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Mitteleuropeo
27-07-04, 09:20
VENZONE- A Simona Baldini il "Songfestival" di Velden
La cantante friulana Simona Baldini di Venzone ha vinto la quinta edizione del "Songfestival", organizzato dalla Regione Carinzia e dall' ORF, la Radio Televisione Austriaca, per avvicinare le nazioni confinanti Italia, Slovenia e Austria anche nel campo culturale e promuovere gli artisti oltre confine, svoltosi a Velden, in Carinzia, sulle rive del lago Worthersee. Baldini, la prima italiana a vincere il "Songfestival", ha ricevuto il Trofeo del "Leone d' Oro", simbolo della Carinzia, dal Governatore della Regione austriaca, Jorg Haider, che nel finale della manifestazione ha simulato di accompagnare la cantante friulana al piano elettrico sul palco del festival. La canzone vincitrice ("La mia anima") è stata scritta e musicata dalla stessa Simona Baldini. L' arrangiamento è di Massimo Passon. Simona Bandini, che ha 26 anni, vive a Portis di Venzone e lavora in un negozio di abbigliamento in viale Tricesimo, a Udine. Ha cominciato a cantare a 18 anni per l' orchestra di liscio "Royal Live Music Group" e, nel 2001, ha vinto il Festival della Canzone Friulana. Nel 2002 ha vinto le selezioni regionali per l' Accademia di Sanremo e la sua speranza - ha spiegato a Velden - è ora di poter pubblicare un Cd tutto suo in Italia e, "magari - ha aggiunto - anche in Austria. ". Quella di Velden è, per Simona Baldini, che finora aveva sempre presentato canzoni già portate al successo da altri cantanti, la prima vittoria in una competizione canora internazionale. Oltre a Baldini, al "Songfestival 2004" hanno partecipato Faustro Zarabara, di Tolmezzo e Luca Ferrari, di Roma.

Liberalix
29-07-04, 18:05
Il ministro Frattini ha detto che l'euroregione è illegale.....

Mitteleuropeo
29-07-04, 23:26
Non ne dubito. Qui si vede che gente sta in Forza Italia, centralisti, nazionalisti con argomenti da Bar dello Sport.
Quando FI era al governo della Regione, sia Antonione (meno) che Tondo (piu') avevano fatto solo chiacchiere, su quello che allora era di moda chiamere "Macroregione". Adesso che Illy fa sul serio, remano contro.
E la Lega dovrebbe aspettare un vero aiuto per il federalismo da questa gente?? :confused:

Mitteleuropeo
17-09-04, 11:14
Ho appena letto che la destra slovena pone come condizione per la sua adesione all' Euregio, che la capitale sia Lubiana.

Ma un' Euregio ha bisogno di una capitale? Non e' il superamento in chiave federalista dello stato centralizzato?

(v. Miglio)

Liberalix
17-09-04, 17:23
eddai accontentiamoli no, non sono mai stati capitale di niente....

Mitteleuropeo
17-09-04, 18:50
Moralmente puoi aver ragione...

Oltre a quanto ho scritto sopra (inutilita' di qualsiasi capitale), c'e' anche il problema, che considero insormontabile, della resistenza che farebbero molti ambienti triestini ad una proposta del genere:

"Cossa, i ne fa comandar dei s'ciavi?"
"Bela roba, prima i zigava terst ie nasch e deso quei mone ghe servi Trieste sul piato de argento..."
"La De'begnac ga dito che i verzera' de novo le foibe"
"Cossa, foibe xe piu' de Risiera?"
"Ti' te tasi, mama, sta bona che gavemo Menia che ne difendi!"
"Xe vero: se no ghe fussi stadi lori, Tito ne gavessi copa' tuti a Piran. Anca zia povera"
"Te vedi? Euroregion xe un strolighez che se ga inventa' quei s'sciavoni de Zvek, Antonaz. Ma anca Illy, xe tuti comunisti e s'ciavoni!"
"Sta bona ti', Ili xe ungherese..."
"Ma che ungherese del kuraz! Se te va in Ungheria te pasi per Sesana, no? S'ciavo duro anca lu'!"
"Che ben che stemo cola Italia... Se no ghe fussi lori..."
"Apunto. Macroregion xe fata per fregarne e per mandarne a forbirghe el cul ai s'ciavi. Miga mona mi, Aenne ghe voto, tricolor, si' sempre!"
"Mi credo che i scrivi sta roba solo per insempiar la zente"

:cool:

Liberalix
19-09-04, 22:28
:lol

Cristianu
20-09-04, 14:23
Scusate l'intromissione, però mi incuriosisce questa faccenda dell'"Euroregione". Ne avevo già sentito parlare, ma non ho capito in sostanza di cosa si tratti. A quale scopo verrebbe creata? Che rapporto avrebbe con gli stati che "scavalca" (mi pare di aver capito Austria, Slovenia e Italia), e con l'Unione Europea? Che territori italiani includerebbe (solo il FVG?)?

Se non erro esisterebbe qualcosa di simile (ma embrionale) per le isole di Maiorca, Ibiza, Minorca, Corsica e Sardegna, viste le forti affinità e somiglianze geografiche, storiche ed economiche; però è più un sentito dire che altro...

Grazie per le eventuali delucidazioni! :)

Elendil
21-09-04, 19:59
la cosiddetta euro regione è moolto + grossa del fvg karinzia e slovenia, comprenderebbe anche Veneto Lombardia Trentino Sudtirol Baviera tutta la Croazia la Styria il Burgenland l' Austria superiore e le contee ungheresi di Baranya, Györ-Moson-Sopron, Somogy, Tolna, Vas e Zala...

Mitteleuropeo
21-09-04, 22:36
Le regioni di cui parli sono quelle del progetto precedente di Alpi-Adria. Il progetto attuale (= Illy) prevede Friuli-Venezia Giulia, Carinzia, Veneto, Slovenia (ancora incerto se si tratta di tutto il Paese o solo di alcune Regioni: in Slovenia le Regioni ancora non esistono), le contee croate dell' Istria e della montagna e Quarnero e quella ungherese di Zala. Per la Croazia, legalmente la vedo dura, non essendo ancora membro EU.
Le Regioni tirolesi hanno un' altra mira: l' Euro-Region Tirol.
Per quanto riguarda la Baviera, data l' attuale situazione politica tedesca, mi sembra impossibile, dato che Stoiber viene costantemente ricattato dalla Merkel, fanatica dello Stato nazionale. La Stiria ha quella strana donna della Klasnic come LH, che mai acconsentirebbe ad una qualsiasi autonomia dallo stato austriaco. Certo che quello che nomini tu avrebbe senso, ma, lo spirito e' forte, ma la carne e' debole.

Saluti :)

Cristianu
22-09-04, 01:06
In Origine Postato da Mitteleuropeo
Le regioni di cui parli sono quelle del progetto precedente di Alpi-Adria. Il progetto attuale (= Illy) prevede Friuli-Venezia Giulia, Carinzia, Veneto, Slovenia (ancora incerto se si tratta di tutto il Paese o solo di alcune Regioni: in Slovenia le Regioni ancora non esistono), le contee croate dell' Istria e della montagna e Quarnero e quella ungherese di Zala. Per la Croazia, legalmente la vedo dura, non essendo ancora membro EU.
Le Regioni tirolesi hanno un' altra mira: l' Euro-Region Tirol.
Per quanto riguarda la Baviera, data l' attuale situazione politica tedesca, mi sembra impossibile, dato che Stoiber viene costantemente ricattato dalla Merkel, fanatica dello Stato nazionale. La Stiria ha quella strana donna della Klasnic come LH, che mai acconsentirebbe ad una qualsiasi autonomia dallo stato austriaco. Certo che quello che nomini tu avrebbe senso, ma, lo spirito e' forte, ma la carne e' debole.

Saluti :)

Grazie mille, ma tutto questo come si rapporta e si colloca nello Stato e nella legge italiana (e degli altri stati interessati)? Che funzioni avrebbe? :)

Mitteleuropeo
22-09-04, 10:24
Si colloca nella legge EU, protocolli di Madrid, che ammette che Regioni di stati nazionali diversi possano collaborare economicamente, culturalmente e a livello di servizi. Per citare il primo passo concreto, e' stato siglato un accordo tra FVG e Carinzia per l' assistenza sanitaria reciproca, negli ospedali di indifferente quale Regione. Con la Slovenia l' accordo piu' vicino a conclusione e' la creazione del sistema portuale Alto-Adriatico.

Il mare e' fatto di gocce ;)

Elendil
23-09-04, 15:24
In Origine Postato da Mitteleuropeo
Con la Slovenia l' accordo piu' vicino a conclusione e' la creazione del sistema portuale Alto-Adriatico.

non so quanto possa convenire agli sloveni l' accordo, visto che Capo ' Istria sta annichilendo Trieste...

Mitteleuropeo
24-09-04, 15:26
1. Se non si mettono d' accordo, Fiume annichilera' entrambe. L' autostrada Balaton-Fiume e' pressoche' completa, mentre quella Balaton-Trieste/Capodistria non lo sara' prima del 2010.

2. Con il consorzio dei porti, Capodistria sara' allacciata a doppio binario con la rete europea attraverso il collegamento Bertocchi-Muggia (7 KM, di cui meta' la paga l' Italia). Altrimenti deve raddoppiare il binario di Divaccia-Bertocchi (ca, 40 Km di dura montagna) e pagarselo tutto da sola.

Mitteleuropeo
07-10-04, 10:33
In Origine Postato da Liberalix
Il ministro Frattini ha detto che l'euroregione è illegale.....

* Oggi lo ha ripetuto. :mad:

E se Forza Italia fosse illegale :confused:

All-Iberian, Dell' Utri e i ricatti aggravati, Dipiazza e le mense, Camber e il millantato credito... :D

Mitteleuropeo
24-10-04, 22:40
www. cjargne.it

Programma Ue Interreg IIIA, domani incontro
Prosegue l'attuazione del Programma comunitario Interreg IIIA Italia-Austria, che riguarda la cooperazione tra i Land Carinzia, Tirolo e Salisburgo e le regioni italiane Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia Autonoma di Bolzano. Nel settore del turismo la Regione Friuli Venezia Giulia ha recentemente pubblicato un bando per progetti di "turismo tematico" (religioso, sportivo, archeologico, termale, culturale, enogastronomico, naturalistico, etc.). I progetti italiani potranno essere presentati da enti pubblici, persone giuridiche di diritto pubblico, associazioni di categoria e consorzi senza scopo di lucro, enti e associazioni senza scopo di lucro, enti preposti alla gestione delle aree protette e dovranno essere realizzati in partnership con soggetti austriaci. La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali e` fissata al 13 novembre. Il bando e tutta la documentazione possono essere scaricati dal sito internet della Regione (www.regione.fvg.it/progcom/progcom.htm) Per divulgare i contenuti del bando e favorire l'incontro tra potenziali partner italiani e austriaci, la Regione ha organizzato una giornata informativa mercoledi` 20 ottobre a Malborghetto nel Palazzo Veneziano, con inizio alle ore 10.00.

Mitteleuropeo
07-12-04, 00:20
www.cjargneonline.it, o6.12.04

TARVISIO- Sanità, accordo Fvg-Carinzia per le emergenze
I soccorsi nell'emergenza sanitaria nell'Alto Friuli saranno ancor più tempestivi ed efficaci. E' infatti stato siglato un accordo tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Carinzia per il trasporto agli ospedali di Villaco, e se necessita anche a quello di Klagenfurt, dei feriti gravi e in pericolo di vita, vittime di incidenti che siano accaduti sul territorio del Comuni di Tarvisio e di Malborghetto. L'assessore regionale alla Salute e alla Protezione Sociale Ezio Beltrame e il vicepresidente del Land della Carinzia Peter Ambrozi ne hanno illustrato i contenuti a Tarvisio, negli edifici situati al valico tra l'Italia e l'Austria, mentre a cura del servizio regionale dell'emergenza sanitaria (il 118) è stata allestita la realistica simulazione di un incidente stradale grave, per dimostrare gli effetti dell'accordo. Beltrame ha rimarcato che l'accordo sull'emergenza sanitaria è innovativo in quanto rappresenta il primo esempio in Europa di assistenza sanitaria transfrontaliera, ed è rivolto alla comunità della zona, alle centinaia di migliaia di utenti della rete stradale e autostradale, nonché a coloro che frequentano la Val Canale - Canal del Ferro per scopi escursionistici, turistici e sportivi. Il vicepresidente Ambrozy ha ringraziato le strutture sanitarie che si sono messe a disposizione per concretizzare l'accordo, ricordando che la tempestività dei soccorsi sanitari adeguati e appropriati è essenziale per la vita degli infortunati gravi. Ambrozy ha infine illustrato i contenuti della collaborazione avviata, che prevede tra l'altro la possibilità per i mezzi di soccorso del Friuli Venezia Giulia di percorrere le strade della Carinzia senza necessità di autorizzazioni ed esenti dai pedaggi autostradali. Della esercitazione hanno poi parlato il direttore regionale del 118 Elio Carchietti e il direttore dell'ospedale di Villaco Karl Wurlz. E' seguita una dimostrazione di soccorso in caso di incidente stradale grave, che è stato simulato nel piazzale del vecchio valico italo-austriaco. Nell'intervento sono stati coinvolti il 118, per l'allarme e il coordinamento degli interventi, i vigili del fuoco, la polizia, due autoambulanze con il trasporto dei feriti a Villaco.

Mitteleuropeo
28-02-05, 11:57
www.cjargne.it, 28.02.05

TARVISIO- Via al progetto per il convitto dello ski college
La richiesta formale al Ministero dell’Istruzione per istituire il convitto del Liceo Bachmann e un incontro con l’amministrazione comunale di Tarvisio e l’assessore regionale al Turismo, Enrico Bertossi, per decidere dove e come realizzare la struttura. Queste le decisioni della giunta Strassoldo per il Liceo dello Sport di Tarvisio. L’esecutivo provinciale, dunque, ha avviato l’iter per l’istituzione e la realizzazione della struttura necessaria a ospitare i ragazzi che frequentano l’istituto, un complesso indispensabile considerato che la scuola ha superato quota 100 iscritti, un’ottantina dei quali provengono da Veneto, Lombardia, Lazio e Carinzia.

PONTEBBA- Comunità Montana capofila del Progetto Rifugi
La Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale sarà capofila dell'attività prevista dal progetto "Rifugi e bivacchi nell'arco orientale delle Alpi per una frequentazione della montagna sicura e appropriata". L'iniziativa fa parte del fondo strutturale comunitario Intereg III Italia-Slovenia e riguarda la diffusione e la divulgazione dell'informazione sull'offerta turistica transfrontaliera, relativamente ai centri didattici di Valbruna, Glocknerhaus in Austria e Mojstrana in Slovenia. Nel contempo l'esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha rideterminato in 68 mila Euro la spesa per la realizzazione dell'attività di promozione turistica prevista dal progetto. Tale somma comprende quasi 62 mila Euro di finanziamento pubblico e il cofinanziamento del 10 per cento della spesa complessiva (6.181,82 Euro) a carico dei soggetti attuatori. La Giunta ha anche stabilito di assegnare le rimanenti risorse, pari a 21 mila Euro (originariamente al progetto di promozione erano destinati oltre 89 mila Euro), alla realizzazione di ulteriori interventi integrativi e di miglioramento dei rifugi. La ripartizione di tale somma sarà stabilita successivamente.

Mitteleuropeo
04-03-05, 13:33
ieri Illy ha parlato con Barroso che gli ha espresso il suo appoggio all' Euroregione :)

Mitteleuropeo
07-03-05, 15:26
www.cjargne.it 07.03.05

PALUZZA- Incontro cooperazione transfrontaliera Italia-Austria
Il Centro Servizi per le foreste e le attività di montagna (CESFAM) ha ospitato l'incontro informativo "Cooperazione transfrontaliera Interreg IIIA Italia - Austria", per la cooperazione, in ambito agricolo, tra i Land di Carinzia, Tirolo e Salisburgo e le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Province Autonome di Trento e Bolzano. Alla riunione, di carattere prevalentemente tecnico, sono interventi numerosi operatori del settore, provenienti dalla nostra regione e dalla Carinzia, ai quali è stato illustrato il bando pubblicato dall'Amministrazione regionale, il cui termine di presentazione delle domande, per ottenere il finanziamento europeo, è fissato per l'11 aprile prossimo. L'area d'intervento dei finanziamenti, che ammontano complessivamente a 1.088.014 euro, per il 50 per cento provenienti da risorse comunitarie, per il 35 da quelle nazionali e per il 15 da quelle regionali, comprende la provincia di Udine, quella di Gorizia e Pordenone, in deroga territoriale. La dimensione finanziaria massima per progetto, come costo totale, è di 300.000 euro, mentre l'entità del contributo è del 90 per cento del costo totale ritenuto ammissibile, il rimanente 10 per cento ammissibile è a carico del beneficiario finale. Il progetto dovrà avere una durata massima di 3 anni e, comunque, le attività progettuali devono concludersi inderogabilmente entro il 31 luglio 2008. A beneficiarne sono le imprese agricole raggruppate in consorzi, le loro associazioni, anche temporanee, i consorzi pubblici, le agenzie di sviluppo, gli enti pubblici, le associazioni di categoria, le camere di commercio e le loro aziende speciali, l'università.

Mitteleuropeo
25-04-05, 13:57
www.cjargne.it

OVARO- Restaurato il Battistero Paleocristiano
Presentato il 9 aprile il restauro del Battistero Paleocristiano di San Martino ad Ovaro presenti i rappresentanti dei soggetti partecipanti al Progetto Interreg Italia-Austria. L'archeologa Aurora Cagnana ha illustrato la parte storica, mentre il progettista Adelmo Lazzari ha presentato le tecniche utilizzate e i risultati del recupero.

Mitteleuropeo
25-05-05, 15:46
Qualcuno di voi avra' letto una notiziona riportata da qualche giornale locale sul "rebus" della mancata presenza di Haider all' inaugurazione della rappresentanza dell' Euroregione a Bruxelles. I dietrologi piu' coscienziosi ipotizzavano una frattura con Illy, il tramonto dell' Euroregione o altre cose simili.

Da fonte certa ed attendibile vi informo che la spiegazione di Illy corrisponde a verita', quindi nessun "principesso del pisello", ma solo ragioni tecniche.
Persino la stampa austriaca contraria a Haider nemmeno nomina l' accaduto :cool:

Mitteleuropeo
31-05-05, 11:36
Incontro con Trieste
Lingue e letterature nell’ Europa delle Regioni
a Schwabing
il quartiere degli artisti di Monaco di Baviera

Con gli Autori e Autrici delle associazioni culturali “Altamarea”, “Artecultura”, “InEuropa” e “Province Storiche Giuliane – Popolo d’ Europa”, ospiti del “Freier Deutscher Autorenverband” (Libera Associazione degli Autori tedeschi).
Prosa e lirica in italiano, tedesco e sloveno con traduzioni in tedesco.

Quattro Associazioni Culturali triestine ed il F.D.A. Bayern hanno deciso di collaborare per approfondire elementi comuni in un’ Europa delle Regioni e consolidarli nel patrimonio culturale pubblico. Nell’ ottobre 2004 il F.D.A Bayern e.V., con una delegazione guidata dal Presidente dell’ FDA Bayern e.V., Franz Westner, si era già presentato in un incontro pubblico al Caffè San Marco di Trieste, su invito di “Altamarea” ed aveva offerto al pubblico le letture in traduzione italiana di brani di Imre Máté, Horst Oberbeil, Elke A. Sommer e Paul Heinrich Strobl .
Ricambiando la visita, Julius Franzot, Marina Moretti, Claudio H. Martelli, Alexij Pregarc, Rina Anna Rusconi e Erika Vida, rappresentanti di diverse correnti linguistiche e letterarie di Trieste hanno presentato a Monaco, alcune loro poesie e brani di prosa, sia nelle lingue originali che tradotti in tedesco, ed un breve panorama di Julius Franzot della storia e delle letterature di questa nostra Regione plurilingue e multiforme. Gli intermezzi sono stati allietati dalla presentazione musicale di brani della cantautrice bavarese ………………., di suggestivo sapore brechtiano. Tutti gli interventi sono stati pubblicati in un numero straordinario di “Zeitnah”, la rivista letteraria del Freier Deutscher Autorenverband. Durante l’incontro è stata presentata anche l’antologia “Trieste European Poetry” curata da Marina Moretti, Gerald Parks e Alexij Pregarc in cui sono raccolte molte voci della poesia triestina tradotte in lingua inglese; l’Antologia è stata promossa dall’Associazione InEuropa, presieduta da Augusto Debernardi, ed edita da Hammerle Editore in Trieste. Le Associazioni presenti hanno concordato ai margini dell’ incontro di proseguire questo scambio culturale con nuove iniziative pubbliche da svolgersi sia in Friuli-Venezia Giulia che in Baviera, nello spirito gli scambi culturali, artistici e turistici.
La manifestazione pubblica ha avuto luogo sabato 28 maggio nella Galerie Rouchka a Schwabing il quartiere che Monaco ha consacrato all’arte e agli artisti.

Zmajcek
29-06-05, 13:49
Sarebbe bello fare questi incontri qua in città e non a Munchen.:)
E' qui in città che ci sono le teste di legno :fru , mediamente sugli 85 anni che dettano legge su cio' che è civilizzato, ciò che non lo è, ciò che è verità storica e ciò che invece è falsificazione.
Che le facciano in Comune 'ste manifestazioni.

Mitteleuropeo
29-06-05, 14:50
In Origine Postato da Zmajèek
Sarebbe bello fare questi incontri qua in città e non a Munchen.:)
E' qui in città che ci sono le teste di legno :fru , mediamente sugli 85 anni che dettano legge su cio' che è civilizzato, ciò che non lo è, ciò che è verità storica e ciò che invece è falsificazione.
Che le facciano in Comune 'ste manifestazioni.

* In citta' ne facciamo moltissimi di questi incontri, anche con Associazioni ed Autori Sloveni. Per tua informazione, il 10 marzo 2005 abbiamo presentato l' Antologia anche a Lubiana, istituto Culturale Italiano.
In quanto alle teste di legno :D , devo darti ragione, e' cosi' e peggiora in maniera esponenziale, per fortuna Statera ha scelto altri lidi. D' altra parte, te lo vedi Lippi ad una manifestazione culturale?
Tradizionalmente: nemo propheta in Patria. Un grosso difetto dei Triestini e' chiudersi nella propria provincialita': Svevo, Saba, Joyce e il mondo finisce li'. Magris ci prova, e' indubbiamente bravo, ma non tocca il filo d'erba del Carso e le foie rosse, troppo cittadino del mondo per la mentalita' delle teste di legno e...della Debegnac, di cittadelliana memoria.
Che ci piaccia o no, ormai almeno l' Europa e' globalizzata. Culturalmente (ed economicamente) dobbiamo interagire con Monaco, Vienna, Lubiana, Budapest, Kiew, magari. Anche Udine. Se ci chiudiamo nella cosiddetta "italianita'" :cool: , conteremo sempre meno.
Ho vissuto altrove per 18 anni e mi sono reso conto che il mondo non finisce al Boschetto e al sol che magna le ore. La tanto decantata "triestinita'" del viva la' e po' bon, andemo, femo...e' roba dei tempi passati, piena di parole vuote di reali intenzioni e di un morboso e decadente attaccamento al passato. Un esempio? Guarda Atene: tutti ancora tronfi del Partenone e poi nulla, per mascherare che per secoli, millenni, si sono addormentati.
Se non scuotiamo a forza le "crodighe" di Trieste, diventiamo, come ho sentito a Udine, "la Pompej dell' Impero Austro-Ungarico".
Il porto del suddetto mi starebbe bene, ma la Pompej.... :(
Lo scrollone, a mio avviso, puo' venire solo dalla collaborazione a tutto campo con le Regioni europee che prima del 1915 portarono Trieste alla prosperita', non con i becchini vestiti di nero ;) .

Per Liberalix, çorut e gli amici Friulani: a München abbiamo anche parlato abbondantemente della Letteratura in lingua Friulana e di quella delle zone Germanofone in Friuli. Ovviamente anche di Letteratura Slovena (Pregarc era presente).

Auf Wiedersehen, Na zvidenje, Mandi, Ciao!

Zmajcek
29-06-05, 17:26
In Origine Postato da Mitteleuropeo
* In citta' ne facciamo moltissimi di questi incontri, anche con Associazioni ed Autori Sloveni. Per tua informazione, il 10 marzo 2005 abbiamo presentato l' Antologia anche a Lubiana, istituto Culturale Italiano.


Contentissimo di ciò. Due informazioni però : 1. dove li fate e, soprattutto dove li pubblicizzate ( sul Piccolo :D o sul Primorski :D :D ) ; 2. il 'moltissimi' può essere quantificato o, per lo meno, precisato ? per me moltissimi vuol dire 1 a settimana o 2-3 al mese.
Ammetto che sono molto disattento ma tutte queste conferenze io mica le vedo in giro:confused:
Un'altra considerazione; penso che al triestino medio, per l'esperienza che ho, già la letteratura italiana sia pesante.Ci aggiungiamo pure Cankar e Ingeborg Bachmann in lingua originale o con i sottotitoli ? A parer mio questo aspetto va coltivato ma come primo punto bisognerebbe mettere in evidenza che con questa situazione, che tu sia italiano, tedesco, islandese o bingo bongo qui nel Litorale non c'è più da mangiare per nessuno se la città rimane così mentre ce ne è e ce ne sarà già a 5 km di distanza. Quando si tocca lo stomaco vedi che anche le orecchie si drizzano subito.....

Cristianu
29-06-05, 18:14
Zmajèek, una curiosità: appartieni alla "minoranza" slovena? :)

Mitteleuropeo
29-06-05, 21:21
In Origine Postato da Zmajèek

1. dove li fate e, soprattutto dove li pubblicizzate ( sul Piccolo :D o sul Primorski :D :D ) ;

* se si tratta di argomenti di interesse per gli Sloveni, sia Piccolo che Primorski, altrimenti solo sul Piccolo. Guarda sotto Trieste Agenda e Le ore della citta' sotto le associazioni: Artecultura, Altamarea, Il Pane e le Rose, InEuropa, Amici del Caffe' Tommaseo (ogni lunedi' alla knulp, 20:00, in luglio) e Province Storiche Giuliane.

2. il 'moltissimi' può essere quantificato o, per lo meno, precisato ? per me moltissimi vuol dire 1 a settimana o 2-3 al mese.

* in media, 1 alla settimana.


Un'altra considerazione; penso che al triestino medio, per l'esperienza che ho, già la letteratura italiana sia pesante.Ci aggiungiamo pure Cankar e Ingeborg Bachmann in lingua originale o con i sottotitoli ? A parer mio questo aspetto va coltivato ma come primo punto bisognerebbe mettere in evidenza che con questa situazione, che tu sia italiano, tedesco, islandese o bingo bongo qui nel Litorale non c'è più da mangiare per nessuno se la città rimane così mentre ce ne è e ce ne sarà già a 5 km di distanza. Quando si tocca lo stomaco vedi che anche le orecchie si drizzano subito.....

* Hai pienamente ragione. Purtroppo dobbiamo adattarci a quello che impongono (e sovvenzionano) la "teste di legno", quindi troppo Svevo, Saba e Joice, con qualche excursus su contemporanei, come Moretti, Grisancich, Rusconi, Pregarc, Franzot, Martelli, Penco e pochi altri. Qui c'e' posto per i fantasmi, non per i vivi! :(

Zmajcek
29-06-05, 21:23
Cristianu, hai fatto una bella domanda ! Bisognerebbe chiedere ad un triestino cosa vuol dire appartenere alla minoranza......
Non esistono definizioni se non quelle date dal buon senso. Uno sloveno a Trieste parla sloveno a casa sua e ha fatto le scuole slovene ( cioè le scuole italiane nelle quali si usa la lingua slovena ). In questo senso non appartengo alla minoranza. Sono sloveno però per metà ( nel senso di discendenza ) e non parlo sloveno solo perchè gli italiani lo hanno impedito e gli sloveni facilmente si vergognavano della loro origine. Questa situazione ha portato ad avere una popolazione triestina che ha cognomi meno italiani di quelli che puoi trovare sulle pagine bianche di Bolzano ( il mio ad esempio non è ne sloveno ne italiano ma tedesco ) ma che si proclama magari italianissima :D
Dato che, caratterialmente non riesco a vergognarmi delle mie origine, lo sloveno l'ho reimparato ( ma non lo parlo correntemente ) e lo ostento, sperando che qualcuno segua questo misero esempio....... Non sono però un nazionalista perchè ritengo che la situazione migliore era quella garantita sotto l'impero a.u. Qualunque nazionalista nella nostra città rema contro l'essenza della città stessa.

Mitteleuropeo
29-06-05, 21:27
Come darti torto? Non e' moralmente onesto considerare una citta' come appartenente ad un qualsivoglia Stato, senza considerare con quali mezzi l' appartenenza sia stata estorta. Approvo in pieno la Tua fedelta' all' etnia Slovena, purtroppo meglio tutelata della mia.

Zmajcek
29-06-05, 21:34
Se la tua è quella tedesca ( nel senso di austriaca ) allora considera che è pura l'altra mia metà d'appartenenza.Ti puoi dunque immaginare quanto girano gli attributi vedendo la miseria mentale, culturale ed anche economica che ci circonda nel quotidiano.

Cristianu
29-06-05, 22:29
Ovviamente il termine "minoranza", che anch'io utilizzo virgolettato, l'ho usato per richiamarmi alla dicitura istituzionalizzata dalla legge italiana. Anche noi sardi (o almeno quelli che sono al corrente di essere parte di un popolo diverso da quello italiano) detestiamo questa stessa dicitura. La Sardegna è sempre stata popolata da sardi, certo esistono piccole minoranze storiche di catalani e di corsi, ma comunque sia NON di italiani. E perchè allora in Sardegna chi è sardo deve definirsi parte di una "minoranza" che in realtà è una "maggioranza"? Certo il termine è riferito alla globalità dello stato italiano, ma lo stesso mi è indigesto... ;)

Cenerentola82
30-06-05, 11:37
MITTELEUROPA

Picio che ancora iero e iera ancora schei
gavevo l'abitudine
de 'ndar coi mii fradei e mama in treno a Udine,
però col passaporto,
perchè el defonto Impero no iera ancora morto.

Gorizia-Montesanto
iera una gran stazion con grando movimento
signori col baston col manigo de argento
e mai man senza guanto
e scarpe con gomasse
che saludava siore, tute de prima classe.

Consilieri segreti
e giudici in pension col Virginia o l'Avana
diseva: "I mii rispeti"
cavandose la cana
de soto del vagon con posto riservato
per Viena via Lubiana.

Gnente confin de stato, nè dogane, nè dazi
de qua fina ai Carpazi.

by Carpinteri e Faraguna

Zmajcek
30-06-05, 12:09
e qui Caliope alquanto surga

Mitteleuropeo
30-06-05, 12:31
Che tempi, che ridade...:)

Avete letto oggi sul Piccolo che stanno trovando cavilli giuridici per impedire che l' Euroregione diventi una personalita' giuridica autonoma? E che, nel caso lo diventasse, dovrebbe essere sotto la sovranita' di uno degli stati nazionali?

Se e' cosi' allora

HAUPTSTADT KLAGENFURT !!!

Jörg for President

:) :) :K :) :)

Zmajcek
30-06-05, 13:04
Che fine farà secondo te il nuovo partito di Jorg ?
( domanda breve perchè vado a far una tociada adesso z:g )

Mitteleuropeo
30-06-05, 13:12
Secondo me vivacchiera' in Austria e andra' bene in Carinzia. Sta facendo l' errore a livello nazionale di attaccare troppo l' SPOE (=il suo alleato in Carinzia). Se un giorno non lontano (ottobre 2005 in Germania e 2006 in Italia) dovesse emergere una "nuova sinistra", allora Jörg si starebbe creando inutilmente dei nemici, che gli possono rompere (stavolta a ragione) anche in Carinzia.

Se ti interessano temi di politica tedesca, austriaca e sudtirolese e capisci tedesco, io aggiorno continuamente su POL - World Wide Forum.,

Buon tocio! :)

Zmajcek
01-07-05, 15:49
Il tocio l'ho fatto anche oggi ma bastava uscire dal portone.
Ho visto il sito della BZO, fatto abbastanza bene. Il punto è che a noi del Litorale non è rimasta alcuna leva politico-sociale per farci sentire. Già ti ho detto che le iniziative culturali che fate, lodevoli per altro, non possono, quasi per definizione a parer mio , cambiare la mentalità della massa. Il tessuto della città va cambiato e, in parte con la forte emigrazione ci possiamo arrivare. Il problema fondamentale è che non esiste ancora il modo di canalizzare tale flusso. Per farti un esempio: a Milano dove studiavo, c'erano intere case dello studente, palazzi o altre strutture strapiene di persone provenienti dallo stesso paesetto della Puglia o della Basilicata, che neanche si trova sulle cartine. Questo perchè c'era un effetto passa-parola. Qui in città andrebbero creati dei punti di riferimento affichè chi arriva dalla Mitteleuropa non si trovi come potrei trovarmi io andando a Bangkok...... Conosco persone, ragazzi dall'Ungheria che sono qui per lavoro e che si sentono ancora del tutto spaesati. Se si riuscissero a creare anche spazi ad hoc per loro, magari solo la possibilità di una aggregazione, qualcosa potrebbe muoversi. Certo, Trieste non è la Mecca ma una iniezione di energie nuove male non farebbe di certo. Ecco perchè mi auguro di collaborare ad iniziative che permettano una lenta 'rivoluzione' sociale di questo tipo piuttosto che belle conferenze che pero' possono avere un effetto macroscopico solamente tra centinaia di anni ( e che comunque, ti ripeto, apprezzo molto e che non mancherò di sfruttare ). I meridionali ci hanno insegnato che il tessuto delle città può anche modificarsi nel giro di molto poco........

Mitteleuropeo
03-07-05, 23:02
Sono d' accordo con la tua impostazione di fondo. A parer mio viviamo pero' in una citta' che e' fondalmentamente refrattaria a cambiamenti sociali, figuriamoci ad un ricambio della classe dirigente. E'ancora la Microtrieste che conoscevo negli anni '70, in cui i genitori si preoccupavano di cosa faceva il padre di un nuovo compagno diclasse. I datori di lavoro, i partiti e la pubblica amministrazione continuano a ragionare cosi'.
Secondo me, la via culturale e' l' unica che puo' far capire alla gente, almeno a chi va alle manifestazioni e legge le riviste, certe cose. Purtroppo la via culturale si e' arenata per il momento su poesie che sono in gran parte rielaborazioni di Saba e Slataper, sul filo d' erba del Carso e sul mare che ogni "Triestino verace" deve amare (anche se e' colpa del sonno, in cui cade la citta' da giugno a settembre).
Ho la ferma intenzione di iniziare una serie di eventi pubblici su temi come "meriti e demeriti morali della finanza" ed ho chi mi sostiene. Non sono sposato ne' con la destra ne' con la sinistra cittadina, quindi posso dire quello che mi pare.
E' inconcepibile che il Piccolo (organo unico di informazione per il 90% dei Triestini) non abbia nemmeno nominato il dibattito a livello europeo sull' etica del capitalismo sfrenato, sull' influenza politica delle multinazionali e sul conflitto di interesse dei loro managers. Se capisci Tedesco, guarda un po' su World Wide Forum!
Spero che qualche dibattito pubblico decisamente anticonformista possa scatenare una reazione nella cittadinanza, non importa se positiva o negativa: l' importante e' che si discuta sucerti temi e che non si prenda per oro colato quello che scrive il Piccolo e quello che suggeriscono certe "grandi" famigghie ;)

Zmajcek
03-07-05, 23:32
Ritengo che possano essere tentate più vie e certamente l'obbiettivo è di quelli che richiede un certo volume di lavoro.....


[QUOTE]In Origine Postato da Mitteleuropeo
Secondo me, la via culturale e' l' unica che puo' far capire alla gente, almeno a chi va alle manifestazioni e legge le riviste, certe cose. [/QUOTE

D'accordo, sarei il primo interessato. Ma quale percentuale di persone si raggiungono così ? A Trieste direi quel 5 p.c. di gente di età media che non si è lasciata ancora soppraffare dai fumi dell'alcool. I ventenni o sognano di andarsene perchè la mentalità è troppo provinciale o sono pari ai genitori e sono in fila per un posto in comune o in provincia o se ne sono già andati per sopravvivere. Ripeto, ci vuole anche questo ma non solo. Non mettiamoci in testa che viviamo in una situazione normale. La situazione della nostra città non ha niente in comune a nessuna altra città in Italia e forse in Europa. Dunque, a parer mio, i problemi non sono solo quelli dell'alta finanza che tiene in scacco i lavoratori di mezzo mondo questo va bene a Milano e ad Amburgo, ma qui abbiamo altri nodi che ci strangolano. I problemi del capitalismo di oggi possono forse essere un problema primario per altre città ma qui abbiamo un problema di fondo, cioè 200mila persona che sono tenute in ostaggio, economicamente e culturalmente da gente che evidentemente aspetta solo di ridurre la città al porto di pescatori del '500. Secondo me i tempi cambiano troppo velocemente e tra qualche anno non ci sarà nemmeno un uditorio potenziale al quale sottoporre certi problemi. Tutti in via Pascoli !

Mitteleuropeo
04-07-05, 09:30
Vedo che siamo d' accordo sul punto principale: le famiglie di Mafiotriestini che stanno affossando la citta' e tentano di ridurla a villaggio di pescatori.
Ci sono solo tre modi (legali) di liberarsene:

1. Cercare tra i loro panni sporchi, trovare qualcosa e lasciare che la Giustizia se ne occupi. Gia' tentato, vedi Kreditna, appalti mense..., ma come vedi, la Giustizia da quella parte non ci sente. Scordiamoci la buona fede dei giudici, ricevono anche loro... non solo lo stipendio.

2. Fare in modo che la gente non voti loro e le loro pedine alle elezioni. Come stanno ora le cose, irrealizzabile: hanno un tale potere manipolatore e non rifuggono da nulla pur di mantenersi dove sono e di schiacciare possibili concorrenti. Non rifuggono (so nome e cognome) nemmeno da intimidazioni sulla pubblica via in campagna elettorale e da brogli nello spoglio delle schede. Il Piccolo, che in fondo penso che li detesti, se la fa sotto anche lui, rifiuta di combattere certa gente (quelli della mafia trasversale) fino all' annientamento, in fondo dipende, pur nella sua quasi-onnipotenza da loro o dai loro padrini.

Se avesse le palle, il Piccolo avrebbe da tempo scritto che FRIULIA E' IL PRINCIPALE AZIONISTA DI ILLYCAFFE'

3. Quello che resta e' tentar di far capire alla gente, cominciando pure dal famoso 5%, che esistono altri problemi al mondo, diversi da quelli imperniati su PERSONE e POLTRONE a Trieste. Qui si innesterebbe anche il tuo discorso sul "travaso". Non voglio parlare di "travaso etnico" per non essere frainteso, ma le idee si possono travasare, si possono portare qui temi e persone estranee a Trieste e portare temi "triestini" in altre citta'.
Prima o poi ci sara' quell' attenzione, anche da parte del Piccolo, che comincia a pubblicare resoconti, che sensibilizzera' una parte dell' opinione pubblica sul baratro di provincialita' in cui stiamo vivendo.

Saluti :)

Zmajcek
04-07-05, 18:01
In Origine Postato da Mitteleuropeo
.

Se avesse le palle, il Piccolo avrebbe da tempo scritto che FRIULIA E' IL PRINCIPALE AZIONISTA DI ILLYCAFFE'



Forse nella prossima reincarnazione........ Più che le palle dovrebbero prendere i soliti da parti politiche diverse da quelle che tu richiami. Certo che la carrellata dei quotidiani triestini passati e presenti assomiglia ad un museo degli orrori.
Ti chiederei per curiosità cosa pensano di questa nostra situazione in Austria o comunque nella Mitteleuropa. Le informazioni che io ho da Ljubljana è che, almeno la gente di strada, non si rende conto di nulla. I politici non lo so. Per i viennesi poi siamo un bel posto da visitare, magari dove cercare una casa con vista mare ma anche loro non sanno molto del rantolio della città.

Mitteleuropeo
04-07-05, 23:27
In Austria ho trovato una vaga nostalgia per il porto dell' Impero, ma piace troppo l' idea di essere gia' in FVG "im Süden", "im Land wo die Zitronen blüh'n". Godono a considerarci italia, ovviamente escluse le teste piu' illuminate, che anche li' non sono frequentissime. In quanto a cultura, l' Austria, a parte qualche sprazzo a Vienna e Graz, e' pienamente in sintonia con TS: o l' autodenigrazione (da Musil a Jelinek) o il nulla (Beach-Volley :rolleyes: ).

In Germania, che conosco molto meglio, scatta la molla quando si accenna a paralleli con il Sudtirolo: allora, specialmente in Baviera, capiscono immediatamente e si identificano con noi. A Nord del Meno siamo una macchia colorata sulla carta geografica, di cui non si sa nulla.
Sul piano culturale, trovo che in questo momento la discussione ad altissimo livello sul futuro politico-economico dell' Europa ha luogo soprattutto in Germania. Stranamente sui quotidiani in italia quasi non se ne parla, mentre in Francia, Svizzera (anche se non c'erntra) e Austria vi stanno dedicando metri quadrati di carta stampata. Il Piccolo la ignora, mentre sul Corriere si leggono solo accenni, per lo piu' distorti.
Per questo in Germania siamo un nulla. Crediamo di essere tanto mitteleuropei con Svevo, Saba, Joyce...Magris e........Heinichen, ma siamo ignorati da chi discute sul presente e sul futuro e non sulle cariatidi del passato. Dalle "nostre" parti, la manifestazione di gran lunga piu' interessante e' la Biennale di Venezia, dell' ottocento Veneto, dei dipinti dell' Istria, del St. Florian di Illegio... se ne fregano.
Saluti :(

Zmajcek
06-07-05, 00:13
Dispiace che non si punti su di noi come lo si fa nel Sudtirol dove i partiti austriaci hanno un corrispondente sudtirolese. Per quanto riguarda invece la parte slovena la possibilità di mangiarsi i soldi provenienti da Roma e da Ljubljana trasforma qualunque iniziativa politica in una sagra tra amici e parenti; la dignità spesso e volentieri la si dimentica in favore della pancia e del portafoglio.

Mitteleuropeo
06-07-05, 09:50
Sono d' accordo su tutto. Un appunto: l' unico Partito austriaco con "filiale" in Sudtirolo e' l' FPOE, che, specialmente dopo la nuova scissione, raccoglie pochi consensi, dato che punta sull' elettorato dell' Union, tradizionalmente piu' radicata.

Secondo me, la scadente qualita' di certe "sagre tra amici" e' dovuta in gran parte al fatto che qui quasi sempre l' ingresso e' gratis. Pertanto gli organizzatori (una miriade di Associazioni Culturali) dipendono da sovvenzioni, non tanto di Roma, quanto della Regione o Provincia (lasciamo perdere chi sovvenziona il Comune ;) ). Percio' ce ne sono tante: se, come non ti sara' sfuggito, le sovvenzioni vengono date esclusivamente per amicizia o appartenenza politica, senza nemmeno sentire gli organizzatori in merito allo spessore culturale, tutto funziona secondo il criterio di fondare piu' associazioni possibile. Cosi' se una non ha il "santolo", ce l' avra' l' altra. Si collabora e...viaaaaaa! Zum-pa-pa!

Mi risulta che gli Sloveni a TS sono i meglio organizzati: hanno una federazione disciplinata che coordina le attivita' e lo spirito di collaborazione disinteressata e' spesso notevole.

Zmajcek
06-07-05, 11:39
In Origine Postato da Mitteleuropeo
Mi risulta che gli Sloveni a TS sono i meglio organizzati: hanno una federazione disciplinata che coordina le attivita' e lo spirito di collaborazione disinteressata e' spesso notevole.

Sai, serve poco a parer mio essere ben organizzati, come effettivamente lo sono, quando i risultati sono quelli che si possono vedere e l'unico scopo è una bella mangiata in compagnia. C'è una sorta di autoghettizzazione, probabilmente per evitare di dover rendere conto ad una cerchia più ampia di persone delle scelte fatte ( anche e soprattutto di gestione ) . Penso che uno scopo di tali organizzazioni dovrebbe essere la condivisione di certe proposte con chi nella città sloveno non è, ma se le manifestazioni sono ad uso e consumo dei soliti amici.....

Mitteleuropeo
06-07-05, 11:44
Sara' come tu dici, ma ho avuto un' ottima esperienza con l' Associazione Slovena di Barcola, assieme alla quale abbiamo organizzato un anno e mezzo fa un' esposizione d' arte "Ponte tra Popoli".
Per la "cerchia ristretta" che entrambi intendiamo, credo l' ostacolo principale e' la lingua. Sono stato invitato un paio di volte a loro manifestazioni, ma, come e' loro diritto e dovere, tutto era rigorosamente in Sloveno e io lo capisco solo a livello di ordinare un pranzo. Come me, che si interesserebbero ad una collaborazione ma hanno problemi con la lingua, ce ne sono tanti!

Zmajcek
06-07-05, 11:57
In Origine Postato da Mitteleuropeo
Per la "cerchia ristretta" che entrambi intendiamo, credo l' ostacolo principale e' la lingua. Sono stato invitato un paio di volte a loro manifestazioni, ma, come e' loro diritto e dovere, tutto era rigorosamente in Sloveno e io lo capisco solo a livello di ordinare un pranzo. Come me, che si interesserebbero ad una collaborazione ma hanno problemi con la lingua, ce ne sono tanti!

E' proprio quello che ti dicevo. Se vuoi che la gente partecipi alle manifestazioni, sforzati di farle anche in modo che tutti si sentano partecipi di ciò. Se le fai solo in Sloveno è chiaro che riduci il tuo potenziale pubblico di moltissimo. Inoltre a Trieste ci sono moltissime persone che pur essendo di famiglia slovena con cognome sloveno la lingua non la parlano più. Queste potrebbero certamente essere attratte da un certo discorso ma se non dai loro la possibilità di interagire rimaniamo tutti al palo. Qua non si tratta di diritto e dovere. Loro le manifestazioni solo in sloveno le possono sempre fare, magari quelle che interessano più da vicino la minoranza, ma una manifestazione culturale-artistica, quasi per definizione, non ha una lingua unica nella quale poter essere espressa. Infine, bisogna sapere cosa si vuole : se il loro scopo è solo quello di rivendicare il solo uso della lingua slovena a Trieste facciano pure su questa strada. Peccato però che temi molto più pesanti quali il bilinguismo ( o se vuoi trilinguismo ) non hanno le palle di portarli allo scoperto e si accontentano se li danno uno sgabuzzino parlante sloveno in quel di Banne....

Zmajcek
10-07-05, 20:09
Un certo filone indipendentista triestino si è spesso rivolto alla Union fur Sudtirol, della quale Mitteleuropeo penso sappia parecchio. Vorrei però un chiarimento : non è possibile spendere in maniera più incisiva la buona Klotz per la causa triestina ? Se è vero che il Sudtirol ha tutto l'interesse (economico) a restare italiano l'opposto accade per Trieste.......

Mitteleuropeo
10-07-05, 21:47
Non ho nessuna difficolta' a risponderti: L' Union ha storicamente un alleato a TS, il Fronte Giuliano. Sappiamo tutti che si tratta di una formazione politica in picchiata, che cerca alleanze di comodo a destra e a sinistra, pur di continuare a vegetare. Spero di riuscire finalmente a convincere Eva a cercare un partner piu' foriero di successi.
I contatti con la Lega sono risultati infruttuosi, dato che l' Union, con ragione, ripudia qualsiasi allenaza con Partiti che siano legati a Forza Italia o, peggio, ad Alleanza Nazionale.
A questo punto ti immaginerai che c'e' un' unica forza politica a TS che abbia tutte le carte in regola per allearsi con l' Union, ma devo dare tempo al tempo per espormi direttamente su questo tema.

Zmajcek
11-07-05, 11:40
Le alleanze che l'Union faceva con il Fronte erano all'interno di una rete di partitini autonomisti del Nord-Est. Non mi sembra però, con tutto il rispetto per i veneti e i romagnoli che le problematiche loro e quelle in Sudtirol o a Trieste siano proprio le stesse, ne che l'alleanza con il Fronte sia stata una grossa mossa per un partito come l'Union che ha tutt'altra dignità e storia politica. Andrebbero bypassate dunque tutte quelle alleanze che poi la gente riconosce fin da lontano essere dei carrozzoni da circo, con toscani, lombardi all'ultimo stadio. Invece un collegamento diretto tra la realtà sudtirolese e quella triestina sarebbe interessante e penso produrrebbe buoni risultati, purchè ovviamente con persone diverse dai soliti 'frontisti'. Ci vuole una persona che sia conosciuta e spendibile da noi ( alla Klotz non manca nulla di ciò) e ci vuole che questa persona non rovini la propria immagine con alleanze fatte più per disperazione che non per altro.

Mitteleuropeo
11-07-05, 13:20
A questo punto la discrezione mi impone di tacere. Comunque, la tua analisi corrisponde alla mia. Ti do solo un' imbeccata: alleanze con l' Union sono sostenibili dall' elettorato sudtirolese SOLO se sono parte di un progetto non confinato all' ambito della politica della repubblica italiana. Difatti, l' Union non e' entrata nell' A.P.E. (il Fronte Giuliano si'), i due partiti non hanno mai fatto liste congiunte per Camera o Senato, ma solo per le Europee (nell' ambito di "Autonomisti per l' Europa").
Fatta questa premessa, avrai capito che di possibili partiti candidati non ce ne sono molti a TS, pero' ti prego cortesemente di non scrivere in pubblico le tue ipotesi ;)

Grazie :)

Zmajcek
11-07-05, 22:15
Difettando in quanto a capacità immaginativa non oso pronunciarmi, per evitare brutte figure a posteriori.
Ad ogni modo, indipendentemente da ciò che l'Union potrà e vorrà fare è chiaro che qui a Trieste non possiamo rimanere a guardare soltanto, demandando agli altri le incombenze. E mi fermo qua. Se le persone che hanno a cuore il destino della città e il suo rilancio fossero anche solo la metà di quelle che andranno a vedersi il concerto di MTV in Piazza Grande saremmo a cavallo.....

Mitteleuropeo
03-08-05, 12:43
Ieri si sono incontrati presso Cervignano le giunte regionali di FVG e Carinzia. Almeno a quanto scrive il Piccolo, per il 90% si e' parlato della zona sciistica di Pramollo.
Certo, si tratta di un progetto importantissimo per la Regione, ma anche quello con qualche errore, rilevabile solo da chi frequenta Pramollo (alberghi a Pontebba, in genere senza neve, nessun concetto su come collegare le piste in quota, dove ci si cambiano gli scarponi, se si arriva in treno a Pontebba e si prende subito la cabinovia?).

Sul tema Euroregione, solo qualche frase fumosa.

Sulla "Kleine Zeitung" lo spettro e' piu' ampio: gruppi di lavoro su energia e informatica, costruzione del tunnel sotto la Koralm (Klagenfurt-Graz, di sicuro interesse per il Friuli!), collaborazione piu' forte per l' Europa delle Regioni a Bruxelles, con inaugurazione in dicembre di un ufficio carinziano nella stesssa Bruxelles, con una festa comune FVG-Carinzia ed un contemporaneo congresso europeo sul rafforzamento delle Regioni nelle aree di confine.

Questo per me e' tutto positivo. Preoccupa solo l' aperta ostilita' dell' Assessore alla Cultura, Antonaz, da cui pertanto non c'e' nulla da sperare.

Possibile che Illy lo lasci fare????? :eek:

(se un Carinziano si fosse permesso quegli atteggiamenti, sarebbe stato costretto alle dimissioni il giorno dopo)

Mitteleuropeo
04-08-05, 14:16
Oggi sul Piccolo le prevedibili critiche. Quattro i punti fondamentali:

1. Strombazzare di Euroregione per parlare solo di Pramollo e' solo populismo.

* Ma perche' Alessandra Guerra legge solo il Piccolo? Se avesse letto la Kleine Zeitung (so che la capisce), avrebbe avuto l' informazione completa. Sarebbe bastata la mia traduzione su POL :rolleyes:

2. Il progetto attuale serve solo a portare italiani a spendere soldi sugli impianti austriaci.

* strano che a una sciatrice sia sfuggito che da parte friulana a Pramollo ci sono solo boschi e sassi... Eppoi, quegli italiani trasportati, pagheranno pure il biglietto a Pontebba, no?

3. Il piano del Centrodestra comprendeva anche l' integrazione di Tarvisio e Arnoldstein.

* ma a chi lo hanno mostrato quel piano? Nuovamente, se la sciatrice di Buia prende in mano una carta geografica, non so come pensa di congiungere sciisticamente Pontebba a Tarvisio.
Il versante Sud della Val Canale e' impraticabile e quello Nord e' interrotto dalla Val d' Ugovizza, da quella di Malborghetto e dalla Val Bartolo! 5 funivie? Anche da Tarvisio ad Arnoldstein bisognerebbe fare molti sforzi (ma non e' impossibile), dato che si tratta di collegare la Florianca a Fusine, da qui arrivare a Ratece e quindi salire sulla Dreiländerspitze. Da Fusine a Ratece come si va? Su pista di fondo? :D
Comunque, pare che Illy abbia parlato anche di questa fantastica possibilita'

4. E' stato barattato Pramollo con il traforo di Monte Croce Carnico

* Qual' era l' alternativa? Un tunnel di base da Timau a Mauthen per far intasare la valle del But dai TIR (Arta Terme ringrazierebbe) e per far fermare tutto per ore ai primi tornanti della Gailbergsattel all' uscita di Kötschach? :cool:

Saluti

Mitteleuropeo
07-08-05, 17:50
Ero sabato al "Villacher Kirchtag", la manifestazione folkloristica piu' grande dell' Austria.

Erano rappresentatissimi, oltre ovviamente ai Carinziani, gli Sloveni, soprattutto di Lubiana e immediati dintorni, che hanno inscenato un ballo in costume in piazza e signore in costume invitavano gli uomini ai tavoli a ballare la Mazurka. Hanno invitato anche me, che, come quasi tutti, la ballo malissimo. Comunque molto pittoresco e divertente! :)

Per il FVG erano presenti: Kanaltaler Kulturverein, 40 figuranti in costume, i Bisiachi di Turriaco, ca. 25, anche con bambini, ma costumi un po' strani, piuttosto, "economici"... ;) e le bande di Bertiolo e di un' altra localita' in Friuli che non ricordo.

Politici FVG: Cecotti e Baritussio

Haider non era in tribuna, ma sul retro di un carro da fieno del Bärental, assieme ad autentici contadini ed al suo assistente, lanciando caramelle alla tribuna ed alla gente. Alla fine si e' un po' mescolato tra la folla.

:K

Zmajcek
07-08-05, 18:03
Non dici nulla sulla qualità della birra che ti sei bevuto,prevedo comunque peggiore di quella che mi sono bevuto io a St. Wolfgang nel Salzkammergut per la Sommerfest


Prost :K :K :K :K

Mitteleuropeo
07-08-05, 18:17
In Origine Postato da Zmajèek
Non dici nulla sulla qualità della birra che ti sei bevuto,prevedo comunque peggiore di quella che mi sono bevuto io a St. Wolfgang nel Salzkammergut per la Sommerfest



* La festa era sponsorizzata dalla Villacher Brauerei, a cui apparteneva anche il carro con cavalli bardati, accanto a cui tutti si facevano fotografare (per foto. vedi www.kleinezeitung.at).

Quindi il 99% delle birre erano Villacher, c'erano solo due sparuti stand della Gösser (secondo me migliore).

Immagino che a St. Wolfgang avrai bevuto Zipfer o Stiegl, nessuna delle due tra le mie simpatie. Personalmente, mi piace meno la birra austriaca di quella ceca o tedesca, comunque le mie marche preferite in A sono Hirter e Gösser.

EIN PROSIT, EIN PROSIT, der Gemütlichkeit! :K :K

Zmajcek
07-08-05, 18:21
Sono anche io un grossissimo estimatore della goesser quindi ti do ragione. Stiegl e Zipfer però non sono quelle di dieci anni fa, quando se bevevi ettolitri di Zipfer ti arrivavano a casa i cappellini. Devo dire che la Zipfer degli ultimi giorni è stata una piacevolissima scoperta. Per la Stiegl siamo un gradino sotto, hai ragione. :K :K

dime can
13-08-05, 21:47
un'altra infornata di politici ?
un cimitero degli elefanti per i trombati di altre elezioni ?
per me sta bene l'euroregione quando lo stato itaglione andrà in mona (de so mare vaca = la contessa castiglione).

Mitteleuropeo
14-08-05, 13:04
In Origine Postato da dime can
per me sta bene l'euroregione quando lo stato itaglione andrà in mona (de so mare vaca = la contessa castiglione).

* Per me l' Euroregione e' l' unico modo, legale e democratico, di mandarlo, a poco a poco, con la vaselina, proprio li' dove lo vogliamo far andare.
Quando sara' divenuto superfluo, sparira' da solo.

Per il momento, non vedo altri modi per liberarsene.

dime can
14-08-05, 18:42
i tempi che ci aspettiamo sono lunghi, molto lunghi, per una euroregione che scalzi lo stato itaglione ed eventualmente (ma non vedo come croazia e slovenia possano) gli altri stati.
nel frattempo saremo andati a remengo, pagando anche una nuova classe (famelica) di burocrati euroregionali.
non ci siamo proprio. riflettici mittel.
per quanto mi riguarda, pur di uscire dall'orbita dell'itaglia, mi andrebbe bene anche il califfato del friuli.

Mitteleuropeo
14-08-05, 20:28
Cosa proporresti, parlo di cose molto concrete, in alternativa all' Euroregione per arrivare alla liberta' in tempi piu' brevi?

dime can
15-08-05, 11:00
fiscale. i soldi raccolti dalle tasse li mandiamo in una banca svizzera o austriaca o dove vuoi. se le forze d'okkupazione e i "maggistrati" vogliono lo stipendio devono giurare fedeltà alla nuova entità e tagliare ogni rapporto con roma. (oppure se ne tornano in itaglia)

Mitteleuropeo
15-08-05, 11:32
In Origine Postato da dime can
fiscale. i soldi raccolti dalle tasse li mandiamo in una banca svizzera o austriaca o dove vuoi. se le forze d'okkupazione e i "maggistrati" vogliono lo stipendio devono giurare fedeltà alla nuova entità e tagliare ogni rapporto con roma. (oppure se ne tornano in itaglia)

* E, di grazia, che governo credi ti lasci fare una cosa simile senza prenderti a cannonate? Guarda che c'e' Aviano in Regione, tra l' altro :rolleyes:

Sarebbe stato fattibile (con qualche taglio) nel 1999/2000, se ci fosse stata una coordinazione molto migliore tra tutti ;) i simpatizzanti dell' idea. Oggi lo considero impossibile per via pacifica. Anche se prendi in considerazione vie "non pacifiche", a parte che molta gente, tra cui io, non approva metodi violenti per imporre la propria opinione, non avresti una base favorevole su cui costruire.

Guarda che quelli con i cartelli "O Tondo o Austria", non hanno avuto Tondo e... non hanno fatto nulla per favorire la seconda ipotesi :cool: .

E' facile creare slogan, ci vuole molto coraggio per esporsi mentre li si mette in pratica, e' quasi impossibile, in questo mondo di pecore in cui viviamo, trovare un seguito di persone disposte a rinunciare ai privilegi che hanno nella societa' presente e di battersi per un ideale. La rivoluzione e' stata tradita, credimi, per una maggiore autonomia c'e' solo la via legale, magari Europea.

dime can
15-08-05, 18:32
... e ne dubito, resto in lega a sostenere la baracca.
non sarà certo panto e quelli come lui a risolvere qualcosa.
scoppierà anche burlesconi e a quel punto si farà chiarezza di tante cose.

Mitteleuropeo
15-08-05, 18:43
In Origine Postato da dime can
[Bscoppierà anche burlesconi e a quel punto si farà chiarezza di tante cose. [/B]

* Questa e' una frase molto saggia! :)

dime can
17-08-05, 10:30
in modo definitivo con tutta la casbah delle libertà.
a questo punto berlusconi potrà, se proprio si ostina, dar vita al partito del nord guidato da tremonti con la lega (partito) che vi si scioglie all'interno.
oppure, se si ritira a godersi le sue ricchezze, ....

dime can
17-08-05, 10:40
prima che l'euroregione dia i suoi benefici (?) frutti saremo morti tutti di america, cina, islam, confindustria, sindacati, banche, democristiani, europa e petrolio.

Mitteleuropeo
17-08-05, 13:25
E' uno scenario triste, ma tutt' altro che impossibile, vista l' aria che tira. Dimmi, l' hai letto sul sito ANTILEGA? :D

dime can
17-08-05, 15:36
se berlusconi si ritira si aprono prateriealle scorribande leghiste.
se burlesconi vuol restare in politica la via di forza nord è obbligata. nel quale caso bisogna pensarci bene, ma in fretta.

Mitteleuropeo
17-08-05, 17:14
In Origine Postato da dime can

se burlesconi vuol restare in politica la via di forza nord è obbligata. nel quale caso bisogna pensarci bene, ma in fretta.

* Fammi capire...

Vedo allora tre scenari:

1. GYSI - LAFONTAINE o CDU - CSU: Solo Lega Nord al Nord e solo Forza Italia al Sud (poco probabile, nessuno dei due avrebbe i numeri, alla fine)

2. SENIOR - JUNIOR: Forza Italia in tutta la repubblica, Lega solo al Nord

3. MISTO: Forza Italia dappertutto, Lega Nord Padania al Nord e Lega Sud Ausonia al Sud


Ma che fa un povero Cristo che vuole il Federalismo e la Teodolinda, ma non vuole la Mafia, non la Destra e nemmeno Berlusconi? :confused:

dime can
17-08-05, 17:58
non parlo nè per me nè per la lega, ma solo dal punto di vista di berlusconi.
dopo la sconfitta alle elezioni berlusconi si eclissa e il cetrodestra si sfascia e si salvi chi può. (ma berlusconi si è parato il culo in questo scorcio di legislatura)
oppure dopo la sconfitta berlusconi non vuol mollare la politica (non è riuscito a pararsi il culo) e la fa ancora da protagonista buttando a mare fozzitaglia del sud arroccandosi al nord con la fondazione di forza nord che può inglobare la lega.

Mitteleuropeo
17-08-05, 18:21
In Origine Postato da dime can
oppure dopo la sconfitta berlusconi non vuol mollare la politica (non è riuscito a pararsi il culo) e la fa ancora da protagonista buttando a mare fozzitaglia del sud arroccandosi al nord con la fondazione di forza nord che può inglobare la lega.

* Ok, ora tutto chiaro: se la Lega resta con lui si suicida! Pensa un po' che fior di gentiluomini starebbero in FVG assieme alla Lega... :rolleyes:

Zmajcek
17-08-05, 22:44
Beh se però alternative valide e serie non se ne trovano ci rimane questa strada oppure caliamo le braghe, compriamo cassoni di vodka Absolute :K e nel giro di veramente poco ci troviamo per strada sotto casa con i cinesi su al posto nostro. Che la mentalità predominante a Trieste sia quest'ultima è abbastanza chiaro ma fossi in te non mi darei pena di esportarla :)

dime can
18-08-05, 00:53
uno qualunque, qui è uno qualsiasi che lavora e vive.
la stessa persona qualunque se lavora in africa con una multinazionale diventa "buana" con servitù di ogni genere.
diventa importante e si libra ad altezze vertiginose.
se non riesce a controllarsi e a capire che è la situazione che è strana, il mal d'africa ha fatto un'altra vittima. per sempre.
i triestini hanno il male asburgico : quella volta la città contava davvero. c'era gente interessante (venuta per lo più da fuori) c'era vita di società, c'erano (per chi li sapeva fare) lavori ben pagati. l'itaglia ha rovinato tutto. ora i super-itaglianissimi (dicono loro) triestini che si godano pure la ptria ritrovata e che si votino con voluttà arroganza nazionale.
sotto il fascio tutti i devetag sono diventati de vetta.

Zmajcek
18-08-05, 12:28
Una volta individuata la causa delle proprie disgrazie, sulla quale come ho visto non vi sono dubbi, sarebbe però anche il caso di proporre una cura, altrimenti, come ho detto, rimaniamo a lamentarci delle proprie disgrazie dalla mattina alla sera come succede ad una buona percentuale dei miei concittadini. Se Trieste può ripartire solo come punto di accumulazione dei traffici dei paesi mitteleuropei, ed è un dato di fatto, non tirerei allora semplicemente in ballo una vaga nostalgia absburgica. Si tratta di una proposta che continuerà a valere anche in futuro, fintanto che i triestini non decideranno di fare i bagagli e trasferire la città in un altro posto. La posizione della città rappresenta la sua fortuna, che però va aiutata con alcune scelte strategiche, e l'Euroregione va certamente in questa direzione. Se ci sono altre possibilità ben vengano, magari si possono realizzare insieme, ma semplicemente sparare sull'ambulanza è un po' troppo poco, meglio è un po' troppo itagliantriestino.

Mitteleuropeo
18-08-05, 14:12
Per fare un esempio di "itagliantriestino": oggi sul Piccolo, sotto "opinioni", c'e' una lettera di Gambassini, che continua a credere che Trieste senza Porto Vecchio (= dove lui ha i magazzini) con funzione di porto non possa esistere. Data l' ovvia impossibilita' di far passare i camion per Barcola o Piazza Grande, torna fuori l' assurdo "Bucone".

Aspetto che arrivi la solita controproposta della sinistra, di fare del Porto Vecchio la Montecarlo dell' Adriatico. Altrettanto assurda, dato che TS non ha spiaggia (lo potrebbe essere Sistiana, se si procedesse con maggiore energia contro chi insiste nel mantenerci una cava fatiscente per bassi interessi personali, di venderla a prezzo triplicato) e nemmeno l' esenzione fiscale di Montecarlo.

Arrivera' immancabilmente Dipiazza, che crede di risolvere il problema aprendo cantieri, anche se producono brutture, ingorgano il traffico e costano tanto denaro pubblico. Per poi risolvere tutto con la chiusura della Ferriera, senza alternativa per i "licenziandi".

Come morale della favola: se questa bella gente dovesse rendere conto anche a Venezia, Lubiana e Klagenfurt delle loro meschinita', penso che ci penserebbe due volte prima di mettere in piazza il loro desiderio di arricchire soltanto se stessi e gli altri partecipanti alle cene in Viale Miramare/angolo via Grilz :cool: .

dime can
18-08-05, 15:29
non salveranno trieste dai suoi ladri.
è l'atteggiamento di montanelli che voleva l'itaglia commissariata dall'europa per limitare gli sprechi.

Mitteleuropeo
18-08-05, 15:38
In Origine Postato da dime can

è l'atteggiamento di montanelli che voleva l'itaglia commissariata dall'europa per limitare gli sprechi.

* Montanelli era una persona intelligente, ricordo quel suo pensiero e lo condividevo, forse continuo a condividerlo.

Disse anche: "Volete liberarvi di Berlusconi? Fatelo governare!" :cool:

dime can
18-08-05, 16:34
op-là. risolti tutti i guai della vostra itaglia.

Zmajcek
18-08-05, 16:52
Per il tuo pessimismo ad oltranza ( non so se sia solo questo ) ti meriti la cittadinanza italo -triestina ad honorem. Avvertirò i portinai ( ovviamente meridionali ) del Comune e il papiro ti sarà dato addirittura dal vicesindaco Paris Lippi, il cui curriculum se ben ricordo consisteva in qualche esame all'università ma soprattutto di essere stato amico di Menia ai tempi del liceo. Quale onore !

dime can
18-08-05, 17:27
scritte all'entrata dei bagni femminili (rigorosamente separati per censo) al circolo militare :
Offizieren Damen
Unteroffizieren Frauen
Soldaten Weiben
a me è piaciuta molto. me l'ha raccontata una vecchia contessa ungherese che ha fatto ancora in tempo a partecipare a quella vita. (era nata nel 1911)

Mitteleuropeo
18-08-05, 18:33
Dime can ha scritto:

via burlesconi dentro prodi

op-là. risolti tutti i guai della vostra itaglia.

* non ci siamo... :rolleyes:

Sia Burlesconi che Prodi starebbero a roma: io voto per chi allenta di piu' il guinzaglio e lascia piu' vie di allontanamento, di cammini autonomi, di aggregazioni diverse, di parallele sempre meno convergenti....
Che sia rosso, crociato, verde o marrone.

LIBERTA' LIBERTA' LIBERTA' LIBERTA' LIBERTA'

Berluska ed i suoi hanno dimostrato qui in FVG di voler solo sventolare tricolori e riempirsi le pance. Al massimo buttano benzina sulla guerra pretestuosa tra TS e UD.
Prendi la versione "locale" di Prodi: non discuto che anche li' qualcuno (non lui, si noterebbe subito) si ingrassi indebitamente e qualcuno abbia dato sconcio spettacolo di se' come Top Gun, ma la via di progressivo allontanamento la vedo piu' reale, anche se certamente non veloce.

Meglio un' Euroregione lenta e graduale che una devolution castrata, che sara' bocciata dal referendum (= dal Popolo!) e quindi sara' la pietra tombale di ogni sogno che tanti di noi hanno nel cuore.

dime can
18-08-05, 19:28
sono i capi-bastone della stessa masnada. non è neanche questione di roma. è proprio la struttura di questo dannato paese, ormai ramificata dappertutto, che offre il suk politico al quale attingere.
in pratica tutti i parassiti si sono associati in una doppia composizione sempre vincente.

dime can
18-08-05, 20:25
che il friuli viggì è impestato come tutta l'itaglia (una e trina), compresa la vallée e il sued tirol, anche se magari le sanguette sono in numero un po' minore. ma fino a quando ?
caro moderatòr non siamo fuori tema.

Cenerentola82
18-10-05, 08:16
UE : DA 4 STATI SPINTA A EUROREGIONE TRA ALPI E ADRIATICO/ANSA

(ANSA) - PASSARIANO DI CODROIPO (UDINE), 17 OTT - Per ora ha soltanto il nome dell' antico palazzo dove dimorò Napoleone, Villa Manin a Passariano di Codroipo (Udine), ma quella che ha visto oggi la spinta decisiva è la prima "Euroregione" che potrà nascere nell' Unione europea. Sarà un ente pubblico con personalità giuridica in grado di armonizzare politiche adatte all' area transfrontaliera che lo racchiude, quella tra le Alpi e l' Alto Adriatico. Le Regioni italiane di Friuli Venezia Giulia e Veneto, le contee croate di Istria e Litoraneo-Montana, il land austriaco della Carinzia e la Repubblica di Slovenia hanno sottoscritto oggi, nella sede di rappresentanza friulana, una bozza di una dichiarazione d' intenti, che sarà trasmessa alle proprie istituzioni e limata, per giungere alla firma definitiva entro 60 giorni. Nel documento si stabilisce che le realtà firmatarie, nel rispetto delle normative comunitarie, internazionali e nazionali, vogliono dar vita a un soggetto nuovo funzionale allo sviluppo armonico delle rispettive aree, e che per questo daranno vita a un gruppo tecnico per fissare il quadro giuridico che specifichi finalità, attività, organizzazione e risorse dell' Euroregione. I campi in cui le sei realtà hanno individuato la possibilità di strategie comuni sono innanzitutto la salute e i servizi al cittadino, quindi cultura, turismo, tutela delle minoranze, innovazione e ricerca scientifica, eco-sostenibilità del territorio, educazione, infrastrutture, energia, telecomunicazioni e protezione civile. Per l' avanzamento del programma vi sono da superare alcuni ostacoli, come ha spiegato il presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, innanzitutto l' approvazione del Regolamento europeo, che ha già avuto il placet del Parlamento di Strasburgo e del Comitato delle Regioni, e aspetta l' ok del Consiglio dei ministri Ue. Vi è inoltre la ratifica degli "addenda" alla Convenzione di Madrid, con specifico riferimento all' Euroregione. A ciò si aggiunge che la Croazia ha solo da poco avviato i negoziati per l' adesione all' Unione e che la Slovenia solo dal prossimo anno varerà la suddivisione in Regioni. Ma il percorso per l' Euroregione potrebbe concludersi per il 2008, e i tempi allora saranno maturi. Per il presidente della contea croata Litoraneo-Montana, Zlatko Komadina, "il presupposto dei confini è la casualità storica, ma la vita è comune da tempo, per cui la collaborazione diventa una cosa normale. L' importante - ha concluso - è creare una grande Europa, una nuova Europa senza confini. E quest' area è un punto di incontro". Gli ha fatto eco il presidente della contea Istriana, Ivan Jakovcic, secondo il quale "l' Euroregione è una risposta in termini di architettura politica moderna a esigenze di popoli che già da tempo vivevano assieme". Come ha sottolineato il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, "l' Euroregione la vogliamo fare perché gli amici sloveni vanno più spesso a Trieste e Venezia che ad Osjek, e che interessa più l' Istria che la Sicilia. Qui - ha aggiunto - c' è la nostra vita, e la vita è quella delle persone, che una volta erano divise dalla cortina di ferro". (ANSA).

(ANSA) - PASSARIANO DI CODROIPO (UDINE), 17 OTT - La bozza del testo, secondo quanto ha spiegato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, nella conferenza stampa conclusiva del vertice, ribadisce la validità del progetto di Euroregione, come "soggetto dotato di personalità giuridica di diritto pubblico" tale da favorire una cooperazione sul piano istituzionale di tipo economico, sociale e culturale. La versione definitiva del testo, per la quale è stato fissato il termine di 60 giorni, potrà venire sottoscritta dai singoli firmatari, una volta informate le rispettive istituzioni. "Abbiamo ritenuto utile aspettare - ha precisato Illy - che si possa completare uno dei due percorsi comunitari, o il Regolamento europeo o il terzo Addendum alla Convenzione di Madrid. Nel frattempo, i soggetti firmatari concordano di coordinare una cooperazione - ha specificato - su alcuni ambiti, come la salute e i servizi, cultura, turismo, minoranze, innovazione e ricerca scientifica, gestione eco-sostenibile del territorio, educazione e formazione professionale, infrastrutture e servizi per i trasporti, energia e telecomunicazioni e protezione civile". Le amministrazioni regionali e la Repubblica di Slovenia (che a sua volta dovrebbe varare le proprie Regioni entro il 2006) hanno inoltre valutato l' opportunità, in questo processo, di trasformare gli accordi bilaterali attualmente in corso in un unico accordo multilaterale, che includerà un "tavolo giuridico" di lavoro che avrà il compito di fissare il quadro di riferimento per la nuova Euroregione. Due le motivazioni a sostegno della nuova realtà, indicate da Illy: "Vi sono molti interessi in comune - ha spiegato - e attività istituzionali condivise da tempo. La nuova competizione tra sistemi territoriali - ha quindi aggiunto - ci suggerisce di sfruttare questi elementi comuni per aumentare la competitività dei nostri territori". Per il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, "l' Euroregione la vogliamo fare perché qui ci sono i nostri interessi, e siamo più vicini a Zagabria che a Roma. Ci interessa di più, perché qui c' è la vita delle persone, e se una volta qui scorreva la cortina di ferro, gli uomini di buona volontà i confini li saltano". Galan ha inoltre rievocato l' esperienza della comunità di lavoro Alpe Adria, "che va esaurendo - ha sottolineato - il proprio compito. Ma se 27 anni fa uomini divisi ideologicamente si sono trovati insieme per lavorare, oggi noi qui continuiamo il loro compito. Se lo Stato italiano ci darà una mano, faremo questa Euroregione, altrimenti - ha concluso - la faremo lo stesso". (ANSA).


UE : EUROREGIONE; GALAN, RISPOSTA POLITICA A DOMANDA NORD EST

(ANSA) - VENEZIA, 17 OTT - "L' Euroregione rappresenta la risposta politica alla domanda che economia e società del Nord Est rivolgono alle istituzioni legislative e di governo e dunque anche alle Regioni". Lo ha detto il Governatore del Veneto Giancarlo Galan, intervenendo alla riunione dei vertici delle Regioni di Italia, Austria e Croazia coinvolte nel progetto di Euroregione e di quelli della Slovenia, a Passariano (Codroipo). "Peraltro - ha proseguito Galan -, è un'esigenza che viene da lontano. Pensiamo all'esperienza della Comunità di Alpe Adria, che le nostre Regioni hanno voluto oltre venticinque anni fa e che oggi costituisce ancora un ambito significativo di relazioni transfrontaliere nell'area centrale della nuova 'Europa allargata'. Dal 1980, anno della Convenzione di Madrid e dei suoi tardivi e ritardati seguiti, sono intervenuti eventi di grande rilievo sul piano politico internazionale, sovranazionale ed europeo, che rendono datata e macchinosa le procedura italiane di riconoscimento delle forme di cooperazione, viste invece con favore concreto dalle istituzioni comunitarie. E pare che la Commissione europea, anche attivando un linea finanziaria per favorire la collaborazione fra nuovi e vecchi Stati dell' Unione abbia voluto riconoscere questi mutamenti per accelerare il processo di adattamento verso un territorio più unito". "E' tuttora in corso la discussione - ha detto ancora Galan - sia sulla dotazione finanziaria che sui testi dei regolamenti, che la presidenza lussemburghese non è riuscita a chiudere, ma la rilevanza della cooperazione non è in discussione. Anzi, per questa cooperazione è previsto (si tratta di una bozza di regolamento) un nuovo strumento giuridico per la creazione di strutture di cooperazione con propria personalità giuridica transfrontaliera: il gruppo europeo di cooperazione territoriale". "E' uno strumento dato dalla Commissione europea come un' opzione organizzativa - ha aggiunto il Presidente Veneto -, non un obbligo per la gestione dei futuri programmi, tuttavia ne va valutata la portata come possibilità di superare le difficoltà che l'attuale legislazione ci pone". "Al di là delle chances formali, l'iniziativa politica di Euroregione - per Galan - è in linea anche con il quadro istituzionale comunitario, oltre che una concreta esigenza che si sta già cercando di soddisfare. Il Nord Est mitico, decantato, vive una fase di evoluzione, di adeguamento ad un contesto europeo e mondiale di attori e fattori nuovi, cangianti. Ma non può esserci dubbio che alle esigenze di qualità alle quali l'economia, le parti sociali, la scuola, la ricerca, l'innovazione devono oggi corrispondere, adeguando iniziative e strumenti; la politica deve dare un supporto nuovo, che guardi anche verso uno 'ius condendum': una legislazione nuova, non inceppata dai lacci e lacciuoli delle norme vigenti. Il Nord Est è parte fondamentale del 'sistema Italia' e delle sue relazioni nella nuova Europa, centrale, orientale, balcanica". Parlando della prospettiva politica dell'Euroregione., il Governatore del Veneto ha detto che "L'Euroregione è un progetto politico, speriamo presto legislativamente approvato, che certo non esorbita dagli interessi italiani in Europa e nelle relazioni internazionali. Le Regioni rappresentano - si conferma anche nelle proposte dei nuovi regolamenti comunitari - il giusto livello per perseguire questi interessi concreti di cooperazione transfrontaliera: per superare le frontiere. Gli Accordi finora conclusi (quest'anno come Presidente della Regione Veneto ho firmato i Protocolli con i Presidenti della Carinzia e del Friuli Venezia Giulia) hanno obiettivi di contenuto concreto. Miriamo a 'promuovere ampie forme di collaborazione' in ambiti nei quali - come Regioni - non solo abbiamo competenze, rappresentatività territoriale e istituzionale, ma abbiamo anche una storia positiva e anticipatrice di rapporti di cui gli Stati - i 'sistemi Paese' - hanno beneficiato". "Dunque - ha concluso Galan -, ha senso che, certo nel rispetto delle legislazioni in vigore nei rispettivi Paesi, le Regioni dell'Alto Adriatico e dell'Oltralpe austriaco e sloveno s'incontrino e favoriscano soluzioni: per l'economia (le attività produttive e i distretti, l'agricoltura, la montagna, il turismo); per le infrastrutture di trasporto e comunicazione (tutte le implicazioni del Corridoio V); per la sanità (la standardizzazione dello scambio d'informazioni cliniche, il confronto di eccellenza tra i sistemi sanitari); per i servizi di pubblica utilità; per la cultura da salvaguardare in territori forti di tradizioni e valori ambientali; per la formazione professionale, la ricerca e l'innovazione, da sviluppare in modo più efficace e intensificando le sinergie con le università; per confronti e scambi tra sistemi amministrativi e istituzionali. (ANSA).

Mitteleuropeo
18-10-05, 08:34
Ottimo lavoro, Cenerentola!

Per tutti gli euroscettici:

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Galan ha inoltre rievocato l' esperienza della comunità di lavoro Alpe Adria, "che va esaurendo - ha sottolineato - il proprio compito. Ma se 27 anni fa uomini divisi ideologicamente si sono trovati insieme per lavorare, oggi noi qui continuiamo il loro compito. Se lo Stato italiano ci darà una mano, faremo questa Euroregione, altrimenti - ha concluso - la faremo lo stesso". (ANSA).
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:K :K :K

Cenerentola82
18-10-05, 15:09
Da: IlGazzetino.it

Da Venezia a Fiume e da Trieste a Klagenfurt, toccando Lubiana, Padova, Pola e tante altre città di quell'area che trovò unità - a volte vissuta in maniera sofferta - sotto l'impero asburgico.

Sono questi i confini della futura Euroregione di cui si è discusso ieri pomeriggio a Villa Manin, residenza dell'ultimo doge Ludovico e di Napoleone Bonaparte quando in Friuli siglò il trattato di Campoformido.

Ospiti del presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy,si sono ritrovati i presidenti del Veneto Giancarlo Galan, della Carinzia Jörg Haider, della Contea Istriana Ivan Jakovcic e della Contea Litoraneo Montana Zlatko Komadina, assieme al ministro della Slovenia, priva ancora di Regioni, per la Politica regionale Ivan Zagar.

I rappresentanti delle due regioni italiane, di quelle croate, del land austriaco e della Repubblica di Slovenia hanno sottoscritto una bozza di una dichiarazione d'intenti, che sarà trasmessa alle proprie istituzioni e limata, per giungere alla firma definitiva entro 60 giorni. Nel documento si stabilisce che le realtà firmatarie, nel rispetto delle normative comunitarie, internazionali e nazionali, vogliono dar vita a un soggetto nuovo funzionale allo sviluppo armonico delle rispettive aree, e che per questo daranno vita a un gruppo tecnico per fissare il quadro giuridico che specifichi finalità, attività, organizzazione e risorse dell'Euroregione. I campi in cui le sei realtà hanno individuato la possibilità di strategie comuni sono innanzitutto la salute e i servizi al cittadino, quindi cultura, turismo, tutela delle minoranze, innovazione e ricerca scientifica, eco-sostenibilità del territorio, educazione, infrastrutture, energia, telecomunicazioni e protezione civile.

Per l'avanzamento del programma vi sono da superare alcuni ostacoli, come ha spiegato il presidente Illy, innanzitutto l'approvazione del Regolamento europeo, che ha già avuto il placet del Parlamento di Strasburgo e del Comitato delle Regioni, e aspetta l'ok del Consiglio dei ministri Ue. In alternativa, ma il percorso appare più lungo, si può sollecitare il governo italiano a ratificare la parte aggiuntiva alla Convenzione di Madrid, riguardante la cooperazione transfrontaliera tra regioni.

«In entrambi i casi bisognerà attendere almeno fino al 2008 per costituire l'Euroregione, che deve trovare ancora un nome proprio visto che Alpe Adria è già usata dalla comunità già esistente - ha spiegato Illy - Jakovcic ha suggerito di chiamarla per ora "Euroregione di Villa Manin", in attesa del battesimo ufficiale. Speriamo che la Croazia entri presto nell'Ue, il che renderebbe tutto più facile, e che la Slovenia dia vita alle proprie amministrazioni regionali, non ancora esistenti».

Ma l'interesse e la volontà di tutti i presenti è alta. Per il presidente della contea croata Litoraneo-Montana, Zlatko Komadina, «La collaborazione parte dalla premesse che i confini sono un fatto casuale storico, mentre altra cosa sono i rapporti tra i popoli. Più che sulla globalizzazione mondiale conviene puntare sull'unità europea e associarsi tra regioni vicine per essere competitivi».

L'istriano Ivan Jakovcic, giudica «l'Euroregione una risposta in termini di architettura politica moderna a esigenze di popoli che già in passato, fino a cento anni fa, vivevano assieme. A Villa Manin nasce una grande iniziativa, di cui dobbiamo ringraziare innanzitutto Illy. L'Istria è e sarà presente a questa esperienza fino a quando sarà vivo l'entusiasmo che abbiamo visto oggi».

Disponibile anche il ministro sloveno Zagar, che dovrà illustrare la bozza di accordo all'esecutivo di Lubiana. «La Slovenia nella sua interezza è pronta ad aderire al progetto promosso dal presidente del Friuli Venezia Giulia - ha commentato - in quanto si tratta di una nuova opportunità di crescita e sviluppo dell'area».

Come ha sottolineato il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, «L'Euroregione la vogliamo fare perché gli amici sloveni vanno più spesso a Trieste e Venezia che ad Osjek, e che interessa più l'Istria che la Sicilia. Qui - ha aggiunto - c'è la nostra vita, e la vita è quella delle persone, che una volta erano divise dalla cortina di ferro. In fondo, noi veneti siamo più interessati alla realizzazione di un'autostrada che da Trieste porti a Est che ad un'autostrada della Sicilia, o della Campania. Speriamo che il governo italiano capisca questa importanza, che per quanto mi riguarda è stata appoggiata anche dal consiglio regionale del Veneto. Va dato atto al mio collega Illy della sua tenacia, preparazione ma anche onestà, visto che ha riconosciuto come l'idea dell'Euroregione sia nata con la precedente giunta regionale del Friuli Venezia Giulia».

Haider, che ha sottoscritto l'accordo, non è riuscito a causa della lunghezza della riunione a partecipare alla conferenza stampa finale, ma anche lui è favorevole. E sorprende, proprio, che presidenti di diverse popolazioni, lingue, culture e appartenenze politiche si siano uniti per un progetto che fino a pochi anni fa sarebbe parso irrealizzabile.

Mitteleuropeo
20-10-05, 12:00
Dal Piccolo ho appreso oggi che Sanader ritiene necessaria la collaborazione tra Regioni confinanti nell' ambito dell' Euroregione. Anche da parte slovena sembra che gli ostacoli si stiano appianando.
Mi preoccupa, perche' non lo capisco, l' assoluto silenzio dei media austriaci sull' evento di Villa Manin, che non e' nominato neppure sul sito del BZOE.

Cenerentola82
20-10-05, 12:46
Un articolo (http://www.cafebabel.com/it/article.asp?T=T&Id=1392) sulle Euroregioni dal punto di vista dei Baschi.

Mitteleuropeo
20-10-05, 13:48
L' intervistato dice cose giustissime, ma mi sembra che sia troppo "trasparente" a parlare subito di indipendenza. Sarebbe stato piu' prudente parlare per il momento di cooperazione culturale, logistica, sanitaria, economica...
Lo Stato nazionale non si puo' abbattere con le cannonate, si puo' solo renderlo a poco a poco inutile.
Certo che non credo sara' possibile eliminare mai del tutto il concetto di Stato nazionale, dato che, p. es. un Paese come la Francia, ha mille buone ragioni per mantenere un nucleo centrale.
L' Euroregione, a mio modo di vedere, ha la sua funzione in aree con un comune passato, comuni interessi economici, ai margini di Stati nazionali, che non ne rappresentano adeguatamente gli interessi. ;)

Saluti :)

Zmajcek
20-10-05, 20:46
In Origine Postato da Mitteleuropeo
Dal Piccolo ho appreso oggi che Sanader ritiene necessaria la collaborazione tra Regioni confinanti nell' ambito dell' Euroregione. Anche da parte slovena sembra che gli ostacoli si stiano appianando.
Mi preoccupa, perche' non lo capisco, l' assoluto silenzio dei media austriaci sull' evento di Villa Manin, che non e' nominato neppure sul sito del BZOE.

Che il sito della BZOE non lo indichi non è poi così allarmante perchè i siti dei partiti sono in genere gli ultimi ad essere aggiornati ( anche se comunque concordo che non è un buon segno ). Sul Salzburger non c'è niente e questo è ovvio perchè trattasi di Land che, per ora, non aderisce. Se anche su die Presse e Kurier non c'è nulla è un po' più grave. Anche sul Delo ( versione on-line non ho visto nulla ) ma forse ho guardato io troppo tardi.

Mitteleuropeo
20-10-05, 21:00
In Origine Postato da Zmajèek
Se anche su die Presse e Kurier non c'è nulla è un po' più grave.

* Anche su quelli non c'e' niente e nemmeno sulla Kleine Zeitung e sulla Kronen-Zeitung. Mistero :confused:

Cenerentola82
25-10-05, 16:58
ITALIA-SLOVENIA: MINISTRO RUPEL LANCIA EUROREGIONE GORIZIANA - 16 : 56
(ANSA) - GORIZIA, 25 OTT - L' istituzione di una ''Euroregione goriziana'', che rappresenta una sorta di primo nucleo di quel progetto di Euroregione che comprende il Nord est italiano e i territori confinanti lanciato dal Presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, e' stata oggi al centro di un incontro informale tra il Ministro degli Esteri sloveno, Dimitri Rupel, e i sindaci di Gorizia Vittorio Brancati e di Nova Gorica Mirko Brulc. (ANSA).

Mitteleuropeo
25-10-05, 17:41
In Origine Postato da Cenerentola82
ITALIA-SLOVENIA: MINISTRO RUPEL LANCIA EUROREGIONE GORIZIANA - 16 : 56
(ANSA) - GORIZIA, 25 OTT - L' istituzione di una ''Euroregione goriziana'', che rappresenta una sorta di primo nucleo di quel progetto di Euroregione che comprende il Nord est italiano e i territori confinanti lanciato dal Presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy

* In teoria un' ottima cosa, ma temo sia finalizzata alla riforma amministrativa di Illy, per dare piu' poteri alle Provincie. Ovviamente Rupel su questo e' d' accordo, dato che in Slovenia rimandano la creazione delle Regioni alle calende greche.
In genere si chiede 10 per ottenere 5: qui chiedono 3 giorni fa 10 e ripiegano spontaneamente sul 2.

Spero di sbagliarmi :rolleyes:

Cenerentola82
26-10-05, 08:00
ITALIA-SLOVENIA: RUPEL A ILLY, PIENA ADESIONE A EUROREGIONE

(ANSA) - GORIZIA, 25 ott - Una piena e convinta adesione della Slovenia al progetto di Euroregione lanciato dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, e oggetto di un recente accordo, tra Nordest italiano e Stati vicini, è stata affermata dal ministro degli Esteri sloveno Dimitrij Rupel durante un dibattito svolto in serata a Gorizia subito dopo un incontro privato con il presidente della Regione. "Si tratta - ha detto Rupel - di un progetto importante per quest'area, ricco di energia creativa e con grande potenzialità di sviluppo e credo che tutta la Slovenia potrebbe diventarne parte". Rupel e Illy hanno poi concordato sulla centralità del tema delle infrastrutture, quale chiave di volta dell'intero progetto. Il ministro sloveno ha quindi focalizzato altri punti qualificanti dell'iniziativa, quali la via dei progetti comuni in tema di sanità e servizi, ambiente e minoranze linguistiche. Ha poi ricordato che con l'ingresso delal Slovenia negli accordi di Shenghen e nell'euro verranno meno alcuni problemi ancora esistenti in particolare sul flusso dei lavoratori transfrontalieri. Ha infine auspicato il superamento dei problemi storici che tuttora pesano sui rapporti interetnici in queste aree e si è detto favorevole alla creazione di un primo nucleo di Euroregione tra l'italiana Gorizia e la slovena Nova Gorica, che ha definito "luogo simbolo della nuova Europa". Illy, da parte sua, ha precisato che sul progetto di Euroregione pesano ancora "alcune difficoltà di natura giuridica che non consentono di valorizzare appieno le potenzialità delal collaborazione avviata, quali la moratoria imposta dall'Italia alla libera circolazione dei lavoratori, che ha definito "inutile e dannosa". Illy ha quindi rinnovato l'invito ai presidenti italiano, sloveno e croato ad unirsi in una cerimonia che rappresenti qualcuno ha detto "un momento di riconciliazione" a suo giudizio necessaria premessa di una piena integrazione. Elencando i molti settori in cui la collaborazione tra Italia e Slovenia presenta le maggiori possibilità di sviluppo, Illy si é soffermato sulla necessità di favorire la creazione di strutture finanziarie e infrastrutturali comuni. A questo proposito ha citato la costituzione di una finanziaria mista per investimenti nei paesi dell'ex Jugoslavia confermando la partecipazione della Regione ad un imminente aumento di capitale della società. All'operazione dovrebbe partecipare anche la Banca Popolare Friuladria, ma Illy ha già annunciato che se questa decidesse di non sottoscrivere l'aumento di capitale, ha già contatti con altre società. (ANSA).

Mitteleuropeo
26-10-05, 08:45
Qualche volta sembra che POL faccia miracoli. Viene da pensare che Rupel mi abbia risposto in pubblico ai miei dubbi:

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"Si tratta - ha detto Rupel - di un progetto importante per quest'area, ricco di energia creativa e con grande potenzialità di sviluppo e credo che tutta la Slovenia potrebbe diventarne parte"

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Meglio cosi' :)

Cenerentola82
03-11-05, 09:32
Da http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/4889/1/51/

Tempesta politica sull'euroregione Alpe-Adria
02.11.2005 Da Osijek, scrive Drago Hedl

In Croazia scoppia una bufera politica dopo l'incontro ufficiale sulla creazione della nuova struttura transfrontaliera, tra Austria, Italia, Croazia e Slovenia. Parte dei politici e dell'opinione pubblica croata non vedono di buon occhio la decentralizzazione del paese

“Venezia e Trieste ci sono più vicini di Zagabria”, “Se potessimo lavorare meglio con Trieste o con Venezia, lo faremmo più volentieri che lavorare male con Zagabria”, “La verità della vita quotidiana è che i cittadini dell'Istria vanno più spesso a Venezia e a Trieste che a Osijek e a Dubrovnik”. Sono le parole che negli ultimi giorni - spiegando l'iniziativa per la formazione della Euroregione Alpe-Adria – sono state pronunciate dai due prefetti croati, Zlatko Komadina e Ivan Jakovcic. L'euroregione menzionata, che comprenderebbe il territorio della contea litoraneo-montana e della contea istriana in Croazia, attraverso zone della Slovenia, fino a Koruska in Austria e al Friuli Venezia Giulia in Italia, ha suscitato in Croazia una notevole tempesta politica.

La prima riunione dei rappresentanti delle regioni sunnominate, tenutasi recentemente a Passariano vicino a Udine, durante la quale si è discusso sul fatto che la menzionata euroregione potrebbe persino avere un proprio parlamento e un proprio governo, ha suscitato una notevole confusione nella Zagabria ufficiale. Siccome l'intera faccenda è accaduta solo due settimane dopo che la Croazia ha finalmente avuto il via libera per le trattative sull'ingresso nell'Unione europea, il premier Sanader ha cercato di reagire in modo placato e diplomatico.

“Non c'è alcuna regione! Esiste soltanto la collaborazione fra le regioni. Credo che ciò vada incentivato, perché è molto meglio la collaborazione che il confronto”, ha detto Sanader due giorni dopo che i media croati avevano informato di cosa si è discusso a Passariano. Con la prima parte della sua dichiarazione Sanader ha voluto tranquillizzare l'opinione pubblica locale, e con la seconda parte far sapere all'Europa che la Croazia non è xenofoba e che desidera integrarsi con l'Europa.

Ma, a differenza della dichiarazione diplomatica di Sanader, i media croati sono stati molto meno benevoli verso l'idea dell'euroregione nel modo in cui l'hanno interpretata i due prefetti, Komadina e Jakovcic. Inoltre sono state accolte in malo modo le dichiarazioni sul fatto che a queste contee, confinanti con l'Italia, sono molto più vicini Trieste e Venezia, che Zagabria, così come pure l'idea di una possibile costituzione e governo della futura euroregione.

Ai commentatori dei giornali ha dato fastidio in modo particolare l'idea che sia Komadina che, in modo particolare, Ivan Jakovcic, prefetto istriano, in Croazia hanno sempre dichiarato che gli è completamente estranea qualsiasi idea di collaborazione con la destra croata. Entrambi dunque dichiarano di essere di sinistra, col fatto che Komadina appartiene formalmente alla sinistra (è membro del Partito socialdemocratico), mentre Jakovcic è il presidente della Dieta democratica istriana (IDS), partito vicino alla sinistra, ma con una forte componente regionale.

“L'incoerenza politica di Komadina e di Jakovcic è irritante. Entrambi si sono dichiarati anti-destra, e da quando sono comparsi sulla scena politica hanno mostrato apertamente la ripugnanza verso la destra croata”, ha scritto sul settimanale “Globus”, la dott.ssa Mirjana Kasapovic, nota professoressa di politologia all'Università di Scienze politiche di Zagabria. “Ma nessuno dei due non ha nulla contro la collaborazione con la destra filofascista italiana e austriaca dei partiti di Berlusconi e di Haider. Loro nemmeno oggi entrerebbero in alleanze politiche con la destra croata, ma non gli dà fastidio la collaborazione con gli oscurantisti politici nutriti con il nazionalismo tedesco e italiano di Klagenfurt e Trieste”.

Inoltre i media croati si domandano che senso avrebbe creare una tale regione, che avrebbe la sua costituzione e il suo governo: costruirebbe le autostrade, i porti, i cantieri navali, gli alberghi; si occuperebbe delle minoranze; risolverebbe più facilmente i conflitti regionali che esistono fra la Croazia e la Slovenia; collaborerebbe sul campo dei diritti sociali e lavorativi e come risolverebbe il problema dei lavoratori croati a Koruska o a Trieste; si impegnerebbe per lo studio della lingua tedesca e slovena in Istria, e del croato, per esempio in Veneto...?

Le reazioni dei media sfavorevoli hanno spinto i due prefetti croati, Jakovcic e Komadina, ad una costante retrocessione dalle proprie dichiarazioni iniziali e a marginalizzare le loro posizioni. Così Komadina ha subito ritirato le sue dichiarazioni sulla costituzione della euroregione, e quelle sulla regione politica e non economica, affermando che di ciò si è “soltanto parlato”.

Il governo di Zagabria è molto sensibile all'iniziativa regionale, così le richieste per una maggiore autonomia di alcune regioni di regola hanno incontrato un severo atteggiamento da parte del governo. Nonostante siano cambiato le cose dai tempi del primo presidente croato Franjo Tudjman, Zagabria non mostra ancora una sensibilità verso le idee che vertono sul bisogno di creare alcune regioni all'interno della Croazia, al posto dell'attuale sistema sgretolato basato su 21 contee.

Il grande centralismo del paese dove tutto viene deciso a Zagabria, dove è concentrato non solo il potere politico ma anche il potere economico, suscita un grande malcontento nelle altre parti della Croazia, in modo particolare nelle sedi delle regioni, come quella di Istria-Fiume, della Dalmazia o della Slavonia. Tale regioni invece non sono nemmeno formalmente riconosciute, ma sono sgretolate e tagliate dalle contee, e il loro potere economico è insignificante.

L'idea di dar vita all'euroregione Alpe-Adria, per quanto sarà accettata negativamente dalla gran parte dell'opinione pubblica croata, susciterà il necessario dibattito sulla diversa composizione territoriale del paese. In armonia con la prassi europea anche la Croazia dovrà accettare il principio della costituzione regionale, ma anche della maggiore autonomia delle regioni.

“Sanader è cosciente che non potranno resistere ancora per molto alle pressioni interne sulla decentralizzazione del paese. Lui sa che adesso non esistono più le ragioni con le quali Tudjman impediva tali iniziative, affermando che ogni regionalizzazione porta alla rottura della Croazia unita. Questo lo si poteva dire subito dopo la guerra, ma ora che la Croazia è integra e sulla strada verso l'Europa, tali ragioni non esistono più”, dice uno dei suoi più vicini collaboratori che ha preferito rimanere anonimo.

Alcuni analisti, però, credono che le dichiarazioni dei due prefetti croati, le cui contee, insieme alla città di Zagabria, appartengono alle zone più sviluppate della Croazia, siano state radicalizzate volutamente, in particolare per quanto riguarda quella parte sulla maggiore prossimità con Venezia e Trieste rispetto Zagabria. Con ciò loro hanno voluto inviare proprio a quella Zagabria un messaggio, secondo il quale la maggiore autonomia per la quale si impegnano potrebbe soltanto diminuire tale “lontananza” da Zagabria.

Mitteleuropeo
03-11-05, 11:25
Secondo me, sia Jasna che le voci croate (da ZG) che riporti, in sostanza hanno paura che l' Euroregione sia un modo per far restituire all' italia l' Istria e Fiume. Cito:

“Ma nessuno dei due non ha nulla contro la collaborazione con la destra filofascista italiana e austriaca dei partiti di Berlusconi e di Haider. Loro nemmeno oggi entrerebbero in alleanze politiche con la destra croata, ma non gli dà fastidio la collaborazione con gli oscurantisti politici nutriti con il nazionalismo tedesco e italiano di Klagenfurt e Trieste”.

Mi sembra ovvio che i riferimenti triestini sono per Menia, piu' che per Berlusconi. Non hanno capito che far crollare le frontiere non significa spostarle (sara' difficile farlo capire anche ai fassisti rromani :rolleyes:).
In quanto a definire Haider "filofascista", questo fa capire immediatamente che il livello culturale di quella gente (a ZG) e' rimasto quello dell' epoca delle foibe, quando "italofono" significava "fascista". Ad essere onesti, anche dall' altra parte penso che Menia abbia difficolta' a distinguere "s'ciavo" da "komunista" :cool:

Comunque, se ci sono di queste reazioni isteriche, e' un ottimo segno: se ci temono, ci prendono sul serio :)

Cenerentola82
03-11-05, 11:33
Sarà una strada lunga e difficile...

Mitteleuropeo
03-11-05, 11:40
In Origine Postato da Cenerentola82
Sarà una strada lunga e difficile...

* Non perderti d' animo: "chi che ziga ga' sempre raso'n!" :D

Zmajcek
03-11-05, 12:44
Sanader ha molte più gatte da pelare di quanto si pensi. Ha i reduci nazionalisti della guerra patriottica, ha i comunisti nostalgici che vedono fascisti dappertutto...... Penso sia normale da parte sua questo tipo di atteggiamento. Penso anche però che il problema dell'Euroregione non se lo sia cominciato a porre solo qualche giorno fa e che quanto esterna fa parte di un messaggio che, come uomo di destra deve dare a chi lo ha votato ed è stato ampiamente previsto.

Mitteleuropeo
27-11-05, 13:30
Inviata ieri al Piccolo, dove si sosteneva che Illy con l' Euroregione vuole solo far rivivere il nostro benemerito Impero:

Illy asburgico?

Mi riferisco all' interessante commento di Marco Coslovich sul Piccolo del 25.11.05, in cui l' autore propone la tesi che l' Euroregione Alpe Adria sia una specie di rievocazione nostalgica dell' Impero Asburgico. Quest' ultimo, che, anche a detta di Coslovich, è stato il volano della trasformazione di Trieste da villaggio di pescatori a "perla dell' Impero", può essere visto oggi come un modello di pianificazione territoriale, certamente non più come entità politica in grado di risorgere. Mi spingerei anche più oltre, definendo uno Stato che inglobi, con grandi autonomie, terre e Popoli diversi per caratteristiche e cultura, senza la pretesa di appiattire o di tradurre alcunchè, più che come modello per Alpe-Adria, potrebbe servire a modellare l' UE intera. Basti pensare che la Polonia, Paese geloso, anche troppo, della propria indipendenza, partecipa a ben otto Euroregioni.
Ciò premesso, desidero rilevare che l' Euroregione non è un puro prodotto dell' Illy-pensiero, ma che Illy, che non l' aveva menzionata neppure di sfuggita nella campagna elettorale del 2003, ha semplicemente ereditato un progetto già iniziato - a singhiozzo - dai suoi predecessori, concretizzandolo nella maniera pragmatica che lo distingue anche in altri campi .
Trieste, nell' ambito del Corridoio 5, non sarebbe semplicemente "una tappa intermedia", ma il triplo capolinea direzionale e portuale, da Nord, Ovest ed Est, con tutte le benefiche ricadute economiche e sociali che tale posizione le conferirebbe. Sarebbe la maniera più razionale di sfruttare l' apertura di confini una volta quasi invalicabili, come testa di ponte dell' Europa del Trattato di Roma verso quella attuale, aperta ad Est: Vienna ha colto benissimo quest' opportunità, perchè non dovrebbe farlo anche Trieste, che ha il porto come valore aggiunto?
Alla domanda sulla competitività delle strutture sanitarie regionali, e non dimentichiamo che anche il Veneto farà parte di Alpe-Adria, non è difficile rispondere, se non altro con il fatto che liste d' attesa euroregionali permetterebbero di accorciare i tempi, lunghi anche a Nova Gorica, eliminare doppioni ed agevolare la competitività qualitativa legata al sorgere di centri di eccellenza euroregionali.
In quanto ad una presunta ambizione di Trieste (o Lubiana) di essere capoluogo dell' Euroregione, dalle stesse pagine del Piccolo ho appreso che a Villa Manin è stato preso l' accordo di realizzare un "capoluogo a rotazione".
Mi sfugge il nesso tra un progetto di collaborazione transfrontaliera e la promessa di opere faraoniche come il ponte sullo Stretto di Messina. Proseguire sulla via dell' Euroregione significa certamente fare una politica dei piccoli passi, non delle sparate elettorali. Sono proprio i piccoli passi non fatti ad aver ridotto l' Italia ad avere un' industria che non si è rinnovata per decenni, svalutando la liretta invece di investire in ricerca e formazione.
Alpe Adria non è un progetto calato dall' alto: le generazioni più giovani, che non hanno subito a scuola il lavaggio del cervello della propaganda di Mussolini, nè hanno la mente unilateralmente ingombra di quei bruttissimi fantasmi di nome Risiera, Gonars, Esodo, Foibe, non hanno nulla in contrario ad una collaborazione tra vicini, con reciproci vantaggi.
In quanto al partito del "no se pol", se ne evochiamo lo spettro prima che questo appaia, non riusciremo mai a trasformare nulla, soltanto rafforzeremo una certa mentalità conservatrice (della miseria) e clientelare, che ha reso Trieste fanalino economico di coda della Regione.

Mitteleuropeo
30-11-05, 13:22
Nuovamente onore al Piccolo: pubblicata oggi! A parte questo, noto che Baraldi sta facendo meglio di Statera, c'è un po' più di obbiettività ed un tentativo di raccogliere opinioni anche discordanti, ma che contribuiscono ad avvicinare il Piccolo alla città.
Anche l' intervista di oggi a Dipiazza è ben centrata,

Cenerentola82
07-12-05, 18:41
da www.ilgazzettino.it del 7/12/05
Trieste
La paura della diversità come una "malattia" dell'Europa, che ha fatto la sua forza nel motto "uniti nelle diversità" ma che ora si accorge di essere stata in grado di praticare questi principi solo finchè le diversità erano contenute. Su questo si è concentrato il senatore Giuliano Amato, ieri, nella prima Jacques Maritain Lecture, dal titolo "Il futuro dell'Europa", organizzata dall'omonimo Istituto Internazionale al teatro Verdi di Trieste. Diversità che vanno accolte, gestite, confrontate e contaminate all'insegna di alcuni principi «come l'eguaglianza di ogni essere umano rispetto ad ogni altro, la pari dignità e la parità di coscienza», e sui quali l'Europa ha ispirato la propria azione nei paesi dell'allargamento dove si è presentata come una realtà in cui si entra accettando la non discriminazione e i diritti fondamentali. La "malattia" è, per Amato, nell'incapacità di confrontarsi con diversità più marcate. Ciò è dovuto in parte alla stagnazione economica, ma anche alla debolezza della leadership politica, che non ha difeso e fatto valere come dovuto questi principi fondamentali, e si è messa al vento delle paure e delle preoccupazioni dei cittadini, anziché lavorar per superarle. Per Amato c'è stato anche un «uso sbagliato del fattore religioso, con il tentativo in atto di usare le bandiere cristiane come bandiere contro e non come bandiere universali. Da questo punto di vista - ha detto - se uno rilegge Maritain, trova in lui risposte, quasi avesse diagnosticato con 50 anni di anticipo proprio questa malattia». Sull'attualità del pensiero del filosofo francese si è soffermato anche il direttore dell'Istituto, Francesco Russo: «La priorità è costruire un'opinione pubblica internazionale plurale e dialogante, capace di riconoscersi nelle differenze ed incontrarsi nel valore fondante della persona».

Contro questa "malattia", per Amato, questa regione «può giocare un grande ruolo perché è un area di frontiera nella quale hanno sofferto l'una nei confronti dell'altra, la comunità italiana e quella slovena, ed è un'area nella quale progressivamente questa sofferenza è diventata convivenza testimoniando la validità di un principio secondo il quale, aldilà delle pur necessarie discussioni sui grandi principi, quello che conta è la capacità di ciascuno di contaminarsi con gli altri attraverso l'esperienza della vita quotidiana». Una quotidianità che nelle relazioni transfrontaliere potrebbe realizzarsi anche attraverso l'Euroregione. Un progetto che il governatore Riccardo Illy, ha toccato introducendo il senatore e sottolineando come «le Regioni potranno giocare un ruolo decisivo, contribuendo sia all'integrazione attraverso la cooperazione transfrontaliera e internazionale, sia allo sviluppo economico». Per Illy, «occorre indicare ai cittadini europei un nuovo e ambizioso traguardo, capace di 'riscaldare gli animi': avere il coraggio di proporre la trasformazione dell'Unione europea in una Confederazione di Stati».

Mitteleuropeo
13-12-05, 12:51
«occorre indicare ai cittadini europei un nuovo e ambizioso traguardo, capace di 'riscaldare gli animi': avere il coraggio di proporre la trasformazione dell'Unione europea in una Confederazione di Stati».

* Penso che sia forse un traguardo finale, difficile arrivarvi senza passi intermedi, proprio quelli che Riccardello sta facendo.

Cenerentola82
14-12-05, 12:21
Ho l'impressione che dall'italia, nord e sud compreso il Veneto che è coinvolto, il discorso delle euroregioni interessi poco. E sono più interessati ad alzare nuovi confini piuttosto che ad abbattere quelli esistenti.
Si illudono che chiedendo a roma maggior autonomia riusciranno ad ottenerla. Non credo che chi ha il potere lo molli così facilmente e dovrebbe essere sufficiente vedere tutta la farsa della devolution per rendersene conto.
Ci sono 2 modi per avere l'autonomia, il primo e con la forza ma gli italiani non sono ne Baschi ne NordIrlandesi, il secondo rafforzando Bruxelles perchè solo l'Europa può imporre qualcosa a roma.

Mitteleuropeo
14-12-05, 18:55
sono ne Baschi ne NordIrlandesi, il secondo rafforzando Bruxelles perchè solo l'Europa può imporre qualcosa a roma.

* Hai perfettamente ragione. (Anche) per questo non mi stanco di ripetere che chi parla dell' UE come di Forcolandia o rivuole la liretta non fa (più) i nostri interessi.

Cenerentola82
15-12-05, 10:27
O.T. :
Ieri ho sentito che la provincia di TS vuole regalare 2000 copie del libro "La genesi dell'idea di Mitteleuropa" agli studenti delle superiori e dell'Università, per ricordare l'autore Arduino Agnelli ad un anno dalla morte. Qualcuno l'ha letto?

Mitteleuropeo
15-12-05, 10:55
O.T. :
Ieri ho sentito che la provincia di TS vuole regalare 2000 copie del libro "La genesi dell'idea di Mitteleuropa" agli studenti delle superiori e dell'Università, per ricordare l'autore Arduino Agnelli ad un anno dalla morte. Qualcuno l'ha letto?

* Non l' ho letto, ma conosco persone che erano vicinissime ad Agnelli e quindi leggerò e indagherò.
Il fatto che la Provincia, il cui colore ben conosciamo :rolleyes: , si interessi per la seconda volta al personaggio, mi rende la cosa sospetta. Scriverò quando avrò cognizione di causa.

Cenerentola82
15-12-05, 10:58
Intanto in rete ho trovato la prefazione di Magris:

“Il bellissimo – sempre più bello, man mano che gli anni passano – libro di Arduino Agnelli, La genesi dell’idea di Mitteleuropa, corregge una sfasatura che nuoce alla comprensione del mondo in cui siamo vissuti e in cui viviamo e forse anche del mondo in cui vivremo. In questo libro, rigoroso e insieme affascinante e avvolgente, Agnelli ha dimostrato concretamente come questo termine nasca, alla metà dell’Ottocento, per indicare uno spazio danubiano centroeuropeo, uno spazio di politica economica, egemonizzato da tedeschi e ungheresi. Nelle pagine che raccontano l’origine di questo termine – e dunque della visione del mondo che nascerà con esso e da esso, rendendosi pure indipendente da quella propria origine – Agnelli fa toccare con mano questa seconda e per lo più ignorata o dimenticata contraddizione: una grande cultura che si svilupperà soprattutto in direzione letteraria, filosofica, linguistica e matematica e che nasce come concreto disegno economico". Claudio Magris

Mitteleuropeo
17-12-05, 14:25
Venerdì, alla presentazione del libro di Agnelli al Museo Revoltella c'erano sì e no 15 ascoltatori, nessuna presenza importante, l' evento si è concluso in 45 minuti, tempo assolutamente ridicolo per la presentazione di alcunchè.

Sabato sera, alla cena annuale della Kameradschaft Radetzky di Klagenfurt, a cui ero presente in forma strettamente privata, la sezione di TS della suddetta è stata salutata con "Willkommen, Bella Italia!".

Questo succede a chi continua a fare discorsi nostalgici riferiti al passato e si rifiuta di abbandonare un certo provincialismo, fatto di chiusura mentale, nostalgie imperiali senza spunti per il futuro, isolamento da tutti coloro che non parlano il vituperato italiano.
Mi sto accorgendo sempre di più che la gente è stufa di vedere solo bandiere giallonere e ritratti dell' Imperatore, se non c'è dietro una proposta pratica per risolvere i problemi quotidiani: in Carinzia, che, diversamente da Vienna e dal Tirolo è profondamente repubblicana, i discorsi sull' Euroregione riscuotono ben più entusiasmo.

Mitteleuropeo
31-12-05, 16:58
Oggi Galan ha ribadito il ruolo fondamentale che ha per lui e per la sua politica l' Euroregione. Nota stonata: ne vede il baricentro in Istria.

Qualcuno gli deve aver raccontato che a TS si continuano a prendere voti tra gli Istriani e lui non ha guardato la carta geografica.

Cenerentola82
02-01-06, 11:39
IlGazzettino.it:
Sabato, 31 Dicembre 2005
Euroregione, il sogno di Galan e Illy
Nei messaggi di fine anno i due presidenti confidano in un 2006 di scelte importanti

I sogni, evidentemente, non muoiono tutti all'alba. Almeno non a quella che rischiara il nuovo anno. Firmato Giancarlo Galan e Riccardo Illy.
«I have a dream», intonano all'unisono i due presidenti con il nastro della memoria riavvolto sullo sguardo di chi quella frase la proferì per rivendicare l'irrinunciabile uguaglianza di tutti gli uomini, ma con l'occhio nel contempo proteso alla prospettiva di una "nuova Europa" più attenta ai popoli, meno burocratizzata, più vicina al territorio e lontana dalle glaciali simmetrie di anonimi grattacieli in vetro disseminati nel cuore del Vecchio Continente.

Il sogno condiviso di Galan e Illy si chiama "Euroregione ". «Un sogno in cui credo e a cui dedicherò rinnovate energie - spiega il presidente della giunta regionale veneziana - Il Governo italiano deve finalmente concederci di poterla realizzare assieme al Friuli Venezia Giulia e agli amici della Carinzia, della Slovenia e della Croazia». «Per l'Euroregione nel 2006 saranno importanti le scelte che verranno assunte a Bruxelles e a Roma», gli fa eco Illy dal Palazzo della Regione di Trieste. Spingendosi anche qualche passo più in là: «Verificheremo l'interesse anche della Stiria, che collabora con noi nel progetto Matriosca c'è stato un cambio di governo (ora sono i socialdemocratici a guidare il Land a Graz, ndr) e vorremmo capire se sono interessati alla nostra iniziativa oppure se intendono proseguire solo con Future Regio, l'Euroregione che guarda all'area centrale dell'Europa, verso l'Ungheria». L'alba della nuova Europa, forse, sta già sorgendo.

INOLTRE: Giovedì, 22 Dicembre 2005

....
Galan invece ha sottolineato che «quando parliamo di Euroregione e discutiamo di questo a Trieste, a Pola, a Fiume, in Dalmazia, spingendoci con il pensiero fino ai lontani paesi del Levante, abbiamo ben chiaro che il baricentro culturale, religioso e sociale che accomuna tutte queste terre è proprio la Basilica di San Marco di Venezia».

INOLTRE Sabato, 31 Dicembre 2005

«I sogni in cui credo - spiega Galan - e a cui dedicherò rinnovate energie, hanno inizio dall'Euroregione , possibilità istituzionale d'ambito europeo che il governo italiano deve finalmente concederci di poter realizzare assieme al Friuli-Venezia Giulia e agli amici della Carinzia, della Slovenia e della Croazia. Un'Euroregione che avrà il suo perno ideale e geografico nell'Istria, e che ha motivo d'essere innanzitutto perché c'è una storia che ha fatto di questa parte d'Europa una terra attraversata da memorie incancellabili, da tragedie individuali e lutti collettivi terribili, ma anche da immortali appartenenze a comuni civiltà, che rappresentano oggi le radici sulle quali far crescere la pianta di una cittadinanza europea vissuta realmente e non imposta dunque da burocrazie sorde e lontane».
Il governatore del Veneto ricorda ancora che «la nostra Euroregione , cui bisognerà pur dare un nome, è già nata nelle decisioni prese in anni recenti a Venezia, Trieste, Klagenfurt, Fiume, Lubiana e Zagabria, ma deve essere istituzionalmente e politicamente riconosciuta a partire dal governo di Roma. Si tratta di una decisione politica che favorirà lo sviluppo economico e sociale delle nostre regioni, per esempio nei riguardi della realizzazione delle grandi infrastrutture viarie e ferroviarie, ma non solo. Saremo tutti più sicuri e garantiti in campo sanitario, più forti e tenaci nella ricerca, più aperti e avanzati nelle arti e nella cultura, più tolleranti nei diversi aspetti della civile convivenza».

Mitteleuropeo
02-01-06, 12:33
Però.. tanti i giornali, tanti i baricentri. Mi sembra che vuole dare a ciascuno il suo. Chi sta col cul su do careghe finissi col cul per tera.
Spero di no (per l' Euroregione, di Galan non mi interessa poi molto)

Cenerentola82
02-01-06, 12:38
No. Stesso giornale, ma 9 giorni di differenza.
Però è uno che sembra crederci veramente.

Mitteleuropeo
02-01-06, 12:45
Non ne dubito che ci creda veramente ma, date le affermazioni leggermente discordanti, sospetto un po' di populismo, se non nella sostanza, almeno nella forma.
Comunque, io all' Euroregione ci credevo già quando la proponeva Antonione; se la vuole uno di destra o uno di sinistra, a me va bene lo stesso, basta che ci riesca.

Cenerentola82
11-01-06, 08:48
EUROREGIONE: GALAN, PROBLEMI DA SLOVENIA E ITALIA

(ANSA) - VENEZIA, 10 GEN - L'impegno della Slovenia occupata a realizzare il proprio ordinamento e l'atteggiamento dello Stato italiano che sembra frenare ogni iniziativa rappresentano per il governatore del Veneto Giancarlo Galan le due principali difficoltà che attualmente sta incontrando la gestazione dell'Euroregione. "E' un'opportunità che ci viene data dall'ordinamento europeo - ha osservato oggi Galan - e dobbiamo utilizzarla al meglio. Certo si può fare l'Euroregione per organizzare una mostra qualsiasi e prendere qualche contributo dalla Comunità Europea, o per conferirle poteri veri. Noi vogliamo realizzarla in quest'ultimo modo. Germania e Olanda hanno sfruttato bene queste possibilità". Il presidente del Veneto ritiene infine che nel frattempo sia indispensabile avviare "larghe intese" che rendano più facile il successivo percorso. (ANSA).

Cenerentola82
13-01-06, 09:35
UE:BORGHEZIO A PRESIDENZA,TRIESTE SIA CAPITALE EUROPA POPOLI

(ANSA) - BRUXELLES, 12 GEN - Trieste diventi capitale dell'Europa dei popoli e delle regioni. Lo propone Mario Borghezio, europarlamentare della Lega, alla presidenza di turno austriaca in una lettera al cancelliere Wolfgang Schuessel. Borghezio auspica che Trieste ospiti il Comitato delle Regioni, in vista di un suo sviluppo in "un vero e proprio Senato europeo dei popoli e delle regioni. Secondo l'europarlamentare Trieste "rappresenta la sintesi dell'apertura culturale alle genti e alle idee e dell'appartenenza alla tradizione dei nostri popoli, elementi fondanti di un'identità europea condivisa, di cui oggi sentiamo e comprendiamo tutti l'importanza". (ANSA).

Campagna elettorale ???

Mitteleuropeo
13-01-06, 15:53
Ho letto il testo completo di Borghezio. L' idea di per sé non è male, arriva solo tardi, con Schüssel che si informerà da Haider sulle attività internazionali della Lega a TS... e non ho difficoltà ad immaginare la risposta.
Comunque, non te lo ricorderai, probabilmente, ma quando mi ero candidato alle regionali nel 2003 come indipendente nella lista della Lega, avevo distribuito in tutta la città un volantino con "Trieste ritorni al centro dell' Europa" e qualche proposta concreta.
Il testo di Borghezio mi sa assai di dejà vu.

Mitteleuropeo
15-01-06, 17:30
Da www.cjargne.it, 15.01.06

TOLMEZZO- Progetto europeo per il liceo "San Bernardino"
Si chiama "IdeE-Identità Europee" il progetto Interreg Italia-Austria del Liceo "San Bernardino" di Tolmezzo primo classificato tra gli oltre venti presentati da diverse scuole della provincia. Unico istituto non statale partecipante, la scuola gestaita dai Salesiani si è distinta per la capacità di centrare gli obiettivi richiesti dall'Unione Europea nella costituzione di progetti scolastici di qualità. Numerosi i partner dell'iniziativa che contribuiranno alla realizzazione del percorso e cioé il Centro Don Bosco di Pordenone, il liceo "Bg/Brg Moessingerstrasse" di Klagenfurt, l'associazione "Biblioteca Austriaca" e la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Udine. Obiettivo primario di "IdeE", che si svilupperà lungo l'arco di due anni, sarà quello di favorire la cooperazione interculturale fra docenti, a partire da alcuni temi che marcano la problematica dell'identità europea. Il progetto si svilupperà in varie fasi: una prima indagine conoscitiva sulla "sensibilità" dei docenti italiani e austriaci in merito alla questione delle identità e del loro insegnamento nelle rispettive scuole superiori, l'elaborazione di unità didattiche che propongono nuovi apporcci all'insegnamento delle diverse discipline in prospettiva europea, un confronto pubblico con esperti in campo culturale, educativo, didattico e la stampa di una serie di materiali di sintesi del percorso. Lo sviluppo di queste fasi sarà diffuso nei tempi e nelle modalità che risulteranno più idonee affinché il patrimonio della scuola sia a dispozione della comunità locale entro cui opera. "L'iniziativa- spiega don Vito Maurizio, preside del "San Bernardino"- si iscrive nel quadro di un processo significativo che, da una parte prosegue la ricerca della qualità come insiene di standard che soddisfano le esigenze formative delle famiglie e degli studenti, e, dall'altra, risponde alla dimensione europea della cittadinanza in un'ottica di integrazione e scambio non più solo a livello italiano".

Cenerentola82
16-01-06, 15:03
A me sa tanto di sparata elettorale, per dare addosso all' Euroregione appoggiata da Illy e per inventarsi una politica europea della Lega.

Al 99% si tratta di sparata elettorale... ma nel caso così non fosse, perchè questa proposta dovrebbe essere in contrapposizione con l'euroregione di Illy? Le due cose non potrebbero viaggiare in parallelo e magari supportarsi l'una con l'altra?
Sarebbe ora che la lega si crei una politica europea. Non possono limitarsi a dire solo no all'Europa. Devono al limite proporre qualcosa di alternativo.

Ho ripreso qua il tuo post perchè dall'altra parte c'è troppo casino... e poi aumentiamo il num di post regionali.

Mitteleuropeo
16-01-06, 15:37
[QUOTE=Cenerentola82]
perchè questa proposta dovrebbe essere in contrapposizione con l'euroregione di Illy? Le due cose non potrebbero viaggiare in parallelo e magari supportarsi l'una con l'altra?

1. Perchè si tratterebbe di una doppia modifica agli accordi EU: una per aumentare i poteri delle Euroregioni e l' altra per il Senato dei Popoli, che ancora non esiste. Se si mette l' EU davanti ad un doppio cambio (che non avrebbe conseguenze solo lacali, ma toccherebbe moltissimi interessi), il tutto si rallenta e va alle calende greche.

2. Illy vede l' Euroregione in parallelo con TS città metropolitana. Almeno "a pelle", se TS diventa una delle capitali europee, si tratta non più di creare un' entità amministrativa, ma una specie di "Distretto Federale", cosa molto più complicata. In poche parole, tornerebbe il TLT, che ormai persino Marchesich credo consideri obsoleto.

Su quanto hai scritto sulla Lega, hai pienamente ragione.

Cenerentola82
17-01-06, 10:48
Beh comunque oggi c'è la presentazione del progetto:
(ANSA) Sede Lega Nord Trieste - ore 11.
Conferenza stampa presentazione progetto ''Trieste capitale d' Europa'' presentato dai parlamentari europei della LN al presidente dell' Ue.

Mitteleuropeo
17-01-06, 14:14
Domani compro La Padania

Cenerentola82
17-01-06, 18:02
In attesa de la Padania... riporto un'Ansa:

UE: BORGHEZIO (LEGA), TRIESTE 'TERZA CAPITALE' EUROPEA - 16:59
(ANSA) - TRIESTE, 17 GEN - Trieste ''terza capitale'' europea insieme a Bruxelles e Strasburgo, in quanto sede istituzionale del Comitato delle Regioni, da sviluppare in futuro in un Senato europeo delle Regioni: e' il progetto dell'europarlamentare della Lega Nord, Mauro Borghezio, presentato al Presidente dell'Unione Europea ed illustrato oggi alla stampa nel capoluogo giuliano dal segretario provinciale leghista, Massimiliano Fedriga. ''Il progetto - ha precisato Fedriga - non coinvolge solo la citta' di Trieste e non vogliamo caratterizzarlo come esclusivo della nostra parte politica, ma e' un progetto di ambito nazionale e internazionale, che ha avuto l'avvallo dei dirigenti nazionali della Lega e sul quale intendiamo coinvolgere tutte le forze politiche, da destra a sinistra''. (ANSA).

Mitteleuropeo
18-01-06, 00:44
un progetto di ambito nazionale e internazionale, che ha avuto l'avvallo dei dirigenti nazionali della Lega e sul quale intendiamo coinvolgere tutte le forze politiche, da destra a sinistra''. (ANSA).

* sono curioso della reazione della sinistra! Se sentimo!

Cenerentola82
18-01-06, 09:16
Intanto...

EUROREGIONE: A FEBBRAIO VERTICE FVG-VENETO-CARINZIA
GIUNTE DEFINIRANNO DICHIARAZIONE D'INTENTI (ANSA) - TRIESTE, 17 GEN - Le Giunte Regionali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto e il Governo del Land della Carinzia (Austria) si riuniranno il prossimo 21 febbraio per definire una serie di temi legati all'istituzione dell'Euroregione e alle collaborazioni transconfinarie e transfrontaliere. La decisione - ha riferito l' assessore alle relazioni internazionali della Regione Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, interpellato dall'Ansa - è stata presa al termine di un incontro fra lo stesso Iacop, l'assessore della Regione Veneto alle Politiche Istituzionali, Fabio Gava, e il Presidente del Landtag della Carinzia (Austria), Joerg Freunschlag. La riunione, che sarà organizzata dal Land carinziano in una località austriaca che sarà scelta nei prossimi giorni - ha spiegato Iacop - servirà a fare un ulteriore passo avanti al progetto di Euroregione. In particolare, saranno definiti il percorso e la bozza definitiva della "dichiarazione d'intenti" messa a punto dai tre Governi Regionali, insieme a quelli delle contee croate di Istria e Litoraneo-Montana e i rappresentanti della Repubblica di Slovenia nel "vertice" sull'Euroregione svoltosi lo scorso 17 ottobre a Villa Manin di Passariano, a Codroipo (Udine).
Nella bozza della "dichiarazione d'intenti", si stabilisce che le realtà firmatarie, nel rispetto delle normative comunitarie, internazionali e nazionali, vogliono dar vita a un soggetto nuovo funzionale allo sviluppo armonico delle rispettive aree, e che per questo daranno vita a un gruppo tecnico per fissare il quadro giuridico che specifichi finalità, attività, organizzazione e risorse dell'Euroregione. I campi in cui le sei realtà hanno individuato la possibilità di strategie comuni sono innanzitutto la salute e i servizi al cittadino, quindi cultura, turismo, tutela delle minoranze, innovazione e ricerca scientifica, eco-sostenibilità del territorio, educazione, infrastrutture, energia, telecomunicazioni e protezione civile. Per arrivare alla costituzione di un' Euroregione vi sono da superare ancora alcuni ostacoli, fra i quali l' approvazione del Regolamento europeo, la ratifica degli "addenda" alla Convenzione di Madrid e la creazione delle Regioni in Slovenia. La prossima riunione delle Giunte Regionali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto e il Governo del Land della Carinzia - ha spiegato Iacop - in un primo momento era stata ipotizzata per il prossimo primo febbraio, ma in un incontro svoltosi venerdì scorso a Bad Kleinkircheim (Austria), Iacop, Gava e Freunschlag hanno deciso di aggiornarla al 21 febbraio perché non era possibile confermare la data del primo febbraio. Fra i temi che i tre Governi regionali affronteranno nella riunione in Carinzia - ha riferito Iacop - oltre a quelli legati alla costituzione dell'Euroregione, vi saranno anche la prossima programmazione europea in chiave transfrontaliera, come progettualità integrata transconfinaria fra le tre Regioni e nella prospettiva dell'allargamento alla Slovenia. E' previsto, inoltre - ha riferito Iacop - ci sarà anche l'incontro con il rappresentante del Governo austriaco, che ha assunto la Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea, per una sensibilizzazione della stessa Presidenza di turno - ha concluso Iacop - sui temi della collaborazione transfrontaliera e dell' Euroregione.

Cenerentola82
18-01-06, 17:08
* sono curioso della reazione della sinistra! Se sentimo!
Bah io ho scritto a Rosato per sapere cosa ne pensa. Se e quando risponderà posterò qui.

Questa è il mio e-mail

Egr Onorevole Rosato
Le chiedo una sua opinione in merito alla proposta dell'europarlamentare Mauro Borghezio della Lega Nord di portare a Trieste il Comitato delle Regioni nell'ottica di quello che sarà il Senato Europeo "dei popoli e delle regioni".
Crede si tratti solo di uno spot elettorale o ci sono reali possibilità di successo di quest'iniziativa? Nel qual caso intenderebbe collaborare visto che nella presentazione del progetto è stata auspicata una collaborazione trasversale agli schieramenti politici?

La saluto cordialmente.

Cenerentola82
23-01-06, 10:42
Intanto da quanto riportato dal piccolo di ieri 22/1/06 sembra che il presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini da Palmanova remi contro l'idea di Borghezio dicendo che già ora servono tir che fanno la spola tra Bruxelles e Strasburgo per trasportare documentazione. E che per questo motivo bisognerebbe pensare di accentrare tutto in un'unica sede invece di crearne una terza.
Se invece che per Trieste la richiesta fosse stata fatta per Udine immagino che la sua posizione sarebbe stata diversa...

Mitteleuropeo
23-01-06, 12:05
Intanto da quanto riportato dal piccolo di ieri 22/1/06 sembra che il presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini da Palmanova remi contro l'idea di Borghezio dicendo che già ora servono tir che fanno la spola tra Bruxelles e Strasburgo per trasportare documentazione. E che per questo motivo bisognerebbe pensare di accentrare tutto in un'unica sede invece di crearne una terza.
Se invece che per Trieste la richiesta fosse stata fatta per Udine immagino che la sua posizione sarebbe stata diversa...

* Io condivido quello che ha detto Tesini, a prescindere :p
Comunque non era da attendersi che dicesse altro: il sistema proposto da Borghezio potrebbe anche essere giusto, ma è la concorrenza di quello già iniziato da Illy (con cui Tesini è in coalizione)

Cenerentola82
25-01-06, 09:26
EUROREGIONE: ISTRIA APPROVA DICHIARAZIONE DI INTENTI

(ANSA) - ZAGABRIA, 24 GEN - Alla fine di febbraio o a inizio marzo verrà firmata la Dichiarazione di intenti per la formazione della euroregione 'Alpe-Adria' che comprenderà il Friuli Venezia-Giulia, il Veneto, la Carinzia in Austria, le contee croate istriana e litorano-montana (Fiume) e le future regioni slovene. Lo ha annunciato oggi a Pola il presidente della contea istriana, Ivan Jakovcic, citato dall'agenzia di stampa 'Hina'. La giunta della contea ha approvato oggi la Dichiarazione di intenti, occasione in cui Jakovcic ha voluto precisare che 'Alpe-Adria' è per ora solo il nome provvisorio della futura euroregione che diventerà, come ha detto, "uno dei motori di crescita della Croazia, come anche il promotore dei valori europei". Jakovcic ha inoltre spiegato che esistono anche alcune difficoltà nella formazione della euroregione legate alle modalità in cui vi parteciperà la Slovenia, ancora non regionalizzata, e al diverso grado di autonomia dei territori che dovrebbero aderire alla regione, in primo luogo della due contee croate che hanno troppo poche ingerenze se paragonate alle altre regioni. (ANSA).

Cenerentola82
27-01-06, 12:56
Bah io ho scritto a Rosato per sapere cosa ne pensa. Se e quando risponderà posterò qui.

Questa è il mio e-mail

Egr Onorevole Rosato
Le chiedo una sua opinione in merito alla proposta dell'europarlamentare Mauro Borghezio della Lega Nord di portare a Trieste il Comitato delle Regioni nell'ottica di quello che sarà il Senato Europeo "dei popoli e delle regioni".
Crede si tratti solo di uno spot elettorale o ci sono reali possibilità di successo di quest'iniziativa? Nel qual caso intenderebbe collaborare visto che nella presentazione del progetto è stata auspicata una collaborazione trasversale agli schieramenti politici?

La saluto cordialmente.

Questa la risposta di Rosato:

Gentilissima Cristina,
ritengo che il progetto di fare di Trieste la sede permanente del Comitato delle Regioni sia un`iniziativa condivisibile, da valutare però fuori dalla campagna elettorale in modo da evitare tutte le possibili strumentalizzazioni. Credo peraltro che il trasferimento della sede di un organismo europeo sia un'operazione complessa sia sotto il profilo legale, bisognerebbe infatti modificare il Trattato di Amsterdam che ha decretato quale sede del Comitato Bruxelles, che sotto il profilo operativo.
Cordiali saluti,
ettore rosato

Mitteleuropeo
27-01-06, 19:17
Beh, positivo per Rosato, direi. E' una persona educata che risponde alle lettere, scrive cose condivisibili ed ha anche lui quel brutto sospetto di boutade elettorale.

Mitteleuropeo
29-01-06, 14:34
Illy si è incontrato a Salisburgo con Barroso e Schüssel per perorare la causa delle Euroregioni ed ha riferito di sentire un vento favorevole. Spero che quel vento continui a soffiare anche dopo le elezioni austriache in aprile.

Cenerentola82
02-02-06, 16:11
Però fin che dura questo clima...

da ilgazzettino.it:

Vienna
Scalpore e shock in Austria per una campagna via sms rivolta contro la minoranza slovena in Carinzia, alla quale avrebbero partecipato anche due esponenti locali del partito Bzoe (Lega per il futuro dell'Austria) del governatore della regione Joerg Haider. «Aprendo questo sms, Lei ha appena ucciso uno sloveno della Carinzia: inoltrate questo messaggio per partecipare all'Azione per una Carinzia pulita», è il testo di un messaggino pervenuto, fra altri, anche sul cellulare di Peter G, lui stesso membro della minoranza slovena della località di Eberndorf. Come mittente del messaggio risultava un amico di G., membro della sezione locale del Bzoe, scrive oggi il quotidiano 'Der Standard' che ha riportato per primo la notizia. Parlando con l'esponente Bzoe al telefono, quest'ultimo avrebbe confessato di aver inviato il messaggino sia a lui che anche ad altre persone. Il giornale riferisce che anche un altro esponente locale del partito sarebbe coinvolto direttamente nella campagna. «Non abbiamo niente a che fare con questa azione», ha reagito il responsabile amministrative regionale del Bzoe, Manfred Stromberger, spiegando che l'esponente locale del partito aveva mandato il messaggio al suo amico solo per conoscenza. «I responsabili devono essere trovati e messi di fronte alla responsabilità», ha aggiunto. Tutti i partiti della regione hanno oggi condannato la campagna. Secondo il presidente dell'Associazione centrale delle organizzazioni slovene in Carinzia, Marjan Sturm, il governatore della Carinzia è indirettamente co-responsabile per l'azione: «Il responsabile di questo clima è Haider», ha detto. Haider infatti da mesi si rifiuta di introdurre nuovi cartelloni topografici bilingui in tedesco e sloveno nelle zone della Carinzia popolate anche da sloveni. Questa misura - basata sull'articolo 7 del Trattato di Stato del 1955, nel quale l'Austria si impegnò a tutelare le minoranze etniche anche con cartelli con la denominazione delle località in doppia lingua - è stata sollecitata anche in una sentenza della Corte costituzionale di Vienna.

Mitteleuropeo
02-02-06, 16:48
Ho trovato l' articolo corrispondende su www.derstandard.at. Sulla stampa carinziana nemmeno la traccia.
Nella zona (mista) di Eberndorf ci sono due dui (plurale di "duo") carnevaleschi, uno sloveno ed uno tedesco. Il destinatario dell' SMS è membro di quello sloveno ed il mittente di quello tedesco. Lo sloveno ha risposto al mittente con un altro SMS "La tua XXXX (partner del duo) è morta: vai a casa".
Interrogato, il tedesco ha detto che lui non sarebbe mai capace di atti di violenza. Lo sloveno ha commentato che è tutta colpa del clima di tensione scatenato da Haider con la faccenda dei cartelli bilingui.

La mia opinione è che Haider ha bisogno disperato di voti alle elezioni in aprile per ottenere un mandato diretto, altrimenti il BZOE resta fuori dal Parlamento (e dal Governo). Pertanto adotta la stessa strategia di qualcuno dei politici comunali triestini, per intenderci, quelli che una volta frequentavano via Paduina. "Dèmoghe ai s'ciavi, cussì ciapemo i voti dei Esuli!"
Lo sbaglio risiede nel fatto che in Carinzia non ci sono esuli e che, a parte qualche valle attorno al Bärental (casa di Haider), alla gente non interessa niente la questione.
La disperazione può giocare brutti scherzi, comunque sono certo che nessuna delle due parti abbia intenzione di picchiare gli altri o... peggio. Questo è stato uno scherzo di Carnevale di pessimo gusto, che indubbiamente risente di una campagna elettorale impostata sui toni sbagliati.

Cenerentola82
06-02-06, 13:44
"Inizia oggi a Venezia la conferenza internazionale che ha come obiettivo la fondazione di una euroregione che comprenda tutte le regioni che si affacciano sul mare Adriatico, sia dalla parte italiana che da quella balcanica per facilitare l'accesso all'Unione Europea dei paesi dei Balcani occidentali.
Alla conferenza partecipano rappresentanti delle principali istituzioni europee, delle regioni e degli stati interessati. L'idea di questa euroregione nacque durante una conferenza che si era svolta nel novembre del 2004 a Termoli, durante la quale è stato anche firmato un protocollo di intenti per la creazione di questo nuovo soggetto giuridico.
La conferenza di Venezia dovrebbe formalizzare la nascita dell'euroregione e punta inoltre a promuovere la cooperazione tra le regioni dell'area in modo da integrare gradualmente gli stati balcanici nell'Ue. Il Consiglio d'Europa e la regione Veneto hanno organizzato questo incontro al quale è prevista la partecipazione di numerose autorità europee, italiane, croate, albanesi, della Bosnia Erzegovina e della Serbia Montenegro.
Seppure non sia stato deciso ufficialmente, sono in molti ad auspicare che sia Pola la capitale della nascente istituzione
Il protocollo d’intesa per l’istituzione dell’Euroregione dell’Adriatico prevedeva un Consiglio dell’Adriatico provvisorio formato dai rappresentanti di tutte le Regioni o Province che si affacciano sul quel Mare. Cinque sono le Commissioni permanenti che gestiranno il capitale comune. I settori di reddito individuati sono, infatti, Trasporti e Infrastrutture, Cultura e Turismo, Agricoltura, Ambiente, Pesca. Queste attività, promovendo lo sviluppo economico e la coesione sociale, procureranno ricchezza ai Paesi costieri e rafforzeranno la stabilità nell’area adriatica e balcanica. Infatti, l’obiettivo politico – auspicato anche dall’Unione Europea – è l’integrazione di tutti gli Stati adriatici in Europa. L’Euroregione potrà, quindi, utilizzare gli strumenti e i contributi comunitari per rinsaldare i reciproci rapporti e avviare le attività consortili. Oltre al Presidente Galan, interverranno alla Conferenza il Segretario Generale del Consiglio d’Europa Terry Davis, il Sindaco di Venezia Cacciari, il Ministro degli Affari regionali La Loggia, il sottosegretario agli Esteri Antonione, i presidenti delle regioni (Molise) Iorio, (Friuli-Venezia Giulia) Illy, (Marche) Spacca, (Abruzzo) Del Turco, (Istriana) Jakovcic; e i vice presidenti Silvia GODELLI (Puglia) e Del Bono (Emilia Romagna). Intervengono anche molti ministri di Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia-Montenegro, Albania e quasi tutti gli assessori regionali ai Trasporti di quei Paesi, oltre al Sen. Giovanni Crema – membro della Delegazione parlamentare italiana a Strasburgo.
L’iniziativa di istituire un’Euroregione in Adriatico è stata lanciata dalla Regione Molise in perfetta intesa con il “Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa” e con la Regione Istriana (Croazia).
Un’iniziativa questa che ha gradualmente ricevuto un sostegno crescente a livello internazionale, nazionale, regionale e locale, dove diverse istituzioni l’hanno riconosciuta come degna di apprezzamento e hanno così contribuito ad estenderne la base di consenso.


Ma questa non è la stessa euroregione di cui stavamo parlando in questa discussione?
Questa dovrebbe partire dalla Puglia, e arrivare lungo la costa fino in Albania... Ma di quante euroregioni dovremmo far parte?
Preferisco l'AlpeAdria a questa.

Mitteleuropeo
06-02-06, 14:00
Ma questa non è la stessa euroregione di cui stavamo parlando in questa discussione?
Questa dovrebbe partire dalla Puglia, e arrivare lungo la costa fino in Albania... Ma di quante euroregioni dovremmo far parte?
Preferisco l'AlpeAdria a questa.

* No, assolutamente!

C'era già stato un accenno sui giornali circa 1 anno fa. A parte che un' accozzaglia del genere può giovare (in FVG) solo alla Samer Shipping, che però, a quanto mi risulta, non fa politica, si tratta a mio avviso di un' idea balorda senza nessuna possibilità di realizzazione.

Da quanto ne so, è possibile per una Regione partecipare a 2 Euroregioni: il Mecklenburg-Vorpommern partecipa sia alla "Pomorja" che alla "Oder-Neisse", ma, essendo entrambe tedesco-polacche, l' una a carattere commerciale e l' altra a carattere agricolo/idrografico/ecologico, non vedo conflitti di interesse.

Ben altra sarebbe la situazione del FVG: AlpeAdria riporterebbe Trieste vicino al suo retroterra naturale, mentre la "tarocca" peggiorerebbe la sua situazione, esponendola proprio alla concorrenza che l' ha distrutta dopo il 1918.

Inoltre, in quel "monstrum" vedo lo zampino di "Roma rivendica l' Impero", in tempi pre-elettorali tradizionalmente usato per attirare voti istriani (magari gli fanno credere che l' Euregio tarocca gli restituisce i beni abbandonati) e come opposizione ad AlpeAdria. Da notare che nella "tarocca" mancano Slovenia e Carinzia!

Spaghetti, cevapcici e islamici si alleano contro crauti, pivo e Cristianesimo.

Lepanto, Vienna e le differenze di PIL hanno abbondantemente dimostrato dove sta la superiorità :-01#44

Cenerentola82
06-02-06, 14:07
E' Illy cosa fa? C'è anche lui dentro.
Dovrebbe spiegarlo...

Mitteleuropeo
06-02-06, 14:17
E' Illy cosa fa? C'è anche lui dentro.
Dovrebbe spiegarlo...

:confused: A lume di naso credo di no, ma, con tutta l' ammirazione che ho per molte sue idee ed iniziative, ho notato che ... puoi chiedere, ma non ricevi risposte. Non è come Rosato, o addirittura Dipiazza, in tema di relazioni con il pubblico.

Quindi, magari qualcuno che conosce la risposta legge qui e ce la scrive.

Cenerentola82
07-02-06, 10:08
REGIONI: GALAN, EMOZIONA OK CROAZIA A ISTRIA PER EUROREGIONE

(ANSA) - ASIAGO (VICENZA), 6 FEB - "Forse sono le cose che emozionano pochi, ma il fatto che la Repubblica croata abbia dato l'autorizzazione all'Istria di far parte dell'Euroregione é una cosa straordinaria". E' il commento che il presidente del Veneto Giancarlo Galan ha riservato all'ingresso in qualità di osservatore della regione istriana nel progetto di realizzazione di una grande regione centroeuropea, nata per iniziativa di Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Veneto e tesa ad una sempre maggiore collaborazione tra queste aree. "Proprio loro che sono reduci da un sistema biecamente centralistico - ha spiegato Galan oggi a Asiago - e che hanno sempre ostacolato l'autonomia dell'Istria. Andiamo avanti oltre le più ottimistiche previsioni perché sappiamo che oltre al governo croato ci sarà da affrontare quello italiano e non sarà un'operazione facile". Galan ha confermato che il prossimo 21 febbraio in Carinzia si svolgerà il vertice tra Veneto, Friuli (ndr - Venezia Giulia) e la stessa regione austriaca per ratificare le conclusioni della riunione di ottobre a villa Manin a Udine dov'erano presenti come osservatori anche Slovenia, Istria e Regione di Fiume."Quello sloveno - ha sottolineato Galan - è un ostacolo di natura tecnica perché stanno decidendo la loro composizione amministrativa. Che alle nostre riunioni partecipi il ministro per l'integrazione europea della Slovenia è un altro ottimo segnale". (ANSA)

Cenerentola82
21-02-06, 16:36
EUROREGIONE:ILLY,GALAN E HAIDER FIRMANO DICHIARAZIONE COMUNE
(ANSA) - TROEPOLACH (AUSTRIA), 21 FEB -
Per il Presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, ''il progetto di costituzione di un'Euroregione non pare immediatamente realizzabile'', ma sebbene in una ''ingarbugliata situazione giuridica'' il percorso fino alla costituzione dell'euroregione e' ''graduale ma inesorabile''. (ANSA).12:46
Una ''dichiarazione di volonta''' a firmare un protocollo d' intesa trilaterale per la costituzione di un' Euroregione, da sottoscrivere dopo il via libera del Governo, il prossimo 7 marzo, a Villa Manin di Passariano (Udine), e' stata sottoscritta oggi dai Presidenti della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, e della Regione Veneto, Giancarlo Galan, e dal Governatore della Carinzia, Jorg Haider, che si sono incontrati a Troepolach (Austria). (ANSA).14:40

Mitteleuropeo
21-02-06, 17:41
EUROREGIONE:ILLY,GALAN E HAIDER FIRMANO DICHIARAZIONE COMUNE
e' stata sottoscritta oggi dai Presidenti della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, e della Regione Veneto, Giancarlo Galan, e dal Governatore della Carinzia, Jorg Haider, che si sono incontrati a Troepolach (Austria). (ANSA).14:40

* Tutto bellissimo, saranno scesi in volata dalle nevi di Pramollo e firmato tutto davanti ad un bicchiere di fumante Jagatee... ma non manca qualcuno?? :confused:

Ho guardato sulla Kleine Zeitung: al 7 Marzo a Villa Manin sarà presentata una bozza d' accordo, per ora trilaterale, a Slovenia e Croazia. Dopo di ciò si lavorerà insieme. Illy ha sottolineato che per il pieno funzionamento si dovrànno attendere la regionalizzazione della Slovenia e l' ingresso della Croazia (al più presto nel 2010) nell0 EU. Dopo la firma dell' accordo, il governo italiano avrà 1 mese di tempo per muovere eventuali obiezioni. Silenzio = Assenso.
Domanda dei giornalisti, se le elezioni italiane possono cambiare qualcosa: NO da tutti e 3.
(però nessuno ha chiesto cosa succede con le - circa contemporanee - elezioni austriache :-01#44 )

Cenerentola82
22-02-06, 09:06
EUROREGIONE: FA UN PASSO AVANTI, NASCERA' ENTRO 2010 /ANSA

ILLY, GALAN E HAIDER PROCEDONO; IL 7/3 PROTOCOLLO D' INTESA dell' inviato Alfonso Di Leva (ANSA) - TROEPOLACH (AUSTRIA), 21 FEB - Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia fanno fare un passo avanti all' Euroregione e indicano una data limite - il 2010 - entro la quale dovrebbe nascere la nuova istituzione europea. A segnare la nuova tappa sono stati il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, quello della Regione Veneto, Giancarlo Galan, e il Governatore della Carinzia, Jorg Haider, che a Troepolach, in Austria, nel "Primo Incontro Trilaterale", hanno firmato una "dichiarazione di volontà" con la quale si sono impegnati, dopo il "via libera" del Governo italiano, a sottoscrivere un protocollo d' intesa per la costituzione dell' Euroregione. L' appuntamento è per il prossimo 7 marzo, a Villa Manin di Passariano (Udine), per la formalizzazione di un documento al quale potranno aderire gli altri soggetti interessati alla costituzione dell' Euroregione, che sono la Slovenia e le Contee croate di Istria e Litoraneo-Montana. Quello di Villa Manin sarà un protocollo d' intesa propedeutico alla vera e propria nascita dell' Euroregione, istituzione dotata di personalità giuridica, che - ha spiegato Galan - vorremmo "che nascesse con un atto firmato a sei mani". Un obiettivo "purtroppo non immediatamente realizzabile" - per usare sempre le parole di Galan - a causa di una "ingarbugliata situazione giuridica" e di "non poche resistenze" da parte del Governo centrale, in particolare - ha indicato Galan - dei direttori della Farnesina, in "una prassi - sono sempre parole del Presidente del Veneto - leggermente umiliante, e potrei anche togliere il 'leggermente', che prevede che le Regioni debbano chiedere l' assenso preventivo allo Stato". Il percorso verso l' Euroregione sarà, quindi, "graduale, ma inesorabile", per mutuare la definizione di Galan, perché - ha spiegato Haider - l' Euroregione è "fortemente voluta da popolazioni e istituzioni". Si va avanti, quindi, subito, con le tre Regioni "apripista" dei due Paesi che fanno già parte dell' Unione Europea e che hanno da tempo Regioni perfettamente funzionanti. La volontà di allargare l' intesa a Slovenia e alle due contee croate, però, è assolutamente ferma e chiara, al punto che, oggi, per la prima volta, sono stati definiti in maniera precisa i confini territoriali della futura Euroregione e Illy ha potuto anche anticipare i tempi massimi (il 2010, appunto) entro il quale dovrebbe nascere la nuova istituzione. Le strade da seguire - ha spiegato Illy - sono due: quella del Regolamento Europeo per il Gruppo di Cooperazione Territoriale, per la quale bisogna attendere l' adesione della Croazia all' Unione Europea e l' istituzione delle Regioni in Slovenia e che ragionevolmente può collocare la nascita dell' Euroregione entro il 2010. Oppure, per anticipare i tempi - ha spiegato Illy - si può seguire la strada dell' approvazione del secondo addendum della Convenzione di Madrid del Consiglio d' Europa che dovrà poi essere ratificato dai Parlamenti dei quattro Paesi. La volontà di andare avanti sulla strada dell' Euroregione ha portato Illy e Galan a non tener conto, in una sede internazionale, dello scontro in atto fra i due (e pure emerso con chiarezza a Troepolach, sulla richiesta di referendum di quattro comuni veneti di passare al Friuli Venezia Giulia) e li ha portati a definire, insieme ad Haider, anche le prossime collaborazioni tra le tre Regioni "apripista" dell' Euroregione. La rotta individuata è sia quella di ampliare le eventuali cooperazioni bilaterali già oggi esistenti (che potranno poi essere estese anche a Slovenia e contee croate), sia quella di proiettare queste progettualità nella prossima programmazione finanziaria dell' Unione Europea. I settori individuati sono quelli dei trasporti, soprattutto in ambito ferroviario, le materie medico-sanitarie, i vari aspetti del turismo, la cultura e la cooperazione scientifica. (ANSA).

ambrosini
23-02-06, 12:51
REGIONI: GALAN, EMOZIONA OK CROAZIA A ISTRIA PER EUROREGIONE

(ANSA) - ASIAGO (VICENZA), 6 FEB - "Forse sono le cose che emozionano pochi, ma il fatto che la Repubblica croata abbia dato l'autorizzazione all'Istria di far parte dell'Euroregione é una cosa straordinaria". E' il commento che il presidente del Veneto Giancarlo Galan ha riservato all'ingresso in qualità di osservatore della regione istriana nel progetto di realizzazione di una grande regione centroeuropea, nata per iniziativa di Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Veneto e tesa ad una sempre maggiore collaborazione tra queste aree. "Proprio loro che sono reduci da un sistema biecamente centralistico - ha spiegato Galan oggi a Asiago - e che hanno sempre ostacolato l'autonomia dell'Istria. Andiamo avanti oltre le più ottimistiche previsioni perché sappiamo che oltre al governo croato ci sarà da affrontare quello italiano e non sarà un'operazione facile".

Secondo me,proprio per questi motivi,bisogna investire di più in marketing.
Non so come sia da voi ma,qui in Veneto,nella popolazione non viene fatto crescere il seme dell'euroregione......pochi sanno di questo progetto...Galan,insieme ad Illy ed Haider,dovrebbe organizzare occasioni di scambio culturale in ogni comune....musica,mostre,libri,vanno bene anche feste della birra o del vino o del pesce o di quel che volete....tutto serve a far crescere il sentimento euroregionalista.
C'è bisogno di avere il popolo dietro....sbaglio?

Mitteleuropeo
23-02-06, 13:20
Secondo me,proprio per questi motivi,bisogna investire di più in marketing.
Non so come sia da voi ma,qui in Veneto,nella popolazione non viene fatto crescere il seme dell'euroregione......pochi sanno di questo progetto...Galan,insieme ad Illy ed Haider,dovrebbe organizzare occasioni di scambio culturale in ogni comune....musica,mostre,libri,vanno bene anche feste della birra o del vino o del pesce o di quel che volete....tutto serve a far crescere il sentimento euroregionalista.
C'è bisogno di avere il popolo dietro....sbaglio?

* Sono perfettamente d' accordo con te.
Illy non sa fare il marketing nemmeno al suo partito (però al caffè lo faceva benissimo). Però, nonostante il non-marketing, la gente ha capito che è una cosa seria e ben fatta e penso che la maggioranza sia a favore. Se non altro per l' assistenza sanitaria.

Haider (incomprensibilmente per il "padre" dell' Euregio) preferisce disquisire su cose essenziali, tipo i cartelli bilingui. Così facendo confonde la gente sul tema "sloveni": nemici in casa o alleatiin Euregio? Comunque c'è la percezione popolare del tema, meno che in FVG, ma c'è.

In Veneto credo che c'è molta confusione tra le idee di fondo: Padania vs. Serenissima vs. PNE vs. Euregio... Vi riempiono la testa con troppe cose!

Il problema dei rapporti culturali: posso parlare solo per quello di cui io stesso mi occupo, quindi FVG e Carinzia. La struttura è diversissima.

In FVG si parte dal dogma che alle manifestazioni culturali si entra gratis ed i soldi li mette la Provincia attraverso associazioni. Il risultato è che nella sola Regione ci sono oltre 900 associazioni culturali, per lo più composte da una o due persone. Dato che non si fa pagare nulla al pubblico e la Provincia, almeno a TS, guarda un po' più agli "amici degli amici" che al contenuto, la qualità è scadente e le associazioni si combattono invece di cooperare, per essere in meno a spartirsi i fondi.

In Carinzia c'è l' obbligo (morale) di far pagare il biglietto per qualsiasi manifestazione. Per esempio, l' ingresso a una presentazione di un libro costa 5 Euro. Il Land dà contributi (pochi) solo alle associazioni che fanno pagare ingresso. Il risultato è che ci sono pochissime associazioni culturali, ma ciascuna composta anche di 30-40 persone. Quindi, essendo la qualità sottoposta al giudizio del "mercato" (se fa schifo la gente non ci va, quindi non paga il biglietto, quindi niente sovvenzioni), è decisamente superiore.

Se organizzi qualcosa di "transfrontaliero", o parti dalla Carinzia (associazione dominante) e il FVG si adegui, o ti trovi tra i piedi squallidi personaggi, messi a capo di associazioni solo perchè conoscono quello "giusto" in Provncia. Il risultato, nel primo caso è che la manifestazione te la fai in Carinzia e forse ti vengono 4 gatti dal FVG; nel secondo, si troveranno di fronte 1 associazione grande e monolitica e 5-6 gruppuscoli, spesso tanto rapaci quanto litigiosi ed incompetenti. Allora sorry, I am a Chinese :-01#44

ambrosini
23-02-06, 14:54
* Sono perfettamente d' accordo con te.
Non avevo dubbi!Leggo sempre con la massima attenzione i tuoi post e mi trovo sempre a sottoscriverli quasi interamente. ;)


In Veneto credo che c'è molta confusione tra le idee di fondo: Padania vs. Serenissima vs. PNE vs. Euregio... Vi riempiono la testa con troppe cose!
Gigante economico e nano politico..... :rolleyes:
Mi scontro giornalmente con questa situazione disaggregante ma la fiamma della speranza cresce dentro di me.Cresce perchè:
-sebbene i mass media locali vi riservino spazio praticamente nullo il termine euroregione comincia ad essere conosciuto
-come dicevi tu,chi la conosce ha capito che è una cosa seria
-chi non ne ha mai sentito parlare ascolta interessato la mia sommaria spiegazione e puntualmente esclama "xe na bea roba!"
-la grandissima maggioranza dei Veneti prova un sentimento di vera fratellanza verso gli altri popoli di questa euroregione
-culturalmente,turisticamente,economicamente il Veneto medio guarda a est-nord-est da sempre


Se organizzi qualcosa di "transfrontaliero", o parti dalla Carinzia (associazione dominante) e il FVG si adegui, o ti trovi tra i piedi squallidi personaggi, messi a capo di associazioni solo perchè conoscono quello "giusto" in Provncia. Il risultato, nel primo caso è che la manifestazione te la fai in Carinzia e forse ti vengono 4 gatti dal FVG; nel secondo, si troveranno di fronte 1 associazione grande e monolitica e 5-6 gruppuscoli, spesso tanto rapaci quanto litigiosi ed incompetenti. Allora sorry, I am a Chinese :-01#44
Il punto "cultura" avrebbe bisogno di una decina di serate in trattoria per essere affrontato con completezza.... :D
Vanno bene i festival di musica da camera,vanno bene le mostre del tal pittore ma dobbiamo anche portare lo stand della Brauerei Hirt alla sagra di Caldogno e di Buttrio,dobbiamo portare il CAI di Trieste a Sappada,dobbiamo portare l'associazione anziani di Petzen a Venezia,dobbiamo portare le micro-aziende del Veneto e del Friuli VG che fanno macchine per il lattiero-caseario alla fiera del bestiame di...non mi ricordo il nome del paese carinziano.
Abbiamo bisogno di tornare a conoscerci e per farlo si dovrebbe partire dalle cose semplici,dalle cose che interessano la massa della popolazione nella vita di ogni giorno....Galan,Haider,Illy devono assolutamente creare un coordinamento in questa direzione,ma va fatto ora,altrimenti nel 2010 avremo (forse) l'euroregione ma non avremo gli "euroregionalini"........

Mitteleuropeo
23-02-06, 15:36
Vanno bene i festival di musica da camera,vanno bene le mostre del tal pittore ma dobbiamo anche portare lo stand della Brauerei Hirt alla sagra di Caldogno e di Buttrio,dobbiamo portare il CAI di Trieste a Sappada,dobbiamo portare l'associazione anziani di Petzen a Venezia,dobbiamo portare le micro-aziende del Veneto e del Friuli VG che fanno macchine per il lattiero-caseario alla fiera del bestiame di...non mi ricordo il nome del paese carinziano.
Abbiamo bisogno di tornare a conoscerci e per farlo si dovrebbe partire dalle cose semplici,dalle cose che interessano la massa della popolazione nella vita di ogni giorno....Galan,Haider,Illy devono assolutamente creare un coordinamento in questa direzione,ma va fatto ora,altrimenti nel 2010 avremo (forse) l'euroregione ma non avremo gli "euroregionalini"........

* Tutto giusto, ma i problema resta quello di fondo: parlo solo per il FVG, ma anche i soldi li trovi, però ti scontri con l' inesistenza di "mano d' opera", sia per eventi di classica cultura che per Brauerei Hirt & Co. Quello che viene fatto è opera esclusiva dell' azienda interessata e/o dell' importatore nell' altra Regione. Promotrieste è in mano di astratti "master di marketing" che vivono mille miglia al di fuori della popolazione, la Fiera di Trieste non è più in grado di esercitare una funzione aggregante (tutto a prezzi esorbitanti e zero posteggi), la Festa dei Popoli della Mitteleuropa di Giassico viene disertata apposta da tutte le associazioni mitteleuropee per sgradimento verso la persona dell' organizzatore... Resta, tra le cose utili e ben fatte, solo Friuli DOC a Udine, l' unico evento direttamente sponsorizzato dalla Regione ed organizzato dal Comune e dall' ex APT di Udine.
Se dai un' occhiata sul mio sito, vedrai (sotto "manifestazioni") che da anni mi do da fare nel senso che indichi tu, ma purtroppo l' Associazione dopo un anno è stata infiltrata pesantemente da squallidi personaggi con mire molto diverse da quelle originarie che si sono messi nella posizione di "o si fa come voglio io o blocchiamo tutto", tipo Camber e Antonione :-01#44 . L' alleanza (virtù sorta dalla necessità di materiale umano) con altre associazioni ha prodotto battibecchi da cortile tra primedonne mancate, ovviamente con l' intento di eliminarsi a vicenda per ridurre il numero dei "commensali".

Finchè sopravviverà il sistema delle sovvenzioni pubbliche ad personam non si ridurrà il tasso di litigiosità e sarà impossibile una qualsiasi coordinazione.
La soluzione sarebbe drastica ma semplicissima: come in Carinzia non ci siano manifestazioni, nemmeno sagre della salsiccia, senza biglietto d' ingresso. Con 4 Euro a testa la gente continuerebbe a venire e l' evento si finanzierebbe da solo. Chi organizza e lavora potrebbe emettere una fattura (nei limiti della decenza) e non cedere alla tentazione di "arrotondare" su spese poco quantificabili.
Per la vera cultura: biglietto di 5 Euro e parziale (e anticipata) sovvenzione della Regione, legato alla verifica preventiva ed ex post della qualità. La Regione, inoltre, per eventi riconosciuti culturali, dovrebbe vigilare sulla par condicio della pubblicazione sui quotidiani, altrimenti agli "amici dei politici" si sostituiscono gli "amici dei giornalisti".

Cenerentola82
24-02-06, 09:55
da ilgazzettino.it 23/2/06

L'OSTACOLO ROMANO SULLA VIA DELL'ALPE ADRIA

È con ogni probabilità il progetto istituzionale più ambizioso fra le regioni europee. Ma l'Euroregione Alpe Adria ha davanti a sé ostacoli, oltre che politici, soprattutto giuridici. Se le Regioni che vogliono darle vita sono intenzionate ad andare avanti, queste devono scontrarsi ancora con la freddezza dei governi nazionali (specie quello italiano): un elemento fortemente condizionante nel quadro normativo internazionale a disposizione oggi per la cooperazione transfrontaliera, che ha come sua pietra miliare la Convenzione di Madrid. Siglato nel maggio del 1980 e ratificato dall'Italia con una legge di 4 anni dopo, quello madrileno è un trattato sottoscritto sotto l'ombrello del Consiglio d'Europa (di cui sono membri anche paesi exta-Ue) dove gli Stati si sono impegnati per la prima volta ad "agevolare la cooperazione transfrontaliera tra le collettività e autorità territoriali" con l'impegno di "promuovere la conclusione degli accordi e intese", nel rispetto delle norme dei singoli Paesi. Un primo passo fatto in un periodo in cui iniziavano le prime forme di collaborazione come la stessa Comunità di lavoro Alpe Adria (nata nel 1978). Ma la Convenzione del '80, seppur rilevando come la cooperazione dei poteri locali e regionali d'Europa è utile a "valorizzare e a incrementare lo sviluppo delle regioni di frontiera", ha un basso contenuto vincolante per gli Stati. La legge italiana che la ha recepita, infatti, ribadisce che la conclusione d'intese deve essere sempre anticipata dalla un accordo interstatale che disciplini la cooperazione. Il testo originario è stato però rafforzato nel '95 dalla firma, a Strasburgo, di un protocollo aggiuntivo che riconosce esplicitamente alle "collettività territoriali" il diritto di sottoscrivere accordi transfrontalieri e, in particolare, di costituire organismi di cooperazione transfrontaliera che abbiano anche personalità giuridica: una formulazione che permetterebbe la creazione dell'Euroregione. Il documento è stato siglato dall'Italia che però non lo ha mai ratificato. Insomma, se si volesse seguire la strada della Convenzione, bisognerebbe trovare una sponda convinta nel Governo nazionale che negli ultimi anni ha dimostrato freddezza alla promozione del progetto. Ci hanno provato anche due parlamentari regionali, Alessandro Maran (Ds) ed Ettore Rosato (Id), presentando nel 2004 un Pdl per superare questi ostacoli normativi. Parlando delle molteplici iniziative transfrontaliere in atto fra Italia, Austria e Slovenia, i due deputati proponevano di individuare nel Friuli Venezia Giulia l'Ente di coordinamento di queste attività, dando alla Regione la competenza di siglare gli accordi quadro previsti dalla legge di ratifica della Convenzione. Ma la proposta non ha mai superato l'esame della Commissione Esteri. Una spinta alla collaborazione "orizzontale" fra le Regioni potrebbe però arrivare dall'Ue. Già nel luglio del 2004 l'allora Commissione Prodi aveva preparato una proposta di Regolamento per l'istituzione dei Gruppi Europei di cooperazione transfrontaliera (Gect): enti di personalità giuridica che possano essere lo strumento per superare gli ostacoli alle politiche transconfinarie. Una vera e propria Euroregione, dunque, con capacità di spesa, bilancio e organi rappresentativi. Per la sua istituzione sarebbe sempre necessario un accordo fra gli Stati delle Regioni interessate, ma nel caso ciò non fosse realizzato al meglio il Regolamento, invocando il principio di sussidiarietà, prevede che sia la stessa Ue a prendere misure utili a favorirne la creazione. Un testo che potrebbe essere una rivoluzione negli assetti istituzionali comunitari, tanto più se si considera che con il rango di Regolamento, nel momento della sua entrata in vigore sarebbe immediatamente applicabile in tutta l'Ue. Ma è proprio questa sua straordinaria forza innovativa che ne sta rallentando l'iter ed è presumibile che semmai questa coraggiosa formulazione giuridica troverà consenso, il testo che uscirà da Bruxellese sarà significativamente limato. Nel caso Alpe Adria anche questa soluzione avrebbe comunque dei limiti: le due regioni croate (Istria e Litoraneo-Montana) fino all'ingresso del paese nell'Ue, resterebbero fuori dal progetto ed è difficile pensare che il Paese possa diventare membro effettivo prima del 2010. La soluzione più attuabile nel beve-medio periodo è, dunque, quella di una legge nazionale che ratifichi il protocollo del '95 o quantomeno favorisca le due Regioni italiane nella realizzazione del nuovo soggetto euroregionale. Illy e Galan dovranno, dunque, continuare a bussare a Roma.

ambrosini
26-02-06, 23:59
* Tutto giusto, ma i problema resta quello di fondo: parlo solo per il FVG, ma anche i soldi li trovi, però ti scontri con l' inesistenza di "mano d' opera", sia per eventi di classica cultura che per Brauerei Hirt & Co. Quello che viene fatto è opera esclusiva dell' azienda interessata.....

Grazie per la spiegazione.

Zmajcek
27-02-06, 01:52
Buona la Hirt....

Cenerentola82
06-04-06, 08:09
EUROREGIONE:ILLY,ALTRI VINCOLI? RISPETTERO' SOLO COSTITUZIONE

(ANSA) - TRIESTE, 5 APR - Se davanti alla creazione dell' Euroregione "permarranno vincoli legislativi, faremo riferimento alla Costituzione anche a rischio di non rispettare qualche legge": lo ha detto il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, interpellato dall' Ansa a margine di una lezione che ha tenuto oggi agli studenti internazionali della Mib School of Managment di Trieste, che riguardava proprio i temi dell' Europa. Illy ha auspicato che l' Euroregione possa essere realizzata entro il 2009-2010, anche se permangono limiti dal punto di vista legislativo da parte italiana. Il Paese ha infatti ratificato la Convenzione di Madrid che permetterebbe la creazione del nuovo soggetto transfrontaliero ma ha imposto una procedura che prevede l' obbligo di accordi fra gli Stati di cui fanno parte le Regioni interessate. Inoltre l' Italia non ha ancora ratificato l' addendum alla Convenzione che permetterebbe una rapida costituzione del nuovo ente locale europeo. L' altra soluzione possibile per la nascita dell' Euroregione è l' approvazione di un nuovo regolamento europeo, la cui bozza è gia stata proposta, che avrebbe applicazione nell' ordinamento nazionale. Se l'obiettivo è il 2009-2010, per Illy "allora potremmo arrivare sia con uno che con l' altro. Il regolamento europeo può essere approvato in tempi più brevi - ha ricordato - anche se dovremmo aspettare l' ingresso della Croazia nel 2008 o più probabilmente nel 2009, mentre l' addendum alla Convenzione di Madrid, richiede tempi più lunghi per la firma, l' approvazione e la ratifica e probabilmente cercheranno di lasciare ancora qualche paletto, come l' obbligo di accordi bilaterali propedeutici a quelli fra gli Enti locali". "Noi peraltro - ha aggiunto Illy - non escludiamo, visto che siamo convinti di essere nel giusto, anche di provare un approccio rigorosamente rispettoso della Costituzione anche a rischio di non rispettare qualche legge. Secondo i principi giuridici nella gerarchia delle fonti, la Costituzione prevale su tutto, quindi se la Costituzione dice che gli Enti hanno delle facoltà, quelle di collaborare nelle materie di loro competenza con Regioni diverse nel proprio Paese o in altri, noi riteniamo di poterlo fare. Quindi se permarranno vincoli legislativi - ha concluso - noi faremo riferimento alla Costituzione". (ANSA).

Mitteleuropeo
20-04-06, 11:47
Da www.cjargne.it

SELLA NEVEA- Comprensorio Canin gioiello Alpi Orientali
Potrà divenire un "piccolo gioiello delle Alpi Orientali" il comprensorio turistico del Canin nel momento in cui sarà realizzata la saldatura degli impianti sciistici di Sella Nevea e di Bovec/Plezzo. Un piccolo gioiello, aperto agli sciatori da ottobre a maggio, segnale importante di cooperazione transfrontaliera ma soprattutto di grande beneficio economico per le due comunità della Val Raccolana e dell'Alto Isonzo, che potrebbe puntare anche ad attirare i sempre crescenti flussi di turisti della neve che giungono dal Centro Europa. Su questa prospettiva di sviluppo, è stato osservato, da ambedue le parti - quella del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia - è precisa e netta la volontà di proseguire, anche perché il restyling del demanio sciabile di Sella Nevea fa parte dell'ampio programma di valorizzazione della montagna che Regione e Promotur hanno avviato ormai da anni. A Sella Nevea a gennaio è stato inaugurata in quota la nuova seggiovia biposto "Rifugio Gilberti" ed è già in programma la ristrutturazione del piazzale a Sella, la realizzazione di una nuova seggiovia al posto degli attuali skilift, la sostituzione dell'attuale funivia del Canin in una telecabina bifune con una portata minima di 1.800 persone/ora. Un impianto analogo potrebbe quindi "coniugare" gli impianti di Sella Nevea con quelli di Bovec, che oggi si presenta agli sciatori con circa 15 chilometri di piste (e buoni percorsi di scialpinismo), tre tronchi di cabinovia (dai 460 metri in valle ai 2.200 metri sotto il monte Prestreljenik), tre seggiovie ed uno skilift ed una ricettività di circa due mila posti letto. A conclusione della giornata a Sella Nevea il presidente della Regione ha partecipato a Piani di Qua, in Val Raccolana, assieme ai sindaci di Chiusaforte, Malborghetto-Valbruna, Ravascletto, Trasaghis e Treppo Carnico, alla tradizionale Festa degli Gnocchi che ormai da una quarantina d'anni celebra nelle piccole frazioni di Piani di Qua, Piani di Là e Piani di Sotto il ritorno del sole dopo i mesi invernali.

* Ma non dicono quando tutto questo sarà realtà. :-01#44

Mitteleuropeo
04-05-06, 13:02
Da www.cjargne.it

TOLMEZZO- Carniamusei, gemellaggio scuole Carnia-Carinzia
"Le Scuole della Carnia e della Carinzia si gemellano in museo", è questo il nome del progetto attivato da CarniaMusei, la rete museale della Comunità Montana della Carnia per promuovere, attraverso l'arte, lo scambio di idee ed esperienze fra le scuole della Carnia e quelle carinziane. A partecipare all'evento, dedicato quest'anno all'archeologia, sono stati l'ISIS Paschini-Marchi di Tolmezzo e l'Istituto commerciale di Hermagor. L'iniziativa si è svolta anche in collaborazione con l'amministrazione comunale di Zuglio, che ha messo a disposizione la struttura e il personale del Civico Museo Archeologico Iulium Carnicum, attraverso il quale i ragazzi hanno potuto conoscere e quindi presentare ai colleghi una delle più pregevoli realtà museali del territorio. La preparazione all'incontro vero e proprio è iniziata con la visita alla scuola italiana del personale di CarniaMusei, cui è seguito un percorso conoscitivo, in classe e in museo, durante il quale gli studenti hanno preparato una visita guidata al museo in lingua tedesca; contemporaneamente sono stati coltivati i rapporti, via e-mail, con la scuola carinziana. Nel corso della giornata di "scambio", infine, i ragazzi si sono potuti conoscere di persona presso il museo di Zuglio e, alla visita guidata, svolta con professionalità dagli studenti italiani, è seguito un momento di gioco a gruppi misti, che ha favorito la comunicazione tra i ragazzi. Nei prossimi mesi il progetto si completerà con la visita della scuola carnica alla Pinacoteca di Nötsch - facente parte della rete museale Karnische Museen, nelle vicinanze di Hermagor, partner di CarniaMusei - dove i ragazzi carinziani illustreranno, in lingua italiana, agli amici carnici, i dipinti esposti.

Cenerentola82
04-05-06, 13:28
Da www.osservatoriobalcani.org 02.05.2006
Da Capodistria, scrive Franco Juri

Il sogno del governatore e le sue periferie

Trasformare il Friuli Venezia Giulia in un nodo di flussi energetici destinati all’Europa? Sembra essere questo il sogno del governatore Illy, ma per realizzarlo serve quantomeno l’accordo di Slovenia e Croazia.
Autostrade, treni ad alta velocità, autoporti, ma anche terminal di rigassificazione, gasdotti, oleodotti. Il sogno di Riccardo Illy, il governatore del Friuli Venezia Giulia, sembra avviato alla propria materializzazione. Il Friuli Venezia Giulia potrebbe trasformarsi in un collettore chiave dei traffici e dei flussi energetici per mezza Europa.

Un sogno ambizioso che spiega l'attivismo del governatore alla ricerca di un circondario “amico”, un’ “euroregione”, come la chiama lui, che sposi le sue tesi e la sua voglia di fare di Trieste e di Gorizia dei nodi strategici lungo il quinto corridoio europeo ma anche di ridisegnare la mappa europea delle vie del gas e del petrolio. Tagliare le corna alla Russia di Putin, ora fondamentale per i fabbisogni europei, ed attrarre verso il Friuli Venezia Giulia le rampanti economie dell'Europa centrale e orientale.

Il sogno di Illy, secondo alcuni osservatori, conterebbe sul sostegno americano e su quello di importanti multinazionali impegnate a gestire la liberalizzazione, fortemente incoraggiata dalla Commissione Europea, del mercato energetico, in primo luogo di quello del gas naturale. Ed è in quest'ottica che Illy punta ad un patto di ferro con la Slovenia e la Croazia, per ora ancora diffidenti e recalcitranti, ma anche prive di una visione strategica dei propri ruoli in quest'area d'Europa e indebolite da reciproci e “insuperabili” contenziosi di matrice “jugoslava” (confini, successione, infrastrutture comuni, nazionalismi), e quindi tentate a concedersi singolarmente alle lusinghe del lungimirante governatore, ognuna con l'illusione di marginalizzare i vicini cugini ex-jugoslavi.

Il caso dei contestati terminal di rigassificazione previsti nel golfo di Trieste e che hanno provocato la protesta degli ambientalisti e della società civile più direttamente interessata, è particolarmente eloquente. I verdi croati propongono, quale alternativa ai rischiosi terminal previsti sull'isola di Krk (Veglia) e nel golfo di Trieste, un uso razionale e comune delle piattaforme dismesse nel mare aperto a 30 km a sud di Pola. Ma rimangono inascoltati.

E di fronte ad una protesta che si diffonde a macchia d'olio e che vede uniti verdi ed ecologisti di tutti i tre gli stati nord-adriatici contermini, Illy cerca alleanze con i governi, facendo un'assidua corte soprattutto a quello di Lubiana. Alcuni pranzi e cene e qualche moina al ministro degli Esteri sloveno Dimitrij Rupel, particolarmente sensibile agli interessi americani - come alluso di recente da Alexander Lucu sull'edizione domenicale del (Ne)Delo - sono riusciti ad evitare una protesta formale del governo sloveno per gli invadenti progetti dei due terminal nel golfo, che nell'impatto ambientale e nelle inevitabili misure di sicurezza coinvolgeranno direttamente anche le acque territoriali slovene, modificando persino l'attuale regime di navigazione verso e dai porti dell'alto Adriatico.

Illy ha scritto anche a Janez Janša seguendo la collaudata tattica del bastone e della carota; ad una prima fase di reiterata marginalizzazione delle preoccupazioni di Lubiana è subentrato il corteggiamento, fatto di promesse, offerte di gas a prezzo modico e lusinghe, per poi lasciar intendere alla Slovenia che se dovesse porre degli ostacoli ai terminal, la regione aprirebbe tutta una serie di problemi ecologico-transfrontalieri che imbarazzerebbero Lubiana.

L'ha detto a chiare lettere Lodovico Sonego, assessore alla pianificazione di Illy, minacciando di problematizzare i serbatoi di combustibile sistemati sin dagli anni 60 a Sermino presso Capodistria. Si tratta naturalmente di un bluff, essendo tali serbatoi di lunga meno numerosi, pericolosi e problematici di quelli italiani a Dolina, presso Trieste a pochi metri dal confine, che tra l'altro furono già bersaglio di un attentato palestinese nel 1972. Ma questo dosaggio di offerte e minacce rientra nel “negoziato” con dei paesi vicini considerati ancora alla stregua di una “periferia” necessaria ai grandi progetti energetico-industriali di Illy.

E sulla polemica concernente i rigassificatori, il cui iter sta procedendo a Roma senza che Lubiana sia stata ancora invitata a dire la sua sul prevedibile impatto transfrontaliero, s'innesta il grande progetto transbalcanico dell'oleodotto, seguito forse anche da un gasdotto, Costanza-Trieste. Se i protocolli in merito dovessero essere firmati in breve tempo, con o senza la Slovenia che per il momento ha congelato il proprio sostegno alla grande opera e la concessione di 30 km lungo la propria zona carsica, i lavori tra Romania, Serbia e Croazia dovrebbero partire già alla fine di quest'anno. Il tracciato previsto ha infatti delle alternative nell'ultimo tratto. Per evitare la Slovenia l'oleodotto attraverserebbe l'Istria e affonderebbe in mare seguendo la linea di contatto tra le acque territoriali croate e quelle italiane per riaffiorare infine a Trieste.

Una soluzione questa che entrerebbe in collisione diplomatica con la Slovenia in quanto Lubiana ha di recente dichiarato una propria zona ecologica (in verità molto virtuale e in chiave anticroata) proprio lungo il fazzoletto di mare previsto per l'oleodotto. È strano ma anche indicativo che ad annunciare questo prevedibile contenzioso sia proprio “Il Piccolo” nelle sue pagine “Istriane”. Un modo insomma di avvertire o di “provocare” i vicini sloveni, alludendo ad un riconoscimento tout-court della sovranità croata sul mare conteso, per ottenere una contropartita.

Insomma, un ben congeniato gioco delle parti, un pressing teso a smussare le bizze slovene e a favorire il tracciato originale ma anche i piani delle multinazionali (Endesa e Gas Natural) che a braccetto con la Friulia (l'ente finanziario della regione), prevedono la costruzione dei rigassificatori nel golfo di Trieste, uno dei quali sorgerebbe più vicino alla costa slovena che a quella italiana. Un business esorbitante, tanto più se il terminal gas in-shore di Zaule, presso Muggia, a soli 3 km dal confine sloveno, già in procedura d'arrivo, dovesse dedicarsi esclusivamente alla vendita di gas ai paesi dell'Europa orientale.

Il WWF del Friuli Venezia Giulia protesta e avverte; la valutazione dell'impatto ambientale è già in corso nonostante il progetto non preveda alcun tracciato del gasdotto che unirà l'impianto alla rete di distribuzione. Gli ambientalisti non hanno dubbi; altro che fabbisogno regionale! Per piazzare i tubi si attendono i clienti dell'Est; ecco perché Illy un giorno sì e uno no è in Slovenia a convincere i locali manager a sganciare i russi e a comprare a Trieste.

Cenerentola82
24-05-06, 12:01
EUROREGIONE: INCONTRO IACOP CON VICEPRESIDENTE CONTEA FIUME

(ANSA) - TRIESTE, 23 MAG - Il processo di costituzione dell' Euroregione e i rapporti bilaterali di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Contea Litoraneo-Montana di Croazia (la regione di Fiume): sono stati questi i temi al centro di un incontro svoltosi oggi a Trieste tra l' assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop, e il vicepresidente della Contea, Luka Denona. In particolare - informa una nota della Regione - è stata valutata l' opportunità di rafforzare la collaborazione istituzionale, per quanto riguarda i progetti che potranno essere sviluppati grazie ai finanziamenti comunitari. Nella riunione, alla quale è intervenuto anche il vicepresidente di Informest, Ugo Poli, sono stati inoltre approfonditi i temi relativi alla protezione ambientale, all' informatizzazione del sistema sanitario della Contea, e alla collaborazione nel settore infrastrutturale. (ANSA).

Cenerentola82
26-05-06, 13:07
Da ilGazzettino.it
Euroregione, oggi vertice delle Assemblee legislative

Trieste
Il tema dell'EuroRegione verrà trattato questa mattina nel corso di un incontro in Consiglio regionale, a Trieste , al quale sono state invitare le rappresentanze delle Assemblee legislative di Slovenia, Carinzia, Veneto, Contea Istriana, Contea Litoraneo-Adriatica. L'inizio dei lavori è stato fissato per le 11, la conclusione alle 13. Dopo gli incontri degli esecutivi delle diverse amministrazioni regionali e del governo sloveno coinvolti nel progetto di cui il Friuli Venezia Giulia è promotore, tocca quindi ai presidenti delle assemblee legislative, organi politici e di indirizzo che necessariamente dovranno essere coinvolti nel cammino che porterà ad un soggetto o associazione destinato a imprimere una forte accelerazione nel campo della collaborazione transfrontaliera. Per il Veneto dovrebbe essere presente il vicepresidente del Consiglio regionale, Achille Variati, mentre dalla Corinzia arriverà il presidente del Landtag Jorg Freunschlag, che prima della riunione "euroregionale" avrà un colloquio personale con Tesini, essendo coordinatore dei consigli regionali austriaci, come il collega friulgiuliano lo è di quelli italiani.

Mitteleuropeo
26-05-06, 13:46
dalla Corinzia arriverà il presidente del Landtag Jorg Freunschlag, che prima della riunione "euroregionale" avrà un colloquio personale con Tesini, essendo coordinatore dei consigli regionali austriaci, come il collega friulgiuliano lo è di quelli italiani.

* Siamo in ottime mani: Freunschlag è un convinto sostenitore dell' Euroregione già dal 2000. Quella volta sperava che la spinta in FVG venisse da Antonione e Guerra. Ma dal primo giunsero solo incontri ad effetto e dalla seconda il nulla (l' Euroregione era "antipadana"). Andava molto d' accordo con Martini, che anche lui avrebbe voluto spingere ed ora ha continuato il rapporto con Tesini.
Secondo me, se in Carinzia con le elezioni di settembre resta lo status quo, non abbiamo da preoccuparci. Se invece Gabi Schaunig (SPOE), che sarà sicuramente eletta, coltiva con successo il progetto di "salvare l' argento di famiglia" assieme a OEVP e Verdi (quindi formare una coalizione anti-Haider), allora immagino problemi. Questo accadrà se il BZOE non riceve un mandato diretto per il parlamento, quindi esce da questo e la coalizione in Carinzia, già fatiscente, riceve il colpo finale. :-00w09d

Cenerentola82
01-06-06, 09:00
REGIONI: TESINI A CONSIGLIO EUROPA,EUROREGIONE E' STRATEGICA

(ANSA) - TRIESTE, 31 MAG - L' Euroregione è un' intuizione strategica e un progetto politico di grande rilievo già tradotti in realtà, come dimostra l' Euroregione Adriatica che coinvolge il Friuli Venezia Giulia: ne ha parlato a Strasburgo, al Consiglio d' Europa, impegnato nella 13.ma Sessione plenaria del Congresso dei Poteri Locali, il Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Conferenza dei Parlamenti regionali italiani, Alessandro Tesini, "raccogliendo - ha riferito lo stesso Consiglio Regionale - l' interesse e l' incoraggiamento dei partecipanti". Si tratta - ha sottolineato Tesini - di un'esperienza che fa da battistrada ad altre, come quella lanciata lo scorso marzo in Romania di una Euroregione del Mar Nero, o quella del Mar Baltico, ancora progetto.
E' questa la dimensione - ha detto Tesini - che potrebbe permettere a Regioni con collocazione geopolitica importante, come il Friuli Venezia Giulia, di diventare, assieme ad altre realtà vicine, il vero motore di un nuovo futuro di sviluppo sostenibile e condiviso all' interno e all' esterno dell' Unione Europea, perché - ha spiegato - si tratta di un più duttile strumento di cooperazione interregionale che coinvolge sia i Paesi dell' Unione Europea che quelli confinanti o dirimpettai, favorendo il miglioramento delle relazioni istituzionali, politiche ed economiche tra realtà locali, regionali e nazionali dei Paesi coinvolti. Con l' obiettivo - ha aggiunto Tesini - della good governance, ovvero del giusto coinvolgimento dei poteri locali e regionali che sempre più sembrano offrire la dimensione appropriata per l' ingresso nel processo democratico". Un percorso con molte prospettive - ha detto Tesini riferendo all' Assemblea della dichiarazione d' intenti firmata lo scorso 26 maggio a Trieste dai rappresentanti del Consiglio Regionale del Veneto, del Parlamento di Carinzia, dell' Assemblea della Regione istriana e della Contea litoraneo-montana della Repubblica di Croazia, con la quale si chiede ai rispettivi Governi nazionali e regionali di promuovere forme permanenti e strutture stabili di cooperazione territoriale, quali appunto l' Euroregione. Ieri - ha riferito il Consiglio Regionale - Tesini era intervenuto al meeting della Camera delle Regioni sullo stato e le prospettive del regionalismo, in un confronto con esponenti delle regioni del Quebec, dell' Alsazia e della giapponese Fukishima, sviluppato attorno al documento del belga Jean Claude Van Cauwenberghe incentrato appunto sulle prospettive del regionalismo in Europa. "Oggi manca un vero strumento giuridico del Consiglio d' Europa a protezione dell' autonomia regionale", ha evidenziato Tesini sottolineando l' importanza che sia rafforzata la presenza delle Assemblee regionali in seno al Consiglio e affermando che l' approvazione di una Carta europea dell' Autonomia regionale, finora negata, sarebbe una conquista fondamentale perché essa è lo strumento privilegiato attraverso il quale una società può arricchire la propria essenza democratica e raccogliere nuove sfide. Un obiettivo - ha riferito il Consiglio Regionale - condiviso e assunto come indirizzo anche dagli altri interlocutori che si sono trovati concordi con Tesini anche sul tema del federalismo fiscale, problema comune a tutto il mondo, come è emerso anche dall' esperienza giapponese che, incamminata faticosamente sulla strada del regionalismo, vede un punto di riferimento nell' Europa. (ANSA).

Mitteleuropeo
01-06-06, 10:33
Sbaglio, o qui si stanno confondendo le acque? Quei protocolli si riferiscono a Alpe-Adria, non all' Euroregione taroccata (adriatica).
State a vedere che ce l' hanno messa tra i piedi apposta, come cavallo di troia, per ingarbugliare le carte?

Cenerentola82
01-06-06, 11:36
Forse è solo un errore del giornalista.
Certo che l'idea di questa euroregione adriatica potrebbero anche eliminarla.

Mitteleuropeo
01-06-06, 13:59
Forse è solo un errore del giornalista.


* Anche il Piccolo scrive la stessa cosa, sarà un errore dell' agenzia. Spero che non lo abbiano fatto "solo per insempiar la gente" :-01#44

Imperator (POL)
09-06-06, 02:09
Euroregione adriatica taroccata? Non direi proprio visto che, a differenza di quella adriatico-alpina, quella adriatica già esiste (seppur con obiettivi più modesti). Per l'Adriatico-alpina bisogna vedere che intenzioni ha D'Alema...se ne ha.

Mitteleuropeo
09-06-06, 06:08
Euroregione adriatica taroccata? Non direi proprio visto che, a differenza di quella adriatico-alpina, quella adriatica già esiste (seppur con obiettivi più modesti). Per l'Adriatico-alpina bisogna vedere che intenzioni ha D'Alema...se ne ha.

* Da quanto mi risulta, esistono entrambe in embrione. Per il F-VG una Euroregione Adriatica sarebbe solo un danno, porterebbe ad un avvicinamento a paesi come l' Albania che sanno solo prendere senza dare niente. Invece quella Adriatico-Alpina, oltre ad essere basata sulla collaborazione equa tra economie comparbili, ha i vantaggi di una storia comune e della possibilità di controllo reciproco di onestà tra i governanti. Tu ti fideresti a far controllare certe figure nostrane da montenegrini, albanesi pugliesi? :rolleyes:

Imperator (POL)
09-06-06, 12:56
No, l'adriatica è nata ufficialmente qualche mese fa, ma come detto ha progetti modesti (es. pesca in mare ecc.) e non è incompatibile con l'adriatico-alpina.

Mitteleuropeo
09-06-06, 13:16
No, l'adriatica è nata ufficialmente qualche mese fa, ma come detto ha progetti modesti (es. pesca in mare ecc.) e non è incompatibile con l'adriatico-alpina.

* Finchè si tratta di accordi per la pesca e simili, nulla da obiettare, ma non ti sembra sospetto che si crei un' Euroregione per cose tanto semplici?
A me sa tanto che serve a far confondere le idee ai sostenitori di Alpe-Adria, che porta con sè un concetto molto scomodo a certi amministratori: dover rendere conto del proprio operato anche a gente estranea alle mafiette locali.

Cenerentola82
09-06-06, 13:19
No, l'adriatica è nata ufficialmente qualche mese fa, ma come detto ha progetti modesti (es. pesca in mare ecc.) e non è incompatibile con l'adriatico-alpina.

Ha come obiettivo annacqaure il concetto di euroregione. E di tirare il triveneto verso il Mediterraneo visto che secondo il regime centrale sta guardando un po' troppo verso nord est.

Imperator (POL)
11-06-06, 21:41
http://www.adriaticeuroregion.org
Non preoccupatevi, non sopravvalutatela.

Mitteleuropeo
12-06-06, 19:16
[QUOTE=Imperator

Non preoccupatevi, non sopravvalutatela.[/QUOTE]

* Me la sono guardata, se è tutto lì, effettivamente non è preoccupante. Il problema è la confusione tra le due, che capisco essere due concetti diversissimi. Se qualcuno in malafede mischia i progetti, diventa ancora più difficile spiegare il vero concetto di Alpe-Adria.

nonno libero
12-06-06, 20:20
Io che avevo le idee confuse sull'Euroregione, ho ho solo la certezza di averle ancora più confuse. Potrei in sintesi avere un pò di chiarezza? E'
possibile trovare qualche sito dove possa attingere per capire esattamente cosa si intende per Euroregione? A pelle penso anch'io
di avere più affinità con il Nordest che con il Sudest!

Mitteleuropeo
13-06-06, 11:53
Nonno, quel sito non esiste, purtroppo nemmeno nell' area "Cittadini" o "BZOE" (dove me lo sarei aspettato). Non per essere immodesto, ma penso che le informazioni più complete siano ancora quelle su questo thread di POL.
Purtroppo sul progetto in toto è sceso il "silenzio stampa", sia in Regione che in Carinzia.

Per vostra informazione, 10 gg fa ho scritto a Gabi Schaunig (possibile successore di Haider), chiedendole se, ammesso che o lei o qualcuno del suo partito succeda a Haider come governatore della Carinzia, continuerebbe sulle stesse linee il progetto. Non ho ricevuto risposte e la cosa mi preoccupa, dato che in Austria in genere si usa rispondere.

Cenerentola82
13-06-06, 12:08
Qualcosa c'è su questo sito non 'istituzionale'.
http://www.euregion.net/

nonno libero
13-06-06, 12:13
Ok! Grazie:-:-01#19

Imperator (POL)
13-06-06, 17:41
Avevo fatto una cronologia delle vicende dell'euroregione, vedo se ho tempo di riordinarla, così poi la "linko".
Non ho notizie aggiornate al Governo Prodi, ma come sapete l'ex ministro Fini non aveva dimostrato nessun gradimento per l'iniziativa, e senza il Min Esteri l'ER non si può fare. Va ora capito come si intende muovere D'Alema. Allo stesso tempo Slo e Hr vorrebbero un progetto "leggero" di ER, a differenza di quello "pesante" di Illy.
Si sta ora facendo una specie di studio di fattibilità nell'ambito del progetto "Matriosca", di cui dovremmo sapere qualcosa in autunno.

Cenerentola82
30-06-06, 08:31
[O.T.] Riporto notizia su comunità di lavoro alpeadria. Esiste ancora?
DOMANI ASSEMBLEA PLENARIA STRAORDINARIA DI ALPE ADRIA

(ANSA) - VENEZIA, 29 GIU - E' in programma domani a Klagenfurt in Austria l'Assemblea Plenaria straordinaria dei Presidenti degli Organi Esecutivi della Comunità di Lavoro Alpe-Adria. La Presidenza di turno è della contea ungherese di Baranya. Per il Veneto sarà presente l'assessore regionale Oscar De Bona. Dopo le relazioni sull'attività finora svolta, l'argomento centrale sarà la discussione della proposta di riforma strutturale di Alpe-Adria che dovrà portare ad un sensibile snellimento delle procedure formali e migliorare la comunicazione. L'ordine del giorno prevede anche la presentazione del nuovo sito Internet della Comunità di Lavoro e l'esame di alcune risoluzioni sulle tematiche cultura/lingua, giovani e Unione Europea. (ANSA).

Nuovo sito? Questo?
http://www.alpeadria.org/
[O.T.]

Mitteleuropeo
30-06-06, 10:50
Ho dato un' occhiata al nuovo sito e mi sembra che si tratti del progetto INIZIALE dell' Euroregione, ben più ampio di quello oggetto delle trattative attuali. Infatti, oltre alle Regioni "classiche", questo contiene anche: tutta la Croazia, Lombardia, Oberösterreich, Steiermark, Lombardia, Györ-Moson-Sopron, Vas e Baranya.
Inoltre il sito non parla di Euroregione ma di Comunità di lavoro.

Cenerentola82
25-07-06, 09:02
EUROREGIONE: LUBIANA SEDE DELLA PRIMA RIUNIONE ASSEMBLEE

(ANSA) 24 LUG - Lubiana ospiterà il prossimo 13 novembre il primo appuntamento delle Assemblee legislative che, successivamente, saranno chiamate a ratificare il progetto di Euroregione: lo ha reso noto il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, secondo cui sono stati raccolti "i frutti di quanto seminato prima con l'incontro a Trieste delle Assemblee legislative di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, Regione istriana di Croazia, e Slovenia, e poi con i colloqui con una rappresentanza dell'Assemblea nazionale della Repubblica di Slovenia". In quest'ultima occasione - spiega il Consiglio Regionale - sulla scorta di quanto espresso nella dichiarazione di intenti firmata a Trieste, il Presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Tesini, aveva proposto un'agenda di lavoro per il coinvolgimento delle Assemblee Legislative, in una serie di incontri tematici a livello di Commissioni, con sede itinerante. Il presidente del Parlamento Sloveno, Cukjati ha, quindi, aderito a questo programma di approfondimento, e ha fissato il primo incontro a Lubiana il prossimo 13 novembre, quando si affronterà il tema, di comune interesse, del turismo e delle sinergie di promozione di questi territori sul mercato turistico mondiale. Due i momenti in cui si articoleranno i lavori - aggiunge il Consiglio Regionale - con al mattino una sessione dedicata al processo di Euroregione, e ai suoi sviluppi in sede comunitaria, mentre nel pomeriggio le Commissioni competenti per materia affronteranno il tema del turismo. I successivi appuntamenti tematici - conclude la Regione - si svolgeranno a turno nelle altre realtà interessate dall' Euroregione. A febbraio l'appuntamento è stato fissato a Klagenfurt, in Carinzia.(ANSA).

Liberalix
25-07-06, 09:47
ottimo

Mitteleuropeo
25-07-06, 11:10
Ho letto il Piccolo di oggi: purtroppo continuano ad esserci persone, in questo caso Gottardo, che criticano, dimenticando le proprie colpe passate. Gottardo dice che si tratta di passi piccolissimi (Pramollo), rispetto agli obiettivi strombazzati (cosa crede, che si possa costruire l' Euroregione a cannonate da un giorno all' altro?), che non è merito di Illy, ma di chi lo aveva preceduto (perchè allora, come mi disse personalmente lo stesso Haider, Antonione e Tondo non avevano mai fatto niente, a parte plateali strette di mano in Piazza Grande? Illy almeno è andato subito con 5 proposte concrete). Come massimo della sfacciataggine, Gottardo millanta aver contribuito in modo determinante all'iniziativa quale presidente del Partito Popolare Europeo. A qualcuno risulta che lo sia mai stato?

Mitteleuropeo
24-09-06, 23:48
Prego tutti gli utenti interessati di leggere la discussione seguente:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=287478

Mitteleuropeo
13-10-06, 22:27
L' Euroregione è stata accettata da Prodi ed è stata pure ammessa la partecipazione dell' Istria alla comunità, in quanto la Croazia sembra avere ottime carte per entrare nell' UE.

Mitteleuropeo
10-01-07, 23:55
domani Illy, Galan e Haider si incontreranno a Klagenfurt per firmare un ulteriore accordo propedeutico alla piena realizzazione dell' Euroregione. Sono molto contento di questo, ma mi spiace che la Slovenia non sia presente. Capisco perchè non c'è la Croazia (Istria e Fiume), ma la Slovenia, soprattutto dopo il recentissimo incontro D'Alema-Rupel a Gorizia, avrebbe anche potuto esserci. Non capisco e la cosa mi preoccupa. :-00w09d

Cenerentola82
24-01-07, 17:23
Prima Conferenza dei presidenti delle CdC dell’Euroregione

Giovedì 25 gennaio, nella sala maggiore della Camera di Commercio di Trieste si svolgerà la Prima Conferenza dei presidenti delle Camere di Commercio ed economia dell’Euroregione (Veneto, FVG, Carinzia, Slovenia e Istria).

L’incontro sarà aperto dai saluti di Antonio Paoletti, presidente dell’ente camerale triestino. Seguirà la relazione di Riccardo Illy, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Interverranno, quindi,

- Franz Pacher, presidente della Camera per l’Economia della Carinzia;
- Vinko Micetic , presidente della Camera per l’Economia di Fiume;
- Jasna Jaklin Majetic , segretario generale della Camera per l’Economia di Pola;
- Miroslav Klun, presidente della Camera per l’Artigianato della Slovenia;
- Tomaz Moze, presidente della Camera di Commercio e Industria di Capodistria, in rappresentanza della Camera di Commercio e Industria della Slovenia;
- Federico Tessari, presidente di Unioncamere Veneto e
- Claudio Ferri, vice presidente della Camera di Commercio di Udine.

Dopo la discussione e le conclusioni, sarà firmata la Dichiarazione Finale. Per concludere, si svolgerà una conferenza stampa. Le lingue di lavoro saranno l’italiano, il croato, il tedesco e lo sloveno.

Fonte: CCIAA Trieste

Cenerentola82
31-01-07, 12:56
EUROREGIONE: ILLY,A FEBBRAIO INCONTRO CON SLOVENIA SU INTESA

(ANSA) - TRIESTE, 30 GEN - Un incontro entro febbraio, che consenta di siglare il Protocollo d' Intesa sull' Euroregione definito lo scorso anno a Villa Manin di Passariano (Udine), e "avviare l' analisi per un accordo multilaterale, che sintetizzi i vari accordi bilaterali oggi esistenti": è quanto hanno convenuto oggi a Trieste, in merito alla costituzione dell' Euroregione, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, e il ministro degli Esteri sloveno, Dimitri Rupel. A riferire dei contenuti del colloquio, durato una quarantina di minuti, è stato lo stesso Illy, insieme a Rupel, nel corso di un incontro con la stampa, che si è svolto nel palazzo della Giunta regionale. Secondo Illy, l' incontro del mese prossimo dovrebbe consentire di "indicare i tempi per l' attuazione dell' Euroregione, in modo da poter utilizzare i fondi Interreg attraverso questo nuovo soggetto". Il presidente della Regione ha inoltre ricordato che il regolamento europeo sui Gruppi di cooperazione territoriale (Gect) entrerà in vigore ad agosto e "la data ideale per sfruttare i fondi europei tramite la costituzione del Gect è l' autunno di quest' anno". Il progetto di Euroregione, che si concretizzerà con la costituzione di un Gect, proposto da Illy, riguarda, oltre che Slovenia e Friuli Venezia Giulia, il Veneto, la Carinzia austriaca e le due regioni croate Istria e Litoraneo-Montana.(ANSA).

Mitteleuropeo
22-02-07, 16:40
All’ inizio si sospettavano ancora gli strascichi del carnevale, in quel discorso del mercoledì delle Ceneri, poi Jörgl cominciò ad elencare esempi, costrutti ed argomenti e si capì che era una cosa seria.

Il progetto si chiama “Freistaat Kärnten”, Stato Libero della Carinzia, e non è un’ invenzione recente. Già ai confini di alcuni Länder della Germania, come Bayern, Thüringen e Sachsen dei cartelli inequivocabili rammentano che si sono delle regioni più indipendenti di altre. Anche nelle Repubblica Italiana si conoscono le Regioni a Statuto Speciale, in una di queste ci troviamo proprio noi.

Oltre a motivazioni emozionali, come “chi non sa da dove viene non sa dove va”, ci sono degli argomenti più pratici, come il disinteresse mostrato da Vienna per la Carinzia: per esempio, questa è stata l’ ultimo Land ad ottenere un’ Università. Inoltre, ogni qual volta da Klagenfurt giungevano messaggi culturali di contenuto tradizionalista, la risposta di Vienna era “la Carinzia deve cambiare il suo spirito”, intendendo con ciò l’ appiattimento sulle posizioni culturali del resto dell’ Austria. Un passo notevole in questo senso era già stato fatto con l’ Abwehrkampf (Resistenza) contro i tentativi di annessione da parte della Jugoslavia, a cui la Carinzia rispose con il plebiscito del 1918-1920. Haider si chiede, se tale fedeltà all’ Austria sia stata in seguito ben ripagata.

Il primo e maggiore cambiamento avvenne in direzione opposta a quella auspicata da Vienna: nel 1989 la Carinzia uscì dall’ egemonia dell’ SPOE ed iniziò ad occupare posti pubblici indipendentemente dall’ appartenenza ai partiti. Anche fu il primo Land ad eleggere direttamente gli assessori comunali. Sotto l’ attuale Giunta sono state realizzate importanti riforme a livello di Land, come gli assegni famigliari, l’ indennità di maternità, contributo alla prima scolarizzazione ed importanti infrastrutture. “Gusenbauer invece ha mantenuto solamente una promessa in vita sua: quella fatta alla madre mentre giocava all’ asilo, che sarebbe diventato Cancelliere”.

Questo discorso, mirante a contrapporre un “modello Carinzia” ad un “modello Vienna”, è stato accolto, secondo gli unanimi resoconti dei giornali, da applausi scroscianti.

Che rilevanza ha per noi una tale proposta? Riflettiamo sull’ insoddisfazione di molti di noi verso i “poteri romani”, sul mal ripagato “sacrificio” dei volontari giuliani nella guerra 1914-1918, sull’ autonomia della nostra Regione, sulla comune appartenenza all’ Euroregione Alpi-Adria…

Sembra anche a voi, che Haider, checchè se ne dica, uno dei Padri dell’ Euroregione, stia preparando il terreno per un graduale aumento dell’ autonomia della Carinzia dal potere centrale, in vista di più stretti rapporti al di là di un confine che sta sempre più diventando una linea tracciata a caso sulla carta?

Se la smettesse di occuparsi dei cartelli stradali bilingui sarebbe ancora più credibile.

(adattato da www.diepresse.at e www.bzoe.at)

Imperator (POL)
23-02-07, 12:35
Resto dell'idea che gli stati, per essere efficienti e realmente indipendenti, necessitino di dimensioni e di una popolazione tali che già l'Austria intera non ha.
Vienna ha la fortuna di avere una forte tradizione storica che la lega al territorio austriaco, ma per il resto vive una situzione analoga a quella di Trieste in Friuli Venezia Giulia: una città dalla posizione geografica remota e periferica, dove vi è uno stile di vita completamente diverso rispetto a quello del territorio.
E' normale che negli stati più lontani, come Carinzia e Tirolo, ci siano spinte centrifughe.
Quanto all'Università, non dimentichiamoci che Klagenfurt è una città piccola, e che le risorse non sono infinite. L'abbiamo visto in Italia, come con il dilagare degli atenei di provincia, il sistema universitario sia andato in crisi.

A mio avviso l'Euroregione non è solo un'opportunità per le regini, ma anche degli stati nazionali, che nella UE devono integrarsi e creare le premesse per evitare fastidi ai loro confini.

Mitteleuropeo
23-02-07, 14:45
Io considero la proposta di "Stato Libero della Carinzia", de facto una regione a statuto speciale, come propedeutico al rafforzamento dell' Euroregione. Se fosse qualcosa di diverso, non mi starebbe più tanto bene.

Cenerentola82
23-02-07, 15:04
Non sarebbe possibile trasformare questo forum regionale in quello dell'Euroregione AlpeAdria?

Imperator (POL)
27-02-07, 13:40
Si potrebbe... ma avrebbe il limite di non coinvolgere gli euroregionali che non scrivono/leggono in italiano.

Cenerentola82
15-03-07, 10:11
Il ruolo del Veneto, come ponte ideale di collegamento con i Paesi dell’Est, considerato l’alto numero degli imprenditori presenti appunto in questi Paesi.

Un’importanza crescente rivestono le relazioni economiche fra le aree che costituiranno l’Euroregione (Friuli-Venezia Giulia, Carinzia, Stiria, Slovenia e Croazia). Queste relazioni sono state sviluppate con grande impegno, impiegando ogni strumento giuridico e finanziario utile ad accrescere le opportunità di collaborazione come, ad esempio, nel caso dello scambio di know-how e di tecnologie fra le nostre Autorità Portuali. La crescita degli scambi tra queste aree avvenuta negli ultimi quindici anni, dopo la caduta della cortina di ferro, ha dato vita a fortissimi legami economici, ma anche culturali, sociali e politici. Anche qui un solo esempio: le esportazioni venete in Croazia nel quinquennio 2000-2005 sono cresciute di oltre il 60%, ponendo questo Paese al terzo posto nella graduatoria dei mercati in più rapida espansione per i prodotti veneti, dietro a Russia e Cina.

Da: http://www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=8219

Mitteleuropeo
15-03-07, 10:33
Hanno inserito la Stiria??? Perchè non ce lo raccontano? Però si sono dimenticati... proprio il Veneto !!! :-))))

Cenerentola82
15-03-07, 10:47
La Stiria? Potrebbe starci...

Ma i confini dell'Euroregione resteranno questi, oppure potrebbe ampliarsi?
E verso dove?

Mitteleuropeo
15-03-07, 10:52
Personalmente penso che averci messo la Stiria sia una svista dell' articolista. Se ne parlava tanti anni fa e penso anch'io che ci starebbe bene, ma non è il caso di ampliarsi troppo prima di essere a regime. Troppe teste, troppi pareri. Io ero già dubbioso sulle contee croate, dato che pongono il problema degli "extracomunitari" inter moenias.
Speo che Alpe-Adria non diventi come l' UE. Meglio piccola e realizzata in tempi brevi che grande rd un eterno work in progress.

Cenerentola82
18-04-07, 08:50
UE: ILLY, AL VIA VENTURE CAPITAL TRANSFRONTALIERO CON ALADIN

(ANSA) - BRUXELLES, 17 APR - Per Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia e Slovenia diventa una realtà il venture capital transfrontaliero, ossia l'apporto di capitale di rischio per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. "La Finanziaria Friulia è pronta a lanciare il fondo Aladin (acronimo di Alpe Adria Innovazione) che riguarderà Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia e Slovenia", ha annunciato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, intervenendo a Bruxelles ad un Forum dello studio Ambrosetti, anche nella sua veste di presidente dell'Assemblea delle regioni d'Europa. "Friulia ha avuto proprio ieri l'autorizzazione al fondo di venture capitale e - ha spiegato Illy - siamo pronti a partire: abbiamo già alcune imprese alle quali il fondo parteciperà". Nel corso del suo intervento al forum organizzato per presentare un rapporto sulla competitività nei paesi industrializzati, Illy ha insistito, tra l'altro, sulla necessità di accrescere gli investimenti in ricerca e sviluppo puntando su "esenzioni fiscali" e attuando il brevetto europeo. Anche sul fronte dell'energia, il presidente del Friuli Venezia Giulia ha puntato sulla proposta di aumentare del 50% i fondi per la ricerca, oltre a stimolare il risparmio e quindi l'uso efficiente e la produzione di fonti rinnovabili.(ANSA).
L'obiettivo di "Aladin Ventures" - secondo il progetto promosso da Friulia e dalla Regione Friuli Venezia Giulia - è quello di sostenere nella loro crescita le start-up e le società ad alto contenuto tecnlogico aiutandole, attraverso le risorse del fondo, ad affermarsi sul mercato. La missione - secondo l' indicazione dell'assessore regionale alle finanze del Friuli Venezia Giulia, Michela Del Piero - è quella di creare "una nuova Silicon Valley", una sorta di distretto dell'innovazione che non si limiti però ai confini della Regione. Il fondo "Aladin" è gestito attraverso un'apposita società di gestione del risparmio (sgr) di Friulia e al momento ha una disponibilità finanziaria di 15 milioni di euro stanziati dalla stessa finanziaria regionale. Il programma della holding è quello di far crescere il capitale del fondo di venture capital fino a 40/50 milioni di euro, coinvolgendo partner di tutta la costituenda Euroregione nell'area Alpe Adria, quali Veneto, Carinzia (Austria), Slovenia e le regioni croate coinvolte nel progetto di cooperazione transfrontaliera. (ANSA).

Wolfe's Hofe
19-04-07, 22:26
Scusate l’ignoranza, ma vorrei aprire una parentesi: qualcuno mi risponde per quale motivo il Tirolo (Trento compreso) non appartiene all’Euroregione AlpeAdria?

Mitteleuropeo
19-04-07, 22:32
Scusate l’ignoranza, ma vorrei aprire una parentesi: qualcuno mi risponde per quale motivo il Tirolo (Trento compreso) non appartiene all’Euroregione AlpeAdria?

Perchè appartiene all' Euregio Tirol

Wolfe's Hofe
22-04-07, 15:58
Grazie. Vado a studiare la mappa.

Bèrghem
23-04-07, 18:50
Nel Sole24Ore di oggi c'era un inserto dedicato al Friuli Venezia Giulia, compresi articoli sul rapporto con la Mitteleuropea e sullo sviluppo dell'Euroregione.

http://img261.imageshack.us/img261/9107/scansione0040ob2.jpg (http://imageshack.us)

www.matriosca.net

Mitteleuropeo
24-04-07, 08:25
Ecco come si stanno confondendo ad arte le acque. Le 24 ore sono un quotidiano diffuso e considerato autorevole, perciò chi lo compera crede immediatamente che l' Euroregione Alpe-Adria si estenda fino alla Serbia ed al Burgenland. Però quella non è la vera Alpe-Adria, come Berghem ha citato correttamente, è il Progetto Matrioska, tutt' altra cosa.

L' arroganza del potere vuole distruggere l' Euroregione vera ed originaria (Friuli-Venezia Giulia + Veneto + Carinzia + Slovenia + eventualmente Istria e Contea quarnerino-montana), creando organismi di fantasia che confondono la gente.

Cenerentola82
24-04-07, 09:01
UE: LANZILLOTTA A ILLY, PRESTO REGOLAMENTO PER EUROREGIONE

(ANSA) - TRIESTE, 23 APR - "Stiamo lavorando perché rapidamente si faccia un regolamento attuativo, che consenta di definire procedure e organi per dar vita, attraverso il regolamento europeo Gect, al progetto di un'Euroregione" nell'area Alpe Adria: lo ha affermato il ministro per gli Affari regionali, Linda Lanzillotta, che oggi a Trieste ha incontrato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy. Parlando dell'istituto dei Gect (Gruppi europei di cooperazione territoriale), Lanzillotta ha aggiunto: "Riteniamo debba essere utilizzato per consentire a Regioni come il Friuli Venezia Giulia di valorizzare la cooperazione interregionale a livello europeo". In risposta al ministro, Illy ha sollecitato il Governo affinché, visto che il regolamento Ue sui Gect entrerà in vigore in agosto, approvi il documento attuativo in parallelo, perché "così - ha detto - potremmo usare il Gect per utilizzare i fondi strutturali 2007-2013: se ne perdiamo un anno, in realtà ne perdiamo tutti e sette". Il progetto di un'Euroregione nell'area Alpe Adria coinvolge Friuli Venezia Giulia e Veneto, oltre che la Slovenia, il Land della Carinzia (Austria) e le regioni croate Istria e Litoraneo-Montana. (ANSA).

Nonostante tutto le cose procedono.

Bèrghem
24-04-07, 17:06
Ecco come si stanno confondendo ad arte le acque. Le 24 ore sono un quotidiano diffuso e considerato autorevole, perciò chi lo compera crede immediatamente che l' Euroregione Alpe-Adria si estenda fino alla Serbia ed al Burgenland. Però quella non è la vera Alpe-Adria, come Berghem ha citato correttamente, è il Progetto Matrioska, tutt' altra cosa.

L' arroganza del potere vuole distruggere l' Euroregione vera ed originaria (Friuli-Venezia Giulia + Veneto + Carinzia + Slovenia + eventualmente Istria e Contea quarnerino-montana), creando organismi di fantasia che confondono la gente.
Infatti quando l'ho letto mi è sorto il dubbio, dato che conoscevo l'Euroregione in un'altra versione, quella appunto originale che tu hai ribadito. Grazie della precisazione.

;)

Cenerentola82
07-06-07, 08:20
UE: EUROREGIONI; IACOP A BRUXELLES A TAVOLO PROMOZIONE GECT

(ANSA) - TRIESTE, 6 GIU - E' sempre più vicina la data del primo agosto, quando diventerà operativo il regolamento europeo che permetterà, attraverso la creazione dei Gect (Gruppi europei di cooperazione territoriale), la nascita di euroregioni. E domani, a Bruxelles, presso il Comitato delle Regioni alcune delle realtà territoriali con le esperienze più avanzate sulla materia si riuniranno per definire le prossime iniziative del Comitato per promuovere questo nuovo strumento di collaborazione transfrontaliera. Alla tavola rotonda parteciperà anche l'assessore regionale alle relazioni internazionali del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, che porterà l'esempio delle politiche transfrontaliere che la Regione sta implementando in vista della creazione di dell'euroregione che coinvolgerà Veneto, Carinzia (Austria), Slovenia e successivamente le regioni croate Istria e Litoraneo-Montana. L'incontro sarà aperto dal vicepresidente del Comitato delle Regioni, Luc Van Den Brande e vedrà la partecipazione del relatore sui Gect al Parlamento europeo, Jan Olbricht, del presidente della Valle d'Aosta, Luciano Caveri, del presidente della comunità tedesca del Belgio, Karl-Heinz Lambertz, del segretario generale della Galizia (Spagna), Santiago Gomez-Reino e del segretario generale dell'Associazione europea delle Regioni di confine, Martin Guillermo. Il regolamento Gect, dopo anni di gestazione, permetterà alle Regioni di disporre di uno strumento per implementare i programmi transfrontalieri attraverso la creazione di un soggetto con personalità giuridica. "La tavola rotonda di domani - ha spiegato l'assessore Iacop - discuterà della posizione che il Comitato sosterrà per favorire l'attuazione dei Gect e gli specifici provvedimenti di ogni singolo Paese membro". Temi che - ha anticipato - saranno successivamente definiti con il commissario europeo per gli affari regionali, Danuta Hubner, il 5 e 6 luglio in Galizia. (ANSA).

Cenerentola82
21-06-07, 10:26
UE: PRONTO ACCORDO PER EUROREGIONE ALPE ADRIA,GIOVEDI' FIRMA

(ANSA) - TRIESTE, 19 GIU - Sarà firmato giovedì prossimo a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine) l'accordo con il quale le Regioni coinvolte nella costituzione dell'euroregione nell'area Alpe Adria si impegneranno a creare un Gect (Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera) per giungere all'istituzione del nuovo ente transfrontaliero. A sottoscrivere il documento saranno i presidenti di Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, e Veneto, Giancarlo Galan, insieme a quelli del Land Carinzia (Austria), delle regioni Istria e Litoraneo Montana (Croazia) e ad un rappresentante della Slovenia. "L'accordo - ha affermato l'assessore regionale alle relazioni internazionali del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop - rappresenta un passo avanti ulteriore adesso che, con il regolamento europeo è stato istituito il Gect. Si inizia con la firma di giovedì - ha aggiunto - il processo di costituzione del Gect e ci si assume anche l'impegno di sollecitare i propri Governi nazionali a procedere rapidamente a recepire la norma comunitaria". Secondo Iacop, in Europa "sta crescendo la convinzione delle potenzialità dello strumento" che, ha ricordato, in quest'area "é già stato approfondito dallo studio sviluppato con il progetto Matriosca". Grazie ai Gect le Regioni potranno, attraverso un unico ente transregionale dotato di personalità giuridica, organizzare e gestire programmi di cooperazione transfrontaliera nei campi che saranno individuati nello statuto su cui si fonderà l'euroregione. (ANSA).

Cenerentola82
22-06-07, 08:15
21/06/2007 - 19.36
Friuli Venezia Giulia - Illy firma accordo per futura euroregione
Compito del gruppo di lavoro sarà finalizzare i due documenti indicati dal regolamento Ue per l'istituzione del Gect

Il presidente della Regione, Riccardo Illy,ha siglato oggi a Villa Manin l'accordo che apre la strada allacostituzione dell'Euroregione con il presidente della Contea dell'Istria, Ivan Jakovcic, il vicepresidente della ConteaLitoraneo-montana (Croazia), Luka Denona, il presidente del LandCarinzia (Austria), Joerg Haider, l'assessore alle Politiche istituzionali ed economiche del Veneto, Fabio Gava.Oggi è stato ribadito che l'assetto dei componenti del futuro Gect, Gruppo europeo di cooperazione territoriale, non muterà e non è stata accolta la domanda del Governo sloveno (non presente all'incontro) di rinviare la sigla per la sua costituzione,facendo salva peró la possibilità per la Repubblica Slovena di sottoscrivere il protocollo entro il 30 luglio."Avevamo ricevuto da parte del ministro sloveno per la Politica regionale, Ivan Zagar, una lettera - ha spiegato il presidente Illy - nella quale viene ribadita la richiesta già formulata nell'ottobre del 2005 a Villa Manin di allargare ulteriormente i componenti del Gect, in particolare alle Contee ungheresi e alla Stiria, coinvolte nel progetto Interreg Matriosca. In un incontro successivo il ministro degli Affari esteri sloveno, Dimitrij Rupel, mi aveva ribadito questa richiesta, alla quale avevo risposto che già tutti i componenti del Gect si erano espressi nel ritenere ideale la conformazione attuale. Oggi abbiamo confermato questo assetto, ma attenderemo comunque trenta giorni per consentire alla Slovenia di rendersi disponibile alla firma dell'accordo".Con la sigla dell'accordo i rappresentanti delle Regioni - il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, non era presente per gravi motivi familiari - esprimono, dunque, da un lato,l'intenzione di costituire quanto prima il Gect, quale nuovo soggetto dotato di personalità giuridica, dall'altro, danno vita ad un tavolo di lavoro composto da due rappresentanti tecnici perciascuno dei soggetti firmatari. Compito del gruppo di lavoro (per il Friuli Venezia Giulia Vittorio Zollia, segretario generale della Giunta e Giorgio Tessarolo, direttore centrale Relazioni internazionali e comunitarie) sarà finalizzare i due documenti indicati dal regolamento Ue per l'istituzione del Gect, ossia la Convenzione istitutiva e lo Statuto. "Di quest'ultimo, il Friuli Venezia Giulia - ha illustrato Illy -ha provveduto a distribuire una bozza che servirà per l'avvio didiscussione. Riteniamo che questo gruppo di lavoro si potrà riunire per la prima volta alla fine di luglio, trascorsi i trenta giorni di attesa utile per l'eventuale adesione della Slovenia".Agli odierni firmatari è stata anche distribuita la copia delprotocollo di collaborazione trilaterale firmato nel gennaio 2007 da Carinzia, Veneto e Friuli Venzia Giulia."Proponiamo infatti -ha affermato Illy - di allargare quel documento a tutti gli altri soggetti Gect in modo che tutti i componenti possano essere collegati da un unico accordo multilaterale". I settori nel cui ambito verrà potenziata la cooperazione multilaterale sono la salute e servizi al cittadino, cultura,turismo, minoranze, innovazione, ricerca scientifica, gestioneeco-sostenibile del territorio, educazione e formazione professionale, infrastrutture e servizi per i trasporti,l'energia e le telecomunicazioni e la protezione civile. "Ci aspettiamo che il Gect sia di ulteriore aiuto rispetto alle cooperazioni già avviate", hanno commentato i rappresentantidelle Regioni al termine dell'incontro (red).
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Onestamente non vedo i motivi per il no alla Stiria e ad alcune regioni dell'Ungheria.


UE: EUROREGIONE; ILLY, GOVERNO HA GIA' BOZZA PER DARE L'OK

(ANSA) - CODROIPO (UDINE), 21 GIU - "Abbiamo avuto più contatti con il Governo italiano, il quale ha già predisposto una bozza di regolamento per i Gect e si appresa ad approvarla entro il 31 luglio": lo ha annunciato oggi il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, parlando delle norme attuative del regolamento europeo sui Gruppi europei di cooperazione territoriale, necessarie per l'istituzione, anche in Italia, delle Euroregioni.

"Noi - ha detto Illy, al termine dell'incontro avuto oggi a Villa Manin di Codroipo (Udine) con i presidenti della costituenda Euroregione nell'area Alpe Adria - contiamo che questo venga fatto. Ricordo che nel protocollo d'intesa firmato dalla Regione con il presidente Prodi il 6 ottobre 2006 è contenuto anche l'impegno a supportare la partecipazione delle due regioni italiane (Friuli Venezia Giulia e Veneto) al Gect in questo territorio".

Illy ha inoltre sottolineato che "un regolamento europeo in linea teorica non richiederebbe nessun recepimento da parte degli Stati membri. Secondo alcuni giuristi - ha spiegato - a prescindere dal fatto che entro la data fissata venga approvato un provvedimento da parte degli Stati, il regolamento - ha concluso - risulterebbe comunque applicabile". (ANSA).

Mitteleuropeo
22-06-07, 15:25
A me sembra grave l' assenza della Slovenia, primo perchè mancherebbe la continuità territoriale con l' Istria, secondo perchè la Slovenia ha le classiche caratteristiche di un Paese con tradizioni "vecchie" ;-), ma infrastrutture "nuove.
Spero che ci ripensino.

Cenerentola82
22-06-07, 16:41
A me sembra strano che non abbiano stabilito le modalità per eventauli nuovi ingressi. Non credo sia il caso di avre una rottura per questo motivo.

Mitteleuropeo
22-06-07, 17:29
A me sembra strano che non abbiano stabilito le modalità per eventauli nuovi ingressi. Non credo sia il caso di avre una rottura per questo motivo.

Sembra strano anche a me che non abbiano imparato nulla dall' EU. Però forse c'è una legge EU che regola la cosa.
Nemmeno io credo che sia il caso di rompere se la SLO non ci sta, però indebolirebbe moltissimo la costruzione. Forse non si decidono le modalitò per l' ampliamento proprio per lasciare alla SLO la possibilità di ripensarci quasi all' infinito.

Imperator (POL)
26-06-07, 11:01
Se le cose sono andate a rilento fino ad oggi sappiano che la colpa è della SLO; non mi stupisce che nel momento della firma ancora prendano tempo. Il loro essere "nazione" li porta a voler darsi un ruolo leader nella guida di Aple Adria. L'allargamento ad est dell'euroregione serviva proprio a dare centralità alla SLO. Ma lo spirito di Alpe Adria non è questo, è un'intesa tra regioni, nella quale si entra a parità di dignità. D'altronde uno Stato di meno di 2 milioni di abitanti non può pensare di diventare una "potenza" d'area e bene hanno fatto gli altri a firmare. Gli sloveni devo scegliere tra cooperazione e nazionalismo. Ovvio poi, che la Stiria meridionale (Marburgo/Maribor) ha degli interessi ad integrarsi con la Stiria austriaca e con le regioni ungheresi, ma nessuno aveva obbligato la SLo ad entrare nell'Euroregione Alpe Adria con tutto il territorio nazionale. Ma sappiamo che la scelta fu quella per timori di spinte centrifughe rispetto a Lubiana.
Detto questo è chiaro che in particolare per TS e GO l'entrata della SLO è di vitale importanza, e bisogna quindi cercare di recupararla.

Mitteleuropeo
26-06-07, 16:47
Detto questo è chiaro che in particolare per TS e GO l'entrata della SLO è di vitale importanza, e bisogna quindi cercare di recupararla.

Anche perchè senza SLO cade anche il Corridoio 5. Non che ci sia scritto su qualche legge, ma mancherebbe la lobby propulsiva.

Der Goerzer
08-07-07, 15:58
troverei più sensato che la Slovenia non entrasse con tutto il territorio nazionale dentro l'Euroregione...

se poi vogliono la "capitale" a Lubiana, no problem

però tutte queste ritrosie derivano dal fatto che vogliono entrare con tutto lo Stato dentro l'euroregione. è ovvio che a un governo statale fa un po' paura andare sotto amministrazione regionale...

Mitteleuropeo
08-07-07, 22:43
però tutte queste ritrosie derivano dal fatto che vogliono entrare con tutto lo Stato dentro l'euroregione.

Lavedo anch'io così, altrimenti non mi spiegherei la richiesta di annettere anche la Steiermark. Da Koper a Maribor, in pratica tutta la Slovenia. In fondo, non mi dispiacerebbe, solo che, conoscendo la scena politica a Graz, non la vedo facile. Lì ci sono un partito comunista abbastanza forte (e valido, nonostante il nome) ed una DC (OEVP) che de facto monopolizza i gangli della società. Roba molto esplosiva.

rafrad6164
09-09-07, 14:10
Il ministro Frattini ha detto che l'euroregione è illegale.....

Se si prende come parametro la legalita', visto che secondo il succitato l'euroregione e' illegale, vorrei sapere cosa ne pensano i forumisti sull'aspetto legale di FI e soprattutto sul suo leader maximo ?

Mitteleuropeo
12-09-07, 09:06
Ora per la Slovenia i pretesti per non entrare sono cambiati: prima non volevano, perchè la consideravano incompleta (mancavano certi territori austriace e ungheresi), ora vogliono aspettare la "regionalizzazione".
Io penso che quando Jansa sarà stato sostituito con le prossime elezioni, il problema finirà. In fondo Jansa è il Menia della SLovenia. Se Menia fosse al posto di Illy, credo che anche lui cercherebbe cavilli.

Cenerentola82
21-09-07, 09:32
20-SET-07 20 : 50

UE: ILLY, EUROREGIONE ALPE ADRIA STRUMENTO PER SFIDE GLOBALI

(ANSA) - TRIESTE, 20 SET - Il progetto dell'Euroregione nell'area Alpe Adria costituisce uno strumento fondamentale per affrontare le sfide della globalizzazione, che accentua la competizione non solo fra le imprese ma anche fra i sistemi territoriali: ad affermarlo è stato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, che questa sera a Velden (Austria) ha partecipato, su invito del governatore della Carinzia Joerg Haider, alla seconda edizione del "Austrian Central and Eastern European Economici Forum". Davanti a un pubblico di imprenditori e dirigenti d'azienda, Illy ha discusso con Haider e con l'assessore del Veneto, Fabio Gava, (assente il presidente Giancarlo Galan per impegni all'estero) sul tema "Prospettive economiche della cooperazione transfrontaliera tra le regioni dell'area di Alpe Adria". Illy ha osservato che le Regioni che hanno aderito al progetto (Fvg, Veneto, Carinzia, le croate Istria e Litoraneo Montana e si attende l'ok della Slovenia) sono troppo piccole per competere da sole nell'economia globale ma che, grazie all'Euroregione, potranno sfruttare la massa critica e le notevoli complementarietà di un più ampio territorio. A riguardo Illy ha sottolineato alcune cifre: l'Euroregione - che si realizzerà attraverso il regolamento Ue sui Gect - avrà oltre 9 milioni di abitanti, un Prodotto interno lordo pro capite di oltre 23 mila euro e una buona dotazione di infrastrutture di trasposto (12 porti e 10 aeroporti), sociali e culturali (ospedali, università, centri di formazione, musei).
Il presidente del Friuli Venezia Giulia ha poi sottolineato in particolare la posizione strategica dell'Euroregione, posta al punto più settentrionale dell'Adriatico e capace nello stesso tempo di proiettarsi nel cuore dell'Europa. "Partendo dalla collaborazione fra regioni - ha detto Illy - riusciremo a dare un notevole impulso allo sviluppo economico dei nostri territori e a rafforzare, nello stesso tempo, quei rapporti reciproci di amicizia che si sono andati consolidando negli ultimi anni e che hanno caratterizzato quest'area nei secoli passati". "Con l'Euroregione - ha concluso il presidente - riusciremo inoltre a ottenere, oltre allo sviluppo economico, anche una maggiore coesione sociale e crescita culturale, diventando così un territorio sempre più attrattivo per le imprese e per i cittadini, che ci consentirà di competere nell'era della globalizzazione". Per il presidente Haider, l'Euroregione costituisce la migliore risposta di Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, regioni già integrate nell'Unione Europea, alla sfida posta dall'allargamento dell'Europa verso Est e verso Sud. Per non restare indietro e stare invece al passo con i tempi sarà tuttavia indispensabile, secondo Haider, sfruttare il più rapidamente possibile l'opportunità offerta dall'Ue con l'emanazione del nuovo regolamento sui Gect (Gruppi europei di cooperazione territoriale). Tra i possibili settori di collaborazione tra le regioni coinvolte nel progetto di Euroregione, il presidente della Carinzia ha anche indicato il biodiesel e l'energia elettrica. (ANSA).

Cenerentola82
13-11-07, 09:12
12-NOV-07 21:13

UE: EUROREGIONE; ILLY (FVG), DA META' 2008 CON PAESI MEMBRI UE

(ANSA) - TRIESTE, 12 NOV - L'Euroregione potrebbe essere costituita nella prima metà del 2008 con le Regioni dei Paesi membri dell'Ue, e nella seconda metà con quelle della Croazia.Lo ha annunciato oggi a Pisino (Croazia) il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, al termine di un incontro con il presidente della Contea Istriana, Ivan Jakovcic. Illy - informa una nota diffusa a Trieste - ha osservato che é già pronta una bozza del Governo italiano per recepire il regolamento dell'Unione sui Gruppi europei di cooperazione territoriale (Gect), premessa per costituire l'Euroregione, su cui il Friuli Venezia Giulia ha espresso alcune osservazioni. Il gruppo territoriale, composto da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia e Slovenia, potrebbe dunque costituirsi da subito. Se la Croazia avrà adeguato nel frattempo il proprio ordinamento interno, anche le Contee Istriana e Litoraneo-Montana potrebbero aggiungersi nella seconda metà del prossimo anno. Illy e Jakovcic hanno concordato nella volontà di rafforzare la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Contea Istriana per accedere assieme alle opportunità offerte dai programmi comunitari, in modo da favorire il percorso di adesione della Croazia all'Unione europea. I progetti bilaterali - è stato detto - potranno essere estesi grazie a una diversa e più ampia interpretazione delle norme europee, che ora permette di accedere ai fondi anche a quelle Regioni che, come Friuli Venezia Giulia e Contea Istriana, condividono anche un confine marittimo e non soltanto terrestre; da tempo entrambe, infine, condividono gli uffici a Bruxelles. (ANSA).

Mitteleuropeo
13-11-07, 12:33
Forse mi sfugge qualcosa, ma si parla tanto di Croazia in Euroregione e la Slovenia stessa è ancora incerta?

Cenerentola82
15-11-07, 09:12
Non si tratta propriamente dell'Euroregione.
E ricordando i confini neanche della vecchia comunità AlpeAdria.
Un'altra iniziativa parallela.
Pur considerando positiva ogni iniziativa che porti a superare i confinio di questa parte d'Europa, mi sembra che tante iniziative parallele alla fine creino un po' di confusione e siano dispersive.

UE:REGIONI; IACOP(FVG),MATRIOSCA EVOLVE COMUNITA' ALPE ADRIA

(ANSA) - TRIESTE, 14 NOV - "Il progetto Matriosca ha come obiettivo quello di evolvere il ruolo della Comunità di lavoro Alpe Adria": lo ha affermato l'assessore regionale alle Relazioni internazionali del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop. Iacop ha partecipato, oggi a Graz (Austria), alla conferenza finale del progetto Interreg IIIB "Matriosca", nel corso della quale sono stati presentati i risultati, discussi i progetti e analizzate le strategie di cooperazione per il periodo di finanziamento comunitario 2007-2013 nell'area. Al progetto partecipano i laender austriaci (Stiria, Carinzia, Burgenland), le Regioni italiane Friuli Venezia Giulia e Veneto, la Repubblica di Slovenia, le Contee croate (Istria,Koprivnica-Krizevci, Varazdin), quelle ungheresi (Gyor-Moson-Sopron, Vas, Zala, Baranya, Somogy, Tolna) e la Provincia autonoma della Vojvodina (Serbia). "La Regione - ha ricordato Iacop - è stata tra i fondatori, nel 1978, della Comunità di lavoro Alpe-Adria, che aprì le opportunità di rapporto e di cooperazione nell'Europa centrale. Oggi questa collaborazione va rinnovata e rivista, utilizzando le relazioni fra le Regioni coinvolte dal progetto Matriosca" che "servirà - ha aggiunto - a gestire ampi progetti transnazionali". Le regioni coinvolte in "Matriosca" hanno definito oggi i sei progetti (dallo sviluppo energetico sostenibile a livello regionale al marchio ed marketing comune di prodotti biologici) che indicheranno la strada anche per la cooperazione futura. Oltre all'accordo politico sui comuni obiettivi di sviluppo, i partner si sono posti come obiettivo anche l'istituzione di una nuova efficiente struttura organizzativa congiunta che garantisca lo sviluppo e la realizzazione dei progetti in questione. (ANSA).

Mitteleuropeo
17-11-07, 15:32
Trovata in altro forum di POL:


E’ nata l’Euroregione italo-francese

A Forte di Bard, in Valle d’Aosta, è nata ufficialmente l’Euroregione ‘Alpi-Mediterraneo’ che riunirà la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria, oltre che la Provenza Alpi Costa azzurra e Rhône-Alpes. La nuova entità è stata sottoscritta, con un protocollo d’intesa, dai presidenti regionali Luciano Caveri per la Valle d’Aosta, Mercedes Bresso per il Piemonte, Claudio Burlando per la Liguria, Michel Vauzelle per Provence Alpes Cotè d’Azur e Jean-Jacques Queyranne per Rhone Alpes.
Questo nuovo organo territoriale, regolarmente previsto dal diritto comunitario, interesserà 17 milioni di abitanti. Le aree oggetto della sottoscrizione saranno unite nel dar vita ad una sorta di ente che fonderà la sua attività sulla cooperazione nei settori strategici dell’economia, dell’ambiente e delle politiche sociali. Per il presidente della regione Valle d’Aosta, Luciano Caveri “L’obiettivo è costituire finalmente un’entità di diritto comunitario a tutti gli effetti, capace di assumere tutte le funzioni, comprese quelle politiche, che abbiamo deciso di esercitare in comune”. Questa importante iniziativa è stata anticipata, sotto l’aspetto economico, dall’Euroregione delle “Alpi del Mare” voluta fortemente negli anni scorsi dalla Camera di commercio di Cuneo.

Cenerentola82
27-11-07, 14:40
[ASG] 26/11/2007 - 12.35
Friuli Venezia Giulia - Euroregione, incontro trilaterale
L'incontro giovedí 29 novembre
L'Euroregione e, in questo contesto, le proposte di progetto 2007/2008 nell'ambito dell'Obiettivo 3 Austria/Italia sono all'ordine del giorno dell'Incontro trilaterale delle Giunte delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e del Land della Corinzia, che si terrà giovedí prossimo, 29 novembre, nel Castello di Duino (Ts).Parteciperanno all'incontro, alla guida delle rispettive delegazioni giuntali, i presidenti Riccardo Illy, Giancarlo Galan e Joerg Haider. L'incontro inizierà alle ore 15.00 e alle 17.45, alla fine dei lavori, è prevista una conferenza stampa sui temi affrontati (red).

Cenerentola82
28-11-07, 09:54
27-NOV-07 16:49
UE: EUROREGIONE; DA FVG, VENETO E CARINZIA SPINTA POLITICA

(ANSA) - TRIESTE, 27 NOV - Una nuova spinta politica al progetto di Euroregione verrà dopodomani dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e dal Land della Carinzia (Austria). I tre presidenti, Riccardo Illy, Giancarlo Galan e Joerg Haider, si incontreranno al castello di Duino (Trieste), per dare l'ok politico allo Statuto e alla Convenzione, i due atti che fondano il Gruppo di cooperazione territoriale (Gect), il cui regolamento è stato approvato dal Parlamento Europeo e attende le norme attuative a livello nazionale. Il programma dei lavori prevede inoltre l'esame delle proposte di progetto 2007/2008 nell'ambito dell'Obiettivo 3 comunitario Austria-Italia. L'incontro era stato fissato a Graz (Austria), all'inizio di novembre, durante la chiusura ufficiale della terza tappa del progetto "Matrioska", che vede il Friuli Venezia Giulia capofila di 16 Regioni europee nella ricerca di sinergie su infrastrutture, università, imprese, aeroporti e promozione turistica. Secondo quanto ha anticipato oggi l'assessore per le Relazioni Internazionali del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop "dopo l'esame dello stato di avanzamento, si darà l'approvazione politica ai due documenti fondamentali, che sono alla base della costituzione della futura Euroregione". (ANSA).

Mitteleuropeo
28-11-07, 11:54
Sono lieto per ogni passo in avanti che si fa, ma mi preoccupa l' assenza, anche assenza di comunicazioni, della Slovenia. Nessuno sui giornali che spiegasse il motivo.

Cenerentola82
29-11-07, 21:14
AGS media.it 29/11/2007 - 19.53
Friuli Venezia Giulia - A Trieste la sede dell'Euroregione
Oggi pomeriggio a Trieste incontro trilaterale dei vertici di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia

Sede dell'Euroregione a Trieste, "ampia condivisione" sulla bozza di Statuto predisposta dal tavolo tecnico ma, nello stesso tempo, rischi di un ritardo nell'iter di approvazione del decreto del Governo con cui deve essere recepito il regolamento dell'Unione europea sui Gect (Gruppi europei di cooperazione territoriale), premessa indispensabile per costituire la stessa Euroregione. Queste le tre principali novità emerse dall'incontro trilaterale delle Giunte delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, che si è svolto questo pomeriggio al castello di Duino (Trieste).I contenuti dell'incontro sono stati illustrati, al termine della "trilaterale", dai presidenti Riccardo Illy, Giancarlo Galan e Joerg Haider. A nome dei tre presidenti, Illy ha espresso la "soddisfazione per il clima di grande collaborazione che ha improntato anche l'incontro di oggi". La prima novità è la decisione di fissare la sede della futura Euroregione a Trieste, una proposta avanzata congiuntamente da Galan e Haider, soprattutto per il forte impegno del Friuli Venezia Giulia, e in particolare del presidente Illy, per promuovere il nuovo progetto di collaborazione interregionale. Si complica invece l'iter di approvazione del decreto con cui l'Italia deve recepire il regolamento europeo sui Gect, la cui bozza è stata peraltro già predisposta dal Governo. Un parere del Consiglio di Stato indica ora la necessità di un atto legislativo preliminare, rispetto al quale il decreto si configurerebbe come attuazione, e non piú come decisione autonoma e diretta del Governo.L'atto legislativo sui Gect potrebbe essere inserito forse già nella legge Finanziaria dello Stato, come emerso da contatti del presidente Illy con il ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta. In questo caso il decreto potrebbe essere operativo già nel febbraio prossimo, aprendo cosí le porte alla costituzione dell'Euroregione. Se ció non fosse tecnicamente possibile, l'approvazione slitterebbe ad aprile-maggio.Un "elevato livello di condivisione" c'è stato nell'incontro trilaterale anche sulla bozza di Statuto dell'Euroregione predisposta dal tavolo tecnico. Si è deciso di optare, sempre che il decreto del Governo lo permetta, per una personalità giuridica di tipo pubblico. L'Euroregione avrà una struttura snella, con unfondo di dotazione e un direttore generale (come previsto dal regolamento europeo).Le tre Regioni condividono anche i contenuti dell'azione dell'Euroregione, che tratterà di questioni istituzionali, economiche, sociali, ambientali e culturali. Il presidente Illy ha in particolare sottolineato il progetto per la libera circolazione dei cittadini per quanto riguarda l'acceso ai servizi sanitari, la cui rete potrebbe essere quindi ottimizzata su scala interregionale, diventando un'esperienza pilota per tutta l'Unione europea. È stato affrontato anche il tema della partecipazione all'Euroregione da parte della Slovenia. Illy ha riferito di un recente incontro con il ministro degli Esteri della Repubblica slovena, Dimitrij Rupel, il quale ha confermato la volontà di far parte del progetto dopo che la Slovenia avrà costituito al proprio interno le Regioni (saranno 14). L'iter dovrebbe concludersi nella prima metà del 2008. Nell'Euroregione entreranno anche le due Contee dell'Istria croata che peró, in quanto appartenenti a uno Stato che non fa ancora parte dell'Unione europea, secondo il regolamento sui Gect potranno aderire in un secondo momento, dopo la formale costituzione da parte di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia. Nel corso dell'incontro di oggi, sono stati presi anche in esame i progetti europei Interreg Italia-Austria. Anche su questo argomento Illy, Galan e Haider hanno trovato il pieno accordo (red).

(ANSA) 29-NOV-07 19:18
EUROREGIONI: IN ITALIA SOLO DOPO NORMA DEL PARLAMENTO
DUINO (TRIESTE), 29 NOV - Sarà necessario un provvedimento legislativo del Parlamento per dare attuazione in Italia al regolamento europeo sui Gect che permetterà la costituzione delle Euroregioni. L'indicazione è contenuta in un parere espresso dal Consiglio di Stato su richiesta del Governo, secondo il quale il Consiglio dei Ministri potrà dare il via alle norme attuative per le Euroregioni solo dopo l'approvazione di una specifica norma da parte del Parlamento. Lo hanno reso noto, in serata, a Duino (Trieste), i presidenti delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto Riccardo Illy e Giancarlo Galan, al termine della riunione trilaterale insieme al governatore della Carinzia Jorge Haider. L'incontro aveva all'ordine del giorno proprio la nascita dell'Euroregione nell'area Alpe Adria a cui parteciperanno anche le contee croate Istria e Litorano Montana e, in un secondo momento, le regioni slovene. "E' una novità - ha detto Illy - non molto positiva. Ieri ho parlato con il ministro Lanzillotta che me lo ha confermato. E' però già in preparazione - ha aggiunto Illy - un emendamento alla Finanziaria che, se è ritenuto accoglibile, potrà essere approvato nelle prossime settimane". Anche Galan ha espresso il suo rammarico per "la lentezza dello Stato italiano e le complicazioni con cui si procede. Do atto al Governo della buona volontà, ma - ha aggiunto - adesso viene fuori il Consiglio di Stato. In altri Paesi, come Inghilterra e Francia, il regolamento europeo l'hanno già approvato". (ANSA).

(ANSA) 29-NOV-07 20:09
EUROREGIONI: GALAN, PROSEGUIRE SU STRADA INTRAPRESA
VENEZIA, 29 NOV - "A Duino, nel castello dove sono raccolte alcune affascinanti memorie dell'Europa delle grandi civiltà, ma anche quelle delle guerre nazionaliste, ci siamo oggi ritrovati con rinnovato spirito europeista per proseguire sulla strada intrapresa con l'Euroregione". Lo ha detto, dopo l'incontro sulle Euroregioni a Duino, il Governatore del Veneto Giancarlo Galan. "Sempre più convinti come siamo di essere sulla giusta strada - ha proseguito Galan -, Illy ed io ci attendiamo che il Governo e il Parlamento italiani ci consentano di procedere alla costituzione del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect) anche a prescindere dal recepimento del Regolamento Comunitario per l'avvio vero e proprio dell'Euroregione. Ecco perché abbiamo approfondito i contenuti dello Statuto del Gegt. Comunque passi in avanti molto importanti sono stati fatti oggi durante l'incontro trilaterale tra Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Veneto. Abbiamo pertanto approvato proposte progettuali congiunte allo scopo di utilizzare non meno di 20 milioni di euro dei fondi comunitari e questo a proposito di cultura, turismo, infrastrutture, sociale, agricoltura, sanità, pianificazione territoriale, ambiente, comuni e mercato del lavoro". "E' stata inoltre approvata la proposta per il progetto relativo al Corridoio Baltico-Adriatico - ha detto ancora il Presidente veneto -. Si tratta di un corridoio ferroviario che dovrebbe garantire uno sbocco adriatico al Corridoio VI delle reti transeuropee che, partendo da Danzica, attraverserebbe Varsavia, Vienna, Udine, Venezia, Padova, per giungere quindi a Bologna. Come si vede se potessimo lavorare nel pieno e legittimo funzionamento dell'Euroregione, l'Europa unita la costruiremmo per davvero e questo molto meglio dei Governi e degli Stati nazionali". (ANSA).

(ANSA) 29-NOV-07 20:34
EUROREGIONI:ILLY GALAN E HAIDER VANNO AVANTI, SEDE A TRIESTE
DUINO (TRIESTE), 29 NOV - Sarà Trieste a ospitare la sede della futura Euroregione tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, le contee croate Istria e Litoraneo Montana e successivamente le regioni slovene. L'indicazione è emersa oggi nel corso della riunione trilaterale delle Giunte delle due regioni italiane e di quella austriaca, presiedute da Riccardo Illy, Giancarlo Galan e Joerg Haider. La collaborazione transfrontaliera nell'area alpino-adriatica era il primo punto in agenda dell'incontro di oggi al Castello di Duino, dove i tre presidenti hanno discusso dei prossimi progetti Interreg Italia-Austria e hanno fissato i punti principali sui quali sarà costruita la bozza dello statuto dell'Euroregione. La proposta di istituire a Trieste la sede dell'Euroregione é giunta sia da Galan che da Haider. "Sarà una sede innanzitutto legale - ha spiegato Illy - e pensiamo di averne altre nelle regioni coinvolte nel progetto e a Bruxelles. Prevediamo - ha precisato - una gestione molto snella dell'Euroregione e non ci sarà un presidente". Le tre Regioni hanno previsto che la collaborazione riguarderà i settori istituzionale, economico, sociale, culturale, ambientale e della salute. In campo sanitario si punta, seguendo un progetto proposto dal Veneto, a ottimizzare i servizi su base euroregionale, evitando doppioni e - ha spiegato Illy - migliorando i servizi nelle zone di confine, che magari sono servite in maniera non adeguata. In questo modo si consentirà ai cittadini dell'Euroregione di usufruire dei servizi nell'intera area. Illy ha confermato che c'é la volontà della Slovenia di partecipare all'Euroregione una volta istituite le proprie Regioni. "Ho sentito pochi giorni fa il ministro Rupel - ha riferito Illy - e mi ha confermato la posizione della Slovenia. L'iter per l'istituzione delle 14 regioni dovrebbe concludersi nella prima metà del prossimo anno". Le preoccupazioni per il processo di costituzione dell'Euroregione arrivano però da Roma, dove - è stato annunciato oggi - il Consiglio di Stato ha dato un parere al Governo secondo il quale il Consiglio dei Ministri, prima di dare il via alla costituzione delle Euroregioni, dovrà attendere l'approvazione di una legge del Parlamento. "E' già in preparazione - ha aggiunto Illy - un emendamento alla Finanziaria che, se ritenuto accoglibile, potrà essere approvato nelle prossime settimane. In questo caso non ci dovrebbero essere forti ritardi e - secondo Illy - il regolamento dovrebbe essere approvato in febbraio, altrimenti si rischia uno slittamento ad aprile-maggio". (ANSA).

(ANSA) 29-NOV-07 21:40
EUROREGIONI:ILLY GALAN E HAIDER VANNO AVANTI, SEDE A TRIESTE(2)
DUINO (TRIESTE), 29 NOV - Haider ha spiegato che anche alla Carinzia sarebbe piaciuto ospitare la sede dell'Euroregione. "Forse - ha detto - sarebbe stato più veloce perché non dobbiamo chiedere il permesso a Vienna ma speriamo che il Governo italiano si muoverà ora adeguatamente per il regolamento". Fare però a Trieste la sede - secondo Haider - ha un significato storico-culturale ed è anche un riconoscimento dell'impegno di Illy "che per primo - ha detto - si è battuto per l'euroregione". Secondo le tre Regioni l'Euroregione dovrà avere personalità giuridica mentre, per quanto riguarda il bilancio, ci sarà un fondo di dotazione ripartito al 50% in parti uguali fra le Regioni e al 50% in base all'entità del bilancio degli enti. Trovato un accordo politico sulla bozza di statuto ora si riunirà un tavolo tecnico per trasformare il testo a livello tecnico-giuridico. "Dopodiché - ha detto Illy - noi saremo pronti". Illy ha spiegato che anche le contee croate hanno partecipato alle precedenti riunioni del tavolo tecnico mentre la Slovenia è stata costantemente informata sui lavori pur non partecipandovi. Per quanto riguarda le materie di collaborazione Illy si è in particolare soffermato sulla sanità e sulla libera circolazione dei servizi sanitari. "Questo - ha sottolineato il presidente - è un obiettivo dell'Unione Europea. Contiamo di essere un territorio pilota che - ha aggiunto - per primo realizza un sistema di libera circolazione dei cittadini per la fruizione dei servizi sanitari". (ANSA).

Der Goerzer
30-11-07, 11:49
Bene, ora speriamo solo che i governi nazionali non mettano i bastoni fra le ruote!

Cenerentola82
30-11-07, 14:29
Dal Piccolo:

Trieste capitale dell’Euroregione
Piero Rauber
Decolla il progetto: tre altre sedi periferiche e una all’Ue a Bruxelles
TRIESTE Ieri porto e centro economico di un impero. Da oggi capitale dell’Euroregione, di un’area vasta aperta ad Est, senza cortine di ferro, con oltre nove milioni di abitanti, dodici porti e dieci aeroporti. Trieste prova a togliersi di dosso decenni di comprimariato geografico e politico, diventando sede permanente del Gect - il Gruppo di cooperazione internazionale previsto in linea generale da un apposito regolamento già approvato dall’Unione Europea - che altro non è che il vestito giuridico dell’Euroregione. Il progetto riguarda i «battistrada» della cosiddetta Trilaterale - Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia - cui aderiranno in seconda battuta le contee croate Istriana e Litoraneo-Montana (quella di Fiume) nonché, a quanto sembra, anche le 14 regioni slovene che dovrebbero costituirsi entro la prima metà del 2008.
La scelta di Trieste quale capitale dell’Euroregione - in quanto capoluogo della Regione capofila del progetto - è stata formalizzata ieri pomeriggio, all’unanimità, nel corso del vertice fra le giunte regionali che fanno parte della Trilaterale. Nella suggestiva cornice del castello di Duino, che ieri ospitò Sissi e che oggi dista due passi dal Collegio del Mondo unito, si sono confrontati per tre ore i tre governatori Riccardo Illy, Giancarlo Galan (per il Veneto) e Joerg Haider (per il Land della Carinzia), accompagnati da alcuni componenti delle giunte (per il Friuli Venezia Giulia erano presenti gli assessori alle relazioni internazionali Franco Iacop e all’organizzazione, personale e sistemi informativi Gianni Pecol Cominotto).
L’ordine del giorno prevedeva, per l’appunto, l’esigenza di dare un taglio politico e pressoché definitivo alla bozza di statuto del Gect, stilata in due precedenti tavoli tecnici, alla presenza anche dei rappresentanti croati. Gect che, in base al regolamento approvato dall’Ue sugli statuti dei Gruppi di cooperazione territoriale, dovrà avere una sede legale permanente (in questo caso Trieste) in cui opererà non un presidente ma un direttore generale, designato probabilmente a rotazione. Una figura-pilota, in sostanza, prevalentemente amministrativa che - come ha specificato Illy nella conferenza stampa che ha chiuso il vertice di Duino - gestirà un team di persone individuate fra gli stessi dipendenti degli enti regionali coinvolti e farà riferimento, per gli indirizzi politici, a un’assemblea rappresentativa, composta dai governatori delle varie regioni.
Alla sede di Trieste - ha rilevato sempre Illy - saranno collegate diverse sedi periferiche, una per regione più una a Bruxelles per i rapporti diretti con l’Ue «e forse anche delle altre». La sede dell’Euroregione, quindi, sarà un ufficio all’interno di uno dei palazzi triestini della Regione, presumibilmente quello della giunta in piazza Unità, disponibile dal prossimo gennaio dopo il lungo cantiere per la sua riqualificazione.
Quanto al costo del nuovo soggetto, la Trilaterale ha deciso di creare un «fondo di dotazione», di cui non si conosce al momento l’entità, con un 50% da dividere in parti uguali tra i partecipanti e l’altra metà che dipenderà, in proporzione, dall’entità dei bilanci correnti. «Il Gect - così Illy - funzionerà come un consorzio, con gli enti che verseranno una quota annuale: sarà una struttura snella».
I tempi per la firma di costituzione del Gect, però, ad oggi non possono seguire una via maestra, tale da spaccare il secondo. Affinché Illy e Galan si trovino con le mani libere, per poter sottoscrivere lo statuto con Haider, Friuli Venezia Giulia e Veneto devono aspettare che il Governo italiano recepisca, con un provvedimento attuativo, il regolamento comunitario sui Gect. Lo scoglio a questo proposito - ha fatto sapere Illy - è rappresentato da un parere uscito nelle ultime ore dal Consiglio di Stato. Tale parere sancisce che prima del provvedimento del Governo, previsto peraltro nel protocollo d’intesa Illy-Prodi e già oggetto di confronto nella conferenza Stato-Regioni, debba essere approvato un’apposito atto in sede legislativa. Dunque dal Parlamento. «È una novità - ha detto Illy - non molto positiva. Ieri (mercoledì, ndr) ho parlato con il ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta che me lo ha confermato». Ma c’è un modo per tentare di superare lo scoglio in tempi relativamente brevi. «È già in preparazione - ha aggiunto Illy - un emendamento alla Finanziaria che, se sarà ritenuto attinente, potrà essere approvato nelle prossime settimane assieme alla manovra economica. Se le cose vanno bene, dunque, avremo solo un lieve ritardo e, dopo la pubblicazione della Finanziaria sulla Gazzetta Ufficiale, entro febbraio potremmo essere pronti per la firma del Gect. Diversamente il processo sarà più lungo perché servirà far approvare una norma all’inizio del 2008 e i tempi ci porterebbero quanto meno ad aprile-maggio del prossimo anno».(30 novembre 2007)

Mitteleuropeo
30-11-07, 15:22
La Kleine Zeitung pubblica un articolo in tutto simile a quanto postato da Cenerentola. In tedesco il GECT si chiama EVTZ.
I campi di collaborazione sono: infrastrutture, sanità, turismo, cultura, sviluppo regionale, affari sociali, agricoltura. Nell'ambito della sanità sarà formata una rete sui temi: formazione ed aggiornamento, scambio dati, telemedicina, emergenze sanitarie, collaborazione medico-chirurgica e ricerca biometrica.
In campo culturale sorgerà Art Contact, piattaforma per un' offerta culturale comune (se non cambiano le strutture e le modalità di finanziamento pubblico, credo che non se ne farà niente: sono 2 mondi completamente estranei e incomunicabili) ed una rete per il miglioramento dell' offerta musicale. Nel turismo, la cooperazione sarà nella regione alpina e sul turismo acquatico (non capisco come si possa collaborare se non ci sono vie d'acqua in comune). Lo sviluppo del territorio prevederà soprattutto il miglioramento delle zone montane. La collaborazione ambientale riguarderà soprattutto le calamità naturali. Un progetto sociale importante è la prevenzione dell' alcoolismo nei giuvani. Per l'agricoltura sono stati presentati progetti per l'alpeggio, il marketing informatico e la vacanza senza confini in agriturismo.
http://www.kleinezeitung.at/nachrichten/politik/659966/index.do

A me sembra che i temi siano di prevalente interesse per la Carinzia e per il Friuli. A parte la sanitè, l' impossibile (rebus sic stantibus) politica culturale comune ed il miglioramento dell' offerta musicale (al momento scarsa solo in Carinzia e a Gorizia), non vedo nulla che possa riguardare Trieste e Venezia.

Der Goerzer
30-11-07, 18:10
Una cosa non ho capito leggendo il Piccolo...

Dopo che la Slovenia si sarà divisa in 14 regioni, entreranno tutte nell'euregio o solo quelle occidentali/centrali?

Mitteleuropeo
01-12-07, 10:40
Dopo che la Slovenia si sarà divisa in 14 regioni, entreranno tutte nell'euregio o solo quelle occidentali/centrali?

A logica non entreranno tutte, altrimenti perchè aspettare la regionalizzazione?

Der Goerzer
01-12-07, 12:33
Bene, allora l'unica anomalia resta il Veneto.

Ahh, la mitteleuropea Rovigo :D

Cenerentola82
01-12-07, 22:09
A logica non entreranno tutte, altrimenti perchè aspettare la regionalizzazione?
invece dovrebbero entrare tutte.
Dovebbe essere solo un problema di regolamenti della comunità europea. In una euroregione possono entrare solo regioni e non uno stato nazionale. Quindi possono entrare tutte le regioni della Slovenia ma non la Slovenia.

Dal Piccolo di oggi, uno dei primi progetti sarà la realizzaione di un museo virtuale online sugli Asburgo... con 1 milione di euro da richiedere a bruxelles.
Dal CSX commenti tutti positivi di Zvech, Degano, Rosato.
Invece:
Menia: L'euroregione senza la Slovenia e un'euroregione col buco. E' come un Risiko senza le armate. E la storia di trieste capitale sarebbe solo uno slogan di Illyper il popolo. Non vede nessun futuro in termini pratici.
Camber: Quande la Slovenia entrerà pretenderà la capitale a Lubiana. Anche se ormai non avrà nessun intersse ad entrare visto che ha usato questa storia dell'euroregione solo per entrare in Europa. se TS diventasse capitale spotrebbero esserci ricadute positive in termini turistici che però si potevano avere anche senza la creazione dell'euroregine
Antonione invece rivendica la primogenitura del'idea con la comunità Alpeadria. E intravvede ricadute positive.

Der Goerzer
02-12-07, 15:15
ho cercato maggiori info sul portale degli Asburgo ma non ho trovato niente ancora in rete

Schiffsbauer
02-12-07, 22:33
Dal CSX commenti tutti positivi di Zvech, Degano, Rosato.
Invece:
Menia: L'euroregione senza la Slovenia e un'euroregione col buco. E' come un Risiko senza le armate. E la storia di trieste capitale sarebbe solo uno slogan di Illyper il popolo. Non vede nessun futuro in termini pratici.
Camber: Quande la Slovenia entrerà pretenderà la capitale a Lubiana. Anche se ormai non avrà nessun intersse ad entrare visto che ha usato questa storia dell'euroregione solo per entrare in Europa. se TS diventasse capitale spotrebbero esserci ricadute positive in termini turistici che però si potevano avere anche senza la creazione dell'euroregine
Antonione invece rivendica la primogenitura del'idea con la comunità Alpeadria. E intravvede ricadute positive.


Beh che il CSX commenti positivamente non sorprende nessuno visto che cercheranno di ascriverlo a loro merito ingnorando il fatto che senza Illy sarebbero probabilmente rimasti al palo.

Le opinioni di Menia....beh quelle del mio fruttivendolo sono mooolto più realistiche e brillanti.

Camber potrebbe anche aver ragione, ma il fatto che la Slovenia abbia sempre avuto partita vinta finora su tutto non significa che questo debba continuare.

Antonione è già in campagna elettorale, ma se prestasse più attenzione ai pulsanti che schiaccia, anche se in quel caso è andata bene così, sarebbe meglio

Mitteleuropeo
02-12-07, 23:54
Antonione invece rivendica la primogenitura del'idea con la comunità Alpeadria. E intravvede ricadute positive.

Farebbe bene a starsene zitto. E' ben vero che sotto di lui sono state intavolate le prime trattative, ma, come so da fonte super-sicura, lui andava a Klagenfurt solo con carta, parole ed una gran smania di farsi fotografare mentre stingeva una certa mano, facendo l'occhiolino a chi quella mano se la immaginava - a torto - in ben altra posa :-01#44. Insomma, volutamente solo ciacole e gnente fritole :D

Cenerentola82
03-12-07, 08:57
(01 dicembre 2007)

Dieci progetti per l’Euroregione e Trieste
In palio oltre 5 milioni di euro per la sanità integrata, il turismo e l’offerta culturale.

Chi può resistere al fascino degli Asburgo? L’Euroregione non ci prova nemmeno. E si presenta a Bruxelles con un progetto che, mescolando storia e tecnologia, cultura e suggestioni, ne diventa quasi un biglietto da visita: quel progetto da un milione di euro punta a salvare, valorizzare e diffondere in Internet il patrimonio di carte, documenti, atti storici e archivi dell’Impero che fu. Un museo virtuale che, all’i ndomani del vertice da cui Trieste esce «capitale», non solo acquista un sapore speciale. Ma dimostra che l’Euroregione che ancora non c’è, almeno non giuridicamente, già si muove.

Eccome, se si muove: il progetto sugli Asburgo non è l’unico. Ce ne sono almeno una decina che, idealmente firmati dalla «casa comune» che ospiterà in prima battuta Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, mirano sin d’ora a «sbancare» i forzieri comunitari. E a strappare decine di milioni di euro. Riccardo Illy, Giancarlo Galan e Joerg Haider, i soci fondatori, giocano infatti d’anticipo. E, bypassando la burocrazia, innanzitutto quella italiana, si comportano come se l’Euroregione già ci fosse. Possono e, tutto sommato, devono farlo: non è forse vero che Bruxelles premia chi dimostra i migliori rapporti di buon vicinato, mette in campo sinergie, trova partner con cui collaborare? E allora, giacché dietro l’angolo c’è il programma comunitario a misura di cooperazione transfrontaliera, l’Interreg Italia-Austria che da solo vale 80 milioni di euro, i tre governatori individuano per la prima volta un robusto pacchetto di progetti trilaterali. E lo affidano ai tecnici affinché a gennaio, quando uscirà il primo bando che scade a fine marzo, prenda rapido la via di Bruxelles: «Abbiamo inaugurato una collaborazione rafforzata che, nell’Euroregione, troverà una gestione unitaria.

È una strada obbligata per avere più forza e per raccogliere più opportunità e finanziamenti» conferma l’assessore ai Rapporti internazionali Franco Iacop. Nel pacchetto concordato nel castello di Duino ce n’è per tutti i gusti. Non solo per quelli «nostalgici» di Francesco Giuseppe. Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Veneto uniscono innanzitutto le forze nel campo della salute. E sottopongono all’esame dell’Unione tre progetti uniti da un filo rosso: far sì che tutti i cittadini della futura Euroregione abbiano accesso ai migliori servizi sanitari. Il primo progetto, che vale 1,2 milioni di euro, investe la collaborazione tra medici e chirurgi: mira ad ampliare il registro delle malattie rare, a semplificare la vita ai turisti affetti da malattie croniche, a comparare i dati sulle infezioni ospedaliere... Il secondo, che costa 845 mila euro, riguarda la formazione e la specializzazione di medici, infermieri, tecnici: prevede, ad esempio, stage universitari e lavorativi transfrontalieri.

Il terzo, poi, getta le basi per l’obiettivo più ambizioso: garantire ai pazienti il libero accesso agli ospedali e ai servizi sanitari di tutta l’Euroregione, alla faccia delle pastoie burocratiche, consentendo ad esempio a un tarvisiano di farsi curare a Villaco. Per arrivarci, però, va rivisto il quadro giuridico: ed ecco che Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia chiedono a Bruxelles i fondi per farlo. Nel pacchetto concordato non manca il welfare: il primo progetto trilaterale da mezzo milione di euro punta a contrastare il disagio giovanile e l’abuso di alcool nonché, a cascata, l’alto numero di incidenti stradali. Ma come ignorare il turismo dove, da tempo, la collaborazione già c’ è? Ci sono ben tre progetti, come nel campo della sanità, che Illy, Galan e Haider mandano sin d’ora avanti.

Valgono all’incirca 3,5 milioni di euro e, mettendo in rete le attrattive delle tre regioni, puntano ad acchiappare sempre più visitatori: un progetto investe su cultura, cibo e buon vino; un altro sugli itinerari transfrontalieri; il terzo sul richiamo dell’acqua, dai laghi carinziani sino al mare Adriatico. Ancora, in vista dell’Interreg, c’è la pianificazione territoriale, con un progetto da 740 mila sullo sviluppo sostenibile nei territori montani. C’è l’ ambiente, con un progetto da 1,5 milioni di euro sulla tutela e fruizione delle aree naturali di tutto l’Arco alpino orientale. E c’ è l’energia, con un progetto iniziale cui partecipa anche la Provincia di Bolzano che vale 1,8 milioni di euro e riguarda il ricavo di fonti alternative dall’utilizzo di biomasse di origini forestali. Ma non è finita: Illy, Galan e Haider si portano ancor più avanti con il lavoro, e a Duino, danno l’ok politico a un secondo pacchetto. Quello che deve «conquistare» il secondo bando di Interreg e i progetti transnazionali.

..............
C'è un progetto contro l'abuso di alcol e un altro che investe cibo e buon vino... Ma c'è un po' di contraddizione?
Basta che il tutto non diventi un baraccone con il solo obiettivo di raccattare fondi europei.

Cenerentola82
03-12-07, 09:07
(30 novembre 2007)
«Un’opportunità storica per la città»
Budin: «Un ritorno al ruolo del passato».
Bassa Poropat: «Ricadute positive per il territorio»
di Paola Bolis

TRIESTE Tutti lo riconoscono: il ruolo di sede della futura Euroregione offre a Trieste un’opportunità in più per uscire definitivamente dall’angolo geopolitico in cui a lungo è stata relegata. E molti lo sottolineano: la città ora deve correre ancora più veloce.

Un punto di arrivo, dunque, ma anche di partenza. Dopo la scelta del capoluogo giuliano quale sede del futuro organismo, sono numerose le voci che parlano di uno sprone alla città. «Questo ruolo - dice la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat - ci consente di impostare una visione di sviluppo a medio e lungo termine di non poco conto, che è anche compito di noi amministratori concretizzare». Perché una cosa, per Bassa Poropat, è indubbia: «Ci saranno ricadute positive anche in termini di promozione del territorio: non si tratta soltanto di un riconoscimento nominalistico». Si tratta invece - e lo dicono in tanti, dalla stessa presidente di Palazzo Galatti, al numero uno di Area Science Park Giancarlo Michellone, al presidente camerale Antonio Paoletti... - del frutto di un lavoro portato avanti in prima fila dal governatore Riccardo Illy, «che è riuscito a vendere molto bene le nostre abilità e capacità», per dirla con la battuta di Michellone. Una battuta che lo porta dritto a una considerazione: «Dopo i discorsi ci vogliono i fatti e sicuramente tutti dovremo impegnarci molto di più per essere davvero Euroregione. Trieste è sempre stata abituata a essere capitale e ora torniamo ai vecchi tempi, ma con maggiore responsabilità: non possiamo più delegare a Maria Teresa».

E proprio per questo, Trieste sede dell’Euroregione «è un inizio della corsa dopo il quale dobbiamo fare il salto di qualità», aggiunge il presidente di Area. «Si ripropone con forza - interviene il direttore della Sissa Stefano Fantoni - il fatto che Trieste possa porsi come centro della Mitteleuropa». Centro che nel Duemila può essere anche dell’innovazione, dice Fantoni ricordando come il ministro Mussi abbia appena candidato Trieste a divenire una delle sedi internazionali del nuovo Istituto europeo di innovazione e tecnologia. E allora, un tassello dietro l’altro, «c’è un momento interessante da cogliere - lo ribadisce anche Fantoni - per fare un salto di qualità». È Michellone a rifletterci: «Nelle alleanze fra territori si vince o si perde tutti insieme: per questo conta moltissimo il definire i propri punti di forza e capire come massimizzarli nell’interesse di tutti». E per questo il rettore dell’Università Francesco Peroni parla di «obiettivi conseguiti che hanno bisogno però di essere sostenuti ogni giorno» partendo dall’«apprezzamento per la posizione di visibilità geopolitica» che Trieste si conquista.


«Anche nel nostro campo - interviene il direttore del Teatro Stabile Antonio Calenda - ci battiamo da anni perché Trieste sia degna della sua storia. Siamo orgogliosi del riconoscimento del lavoro di tutti noi». E una conferma di questo lavoro, osserva il sottosegretario al Commercio estero Milos Budin, potrà arrivare se Trieste saprà porsi «in funzione dell’intero Centro-Est europeo, compiendo scelte urbanistico-economiche ora che le è stato assegnato quel ruolo che è la sua vocazione naturale, ma che le vicende storiche le hanno negato per decenni». C’è però un dato: «Trieste e l’Euroregione» tutta «devono sapere usare il loro ruolo per coinvolgere subito l’intera dimensione centroeuropea», partendo dalla Slovenia. Ci insiste anche il presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti, che ricorda come l’ente camerale stia portando avanti una «Camera dell’Euroregione» mirata ad agevolare «la possibilità di fare impresa in tutte le regioni coinvolte».

Anche il vicepresidente dell’Assindustria provinciale Nicola Pangher sottolinea l’esigenza che «la Slovenia entri quanto prima nell’Euroregione per creare un tessuto comune»: perché la Slovenia a oggi presenta vantaggi che agevolano le imprese, «ma noi potremmo dare un aiuto dal punto di vista del know-how». Pangher poi sottolinea il peso che l’Euroregione può avere in termini di sviluppo, poiché «l’Europa punta molto sul lavoro delle singole regioni: basta pensare a quanto sta facendo il Friuli Venezia Giulia per puntare sull’innovazione». E se Trieste può oggi parlare ancora più fitto «con l’Europa dell’Est, come la storia ci suggerisce» questo vale anche per lo sviluppo del Porto. La collaborazione fra Trieste e i porti «sloveni, croati e veneti», può contribuire «a fare dell’Alto Adriatico uno sbocco dell’Unione europea», commenta il presidente dell’Authority Claudio Boniciolli. Resta da capire come l’Euroregione si svilupperà.
Lo sottolinea il vicesindaco di Trieste - e presidente provinciale di An - Paris Lippi: «Tutto quanto può portare a un ruolo centrale della città non può che far piacere, ma vogliamo vedere quanto di costruttivo ci sarà, visto che i tanti progetti roboanti di Illy, com’è questo, non hanno mai portato a niente di concreto. Vediamo i fatti: e intanto stiamo a vedere se i partiti che un tempo attaccavano noi per i rapporti con Haider e con i ”nazisti”, come dicevano, avranno un sussulto d’orgoglio», è la stoccata di Lippi. Ma intanto il direttore del Mib Vladimir Nanut torna al concetto di partenza: «Occorre creare dei gruppi-progetto che diano gambe a questa opportunità. L’avere qui la sede dell’Euroregione non genererà automaticamente una serie di ricadute: le opportunità vanno costruite con un lavoro intelligente. Trieste può farlo, se si smetterà di andare ognuno per conto proprio...»

Cenerentola82
03-12-07, 09:11
(01 dicembre 2007)
Rosato: «Trieste capitale perfetta»
Il deputato di An Menia dissente: «Senza la Slovenia è un’Euroregione col buco»
di Piero Rauber
TRIESTE Trieste, come sede permanente della futura Euroregione, sta per riappropriarsi del suo antico ruolo di capitale d’area. E con gli «interessi». Interessi a lungo termine chiamati prestigio, visibilità internazionale, investimenti, occupazione. Il centrosinistra triestino celebra così l’annuncio dato giovedì dal governatore Riccardo Illy dopo il vertice di Duino con i due omologhi di Veneto e Carinzia, Giancarlo Galan e Joerg Haider. Ma il centrodestra - nelle cui file va controcorrente il senatore azzurro Roberto Antonione, che rivendica addirittura la primogenitura del concetto di Euroregione - insiste su quello che ritiene essere un conto fatto senza l’oste: la Slovenia. Che, se e quando deciderà di far parte del progetto, reclamerà Lubiana come capitale. Non crede a un simile scenario il sottosegretario agli Interni Ettore Rosato, che anzi ritiene strategica la scelta di Trieste quale sede permanente del Gect, il Gruppo di cooperazione territoriale che si va delineando, nell’ottica dell’Euroregione.

«Tale scelta - sottolinea il rappresentante del Governo - rappresenta un elemento molto importante nella prospettiva di un coinvolgimento di Lubiana. Con l’adesione delle future 14 regioni slovene (la cui costituzione è prevista entro la prima metà del 2008, ndr), Trieste sarebbe infatti una capitale assolutamente baricentrica rispetto ai confini dell’Euroregione». «Il fatto che la nostra città sia stata designata a ricoprire una simile responsabilità - prosegue Rosato - va vista come una grande opportunità di sviluppo per Trieste, che assumerà maggior peso in termini di immagine turistica, conoscenza e visibilità, come capitale della prima Euroregione. È la conseguenza del lungo lavoro svolto da Illy, ma non era affatto scontato».

«Trieste capitale» riceve la benedizione anche del segretario regionale del Partito democratico Bruno Zvech, secondo cui «tale ruolo, in linea con gli stessi interessi nazionali portati oggi avanti dal Governo, costituisce un’utile piattaforma per il processo di allargamento europeo verso i Balcani.
Quanto alle ricadute, ogni prospettiva di tale portata è destinata ad allargare gli orizzonti economici e sociali dell’area in cui si sviluppa. L’Euroregione era un sogno, oggi sta diventando realtà. Va riconosciuto il grande impegno di Illy, anche come presidente dell’Assemblea delle Regioni d’Europa».

«Se l’Euroregione è un contenitore da riempire - gli fa eco il capogruppo in Consiglio regionale della Margherita-Pd, Cristiano Degano - anche Trieste dev’ essere pronta a riempirsi, a legittimare questa responsabilità. La città sta ricostruendo il proprio ruolo storico di capitale d’area. Per questo, alla luce della caduta dei confini, ritengo decisivo l’a llargamento del nuovo soggetto alla Slovenia».

Sul versante politico opposto, a questo proposito, arriva la bordata di Roberto Menia, coordinatore regionale e vicepresidente di An alla Camera. «Manca la Slovenia - incalza - è un’Euroregione col buco. Siamo ai livelli del gioco del Risiko, ma senza le armate. Quello di Trieste capitale è un bello slogan di Illy raccontato al popolo. Credo sia un progetto destinato a non avere futuro in termini pratici».

«Se la Slovenia deciderà di entrare nell’Euroregione - così il consigliere regionale e comunale di Forza Italia Piero Camber - lo farà per essere leader. E rivendicherà Lubiana al posto di Trieste, in quanto capitale di uno Stato. Ma non credo che la Slovenia abbia interesse, ormai, a far parte di un progetto nato per portare Lubiana in Europa. Scenario, questo, che si è già realizzato. Ricadute se Trieste fosse capitale? Turistiche, credo di sì, anche se si potrebbero sviluppare dei volani economici alternativi, anche più consistenti, senza ricorrere a un nuovo soggetto istituzionale».

Il progetto, però, trova il placet di Roberto Antonione: «Si tratta - spiega - di una naturale collocazione che Trieste può avere quale punto di riferimento di un’area ampia, che la riconosca come collante per iniziative comuni. Vedo ricadute positive: non è solo il prestigio che conta, ci sono pure aspetti concreti legati all’indotto occupazionale e a quello finanziario per la città. L’idea, tuttavia, l’avevo lanciata io quand’ero presidente della Regione, anche se era frutto di pensieri che venivano già da prima, nell’a mbito dell’iniziativa Alpe Adria, che abbracciava collegamenti al tempo distanti ma che si sono poi dimostrati essere il futuro».

Cenerentola82
03-12-07, 09:13
(02 dicembre 2007)

Pacorini: «Attenzione alle gelosie di Lubiana»
TRIESTE Un sì deciso all’Euroregione e all’investitura di Trieste. Ma si faccia presto. Lo chiede il mondo imprenditoriale. Lo fa notare, in particolare, lo spedizioniere Federico Pacorini, che assieme al fratello Roberto guida l’omonimo gruppo. «Il nuovo status che riceverà la città - spiega Pacorini - produrrà, di riflesso, un vantaggio per l’economia locale. L’i mportante però e muoversi. Prima Trieste saprà guardare fuori, prima ripartirà. Stando attenta alle gelosie che potrebbero scattare». Quali gelosie? «Di certo non quella di Udine - chiude Pacorini - bensì di Lubiana. Più rilevanza assumerà questa macroarea, più sarà concreto il pericolo che la Slovenia reclami la capitale».

Chiede di bruciare le tappe anche Antonio Costato, presidente della veneta Grandi Molini Italiani, che attraverso la controllata Triera ha in progetto d’installare a fianco del suo terminal di Trieste un impianto che produrrà ogni anno 115.000 tonnellate di bioetanolo utilizzando 350.000 tonnellate di mais, per un investimento da 80 milioni di euro. «Sono venuto a investire a Trieste nel 1988 - ricorda - con l’assunto che questa città potesse ridiventare capitale d’area. Lo credo ancora possibile anche se oggi mi sento un po’ intrappolato. Sono dunque estremamente favorevole al progetto. Ora o mai più, si faccia leva sul ruolo di Illy che ha la sensibilità più adatta». Di volano culturale, oltre che meramente economico, parla quindi l’imprenditore del caffè Vincenzo Sandalj, presidente dell’Associazione Caffè Trieste: «Partiamo da grossi handicap, non più politici dato che sono caduti i confini, ma linguistici e culturali. Parlare la stessa lingua, nei mercati, aiuta a fare affari.

Ci riappropriamo di uno spazio naturale, già esistente, diviso in maniera violenta. Ci permetterà di riaprire le menti. Il futuro di Trieste capitale, capace di produrre sviluppo e posti di lavoro, è nelle nostre mani». «Si tratta di una prospettiva molto positiva - si spinge oltre il presidente dell’Associazione europea dei caffè speciali, Massimiliano Fabian - che può diventare uno stimolo per un riequilibrio della tassazione d’impresa. La nostra economia ne beneficerebbe, visto che il prelievo fiscale in Austria e Slovena, cui appartengono i territori della futura Euroregione, si attesta al 25% contro il 43% teorico dell’Italia. Sarà interessante vedere se questo sarà un traino per l’autonomia fiscale, insomma». «È chiaro che per Trieste diventare capitale d’area è molto positivo, così si può dare un impulso decisivo alla cultura della ricerca e dello sviluppo industriale», aggiunge il responsabile delle relazioni esterne della Wartsila, Gelsomino Sirabella, secondo il quale tuttavia «sarebbe prematuro, in questa fase, ipotizzare ricadute concrete sul territorio».

Conferma quindi «grande interesse» nei confronti del progetto Trieste capitale Assindustria locale, per voce del direttore Paolo Battilana, mentre il presidente provinciale della Confartigianato, Dario Bruni, invita mondo economico e istituzioni a una convergenza sull’iter di costituzione dell’Euroregione, con sede a Trieste, a prescindere dalle connotazioni politiche. «Di progetti ne abbiamo sentiti tanti - rileva Bruni - l’importante ora è andare fino in fondo. Gli imprenditori hanno bisogno di certezze, un simile scenario produrrebbe ricadute tangibili su un territorio che merita di crescere. Qui manca tutto e si litiga su tutto, si pensi ad esempio al sindaco e ai commercianti che polemizzano. Penso che i tempi siano maturi per raggiungere un’unità d’intenti e iniziare, attorno a un tavolo unico, la nostra sfida in un mercato senza confini. Credo nel progetto di Illy, che da imprenditore sa staccarsi, quando serve, dalle logiche e dalle divisioni politiche». pi.ra.

Cenerentola82
04-12-07, 12:50
Bene, allora l'unica anomalia resta il Veneto.

Ahh, la mitteleuropea Rovigo :D

per me il vero pericolo è questo:
http://www.adriaticeuroregion.org/hr/maps/mapa-JER-500.jpg
in fondo così non è male
http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/AT11/ARG8/img/euroregione_web.gif

Mitteleuropeo
04-12-07, 14:25
Concordo con Cenerentola: quella mostruosità con Sacra Corona Unita, Albania, Erzegovina... ma senza Carinzia, è stata inventata per confondere le menti.
Per chi ci dovesse leggere dal di fuori:

NOI DISCUTIAMO SULL' EUREGIO DELLA SECONDA CARTA (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, Slovenia - tutta o in parte - Istria e Contea di Fiume).

QUELLA SCEMENZA MEDITERRANEO-LEVANTINA DELLA PRIMA CARTA NON E' ROBA NOSTRA

Der Goerzer
04-12-07, 16:27
che mente malata aveva partorito quella mostruosità mitologica?

Cenerentola82
04-12-07, 16:51
che mente malata aveva partorito quella mostruosità mitologica?

Avevamo aperto qui una discussione:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=226073

e questo è il sito:
http://www.adriaticeuroregion.org/it/?kid=2

Cenerentola82
20-12-07, 13:38
Dal piccolo:

L’EUROREGIONE STRATEGICA
di Alberto Gasparini Direttore dell'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia

L'Euroregione svolge almeno tre funzioni principali: favorire la collaborazione concreta delle popolazioni che vivono sul confine (partecipazione); connettere le relazioni degli attori delle società civili esistenti nell'area transfrontaliera in reti settoriali o intersettoriali (trasparenza); infine dotare di strutture e strategie comuni le regioni frontaliere di due o più stati (strategie).

In secondo luogo l'Euroregione agisce in quanto istituzione preposta a coordinare attività comuni, ma proprio per questo deve dotarsi di un governo semplice, efficace, deburocratizzato al massimo, poco costoso, e infine deve svolgere delle funzioni essenziali. In terzo luogo la vita dell'Euroregione deve essere direttamente legata alla propria funzione, con ciò volendo dire che quando l'Euroregione ha realizzato la propria funzione può essere sciolta.

Il primo tipo di Euroregione lo definiamo come Euroregione transfrontaliera.
Questa comprende i comuni della prima e della seconda fascia (e a volte anche terza fascia) a partire dalla linea di confine. La governance è affidata ad un Parlamentino, a una Presidenza, a dei Gruppi di lavoro. Il carattere principale di questa Euroregione è quello di trattare dei problemi in cui prevale la contiguità del territorio, e in questa contiguità vengono perseguite attività volte a creare condizioni perché la gente produca iniziative ed azioni comuni utilizzando i bandi Ue, collabori alla conoscenza reciproca tra le parti transfrontaliere. Insomma la governance di questa Euroregione non si impone o si sostituisce ad altre ma propone, assiste, elabora idee.
Lo spirito che vi prevale è una sorta di ideologia della collaborazione. Anche in campo economico si può sfruttare la contiguità per il turismo e il mercato del lavoro. Un esempio di progetto di Euroregione transfrontaliera è dato da Eurego, prodotto dall'amministrazione provinciale di Gorizia per un'area compresa fra Tarcento/Tolmin e Comen/Grado e centrata su Gorizia/Nova Gorica.

Il secondo tipo è l'Euroregione delle reti funzionali. Questa Euroregione comprende le regioni che gravitano sul confine. È un'Euroregione dominata dalle reti di relazioni che istituzioni non contigue sviluppano, siano esse medie/grandi imprese, province, camere di commercio, università.
Il governo di essa è costituito dalla Conferenza dei presidenti delle predette istituzioni, mentre gli aspetti operativi vengono delegati a uffici messi a disposizione dalle medesime. I vantaggi di questa Euroregione sono molteplici. Il primo vantaggio è dato dal fatto che la sua governance è molto semplice, poco costosa, visibile nella sua struttura e quindi produttiva di trasparenza su quello che avviene all'interno delle reti settoriali (costituite da università, province, ecc.) e tra le reti intersettoriali. Esempi di questo tipo di Euroregione sono senz'altro la Comunità di lavoro Alpe Adria fondata nel 1978 e la recente Euroregione Adriatica firmata a Venezia.

Infine il terzo tipo è la Euroregione delle strategie e delle macroinfrastrutture.
Questa Euroregione è la più estesa di tutte, perché comprende molte regioni. Tale grande dimensione è giustificata dal fatto che essa elabora e progetta grandi strategie, infrastrutture viarie (corridoi, porti, aeroporti, ferrovie), ospedali, Università. E tutte queste strategie e macroinfrastrutture hanno lo scopo di rendere le aree transfrontaliere più accessibili e più centrali nell'ambito europeo. Il governo di questa Euroregione è molto semplice, perchè costituito dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni e da attori che operativamente realizzano le strategie e le macroinfrastrutture.
Un esempio di Euroregione delle strategie e delle macroinfrastrutture è quella recentemente perseguita da Illy e firmata oltre che dallo stesso Illy anche da Galan (Veneto), Haider (Carinzia), Javcovic (Istria).

A questo punto possiamo ridomandarci perché abbiamo proposto tre Euroregioni complementari l'una all'altra. Il motivo è molto semplice: le tre Euroregioni sono più efficaci nel realizzare gli obiettivi. Inoltre i tre obiettivi (partecipazione, trasparenza, strategie) hanno tempi di realizzazione differenti ed anche le singole Euroregioni possono essere sciolte nel caso che ogni specifico obiettivo sia raggiunto.
È ovvio d'altra parte che le tre Euroregioni si incastonano una dentro l'altra in una sorta di scatole cinesi, e di conseguenza un'area e una città potranno far parte, contemporaneamente, di tutte e tre queste Euroregioni.

(19 dicembre 2007)
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Interessante come punto di vista, ma limitato alla sola questione economica. Non tiene conto di culture, persone, storie e rapporti di civile convivenza.

Mitteleuropeo
20-12-07, 17:00
Interessante come punto di vista, ma limitato alla sola questione economica. Non tiene conto di culture, persone, storie e rapporti di civile convivenza.

Ne tengono però conto altri articoli sul Piccolo di oggi, anche sul supplemento.
Di quello che dici tu parlo io domani all' Etnoblog. Dopodomani posto il testo.

Cenerentola82
20-12-07, 17:59
Ne tengono però conto altri articoli sul Piccolo di oggi, anche sul supplemento.

Oggi ho investito ben 1 euro nel piccolo e nel suo supplemento. Ma devo ancora leggerlo.

ambrosini
10-01-08, 14:19
in fondo così non è male
http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/AT11/ARG8/img/euroregione_web.gif

Questa per me è stupenda,comprende tutti i luoghi (esclusa la bassa Baviera,il Trentino e il Sud-Tirolo) dove mi sento come a casa.....
Se però stiamo (in quanto Veneti,nel mio caso pure mezzo cimbro) sulle balle a troppi popoli facenti parte di questa euroregione,farò non uno ma dieci passi indietro.....non pretendo certo di "entrare in casa" di chi non mi vuole........
Perdonate lo sfogo ma mi sembra di sentire un pò con troppa frequenza certe affermazioni che io ritengo deleterie per tutti ,sicuramente a torto,verso la nostra partecipazione a questo progetto.....
Chi vo£ capire capisse...........

Cenerentola82
10-01-08, 14:50
Questa per me è stupenda,comprende tutti i luoghi (esclusa la bassa Baviera,il Trentino e il Sud-Tirolo) dove mi sento come a casa.....
Se però stiamo (in quanto Veneti,nel mio caso pure mezzo cimbro) sulle balle a troppi popoli facenti parte di questa euroregione,farò non uno ma dieci passi indietro.....non pretendo certo di "entrare in casa" di chi non mi vuole........
Perdonate lo sfogo ma mi sembra di sentire un pò con troppa frequenza certe affermazioni che io ritengo deleterie per tutti ,sicuramente a torto,verso la nostra partecipazione a questo progetto.....
Chi vo£ capire capisse...........
Più che altro, a parte tu e Galan, che sembrate convinti sono i Veneti in generale che non mi sembrano entusiasti di questa euroregione. Mi sembrano molto più propensi a parlare di Serenissima o di Padania.
Per quanto mi riguarda se ci credete veramente potete anche starci. Niente in contrario.
Saluti dalla capitale :-:-01#19

Cenerentola82
11-01-08, 09:03
UE: EUROREGIONI; GOTTARDO (PPE), GRAVE RITARDO DEL GOVERNO

(ANSA) - TRIESTE, 10 GEN - Sulla costituzione delle Euroregioni vi è una "grave inadempienza del Governo nazionale": lo afferma oggi in una nota il presidente del gruppo Ppe al Comiato delle Regioni, Isidoro Gottardo. Partecipando oggi a Bruxelles ai lavori congiunti dell'Ufficio di Presidenza del Parlamento Europeo e del Comitato delle Regioni, Gottardo - informa una nota diffusa a Trieste - ha affermato che l'esecutivo nazionale "a tutt'oggi non ha ancora reso possibile alle Regioni italiane di utilizzare la norma europea che consente la creazione dei Gect (Gruppi di cooperazione transfrontaliera), voluti proprio dal Comitato delle Regioni nelle aree confinarie e quindi dando piena attuazione - ha aggiunto - a una politica locale di coesione". Gottardo - che il 23 gennaio presiederà a Bruxelles l'incontro semestrale del gruppo di lavoro per l'adesione della Croazia all'Unione Europea - si è incontrato inoltre con l'europarlamentare polacco Olbrycht, esponente del Partito Popolare Europeo (Ppe) e relatore sui Gect. (ANSA).


UE: EUROREGIONI; CACCIARI,A INTEGRAZIONE SI ARRIVA PER FORZA

(ANSA) - TRIESTE, 10 GEN - L'integrazione trasfrontaliera, con la creazione dell'Euroregione, è per Massimo Cacciari una strada obbligata. "In un riassetto europeo - ha detto il sindaco di Venezia, a Trieste per firmare un'intesa con il capoluogo giuliano - si arriverà per forza ad un'integrazione trasfontaliera tra regioni omogenee". Sul fatto che manchi ancora l'adesione formale della Slovenia, che dovrebbe farne parte con Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia, Cacciari ha osservato che "queste cose bisogna impostarle bene; non in termini di ingegneria istituzionale ma di collaborazioni su problemi specifici. Se si parte dal tetto la casa non la si costruirà mai". L'assenza per ora della Slovenia è stata commentata anche dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza: "in effetti - ha detto - manca una gamba del tavolo. Loro vogliono fare prima le regioni e poi entrare nell'Euroregione. Ma questo mi pare un discorso un po' strano". (ANSA).

ambrosini
16-01-08, 12:44
Più che altro, a parte tu e Galan, che sembrate convinti

Molto spesso penso di essere l'unico ad essere convinto..... :-01#44


sono i Veneti in generale che non mi sembrano entusiasti di questa euroregione. Mi sembrano molto più propensi a parlare di Serenissima o di Padania.


Non sanno neanche che esiste....che si sta cercando di farla......quando parlo di questo mi guardano con do oci cussita :eek: e poi fanno :-0#09g :-0#09n :-01#54
IO di Galan non mi fido.....perchè non pubblicizza questa cosa?Altro discorso è il nostro futuro presidente.....

Mitteleuropeo
16-01-08, 13:38
IO di Galan non mi fido.....perchè non pubblicizza questa cosa?Altro discorso è il nostro futuro presidente.....

Me lo chiedo anch'io. Però mi chiedo anche perchè proprio il "padre nobile" dell' Euroregione, Haider, quasi non la pubblicizzi :confused: