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Visualizza Versione Completa : "Mi dichiaro fedele alla Costituzione"



nuvolarossa
31-03-02, 12:08
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Altre tre votazioni prima del rientro

di ROBERTO FESTORAZZI

ROMA
Con il primo via libera del Senato, lo scorso 5 febbraio, l'Italia ha avviato l'iter per il rientro dei Savoia in Italia. L'assemblea di Palazzo Madama, con 235 voti favorevoli, 19 contrari e 15 astenuti, ha infatti approvato in prima lettura la legge costituzionale richiesta per abrogare la tredicesima norma transitoria e finale della Costituzione repubblicana che vieta agli eredi maschi dell'ex Casa regnante di ritornare nel nostro Paese. I "sì" hanno superato la soglia dei due terzi che costituiscono la maggioranza qualificata: se questo quorum verrà raggiunto anche nelle successive votazioni (almeno tre, perché si tratta di una legge costituzionale che richiede una doppia lettura da parte dei due rami del Parlamento), sarà scongiurato il rischio di un referendum. L'iter legislativo, dunque, non sarà breve: la legge dovrà essere votata per due volte dalle Camere, con una distanza obbligatoria di tre mesi tra l'una e l'altra votazione. Per cui è previsto che, se non ci saranno ritardi o intoppi, il rientro effettivo dei Savoia possa avvenire non prima dell'estate.
Il voto del Senato ha rappresentato un'autentica svolta che, dopo 56 anni, ha avvicinato concretamente gli ex reali al suolo patrio. Non si contano infatti i tentativi che, nei decenni passati, si erano succeduti per riammettere in Italia i Savoia: la prima proposta di legge per abrogare la tredicesima disposizione era stata presentata dal Msi nel 1979.
Lo schieramento trasversale che si è espresso a favore della cancellazione dei divieti imposti dalla Costituzione è stato molto ampio, da Alleanza nazionale ai Ds, con la sola esclusione dei due partiti comunisti, della maggioranza dei Verdi e della sinistra diessina, e l'astensione della Lega. Il "sì" della Quercia ha infatti
fatto pendere la bilancia a favore dell'apertura delle frontiere agli eredi della monarchia, soprattutto dopo la dichiarazione di fedeltà alla Costituzione che Vittorio Emanuele e il figlio Emanuele Filiberto avevano pronunciato. Un atto formale che ha fatto cadere le ultime riserve all'interno del maggior partito di opposizione, il quale, per bocca del suo capogruppo al Senato, Gavino Angius, ha tuttavia ribadito il fermo giudizio storico di condanna della Casa Reale, soprattutto per le sue responsabilità nell'avvento del fascismo.
La dichiarazione di fedeltà degli ex reali alla Repubblica non è però piaciuta ai monarchici italiani e al duca Amedeo d'Aosta, i quali hanno in pratica sconfessato Vittorio Emanuele e suo figlio. Una ulteriore divaricazione che fornisce la prova delle divisioni che esistono all'interno dell'ex Casa regnante e del fronte dei monarchici, fratture che vedono l'erede maschio in urto costante con la sorella Maria Gabriella.

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tratto da IL MESSAGGERO
del 31-03-2002

lucifero
02-04-02, 08:24
Lo schieramento trasversale che si è espresso a favore della cancellazione dei divieti imposti dalla Costituzione è stato molto ampio, da Alleanza nazionale ai Ds, con la sola esclusione dei due partiti comunisti, della maggioranza dei Verdi e della sinistra diessina, e l'astensione della Lega.

Eccoci qua.
Siamo stati così buoni per non disturbare nessuno e nessuno se n'è accorto...

Adesso sì che c'abbiamo visibilità!
:(

Garibaldi
04-04-02, 08:16
Ma stiamo ancora a parlare dei Savoia?
Ma che facciano quello che vogliono dela loro vita, a noi non ce ne puo' fregare di meno.
Sono stati sconfitti dalla Storia e tali rimangono.
Parliamo piuttosto della stagione congressuale che si apre in questi giorni tra radicali, rifondatori del comunismo e quant'altri !
Una delegazione repubblicana e' stata inviata dagli amici radicali?
Non sono arrivati i tempi di una loro riunificazione alla casa repubblicana mazziniana da cui si staccarono ai tempi che Pannella era un dirigente del PRI?
Cosa ne pensi?

navarrone
04-04-02, 17:59
Non sapevo che Pannella era dirigente PRI - Ne sono sorpreso.

nuvolarossa
04-04-02, 21:34
A me sembra di ricordare che Pannella fosse, agli inizi degli anni sessanta, dirigente della Federazione Giovanile Repubblicana.
C'e' qualcuno che si ricorda qualcosa in proposito?

nuvolarossa
09-07-02, 19:51
Si sfalda la falange dei «no pasaran»

SI capisce Giorgio La Malfa: il suo «no» al rientro dei Savoia dovrebbe quasi obbedire a un´implicita norma statutaria per un partito che si richiama, nel nome e nei simboli, alle tradizioni repubblicane. Si capisce il suo far parte di un drappello sempre più esiguo di irriducibili contrari al superamento delle disposizioni costituzionali che hanno sin qui vietato ai discendenti maschi di casa Savoia di calpestare il suolo patrio. Ma anche lo scontato «no» di La Malfa sembra pronunciato più per onore di firma che per battagliera determinazione. Non foss´altro perché l´assottigliata falange di anti-Savoia un tempo era un esercito poderoso e compatto. Ma oggi anche la maggioranza della sinistra è favorevole al rientro dei Savoia. Gli intellettuali non protestano più di tanto. La compagnia si restringe. E il partito degli anti-Savoia si accinge a sventolare la sua bandiera della testimonianza, con poche, pochissime possibilità di arginare l´onda del rientro. Un partito piccolo, agguerrito e, forse sin troppo variegato. Divisi da una scissione che ha trascinato dietro di sé le scorie tossiche di un risentimento inestinguibile, il partito di Armando Cossutta e quello di Fausto Bertinotti si trovano su un terreno comune contrario a qualche modifica legislativa (e costituzionale) per permettere l´ingresso in Italia dei discendenti di Vittorio Emanuele III. Rifondazione comunista, e con essa il quotidiano del partito Liberazione diretto da Alessandro Curzi, battono immancabilmente la grancassa della lotta al nuovo «revisionismo». Agitano la preoccupazione che la diga politico-storiografica sul passato venga minata e le responsabilità storiche della casa regnante durante il fascismo attenuate o addirittura annacquate in un ecumenico giustificazionismo. Non meno categorica e stentorea, ma leggermente diversa nelle sfumature, la posizione che fa capo al partito di Armando Cossutta, che con il rientro dei Savoia vede sgretolarsi, a suo parere, le fondamenta della «religione civile» che si è materializzata nella Costituzione italiana scaturita dalla lotta antifascista. Cossutta, erede di una tradizione improntata al realismo politico come quella togliattiana, non aliena al compromesso, memore del ruvido intervento del Togliatti reduce dall´Hotel Lux di Mosca a favore dell´abbandono della pregiudiziale «antimonarchica» invece conservata come un articolo di fede dalle altre forze antifasciste, quel Cossutta sembra piuttosto, nel caso del rientro dei Savoia, più incline alla salvaguardia di un principio astratto, costi quel che costi, come in una manifestazione tardiva di massimalismo ideologico. Poi ci sono i Verdi di Alfonso Pecoraro Scanio, la nuova classe dirigente del Sole che ride che ha soppiantato e purgato quella antica, a cominciare da quel Mauro Paissan, un tempo non pregiudizialmente sfavorevole alla fine dell´ostracismo nei confronti dei discendenti di Savoia. O di Marco Boato, comprensibilmente preoccupato di fissare un limite oltre il quale il divieto ad un Emanuele Filiberto di poter toccare il suolo italiano diventa esagerazione persecutoria ed intransigentismo spietato. Non più all´avanguardia delle battaglie ambientaliste che un tempo rappresentavano la stessa ragion d´essere dei Verdi, il partito di Pecoraro Scanio trova all´improvviso uno spazio lasciato vacante dalla decisione della sinistra tradizionale di associarsi alla modifica delle norme costituzionali anti-Savoia. Così come meno folto appare, dopo che Vittorio Emanuele e Emanuele Filiberto hanno proclamato la loro fedeltà alla Costituzione repubblicana e il rispetto, anche formale, alle prerogative del Presidente della Repubblica, lo schieramento politico e intellettuale deciso a chiedere ai Savoia un atto esplicito di soggezione alla simbologia repubblicana in cambio di un atteggiamento più indulgente nei loro confronti. Resta, certamente, la posizione di Antonio Tabucchi che tuona ripetutamente contro «la famiglia reale che avemmo in sorte di avere». Resta una filosofia di permanente intransigenza incarnata nella figura di Furio Colombo, direttore dell´Unità, preoccupato che vengano attutite le colpe di chi firmò le leggi razziali del `38. Restano frange d´opinione minoritarie decise a mantenere saldo il muro anti-monarchico, come gli anarchici italiani, fedeli all´idea di battersi fino alla fine contro le teste coronate. Oppure quella, sinora inedita, del comune di Sabaudia, che con la casa regnante stabilisce un legame persino nel nome, e che oggi dichiara persone non grate i discendenti di casa Savoia caduti nell´indelicatezza di non aver menzionato la ridente località balneare nata in epoca fascista come una delle prime mete dopo il ritorno in Italia. Resta insomma una pattuglia che al grido di no pasaran si oppone a ogni conciliazione con la casa sabauda. Era un esercito, un tempo. O qualche decina d´anni fa.

Alberich
09-07-02, 20:44
di chi è l'articolo?
grazie

echiesa
09-07-02, 21:35
Vabbè, il marchio di fabbrica va difeso ad oltranza. Se non si riesce ad arginare il rientro tanti saluti e buona fortuna a chi apre il portone: mi piace, non so perchè, il fatto di fare battaglie ideali.
Masochismo????
saluti
echiesa:fru

kid
10-07-02, 10:38
L'articolo è di Pier Luigi Battista, e purtroppo descrive la situazione in maniera piuttosto efficace.
La guerra contro il ritorno dei savoia per noi sarebbe peggio di Balaclava. Entrano nonostante il fatto che siamo contrari e non possiamo per questo rischiare di apparire come vessatori - ci accusano di questo i radical chic post togliattiani filo sabaudi - e non produrre nessun risultato utile. Staremo a vedere. Le battaglie ideali, lo dico a echiesa, sono giustissime e piacciano a tutti, bisogna però anche capire se si possono fare o meno. Non si tratterebbe solo di perderle, come in questo caso, cosa certa, ma anche di non trarne alcun vantaggio politico. L'Italia del 2002 si scopre incline alla simpatia verso l'ex famiglia reale. Speriamo che il loro rientro muti questa inclinazione.

lucifero
10-07-02, 11:09
Inutile mostrarsi pregiudizialmente contrari, per i motivi detti.

Ma si potrebbero porre condizioni più serie che quella del rivolgersi al presidente non come signor come facevano una volta, o riconoscere la esistenza della repubblica o dichiararsene fedeli, il che non è atto contemplato né nelle procedure repubblicane né monarchiche e perciò è di dubbio significato.

Il problema è che ancora si dichiarano legittimi eredi al trono, sebbene riconoscano la repubblica.
Questo risultò chiaro nelle polemiche seguite tra monarchici dopo le dichiarazioni di Vittorio Emanuele Savoia sulla fedeltà alla repubblica.

Questa posizione lascia aperta la possibilità di soccorrere la patria, qualora i cittadini lo richiedano.

Quello che debbono fare non è solo riconoscere la repubblica, ma dichiarare di rinunciare a considerarsi eredi al trono.

Chiedergli invece di riconoscere i crimini e gli errori dei predecessori, non ha molto senso; andrebbe casomai chiesto a tanti governanti e non...

E comunque andrebbe chiarito che se vi è una penalizzazione di persone per colpa dei padri, questa esiste finché esse vogliono mantenere e proclamare dei privilegi per merito dei padri.

Abbandonino la richiesta di privilegi e non avranno penalizzazioni. Come si diceva una volta noblesse oblige: mica è tutto gratis.

E comunque le battaglie di bandiera, se condotte con delle motivazioni non di bandiera, possono anche dare, se non consenso, la famosa visibilità...

Poi, nel concreto, non ho mica capito se la posizione del partito sarà diastensione, di voto contrario, di niente...
E quale sarà la posizione degli (ex?) amici nelle altre formazioni politiche...

kid
10-07-02, 11:34
Tutte le considerazioni di Lucifero sono giustissime, ma quando si disse che il Pri non serviva più, che aveva finito di svolgere un ruolo, lettera Visentini, Bogi e altri, ci si è dimenticati ad esempio di difendere la costituzione nella sua integrità. Potremmo fare come Pannella lo sciopero della fame e della sete contro il rientro che sarebbe sinceramente più nobile del voler assegnare dodici seggi alla Camera dei deputati, che costituzionalmente non mutano assolutamente nulla. Perchè il leader radicale che è un severo repubblicano non pensa a proteste estreme contro i discendenti Savoia. Perchè i Savoia sono simpatici agli italiani. Non capiscono perchè in Italia possono entrare tutti e dico tutti en non in fondo dei loro compatrioti. Di più l'esilio è una misura odiosa e in fondo loro non hanno colpe. La strada di chiedere prese di posizioni precise e formali ai Savoia per il loro rientro è stata anche valutata. Ricordo che Vittorio Emanuele si è persino detto disposto a impegnarsi solennemente chiamando Bertinotti e La Malfa a suoi testimoni. Io credo che non servirebbe a niente. Non servirebbe a niente perchè i Savoia hanno già mostrato di non avere nessuna parola e la Repubblica non chiede la parola di un Savoia. Preferisco pensare che la Repubblica sia generosa e vuole offrire una possibilità a chi si è detto disposto a riconoscerla. E che la Repubblica sia generosa perchè è forte ed ha in sè i fermenti per respingere ogni possibile insidia le si presenti. Io credo che i repubblicani esprimeranno voto contrario al rientro, senza particolare enfasi, ma che vigileranno su quello che avverrà a rientro avvenuto e mi pare che questa sia la cosa più importante.

Alberich
10-07-02, 15:20
da: www.lastampa.it



APPELLO CONTRO IL PROGETTO DI LEGGE PER IL RIENTRO IN ITALIA: INUTILE, SBAGLIATO, DANNOSO
Indietro, Savoia



10 luglio 2002



di Maurizio Viroli
Roberto Balzani

ONOREVOLI Deputati, i mazziniani italiani si rivolgono a Voi per invitarVi a compiere un atto di saggezza istituzionale e di intelligenza storica, respingendo in seconda lettura il progetto di legge costituzionale che consentirà il rientro dei Savoia in Italia come se si trattasse di un caso pietoso di discriminazione oppure di una indulgente concessione alla curiosità scandalistica dei rotocalchi.

Le cose stanno diversamente: quel progetto di legge è allo stesso tempo inutile, sbagliato e dannoso.

È inutile, perché i discendenti maschi di Casa Savoia potrebbero rientrare oggi stesso in Italia, senza alcun intervento sul testo costituzionale, solo che rinunziassero (cosa che non hanno mai fatto) al titolo dinastico e quindi alla loro posizione di pretendenti al trono d'Italia sul piano del diritto internazionale. Questo atto fu a suo tempo richiesto e ottenuto dall'Austria per il rientro di Otto d'Asburgo. In tal modo, essi non sarebbero più appartenenti a un casato, ma sarebbero semplicemente dei cittadini come tutti gli altri il cui cognome sarebbe Savoia come Rossi o Bianchi. La XIII disposizione finale della Costituzione non li riguarderebbe più, perché essa è appunto letteralmente diretta agli appartenenti a Casa Savoia.

È sbagliato, sul piano del diritto costituzionale e della procedura legislativa, perché si riferisce alla XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione, mentre è del tutto evidente e confermato dai precedenti che tali disposizioni possono essere l'una o l'altra cosa, finali o transitorie. È la logica stessa a dirlo: sono transitorie quelle disposizioni che prevedono un termine prestabilito; le altre - come la XIII - sono soltanto finali, dunque non soggette ad alcuna limitazione nel tempo. Ad esempio, basti ricordare che De Nicola, nel promulgare la Costituzione il 27 dicembre 1947, si riferì alla «XVIII disposizione finale». Altrimenti, si sarebbe potuta adottare una formula simile a quella della legge costituzionale 18 marzo 1958, n. 1, che si riferisce alla XI «delle disposizioni transitorie e finali». Sembra un punto formale, ma in realtà è sostanziale perché è proprio il riferimento alla pretesa transitorietà a consentire l'escamotage giuridico che è stato inventato per placare le coscienze di chi si sarebbe dovuto opporre alla revisione costituzionale, e cioè la cessazione degli effetti della norma e non la sua abrogazione. Ma anche a questo proposito è stato commesso un grave errore: mentre il titolo del progetto parla appunto di cessazione degli effetti, il testo parla invece del loro esaurimento. I due termini non sono sinonimi: a prescindere dalla inaccettabile contraddizione che così si crea tra il titolo e il testo, l'esaurimento degli effetti può anche riverberarsi verso il passato, a differenza dalla loro cessazione, che è sempre e comunque ex nunc.

Ultimo ma non meno importante argomento giuridico è poi l'inderogabilità dell'art. 139 della Costituzione che appunto esclude la revisione della forma repubblicana: questa norma è incompatibile con la presenza sul suolo nazionale di una persona che non ha rinunciato al rango di pretendente al trono d'Italia per sé e i suoi successori e continua invece a rilasciare diplomi cavallereschi e titoli di nobiltà. Diventano, allora, veramente insostenibili i cosiddetti riconoscimenti del regime repubblicano, che sarebbero avvenuti col semplice indirizzare una lettera al Capo dello Stato chiamandolo Presidente della Repubblica. La Costituzione repubblicana e la storia d'Italia non si possono giocare sull'indicazione di un destinatario epistolare!

È dannoso, perché la revisione costituzionale sta avvenendo secondo un andazzo buonistico e perdonistico che fa a pugni con le ragioni storiche, etiche e politiche della fondazione della Repubblica per referendum popolare e con il patriottismo della Costituzione che oggi può e deve rappresentare l'ancoraggio dei valori comuni a tutti i cittadini. Non si tratta di chiedere ai Savoia di scontare le colpe dei padri, ma non si può accettare che il loro rientro avvenga senza una discontinuità con l'eredità dinastica, senza una storicizzazione consapevolmente condivisa dalla popolazione. Si sta invece per infliggere un colpo durissimo alla memoria storica nazionale, quando dovrebbe ormai essere sin troppo chiaro a tutti, e in particolare ai politici, quali gravi conseguenze ne possano derivare.

Su questa strada, anche la XII disposizione finale (anch'essa non transitoria) relativa al divieto di ricostituzione del Partito Nazionale Fascista potrà presto essere dichiarata esaurita, anche perché fa sistema con la precedente, essendo entrambe ispirate dall'avvento della dittatura mussoliniana e dalla successiva tragedia della seconda guerra mondiale. Noi mazziniani non siamo dunque contrari al rientro dei Savoia in Italia, ne riconosciamo anzi il diritto, ma ci facciamo altresì carico di alcune responsabilità molto precise sul piano storico e su quello giuridico. Siamo perciò contrari a un rientro che avviene tra il detto e il non detto, sull'onda di un falso senso umanitario o peggio sulla pretesa di riscrivere una storia nazionale che è costata lacrime e sangue.

Contestiamo poi che si tratti di un atto dovuto ai sensi del Trattato di Schengen. Innanzitutto, la Corte costituzionale ha sempre rivendicato i limiti al diritto comunitario derivanti dalla stessa Carta costituzionale (di cui la XIII disposizione finale è parte integrante); inoltre, l'Italia ha sempre aderito a Schengen e agli atti successivi esplicitamente ponendo una riserva a questo proposito. Dunque, nessun obbligo automatico e tantomeno una violazione. Onorevoli deputati, per queste ragioni, i mazziniani italiani Vi chiedono di bloccare il processo di revisione costituzionale, che è giunto al suo ultimo atto. In caso contrario, siamo comunque pronti a ricorrere al giudizio dei cittadini, grazie alla possibilità del referendum confermativo che è previsto dall'art. 138 della Costituzione. Ciò è possibile perché al Senato non si è raggiunta la maggioranza dei 2/3 dei componenti che l'avrebbe impedito. Ci rivolgeremo a tutte le forze politiche, sociali e culturali che hanno a cuore la memoria storica nazionale e vogliono preservare lo spirito della Costituzione repubblicana perché, come accadde il 2 giugno 1946, siano direttamente i cittadini a esprimersi su un punto che coinvolge direttamente il senso di appartenenza alla comunità nazionale, il senso dell'italianità.

Dal giorno successivo al voto parlamentare che fosse definitivo, ci adopereremmo quindi per la raccolta delle cinquecentomila firme necessarie insieme a tutti coloro i quali vorranno essere nostri compagni di strada. Ci appelleremo anche a tutti i parlamentari, anche a quelli che avranno votato a favore del progetto di revisione, perché sottoscrivano la richiesta del referendum, riconoscendo il valore della consultazione popolare. Siamo fiduciosi che gli italiani, che oggi pure appaiono favorevoli al rientro dei Savoia magari per scarsa attenzione, sapranno invece riflettere e comprendere le profonde ragioni di questa battaglia che non intende discriminare nessuno, ma pretende però il rispetto dei valori della storia e del diritto.


Viroli e Balzani sono presidente e vice presidente vicario dell'Associazione mazziniana italiana

lucifero
10-07-02, 15:41
:)
Apprendo con stupore/piacere che quanto chiedevo (la rinuncia al diritto al trono) consentirebbe automaticamente il ritorno dei Savoia senza modificare la costituzione.

C'è qualche deputato che farà proprio questo appello?

Si sa chi sono i deputati iscritti all'AMI (o è un'associazione segreta)?

echiesa
10-07-02, 15:45
IO MI DICHIARO FAVOREVOLE A QUANTO DICONO VIROLI E BALZANI
E CHI SE NE FREGA SE LE TELENOVELE TELEVISIVE FANNO APPARIRE SIMPATICI I MONARCHI????
LEVATEMI UNA CURIOSITA': MA QUANDO RIENTRANO GLI PRENDIAMO LE IMPRONTE DIGITALI??????? SONO O NON SONO EXTRACOMUNITARI???? LA SVIZZERA NON E' NELL'U.E.
OPPURE ABOLENDO LA XIII DISPOSIZIONE RITORNANO CITTADINI ITALIANI A TUTTI GLI EFFETTI SIC E SIMPLICITER, IL CHE EQUIVALE A DIRE CI SIAMO SBAGLIATI?????
SALUTI
echiesa:fru

kid
10-07-02, 16:29
L'articolo di Viroli e Balzani avrebbe un senso se loro si dicessero contrari al rientro. Ma dicono di non esserlo e che vogliono che sia fatta chiarezza sotto il profilo storico e costituzionale. Se i Savoia rientrano, mi dispiace, ma la chiarezza storica viene meno di fatto. Sotto il profilo costituzionale è giusta la loro intepretazione della norma transitoria e finale, ma nulla vieta di modificare una norma transitoria e finale della costituzione e sotto questo profilo il centrodestra è più limpido del centrosinistra che pensava semplicemente di aggirarla. Il referendum? Se mai lo perdessimo la monarchia avrebbe capovolto il risultato del '48 e questo si che sarebbe un colpo alla Costituzione repubblicana! Quanto all'argomento principale, la rinuncia al titolo ed al trono, i Savoia sono disposti a farla, l'hanno più o meno fatta, non intendono farla, a secondo di come gli gira e di chi glielo chiede. Evidentemente la parola di un Savoia non è un attestato di repubblicanesimo.

echiesa
10-07-02, 16:38
Io non vorrei giuramenti di fedeltà fatti così per fare, non mi interessa.
Mi accontenterei che andassero a Cefalonia, prima di rientrare in Italia, e dicessero" tutti questi morti sono dovuti anche al tradimento da parte della nostra famiglia operato verso coloro che stavano facendo una guerra mostruosa, con alleati mostruosi,e che al momento buono sono stati abbandonati al proprio destino: ed in questo luogo chiediamo scusa ufficialmente di quanto accaduto anche per causa del nostro antenato, che permise ed avvallò tutto questo".Sulle parole possiamo anche metterci daccordo, ma che riconoscano gli errori compiuti e diano un senso a quanto i Costituenti previdero con la XIII Disposizione.
Dopo pèossono pure rientrare come cittadini svizzeri e prendere il gelato in P.zza san Marco.
saluti
echiesa:fru

kid
10-07-02, 17:00
Che rientrino, io ne sono felice. E' talmente basso il livello di quella gente, talmente spregevole la loro storia personale e il loro disprezzo per questo paese che asseriscono di amare e non solo, essendo anche presuntuosi e tronfi, da arrivare al punto di ritenersi indispensabile nel fondo delle loro coscienze per la ripresa della Patria che la simpatia con cui si guarda oggi alle loro figura muterà presto. E forse allora torneranno utili i repubblicani che i Savoia fossero stati un partito anche solo di dieci deputati, questi che si sono sfilacciati a destra e a manca perchè ritengono che il Pri non serva più a niente, in dieci, non li avremmo fatti rientrare! Ma quando si è in due si può giusto fare lo sciopero della sete e sinceramente scusate, non ritengo che ne valga la pena, di fare la sete per i Savoia.

kid
11-07-02, 13:13
La Camera ha dato il nulla osta al rientro. La Malfa ha votato contro e espresso dai banchi le ragioni di questo voto. Ds e Forza Italia si sono trovati d'accordo e mi sa che questa non gliela perdono. Un conto è discutere di queste cose, un conto rivedere i Savoia in Italia. Ve lo posso dire, considerazioni politiche a parte che confermo tutte? Mi fa proprio schifo. Ma schifo.

Alberich
11-07-02, 13:53
e il referendum? se ne sa qualcosa?

Garibaldi
11-07-02, 14:24
ma quale referendum??????'''

la_pergola2000
11-07-02, 15:24
La nuova Rai
tutta occupata da Forza Italia, Alleanza nazionale, Diessini, Usigrai, è pronta per il prossimo inverno con gli inviti per i signori Savoia.
Il compagno Fazio, già agente pubblicitario, con i soldi della Rai, dell'ineffabile Emanuele Filiberto cercherà di fargli firmare contratti come inviato speciale, anzi specialissimo.
"L'uomo d'affari " Savoia Emanuele,
così definito dal telegiornale delle 13.30 di oggi 11 luglio, ha ringraziato compiacendosi con il giornalista della Rai che lo intervistava, lo stesso giornalista si è dimenticato di dire che tipo di "affari" il Signor Savoia futuro cittadino italiano svolge nella "democraticissima" Svizzera.
Lucifero autore di un brillante intervento di getto sul caso questa notte non dormirà, ma come repubblicani inconsolabili non ci sentiamo orfani di nessuno, perchè se ci fosse qualcosa da fare siamo sicuri che combatteremo tutti insieme.
Non sottovalutiamo il signor Savoia, se non proprio lui, quello che la sua compagnia rappresenta, quindi da oggi in poi attenti, anche perchè le considerazioni dell'Ami sono pretestuose e si riferiscono al passato.
Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, in questo caso dei nonni e dei bisnonni, ma da quello che si vede sui sopravissuti mai colpa fu orfana.
Restano le leggi razziali, la pena di morte, la invasione di pacifiche popolazioni arabe ed etiopiche, nonchè la dichiarazione di guerra, poi vista la mala parata la monarchia dei Savoia riversò tutte la colpe su Mussolini.
Siccome la famiglia Savoia non è nuova a questi colpi di mano è bene stare attenti, aspettiamo di dare un giudizio, potrebbero essere travestiti da fantocci
My hart is down.
Fraterni saluti.
Ciao

kid
11-07-02, 16:46
il pri è contrario al referendum. Ci manca solo che lo perdiamo.

Alberich
11-07-02, 17:50
Originally posted by calvin
il pri è contrario al referendum. Ci manca solo che lo perdiamo.
sinceramente preferisco farlo e perderlo, piuttosto che non farlo per niente.

G. Oberdan
11-07-02, 18:12
Sì definitivo al rientro dei Savoia

E’ finalmente finita la vergogna dell’esilio dei Savoia. La Camera, in seconda lettura, ha approvato definitivamente il provvedimento che cancella le norme transitorie della Costituzione che impedivano il rientro in Italia degli eredi maschi di Casa Savoia. Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto potranno rientrare nel loro Paese fra tre mesi, tempo necessario per valutare se qualcuno intenda presentare un referendum confernativo sulla norma appena apporvata.
Anche a Montecitorio infatti, come era già successo il mese scorso a Palazzo Madama, non c'è stato quel secondo sì robusto (la maggioranza di due terzi dei componenti l'Assemblea) che avrebbe scongiurato ogni eventuale consultazione popolare. Insomma, anche stavolta un cospicuo numero di parlamentari dell'opposizione si è opposto all'idea di chiudere in modo definitivo il capitolo controverso della monarchia in Italia. Di conseguenza i consensi, seppur maggioritari, si sono fermati a 347 voti, mente i no sono stati 69 e le astensioni 44.
Contro il rientro dei Savoia si sono espressi Rofondazione comunista, Comunisti italiani e alcuni esponenti di Ds, Margherita e di liberali e repubblicani del centrodestra.
Ma l’eventualità del referendum appare alquanto remota. Nessuna forza politica, infatti, al di là delle dichiarazioni di Rifondazione e Verdi, ha interesse a promuoverlo. Anche perchè comporta il rischio di un plebiscito popolare a favore dei Savoia che potrebbe avere notevoli e non gradite implicazioni politiche.

11 Lug 2002

da giornale.it

lucifero
11-07-02, 18:15
Anch'io non credo che sarebbe una catastrofe perderlo. Tutto sommato lo schieramento pro-Savoia è così ampio che perderlo non sarebbe disonorevole.

Sarebbe poi chiaro che è un referendum contro il rientro senza rinuncia al trono, non contro la repubblica.

Perderlo, poi? Chissà! Consideriamo che come referendum confermativo, non è necessario il quorum.

Secondo me, ci andrebbe chi è contrario a questo rientro. Chi è favorevole non ci perderebbe una giornata di mare. E non immagino una mobilitazione per il voto da parte dei partiti favorevoli (DS, Lega, FI, AN).

:8c :2c

La scenetta sopra illustrata non intende costituire incitamento al regicidio. Pertanto l'autore respinge ogni responsabilità nel caso a qualche turista, sull'isola di Cavallo oggi o di Caprera o Ventotene domani, scappi un colpo.

G. Oberdan
11-07-02, 18:15
Ma che referendum!? Scherziamo?! Se lo perdiamo, e lo perdiamo di brutto, è capace che si mettono in testa che a quel punto possono anche fare politica. E chi li controlla più dopo...

Certo che come ci sono cose di così basso profilo DS e FI vanno sempre insieme:mad:

G. Oberdan
11-07-02, 18:18
come testimoni voglio tutti voi

-non guarderò più niente di Fabio Fazio

Che gli Dei dell'Olimpo mi castighino se lo faccio

:wp

Alberich
11-07-02, 18:21
ENZO BIANCO. Signor Presidente, chiedo un momento di attenzione ai colleghi, soprattutto a quelli che, come me, nel corso della prima votazione hanno espresso il loro consenso al progetto di legge di revisione costituzionale oggi al nostro esame. Annuncio subito che le parole che pronuncerò sono a titolo personale e che, pertanto, queste non comportano alcun impegno per i colleghi del gruppo della Margherita: questa volta esprimerò un voto contrario. Lo farò sulla base di una nuova considerazione. Quando, qualche mese fa, votammo questo progetto di legge, io, come tanti altri colleghi, mi trovai di fronte ad un dubbio: quale interesse giuridico e politico far prevalere tra i due che si presentavano alla mia valutazione. Da un lato, vi è il giudizio storico, profondamente diverso, anzi opposto, a quello che l'onorevole Buontempo ha testé ricordato, un giudizio storico che segna con una condanna, passato ormai in giudicato, le grandi responsabilità di casa Savoia rispetto ai terribili problemi dell'Italia (l'entrata in guerra, la gestione del momento delicato della sconfitta del nostro paese e così via); dall'altra parte, vi era però l'esigenza - da me avvertita - che l'Italia, in cui la Repubblica è ormai forte, ponesse fine ad una norma che è certamente odiosa: l'esilio. Sotto questo profilo ho opinioni molto diverse da quelle espresse dal collega Cento: non condivido una parte del suo intervento in cui egli dice di non capire di cosa possano lamentarsi i Savoia, i quali possono viaggiare e vivere in tutti i paesi del mondo tranne che in Italia. Questo argomento non è una tesi da poter sostenere, soprattutto da parte di un libertario come l'onorevole Cento, perché stiamo parlando, com'è evidente, di un esilio.
Poiché non vi è alcuna ragione perché l'esilio sia comminato oggi a persone che individualmente non sono responsabili (la responsabilità penale è individuale), la valutazione dei due interessi nel corso della precedente votazione mi portò ad esprimere un voto favorevole al presente progetto di legge. Oggi, onorevole Presidente, la condizione è diversa. Credo che ci sia una maggioranza parlamentare favorevole a questo provvedimento e penso che, dopo il voto espresso al Senato, la prospettiva che si apre sia comunque quella che consentirà il rientro dei discendenti di casa Savoia. Oggi, però, noi possiamo esprimere un voto in libertà, e vi è un argomento nuovo ed importante da considerare; il professor Viroli, presidente dell'associazione mazziniana italiana - è stato già ricordato nell'intervento svolto dal collega Russo Spena, che ha corposamente fatto riferimento alla lettera aperta rivolta a tutti i deputati dal presidente di tale associazione - ha fatto un'affermazione importante: egli sostiene che il disegno di legge ora al nostro esame sia, da un certo punto di vista, inutile, poiché vi è una strada maestra per consentire il rientro dei cittadini Savoia in Italia. Questa è legata alla loro rinuncia alla pretesa al trono del nostro paese. Essi, come privati cittadini, con questa rinuncia, e con la rinuncia a quelle forme odiose che ancora essi esplicano (mi riferisco al conferimento di titoli mobiliari o di diplomi cavallereschi che, in qualche misura, sono incompatibili con l'ordinamento repubblicano vigente nel nostro paese) potrebbero rientrare in Italia, venendo a cessare gli effetti dell'odiosa previsione dell'esilio. Allora, mi rivolgo anche ai colleghi di provenienza, di cultura o di simpatia repubblicana, in senso istituzionale, del centrodestra e del centrosinistra: oggi possiamo esprimere un voto che, da questo punto di vista, non prevede l'esclusione del diritto dei Savoia a rientrare nel nostro paese; infatti, con il voto contrario, si prevede di ribadire un giudizio storico negativo e di indicare la strada maestra per il loro rientro in Italia: la rinuncia alla pretesa rispetto al trono del nostro paese.
Sotto questo profilo, non basta, come ricorda Viroli - e concludo, signor Presidente - aver scritto una lettera intestata al Presidente della Repubblica. Come ricorda opportunamente Viroli, la Costituzione repubblicana e la storia d'Italia non si possono giocare - cito testualmente - «sull'indicazione di un destinatario epistolare».
Per questa ragione, signor Presidente, pur avendo votato, in prima lettura, a favore di questo disegno di legge, questa volta non potrò esprimere un voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista e di deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).

Alberich
11-07-02, 18:21
GIORGIO LA MALFA. Signor Presidente, non vi è dubbio che il Parlamento possa decidere di abrogare o modificare una norma costituzionale; sta per farlo, dopo l'esame della proposta di legge costituzionale ai sensi dell'articolo 138 alla Costituzione, e ne prenderemo atto, come si deve prendere atto di una decisione del Parlamento.
Le ragioni della nostra perplessità e del nostro voto contrario non hanno a che fare, dunque, con la decisione di modificare questa norma, ma con altri aspetti che ho sottolineato dal primo giorno, fin da quando il Governo Prodi presentò questa normativa. Secondo noi, quella norma, traendo origine dai drammi della guerra, del fascismo e della dittatura, è grave perché colpiva le persone, a seguito di una vicenda storica che i costituenti conoscevano bene e dalla quale l'Italia repubblicana e democratica è nata. A nostro avviso, per chiudere la questione, sarebbe stata necessaria una solenne presa d'atto anche da parte degli eredi della casa regnante circa il fatto che la scelta repubblicana, assunta dall'Italia nel 1946 era, è e rimarrà indiscutibile, al di là delle previsioni dell'articolo 139 della Costituzione.
Avremmo voluto che il Parlamento affermasse che quella norma XIII sarebbe stata abrogata nel momento in cui gli eredi di casa Savoia avessero dichiarato, in maniera solenne e formale, che la scelta repubblicana non sarà mai da essi messa in discussione. Così non è stato, anche se ad attenuare questa nostra preoccupazione, vi è stata una loro dichiarazione rilasciata ai giornali nella quale si comprendeva questa preoccupazione - che io apprezzo - presente in una parte del nostro paese. Gli eredi hanno infatti dichiarato che si riconoscono nella Repubblica, che si rivolgono al Presidente della Repubblica nei termini del Presidente di tutti e quant'altro.
Per questo motivo, sarebbe stato preferibile che questa dichiarazione solenne l'avesse chiesta ed ottenuta il Parlamento del nostro paese. Stando così le cose, esprimerò personalmente voto contrario su questo provvedimento, naturalmente prendendo atto che questa è la volontà del Parlamento e che è orientata nel senso di chiudere una questione aperta, rimarginando una ferita presente nella nostra storia.

lucifero
11-07-02, 18:34
mi sembra che La Malfa abbia voluto dare l'impressione di votare contro solo perché gli era dovuto. :confused:

Non ho capito poi perché abbia sostenuto di parlare personalmente. Non parlava per il partito? Aveva il dubbio che qualcuno pensasse che parlasse a nome della Commissione Finanze? :rolleyes:

Avrei di più apprezzato un intervento come quello invocato dall'AMI, con la considerazione che la costituzione non si doveva modificare se i reali si fossero definiti non più legittimi eredi al trono. :(

echiesa
11-07-02, 18:36
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//LOGOFORUM03BIG.GIF

Vabbè, ottimo, abbiamo votato contro : domanda maliziosa e che mi fa pensare ( ma dimmi che tipo.........:confused: )
A livello personale o di PRI?????????????
Altrimenti domani vado a raccattare le firme.
saluti
echiesa:fru

lucifero
11-07-02, 18:48
Quando ho scritto il mio commento sul discorso di La Malfa, non avevo ancora letto la motivazione di Enzo Bianco (che mancava).

Scavalcati da Enzo Bianco!:mad:

Mi chiedo se l'intervento così prudente di La Malfa sia stato precedente o successivo a quello di Enzo Bianco. Spero precedente, sarebbe meno grave.
Spero anche che il cronista non abbia visto o sentito l'applauso solitario dal banco di a proposito, dove siede La Malfa? Chi gli sta vicino?

A questo punto spero che confermi di aver parlato a livello personale :fru

nuvolarossa
11-07-02, 19:11
...

kid
12-07-02, 11:44
Ovvio che il riferimento di La Malfa è per il Pri rispetto al gruppo con i socialisti che si è astenuto. Devo dire un debutto infelice. Poi se Bianco sosteneva ai tempi del governo Prodi questa sua linea antimomarchica, forse era meglio. Sul referendum: chi raccoglie le firme? la Cgil? il professor Viroli? Le sezioni dei Ds? Il Pri non è in grado di procurare le firme necessarie in tre soli mesi. Forse non vi rendete conto degli effetti politici istituzionali nel caso di un fallimento, certo, delle raccolta delle firme. Io non ci penso proprio a ribadire la mia sconfitta in parlamento con un voto popolare. Sono favorevoli al rientro non solo gli ambienti diessini, ma anche quelli repubblicani. Anche perchè magari fra un anno è necessario cacciarli di nuovo i Savoia e forse l'opinione pubblica nel paese è mutata nei loro confronti e quindi non spariamo a vuoto con un referendum. Comunque non c'è nessun promotore e il referendum non si farà. Non vedo come possano dichiararsi promotori Viroli e Balzani che pur lo hanno proposto, avendo asserito che da parte loro sono favorevoli al rientro dei Savoia! Chi è favorevole al rientro chiede il referendum e chi ha votato per il rientro alla Camera, i cari ds, questi mervavigliosi repubblicani eredi di Ugo La Malfa, votano contro in sede referendaria? Ma cosa avete bevuto oggi? Ma che volete dal Pri, quando la sinistra non si sente di onorare la Costituzione, quando gli ex comunisti, Violante, D'Alema, vogliono il revisionismo storico e la riscrittura delle regole istituzionali. Ma questo indebolisce una posizione di intransigenza repubblicana, trovarsi soli a fianco del buon Bertinotti che per lo meno è un uomo coerente ed autentico con le sue idee, o la rafforza? Ma vi rendete conto del danno che hanno fatto i ds alla sinistra italiana o no? E dobbiamo difenderla noi che della sinistra tradizionale non siamo mai stati parte la sinistra? Non pensate che essendo gli ex comunisti stati solo sinistra tradizionale, marxista, antiriformista, massimalista, non riescono a trovare un'altra dimensione e siano un germe di distruzione del tessuto democratico? loro, non berlusconi e nemmeno Fini. Loro soltanto, un cancro per il nostro paese. Perchè che Berlusconi voglia far rientrare i Savoia, è la piccola borghesia incosciente che viene rappresentata, o la ricca industria, insomma è la norma, sono sempre stati così. Ma se il mondo del lavoro della sensibilità democratica, o che si ritiene tale, allenta le maglie sulla struttura costituzionale della repubblica, allora è finita. Non hanno più memoria. Loro sono andati all'ammasso e nemmeno lo sanno.

G. Oberdan
12-07-02, 11:54
Originally posted by calvin
...Non pensate che essendo gli ex comunisti stati solo sinistra tradizionale, marxista, antiriformista, massimalista, non riescono a trovare un'altra dimensione e siano un germe di distruzione del tessuto democratico? loro, non berlusconi e nemmeno Fini. Loro soltanto, un cancro per il nostro paese. [/B]

Questa frase, "loro sono un cancro per il paese", io l'avevo preparata per un discorso da tenere nella riunione della Direzione della Consociazione Provicniale di Lucca che si terrà tra poco.
Senza sapere ovviamente che l'avresti scritta qui tu.

Sai Calvin... l'ho penso veramente, però avevo paura a dirlo. Mi ha fatto piacere vedere che non solo io la penso così.

kid
12-07-02, 12:11
a me dispiace che gli amici la pensino nello stesso modo su questo e vorrei che mi si dicessero che sbaglio, che non capisco e che sono avvelenato, come sono, perchè ci sono ceresciuto insieme a quelli. Ma per me è una sofferenza autentica vedere una tradizione politica democratica, con tutte le ambiguità, che ha sempre avuto, ma che con la quale sempre i repubblicani avevano intessuto un confronto, sia oggi arrivata a questo punto di involuzione. Tanto che penso forse sano e utile per loro il ritorno a Cofferati, che cancella quanto di buono è stato fatto verso il cambiamento, ma per lo meno esprime un autentico sentire, il partito del lavoro e dell'opposizione integrale, risolvere così la questione della governabilità che in realtà non hanno mai digerita. Leggetevi Yuri - non so nemmeno se è un diessino -su questo sito, ma lui è l'esempio perfetto di questa integrità sostanziale, magari politica, magari inavvicinabile per la sua asprezza, ma che per lo meno assume una posizione netta, un'asserzione di fede chiara, segna un solco. Non è possibile che siano tutti trasformisti, invece. Non è possibile che sui Savoia i ds la pensino come i cattolici liberali, comne non è possibile che i consiglieri di D'Alema diventino d'emblè imprenditori. Immaginatevi Tatò che diceva a Berlinguer, scusami ma domani mi associo a confindustria perchè sono diventato un imprenditore. Il cancro è la degenerazione di un tessuto che non si riesce più a fermare. E quando un tessuto altera la sua struttura e non riesce a stabilizzarsi in una nuova forma e resta alla ricerca perenne di un equlibrio introvabile il corpo si ammala. Ma se i ds non si inventanvano questa storia di essere gli eredi di La Malfa e ci dicevano svolgete il vostro ruolo di repubblicani e vi aiuteremo a farlo, che so non portandoci via subito due senatori su due che avevamo eletto, ma magari ridandoci Passigli, per dire che son felice stia dove stia, se avesseo capito che a loro serviva avere una forza esterna critica, che potevano anche prendere a schiaffi per quanto era piccola, ma non pensare di ingoiare, non saremmo arrivati a questo punto.

lucifero
12-07-02, 12:38
Originally posted by calvin
Non vedo come possano dichiararsi promotori Viroli e Balzani che pur lo hanno proposto, avendo asserito che da parte loro sono favorevoli al rientro dei Savoia! Chi è favorevole al rientro chiede il referendum

Non vedo la contraddizione.

Partiamo dal presupposto che nessuno ce l'ha particolarmente con quei poveri cristi, né ha voglia di trasformarli in martiri, né crede che le colpe dei padri debbano ricadere sui figli.

Quindi tutti accettano che rientrino.

Il problema è, e questo sarebbe oggetto di referendum, se debbono rientrare da privati cittadini (cosa che possono fare rinunciando alle pretese dinastiche) o se debbono rientrare come principi in pectore, nel qual caso va modificata la costituzione.

Nel primo caso non dovrebbero gestire associazioni monarchiche e nominare cavalieri della tavola rotonda. Se lo facessero, ci sarebbe la norma costituzionale che ne permetterebbe il riallontanamento.

Il concetto che deve essere mantenuto è che sul territorio della Repubblica c'è spazio per tutti i cittadini, ma non per chi aspira, o si candida o si atteggia a re.

kid
12-07-02, 12:53
I savoia rientrano come privati cittadini. E' chiaro in tutte le loro dichiarazioni ufficiali. Il problema è se noi siamo favorevoli o meno alla modifica della legge costituzionale che abroga la norma transitoria a loro relativa. Questo è il punto. Per questo la posizione di Viroli e Balzani non ha senso, perchè loro autorizzano con il loro articolo il rientro, in quanto la premessa del loro bello ed inutile articolo, il fatto di rinunciare al titolo, è stata già ottemperata. Poteva esserlo fatto in maniera solenne su richiesta del Parlamento, come avrebbe voluto che fosse fatto La Malfa, invece è stato fatto via stampa con comunicazioni contradditorie magari, le gaffes, ma comunque fatta. Quindi su cosa volete raccogliere le firme? Mica volete fare un referendum sul rientro o meno dei Savoia, spero? Il referendum si fa, non si farà, sulla norma costituzionale. Questo credo che Viroli lo avesse capito.

kid
12-07-02, 12:57
Le associazioni monarchiche sono associazioni private e si gestiscono come megli credono, nominandosi quello che gli pare esattamente come in questo Forum si fanno senatori, Pilastri, Magni e non so che altro. Non si viola la costituzione se si ama sparara cazzate e i Savoia faranno in questo campo quello che vogliono, ci mancherebbe!

kid
12-07-02, 13:12
L'articolo di Viroli e Balzani è tutto sbagliato. Loro avrebbero dovuto dire che erano contrari alla modifica della norma della costituzione, indipendentemente dalle dichiarazioni dei savoia. Oppure che uan dichiarazione solenne e formale dei Savoia, su richiesta del Parlamento avrebbe potuto aprire un iter procedurale alla modifica. Ma questoa vrebbero dovuto farlo prima, quando si aperse il problema con il governo Prodi, quando solo noi e Bertinotti protestammo e dei nostri magnifici mazziniani non mi ricordo proprio, erano nel partito, credo e quindi la loro coscienza è a posto, ma non ho capito lo stesso l'articolo in questione. L'idea del referendum poi è addirittura folle se si vuole impostare sul favore o meno al rientro dei Savoia, cosa che comunque non credo mai abbiano pensato. Guardiamo allora alle cose come stanno, se sinistra centro e destra sono favorevoli alla modifica della costituzione, la si ingoia e si sta calmi, nonostante il senso di schifo. Schifo, scusami Lucifero anche per la posizione di Bianco che non ha fatto nulla in questi anni per affrontare la questione ma poi si è salvata la rispettabilità con il voto contrario last time. Bravo Enzo sei sempre te stesso. - Questa ve la racconto proprio. Primavera '91 si è a Palermo per il Congresso nella Sicilia commissariata e si mette ai ferri corti Gunnella per scalzarlo. Bianco è il nostro cavallo di battaglia ovviamente. La mattina dell'ultimo giorno vado a salutarlo e gli stringo la mano, lui me la ristringe e si allontana. Mi lascia un biglietto fra le dita dove mi dice che è meglio non parlarci in sala e che interverrà nel pomeriggio. Attendiamo l'intervento di Bianco, allora, ma lui sparisce. Lo cerchiamo fino a trada sera, non lo troviamo da nessuna parte. Il principale oppositore di Gunnella si è squagliato e a persino finto di non avere rapporti diretti con la segreteria nazionale! Da allora lo chiamiamo cuor di coniglio Bianco -. Tornando a bomba si sta calmi si apsetta che rientrano e si sorvegliano appena ne fanno una, una seria, non la nomina dei loro Gran spolveratori della corona, gli si da addosso. Se la cosa monta e l' indignazione contro di loro nel paese, si chiede il referendum. Ma scordatevi di protare il pri ad un referendum dove nememno si raccolgono le firme e dove magari Cofferati dichiara di essere a favore del loro rientro!

G. Oberdan
12-07-02, 13:16
Francamente a me non importa molto se rientrano o no. Tanto sono talmente di poco spessore che presto si metteranno nei guai da soli. L'importane è che non comincino già il giorno dopo essere rientrati a fare allusioni (faccio un esempio) ai presunti brogli del '46 (che non ci furono, siamo noi Italiani che vediamo congiure ovunque) o inizino a chiedere indietro i loro beni.

Quello che mirammarica è un altro e cioè i nostri politici! Se ne escludiamo 6 o 7 (fra questi, oltre La Malfa ci metto Fini e Bertinotti, Casini dipende dai giorni e D'Alema quando mi gira bene) gli altri sono di un livello che fa impressione! Ma in senso negativo! Sia di dx che di sx, sia chiaro. I grandi uomini che avevano grandi progetti in testa non ci sono più. si vive alla giornata o in vista di qualche campagna elettorale.
Ripeto sia a dx che a sx. L'unica cosa che concedo alla dx in questo senso è che lei almeno ha un minimo di progetti. La sx nemmeno quelli, si limita a rimpiazzare tutto il suo patrimonio culturale cercando di imitare qualche grande come Blair o Clinton con qualche spruzzatina di politica sociale qua o là, stando bene attenta a non irritare Confindustria. Il risultato è che riese solo a scimmiottare la dx divenendo ridicola.

Ma oggi il problema riguarda tutti.

Finiti i grandi leader o ridotti al silenzio da questi "squali" ecco a cosa si riduce la politica.
Per tutta la prima "Repubblica" il problema Savoia non era sentito affatto se si scludono momenti isolati.
Questi nostri politici invece sono riusciti a far passare questi signori Savoia come poveri esuli costretti ai lavori duri come muratore o altro come facevano gli esuli antifascisti.
Questa è la cosa grave. Siamo arrivati ad un punto che sembra che chi non li vuole far rientrare sia cattivo e lo faccia solo per il gusto di vedere questa povera famiglia lontana da "casa".
Nessuno pensa a tutti i miliardi che hanno! Loro sono vittime. E' questa la cosa più deprimente per me.
Segno di una classe politica che ha bisogno di cambiare.

Mi dice sempre mio padre:"Quelli che una volta erano usceri sono diventati padroni di casa". Il casino è che non me lo sta dicendo solo lui...:(

lucifero
12-07-02, 14:09
Originally posted by calvin
Se la cosa monta e l' indignazione contro di loro nel paese, si chiede il referendum.

Che tipo di referendum, a quel punto? abrogativo della modifica costituzionale? Esiste? Sarebbe retroattivo? Poi se anche esistesse, se abrogativo, occorrerebbe il quorum.:confused:

Il Condor
12-07-02, 16:42
Ovviamente io sono favorevole al loro rientro, non tanto per una questione di simpatia o di umanita' (anzi, questo era un buon argomento per smascherare l'ipocrisia dei buonisti anti-Savoia !), quanto per dare uno schiaffo ai sinistri, ai sostenitori di questa schifosissima repubblichetta nata grazie a imbrogli e violenze.

Gia' mi pregusto la faccia e i commenti di angius, violante, cossutta, ecc, ecc quando ci saranno le manifestazioni del popolino filo-monarchico in gran parte del Meridione !

Sono MOLTO contento che NON sia stata raggiunta la maggioranza dei 2/3 al parlamento.

E saro' ancora piu' contento se voi sinistri riuscirete a fare il referendum.

La sonante sconfitta che riceverete sara' la vostra pietra tombale e una importante breccia per abbattere questa repubblichetta

PS - Se avete gia' messo i banchetti per le strade per raccogliere le firme pro-referendum, ditemi dove si trova a Firenze, che vado subito a firmare ;)

Alberich
12-07-02, 16:45
Originally posted by lucifero


Che tipo di referendum, a quel punto? abrogativo della modifica costituzionale? Esiste? Sarebbe retroattivo? Poi se anche esistesse, se abrogativo, occorrerebbe il quorum.:confused:

le leggi costituzionali non possono essere sottoposte a eferendum abrogativo, che mi ricordi.

G. Oberdan
12-07-02, 17:36
Secondo l'articolo 138 della Costituzione comma 2 e 3:

"...Le leggi sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli Regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti".

(a memoria.. niente male eh?!)

Comunque rispondendo a Alberich
No una legge Costituzionale non può essere sottoposta a referendum. Allora quello sopra? Non cambia in quanto la legge da abrogare non è ancora di rango costituzionale. Dopo i tre mesi lo diventa e allora per modificarla devi ripartire da capo con la prassi di revisione costituzionale dell'art. 138

G. Oberdan
12-07-02, 17:38
Originally posted by Il Condor
Ovviamente io sono favorevole al loro rientro, non tanto per una questione di simpatia o di umanita' (anzi, questo era un buon argomento per smascherare l'ipocrisia dei buonisti anti-Savoia !), quanto per dare uno schiaffo ai sinistri, ai sostenitori di questa schifosissima repubblichetta nata grazie a imbrogli e violenze.

Gia' mi pregusto la faccia e i commenti di angius, violante, cossutta, ecc, ecc quando ci saranno le manifestazioni del popolino filo-monarchico in gran parte del Meridione !

Sono MOLTO contento che NON sia stata raggiunta la maggioranza dei 2/3 al parlamento.

E saro' ancora piu' contento se voi sinistri riuscirete a fare il referendum.

La sonante sconfitta che riceverete sara' la vostra pietra tombale e una importante breccia per abbattere questa repubblichetta

PS - Se avete gia' messo i banchetti per le strade per raccogliere le firme pro-referendum, ditemi dove si trova a Firenze, che vado subito a firmare ;)

Che carino! :-0001m

Il Condor
12-07-02, 17:54
Originally posted by G. Oberdan


Che carino! :-0001m

Cosa credevate, di poter insultare per oltre 50 anni (ogni 24+1 aprile e' come uno sputo in un occhio, solo per fare un esempio), di cancellare (anzi, demonizzare) 20 anni di Storia Patria (il famoso Ventennio) come se niente fosse, di cambiare nome alle citta' costruite dagli stessi che voi demonizzate (Littoria - latina), ecc, ecc... e di fare tutto questo senza attirarvi addosso l'odio e il risentimento di milioni di persone ? Se e' cosi' finora siete vissuti in letargo... e presto suonera' la sveglia.

Credi che Violante, D'Alema, ecc parlino di revisionismo perche' gli fa piacere farlo ? Non e' cosi'. Lo fanno perche' hanno capito che la situazione rischia di diventare incontrollabile, che le forze (mezza Italia) tenute finora nelle fogne ne escano e li sommergano. Aprendo al revisionismo cercano disperatamente di arrivare a una conciliazione nazionale. Io penso e spero che ormai sia troppo tardi.

echiesa
12-07-02, 18:08
Questo qui dovrebbe essere un nostro alleato, piacere.
La sveglia per fortuna suonò nel 1943 e negli anni dopo.
Chissà, forse siamo stati troppo buoni:confused:
:-00005 :4c
saluti
echiesa:fru

Il Condor
12-07-02, 18:12
Originally posted by echiesa
Questo qui dovrebbe essere un nostro alleato, piacere.
La sveglia per fortuna suonò nel 1943 e negli anni dopo.
Chissà, forse siamo stati troppo buoni:confused:
:-00005 :4c
saluti
echiesa:fru

Questo lo puoi' dire ai Fascisti.

Io NON sono Fascista, quindi con me NON ATTACCA :p

echiesa
12-07-02, 18:28
Scusa, credevo........z:j
ma almeno sei fedele alleato????Basta che sei al di là dell'UDEUR ( verso destra, chiaro.....)per noi sono tutti buoni
saluti
echiesa:fru

Il Condor
12-07-02, 18:44
Originally posted by echiesa
Scusa, credevo........z:j
ma almeno sei fedele alleato????Basta che sei al di là dell'UDEUR ( verso destra, chiaro.....)per noi sono tutti buoni
saluti
echiesa:fru

Ovviamente piu' a Destra dell'udeur (che a dire il vero non saprei neanche chi siano: Buttiglione, Casini, o chi ?). Ho votato per Forza Italia, anche se per i miei gusti e' troppo di sinistra (sicuramente piu' a sx di Blair). I miei modelli sono il Partito Repubblicano (... quello Americano, e' ovvio, non il vostro :p) e il Partito Conservatore Inglese.

nuvolarossa
12-07-02, 19:20
Diamo il benvenuto a Il Condor sulle pagine del Forum dei Repubblicani Italiani

echiesa
12-07-02, 19:35
Allora sei fedele alleato, che bellezza!!!!:-0001i
Manco per me il riferimento è il Partito Repubblicano, ma quello americano, mica quello italiano ( con tutto che se gli alleati la pensano così, calvinyv )
saluti
echiesa:fru
A proprosito, ma abbiamo votato personalmente o come Partito???
Come mai non vedo una presa di posizione ufficiale come Partito???
La Malfa ha fatto bene a votare contro, ma mica a livello personale, sennò che vor di???

nuvolarossa
12-07-02, 19:46
Savoia/La Malfa: noi non chiederemo il referendum

Parlamento doveva chiedere solenne dichiarazione Pro Repubblica

''Il Partito Repubblicano non chiedera' il referendum, non ci pensiamo nemmeno''. Giorgio La Malfa assicura che da parte dei Repubblicani non ci sara' nessuna richiesta in tal senso ma non nasconde le sue critiche per come si e' giunti al voto del Parlamento sul rientro dei Savoia in Italia. ''Rispetto la volonta' del Parlamento ma - osserva La Malfa - si e' seguita una procedura sbagliata: per abrogare la 13/ma disposizione finale bisognava ottenere dai Savoia una solenne dichiarazione che la questione repubblicana non sarebbe mai stata riaperta. Bisognava chiudere la ragione per la quale i costituenti avevano scritto la 13/ma disposizione finale, sottolinea finale, non transitoria''. ''Il mio giudizio pero' - sottolinea La Malfa - e' attenuato dal fatto che i Savoia comunque una dichiarazione l' hanno fatta, ma doveva essere il Parlamento a richiedergliela. Si sono comportati meglio loro di quanto non abbia fatto il Parlamento''. Il riferimento e' alla telefonata che tempo fa Vittorio Emanuele fece al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Roma, 11 luglio 2002 (ANSA)

Il Condor
12-07-02, 19:52
Originally posted by nuvolarossa
Savoia/La Malfa: noi non chiederemo il referendum

Parlamento doveva chiedere solenne dichiarazione Pro Repubblica

''Il Partito Repubblicano non chiedera' il referendum, non ci pensiamo nemmeno''. Giorgio La Malfa assicura che da parte dei Repubblicani non ci sara' nessuna richiesta in tal senso ma non nasconde le sue critiche per come si e' giunti al voto del Parlamento sul rientro dei Savoia in Italia. ''Rispetto la volonta' del Parlamento ma - osserva La Malfa - si e' seguita una procedura sbagliata: per abrogare la 13/ma disposizione finale bisognava ottenere dai Savoia una solenne dichiarazione che la questione repubblicana non sarebbe mai stata riaperta. Bisognava chiudere la ragione per la quale i costituenti avevano scritto la 13/ma disposizione finale, sottolinea finale, non transitoria''. ''Il mio giudizio pero' - sottolinea La Malfa - e' attenuato dal fatto che i Savoia comunque una dichiarazione l' hanno fatta, ma doveva essere il Parlamento a richiedergliela. Si sono comportati meglio loro di quanto non abbia fatto il Parlamento''. Il riferimento e' alla telefonata che tempo fa Vittorio Emanuele fece al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Roma, 11 luglio 2002 (ANSA)


Tanti bei discorsi... ma mi sa che la realta' e' che abbia una gran paura del referendum ;)

Alberich
13-07-02, 01:59
caro Condor, puoi tranquillamente dire che non sei fascista, infatti uno che inneggia a Pinochet è molto peggio.
Ciao

nuvolarossa
13-07-02, 09:21
Si pregano i partecipanti di non elevare, a livello di schermaglia, il tono della discussione e di porre le proprie opinioni con lo stile di chi e' disponibile a recepire qualunque opinione ed a confrontarla con la propria

la_pergola2000
13-07-02, 15:12
Caro Alberich
astieniti per il momento, che al condor si capisce perchè ha preso quel soprannome, gli voglio rispondere io.
Il condor è un animale che si ciba delle carcasse che altri hanno ucciso, quindi è un animale parassita e scroccone.
Il condor, animale in questo caso, aspetta che ci sia qualche preda in procinto di morire o che sia sta uccisa da poco, analogamente il Condor, uomo in questo caso, si getta su qualsiasi discussione per verificare se è possibile arraffare qualche concetto o qualche insulto.
Non sarò io che insulterò il Condor, noi repubblicani siamo sopravissuti al ventennio, alla monarchia, a quanti ci volevano morti, e avviso il Condor, uomo in questo caso, che non siamo ancora morti ne moribonidi.
Poi non capisco il veleno da vipera, non da condor, che getta su qualsiasi discorso sui signori Savoia da Torino, come se qualcuno anche se repubblicano non potesse parlare, e crea scenari apocalittici, di ritorno dalle fogne, della colpevolezza della Repubblica di aver voluto cambiare i nomi delle città ecc.
Se fosse ancora in piena forma, il Caro Reagan, ai destrorsi come lui, gli manderebbe qualche bordata della nave da battaglia Arizona, ogni bordata un campo di calcio, come hanno fatto da sempre i repubblicani americani, quando c'era da combattere la dittatura sia fascista che comunista.
I signori Savoia non si meritano un referendum abrogativo della legge sul loro rientro.
Se li vogliono far rientrare, che rientrino, non saremmo noi minoranza a sopraffare la maggioranza del parlamento.
Se continuiamo con il referendum , ne faremo un caso nazionale e forse internazionale, qualcuno lo dica ai repubblicani romagnoli che si stanno agitando nelle sezioni.
La monarchia o quello che ne resta, si combatte in questo momento con l'indifferenza, se creiamo un caso Savoia in Italia non ce li sbologniamo più, per favore mi raccomando usate il cervello, con le televisioni pronte a qualsiasi polemica, a qualsiasi distinguo, mi sembra di vedere ad ottobre Vespa, Costanzo, Santoro scatenati nel loro dibattiti, facendo a gara per invitare quanti più Savoia possibili, e quanti più monarchici possibili.
Per questo ci sarà bisogno di più repubblicani, gli ex girotondisti repubblicani di ravenna sono avvisati, non è che si mobiliteranno a fare il girotondo a palazzo reale, per piacere qualcuno li fermi.
Avete visto ieri sul telegiornale, la giornalista sarda che interpellava Sua Maestà Vittorio Emanuele IV , ha detto proprio quarto, una giovane giornalista che ha già investito il suo re,
I N C R E D I B I L E E E E!!!!! A M I S C I I I I !!!!!!!!!
Mi raccomando nervi saldi, altrimenti saranno sempre di più i
condor che aleggeranno sulle nostre teste.
fRATERNI SALUTI.

la_pergola2000
13-07-02, 15:15
El condor pasa, i repubblicani restano.

Il Condor
13-07-02, 16:00
Originally posted by Alberich
caro Condor, puoi tranquillamente dire che non sei fascista, infatti uno che inneggia a Pinochet è molto peggio.
Ciao

Hai perfettamente ragione.

Dal punto di vista dei sinistri Pinochet (ma anche il modello degli States, se e' per questo) e' MOLTO peggio del Fascismo. Infatti prende i lati peggiori (dal punto di vista sinistro, per me sono i lati migliori) del Fascismo (l'anti-buonismo e la repressione spiccia dei disordini e dei criminali) e del Liberismo (economia liberale, invece che economia sociale come il Fascismo).

In sintesi: STATO-AZIENDA + STATO-DI-POLIZIA.

Il Condor
13-07-02, 16:10
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//LOGOFORUM03BIG.GIF

[QUOTE]Originally posted by pergola2000@yahoo.it
"Se fosse ancora in piena forma, il Caro Reagan, ai destrorsi come lui, gli manderebbe qualche bordata della nave da battaglia Arizona, ogni bordata un campo di calcio, come hanno fatto da sempre i repubblicani americani, quando c'era da combattere la dittatura sia fascista che comunista."
Come fecero i Repubblicani Nixon e Kissinger quando organizzarono la stupenda Operazione-Condor (da cui ho preso spunto per il mio soprannome) per rovesciare il "democratico" governo-allende del Cile ? :D :D

"Avete visto ieri sul telegiornale, la giornalista sarda che interpellava Sua Maestà Vittorio Emanuele IV , ha detto proprio quarto, una giovane giornalista che ha già investito il suo re,
I N C R E D I B I L E E E E!!!!! A M I S C I I I I !!!!!!!!!"
Accidenti, me la sono persa :(
Pero' questa notizia mi conforta perche' conferma le mie previsioni e le mie speranze ;)

nuvolarossa
17-07-02, 18:16
Il dibattito nel partito sul voto del Parlamento sul rientro dei Savoia

Intervento di Eugenio Fusignani

In merito al voto di abrogazione della XIII DISPOSIZIONE TRANSITORIA E FINALE della nostra Costituzione, sancito dalla Camera nella mattinata di giovedì 11 luglio, col quale si sancisce, di fatto, il rientro degli eredi maschi di casa Savoia, mi preme esprimere alcune riflessioni.

In primo luogo è bene ricordare che il giudizio sui Savoia è già stato consegnato alla storia del nostro Paese e che gli attuali discendenti non hanno fatto nulla per modificarlo; anzi, semmai, lo hanno peggiorato attraverso la loro condotta ed i loro comportamenti.

Aprire le porte al loro rientro, dunque, è un'operazione che, oltre a non sanare le ferite aperte dalle responsabilità che porta la ex famiglia reale nei confronti della storia del nostro Paese, non porterà nessun utile alla Repubblica, né sul piano morale ne tantomeno su quello culturale..

Anche perché il Parlamento avrebbe dovuto richiedere agli eredi Savoia, per abrogare la norma costituzionale, non già una generica affermazione di rispetto della Repubblica e delle sue leggi (cosa peraltro scontata per chiunque si appresti ad entrare in qualsiasi paese), quanto una solenne dichiarazione di rinuncia a pretese dinastiche, ponendo fine allo status di monarca, ancora preteso dai nostri, oramai prossimi, nuovi connazionali.

Riscontro con piacere che il nostro Presidente del partito, l'amico Giorgio La Malfa, votando contro l'abrogazione della norma costituzionale, ha compiuto l'unico atto parlamentare possibile per chi vuole continuare a rappresentare un partito che ha, nel suo stesso essere, la pregiudiziale antimonarchica.

Ciò detto credo che sulla questione del rientro dei Savoia sia giunto il momento di lasciare al PRI, ed ai suoi legittimi organismi, regionali e provinciali, l'eventuale decisione su quale azione politica intraprendere, ivi compreso la proposta di un Referendum.

I vari autorevoli esponenti del PRI, infatti, intervenendo sull'argomento hanno solo espresso ovviamente, delle opinioni strettamente personali, ancorché legittime, d'altronde come quello che, altrettanto ovviamente, mi accingo ad esprimere.

A prescindere dal fatto che, qualora fosse indetto un Referendum sull'argomento, mi recherei alle urne per sostenerne le ragioni, ritengo in ogni caso che sia necessario riflettere meglio sull'opportunità di promuoverlo.

Intanto perché la "caricatura di una stirpe reale", quale oggi sono da considerare i discendenti di casa Savoia, oltre a non rappresentare nessun pericolo per la Democrazia Italiana (ben altri sono i pericoli che corre, come solo chi guarda senza rinunciare a vedere può cogliere!), non meriti che il nostro Paese dilapidi un tanti milioni di EURO per allestire una macchina elettorale che si occupi di loro (tanto più se si pensa che gli eredi di Mussolini, intesi come legittimi e/o sostenitori, siedono tranquillamente nel nostro parlamento e nel governo); inoltre perché daremmo adito a qualche "cretino cognitivo" che nella nostra storia, tanto nel Regno quanto in Repubblica, non è mai mancato, di valutare un risultato referendario come una dichiarazione pro o contro la monarchia; infine perché i problemi del nostro Paese sono ben altri, a cominciare da quella vergognosa legge sul "conflitto d'interessi", che fa della nostra Democrazia una sorta di repubblica più sudamericana di quella"Bananas", resa famosa dal grande Woodie Allen in un suo memorabile film.

E' su questo tema che io ritengo debbano concentrarsi tutti gli sforzi del PRI e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Democrazia, nata dall'incontro delle forze laiche-liberali, cattoliche-popolari e socialiste contro il regime nazifascista benedetto dalla monarchia sabauda.

Su questo, come sul tema della sostanziale depenalizzazione del reato di "falso in bilancio", credo sia più utile farsi promotori di un Referendum per la loro abrogazione.

Anche perché, altrimenti, daremmo adito a tutti i Carneade della CdL di alimentare pretestuose polemiche sulla "fedeltà" agli schieramenti, che evidentemente rappresenta solo un problema loro (dei Carneade, ovviamente!), dal momento che i repubblicani, da sempre, sono semplicemente "leali" con gli alleati e "fedeli" solamente ai prinicipii, agli ideali e, semmai, ai programmi sottoscritti.

Ravenna, lì 13/07/02
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tratto dal sito web nazionale:
http://WWW.PRI.IT

nuvolarossa
20-07-02, 09:18
Nasce il Comitato anti Savoia:
'Lotteremo per il referendum'

«Questo comitato nasce per difendere i principi costituzionali e per mantenere vivi i valori che sono alla base della nostra democrazia». Così il vicesindaco Giannantonio Mingozzi spiega la nascita del Comitato per la Repubblica che «combatterà» contro la decisione parlamentare di abrogare la XIII disposizione transitoria della Costituzione, che proibiva il rientro in Italia degli eredi maschi di Casa Savoia. «Questo comitato serve per prepararci alla raccolta del mezzo milione di firme necessarie ad un referendum per 'respingere' i Savoia, nel caso in cui non si riesca a promuoverlo raccogliendo le firme di circa 1/5 dei parlamentari. E comunque, a breve, redigeremo anche un manifesto per difendere i veri valori costituzionali, che ci servirà per propagandare le nostre idee e spiegare perchè ci opponiamo al rientro del monarca». Il comitato conta 26 adesioni, tra i quali gli assessori Farabegoli, Laghi e Penso, la consigliera comunale Lameri, il presidente dell'Anpi Mazzavilani e il presidente dei mazziniani italiani Mattarelli.

nuvolarossa
20-07-02, 09:32
IL RIENTRO DEI SAVOIA

''Sono sbagliate le ire di alcuni mazziniani''
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BORGO A MOZZANO

IL rientro annunciato dei Savoia in Italia ha scatenato le ire dei vetero-repubblicani romagnoli e dell'associazione Mazziniana che pensano ad un referendum abrogativo della legge, non accorgendosi del ridicolo di cui si coprono.
Sono Repubblicano ed apprezzo gran parte del pensiero politico, economico e sociale di Mazzini, che, aggiornato, sarebbe utilissimo per risolvere i problemi d'Italia.
Per questo sono stato vicino a Randolfo Pacciardi, autentico mazziniano, che mi onorava della sua amicizia e definiva incapaci i Repubblicani dell'associazione Mazziniana di uscire dal ''convento''.
Fin dagli anni Sessanta si dichiaro' favorevole alla fine dell'ostracismo per i Savoia perche' riteneva un segno di debolezza della Repubblica il mantenimento di una simile pena giustificata soltanto dalla situazione istituzionale dell'immediato dopoguerra e dalla necessita' di dare un chiaro segno che i tempi e il clima politico erano mutati.
I ''monaci'' dell'associazione Mazziniana non ricordano che la monarchia fu assai piu' generosa della nostra pseudo-repubblica, permettendo a Mazzini di vivere in Patria i suoi ultimi giorni.

D.P.

vacanze romane
20-07-02, 09:40
Originally posted by nuvolarossa
Nasce il Comitato anti Savoia:
'Lotteremo per il referendum'

«Questo comitato nasce per difendere i principi costituzionali e per mantenere vivi i valori che sono alla base della nostra democrazia». Così il vicesindaco Giannantonio Mingozzi spiega la nascita del Comitato per la Repubblica che «combatterà» contro la decisione parlamentare di abrogare la XIII disposizione transitoria della Costituzione, che proibiva il rientro in Italia degli eredi maschi di Casa Savoia. «Questo comitato serve per prepararci alla raccolta del mezzo milione di firme necessarie ad un referendum per 'respingere' i Savoia, nel caso in cui non si riesca a promuoverlo raccogliendo le firme di circa 1/5 dei parlamentari. E comunque, a breve, redigeremo anche un manifesto per difendere i veri valori costituzionali, che ci servirà per propagandare le nostre idee e spiegare perchè ci opponiamo al rientro del monarca». Il comitato conta 26 adesioni, tra i quali gli assessori Farabegoli, Laghi e Penso, la consigliera comunale Lameri, il presidente dell'Anpi Mazzavilani e il presidente dei mazziniani italiani Mattarelli.


Ben 26 adesioni!!! Yppiyayeeehhh! Ne ho raccolte di più io quando nel mio condominio dovevamo far spostare una fioriera a lato dell'entrata!!! Come (vi) avrebbe detto il grande Totò (monarchico): ma fatemi il piacere!
:rolleyes:

nuvolarossa
20-07-02, 09:45
Benvenuto a vacanze romane sul Forum dei Repubblicani Italiani

la_pergola2000
20-07-02, 13:18
Caro vacanze
ma tu sei monarchico?
Sono contrario al referendum.

la_pergola2000
20-07-02, 13:25
Caro alberich-condor
sopravviveremo anche a te a a Mingozzi, che inconsapevolmente creerà un partito monarchico.
ciao.

Il Condor
20-07-02, 19:33
Originally posted by pergola2000@yahoo.it
Caro alberich-condor
sopravviveremo anche a te a a Mingozzi, che inconsapevolmente creerà un partito monarchico.
ciao.

Perche' mi associ ad Alberich ?

la_pergola2000
21-07-02, 14:57
Se non ricordo male Mingozzi fu quello che all'indomani dell' 11 settembre in un intervento a Ravenna disse, dopo la tragedia americana, che ci sarebbe stato un nuovo ruolo per il PRI, ancora aspettiamo di quale ruolo egli voglia illuminarci.
Qualche tempo fa implorai alcuni amici del Web di fermare i repubblicani romagnoli sulla proposta della raccolta delle firme per non so quale abrogazione sui Savoia.
Il dopo 11 settembre gli ha dato alla testa.
Ripeto fermate questa proposta di referendum, casomai i monarchici perdessero, avrebbero comunque qualche milione di voti e chi si fermerà di fronte a questa dote elettorale a formare un partito monarchico moderato? non importa se i Savoia siano più o meno bravi, altri borghesi potrebbero formarlo.
Prevedo già scenari di governo, col cd o con il cs?
Non importerebbe i monarchici starebbero anche con il cs, visto che anche il cs ha votato a favore del rientro, oppure potrebbero stare con il cd visto che anche loro lo hanno votato e così via.
Il pur vicesindaco Mingozzi e Matarelli non dovrebbero più sentire Viroli, tanto a lui non gliene frega niente, a lui interessa solo ritornare in Italia in una cattedra prestigiosa.
Oggi con le Universtà in ogni angolo di strada una cattedra non si nega a nessuno.
Indietro Savoia, avanti Viroli.

la_pergola2000
21-07-02, 15:06
Cari amici
qualcuno informi Valbonesi, non vorrei che durante il congresso di ottobre, Mingozzi e alcuni repubblicani romagnoli arrivino con i banchetti per raccogliere le firme per un referendum contro il rientro dei Savoia in Italia. Non vorrei assistere allo spettacolo dell'indifferenza di una parte di delegati al congresso e dellla firma di altri.
Così ci copriremo di ridicolo un'altra volta, i giornalisti ci marcerebbero alla grande:

I REPUBBLICANI DIVISI SUL RIENTRO DEI SAVOIA

MINGOZZI E I SUOI FANNO IL GIROTONDO, SEDATA LA POLEMICA AL GRIDO DI VIVA MAZZINI E LA LIBERTA'

Come si può fare per evitare ciò?
Valbonesi tu che sei buono cerca di evitarci questa nuova diatriba stupida e inconsulta.
Vorrei sentire parlare Mingozzi di politica, di economia, di gestione di un ente locale, di riforma degli enti locali, di riforma dei consorzi di bonifica, di riforme di riforme di riforme...........

Anita
23-07-02, 12:40
Qui da me, nel palermitano, i radicali potrebbero benissimo confluire nel partito repubblicano, solo che lo volessero e facessero un piccolo sforzo.
Non vedo assolutamente cosa ci possa essere di ostacolo, visto le battaglie per i diritti civili che perseguono e che sono parte abbondante anche della nostra storia e del nostro pensiero democratico
Saluti a tutti.

kid
23-07-02, 12:52
Pannella viene dall'Ugi e da qui la frequentazione con Giorgio La Malfa, Pannunzio, De Michelis ma poi era nei giovani liberali e non è mai stato iscritto al Pri. Sinceramente a me i radicali, con tutto il rispetto e la simpatia mi sembrano molto poco vicini ai repubblicani. Sono invece dei liberali di sinistra, molto movimentisti e piuttosto inquieti. Detto ciò io ero per il famoso e sventurato Polo laico.

Anita
23-07-02, 12:55
Ci fu un Congresso a Rimini (del Pri) dove Pannella venne acclamato a scena aperta: (cosi' raccontano le cronache di una quindicina d'anni fa').
Forse era il periodo del polo laico ?

echiesa
23-07-02, 18:38
Si, era il periodo che ci vide due anni dopo alle europee alleati con i radicali : dove, dato il cattivo esito elettorale, si decise di buttare tutto all'aria, mentre forse sarebbe stato meglio continuare. Kissa...
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
30-08-02, 21:42
Iniziative del Comitato Piazza Maggiore


LIVORNO.

Il ritorno dei Savoia e l'evoluzione del mondo della scuola sono al centro di due iniziative che il comitato ulivista Piazza Maggiore mette in pista per settembre: in entrambi i casi l'appuntamento è nella sala della Provincia.
Doemnica 8 alle 9.30 è in agenda un convegno sul ritorno dei Savoia. Partecipano: Luciana Sbarbati, europarlamentare del Movimento repubblicani europei per la nostra circoscrizione, il prof. Maurizio Viroli (presidente nazionale dell'Associazione mazziniana italina), il giornalista Gianni Barbacetto. Sul tavolo della discussione sarà ovviamente la figura di Vittorio Emanuele e della famiglia Savoia, alla luce del voto del Parlamento che consente ai discendenti maschi di Casa Savoia sia il rientro in Italia che l'esercizio dei diritti civili: per il Comitato tale voto «è apparso dannoso, oltre che inutile e sbagliato, capace di dar fiato alle voci che pretendono di riscrivere la storia nazionale».

la_pergola2000
02-09-02, 15:17
............ho orecchiato notizie che finalmente anche l'associazione mazziniana, o almeno sue componenti, hanno capito che un referendum è improprio e poco credibile per opporsi al rientro dei Savoia.
Ripeto non vorremmo ritrovarci sia a perdere un referendum, che a vincerlo, perchè nel caso di vittoria ci saranno talmente tanti elettori filorientro che a qualcuno potrebbe venir voglia di creare un partito monarchico.
E allora si che ne vedremo delle belle, anche se i Savoia si sono impossessati dell'idea di unificazione dell'Italia, come novelli principi l'hanno conquistata e amministrata, per quasi un secolo, quindi per i repubblicani, caro paladino , la colpa dei Savoia non è stata solo la conquista dell'Italia, ma da come l'hanno amministrata e da come si sono alleati con il fascismo, accettando qualsiasi proposta oscena del duce, comprese le leggi razziali.
Su questa discussione avevo invitato Valbonesi ad evitare la raccolta delle firme al prossimo congresso, da parte di Mingozzi, ci basta girotondista ed è già troppo.
Ciao a tutti.

nuvolarossa
08-09-02, 23:14
Ieri in Svizzera ha incontrato Fini
Emanuele Filiberto pronto a giurare sulla Costituzione

ROMA

Prima la contestazione a base di grida e lancio di uova con cui è stato accolto da alcune centinaia di giovani no global, poi l'incontro a sorpresa, sulla pista dell'aeroporto di Berna, con il principe Emanuele Filiberto di Savoia. Giornata intensa quella di ieri per il vicepremier Gianfranco Fini, in visita in Svizzera dove ha visto il vicepresidente della Confederazione elvetica Pascal Couchepin e partecipato a un convegno sull'Europa. Giornata che, stando almeno al programma ufficiale, non prevedeva alcun incontro con il rampollo della famiglia reale come poi è stato. La cosa comunque non deve essere dispiaciuta più di tanto al leader di An visto che prima di imbarcarsi sull'aereo che lo avrebbe riportato in Italia ha chiesto al giovane principe Se non volesse accomodarsi a bordo: «Magari ma non posso. Ma manca poco», ha risposto Emanuele Filiberto. In effetti il tempo che separa i Savoia dal loro rientro in Italia potrebbe essere davvero poco. A meno che non venga presentato un referendum contro il rimpatrio della casa reale, infatti, il prossimo 15 ottobre cesseranno gli effetti della disposizione costituzionale che per 50 anni ha vietato l'ingresso in Italia ai discendenti maschi dei Savoia. Perché questo avvenga i Savoia, padre e figlio, si sono anche detti pronti a giurare fedeltà alla Costituzione repubblicana. «Se mi fanno giurare - ha ripetuto ieri Emanuele Filiberto - lo farò, anche se non capisco perché. Noi vogliano vivere in Italia come semplici cittadini rispettando la Costituzione e la legge italiana».
La stessa cosa l'erede dei Savoia l'ha detta anche a Fini nell'incontro sulla pista dell'aeroporto militare di Berna. E' stato il principe, saputo della presenza di Fini nella città svizzera, a chiedere l'incontro durante il quale ha ringraziato il governo Berlusconi per l'interesse dimostrato per il rientro della sua famiglia. «L'abolizione della norma transitoria della Costituzione - ha risposto il vicepremier - era moralmente giusta, politicamente necessaria e storicamente doverosa». Ben altra atmosfera Fini si era lasciato alle spalle prima di raggiungere l'aeroporto. Al posto dei ringraziamenti, il vicepremier ha infatti dovuto subire la contestazione dura messa in atto dai no global svizzeri che lo hanno addirittura convocato come imputato in un processo per le vicende del G8 di Genova che si terrà il prossimo 5 ottobre a Berna. I contestatori hanno accolto Fini con grandi striscioni con scritto «Fini assassino», bersagliandolo con un fitto lancio di uova e pomodori, ma anche di sanpietrini e vasi. Per una buona mezzora, poi, i no global sono anche riusciti a bloccare in un vicolo il corteo di auto su cui viaggiava Fini, costringendolo a una sosta forzata e protetta dalla polizia elvetica.

Carlo Lania

nuvolarossa
24-09-02, 22:17
Per la difesa della Costituzione, per la dignità della Repubblica
Proposta di una manifestazione nazionale
È tempo che i mazziniani si preparino a fare sentire la loro voce in una manifestazione nazionale per la dignità della Repubblica e per la difesa della Costituzione Repubblicana. Le sezioni daranno quanto prima informazione sul luogo e la data, ma è importante che si avvii fin d'ora la discussione all'interno dell'Associazione.

La dignità della Repubblica e la Costituzione sono state offese dalla recente legge che ha modificato la XIII norma finale, quella norma che sanciva in termini solenni il giudizio di condanna morale e politica della Casa Savoia, senza che gli ex-re abbiano rinunciato in modo formale al titolo di pretendenti al trono d'Italia. La repubblica si è inchinata alla pretesa dei Savoia con un atto che non ha nulla di grande, ma è, nella forma e nella sostanza, servile.
Ciò che si deve esigere con assoluta intransigenza dai Savoia non è il giuramento di fedeltà alla Repubblica, ma la rinuncia al diritto al trono d'Italia. Se avessero compiuto tale atto i Savoia potevano tornare senza bisogno di alcuna revisione costituzionale. La norma XIII si applica infatti ai discendenti maschi degli ex re di Casa Savoia. Ma essi non hanno mai neppure preso in considerazione l'idea di compiere tale gesto perché non intendono perdere lo status di Casa Reale rispetto agli altri re ed ex-re, e rispetto ai monarchici nostrani. Con quale diritto potrebbero continuare a conferire titoli nobiliari e attestati di ordini cavallereschi, se diventassero dei semplici "signor Savoia"? Invece di spiegare questa realtà ai cittadini italiani, la maggioranza dei nostri parlamentari ha preferito ripetere ad nauseam il ritornello che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, mentre è del tutto evidente che sono proprio i figli a voler conservare il legame dinastico con i padri.
Ma la revisione della XIII norma non è il solo attacco alla Costituzione al quale dobbiamo purtroppo assistere. La legge che approderà nei prossimi giorni alla Camera sul legittimo sospetto è anch'essa un grave attacco alla Repubblica. Essa corrode infatti il principio del giudice naturale sancito solennemente dall'art. 25 della Costituzione e mette in pericolo il principio del governo della legge che è fondamento necessario di ogni stato civile.
Oltre questi provvedimenti legislativi non dobbiamo dimenticare altri gravi atti politici quali il rifiuto del Presidente del Consiglio di rispondere alle interpellanze parlamentari, al fine di dimostrare il suo disprezzo per il Parlamento; e il rifiuto di presenziare alle manifestazioni del 25 aprile, per mettere in risalto la sua estraneità rispetto all'antifascismo.
Di fronte a questi gravi atti, troppi parlamentari hanno dimostrato una colpevole leggerezza. I Mazziniani non possono permettersi ambiguità: dalla parte dei valori repubblicani, sempre. Avremmo voluto indire un referendum contro la legge che riporterà in Italia i Savoia come pretendenti al trono. Purtroppo non abbiamo trovato i sostegni necessari, e il pericolo delle ovvie strumentalizzazioni che ci sarebbero in caso di una nostra sconfitta ci inducono a meno di nuovi fatti, a non tentare questa via.
Vogliamo tuttavia fare sentire la nostra voce e chiamare le forze migliori della tradizione liberale, laica, democratica, repubblicana e socialista ad unire le forze nell'impegno a vigilare e a educare per sconfiggere le forze che vogliono la fine della nostra Repubblica.

Maurizio Viroli
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tratto da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

nuvolarossa
24-09-02, 22:37
IL RIENTRO DEI SAVOIA

''Sono sbagliate le ire di alcuni mazziniani''
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BORGO A MOZZANO

IL rientro annunciato dei Savoia in Italia ha scatenato le ire dei vetero-repubblicani romagnoli e dell'associazione Mazziniana che pensano ad un referendum abrogativo della legge, non accorgendosi del ridicolo di cui si coprono.
Sono Repubblicano ed apprezzo gran parte del pensiero politico, economico e sociale di Mazzini, che, aggiornato, sarebbe utilissimo per risolvere i problemi d'Italia.
Per questo sono stato vicino a Randolfo Pacciardi, autentico mazziniano, che mi onorava della sua amicizia e definiva incapaci i Repubblicani dell'associazione Mazziniana di uscire dal ''convento''.
Fin dagli anni Sessanta si dichiaro' favorevole alla fine dell'ostracismo per i Savoia perche' riteneva un segno di debolezza della Repubblica il mantenimento di una simile pena giustificata soltanto dalla situazione istituzionale dell'immediato dopoguerra e dalla necessita' di dare un chiaro segno che i tempi e il clima politico erano mutati.
I ''monaci'' dell'associazione Mazziniana non ricordano che la monarchia fu assai piu' generosa della nostra pseudo-repubblica, permettendo a Mazzini di vivere in Patria i suoi ultimi giorni.

D.P.

kid
25-09-02, 12:51
trovo un po' irriguardoso paragonare, come fa chi pure si riconosce come repubblicano, gli ultimi giorni di Mazzini ai primi dei rampolli Savoia in Italia, senza contare che L'Italia aveva qualche obbligo verso Mazzini e non ne ha nessuno verso i discendenti dei Savoia, credo che Vendicatore abbia fondamentalmente ragione negli argomenti che ci espone.
Nel senso che il partito repubblicano non è il ricettacolo del puro mazzinianesimo e non può essere limitato a questo ruolo. C'è la mazziniana per questo e la mazziniana potrebbe proporre iniziative politiche, ma evitare di assumersene senza l'appoggio del partito. Per disgrazia di tutti i repubblicani e di tutti i mazziniani, la scissione avvenuta nel partito, la confusione politica che l'ha preceduta e ne è seguita, la trama di interessi sul nostro patrimonio ideale, senza nessuna autentico sentimento di appartenenza agli stessi, ha causato uno sconfinamento dei ruoli e un deterioramento dei rapporti, per il quale la mazziniana agisce come un'organizzazione politica e i repubblicani iscritti al partito si sentono i depositari dei voleri di Mazzini. I repubblicani devono invece intanto, ritrovare, un ruolo politico vero e recuperare la loro unità. E questo lo si fa sapendo intepretare le esigenze della realtà contemporanea e individuandone le priorità. Oggi il rientro dei Savoia non è fra queste, a mio avviso anche sotto il profilo costituzionale. E' grave, al limite, la modifica della costituzione, ma essa è avvenuta in termine di legge, con la sufficiente maggioranza, maggioranza che si ritroverà nel Paese, perchè da repubblicano, riconosco la democrazia e credo che il Parlamento ne sia un rappresentante autorevole. Fosse stata una legge ordinaria, quella sul rientro dei Savoia, si poteva forse anche valutare l'ipotesi referendaria, ma in queste condizioni, oggi e ribadisco, oggi, non ci sono margini. Per cui io credo che sia stato corretto testimoniare la contrarietà per ragioni storico politiche al rientro degli eredi maschi dei Savoia, ma non ne avrei fatto una mobilitazione, perchè la Repubblica può essere generosa e deve esserlo e nello stesso tempo non la si compromette mettendo i suoi principi in contrapposizione con i voleri del suo popolo o di chi, in massima parte, per nostra disgrazia lo rappresenta.

echiesa
25-09-02, 16:00
QUOTE]Originally posted by nuvolarossa
IL RIENTRO DEI SAVOIA

''Sono sbagliate le ire di alcuni mazziniani''
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BORGO A MOZZANO

IL rientro annunciato dei Savoia in Italia ha scatenato le ire dei vetero-repubblicani romagnoli e dell'associazione Mazziniana che pensano ad un referendum abrogativo della legge, non accorgendosi del ridicolo di cui si coprono.
Sono Repubblicano ed apprezzo gran parte del pensiero politico, economico e sociale di Mazzini, che, aggiornato, sarebbe utilissimo per risolvere i problemi d'Italia.
Per questo sono stato vicino a Randolfo Pacciardi, autentico mazziniano, che mi onorava della sua amicizia e definiva incapaci i Repubblicani dell'associazione Mazziniana di uscire dal ''convento''.
Fin dagli anni Sessanta si dichiaro' favorevole alla fine dell'ostracismo per i Savoia perche' riteneva un segno di debolezza della Repubblica il mantenimento di una simile pena giustificata soltanto dalla situazione istituzionale dell'immediato dopoguerra e dalla necessita' di dare un chiaro segno che i tempi e il clima politico erano mutati.
I ''monaci'' dell'associazione Mazziniana non ricordano che la monarchia fu assai piu' generosa della nostra pseudo-repubblica, permettendo a Mazzini di vivere in Patria i suoi ultimi giorni.

D.P. [/QUOTE]


E aridanghete con sto articolo: se il signore non è daccordo tanti saluti, buon per lui: ed il Garibaldino in Convento ( titolo fra l'altro di un fila non mi ricordo con chi) era il soprannome che veniva dato dal PCI qui a Carrara a Pacciardi in quanto sostenitore dell'accordo con la DC ( mi sembra mi abbiano raccontato che ci fecero dei manifesti qui a Carrara,o qualcoa di simile, che provocò le ire degli Amici del tempo: non sò che successe di preciso, ma è rimasta famosa). La frase di chiusura è una stronzata , si dico questo termine, grossa come una casa: L'Esule in Patria fu detto il Grande Genovese, e dovette morire in casa Rosselli sotto falso nome perchè ancora ricercato . Pacciardi non so se abbia detto o meno quella frase, non ho basi ne prove per smentire. Ma la XIII disposizione transitoria se ben mi ricordo non la fece mettere Togliatti, la fece mettere un Repubblicano di cui scordo il nome: se qualcuno se lo ricorda lo citi per cortesia.
E poi non me ne frega nulla personalmente: i Savoia così non dovevano rientrare, stop. E firmo contro, anzi, ho firmato per il referendum. Ne hanno voglia di rientare, ma così no.Poi tanto il mio no giustamente in democrazia vale 1 ( uno) quindi non vale nulla, ma mi ricordo sempre quando venivo preso per un rifondatore ai tempi del refernum per il maggioritario.Almeno sto con l'animo tranquillo e non mi straccio le vesti.
saluti
echiesa:fru

Gino dal Sacco
26-09-02, 11:11
Sono perfettamente d'accordo con quanto espresso precedentemente dall'amico Calvin, una cosa è parlare di Mazzini esule, altra cosa è parlare degli eredi Savoiardi esiliati in base ad una disposizione voluta dal popolo Italiano; che cazzarola di paragone è non stà ne in cielo ne in terra.
Per me che rientrino o no conta nella misura in cui loro si considerino cittadini Italiani e non eredi del titolo di casa Savoia.
Cosa modifichiamo abroghiamo concediamo, venghino pure ma alle nostre condizioni se no referendum SI caro Papero, già li vedo ospiti fissi di quel piscopatico ruffiano di Piero Chiambretti a spiegarci come il mondo della nobiltà passa il tempo per rispolverare i fasti della monarchia che da noi si di ce ha fatto più danni delle salagre(che sarebbe la grandine) d'agosto.

:wp :wp
Saluti.

la_pergola2000
26-09-02, 14:29
..........saranno i veri fondatori del nuovo partito monarchico.
Ciaoooooooooo!!!!!!!!!!!!

echiesa
26-09-02, 15:37
vabbè, allora chiamiamoci "Club me ne sto fermo":se dico qualcosa sui savoia ritorna la monarchia, se dico qualcosa sulla scuola si incazza la Moratti, se dico qualcosa sulla finanziaria si incazza Tremonti, se dico qualcosa su carrara si incazzano tutti, anche i liberali, se dico qualcosa sui crocifissi piange anche la Madonna di Montenero. Quindi rechiamoci dal notaio più vicino e meno caro e facciamo gli atti appositi. Cavolo, che un repubblicano non possa dire di essere conto ai savoia sennò torna la monarchia mi pare la più grossa da anni a questa parte. Xhè non ci tassiamo per 10 euro non giochiamo un bel sistema al superenalotto?? Così almeno in tasca qualcosa ci viene e non facciamo piangere nessuno e nessuno si incazza.
saluti
echiesa:fru

kid
26-09-02, 16:01
mi fa schifo il finanziamento della scuola privata, più quello di Berlinguer che quello della Moratti, a dire la verita, ma poco importa e la finanziaria del ministro Tremonti mi procura una notevole pena. Quanto al crocifisso la penso come il presidente del partito. Ecco sono già quattro punti semplici semplici che si possono portare al congresso.

la_pergola2000
27-09-02, 10:39
Caro echiesa
credo che tu abbia frainteso il mio intervento, avrai visto tutti i miei interventi sul "caso" Savoia nelle varie discussioni e non mi sembra che abbia voluto impedire a qualcuno di parlare.
La mia battuta, perchè è stata una battuta e non un intervento, si riferiva ai ben noti movimenti referendari sul rientro dei Savoia, a cui non hanno partecipato molti repubblicani, e molti dell'Ami, ritenendo di non dare eccessiva pubblicità ad un avvenimento che riguarda tutta la nostra storia passata.
Ci sono anche nei ds dei distinguo su questo referendum, quindi la raccolta delle firme è solo di facciata, che mi stà anche bene, ma tutto quello che può dividere i repubblicani per me è una jattura.
Daltra parte l'iniziativa è partita, non a caso, da quell'arrivista di "mister" Viroli, carrierista della più bella specie e dai cosiddetti "mazziniani" ravennati.
Le mie considerazioni le sai, se si dovesse fare un referendum e i referendari le vincessero non succederebbe niente, in questa ipotesi le perderebbero i favorevoli al rientro, allora in questo baillamme di partiti e partitini secodo te non ci sarà un filibustiere della politica a fondare un partito monarchico? In questi ultimi anni, non sono sorti partiti sotto questa o quella egida, o partiti personali, come Rinnovamento italiano, Di Pietro, L'Asinello di Prodi, la stessa Forza Italia e chi più ne ha più ne metta, lo stesso proliferare delle liste civiche alle ultime elezioni , non è forse un segnale di un decadimento della politica partecipata, nonostante che ci siano leggi elettorali più rigide?
Bisogna che i repubblicani stiano attenti anche a queste cose, sono stato molto attento alle obiezioni degli amici sul fatto che bisogna dare una parvenza di testimonianza, mi stà bene, non in quel modo ma in altri modi, con forme di protesta, forse più gridate, tanto la maggioranza del paese secondo me è anche più forte di quella trasversale che ha votato in parlamento, viste le comparsate televisive che vengono fatte fare agli eredi dei Savoia.
La soddisfazione di una firma, viste le migliaia di richieste che ci piovono ogni giorno, per un immenso numero di referendum, non paga la nostra soddisfazione di repubblicani e di democratici.
L'uso di questa campagna è solo per far evidenziare di più il signor Viroli e non mi adeguo ai programmi di carriera per un personaggio di tale fatta.
Questo era il senso della battuta e non bisogna interpretare ad ogni piè sospinto un appoggio incondizionato al governo, che proprio in questo caso non centra niente.
Ciao.

Gino dal Sacco
28-09-02, 00:23
Mi piacerebbe sapere, aldilà delle battute dell'amico La Pergola, come si possa pensare che tutto questo immobilismo ci porti da qualche parte, un conto è pensarla in modo diverso all'interno dello stesso partito, ma altro è non fare assolutamente niente per riappropiarci del nostro storico ruolo di coscienza critica qualunque sia lo schieramento al quale al momento abbiamo aderito.
Bene per alcuni temi di confronto sollevati dall'amico Calvin, anche se ad oggi, non ho ancora compreso le vere motivazioni che ci hanno portato alla convocazione del Congresso (forse avranno bisogno di soldi) straordinario, speriamo che la lotta fra i capi che si preannuncia lunga e sanguinosa ci lasci un pò di spazio per confrontarci su temi sui quali il Partito ultimamente fà come lo struzzo.

P.S.
Caro La Pergola, non riesco a comprendere come fai a dare sempre e comunque dei giudizi così trancianti sulle persone che prendi di mira, spiegami il tuo segreto sono geloso.
Baci ed abbracci Gino.

la_pergola2000
30-09-02, 17:49
....mi piace lo spirito con cui leggi le mie note, anche se ti assicuro che non ci metto dello spiritus vini.
Purtroppo il personaggio è quello che è, se avrai notato la sua marci di avvicinamento al potere, e se hai letto nei giornali le sue vicinanze con Manzella, capirai di quale pasta è fatto il personaggio.
Abbiamo organizzato nell'Università di Urbino un convegno su un tema da lui scelto e non scelto da noi come pensavamo di fare visto che l'invito era il nostro, l'organizzazine era la nostra, con questo non vuol dire niente, anzi abbiamo approfittato del suo apporto culturale non indifferente, ma ci ha lasciato l'amaro in bocca e abbiamo capito subito, dopo un breve scambio di battute a cosa mirava.
Ciao.
Sono d'accordo con te sul dibattito politico e culturale interno.

Garibaldi
01-10-02, 13:29
Paladino, nelle classi itakliane cominciano ad esserci figli di immigrati di ogni religione!!!!!111
NON possiamo imporre a tutti i nostri simboli religiosi!!111
Sarebbe ingiusto.
Tieni presente che sono anch'io cattolico anche se non pratico molto!11111solo battesimi e comunioni e qualche funerale!!111
Pero' il mio credo me lo tengo dentro di me, non mi serve tanto ostentarlo in giro!!!!!!!111
Ciao.

kid
01-10-02, 13:50
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//LOGOFORUM03BIG.GIF

La Malfa si e' limitato a dire che la religione non si impone con i simboli. Ciò non significa che una classe, una scuola o che so io non possa esporre il crocifisso, ma solo che non ci deve essere una legge dello Stato in merito.

la_pergola2000
01-10-02, 16:52
... è giusto non fare una legge o una circolare per attaccare il crocifisso, anche perchè dopo il concordato nulla più dobbiamo a lorsignori.

Battuta per Gino:

-IL VATICANO HA DISTRIBUITO SANTINI E BENEDIZIONI ED HA INCASSATO MILIARDI-

Ciao.

la_pergola2000
01-10-02, 17:01
Dall'ultima riunione dei monarchici dell'Umi si è saputo che vittorio emanuele e filiberto non sono più gli eredi riconosciuti da costoro, ma da oggi in poi riconoscono Amedeo D'Aosta.
Sembra un film già visto anche in casa repubblicana.

Per Gino:

--DA OGGI IN POI VITTORIO EMANUELE- VISTO LA SUA

DISPOSIZIONE A GIURARE FEDELTA' ALLA REPUBBLICA

ITALIANA SI FARA' CHIAMARE VITTORIO EGALITE', COSI

SUO FIGLIO FILIBERTO EGALITE'-

ARICIAO.

Anita
04-10-02, 12:14
pergola2000@yahoo.it,
sarebbe interessante se incollassi sul Forum queste notizie che ci racconti.
Dove sono reperibili?

Sorrisi
:jd

Roberto (POL)
08-10-02, 18:37
**********

Amedeo D'Aosta: "Pronto a scendere in campo"


"Se il popolo italiano lo vorrà...". Il Duca d'Aosta, dopo "l'investitura" della Consulta del Regno, che lo preferisce a Vittorio Emanuele, lancia il suo patto dei Patrioti. E un ministero gli assegna un'incarico.


ROMA - Amedeo d'Aosta è pronto a scendere in campo anche lui, lanciando un suo "contratto" con gli italiani: il “Patto dei patrioti”. Primo obiettivo: un seggio al Parlamento europeo. Il cugino dell’erede diretto dei Savoia ha progetti ambiziosi, punta al connubio socialdemocrazia-monarchia e dà i voti ai protagonisti della scena politica italiana.
Dopo che la Consulta del Regno, autorevole organismo italiano di rappresentanza monarchica, ha cercato di passargli lo “scettro”, a discapito del cugino Vittorio Emanuele, il duca, che non ha mai nascosto l'urgenza di impegno civile e politico attivo, vuole proporsi come rappresentante dell'idea di monarchia democratica con “un patto tra italiani basato su valori condivisi e una memoria che superi gli steccati ideologici e post-ideologici. Un patto per l'unità delle Italie storiche di ieri e dell'Italia 'plurale' di oggi, sintesi nazionale delle diverse realtà territoriali”.

“Io sono disposto - dice Amedeo - a svolgere un ruolo ponte per la trasformazione dello stato, le riforme istituzionali, ruolo ponte tra la tradizione monarchica e quella repubblicana. Non a caso – sottolinea - definisco Ciampi, non il decimo presidente della Repubblica, ma il quattordicesimo capo dello stato italiano, comprendendo anche i quattro re d'Italia”. Il progetto è illustrato nel libro-intervista “Proposta per l'Italia”, a cura di Fabio Torriero, Cinquantanove anni, ufficiale di marina che ha prestato giuramento alla Repubblica, ora è il punto di riferimento dei monarchici che lo hanno scelto come erede di Umberto II. “Mi piacerebbe – confessa - dare il mio nome a un movimento 'centrale', non di centro. Perché se diventassi capo dello stato preferirei non passare attraverso i partiti, ma essere eletto direttamente dal popolo”. Ma aggiunge: “Se il popolo italiano dovesse chiedermelo e qualora mio cugino rinunciasse ai suoi diritti, sarei pronto ad assumere anche le mie responsabilità dinastiche. Sono stato educato per questo. La mia funzione comunque, non si esaurisce rappresentando unicamente i monarchici. Io devo servire il mio paese". Amedeo insomma, vuol restare sopra le parti e non considera utile un partito monarchico. Sottolinea poi il passaggio che sarebbe necessario per un suo impegno sul trono: "Io, re?. Bisogna prima cambiare la costituzione, come è accaduto due anni fa in Brasile. La nostra carta fondamentale, all'articolo139 recita che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione".

E intanto, Amedeo d'Aosta un incarico istituzionale già lo sta per avere. Un primo passo verso la realizzazione delle sue aspirazioni. Il ministro per l'Ambiente Altero Matteoli lo sta per insediare nella carica di presidente dell'Area protetta dell'isolotto di Vivara, tra la costa flegrea e l'isola di Procida. Il principe dovrà “controllare, proteggere e programmare lo sviluppo della flora e della fauna della zona”. La scelta è caduta su di lui, perché Amedeo d'Aosta è già alla guida della fondazione Pro Hervorio Mediterraneo, che fa capo alla facoltà di botanica dell'Università di Palermo ed è un vero esperto in materia. “Sto aspettando solo – commenta - l'imprimatur finale di Antonio Bassolino per mettermi al lavoro”.

Il passo dalla botanica al trono evidentemente non appare troppo arduo al principe, che pensa già alla forma di Stato: “Socialismo e monarchia - tiene a sottolineare - è un binomio che ha mostrato di funzionare perfettamente”. Dell'Ulivo, dice: “Peccato, che sia ormai così diviso e che non abbia più uomini. In questo modo sta solo infondendo troppa sicurezza nella maggioranza”. E su Sergio Cofferati, aggiunge: “E' una persona di straordinaria intelligenza. Non capisco se si sia messo da parte davvero o se persegue una linea fatta di piccoli passi. Lavora nella stessa ditta di mio figlio. Sono compagni, insomma...”. A Silvio Berlusconi, invece, rimprovera di ostentare un “eccesso di ottimismo”. “Il momento – osserva - è tutt'altro che facile. C'è la recessione, ci sono problemi sociali gravi, disoccupazione che aumenta. Il premier dovrebbe stare più attento a non farsi prendere da eccessi di entusiasmo”. E non è tutto. Il principe non condivide neanche “l'obbedienza cieca” del governo agli Stati Uniti sul caso Iraq. “Senza arrivare alla posizione tedesca – precisa - l'Italia avrebbe potuto come la Francia mostrare maggiore cautela in questa delicata situazione, dietro la quale sicuramente si agitano interessi che non ci vengono detti”.

Quanto al suo rapporto con il principe Vittorio Emanuele, con il quale è aperto ormai il contenzioso dinastico, Amedeo d'Aosta assicura che è sempre stato buono. “La cancellazione dell'esilio non è stato un regalo, ma un atto di giustizia”, commenta e rivela di avergli scritto una lettera, invitandolo, non appena fosse tornato in Italia, a casa sua.

Ma il futuro movimento monarchico rischia di nascere già diviso: la decisione della Consulta del Regno ha creato uno strappo anche perché, sembra, presa con solo un quinto dei membri presente. Tant’è che stamattina, mentre il duca d'Aosta, veniva intervistato su Uno Mattina dalla piazza del Pantheon, un picchetto di monarchici è apparso alle sue spalle mostrando cartelli con scritto “Viva Vittorio Emanuele”.

**********

Saluti

R.

la_pergola2000
08-10-02, 22:24
Non mi posso assentare un attimo che gia' al mio rientro in Italia forse non trovero' piu' una repubblica, ma una monarchia costituzionale alla svedese, che cazzo centrano con noi gli svedesi!!!!
Forse qualche svedesina si, ma un ufficiale repubblicano come Amedeo Aostano che si candida per la guida di un regime monarchico costituzionale, socialista quel tanto che basta, padre di un collega di Cofferati, futuro discendente di Ciampi, critico ma non troppo di berlusconi, ha cominciato bene l'amico, e' tutto e il contrario di tutto, proprio un savoia italiano.
Sapete che cosa vi dico un savoia cosi' gli italiani se lo meritano.
Kalimera.

la_pergola2000
08-10-02, 22:27
una battuta anche a favore della lega, le italie plurali, come le marche, regione al plurale.
Non so se ha studiato il fatto che essendo al plurale i savoia possano contare di piu'.
Valli a capire questi Savoia.

G. Oberdan
09-10-02, 11:35
se sia più intelligente del cugino, se si faccia intelligente grazie a tutti gli errori del cugino o se stia diventando come il cugino.

Io opto per una via di mezzo tra la prima e la seconda ipotesi!

Alberich
09-10-02, 11:38
Direi che la prima è vera per definizione; d'altra parte se fosse meno intelligente del cugino probabilmente avrebbe serie difficoltà anche a coordinare le funzioni motorie elementari.

nuvolarossa
11-10-02, 19:21
http://www.frangipane.it/archivio/febbraio2001/20010202.gif

tratto da
http://www.frangipane.it/archiviox.gif (http://www.frangipane.it/archivio.htm)

nuvolarossa
16-10-02, 19:19
Cassazione: è scaduto il termine per il referendum anti-reali
Savoia, operazione rientro

ROMA

E' ufficiale, dopo 56 anni di attesa «fuori dall'Italia» Vittorio Emanuele torna a casa: ieri è caduta ogni possibilità di tenere gli eredi maschi di Casa Savoia in esilio. Non nasconde più l'emozione e addirittura invita a smorzare le polemiche Vittorio Emanuele di Savoia in una conferenza per la stampa nella sua casa di Ginevra dopo che l'Ufficio per il referendum della Cassazione ha annunciato che non sono state depositate le firme per il referendum contro il rientro dei Savoia in Italia.
E non importa se questo epilogo non è stato coronato da un caloroso invito da parte degli italiani, se è emerso l'odio giurato dei «Mazziniani» che avevano chiesto il referendum, se c'è stata qualche fastidiosa affermazione rilasciata dal cugino duca Amedeo D'Aosta, che da giorni afferma senza pudori il «vero erede di casa Savoia sono io». Vittorio Emanuele parla sotto al ritratto che lo vede bambino con la madre Maria Josè. Accanto a lui il figlio Emanuele Filiberto e la moglie Marina Doria. L'erede di casa Savoia ha espresso la sua particolare gratitudine alle autorità italiane e ai membri del Parlamento, che hanno voluto modificare la Costituzione, e il suo «affetto per il popolo italiano che ha infranto l'ultimo tentativo di far continuare il nostro esilio. Sono commosso anche perchè penso a quanto hanno sofferto mio padre e mia madre, che sempre sperarono di vivere con noi un giorno come questo».

La famiglia è alle stelle, nell'entourage dei Savoia fervono le idee sull'organizzazione del rientro. Parola d'ordine: non commettere passi falsi. Nessuna iniziativa prima della firma del Presidente della Repubblica. Solo contatti esplorativi per verificare la fattibilià dei programmi. Roma e il Vaticano, Napoli, Venezia e Torino. Le tappe del viaggio sono ancora da definire. I consiglieri di Vittorio Emanuele, inoltre, tengono a far sapere che, pur sommersi da offerte di ogni genere (fabbricanti di gadget pronti a piazzare di tutto, imprese di catering in pista per preparare menù savoiardi, famiglie nobili disponibili ad ospitare gli eredi dell'ex Casa regnante), non hanno intenzione di assecondarle.

nuvolarossa
27-10-02, 14:49
SAVOIA, DAL 10 NOVEMBRE POTRANNO TORNARE IN ITALIA

(AGI) - Roma, 27 Ott. - Il 10 novembre i Savoia potranno rientrare in Italia. E' stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di ieri la legge costituzionale n. 1 del 2002, promulgata dal Presidente della Repubblica, che fa decadere i commi primo e secondo della XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione.
271305 OTT 02

eolo76
27-10-02, 18:02
Sono un Monarchico e non sono d'accordo!

Il Duca D'aosta ha sempre insidiato il ramo principale e legittimo. In una sua intervista recente disse: "la monarchia si distingue dalla repubblica perchè la successione al vertice dello Stato è automatica e non può essere condizionata da interessi di parte ed in questo sta la forza della monarchia; la seconda che il Re, non essendo eletto e quindi non dovendo ringraziare nessuno può essere effettivamente super partes". Ora invece si fa eleggere pretendente al trono da una assemblea che non rappresenta nessuno e vuole addirittura costituire una nuova forza politica! Alla faccia dell'essere super partes... no, no, il legittimo erede al "trono" è Vittorio Emanuele di Savoia Carignano i cui discendenti diretti crearono la nostra nazione.

Italia Monarchica (http://digilander.libero.it/eolo76/im/)
Club Italia Monarchica Xoom (http://clubs.xoom.virgilio.it/clubitaliamonarchica/)
Gruppo Italia Monarchica Yahoo! (http://it.groups.yahoo.com/group/italiamonarchica/)
http://space.virgilio.it/eolo761@tin.it/images/bandiera.jpg

Alberich
27-10-02, 18:30
ascendenti

eolo76
27-10-02, 18:39
vero, ... i cui ascendenti.....

http://space.virgilio.it/eolo761@tin.it/images/bandiera.jpg
Italia Monarchica (http://digilander.libero.it/eolo76/im/)
Club Italia Monarchica Xoom (http://clubs.xoom.virgilio.it/clubitaliamonarchica/)
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la_pergola2000
27-10-02, 20:33
Se i Savoia parlano in francese fra di loro, perchè i savoiardi si esprimono in inglese ?
Valli a capire i savoiardi.

Alberich
27-10-02, 21:01
http://www.kimberlysslimpickins.com/art/photos/ladyfingers.gif

eolo76
27-10-02, 21:06
Però... che buoni sti savoiardi!!!!

nuvolarossa
28-10-02, 19:46
Aristocrazia mobilitata: scatta la corsa all'ospitalità dei reali. Mazziniani e no-global contestano
La fine dell'esilio tra attese e polemiche

ROMA - Prima Roma e il Vaticano - dove hanno chiesto di essere ricevuti dalle massime cariche istituzionali e in udienza privata dal Papa - poi a piccole tappe il resto d'Italia. Il count down è cominciato. Vittorio Emanuele «ci tiene innanzitutto a ringraziare il governo per aver consentito velocemente il loro rientro», ha spiegato il principe Carlo Giovannelli, amico di famiglia ed infaticabile animatore di eventi mondani. Comunque sembra ormai probabile che Vittorio Emanuele preferisca rientrare in Italia dalla porta principale, la capitale. E, anche se molti inviti sono già in arrivo, «tutto è ancora da definire», ha precisato al telefono Marina Doria.
Dopo un esilio lungo una vita (Vittorio Emanuele aveva solo 9 anni quando ha lasciato l'Italia) è ovvio che i Savoia intendono visitare il loro Paese d'origine in lungo e in largo, magari anche in auto: dopo Roma, Napoli, Torino, Genova, Venezia, Trieste, Trento e addirittura la «nemica» Ravenna (nel referendum del '46 quasi il 90% della città votò a favore della Repubblica).

Ma tutto comunque avverrà a piccoli passi: i Savoia non hanno né casa, né palazzo o appartamenti, tutto è stato infatti confiscato. Dunque, almeno nei primissimi tempi, saranno ospiti di parenti e amici, naturalmente blasonati. Anche per questo motivo Vittorio Emanuele non intende spostare, per il momento, il suo domicilio da Ginevra.

A Roma i Savoia possono comunque contare sui principi D'Assia che hanno offerto ospitalità a Villa Polissena, ai Parioli. Nelle altre città potranno invece sperare in qualche fedelissimo che potrebbe ad esempio concedere loro una dimora in comodato d'uso (come fecero i Torlonia con i Mussolini a una lira l'anno). Ad Emanuele Filiberto, che non ha particolari problemi di rappresentanza, un appartamento potrebbe andare invece benissimo.

L'aristocrazia capitolina è in fermento e qualche invito formale è stato avanzato: il principe Lilio Sforza Ruspoli vorrebbe portarli tutti e tre - Vittorio Emanuele, Marina ed Emanuele Filiberto - all'inaugurazione di una mostra ornitologica nella sua tenuta di Cerveteri, le guardie d'onore del Pantheon sono state già istruite per una messa solenne nel mausoleo dei re ed il principe Giovannelli, grand'ufficiale dell'Ordine di San Maurizio, ha annunciato che li introdurrà al Circolo della Caccia. A Napoli i Savoia sono attesi tra entusiasmo e polemiche, e se il principe Giovanni de Medici di Ottaviano preferisce non pronunciarsi, i no global hanno fatto sapere che al molo di Beverello li accoglieranno con lancio di pomodori. Mentre Maurizio Viroli, presidente dell'Associazione mazziniana, ha spedito una lettera ai sindaci perché li dichiarino cittadini non graditi, e il principe Carlo di Borbone ha messo le cose in chiaro «qui nessuno si è dimenticato del loro passato».

A Firenze qualcuno ha storto il naso «siamo più vicini a sua altezza Amedeo d'Aosta» hanno precisato in casa Antinori. Nonostante le polemiche, comunque, molti sono i bei nomi dell'aristocrazia che sono stati mobilitati per l'evento più discusso e atteso del millennio. Il nipote di Vittorio Emanuele, Serge di Jugoslavia, è stato incaricato di farli rappacificare con sua madre Maria Pia e con le altre zie (Vittorio Emanuele aveva fatto causa alle tre sorelle, che non gli rivolgono più la parola, per l'eredità della madre).

A Milano l'avvocato Lodovico Isolabella ha intenzione di impegnare i Savoia in cause di beneficenza. Per quanto riguarda Marina Doria, anche se in Italia non gode dei consensi dell'aristocrazia capitolina (sono in molti a ricordare una sua lite con la principessa Elvina Pallavicini), può sempre contare su amici fidati come Laura Gancia, Rita Rovelli, Mario D'Urso e il medico Elio Oldrini.

lucifero
29-10-02, 12:17
Mentre Maurizio Viroli, presidente dell'Associazione mazziniana, ha spedito una lettera ai sindaci perché li dichiarino cittadini non graditi,

A quali sindaci? A tutti? :eek:

Comunque mi sembra una iniziativa intempestiva: abbiamo tentato di farli rientrare da normali cittadini (non da eredi), come possiamo chiedere di dichiararli cittadini non graditi?

A questo punto, aspettiamo che prima agiscano da eredi!

Garibaldi
29-10-02, 13:52
Sono d'accordo sulla intempestivita'!!!!!
Non solo, l'Ami ha dato gia' una "musata" con il FLOP del Referendum!!!
Ora si vuole spendere oltre 3.000 euro dell' Ami per spedire una lettera ai sindaci???!!
Sono oltre ottomila in tutta Italia!!!!!!!11
Sara' un'altro FLOP non solo politico, anche economico per l'Associazione!!!!!

la_pergola2000
29-10-02, 20:29
....allora ragazzi cominciate a capire chi è Viroli, e in che buco ci caccia ogni volta.
Leggete il bellissimo articolo di Merlo sul Corriere di oggi è un articolo molto più repubblicano di tanti altri apparsi in quest'ultimo periodo.
La proposta di Viroli fa il paio con la proposta del comune denuclearizzato, i poveri comunisti filosovietici delle amministrazioni di allora non sapevano che esisteva il fall out, quando le radiazioni provennero da Chernobil la smisero di proporre quelle scemenze.
Quando gli 8040 sindaci non accetteranno la proposta di Viroli, che fine farà la proposta un'altra sconfitta per il presidente che di mazziniano non ha niente.
Ciao a tutti.

nuvolarossa
30-10-02, 01:19
...

nuvolarossa
30-10-02, 01:24
Benvenuto a Phoxy sulle pagine del Forum dei Repubblicani Italiani

la_pergola2000
30-10-02, 15:49
é una discreta proposta caro Phoxy.
Vorrei ricordarti che il 10 novembre è il giorno in cui il carissimo vittorio emanuele III, come monarca costituzionale firmò il famigerato decreto sugli ebrei, immaginate che anniversario.
E' una firma che ha offeso tutti gli italiani in quanto in quel momento in Italia c'erano 37 etnie, ripeto 37 etnie, gli asburgo, i borboni, i sudditi del papa, i sudditi del granduca di toscana dovrebbero sentirsi offesi, ( non confondiamo le etnie con i sudditi ).
perciò vaff.lo a loro e a chi li difende.
E a tutti quelli che li inviteranno alle feste, e nei talk show, compreso quel Fazio, amico loro e dei soldi.
Ciao.

eolo76
30-10-02, 16:18
Essa determina una disuguaglianza tra i cittadini
Esprimi quali sarebbero queste disugualianze. Poi io esprimo le mie.



fa correre il rischio allo Stato di essere guidato da individui come Vittorio Emanuele III ed il suo nipote, il primo talmente super partes da consegnare l’Italia nelle mani di Mussolini e gli ebrei italiani ad un destino che aveva come prospettiva la camera a gas, il secondo così poco sveglio da far fare bella figura anche al peggiore degli uomini politici della storia repubblicana.

Il fatto dell'ascesa di Mussolini non attribuisce affatto la colpa al Re. Quando Mussolini si recò in parlamento per ottenere la fiducia dal parlamento, i partiti di allora democraticamente eletti, votarono con 306 voti favorevoli e 112 contrari. I parlamentari fascisti erano solo 35. Non pernso che la colpa sia da attribuire esclusivamente al Re. Inoltre alcuni di costoro che diedero la fiducia al Re furono poi politici della Repubblica. Per il discorso Ebrei hai ragione e la penso come te. Fu un gravissimo errore. Perchè nessuno cita mai queste cose? Troppo comodo arrivare a conclusioni definitive tralasciando alcuni punti.



Credo che se Vittorio Emanuele ed il figlio volessero recuperare un minimo di dignità dovrebbero come prima cosa dichiarare che rinunciano a considerarsi eredi al trono d’Italia in quanto ritengono che non esista più un trono d’Italia e poi, quanto meno, attendere per il rientro il prossimo 8 settembre, arrivare via mare a Brindisi e raggiungere Roma in automobile passando da Pescara; poi, se il viaggio dovesse risultare troppo faticoso potrebbero pernottare in un castello abruzzese (che ne dite di Crecchio?).
Non sono d'accordo sulla rinuncia dell'ereditarietà. Sarebbe cancellare secoli di tradizione e io sono contrarissimo a questo. lo stesso vale per tutte le tradizioni del paese. Per il rientro invece io considererei il fatto che debbano rientrare a Napoli da dove sono partiti per l'esilio, un esilio che io considero ingiusto in quanto se avesse vinto la Monarchia nel referendum, il Re non avrebbe di certo cacciato tutti i repubblicani.

Appena giunti a Roma dovrebbero recarsi alla Fosse Ardeatine ed al cimitero ebraico.
Sicuramente lo faranno. E faranno anche tante opere di bene come hanno sempre fatto ma di cui nessuno ne ha mai parlato. Si preferisce ricordare le vicende di cronaca nera... ebbé!


http://space.virgilio.it/eolo761@tin.it/images/bandiera.jpg
Italia Monarchica (http://digilander.libero.it/eolo76/im/)
Club Italia Monarchica Xoom (http://clubs.xoom.virgilio.it/clubitaliamonarchica/)
Gruppo Italia Monarchica Yahoo! (http://it.groups.yahoo.com/group/italiamonarchica/)

Alberich
30-10-02, 17:41
Originally posted by eolo76

Sicuramente lo faranno. E faranno anche tante opere di bene come hanno sempre fatto ma di cui nessuno ne ha mai parlato. Si preferisce ricordare le vicende di cronaca nera... ebbé!

...solo per ricordare che anche mio padre fa beneficenza; ma non ha mai ucciso nessuno; forse è per questo che non viene accolto da quando torna dai suoi viaggi di lavoro.
...


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Phoxy
30-10-02, 20:48
:-00F
30/10/02
Vedi caro Eolo76, io considero una disuguaglianza tra i cittadini attribuire ad una persona il diritto di essere a capo di uno Stato solo perché è nato in una certa famiglia anziché in un’altra e non perché ha ottenuto il consenso del popolo, unico sovrano al quale devono essere demandate tali scelte.

Per quanto riguarda il fascismo, se posso concordare sul non attribuire esclusivamente al re le responsabilità dell’ascesa di Mussolini, ritengo però che egli rappresentasse allora l’unica autorità in grado di bloccarlo, altrimenti che razza di monarca era se non poteva fare neanche quello?
Meno male che concordi sugli ebrei, ma allora come pensi che questi accoglierebbero la visita degli eredi di colui che firmò quelle leggi che costituirono la premessa per la condanna a morte di tanti di loro?

Posso capire che un monarchico non accetti l’idea che essi debbano dichiarare che non esiste più un trono d’Italia, ma io lo considero l’unico modo per non assumersi anche l’onere delle malefatte del loro predecessore.
Per quanto riguarda il rientro io ho proposto l’8 settembre e Brindisi perchè il loro esilio vo-lon-ta-rio (o preferisci che la chiami fuga da codardi?!?) iniziò in quella data con quella meta, quindi un percorso a ritroso potrebbe in parte lavare l’onta dell’abbandono degli italiani, militari e non, senza una guida.
Non vedo per quale ragione il re avrebbe dovuto cacciare i Repubblicani ….. o forse ritieni che avrebbe potuto imputar loro di aver liberato l’Italia dalla dittatura fascista? E poi ti ricordo che il Grande GIUSEPPE MAZZINI visse in esilio proprio perché Repubblicano e quando morì era in Italia in incognito sotto falso nome perché il monarca di allora lo considerava un pericolosissimo nemico.

Io, tutte le volte che aspetto di vedere se mi riesce di vincere qualche decina di miliardi al superenalotto e sogno cosa potrei fare con tutti quei soldi, mi dico che volentieri ne potrei dare una buona parte ai bisognosi ed ai diseredati, tanto me ne rimarrebbero da star bene per il resto della mia vita!!! Ma non credo che potrei vantarmene perché in realtà il sacrificio sarebbe minimo.
Penso che quelle che tu chiami “opere di bene” dei Savoia siano allo stesso livello del Rolex regalato dal berlusca in visita al meeting di Rimini o dei 5 milioni che il nudo-proprietario-di-mediaset ha dato a due ex-prostitute accompagnate da don Benzi, per non citare la pallottola di fucile regalata dal tuo amato erede al trono a quel ragazzo all’isola di Cavallo (o forse era solo un pezzo del campionario degli articoli di cui è rappresentante di commercio?).

Caro pergola2000 mi unisco al tuo disprezzo per i lacchè, servi dei potenti, che si piegano a 90 gradi di fronte a tutti quelli che considerano utili alle loro ambizioni.

Saluti Repubblicani
Phoxy

eolo76
30-10-02, 21:55
Vedi caro Eolo76, io considero una disuguaglianza tra i cittadini attribuire ad una persona il diritto di essere a capo di uno Stato solo perché è nato in una certa famiglia anziché in un’altra e non perché ha ottenuto il consenso del popolo, unico sovrano al quale devono essere demandate tali scelte.
Per il momento il capo dello stato non è eletto direttamente dal popolo, quindi diciamo che al vertice dello stato viene messa una persona scelta tra le varie forze politiche. Il presidente della repubblica non è scelto direttamente dal popolo ma da suoi rappresentanti. Il fatto che una persona diventi capo dello Stato per discendenza, giustamente tu mi vieni a dire che si tratta di disugualianza. Ovvimente potrei darti ragione, perchè dopotutto è giusto. Però, siccome un popolo ha bisogno di una persona che sia al vertice, una guida, un capo ( è sempre stato così dalla preistoria) io considero la discendenza come tradizione. E mi spiace dirtelo ma io non sopporto le persone che attualmente in Italia stanno cercando di cancellarle. E quasto discorso vale per molteplici campi, non solo per i Savoia. A proposito di disugualianza, ho postato un argomento su questo Forum ed è stato completamente ignorato. Per la serie, leggiamo e rispondiamo solo a ciò che ci fa comodo. Se ti va
LEGGILO (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=30217)

Per quanto riguarda il fascismo, se posso concordare sul non attribuire esclusivamente al re le responsabilità dell’ascesa di Mussolini, ritengo però che egli rappresentasse allora l’unica autorità in grado di bloccarlo, altrimenti che razza di monarca era se non poteva fare neanche quello?
Ti dirò, la monarchia subì il fascismo. Il Re non aveva la sfera magica tantomento era veggente. Ci furono molte liti tra Monarchia e fascismo. Il re cercò di moderarlo come fece con le leggi razziali: non facciamola nera, in Italia le leggi razziali furono mitigate dal Re e non erano come quelle tedesche. Inoltre non condannavano a morte nessuno, i tedeschi venivano in Italia a portarseli via, e vai a dirgli di no.... chissà cosa sarebbe successo... In ogni caso fù un grandissimo errore. Inoltre il Re non appena ebbe l'occasione non ci penso due volte a destituire Mussolini.

Posso capire che un monarchico non accetti l’idea che essi debbano dichiarare che non esiste più un trono d’Italia, ma io lo considero l’unico modo per non assumersi anche l’onere delle malefatte del loro predecessore.
Anche su questo bisognerebbe approfondire come in altre cose. Il trono potrebbe ancora esserci, ricordati che ci furono dei brogli al referendum (quindi sarebbe stato da invalidare)... ci sono molti riferimenti su questo... ma è un discorso lungo. Io la considero una repubblica truffaldina perchè non ha vinto realmente.

Per quanto riguarda il rientro io ho proposto l’8 settembre e Brindisi perchè il loro esilio vo-lon-ta-rio (o preferisci che la chiami fuga da codardi?!?) iniziò in quella data con quella meta, quindi un percorso a ritroso potrebbe in parte lavare l’onta dell’abbandono degli italiani, militari e non, senza una guida.
il Re non ando in esilio e tantomeno fuggì all'estero. Si trasferì a Brindisi poichè Roma era invasa dai Tedeschi. Puoi capire cosa sarebbe successo se avrebbero catturato tutto l'apparato governativo dello stato. Tu come avresti fatto per garantire una continuità dello stato? Inoltre sottolineo che non andò all'estero come fecero molti altri capi di Stato.

Io, tutte le volte che aspetto di vedere se mi riesce di vincere qualche decina di miliardi al superenalotto e sogno cosa potrei fare con tutti quei soldi, mi dico che volentieri ne potrei dare una buona parte ai bisognosi ed ai diseredati, tanto me ne rimarrebbero da star bene per il resto della mia vita!!! Ma non credo che potrei vantarmene perché in realtà il sacrificio sarebbe minimo.
Ti dirò, io non aspetto le vincite per aiutare il prossimo. A volte basta poco.

Penso che quelle che tu chiami “opere di bene” dei Savoia siano allo stesso livello del Rolex regalato dal berlusca in visita al meeting di Rimini o dei 5 milioni che il nudo-proprietario-di-mediaset ha dato a due ex-prostitute accompagnate da don Benzi, per non citare la pallottola di fucile regalata dal tuo amato erede al trono a quel ragazzo all’isola di Cavallo (o forse era solo un pezzo del campionario degli articoli di cui è rappresentante di commercio?).
Lo vedrai quando saranno presenti alla posa del primo mattone dell'asilo che costruiranno a Napoli nei quartieri spagnoli. Per il resto... vi va solo di ricordare cronaca nera... ma ricordati che i vari presidenti della ns repubblica non sono così onesti e gentil'uomini come credi.... anzi....

Anita
31-10-02, 13:22
Sono d'accordo con il dio dei venti che la "tradizione" e' importante.
E' lecito e giusto arricchirsi delle tradizioni del nostro passato, farle proprie, adattarle al presente ed utilizzarle come fattore di crescita sociale.
Pero' dobbiamo sfruttare le tradizioni che hanno permesso l'emancipazione ed il progresso, non quelle che significano una fermata ed uno stallo del progresso umano.
Le Monarchie hanno da sempre significato piu' un rallentamento della democrazia e dello sviluppo che non un impulso al progresso e, per evitare di essere sbalzate di sella, hanno sempre dovuto trasformarsi, piano piano, in monarchie "morbide" e democratiche, quasi ad uso turistico piu' che ad uso di governo.
Insomma, per sopravvivere, le Monarchie sono obbligatoriamente diventate delle barzellette di se stesse, buone solo per i gossip ed i pettegolezzi, rappresentative solo di sfarzo e cerimoniali ma che in definitiva DEVONO lasciare i veri poteri al POPOLO.
A questo punto una domanda e' lecita: cosa ci stanno a fare le monarchie ?
Se fossi la Regina Elisabetta, anziche' stare a fare la "comparsa" mi dimetterei subito ?

eolo76
31-10-02, 13:36
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//LOGOFORUM03BIG.GIF

Eliminando il fatto che sul tema delle tradizioni siamo in comune accordo, vorrei comunque sottolineare che la Monarchia di un paese significa soprattutto questo.
Quindi la Monarchia significa tradizione, anche in Italia pur non essendoci più. Questo è dimostrabile con le numerosissime cerimonie che avvengono nel corso dell'anno.
Sul fatto che una Monarchia possa rallentare la democrazia e il progresso di un paese non sono completamente d'accordo. Un esempio potrebbero essere le Monarchie del nord europa che a confronto delle repubbliche sparse in tutto il mondo mi sembra che rappresentino uno stato più evoluto politicamente e socialmente. Inoltre il Re e la Regina contribuiscono fortemente con i loro mezzi allo sviluppo ed allo stato sociale soprattutto nella fascia più debole della popolazione.
Per il fatto poi che diventino barzellette... sai anche negli USA Clinton e consorte non sono stati poi così diversi.

Anita
31-10-02, 13:50
Se applichi il concetto che si deve accettare la Monarchia in Italia perche' ce lo dice la tradizione, credo che sia errato perche' in questa penisola c'e stato di tutto, dalle Monarchie alle Repubbliche, dalle dittature di ogni tipo alle invasioni dei barbari, dall'impero romano ai longobardi, financo al governo del Papa.
La causa quindi non si sposa con l'effetto.
Se andassimo a ritroso nella storia dell'uomo e dovessimo accettare la tradizione, sic e simpliciter, avremmo ancora le societa' tribali perche', di tradizione in tradizione, sarebbero rimaste sempre quelle.

eolo76
31-10-02, 14:03
Assolutamente no! Forse mi sono espresso male, non intendo dire che applicando la teoria della tradizione automaticamente di debba instaurare una Monarchia in un paese. Le ragioni le hai espresse molto chiaramente tu. Io voglio evidenziare il fatto che se certi paesi conservino ancora uno stato istituzionale monarchico, uno dei punti di forza è proprio quello della tradizione. Sicuramente le forme principali sono Repubblica e Monarchia in quanto rappresentino le forme più democratiche esistenti. Ovviamente da parte mia considero la Monarchia migliore della Repubblica, questo dato da alcuni (diciamo) punti di forza tra cui inserisco anche la tradizione.

strabone
31-10-02, 17:26
Mi piacerebbe che il 10 novembre p.v. tutti i repubblicani si fermassero per qualche minuto con il lutto al braccio e anche perchè no le bandiere delle sezioni a mezz'asta sotto la lapide o il monumento di Mazzini che sicuramente c'è in ogni Comune d'Italia.
Io credo che passerò molto tempo della giornata con la bandiera repubblicana e il lutto al braccio sotto la lapide del mio paese che recita "O Mazzini" e distribuirò volantini non certo benevoli verso i Savoia.
Sveglia Repubblicani!
Facciamo i Repubblicani se no poi la gente si dimentica di noi e dice "ah!!! Ma ci sono ancora i Repubblicani?
Si.
Strabone

eolo76
31-10-02, 17:47
Ma per favore... non degeneriamo in simili sciocchezze!

strabone
31-10-02, 18:36
Sciocchezza suprema la monarchia!
Ma da dove spunta questo eolo monarchico?

Allora farò di più. Porterò il lutto al braccio anche per eolo, così fra le tante sciocchezze farò una cosa buona.

Lunga vita alla Repubblica, caro eolo.
Da monarchico io troverei un forum in Svizzera dove sfogare le tue "sciocchezze" e le tue opinioni, magari trovando pure il modo di far espatriare qualche denaro, di nascondere qualche responsabilità, di vendere qualche cannone o fucile in giro per il mondo (sempre tramite internet), ma sempre attento a che non scappi il colpo fortuito che vada per sbaglio a piantarsi nel petto di qualche tedesco che innavertitamente si trovasse da quello parti.
Ma 76 cos'è? Il numero di Novella 3000 dedicato esclusivamente alla famiglia Savoia? I miliardi che incasseranno con i diritti di foto, giornali e televisioni una volta rientrati in Italia? Le stupidaggini di Vittorio Emanuele meno le stupidaggini di Filiberto (differenza fra migliaia di stupidaggini).

Ma caro eolo, a te voglio riportare una bellissima frase di Giuseppe Garibaldi:
"Carissimo, credo di dover interrompere la mia corrispondenza con Lei, perchè ogni volta che penso a Lei e parlo di Lei mi si seccano i coglioni". Era il 1870 o giù di lì.

Strabone Repubblicano (con il lutto al braccio).

eolo76
31-10-02, 19:33
Se tutti i repubblicani sono come te: povera Italia.
Non scaldarti tanto, so che è una grandissima sconfitta ciò che sta avvenendo ma siccome lo stato Italiano si definisce democratico, sarebbe stato stupido da parte dello Stato stesso di non far rientrare i Savoia. Ed in quanto al Referendum non ti pensare che le firme non ci fossero; pensa se fosse stato fatto, sarebbe stato un plebiscito... per i Savoia. Immagina le conseguenze. Ed invece no. Meglio procedere con cautela.
Sei molto maleducato e ignorante, un vero asino. Ti permetti di cercare di offendere le persone perchè il tuo livello culturale si limita a questo.
Certo, lunga vita alla Repubblica che permette di dare privilegi a delle persone; privilegi da Re. Ecco il movito dell'esilio dei Savoia. I presidenti dovevano avere ciò che hanno avuto i Re.
Bella Repubblica, una repubblica truffaldina che ha vinto solo con un pò di voti di dubbia provenienza e con l'aiuto di personalità terroristiche come Tito.
Una Repubblica che ha permesso di avere come presidenti LEONE, COSSIGA e SCALFARO. Guardati i tuoi presidenti che io mi guardo i miei Re. In fin dei conti loro non sono molto puliti come tu credi o almeno per come li vuoi vedere.
Il lutto al braccio puoi mettertelo dove vuoi. Anche lì sotto....

Strabone... guardati il tuo nick.... insignificante!
Riporto anche io una bellissima, stupenda frase di Garibaldi, ma non ti incazzare, è sua.

"... nessuno meglio di me sà quanto il Re abbia fatto per la causa italiana, senza di Lui, non avremmo avuto nè unità, nè libertà e indipendenza ... sarebbe follìa distruggere una simile credenza che fa la forza di tutta la Nazione..."

Giuseppe GARIBALDI (1807 - 1882)

(si riferiva a Vittorio Emanuele II alla morte del Padre della Patria: Torino 1820 + Roma 1878)


http://www.monarchia.it/fm8.gif

Phoxy
31-10-02, 20:00
:-00F
31/10/02
Caro Eolo76,
non penso che ci sia paragone tra l’essere eletti dai rappresentanti scelti dai cittadini e comandare solo per diritto di nascita.

Io non sono per nulla d’accordo con te quando dici che “…un popolo ha bisogno di una persona che sia al vertice, una guida, un capo ( è sempre stato così dalla preistoria)…..” poiché ritengo che un popolo abbia invece bisogno di investire i propri rappresentanti del compito di attuare le scelte che esso ha preferito tra quelle proposte con i diversi programmi elettorali, con la possibilità di cambiare qualora il mandato sia stato disatteso.
Lasciamo stare le guide, i capi, il mondo ne ha avuto abbastanza, abbiamo visto come sia rischioso per la democrazia affidarsi ad una persona che sceglie e decide per noi tutti. E poi un capo che capo è se non è neanche capace di indirizzare, scegliere e imporre le sue scelte, come emerge dalle tue parole quando dici che “…..la monarchia subì il fascismo. Il Re non aveva la sfera magica tanto meno era veggente….”, che capo è quello che se la fa addosso appena deve mettere a rischio se stesso?

I brogli elettorali sono sempre stati l’alibi di chi perde, io penso che la nostra democrazia, seppure ancora imperfetta, sia la ragione più forte per considerare la Repubblica come la scelta migliore che potesse essere fatta. In ogni caso rispetto il tuo pensiero anche se combatterò sempre con tutte le mie forze per difendere la Repubblica.

Forse non mi sono spiegato bene quando ho detto che l’esilio iniziò l’8 settembre: intendevo che proprio con la fuga a Brindisi essi segnarono il destino della monarchia in quanto il popolo, nel referendum, scelse anche pensando a quell’atto di vigliaccheria.
L’unica continuità che interessava al re era quella della propria vita e del proprio potere, altro che continuità dello stato!!!!
Certo che non andò all’estero, cosa doveva andare a farci visto che era la miglior spalla del dittatore finché questo era forte e andò a cercar protezione dagli alleati appena il dittatore decadde?!?

Ma neanch’io aspetto le vincite per aiutare il prossimo era solo per dirti che non è un gesto particolarmente impegnativo aiutare i bisognosi quando ciò di cui ci si deve privare non ci costa alcun sacrificio.

Non è che ci va di ricordare solo la cronaca nera, il fatto è che mentre noi faremmo certamente decadere un Presidente della Repubblica se si macchiasse di un delitto tanto grave, voi monarchici al vostro fuciliere nemmeno lo giudicate.

Caro Strabone,
già un’altra volta, quando nel 2000 beatificarono pio 9° attraversai il corso principale della mia città con una scala di legno in spalla per andare a listare a lutto le lapidi di MAZZINI e GARIBALDI nel portico del Palazzo dell’Arengo ….. si può rifare!!!!
Non sono sciocchezze, sono un modo democratico per esprimere qualcosa che ormai sembra essere fuori moda, l’amore per chi ha lottato e si è sacrificato per la libertà di noi tutti ed il disprezzo per chi di quella libertà se ne è fregato.

Preferisco non entrare nei temi della polemica tra Eolo76 e Strabone, ma dico solo che forse i toni di quest’ultimo rispecchiano i sentimenti di persone che hanno vissuto quel periodo e magari hanno visto proprio la scena del re che scappava dal Quirinale con la macchina piena di pannoloni di ricambio.

Viva la Repubblica
Phoxy

nuvolarossa
31-10-02, 20:27
Caro eolo76, ti prego di non alzare il tono della polemica a cui, su questo Forum, non siamo assolutamente abituati.

Strabone non mi sembra che abbia ecceduto oltre un:
"Da monarchico io troverei un forum in Svizzera dove sfogare le tue "sciocchezze" .

Tu mi sembra invece che hai colto l'occasione per amplificare il crescendo rossiniano con:
"Sei molto maleducato e ignorante, un vero asino."
" Ti permetti di cercare di offendere le persone perchè il tuo livello culturale si limita a questo".
"Il lutto al braccio puoi mettertelo dove vuoi. Anche lì sotto...."

Si puo' continuare a discutere in modo proficuo nell'interesse di tutti senza eccedere in escandescenze da curva sud.

eolo76
31-10-02, 20:27
non penso che ci sia paragone tra l’essere eletti dai rappresentanti scelti dai cittadini e comandare solo per diritto di nascita.
Infatti, nessuna differenza. Il Presidente della repubblica è scelto da una classe politica e deve rendere omaggio a loro. Il Re non è eletto e non deve ringraziare nessuno.


Io non sono per nulla d’accordo con te quando dici che “…un popolo ha bisogno di una persona che sia al vertice, una guida, un capo ( è sempre stato così dalla preistoria)…..” poiché ritengo che un popolo abbia invece bisogno di investire i propri rappresentanti del compito di attuare le scelte che esso ha preferito tra quelle proposte con i diversi programmi elettorali, con la possibilità di cambiare qualora il mandato sia stato disatteso.
Con l'avvento dello Statuto Albertino si introdusse il principio della rappresentanza parlamentare. La camera dei Deputati.


Lasciamo stare le guide, i capi, il mondo ne ha avuto abbastanza, abbiamo visto come sia rischioso per la democrazia affidarsi ad una persona che sceglie e decide per noi tutti.
Vorresti dire che il Re era il dittatore?


I brogli elettorali sono sempre stati l’alibi di chi perde, io penso che la nostra democrazia, seppure ancora imperfetta, sia la ragione più forte per considerare la Repubblica come la scelta migliore che potesse essere fatta. In ogni caso rispetto il tuo pensiero anche se combatterò sempre con tutte le mie forze per difendere la Repubblica.
Non è un'alibi, in Italia, in quel periodo, è stato appurato che non era possibile che ci fossero così tanti votanti. Inoltre è data la faccenda delle doppie schede.
Sicuramente fu una scelta migliore, certo con TITO che minacciava un intervento armato.

L’unica continuità che interessava al re era quella della propria vita e del proprio potere, altro che continuità dello stato!!!!
Sicuramente quella della propria vita, come tutti, ma tu prova a pensare una città completamente invasa di tedeschi pronti a caricare il Re... se uccidevano il Re non c'era più il vertice dello stato e così non c'era più uno Stato.

Non è che ci va di ricordare solo la cronaca nera, il fatto è che mentre noi faremmo certamente decadere un Presidente della Repubblica se si macchiasse di un delitto tanto grave, voi monarchici al vostro fuciliere nemmeno lo giudicate.
...e che vuoi che ti dica, piuttosto di dirti che Cossiga era implicato in una faccenda sporca... e il Circo Leole.... la cronaca nera non piace a nessuno ma i soliti che la utilizzano per scopi politici... come è sempre stato fatto dai politici italiani (soprattutto di sinistra)

Preferisco pensare di dover mantenere un Re perchè è un Re piuttosto di pensare di mantenere un "ex" perchè ce lo messo io.

eolo76
31-10-02, 20:31
Tu mi sembra invece che hai colto l'occasione per amplificare il crescendo rossiniano con:
"Sei molto maleducato e ignorante, un vero asino."
" Ti permetti di cercare di offendere le persone perchè il tuo livello culturale si limita a questo".
"Il lutto al braccio puoi mettertelo dove vuoi. Anche lì sotto...."


Sono stato un galant'uomo a dir poco. Al contrario di taluni.

nuvolarossa
31-10-02, 20:43
Se le tue frasi sono quelle di un galantuomo....non devi stupirti se qualcuno ti dice che sbagli nel considerare Galantuomo un Monarca.....perche' forse hai idee errate di cosa significhi essere galantuomini.
Ho messo al confronto un modesto apprezzamento con frasi molto piu' pesanti...per farti notare una tua reazione eccessiva e smisurata.....ma se credi che era quanto doveva rispondere un galantuomo...pensa te cosa potra' dirti un maleducato, ribelle, rivoluzionario di un repubblicano com'e' Strabone !


Circa il fatto che "ignori" quale sia il significato del nick Strabone...ti rimando ad un click su questa stessa frase per....apprendere che non si tratta di un nick "insignificante"...tutt'altro (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=231597#post231597)

eolo76
31-10-02, 20:52
Se le tue frasi sono quelle di un galantuomo....non devi stupirti se qualcuno ti dice che sbagli nel considerare Galantuomo un Monarca.....perche' forse hai idee errate di cosa significhi essere galantuomini.
Ho messo al confronto un modesto apprezzamento con frasi molto piu' pesanti...per farti notare una tua reazione eccessiva e smisurata.....ma se credi che era quanto doveva rispondere un galantuomo...pensa te cosa potra' dirti un maleducato, ribelle, rivoluzionario di un repubblicano com'e' Strabone !


Circa il fatto che "ignori" quale sia il significato del nick Strabone...ti rimando ad un click su questa stessa frase per....apprendere che non si tratta di un nick "insignificante"...tutt'altro

Ciò sta a significare che non hai letto neanche il post di strabone, altrimenti non scriveresti ciò. E ti aggiungo inoltre che non ti sei letto ben altri post molto più con toni accesi se non volgari. Cos'è, per i repubblicani è lecito e per me che son monarchico no?
Fammi capire.

nuvolarossa
31-10-02, 20:58
Caro eolo76,
i posts me li leggo tutti, stai tranquillo...anzi...me li rileggo.
Ma mi spieghi una buona volta perche' stai sempre a ripetere in testa al tuo messaggio il messaggio a cui rispondi ?
Non ti sembra una inutile perdita di tempo per chi deve poi stare a leggere ed a raccappezzarsi su quello che legge ?
L'uso di [quote] , come spesso dico agli amici rischiando anche di diventare noioso, deve essere fatto solo quando e' necessario per contribuire ad una maggiore fluidita' nella discussione....ma un suo uso inflazionato ed arbitrario, oltre a non avere un utilita' pratica,....allunga solo il brodo...e fa faticare gli altri forumisti nella lettura.

eolo76
31-10-02, 21:36
Lo utilizzo per richiamare il messaggio a cui rispondo, la funzione mi sembra quella.... no?
E poi non lo uso sempre.... solo quando rispondo a post che non si trovano subito dopo il mio oppure per evidenziare certe frasi...

Phoxy
01-11-02, 14:20
:-00F
1/11/02
Mah …… , caro Eolo76, temo che fra un po’ rinuncerò a cercare di farti capire il concetto fondamentale che in ogni caso il popolo sovrano ha strumenti per cambiare democraticamente i propri rappresentanti mentre un monarca può cambiare solo a seguito della sua morte (con successore predestinato) o con un atto di forza.

Io non ho parlato di re come dittatore, ma dei rischi che si corrono quando si affida la guida di un paese a qualcuno che non deve confrontarsi con il popolo e che non può essere destituito democraticamente.

Ma perché, se viene detto che al referendum ci furono troppi votanti, non è possibile che proprio qualche monarchico abbia votato più volte?

Ma perché dici che non ci sarebbe più stato un vertice dello Stato? Non gli sarebbe successo automaticamente il figlio? Che poteva attendere al sicuro di subentrare alla guida dell’esercito e degli italiani. Ma la cruda realtà è che a sciaboletta fregava solo di salvare la pellaccia.

Non riesco a considerare sullo stesso piano un omicidio e le cose a cui tu pensi quando citi Cossiga o Leone, anche perché dopo sette anni i Presidenti se ne vanno.

Viva il PRI
Phoxy

eolo76
01-11-02, 15:50
Sicuramente ho bene in mente cosa intendi per "strumenti per cambiare democraticamente la rappresentanza politica" ma non è questo il punto. Con una Monarchia costituzionale e quindi rappresentativa, questo non verrebbe a mancare. Il punto che voglio evidenziare (estromettendo momentaneamente la storia) è che attualmente in Italia non esiste un vertice che vigili e rappresenti lo stato intero e quindi un'Italia unita. Questo è stato evidenziato da molti parlamentari e ultimamente anche dal Presidente della Camera Casini. Nulla togliendo all'attuale Presidente Ciampi, che sta facendo un'ottimo lavoro. Ma non basta. Gli avvenimenti di politica attuale, il non dialogo tra maggioranza e opposizione, il mal-lavoro e le mal-procedure per approvare leggi ecc. che sta facendo il parlamento... sono tutti elementi allarmanti per la salvaguardia della democrazia del nostro paese. Capisco i problemi che attraversano i partiti... ma questo è un'altro discorso... bisognerebbe intervenire un pò più severamente e mi chiedo perche Ciampi non lo faccia.
Per il fatto che se avessero ucciso il Re gli sarebbe succeduto il figlio... bé... se ricordi bene il principe Umberto che allora era luogotenente del regno era con lui a Roma e manifestò anche il desiderio di rimanere lì a difendere il proprio paese. Tra l'altro questo atteggiamente del principe non lo vuole ricordare mai nessuno, giustamente. Quindi se avrebbero preso il Re era scontato che avrebbero preso tutta la famiglia. Magari succedeva come in Russia con i Romanov... che orrore!
Al Referendum ci furono dei brogli e molte persone li denunciarono. La faccenda delle doppie schede fu uno sbaglio-mistero, pensa che anche la famiglia reale si vide arrivare due schede a persona per votare. (uno sbaglio dei repubblicani?)
Comunque ci furono delle verifiche e da quel che risulta, la Corte di cassazione al termine della verifica delle schede non proclamò mai la repubbica.
Comunque puoi non mettere sullo stesso piano quello che citi ma ricordati che dopo sette anni i presidenti della repubblica non vanno a casa. Continuano a sedersi sulle poltrone del senato usufruendo, oltre che allo stipendio di senatore a vita, di speciali privilegi definiti come da cerimonia che ricorda quella del Re sole.
Ti ripeto, preferisco pensare di dover mantenere un Re perché è un Re piuttosto di pensare di mantenere un "ex" perchè ce lo messo io.

(Oggi non mi sento molto brillante anzi, sono un pò angosciato per quello che sta succedendo in Italia... ho visto troppi TG!):(

nuvolarossa
01-11-02, 17:56
...sui presunti brogli elettorali per il Referendum Monarchia/Repubblica visita anche il thread lincato...... con questa stessa frase (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=276032#post276032)

Phoxy
01-11-02, 21:54
:-00F
1/11/02
Caro Eolo76, mi sembra di capire che tu apprezzi soprattutto i Presidenti non democristiani, la cosa può farmi solo un gran piacere, non solo perché mi sembra che tu stia apprezzando Ciampi che è di ideali Repubblicani, ma anche perché questa è la dimostrazione che se per un certo periodo ci si può trovare con un Presidente non adeguato poi c’è la possibilità di cambiarlo.
Per quelle che sono le disfunzioni della politica attuale penso che sia una situazione che si è creata soprattutto a causa del sistema elettorale maggioritario, con il proporzionale non ci sarebbe spazio per le votazioni blindate. Per quanto riguarda quello che può fare Ciampi mi sembra che suggerendo le modifiche migliorative delle proposte di legge si stia muovendo con grande attenzione per non creare un altro grave conflitto istituzionale, conflitto che sarebbe inevitabile se utilizzasse la sua facoltà di non firmare una legge, perché quelli non esiterebbero a riapprovarla costringendolo così a firmare quando gli arriva per la seconda volta.

Bell’esempio quello di un padre che dice al figlio:”no, no, tu scappi con me, lascia che i tedeschi si sfoghino con la gente comune” anziché dirgli: “no figliolo, tu mettiti in salvo che la Patria potrebbe aver bisogno di te, ci resto io a mantenere alto l’onore dell’Italia e del casato”.

Io invece preferisco mantenere un ex Presidente che a quel punto dei gran danni non ne può più fare, mentre un re può fare danni enormi finché campa!!!

Puoi immaginare quale sia la mia angoscia visto che insegno a ragazzi delle medie e quando anni fa sentimmo il terremoto di Marche e Umbria vidi il terrore che era disegnato sui volti di alcuni di loro.
Abbracciamo tutte le persone che soffrono
Phoxy

strabone
02-11-02, 20:30
Meglio maleducato che educato male, eolo.
Non cambio certo idea.
Le verità infuse le hanno solo coloro che considerano il comandare un diritto divino.
Elezioni democratiche per eleggere un re?
E' questo il succo del tuo pensiero?
Allora gli ultimi 2000 anni di storia sono stati sempre interpretati male.
Democrazia e re non mi sembra siano due parole nemmeno lontanamente paragonabili.
Che poi la repubblica sia degenerata è scontato, il privilegio ha soffocato a volte anche il buon senso, ma che tutto si risolva con il re è un concetto a dir poco azzardato.
Tra i due mali vorresti scegliere e imporre la scelta del tuo male: il re.
Io dico: mi tengo una repubblica degenerata con lo scopo di migliorarla. Il re è tuo, solo tuo e te lo lascio volentieri.
Anzi ti dirò di più non vale neppure la pena parlarne.
Grazie a Nuvolarossa per la difesa verso un "maleducato Strabone".
Rinnovo l'invito: il 10 novembre lutto al braccio per tutti i repubblicani.
E se eolo obbietta ancora sulla mia proposta gli consiglio un salto a Napoli dove tra pizze margherite con la pummarola in coppa e nostalgiche lacrimucce sabaude potrà trovare forse tanti altri eoli monarchici con cui condividere le proprie infondate idee di restaurazione.
E vi dirò di più: il 10 novembre iniziamo la raccolta firme nel mio Comune perchè vengano dichiarate persone non gradite i Savoia.
I presupposti sono buoni per la riuscita.
La Repubblica è la riscossa dei Repubblicani.

eolo76
03-11-02, 15:04
maleducato, male educato.... come ti pare, il significato l'hai capito. Nessuno vuole farti cambiare idea. Se tu pensi che io sia venuto in questo forum con l'intento di trasformare tanti reppublicani in monarchici ti stai sbagliando di grosso. Il mio scopo è di capire i punti di vista di chi si schiera dall'altra parte. Troppo comodo dibattere con chi la pensa come te.


Le verità infuse le hanno solo coloro che considerano il comandare un diritto divino.
????? bò!??!!??

Elezioni democratiche per eleggere un Re? Ma dove l'hai letta questa asinata? Io non ho mai parlato di eleggere un Re!!!??? Te lo sei sognato sicuramente, un Re non si elegge, a meno che tu non ti sia confuso con qualcuno con il quale stavi parlando di Vaticano.
L'Istituzione monarchica potrà ricostituirsi solo se, e quando, lo vorranno gli Italiani. Forse ho scritto questo, ma l'hai interpretato male.
Ad ogni modo tu affermi che democrazia e Re siano due termini non conciliabili fra loro, ebbene: dillo agli svedesi, agli inglesi, ai belgi, agli olandesi, ai danesi, agli spagnoli, norvegesi....ecc. Paragona il loro livello di democrazia a quello nostro. Noterai che ci sono delle differenze.
Forse ti scaldi tanto perchè sai che potrebbero uscire fuori gli scheletri dagli armadi... in fin dei conti, l'Italia formalmente è ancora un Regno.

Rinnova pure l'appello del lutto, io quel giorno sarò per le strade a sventolare il tricolore, quel tricolore che porta il simbolo di casa Savoia, quel tricolore che è il simbolo dell'Italia unita.

E magari anche tu troverai tanti staboni con la fascia del lutto incazzati neri perchè magari ora si potrà nuovamente dibattere sul tema istituzionale.
Ad ogni modo, a me, che in Italia ci sia la Repubblica al posto della Monarchia, sinceramente, a cuore aperto... non mi importa più di tanto. Mi ritengo una persona di natura democratica, molto.

Vorrei concludere questa corrispondenza con te richiamando l'insegnamento e il monito dell'ultimo Re d'Italia Umberto II: "l'Italia innanzi tutto".

Saluti.

http://www.alleanza-monarchica.com/foto/italia.gif

nuvolarossa
03-11-02, 15:30
Amedeo D'Aosta: "Pronto a scendere in campo"

"Se il popolo italiano lo vorrà...". Il Duca d'Aosta, dopo "l'investitura" della Consulta del Regno, che lo preferisce a Vittorio Emanuele, lancia il suo patto dei Patrioti. E un ministero gli assegna un'incarico.

ROMA - Amedeo d'Aosta è pronto a scendere in campo anche lui, lanciando un suo "contratto" con gli italiani: il “Patto dei patrioti”. Primo obiettivo: un seggio al Parlamento europeo. Il cugino dell’erede diretto dei Savoia ha progetti ambiziosi, punta al connubio socialdemocrazia-monarchia e dà i voti ai protagonisti della scena politica italiana.
Dopo che la Consulta del Regno, autorevole organismo italiano di rappresentanza monarchica, ha cercato di passargli lo “scettro”, a discapito del cugino Vittorio Emanuele, il duca, che non ha mai nascosto l'urgenza di impegno civile e politico attivo, vuole proporsi come rappresentante dell'idea di monarchia democratica con “un patto tra italiani basato su valori condivisi e una memoria che superi gli steccati ideologici e post-ideologici. Un patto per l'unità delle Italie storiche di ieri e dell'Italia 'plurale' di oggi, sintesi nazionale delle diverse realtà territoriali”.

“Io sono disposto - dice Amedeo - a svolgere un ruolo ponte per la trasformazione dello stato, le riforme istituzionali, ruolo ponte tra la tradizione monarchica e quella repubblicana. Non a caso – sottolinea - definisco Ciampi, non il decimo presidente della Repubblica, ma il quattordicesimo capo dello stato italiano, comprendendo anche i quattro re d'Italia”. Il progetto è illustrato nel libro-intervista “Proposta per l'Italia”, a cura di Fabio Torriero, Cinquantanove anni, ufficiale di marina che ha prestato giuramento alla Repubblica, ora è il punto di riferimento dei monarchici che lo hanno scelto come erede di Umberto II. “Mi piacerebbe – confessa - dare il mio nome a un movimento 'centrale', non di centro. Perché se diventassi capo dello stato preferirei non passare attraverso i partiti, ma essere eletto direttamente dal popolo”. Ma aggiunge: “Se il popolo italiano dovesse chiedermelo e qualora mio cugino rinunciasse ai suoi diritti, sarei pronto ad assumere anche le mie responsabilità dinastiche. Sono stato educato per questo. La mia funzione comunque, non si esaurisce rappresentando unicamente i monarchici. Io devo servire il mio paese". Amedeo insomma, vuol restare sopra le parti e non considera utile un partito monarchico. Sottolinea poi il passaggio che sarebbe necessario per un suo impegno sul trono: "Io, re?. Bisogna prima cambiare la costituzione, come è accaduto due anni fa in Brasile. La nostra carta fondamentale, all'articolo139 recita che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione".

E intanto, Amedeo d'Aosta un incarico istituzionale già lo sta per avere. Un primo passo verso la realizzazione delle sue aspirazioni. Il ministro per l'Ambiente Altero Matteoli lo sta per insediare nella carica di presidente dell'Area protetta dell'isolotto di Vivara, tra la costa flegrea e l'isola di Procida. Il principe dovrà “controllare, proteggere e programmare lo sviluppo della flora e della fauna della zona”. La scelta è caduta su di lui, perché Amedeo d'Aosta è già alla guida della fondazione Pro Hervorio Mediterraneo, che fa capo alla facoltà di botanica dell'Università di Palermo ed è un vero esperto in materia. “Sto aspettando solo – commenta - l'imprimatur finale di Antonio Bassolino per mettermi al lavoro”.

Il passo dalla botanica al trono evidentemente non appare troppo arduo al principe, che pensa già alla forma di Stato: “Socialismo e monarchia - tiene a sottolineare - è un binomio che ha mostrato di funzionare perfettamente”. Dell'Ulivo, dice: “Peccato, che sia ormai così diviso e che non abbia più uomini. In questo modo sta solo infondendo troppa sicurezza nella maggioranza”. E su Sergio Cofferati, aggiunge: “E' una persona di straordinaria intelligenza. Non capisco se si sia messo da parte davvero o se persegue una linea fatta di piccoli passi. Lavora nella stessa ditta di mio figlio. Sono compagni, insomma...”. A Silvio Berlusconi, invece, rimprovera di ostentare un “eccesso di ottimismo”. “Il momento – osserva - è tutt'altro che facile. C'è la recessione, ci sono problemi sociali gravi, disoccupazione che aumenta. Il premier dovrebbe stare più attento a non farsi prendere da eccessi di entusiasmo”. E non è tutto. Il principe non condivide neanche “l'obbedienza cieca” del governo agli Stati Uniti sul caso Iraq. “Senza arrivare alla posizione tedesca – precisa - l'Italia avrebbe potuto come la Francia mostrare maggiore cautela in questa delicata situazione, dietro la quale sicuramente si agitano interessi che non ci vengono detti”.

Quanto al suo rapporto con il principe Vittorio Emanuele, con il quale è aperto ormai il contenzioso dinastico, Amedeo d'Aosta assicura che è sempre stato buono. “La cancellazione dell'esilio non è stato un regalo, ma un atto di giustizia”, commenta e rivela di avergli scritto una lettera, invitandolo, non appena fosse tornato in Italia, a casa sua.

Ma il futuro movimento monarchico rischia di nascere già diviso: la decisione della Consulta del Regno ha creato uno strappo anche perché, sembra, presa con solo un quinto dei membri presente. Tant’è che stamattina, mentre il duca d'Aosta, veniva intervistato su Uno Mattina dalla piazza del Pantheon, un picchetto di monarchici è apparso alle sue spalle mostrando cartelli con scritto “Viva Vittorio Emanuele”.

eolo76
03-11-02, 15:36
Diciamo che apprezzo le persone che operano per il bene del nostro paese, in fin dei conti non bisogna essere ne repubblicani, ne monarchici per ammettere che una persona (che opera per il bene del paese) stia facendo un ottimo lavoro. Inoltre tra i vari presidenti che ci sono stati, potrà farti molto piacere, forse... mi hanno parlato benissimo anche di Pertini.
Sul fatto che il Presidente si possa cambiare dopo sette anni sono d'accordo, ma comunque resta il fatto che lo si mantiene a vita. Questa potrebbe essere una "pecca".
Perchè dici che le disfunzioni della politica attuale sono create dal sistema elettorale? Io credo invece che sia determinato dal comportamento dei parlamentari ed anche dal fatto che nessuno gli "bacchetti" sulle mani quando ce n'è bisogno. Poi... secondo me, il sistema che prediligo è il maggioritario...
Sulle modifiche... mi sembra che si tenda a modificare su di un modello presidenziale e io non sono pienamente d'accordo su questo.

Sulle scelte che fece il Re per la salvaguardia dello Stato o come dicono per la salvaguardia di se stesso, vorrei comunque evidenziare il fatto che il Re non SCAPPO' dall'Italia come fecero altri regnanti. Sul perchè e il come e le giustificazioni abbiamo delle vedute differenti... continueremo a contrapporle a vita...
Mantenere un ex presidente equivale a dire mantenere un Re abdicatario. Di danni un Re abdicatario non ne può fare.
Io invece dico: se dopo sette anni bisogna cambiare il presidente non vedo perchè lo si debba mantenere a vita magari fornendogli privilegi che ho già evidenziato.

Credo di capire cosa intendi per angoscia dicendomi che insegni a ragazzi delle medie... cavolo! Mi vien da chiederti... è sicura la vostra scuola???

Phoxy
04-11-02, 01:35
:-00F
3/11/01

Caro eolo76, per prima cosa devo dirti che non mi piace per nulla il giochino che hai fatto sulla nostra bandiera nella tua risposta a Strabone; vorrei ricordarti che il tricolore, di diretta discendenza da quello francese e quindi dalla rivoluzione del 1789, nacque ben prima del coinvolgimento dei savoia nel processo dell’Unità d’Italia. Ricordati che un repubblicano può anche accettare l’idea che Vittorio Emanuele II abbia svolto un ruolo per l’Unità d’Italia ma non potrà mai perdonargli la persecuzione nei confronti di molti patrioti e soprattutto verso l’Immenso GIUSEPPE MAZZINI!

Chiedi a chi ti ha parlato bene, giustamente, di Pertini di dirti come si rivolse a lui il tuo umbertino, poi capirai un po’ meglio anche le ragioni della diffidenza verso la famiglia savoia.

Io attribuisco le disfunzioni di cui tu parlavi al sistema elettorale maggioritario perché con questo sistema gli eletti sono fortemente condizionati dal volere del capo del partito più forte della coalizione e quindi non hanno più la forza di assumere atteggiamenti critici nei confronti delle scelte perché sanno che rischiano di non essere ricandidati in alcun collegio la volta successiva.
Con il proporzionale anche i partiti minori sapevano di dover rappresentare all’interno dei governi e del parlamento elettori di cui conoscevano molto bene gli orientamenti e quindi sapevano che sarebbero stati rivotati solo sulla base dei contenuti.

La mia scuola proprio in questo periodo sta subendo un intervento di messa in sicurezza, ma purtroppo solo dal punto di vista della prevenzione incendi perché mentre per questo tipo di problema c’è una legge che, seppure più volte prorogata, impone l’adeguamento degli edifici pubblici e quindi anche delle scuole, non vi è una legge che imponga l’adeguamento sismico per tutti i fabbricati esistenti realizzati prima della classificazione sismica del comune in cui si trovano, ma solo per quelli per i quali sono previsti interventi importanti, quali, per esempio gli interventi di ampliamento.
L’ideale sarebbe eseguire l’adeguamento, anche alle norme sismiche, di tutti gli edifici, in particolare di quelli pubblici ovviamente con precedenza alle scuole, ma ciò comporterebbe costi enormi ai quali certamente le pubbliche amministrazioni, proprietarie degli immobili, non sarebbero in grado di far fronte.
Sarebbe necessario uno stanziamento straordinario. Su questo ho una mia vecchia idea, ma mi serve qualcuno che mi dia informazioni dettagliate sulla legge che regola la destinazione dell’8 per mille, se c’è qualcuno degli amici ferrato in materia lo pregherei di contattarmi.

A presto
Phoxy

nuvolarossa
04-11-02, 03:08
Caro Phoxy,
al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, ognuno di noi puo' decidere di destinare l'otto per mille della propria imposizione irpef ad una delle seguenti destinazioni:
allo Stato per scopi di interesse sociale e di carattere umanitario.
alla Chiesa Cattolica a scopi di carattere religioso o caritativo.
All'Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno per interventi sociali e umanitari anche a favore dei paese del terzo mondo.
alle Assemblee di Dio in Italia per interventi sociali e umanitari a favore dei paesi del terzo mondo.
alla Chiesa Valdese, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi per scopi di carattere sociale, assistenziale, umanitario o culturale.
alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia per interventi sociali, assistenziali, umanitari o culturali, in Italia o all'Estero, direttamenyte o attraverso le Comunita' ad essa collegate.
all'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane per la tutela degli interessi religiosi degli Ebrei in Italia, per la promozione della conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici, con particolare riguardo alle attivita' culturali, alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale, nonche' ad interventi sociali e umanitari in special modo volti alla tutela delle minoranze, contro il razzismo e l'antisemitismo.
La scelta viene effettuata ponendo la propria firma all'interno della casella corrispondente all'opzione prescelta.
Le scelte concorrono alla ripartizione proporzionale delle quote di singola spettanza tra tutte le opzioni...(questo si che e' un sistema proporzionale democratico....non fascista maggioritario).
Tutti coloro che "non scelgono" vengono ripartiti in funzione della proporzione determinata da chi invece effettua una propria scelta.
....Insomma....anche chi "non sceglie"....da' l'otto per mille del propria imposizione irpef ad una delle opzioni......secondo le proporzioni determinate da chi...ha fatto una sua scelta.

nuvolarossa
04-11-02, 03:45
......ad esempio, dalle previsioni di bilancio dell'anno 2002 (elaborazioni CNEL sui dati della Ragioneria di Stato) che sono serviti per la legge di bilancio....risulterebbero previsti in "entrata" per quest'anno....ben 386.948 milioni di euro....cioe' circa 749 mila miliardi di vecchie lire.....ora non sapendo quanto sia la quota irpef di queste entrate....ipotizziamo ad esempio che essa significhi un 33%.....allora di irpef ci sarebbe circa un'entrata nel 2002 di circa 247 mila miliardi di vecchie lire.....che porterebbe ad un monte dell'otto per mille di circa 2.000 miliardi di vecchie lire......(circa un miliardo di euro)..... insomma una bella sommetta (alcuni direbbero "manna") per i vari Marcinkus (http://www.uaar.it/documenti/laicita/12a.html) in circolazione !

kid
04-11-02, 12:32
e quindi riconosciamogli volentieri di avere un certo carattere nel venir a discutere nell'ambiente a lui più ostile e anche con un certo spirito e un certo stile, anche quando si alza il tono della polemica. Io apprezzo tutti coloro che credono in qualcosa e la difendono e si attengono a questa condotta con coerenza. L'oggetto in questione mi interessa meno. E' chiaro che Eolo non ha un'idea del popolo italiano molto positiva e preferisce un retaggio più limitato e lo individua in casa Savoia. Anche Churchill non aveva una grande idea dell'Italia e degli italiani e riteneva Mussolini la cosa più adatta a loro. Mussolini non il re, perchè sapeva che quest'ultimo era una figura di nessun rilievo. Eolo non è nobile e dunque non è pratico di casa reale, io che avevo una bisnonna dama di corte della regina ho più facilità ad avere un'idea compiuta della schiatta di cui si discute e a ritenere che stessero benissimo dove stavano. Ma Eolo ha ragione nel dire che non c'era più motivo di tenerli fuori dal nostro Paese e che il popolo a cui egli vorrebbe dare sempre un punto di riferimento altro, era per il loro rientro. Il mio rispetto per il popolo italiano è tale che ritengo siano più che leciti i suoi capricci e le sue generosità e confido anche sulla capacità dello stesso di apprendimento e di trovare poi le giuste guide per fargli superare i momenti difficili. Per cui vogliono far rientrare i Savoia, io dico che sono contrario, ma rispetto questa decisione, che comporta, non ho capito se Eolo lo ha presente o meno, che rientrino i signori Savoia e non l'istituto della monarchia. Detto questo non è vero che la tradizione italiana è monarchica, non lo è nemmeno quella piemontese e non è poi detto che le tradizioni non si debbano cambiare. Quello che non mi piace del ragionamento di Eolo è la difesa delle tradizioni in quanto tali. E' un conservatorismo estremo che non condivido, ed è l'essenza della monarchia e del suo fallimento. In campania erano borbonici come tradizione non certo sabauda, dovremmo far rientrare anche i Borboni che sono stati peggio, se è possibile, dei Savoia? Per non dire che la tradizione campana più radicata in quella terra era il banditismo, che è stato sradicato dalle truppe napoleoniche e la camorra che ancora sussiste e anche la Mafia è una tradizione e anche nobilissima. Per cui uno Stato moderno sceglie fra tradizione e tradizione e quelle che ritiene nocive alla sua salute le sradica o cerca di sradicarle. La tradizione sabauda, davvero minima è stata sradicata in fretta anche perchè non è davvero mai esistita nel nostro paese, al più a Rivoli e dintorni. Pensate se in nome della trazione imperiale l'Austria Ungheria si dovesse ricostituire e gli Hoenzollern? E parliamo di tradizioni vere che hanno segnato la storia d'Europa, come gli Asburgo e anche con quanche merito. Allora visto che il problema, rispettosissimo, del nostro Eolo è di capire il punto di vista altro, il nostro punto di vista si fonda su questo: le tradizioni si esauriscono, si cambiano e se ne producono di altre a secondo delle necessità e dei fatti storici e quelle che si conservano, che so la monarchia britannica, è perchè hanno dato una prova di sè al di sopra di ogni limite oggettivo e se anche la loro funzione è superata, resta l'apprezzamento per la testimonianza di ciò che hanno compiuto. Uno Stato sovrano si può anche concedere il lusso di mantenere un re o quattro ex presidenti, basta che ciò non confligga con lo spirito del suo tempo e lo interpreti nel modo migliore.Mantenere degli inetti e degli incapaci, per meriti che mai hanno acquisito e in nome non so di che discutibile passato, apparirebbe invece come una vergogna.

lucifero
04-11-02, 13:36
"Io, re?. Bisogna prima cambiare la costituzione. La nostra carta fondamentale, all'articolo139 recita che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione".

Annullarla, non cambiarla. Se si vuole cambiare la costituzione che dice che una sua parte non può essere cambiata, questa non è la costituzione modificata, ma annullata e riscritta, magaro molto simile.

E intanto, Amedeo d'Aosta un incarico istituzionale già lo sta per avere. Un primo passo verso la realizzazione delle sue aspirazioni. Il ministro per l'Ambiente Altero Matteoli lo sta per insediare
Curioso! Uniti per l'ambiente! Magari se uscivamo dal governo per la pregiudiziale Savoia, lo facevano sottosegretario!


pensa già alla forma di Stato: “Socialismo e monarchia - tiene a sottolineare - è un binomio che ha mostrato di funzionare perfettamente”.
Amedeo certo non appartiene al ramo Savoia che corse in soccorso al vincitore: lo dimostra il voler resuscitare la socialdemocrazia che sembra avere più problemi della monarchia!

kid
04-11-02, 14:11
socialisti e monarchici si accoppiano alla perfezione ed anche Togliatti mi ha sempre puzzato di monarchico.

Garibaldi
04-11-02, 15:13
...

lucifero
04-11-02, 15:36
beh, se per repubblicano intendi (come credo) "del PRI", non è che ce ne siano molti, e quei molti si debbono fare in quattro (sottosegretario-segretario, presidente-presidente).

Chi dovrebbe invitare? Santoro? Del Pennino? Meglio aspettare tempi migliori :rolleyes:

kid
04-11-02, 16:06
se non altro ieri ha attaccato lui il savoia, dottor savoia l'ha chiamato, aggiungendo, sempre che sia dottore.

Phoxy
04-11-02, 19:15
:-00F
Quello che mi interesserebbe capire in merito all’8 per mille è se si possa arrivare, magari tramite una variazione delle norme che regolano la materia, ad indicare tra le destinazioni di tale quota dell’IRPEF la realizzazione di un’opera pubblica come, per esempio, l’adeguamento sismico di edifici a destinazione scolastica, o la costruzione di nuove scuole rispondenti alle norme sismiche, anche nelle località non ricompresse tra quelle per le quali è obbligatorio edificare secondo le prescrizioni della Legge 2 febbraio 1974 n° 64 "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le Zone Sismiche".
Phoxy

nuvolarossa
04-11-02, 19:25
Caro Phoxy....quando ci sono le volonta' politiche...si puo' fare qualsiasi cosa.
In assenza di queste diventa difficile anche coltivare le rape.

Phoxy
04-11-02, 20:35
:-00F
4/11/02
Bene, allora, se lo condividiamo e lo consideriamo un possibile modo per dare una risposta al problema della sicurezza scolastica, perché non farlo diventare una proposta del PRI attraverso i suoi rappresentanti in Parlamento ed al Governo?
Io credo che potrebbe avere un buon successo tra gli italiani e, perché no?, dare un po’ di lustro all’immagine del Partito che attualmente mi sembra un po’ appannata.
Phoxy

Garibaldi
06-11-02, 14:19
...

Roberto (POL)
06-11-02, 18:20
Originally posted by Phoxy
Su questo ho una mia vecchia idea, ma mi serve qualcuno che mi dia informazioni dettagliate sulla legge che regola la destinazione dell’8 per mille, se c’è qualcuno degli amici ferrato in materia lo pregherei di contattarmi.

A presto
Phoxy

Datti un'occhiata seguendo questo link
http://www.uaar.it/documenti/laicita/12a.html

Saluti

R.

Phoxy
11-11-02, 23:57
Lutto
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:-00F
11/11/02
Bene, il giorno fatidico è arrivato. Per fortuna sembra che ancora per un po’ all’Italia verrà risparmiato il fastidio della presenza dei due (c) re (tini); da bravi sovrani si stanno occupando delle loro sovrane (nel senso di baiocchi, sghei, dobloni, o forse è più corretto parlare di escudos e franchi svizzeri) perché è giusto, dopo tante smanie di rientro aspettare qualche giorno per sistemare certi particolari molto …. diciamo …. concreti.
Nel frattempo noi repubblicani, mazziniani, nemici di tutti i privilegi, manifestiamo il senso di dolore che ci prende e mettiamo il lutto alle memorie dei Mazzini, Garibaldi, caduti per l’Unità d’Italia e per la libertà degli uomini e delle coscienze. Come promesso, a Rimini l’abbiamo fatto!

Intanto ringrazio Roberto del suo utilissimo intervento. Per adesso sto studiando i testi di legge per vedere se c’è qualche possibilità.
Ciao a tutti (meno che a due!!!).
Phoxy
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documentazione fotografica
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http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI47.jpg

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Anita
13-11-02, 14:22
Complimenti per l'operazione che, dalla penombra scura delle foto, senza timor di dubbio, e' stata condotta nottetempo alla maniera carbonara !
Un piccolo racconto della serata si potrebbe avere ?

Phoxy
16-11-02, 01:19
:-00F
15/11/02
No Anita, niente di carbonaro, era giorno e lo scuro che vedi attorno alle lapidi è dovuto solo alla muratura dei portici del palazzo dell’Arengo alla quale sono fissate. Semplicemente alle 9 e mezza di mattina ci siamo ritrovati nel parcheggio dietro i palazzi comunali armati di scala e nastri ed abbiamo proceduto all’operazione. L’unico inconveniente è stato dovuto al fatto che proprio sotto le nostre lapidi stavano montando alcuni di giochi gonfiabili (castelli, scivoli, casette, ecc.), credo perché erano previste in piazza Cavour e nei portici le iniziative legate alla ricerca sul cancro. Quindi abbiamo dovuto affrettarci in modo da poter anche scattare le foto che avete visto.
Come anche le altre volte abbiamo dovuto cercare una persona molto alta per apporre il lutto alla lapide (la seconda della serie) posta nel centenario della Prima Guerra d’Indipendenza perché si trova a più di quattro metri di altezza; per fortuna tra quelli dei giochi gonfiabili c’era un ragazzo abbastanza alto e in cambio del prestito della nostra scala ci ha dato una mano.
Forse era stato tutto più avventuroso nel 2000 quando, la domenica mattina in cui beatificavano pio ix, avevamo dovuto attraversare il corso principale di Rimini con la scala che avevamo preso nella sede del Partito, o per la ricorrenza del XX Settembre quando abbiamo messo corone di alloro alle nostre lapidi alla presenza di una trentina di amici repubblicani e abbiamo rimediato anche un impianto di amplificazione per suonare l’Inno di Mameli ed altri canti risorgimentali.
Ma la cosa più simpatica di queste iniziative è che le lapidi sono collocate proprio nel breve percorso (una ventina di metri) che va dall’ingresso della residenza municipale del sindaco all’ingresso della sala del Consiglio Comunale e quella volta del XX Settembre abbiamo fatto il tutto proprio mentre terminava il Consiglio Comunale e quindi hanno assistito incuriositi anche i Consiglieri e gli Amministratori.

Avete visto la notizia di emanuele savoiardo che fa la pubblicità ai sottaceti?!? Che stileeee!!!! Certo che questi per i soldi mettono anche a disposizione il sottocoda.
Certo….. sapevo che le scimmie amano le noccioline non sapevo di questa loro passione per i sottaceti.
Potete giurarci che io quella marca di sottaceti, che peraltro considero piuttosto scadente, non la comprerò mai e lo stesso faranno mia moglie e mia madre e così spero che facciano tutti coloro che detestano i monarchi e, in particolare, i sigg. savoia.

Saluti sott’olio
Phoxy

la_pergola2000
17-11-02, 16:06
l'aceto, la cui essenza è l'acido acetico che è un prodotto di ossidazione dell'alcool etilico, fa strani effetti ai signori Savoia, forse usano tale liquido per mantenersi di più nel tempo, noi che siamo più pratici preferiamo l'alcool nel vino per preservarci.
Immaginate tutte le ricette con l'aceto, cipolline in agrodolce, sardine in aceto ed aromi vari, insalatine ed insalatone, cavolini, cetriolini, peperoni, beh tutto questo gli italiani non credo che se lo meritassero, forse prima di arrivare in italia, si è fatto presentare da un sapore agro, che allega i denti, ecco!!!! questo era quello che sentivo nei denti quando vedevo i signori savoia in televisione, gli ascendenti sono fuggiti lasciandoci l'amaro in bocca e i discendenti arrivano facendoci sentire l'agro in bocca, beh questi Savoia sono proprio indigesti.
Ciao a tutti tanto più all'amico Phoxy e complimenti per le sue prodezze con la scala.
La prossima volta chiamami che arrivo da Fano con una scala da 5 metri in alluminio.
L'aceto non si fà solo con la "madre", ma industrialmente si prepara anche dalla segatura, ottimo per i sottaceti.

nuvolarossa
25-12-02, 13:33
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/imgtestata/titolo_carlino2.gif
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'Beni indietro ai Savoia? Mai'

CESENA - I Savoia in Italia, ieri, con Vittorio Emanuele, Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto ricevuti dal pontefice, anticipazione del loro imminente ritorno definitivo: ma i repubblicani cesenati non fanno buon viso a cattivo gioco e stigmatizzano l'avvenimento: «Il ritorno dei Savoia — dice il vicesindaco Mario Guidazzi — è un segno dei tempi ». In che senso? «Viviamo in un'epoca di condonismo e anche la storia viene condonata . Un perdonismo privo di qualsiasi memoria storica. Io sarei stato favorevole anche al referendum: ma sarebbe stata una battaglia persa, e ci scommetto che l'Italia si sarebbe scoperta... monarchica».
«Molti avevano pensato che il ritorno dei Savoia sarebbe stato soft — dice il presidente della Provincia, Piero Gallina —; invece i 'reali' hanno cominciato ad avanzare richieste allo Stato sulla restituzione di presunti beni, il che fomenterà disappunti e imbarazzi profondi». «Va detto — afferma Renato Lelli, segretario di consociazione del Pri cesenate — che ormai la figura dei rappresentanti dei Savoia è veramente decaduta con gli spot pubblicitari e le comparsate televisive. Più serio, invece, è il discorso che riguarda le richieste relative a restituzioni di beni, sulle quali il Governo deve essere fermo e non cedere. I nostri militanti repubblicani di certo non salutano il ritorno dei Savoia in Italia come un atto dovuto: il tempo passa, ma non cancella i buchi neri del loro operato».

valbonesi widme
25-12-02, 23:25
a rieccoli ! insieme i Savoia dal Papa ,chi credeva che avrebbero RICONOSCIUTO LA LEGITTIMITà DELLA Repubblica è SERVITO
si sono presentati da reali al cospetto di un altro re e della nostra REPUBBLICA SE NE SONO STRAFREGATI TUTTI SAVOIA e PAPA , anzi VITTORIO EMANUELE Ha affermato CHE IL Papa HA DICHIARATO CHE SARANNO SEMPRE BENVENUTI IN Italia.
FORSE costui, avrà pensato che vista l'accoglienza da sudditi che ha avuto in PARLAMENTO (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=32035&highlight=casini) DA PARTE DEI PARLAMENTARI ITALIANI era venuto il momento di annettere l'ITALIA al VATICANO e di nominare i SAVOIA regnanti" pro tempore".
MAI ERAVAMO CADUTI COSI' IN BASSO.
TUTTI UNITI CON IL PRESIDENTE CIAMPI A DIFENDERE LA COSTITUZIONE ITALIANA E LA NOSTRA INDIPENDENZA.
e anche quei beni che oggi probabilmente saranno stati CONDONATI!!
widmer valbonesi

la_pergola2000
26-12-02, 21:44
Monsieur Savoie
con il suo savoiardo sono atterrati a Fiumicino o era Ciampino? non ha importanza, è grave già che sono atterrati, perchè molto opportunamente sarebbe stato meglio se sarebbero precipitati.
Comunque dopo quello che hanno avuto dal parlamento repubblicano, non si sono neanche premurati di inviare un saluto ad un qualsiasi rappresentante della repubblica.
Sono davvero maleducati!!!!!!!
La maleducazione è già una caratteristica che ci fà creare dei pregiudizi su tali persone.
Speriamo che in un non lontano futuro qualche repubblicano al loro passaggio si tocchi, perchè da quello che si vede cominciano a portare un pò di sfortuna.
Ciao e buon anno a tutti.

la_pergola2000
26-12-02, 21:51
.....sapete - vedendo passare i Savoia (http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=4769&idd=57) a qualcuno potrebbe venire in mente........ di averli perduto gli attributi...
quindi il toccarsi, quando passano i Savoia darebbe un confortante senso di possesso ai repubblicani tutti.
Avrebbe anche un effetto scaramantico, perchè quando passavano i loro antenati, qualche italiano in seguito perdeva la vita, in una qualche battaglia.
Ciao a buon anno.

nuvolarossa
11-03-03, 19:53
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI174.jpg

tratto da
http://www.frangipane.it/frangibanner234.gif (http://www.frangipane.it/index.html)

echiesa
11-03-03, 20:26
E noooooooooooooooooooooo, cavolaccio, sabato sono a Napoli pure io accidentacciooooooooooooo. Gizzi, se fate qualcosa fammelo sapere.
saluti
echiesa:fru

la_pergola2000
11-03-03, 22:50
forze eugenio sei tutti noi, fa uno straccio di dimostrazion, scatena e piccerilli ed agita le bandiere repubblicane, vacci anche da solo non aver paura, sabato potresti rappresentare tutti i repubblicani, tanto i repubblicani napoletani sono convinto che non faranno niente.

Paddy Garcia (POL)
12-03-03, 00:06
http://italy.indymedia.org/uploads/zed.jpg


;)

mcandry
12-03-03, 01:22
io se si fa qualcosa sono a disposizione ...

Giuseppe Gizzi
12-03-03, 11:17
Purtroppo ho problemi personali seri ed urgenti e quindi non posso scendere a dimostrare contro questi buffoni. Non so se gli amici faranno qualcosa - noto un poco di malevolenza nelle parole di La Pergola - ma in ogni caso un primo risultato già c'è stato. Il sindaco Jervolino- è notizia di stamattina- ha rifiuatato diecimila euro oferti dai savoia per il dormitorio comunale di Napoli. Inoltre sia il Comune di Napoli che la regione Campania hanno dichiarato che non intratterrano nessun rapporto con casa savoia. I repubblicani napoletani non possono che condividere.

G. Oberdan
12-03-03, 11:57
Sabato sarò a Napoli pure io, ma questa non è una novità.

Comunque complimenti alla Jervolino. Rifiutare di incontrare i Savoia è relativamente facile, ma rifiutare dei soldi di cui il comune di Na ha tanto bisogno è veramente lodevole.

kid
12-03-03, 12:16
che si pigliava i soldi dei Savoia per costruire gli ospedali. La Repubblica non è ancora ridotta alla carità.

la_pergola2000
12-03-03, 15:10
Bassolino non è repubblicano e nemmeno la Jervolino.
comunque caro Gizzi non mi riferivo a te, ma ai repubblicani che a Napoli pensano ai posti, non è malevolenza,ma opinione politica.
Forza datevi da fare.

X Paddy quello è un manifesto, non so se telematico o reale, ma ha una istigazione micidiale a cui i repubblicani non si associeranno.
Non ha niente a che vedere con la bandiera telematica del PRI milanese, per cui si è scomodato mezzo mondo.
Quello è un manifesto che non rispetta neanche la storia in quanto l'anarchico Bresci ha assassinato un re in carica, memtre "questo" qui non ha neanche uno straccio di regno.
Mi sembra un falsificare la storia tipico di certi movimenti a cui tu appartieni.
Ciao Paddy e la prossima volta studia di più.

Giuseppe Gizzi
12-03-03, 15:49
Perdonami, ma, caro LaPergola la tua è un'opinione politica sbagliata. I repubblicani napoletani non pensano ai posti, perchè quei posti se li sono guadagnati. L'unico "posto" che abbiamo avuto è l'assessorato comunale ai servizi interni con Alfredo Ponticelli. Ed è stato frutto dell'impegno della lista " I Repubblicani", poichè la Direzione Nazionale non volle concedere il simbolo uffficiale. Ed è da quel momento che si sono deteriorati i rapporti con la dirigenza nazionale. A Napoli non si è accettato il principio di alleanze fotocopia tra il livello nazionale e quello locale. Questo è il punto. Non la ricerca di "posti". Altrimenti avremmo scelto il centrodestra, visto che ci offriva persino un seggio senatoriale a Nola, in cambio dell'appoggio di Ossorio e compagni al candidato sindaco Martusciello. p.s. su quest'ultimo ricordo l'illuminante battuta del compianto Lucio Colletti: " Martusciello che cerviello! ". Ed ho detto tutto. Un saluto alla tua bellissima regione.

la_pergola2000
12-03-03, 15:59
Caro Gizzi
ti ringrazio della risposta, dovresti essere più preciso sul seggio in quanto i seggi, per questa disgraziata legge maggioritaria sono assegnati alivello nazionale.
Parlavo di posti anche politici, non solo di secondo livello, il mio intervento era solo politico, in quanto una politica repubblicana a Napoli specialmente in questo momento del rientro dei Savoia non la vedevo.
Ciao.

Paddy Garcia (POL)
12-03-03, 16:06
Pensavo che i Repubblicani fossero più ironici.
Quel manifesto non vuole mica essere una cosa seria come quelli del PRI di Milano :D
Non ho falsificato niente ti giuro.
E poi, colpo di scena, personalmente non ne faccio un grande problema che ritornano i Savoia in Italia. Poteva essere una battaglia giusta prima, adesso andare a contromanifestare mi pare una scelta un po' troppo nostalgica, di retroguardia. Ci sono altri problemi, questo mi lascia indifferente.
La Jervolino poteva anche incontrarlo, mica è come Tareq Aziz!

P.G.

echiesa
12-03-03, 17:19
A me il manifesto di Paddy non è per nulla dispiaciuto, a dirtela tutta. Ca..o, se li incontro per la strada non volendo, o se trovo qualcuno esultante.....mi viene freddo a pensarci.
saluti
echiesa:fru

kid
12-03-03, 17:30
e mi sembrava chiara l'intenzione sarcastica. Piuttosto la causa pacifista ha trovato una nuova famiglia a suo sostegno. Speriamo che Bertinotti oltre al papa non finisca per apprezzare anche i savoia per il loro no alla guerra senza se e senza ma.

echiesa
12-03-03, 17:34
I Savoia sono contro la guerra senza se e senza ma????
Un bel manifestuccio quindi con loro e svastica non sarebbe male, Lombardi, su, un pò di fantasia:D
saluti
echiesa:fru

kid
12-03-03, 17:36
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//LOGOFORUM03BIG.GIF

non farebbe scalpore visto che loro la svastica ce l'hanno impressa per bene nella loro storia. Ve lo ricordate: "le leggi razziali non furono così gravi".

echiesa
12-03-03, 17:41
Infatti, ci starebbe bene, lo dicevo apposta: via lombardi, un pò di fantasia, che vi abbiamo già dato un buon suggerimento. Aaa, fossi buono ad usare le immagini in internet
saluti
echiesa :fru

la_pergola2000
12-03-03, 17:55
accetto che tu abbia voluto fare del sarcasmo sui Savoia, ma quel tipo di sarcasmo come quello del manifesto del PRI di Milano, come ebbi a votare tempo fa, non può essere messo in giro quando nell'aria ci sono dei corvi che non aspettanoaltro che caricare il fucile.
L'estremismo che in questi giorni aleggia nel mondo è miniera d'oro per reclutare Killer e terroristi.
Così dai oggi dai domani si arriva a quello a cui non si vorrebbe arrivare, è forse un eccesso di saggezza e non sono io che mi ritiro dall'ironia, come potete ben vedere sul satirycon, ma c'è sempre un punto fermo da mettere nelle cose.
Caro paddy il tuo giudizio sui Savoia fa il paio con il mio quando cercavo di far capire tempo fa ai monaci mazziniani che era inopportuno raccogliere firme per bloccare il rientro dei Savoia, paventavo ciò per il semplice fatto che un referendum avrebbe evidenziato i monarchici ancora di più, visto il voto in parlamento.
Comunque "na manifestaziuncella doce doce" a Napoli ci starebbe bene lo stesso.
Rifiutare i soldi è sempre da gran signori, anche se dati in beneficienza, siccome la beneficienza per il rientro sa di codinismo perfetto hanno fatto bene le autorità napoletane a rifiutare.
Ciao a tutti, forze Eugenio dagli sotto, Oberdan fai onore al tuo nome.

kid
12-03-03, 18:14
Insomma non pensiamo mica che Paddy volesse istigare all'omicidio dei Savoia e tantomeno solleticare i nostri istinti trascorsi ! Qualche improperio può bastare.
Ma io sarei per ignorarli.
Purchè loro non si mettano a svolgere un ruolo attivo nella pubblica vita italiana, come ad esempio la loro adesione al pacifismo.
Noi repubblicani pacifisti non lo siamo mai stati.
Ci prudono le mani.

echiesa
12-03-03, 19:56
Caro lapergola, e dei Repubblicani di Carrara che negli anni '80 votarono a favore dell'erezione di un monumento a Gaetano Bresci e si beccarono pure la denuncia che ne pensi ??
saluti
echiesa:fru

la_pergola2000
12-03-03, 22:07
Non credo che paddy abbia voluto istigare qualcuno, e l'ho detto sopra.
Per Eugenio preferisco prendere denuncie, come ho già preso, per aver denunciato la malasanità, la malamministrazione dei trasporti, ecc. sempre archiviate dal gip.
Ecco come la penso.
Fraterni saluti.

mcandry
12-03-03, 23:28
Originally posted by echiesa
i Repubblicani di Carrara negli anni '80 votarono a favore dell'erezione di un monumento a Gaetano Bresci e si beccarono pure la denuncia

Io sarei stato daccordo ...

kid
13-03-03, 11:46
monumenti a Bresci e anche a quel povero cristo ammazzato da questo che torna.

Garibaldi
13-03-03, 11:56
Il monumento andrebbe eretto nell'isola di CAVALLO !!!
dalle parti della CORSICA, se non ricordo male !!!!!!!!!!!!

Alberich
13-03-03, 12:24
esattamente, nelle bocche di Bonifacio tra Corsica e Sardegna.

Paddy Garcia (POL)
14-03-03, 14:44
http://italy.indymedia.org/uploads/usabresci.jpgtawysz.jpg

Alberich
14-03-03, 15:05
INTERVISTA ALL'ADNKRONOS ALLA VIGILIA DEL RIENTRO A NAPOLI

(dall'inviato Velia Iacovino)


Ginevra, 14 mar - (Adnkronos) - ''Gli italiani abbiano fiducia nelle scelte del proprio Paese, mai come in questo momento cosi' rispettato a livello internazionale''. Alla vigilia dal rientro in Italia, a Napoli, il principe Vittorio Emanuele di Savoia, in una intervista esclusiva all'ADNKRONOS, interviene sulla crisi irachena, che, proprio in queste ore, e' al centro delle ultime frenetiche trattative diplomatiche in vista della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. ''Un organismo, l'Onu -aggiunge il principe- fondato oltre 50 anni fa per evitare i conflitti dopo la seconda guerra mondiale e alle cui risoluzioni bisogna affidarsi nella speranza che nel frattempo possano essere trovate alternative alla guerra''.


Ci verrebbe da chiedere al sig.Savoia chi è questo fantomatico Paese cui dobbiamo affidarci. E' forse un'entità trascendente dotata di autonoma capacità raziocinante? E' forse il governo, inteso come organo politico investito da Dio e con una precisa missione salvifico-finalistica? Caro sig. Savoia, la sua retorica da bigino del leviatano è proprio ridicola.

echiesa
14-03-03, 16:42
Originally posted by Paddy Garcia
http://italy.indymedia.org/uploads/usabresci.jpgtawysz.jpg

forse sarebbe meglio riproporre la mia poesiola

Stendiamo su presto
il rosso tappeto.
Apriamo la strada
al re Sottaceto.
E' bello, è gioviale,
non è materiale.
I soldi sudati
mangiando Saclà
lui stesso li dona
a chi non ne ha.
Su popolo vile,
vigliacca plebaglia,
non stare a magnare
l'infame brodaglia:
dè, corri veloce
al Conàd lì vicino
e segui l'esempio
del buon principino.
Ma quale Custoza
ma quale Unità.
La storia si onora
acquistando Saclà.
Tu vil mazziniano,
tu anarchico strano,
se vuoi ribellarti,
non serve sparare.
Un sedan biologico
or puoi comperare.
La stirpe rientra,
la storia è ripresa.
Su vieni felice
a fare la spesa.
E dentro lo stemma
li sopra il portone
non croce sabauda
ma un bel carotone

saluti
echiesa:fru

Paddy Garcia (POL)
14-03-03, 17:07
http://italy.indymedia.org/uploads/no_sacla.gif

nuvolarossa
15-03-03, 14:09
http://ilmattino.caltanet.it/img/logomat2.gif
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Minuto di silenzio

«Un minuto di silenzio in tutte le scuole d'Italia in tutti i luoghi di lavoro»: è quanto propone per oggi il Partito Repubblicano Italiano «in memoria degli italiani vittime delle rappresaglie dopo la fuga dell'8 settembre 1943 e, prima, delle leggi razziali».

la_pergola2000
16-03-03, 15:05
"na' manifestaziuncella doce doce non è stata fatta" ma all'arrivo dei Savoia a Napoli è andata in scena una sceneggiata.
Però questi signori Savoia un posto nello spettacolo, accanto alle letterine, non glielo leva nessuno.
Tempo fai sognavo di vederli sul lungolago di Como seduti in una panchina senza che nessuno li riconoscesse, ci stiamo arrivando.
mi dispiace per i monaci mazziniani che volevano evidenziarli a tutti i costi perfino con un referendum.

Alberich
16-03-03, 15:06
proprio sul lago di Como:(

la_pergola2000
16-03-03, 16:07
sul lago della diga del vajont va bene?

Alberich
16-03-03, 16:33
magari al Vajont no, ma non a casa mia, per favore.:K

la_pergola2000
16-03-03, 16:57
è vero la bellezza del lago di Como non deve esser goduta da certe persone.
Fraterni saluti.

G. Oberdan
17-03-03, 12:51
Li ho visti!!!!!!!!

Domenica mi trovavo a passare di fronte al Grand Hotel Vesuvio.
Pensavo di trovare una folla impressionante o per lo meno molte persone.
Invece vuoi per il cattivo tempo, vuoi perchè era sabato e la gente aveva meglio da fare, di fronte all'albergo c'erano una trentina di anziani signori (età minima 60) con il distintivo dei Savoia.
Non mancavano sul portone due guardie reali stile "Panteon" a Roma.
Ma non c'era nessuno.
Allora a me ed a un amico è venuta la curiosità (inutile negarlo) di vedere "il nostro re".
Dopo un buon quarto d'ora che aspettavamo (con io che mostravo al mio amico continuamente la tessera di quest'anno del partito in modo più che altro che la vedessero gli altri vecchiettini) esce Emanuele Filiberto e la madre.
Il padre no.
Pare fosse già uscito. Secondo una signora vicino a me (circa 60 anni) "Sua Maesta", cioè Vittorio Emanuele, "era rimasto amareggiato per il vile comportamento tenuto dai sudditi Napoletani."
Sui muri ho visto infatti tantissimi manifesti con scritto "Savoia, massacratori del popolo napoletano, traditori degli Italiani" manifesto controcorrente - Il foglio.
Chi fossero gli autori di questi manifesti non lo so.
Faccio notare che la signora di cui parlavo poco fa era del Nord. Non so di dove ma l'accento non era sicuramente settentrionale.
Ora l'impressione che ho avuto è che lì di Napoletani ce ne fossero pochissimi. Meno di dieci.
Sei giapponesi facevano le foto divertiti dalla scena.
Un signore canticchiava la marcia reale.
Rispondo canticchiando l'inno nazionale.
Emanuele Filiberto esce.
Saluta.
Qualche vecchietto intorpidito dal freddo (sul Vesuvio nevica e nevischia anche lì sul mare trasportata dal vento) saluta l'erede al trono.
Esce la regina.
Saluti più affettuosi, rumorosi e sentiti che al figlio.
Se ne vanno.
Me ne vado.
I vecchietti restano per quando il re tornerà.
Una signore con una fascia con lo stemma savoia al braccio e un basco militare che non faccio in tempo a vedere bene viene a chiedermi, prima che possa allontanarmi (io già pensavo che potessi avere delle noie per la tessera del Partito Repubblicano che sventolavo a destra e a manca fino a cinque minuti prima) viene a chiedere proprio a me se sapevo cosa aveva fatto la Juve.
Dico che ha vinto tre a zero con il Modena. Mi dice che lui è Juventino come tutti i monarchici, perchè quando morì il re fu l'unica squadra a mattersi il lutto al braccio. Dico che lo sapevo. Mi chiede se sono monarchico.
Rispondo: "No, Repubblicano".
Sorride. mi offre una gomma. Accetto e ci salutiamo.
Vado via veramente questa volta con il senso di aver visto una farsa per quanto riguarda il "re".
E con un senso di rispetto per tutti questi anziani signori, che hanno trovato la forza dopo 50 anni di andare a Napoli, sotto una pioggia torrenziale (io alla fine ero fradicio) per vedere il loro re.
Li rispetto perchè per loro il Re è il simbolo dell'Italia. Io non voglio il re, ma amo l'Italia.

Garibaldi
17-03-03, 15:37
grandissimo OBERDAN !!!!

echiesa
17-03-03, 19:08
La Domenica delle "Corriere"

Atto eroico a Napoli. Anziana Monarchica salvata da fervente Repubblicano: pace sociale o grave errore???

Il giorno 16 u.s. si è verificato a Napoli un episodio che la dice lunga sui rapporti fra mazziniani e casa Savoia.
Un fervente mazziniano, tale echiesa, di Carrara, a rischio della vita ha strappato da sicura morte, o quantomeno da sicura frattura scomposta, una anziana fedele di casa Savoia a Napoli per fare festa al re.
L’echiesa infatti si è slanciato nella porta girevole dell’Hotel napoletano dove era ospite per sottrarre l’anziana donna che , avendo sbagliato il verso, stava girando tipo trottola. Sarebbe sicuramente cascata per terra e la salute dell’anziana, già cagionevole di suo, ne sarebbe stata compromessa. L’echiesa a rischio della propria incolumità si è lanciato all’interno ed è riuscito a sottrarre l’anziana signora incolume, malgrado si fosse presa parecchie sportate in faccia.
Ascoltiamo le parole dell’interessato: “erano le 7 del mattino e mi trovavo nella Hall dell’Hotel di Napoli con colleghi arbitri in attesa che ci venissero a prendere per portarci alla palestra dove avremmo dovuto svolgere i nostri compiti di giudici di gara. Nella serata precedente avevo notato la presenza di sti puzzoni di savoiardi nell’albergo: gliene avevo dette quante ad un cane, con tutto il rispetto per il cane, auspicando lanciafiamme e brutte fini ( peraltro vicine data l’età avanzata di parecchi di loro, a parte una bella bionda giovane che mi sarei volentieri portata in camera), sotto gli occhi preoccupati e vigili dei portieri dell’albergo.
La mattina dopo una di costoro , data l’età, doveva aver preso la notte per il giorno, dato che alle 7 era già presente nella hall alla ricerca del suo gruppo. La mia innata perfidia mi ha suggerito di consigliarle di dirigersi verso la stazione , posta dinanzi all’albergo, dove , mentendo,le avevo detto di aver visto dirigersi alcuni componenti del gruppo.
La vecchia ha accettato il mio suggerimento e si è diretta verso l’uscita, dotata di porta girevole. Chiaramente, data l’età e, come tutti sappiamo, la scarsa presenza di spirito tipica dei tifosi Savoia, la signora è stata travolta dalla porta. Ora io speravo nel destino,ma non sotto i miei occhi. La vista della vegliarda travolta, mentre nei primi due giri mi ha provocato un certo senso di soddisfazione, al terzo ha risvegliato in me quel dannato senso di altruismo che mi rovina.
Quindi ha prevalso l’istinto ed a rischio della mia incolumità personale mi sono gettato fra le ante girevoli e l’ho sottratta ad una triste sorte. Quando m i sono accorto di quello che avevo fatto era ormai tardi, e la vecchia era lì di nuovo che chiedeva informazioni sul suo gruppo.
Dopo averla mandata in c..o molto educatamente, sono uscito perché nel frattempo era arrivato il mio pulmino. I miei colleghi arbitri ridevano come matti e mi dicevano “ hai salvato la vecchia!!!!”.

D: signor echiesa, come si sente adesso??

R. Insomma, un po’ mi sono pentito, ma tutto considerato penso di aver fatto bene, dato che l’incidente avrebbe bloccato la porta e avrebbe provocato ritardo all’inizio delle partite.

D: se le ricapitasse, che farebbe??

R: se avessi tanto tempo da perdere la farei girare ancora di più, oppure potrei accompagnarla sino fuori l’albergo e dirigerla verso la stazione nel traffico di Napoli. Non ci avevo pensato al momento, mi spiace, si vede che non sono adatto al crimine.

Saluti
echiesa

:fru

kid
17-03-03, 19:24
degno della "piccola vedetta lombarda", il valoroso papero repubblicano. Credo che la cosa sarà riferita in alto e Vittorio Emanuele, commosso, vorrà insignirti di qualche preziosa e autorevole onorificenza sabauda, che tu potrai sfoggiare con orgoglio nelle vie di Carrara, nota città filomonarchica. Bravo, te la meriti proprio. Ecco il tuo nuovo avatar: merito l'onoroficenza di casa Savoia. Evviva. Quanto ce ne sta di lavoro per i probiviri. Forse ti conviene chiedere l'espulsione automatica, vedrai che nel rinascente partito monarchico ti accolgono ad ali aperte, paperotto. :D

echiesa
17-03-03, 19:27
Mettici anche te :mad: :mad: Già sono contrito abbastanza!!!!!
saluti
echiesa:fru

kid
17-03-03, 19:28
che neanche i Savoia sono tornati che tu già sei loro benemerito! :D

echiesa
17-03-03, 19:36
Si, è vero, poteri aspirare a qualche onoreficenza, un piccolo ducato con servi, vigne campi e giovani contadinelle prone. Ma no, lasciamo stare, sono un tipo modesto, mi accontenterei delle contadinelle prone.
saluti
echiesa:fru

kid
17-03-03, 19:42
il papero è modesto, o piuttosto, perverso? Umh....

CESARE BECCARIA
17-03-03, 19:55
ARRIVANO I SAVOIA!
A NAPOLI BASTANO 3 DISOCCUPATI PER BLOCCARE LA CITTA'

la_pergola2000
17-03-03, 22:16
Propongo un comitato per far avere a echiesa il collare dell'Annunziata,
pensate echiesa cugino del re!!!!!!!!!

domani chiederemo udienza ah! ah ! ah !

Ho detto collare dell'Annunziata e non Presidente Rai Annunziata.

Mi sa che 'ste gite degli arbitri ti fanno male, prima assessore fascisti, oggi monarchiche puzzolenti, Echiesa fatti del male! fatti del male!! continua nella tuo girovagare.
A proposito il comitato ha messo in palio un premio per la regina d'Inghilterra o eredi femmine (femmine e gli uomini che l'hanno godute sanno che femmine sono), chi riuscirà a fumare una sigaretta e lasciare la cenere tutta intera, avrà diritto di passare un notte con la regina d'inghilterra o sue eredi femmine.

Prova echiesa chissà da cugino dei savoia potrai passare a produrre eredi dinastici.

la_pergola2000
17-03-03, 22:18
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//LOGOFORUM03BIG.GIF

a proposito non sei più mio fratello?
Preferisci fare il cugino del re?
ciao ingrato.

Roberto (POL)
29-04-03, 23:12
da www.dsonline.it

28 Aprile 2003

di Giorgio Frasca Polara

Le servili cortesie del console generale d’Italia a Ginevra nei confronti dei signori Savoia? Quisquilie e pinzillacchere, avrebbe detto il pur monarchico Totò se avesse appreso come e quanto tengono questi signori al loro ben gonfio portafoglio. Sapevamo che il signor Vittorio Emanuele non considera del tutto chiuso il contenzioso patrimoniale con la Repubblica italiana sui cespiti a suo tempo confiscati (ricordiamo che il terzo comma, ancora e sempre in vigore, della XIII disposizione transitoria della Costituzione ha stabilito che “i beni, esistenti nel territorio nazionale, degli ex re di casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi sono avocati allo Stato. I trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi che siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946 sono nulli”). Sapevamo anche che i legali dei signori Savoia intendono proporre – proprio per scavalcare spirito e lettera della disposizione costituzionale – una sottile distinzione tra i beni dello stato sabaudo e quelli della famiglia Savoia: gioielli a chili, grandiosa Villa Ada, eccetera.

Non sapevamo invece, e lo apprendiamo da Massimo Riva, che ne ha scritto (nel silenzio generale, e tale rimasto anche dopo la sua denuncia: per questo ne scriviamo anche noi) sull’ “Espresso”, che la commozione del signor Vittorio Emanuele nel rivedere l’Italia non è giunta né giunge né giungerà mai al punto di trasferirvi, insieme alla persona sua e dei familiari, anche il domicilio fiscale. Insomma, una cosa è rimettere un piede sul patrio suol, ma un’altra è lasciare ben fermo l’altro piede – quello fiscale – in Svizzera per non esser costretto a diventare soggetto dell’erario repubblicano. Insomma, i ricordi e le emozioni sono una cosa, e un’altra sono i soldi fatti, che so?, con le intermediazioni di armi.

Non fa quindi una grinza la frecciata polemica rivolta da Massimo Riva anche alla sinistra parlamentare che, nel dichiarare “esaurito” quel primo comma della XIII disposizione che vietava l’ingresso dei Savoia maschi, non ha posto almeno la condizione che il ritorno degli eredi Savoia in Italia non fosse a mezzo servizio, ovvero col piede fiscale prudentemente altrove.

P.S. Tra gli argomenti usati per riaprire le frontiere ai Savoia si sostenne che il divieto al ritorno era ormai insostenibile perché contrario alle norme comunitarie sulla libera circolazione dei cittadini. Giusto. Peccato che il domicilio fiscale dei signori Savoia sia in Svizzera, un paese che notoriamente non fa parte dell’Ue, e ostinatamente non vuole farne parte.

**********

Saluti

R.

Garibaldi
12-05-03, 10:05
Roberto, salve !!!
E' proprio vero, questa ostinazione svizzera la si e' vista anche in occasione recente !!!!!
Comunque noi repubblicani ci piangiamo sempre addosso !!1
Ci lamentiamo della monarchia, facciamo referendum del piffero su questo 111!!! e poi sulla cioccolata svizzera e sugli orologi a cucu' stiamo zitti come gufi !!!!!!
Secondo me e' molto piu' pericolosa la svizzera che la monarchia !!!!
d'altronde e' la prima che difende e protegge la seconda e non viceversa !!!!!

nuvolarossa
07-10-04, 11:15
Vittorio Emanuele: riunirei Italia


(ANSA) - ROMA, 6 OTT - Sulle riforme costituzionali all'esame in Parlamento arriva il commento di Vittorio Emanuele di Savoia che vorrebbe riunire ancora l'Italia. 'Io la vorrei riunire di nuovo - ha detto - L'unione fa la forza. Noi siamo il miglior popolo del mondo, la piu' bella gente del mondo se siamo uniti, senno' no'.
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/ZEROFINEFAVOLA.mid

brunik
07-10-04, 11:43
http://nelly.johnson.free.fr/Verdi/VivaVerdi.gif
Viva Vittorio Emanuele Re D'Italia

nuvolarossa
08-10-04, 18:19
Il dibattito sulle Riforme/La questione inerente agli articoli 87 e 88 della Costituzione

La Malfa richiede all'Aula una pausa di riflessione

Continua alla Camera l'esame del testo di riforma costituzionale proposto dalla maggioranza. In merito all'articolo 87 (22) della Costituzione vigente, relativo alle funzioni del Capo dello Stato, il presidente del gruppo dei Ds, onorevole Luciano Violante, ha sollevato un'obiezione di merito, ripresa dall'onorevole La Malfa nell'intervento che riproduciamo, e poi raccolta dal presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Donato Bruno. Di seguito riproduciamo anche l'intervento del presidente del Pri, nella discussione sull'articolo 88 (23), in cui si invitano i colleghi della maggioranza a compiere uno sforzo per rinviare la discussione sulla formazione delle leggi e la forma dello Stato e del governo (gli interventi riprodotti sono del 7 ottobre 2004).

Signor Presidente, avevo chiesto per tempo la parola su questo tema, prima degli interventi degli onorevoli Violante e Spini, perché volevo rivolgermi al relatore Bruno.

Naturalmente - e me ne dolgo - non ho predisposto un emendamento su questo punto ma, onorevole Bruno, non farei una questione politica su tale aspetto, ma ne farei una questione lessicale. Mi pare chiaro cosa voglia intendere il testo che vogliamo approvare: abbiamo definito una struttura della Repubblica di carattere federale e vi è un Presidente della Repubblica che rappresenta l'unità dello Stato federale italiano. Ma, nello scrivere tale formula, nel primo comma dell'articolo 87, stabiliamo che il Capo dello Stato rappresenta l'unità federale della nazione.

Se la parola "unità" è accompagnata da un aggettivo, è chiaro che tale aggettivo la qualifica dal punto di vista lessicale. Evidentemente, l'unità federale deve essere diversa dall'unità.

In questa espressione, però, la funzione del Capo dello Stato sarebbe differente rispetto a quella risultante dalla espressione "unità della Repubblica costituita in forma federale". Quindi, la questione sollevata dall'onorevole Violante - ripeto che l'avrei sollevata io stesso e non solo dopo il suo intervento, in quanto avevo chiesto la parola in anticipo - a mio avviso richiede una riflessione o un chiarimento.

Vorrei essere tranquillizzato sul fatto che scrivendo "l'unità federale" non finiamo per indicare qualcosa di diverso da quello che avremmo scritto usando l'espressione "unità della Repubblica federale italiana" o "unità della nazione italiana, organizzata in forma federale". Qualora non ricevessi una risposta adeguata, non mi sentirei di votare contro un emendamento soppressivo. Pertanto, mi asterrei o voterei favorevolmente, in base alle reazioni.

Per questo motivo sono intervenuto in questa fase del dibattito. Vorrei pregare il presidente Bruno di dedicare un po' di attenzione a questo aspetto e dare una risposta. Le sensibilità cui si richiama l'onorevole Violante esistono, ovviamente, in tutti i gruppi della Camera. Mi rivolgo, ad esempio, anche all'onorevole Anedda. Esistono gruppi politici per i quali questi temi sono certamente di grande importanza.

Segue l'intervento sull'articolo 23.

Signor Presidente, stiamo certamente dibattendo uno dei punti fondamentali del complesso progetto di riforma costituzionale in esame.

Come ho già avuto modo di affermare in questa sede, mentre ritengo che le norme sul Titolo V della Costituzione, sul cosiddetto federalismo, siano state il frutto di un'elaborazione sufficientemente adeguata, sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista tecnico, sul tema della forma di governo (e dunque del primo ministro e del Presidente della Repubblica) e del procedimento legislativo, che non a caso è stato accantonato, l'elaborazione politica e l'elaborazione tecnica non sono ancora, a mio avviso, pervenute ad una conclusione soddisfacente.

Mi limito pertanto ad annunziare, in linea generale, che non voterò a favore della formulazione proposta, pur con le modificazioni che verranno introdotte dalla maggioranza. Come ha sottolineato l'onorevole Tabacci, con un intervento che condivido, dobbiamo chiarire, sia nella maggioranza sia nell'opposizione, quale sistema politico intendiamo costruire.

Sono lieto che sia stato eliminato il "mostro" costituito dal capo dell'opposizione, che avevo concorso, insieme ad altri colleghi, a segnalare. Quel mostro era figlio di una volontà, presente nel nostro paese, di creare a tutti i costi un bipartitismo. Ho letto oggi una curiosa intervista dell'onorevole D'Alema, che, polemizzando con un altro esponente del suo schieramento, afferma: ha un residuo di proporzionalismo.

A me sembra che tale esponente politico abbia più buonsenso dell'onorevole D'Alema. Il desiderio di collassare la vita politica di un paese in due schieramenti, l'uno di estrema destra e l'altro di estrema sinistra (o comunque costretti sempre a combattere), costituisce un errore profondo.

Nell'articolo 94 della Costituzione sarà inserita una norma che stabilisce, addirittura, che se il Presidente del Consiglio perde parte della sua maggioranza e la fiducia gli viene votata da una parte dell'opposizione, questo sarà motivo sufficiente per lo scioglimento delle Camere. Ma se nella Costituzione fosse prevalsa un norma simile, l'onorevole D'Alema, in occasione dell'intervento militare in Kosovo, invece di avere una maggioranza parlamentare che autorizzava l'invio dei militari nell'area, avrebbe visto sciolte le Camere proprio nel momento in cui parte della sua maggioranza votava contro la decisione del Governo e parte dell'opposizione votava a favore! Ma questa non è materia sulla quale il Parlamento italiano ha sviluppato una posizione matura. Invito i colleghi della maggioranza a compiere uno sforzo nel tentativo di rinviare l'esame dei capitoli che riguardano la formazione delle leggi e la forma di Stato e di Governo. Non sono temi maturi nella coscienza di questo Parlamento e danno luogo ad una Costituzione difficilmente gestibile o difendibile. Se ciò non sarà possibile, evidentemente manifesterò la mia opinione sui singoli emendamenti ma certamente non potrò votare a favore di questo progetto.

nuvolarossa
01-01-05, 14:12
CIAMPI CITA MAZZINI: 'LA PATRIA E' LA COSCIENZA DELLA PATRIA'

31/12/2004 - 23/50
Libri e simboli ispirati a patriota su scrivania Presidente

Roma, 31 dic. (Apcom) - Una frase di Mazzini citata per spiegare cosa sia l'idea di Patria, il busto bronzeo del patriota risorgimentale in bella vista, vicino alla scrivania del Presidente, e una raccolta di alcuni volumi delle sue opere, tra cui le lettere dei familiari e la storica edizione datata 1946 con gli "Scritti scelti" a cura di Luigi Salvatorelli. E' la figura di Giuseppe Mazzini, di cui si celebra nel 2005 il bicentenario, a ricorrere più volte, nelle parole e nelle immagini, nel discorso di fine anno del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

L'amore per la Patria, senza retorica, è un concetto sul quale il Capo dello Stato insiste perché "oggi ci sentiamo Europei, ma anche orgogliosamente Italiani. Da tempo non era così forte l'attaccamento dei cittadini, in ogni parte d'Italia, ai simboli della nostra Nazione: il Tricolore, l'Inno risorgimentale di Mameli, la Costituzione". Riassumendo le tappe dei suoi viaggi, Ciampi ha osservato che "ovunque, dalle Alpi alla Sicilia, sento presente e crescente un forte patriottismo. Ad esso ho dato espressione, e ho trovato immediata, spontanea rispondenza". Poi la citazione: "Ha scritto Giuseppe Mazzini, di lui ricorre nel 2005 il bicentenario - ha aggiunto Ciampi -: 'la Patria è, prima di ogni altra cosa, la coscienza della Patria'".

copyright @ 2005 APCOM

Garibaldi
03-01-05, 11:42
Ascoltando il discorso di fine anno di Ciampi mi ha fatto piacere vedere il bella mostra alcune immagini iconografiche di Mazzini e il richiamo del Presidente alle due ricorrenze, quella mazziniana del bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini e quella del sessantesimo della Liberazione, quasi a saldare tra loro lo spirito unitario e il sentimento patriottico, il Risorgimento e la lotta di liberazione dal nazi-fascismo.
Bellissimo il libro messo in bella mostra con la faccia di Mazzini, grazie Presidente di questo !!!!
Sul piano della laicizzazione dello Stato, sulla sconfitta cioe' di quel modo fascistico di fare politica, c'e ancora molto, moltissimo da costruire, nel nostro paese, basta guardare il brutto gesto di quel muratore mantovano che la notte di Capodanno ha colpito il premier con il treppiede della sua macchina fotografica in piazza Navona a Roma, a testimonianza dell''insegnamento avuto in questi anni dalla sinistra-nera italica"!!!! scarsa di programmi e di idee ma "macchina da guerra" per scagliare l'opinone pubblica contro gli avversari usando solo il livore e l'odio, proprio come facevano le squadracce fasciste, anche loro rivoluzionarie di sinistra!!!!!

nuvolarossa
11-02-06, 00:39
Impegno della Consulta
Il ruolo altissimo e di difficile profilo a cui è chiamata la Corte

Non è un caso che la tradizionale conferenza stampa con cui il Presidente della Corte costituzionale, Prof. Annibale Marini, ha inaugurato il nuovo anno di lavori della Consulta, tracciando il bilancio di quello appena decorso, sia iniziata con un ringraziamento agli organi di informazione. Essi, secondo le parole del Presidente, meritano gratitudine per la continua attenzione all'attività della Corte costituzionale e per il contributo che, in tal modo, "danno al radicamento nella coscienza degli italiani di quella legalità costituzionale sulla quale riposa il sistema democratico del nostro Paese". Parole forti. Parole d'altri tempi, verrebbe da dire. Riconoscere alla stampa una funzione di pedagogia democratica, assegnarle il ruolo nobile di catalizzatore della legalità democratica nella coscienza dei cittadini di questo Paese e, dunque, accreditarla di un apporto pregiato alla crescita del sistema democratico, è ascoltare "qualcosa di nuovo, anzi d'antico": soprattutto, in un Paese che si lacera, ogni giorno di più, tra i sussurri dei veleni e le grida della denigrazione e che si svilisce sempre più nella partigianeria, diluendo in essa la funzione dell'opinione. E non è un caso, appunto, che questo riconoscimento - che è al tempo stesso un forte sprone - provenga dal piano nobile delle istituzioni dello Stato: da quel Giudice delle leggi che è autentico, quanto discreto ed equilibrato custode della Carta costituzionale e, quindi, del sistema democratico di questo Paese. La Corte, nell'odierna temperie politico - istituzionale, è chiamata ad un ruolo di altissimo, difficile profilo: preservare il sistema dei valori fondanti del Paese modellati nella Carta del '48, ma senza antistoriche chiusure al dinamismo di questi valori, alla loro attualizzazione, alla loro crescita nella storia. Ciò significa piena consapevolezza che il futuro della dignità dei diritti si gioca nelle architetture costituzionali sopranazionali, nella realtà dell'Unione europea, almeno quanto nella specificità e concretezza dei contesti locali, vale a dire nel livello delle autonomie locali. Come ha acutamente ricordato il suo Presidente, la Corte è chiamata a salvaguardare l'identità della Costituzione italiana "senza chiudere le porte che danno verso l'esterno, ma anzi aprendole", così realizzando un dialogo fecondo con interlocutori istituzionali inesistenti fino a qualche decennio fa: le "Corti" europee (quella di Lussemburgo; quella di Strasburgo) da un lato; le Regioni, nel vertice opposto. Si tratta di un impegno assai gravoso e delicato, che cade, peraltro, in un momento assai significativo: la cerimonia inaugurale di quest'anno, infatti, ha anche aperto le celebrazioni del cinquantenario dell'attività della Corte, iniziata nei primi mesi del 1956. E, come una signora cresciuta nel fascino fino ad una bellezza matura, la Corte ha fatto crescere, in questo difficile Paese, il quoziente di democrazia: traducendo, dalla Carta, l'effettività dei diritti fondamentali; rendendo storica e concreta l'ampiezza programmatica dei valori condivisi in Costituzione; rendendo sempre moderno ed attuale il progetto di Stato e di dignità dei suoi cittadini pensato dai Costituenti. Oggi, la sfida è ancora più faticosa. Contro le fughe in avanti di una devoluzione esasperata, la Consulta è chiamata a spendere tutto il suo maturo equilibrio per preservare la forma-Stato dall'atomismo irragionevole: perché l'autonomia locale - sacrosanta - è cosa assai diversa dagli egoismi localistici esasperati. E contro la tentazione di chiudere diritti e garanzie nell'ambito dei confini nazionali, la Corte è chiamata ad aprire il diritto alla dimensione europea, che ne è il suo unico, possibile orizzonte. Per questo il mondo politico dovrebbe prendere, formalmente, un solenne impegno: nessuno - né maggioranza, né opposizione - tocchi la Corte. Nessuno la coinvolga nella bagarre della polemica politica, nessuno tenti di conquistarla, ma tutti la rispettino, come un prezioso bene comune: essa, come la piazza del Quirinale su cui si affaccia, è patrimonio di tutti noi italiani.

Roma, 10 febbraio 2006