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Visualizza Versione Completa : albero geneticamente modificati - petizione



lauraf
29-09-04, 10:30
Se qualcuno vuole firmare la petizione per evitare che vengano diffusi alberi geneticamente modificati in sostituzione di quelli attualmente presenti nella foresta pluviale e nelle maggiori riserve verdi del pianeta puo' farlo sul sito:

The petition for UN: GLOBAL BAN ON GM-TREES
http://elonmerkki.net/forestforum

io ho gia' firmato....
:cool:

MrBojangles
29-09-04, 11:21
Firmato...

lauraf
29-09-04, 11:30
grande, mr boj....;)

Il_Grigio
29-09-04, 11:43
Fatto..:cool:

Sentinel
29-09-04, 11:57
Signed...

lauraf
29-09-04, 13:06
well done!:cool:

Liquid Sky
29-09-04, 16:36
Alberi pericolosi

Per ridurre l'inquinamento, l’industria cartiera studia piante ogm. Ma la soluzione mette a rischio le foreste

Il foglio di carta bianco e candido che finisce sulla nostra scrivania ha una genesi tutt’altro che pulita, tanto che l’industria cartiera è considerata una delle più inquinanti ed energivore al mondo.

Prima di diventare carta, gli alberi vengono tritati e sminuzzati sino a quando non diventano una polpa di legno che va candeggiata e cotta sotto pressione, lavata e poi sbiancata. Durante la cottura vengono impiegate molte sostanze tossiche. La lignina è invece la causa principale dell’ingiallimento della carta per cui va estratta o candeggiata completamente.

La scienza forestale ha tentato in questi anni una soluzione per ridurre l’inquinamento attraverso le tecnologie dell’ingegneria genetica. Il risultato è che ora si possono creare alberi geneticamente modificati con un ridotto livello di lignina o con un tipo di lignina che può essere estratta con maggiore facilità.

In uno studio pubblicato sul Plant Biotechnology Journal nel 2003, gli scienziati forestali dell'Università di Oxford e di quella dell’Oregon hanno scritto: “La rimozione della lignina è la principale responsabile sia dei costi economici che ambientali nel processo per ottenere la carta. Pertanto, è altamente desiderabile inventare metodi per superare questo ostacolo”.

Per David Herod, un biotecnologo del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, la situazione è completamente sotto controllo. “Stiamo usando le migliori conoscenze scientifiche disponibili per essere sicuri che tutto vada per il verso giusto”.

Assicurazioni queste che non convincono per nulla Cris Lang ricercatore del World Rainforest Movemet che ribatte: “Sfortunamente la migliore scienza disponibile è la causa del problema”. La riduzione della lignina, per Lang, è causa dell'indebolimento degli alberi.

“Gli alberi a cui viene ridotta la lignina – dice Lang - sono inoltre più suscettibili alle infezioni virali e sono più esposti agli attacchi degli insetti per cui bisogna necessariamente aumentare l’uso dei pesticidi. Questi alberi infine marciscono più velocemente e ciò causa seri impatti sulla struttura del suolo e sull’intero ecosistema forestale”.

Ma il rischio Ogm non finisce qui. Se gli alberi geneticamente modificati si incrociano con gli alberi naturali i problemi si estendono a foreste intere.

Malcolm Campbell del dipartimento di Scienza delle piante all’Università di Oxford è uno dei maggiori ricercatori mondiali sugli alberi Gm con lignina ridotta. Egli conferma il rischio dell’incrocio fra specie Gm e naturali.

In uno articolo del 2003 Campbell scrive: "Siccome la maggior parte delle piantagioni hanno una grande abbondanza di relazioni con piante selvatiche e i geni possono incrociarsi fluttuando per lunge distanze all’interno dei pollini e dei semi, esiste una considerevole preoccupazione da parte dell’opinione pubblica e degli attivisti sull’uso su larga scala degli alberi ogm”.

La soluzione al dilemma per Campbell e per altri scienziati forestali consiste in un altro rimedio tecnologico: inventare piante che non fioriscano.

Una soluzione questa che Lang critica perché portatrice di due nuovi problemi aggiuntivi. “Se gli alberi sono sterili – spiega Lang -, questo implica che migliaia di ettari saranno senza fiori, polline o semi. Gli uccelli e gli insetti non potranno vivere e la biodiversità delle piantagioni sarà ancora più bassa di quella delle monocolture d’oggi”.

Il secondo problema secondo il ricercatore dipende invece dall’estrema longevità degli alberi. “L’unica maniera per sapere se un albero Gm rimarrà sterile è controllarlo costantemente per tutta la sua vita”.

Per Lang le soluzioni alternative sono piante come la canapa che hanno un basso contenuto di lignina.

“Fin dalla sua nascita nella metà del diciottesimo secolo, la scienza forestale si è dedicata ad incontrare i bisogni dell’industria del legno - ricorda il ricercatore. La semplificazione dei paesaggi sono una conseguenza diretta di questa scienza. In questo processo si sono verificati innumerevoli conflitti con le comunità locali e spesso le foreste sono state teatro di violente repressioni".

L’ingegneria genetica degli alberi non è che il nuovo strumento con cui l’industria del legno intende aumentare i suoi profitti – conclude il ricercatore del World Rainforest Movement -. Non ci saranno benefici per le comunità locali e il pasticciare con i geni non ridurrà l’inquinamento, piuttosto lo aggraverà ulteriormente”.

Redazione
24 agosto 2004

http://www.verdi.it/apps/news.php?id=838

yota71
30-09-04, 10:09
Firmato

lauraf
30-09-04, 10:14
In Origine postato da yota71
Firmato

;)