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Visualizza Versione Completa : 31 maggio (22 agosto) - Beata Vergine Maria Regina



Augustinus
22-08-04, 10:50
Dal sito SANTI E BEATI (http://www.santiebeati.it/search/jump.cgi?ID=24150) con alcune mie modifiche:

Beata Vergine Maria Regina

22 agosto - Memoria

La memoria odierna, di origine devozionale, fu istituita nel 1955 da Pio XII. Viene celebrata a pochi giorni dalla solennità dell'Asuunzione. Maria, partecipe della gloriosa regalità universale del Cristo, è proposta come modello e segno di speranza per i cristiani, che già rivestiti della dignità regale del Signore del Battesimo, sono chiamati a regnare eternamente con lui. (Mess. Rom.)

Etimologia: Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico

Martirologio Romano: Memoria della beata Maria Vergine Regina, che generò il Figlio di Dio, principe della pace, il cui regno non avrà fine, ed è salutata dal popolo cristiano come Regina del cielo e Madre di misericordia.

Martirologio tradizionale (31 maggio): Festa della beata Vergine Maria Regina.

La festività odierna, parallela a quella di Cristo Re, venne istituita da Pio XII, a partire dal 1955, con la Lettera Enciclica "Ad Coeli Reginam" dell'11 ottobre 1954 (festività all'epoca della Maternità Divina di Maria). Si celebrava, fino alla recente riforma del calendario liturgico, il 31 maggio, a coronamento della singolare devozione mariana nel mese a lei dedicato. Il 22 agosto era riservato alla commemorazione del Cuore Immacolato di Maria, al cui posto subentra la festa di Maria Regina per avvicinare la regalità della Vergine alla sua glorificazione nell'assunzione al cielo. Questo posto di singolarità e di preminenza, accanto a Cristo Re, le deriva dai molteplici titoli, illustrati da Pio XII nella lettera enciclica “Ad Coeli Reginam” (11 ottobre 1954), di Madre del Capo e dei membri del Corpo mistico, di augusta sovrana e regina della Chiesa, che la rende partecipe non solo della dignità regale di Gesù, ma anche del suo influsso vitale e santificante sui membri del Corpo mistico.
Il latino "regina", come "rex", deriva da "regere", cioè reggere, governare, dominare. Dal punto di vista umano è difficile attribuire a Maria il ruolo di dominatrice, lei che si è proclamata la serva del Signore e ha trascorso tutta la vita nel più umile nascondimento. Luca, negli Atti degli apostoli, colloca Maria in mezzo agli Undici, dopo l'Ascensione, raccolta con essi in preghiera; ma non è lei che impartisce ordini, bensì Pietro. E tuttavia proprio in quella circostanza ella costituisce l'anello di congiunzione che tiene uniti al Risorto quegli uomini non ancora irrobustiti dai doni dello Spirito Santo. Maria è regina perché è madre di Cristo, il re. Ella è regina perché eccelle su tutte le creature, in santità: "In lei s'aduna quantunque in creatura è di bontade ", dice Dante nella Divina Commedia.
Tutti i cristiani vedono e venerano in lei la sovrabbondante generosità dell'amore divino, che l'ha colmata di ogni bene. Ma ella distribuisce regalmente e maternamente quanto ha ricevuto dal Re; protegge con la sua potenza i figli acquisiti in virtù della sua corredenzione e li rallegra con i suoi doni, poichè il Re ha disposto che ogni grazia passi per le sue mani di munifica regina. Per questo la Chiesa invita i fedeli a invocarla non solo col dolce nome di madre, ma anche con quello reverente di regina, come in cielo la salutano con felicità e amore gli angeli, i patriarchi, i profeti, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini. Maria è stata coronata col duplice diadema della verginità e della maternità divina: "Lo Spirito Santo verrà su di te, e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà. Per questo il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio".

Autore: Piero Bargellini

http://www.cattolicesimo.com/immsacre/lady3.jpg http://img116.imageshack.us/img116/579/regina3rd2.jpg

Augustinus
22-08-04, 11:01
http://www.wga.hu/art/a/angelico/12/20louvre.jpg Beato Angelico, Incoronazione della Vergine, 1434-35, Musée du Louvre, Parigi

http://www.wga.hu/art/a/angelico/09/cells/09_coron.jpg Beato Angelico, Incoronazione della Vergine, 1440-41, Convento di San Marco, Cella n. 9, Firenze. E' possibile riconoscere in basso, da sinistra verso destra, i SS. Tommaso d'Aquino, Benedetto, Domenico, Francesco d'Assisi, Pietro martire e Marco evangelista

http://www.wga.hu/art/a/angelico/12/30corona.jpg Beato Angelico, Incoronazione della Vergine, 1430-35, Galleria degli Uffizi, Firenze

http://www.wga.hu/art/b/bellini/giovanni/1470-79/pesaro/068pesa1.jpg http://www.wga.hu/art/b/bellini/giovanni/1470-79/pesaro/068pesa.jpg Giovanni Bellini, Altare di Pesaro, 1471-74, Musei Civici, Pesaro

http://www.wga.hu/art/b/bicci/neri/coronati.jpg Nero di Bicci, Incoronazione della Vergine, Musée du Petit Palais, Avignone

Augustinus
22-08-04, 11:45
http://www.kfki.hu/~arthp/art/c/charonto/coronati.jpg http://www.kfki.hu/~arthp/art/c/charonto/coronaty.jpg Enguerrand Charonton, Incoronazione della Vergine, 1454, Hospice, Villeneuve-les-Avignon

http://www.kfki.hu/~arthp/art/d/durer/2/12/5virgin/18_life.jpg Albrecht Dürer, Incoronazione della Vergine, 1510, Graphische Sammlung Albertina, Vienna

http://www.kfki.hu/~arthp/art/f/fouquet/bookhour/miniatu4.jpg Jean Fouquet, Incoronazione della Vergine, 1452-60, miniatura del Libro delle Ore di Étienne Chevalier, Musée Condé, Chantilly

http://www.kfki.hu/~arthp/art/f/francesc/2paintin/6corona.jpg
http://cgfa.sunsite.dk/m/fmartini2.jpg
http://www.kfki.hu/~arthp/art/f/francesc/2paintin/6corona1.jpg Francesco Di Giorgio Martini, Incoronazione della Vergine, 1472-73, Pinacoteca Nazionale, Siena

http://cgfa.sunsite.dk/g/rghirla1.jpg Ridolfo del Ghirlandaio, Incoronazione della Vergine, XV sec., Musée du Petit Palais, Avignone

Augustinus
22-08-04, 11:46
http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/gaddi/agnolo/coronati.jpg Agnolo Gaddi, Incoronazione della Vergine, 1380 circa, National Gallery, Londra

http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/gentile/coronat.jpg Gentile da Fabriano, Incoronazione della Vergine e Santi, 1400 circa, Pinacoteca di Brera, Milano. I Santi da sinistra a destra, nei pannelli, inferiori, sono Girolamo, Francesco, Domenico e Maria Maddalena. Nei pannelli superiori sono raffigurati Giovanni Battista nel deserto, Martirio di S. Pietro da Verona, S. Tommado d'Aquino in meditazione, S. Francesco riceve le stigmate

http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/ghirland/domenico/7panel/03corona.jpg Domenico Ghirlandaio, Incoronazione della Vergine, 1486, Palazzo Comunale, Narni

http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/ghirland/domenico/7panel/04corona.jpg Domenico Ghirlandaio, Incoronazione della Vergine, 1486, Pinacoteca Comunale, Citta di Castello

http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/giambono/coronati.jpg Michele Giambono, Incoronazione della Vergine, 1448 circa, Gallerie dell'Accademia, Venezia

http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/giotto/z_panel/5baronce/0baronce.jpg http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/giotto/z_panel/5baronce/1baronce.jpg Giotto di Bondone, Polittico Baroncelli, 1334, Cappella Baroncelli, Basilica di Santa Croce, Firenze

Augustinus
22-08-04, 11:46
http://www.wga.hu/art/g/greco_el/10/1002grec.jpg El Greco, Incoronazione della Vergine, 1591, Santa Cruz Museum, Toledo

http://www.wga.hu/art/g/greco_el/16/1602grec.jpg El Greco, Incoronazione della Vergine, 1603-05, Hospital de la Caridad, Illescas

http://www.wga.hu/art/g/greco_el/10/1001grec.jpg El Greco, Incoronazione della Vergine, 1591, Museo del Prado, Madrid

http://www.kfki.hu/~arthp/art/j/jacobell/coronati.jpg Jacobello del Fiore, Incoronazione della Vergine, 1438, Gallerie dell'Accademia, Venezia

http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lippi/flippino/1/01virgin.jpg http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lippi/flippino/1/01virgix.jpg Filippino Lippi, Incoronazione della Vergine, 1480 circa, National Gallery of Art, Washington

http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lippi/filippo/1460sp/4corona.jpg http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lippi/filippo/1460sp/4corona1.jpg Fra Filippo Lippi, Incoronazione della Vergine, 1466-69, Cattedrale, Spoleto

Augustinus
22-08-04, 11:47
http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lippi/filippo/1440/04corona.jpg Fra Filippo Lippi, Incoronazione della Vergine, 1441-45, Pinacoteca, Vaticano

http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lippi/filippo/1440/03coron.jpg Fra Filippo Lippi, Incoronazione della Vergine, 1441-47, Galleria degli Uffizi, Firenze

http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lorenzo/monaco/co_virg.jpg http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lorenzo/monaco/co_virg1.jpg Lorenzo Monaco, Incoronazione della Vergine e Santi adoranti, 1414 circa, National Gallery, Londra

http://www.kfki.hu/~arthp/art/l/lorenzo/monaco/co_virgi.jpg Lorenzo Monaco, Incoronazione della Vergine e Santi adoranti, 1414, Galleria degli Uffizi, Firenze

http://www.kfki.hu/~arthp/art/m/master/hausbuch/coronati.jpg Maestro di Housebook, Incoronazione della Vergine, 1475-90, Alte Pinakothek, Monaco

http://www.wga.hu/art/p/pacher/wolfgang/3wolfga1.jpg Michael Pacher, Incoronazione della Vergine tra i SS. Wolfgang e Benedetto, 1479-81, Parish Church, Sankt Wolfgang

Augustinus
22-08-04, 12:01
http://www.kfki.hu/~arthp/art/p/pollaiol/piero/coronat2.jpg Pietro del Pollaiuolo, Incoronazione della Vergine, 1483, Chiesa di Sant'Agostino, San Gimignano

http://www.kfki.hu/~arthp/art/p/provost/coronat.jpg Jan Provost, Incoronazione della Vergine, 1524, Hermitage, San Pietroburgo

http://www.kfki.hu/~arthp/art/r/raphael/1early/04oddi.jpg Raffaello Sanzio, Incoronazione della Vergine, Altare Oddi, 1502-03, Pinacoteca, Vaticano

http://www.kfki.hu/~arthp/art/s/serodine/c_virgin.jpg Giovanni Serodine, Incoronazione della Vergine e Santi, 1625 circa, Parrocchia, Ascona. I Santi sono, da sinistra a destra: SS. Giovanni Evangelista, Pietro e Paolo, Sebastiano, Antonio abate e Carlo Borromeo

http://www.kfki.hu/~arthp/art/s/sittow/coronati.jpg Michel Sittow, Incoronazione della Vergine, 1496-1504, Musée du Louvre, Parigi

http://www.wga.hu/art/m/master/zunk_sp/zunk_cat/01corona.jpg Maestro catalano sconosciuto, Incoronazione della Vergine, 1200-20, Museo Episcopale, Vich

http://www.wga.hu/art/m/master/zunk_sp/zunk_sp2/01corona.jpg Maestro spagnolo sconosciuto, Incoronazione di Maria, 1400-50, Museo Lázaro Galdiano, Madrid

http://www.wga.hu/art/s/salviati/coronati.jpg Cecchino del Salviati, Incoronazione della Vergine con angeli, 1550 circa, Pinacoteca, Vaticano

Augustinus
22-08-04, 12:03
http://www.wga.hu/art/v/velazque/07/0707vela.jpg Diego Rodriguez de Silva y Velázquez, Incoronazione della Vergine, 1645, Museo del Prado, Madrid

http://img240.exs.cx/img240/1900/me000002909838ix.jpg Romain Cazes, Incoronazione della Vergine, Regina del Cielo, 1825-50, Musée du Louvre, Parigi

Augustinus
22-08-04, 12:14
(Om. 7; SC 72, 188. 190. 192. 200)

La santa Vergine Maria fu assunta in cielo. Ma il suo nome ammirabile rifulse su tutta la terra anche indipendentemente da questo singolare evento, e la sua gloria immortale si irradiò in ogni luogo prima ancora che fosse esaltata sopra i cieli. Era conveniente, infatti, anche per l'onore del suo Figlio, che la Vergine Madre regnasse dapprima in terra e così alla fine ricevesse la gloria nei cieli. Era giusto che la sua santità e la sua grandezza andassero crescendo quaggiù, passando di virtù in virtù e di splendore in splendore per opera dello Spirito Santo, fino a raggiungere il termine massimo al momento della sua entrata nella dimora superna. Perciò quando era qui con il corpo, pregustava le primizie del regno futuro, ora innalzandosi fino a Dio, ora scendendo verso i fratelli mediante l'amore. Fu onorata dagli angeli e venerata dagli uomini. Le stava accanto Gabriele con gli angeli e le rendeva servizio, con gli apostoli, Giovanni, ben felice che a lui, vergine, fosse stata affidata presso la croce la Vergine Madre. Quelli erano lieti di vedere in lei la Regina, questi la Signora, e sia gli uni che gli altri la circondavano di pio e devoto affetto.
Abitava nel sublime palazzo della santità, godeva della massima abbondanza dei favori divini, e sul popolo credente e assetato faceva scendere la pioggia delle grazie, lei che nella ricchezza della grazia aveva superato tutte le creature.
Conferiva la salute fisica e la medicina spirituale, aveva il potere di risuscitare dalla morte i corpi e le anime. Chi mai si partì da lei o malato, o triste, o digiuno dei misteri celesti? Chi non ritornò a casa sua lieto e contento dopo d'aver ottenuto dalla Madre del Signore, Maria, quello che voleva?
Maria era la sposa ricca di gioielli spirituali, la madre dell'unico Sposo, la fonte di ogni dolcezza, la delizia dei giardini spirituali e la sorgente della acque vive e vivificanti che discendono dal Libano divino, dal monte Sion fino ai popoli stranieri sparsi qua e là. Ella faceva scendere fiumi di pace e grazia. Perciò mentre la Vergine delle vergini veniva assunta in cielo da Dio e dal Figlio suo, re dei re, tra l'esultanza degli angeli, il giubilo degli arcangeli e le acclamazioni festose del cielo, si compì la profezia del salmista che dice al Signore: «Sta la regina alla tua destra in veste tessuta d'oro, in abiti trapunti e ricamati» (Sal 44, 10 volg.)

Augustinus
22-08-04, 19:16
PIO XII

LETTERA ENCICLICA
AD CAELI REGINAM

DIGNITÀ REGALE DELLA SANTA VERGINE MARIA

11 ottobre 1954(1)

Fin dai primi secoli della chiesa cattolica il popolo cristiano ha elevato supplici preghiere e inni di lode e di devozione alla Regina del cielo, sia nelle circostanze liete, sia, e molto più, nei periodi di gravi angustie e pericoli; né vennero meno le speranze riposte nella Madre del Re divino, Gesù Cristo, mai s'illanguidì la fede, dalla quale abbiamo imparato che la vergine Maria, Madre di Dio, presiede all'universo con cuore materno, come è coronata di gloria nella beatitudine celeste.

Ora, dopo le grandi rovine che, anche sotto i Nostri occhi, hanno distrutto fiorenti città, paesi e villaggi; davanti al doloroso spettacolo di tali e tanti mali morali, che si avanzano paurosamente in limacciose ondate, mentre vediamo scalzare le basi stesse della giustizia e trionfare la corruzione, in questo incerto e spaventoso stato di cose, Noi siamo presi da sommo dispiacere e perciò ricorriamo fiduciosi alla Nostra regina Maria, mettendo ai piedi di lei, insieme col Nostro, i sentimenti di devozione di tutti i fedeli, che si gloriano del nome di cristiani.

È gradito e utile ricordare che Noi stessi, il 1° novembre dell'anno santo 1950, abbiamo decretato, dinanzi a una grande moltitudine di em.mi cardinali, di venerandi vescovi, di sacerdoti e di cristiani, venuti da ogni parte del mondo, il dogma dell'assunzione della beatissima vergine Maria in cielo,(2) dove, presente in anima e corpo, regna tra i cori degli angeli e dei santi, insieme al suo unigenito Figlio. Inoltre, ricorrendo il centenario della definizione dogmatica fatta dal Nostro predecessore, Pio IX, di imm. mem., sulla Madre di Dio concepita senza alcuna macchia di peccato originale, abbiamo indetto l'anno mariano,(3) nel quale con gran gioia vediamo che non solo in questa alma città - specialmente nella Basilica Liberiana, dove innumerevoli folle continuano a professare apertamente la loro fede e il loro ardente amore alla Madre celeste - ma anche in tutte le parti del mondo la devozione verso la Vergine, Madre di Dio, rifiorisce sempre più; mentre i principali santuari di Maria hanno accolto e accolgono ancora pellegrinaggi imponenti di fedeli devoti.

Tutti poi sanno che Noi, ogni qualvolta Ce n'è stata offerta la possibilità, cioè quando abbiamo potuto rivolgere la parola ai Nostri figli, venuti a trovarci, e quando abbiamo indirizzato messaggi anche ai popoli lontani per mezzo delle onde radiofoniche, non abbiamo cessato di esortare tutti coloro, ai quali abbiamo potuto rivolgerCi, ad amare la nostra benignissima e potentissima Madre di un amore tenero e vivo, come conviene a figli. In proposito, ricordiamo particolarmente il radiomessaggio, che abbiamo indirizzato al popolo portoghese, nell'incoronazione della taumaturga Madonna di Fatima,(4) da Noi stessi chiamato radiomessaggio della «regalità» di Maria.(5)

Pertanto, quasi a coronamento di tutte queste testimonianze della Nostra pietà mariana, cui il popolo cristiano ha risposto con tanta passione, per concludere utilmente e felicemente l'anno mariano che volge al termine e per venire incontro alle insistenti richieste, che Ci sono pervenute da ogni parte, abbiamo stabilito di istituire la festa liturgica della «beata Maria vergine regina».

Non si tratta certo di una nuova verità proposta al popolo cristiano, perché il fondamento e le ragioni della dignità regale di Maria, abbondantemente espresse in ogni età, si trovano nei documenti antichi della chiesa e nei libri della sacra liturgia.

Ora vogliamo richiamarle nella presente enciclica per rinnovare le lodi della nostra Madre celeste e per renderne più viva la devozione nelle anime, con vantaggio spirituale.

I

Il popolo cristiano ha sempre creduto a ragione, anche nei secoli passati, che colei, dalla quale nacque il Figlio dell'Altissimo, che «regnerà eternamente nella casa di Giacobbe» (Lc 1,32), (sarà) «Principe della pace» (Is 9,6), «Re dei re e Signore dei signori» (Ap 19,16), al di sopra di tutte le altre creature di Dio ricevette singolarissimi privilegi di grazia. Considerando poi gli intimi legami che uniscono la madre al figlio, attribuì facilmente alla Madre di Dio una regale preminenza su tutte le cose.

Si comprende quindi facilmente come già gli antichi scrittori della chiesa, avvalendosi delle parole dell'arcangelo san Gabriele, che predisse il regno eterno del Figlio di Maria (cf. Lc 1,32-33), e di quelle di Elisabetta, che s'inchinò davanti a lei, chiamandola «madre del mio Signore» (Lc 1,43), abbiano, denominando Maria «madre del Re» e «madre del Signore», voluto significare che dalla regalità del Figlio dovesse derivare alla Madre una certa elevatezza e preminenza.

Pertanto sant'Efrem, con fervida ispirazione poetica, così fa parlare Maria: «Il cielo mi sorregga con il suo braccio, perché io sono più onorata di esso. Il cielo, infatti, fu soltanto tuo trono, non tua madre. Ora quanto è più da onorarsi e da venerarsi la madre del Re del suo trono!».(6) E altrove così egli prega Maria: «... vergine augusta e padrona, regina, signora, proteggimi sotto le tue ali, custodiscimi, affinché non esulti contro di me satana, che semina rovine, né trionfi contro di me l'iniquo avversario».(7)

San Gregorio di Nazianzo chiama Maria madre del Re di tutto l'universo», «madre vergine, [che] ha partorito il Re di tutto il mondo»,(8) mentre Prudenzio ci parla della Madre, che si meraviglia «di aver generato Dio come uomo sì, ma anche come sommo re».(9)

La dignità regale di Maria è poi chiaramente asserita da coloro che la chiamano «signora», «dominatrice», «regina». Secondo un'omelia attribuita a Origene, Elisabetta apostrofa Maria «madre del mio Signore», e anche: «Tu sei la mia signora».(10)

Lo stesso concetto si può dedurre da un testo di san Girolamo, nel quale espone il suo pensiero circa le varie interpretazioni del nome di Maria: «Si deve sapere che Maria, nella lingua siriaca, significa Signora».(11) Ugualmente si esprime, dopo di lui, san Pietro Crisologo: «Il nome ebraico Maria si traduce "Domina" in latino: l'angelo dunque la saluta "Signora" perché sia esente da timore servile la madre del Dominatore; che per volontà del Figlio nasce e si chiama Signora».(12)

Sant'Epifanio, vescovo di Costantinopoli, scrive al sommo pontefice Ormisda, che si deve implorare l'unità della chiesa «per la grazia della santa e consostanziale Trinità e per l'intercessione della nostra santa signora, gloriosa vergine e Madre di Dio, Maria».(13)

Un autore di questo stesso tempo si rivolge con solennità alla beata Vergine seduta alla destra di Dio, invocandone il patrocinio, con queste parole: «Signora dei mortali, santissima Madre di Dio».(14)

Sant'Andrea di Creta attribuisce spesso la dignità regale alla Vergine; ne sono prova i seguenti passi: «(Gesù Cristo) portà in questo giorno come regina del genere umano dalla dimora terrena (ai cieli) la sua Madre sempre vergine, nel cui seno, pur rimanendo Dio, prese l'umana carne».(15) E altrove: «Regina di tutti gli uomini, perché fedele di fatto al significato del suo nome, eccettuato soltanto Dio, si trova al di sopra di tutte le cose».(16)

San Germano poi così si rivolge all'umile Vergine: «Siedi, o signora: essendo tu regina e più eminente di tutti i re ti spetta sedere nel posto più alto»;(17) e la chiama. «Signora di tutti coloro che abitano la terra».(18)

San Giovanni Damasceno la proclama «regina, padrona, signora»(19) e anche «signora di tutte le creature»;(20) e un antico scrittore della chiesa occidentale la chiama «regina felice», «regina eterna, presso il Figlio Re», della quale «il bianco capo è ornato di aurea corona».(21)

Sant'Ildefonso di Toledo riassume tutti i titoli di onore in questo saluto: «O mia signora, o mia dominatrice: tu sei mia signora, o madre del mio Signore... Signora tra le ancelle, regina tra le sorelle».(22)

I teologi della chiesa, raccogliendo l'insegnamento di queste e di molte altre testimonianze antiche, hanno chiamato la beatissima Vergine regina di tutte le cose create, regina del mondo; signora dell'universo.

I sommi pastori della chiesa non mancarono di approvare e incoraggiare la devozione del popolo cristiano verso la celeste Madre e Regina con esortazioni e lodi. Lasciando da parte i documenti dei papi recenti, ricorderemo che già nel secolo settimo il Nostro predecessore san Martino I, chiamò Maria «Nostra Signora gloriosa, sempre vergine»;(23) sant'Agatone, nella lettera sinodale, inviata ai padri del sesto concilio ecumenico, la chiamò «Nostra Signora, veramente e propriamente Madre di Dio»;(24) e nel secolo VIII, Gregorio II, in una lettera inviata al patriarca san Germano, letta tra le acclamazioni dei padri del settimo concilio ecumenico, proclamava Maria «signora di tutti e vera Madre di Dio» e «signora di tutti i cristiani».(25)

Ricorderemo parimenti che il Nostro predecessore di immortale memoria Sisto IV, nella lettera apostolica Cum praeexcelsa,(26) in cui accenna con favore alla dottrina dell'immacolata concezione della beata Vergine, comincia proprio con le parole che dicono Maria «regina, che sempre vigile intercede presso il Re, che ha generato». Parimenti Benedetto XIV, nella lettera apostolica Gloriosae Dominae, chiama Maria «regina del cielo e della terra», affermando che il sommo Re ha, in qualche modo, affidato a lei il suo proprio impero.(27)

Onde sant'Alfonso, tenendo presente tutta la tradizione dei secoli che lo hanno preceduto, poté scrivere con somma devozione: «Poiché la vergine Maria fu esaltata ad essere la Madre del Re dei re, con giusta ragione la chiesa l'onora col titolo di Regina».(28)

II

La sacra liturgia, che è lo specchio fedele dell'insegnamento tramandato dai Padri e affidato al popolo cristiano, ha cantato nel corso dei secoli e canta continuamente sia in Oriente che in Occidente le glorie della celeste Regina.

Fervidi accenti risuonano dall'Oriente: «O Madre di Dio, oggi sei trasferita al cielo sui carri dei cherubini, i serafini si onorano di essere ai tuoi ordini, mentre le schiere dei celesti eserciti si prostrano dinanzi a te».(29)

E ancora: «O giusto, beatissimo (Giuseppe), per la tua origine regale sei stato fra tutti prescelto a essere lo sposo della Regina immacolata, la quale darà alla luce in modo ineffabile il re Gesù».(30) E inoltre: «Scioglierò un inno alla Madre regina, alla quale mi rivolgo con gioia, per cantare lietamente le sue glorie. ... O Signora, la nostra lingua non ti può celebrare degnamente, perché tu, che hai dato alla luce Cristo, nostro Re, sei stata esaltata al di sopra dei serafini. ... Salve, o regina del mondo, salve, o Maria, signora di tutti noi».(31)

Nel «Messale» etiopico si legge: « O Maria, centro di tutto il mondo ... tu sei più grande dei cherubini pluriveggenti e dei serafini dalle molte ali. ... Il cielo e la terra sono ricolmi della santità della tua gloria».(32)

Fa eco la liturgia della chiesa latina con l'antica e dolcissima preghiera «Salve, regina», le gioconde antifone «Ave, o regina dei cieli», «Regina del cielo, rallégrati, alleluia» e altri testi, che si recitano in varie feste della beata vergine Maria: «Come regina stette alla tua destra con un abito dorato, rivestita di vari ornamenti»;(33) «La terra e il popolo cantano la tua potenza, o regina»;(34) «Oggi la vergine Maria sale al cielo: godete, perché regna con Cristo in eterno».(35)

A tali canti si devono aggiungere le Litanie lauretane, che richiamano i devoti a invocare ripetutamente Maria regina; e nel quinto mistero glorioso del santo rosario, la mistica corona della celeste regina, i fedeli contemplano in pia meditazione già da molti secoli, il regno di Maria, che abbraccia il cielo e la terra.

Infine l'arte ispirata ai principi della fede cristiana e perciò fedele interprete della spontanea e schietta devozione popolare, fin dal Concilio di Efeso, è solita rappresentare Maria come regina e imperatrice, seduta in trono e ornata delle insegne regali, cinta il capo di corona e circondata dalle schiere degli angeli e dei santi, come colei che domina non soltanto sulle forze della natura, ma anche sui malvagi assalti di satana. L'iconografia, anche per quel che riguarda la dignità regale della beata vergine Maria, si è arricchita in ogni secolo di opere di grandissimo valore artistico, arrivando fino a raffigurare il divin Redentore nell'atto di cingere il capo della Madre sua con fulgida corona.

I pontefici romani non hanno mancato di favorire questa devozione del popolo, decorando spesso di diadema, con le proprie mani o per mezzo di legati pontifici, le immagini della vergine Madre di Dio, già distinte per singolare venerazione.

III

Come abbiamo sopra accennato, venerabili fratelli, l'argomento principale, su cui si fonda la dignità regale di Maria, già evidente nei testi della tradizione antica e nella sacra liturgia, è senza alcun dubbio la sua divina maternità. Nelle sacre Scritture infatti, del Figlio, che sarà partorito dalla Vergine, si afferma: «Sarà chiamato Figlio dell'Altissimo e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; e regnerà nella casa di Giacobbe eternamente e il suo regno non avrà fine» (Lc 1,32-33); e inoltre Maria è proclamata «Madre del Signore» (Lc 1,43). Ne segue logicamente che ella stessa è Regina, avendo dato la vita a un Figlio; che nel medesimo istante del concepimento, anche come uomo, era re e signore di tutte le cose, per l'unione ipostatica della natura umana col Verbo. San Giovanni Damasceno scrive dunque a buon diritto: «È veramente diventata la Signora di tutta la creazione, nel momento in cui divenne Madre del Creatore»(36) e lo stesso arcangelo Gabriele può dirsi il primo araldo della dignità regale di Maria.

Tuttavia la beatissima Vergine si deve proclamare regina non soltanto per la maternità divina, ma anche per la parte singolare che, per volontà di Dio, ebbe nell'opera della nostra salvezza eterna. «Quale pensiero - scrive il Nostro predecessore di felice memoria Pio XI - potremmo avere più dolce e soave di questo, che Cristo è nostro re non solo per diritto nativo, ma anche per diritto acquisito e cioè per la redenzione? Ripensino tutti gli uomini dimentichi quanto costammo al nostro Salvatore: "Non siete stati redenti con oro o argento, beni corruttibili, ... ma col sangue prezioso di Cristo, agnello immacolato e incontaminato" (1Pt 1;18-19). Non apparteniamo dunque a noi stessi, perché "Cristo a caro prezzo" (1Cor 6,20) ci ha comprati».(37)

Ora nel compimento dell'opera di redenzione Maria santissima fu certo strettamente associata a Cristo, onde giustamente si canta nella sacra liturgia: «Santa Maria, regina del cielo e signora del mondo, affranta dal dolore, se ne stava in piedi presso la croce del Signore nostro Gesù Cristo».(38) E un piissimo discepolo di sant'Anselmo poteva scrivere nel medioevo: «Come ... Dio, creando tutte le cose nella sua potenza, è padre e signore di tutto, così Maria, riparando tutte le cose con i suoi meriti, è la madre e la signora di tutto: Dio è signore di tutte le cose, perché le ha costituite nella loro propria natura con il suo comando, e Maria è signora di tutte le cose, riportandole alla loro originale dignità con la grazia che ella meritò».(39) Infatti: «Come Cristo per il titolo particolare della redenzione è nostro signore e nostro re, così anche la Vergine beata (è nostra signora) per il singolare concorso prestato alla nostra redenzione, somministrando la sua sostanza e offrendola volontariamente per noi, desiderando, chiedendo e procurando in modo singolare la nostra salvezza».(40)

Da queste premesse si può così argomentare: se Maria, nell'opera della salute spirituale, per volontà di Dio, fu associata a Cristo Gesù, principio di salvezza, e in maniera simile a quella con cui Eva fu associata ad Adamo, principio di morte, sicché si può affermare che la nostra redenzione si compì se_condo una certa «ricapitolazione»,(41) per cui il genere umano, assoggettato alla morte, per causa di una vergine, si salva anche per mezzo di una Vergine; se inoltre si può dire che questa gloriosissima Signora venne scelta a Madre di Cristo proprio «per essere a lui associata nella redenzione del genere umano»(42) e se realmente «fu lei, che esente da ogni colpa personale o ereditaria, strettissimamente sempre unita al suo Figlio, lo ha offerto sul Golgota all'eterno Padre sacrificando insieme l'amore e i diritti materni, quale nuova Eva, per tutta la posterità di Adamo, macchiata dalla sua caduta miseranda»;(43) se ne potrà legittimamente concludere che, come Cristo, il nuovo Adamo, è nostro re non solo perché Figlio di Dio, ma anche perché nostro redentore, così, secondo una certa analogia, si può affermare parimenti che la beatissima Vergine è regina, non solo perché Madre di Dio, ma anche perché quale nuova Eva è stata associata al nuovo Adamo.

È certo che in senso pieno, proprio e assoluto, soltanto Gesù Cristo, Dio e uomo, è re; tuttavia, anche Maria, sia come madre di Cristo Dio, sia come socia nell'opera del divin Redentore, e nella lotta con i nemici e nel trionfo ottenuto su tutti, ne partecipa la dignità regale, sia pure in maniera limitata e analogica. Infatti da questa unione con Cristo re deriva a lei tale splendida sublimità, da superare l'eccellenza di tutte le cose create: da questa stessa unione con Cristo nasce quella regale potenza, per cui ella può dispensare i tesori del regno del divin redentore; infine dalla stessa unione con Cristo ha origine l'inesauribile efficacia della sua materna intercessione presso il Figlio e presso il Padre.

Nessun dubbio pertanto che Maria santissima sopravanzi in dignità tutta la creazione e abbia su tutti il primato, dopo il suo Figliuolo. «Tu infine - canta san Sofronio - hai di gran lunga sopravanzato ogni creatura. ... Che cosa può esistere di più sublime di tale gioia, o Vergine Madre? Che cosa può esistere di più elevato di tale grazia, che per volontà divina tu sola hai avuto in sorte?».(44) E va ancora più oltre nella lode san Germano: «La tua onorifica dignità ti pone al di sopra di tutta la creazione: la tua sublimità ti fa superiore agli angeli».(45) San Giovanni Damasceno poi giunge a scrivere la seguente espressione: «È infinita la differenza tra i servi di Dio e la sua Madre».(46)

Per aiutarci a comprendere la sublime dignità che la Madre di Dio ha raggiunto al di sopra di tutte le creature, possiamo ripensare che la santissima Vergine, fin dal primo istante del suo concepimento, fu ricolma di tale abbondanza di grazie da superare la grazia di tutti i santi. Onde - come scrisse il Nostro predecessore Pio XI di fel. mem. nella lettera apostolica Ineffabilis Deus - «ha con tanta munificenza arricchito Maria con l'abbondanza di doni celesti, tratti dal tesoro della divinità, di gran lunga al di sopra degli angeli e di tutti i santi, che ella, del tutto immune da ogni macchia di peccato, in tutta la sua bellezza e perfezione, avesse tale pienezza d'innocenza e di santità che non se ne può pensare una più grande al di sotto di Dio e che all'infuori di Dio nessuno riuscirà mai a comprendere».(47)

Inoltre la beata Vergine non ha avuto soltanto il supremo grado, dopo Cristo, dell'eccellenza e della perfezione, ma anche una partecipazione di quell'influsso, con cui il suo Figlio e Redentore nostro giustamente si dice che regna sulla mente e sulla volontà degli uomini. Se infatti il Verbo opera i miracoli e infonde la grazia per mezzo dell'umanità che ha assunto, se si serve dei sacramenti dei suoi santi come di strumenti per la salvezza delle anime, perché non può servirsi dell'ufficio e dell'opera della Madre sua santissima per distribuire a noi i frutti della redenzione? «Con animo veramente materno - così dice lo stesso predecessore Nostro Pio IX di imm. mem. - trattando l'affare della nostra salute ella è sollecita di tutto il genere umano, essendo costituita dal Signore regina del cielo e della terra ed esaltata sopra tutti i cori degli angeli e sopra tutti i gradi dei santi in cielo, stando alla destra del suo unigenito Figlio; Gesù Cristo, Signore nostro, con le sue materne suppliche impetra efficacissimamente, ottiene quanto chiede, né può rimanere inesaudita».(48) A questo proposito l'altro predecessore Nostro di fel. mem., Leone XIII, dichiarò che alla beata vergine Maria è stato concesso un potere «quasi immenso» nell'elargizione delle grazie;(49) e san Pio X aggiunge che Maria compie questo suo ufficio «come per diritto materno».(50)

Godano dunque tutti i fedeli cristiani di sottomettersi all'impero della vergine Madre di Dio, la quale, mentre dispone di un potere regale, arde di materno amore.

Però in queste e altre questioni, che riguardano la beata Vergine, i teologi e i predicatori della divina parola abbiano cura di evitare certe deviazioni per non cadere in un doppio errore; si guardino cioè da opinioni prive di fondamento e che con espressioni esagerate oltrepassano i limiti del vero; e dall'altra parte si guardino pure da un'eccessiva ristrettezza di mente nel considerare quella singolare, sublime, anzi quasi divina dignità della Madre di Dio, che il dottore angelico ci insegna ad attribuirle «per ragione del bene infinito, che è Dio».(51)

Del resto, in questo, come in altri campi della dottrina cristiana, «la norma prossima e universale» è per tutti il magistero vivo della chiesa, che Cristo ha costituito «anche per illustrare e spiegare quelle cose, che nel deposito della fede sono contenute solo oscuramente e quasi implicitamente».(52)

IV

Dai monumenti dell'antichità cristiana, dalle preghiere della liturgia, dall'innata devozione del popolo cristiano, dalle opere d'arte, da ogni parte abbiamo raccolto espressioni e accenti; secondo i quali la vergine Madre di Dio primeggia per la sua dignità regale; e abbiamo anche mostrato che le ragioni, che la sacra teologia ha dedotto dal tesoro della fede divina, confermano pienamente questa verità. Di tante testimonianze riportate si forma un concerto, la cui eco risuona larghissimamente, per celebrare il sommo fastigio della dignità regale della Madre di Dio e degli uomini, la quale è stata «esaltata ai regni celesti, al di sopra dei cori angelici ».(53)

EssendoCi poi fatta la convinzione dopo mature ponderate riflessioni, che ne verranno grandi vantaggi alla chiesa se questa verità solidamente dimostrata risplenda più evidente davanti a tutti, quasi lucerna più luminosa sul suo candelabro, con la Nostra autorità apostolica, decretiamo e istituiamo la festa di Maria regina, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio. Ordiniamo ugualmente che indetto giorno sia rinnovata la consacrazione del genere umano al cuore immacolato della beata vergine Maria. In questo gesto infatti è riposta grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione.

Procurino dunque tutti di avvicinarsi ora con maggior fiducia di prima, quanti ricorrono al trono di grazia e di misericordia della Regina e Madre nostra, per chiedere soccorso nelle avversità, luce nelle tenebre, conforto nel dolore e nel pianto, e, ciò che conta più di tutto, si sforzino di liberarsi dalla schiavitù del peccato, per poter presentare un ossequio immutabile, penetrato dalla fragrante devozione di figli, allo scettro regale di sì grande Madre. I suoi templi siano frequentati dalle folle dei fedeli, per celebrarne le feste; la pia corona del Rosario sia nelle mani di tutti per riunire insieme, nelle chiese, nelle case, negli ospedali, nelle carceri, sia i piccoli gruppi, sia le grandi adunanze di fedeli, a cantare le sue glorie. Sia in sommo onore il nome di Maria, più dolce del nettare, più prezioso di qualunque gemma; e nessuno osi pronunciare empie bestemmie, indice di animo corrotto, contro questo nome ornato di tanta maestà e venerando per la grazia materna; e neppure si osi mancare in qualche modo di rispetto ad esso.

Tutti si sforzino di imitare, con vigile e diligente cura, nei propri costumi e nella propria anima, le grandi virtù della Regina celeste e nostra Madre amantissima. Ne deriverà di conseguenza che i cristiani, venerando e imitando sì grande Regina e Madre, si sentano infine veramente fratelli, e, sprezzanti dell'invidia e degli smodati desideri delle ricchezze, promuovano l'amore sociale, rispettino i diritti dei poveri e amino la pace, Nessuno dunque si reputi figlio di Maria, degno di essere accolto sotto la sua potentissima tutela, se sull'esempio di lei non si dimostrerà mite, giusto e casto, contribuendo con amore alla vera fraternità, non ledendo e nuocendo, ma aiutando e confortando.

In molti paesi della terra vi sono persone ingiustamente perseguitate per la loro professione cristiana e private dei diritti umani e divini della libertà: per allontanare questi mali nulla valgono finora le giustificate richieste e le ripetute proteste. A questi figli innocenti e tormentati rivolga i suoi occhi di misericordia, che con la loro luce portano il sereno allontanando i nembi e le tempeste, la potente Signora delle cose e dei tempi, che sa placare le violenze con il suo piede verginale; e conceda anche a loro di poter presto godere della dovuta libertà per la pratica aperta dei doveri religiosi, sicché servendo la causa dell'evangelo, con opera concorde e con egregie virtù, che nelle asprezze rifulgono ad esempio, giovino anche alla solidità e al progresso della città terrena.

Pensiamo anche che la festa istituita con questa lettera enciclica, affinché tutti più chiaramente riconoscano e con più cura onorino il clemente e materno impero della Madre di Dio, possa contribuire assai a che si conservi, si consolidi e si renda perenne la pace dei popoli, minacciata quasi ogni giorno da avvenimenti pieni di ansietà. Non è ella l'arcobaleno posto sulle nubi verso Dio, come segno di pacifica alleanza? (cf. Gn 9,13). «Mira l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto; esso è molto bello nel suo splendore, abbraccia il cielo nel suo cerchio radioso e le mani dell'Altissimo lo hanno teso» (Eccli 43,12-13). Chiunque pertanto onora la Signora dei celesti e dei mortali - e nessuno si creda esente da questo tributo di riconoscenza e di amore - la invochi come regina potentissima, mediatrice di pace; rispetti e difenda la pace, che non è ingiustizia impunita né sfrenata licenza, ma è invece concordia bene ordinata sotto il segno e il comando della volontà di Dio: a fomentare e accrescere tale concordia spingono le materne esortazioni e gli ordini di Maria vergine.

Desiderando moltissimo che la Regina e Madre del popolo cristiano accolga questi Nostri voti e rallegri della sua pace le terre scosse dall'odio, e a noi tutti mostri, dopo questo esilio, Gesù, che sarà la nostra pace e la nostra gioia in eterno, a voi, venerabili fratelli, e ai vostri fedeli, impartiamo di cuore l'apostolica benedizione, come auspicio dell'aiuto di Dio onnipotente e in testimonianza del Nostro amore.

Roma, presso San Pietro, nella festività della maternità di Maria vergine, l'11 ottobre 1954, XVI del Nostro pontificato.

PIO PP. XII

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(1) PIUS PP. XII, Litt. enc. Ad caeli Reginam de regali Beatae Mariae Virginis dignitate eiusque festo instituendo, [Ad venerabiles Fratres Patriarchas, Archiepiscopos, Episcopos aliosque locorum Ordinarios pacem et communionem cum Apostolica Sede habentes], 11 octobris 1954: AAS 46(1954), pp. 625-640.

Istituzione della festa della regalità di Maria s.ma. La devozione costante dei popoli per Maria s.ma, culminata con la proclamazione del dogma della sua assunzione. Coronare l'opera istituendo la festa di Maria Regina, in realtà non nuova, ma già espressa in ogni età: dalla sacra Scrittura, dai padri e scrittori ecclesiastici con dottrina profonda e poetici accenti, dai sommi pontefici, dalla liturgia romana e orientale e infine dall'arte d'ogni tempo. Principali argomenti dogmatici e di convenienza. È giusto perciò che tutti riconoscano questo potere regale: la festa al 31 maggio; ricorrere alla Madre di Dio, imitandone le virtù, impetrando la forza nelle tribolazioni, la pace fra i popoli e la visione eterna del suo divin Figlio.

(2) Cf. Const. apost. Munificentissimus Deus: AAS 42(1950), p. 753ss; EE 6/1931ss.

(3) Cf. Litt. enc. Fulgens corona: AAS 45(1953), p. 577ss; EE 6/944ss.

(4) Cf. AAS 38(1946), p. 264ss.

(5) Cf. L'Osservatore Romano, 19.5.1946.

(6) S. EPHRAEM, Hymni de B. Maria, ed. Th. J. Lamy, t. II, Mechliniae 1886, Hymn. XIX, p. 624.

(7) S. EPHRAEM, Oratio ad Ss.mam Dei Matrem: Opera omnia, ed. Assemani, t. III (graece), Romae 1747, p. 546.

(8) S. GREGORIUS NAZ., Poemata dogmatica, XVIII, v. 58: PG 37, 485.

(9) PRUDENTIUS, Dittochaeum, XXVII: PL 60, 102A; Obras completas de Aurelio Prudencio (edicion bilingüe), BAC, Madrid 1981, p. 758.

(10) Hom. in S. Lucam, hom. VII: ed. Rauer, Origenes Werke, t. IX, p. 48 (ex catena Macarii Crysocephali). Cf. PG 13, 1902D.

(11) S. HIERONYMUS, Liber de nominibus hebraeis: PL 23, 886.

(12) S. PETRUS CHRYSOLOGUS, Sermo 142, De Annuntiatione B.M.V.: PL 52, 579C; cf, etiam 582B, 584A: «Regina totius exstitit castitatis».

(13) Relatio Epiphanii Ep. Constantin.: PL 63, 498D.

(14) Encomium in Dormitionem Ss.mae Deiparae (inter opera S. Modesti): PG 86, 3306B.

(15) S. ANDREAS CRETENSIS, Homilia II in Dormitionem Ss.mae Deiparae: PG 97, 1079B.

(16) S. ANDREAS CRETENSIS, Homilia III in Dormitionem Ss.mae Deiparae, I: PG 98, 303A.

(17) S. GERMANUS, In Praesentationem Ss.mae Deiparae, I: PG 98, 303A.

(18) S. GERMANUS, In Praesentationem Ss.mae Deiparae, II: PG 98, 315C.

(19) S. IOANNES DAMASCENUS, Homilia I in Dormitionem B.M.V.: PG 96, 719A.

(20) S. IOANNES DAMASCENUS, De fide orthodoxa,1. IV, c.14: PG 44,1158B.

(21) De laudibus Mariae (inter opera Venantii Fortunati): PL 88, 282B et 283A.

(22) ILDEFONSUS TOLETANUS; De virginitate perpetua B.M.V.: PL 96, 58AD.

(23) S. MARTINUS I, Epist. XIV: PL 87, 199-200A.

(24) S. AGATHO: PL 87; 1221A; Dz 547.

(25) HARDOUIN, Acta Conciliorum, IV, 234 et 238: PL 89, 508B.

(26) XYSTUS IV, Bulla Cum praeexcelsa, 28 febr. 1476.

(27) BENEDICTUS XIV, Bulla Gloriosae Dominae, 07 sept. 1748.

(28) S. ALFONSO, Le glorie di Maria, p. I. c. I, § 1.

(29) Ex liturgia Armenorum: in festo Assumptionis, hymnus ad Matutinum.

(30) Ex Menaeo (byzantino): Dominica post Natalem, in Canone, ad Matutinum.

(31) Officium hymni Akátistos (in ritu byzantino).

(32) Missale Aethiopicum, Anaphora Dominae nostrae Mariae, Matris Dei.

(33) Breviarium Romanum, Versiculus sexti Respons.

(34) Festum Assumptionis, Hymnus Laudum.

(35) Festum Assumptionis, ad Magnificat II Vesp.

(36) S. IOANNES DAMASCENUS, De fide orthodoxa, 1. IV, c. 14: PG 94, 1158s.B.

(37) PIUS XI, Litt. enc. Quas primas: AAS 17(1925), p. 599; EE 5/147.

(38) Festum septem dolorum B. Mariae Virg., Tractus.

(39) EADMERUS, De excellentia Virginis Mariae, c. 11: PL 159, 508AB.

(40) F. SUAREZ, De mysteriis vitae Christi, disp. XXII, sect. II: éd. Vivès, XIX, 327.

(41) S. IRENAEUS, Adv. haer., V, 19, 1: PG 7, 1175B.

(42) PIUS XI, Epist. Auspicatus profecto: AAS 25(1933), p. 80.

(43) PIUS XII, Litt, enc. Mystici corporis: AAS 35(1943), p. 247; EE 6/258.

(44) S. SOPHRONIUS, In Annuntiationem Beatae Mariae Virginis: PG 87, 3238D et 3242A.

(45) S. GERMANUS, Hom. II in Dormitionem Beatae Mariae Virginis: PG 98, 354B.

(46) S. IOANNES DAMASCENUS, Hom. I in Dormitionem Beatae Mariae Virginis: PG 96, 715A.

(47) PIUS IX, Bulla Ineffabilis Deus: Acta Pii IX, I, pp. 597-598; EE 2/app.

(48) Ibidem, p. 618; EE 2/app.

(49) LEO XIII, Litt. enc. Adiutricem populi: AAS 28(1895-96), p.130; EE 3.

(50) PIUS X, Litt. enc. Ad diem illum: AAS 36(1903-04), p. 455; EE 4/27.

(51) S. THOMAS, Summa theol., I, q. 25, a. 6, ad 4.

(52) PIUS XII, Litt. enc. Humani generis: AAS 42(1950), p. 569; EE 6/721.

(53) Ex Brev. Rom.: Festum Assumptionis Beatae Mariae Virginis.

Augustinus
22-08-04, 19:28
GIOVANNI PAOLO II
UDIENZA GENERALE

Mercoledì 23 luglio 1997


1. La devozione popolare invoca Maria come Regina. Il Concilio, dopo aver ricordato l'assunzione della Vergine "alla celeste gloria in anima e corpo", spiega che Ella fu "dal Signore esaltata quale Regina dell'universo, perché fosse più pienamente conformata col Figlio suo, Signore dei dominanti (cfr Ap 19,16), e vincitore del peccato e della morte" (LG, 59).

In effetti, a partire dal secolo V, quasi nello stesso periodo in cui il Concilio di Efeso la proclama "Madre di Dio", si inizia ad attribuire a Maria il titolo di Regina. Il popolo cristiano, con tale ulteriore riconoscimento della sua eccelsa dignità, vuole porla al di sopra di tutte le creature, esaltandone il ruolo e l'importanza nella vita di ogni singola persona e del mondo intero.

Ma già in un frammento di omelia, attribuito a Origene, compare questo commento alle parole pronunciate da Elisabetta nella Visitazione: "Sono io che avrei dovuto venire a te, perché sei benedetta al di sopra di tutte le donne, tu la madre del mio Signore, tu mia Signora" (Fragmenta, PG 13,1902 D). In questo testo, spontaneamente si passa dall'espressione "la madre del mio Signore", all'appellativo "mia Signora", anticipando quanto dichiarerà più tardi san Giovanni Damasceno, che attribuisce a Maria il titolo di "Sovrana": "Quando è diventata madre del Creatore, è diventata veramente la sovrana di tutte le creature" (De fide orthodoxa, 4,14, PG 94,1157).

2. Il mio Venerato Predecessore Pio XII, nell'Enciclica Ad coeli Reginam, cui fa riferimento il testo della Costituzione Lumen gentium, indica quale fondamento della regalità di Maria, oltre alla maternità, la cooperazione all'opera della redenzione. L'Enciclica ricorda il testo liturgico: "Stava Santa Maria, Regina del cielo e Sovrana del mondo, nel dolore, presso la Croce del Signore nostro Gesù Cristo" (AAS 46 [1954] 634). Essa stabilisce poi un'analogia tra Maria e Cristo, che ci aiuta a comprendere il significato della regalità della Vergine. Cristo è re non solo perché Figlio di Dio, ma anche perché Redentore; Maria è regina non solo perché Madre di Dio, ma anche perché, associata come nuova Eva al nuovo Adamo, cooperò all'opera della redenzione del genere umano (AAS 46 [1954] 635).

Nel Vangelo di Marco leggiamo che nel giorno dell'Ascensione il Signore Gesù "fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio" (16,19). Nel linguaggio biblico "sedere alla destra di Dio" significa condividerne il potere sovrano. Sedendo "alla destra del Padre", Egli instaura il suo regno, il Regno di Dio. Assunta in Cielo, Maria viene associata al potere di suo Figlio e si dedica all'estensione del Regno, partecipando alla diffusione della grazia divina nel mondo.

Guardando all'analogia fra l'Ascensione di Cristo e l'Assunzione di Maria, possiamo concludere che, in dipendenza da Cristo, Maria è la regina che possiede ed esercita sull'universo una sovranità donatale dallo stesso suo Figlio.

3. Il titolo di Regina non sostituisce certo quello di Madre: la sua regalità rimane un corollario della sua peculiare missione materna, ed esprime semplicemente il potere che le è stato conferito per svolgere tale missione.

Citando la Bolla Ineffabilis Deus di Pio IX, il Sommo Pontefice Pio XII pone in evidenza questa dimensione materna della regalità della Vergine: "Avendo per noi un affetto materno e assumendo gli interessi della nostra salvezza, Ella estende a tutto il genere umano la sua sollecitudine. Stabilita dal Signore Regina del cielo e della terra, elevata al di sopra di tutti i cori degli Angeli e di tutta la gerarchia celeste dei Santi, sedendo alla destra del suo unico Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, Ella ottiene con grande certezza quello che chiede con le sue materne preghiere; quello che cerca lo trova e non le può mancare" (AAS 46 [1954] 636-637).

4. I cristiani guardano dunque con fiducia a Maria Regina e questo non soltanto non diminuisce, bensì esalta il loro abbandono filiale in colei che è madre nell'ordine della grazia.

Anzi, la sollecitudine di Maria Regina per gli uomini può essere pienamente efficace proprio in virtù dello stato glorioso conseguente all'Assunzione. Ben lo mette in luce san Germano di Costantinopoli, il quale pensa che tale stato assicura l'intima relazione di Maria con suo Figlio e rende possibile la sua intercessione a nostro favore. Egli aggiunge, rivolgendosi a Maria: Cristo ha voluto, "avere, per così dire, la prossimità delle tua labbra e del tuo cuore; così egli acconsente a tutti i desideri che gli esprimi, quando soffri per i tuoi figli, ed egli esegue, con la sua potenza divina, tutto quello che gli chiedi" (Hom. 1, PG 98,348).

5. Si può concludere che l'Assunzione favorisce la piena comunione di Maria non solo con Cristo, ma con ciascuno di noi: Ella è accanto a noi, perché il suo stato glorioso le permette di seguirci nel nostro quotidiano itinerario terreno. Come leggiamo ancora in san Germano: "Tu abiti spiritualmente con noi e la grandezza della tua vigilanza su di noi fa risaltare la tua comunità di vita con noi" (Hom. 1, PG 98,344).

Lungi pertanto dal creare distanza tra noi e Lei, lo stato glorioso di Maria suscita una vicinanza continua e premurosa. Ella conosce tutto ciò che accade nella nostra esistenza e ci sostiene con amore materno nelle prove della vita.

Assunta alla gloria celeste, Maria si dedica totalmente all'opera della salvezza per comunicare ad ogni vivente la felicità che le è stata concessa. E' una Regina che dà tutto ciò che possiede, partecipando soprattutto la vita e l'amore di Cristo.

Augustinus
21-08-05, 16:42
In rilievo

Augustinus :) :) :)

Augustinus
21-08-05, 23:58
Un tempo si celebrava in tale data la festa del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=170960).
Oggi, invece, nel calendario neomodernista del 1969, il 22 agosto è la festa di Maria Regina, un tempo posta a coronamento del mese di Maggio (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=164141) (31 maggio). La ricorrenza attuale, in effetti, è stata stabilita inserendola nell'ottava dopo l'Assunzione della Beata Vergine Maria (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=144745), ritenendosi i due misteri (assunzione e Maria Regina) intimamente (e logicamente) connessi, giacché la Vergine Maria, in virtù della sua Divina Maternità (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=144740), è stata preservata imune da ogni macchia di peccato originale (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=149653), come del resto già annunciatole dall'Angelo (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=144748).
In questo forum, tuttavia, si segue la Tradizionale data del 31 maggio.

Augustinus
22-08-05, 08:25
Libro VIII, Cap. 22, §§ 775-785

CAPITOLO 22

Maria santissima è incoronata Regina del cielo e di tutte le creature, e le sono confermati grandi privilegi a vantaggio degli uomini.

775. Quando Gesù si accomiatò dai discepoli per andare verso la sua passione, li invitò a non permettere che i loro cuori si turbassero per le cose delle quali li aveva avvertiti, perché nella casa di suo Padre, che è il paradiso, c'erano molti posti. Li rassicurò così che vi erano premi per tutti, nonostante la diversità delle opere buone e dei meriti, e che non dovevano rattristarsi perdendo la pace e la speranza nel vedere altri arricchiti di più grazie e più avanzati nella virtù, perché c'erano molte stanze e ognuno sarebbe stato contento di quella che gli sarebbe spettata, senza invidia alcuna, essendo questa una delle grandi fortune della felicità perenne. Ho dichiarato che la Vergine fu collocata nel posto più alto, cioè sul trono della Trinità, e sovente ho usato questo termine per parlare di misteri tanto sublimi, come fanno pure i santi e la stessa Scrittura. Benché non siano necessari ulteriori chiarimenti, per chi capisce meno spiego che l'Onnipotente, essendo purissimo spirito senza corpo ed insieme incommensurabile, immenso e incomprensibile, non ha bisogno di un seggio materiale, poiché riempie l'universo, è presente in ogni creatura e nessuna di esse lo racchiude, cinge o circonda, ma anzi è lui che le abbraccia tutte in se stesso. Gli eletti, inoltre, non lo contemplano con gli occhi corporali, bensì con quelli dell'anima; però, siccome lo fissano in qualche punto preciso - secondo il nostro modo di intendere -, diciamo che sta sul suo trono regale, anche se contiene in sé la propria gloria e in sé la partecipa loro. Non nego comunque che l'umanità di Cristo e sua Madre abbiano una sede più eminente rispetto agli altri, né che tra coloro che sono lassù in corpo e anima ci sia un ordine di maggiore o minore prossimità ad essi, ma non è qui opportuno esporre in che maniera questo avvenga.

776. Chiamiamo trono del sommo sovrano quello dal quale egli si manifesta ai beati come principale causa della gloria, come Signore eterno, infinito, che non dipende da alcuno e dal cui volere tutti dipendono, e come re, giudice e dominatore di tutto ciò che esiste. Il Salvatore in quanto Dio ha tale dignità per essenza e in quanto uomo per l'unione ipostatica, per mezzo della quale essa fu comunicata alla sua umanità, e così sta nell'empireo come re, giudice e dominatore, e i santi, pur sorpassando in eccellenza ogni nostra immaginazione, sono come servi della sua inaccessibile maestà. Dopo di lui in grado inferiore ne gode colei che lo ha generato, in un altro modo ineffabile e proporzionato a una semplice creatura che gli è vicinissima, stando incessantemente alla sua destra come regina e padrona di tutto ed estendendo il suo dominio fin dove arriva quello del suo medesimo Unigenito, sebbene differentemente.

777. Posta Maria nel luogo per lei preparato, le tre Persone palesarono alla loro corte i suoi privilegi. Il Padre, come primo principio, affermò: «Ella fu prescelta come prima delle nostre delizie tra tutti. Non si è mai resa indegna del nome di figlia, che le demmo nella nostra mente divina, e quindi ha diritto al nostro regno, del quale deve essere riconosciuta legittima e singolare regina». Il Verbo incarnato continuò: «Alla mia vera Madre appartiene tutto quello che per me fu creato e redento, e deve essere suprema regina di tutto quello su cui io sono re». Lo Spirito aggiunse: «Per il titolo di mia sposa unica e diletta, al quale ha corrisposto con fedeltà, deve essere incoronata regina per sempre».

778. Dunque, posarono sul suo capo una corona di gloria di così nuovo splendore e valore che non se ne è mai vista né mai se ne vedrà una simile in una semplice creatura. Contemporaneamente, uscì una voce dal trono, che proclamava: «Carissima, il nostro regno è vostro. Voi siete superiora, Regina e signora dei serafini, degli angeli e di tutti gli esseri; procedete e regnate prosperamente su di essi, perché nel nostro concistoro vi investiamo di completa autorità. Voi, piena di grazia al di sopra di ogni altro, vi siete umiliata nella vostra opinione di voi stessa sino al posto più basso: ricevete ora quello più alto, che vi è dovuto, e abbiate parte alla nostra potestà su quanto ha fabbricato il nostro braccio onnipotente. Comanderete fino al centro della terra, terrete soggetto l'inferno, e tutti i suoi demoni ed abitanti vi temeranno come imperatrice assoluta delle loro caverne. Governerete su tutti gli elementi, saranno in vostro potere le virtù e gli effetti di tutte le cause, con la loro azione e conservazione, affinché voi disponiate degli influssi dei cieli, delle piogge, delle nubi e dei frutti del suolo: distribuite pure tutto secondo la vostra determinazione, poiché a questa starà attenta la nostra volontà per compiere la vostra. Sarete Regina e signora di tutti i mortali per reggere e trattenere la morte e per preservare la loro vita. Sarete Regina e signora della Chiesa militante, sua protettrice, sua avvocata, sua madre e sua maestra. Sarete patrona speciale dei regni cattolici e, se essi, gli altri credenti e tutti i discendenti di Adamo vi invocheranno di cuore, vi ossequieranno e vi legheranno a sé, voi porgerete loro il rimedio e li soccorrerete nei travagli e nelle necessità. Sarete amica, difesa e guida di tutti i retti, nostri amici: li consolerete, conforterete e colmerete di beni, nella misura in cui vi vincoleranno con la loro devozione. Per tutto questo, vi designiamo depositaria delle nostre ricchezze e dispensatrice dei nostri tesori, mettendo nelle vostre mani gli aiuti e i favori della nostra bontà perché voi li ripartiate: niente vogliamo concedere al mondo se non per mano vostra, e niente negargli di quello che voi gli concederete. Sulle vostre labbra sarà diffusa la grazia per ciò che stabilirete nel cielo e sulla terra, ovunque vi obbediranno gli angeli e gli uomini, giacché tutte le nostre cose sono vostre come voi siete stata ininterrottamente nostra, e regnerete con noi in eterno».

779. Per eseguire tale decreto, l'Altissimo chiese a tutti coloro che dimoravano in paradiso di darle omaggio e di confessarla regina e signora. Questo racchiuse un altro mistero, poiché ebbe anche lo scopo di offrirle il compenso del culto che ella aveva prestato ai santi quando le erano apparsi nel tempo in cui era viatrice, benché fosse la donna che aveva concepito lo stesso Dio, e perfetta ed eccelsa più di tutti loro. Allora era conveniente che, dal momento che erano comprensori, per suo più grande merito manifestasse umiltà innanzi ad essi, avendo sua Maestà fissato così; però, adesso che era entrata in possesso di quanto le spettava, era giusto che la onorassero e si dichiarassero inferiori e suoi vassalli, come difatti fecero in quel felicissimo stato, nel quale tutto torna al proprio ordine e alla debita proporzione. La venerarono nel modo in cui avevano adorato il Salvatore, con profonda trepidazione, e chi era lì nel corpo le si prostrò dinanzi. Queste dimostrazioni e l'incoronazione furono motivo di sublime gloria per lei, di nuovo giubilo per gli eletti e di compiacenza per la Trinità, e fu un giorno del tutto festivo, di eccezionale gaudio accidentale; lo percepirono in particolare Giuseppe, Gioacchino, Anna e gli altri congiunti di Maria, nonché i suoi mille custodi.

780. Nel petto del suo corpo glorioso osservarono la forma di una piccola sfera di singolare bellezza e fulgore, che procurò e procura loro mirabile stupore e gioia. Essa è un premio e una testimonianza del fatto che come in un degno tabernacolo vi ha tenuto sotto le specie sacramentali il Verbo incarnato, e l'ha accolto con estrema purezza, senza difetti o mancanze, ma anzi con la massima pietà e con sommo amore, in un grado mai raggiunto da nessuno. Circa gli altri riconoscimenti corrispondenti alle sue ineguagliabili virtù e opere, non posso esprimermi in maniera adeguata e capace di illustrarli, per cui rimetto ciò alla visione beatifica, nella quale ciascuno ne avrà notizia per quanto si sarà guadagnato per mezzo dei suoi atti e della sua religiosità. Ho spiegato che il transito della Vergine avvenne il tredici agosto, mentre la sua risurrezione, assunzione e incoronazione ebbe luogo la domenica successiva, il quindici dello stesso mese, data in cui viene celebrata; le sue spoglie rimasero dunque nella tomba per trentasei ore, come quelle del Maestro. Gli anni sono stati già calcolati do- ve ho affermato che questi eventi si verificarono nell'anno cinquantacinquesimo del Signore, considerando il periodo che separa il natale dell'Unigenito dal quindici agosto.

781. Lasciamola alla destra del Redentore e continuiamo a parlare degli apostoli e dei discepoli, che, perseverando nel pianto, restavano nella valle di Giosafat. Pietro e Giovanni, i più costanti e assidui, al terzo giorno si accorsero che la musica era cessata e, illuminati dallo Spirito, ne dedussero che l'innocentissima Madre dovesse essere risorta e salita all'empireo in corpo e anima, come suo Figlio. Ne dialogarono insieme rafforzandosi in tale giudizio e il capo della Chiesa decise che di un simile prodigio occorresse avere la prova maggiore, che fosse palese a quanti avevano assistito alla sua morte e sepoltura. Riunì quindi i fedeli ed espose le ragioni che aveva per pensare quello che tutti sapevano e per svelare quella meraviglia, che nei secoli avrebbe suscitato devozione e sarebbe stata causa di esaltazione per Gesù e per colei che lo aveva generato. Approvarono il suo parere e a un suo comando tolsero il masso che chiudeva il sepolcro. Avvicinatisi, lo trovarono vuoto, e scorsero la tunica della loro sovrana stesa come quando copriva le sacre membra, così che si capiva che ella era passata attraverso la veste e la lapide senza muoverle o scomporle. Il vicario di Cristo sollevò l'abito e il telo e sia lui sia gli altri, ormai tutti rassicurati, li riverirono; poi, tra la contentezza e il dolore, con dolci lacrime innalzarono lodi e cantarono salmi e inni.

782. Intanto, erano attoniti per l'ammirazione e la tenerezza, e non riuscirono a distaccarsi da lì finché non discese un angelo a dire: «Uomini di Galilea, perché siete sorpresi e perché vi trattenete qui? La vostra e nostra Signora è in anima e corpo in cielo, ove regna per sempre con sua Maestà. Mi invia a confermarvi nella verità e a comunicarvi da parte sua che vi raccomanda ancora una volta la comunità ecclesiale, la conversione del mondo e la diffusione della lieta novella, pregandovi di riprendere subito il ministero che vi è stato affidato, giacché avrà cura di voi». Tale annuncio li confortò e in seguito sperimentarono la sua difesa nelle loro peregrinazioni e molto più al momento del martirio, poiché allora ella apparve a tutti e dopo li presentò al Salvatore. Si raccontano anche altre cose, ma a me non sono state manifestate e perciò non le riferisco, non avendo avuto in questa Storia altra libertà che quella di scrivere quanto mi è stato insegnato e ordinato.

Insegnamento della Regina del cielo

783. Carissima, se qualcosa potesse ridurre il godimento della suprema felicità che possiedo, e se con essa potessi ricevere qualche pena, indubbiamente me ne arrecherebbe il vedere i credenti e l'intera umanità nel pericoloso stato in cui sono, quantunque a tutti sia noto che sto quassù come loro avvocata e protettrice, per custodirli, soccorrerli e indirizzarli verso la beatitudine. Inoltre, dato che applico a loro con clemenza i tanti privilegi che mi sono stati concessi per i titoli dei quali hai trattato altrove, sarebbe motivo di profonda sofferenza per le mie viscere di misericordia constatare che non solo mi tengono oziosa senza giovarsi di me, ma non invocandomi si perdono in gran numero. Tuttavia, pur non provando afflizione, mi lamento a buon diritto di coloro che si procurano la dannazione e non mi permettono di avere questa gloria.

784. Nella Chiesa non si è mai ignorato il valore della mia intercessione né il potere che ho di porgere rimedio a tutti, avendone io attestata la certezza con le migliaia di miracoli che ho realizzato a vantaggio di chi mi ha mostrato ossequio, e quando sono stata supplicata nella necessità sono stata generosa, e per me si è rivelato tale l'Eterno; eppure, benché le persone che ho aiutato siano parecchie, sono poche rispetto alle mie possibilità e ai miei aneliti. Il tempo corre veloce e frattanto i mortali tardano a volgersi al Signore ed a conoscerlo, i cristiani si lasciano avviluppare dai lacci del demonio, i peccatori si moltiplicano e le colpe aumentano. Ciò accade perché l'ardore si raffredda, e questo dopo che il Verbo si è incarnato e li ha educati con le parole e con l'esempio; li ha redenti con la sua passione; ha donato loro la legge evangelica, che è efficace se c'è il concorso della creatura; li ha rischiarati con una considerevole abbondanza di prodigi e illuminazioni da sé e per mezzo dei suoi eletti; ha spalancato le porte dei suoi tesori per sua benevolenza e per mio intervento, stabilendomi come loro rifugio e patrocinio. Adempio puntualmente e con larghezza i miei compiti, ma nemmeno questo basta. Dunque, come stupirsi se la giustizia superna è irritata, se i figli di Adamo hanno il castigo dei loro misfatti, che li sovrasta e già cominciano a sentire? In simili condizioni, la malizia giunge al culmine.

785. È tutto vero, ma la mia pietà e la mia indulgenza sono al di sopra, e mantengono ben incline l'infinita bontà e sospeso il rigore; per di più, l'Onnipotente intende essere munifico ed è determinato a favorirli comunque, se sapranno guadagnarsi la mia mediazione e vincolarmi a interpormi presso di lui. Ecco la strada sicura perché la comunità ecclesiale migliori, i regni cattolici si riedifichino, la fede si dilati, le famiglie e gli stati abbiano saldezza, le anime tornino alla grazia e all'amicizia di sua Maestà. Affaticati e collabora con me, sostenuta dalla forza divina. Il tuo impegno non deve consistere soltanto nell'avere narrato la mia Vita, bensì anche nell'imitarla con l'osservanza dei miei consigli e ammonimenti, che hai avuto assai copiosamente sia in quanto hai annotato sia in molti altri benefici corrispondenti. Rifletti attentamente sul tuo stretto obbligo di essermi sottoposta come a tua unica Madre e legittima maestra e superiora, giacché ti offro queste ed altre elargizioni di singolare benignità e tu hai ripetutamente rinnovato e ratificato i voti della tua professione nelle mie mani, garantendomi speciale obbedienza. Ricordati della promessa che hai confermato più volte a Gesù e agli angeli, e tutti noi ti abbiamo palesato che ci attendiamo che tu ti comporti come una di loro, partecipando mentre sei nel mondo delle qualità e operazioni che li caratterizzano e intrattenendoti con essi. Nello stesso modo in cui comunicano tra sé, con quelli di grado più alto che informano gli inferiori, istruiscano pure te sulle perfezioni del tuo diletto e ti trasmettano la luce della quale hai bisogno per l'esercizio delle virtù, e in particolare la carità, che ne è la signora, affinché ti infiammi di amore verso il tuo dolce sovrano e verso il tuo prossimo. Aspira a questo con tutte le energie, perché Dio ti trovi degna per compiere in te la sua santissima volontà e per servirsi di te in tutto ciò che desidera. Egli ti benedica con la sua destra, faccia splendere il suo volto su di te e ti dia pace, e tu cerca di non esserne immeritevole.

Augustinus
22-08-05, 08:28
Libro VIII, Cap. 23, §§ 786-791

CAPITOLO 23

Confessione di lode e rendimento di grazie che io, suor Maria di Gesù, la più misera tra i mortali, ho rivolto al Signore e alla sua santissima Madre per avere scritto questa divina Storia sotto il magistero della medesima Signora e regina del cielo.

786. Io vi confesso, eterno dominatore dell'intero universo, Padre, Figlio e Spirito Santo, un unico e vero Dio, una stessa sostanza in tre Persone, perché, senza che vi sia alcuno che vi dia qualcosa per primo sì da riceverne il contraccambio, soltanto per vostra benignità rivelate i vostri arcani misteri ai piccoli e, dal momento che lo fate con immensa bontà e infinita prudenza e ve ne compiacete, ciò è conveniente. Nelle vostre opere magnificate il vostro nome, mostrate il vostro potere, manifestate la vostra grandezza, dilatate le vostre misericordie e vi assicurate l'onore che vi è dovuto in quanto siete perfetto, saggio, potente, benevolo, generoso e solo autore di ogni bene. Nessuno è santo come voi, nessuno è forte come voi, nessuno è come voi, che sollevate il mendico dalla polvere, rialzate dal niente e donate con abbondanza all'indigente. Vostre sono le estremità della terra e vostre sono le sfere celesti. Voi siete colui che sa tutto, che fa morire e fa vivere, che abbassa i superbi ed esalta gli umili, che rende povero e arricchisce, affinché nessun uomo possa vantarsi davanti a voi e né il più vigoroso presuma delle proprie energie né il più debole si scoraggi per la propria fragilità.

787. Confesso voi, autentico re e salvatore del mondo, Gesù Cristo, lodandovi e riverendo chi conferisce la sapienza. E confesso voi, sovrana delle altezze, meritevole genitrice del Redentore, tempio vivo della sua divinità, principio del nostro rimedio, riparatrice della comune rovina del genere umano, nuovo gaudio degli eletti, gloria del creato, mirabile strumento di sua Maestà. Vi proclamo madre dolcissima di compassione, rifugio dei miserabili, patrocinio dei poveri e consolazione degli afflitti. Tutto quello che in voi, per voi e di voi credono gli angeli e i beati, tutto io credo; e quanto essi in voi e per voi celebrano ed acclamano la Trinità, tanto la celebro ed acclamo anch'io, e per tutto vi benedico. O Signora, fu esclusivamente per la vostra efficacissima intercessione e perché i vostri occhi di pietà si posarono su di me che il vostro Unigenito mi guardò con quelli della sua clemenza, e per voi non disdegnò di scegliere questo ignobile verme e l'ultima tra tutti per palesare i suoi venerabili segreti. Non riuscirono a spegnere la sua sconfinata carità le molte acque delle mie colpe e meschinità, e le mie infingarde ed esecrabili villanìe non inaridirono la corrente della luce che mi ha comunicato.

788. O tenerissima Vergine, dichiaro alla presenza del cielo e della terra che ho lottato con me stessa e con i miei nemici e che il mio intimo si è turbato, diviso tra la mia indegnità e il desiderio che avevo della sapienza. Ho steso le mani verso l'alto deplorando la mia insipienza, ho rivolto ad essa il mio cuore e l'ho trovata. Con essa ho avuto la quiete e, quando l'ho amata e ricercata, l'ho scoperta un buon possesso e non sono rimasta confusa. Ha agito in me con la sua forza e soavità, e mi ha dischiuso quello che è più incerto e nascosto alla nostra scienza. Mi sono posta dinanzi a voi, o riflesso bellissimo di Dio e città mistica dove egli abita, affinché nella notte e nelle tenebre del cammino di quaggiù mi orientaste come stella e mi illuminaste come luna, ed io vi seguissi come capo, vi obbedissi come padrona, vi ascoltassi come maestra e in voi, come in uno specchio puro e senza macchia, mi mirassi e ravviassi con l'esempio delle vostre ineffabili azioni, nonché della vostra eccellenza.

789. Chi poté piegare l'Onnipotente a chinarsi sino a una vile schiava se non voi, che siete la larghezza della bontà, l'ampiezza dell'indulgenza, l'impulso della misericordia, il portento della grazia e colei che riempì i vuoti dei peccati di tutti i discendenti di Adamo? Vostro è l'onore e vostro è il testo che ho redatto, non soltanto perché contiene la vostra ammirevole storia, ma pure perché voi gli avete dato l'inizio, il mezzo e la fine, e se voi medesima non ne foste stata l'autrice e la guida esso non sarebbe mai stato pensato. Sia dunque vostro il ringraziamento, poiché unicamente voi siete in grado di renderlo al Signore per un beneficio a tal punto raro e singolare. Io posso solo supplicarvene in nome della Chiesa e in nome mio; così intendo fare e, umiliata al vostro cospetto più della polvere, ammetto che non avrei guadagnato questo favore e numerosi altri che ho ricevuto. Non ho riferito che quanto mi avete esposto e ordinato, sono stata uno strumento muto della vostra lingua, mosso e governato da voi. Perfezionate l'opera delle vostre mani, con la lode e l'esaltazione dell'Eterno e inoltre con l'esecuzione di ciò che manca, procurando che io metta in pratica la vostra dottrina, ricalchi le vostre orme, osservi i vostri precetti, corra dietro al profumo dei vostri unguenti, che è la fragranza delle vostre virtù`, da voi diffusa con inesprimibile benignità nel racconto.

790. O Imperatrice dell'universo, sono consapevole di essere sia la più misera sia la più debitrice tra i cristiani e, affinché nella comunità ecclesiale e davanti all'Altissimo e a voi non appaia l'orrore della mia ingratitudine, formulo questo proposito e questa promessa, che devono essere noti a tutti: rinuncio a ciò che c'è di visibile e materiale e mi consegno nuovamente alla volontà divina e alla vostra, per non usare il mio arbitrio se non in quello che sarà a maggior gloria del supremo sovrano. O benedetta fra le creature, per la clemenza del Redentore e vostra ho senza meriti il titolo di sua sposa e di vostra figlia e discepola, ed egli ripetutamente si è degnato di confermarmelo: vi prego di non permettere che io degeneri da esso. La vostra protezione e la vostra benevolenza mi hanno assistito nella narrazione; aiutatemi adesso ad attuare i vostri ammonimenti, nei quali consiste la beatitudine. Voi bramate e comandate che io vi imiti: stampate, allora, ed imprimete in me la vostra immagine. Voi avete sparso la santa semenza nel terreno del mio cuore: custoditela e risvegliatela, perché frutti cento volte tanto e non la portino via gli uccelli rapaci, il drago e i suoi demoni, che ho compreso furenti in tutte le cose che ho scritto su di voi. Conducetemi sino in fondo, reggetemi come regina, istruitemi come insegnante e correggetemi come madre. Accettate in segno di riconoscenza la vostra stessa esistenza e il sommo compiacimento che con essa deste alla Trinità, come termine delle sue meraviglie. Vi celebrino gli angeli e gli eletti, vi acclamino tutte le nazioni e le generazioni, tutti in voi e per voi magnifichino perennemente il loro Artefice e voi, e a loro si uniscano anche l'anima mia e tutte le mie facoltà.

791. Questa divina Storia, come nel corso di essa ho continuamente ripetuto, lascio scritta per obbedienza ai miei superiori e confessori che dirigono la mia anima, assicurandomi per questo mezzo essere volontà di Dio che la scrivessi e obbedissi alla sua beatissima Madre, che da molti anni me lo ha comandato; e sebbene l'ho sottoposta tutta alla censura e giudizio dei miei confessori, senza che ci sia parola che non abbiano visto e conferito con me, con tutto ciò la sottopongo di nuovo al loro miglior giudizio, e soprattutto all'emenda e correzione della santa Chiesa cattolica romana, protestando di restare soggetta alla sua censura e insegnamento, come sua figlia, per credere e tenere solo quello che la medesima santa Chiesa, nostra madre, approverà e crederà, e per riprovare quello che riproverà, perché in questa obbedienza voglio vivere e morire. Amen.

Augustinus
22-08-05, 08:30
Libro VIII, §§ 792-810

EPILOGO

LETTERA DELLA VENERABILE SCRITTRICE ALLE RELIGIOSE DEL SUO MONASTERO, PER DEDICARE LORO LA SUA OPERA.

Alle religiose del Monastero dell'Immacolata Concezione della città di Agreda, della provincia di Burgos, dell'Ordine del nostro Padre san Francesco, suor Maria di Gesù, loro indegna serva e abbadessa, in nome della sovrana regina Maria santissima concepita senza macchia di peccato originale.

792. Carissime figlie e sorelle mie, presenti e future in questo convento dell'Immacolata Concezione della nostra Regina, dal momento in cui la provvidenza del Signore mi pose nell'ufficio di abbadessa, che indegnamente esercito, mi sentii trafiggere da due dardi di dolore, che sino ad oggi mi angustiano. L'uno fu la paura di vedere messo nelle mie mani e sotto la mia responsabilità lo stato delle vostre anime, che contengono la parte più preziosa del sangue di Cristo, poiché siete state chiamate ed elette in virtù della sua crocifissione al più sublime grado di santità e purezza; un simile tesoro depositato in vasi fragili e affidato a un altro vaso ancora più debole, cioè alla più piccola, più tiepida e più negligente di tutte, mi provocò enorme stupore e infinita pena. L'altro, conseguente, fu questa preoccupazione: chi non sa custodire la propria vigna, come custodirà quella altrui? Chi trova il proprio conforto e il proprio rimedio nell'obbedire, come potrà perdere questo bene che conosce e iniziare a comandare ciò che non conosce? Spesso avete udito che il primo, più profumato e gustoso frutto della redenzione è la castità, e che con tali titoli onorifici la celebrava il nostro serafico Padre san Francesco. Quindi, se sua Maestà sparse per tutti e a vantaggio di tutti il sangue delle sue sacre vene, dobbiamo pensare che lo applicò in maniera particolare a noi religiose, e specialmente quello del suo cuore, poiché questo fu ferito dalla sua diletta come misteriosamente le disse, e sembra che colui che se lo lascia ferire offra il suo sangue con amore più grande. Per lo meno, reverendissime, apprendiamo tutte dalla dottrina cattolica, della quale ci nutre la Chiesa, che Gesù ci tratta da spose, con familiarità e tenerezza e concedendoci straordinari doni e favori, in quanto ha in noi le sue delizie e in noi trae il profitto della sua vita e dei suoi ammaestramenti nonché della sua passione e morte straziante. Di questa verità è piena la Scrittura e soprattutto il Cantico, come quotidianamente ascoltate.

793. Non vi parranno strane la mia afflizione e la mia sollecitudine se, giacché non volete esaminare la mia debolezza, esaminerete ciascuna la propria. Riconosciamo che siamo tutte plasmate allo stesso modo, donne vulnerabili, imperfette e ignoranti, e nessuna lo è più di chi dovrebbe esserlo meno, affinché ne temiamo il pericolo; però, quanto quello della superiora sia più grave di quello delle suddite, lo pondererete collocando su un piatto della bilancia la vostra tranquillità e sull'altro la mia tribolazione. Sono già trent'anni che ingiustamente e facendomi violenza rivesto tale incarico. Che sollievo posso avere sapendo che se riposo o sono assopita metto a repentaglio la ricchezza che mi è stata consegnata, mentre l'Altissimo, per dimostrare che è il custode d'Israele, ci assicura che non prende sonno?

794. È molto che Dio domandi a una creatura terrena di non dormire, ma chi tollererebbe che ci imponesse anche di non essere colte da torpore, se egli stesso non fosse la sentinella che ci protegge con vigilanza, la forza che ci dà vigore, la luce che ci guida, lo scudo che ci ripara e l'autore di tutte le nostre opere? Tante volte mi avete visto mesta, altre impaziente e sempre malcontenta in questo servizio, e vi confesso che con l'esperienza dei miei limiti sarei venuta meno se il Padre delle misericordie e della consolazione non mi avesse sostenuto. Al momento opportuno mi ha immancabilmente intimato di accettare il vostro governo e di essere docile ai miei superiori, promettendomi l'assistenza della sua grazia onnipotente, e per mia maggiore quiete e soddisfazione, senza che io avessi manifestato il suo ordine, li ha mossi ad obbligarmi con la loro autorità perché l'obbedienza mi garantisse il buon esito; così, ho sottomesso il mio giudizio al giogo impostomi, che siete tutte voi.

795. A questa sicurezza il Signore si compiacque di accompagnarne un'altra per mano della divina Vergine, la quale mi insegnò che conveniva che mi piegassi a lui e ai suoi ministri attendendo alla sua casa e, affinché non restasse frustrata la mia brama di essere soggetta, affermò che si sarebbe degnata di esercitare su di me l'ufficio di superiora dirigendomi in tutto, in maniera che io avrei obbedito a lei e voi a me. In tale occasione, cioè quando divenni abbadessa, mi comandò di redigere la sua Storia, poiché era volere suo e del suo Unigenito come ho illustrato nella prima introduzione, dove ho dichiarato pure l'insistenza di questa ingiunzione con il mio tardare nel cominciare il lavoro. Fin dall'inizio mi resi conto della grandezza di un simile compito, e ciò non era quello che mi avviliva in misura minore, benché l'impedimento legittimo per esimermi dall'intraprenderlo fossero la mia tiepidezza e le mie colpe. Non ero allora tanto informata degli scopi del Salvatore, perché mi bastava adempiere la sua volontà, senza cercare di capire tutto. Poi, nel corso della narrazione, ho riportato quanto la Regina mi ha consigliato e palesato riguardo al mio bene e al vostro, come vi sarà chiaro allorché leggerete il testo che vi lascio, in cui incontrerete spesso gli ammonimenti che ella mi ha chiesto di comunicarvi.

796. Adesso che ho concluso il racconto intendo, però, spiegarmi meglio avvertendovi del debito che avete nei suoi confronti, giacché ripetutamente ho conosciuto nel suo cuore materno il particolare amore che ha per il nostro povero convento e ho appreso che per questo, e perché si sente vincolata dai vostri nobili propositi e dalle vostre preghiere, si è inclinata a fare una così singolare elargizione a noi e a quelle che ci succederanno, donandoci la sua vita come modello e specchio nitidissimo e senza macchia. Se anche non avessi avuto altri indizi per comprendere il suo desiderio, sarebbe stata sufficiente l'esortazione a scrivere i presenti libri. La sua benignità moderò i miei timori, confortò la mia tristezza e sollevò la mia afflizione, poiché, sebbene sia debole e senza doti, mi fu noto che ero tenuta a faticare per spingervi, per quanto dipendeva da me, ad essere celestiali nella purezza, scrupolose nella perfezione e infiammate dell'ardore corrispondente al nome e allo stato che professiamo di sue figlie e di spose del nostro Redentore.

797. Potevo aspirare a questo e ad altro per voi, ma non potevo meritarlo, né ero capace di nutrirvi e alimentarvi con la dottrina e con l'esempio necessari. Ella compensò la mia mancanza dandoci se stessa come dottrina e come esempio e aggiunse un ulteriore favore, del quale pur essendone al corrente non sapete tutto quello che serve per apprezzarlo adeguatamente, e che voi e coloro che vi seguiranno dovete guardarvi dal considerare una formalità e una devozione ordinaria: avete designato con speciale affetto come patrona e superiora della nostra comunità la beatissima Signora, concepita senza peccato originale. Ve lo proposi per i suddetti motivi e per altri che non occorre riferire, e tutte stendemmo il documento del suo patronato, che custodiamo affinché nessuna in futuro lo ignori e le abbadesse si reputino coadiutrici e vicarie di Maria, unica e perpetua superiora, e tutte a lei obbediamo e obbediscano, perché in ciò trova fondamento ogni nostra buona riuscita e fortuna.

798. A questa condizione ella mi concesse una simile grazia, essendo io la prima e quella che ne aveva più bisogno, come la più misera e indegna tra tutti. Dal momento che l'altro fu una conferma del beneficio di cui sto trattando, voglio svelarvi che accettò la nostra elezione, poi accolta e ratificata da sua Maestà, e tale è la forza che essa ha nelle altezze. Ho quindi posto nelle sue mani il vaso del sangue prezioso di Gesù, che egli medesimo mi ha consegnato consegnandomi voi, perché abbia la massima sicurezza auspicabile. E siccome non per questo resto libera dall'attenzione e dalle responsabilità che mi competono, mi metto ai piedi vostri e di quelle che verranno dopo di voi, supplicandovi per Cristo e per la sua dolcissima Madre di dichiararvi legate da sì robuste è soavi catene di carità più di tutte le altre che sono nella Chiesa e nel nostro sacro Ordine. Licenziatevi da questa terra, obliatela completamente senza che rimanga in voi memoria di creatura alcuna né delle case dei vostri padri, sbarazzate le vostre facoltà e i vostri sensi da immagini e pensieri estranei, giacché per saldare il vostro debito avete molto da fare e non vi è possibile soddisfare la Vergine e il suo Unigenito con una virtù comune, bensì soltanto con una condotta e un'integrità angeliche. Se la gratitudine va proporzionata al dono, come pagherete lo stesso degli altri essendo maggiormente obbligate? Essi avrebbero potuto comportarsi con questo convento come generalmente si comportano con gli altri, ma la clemenza superna si è largamente estesa verso di noi; dunque, secondo quale norma e quale ragione non ci spetta di segnalarci nell'amore, nell'umiltà, nella povertà, nel distacco da tutto e nella santità?

799. La nostra grande Regina e abbadessa adempie il suo ufficio con premura e diligenza. A testimonianza di ciò, mentre avevo ancora da terminare la terza parte e meditavo di dedicarle la sua Vita, mi rispose dando la sua approvazione perché tutto la concerneva; subito, però, mi comandò di dedicarla a voi per insegnarvi in essa e per essa il cammino della salvezza e l'eccellenza per la quale siamo chiamate e prescelte. Benché questo sia quanto ho inteso palesarvi, mi è parso bene riportare il discorso in cui mi ordinò che ve lo intimassi a nome suo, e poiché in tal modo parlerà lei tacerò io.

800. «Carissima, dedica l'Opera alle tue monache, nostre suddite, e comunica loro che l'offro come specchio affinché si adornino interiormente e come tavole della legge divina, che vi è contenuta esplicitamente e con estrema evidenza. Desidero che si governino in base a questa e perciò esortale a stimarla e ad inciderla nei loro cuori senza scordarla mai. Con provvidenza dell'Eterno ho manifestato all'umanità il suo rimedio, e innanzitutto a loro, perché ricalchino le mie orme, che con tanta chiarezza pongo davanti ai loro occhi. Egli chiede che rispettino rigorosamente tre cose: la prima è che dimentichino il mondo, stando lontane e ritirate da ogni rapporto, relazione e intima amicizia con gente di qualsiasi stato, posizione o sesso, e non conversino con nessuno da sole né frequentemente, neppure con fini retti, se non con il confessore per confessarsi; la seconda è che conservino inviolabile pace e carità vicendevole, amandosi sinceramente nel Signore le une le altre, senza parzialità, divisioni o rancori, ma volendo ciascuna per tutte quello che vorrebbe per se stessa; la terza è che si conformino strettamente alla Regola e alle Costituzioni nel molto come nel poco, da fedelissime spose. Per eseguire tutto ciò, abbiano speciale devozione per me, con attaccamento assai profondo, e anche per l'arcangelo Michele e per il mio servo Francesco. Qualora qualcuna abbia l'audacia di alterare in qualche maniera il documento del mio patronato o di disprezzare il singolare favore di avere la mia Storia come è scritta, sappia che incorrerà nell'indignazione dell'Altissimo e mia, e sarà castigata in questa vita e nell'altra con la severità della giustizia celeste. A quelle che con zelo delle loro anime, dell'onore del Redentore e del mio si affaticheranno per mantenere e aumentare l'osservanza e il raccoglimento della comunità, nonché la concordia e l'unità che esigo da esse, do la mia parola come Madre di Dio che sarò loro madre, scudo e superiora, le consolerò e ne avrò cura nell'esistenza mortale, e in seguito le presenterò al mio Figlio beatissimo. Ed allargo la mia promessa pure ai conventi di religiose, sia del mio Ordine della Concezione sia di altri istituti, che accetteranno e metteranno in pratica la mia dottrina».

801. Ecco quanto mi disse la nostra Maestra, e dopo questo tralascerei di esprimermi io, se non mi forzasse a farlo l'affetto che vi siete meritate avendomi sopportata per numerosi anni non soltanto come sorella, ma anche come abbadessa indegnissima. Non posso quindi negarvi tale riconoscenza né posso ripagarvi più adeguatamente che con il domandarvi ripetutamente di rammentare sempre quello che avete ascoltato, avvertendovi che sono affermazioni di sovrana potentissima e liberalissima nel tener fede ai suoi impegni, e dura nel punire chi la offenderà. Sono determinata a inculcare nelle vostre menti questo avviso e ammonimento, compensando con la mia insistenza la brevità del mio pellegrinaggio terreno, perché, sebbene sia all'oscuro di quando avrà termine, il più lungo spazio di tempo è cortissimo per espletare tanti obblighi, per cui bramo che in tutti i vostri colloqui rinnoviate la memoria dei doni di Gesù e di Maria.

802. E non ricordatevi solo dei benefici segreti, bensì pure di quelli che sua Maestà ha concesso apertamente al nostro monastero fin dal giorno della sua fondazione, moltiplicandoli di ora in ora con la sua sovrabbondante clemenza. A tutti parve un miracolo che con la povertà dei miei genitori gli venisse dato principio e che allo scopo si accordassero le volontà della famiglia, non essendo poche sei persone per una simile unione in assenza di un intervento superno. Egli edificò la nostra casa con notevole rapidità, senza che avessimo risorse sufficienti per il minimo sostentamento, e la velocità, il modo e la disposizione della costruzione, confacente e non eccessiva, furono motivo di ammirazione generale come opera sua. A questo si aggiungono altre grazie, che, benché non sia necessario riferirle dal momento che ne siete informate, vincolano i cuori umili e grati a contraccambiare mostrandoci buone come si pensa che siamo e migliori di come siamo state sinora.

803. Per concludere con maggiore efficacia la mia supplica ed esortazione, racconterò alcuni eventi che mi sono capitati quando avevo già redatto parte della narrazione, poiché l'obbedienza mi comanda di accennarne qui qualcosa, affinché comprendiate quanto dobbiate stimare gli insegnamenti che vi sono contenuti. Accadde dunque che nella solennità dell'Immacolata Concezione, mentre ero in coro durante il mattutino, intesi una voce che mi chiamava e chiedeva da me nuova attenzione alle cose spirituali; subito fui innalzata da quello stato a un altro più sublime, nel quale contemplai il trono della Trinità con straordinaria gloria e mi fu detto, in maniera tale che mi sembrava che si potesse sentire nell'intero universo: «Miseri, abbandonati, ignoranti, traviati, grandi, piccoli, infermi, deboli e tutti voi discendenti di Adamo, di ogni condizione e sesso, prelati, principi e inferiori, udite tutti dall'oriente all'occidente e dall'uno all'altro polo. Venite per vostra salvezza alla mia generosa e infinita provvidenza tramite l'intercessione di colei che rivestì della carne umana il Verbo; venite, è tardi e stanno per chiudersi le porte, perché i vostri peccati mettono catenacci alla misericordia; venite presto e affrettatevi, perché ella sola li trattiene e ha la facoltà di sollecitare ed ottenere il vostro rimedio».

804. Vidi quindi che dal medesimo essere divino uscivano quattro globi di luce fulgente e come comete estremamente splendenti si dirigevano ciascuno verso uno dei quattro punti cardinali. Immediatamente mi fu fatto capire che in questi ultimi secoli Cristo desiderava accrescere e dilatare l'onore della sua beatissima Madre manifestando al mondo i suoi prodigi e i suoi misteri nascosti, riservati per suo decreto per il periodo in cui si sarebbe avuto più bisogno di lei, affinché in esso si ricorresse al suo aiuto, alla sua protezione e alla sua mediazione. Scorsi, però, che dagli abissi saliva un drago deforme e abominevole, con sette teste, seguito da tanti altri: tutti percorsero la terra per individuare e scegliere alcuni uomini dei quali avvalersi al fine di opporsi agli intenti dell'Onnipotente, ostacolando l'esaltazione della Vergine e i favori che attraverso le sue mani sarebbero stati elargiti ovunque. Costoro procuravano di spargere fumo e veleno per offuscare, distrarre e infettare i mortali, così che non cercassero e implorassero il soccorso nelle loro calamità rivolgendosi alla dolce e pietosa Signora né la magnificassero come conveniva per legarla a sé.

805. Tale spettacolo mi provocò legittimo dolore e all'istante mi accorsi che nelle altezze si preparavano due eserciti ben schierati per combattere contro di essi, uno formato dalla stessa Maria e dai santi e l'altro da san Michele e dai suoi angeli. Conobbi che la battaglia sarebbe stata assai serrata da entrambi i lati, ma siccome l'equità, la ragione e il potere stanno dalla parte della nostra Maestra non c'era da temere nell'impresa. Eppure, là malizia di quanti sono stati raggirati dall'avversario è in grado di impedire molto i mirabili disegni di sua Maestà, che vuole che giungiamo al gaudio eterno, perché, essendo indispensabile che noi usiamo il nostro libero arbitrio, alla nostra perversità è possibile resistere alla sua bontà. Sebbene questa causa sia della Regina di tutti e dunque sia giusto che i fedeli la reputino come propria, a noi religiose di questa casa ciò tocca più da vicino, giacché siamo sue primogenite e militiamo sotto il suo nome e sotto il primo dei suoi privilegi, cioè la sua immacolata concezione, e inoltre ci ritroviamo da lei tanto largamente beneficate.

806. In un'altra occasione mi successe di essere notevolmente agitata, come era normale in ordine alla mia riuscita nella stesura della presente Storia, poiché la sua eccellenza sorpassava ogni immaginazione e se fossi incorsa in qualche errore questo non sarebbe potuto essere di poco conto, e anche altri motivi mi affliggevano nella mia innata pusillanimità e scarsa virtù. Mentre ero immersa in siffatti pensieri, fui posta in uno stato superiore e osservai il seggio delle tre Persone e la nostra sovrana seduta alla destra di Gesù; ci fu come silenzio in cielo, dato che tutti erano concentrati su quello che avveniva. Il Padre trasse fuori come dal petto del suo essere immenso e immutabile un volume stupendo di incredibile valore, ma sigillato, e consegnandolo al Figlio proclamò: «Questo libro e quanto vi è scritto è mio, e di mio gradimento e beneplacito». Il Redentore lo ricevette con enorme apprezzamento, e come accostandolo al loro petto egli e lo Spirito ribadirono la medesima dichiarazione, affidandolo poi alla Principessa, che lo accolse con incomparabile compiacimento. Io consideravo la sua bellezza, nonché la stima che era mostrata verso di esso, e si destò in me un intenso anelito di apprenderne il contenuto, ma il timore e la riverenza mi trattennero e non ardii domandarlo.

807. Subito la Madre mi chiamò e mi chiese: «Brami di sapere che libro sia questo? Sta' quindi attenta e guardalo». Lo aprì e me lo mise davanti affinché lo leggessi, e così mi avvidi che era l'Opera che avevo redatto, con la stessa suddivisione in capitoli. Allora, continuò: «Puoi senz'altro stare tranquilla». Lo fece per acquietare e moderare le mie paure, come difatti accadde, perché simili verità e doni del Signore sono di natura tale che non lasciano nell'intimo per quel momento turbamento né dubbio, ed anzi con una soavissima forza lo riempiono, illuminano, soddisfano e calmano; tuttavia non si dà per vinta l'ira del nemico, che, essendogli ciò permesso per nostro esercizio, torna a molestarci come mosca importuna. Questo è capitato pure a me, e non ho vergato una sola parola che egli non abbia contraddetto con instancabile pertinacia e con tentazioni che non occorre riferire: solitamente provava a persuadermi che mi ero inventata tutto, o a volte che era tutto falso e per trarre in inganno il mondo; ed è tanto il suo odio contro questo testo che per distruggerlo si umiliava ad affermare che al massimo poteva essere una meditazione e l'effetto di consueta orazione.

808. Dalla sua persecuzione l'Altissimo mi difese con lo scudo e la direzione dell'obbedienza, e con i suoi consigli e insegnamenti, e per confermarmi nel favore di cui ho parlato ne aggiunse un altro analogo. Mentre stavo per completare il racconto, un giorno, durante la preghiera della comunità, fui elevata sempre allo stesso modo dinanzi al trono della Trinità, e dopo gli atti e le operazioni che lì compie l'anima vidi che dall'essere divino, come per mezzo del Padre, si innalzava un albero straordinariamente grande e incantevole, ai due lati del quale vi erano il Salvatore e la Vergine. Sulle sue foglie erano scritti i misteri dell'incarnazione, dell'esistenza mortale e della passione di Cristo nostro bene e tutti quelli concernenti la Signora, nonché le elargizioni a lei concesse. Il suo frutto era come il frutto della vita, e compresi che era la pianta significata dall'altra che il Creatore aveva collocato al centro del paradiso terrestre. I santi la fissavano con interesse e giubilo, e gli angeli dicevano con stupore: «Che albero è questo di così rara maestosità da procurare in noi l'invidia di coloro che godono del suo frutto? Fortunato e felice chi arriverà ad afferrarlo e ad assaggiarlo per ottenere tanta grazia e beatitudine eterna quanta esso racchiude in sé. È ragionevole che gli uomini, avendo la possibilità di nutrirsene, non si affrettino a coglierlo? Venite, venite tutti, poiché è già maturo per essere gustato: il fiore che alimentò gli antichi patriarchi e profeti è già diventato uno squisito e dolcissimo frutto, e i rami che erano irraggiungibili si sono già abbassati verso tutti». E poi rivolgendosi a me proseguirono: «Sposa dell'Onnipotente, prendine tu per prima con abbondanza, giacché hai vicinissimo quest'albero della vita. Sia questo il frutto della tua fatica per averlo scritto e il ringraziamento perché ti è stato manifestato, e invoca il sommo sovrano affinché tutti i figli di Adamo lo conoscano, approfittino dell'occasione nel tempo che è loro accordato e lo lodino per le sue meraviglie».

809. Non è necessario comunicarvi altri eventi per muovervi ad affezionarvi ad esso e ai suoi frutti. Lo presento di fronte ai vostri occhi perché stendiate le mani e li assaporiate, e vi assicuro, sorelle carissime, che non vi succederà ciò che avvenne alla nostra progenitrice Eva: quell'albero e il suo frutto erano proibiti, mentre a questo vi invita il medesimo Dio che lo piantò; quello aveva in sé la morte, mentre questo ha in sé la vita. Cibiamoci di quanto ci offre la nostra patrona e superiora, e allontaniamoci da quanto ci vieta, poiché bisogna evitare di osservarlo per non toccarlo e di toccarlo per non mangiarlo. Affinché vi disponiate meglio con gli esercizi e con il ritiro che nell'Ordine sono abituali in certi periodi, vi indicherò una forma per farli, traendola da questa narrazione, come in essa ho dichiarato che mi fu comandato dalla Regina. Intanto, avvaletevi di quella della Passione del nostro Redentore e domandategli il suo soccorso per me come per voi stesse, e la sua benedizione discenda su noi tutte. Amen.

810. Terminai di redigere per la seconda volta questa divina Storia e Vita di Maria santissima il sei maggio dell'anno milleseicentosessanta, nella solennità dell'Ascensione. Supplico le religiose del nostro convento di non consentire che l'originale sia portato via, e di dare una copia qualora si intenda procedere ad un esame e alla censura; e, nel caso in cui sia richiesto per confrontarlo con quella, sia consegnato soltanto libro per libro, recuperando sempre il precedente prima di cedere l'altro, per eludere molti inconvenienti e perché è volontà del Signore e della nostra Madre.

Augustinus
22-08-05, 12:05
http://img138.imageshack.us/img138/2187/dip1727spkq1.jpg Matteo Ragonisi (1660-1734), Incoronazione della Vergine, Acireale

http://img521.imageshack.us/img521/5091/lanfrancoschleier011406qg0.jpg Giovanni Lanfranco, Incoronazione della Vergine, 1615, Museo dell’Opera del Duomo, Orvieto

http://img74.imageshack.us/img74/7521/carraccischleier01c0506nf7.jpg Annibale Carracci, Incoronazione della Vergine, 1598-99, The Metropolitan Museum of Art, New York

http://img74.imageshack.us/img74/3907/reniexh88cat35063004uw1.jpg Guido Reni, Madonna della Sedia, 1620 circa, Museo del Prado, Madrid

http://img135.imageshack.us/img135/6192/assumption1447plzb9.jpg Guido Reni, Assunzione ed incoronazione della Vergine, 1607, National Gallery, Londra

http://img138.imageshack.us/img138/4758/a7cd51cd7ee521638b37a241ad02b1kf8.jpg Peter Paul Rubens, Incoronazione della Vergine, 1613 circa, Courtauld Institute of Art Gallery, Londra

http://www.getty.edu/art/collections/images/l/00082701.jpg Giulio Cesare Procaccini, Incoronazione della Vergine con i SS. Giuseppe e Francesco d'Assisi, 1604-07, Getty Museum, Los Angeles

http://img371.imageshack.us/img371/5782/incorong4cc.jpg Guido Reni, Incoronazione della Vergine e SS. Giovanni Battista e Giovanni evangelista, Caterina d'Alessandria e Romualdo abate, 1595, Pinacoteca nazionale, Bologna

Augustinus
22-08-05, 12:31
http://img371.imageshack.us/img371/562/1madonnadegliangeli7pv.jpg Marco Palmezzano, Madonna degli angeli con Santi, Chiesa dei Minori Osservanti, Brisighella (Ra)

http://www.wga.hu/art/r/rubens/14religi/77religi.jpg Peter Paul Rubens, Nostra Signora Regina dei Santi, 1634, Sint-Jacobskerk, Antwerp

http://img371.imageshack.us/img371/1673/maria3sy.jpg

http://img244.imageshack.us/img244/1328/easter15stgl0xfun3.jpg

http://santiebeati.it/immagini/Original/24150/24150J.JPG

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Augustinus
21-08-06, 21:08
In rilievo

Aug. :) :) :)

Augustinus
22-08-06, 08:15
http://www.wga.hu/art/b/botticel/8smarco/10smarco.jpg http://img402.imageshack.us/img402/2628/botticelsanti9175081702ey3.jpg http://www.historylink101.com/art/Sandro_Botticelli/images/27_Coronation_Virgin_jpg.jpg Sandro Botticelli, Incoronazione della Vergine, Pala di S. Marco, 1490-92, Galleria degli Uffizi, Firenze. In basso, da sinistra a destra, sono i SS. Giovanni evangelista, Agostino, Girolamo ed Eligio

http://cgfa.sunsite.dk/l/lanfranco3.jpg Giovanni Lanfranco, Incoronazione della Vergine con i SS. Agostino e Guglielmo di Aquitania, Musée du Louvre, Parigi

http://www.topofart.com/images/artists/Peter_Paul_Rubens/paintings/rubens031.jpg Pieter Paul Rubens, Incoronazione della Vergine, 1609-11, Hermitage, San Pietroburgo

http://www.kfki.hu/~arthp/art/c/catarino/coronati.jpg Catarino, Incoronazione della Vergine, 1375, Gallerie dell'Accademia, Venezia

http://www.kfki.hu/~arthp/art/c/crivelli/carlo/coronati.jpg Carlo Crivelli, Incoronazione della Vergine, 1493, Pinacoteca di Brera, Milano

Augustinus
22-08-06, 08:17
http://campus.udayton.edu/mary//images/blockprt.jpg

Augustinus
21-08-07, 17:08
In rilievo

Aug. :) :) :)

Augustinus
31-05-08, 07:17
http://www.conceptionabbey.org/images/murals/Coronation.jpg

Augustinus
31-05-08, 07:20
http://www.coptic.net/pictures/Tableau.QueenMary.gif

Holuxar
31-05-17, 23:25
31 maggio 2017: SANTA MARIA MEDIATRICE CORREDENTRICE REGINA, trentunesimo ed ultimo giorno di Maggio Mese Mariano…



http://www.stellamatutina.eu
Maggio mese di Maria: 31° giorno - Il santo rosario (http://www.stellamatutina.eu/maggio-mese-di-maria-31-giorno/)
http://www.stellamatutina.eu/maggio-mese-di-maria-31-giorno/
“Maggio mese di Maria: 31° giorno
IL SANTO ROSARIO
A Lourdes e a Fatima la Madonna è apparsa per raccomandarci particolarmente il Santo Rosario.
A Lourdes Ella stessa sgranava la splendida corona, mentre santa Bernadetta recitava le Ave Maria. A Fatima, in ogni apparizione, la Madonna raccomandò la recita del Rosario. In più, nell’ultima apparizione, Ella si presentò come la «Madonna del Rosario».
È veramente grande l’importanza che la Madonna ha dato al Rosario.
Quando a Fatima ha parlato della salvezza dei peccatori, della rovina di molte anime all’inferno, delle guerre e dei destini della nostra epoca, la Madonna ha indicato, ha raccomandato come preghiera salvatrice il Rosario.
Lucia di Fatima dirà in sintesi che «da quando la Vergine Santissima ha dato grande efficacia al Santo Rosario, non c’è problema né materiale, né spirituale, nazionale o internazionale, che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici».
Salva e santifica
Un episodio di grazia.
San Giuseppe Cafasso una mattina, molto per tempo, passando per le vie di Torino, incontrò una povera vecchia, che camminava tutta ricurva sgranando piano piano la corona del Santo Rosario.
«Come mai così presto, buona donna?» chiese il Santo.
«Oh, reverendo, passo a ripulire le strade!».
«A ripulire le strade?… che vuol dire?».
«Veda: questa notte c’è stato il carnevale, e la gente ha fatto tanti peccati. Io passo, ora, recitando delle Ave Maria, perché profumino i luoghi appestati dal peccato… ».
Il Rosario purifica le anime dalle colpe e le profuma di grazia. Il Rosario salva le anime.
San Massimiliano M. Kolbe scriveva nella sua agendina: «Quante corone, tante anime salve!». Ci pensiamo? Potremmo tutti salvare anime recitando corone del Rosario. Quale carità di inestimabile valore sarebbe questa!
Che dire delle conversioni dei peccatori ottenute con il Santo Rosario? Dovrebbero parlare san Domenico, san Luigi di Montfort, il santo Curato d’Ars, san Giuseppe Cafasso, san Pio da Pietrelcina…
Il Rosario fa bene a tutti, ai peccatori, ai buoni, ai santi.
Quando a san Filippo Neri si chiedeva una preghiera da scegliere, egli rispondeva senza indugi, «Recitate il Rosario e recitatelo spesso».
Anche a san Pio da Pietrelcina un figlio spirituale chiese quale preghiera preferire per tutta la vita. Padre Pio rispose quasi di scatto: «Il Rosario».
Soprattutto i Santi hanno dimostrato l’efficacia di grazia del Rosario. Quanti Santi sono stati veri «apostoli del Rosario»? San Pietro Canisio, san Carlo Borromeo, san Camillo de Lellis, sant’Antonio M. Gianelli, san Giovanni Bosco…
Forse tra i più grandi spicca altissimo san Pio da Pietrelcina. Il suo esempio ha del prestigioso in grado tutto sovrumano.
Per più anni egli arrivò a recitare ogni giorno oltre cento corone del Rosario! Un modello gigante che ha garantito la fecondità del Rosario per la sua santificazione e per la salvezza delle anime.
Quanti milioni di anime non sono state attratte misteriosamente da quel frate che per ore e ore, di giorno e di notte, sgranava la corona ai piedi della Madonna, fra quelle mani piagate e sanguinanti?… (…)
Ogni giorno la corona
Tutta la preghiera, tutta la scienza e tutto l’amore di santa Bernadetta sembra che consistessero nel Rosario. Sua sorella Tonietta diceva: «Bernadetta non fa altro che pregare; non sa fare altro che scorrere i grani del Rosario…».
Il Rosario è preghiera evangelica, preghiera cristologica, preghiera contemplativa in compagnia della Madonna. (…) Lode e implorazione riempiono le Ave Maria sospingendo la mente verso il mistero presente alla meditazione.
Che questo avvenga ai piedi dell’altare o per la strada, non è un ostacolo per il Rosario. Quando la mente si raccoglie volgendosi a Maria, poco importa se si sta in Chiesa o su un treno, se si sta camminando o si sta volando su un aereo.
Questa facilità che il Rosario offre a chi voglia recitarlo, aumenta la nostra responsabilità: possibile che non si possa trovare ogni giorno un quarto d’ora di tempo per offrire una coroncina alla Madonna? In qualsiasi luogo, a qualsiasi ora, con qualsiasi persona, senza libri né cerimonie, ad alta voce o a fior di labbra…
Pensiamo ai Rosari recitati nelle corsie degli ospedali da san Camillo de Lellis e da santa Bertilla Bo-scardin; per le vie di Roma da san Vincenzo Pallotti; sui treni e sulle navi da santa Francesca Cabrini; nel deserto del Sahara da Fratel Carlo De Foucauld; nei palazzi reali dalla venerabile Maria Cristina di Savoia; nei campi di concentramento e nel bunker della morte da san Massimiliano M. Kolbe; soprattutto nelle famiglie, dalla beata Anna Maria Taigi, dai genitori di santa Teresina, dalla mamma di santa Maria Goretti… Non perdiamo il tempo in cose vane e nocive, quando abbiamo un tesoro da valorizzare come il Rosario! Diciamolo e promettiamo alla Madonna, a conclusione del mese mariano: ogni giorno una corona del Rosario per Te, o Maria!
Nel Cuore Immacolato
A Fatima il Rosario è stato il dono del Cuore Immacolato di Maria. E noi vogliamo concludere il mese mariano deponendo il nostro Rosario nel Cuore dell’Immacolata, con l’impegno di recitarlo ogni giorno. (…) Il Rosario e il Cuore Immacolato di Maria segneranno il trionfo finale del Regno di Dio per questa epoca.
La devozione al Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria sono garanzia di salvezza. Anzi, la Madonna dice che le anime devote del Rosario e del suo Cuore Immacolato «saranno predilette da Dio e, come fiori, saranno collocate da me dinanzi al Suo trono».
Voglia Ella stessa accendere e tenere acceso in noi l’amore al Rosario e al suo Cuore Immacolato.
Fioretti
*Recitare un Rosario di ringraziamento.
*Offrire Messa e Comunione in ringraziamento.
*Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria.
FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”





“Festa della B. V. Maria Regina, 31 maggio.”
“Santa Petronilla, vergine, lo stesso giorno.”
Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico (http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm)
http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm


Maria Regina - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/maria-regina/)
http://www.sodalitium.biz/maria-regina/
“31 maggio, Maria Regina.
Preghiera di Pio XII a Maria Regina
Dal profondo di questa terra di lacrime, ove la umanità dolorante penosamente si trascina; tra i flutti di questo nostro mare perennemente agitato dai venti delle passioni; eleviamo gli occhi a voi, o Maria, Madre amatissima, per riconfortarci contemplando la vostra gloria, e per salutarvi Regina e Signora dei cieli e della terra, Regina e Signora nostra. Questa vostra regalità vogliamo esaltare con legittimo orgoglio di figli e riconoscerla come dovuta alla somma eccellenza di tutto il vostro essere, o dolcissima e vera Madre di Colui, che è Re per diritto proprio, per eredità, per conquista. Regnate, o Madre e Signora, mostrandoci il cammino della santità, dirigendoci e assistendoci, affinché non ce ne allontaniamo giammai. Come nell’alto del cielo Voi esercitate il vostro primato sopra le schiere degli Angeli, che vi acclamano loro Sovrana; sopra le legioni dei Santi, che si dilettano nella contemplazione della vostra fulgida bellezza; così regnate sopra l’intero genere umano, soprattutto aprendo i sentieri della fede a quanti ancora non conoscono il vostro Figlio. Regnate sulla Chiesa, che professa e festeggia il vostro soave dominio e a voi ricorre come a sicuro rifugio in mezzo alle calamità dei nostri tempi. Ma specialmente regnate su quella porzione della Chiesa, che è perseguitata ed oppressa, dandole la fortezza per sopportare le avversità, la costanza per non piegarsi sotto le ingiuste pressioni, la luce per non cadere nelle insidie nemiche, la fermezza per resistere agli attacchi palesi, e in ogni momento la incrollabile fedeltà al vostro Regno. Regnate sulle intelligenze, affinché cerchino soltanto il vero; sulle volontà, affinché seguano solamente il bene; sui cuori, affinché amino unicamente ciò che voi stessa amate. Regnate sugl’individui e sulle famiglie, come sulle società e le nazioni; sulle assemblee dei potenti, sui consigli dei savi, come sulle semplici aspirazioni degli umili. Regnate nelle vie e nelle piazze, nelle città e nei villaggi, nelle valli e nei monti, nell’aria, nella terra e nel mare; e accogliete la pia preghiera di quanti sanno che il vostro è regno di misericordia, ove ogni supplica trova ascolto, ogni dolore conforto, ogni sventura sollievo, ogni infermità salute, e dove, quasi al cenno delle vostre soavissime mani, dalla stessa morte risorge sorridente la vita. Otteneteci che coloro, i quali ora in tutte le parti del mondo vi acclamano e vi riconoscono Regina e Signora, possano un giorno nel cielo fruire della pienezza del vostro Regno, nella visione del vostro Figlio, il quale col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. Così sia!”


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“Carlo Di Pietro - Sursum Corda
Preghiera al Santo del giorno.
In nómine Patris
et Fílii
et Spíritus Sancti.
Amen.
Eterno Padre, intendo onorare santa Petronilla Vergine, figlia del beato Piétro Apostolo, la quale, disprezzando il matrimonio col nobile personaggio Fiacco, e, ottenuti tre giorni di tempo per deliberare, attendendo frattanto a digiuni ed orazioni, nel terzo giorno, appena ricevuto il Sacramento di Cristo, esalò lo spirito. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa Vergine, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Petronilla possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”


Ligue Saint Amédée (http://www.SaintAmedee.ch)
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“Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].”
“31 mai : Sainte Petronille, Vierge.”
“31 mai 1857 : Naissance d’Ambrogio Damiano Achille Ratti, futur Pape Pie XI.”
“31 mai 1653 : le Pape Innocent X condamne cinq propositions du livre de Jansénius, dans sa bulle « Cum Occasione ».”
“31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces. Sainte Vierge Marie, Médiatrice de Toutes Grâces, priez pour nous!”





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“31 maggio 2017: Santa Petronilla, vergine e martire.
Petronilla, santa, martire di Roma, le spoglie sono all’altare della cappella a lei dedicata a S. Pietro in Vaticano. La primitiva tomba si trovava nel Cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina, dove nel 390-395 le era stata costruita una basilica. Nel 757 Paolo I, per adempiere alla promessa fatta dal suo predecessore e fratello Stefano II al re dei Franchi Pipino, traslò il corpo e lo collocò nella rotonda che sorgeva lungo il lato meridionale di S. Pietro. Grazie alla sua presenza, questa cappella diventò una vera e propria chiesa imperiale francese. Nell’846 i saraceni fecero scempio della costruzione e per molto tempo il corpo si credette perso o trafugato dai francesi. Nel 1470 le spoglie furono rinvenute durante i lavori di restauro voluti da Luigi XI. Demolita la rotonda, il corpo venne prima deposto in un altare nel sacrario e nel 1574 presso quello del Crocifisso che in seguito fu demolito. In questa occasione la testa fu posta in un reliquiario d’argento, opera di Antonio Gentile da Faenza, ed esposta alla pubblica venerazione. Nel 1643 ad essa si aggiunse la reliquia di un femore. Un braccio era posto in un reliquiario d’argento nella sagrestia di S. Lorenzo f.l.m.
M.R.: 31 maggio - A Roma santa Petronilla Vergine, figlia del beato Pietro Apostolo, la quale, disprezzando il matrimonio col nobile personaggio Flacco, e, ottenuti tre giorni di tempo per deliberare, attendendo frattanto a digiuni ed orazioni, nel terzo giorno, appena ricevuto il Sacramento di Cristo, esalò lo spirito. [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ]”

https://www.radiospada.org/2012/10/immagini-rare-rosario-15-promesse-di-maria-ss-imprimatur/
"IMMAGINI RARE/ Rosario: 15 Promesse di Maria SS. Imprimatur +
Il foglietto è del 1950, trascriviamo con un linguaggio più attuale le 15 Consolanti Promesse:
1. A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.
2. Colui che persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.
3. Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.
4. Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!
5. Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà.
6. Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.
7. I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.
8. Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.
9. Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.
10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.
11. Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.
12. Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.
13. Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo.
14. Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.
15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
DIFFONDETE QUESTA PAGINA PERCHE’ “CHI SALVA UN’ANIMA, HA SALVATO LA SUA” (Sant’Agostino)"


“31 maggio 2017: infra l'Ottava dell'Ascensione.”
“31 maggio 2017: Conclusione del mese mariano.”
“31 maggio 2017: Santa Maria Regina
SANTA MARIA MEDIATRICE CORREDENTRICE REGINA.
Queste sono le tre fulgide gemme che rendono sovranamente bella e potente l'Immacolata Madre di Dio. La Medaglia miracolosa, che affrettò la solenne proclamazione di fede dell'Immacolata Concezione, possa far affrettare i tempi anche per la definizione dei dogmi mariani di Maria Mediatrice, Corredentrice e Regina.
Non a caso la Medaglia fa brillare queste verità. Tocca a noi non trascurare la lezione e il richiamo così dolce e consolante che essa ci dona: la mia Celeste Mamma Immacolata è anche la mia Celeste Mediatrice, Corredentrice e Regina!
Ogni grazia viene da Lei
L'Immacolata con le braccia allargate verso il basso e con una miriade di raggi splendenti che partono dalle sue mani rappresenta in modo luminoso Maria SS. come Mediatrice di tutte le grazie.
La mediazione universale fa parte della missione materna di Maria SS. verso il genere umano. Questa è una verità che fin dai primi tempi della Chiesa è stata riconosciuta alla Madonna e che speriamo di vedere presto proclamata dogma di fede, come ardentemente desiderava San Massimiliano Maria Kolbe.
L'Immacolata è la Mediatrice di grazia presso Gesù, unico Mediatore fra Dio e l'uomo. Ella, come Madre nostra, intercede sempre in nostro favore, anche quando noi non ricorriamo esplicitamente e direttamente a Lei. Per questo, oltre che Madre nostra, è anche la "Madre della divina grazia" e tutte le grazie che gli uomini ricevono, tutte, senza eccezione, vengono dal suo Cuore, passano per le sue mani.
Rileggiamo ora qualche punto della seconda apparizione dell'Immacolata a S. Caterina Labouré, e vedremo come la verità della Mediazione mariana appaia certa e luminosa.
"Ella aveva gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a Nostro Signore": ecco una Mamma, bella di una bellezza inesprimibile, che prega e intercede per noi, figli che Ella ama.
"Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose... le quali gettavano dei raggi, gli uni più belli degli altri... Mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbassò gli occhi verso di me, ed una voce si fece intendere che mi disse queste parole "Questo globo che vedi rappresenta tutto il mondo... la Francia... e ciascuna persona in particolare". Io qui non so ridire ciò che provai e ciò che vidi, la bellezza e lo splendore dei raggi sfolgoranti ! ... e la Vergine SS. aggiunse "Sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le domandano", facendomi così comprendere quanto è dolce pregare la SS. Vergine e quanto Ella è generosa con le persone che La pregano; quante grazie Ella accorda alle persone che gliele cercano, quale gioia Ella prova nel concederle...".
"Chiedimi quanto vuoi..."
Ci pensiamo mai che ogni momento la Madonna sta in questo atteggiamento di supplica e di dono per noi? Non ricordiamo quello che la Madonna fece a Cana? Lei sola si accorse che era venuto a mancare il vino. E con tanta sollecitudine e dolcezza lo disse a Suo Figlio Gesù; "Non hanno più vino" (Gv 2,3). Gesù guardò in fondo agli occhi di quella Mamma Sua e nostra, sentì la tenerezza di quel Cuore così simile al Suo, e fece il miracolo, il Suo primo miracolo, cambiando l'acqua in vino, in anticipo con l'ora stabilita da Dio! (Gv 2,4). Veramente la Madonna è "Onnipotente per grazia".
Lei tutto può, perché sta tra Dio e l'uomo, essendo donna ed essendo Madre di Dio. Ah, quale gioia per noi avere una simile Madre!
Il Papa Pio IX scrisse che la Madonna, con la Sua dignità di Madre e Regina, stando alla destra di Gesù "ottiene ciò che domanda, né può restare inesaudita".
E il numero sterminato di grazie che la Medaglia miracolosa ha ottenuto agli uomini è la conferma più certa di questa consolantissima verità.
La nostra Corredentrice
Ma perché Maria è stata da Dio elevata a questo ufficio di Tesoriera di tutte le grazie?
Perché Ella con le sue sofferenze è stata da Dio associata a Gesù per salvare gli uomini; Ella cioè è la Corredentrice del genere umano.
Afferma S. Pio X nell'Enciclica "Ad diem illum" del 2 febbraio 1904 "Da questa comunione di dolori e di volontà tra Cristo e Maria, meritò Ella di divenire degnissimamente la Riparatrice del mondo perduto, e quindi la Dispensatrice di tutti i doni che Gesù ci procurò con la morte e con il sangue".
Anche questa verità della Corredenzione di Maria SS. La troviamo espressa nella Medaglia miracolosa. Guardiamone il rovescio: la lettera M, monogramma di Maria, sormontata da una croce; al di sotto, il Sacro Cuore di Gesù coronato di spine e il Cuore Immacolato di Maria, trafitto da una spada.
C'è qui in compendio tutta la dottrina della Corredenzione di Maria.
Pensiamo al Calvario Gesù sulla Croce, Maria ai piedi della Croce, uniti indissolubilmente nell'offerta del loro sacrificio che ha redento il mondo. Come ad Eva, così a Maria, nuova Eva, Dio disse: "Tu partorirai nel dolore" (Gn 3,6). Nel dolore infatti la Madonna partorì noi alla vita della grazia. Partorì nel dolore del Suo Cuore trafitto dalla spada della Passione e Morte del Figlio.
Quanto è profondo dunque il significato di quei due Sacri Cuori effigiati sul rovescio della Medaglia!
"Sono ebreo di razza"
La Madonna quindi è Corredentrice e perciò stesso Mediatrice universale di tutte le grazie, come insegna San Pio X. E soprattutto per la grazia delle grazie, ossia la salvezza finale, rivolgiamoci alla Divina Corredentrice: Ella sa fare di ogni peccatore un giusto, di ogni redento un Santo.
Ci conforti il racconto di una della tante conversioni operate dalla Madonna per mezzo della Medaglia miracolosa.
Riportiamo l'episodio dalla vita di Padre Massimiliano M. Kolbe.
Durante la degenza nel sanatorio di Zakopane, egli non pensò certamente di starsene inerte. Proprio lui amava ripetere ai suoi confratelli "Non possiamo dormire fino a quando una sola anima resterà sotto il dominio di satana". Per cui, anche ammalato a Zakopane, si diede da fare.
Tra l'altro ogni giovedì teneva una conferenza ai giovani studenti atei del sanatorio. Dopo pochi giovedì, quattro di essi si convertirono.
Soltanto uno, tra i più giovani, pur seguendo attentamente le conferenze del Padre, mostrava di non avere a che fare con lui, allontanandosi immediatamente alla fine di ogni riunione.
Ma un giovedì si avvicinò e gli disse "Vorrei salutarla, padre; è l'ultima volta che ci vediamo. Le mie condizioni si sono aggravate, non potrò lasciare il letto, è la fine...".
Poi gli confidò
-Sono ebreo di razza e di religione.
-Verrò a trovarti.
-Impossibile, lei lo sa, è proibito far visita agli ammalati gravi.
-Verrò lo stesso.
Ed infatti non solo ci andò, ma lo battezzò, gli diede la S. Comunione, gli impartì l'Unzione degli infermi e poi gli mise al collo la Medaglia miracolosa.
-Sei contento? ... Dimmi, che cosa ti turba ancora, ragazzo?
-La mamma... L'arrivo della mamma.
Sua madre era un'ebrea fanatica.
-Non temere sarai già in Paradiso quando arriverà.
Infatti il giovane morì alle 11, mentre la mamma arrivò soltanto a mezzogiorno. E quando venne, fece un gran baccano a causa della conversione del figlio. Immediatamente gli strappò dal petto la Medaglia miracolosa e cacciò in cattivo modo Padre Kolbe.
-Ma, post factum...-, commentava il Pio Frate raccontando l'episodio al fratello fra' Alfonso.
La nostra Regina
Un'ultima importante verità ci viene insegnata dalla Medaglia miracolosa la Regalità di Maria Santissima.
La Madonna, nell'apparizione del 27 novembre 1830 a S. Caterina Labouré, poggia vittoriosamente i suoi piedi sul globo, e sembra dirci anche Ella come Gesù Re Divino "Non abbiate timore, io ho vinto il mondo!" (Gv 16,33).
Inoltre, l'Immacolata tiene fra le mani un altro globo più piccolo che offre a Dio Padre. Se è vero che si può offrire solo ciò che e proprio, Maria può offrire a Dio il mondo perché esso Le appartiene, essendo stata costituita Regina dell'universo.
Infine, le dodici stelle impresse sul retro della Medaglia, indicano i Santi e in genere tutte le anime che per effetto della sua materna protezione, circondano ora il Suo trono regale lassù in cielo.
In particolare, nelle dodici stelle si è voluto vedere simboleggiare i dodici apostoli, ossia le colonne della Chiesa stessa, che glorifica in Maria SS. la sua Divina Madre, la Madre di Cristo Capo e del Corpo mistico di Cristo.
Guardando la Medaglina, quindi, possiamo richiamare alla mente il "segno prodigioso" della Donna dell'Apocalisse, che S. Giovanni vide avanzarsi vestita di sole, con la luna sotto i piedi e con il capo coronato da dodici stelle (Ap 12,1).
E quale gioia non deve infondere nei nostri cuori questa sublime verità Noi siamo i fortunati figli di una Madre onnipotente e misericordiosa, bellissima e gloriosissima, tutta amore e splendore, Madre di Dio e dell'umanità, Regina della terra e del Paradiso.”





Luca, Sursum Corda!

Holuxar
01-06-19, 01:07
31 MAGGIO 2019: trentunesimo ed ultimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Santa Petronilla, Martire, Santi Canzio, Canziano e Canzianilla, Martiri; INIZIO NOVENA DI PENTECOSTE (31 Maggio - 8 Giugno), FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA REGINA…



«Festa della B. V. Maria Regina, 31 maggio.»
«Santa Petronilla, vergine, lo stesso giorno.»
Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico (http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm)
http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm





C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" - "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
Preserving the authentic Traditional Catholic Faith and Traditional Latin Mass: CMRI (http://www.cmri.org/)
http://www.cmri.org/
Indice testi in italiano (http://www.cmri.org/ital-index.html)
http://www.cmri.org/ital-index.html





“31 maggio - Beata Vergine Maria Regina.”
https://forum.termometropolitico.it/333464-31-maggio-22-agosto-beata-vergine-maria-regina.html
https://forum.termometropolitico.it/333464-31-maggio-22-agosto-beata-vergine-maria-regina-3.html

“31 maggio - S. Petronilla, martire.”
https://forum.termometropolitico.it/583434-31-maggio-s-petronilla-martire.html

“31 maggio - SS. Canzio, Canziano e Canzianilla, martiri.”
https://forum.termometropolitico.it/583437-31-maggio-ss-canzio-canziano-e-canzianilla-martiri.html





Maggio mese di Maria: 31° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino. (http://www.stellamatutina.eu/maggio-mese-di-maria-31-giorno/)
http://www.stellamatutina.eu/maggio-mese-di-maria-31-giorno/
«Maggio mese di Maria: 31° giorno. IL SANTO ROSARIO.
FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.»





Maria Regina - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/maria-regina/)
http://www.sodalitium.biz/maria-regina/
«31 maggio, Maria Regina.
Preghiera di Pio XII a Maria Regina:
Dal profondo di questa terra di lacrime, ove la umanità dolorante penosamente si trascina; tra i flutti di questo nostro mare perennemente agitato dai venti delle passioni; eleviamo gli occhi a voi, o Maria, Madre amatissima, per riconfortarci contemplando la vostra gloria, e per salutarvi Regina e Signora dei cieli e della terra, Regina e Signora nostra. Questa vostra regalità vogliamo esaltare con legittimo orgoglio di figli e riconoscerla come dovuta alla somma eccellenza di tutto il vostro essere, o dolcissima e vera Madre di Colui, che è Re per diritto proprio, per eredità, per conquista. Regnate, o Madre e Signora, mostrandoci il cammino della santità, dirigendoci e assistendoci, affinché non ce ne allontaniamo giammai. Come nell’alto del cielo Voi esercitate il vostro primato sopra le schiere degli Angeli, che vi acclamano loro Sovrana; sopra le legioni dei Santi, che si dilettano nella contemplazione della vostra fulgida bellezza; così regnate sopra l’intero genere umano, soprattutto aprendo i sentieri della fede a quanti ancora non conoscono il vostro Figlio. Regnate sulla Chiesa, che professa e festeggia il vostro soave dominio e a voi ricorre come a sicuro rifugio in mezzo alle calamità dei nostri tempi. Ma specialmente regnate su quella porzione della Chiesa, che è perseguitata ed oppressa, dandole la fortezza per sopportare le avversità, la costanza per non piegarsi sotto le ingiuste pressioni, la luce per non cadere nelle insidie nemiche, la fermezza per resistere agli attacchi palesi, e in ogni momento la incrollabile fedeltà al vostro Regno. Regnate sulle intelligenze, affinché cerchino soltanto il vero; sulle volontà, affinché seguano solamente il bene; sui cuori, affinché amino unicamente ciò che voi stessa amate. Regnate sugl’individui e sulle famiglie, come sulle società e le nazioni; sulle assemblee dei potenti, sui consigli dei savi, come sulle semplici aspirazioni degli umili. Regnate nelle vie e nelle piazze, nelle città e nei villaggi, nelle valli e nei monti, nell’aria, nella terra e nel mare; e accogliete la pia preghiera di quanti sanno che il vostro è regno di misericordia, ove ogni supplica trova ascolto, ogni dolore conforto, ogni sventura sollievo, ogni infermità salute, e dove, quasi al cenno delle vostre soavissime mani, dalla stessa morte risorge sorridente la vita. Otteneteci che coloro, i quali ora in tutte le parti del mondo vi acclamano e vi riconoscono Regina e Signora, possano un giorno nel cielo fruire della pienezza del vostro Regno, nella visione del vostro Figlio, il quale col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. Così sia!»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/maria-regina-252x300.jpg


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/maria-regina-252x300.jpg



SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


"Sante Messe - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

"Torino - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

"Modena - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

"Rimini - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

"Pescara - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

"Potenza - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

"Roma - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

"S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

“Sodalitium - IMBC.”
https://www.youtube.com/user/sodalitium

“Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
“Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
http://www.domusmarcellefebvre.it/
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=Xo3vvej3nT8
V domenica dopo Pasqua - (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=gMHZKktvVXE
IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=BnTn5tCbAgw
IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=UnnMVHLXOr4
III Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=FrXb3TtbouM
II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
Santa Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
Sabato Santo (Veglia Pasquale)
https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
Venerdì Santo
https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
Giovedi Santo
https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».





https://www.agerecontra.it/tag/sodalitium/


https://www.agerecontra.it/2014/02/lucraina-e-la-russia-nella-politica-di-maria-a-fatima/
“L’UCRAINA E LA RUSSIA NELLA «POLITICA» DI MARIA A FATIMA.
L’EDITORIALE DEL VENERDI di Arai Daniele.”
http://www.agerecontra.it/wp-content/uploads/2014/02/BAGNO-NEL-FIUME-GIORDANO.jpg







https://www.facebook.com/catholictradition2016/
«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/61514836_1873114569456523_6623456821656944640_n.jp g?_nc_cat=103&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=31487747350507e5a6ae24ab381a8729&oe=5D95BF94



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https://sardiniatridentina.blogspot.com/2019/05/festa-della-beata-vergine-maria-regina.html
"Festa della beata Vergine Maria Regina
La festa di Maria Regina fu istituita dal Pio XII nell’Anno Mariano 1954, contemporaneamente alla pubblicazione della enciclica ad Ad coeli Reginam sulla Regalità di Maria: «È certo che in senso pieno, proprio e assoluto, soltanto Gesù Cristo, Dio e uomo, è re; tuttavia, anche Maria, sia come madre di Cristo Dio, sia come socia nell'opera del divin Redentore, e nella lotta con i nemici e nel trionfo ottenuto su tutti, ne partecipa la dignità regale, sia pure in maniera limitata e analogica. Infatti da questa unione con Cristo re deriva a lei tale splendida sublimità, da superare l'eccellenza di tutte le cose create: da questa stessa unione con Cristo nasce quella regale potenza, per cui ella può dispensare i tesori del regno del divin redentore; infine dalla stessa unione con Cristo ha origine l'inesauribile efficacia della sua materna intercessione presso il Figlio e presso il Padre»."

"INTROITUS
Gaudeamus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Mariae Virginis Reginae: de cuius solemnitate gaudent Angeli, et collaudant Filium Dei. (T.P. Alleluia, alleluia).~~ Ps 44:2- Effundit cor meum verbum bonum: dico ego carmen meum Regi. ~~ Glória ~~ Gaudeamus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Mariae Virginis Reginae: de cuius solemnitate gaudent Angeli, et collaudant Filium Dei. (T.P. Alleluia, alleluia).

Rallegriamoci tutti nel Signore celebrando questo giorno di festa in onore della Beata Vergine Maria Regina! Della sua festa gioiscono gli angeli, e insieme lodano il Figlio di Dio. (T.P. Alleluia, alleluia). ~~ Ps 44:2- Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema. ~~ Gloria ~~ Rallegriamoci tutti nel Signore celebrando questo giorno di festa in onore della Beata Vergine Maria Regina! Della sua festa gioiscono gli angeli, e insieme lodano il Figlio di Dio. (T.P. Alleluia, alleluia).

Gloria

ORATIO
Orémus.
Concede nobis, quaesumus, Domine: ut, qui solemnitatem beatae Mariae Virginis Reginae nostrae celebramus; eius muniti praesidio, pacem in praesenti et gloriam in futuro consequi mereamur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
A noi che celebriamo la festa della beata Vergine Maria, nostra Regina, concedi, o Dio onnipotente, che sostenuti dal suo aiuto, godiamo la pace in questa vita e la gloria nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro S. Petronilla
Exáudi nos, Deux, salutáris noster: ut, sicut beátæ Petroníllæ Vírginis tuæ festivitáte gaudémus; ita piæ devotiónis erudiámur afféctu. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ascoltaci, o Dio, nostra salvezza: e mentre ci rallegriamo per la festa della tua santa vergine Petronilla, impariamo ad amarti con devozione filiale. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio libri Sapientiae.
Eccli 24.5; 24:7, 24:9-11; 24.30-31
Ego ex ore Altissimi prodivi, primogenita ante omnem creaturam; ego in altissimis habitavi, et thronus meus in columna nubis. In omni terra steti; et in omni populo, et in omni gente primatum habui, et omnium excellentium et humilium corda virtute calcavi. Qui audit me, non confundetur, et qui operantur in me, non peccabunt; qui elucidant me, vitam aeternam habebunt.

Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo, primogenita di tutta la creazione. Nel più alto dei cieli ho la mia dimora e il mio trono sulla colonna di nube. In tutta la terra ho stabilito il mio soggiorno: ho regnato su ogni popolo e su ogni nazione. I cuori di tutti, grandi e piccoli, con la mia potenza ho soggiogati. Chi mi ascolta, non patirà vergogna; chi agisce con me, non peccherà; chi mi fa conoscere, avrà la vita eterna.

GRADUALE
Apo 19.16
Ipse habet in vestimento et in femore suo scriptum: Rex regum et Dominus dominantium
Ps 44.10
Regina adstat ad dexteram eius, ornata auro ex Ophir.

E scritto sul suo manto e sul fianco: Re dei re, e Signore dei signori.
V. La Regina sta alla sua destra ornata d’oro di Ofir.

ALLELUIA
Alleluia, alleluia.
Salve, Regina misericordiae, tu nos ab hoste protege, et mortis hora suscipe. Alleluia.

Alleluia, alleluia.
Salve, o Regina di misericordia; proteggici dal nemico e accoglici nell'ora della morte. Alleluia.

Nel tempo pasquale, omesso il Graduale, si dice
Alleluia, alleluia.
Beata es, Virgo Maria, quae sub Cruce Domini sustinuisti. Alleluja
Nunc cum eo regnas in aeternum. Alleluia.

Alleluia, alleluia.
Beata sei tu, Vergine Maria, sei stata forte presso la croce del Signore. Alleluia.
Adesso regni con lui in eterno. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequentia ✠ sancti Evangelii secundum Lucam.
Luc 1:26-33
In illo tempore: Missus est Angelus Gabriel a Deo in civitatem Galileae, cui nomen Nazareth, ad Virginem desponsatam viro, cui nomen erat Ioseph, de domo David, et nomen Virginis Maria. Et ingressus Angelus ad earn, dixit: Ave, gratia plena: Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus. Quae cum audisset, turbata est in sermone eius: et cogitabat, qualis esset ista salutatio. Et ait Angelus ei: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce concipies in utero, et paries filium, et vocabis nomen eius Iesum. Hie erit magnus, et Filius Altissimi vocabitur, et dabit illi Dominus Deus sedem David patris eius: et regnabit in domo Iacob in aeternum, et regni eius non erit finis.

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazareth, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria. L'angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne». Mentre l'udiva, fu turbata alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine».

Credo

OFFERTORIUM
Regali ex progenie Maria exorta refulget; cuius praescibus nos adiuvari, mente et spiritu devotissime poscimus. (T.P. Alleluia)

Nata di stirpe regale, Maria rifulge di gloria. Con tutta l'anima, devotamente chiediamo che interceda per noi con la potente preghiera. (T.P. Alleluia)

SECRETA
Accipe, quaesumus, Domine, munera laetantis Ecclesiae, et, beatae Virginis Mariae Reginae suffragantibus meritis, ad nostrae salutis auxilium provenire concede. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa: e per i meriti della beata Vergine Maria nostra Regina, fa' che essi giovino alla nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro S. Petronilla
Accépta tibi sit, Dómine, sacrátæ plebis oblátio pro tuórum honóre Sanctórum: quorum se méritis de tribulatióne percepísse cognóscit auxílium. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Accetta, o Signore, l'offerta presentata in onore dei tuoi santi dal popolo che ti è consacrato: esso sa che per i loro meriti ha ottenuto il soccorso nella prova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Regina mundi dignissima, Maria Virgo perpetua, intercede pro nostra pace et salute, quae genuisti Christum Dominum, Salvatorem omnium. (T.P. Alleluia)

O la più nobile Regina del mondo, sempre Vergine Maria, Tu che hai dato alla luce Cristo nostro Signore, Salvatore di tutti gli uomini, intercedi per la nostra pace e per la nostra salvezza. (T.P. Alleluia)

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Celebratis solemniis, Domine, quae pro sanctae Mariae Reginae nostrae festivitate peregimus: eius, quaesumus, nobis intercessione fiant salutaria; in cuius honore sunt exsultanter impleta. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, il sacrificio che abbiamo celebrato, nella festa di Maria santissima, nostra Regina, per la sua intercessione, sia di salvezza a noi, che lo abbiamo offerto con esultanza in suo onore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro S. Petronilla
Satiásti, Dómine, famíliam tuam munéribus sacris: ejus, quaesumus, semper interventióne nos réfove, cujus sollémnia celebrámus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Sostieni sempre, o Signore, per l'intercessione della Santa di cui celebriamo la festa, questa tua famiglia che hai nutrito con il tuo sacrificio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen."
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https://tradidiaccepi.blogspot.com/2017/10/pio-xii-e-la-consacrazione-della-chiesa.html?m=1
“Con la Nostra autorità apostolica, decretiamo e istituiamo la festa di Maria Regina, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio. Ordiniamo ugualmente che indetto giorno sia rinnovata la consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato della beata Vergine Maria. In questo gesto infatti è riposta grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione.”


https://tradidiaccepi.blogspot.com/2019/05/preghiera-di-sua-santita-pio-xii-maria.html?m=1
“Preghiera di Sua Santità Pio XII a Maria Regina.
Nel 1954 Pio XII dispose la celebrazione dell’Anno Mariano, trionfo di pietà mariana e momento di approfondimento delle verità dogmatiche riguardanti la Madre di Dio e degli uomini. Il pio Pontefice, già glorificatore dell’Assunta, l’11 ottobre pubblicava l’enciclica “Ad coeli Reginam” sulla Regalità di Maria e fissava la festa di Maria Regina da celebrarsi ogni anno il 31 maggio. In seguito, il 1° novembre durante una fastosa e partecipata funzione in San Pietro proclamava la Vergine Regina del Mondo ed incoronava la veneratissima Immagine della «Salus populi Romani». Prima di procedere al rito, pronunziava un Discorso, quindi la seguente preghiera.”
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“MEDITAZIONI NELLA FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA REGINA.
Sermone di san Pier Canisio presbitero.
Su Maria Madre di Dio Vergine incomparabile, libro 15, cap. 13.
Seguendo san Giovanni Damasceno, sant'Atanasio e altri, perché non dobbiamo chiamare regina la vergine Maria, quando nelle Scritture sono esaltati il suo antenato David come famoso re e il Figlio suo come re dei re e signore dei dominanti, per l'eternità? Inoltre Maria è regina se la si unisce con coloro che, quasi come re, posseggono il regno dei cieli, assieme con Cristo, il re eterno: infatti essi sono eredi assieme a Gesù e siedono sul suo stesso trono, per usare una frase della Scrittura. Maria è regina non inferiore a nessun altro; anzi, è levata talmente al di sopra degli angeli e degli uomini, che nessuno può essere più alto e più santo di lei: infatti solo lei ha un figlio comune con il Padre. Al di sopra di sé vede solo il Padre e il Figlio, e al di sotto di sé ogni altra creatura.
Il grande sant'Atanasio disse con acutezza: «Maria deve esser ritenuta realmente non solo Madre di Dio, ma anche regina e signora, poiché quel Cristo che nacque da questa vergine Madre, è lui stesso Dio, signore e re». Si può attribuire a questa regina quello che si legge nei salmi: «Alla tua destra si è assisa la regina, vestita in laminato d'oro». Inoltre Maria è regina non soltanto del cielo, ma pure dei cieli, essendo la madre del re degli angeli, e l'amica e la sposa del re dei cieli. O Maria, nobile regina e madre fedele, nessuno ti implora senza essere aiutato e tutti ti siamo riconoscenti per le tue grazie: ti prego e ti supplico con insistenza e con rispetto, di accettare e di approvare questa manifestazione della mia devozione, di tener conto della mia offerta, non badando alla sua consistenza, ma alla mia buona volontà, e di raccomandarmi al tuo Figlio onnipotente.
Omelia di san Bonaventura vescovo.
Sermone sulla regia dignità della Beata Maria Vergine.
La beata vergine Maria è diventata madre del sommo Re mediante una maternità del tutto singolare, secondo quanto si sentì dire dall'angelo: «Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio»; e inoltre: «Il Signore gli darà il trono di David suo padre, e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà fine». È come se dicesse apertamente: Concepirai e darai alla luce un figlio che è re, che eternamente abita sul suo trono regale, e per questo tu regnerai come madre del Re, e come Regina siederai tu pure sul trono regale. Se infatti è giusto che il figlio onori la madre, è altrettanto giusto che partecipi ad essa il trono regale; per questo, per il fatto cioè che la vergine Maria ha concepito colui che porta scritto sul suo femore «Re dei re e Signore dei dominanti», nell'istante stesso in cui concepì il Figlio di Dio, divenne Regina non soltanto della terra, ma anche del cielo. E questo era stato preannunciato nell'Apocalisse dove si dice : «Un grande prodigio apparve nel cielo: una donna vestita di sole, e la luna sotto i suoi piedi, e sul suo capo una corona di dodici stelle».
Anche riguardo alla sua gloria, Maria è regina illustre. Il Profeta esprime ciò in modo adeguato in quel salmo, che si riferisce in modo particolare a Cristo e alla vergine Maria. In esso si afferma in un primo luogo di Cristo: «Il tuo trono, o Dio, è eterno». Poco dopo si dice della Vergine: «Alla tua destra è assisa la regina». Ciò si riferisce alle qualità più elevate, e perciò viene attribuito alla gloria del cuore. Poi il testo prosegue: «Vestita in laminato d'oro»: qui si intende il vestito di quella gloriosa immortalità che Maria acquistò con l'assunzione. Non si può credere che il vestito che aveva circondato il Cristo e che sulla terra era stato santificato totalmente dal Verbo incarnato, fosse distrutto dalla corruzione. Come fu opportuno che Cristo donasse a sua Madre la grazia totale quando ella fu concepita, così fu pure opportuno che donasse la gloria completa con l'assunzione di sua Madre. Ne consegue che è da ritenere vero il fatto che la Vergine, entrata nella gloria con l'anima e con il corpo, sia assisa accanto al Figlio.
Maria è regina e distributrice di grazie: ciò fu intuito nel libro di Ester, dove è scritto: «La fonte crebbe diventando fiume, e poi si trasformò in luce e in sole». La vergine Maria, raffigurata nella persona di Ester, è paragonata al dilatarsi dell'acqua e della luce, proprio perché diffonde la grazia che aiuta l'azione e la contemplazione. La stessa grazia di Dio che curò l'umanità, fu comunicata a noi attraverso Maria, come attraverso un acquedotto: è un compito della Vergine distribuire la grazia, non perché sia creatrice di grazia, ma perché ce la guadagna con i suoi meriti. Giustamente, quindi, la vergine Maria è regina nobile di fronte al suo popolo, proprio perché ci ottiene il perdono, vince le difficoltà, distribuisce la grazia e finalmente, introduce nella gloria.”
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"IL SEGRETO DI MARIA di San Luigi Maria Grignon de Montfort.
CONCLUSIONE. L'ALBERO DELLA VITA OSSIA IL MODO DI FAR VIVERE E REGNARE MARIA IN NOI."
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Tradidi quod et accepi: Novena di Pentecoste (http://tradidiaccepi.blogspot.it/2018/05/novena-di-pentecoste.html?m=1)
http://tradidiaccepi.blogspot.it/2018/05/novena-di-pentecoste.html
«NOVENA DI PENTECOSTE (31 Maggio - 8 Giugno).
La Novena di Pentecoste ricorda quei nove giorni di preghiera durante i quali la Santissima Vergine e i santi Apostoli attesero nel Cenacolo di Gerusalemme la discesa dello Spirito Santo. Per questo, come ricorda sant’Alfonso, è la novena più importante e la più arricchita di doni sovrannaturali. Essa fu sempre praticata dei fedeli cristiani come preparazione alla grande solennità della Pentecoste. Leone XIII la rese obbligatoria per tutte le chiese per impetrare dal Cielo: la concordia fra i cattolici, il ritorno dei dissidenti in seno alla Santa Romana Chiesa, la dilatazione del Regno di Cristo, la pace nelle famiglie, l’estirpazione di ogni errore e dalle nostre menti e dalla società tutta intera.
Riportiamo qui sotto la novena “liturgica” che si compone dell’inno Veni Creator Spiritus, coi versetti e l’oremus. Sono comunque ammesse anche altre preghiere e devozioni verso lo Spirito Santo.
Questi pii esercizi, coi quali invochiamo lo Spirito Santo, ci dispongono a celebrare devotamente la festa di Pentecoste. Facciamo con fervore questa novena, alla quale è concesa un'Indulgenza Plenaria (confessione, comunione, preghiera secondo l'intenzione del Papa. Preces et pia opera, n. 263).»







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“Preghiera per la Festa di Maria Regina.”

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“Preghiera a Santa Petronilla, Vergine (31.5)”

«Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
Preghiera al Santo del giorno.
In nómine Patris
et Fílii
et Spíritus Sancti.
Amen.
Eterno Padre, intendo onorare santa Petronilla Vergine, figlia del beato Piétro Apostolo, la quale, disprezzando il matrimonio col nobile personaggio Fiacco, e, ottenuti tre giorni di tempo per deliberare, attendendo frattanto a digiuni ed orazioni, nel terzo giorno, appena ricevuto il Sacramento di Cristo, esalò lo spirito. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa Vergine, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Petronilla possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.»

“Orazione all'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo.”
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“Preghiera a Santa Giovanna d'Arco, Vergine (30.5)”
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“Potenza. 30 maggio 2019. Processione in onore del santo Patrono e Vescovo Gerardo Della Porta. Vita almi Patris nostri Gerardi Episcopi Potentini -- San Gerardo pregate per noi. Vita almi Patris nostri Gerardi Episcopi Potentini.”
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“Preghiera a San Gerardo, Vescovo di Potenza. San Gerardo, Vescovo e Confessore, Patrono della Città e della Diocesi di Potenza (nato a Piacenza, + Potenza, 30 ottobre 1119). La festa patronale si svolge il 30 maggio, nella solennità della Traslazione delle reliquie del Santo. A Potenza, nella Lucania, San Gerardo Vescovo: Il Signore si compiacque di far rifulgere la santità del Suo servo ancora in vita, con segni miracolosi, come il cambiamento dell’acqua in vino. Appena un anno dopo la sua morte, il Pontefice Callisto II ne proclamò la santità. --->”
https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/1963-preghiera-a-san-gerardo-vescovo-30-10.html

"La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc"

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https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri/chi-%C3%A8-maria-catechismo-mariano-detail.html
“Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”
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“31 maggio 2019: infra l'Ottava dell'Ascensione.”

“31 maggio 2019: Santa Petronilla, vergine e martire.
Petronilla, santa, martire di Roma, le spoglie sono all’altare della cappella a lei dedicata a S. Pietro in Vaticano. La primitiva tomba si trovava nel Cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina, dove nel 390-395 le era stata costruita una basilica. Nel 757 Paolo I, per adempiere alla promessa fatta dal suo predecessore e fratello Stefano II al re dei Franchi Pipino, traslò il corpo e lo collocò nella rotonda che sorgeva lungo il lato meridionale di S. Pietro. Grazie alla sua presenza, questa cappella diventò una vera e propria chiesa imperiale francese. Nell’846 i saraceni fecero scempio della costruzione e per molto tempo il corpo si credette perso o trafugato dai francesi. Nel 1470 le spoglie furono rinvenute durante i lavori di restauro voluti da Luigi XI. Demolita la rotonda, il corpo venne prima deposto in un altare nel sacrario e nel 1574 presso quello del Crocifisso che in seguito fu demolito. In questa occasione la testa fu posta in un reliquiario d’argento, opera di Antonio Gentile da Faenza, ed esposta alla pubblica venerazione. Nel 1643 ad essa si aggiunse la reliquia di un femore. Un braccio era posto in un reliquiario d’argento nella sagrestia di S. Lorenzo f.l.m.
M.R.: 31 maggio - A Roma santa Petronilla Vergine, figlia del beato Pietro Apostolo, la quale, disprezzando il matrimonio col nobile personaggio Flacco, e, ottenuti tre giorni di tempo per deliberare, attendendo frattanto a digiuni ed orazioni, nel terzo giorno, appena ricevuto il Sacramento di Cristo, esalò lo spirito. [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ]”


“[GLORIE DEL CARDINALATO] Erardo della Marca (Sedan, 31 maggio 1472 - Liegi, 27 febbraio 1538), Principe-Vescovo di Liegi e Cardinale Prete di san Crisogono. "Nemico capitale degli eretici, non permise giammai che nei luoghi di sua giurisdizione aprissero scuole, o tenessero conventicole; e ad uno di essi, che ad onta de'suoi ordini ebbe la temerità di predicare i dannati errori, fece traforar la lingua con un chiodo, ed altri che trovò tenaci nell'eresia, li condannò all'ultimo supplizio; lo stesso fece con coloro che spargevano nel popolo la zizzania delle già proscritte eresie" (Moroni, Dizionario, XII, 1847, p. 257)”


https://www.radiospada.org/2012/10/immagini-rare-rosario-15-promesse-di-maria-ss-imprimatur/
"IMMAGINI RARE/ Rosario: 15 Promesse di Maria SS. Imprimatur +
Il foglietto è del 1950, trascriviamo con un linguaggio più attuale le 15 Consolanti Promesse:
1. A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.
2. Colui che persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.
3. Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.
4. Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!
5. Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà.
6. Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.
7. I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.
8. Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.
9. Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.
10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.
11. Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.
12. Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.
13. Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo.
14. Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.
15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
DIFFONDETE QUESTA PAGINA PERCHE’ “CHI SALVA UN’ANIMA, HA SALVATO LA SUA” (Sant’Agostino)"


“31 maggio 2019: Conclusione del mese mariano.”
“31 maggio 2019: Santa Maria Regina. SANTA MARIA MEDIATRICE CORREDENTRICE REGINA.”
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«“Ad coeli Reginam”. La monumentale enciclica di Pio XII su Maria Regina.
https://www.radiospada.org/2019/05/ad-coeli-reginam-la-monumentale-enciclica-di-pio-xii-su-maria-regina/
“Ad coeli Reginam”. La monumentale enciclica di Pio XII su Maria Regina. di Redazione RS il 31 Maggio 2019.
L’enciclica pacelliana sulla regalità di Maria è il coronamento della enciclica di Pio XI “Quas primas” sulla regalità sociale di Cristo. Un coronamento necessario in quanto chiaramente, inscindibili sono Gesù e Maria, il Re e la Madre del Re, il Mediatore e la Mediatrice, il Redentore e la Corredentrice, uniti indissolubilmente dall’eternità “da un medesimo decreto”. Anche per questo il testo è uno degli ultimi monumenti del magistero pontificio, eco di una Tradizione millenaria, e uno degli ultimi monumenti anche della mariologia, prima della grande rivoluzione conciliare e post-conciliare che di Maria tende a parlar poco e non in modo “esagerato” (sic!) per non turbare gli eretici protestanti. Una lettura quindi obbligata per ogni cattolico che abbia a cuore l’Ortodossia della Fede e la dignità “quasi divina” della Madonna.»
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“[DIFUNDE TU FE CATOLICA] LA GLORIOSA ASCENSIÓN DE NUESTRO SEÑOR A LOS CIELOS”
https://www.radiospada.org/2019/05/difunde-tu-fe-catolica-la-gloriosa-ascension-de-nuestro-senor-a-los-cielos/







http://centrostudijeannedarc.wordpress.com/


www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
http://www.agerecontra.it/

"Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
http://www.centrostudifederici.org/

"sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
http://www.crisinellachiesa.it/

"Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
http://www.centrosangiorgio.com/


C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" - "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
http://www.cmri.org/ital-index.html





"Como ovejas sin Pastor"
http://sicutoves.blogspot.com/



https://moimunanblog.com/





https://www.truerestoration.org/


https://novusordowatch.org/


": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
http://www.fathercekada.com/

"Home | Traditional Latin Mass Resources"
http://www.traditionalmass.org/

http://www.traditionalcatholicpriest.com/







“Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
https://profidecatholica.com/


https://johanlivernette.wordpress.com/


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https://sedevacantisme.wordpress.com/


"Sede Vacante -"
http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


http://wordpress.catholicapedia.net/


https://fidecatholica.wordpress.com/


https://militesvirginismariae.wordpress.com/




Ligue Saint Amédée (http://www.SaintAmedee.ch)
http://www.SaintAmedee.ch
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
“Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

Messes :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/messes)
http://liguesaintamedee.ch/messes

“31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces. Sainte Vierge Marie, Médiatrice de Toutes Grâces, priez pour nous!”
“31 mai : Sainte Petronille, Vierge.”
“31 mai 1653 : le Pape Innocent X condamne cinq propositions du livre de Jansénius, dans sa bulle « Cum Occasione ».”
“31 mai 1857 : Naissance d’Ambrogio Damiano Achille Ratti, futur Pape Pie XI.”

“NEUVAINE PRÉPARATOIRE À LA FÊTE DE LA PENTECÔTE.”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/61559410_880455285620486_2174026077737844736_n.jpg ?_nc_cat=107&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=3f42c0db59d001f3199d952bd2da5f2b&oe=5D8E4264


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/61559410_880455285620486_2174026077737844736_n.jpg ?_nc_cat=107&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=3f42c0db59d001f3199d952bd2da5f2b&oe=5D8E4264


31 mai : Sainte Pétronille, Vierge (1er siècle) :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/31-mai-sainte-petronille-vierge-1er-siecle)
“31 mai : Sainte Pétronille, Vierge (1er siècle).”
http://liguesaintamedee.ch/application/files/7115/2728/4554/05_31_sainte_petronille.jpg


http://liguesaintamedee.ch/application/files/7115/2728/4554/05_31_sainte_petronille.jpg


31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/31-mai-notre-dame-mediatrice-de-toutes-graces)
“31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces.”
http://liguesaintamedee.ch/application/files/2115/2728/1227/05_31_marie_mediatrice_toutes_graces.jpg


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AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!
«O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!

Holuxar
31-05-20, 22:36
31 MAGGIO 2020: trentunesimo ed ultimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Santa Petronilla, Martire, Santi Canzio, Canziano e Canzianilla, fratelli Martiri; FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA REGINA E DOMENICA DI PENTECOSTE…





«IL SANTO GIORNO DELLA PENTECOSTE.
LA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO»
"Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste"
Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste (http://www.unavoce-ve.it/pg-pentecoste.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-pentecoste.htm


«Festa della B. V. Maria Regina, 31 maggio»
«Santa Petronilla, vergine, lo stesso giorno»
http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm





«Maggio mese di Maria: 31° giorno. IL SANTO ROSARIO.
FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010»
Maggio mese di Maria: 31° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino. (http://www.stellamatutina.eu/maggio-mese-di-maria-31-giorno/)
http://www.stellamatutina.eu/maggio-mese-di-maria-31-giorno/





C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" - "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
Preserving the authentic Traditional Catholic Faith and Traditional Latin Mass: CMRI (http://www.cmri.org/)
http://www.cmri.org/
Indice testi in italiano (http://www.cmri.org/ital-index.html)
http://www.cmri.org/ital-index.html





http://ladivinavolonta.org/wp-content/uploads/2017/09/Fatima%C3%A8pericolosa%E2%80%A6-per-chi1.pdf
"LA RUSSIA NELLA PROFEZIA POLITICA DI FATIMA Daniele Arai 18/06/2007 (pag. 61)”
http://www.devozioni.altervista.org/testi/opuscoli_vari/l-enigma_giovanni_xxiii.pdf
https://www.agerecontra.it/2014/02/lucraina-e-la-russia-nella-politica-di-maria-a-fatima/
“L’UCRAINA E LA RUSSIA NELLA «POLITICA» DI MARIA A FATIMA. L’EDITORIALE DEL VENERDI di Arai Daniele”





Pentecoste - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/pentecoste/)
http://www.sodalitium.biz/pentecoste/
«31 maggio 2020, festa della Pentecoste».
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/La-Orotava-Tapiz-Ayuntamiento-2015-2.jpg



http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/La-Orotava-Tapiz-Ayuntamiento-2015-2.jpg



SANTA MESSA CELEBRATA da DON GIUSEPPE MURRO DELL’I.M.B.C. (“ISTITUTO MATER BONI CONSILII”) a VERRUA SAVOIA (TO) stamattina 31 MAGGIO 2020: DOMENICA DI PENTECOSTE…


Messa IMBC in streaming - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/)
http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
«31 maggio 2020, festa della Pentecoste. Alle ore 10,30 S. Messa in streaming da Verrua Savoia.
Domenica 31/05/2020, Pentecoste
S. Messa alle ore 10,30 in diretta dalla chiesa dei ss. Pietro e Paolo di Verrua Savoia (TO):
https://youtu.be/gIWaiOMFmM4
S. Messa, presso l'istituto Mater Boni Consilii, Festa della Pentecoste.
http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
Vieni, o Spirito di Sapienza, distaccaci dalle cose della terra, e infondici amore e gusto per le cose del cielo.
Vieni, o Spirito d’Intelletto, rischiara la nostra mente con la luce dell’eterna verità e arricchiscila di santi pensieri.
Vieni, o Spirito di Consiglio, rendici docili alle tue ispirazioni e guidaci sulla via della salute.
Vieni, o Spirito di Fortezza, e dacci forza, costanza e vittoria nelle battaglie contro i nostri spirituali nemici.
Vieni, o Spirito di Scienza, sii Maestro alle anime nostre, e aiutaci a mettere in pratica i tuoi insegnamenti.
Vieni, o Spirito di Pietà, vieni a dimorare nel nostro cuore per possederne e santificarne tutti gli affetti.
Vieni, o Spirito di Santo Timore, regna sulla nostra volontà, e fa che siamo sempre disposti a soffrire ogni male anziché peccare».

"La grande effusione di Spirito Santo nella Pentecoste cristiana dà inizio alla storia degli uomini finalmente felici. Il mondo concepisce la pace come il godimento e il possesso di ogni bene temporale, come l'assenza di ogni preoccupazione. La pace di Cristo è nelle profondità dello spirito e non si perde finché in noi zampilla in vita eterna la fonte della grazia. Come il Cristo ha dimostrato al mondo di amare il Padre compiendo la sua volontà di salvezza, cosi il cristiano può dirsi veramente tale quando pone la volontà di Gesù di sopra di ogni altra aspirazione. Questa è la condizione e questo il prezzo della pace che nessuno potrà toglierci" (commento al Vangelo di Mons. Salvatore Garofalo).

http://www.sodalitium.biz/category/santo-del-giorno/


"Sante Messe - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

“Sodalitium - IMBC”
https://www.youtube.com/user/sodalitium

“Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara”
https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
“Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”


Della festa della Pentecoste - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/catechismo-pentecoste/)
http://www.sodalitium.biz/catechismo-pentecoste/
«Catechismo Maggiore di San Pio X – Della festa della Pentecoste»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/pentecoste-g2-sito-620x350-1.jpg

Meditazione e Comunione spirituale per la Pentecoste - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/meditazione-comunione-spirituale-la-pentecoste/)
«Meditazione e Comunione spirituale per la Pentecoste»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/Sito-med.jpg
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/Sito-co.jpg



http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/Sito-med.jpg



http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/Sito-co.jpg








SANTA MESSA CELEBRATA da DON FLORIANO ABRAHAMOWICZ alla “DOMUS MARCEL LEFEBVRE” di PAESE (TV) stamattina 31 MAGGIO 2020: DOMENICA DI PENTECOSTE…


«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
http://www.domusmarcellefebvre.it/
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
Domenica di Pentecoste (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=PyQlSF1qgtg
Domenica di Pentecoste (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=Txw0Kv4pmEA
Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=iSrvPyAttQo
Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=bXos08q8m_c
Festa dell'Ascensione (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=VNSErDRMohU
Festa dell'Ascensione (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=WexLjhcWp7I
Vigilia dell'Ascensione. S. Messa preceduta dalla processione
https://www.youtube.com/watch?v=Unq6IZKhegY
Martedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
https://www.youtube.com/watch?v=5eymLoBvcPw
Lunedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
https://www.youtube.com/watch?v=SLtt1lgF-Ag
V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=P9tQCXVxcR4
V domenica dopo Pasqua (Omelia)
IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=tbYI76JMEl8
IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
Invenzione della Santa Croce; III domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=UNX2Qp9foZQ
Invenzione della Santa Croce; III domenica dopo Pasqua (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=cOa9s9XQ_FM
SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815 (http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php)
La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».





https://www.agerecontra.it/2019/06/catechismo-maggiore-di-san-pio-x-della-festa-della-pentecoste/
https://www.agerecontra.it/tag/catechismo-di-s-pio-x/





https://www.sursumcorda.cloud/
https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
https://www.sursumcorda.cloud/tags/carlo-di-pietro.html
«Carlo Di Pietro - Sursum Corda»
“Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo un raggio della tua luce...”
https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/2875-preghiera-al-santo-spirito-nella-festa-di-pentecoste.html
https://www.sursumcorda.cloud/tags/spirito-santo.html
https://www.sursumcorda.cloud/tags/pentecoste

https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/1705-preghiera-per-la-festa-di-maria-regina.html
“Preghiera per la Festa di Maria Regina”
https://www.sursumcorda.cloud/tags/maria-regina.html
https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/2209-preghiera-a-santa-petronilla-vergine-31-5.html
“Preghiera a Santa Petronilla, Vergine (31.5)”
https://www.sursumcorda.cloud/tags/santa-petronilla.html

https://www.sursumcorda.cloud/tags/madonna
“La verità sul Santuario di Loreto. Traslazione della Santa Casa --->”
https://www.sursumcorda.cloud/tags/loreto.html
https://www.sursumcorda.cloud/tags/osimo-loreto.html
https://www.sursumcorda.cloud/tags/conversione.html

“Catechismo della Dottrina Cristiana (Papa San Pio X) --->”
https://www.sursumcorda.cloud/tags/san-pio-x.html

“Ordinario della Messa (Latino-Italiano) con spiegazione --->”
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https://www.sursumcorda.cloud/tags/papa
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"Preghiere e tradizionali pie pratiche cristiane. Chiediamo a Nostro Signore di ottenere la vera fede e di perseverare"
https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/








https://www.radiospada.org/tag/pentecoste/
https://www.radiospada.org/tag/spirito-santo/
“31 maggio 2020: Domenica di Pentecoste”



https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/101318763_3516379071725070_2862273133560201216_n.j pg?_nc_cat=102&_nc_sid=8024bb&_nc_ohc=o8XidVyPz2EAX-ElWEc&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=e99bb362e8d9455da608c76f1dff78c8&oe=5EF889A9



https://www.radiospada.org/tag/divinum-illud-munus/
https://www.radiospada.org/2020/05/divinum-illud-munus-lenciclica-di-leone-xiii-sullo-spirito-santo/
«“Divinum illud munus”. L’enciclica di Leone XIII sullo Spirito Santo.
LETTERA ENCICLICA DEL SANTISSIMO SIGNOR NOSTRO LEONE PAPA XIII
SULLA PRESENZA E MIRABILE VIRTÙ DELLO SPIRITO SANTO»
“Divinum illud munus”. L’enciclica di Leone XIII sullo Spirito Santo


https://www.radiospada.org/2019/06/il-concilio-di-firenze-lo-spirito-santo-tra-fede-e-filologia/
«Il Concilio di Firenze: lo Spirito Santo tra Fede e Filologia.
Epifanio nell’Ancorato: «Se il Cristo è creduto da Dio, come Dio da Dio, lo Spirito lo è da ambedue. Siccome nessuno conosce il Padre, se non il Figliuolo; così io oso dire che nessuno conosce il Figliuolo, se non lo Spirito, il quale procede dall’uno e dall’altro».

https://www.radiospada.org/tag/sacra-sindone/
https://www.radiospada.org/tag/cristo/
https://www.radiospada.org/tag/ascensione/
https://www.radiospada.org/tag/pentecoste/
https://www.radiospada.org/tag/spirito-santo/

https://www.radiospada.org/tag/san-leone-magno/

https://www.radiospada.org/tag/sacra-scrittura/
https://www.radiospada.org/tag/esegesi/
https://www.radiospada.org/tag/bibbia/
https://www.radiospada.org/tag/cantico-dei-cantici/
https://www.radiospada.org/tag/giuseppe-ricciotti/
https://www.radiospada.org/tag/bibbia-e-non-bibbia/

https://www.radiospada.org/tag/liturgia/
https://www.radiospada.org/tag/Messa/
https://www.radiospada.org/tag/santa-messa/

https://www.radiospada.org/tag/devozioni/
https://www.radiospada.org/tag/novena/

https://www.radiospada.org/tag/fatima/
https://www.radiospada.org/tag/madonna/
https://www.radiospada.org/tag/maria/








https://www.facebook.com/catholictradition2016/
«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»



https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s960x960/101470628_2604538632980776_7579805872218439680_o.j pg?_nc_cat=105&_nc_sid=110474&_nc_ohc=3yf7rpZXDEEAX-zti5K&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&_nc_tp=7&oh=9412addd7829f7aa33aae11002df8b04&oe=5EFA461F



https://www.facebook.com/catholictradition2016/
“CATECHISMO MAGGIORE DI SAN PIO X. Della festa della Pentecoste”.


Sardinia Tridentina: Domenica di Pentecoste (http://sardiniatridentina.blogspot.com/2018/05/domenica-di-pentecoste.html?m=1)
«Domenica di Pentecoste.
Dieci giorni dopo la sua ammirabile Ascensione, Gesù Cristo, manda agli Apostoli lo Spirito Santo "che procede dal Padre e dal Figlio", illuminandoli su tutte le verità della fede, santificandoli in grazia e rivestendoli di una forza sovrannaturale. Lo Spirito Santo è sempre presente nella Santa Chiesa, ne è l'anima, la ispira e la dirige nella sua missione evangelizzatrice verso tutte le gente, verso i Giudei come verso i Pagani. Anche i battezzati sono fatti tempio dello Spirito Santo: guardiamoci dall'estingure in noi il fuoco del Paraclito coi peccati e lasciamoci guidare dalle sue ispirazioni.
(…) Orémus.
Sancti Spíritus, Dómine, corda nostra mundet infúsio: et sui roris íntima aspersióne fecúndet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Fa, o Signore, che l’infusione dello Spirito Santo purifichi i nostri cuori, e li fecondi con l’intima aspersione della sua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen».


https://tradidiaccepi.blogspot.com/







https://forum.termometropolitico.it/289411-pentecoste-6.html
“Pentecoste”
https://forum.termometropolitico.it/350212-maggio-mese-tradizionalmente-mariano-15.html
“31 maggio - Beata Vergine Maria Regina”
https://forum.termometropolitico.it/333464-31-maggio-22-agosto-beata-vergine-maria-regina-3.html
“31 maggio - S. Petronilla, martire”
https://forum.termometropolitico.it/583434-31-maggio-s-petronilla-martire.html
“31 maggio - SS. Canzio, Canziano e Canzianilla, martiri”
https://forum.termometropolitico.it/583437-31-maggio-ss-canzio-canziano-e-canzianilla-martiri.html







https://fidecatholica.wordpress.com/





http://www.SaintAmedee.ch
http://liguesaintamedee.ch/messes
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]»
“Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur”


31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/31-mai-notre-dame-mediatrice-de-toutes-graces)
“31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces”
http://liguesaintamedee.ch/application/files/2115/2728/1227/05_31_marie_mediatrice_toutes_graces.jpg



http://liguesaintamedee.ch/application/files/2115/2728/1227/05_31_marie_mediatrice_toutes_graces.jpg



"Le mois de Mai est dédié à la Très Sainte Vierge Marie. Nous suggérons cette page, afin de bien réciter le Rosaire"
Notre-Dame de Fatima : Prieres (http://www.fatima.be/fr/sanctus/prieres/rosaire.php)


“Dimanche 31 mai : Pentecôte
Sainte Messe en live streaming depuis la chapelle Saint Pierre et Saint Paul de Verrua Savoia (IMBC), à partir de 10h30.
La Messe de l?IMBC en Streaming - Sodalitium (http://www.sodalitium.eu/messe-de-limbc-streaming/)
NB : sermon en français à la fin de la messe”.


“Dimanche de la Pentecôte”
“Sermon du Père Joseph-Marie pour le Dimanche de la Pentecôte : L'action du Saint Esprit.
http://prieure2bethleem.org/predica/2017_06_04.mp3 ”
“Méditation sur la Fête de la Pentecôte : ils furent tous remplis du Saint-Esprit”
“Commentaires liturgiques du Jour de la Pentecôte”
https://www.introibo.fr/IMG/jpg/Pentecote005.jpg



https://www.introibo.fr/IMG/jpg/Pentecote005.jpg





VENI CREATOR SPIRITUS!!!
COR JESU SACRATISSIMUM, MISERERE NOBIS!!!
Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis! - Adveniat Regnum tuum!
AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!
«O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!