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Visualizza Versione Completa : Water Wars, storia del pianeta acqua...



Hieronimus
19-07-04, 10:03
L'arte di governare il flusso delle acque è antica come il mondo. La storia delle dighe e dei canali è stata una costante successione di opere sempre più grandi. Opere talvolta meravigliose che hanno permesso il fiorire della civiltà nei cinque continenti. In questa frenetica corsa verso le fonti d'acqua, da un secolo a questa parte qualcosa è però andato storto. Distruzioni di siti archeologici, deportazioni di massa, inquinamento, crescita demografica fuori controllo e profondi cambiamenti climatici sono spesso strettamente collegati all'uso scellerato delle acque. L'uomo, secondo Diane Raines Ward, più che altro ha peccato di megalomania.
A questo punto l'acqua, ancor più del petrolio, rischia di diventare la causa di un potenziale conflitto su scala globale. Come siamo arrivati a questo punto? Quali i rimedi possibili? Diane Raines Ward cerca di trovare risposte a queste domande, raccontandoci storie da tutto il mondo che ci fanno capire quanto il problema sia pressante. Pochi sanno per esempio quanto le dispute sull'acqua influiscano sulle continue tensioni tra Pakistan e India sulla regione del Kashmir. Ma la zona del mondo più calda da questo punto di vista è il Medio Oriente dove tutte le speranze di stabilità, secondo l'autore, passano per un controllo internazionale delle acque. (a.s.)

Mentre mi trovavo in viaggio nell'Anatolia Sudorientale nell'autunno del 1989, dei cacciabombardieri Mig hanno abbattuto un ricognitore turco nel cielo della Turchia causando la morte di cinque persone. Sembravano credere tutti che l'incidente fosse un avvertimento per la diga di Ataturk, allora in fase di costruzione sul fiume Eufrate. Se di un avvertimento si trattava, i turchi non si sono fatti intimidire e hanno annunciato che la Siria e l'Iraq avrebbero fatto meglio a cominciare a immagazzinare l'acqua, dal momento che stavano per interrompere il corso dell'Eufrate per riempire il grande bacino della diga di Ataturk. La Turchia ha ripetuto apertamente che i suoi vicini avrebbero "compreso" questa necessità. Com'era prevedibile, i vicini non mostrarono di comprenderla fino in fondo.
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E' un articolo che mi a colpito, raccontato quasi in chiave fantascentifica svela, purtroppo, la verità tutt'oggi...
Come possiamo "salvaguardare" lo spreco della risorsa fondamentale? Non sembriamo patetici cercando acqua su altri pianeti, dando prova di aver buttato il tesoro di casa nostra?
Saluti waterworldesi :K

Hieronimus

pcosta
19-07-04, 11:54
La Guerra dell'Acqua al tempo dei Romani

http://www.pcosta.net/ima/acqgen.jpg

Sul colle di S. Andrea, nel corso della demolizione dell'omonimo monastero, fu rinvenuto un tratto dell'acquedotto romano (I sec. d.c.) che riforniva d'acqua la città di Genova.
Il tracciato dell'imponente condotto in pietra, ancora in parte conservato fino agli anni Trenta ed ora visibile solo per una breve porzione in via delle Ginestre a Staglieno, si snodava lungo la riva destra del Bisagno partendo dalla presa d'acqua al Giro del Fullo e raggiungeva probabilmente il porto.
I Romani erano orgogliosissimi dei loro acquedotti, ritenuti, assieme alle fogne e alle strade, indispensabili alla vita civile; tant'è che Plinio il Vecchio, parlando dell'Egitto, ricordava la "inutile e stolta ostentazione delle piramidi", mentre i tre principi per l'ingegneria civile enumerati da Vitruvio erano firmitas, utilitas, venustas, cioè solidità, utilità e estetica.
Sfortunatamente uno dei materiali più utilizzati per le tubature cittadine era il piombo.
I romani - pur sapendo che era velenoso - non vi badarono. Anzi tutta una scuola di studiosi concorda ormai col geofisico Jerome Nriagu: il declino di Roma antica fu dovuto anche ad un generale avvelenamento da piombo. Oltre all'acqua che scorreva in tubature di piombo, i romani, soprattutto i benestanti, usavano acetato di piombo, zucchero di piombo per addolcire il vino e trattare l’uva. Un aristocratico poteva arrivare a bere persino un grammo di piombo al giorno: questa l’origine del tanto piombo trovato nelle ossa delle tombe romane e che sarebbe la causa della sterilità e della pazzia che rovinarono le più antiche famiglie, la sanità mentale degli stessi imperatori e infine Roma stessa.
I Romani, i più grandi conquistatori della storia e che davano la massima importanza al controllo delle acque e alle opere idrauliche, la guerra dell'acqua, molto probabilmente, l'hanno persa così.

Hieronimus
19-07-04, 20:27
Italia prima in Europa... per spreco d'acqua: quasi mille metri cubi all'anno per ciascun abitante

Italia "maglia nera" per spreco dell'acqua: il nostro paese è al primo posto nell'Unione Europea per prelievo d'acqua procapite, con 980 metri cubi all'anno per ciascun abitante. Anche negli usi domestici siamo ai vertici dei consumi europei, con 249 litri che scorrono ogni giorno nelle nostre case (consumo pro-capite). Inoltre uno dei peggiori indici di consumo di acque per unità di prodotto è proprio quello italiano, a sottolineare lo spreco di questa risorsa rara e preziosa per gli usi industriali mentre nell'agricoltura l'Italia è uno dei paesi che consuma la maggiore quantità di acqua per ettaro irrigato, destinato, paradossalmente, anche a colture tradizionalmente aride come la vite e l'ulivo.


I numeri dello spreco-acqua sono contenuti nella lettera che il Presidente del WWF, Fulco Pratesi, ha scritto oggi a Silvio Berlusconi e ai ministri competenti, in cui si chiede che il Commissario nazionale per l’emergenza idrica sia messo in grado subito di operare. Secondo il WWF è fondamentale valutare i reali fabbisogni idrici per una corretta gestione dei prelievi, ridurre le perdite delle reti acquedottistiche e promuovere e favorire la riduzione dei consumi idrici. Il monitoraggio, come denunciato dal Commissario straordinario, pemetterebbe di verificare i numerosi prelievi abusivi, che contribuiscono all’insorgere di fenomeni di squilibrio (es. abbassamento della falda, esaurimento di molte sorgenti), e di problemi di carattere igienico-sanitario e di inquinamento delle risorse idriche sotterranee.

La denuncia di Fulco Pratesi: "Sono anni, ormai, che una buona parte dei siciliani riceve l’acqua per poche ore la settimana. Una situazione insostenibile che sta causando gravissimi disagi a centinaia di migliaia di famiglie. Le cause sono diverse ma tutte, direttamente o indirettamente, legate alle attività umane. A livello generale, grazie alla irresponsabile immissione nell’atmosfera di 7 miliardi di tonnellate di carbonio all’anno, il clima sta cambiando, causando alluvioni devastanti (come quelle di questi giorni al Nord) e altrettante catastrofiche siccità: solo per la Sicilia, su 507 milioni di metri cubi di capienza dei 14 bacini idrici, ad oggi risultano invasati solo 90,2 milioni di metri cubi. Poi, naturalmente, ci sono i soliti mali della Sicilia: condutture fatiscenti che perdono la metà dell’acqua portata, illegale privatizzazione di pozzi in parte gestiti dalla malavita, invasi costosissimi non finiti e non collegati, furti di acqua e quant’altro. Per non parlare dell’agricoltura, che assorbe il 50% dell’acqua utilizzata e che spesso è destinata a colture eccedentarie, mantenute in vita dai sussidi dell’Unione Europea".

Alla luce del trascurabile potenziale produttivo dei piccoli impianti idroelettrici dislocati lungo i corsi d’acqua e di un’attenta analisi del rapporto costi-ambientali/benefici-energetici, il WWF chiede l'interruzione delle derivazioni delle sorgenti per utilizzo idroelettrico a vantaggio del recupero di risorse idropotabili e degli ecosistemi fluviali". L'acqua infatti è un bene collettivo, e non può essere gestito con logiche e per interessi privati.

19-07-04, 20:31
E pensare che non bisogna andare molto lontano per recepire lo spreco acqueo, in Sicilia non c'è! :rolleyes:

Penelope (POL)
19-07-04, 22:08
Originally posted by Yoruk
E pensare che non bisogna andare molto lontano per recepire lo spreco acqueo, in Sicilia non c'è! :rolleyes:

Lorenzo
24-07-04, 09:59
Gli Israeliani nella guerra dei 6 giorni minacciarano di bombardare la diga di Assuan, il che avrebbe inondato l'intero Egitto, oltre che piegarne l'economia.

Miles Insulae

25-07-04, 20:29
Originally posted by Penelope

Non bisogna andare nei posti più reconditi per capire che l'acqua è una risorsa che manca: nella nostra Sicilia non c'è...
non è che deve esserci sempre una battuta di spirito nei posts che faccio...:rolleyes:

Stonewall
26-07-04, 10:12
Il modo migliore per salvaguardare la risorsa idrica dagli sprechi è sottrarla al monopolio statale e aprire un mercato dell'acqua. In stato di scarsità, il prezzo crescerebbe, e si creerebbe così un disincentivo agli sprechi (si veda, come controesempio, la scandalosa gestione siciliana, dove oltre metà dell'acqua va persa!).

Penelope (POL)
27-07-04, 23:44
Originally posted by Yoruk
Non bisogna andare nei posti più reconditi per capire che l'acqua è una risorsa che manca: nella nostra Sicilia non c'è...
non è che deve esserci sempre una battuta di spirito nei posts che faccio...:rolleyes:

scusa, ma non avevo capito davvero il significato delle tue righe....magari qualche volta rincoglionisco oppure quando leggo è troppo tardi e allora dormo in piedi!

Ciao
Mi dispiace per la tua Sicilia , ma anche noi in Liguria non stiamo tanto bene, d'estate, ogni anno, dobbiamo razionalizzarla e spesso alla sera, quando tutti tornano dal mare, noi che abitiamo in colina ne abbiamo solo un filo!
Privatizzarla: ma sei matto caro Stonewall non è mica quella minerale.qui si parla di acqua comune senza bollicine!:) :)

Stonewall
28-07-04, 09:58
Privatizzarla: ma sei matto caro Stonewall non è mica quella minerale.qui si parla di acqua comune senza bollicine

Non capisco questa idea per cui le risorse fondamentali non andrebbero privatizzate. Proprio perché sono fondamentali andrebbero privatizzate. Altrimenti... nazionalizziamo il pane? Coi panettoni ci hanno provato :D

Penelope (POL)
29-07-04, 21:51
bella la battuta!!!!!!:) :)

Hieronimus
29-07-04, 21:53
Originally posted by Stonewall
Non capisco questa idea per cui le risorse fondamentali non andrebbero privatizzate. Proprio perché sono fondamentali andrebbero privatizzate. Altrimenti... nazionalizziamo il pane? Coi panettoni ci hanno provato :D

:lol grande Stonewall...;)