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Visualizza Versione Completa : Quando la morte ti colpisce alle spalle



pensiero
30-08-04, 17:22
Ho trascorso il fine settimana in montagna era un pò che non ci andavo nel mio adorato Altopiano.....è sempre bello, e ci torno volentieri quando posso e quando soprattutto in casa non c'è nessuno.....così ho fatto sabato.....arrivata nel tardo pomeriggio son rimasta senza fiato nel vedere la siepe di piracantha quanto era bella, sproporzionata, questo si, visto che manca la mano del giardinieri ma bellissima piena di palline che tra qualche giorno saranno colorate che è na meraviglia.....messa la macchina in garage ho fatto quei pochi scalini che mi portano al cancelletto di casa.....non era poi così sporco davanti....tanto per intenderci il piazzale dove ho postato anche le foto lo scorso anno in occasione di una festa, solo qualche contenitore di plastica segno che qualcuno ha dato da mangiare a qualche gattino e poi è volato via, e di molte foglie, queste si...la betulla enorme si sta spogliando, ma per il resto tutto okkey....aperto il portoncino di casa una temperatura quasi fredda mi accoglie....è sempre così...quando lasci chiuso per qualche mese e fuori fa caldo lì fa sempre fresco.....apro dapertutto e ritorno fuori.......all'improvviso in lontananza, ma non molto vedo una figura che cammina lentamente.....sarà qualche turista anziano, penso tra me e me....man mano che si avvicina comincio a riconoscere il suo modo di fare e anche la sua fisionomia.....un freddo glaciale mi ha colta improvvisamente...no..non può essere mi son detta...è impossibile, l'ho lasciato qualche mese fa e seppur un pò sofferente stava bene e niente lasciava presagiere l'avrei trovato in quelle condizioni.
Dove abito io è una palazzina fatta in maniera particolare ci sono 5 appartamenti, il nostro è l'unico con l'entrata indipendente, il piazzale davanti e il giardino intorno, fuori sul piazzale guardando verso l'alto ci sono delle abitazioni, in una di queste ci abitanto due miei amici un fratello e una sorella, Luca e Angela ...la persona a cui faccio riferimento è il loro papà, Mauro....non credo abbia più di 50/55 anni gran lavoratore.....circa un anno fa gli hanno trovato un tumore mi pare alla gola, ha subito un'operazione grandissima, pareva fosse andato tutto bene..invece.....più si avvicina più tento di trovare una parola per salutarlo ma non ci riesco.....io poi che per il male non so per quale motivo ma mi immedesimo così tanto che mi sembra di sentirlo anche io.....come arriva alla sua ringhiera, mi sforzo di riprendermi e lo saluto :"ciao Mauro...allora come va? ci sono funghi?" mi rendo subito conto della cretinata ma altre parole non riuscivo a trovare....la risposta fu un solo cenno negativo con la testa.....mi girò le spalle e lentamente se ne andò....con infinita tristezza rientrai in casa mi sedetti nella sedia a dondolo che c'è davanti al camino e cominciai a ritornare indietro nel tempo...fu lui che mi convinse a mettere per la prima volta li sci ai piedi, lui mi portò giù dalle piste sopra i suoi sci per farmi vincere la paura....e sempre lui mi ha consigliato i tipoi di sci da acquistare, come fare le curve, come cadere......ho visto poche ore di maestro....il mio maestro era lui.....ed è sempre lui quello che per la prima volta mi ha portato nell'immensa distesa della Marcesina a cercar funghi....lui mi ha fatto provare le prime emozioni alla vista dei porcini nascosti sotti gli aghi di pino, guarda....guarda bene diceva lì' ce n'è uno....ma io guardavo e non vedevo niente, invece miracolosamente lui sfregava leggermente via il terriccio e gli agli e compariva il porcino....lui dalla forma del terreno li vedeva, poi ho imparato anch'io eh!!!!non sempre ero fortunata, ma spesso quando vedevo una curvetta il più delle volte sotto c'era il porcinello......mi risveglia dai ricordi la voce di Angela che chiama la sua mamma, esco velocemente e la chiamo......ho visto il tuo papà e son rimasta sconvolta, dimmi come sta? è finita, mi risponde....non mangia niente si sta lasciando andare, vuol farla finita e noi siamo impotenti davanti a questo....gli chiedo di Luca un ragazzo che i suoi pensieri li ha sempre dati....Luca cerca di assecondate papà il più possibile e di aiutarlo, ma anche lui non sa cosa fare...non servono nè amici nè parenti se lui non ha più voglia di vivere.....con le lacrime agli occhi se ne va....io non ho il coraggio di raggiungerla.....
Non lo so quanto tempo gli resta a Mauro......a me resta solo il vuoto dentro e l'imbarazzo di uscire dal portoncino per paura di rivederlo.....è uno di quei momenti in cui io, da cattolica credente non praticante, mi pongo il dubbio sulla Sua esistenza......se Tu ci fossi veramente certe cose non dovresti permetterle.

pensiero
30-08-04, 17:32
mi scuso per gli errori che ci sono, ma l'ho scritto tutto d'un fiato , non so se rileggendo per correggere avrei avuto il coraggio di lasciarlo..... i nomi per mia scelta, li ho messi a caso

Dreyer
30-08-04, 18:47
Pensiero, scusa un poco: tu accetti il bene che ti viene da Dio?:)

pensiero
30-08-04, 19:11
Originally posted by Dreyer
Pensiero, scusa un poco: tu accetti il bene che ti viene da Dio?:)

io per la verità subisco "quello che viene"
ma poi Dio non dovrebbe rappresentare il bene?

Dreyer
30-08-04, 19:58
Originally posted by pensiero
io per la verità subisco "quello che viene"
ma poi Dio non dovrebbe rappresentare il bene?

Nella Bibbia, Giobbe era piagato e infermo, e gli mancava pochissimo alla morte dopo aver perduto i figli e tutti i beni; era così mal messo che, avendo la lebbra, stava su un cumulo di rifiuti fuori città, la gente lo evitava e i cani venivano a leccargli le piaghe.
Eppure Giobbe non si lamenta mai e non impreca contro Dio.
Orbene, ad un certo momento la moglie gli si avvicina e gli dice che a questo punto dovrebeb desiderare di morire, e che Dio lo ha abbandonato:

"Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?»" (Giobbe 2:10)

E prima ancora, quando gli erano morti i figli perchè la casa era crollata loro addosso, invece di lamentarsi aveva detto:
«Nudo sono uscito dal grembo di mia madre, e nudo tornerò in grembo alla terra; il SIGNORE ha dato, il SIGNORE ha tolto; sia benedetto il nome del SIGNORE». (Giobbe 1:21)

Ora, è giusto provare dolore per queste cose che ci colpiscono e che fanno soffrire; ma un cristiano si ricorda sempre le parole sopra riportate: ringraziamo Dio quando otteniamo cose e momenti belli, non dobbiamo ora maledirlo perchè sta per lasciare questo mondo.

Gesù dice: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» (Giovanni 11, 25-26)

La domanda è per te.
Se tu credi che siamo di passaggio su questo mondo e che ci aspetta la felicità eterna, asciugati le lacrime e- invece che lamentarti con Dio chiedendoti il perchè- ringrazia Dio per tutti i bellissimi momenti di vita che hai passato con Mauro.
E così anche lui ringrazi Dio per tutte le belle cose che tu sicuramente gli hai trasmesso in questi anni insieme.

:) :) :)

Il_Grigio
30-08-04, 20:00
Originally posted by pensiero
mi scuso per gli errori che ci sono, ma l'ho scritto tutto d'un fiato , non so se rileggendo per correggere avrei avuto il coraggio di lasciarlo.

Dopo ci si sente meglio, svuotati ma più leggeri....
;)

pensiero
30-08-04, 21:58
Originally posted by Dreyer


La domanda è per te.
Se tu credi che siamo di passaggio su questo mondo e che ci aspetta la felicità eterna, asciugati le lacrime e- invece che lamentarti con Dio chiedendoti il perchè- ringrazia Dio per tutti i bellissimi momenti di vita che hai passato con Mauro.
E così anche lui ringrazi Dio per tutte le belle cose che tu sicuramente gli hai trasmesso in questi anni insieme.

:) :) :)

Io non sono sicura di credere che un domani ci aspetti la felicità eterna, per quanto mi riguarda potrei anche finire all'inferno chissà mai....e poi se Dio è così ingiusto nella vita terrena, potrebbe esserlo anche in quella in cielo.....

pensiero
30-08-04, 22:00
Originally posted by Il_Grigio
Dopo ci si sente meglio, svuotati ma più leggeri....
;)


è vero come mi è venuta in mente la cosa in un battibaleno senza neanche rendermi conto se verbi o aggettivi fossero giusti l'ho buttato giù e così l'ho lasciato

Dreyer
30-08-04, 22:30
Originally posted by pensiero
Io non sono sicura di credere che un domani ci aspetti la felicità eterna, per quanto mi riguarda potrei anche finire all'inferno chissà mai....e poi se Dio è così ingiusto nella vita terrena, potrebbe esserlo anche in quella in cielo.....

che ti posso dire?

sicuramente all'inferno- creato per il diavolo e i suoi angeli- ci va chi rifiuta di riconoscere l'opera della redenzione di Gesù, e ci si va deliberatamente.

Chi sei tu per dire cosa è giusto e cosa non è giusto a Dio? forse che i concetti di giusto e sbagliato li hai creati tu? e tu forse sei eterna come Dio da poter vedere nei tempi e sapere se ciò che sta succedendo è giusto o meno?

Dio non è mai ingiusto: poichè Egli è il bene assoluto e infinito, Egli non può nè commettere nè pensare il male, e quindi l'ingiustizia.

In Cielo c'è per chi ama Dio la felicità eterna, all'inferno c'è solo sofferenza che autodistrugge...all'inferno ci si piange addosso senza cconsolazione, perchè solo Dio è consolazione e l'inferno è privo della Sua presenza.

"Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e tutto tremante, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che debbo fare per essere salvato?» Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia». (Atti 16, 29-31)

La dannazione o la felicità eterna li prepariamo adesso...scegli bene.;)

pensiero
30-08-04, 23:03
Originally posted by Dreyer
che ti posso dire?



La dannazione o la felicità eterna li prepariamo adesso...scegli bene.;)


non sentivo di certo il bisogno di una lezione di teologia, comunque grazie lo stesso....perplessità e dubbi rimangono invariati...spero solo che Dio in futuro tolga un pò a chi di felicità ne ha troppa e ne passi un pò a chi ne ha di meno e soffre....ma forse è chiedere troppo...chi sono io per farlo:rolleyes: :rolleyes:

lsu
30-08-04, 23:55
Originally posted by pensiero
Ho trascorso il fine settimana in montagna era un pò che non ci andavo nel mio adorato Altopiano.....è sempre bello, e ci torno volentieri quando posso e quando soprattutto in casa non c'è nessuno.....così ho fatto sabato.....arrivata nel tardo pomeriggio son rimasta senza fiato nel vedere la siepe di piracantha quanto era bella, sproporzionata, questo si, visto che manca la mano del giardinieri ma bellissima piena di palline che tra qualche giorno saranno colorate che è na meraviglia.....messa la macchina in garage ho fatto quei pochi scalini che mi portano al cancelletto di casa.....non era poi così sporco davanti....tanto per intenderci il piazzale dove ho postato anche le foto lo scorso anno in occasione di una festa, solo qualche contenitore di plastica segno che qualcuno ha dato da mangiare a qualche gattino e poi è volato via, e di molte foglie, queste si...la betulla enorme si sta spogliando, ma per il resto tutto okkey....aperto il portoncino di casa una temperatura quasi fredda mi accoglie....è sempre così...quando lasci chiuso per qualche mese e fuori fa caldo lì fa sempre fresco.....apro dapertutto e ritorno fuori.......all'improvviso in lontananza, ma non molto vedo una figura che cammina lentamente.....sarà qualche turista anziano, penso tra me e me....man mano che si avvicina comincio a riconoscere il suo modo di fare e anche la sua fisionomia.....un freddo glaciale mi ha colta improvvisamente...no..non può essere mi son detta...è impossibile, l'ho lasciato qualche mese fa e seppur un pò sofferente stava bene e niente lasciava presagiere l'avrei trovato in quelle condizioni.
Dove abito io è una palazzina fatta in maniera particolare ci sono 5 appartamenti, il nostro è l'unico con l'entrata indipendente, il piazzale davanti e il giardino intorno, fuori sul piazzale guardando verso l'alto ci sono delle abitazioni, in una di queste ci abitanto due miei amici un fratello e una sorella, Luca e Angela ...la persona a cui faccio riferimento è il loro papà, Mauro....non credo abbia più di 50/55 anni gran lavoratore.....circa un anno fa gli hanno trovato un tumore mi pare alla gola, ha subito un'operazione grandissima, pareva fosse andato tutto bene..invece.....più si avvicina più tento di trovare una parola per salutarlo ma non ci riesco.....io poi che per il male non so per quale motivo ma mi immedesimo così tanto che mi sembra di sentirlo anche io.....come arriva alla sua ringhiera, mi sforzo di riprendermi e lo saluto :"ciao Mauro...allora come va? ci sono funghi?" mi rendo subito conto della cretinata ma altre parole non riuscivo a trovare....la risposta fu un solo cenno negativo con la testa.....mi girò le spalle e lentamente se ne andò....con infinita tristezza rientrai in casa mi sedetti nella sedia a dondolo che c'è davanti al camino e cominciai a ritornare indietro nel tempo...fu lui che mi convinse a mettere per la prima volta li sci ai piedi, lui mi portò giù dalle piste sopra i suoi sci per farmi vincere la paura....e sempre lui mi ha consigliato i tipoi di sci da acquistare, come fare le curve, come cadere......ho visto poche ore di maestro....il mio maestro era lui.....ed è sempre lui quello che per la prima volta mi ha portato nell'immensa distesa della Marcesina a cercar funghi....lui mi ha fatto provare le prime emozioni alla vista dei porcini nascosti sotti gli aghi di pino, guarda....guarda bene diceva lì' ce n'è uno....ma io guardavo e non vedevo niente, invece miracolosamente lui sfregava leggermente via il terriccio e gli agli e compariva il porcino....lui dalla forma del terreno li vedeva, poi ho imparato anch'io eh!!!!non sempre ero fortunata, ma spesso quando vedevo una curvetta il più delle volte sotto c'era il porcinello......mi risveglia dai ricordi la voce di Angela che chiama la sua mamma, esco velocemente e la chiamo......ho visto il tuo papà e son rimasta sconvolta, dimmi come sta? è finita, mi risponde....non mangia niente si sta lasciando andare, vuol farla finita e noi siamo impotenti davanti a questo....gli chiedo di Luca un ragazzo che i suoi pensieri li ha sempre dati....Luca cerca di assecondate papà il più possibile e di aiutarlo, ma anche lui non sa cosa fare...non servono nè amici nè parenti se lui non ha più voglia di vivere.....con le lacrime agli occhi se ne va....io non ho il coraggio di raggiungerla.....
Non lo so quanto tempo gli resta a Mauro......a me resta solo il vuoto dentro e l'imbarazzo di uscire dal portoncino per paura di rivederlo.....è uno di quei momenti in cui io, da cattolica credente non praticante, mi pongo il dubbio sulla Sua esistenza......se Tu ci fossi veramente certe cose non dovresti permetterle.

Non è necessario correggerlo, il messaggio è giusto che rimanga così, intenso e spontaneo.
Martedì scorso è morta Tina. Era una grande amica di mia nonna, si consideravano sorelle. Erano vicine di casa, fino a quando è mancata mia nonna ed è quindi diventata vicina di casa dei miei genitori, trasferitisi.
Era una persona buonissima, generosa, sembra retorico dirlo ora, e piena di allegria. Oltre un anno fa le hanno trovato alcuni tumori, stomaco, intestino e, credo, pancreas.
Si è sottoposta a cure durissime, anche se i medici non davano speranze di guarigione piena.
Intanto è nata Giulia, la sua prima nipotina. Questo l'ha spinta a cercare tenacemente, più di prima, di farcela. Per la sua bimba.
Purtroppo non c'è stato il miracolo e il male ha continuato inesorabile. Martedì scorso si è arresa.
Insegnava nella scuola per sarte, fece anche il vestito da sposa di mia moglie.
Quando la incontravo ero provavo anch'io quella specie di imbarazzo che hai descritto: viene naturale chiedere come sta. Ma è quasi un'invasione chiederlo se la persona cerca di non pensare alla malattia e anzi si aggrappa con tutte le forze rimanenti alla vita e agli affetti. Fare finta di niente?

Ad ogni modo non aver timore di incontrarlo. Non hai sbagliato nulla.

yurj
31-08-04, 09:05
pensiero, dovresti stamparlo e farlo leggere a Mauro, gli faresti un gran bene... vinci la paura di rivederlo, digli che ha rappresentato per te. Altrimenti ci si ripensa sempre...

Dreyer
31-08-04, 10:43
Originally posted by pensiero
non sentivo di certo il bisogno di una lezione di teologia, comunque grazie lo stesso....perplessità e dubbi rimangono invariati...spero solo che Dio in futuro tolga un po' a chi di felicità ne ha troppa e ne passi un po' a chi ne ha di meno e soffre....ma forse è chiedere troppo...chi sono io per farlo:rolleyes: :rolleyes:

continui a non voler capire. pazienza.

ma ricordati quel che dice il detto: quando vai in piazza per lasciare la tua croce, e guardi quelle degli altri, ti riprendi la tua.

non è Dio che deve togliere o dare felicità: sei tu che devi riuscire a cogliere il bene anche nei momenti che ti paiono più brutti.

fine della "lezione di teologia".:rolleyes:

yurj
31-08-04, 11:53
talebani cattolici, una rottura di maroni totale...

Quella che tu offri è una visione limitata, e come tale va abbracciata, annullandosi.

Per fortuna la maggior parte delle persone pensa, nonostante tutto :)

Dreyer
31-08-04, 12:10
Originally posted by yurj
talebani cattolici, una rottura di maroni totale...

Quella che tu offri è una visione limitata, e come tale va abbracciata, annullandosi.

Per fortuna la maggior parte delle persone pensa, nonostante tutto :)

tu evidentemente non fai parte di quella maggioranza perchè ti annulli nel tuo egotismo comunista.

pensiero
01-09-04, 00:04
Originally posted by yurj
pensiero, dovresti stamparlo e farlo leggere a Mauro, gli faresti un gran bene... vinci la paura di rivederlo, digli che ha rappresentato per te. Altrimenti ci si ripensa sempre...

Non penso sia così semplice, diverso sarebbe se abitassi lì ma vederlo magari fra un mese o due credo non mi sarà facile...paradossalmente i famigliari che ce l'hanno tutti i giorni sotto gli occhi forse si rendono conto di meno del cambiamento, per me è stato uno shock

pensiero
01-09-04, 00:05
Originally posted by Dreyer


non è Dio che deve togliere o dare felicità: sei tu che devi riuscire a cogliere il bene anche nei momenti che ti paiono più brutti.



:-00#07

yurj
01-09-04, 10:05
Originally posted by pensiero
Non penso sia così semplice, diverso sarebbe se abitassi lì ma vederlo magari fra un mese o due credo non mi sarà facile...paradossalmente i famigliari che ce l'hanno tutti i giorni sotto gli occhi forse si rendono conto di meno del cambiamento, per me è stato uno shock

Una lettera, di quelle scritte a mano come una volta, andrà benissimo :)

agaragar
01-09-04, 10:40
Originally posted by Dreyer
Pensiero, scusa un poco: tu accetti il bene che ti viene da Dio?:) un bel posto pubblico...

Andy Dufresne
13-09-04, 06:45
:(

Danny
05-10-04, 22:31
Originally posted by pensiero
Ho trascorso il fine settimana in montagna ..............se Tu ci fossi veramente certe cose non dovresti permetterle.

Non è facile accettare, nn è facile nè per i malati nè per chi gli sta vicino.
L'importante è cercare di "non sprecare" i momenti che hai a disposizione.
Segui i consigli di yurj, se puoi e se vuoi ... digli che gli vuoi bene, non è da poco questo, e se viene da te che hai passato con lui dei bei momenti non sarà solo la retorica dei conoscenti... sarà una testimonianza di affetto che per quel che vale... è importante ..sia per te ..sia per lui.. credimi ..è cosi..

Saluti