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Visualizza Versione Completa : Alberto Sordi, filmografia, storia e documenti



Danny
12-08-04, 21:21
Alberto Sordi, Il Marchese!

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Su questo 3d vorrei proporre la Storia del più Grande attore italiano, Alberto Sordi, tramite le locandine dei suoi grandi film. la sua Biografia, la Filmografia, i contributi audio.


Ciao Alberto!

Danny
12-08-04, 21:23
Biografia

L'Albertone nazionale, uno dei più popolari attori del cinema italiano, è nato a Roma il 15 giugno 1920, nel cuore di Trastevere, da Pietro Sordi direttore d'orchestra e concertista presso il teatro dell'opera di Roma, e Maria Righetti, insegnante. Nel corso della sua carriera ultracinquantennale ha recitato in circa 150 film. La sua avventura artistica è cominciata con alcuni programmi radiofonici popolari e lavorando come doppiatore.

Sin dal 1936 affronta diversi campi dello spettacolo: fantasista, comparsa in alcuni film, imitatore da avanspettacolo, boy di rivista e appunto doppiatore. In quegli anni vince il concorso della MGM come doppiatore dell'allora sconosciuto "Ollio" americano, caratterizzandolo in modo inconfondibile con la sua originalissima voce e cadenza.

Nel 1942 è il protagonista de "I tre aquilotti", di Mario Mattoli e nel frattempo si afferma sempre più nel mondo della rivista di varietà, di gran lunga lo spettacolo teatrale più seguito dagli italiani anche negli anni drammatici e tristi della guerra. Nel 1943 è al "Quirino" di Roma con "Ritorna Za-Bum", scritto da Marcello Marchesi con la regia di Mattoli. L'anno dopo segue il debutto al "Quattro Fontane" con "Sai che ti dico?", sempre di Marchesi con regia di Mattoli. Successivamente prende parte alla rivista "ImputatiSalziamoci!" di Michele Galdieri ed il suo nome appare per la prima volta in grande nei manifesti dello spettacolo.

Il suo debutto nel mondo della televisione risale al 1948, quando, presentato alla neonata Rai dalla scrittrice Alba de Cespedes, conduce un programma di cui è anche autore, "Vi parla Alberto Sordi". Con l'occasione incide anche per la Fonit alcune canzonette da lui scritte, tra cui "Nonnetta", "Il carcerato", "Il gatto" e "Il milionario".

Grazie a queste esperienze ha dato vita a personaggi come il signor Coso, Mario Pio ed il conte Claro (o i celebri "compagnucci della parrocchietta"), personaggi che sono la base primaria della sua grande popolarità e che gli permettono d'interpretare (grazie a De Sica e Zavattini) "Mamma mia, che impressione!" (1951) di Roberto Savarese.
Il 1951 è anche l'anno della grande occasione, del salto di qualità. Passa dalla dimensione delle riviste e dei film leggeri a caratterizzazioni più importanti, soprattutto considerando quelle a fianco di un grande maestro quale Fellini (e Fellini a quel tempo era già "Fellini"). Quest'ultimo, infatti, lo sceglie per la parte del divo dei fotoromanzi ne "Lo sceicco bianco", un gran successo di pubblico. Malgrado ciò, l'attenzione per il palcoscenico dal vivo non viene meno e continua i suoi spettacoli a fianco di mostri sacri come Wanda Osiris o Garinei e Giovannini (grandi autori di commedie).

Vista l'ottima prova offerta ne "Lo sceicco bianco", Fellini lo richiama per un altro film. Questa volta, però, al di là del prestigio del regista e del richiamo dell'ormai popolare comico, nessuno dei due può immaginarsi che la pellicola che stanno preparando li proietterà direttamente nella storia del cinema, quella con la "S" maiuscola. Nel '53 esce infatti "I vitelloni", un caposaldo del cinema di ogni tempo, acclamato da subito da critica e pubblico all'unisono. Qui l'attore inventa una caratterizzazione che diverrà protagonista di molti suoi film: un tipo petulante, malizioso ed ingenuo allo stesso tempo.

Sordi è ormai una star, un vero e proprio mattatore del box-office: solo nel '54 escono tredici film da lui interpretati, fra cui "Un americano a Roma" di Steno, nel quale reinterpreta Nando Moriconi, lo spaccone romano con il mito degli States (l'anno successivo, negli Stati Uniti, a Kansas City, riceverà le chiavi della città e la carica di Governatore onorario come "premio" per la propaganda favorevole all'America promossa dal suo personaggio). Sempre nel '54 vince il "Nastro d'argento" come miglior attore non protagonista per "I vitelloni".

Successivamente, Sordi darà vita ad una galleria di ritratti quasi tutti negativi, con l'intento di tratteggiare di volta in volta i difetti più tipici ed evidenti degli italiani, a volte sottolineati con fare benevolo altre volte invece sviluppati attraverso una satira feroce.

L'escalation di Sordi continua inarrestabile e avrà il suo apogeo negli anni Sessanta, il periodo d'oro della commedia all'italiana. Fra i riconoscimenti vanno segnalati il "Nastro d'argento" come miglior attore protagonista per "La grande guerra" di Monicelli, il "David di Donatello" per "I magliari" e "Tutti a casa" di Comencini (per cui riceve anche una "Grolla d'oro"), "Globo d'oro" negli Stati Uniti ed "Orso d'oro" a Berlino per "Il diavolo" di Polidoro, senza contare le innumerevoli e magistrali interpretazioni in tantissimi altri film che, nel bene o nel male, hanno segnato il cinema italiano. In un'ipotetica scorsa riassuntiva di tutto questo materiale, quello che ne uscirebbe sarebbe una galleria inesauribile di ritratti, indispensabile per avere un quadro realistico dell'Italia dell'epoca.

Nel '66 Sordi si cimenta anche come regista. Ne scaturisce il film "Fumo di Londra", che si aggiudica il "David di Donatello", mentre, due anni dopo, torna a farsi dirigere da altri due maestri della commedia come Zampa e Nanni Loy, rispettivamente nel grottesco "Il medico della mutua" (una satira che metteva all'indice il sistema sanitario nazionale e le sue tare), e nel "Detenuto in attesa di giudizio".

Ma Sordi è stato un grande e ha potuto esprimere il suo poliedrico talento anche nell'ambito del cinema drammatico. Una prova famosa per intensità è quella di "Un borghese piccolo piccolo", sempre di Monicelli, che gli valse l'ennesimo "David di Donatello" per l'interpretazione.

Ormai le situazioni e i personaggi rappresentati dall'attore sono talmente ampi e vari che egli può legittimamente affermare di aver contribuito fattivamente alla conoscenza storica dell'Italia.
Proprio di recente, "Storia di un italiano", videocassette che mescolano brani dei film di Sordi a filmati d'archivio (riproposizione di una serie che andava in onda nel '79 su Rai due), verranno distribuiti nelle scuole italiane, come complemento dei libri di testo. Sordi, a proposito ha affermato che "Senza volermi sostituire ai manuali didattici, vorrei dare un contributo alla conoscenza della storia di questo Paese. Non foss'altro perchè, in duecento film, con i miei personaggi ho raccontato tutti i momenti del Novecento".

Nel 1994 dirige, interpreta e sceneggia, insieme al fedele Sonego, "Nestore - L'ultima corsa". Grazie alla rilevanza delle tematiche affrontate il film è scelto dal Ministero della Pubblica Istruzione per promuovere nelle scuole una campagna di sensibilizzazione sulle problematiche degli anziani e del rispetto degli animali. L'anno successivo al Festival del Cinema di Venezia, dove viene presentato "Romanzo di un giovane povero" di Ettore Scola, riceve il "Leone d'oro" alla carriera.
Nel 1997 Los Angeles e San Francisco gli dedicano una rassegna di 24 film che riscuote un grandissimo successo di pubblico. Due anni dopo altro "David di Donatello" per "i sessant'anni di straordinaria" carriera. Il 15 giugno del 2000, in occasione dei suoi 80 anni, il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, gli cede per un giorno lo "scettro" della città.

Altri significativi riconoscimenti gli sono stati assegnati anche da istituzioni accademiche, attraverso l'assegnazione di lauree "honoris causa" in Scienze della Comunicazione (rispettivamente dallo Iulm di Milano e dall'Università di Salerno). La motivazione della laurea milanese recita: "la laurea viene assegnata ad Alberto Sordi per la coerenza di un lavoro che non ha eguali e per l'eccezionale capacità di usare il cinema per comunicare e trasmettere l'ideale storia di valori e costumi dell'Italia moderna dall'inizio del Novecento a oggi".

Scompare all'età di 82 anni il 25 febbraio 2003 nella sua villa di Roma, dopo una grave malattia durata sei mesi.

Danny
12-08-04, 21:34
I Film

Un Americano a Roma
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Anno: 1954
Regia: Steno
Cast:Alberto Sordi (Nando Moriconi), Maria Pia Casilio (Elena, la fidanzata), Giulio Calì (il padre di Nando), Ilse Petersen (la pittrice americana), Rocco D’Assunta (il commissario), Carlo Delle Piane (Cicalone” Romolo), Anita Durante (la madre di Nando), Vincenzo Talarico (l’onorevole Borgiani), Carlo Mazzarella (il segretario dell’Ambasciata U.S.A.), Ignazio Leone (Verdolini, il regista), Pina Gallini (spettatrice TV), Leopoldo Triste (spettatore TV), Ciccio Barbi (l’impresario), Galeazzo Benti (presentatore TV), Arcibaldo Layall, Ivy Nicholson, Christine Fanton, Marcello Giorda, Tecla Scarano, Salvo Libassi, Ursula Andress, Sue Ellen Blake, Luigi Giacosi, Gustavo Giorgi, Charles Fawcett.

Storia
Nando Moriconi,lo stesso personaggio di “Un giorno in Pretura”, è un giovane trasteverino affascinato dal mito americano. La sua vita è tutto un rifarsi ai modelli d’oltreoceano, appresi solo dai film, di cui imita atteggiamenti e frasi. Musicista e ballerino sventurato, allestisce uno spettacolo per l’arrivo degli americani ma viene trattenuto dai tedeschi e incorporato di forza nella Todt. Finita la guerra continua a mettersi nei guai. Invitato a casa da una giovane pittrice newyorkese, che vuole ritrarlo in costume da antico romano, si convince che lo voglia sposare e, dopo aver sciolto l’equivoco, ci guadagna solo un bel po’ di pugni. Suggestionato dal film “Quattordicesima ora”, sale sul Colosseo minacciando di gettarsi nel vuoto se non gli permettono di andare in America. Un funzionario dell’Ambasciata americana si impegna ad esaudire le sue richieste ma, riconosciuto in Nando il falso poliziotto che, fornendogli indicazioni sbagliate a forza di “all right”, lo ha fatto finire in un fosso, si vendica picchiandolo

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Danny
12-08-04, 21:38
I Vitelloni

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Anno:1954
Regia: Federico Fellini
Cast:Alberto Sordi (Alberto), Leonora Ruffo (Sandra), Franco Fabrizi (Fausto), Franco Interlenghi (Moraldo), Leopoldo Trieste (Leopoldo), Lida Baarova (Giulia, moglie di Michele), Riccardo Fellini (Riccardo), Enrico Viarisio e Paola Borboni (i genitori di Sandra e Moraldo), Jean Brochard (il padre di Fausto), Claude Farère (la sorella di Alberto), Carlo Romano (Michele, l’antiquario), Arlette Sauvage (la signora del cinematografo), Vira Silenti (la “cinesina”), Maja Nipora (la soubrette), Achille Majeroni (il capocomico), Silcio Bagolini (il minorato), Giovanna Galli, Franca Gandolfi, Gondrano Trucchi, Guido Martufi, Milvia Chianelli.

Storia

Ambientato in una cittadina romagnola, che si ravviva durante la stagione estiva e ritorna d’inverno all’asfissiante torpore, i cinque amici Alberto, Riccardo, Leopoldo, Fausto e Moraldo, divertenti e sognatori, trascorrono le loro giornate nell’ozio, tra il bar, il biliardo, la passeggiata, i frivoli amori e gli inutili progetti. Alberto, il più goliardico e scanzonato, si rende conto del tempo che passa, della necessità di dover cambiare, ma persevera nella sua nullafacenza cercando piccoli momenti di gloria (si traveste da donna nella festa di carnevale); Riccardo, l’eterna promessa della canzone, ha la sua grande occasione annuale per potersi esibire; Leopoldo, lo scrittore, sogna improbabili successi letterari ma riesce solo a farsi ascoltare da un vecchio capocomico; Fausto, il latin lover della banda, finirà imborghesito da un matrimonio riparatore con Sandra, sorella di Moraldo; quest’ultimo, il più sensibile, sognatore insoddisfatto, sarà l’unico ad avere la forza di ricominciare altrove.

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Danny
14-08-04, 12:02
Fumo di Londra

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Anno:1966
Regia: Alberto Sordi
Cast:Alberto Sordi (Dante Forte, antiquario), Fiona Lewis (Elisabetta), Anny Dalby (la duchessa), Alfredo Marchetti (il conte Bolla), Clara Bindi (la moglie), Michael Trubshawe (il colonnello), Massimo Ungaretti (un amico), Romano Giomini (un viaggiatore).

Storia
L’umile antiquario perugino Dante Fontana, in occasione di un’asta in cui si batterà un frammento di statua etrusca, giunge nella sua amata e mitizzata Londra. Appena arrivato in città si reca nei negozi di abbigliamento più famosi per assumere il tipico aspetto da vero gentleman della City: bombetta, ombrello e fiore all’occhiello. All’asta conosce una nobildonna che, dopo avergli portato via il prezioso frammento etrusco, lo invita nel suo castello per la caccia alla volpe. Finalmente riesce ad entrare in contatto con l’Inghilterra dei prati verdi, dei gentiluomini dell’età vittoriana e delle giacche rosse che ha sempre sognato. Qui conosce anche la nipote della marchesa che gli mostrerà un altro aspetto della realtà anglosassone, quello della ribelle gioventù inglese. Coinvolto da lei in una rissa fra due bande sarà catturato dalla polizia durante una retata e costretto ad abbandonare l’Inghilterra.


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Danny
14-08-04, 12:05
Io sò che tu sai che io sò

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Anno:1982
Regia: Alberto Sordi
Cast:Alberto Sordi (Fabio Bonetti), Monica Vitti (Livia Bonetti), Isabella De Bernardi (Veronica Bonetti), Salvatore Jacono (Cavalli), Giuseppe Mannajuolo (il detective), Ivana Monti (Valeria), Micaela Pignatelli (Elena Vitali), Claudio Gora (l’avvocato Ronconi), Pierfrancesco Ajello (Marco), Napoleone Scrugli (Mirko), Cesare Cadeo (giornalista della tv), con la partecipazione di Sandro Paternostro e Gianni Letta (se stessi).

Storia

Fabio Bonetti è un bancario soddisfatto della sua vita, marito e padre all’apparenza impeccabile. La sua vita scorre serena finché un maldestro detective privato (assoldato dal Signor Vitali, proprietario della casa dei Bonetti, per pedinare la moglie sospettata di adulterio) per un equivoco finisce per pedinare e filmare per un mese intero sua moglie Livia. Accortosi dello sbaglio, l’investigatore offre ad un prezzo ragionevole il suo lavoro a Fabio che, sebbene dubbioso, alla fine acquista tutti i film che ha girato e si trasferisce per qualche giorno nella loro casa di campagna per visionare il materiale. Un’amara sorpresa attende il cinquantenne e pacato Bonetti: scopre che sua moglie lo tradisce, la figlia si droga e lui ha un male incurabile. Questa catastrofe lo costringe ad un attento esame di coscienza grazie al quale tutto si sistemerà: il suo tumore si rivelerà solo un banale scambio di radiografie e la maggiore consapevolezza dei suoi doveri di marito e padre lo porterà a vivere una vita migliore

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DrugoLebowsky
14-08-04, 12:34
Danny, tu che sei di Roma, se t'interessa al Vittoriano c'è la Mostra su Alberto Sordi.

Danny
16-08-04, 00:22
In Origine Postato da DrugoLebowsky
Danny, tu che sei di Roma, se t'interessa al Vittoriano c'è la Mostra su Alberto Sordi.

sai fino a quando c'è?

Danny
18-08-04, 23:59
Un Borghese Piccolo piccolo

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Anno:1977
Regia: Mario Monicelli
Cast: Alberto Sordi (Giovanni Vivaldi), Shelley Winters (sua moglie Amalia), Romolo Valli (dottor Spaziani, il superiore di Vivaldi), Vincenzo Crocitti (Mario, figlio di Vivaldi), Renzo Carboni (il rapinatore), Renato Malavasi (direttore del cimitero), Renato Scarpa (il prete), Pietro Tordi (un massone), Ettore Garofalo (il giovane in strada), Enrico Beruschi, Francesco Dadda Salvaterra, Marcello Di Martire, Edoardo Florio, Mario Maffei, Antonio Meschini, Aldo Miranda, Paolo Paoloni, Valeria Perilli.

Storia

Giovanni Vivaldi, servile impiegato ministeriale romano prossimo alla pensione, con la sola preoccupazione di sistemare suo figlio Mario, passivo neo diplomato ragioniere, nel suo stesso Ministero. Per fargli superare il concorso è pronto a qualunque compromesso, perfino l’affiliamento alla Massoneria, come suggeritogli dall’untuoso dottor Spaziani, suo superiore. Mario supera gli scritti. Trionfante Giovanni lo accompagna di persona agli orali, ma si trovano coinvolti in una sparatoria durante una rapina nella quale Mario, colpito, viene ucciso. La tragica morte del figlio trasforma Vivaldi. Rintracciato l’assassino non lo denuncia, ma lo pedina e lo conduce in un casolare in cui lo sevizia e tortura fino alla morte. Giovanni, ormai trasformato nell’intimo dai tragici avvenimenti e rimasto solo dopo la morte della moglie (paralizzata dallo shock per la violenta morte del figlio), non avendo più nulla da perdere, si trasformerà in un “giustiziere”.

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Danny
19-08-04, 00:02
In Viaggio con Papà

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Anno:1982
Regia: Alberto Sordi
Cast: Alberto Sordi (Armando Ferretti), Carlo Verdone (Cristiano, suo figlio), Giuliana Calandra (Rita Canegatti), Edy Angelillo (Soraya), Angelo Infanti (Gianni), Ugo Bologna (ing. Mantovani), Angela Cardile (signora Mantovani), Flora Mastroianni (Luciana), Tiziana Pini (Federica), Francesca Ventura (Valentina)

Storia

Armando Ferretti è un arrogante, cinico e volgare uomo di affari. Sua moglie Luciana, che vive sola, è ugualmente libera e disinibita, contrariamente a Cristiano, loro figlio, timido e impacciato ecologista, che detesta il consumismo e vive in una comune di adoratori del Sole. Padre e figlio si trovano “costretti” a viaggiare insieme poiché Armando deve raggiungere una sua amica, Federica, in Liguria mentre Cristiano gli altri membri della comune in Corsica. L’intesa tra i due è difficilissima infatti Armando tenta in tutti i modi di liberarsi dell’ingombrante presenza del figlio, ma senza successo. Il viaggio per la Corsica continua e lì Armando riesce a smascherare lo “stregone” di Ascoli Piceno venerato da Cristiano. Al ritorno scoprirà che il figlio sì è “svegliato”, come direbbe lui, ed ha avuto la sua prima avventura proprio con Federica. Finalmente Cristiano, ormai molto più simile a lui, è diventato un perfetto compagno di “divertimento”.

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Danny
26-12-04, 15:41
I Film

Il Medico della Mutua
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Anno: 1968
Regia: Luigi Zampa
Cast:Alberto Sordi (dott. Guido Tersilli), Sara Franchetti (Teresa), Evelyn Stewart [Ida Galli] (Anna Maria), Nanda Primavera (la madre di Tersilli), Bice Valori (Amelia, la vedova), Leopoldo Trieste (Pietro), Franco Scandurra (dott. Bui), Claudio Gora (il primario), Pupella Maggio (la prima cliente), .

Storia
Guido Tersilli, dottore neolaureato alla ricerca della via più facile per raggiungere una sicurezza economica, decide di intraprendere l’attività mutualistica. Corteggia, con la promessa di sposarla, la moglie del moribondo dott. Bui, che ha un parco di oltre duemila mutuati, ma una volta deceduto il vecchio medico e diventato suo sostituto ufficiale lascia la vedova per sposarsi con la figlia di un ricco costruttore. Si impegna sempre più nel suo lavoro fino ad esercitare la sua professione come in una catena di montaggio, dedicando pochi minuti ad ogni paziente. I ritmi sempre più incalzanti lo portano al collasso: condotto d’urgenza nello stesso ospedale dove aveva iniziato la sua carriera, viene visitato dai suoi antichi colleghi speranzosi di prendere il suo posto. Timoroso di perdere i suoi benefici lascia l’ospedale e ritorna alla sua attività anche se, per non affaticarsi troppo, d’ora in poi visiterà i suoi pazienti solo per telefono.

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Danny
05-08-05, 00:23
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