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Visualizza Versione Completa : «I bisogni dei cani corrodono le colonne del centro»



Davide (POL)
01-07-04, 16:18
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Gentilini è l'ispiratore dell?ordinanza di divieto: «E i negozi devono
munirsi di ganci esterni per attaccare gli animali»

Il centro di Treviso vietato ai cani: sia quelli accompagnati al guinzaglio
o a zonzo da soli, con o senza museruola, grandi o piccoli, di atteggiamento
aggressivo o docili come agnellini. Tutti fuori, esclusi solo quelli per
ciechi e disabili. E' il succo di un'ordinanza esposta ieri all'albo
pretorio di Ca' Sugana firmata dal comandante dei vigili Danilo Salmaso e
dal sindaco Giampaolo Gobbo e che avrà validità sei mesi a partire dal 10
luglio. La zona off-limit è ben delimitata e comprende via Calmaggiore, il
Calmaggiore, Piazza dei Signori, via XX Settembre, Corso del Popolo (fino
all'intersezione con via Cadorna), Piazza Indipendenza, via Indipendenza,
via Martiri della Libertà (tutto il tratto), Piazza Carducci, Loggia dei
Cavalieri, Piazza Crispi, Vicolo Broli e Vicolo San Michele. In tutte queste
località "ai proprietari e ai detentori di cane, anche in temporanea
consegna e a qualsiasi titolo, è fatto divieto di condurre lo stesso". Per i
trasgressori multe salate: dai 51,64 a 516,45 euro. Ma non finisce qui. In
un'altra delibera, che fa il paio con la prima, Ca' Sugana "ordina" ai
proprietari di cani di tenerli sempre al guinzaglio "o se libero con la
museruola", di pulire nel caso in cui sporchino e di portarsi sempre dietro
paletta e sacchetto. Invece i negozi dove l'ingresso agli animali è vietato,
sono invitati a munirsi di ganci esterni dove allacciare i guinzagli.
Insomma, scoppia l'estate e il Comune dichiara guerra agli amici "a quattro
zampe" e ai loro proprietari poco attenti o del tutto maleducati. "E' un
esperimento - spiega il sindaco Gobbo - vedremo cosa porterà. Di certo molti
cittadini e commercianti sono stufi di pulire, ogni giorno, le sporcizie
lasciate dai cani".
Se Gobbo ha firmato l'ordinanza, il vice sindaco Giancarlo Gentilini l'ha
fortemente ispirata: "Ho lagnanze continue da parte di tutti i titolari di
negozi - afferma - perchè i cani, particolarmente i maschi, alzano la
gambetta e fanno i loro bisogni sulle entrate e sulle colonne". Ma non sono
solo i negozianti a lamentarsi: "Anche quelli che hanno restaurato le
colonne del Calmaggiore mi hanno detto che è una cosa vergognosa - continua
lo Sceriffo - l'urina rovina e corrode la pietra. Per questo ho detto che
nelle vie principali della città i cani non passeranno, anzi i proprietari
gireranno al largo. I residenti che hanno cani? Alla prima uscita devono
lasciare il circuito del Put dei cani.... Adesso si solleveranno tutte le
associazioni canine, ma io non ho paura. Del resto quando accontenti uno,
scontenti l'altro. Ma vedere tutti questi cani di grossa taglia pisciare non
mi va più".L'ordinanza mette fine anche alla sfilata canina che imperversa
nel fine settimana quando molti trevigiani non rinunciano alla vasca in
centro in compagnia del proprio "fido": "Portare il cane in piazza era
diventata una moda. Ma i cani vanno bene dove ci sono grandi spazi: li
portino sul Piave. Non si possono vedere animali di grossa taglia sempre in
centro, compreso quello del mio capo di gabinetto (Giorgio Banderali ndr).
Gli ho chiesto più volte come fa a tenerne uno così grande in un
appartamento! I cani non possono essere tenuti come un gattino. Gli animali
vanno rispettati, ma i padroni devono rispettare gli altri cittadini. In
basa a cosa ho scelto queste vie? Sono quelle dove sono più presenti i
negozi".
Nonostante tutto, anche Gentilini è un amante dei cani: "L'altro ieri è
morto il mio Yorkshire, Charlie, mia moglie lo portava sempre a spasso
vicino casa. Ma fin da piccolo ho sempre avuto cani e gatti, mi ricordo
ancora quello che aveva mio padre quando eravamo a Vittorio Veneto, si
chiamava Ciocci".

Paolo Calia
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