciò, tutt’altro che indifferente per la fede dato che diversi BEATI MARTIRI che compivano MIRACOLI ed erano oggetto di CULTO PUBBLICO sono stati “de-canonizzati” (per così dire, cosa inaudita e blasfema) solo per fare un favore alla lobby ebraica!!
E non si venga a raccontare la ridicola favoletta che non ci sorebbero conseguenze che riguardano direttamente la fede eh!!
“Il problema delle canonizzazioni delle vittime degli omicidi rituali ebraici” (titolo di una discussione su “Tradizionalismo”) si pone oggettivamente (e si risolve solo constatando la Sede Vacante e l’illegittimità dei “papi” novatori che hanno osato praticare le “de-canonizzazioni) perché vi è l’infallibilità del Papa nella canonizzazioni; quindi lo spudorato che afferma che San Simonino ed altri fanciulli uccisi sarebbero “falsi martiri” e non vittime di omicidio rituale ebraico nega un dogma di fede ecclesiastica o come minimo sostiene una posizione temeraria!!
Tra un po’, dopo averli già ampiamenti falsati con interpretazioni di comodo, arriveranno persino a cancellare direttamente interi passi del Vangelo perché non sono accomodanti verso i giudei e mal si accordano con la neo-religione vaticano-secondista!!
Già si è rinnegata la dottrina sul Deicidio e sulla cessazione della Vecchia Alleanza dopo l’Incarnazione, la morte e la Resurrezione di NSGC…
Magari si dirà esplicitamente - già lo si dice in maniera implicita - che NSGC non è Dio ma solo un uomo e che non è mai morto in Croce, bensì è scappato od è stato sostituito da un sosia, esattamente come ritengono settari vari, ebrei ed islamici, “fratelli nella fede” monoteista-mondialista degli “anticristi in Vaticano”, come giustamente li definivano Mons. Marcel Lefebvre e Mons. De Castro Mayer…
E milioni di “cattolici” si adatteranno pure a questi ulteriori “aggiornamenti”, magari per “ragioni di prudenza” (sic!!) ed “ossequio all’autorità” con la scusa che tanto “non sono dogmi” e “non riguardano direttamente la fede” eh…

Prima del 1965 il Martirologio Romano, a proposito di san Simonino, ricordava ai fedeli che ogni anno, il 24 marzo, si celebrava a Trento: “La passione di san Simone, fanciullo trucidato crudelmente dai Giudei, autore di molti miracoli”.
San Simonino faceva e fa miracoli hai capito?! Mentre gli impostori vaticano-secondisti lo negano!!
Ma secondo te ciò non riguarderebbe la fede, vergognati a scrivere questo!!
Fino al 1965 la Chiesa cattolica, da oltre cinquecento anni, considerava beato e martire Simonino di Trento, un bambino di Trento vittima di un’atroce morte per mano giudaica, ed altri quattro fanciulli come Dominguito del Val, Cristobal di Toledo, Andrea di Rinn, Lorenzino di Marostica: «crudelissimamente trucidati dai giudei» (“Martirologio romano”) tramite omicidio rituale.
Invece successivamente molti prelati, con legami sospetti, si sono sforzati di occultare o proibire il culto che la Chiesa tributava ai cinque beati; la chiesa locale trentina nel 1965 ha abolito il culto di san Simonino (vittima nel 1475 di un omicidio rituale ebraico) con la decisiva “Notificazione” del 28 ottobre 1965 ispirata da Monsignor Iginio Rogger e con cui l’arcivescovo Alessandro Maria Gottardi, su spinta anche della “Sede Apostolica” (usurpata), disponeva una “prudente rimozione” del culto autorizzato ancora nel 1588 da Sisto V.
Quindi la Chiesa ed i Papi fino a Pio XII vengono accusati di diffondere accuse infondate e fandonie, il che è scandaloso.

E come la mettiamo con le canonizzazioni dei diversi martiri (Varnerio di Oberwesel, Guglielmo di Norwich, Niño de La Guardia, Andrea di Rinn e Simonino di Trento, ecc.) degli omicidi rituali giudaici in questione che sono stati vergognosamente “de-canonizzati” esclusivamente per volgari ragioni di “ecumenismo” e “dialogo interreligioso” cioè di cedimento alle pressioni del giudaismo anticristiano che esigeva la negazione aprioristica dell’esistenza degli omicidi rituali ebraici?!?!
Il percorso di “revisione” è stato mondanamente influenzato dal clima di apertura al “dialogo interreligioso” favorito dal “Concilio Vaticano II”; come già detto sopra, l’arcidiocesi di Trento fu tra le più attive in quel senso con monsignor Iginio Rogger e l’arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi che soppressero il culto pubblico al beato martire Simonino; ma come hanno osato?!
La “revisione” fatta nel 1965 è INACCETTABILE perché si fonda sulla MENZOGNA e la CALUNNIA ANTI-CATTOLICA!!
Togliendo il culto pubblico a SIMONINO ed altri 4 BEATI si dichiara pubblicamente che un MARTIRE INNOCENTE in realtà non lo sarebbe, quindi, oltre a commettere un grave torto contro la vittima, si insinua che la CHIESA avrebbe sbagliato ed insegnato il falso in passato per tanti secoli!!
Questo è il VERO PROBLEMA: che per “discolpare” tutti gli ebrei di ogni epoca a tutti i costi, escludendo a priori la possibilità stessa di omicidi rituali, si ACCUSANO i PAPI fino a PIO XII e la CHIESA STESSA di “FALSO STORICO”!!
Questo è ciò che fanno i “papi” dal CV2 in poi, studiosi come Massimo Introvigne e soci: la VERGOGNA è questa!!
Ma ti rendi conto della gravità di ciò oppure no?!
Evidentemente no, perché per voi fallibilisti la Chiesa non è un’istituzione divina ma meramente umana, infatti dici: “chi se ne frega per la nostra fede??”…
Fai finta di non capire che qui c’è in gioco la CREDIBILITà della CHIESA e di conseguenza la FEDE!!
SE i Papi e la Chiesa in passato avessero “sbagliato” a beatificare dei martiri che oggi si racconta non lo siano, potrebbe farlo sempre e non sarebbero credibili le beatificazioni e canonizzazioni ufficiali!!
Ma lo capisci o no che quegli impostori seminano il dubbio, anzi negano la realtà storica, per far perdere la fede?!
La fede cattolica NON dipende certo dalla dimostrazione di omicidi rituali MA dato che a quei beati martiri è stato concesso il CULTO PUBBLICO bisogna riconoscere ciò come VERO.

Riguardo agli OMICIDI RITUALI ANCHE NON-EBRAICI (siano essi attribuibili a PAGANI, "CRISTIANI" ERETICI, MASSONI, SATANISTI o a CRIMINALI in genere) compiuti nella STORIA nessun problema, che si parli anche di quelli!!
L’omicidio rituale è sempre esistito in varie forme in tutti i continenti sin dall’epoca arcaica pre-cristiana (società pagane euro-mediterranee e del vicino-medio oriente che successivamente influenzarono anche la popolazione ebraica la quale più volte nella storia cedette all’idolatria delle genti vicine e ne prese i costumi degenerati tra i quali certi sacrifici umani, se ne parla e lo si denuncia ampiamente anche nel Vecchio Testamento, tuttora in certe zone dell’America c.d. latina e dell’Africa subsahariana da parte di alcune tribù o da parte della “mafia nigeriana” che l’ha esportata) ed è ancora praticato da singoli serial killer (o dai gruppi che ci stavano dietro) nonchè in associazioni criminali di matrice occultistico-satanica presenti anche in Italia ed un po’ ovunque.
Ad es. Italia ne hanno scritto in dettaglio vari studiosi ed esperti di cronaca nera e criminologia (alcuni morti o forse ‘suicidati’ in circostanze assai ‘strane’ e misteriose, per non dire altro…), il ricercatore Giuseppe Cosco (1950 - 2002), l’antropologa Cecilia Gatto Trocchi (1939 - 2005), la giornalista Gabriella Pasquali Carlizzi (1947 - 2010) e poi l’avvocato Paolo Franceschetti tra gli altri.
Autori certamente non attendibili su tutto, anzi criticabili su varie cose e tacciabili di “complottismo” (accusa comunque spesso strumentale utilizzata ad hoc dal “sistema” mass-mediatico per criminalizzare i “dissidenti” e screditare le loro ricerche “alternative”), ma sostanzialmente seri in quell’ambito.
Quelli di “Jack lo squartatore” (probabile membro della “Golden Dawn”) erano omicidi rituali, come quelli attribuiti al “mostro di Firenze” ad es. per citare due celebri fatti di cronaca nera (ma ve ne sono a bizzeffe, anche recenti); ne ha scritto in dettaglio proprio il compianto criminologo, grafologo e scrittore investigativo Giuseppe Cosco (1950-2002) collaboratore del “Centro Culturale San Giorgio”, v. qui:




ttp://cosco-giuseppe.tripod.com/
JACK LO SQUARTATORE (http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/jack_lo_squartatore.htm)
“Jack lo Squartatore e il Mostro di Firenze: inquietanti analogie”

http://antimassoneria.altervista.org/wp-content/uploads/2016/02/Cosco-analisi-criminologica.pdf
“Giuseppe Cosco ANALISI CRIMINOLOGICA DEI DELITTI DI FIRENZE Prefazione del vicequestore dott. Roberto Coppola dirigente della sezione di polizia giudiziaria di Catanzaro, Edizioni La Biblioteca di Babele Edizioni La Biblioteca di Babele Modica (RG) 2002 Modica (RG) 2002 Questo saggio di Giuseppe Cosco è stato pubblicato, con la prefazione del vicequestore dott. Roberto Coppola dirigente della sezione di polizia giudiziaria di Catanzaro, sulla rivista Teologica (Edizioni Segno di Udine), n.36, di gennaio-febbraio 2002”.
https://kupdf.net/download/giuseppe-cosco-segreti-e-misteri_58d28aa8dc0d604f7ac3463f_pdf

https://www.telegraph.co.uk/news/uknews/12010573/Was-Titanic-inquiry-scuppered-by-the-Freemasons.html

https://neovitruvian.wordpress.com/2015/12/02/jack-lo-squartatore-era-un-massone-che-commetteva-omicidi-rituali/

-Cos'è la Massoneria?- | Non Praevalebunt (http://antimassoneria.altervista.org/)
http://antimassoneria.altervista.org/

http://www.centrosangiorgio.com





Rispondo infine alle altre tue obiezioni.
I membri delle sette gnostiche manichee, albigesi, catare, ecc. dall’antichità al medioevo ed altre successive tuttora esistenti (come quelle protestanti) con un involucro esterno cristiano infatti NON erano/sono veri cristiani!!
Un “occultismo” cristiano è nettamente contrario al Cristianesimo; un occultismo ebraico invece NO, poiché una “ortodossia” ebraica NON esiste quindi anche l’omicido rituale è perfettamente coerente coi presupposti di quella falsa religione!!
Ti sfugge giusto questo “piccolo” dettaglio…
L’Ebraismo come ogni altra religione è composta da numerose correnti e sette, giusto; ma TUTTE sono DEVIATE perché hanno in comune l’ANTI-CRISTIANESIMO!!
Saranno pure state sette eretiche e devianti dall’ebraismo ufficiale, ma cambia poco perché TUTTO l’ebraismo post-cristiano NEGA NSGC, quella è la base comune!!
Altro che “frutto di sette e deviazioni”, ci sono distinzioni ovvio come ci sono tra le molteplici logge all’interno della massoneria, ma tutto l’ebraismo attuale è settario e deviante in se stesso!!
Un “ebraismo buono” – esattamente come una “massoneria buona” - NON ESISTE!!
Questo sembra che te lo dimentichi eh!!
Fra un po’ arriverai anche tu a scrivere che la P2 di Licio Gelli e soci era “massoneria deviata” da tener ben distinta da tanti “bravi ed onesti massoni cittadini esemplari”, come si legge e si sente dire abitualmente in giro!!
Di fatto già sembri condividere la mentalità massonica, mi spiace doverlo dire ma è così.
La cosa triste è che ragioni esattamente come tutti gli “ecumenisti”, per te va bene qualunque religione, vuoi la “pace come la dà il mondo”!!
Per te la Verità e Cristo sono “cose divisive e pieno di spirito contro qualcuno” (cit.) evidentemente!!
Tu dici che “dovremmo pensare a cose veramente importanti e che ci uniscano” (cit.), benissimo, e quali se non Cristo e la Verità?!

Eugenio Zolli, il famoso rabbino capo di Roma convertito, ha mai parlato di omicidi rituali?!
Non lo so, non mi sono posto il problema, forse ne avrà parlato in qualche suo libro od articolo oppure no.
Don Curzio Nitoglia avrà fatto qualche accenno nei suoi tanti libri ed articoli ma non mi ricordo dei passi precisi.
In ogni caso, ne hanno parlato molti altri EBREI CONVERTITI AL CATTOLICESIMO, TESTIMONI CREDIBILI mi sembra.
Riguardo a Zolli non è quello l’importante, l’essenziale è ha abbandonato il giudaismo anche lui e si è CONVERTITO alla VERA RELIGIONE!
Se oggi fosse vivo avrebbe il coraggio di scagliarsi contro gli impostori che stanno in Vaticano esattamente come ce l’ha avuto per staccarsi dalla sua comunità che l’ha rinnegato e tenuto per morto dopo la sua conversione!!
Francamente un cattolico integralmente tale NON può accettare compromessi né tanto meno essere unito a chi NEGA la Verità: ha l’obbligo di essere NON “UNA CUM” i falsari della sua FEDE!!



Riguardo alla questione del Deicidio si veda pure «La Passione di Cristo / The Passion of the Christ» di Mel Gibson del 2004 che è stato un ottimo film che (oltre ad aver contribuito alla mia personale conversione al Cristianesimo e Cattolicesimo Romano) ha mostrato la realtà storica conforme ai Vangeli.
Pare che uscirà il seguito/sequel per Pasqua 2021: «La passione di Cristo: Resurrezione / The Passion of the Christ: Resurrection»; nel frattempo si legga o rilegga lo speciale dedicato a "THE PASSION" di MEL GIBSON su "SODALITIUM":



http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/57.pdf
«Dossier sul film “La Passione” Dossier sul film “La Passione”.
Editoriale
DOSSIER sul film “La Passione”
Qualche riflessione sul film “La Passione di Cristo”
Una recensione del film “La passione di Cristo”
“La Passione” è conforme alla Scrittura…
Il film di Mel Gibson e la divinità di Gesù
Per saperne di più»


http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/57.jpg



PER NON DIMENTICARE - in attesa del VENERDì SANTO ormai prossimo - l'unico VERO OLOCAUSTO: la PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO...
Il primo e peggiore degli omicidi rituali anti-cristiani ebraici...
Il Deicidio rimosso e giustificato da decenni da coloro che si spacciano per "Vicari di Cristo" mentre sono degli "anticristi in Vaticano" come li definirono all'epoca Mons. Marcel Lefebvre e Mons. De Castro Mayer...
Tutto ciò a partire dalla dichiarazione "Nostra Aetate" (28 ottobre 1965) del "concilio Vaticano II" secondo la quale:

"(...) E se autorità ebraiche con i propri seguaci si sono adoperate per la morte di Cristo, tuttavia quanto è stato commesso durante la sua passione, non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo. E se è vero che la Chiesa è il nuovo popolo di Dio, gli Ebrei tuttavia non devono essere presentati come rigettati da Dio, né come maledetti, quasi che ciò scaturisse dalla sacra Scrittura. Curino pertanto tutti che nella catechesi e nella predicazione della parola di Dio non si insegni alcunché che non sia conforme alla verità del Vangelo e dello Spirito di Cristo(...)"!!

Tutto ciò "grazie" ai sommi impostori falsi "papi" della setta conciliabolare del "Vaticano II" ed alla "gerarchia" in comunione con loro; una pseudo-"chiesa" che, da Roncalli o almeno da Montini in poi fino a Ratzinger e Bergoglio, in realtà è la diabolica contraffazione della vera Santa Romana Chiesa!!
L'omicidio rituale ebraico è - perlomeno in singoli casi ormai ben documentati - una realtà storica appurata, altro che "mito" (da loro inteso nel senso di "invenzione" e "fandonia") come vogliono far credere i vari Massimo Introvigne (un personaggio che in passato ha pubblicato anche buoni ed interessanti libri ed articoli ma a dir poco ambiguo, sul quale pesa un forte e fondato sospetto di appartenenza a qualche loggia massonica e persino di partecipazione passiva a "messe nere", v. vecchi articoli della rivista "Sodalitium" sulla questione sopra segnalati) e soci che a volte pretendono pure di spacciarsi per "cattolici" persino "tradizionalisti" eh...
Leggetevi libri seri su questo tema, scritti persino da alcuni studiosi di origine ebraica, non le panzane neo-moderniste e vaticano-secondiste dei servi e dei venduti alla giudeo-massoneria...
Onore ad Ariel Toaff per aver scritto «Pasque di sangue – Ebrei d'Europa e omicidi rituali», a Domenico Savino e a Don Curzio Nitoglia per aver scritto altri libri fondamentali sul tema ed allo stimato prof. Franco Damiani, sperando che dopo tanti anni legga ancora il forum "Tradizione Cattolica - Sede Vacante", che ha sempre avuto il coraggio di difendere la vera dottrina teologicamente antigiudaica della Santa Romana Chiesa anche pubblicamente...
PREGHIAMO PER LA CONVERSIONE DEGLI EBREI A N.S.G.C.

OREMUS ET PRO PERFIDIS JUDAEIS, UT DEUS ET DOMINUS NOSTER AUFERAT VELAMEN DE CORDIBUS EORUM: UT ET IPSI AGNOSCANT JESUM CHRISTUM DOMINUM NOSTRUM. AMEN.

Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!