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Visualizza Versione Completa : Due domande sull'etnia friulana.



Vincent
20-12-04, 15:16
Perchè in Friuli non si è mai svilupato un partito nazionale di massa sul modello UV, SVP, SNP, PNV o anche un'aggregazione politica di massa del tipo Convervencia y unio de Catalunya?
Perchè cultura e lingua friulane sono relegate alla dimensione pressochè esclusiva del folklore mentre manca in modo generalizzato la tensione o comunque un progetto serio necessari al salto di qualità di tipo catalano o cimbro?
Attendo risposta.

Çorut
20-12-04, 17:41
In Origine Postato da Vincent
Perchè in Friuli non si è mai svilupato un partito nazionale di massa sul modello UV, SVP, SNP, PNV o anche un'aggregazione politica di massa del tipo Convervencia y unio de Catalunya?


Se conoscessimo già la risposta corretta alla tua domanda probabilmente sapremmo anche cosa cambiare per ottenere una situazione politica come quelle da te citate... ;)
Tralasciando quanto accaduto prima del 1945, posso dirti che le due esperienze politiche principali sono state nell'immediato dopoguerra il Movimento per l'autonomia del Friuli, che puntava alla creazione di una regione friulana, staccata dal Veneto (regione in cui era stato forzosamente aggregato il Friuli già nel periodo austriaco, imposizione poi mantenuta dal regno d'Italia). Il movimento era trasversale e contava su esponenti dell'area popolare (come Tiziano Tessitori) e dell'area comunista (come Pier Paolo Pasolini), ma che, ottenuto il riconoscimento della regione e della specialità (con l'aggiunta poi di Trieste e del resto della Zona A che determinarono la nascita della regione astorica Friuli - Venezia Giulia), sparì sotto la spinta della guerra fredda che quassù era qualcosa di concreto (dall'attentato di un nazionalista italiano contro Tessitori alle uccisioni e alle intimidazioni nella Slavia friulana, da Gladio alla presenza massiccia di reparti e servitù militari, ecc.).
A cavallo tra gli anni '60 e '80 c'è stata l'esperienza del Moviment Friûl che è partito da posizioni sul modello della SVP sudtirolese par arrivare su posizioni chiaramente nazionalitarie con la richiesta dell'autodeterminazione per la nazionalità friulana (e l'alleanza con la sezione friulana di Democrazia Proletaria). In alcuni periodi in Friuli (o almeno in provincia di Udine) si arrivava anche oltre il 10% dei consensi. Il movimento però è di fatto finito (de jure esiste ancora) perdendo alcuni pezzi per strada attirati da nuove sirene politiche e ritrovandosi in una società radicalmente cambiata: il Friuli degli anni '70 e quello degli anni '80 (con il terremoto a fare quasi da spartiacque) sembravano per certi aspetti due universi differenti.
Adesso, attorno al sindaco di udine, Sergio Cecotti, è nato un movimento che si chiama "Convergjence pal Friûl" (nome chiaramente derivato dalle simpatie cecottiane per la CiU catalana), ma mi sembra molto frammentato e legato unicamente dalla guida di Cecotti... staremo a vedere in occasione del voto vosa succederà.
Gli altri movimenti autonomisti sono stati molto spesso dei contenitori vuoti per fare eleggere questo o quel personaggio, minando così anche la credibilità delle idee che a parole dicevano di voler difendere. Se non ricordo male ci sono stati anche un paio di partitini che si dichiaravano indipendentisti o nazionalitari, ma senza riempire l'etichetta con contenuti adeguati.
La mia è una risposta per forza di cose succinta e limitata, ma è solo per darti un'idea della situazione.


In Origine Postato da Vincent
Perchè cultura e lingua friulane sono relegate alla dimensione pressochè esclusiva del folklore mentre manca in modo generalizzato la tensione o comunque un progetto serio necessari al salto di qualità di tipo catalano o cimbro?
Attendo risposta.

Cimbro? Cosa intendi per cimbro? Volevi dire cimbrico (come sinonimo di gallese) o ti riferisci ai Cimbri del veneto. Se ti riferisci a questi ultimi, posso assicurarti che ci troviamo di fronte ad una lingua con poche centinaia di parlanti (quasi tutti anziani) e a manifestazioni più folcloristiche che non di politica linguistica. Il modello catalano è, per il momento, fuori dalla nostra portata. Comunque parliamo di una lingua parlata da diversi milioni di persone, che ha uno status politico-giuridico molto alto legato anche a particolari vicende storiche ed economiche (scusa se non entro in dettagli, ma è un po' difficile parlarne in quattro righe).
Non capisco il tuo riferimento al folklore per quanto riguarda il friulano... E' stata appena pubblicata la versione in friulano del "Quadro comune europeo di riferimento per le lingue", cioè lo strumento principale per l'insegnamento, l'uso e la valutazione delle competenze linguistiche (per le scuole, ma non solo) a livello europeo. La maggior parte degli insegnanti italiani non sa nemmeno cosa sia, e noi ce l'abbiamo già in friulano... Abbiamo una radio che trasmette quasi tutto il giorno in friulano, passando dall'informazione alla cultura e producendo un'etichetta musicale con gruppi tra i migliori e i più innovativi del Friuli (e non solo). Abbiamo una "Riviste des siencis" (in friulano e in inglese) e una rivista di cinematografia ("Segnâi di lûs") in lingua friulana. Tra un'oretta ci sarà a Udine la presentazione del "LeAm", vocabolario giuridico-amministrativo in friulano per le amministrazione pubbliche... e potrei continuare con altri esempi. Sono d'accordo che c'è ancora tantissimo da fare, che la lingua viene usata anche per situazioni folcloristiche (ma non esistono lingue utilizzate solo per funzioni "alte"), ma francamente mi sembra che i progressi fatti in questi ultimi anni siano significativi. Mi sembra che altre lingue minorizzate europee siano decisamente messe peggio. Delle due una: o le tue affermazioni si basano su dati parziali o inesatti; oppure ho interpretato male la tua frase, per cui ti chiedo di spiegarti meglio.
Mandi.

Liberalix
20-12-04, 18:30
In Origine Postato da Çorut

Abbiamo una radio che trasmette quasi tutto il giorno in friulano, passando dall'informazione alla cultura


due radio per la precisione, Radio Onde Furlane e la vescovile Radio Spazio 103.

Çorut
21-12-04, 09:33
In Origine Postato da Liberalix
due radio per la precisione, Radio Onde Furlane e la vescovile Radio Spazio 103.

Il mio riferimento era a Radio Onde Furlane (parlando di palinsesto quasi interamente in friulano, lo davo per scontato), ma hai ragione a citare anche l'altra emittente visto che presenta alcuni spazi fissi, anche se più limitati, per trasmissioni (solitamente di carattere informativo/culturale) in friulano.

Liberalix
21-12-04, 14:41
Già ho citato anche Radio Spazio 103 perchè mia zia conduce un programma in lingua friulana, per la precisione nella variante friulana con terminazione in "o", tipica di Forni Avoltri e Rigolato...

Vincent
21-12-04, 15:05
In Origine Postato da Çorut

Cimbro? Cosa intendi per cimbro? Volevi dire cimbrico (come sinonimo di gallese) o ti riferisci ai Cimbri del veneto.
Mi riferivo ai gallesi, chiaramente.:)

Vincent
21-12-04, 15:22
In Origine Postato da Çorut
Il mio riferimento era a Radio Onde Furlane (parlando di palinsesto quasi interamente in friulano, lo davo per scontato), ma hai ragione a citare anche l'altra emittente visto che presenta alcuni spazi fissi, anche se più limitati, per trasmissioni (solitamente di carattere informativo/culturale) in friulano.
Si, sò da anni dell'esistenza di Radio onde furlane e mi pare di aver scaricato un'edizione del Gr fatta tra l'altro in modo egregio.
Il problema, a questo punto, che riguarda non solo le radio ma i mass-media in generale è il loro impatto sul territorio nonchè la loro capacità du uscire dalla dimensione popolare (anche nell'accezione positiva del termine) per competere con l'italiano nel suo stesso territorio, quello della cultura alta, illustre. Sapete qual'è la differenza? La scuola, e in particolare l'uso delle lingue minoritarie non come esperienza lasciata alla volontarietà di qualche inegnante o preside illuminato (esperienza tra l'altro in Sardegna semplicemente fallimentare) ma imposta come strumento obbligatorio di insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado. Questa è la differenza delle nostre lingue rispetto a catalano, galiziano, gallese etc...
To be continued

Vincent
23-12-04, 14:55
In Origine Postato da Çorut
Delle due una: o le tue affermazioni si basano su dati parziali o inesatti; oppure ho interpretato male la tua frase, per cui ti chiedo di spiegarti meglio.
Mandi.
Ovviamente mi sono spiegato male: volevo dire che essendo il friulano utilizzato essenzialmente come lingua di cultura e non di comunicazione (questa differenza l'ho sentita pronunciare alcune settimane fa da da Andreotti in un convegno tenutosi a Cagliari e con riferimento al Sardo) o meglio, decriptando le parole del senatore, di cultura e non istituzionale, al di fuori del mondo friulanofilo l'idioma è considerato alla stregua di un qualsiasi dialetto delgruppo italiano. Correggetemi se sbaglio perchè la situazione la conosco solo marginalmente.
Questo avviene purtroppo anche con riferimento al Sardo sia per ignoranza delle basi della filologia romanza (laddove parlare di lingua sarda è interpretato come un concetto politico e in quanto tale avvertito una provocazione) sia per una valutazione "di merito" basata su una presa di posizione politica e in quanto tale ben più grave della prima in quanto fatta con cognizione di causa, dai vari Andreotti, Giovanardi, An, parte di Fi e Lega dentro e fuori le discussioni parlamentari sulla 428/99.