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Burton Morris
10-11-09, 11:23
Se cancelli i reati di droga svuoti le carceri

• da Gli Altri del 10 novembre 2009

di Valentina Ascione

Hanno da poco superato quota 65mila. Secondo i dati del Dipartimento dell`Amministrazione Penitenziaria (Dap) i detenuti reclusi nella patrie galere, fino al 2 novembre scorso, sono 65225: un migliaio in più rispetto alla capienza "tollerabile", fissata a 64111 unità, ma soprattutto oltre 20mìla al di sopra della capienza regolamentare indicata, pari a 43327 detenuti. Il dato totale si divide quasi esattamente a metà tra condannati e detenuti in attesa di giudizio, che al 30 settembre 2009 ammontavano rispettivamente a 31.363 e 31.187. Poco meno di duemila sono invece gli internati presso ospedali psichiatrici giudiziari. La regione con il maggior numero di detenuti è la Lombardia (8455, al 30 luglio 2009), seguita da Sicilia e Campania che ne ospitano circa 7500. La regione con il dato più basso è invece la Valle d`Aosta la cui popolazione carceraria si attesta intorno a 250 detenuti. L`istituto di pena più affollato risulta quello di Poggioreale, alle porte di Napoli: quando i Radicali l`hanno visitato, lo scorso agosto, c`erano stipate 2266 persone (quasi 900 più del consentito). Un dato che fa di questo carcere il più grande d`Italia e d`Europa.
Chi sono?
In larghissima parte uomini: 60.851, a fronte di 2.779 donne, fino al primo semestre di quest`anno. Tra le detenute si contano anche una settantina di madri che scontano il periodo di reclusione con i figli a seguito, nella quasi totalità dei casi minori di tre anni. Il 50 per cento circa della popolazione carceraria ha un`età compresa tra i 25 e i 39 anni. La maggior parte è in possesso di un diploma di scuola media, ma ce ne sono alcune migliaia privi di titoli di studio. Secondo i dati raccolti e diffusi da Radicali Italiani con l`iniziativa "Ferragosto 2009 in carcere", nei penitenziari italiani ci sono più di 15 mila detenuti tossicodipendenti - di cui oltre 2mila in terapia metadonica - e circa 1250 sieropositivi. I reati più commessi - dopo quelli contro il patrimonio - sono quelli relativi alla violazione della legge sulla droga, che coinvolge oltre 26mila detenuti fino allo scorso giugno. I carcerati che scontano la pena in regime di 41-bis (carcere duro) sono stimati nel numero di 700 circa.
Non solo italiani
Oltre un terzo del totale dei detenuti nelle carceri del nostro Paese è composto di stranieri. Fino al 30 settembre di quest`anno il Dap ne ha contati 24mila, provenienti per lo più dal Nord Africa, dalla Romania e dall`Albania. Più precisamente sono 4.333 quelli che provengono da paesi dell`Unione Europea e 19.666 da paesi extracomunitari. La regione in cui è più alto il numero di immigrati reclusi è la Valle d`Aosta con il 66,37%, al contrario la Campania è quella che registra la presenza più ridotta. Negli istituti penitenziari del Nord la percentuale di detenuti stranieri oscilla tra il 60 e il 70% e in alcune carceri si arriva all`83%, come nella Casa Circondariale di Padova. La motivazione dell`arresto è spesso legata a piccoli reati processati per direttissima che prevedono una reclusione di breve durata. E` facile immaginare che con l`introduzione del reato di clandestinità attivo da agosto scorso - il dato relativo alle presenze di stranieri negli istituti di pena italiani sia destinato a subire presto un`impennata.
Quelli che... lavorano
Dell`intera popolazione carceraria, sono appena poco più di 13mila, di cui 4.744 stranieri. Di questi la stragrande maggioranza (11.610) lavora alle dipendenze del Dap,ad esempio nella manutenzione dei fabbricati o in servizi d`istituto. Dei restanti 1.798, i semiliberi lavorano in proprio o per datori di lavoro esterni, mentre gli altri sono impegnati all`esterno degli istituti o all`interno per conto di imprese o cooperative.
Dopo l`indulto
Secondo uno studio diffuso dall`Associazione "A buon diritto", tra i beneficiari del provvedimento di indulto del 2006 il tasso di recidiva è stato in media del 28,45 per cento: superiore tra coloro che stavano scontando la pena in carcere (30,31 per cento), rispetto a chi invece è stato dimesso da pene alternative (21,78 per cento). Dati significativi soprattutto se confrontati con il tasso medio di recidiva "ordinario" che è del 68% fra la popolazione detenuta e del 30% fra coloro che hanno scontato la pena prevalentemente in misura alternativa. Dallo studio è inoltre emerso che gli italiani si siano mostrati recidivi in misura maggiore rispetto agli stranieri, con un tasso di recidiva superiore di ben dieci punti (31,99% contro 21,36%).
Le morti e i suicidi
Nel dossier "Morire in carcere" realizzato da Ristretti Orizzonti si legge che dal 2000 ad oggi nelle carceri italiane hanno trovato la morte più di 1500 detenuti, di cui un terzo per suicidio. Il dato relativo al 2009 si sta pericolosamente avvicinando con anticipo alla media annuale e molto probabilmente la supererà. Dall`inizio dell`anno, infatti, si sono già registrati 149 decessi. I suicidi sono stati oltre sessanta e nel 45 per cento dei casi hanno riguardato detenuti stranieri. Un altro dato che dovrebbe far riflettere: in carcere il tasso di suicidi è di circa venti volte superiore alla media.

:: Radicali.it :: (http://www.radicali.it/view.php?id=149025)

Hope
10-11-09, 22:26
Legalizzazione...amnistia...che facciano qualcosa per diamine...è uno schifo

Gerry
15-11-09, 20:03
Va totalmente depenalizzato il consumo di droga,legalizzare lo spaccio è ovviamente un'assurdità.

Burton Morris
15-11-09, 23:56
Va totalmente depenalizzato il consumo di droga,legalizzare lo spaccio è ovviamente un'assurdità.

Ti straquoto e ti do il benvenuto sul forum radicali, amiamo poterci confrontare con chi ha idee diverse dalle nostre, soprattutto con chi come te fa parte dell'area liberale.