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Visualizza Versione Completa : Il tomismo



Affus
14-12-02, 23:46
SE Dio sia in tutte le cose .

Dio è in tutte le cose , non gia come parte di loro essenza , o come una loro qualità accidentale , ma come l’agente è presente alla cosa in cui opera .
E’ necessario infatti che ogni agente sia congiunto alla cosa su cui agisce immediatamente , e che la tocchi con la sua virtu.
Ora , essendo Dio l’Essere stesso per essenza , bisogna che l’essere creato sia effetto proprio di lui , come bruciare sia proprio effetto del fuoco .E questo effetto Dio lo causa nelle cose non soltanto quando cominciano ad esistere , ma fin tanto che perdurano nell’essere ;
come la luce è causata nella aria dal sole finche l’aria rimane illuminata . Fino a che dunque una cosa possiede l’essere , è necessario che Dio le sia presente in proporzione di come essa possiede l’essere .

Thomas Aquinas
22-07-04, 18:45
CORPUS THOMISTICUM (http://www.unav.es/filosofia/alarcon/amicis/ctcorpus.html)

Bellarmino
31-07-04, 01:17
Uè, Thomas, hai dell'altro materiale? Mi serve per il portale "cattolicesimo" :)

Thomas Aquinas
31-07-04, 01:18
Certo,
lo postero-; qui :)
o se vuoi telo invio via mail.

saluti

Bellarmino
31-07-04, 01:25
Originally posted by Thomas Aquinas
Certo,
lo postero-; qui :)
o se vuoi telo invio via mail.

saluti
Grazie Thomas, molto gentile.
Se vuoi puoi mandarmelo a questo indirizzo: bellarmino@cattolicesimo.com
ciao :)

Thomas Aquinas
31-07-04, 01:30
:)

Ludovico
17-12-04, 00:31
San Paolo nella prima epistola ai Tessalonicesi scrive dei giudei: "I quali hanno ucciso il Signore Gesù ed i Profeti, ci hanno perseguitato, non piacciono a Dio, sono nemici di tutti gli uomini, impedendoci di predicare ai pagani per la loro salvezza" (II, 15-16).

S. Tommaso così commenta:
"Quando l'Apostolo dice: 'i quali ebrei hanno ucciso persino il Signore' vitupera gli ebrei, dai quali fu perseguitato... Nessuna difficoltà se furono i gentili a crocifiggerlo, poichè i giudei con la loro voce chiesero a Pilato che fosse ucciso... In secondo luogo l'Apostolo pone la loro colpa in rapporto a Dio e dice: 'e non piacciono a Dio', poichè non agiscono con Fede retta, 'e senza la Fede è impossibile piacere a Dio' (Hebr. XI, 6)... In terzo luogo mostra la loro colpa in rapporto a tutto il genere umano, quando dice: 'e sono nemici di tutti gli uomini'... sono nemici in ciò, che proibiscono ed impediscono la predicazione e la conversione dei gentili... Ora tale colpa è permessa da Dio perchè gli ebrei compiano il numero dei loro peccati. Infatti di tutte le cose che avvengono, sia buone sia cattive, vi è una certa misura, poichè nulla è infinito. E la misura di tutte queste cose si trova nella prescienza di Dio. Delle cose buone nella loro preparazione (Ef. IV, 7): 'A ognuno di noi tuttavia fu concessa la grazia secondo la misura dei doni di Cristo'. Delle cose cattive, invece, nella volontà permissiva, poichè se alcuni sono cattivi, lo sono non tuttavia fino al punto che vogliono loro, ma fino a che Dio lo permette... Perciò l'Apostolo dice: 'In tal modo i giudei colmano la misura dei loro peccati'. Dio infatti diede agli ebrei dopo la Passione uno spazio di penitenza per quarant'anni, e non si sono convertiti, ma aggiungevano peccati a peccati. E perciò Dio non permise di più.
Onde l'Apostolo continua: ' La collera di Dio però è già arrivata all'estremo sopra di loro'. (IV Re, XXII, 13): 'La collera del Signore deve essersi accesa grandemente contro di noi, per non aver i nostri padri ascoltato le parole di questo libro, ecc.'... E non credere che tale ira sia soltanto per cento anni, ma fino alla fine del mondo, quando la pienezza dei gentili sarà arrivata" (Super Epistulam ad Tessalonicenses lectura, lectio II n° 43-48).

theophilus
17-12-04, 15:50
Beh, Ludovico,
devi proprio avere un potere speciale, non te ne fai sfuggire una di "fesseria"!
Anche quelle dell'angelico dottore.
Fortunatamente un novello aquinate ristabilisce la misura.
E, poi, devi contestualizzare...

Saluti
Theophilus

Thomas Aquinas
17-12-04, 19:25
Lasciando perdere la storia del "novello dottore", ci vuole poco per capire che le proposizioni di san Tommaso circa gli ebrei sono determinate dalle fallaci concezioni del tempo.
Non sono rappresentatative del pensiero del santo, in quanto sono il semplice marasma del tempo riproposto, senza elementi che superino la contingenza del tempo.

San Tommaso ha sbagliato anche lui parecchie volte (se volete vi faccio un elenco). Questo indica che era umano, meno male.
Resta uno dei più grandi.

Ludovico
17-12-04, 21:58
Originally posted by theophilus
Beh, Ludovico,
devi proprio avere un potere speciale, non te ne fai sfuggire una di "fesseria"!
Anche quelle dell'angelico dottore.
Fortunatamente un novello aquinate ristabilisce la misura.
E, poi, devi contestualizzare...

Saluti
Theophilus


Questa è bella, adesso il "novello aquinate" compenserebbe l'"ignoranza" di S. Tommaso [!!!]. Spero sia stato solo un lapsus calami e non l'indice della tua considerazione dell'Angelico.

Thomas Aquinas
17-12-04, 22:11
Mi sembra del tutto fuori luogo, ed anche provocatorio, postare degli scritti di san Tommaso, proponendoli come suoi propri, quando invece sono semplicemente il pensiero comune del suo tempo.
Evidentemente errato in relazione all'insegnamento della Chiesa, non a me, che non sono nessuno.

La cosa che mi fa specie è che con tutto le grandi cose scritte da questo teologo e filosofo, voi riportate questi dettagli,
cioè ciò che non interessa di san Tommaso, perchè lì non innova.

Innova, dice cose significative ad altri livelli.

E come se mi mettessi a scrivere della fisica di S.Tommaso:
quanto alla fisica sappiamo tutti che il santo è allievo di Aristotele, e non dice nulla di che.

Ludovico
17-12-04, 22:12
Originally posted by Thomas Aquinas
Lasciando perdere la storia del "novello dottore", ci vuole poco per capire che le proposizioni di san Tommaso circa gli ebrei sono determinate dalle fallaci concezioni del tempo.
Non sono rappresentatative del pensiero del santo, in quanto sono il semplice marasma del tempo riproposto, senza elementi che superino la contingenza del tempo.


Veramente, S. Tommaso non fa che commentare fedelmente le Sacre Scritture. Stai dicendo che anche le Scritture sono fallaci?
Il commento di S. Tommaso è così aderente alle Scritture che definirlo una "fesseria" significa attribuire alle Scritture la edesima definizione.

Saluti

ps: non c'è bisogno, per dire a tutti i costi qualcosa, di parlare poco rispettosamente dei santi e della loro dottrina.

Thomas Aquinas
17-12-04, 22:15
Originally posted by Ludovico
Veramente, S. Tommaso non fa che commentare fedelmente le Sacre Scritture. Stai dicendo che anche le Scritture sono fallaci?
Il commento di S. Tommaso è così aderente alle Scritture che definirlo una "fesseria" significa attribuire alle Scritture la edesima definizione.

Saluti

ps: non c'è bisogno, per dire a tutti i costi qualcosa, di parlare poco rispettosamente dei santi e della loro dottrina.

Quella di san Tommaso è una interpretazione erronea e superata, che non dice nulla di nuovo rispetto a quello che gli altri al tempo pensavano. Insomma, qui l'Aquinate non si eleva sopra il contesto storico, come invece sa fare a livello magnifico sul piano metafisico, strettamente teologico spesso.

Dire che un santo ha sbagliato non significa mancare di rispetto ad un santo,
inoltre millantare che io manco di rispetto al mio santo protettore, al santo che sento a me più vicino e conosco meglio è una farneticazione.

Nessuno è infallibile, nemmeno san Tommaso.
Dopo 7 secoli si spera di essere un po' più avanti.

Thomas Aquinas
17-12-04, 22:31
-Quello che tu hai riportato NON E' rappresentativo del pensiero di san Tommaso: dell'Aquinate si studiano i passi significativi e trascendenti la situazione di allora.

-San Tommaso sbaglia qui certamente perchè il Magistero lo contraddice.

-Riportare errori manifesti del periodo, e quindi anche di san Tommaso, inganna i poveri lettori in buona fede.

-Riporta, approfondisci qualcosa della metafisica o della filosofia morale di san Tommaso, molto più significativo..

-Io NON HO INSULTATO SAN TOMMASO,
NON TI AZZARDARE MAI PIU' DI DIRE QUESTO.

PENSO DI ESSERE STATO CHIARO.

SU QUESTA COSA NON SCHERZO.

Augustinus
19-12-04, 13:41
Giusto poi per chiarezza: Stoltamente si vuoi far passare che, per il cristiano, la questione giudaica nasca da odio di religione o di stirpe. È da respingere decisamente il termine (e la realtà che sottende) di "antisemitismo", termine non a caso forgiato proprio in quel XIX secolo e che nasce negli ambienti darwiniani, che portano al razzismo. Non a caso furono antisemiti tutti "anticattolici", come Karl Marx ed altri. L'antisemitismo dei nazisti è cosa tutta moderna, viene da ambienti "democratici e progressisti", imbevuti di scientismo. Chi segue il vangelo non può far altro che denunciarlo e combatterlo.
L’antisemitismo razziale era fondato su un elemento materialistico e biologico: il principio della «razza ariana» quale stirpe superiore e dominante, e quello del culto del sangue e della terra. Chi conosce o dice di conoscere la teologia cristiana dovrebbe sapere che mai la Chiesa cattolica approvò teorie di questo tipo: per essa non esiste nessuna razza eletta o superiore, ma un solo popolo di Dio sparso su tutta la terra. Per la Chiesa un ebreo convertito al cattolicesimo è semplicemente un cristiano: di fatto, durante la deportazione nazista essa fece di tutto per difendere anche gli ebrei cristiani, considerandoli suoi fedeli al pari degli altri. Questo punto della dottrina cristiana fu sempre difeso con tutti i mezzi dalla Gerarchia cattolica e, nei tempi moderni (a motivo dell’antisemitismo razzista), soprattutto da Pio XI e Pio XII.
Per i razzisti non è, come per il cattolico, questione di responsabilità personale, di innocenza o di colpevolezza che va vagliata con giustizia e carità e che varia a seconda delle persone. Per il razzista, chiunque nasca ebreo è da perseguitare, perché ciascuno di essi fa parte di una razza, appunto, che va estirpata (cfr. Vittorio Messori (http://www.kattoliko.it/leggendanera/religioni/cattoliciebrei01.htm) e Giovanni Sale (http://www.vaticanfiles.net/sale_cc2002_419-431.htm)).
Aggiungo che il 6 settembre 1938, Pio XI, in un comunicato che fece rapidamente il giro del mondo, disse:
"L'antisemitismo [...] è un movimento col quale noi cristiani non possiamo aver niente a che fare. No, no, io dico a voi che è impossibile per un cristiano partecipare all'antisemitismo. È inammissibile. Attraverso Cristo ed in Cristo noi siamo la progenie spirituale di Abramo. Spiritualmente, tutti noi siamo semiti".
Questo giusto per chiarezza.
L'antisemitismo, dunque, non ha nulla che vedere con quello che, nei secoli passati, ha costituito l'antigiudaismo teologico, che, peraltro, nasceva dall'odio ebraico verso la religione cristiana, espressa nel Talmud ed in special modo, in seguito, nel trattatello (un insieme di leggende e detti talmudici e midrashici) denigratorio "Toledot Yeshu" (Yashua bar Pandera). Addirittura Gesù è descritto come il “figlio di donna mestruata” e adultera, e quindi meretrice (Stada), “un seduttore e un idolatra, non poté insegnare altro che l’errore e l’eresia, impossibili a praticarsi e osservarsi”, a cominciare dalla santificazione eretica del “primo giorno dopo il Sabato”. Da qui nasce l'antiguidaismo teologico. Come reazione a quest'odio verso la religione cristiana (odio che è stato anche all'origine di alcune persecuzioni: oramai, storicamente, è accertato che la prima persecuzione di Nerone fu ispirata dalla moglie Poppea che era filogiudaica).
Quindi, nulla a che vedere col razzismo e con l'antisemitismo. Sicchè i passi tomistici sono da leggere in questo corretto contesto teologico, senza nè sopravvalutarli nè, del pari, svalutarli e svilirli.
E con questa precisazione chiudo il thread, sperando di porre fine alle polemiche

Augustinus
21-12-04, 21:59
Riapro volendo ridare fiducia ai forumisti e con la speranza che non si torni sui toni poco felici espressi che mi hanno costretto a censurare alcuni post.
Per questo, invito tutti a ritornare alla discussione del thread tomistico, offrendo alla riflessione il seguente saggio sull'Angelico Dottore riguardante le sue famose
cinque vie (http://www.softstudio.net/rocco/unamsanctam/cinque%20vie.htm)

Augustinus :) :) :)