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Visualizza Versione Completa : Perché il Giappone ha un debito pubblico tanto elevato?



Oli
20-04-09, 19:56
L'Italia è circa al 105% del PIL, il Giappone è circa al 170. Per quale ragione? E' un paese esportatore, con valuta fortissima. Perché è in una tale situazione?

Naitmer
20-04-09, 20:00
Cosa centra che abbia una "valuta fortissima" e sia un "paese esportatore" lo sai solo tu.

-Duca-
20-04-09, 21:10
Perchè ha seguito assurde politiche keynesiane dopo la crisi bancaria degli anni '90.
L'assurda politica della spesa pubblica per sostenere la domanda.
Il risultato è questo, il debito pubblico più alto del mondo in rapporto al pil e un decennio di stagnazione.
Di fatto il giappone non è mai uscito completamente da quella crisi, e ora si somma questa..

Immanuel
20-04-09, 21:23
Perchè ha seguito assurde politiche keynesiane dopo la crisi bancaria degli anni '90.
L'assurda politica della spesa pubblica per sostenere la domanda.
Il risultato è questo, il debito pubblico più alto del mondo in rapporto al pil e un decennio di stagnazione.
Di fatto il giappone non è mai uscito completamente da quella crisi, e ora si somma questa..

E non ne uscirà fin quando non tirano un tratto di penna a quel debito.

-Duca-
20-04-09, 21:33
E non ne uscirà fin quando non tirano un tratto di penna a quel debito.

magari il primo debito pubblico a saltare sarà proprio quello nipponico!

Oli
20-04-09, 22:07
Peraltro non riesco neppure a capire chi possa acquistare quei titoli che, visti i tassi della BOJ, da sempre immagino abbiano bassissimi rendimenti.

garulfo
23-04-09, 15:15
Però calma. Non è che il debito pubblico sia automaticamente un male.

Il debito pubblico nasce quando si spende più delle proprie entrate. Il che non è automaticamente malvagio perchè molto cambia se si tratta di investimenti o spesa corrente.

Il Giappone ha investito molto in infrastrutture, tecnologia e produttività. E' un'economia modernissima ad alto contenuto tecnologico e se non ricordo male ancora la terza economia mondiale.

Il debito lo hanno creato in gran parte per alimentare la loro crescita ... a differenza dell'Italia dove il debito è esploso DOPO la nostra grande espansione.
E' importante fare questo distinguo.

Detto ciò anche il Giappone è nelle peste ma a differenza nostra loro i soldi gli hanno spesi meglio: non sono finiti in vorticosi buchi neri come da noi.

Una similitudine comunque l'abbiamo: sia da noi che da loro è diffusissima la pratica del clientelismo, una corruzione endemica e forti commistioni tra politica ed economia. E in queste condizioni l'esplosione del debito non è poi una cosa così "strana".

-Duca-
23-04-09, 16:20
guarda che la crescita giapponese si è bloccata dopo l'esplosione del debito..

Iannis
25-04-09, 16:35
guarda che la crescita giapponese si è bloccata dopo l'esplosione del debito..

Gli ultimi anni era ripresa bene, per un Paese maturo, a tassi anche del 3,5%, essnedo molto esposta all'export ora risente molto della crisi, ma la struttura produttiva è favorevole, non era basato sulla finanza come UK con la ripresa non dovrebbe risentire di concorrenza come quella cinese più di tanto.

John Orr
26-04-09, 18:38
Si. Può essere che il Giappone fallisca prima dell'Italia. Il problema è quando. Tra vent'anni o tra dieci anni? E l'Italia?

L'anticristo
26-04-09, 18:40
Però calma. Non è che il debito pubblico sia automaticamente un male.

Il debito pubblico nasce quando si spende più delle proprie entrate. Il che non è automaticamente malvagio perchè molto cambia se si tratta di investimenti o spesa corrente.

Il Giappone ha investito molto in infrastrutture, tecnologia e produttività. E' un'economia modernissima ad alto contenuto tecnologico e se non ricordo male ancora la terza economia mondiale.

Il debito lo hanno creato in gran parte per alimentare la loro crescita ... a differenza dell'Italia dove il debito è esploso DOPO la nostra grande espansione.
E' importante fare questo distinguo.

Detto ciò anche il Giappone è nelle peste ma a differenza nostra loro i soldi gli hanno spesi meglio: non sono finiti in vorticosi buchi neri come da noi.

Una similitudine comunque l'abbiamo: sia da noi che da loro è diffusissima la pratica del clientelismo, una corruzione endemica e forti commistioni tra politica ed economia. E in queste condizioni l'esplosione del debito non è poi una cosa così "strana".



l' Italia ha investito in pensionati e dipendenti pubblici

-Duca-
26-04-09, 18:44
Si. Può essere che il Giappone fallisca prima dell'Italia. Il problema è quando. Tra vent'anni o tra dieci anni? E l'Italia?

secondo me dopo il primo default di una potenza occidentale a ruota seguiranno gli altri

Manfr
26-04-09, 19:28
Perchè ha seguito assurde politiche keynesiane dopo la crisi bancaria degli anni '90.
L'assurda politica della spesa pubblica per sostenere la domanda.
Il risultato è questo, il debito pubblico più alto del mondo in rapporto al pil e un decennio di stagnazione.
Di fatto il giappone non è mai uscito completamente da quella crisi, e ora si somma questa..

C'è da dire però che il Giappone ha fatto un pessimo uso del suo keynesismo, investendo tanto per investire e senza reale occhio "strategico". Così nel lungo periodo l'economia è effettivamente "morta" :sofico:

-Duca-
26-04-09, 19:37
C'è da dire però che il Giappone ha fatto un pessimo uso del suo keynesismo, investendo tanto per investire e senza reale occhio "strategico". Così nel lungo periodo l'economia è effettivamente "morta" :sofico:

il fatto è che non possono esistere investimenti pubblici strategici.
keynes stesso diceva come un idiota che bastava scavare buche e riempirle per fare ripartire l'economia.
i piani quinquiennali di certo strategici non si sono rivelati migliori, anzi.

Manfr
26-04-09, 20:13
Keynes era chiaramente sarcastico.

Gli investimenti pubblici possono essere benefici, se i soldi sono indirizzati in maniera previdente. Le finanze pubbliche non sono necessariamente diverse dal bilancio di una grande azienda.

I piani quinquennali industrializzarono pesantemente una nazione agricola, il modello collassò per la continua rincorsa agli armamenti che non permise lo stabilirsi di una moderna economia di consumo.

L'anticristo
26-04-09, 20:15
l' investimento pubblico serve solo ad allungare l' agonia, a spostare sulla generazione successiva i problemi di quella attuale.

-Duca-
26-04-09, 22:46
Keynes era chiaramente sarcastico.

Gli investimenti pubblici possono essere benefici, se i soldi sono indirizzati in maniera previdente. Le finanze pubbliche non sono necessariamente diverse dal bilancio di una grande azienda.

I piani quinquennali industrializzarono pesantemente una nazione agricola, il modello collassò per la continua rincorsa agli armamenti che non permise lo stabilirsi di una moderna economia di consumo.

Di certo nessuno paga impiegati pubblici per scavare buche, annche se qualcuno li paga per contare i tombini, tuttavia quello che keynes sottolineava era che l'investimento pubblico in se era più importante rispetto a come fosse indirizzato.
Cmq è semplicemente impossibile dirigere l'economia, non è che abbiano sbagliato qualcosa. C'è tutta la teoria a supporto di questo, e la prova empirica di tutti gli stati socialisti, anche quelli che non hanno investito molto in aramanenti sono stati e sono ai limiti della sussistenza, o a livelli addirittura inferiori.

I bilanci pubblici sono tutt'altra cosa dai bilanci di una grande azienda.
Le grandi aziende si finanziano tramite gli scambi volontari sul mercato, le finanze pubbliche si finanziano tramite la tassazione. Cosedistanti anni luce.

Razionalista
27-04-09, 10:18
Di certo nessuno paga impiegati pubblici per scavare buche, annche se qualcuno li paga per contare i tombini, tuttavia quello che keynes sottolineava era che l'investimento pubblico in se era più importante rispetto a come fosse indirizzato.
Cmq è semplicemente impossibile dirigere l'economia, non è che abbiano sbagliato qualcosa. C'è tutta la teoria a supporto di questo, e la prova empirica di tutti gli stati socialisti, anche quelli che non hanno investito molto in aramanenti sono stati e sono ai limiti della sussistenza, o a livelli addirittura inferiori.

I bilanci pubblici sono tutt'altra cosa dai bilanci di una grande azienda.
Le grandi aziende si finanziano tramite gli scambi volontari sul mercato, le finanze pubbliche si finanziano tramite la tassazione. Cosedistanti anni luce.

Andiamoci piano. Tra il costruire una*rete autostradale e sovrafinanziare una rete di partiti ce ne passa.

A Cuba a livello socioeconomico hanno ottenuto ottimi risultati. I migliori del sudamerica in molti campi (istruzione, sanità) e addiritttura per l'ultima migliori del Grande Satana

-Duca-
27-04-09, 12:18
Andiamoci piano. Tra il costruire una*rete autostradale e sovrafinanziare una rete di partiti ce ne passa.

A Cuba a livello socioeconomico hanno ottenuto ottimi risultati. I migliori del sudamerica in molti campi (istruzione, sanità) e addiritttura per l'ultima migliori del Grande Satana

a cubasopravvivono grazie al turismo, ai dollari che importano e al mercato nero. non hanno nemmeno il telefono in casa.. e senza i dollari dei turisti si mangia solo riso e patate e carne in scatola. la propaganda di regime vai a farla su qualche altro forum..

Rebel
27-04-09, 14:43
a cubasopravvivono grazie al turismo, ai dollari che importano e al mercato nero. non hanno nemmeno il telefono in casa.. e senza i dollari dei turisti si mangia solo riso e patate e carne in scatola. la propaganda di regime vai a farla su qualche altro forum..

Forse però anche perchè sono colpiti da un vergognoso embargo (che per certi versi è addirittura un vero e proprio blocco) che dura da cinquant'anni.

E nonostante ciò riescono comunque a sopravvivere e a garantire istruzione e sanità a tutti...

E poi smettiamola con questa storia dei finanziamenti nel settore pubblico improduttivi. Molte industrie in Cina sono pubbliche e hanno ottimi rendimenti, oltre ad esprimere una notevole percentuale del PIL nazionale!

-Duca-
27-04-09, 15:01
Forse però anche perchè sono colpiti da un vergognoso embargo (che per certi versi è addirittura un vero e proprio blocco) che dura da cinquant'anni.

E nonostante ciò riescono comunque a sopravvivere e a garantire istruzione e sanità a tutti...

E poi smettiamola con questa storia dei finanziamenti nel settore pubblico improduttivi. Molte industrie in Cina sono pubbliche e hanno ottimi rendimenti, oltre ad esprimere una notevole percentuale del PIL nazionale!

l'embargo è solo degli usa, possono comerciare con tutto il resto del mondo, europa compresa.
ma se le aziende sono tutte pubbliche ed è vietata l'iniziativa privata ovviamente il commercio internazionale, con i suoi benefici non lo possono sfruttare. poi stanno così bene che 6 milioni di cubani, su un totale di popolazione attuale di 11 milioni sono fuggiti illegalmente a miami.. figuarati se l'espatrio fosse consentito..

Cmq i soldi sottratti con le tasse per finzanziare imprese pubbliche (che solo in rari casi producono utili) potrebbero essere impiegati sul mercato da aziende veramente produttive. (visto che ogni impresa per stare sul mercato deve essere per forza di cosa produttiva, al contrario delle aziende pubbliche o parapubbliche o pubblicamente assistite)

Phileas
27-04-09, 22:01
Però calma. Non è che il debito pubblico sia automaticamente un male.

Il debito pubblico nasce quando si spende più delle proprie entrate. Il che non è automaticamente malvagio perchè molto cambia se si tratta di investimenti o spesa corrente.

Il Giappone ha investito molto in infrastrutture, tecnologia e produttività. E' un'economia modernissima ad alto contenuto tecnologico e se non ricordo male ancora la terza economia mondiale.

Il debito lo hanno creato in gran parte per alimentare la loro crescita ... a differenza dell'Italia dove il debito è esploso DOPO la nostra grande espansione.
E' importante fare questo distinguo.

Detto ciò anche il Giappone è nelle peste ma a differenza nostra loro i soldi gli hanno spesi meglio: non sono finiti in vorticosi buchi neri come da noi.

Una similitudine comunque l'abbiamo: sia da noi che da loro è diffusissima la pratica del clientelismo, una corruzione endemica e forti commistioni tra politica ed economia. E in queste condizioni l'esplosione del debito non è poi una cosa così "strana".

Un debito pubblico così produttivo e i soldi sono stati spesi così bene che il paese è in stagnazione da quasi 20 anni e il debito stesso ha raggiunto il doppio del PIL

Rebel
27-04-09, 22:04
l'embargo è solo degli usa, possono comerciare con tutto il resto del mondo, europa compresa.

Non è esattamente così. Il cosidetto "embargo" colpisce anche imprese straniere che esportano a Cuba prodotti con componenti statunitensi (e viceversa ovviamente) e le industrie che riesportano a Cuba merci provenienti dagli Stati Uniti. Le sanzioni economiche sono inoltre estese alle partecipazioni statunitensi nelle aziende di altri paesi, anche se le loro quote non superano il 50 per cento.
Le aziende straniere che impiegano cittadini cubani sono passibili di sanzioni. e per concludere le banche internazionali non sono autorizzate a tenere conti in dollari sull'isola e ai cittadini cubani che non possono tenere conti in dollari da nessuna parte.
Chiamalo embargo questo!


stanno così bene che 6 milioni di cubani, su un totale di popolazione attuale di 11 milioni sono fuggiti illegalmente a miami.. figuarati se l'espatrio fosse consentito..

Cazzate! Il numero di Cubani che ha lasciato veramente l'isola dal 1959 non supera neanche il milione! Dal dipartimento dell'immigrazione viene classificato come cubano persone che sono semplicemente nate a cuba, poi i figli e le figlie di queste persone anche se nate negli stati uniti. E' chiaro che in tal modo si raggiungono cifre folli molto lontane dalla realtà.

Phileas
27-04-09, 22:09
Non è esattamente così. Il cosidetto "embargo" colpisce anche imprese straniere che esportano a Cuba prodotti con componenti statunitensi (e viceversa ovviamente) e le industrie che riesportano a Cuba merci provenienti dagli Stati Uniti. Le sanzioni economiche sono inoltre estese alle partecipazioni statunitensi nelle aziende di altri paesi, anche se le loro quote non superano il 50 per cento.
Le aziende straniere che impiegano cittadini cubani sono passibili di sanzioni. e per concludere le banche internazionali non sono autorizzate a tenere conti in dollari sull'isola e ai cittadini cubani che non possono tenere conti in dollari da nessuna parte.
Chiamalo embargo questo!



Cazzate! Il numero di Cubani che ha lasciato veramente l'isola dal 1959 non supera neanche il milione! Dal dipartimento dell'immigrazione viene classificato come cubano persone che sono semplicemente nate a cuba, poi i figli e le figlie di queste persone anche se nate negli stati uniti. E' chiaro che in tal modo si raggiungono cifre folli molto lontane dalla realtà.

Incedibile!
Marxisti-Leninisti che predicano il libero scambio
Ma è proprio quello che manca a Cuba:gluglu:

Rebel
27-04-09, 22:15
Incedibile!
Marxisti-Leninisti che predicano il libero scambio
Ma è proprio quello che manca a Cuba:gluglu:

Chi ti ha detto che sono un marxista-leninista? E poi che intendi predicano libero scambio? Non è mica un modello di autarchia quello che i comunisti vogliono. Ti sbagli di grosso se è questo quello che pensi.

Phileas
27-04-09, 22:24
Chi ti ha detto che sono un marxista-leninista? E poi che intendi predicano libero scambio? Non è mica un modello di autarchia quello che i comunisti vogliono. Ti sbagli di grosso se è questo quello che pensi.

Per libero scambio intendo la libertà di commerciare citata nel tuo esempio: assenza di embargo, libertà di assumere lavoratori, libertà di esportare, importare e riesportare, di intrattenere conti in qualsiasi valuta, di investire in partecipazioni, etc,

Buffo che il primo a imporre queste sanzioni sia proprio il regime cubano ai danni dei suoi stessi cittadini per poi un attimo dopo biasimare gli USA per fare altrettanto

Razionalista
27-04-09, 22:39
a cubasopravvivono grazie al turismo, ai dollari che importano e al mercato nero. non hanno nemmeno il telefono in casa.. e senza i dollari dei turisti si mangia solo riso e patate e carne in scatola. la propaganda di regime vai a farla su qualche altro forum..

Capisco che i dati su sanità e istruzione ti facciano così dispiacere da farti scrivere tutto di fretta, ma esistono, non sono propaganda. fintanto che la mia parola vale quanto la tua io parlo di ciò che mi pare, soprattutto quando connesso a un dibattito sul debito pubblico. Il regime comunista cubano ha raggiunto determinati successi, non è perfetto nè facilmente estendibile ma pone delle questioni.

Quanto all'embargo: voglio immaginarmi l'Italia che si mantiene economia e debito senza alcun rapporto commerciale diretto o indretto con gli USA o... che ne sò.. per fare un paragone regionale, con la Germania....


LE condizioni che tu citi sono vere e non vere. Quando lo Stato ti garantisce cibo sanità e istruzione di standard elevato dubito che possiamo parlare di poveri.
La ricchezza USA conta anche le esternalità negative ambientali e sanitarie, così come quella europea e italiana. Il paragone non è così diretto..... nè semplice.

Rebel
27-04-09, 22:59
Per libero scambio intendo la libertà di commerciare citata nel tuo esempio: assenza di embargo, libertà di assumere lavoratori, libertà di esportare, importare e riesportare, di intrattenere conti in qualsiasi valuta, di investire in partecipazioni, etc,

Buffo che il primo a imporre queste sanzioni sia proprio il regime cubano ai danni dei suoi stessi cittadini per poi un attimo dopo biasimare gli USA per fare altrettanto

No guarda sei un po' confuso: i cubani (ma anche i politici cubani) NON vogliono assolutamente l'embargo, si sono sempre lamentati di esso, hanno cercato sempre di mediare con la casa bianca per cercare di toglierlo o di alleviarlo, ma hanno quasi sempre trovato un muro di fronte, sordo alle sofferenze dei cubani. Le sanzioni di cui parlavo limitano il commercio di nazioni (anche capitaliste perchè no?) con Cuba impoverendo l'isola dal momento che come ben sappiamo l'isolamento economico provoca compressioni del PIL o rallentamenti nella crescita.

John Orr
02-05-09, 18:18
secondo me dopo il primo default di una potenza occidentale a ruota seguiranno gli altri

la cosa più controversa è che sta csa sarebbe dovuta esserci, secondo me, anche dopo il default argentino, seppur la sua economia fosse infinitamente più leggera di quella giapponese o italiana. Tra l'altro l'Argentina è tornata sui suoi passi Socialisti nonostante il fallimento. Se i musi gialli falliscono, e ruota pure gli altri, può essere che si ricoinia d capo, ma senza debito pubblico. Che fare?

(Pinochet!!!! Torna!!!)