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Visualizza Versione Completa : 18 febbraio (16 aprile) - S. Bernadetta Soubirous



Augustinus
16-04-04, 07:59
Dal sito SANTI E BEATI (http://www.santiebeati.it/search/jump.cgi?ID=31950):

Santa Bernardetta Soubirous Vergine

16 aprile - Comune

Lourdes, 7 gennaio 1844 - Nevers, 16 aprile 1879

Figlia del mugnaio Francesco Soubirous e di Louisa Casterot. Dall’undici febbraio al 16 luglio 1858, nella grotta di Massabielle, nel corso di 18 apparizioni, la "Beata Vergine Maria appare a Bernardette, ne fa la sua confidente, la collaboratrice, lo strumento della sua materna tenerezza e della misericordiosa onnipotenza di suo Figlio, per restaurare il mondo nel Cristo con una nuova e incomparabile effusione della Redenzione” (Pio XI).

Quando, l'11 febbraio del 1858, la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi, questa aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844. A lei, povera e analfabeta, ma dedita con il cuore al Rosario, appare più volte la «Signora». Nell'apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: «Io sono l'Immacolata Concezione». Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo Bernadette non poteva saperlo. La lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, dopo un'accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous decide di rifugiarsi dalla fama a Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. Ci rimarrà 13 anni. Costretta a letto da asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio, all'età di 35 anni, Bernadette si spegne il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua. (Avvenire)

Patronato: Pastori

Etimologia: Bernardetta = ardita come orso, dal tedesco

Emblema: Giglio

Martirologio Romano: A Nevers sempre in Francia, santa Maria Bernarda Soubirous, vergine, che, nata nella cittadina di Lourdes da famiglia poverissima, ancora fanciulla sperimentò la presenza della beata Maria Vergine Immacolata e, in seguito, preso l’abito religioso, condusse una vita di umiltà e nascondimento.

Martirologio tradizionale (16 aprile): A Nevers, in Francia, santa Maria Bernarda Soubirous, Vergine, della Congregazione delle Sorelle della Carità e dell’Istruzione cristiana, favorita, ancor giovanetta, a Lourdes, da ripetute apparizioni dell’Immacolata Madre di Dio Maria, dal Papa Pio undecimo ascritta tra le sante Vergini.

A metà strada tra Lione e Parigi, adagiata lungo la Loira, c’è Nevers, la città in cui è sepolto, da circa 125 anni, il corpo incorrotto di santa Bernadette Soubirous. Entrando nel cortile del convento di Saint Gildard, casa madre delle Suore della Carità, si accede alla chiesa attraverso una porticina laterale. La semioscurità, in questa architettura neogotica dell'Ottocento, è rotta dalle luci che illuminano un’artistica cassa funeraria in vetro. Dentro c’è il piccolo corpo (appena un metro e quarantadue centimetri di altezza) di una giovane religiosa che sembra quasi dormire, con le mani giunte attorno a un rosario ed il capo reclinato a sinistra. E’ il corpo mortale di Bernadette, la veggente di Lourdes, rimasto pressocchè intatto dal giorno della sua morte. Per la scienza un fatto “inspiegabile”, per la fede invece un segno inequivocabile del “dito” di Dio in una vicenda, come quella di Lourdes, che ha tutti i caratteri dell’eccezionalità e i cui effetti si possono contemplare anche oggi in quello straordinario luogo di fede e di pietà mariana che è la piccola città dei Pirenei dove Maria apparve per la prima volta l’11 febbraio del 1858.
Quella mattina era un giovedì grasso e a Lourdes faceva tanto freddo. In casa Soubirous non c’era più legna da ardere. Bernadette, che allora aveva 14 anni, era andata con la sorella Toinette e una compagna a cercar dei rami secchi nei dintorni del paese. Verso mezzogiorno le tre bambine giunsero vicino alla rupe di Massabielle, che formava, lungo il fiume Gave, una piccola grotta. Qui c’era “la tute aux cochons”, il riparo per i maiali, un angolo sotto la roccia dove l’acqua depositava sempre legna e detriti. Per poterli andare a raccogliere, bisognava però attraversare un canale d’acqua, che veniva da un mulino e si gettava nel fiume.
Toinette e l’amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero, per entrare nell'acqua fredda. Bernadette invece, essendo molto delicata e soffrendo d'asma, portava le calze. Pregò l’amica di prenderla sulle spalle, ma quella si rifiutò, scendendo con Toinette verso il fiume. Rimasta sola, Bernadette pensò di togliersi anche lei gli zoccoli e le calze, ma mentre si accingeva a far questo udì un gran rumore: alzò gli occhi e vide che la quercia abbarbicata al masso di pietra si agitava violentemente, per quanto non ci fosse nell’aria neanche un alito di vento. Poi la grotta fu piena di una nube d’oro, e una splendida Signora apparve sulla roccia.
Istintivamente, Bernadette s'inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario. La Signora la lasciò fare, unendosi alla sua preghiera con lo scorrere silenzioso fra le sue dita dei grani del Rosario. Alla fine di ogni posta, recitava ad alta voce insieme a Bernadette il Gloria Patri. Quando la piccola veggente ebbe terminato il Rosario, la bella Signora scomparve all’improvviso, ritirandosi nella nicchia, così come era venuta.
Bernadette Soubirous aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844, da Louise Casterot e François, un mugnaio ridotto in miseria dalla sua eccessiva “bontà” verso i creditori. Bernadette, che era la primogenita, a 14 anni non sapeva né leggere né scrivere e non aveva ancora fatto la prima Comunione, tuttavia sapeva assai bene il Rosario e teneva sempre con sé una coroncina da pochi spiccioli dalla quale era solita non separarsi mai. È, quindi, proprio a una quattordicenne poverissima ed analfabeta, ma che prega tutti i giorni il Rosario, che la Madonna decide di apparire la mattina dell’11 febbraio 1858, in un piccolo paese ai piedi dei Pirenei.
Intanto la notizia delle apparizioni si diffonde in un baleno. Nell’apparizione del 24 febbraio la Madonna ripete per tre volte la parola “Penitenza”. Ed esorta: “Pregate per i peccatori”.
Infine nell’apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela finalmente il suo nome:: “Que soy – dice nel dialetto locale - era Immaculada Councepciou…” (Io sono l’Immacolata Concezione). Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, cioè una verità della fede cattolica, ma questo Bernadette non poteva saperlo. Così, nel timore di dimenticare tale espressione per lei incomprensibile, la ragazza partì velocemente verso la casa dell’abate Peyramale, ripetendogli tutto d’un fiato la frase appena ascoltata.
L’abate, sconvolto, non ha più dubbi. Da questo momento il cammino verso il riconoscimento ufficiale delle apparizioni può procedere speditamente, fino alla lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, che, dopo un’accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale.
La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous varcava la soglia di Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. “Sono venuta qui per nascondermi”, aveva detto con umiltà. Tante attenzioni, tante morbose curiosità attorno alla sua persona dopo le apparizioni, non le davano che dispiacere. Nei 13 anni che rimane a Nevers sarà infermiera, a volte sacrestana, ma spesso ammalata lei stessa… Svolge tutte le sue mansioni con delicatezza e generosità: “Non vivrò un solo istante senza amare”.
Ma la malattia avanza implacabile: asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio. L’11 dicembre 1878 è definitivamente costretta a letto: “Sono macinata – dice lei – come un chicco di grano”. All’età di 35 anni, il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua, alle 3 del pomeriggio, gli occhi della piccola veggente che videro Maria si chiudono per sempre. Beatificata nel 1925, il Papa Pio XI l’ha proclamata santa l’8 dicembre 1933.

Autore: Maria Di Lorenzo

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Augustinus
16-04-05, 17:50
in rilievo :)

Augustinus

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Augustinus
16-04-05, 17:54
Nostra Signora di Lourdes (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=144739)

Augustinus
16-04-05, 18:19
The song of Bernadette, diretto da Henry King, con Jennifer Jones, del 1943, in bianco e nero.
Famosa di questo film è rimasta la frase messa in bocca all'abbé Peyramale "Per chi crede in Dio nessuna spiegazione è necessaria; per chi non vi crede nessuna spiegazione è possibile" (v. QUI (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?postid=2551159#post2551159)).

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Augustinus
10-02-06, 15:26
Da dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 815-817

18 FEBBRAIO

SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS

Nel tempo natalizio, una pastorella, Genoveffa, protettrice di Parigi, era posta fra i pastori di Betlemme accanto al presepio dell'Emmanuele. Subito dopo, la Liturgia ci mostrava il Signore nell'atto di inaugurare la sua vita pubblica e di eleggere come Apostoli del sud Regno e messaggeri della sua parola, non uomini potenti e ricchi, ma poveri ed ignoranti peccatori; " Dio infatti, dice san Paolo, elesse delle creature deboli, secondo il mondo, per confondere i forti ". La SS. Vergine ha le stesse preferenze.

Le apparizioni e il messaggio della Vergine.

Volendo confermare in una maniera miracolosa la definizione di Pio IX che la proclamò Immacolata nella sua Concezione, ella, in un secolo materialista profondamente infatuato di scienza, s'indirizzò ad una figlia di semplici mugnai, ignorante pastorella del paese di Bigorre, la quale non possedeva altra dottrina che quella del catechismo, e le disse : "Io sono l'Immacolata Concezione".

A questa fanciulla, ricca soltanto del "candore della sua anima squisita" (Pio XI, Omelia della Canonizzazione), volle affidare un messaggio: il messaggio della preghiera e della penitenza per i peccatori.

Dall'11 febbraio al 16 luglio 1858, Bernardetta Soubirous, allora quattordicenne, ebbe la ventura di contemplare per ben diciotto volte la beltà incomparabile della Regina del cielo. Tutto ciò che fu autorizzata a comunicare a noi delle sue ore di estasi, di preghiere e di dolci colloqui con Maria, è racchiuso press'a poco in queste due parole: Preghiera! Penitenza!

Il Signore venne sulla terra non tanto a moltiplicare i miracoli al suo passaggio, sebbene a chiamare gli uomini alla penitenza ed a riscattarli col suo sangue. La Madonna non apparve a Lourdes con l'unico disegno di far zampillare sotto le dita della sua confidente la sorgente che doveva sanare una folla di malati; apparve per ricordare al mondo il dovere della preghiera e quello della penitenza; e se vuole che si edifichi in suo onore una cappella e che vi si venga in pellegrinaggio, lo fa per far piovere con maggiore abbondanza sulle anime i benefici della Redenzione.

Vita di preghiera e di penitenza.

Più tardi, nel silenzio del chiostro, Bernardetta continuò la sua missione, più che con le parole, con la vita, fatta di continua preghiera, di sacrificio e d'un tenerissimo amore verso la SS. Vergine. "O Gesù e Maria, ella diceva, voglio che ogni mia consolazione in questo mondo consista nell'amarvi e soffrire pei peccatori. - Che io sia crocifissa vivente e trasformata in Gesù! Bisogna ch'io sia la vittima... Porterò la croce nel segreto del mio cuore con coraggio e generosità... La mia missione è di soffrire".

Umiliazioni, incomprensioni, infermità furono da lei abbracciate come i mezzi più efficaci per ottenere la conversione dei peccatori. La preghiera costante e fervente, le innumerevoli Ave che recitava, imploravano la medesima grazia: "Se non so niente, diceva nella sua umiltà, che almeno io possa recitare il mio rosario e amare il buon Dio con tutto il cuore"; e ancora: "La Santa Vergine ha raccomandato a tutti di pregare per i peccatori!".

Durante l'ultima Settimana Santa che passò sulla terra, unì la sua preghiera e le sue sofferenze a quelle del Salvatore del mondo, dicendo: "O Gesù, concedetemi, ve ne supplico, il pane della pazienza, per sopportare le pene che soffre il mio cuore. O Gesù, volete crocifiggermi? Fiat!" Suonarono le campane della Risurrezione... e il Mercoledì di Pasqua, nel pomeriggio, Bernardetta, poggiando le labbra sul Crocifisso, faceva l'ultima preghiera: "Mio Dio, vi amo con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le mie forze"; qualche istante dopo, l'ultimo saluto a Maria: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per me povera peccatrice, povera peccatrice... "; e così santa Bernardetta andò a terminare in cielo l'ultima sua Ave Maria...

VITA. - Bernardetta nacque a Lourdes il 7 gennaio 1844. Sin dall'infanzia rifulse per le sue eminenti qualità di semplicità e di pietà. Dall'11 febbraio al 16 luglio 1858 fu favorita dalle apparizioni della SS. Vergine Maria, che la esortò a recitare il rosario, a pregare e a far penitenza per i peccatori. Gli applausi delle folle non tolsero nulla alla sua semplicità. Nel 1866 entrò nelle Suore della Carità di Nevers, dove si mostrò perfetto modello di fedeltà religiosa, amante del nascondimento e d'una devozione ammirevole verso la santa Eucaristia, la Passione e l'Immacolata Concezione. Soffrì lunghe e crudeli infermità, e il 16 aprile 1879, all'età di trentacinque anni, rese l'anima innocente a Dio. Il suo corpo si conserva intatto a Nevers. Santa Bernardetta fu beatificata nel 1925 e canonizzata nel 1933 dal Papa Pio XI.

Preghiera.

Santa Bernardetta, quando, durante la tua vita mortale, alcuni visitatori ti cercavano con lo sguardo, si dicevano fra loro : "Guardate, è la più piccola". Ma sei oggi grandissima, e s'adempiono in te le parole del Vangelo : "Chi si umilia sarà innalzato". Come per la Vergine che ti apparve a Lourdes, il Signore considerò la tua umiltà e piccolezza, e tutte le generazioni ti proclameranno beata.

Nel momento in cui ti si decretavano gli onori della canonizzazione, 1'8 dicembre 1933, Pio XI invitava tutti i cristiani a "camminare sulle tue orme santissime, ad imitare la tua modestia ed umiltà, la tua fede e carità ardente". Fa' che anche noi amiamo "tutto ciò ch'è piccolo", che cerchiamo costantemente "il silenzio, l'oblio di sé, fatto di abnegazione e di obbedienza, che ci meriterà le compiacenze dell'Altissimo".

"Tu hai sempre risposto alle celesti ispirazioni con perfetta fedeltà: fa' che anche noi, grazie alla tua preghiera ed ai tuoi meriti, corrispondiamo di cuore alla grazia di Dio, il quale ci esorta ad uno stato più santo e perfetto. Se non ci sarà possibile emularti nell'innocenza della vita, ci sforzeremo almeno d'avere un uguale zelo per la penitenza, ciascuno secondo la propria condizione" (Omelia della Canonizzazione).

Finalmente, fa che amiamo la santa Vergine come tu l'amasti. La nostra gioia non consiste solamente nel salutare in te una grande Santa, ma anche nel sentire che il tuo trionfo è lo stesso trionfo dell'Immacolata. "Io fisserò in volto la santa Vergine finché potrò", così tu dicevi. Oh! potessimo anche noi mirarla coi nostri occhi e con tutta l'anima, come tu a Massabielle, e poi ai piedi dell'altare a Nevers. Non pretendiamo, è vero, d'essere onorati d'una apparizione; ma, leggendo il Vangelo, meditando ogni giorno con te i misteri del Rosario, conservando molto puri i nostri cuori, noi faremo sin da quaggiù conoscenza con la santa Vergine, e meriteremo di andare a contemplare la sua bellezza in cielo.

Come a Lourdes, la Madonna è stata sempre vicino a noi "calma e sorridente e ci guarda come una madre guarda il suo bambino". Prega, o S. Bernardetta, affinché non contristiamo il suo sguardo benevolo. "Ella fa segno d'avvicinarci...". Il suo gesto materno ci attira, ma dacci la mano e guidaci tu stessa all'Immacolata!

Augustinus
15-04-06, 17:53
In rilievo

Aug. :) :) :)

Augustinus
08-12-06, 14:16
Ricordo ai forumisti che quest'oggi, festa dell'Immacolata, alle ore 15.00 su Rete4 sarà trasmesso lo stupendo film di Henry King, con Jennifer Jones, del 1943, in bianco e nero. Invito tutti a rivederlo. Merita davvero. E' forse l'unico film encomiabile ed indimenticabile. Non le melasse sdolcinate propinate da Rai 1 sempre quest'oggi.

Augustinus
08-12-06, 14:17
In attesa del film, per rifarci le orecchie ad una musica che ci immette direttamente nel tema del film, nell'odierna festa dell'Immacolata, rinvio QUI (http://www.amazon.com/Song-Bernadette-Original-Picture-Soundtrack/dp/B00000J7R6)

Augustinus
08-12-06, 14:26
Ave Maria di Lourdes (http://www.lourdes-france.org/upload/sons/ave_maria.mp3)

Dreyer
08-12-06, 17:57
Ho letto tempo fa il suo" diario di una passione", che raccoglie le sue testimonianze durante la lunga malattia che la tormentò nella vita presso le suore di Nevers.

è semplicemente stupendo, e la cosa più bella è leggere certe perle di teologia scritta da chi per ceto era ignorante.

Ma davvero Iddio ha rivelato ai piccoli ciò che ha tenuto nascosto ai grandi.

Augustinus
15-04-07, 23:23
In rilievo

Aug. :) :) :)

Diaconus
14-05-07, 20:58
Bellissimo il film... ogni qualvolta che lo trasmettono.... lo rivedo sempre e suscita sempre nuove emozioni per la sua sincerità e il suo messaggio

Diaconus
14-05-07, 21:00
Non vivrò un solo istante senza amare = Deus Caritas est

Augustinus
18-02-08, 08:14
Secondo il calendario tradizionale, la memoria di S. Bernadette cade il giorno della Terza Apparizione della Vergine a Lourdes, il 18 febbraio, allorché l'Immacolata non le promise la felicità in terra, ma in cielo.

Augustinus
18-02-08, 08:20
Nevers

(Nivernum)

Diocese; includes the Department of Nièvre, in France. Suppressed by the Concordat of 1801 and united to the See of Autun, it was re-established in 1823 as suffragan of Sens and took over a part of the former Diocese of Autun and a part of the former Diocese of Auxerre (see Sens). The "Gallia Christiana" mentions as first Bishop of Nevers St. Eladius, restored to health in the reign of Clovis by St. Severinus, Abbot of St. Maurice. According to Duchesne the first authentic bishop is Tauricanus, present at the Council of Epaon in 517. A number of former bishops of Nevers are venerated as saints: St. Arey (Arigius) 549-52); St. Agricola (580-94); St. Jerome (800-16) who rebuilt in honour of the martyrs Quiricus and Julitta, the cathedral until then dedicated to Sts. Gervasius and Protasius. It is possible that in the seventh century three other saints occupied the See of Nevers: St. Diè (Deodatus), the same perhaps who died a hermit in the Vosges; St. Nectarius and St. Itier (Itherius). The following bishops of Nevers were notable: the future cardinal Pierre I Bertrandi (1320-22) who, in 1329-30, defended ecclesiastical immunities against the barons in the celebrated conferences of Paris and Vincennes presided over by Philip VI; Charles de Bourbon (1540-47) subsequently cardinal and whom the Leaguers wished to make King of France under the name of Charles X; Spifame (1548-58) who became a Calvinist in 1559, and was afterwards accused of forgery and beheaded at Geneva in 1556; the polemist Sorbin de Ste-Foi (1578-1606) a voluminous writer. Among the saints of this diocese must be mentioned: Sts. Paul, priest; Péreux and Pélerin, martyrs between 272 and 303; St. Paroze (Patritius), Abbot of Nevers in the sixth century; the hermit St. Franchy (Francovæcus); the priest St. Vincent of Magny in the ninth century; Blessed Nicholas Applaine, canon of the collegiate church of Preméry (fifteenth century) whose cassock Louis XI claimed as a relic. Claude Fauchet, constitutional Bishop of Calvedos during the Revolution, was a native of the diocese.

In 1168, William IV, Count of Nevers, willed to the Bishop of Bethlehem in Palestine the small town of Pantenor near Clamecy, also the hospital at Clamecy founded by his father William III in 1147. In 1223, owing to the incursions of the Mussulmans in Palestine, the Bishop of Bethlehem settled at Clemecy, and exercised jurisdiction over the hospital and the faubourg of Pantenor; his successors were chosen by the counts, later by the dukes of Nevers, with the approval of the pope and the king. In 1413 Charles VI tried to obtain for the titular Bishops of Bethlehem the privileges enjoyed by the other bishops of the realm, but the French clergy were opposed to this and the titular of Bethlehem was always considered a bishop in partibus infidelium. The assembly of the clergy of France in 1635 granted the bishops of Bethlehem an annual pension. Christopher d'Authier of Sisgau, founder of the Missionary Priests of the Congregation of the Blessed Sacrament and celebrated for his sermons to the galley-slaves of Marseilles was Bishop of Bethlehem 1651-63. The Abbey of La Charité sur Loire, founded in 1056, and known as the "eldest daughter" of Cluny, was inaugurated in 1106 by Pascal II; the celebrated Suger, then a simple cleric, has left an account of the ceremony. The Benedictine Abbey of Corbigny, founded under Charlemagne was occupied by the Huguenots in 1563, as a basis of operations. Bernadette Soubirous (see Lourdes, Notre Dame de) died in the Visitandine Convent of Nevers, 12 December, 1878. The chief places of pilgrimage in the diocese are: Notre Dame de Pitié, at St. Martin d'Heuille, dating from the fourteenth century; Notre Dame de Fauboulvin at Corancy, dating from 1590; Notre Dame du Morvan at Dun-sur-Grand Ry, dating from 1876. Prior to the enforcement of the law of 1901, the Diocese of Nevers counted Marists Oblates of Mary Immaculate, Oratorians, and several orders of teaching brothers. Among the congregations for women which originated in the diocese must be mentioned: the Ursuline nuns, a teaching order founded in 1622 at Nevers by the Duke of Gonzaga and the Nevers aldermen; the Hospitallers, founded in 1639 at La Charité-sur-Loire by Sister Médard-Varlet; the great congregation of Sisters of Charity and Christian Instruction, founded in 1680, with mother-house at Nevers. At the beginning of the twentieth century the religious congregations of the diocese had charge of 22 day nurseries, 5 orphanages for girls, 2 sewing rooms, 18 hospitals or asylums, 1 house of retreat, 1 home for incurables, 1 insane asylum, 2 religious houses for the care of the sick in their own homes. In 1908 the Diocese of Nevers had 313,972 inhabitants, 95 parishes, and 272 succursal parishes.

Bibliography

Gallia Christiana, XII, nova (1770), 625-65; Instrumenta, 297-358; Duchesne, Fastes Episcopaux, II, 475; Fisquet, France pontificale, Nevers (Paris, 1866}; Poussereau, Histoire des comtes et des ducs de Nevers (Paris. 1897); de Soultrait, Armorial de Nevers (Paris, 1852); Crosnier, Hagiologie Nivernaise (Nevers, 1858); Idem, Monographie de la cathédrale de Nevers, suivie de l'histoire des évêques de Nevers (Paris, 1854).

Fonte: The Catholic Encyclopedia, vol. X, 1911, New York (http://www.newadvent.org/cathen/10778a.htm)

Augustinus
18-02-08, 08:33
"Non vivrò un solo istante senza amare"

Apparendo all’umile veggente Bernadette Soubirous, la Vergine le affida un grande messaggio di speranza per l’umanità, sofferente nel corpo e nello spirito, eco della parola di Dio affidata alla Chiesa.

A metà strada tra Lione e Parigi, adagiata lungo la Loira, c’è Nevers, la città in cui è sepolto, da circa 125 anni, il corpo incorrotto di Santa Bernadette Soubirous.

Entrando nel cortile del Convento di Saint Gildard, Casa Madre delle "Suore della Carità", si accede alla chiesa attraverso una porticina laterale. La semioscurità, in questa architettura neogotica dell'Ottocento, è rotta dalle luci che illuminano un’artistica urna funeraria in vetro. Dentro c’è il piccolo corpo (di appena un metro e quarantadue centimetri) di una giovane religiosa che sembra quasi dormire, con le mani giunte attorno a un Rosario e il capo leggermente reclinato sulla sinistra.

È il corpo mortale di Bernadette, la veggente di Lourdes, rimasto pressoché intatto dal giorno della sua morte. Per la scienza un fatto "inspiegabile", per la fede invece un segno inequivocabile del "dito" di Dio in una vicenda, come quella di Lourdes, che ha tutti i caratteri dell’eccezionalità e i cui effetti si possono contemplare anche oggi in quello straordinario luogo di fede e di pietà mariana che è la piccola città dei Pirenei dove Maria apparve per la prima volta l’11 febbraio del 1858.

http://www.stpauls.it/madre06/0404md/images/0404md23.jpg Interno del Cachot, dove i Soubirous trovarono riparo nella loro povertà. Nell'ovale: fedele ritratto della giovane Bernadette.

Nel crogiolo della prova la forza della fede

Quella mattina era un ‘giovedì grasso’ e a Lourdes faceva tanto freddo. In casa Soubirous non c’era più legna da ardere. Bernadette, che allora aveva 14 anni, era andata con la sorella Toinette e una compagna a cercar dei rami secchi nei dintorni del paese.

Verso mezzogiorno, le tre ragazzine giunsero vicino alla rupe di Massabielle che formava, lungo il fiume Gave, una piccola grotta. Qui c’era "la tute aux cochons", il riparo per i maiali, un angolo sotto la roccia dove l’acqua depositava sempre legna e detriti. Per poterli andare a raccogliere, bisognava però attraversare un canale d’acqua che veniva da un mulino e si gettava nel fiume.

Toinette e l’amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero, per entrare nell'acqua fredda. Bernadette invece, essendo molto delicata e soffrendo d'asma, portava le calze. Pregò l’amica di prenderla sulle spalle, ma quella si rifiutò, scendendo con Toinette verso il fiume.

Rimasta sola, Bernadette pensò di togliersi anche lei gli zoccoli e le calze, ma mentre si accingeva a far questo udì un gran rumore: alzò gli occhi e vide che la quercia abbarbicata al masso di pietra si agitava violentemente, per quanto non ci fosse nell’aria neanche un alito di vento. Poi la grotta fu piena di una nube d’oro, e una splendida ‘Signora’ apparve sulla roccia.

La ‘Signora’ aveva l’aspetto di una giovane di sedici o diciassette anni. Vestita di bianco, con una fascia azzurra che scendeva lungo l’abito, portava sulla testa un velo bianco che lasciava intravedere appena i capelli, ricadendo all’indietro fino all’altezza della fascia. Dal braccio le pendeva un grande Rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d’oro, mentre sui piedi nudi brillavano due rose, anch’esse di un oro lucente.

Istintivamente, Bernadette s'inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario. La ‘Signora’ la lasciò fare, unendosi alla sua preghiera con lo scorrere silenzioso fra le sue dita dei grani del Rosario. Alla fine di ogni posta, recitava ad alta voce insieme a Bernadette il ‘Gloria Patri’.

Quando la piccola veggente ebbe terminato il Rosario, la ‘bella Signora’ scomparve all’improvviso, ritirandosi nella nicchia, così come era venuta.

Bernadette Soubirous aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844, da Louise Casterot e François, un mugnaio ridotto in miseria dalla sua eccessiva "bontà" verso i creditori.

Da un tugurio all’altro, la famiglia era arrivata ad occupare il Cachot, letteralmente la gattabuia, che era il vecchio carcere del paese, dismesso ormai da tempo per motivi di igiene. Era infatti una catapecchia di quattro metri per quattro, umida e infetta, che non faceva gola a nessuno e dove i Soubirous trovarono un riparo alla loro squallida miseria.

Ma, nonostante tutte le avversità della vita, ogni sera la sfortunata famigliola si ritrovava puntualmente a recitare il Rosario. Una fede, la loro, limpida e tenace, duramente sottoposta al crogiolo della prova.

http://www.stpauls.it/madre06/0404md/images/0404md24.jpg Urna con il corpo incorrotto di Santa Bernadette, nel Convento di Saint Gildard a Nevers.

"Pregate per i peccatori"

Bernadette, che era la primogenita, a 14 anni non sapeva né leggere né scrivere e non aveva ancora fatto la Prima Comunione; tuttavia, sapeva assai bene recitare il Rosario e teneva sempre con sé una coroncina da pochi spiccioli dalla quale era solita non separarsi mai.

È, quindi, proprio a una quattordicenne poverissima ed analfabeta, ma che prega tutti i giorni il Rosario, che la Madonna decide di apparire quella mattina, in un piccolo paese ai piedi dei Pirenei.

Tre giorni dopo, il 14 Febbraio, Bernadette – che ha subito raccontato alla sorella e all’amica quanto le è accaduto, riferendo della cosa anche in casa – si sente chiamata interiormente verso la grotta di Massabielle, munita questa volta di una bottiglietta di acqua benedetta che getta prontamente sulla ‘bella Signora’ durante la nuova apparizione, perché – così le è stato detto – su queste cose non si sa mai; e potrebbe anche essere il diavolo a farle un tiro mancino…

La Vergine sorride al gesto di Bernadette e non dice nulla. Il 18 febbraio, finalmente, la ‘Signora’ parla: "Non vi prometto di farvi felice in questo mondo – le dice, dandole del ‘Voi’ – , ma nell’altro. Volete farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?". La ‘Signora’, quindi, confida a Bernadette tre segreti che la giovane deve tenere per sé e non rivelare mai a nessuno.

http://www.stpauls.it/madre06/0404md/images/0404m25a.jpg Bernadette scava la terra da dove sgorgherà prodigiosamente l’acqua, durante la nona apparizione della Vergine, il 25 febbraio 1858. – Vetrata della Basilica dell’Immacolata a Lourdes.

Intanto la notizia delle apparizioni si diffonde in un baleno in tutta Lourdes e molti curiosi si recano con Bernadette in quella grotta dove lei dice di vedere "aquéro" (= quella là, nel dialetto di Lourdes). Bernadette, infatti, non conosce il francese, ma sa parlare solo il patois, il dialetto locale. E nel patois la ‘bella Signora’ che le appare a Massabielle è "aquéro".

E intanto l’afflusso della gente alla grotta aumenta. Nell’apparizione del 24 febbraio la Madonna ripete per tre volte la parola "Penitenza". Ed esorta: "Pregate per i peccatori".

Il giorno seguente, la ‘Signora’ dice a Bernadette di andare alla fonte a lavarsi e a bere. Ma non c’erano fonti in quel luogo, né sorgenti. La ‘Signora’ allora indica un punto esatto. Bernadette vi si reca e poiché non vede l’acqua comincia a scavare con le sue mani, impiastricciandosi la faccia e mangiando fili d’erba... Tutti i presenti si burlano di lei. Ma, poco dopo, da quella piccola buca scavata nella terra dalle mani di Bernadette, comincia a scorrere acqua in abbondanza. Un cieco si bagna gli occhi con quell’acqua e riacquista la vista all’istante.

Da allora la sorgente non ha mai cessato di sgorgare. È l’acqua di Lourdes, che prodigiosamente guarisce ancora oggi ogni sorta di mali, spirituali e fisici, senza minimamente diffondere il contagio alle migliaia di malati immersi nelle piscine. È anche il ricordo più caro che ogni pellegrino ama portare con sé, facendo ritorno a casa dalla "cittadella di Maria".

http://www.stpauls.it/madre06/0404md/images/0404m25b.jpg Lourdes, monumento a Santa Bernadette con il Rosario tra le mani.

"Que soy era Immaculada Councepciou…"

Ma un fatto ancora più eclatante doveva verificarsi, dopo il miracolo della sorgente, per avvalorare come soprannaturali le apparizioni di Massabielle.

La ‘Signora’ aveva chiesto a Bernadette che i sacerdoti si portassero lì in processione e che si costruisse una Cappella. L’abate Peyramale, però, parroco di Lourdes, non ne voleva sapere e chiese perciò a Bernadette un segno irrefutabile: qual era il nome della ‘bella Signora’ che le appariva alla grotta?

Nell’apparizione del 25 marzo 1858, "aquéro" rivelò finalmente il suo nome. Alla domanda di Bernadette, nel dialetto locale rispose: "Que soy era Immaculada Councepciou…" (= ‘Io sono l’Immacolata Concezione’).

Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, cioè una verità della fede cattolica; ma questo Bernadette non poteva saperlo. Così, nel timore di dimenticare tale espressione per lei incomprensibile, la ragazza partì velocemente verso la casa dell’abate Peyramale, ripetendogli tutto d’un fiato la frase appena ascoltata.

L’abate, sconvolto, non ha più dubbi. Da questo momento il cammino verso il riconoscimento ufficiale delle apparizioni può procedere speditamente, fino alla Lettera pastorale firmata nel 1862 dal Vescovo di Tarbes che, dopo un’accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di Santuario mariano internazionale.

Da questo momento comincia la storia dei miracoli di Lourdes e dei Pellegrinaggi incessanti da ogni parte del mondo, mentre si vanno spegnendo pian piano i riflettori sulla vicenda umana della piccola veggente di Massabielle.

La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous varcava la soglia di Saint-Gildard, Casa Madre della Congregazione delle "Suore della Carità di Nevers". "Sono venuta qui per nascondermi" –, aveva detto con umiltà. Tante attenzioni, tante morbose curiosità attorno alla sua persona dopo le apparizioni, non le davano che dispiacere. Nei tredici anni che rimane a Nevers sarà infermiera, a volte sacrestana, ma spesso ammalata lei stessa… Svolge tutte le sue mansioni con delicatezza e generosità: "Non vivrò un solo istante senza amare".

Ma la malattia avanza implacabile: asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio. L’11 dicembre 1878 è definitivamente costretta a letto: "Sono macinata – lei dice – come un chicco di grano".

Bernadette muore alle 15 e 30 del 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua, nel convento di Saint Gildard a Nevers. Aveva 35 anni. Di che cosa è morta? Delle complicazioni generali e infettive legate a una tubercolosi ossea e polmonare.

Il suo corpo resta esposto alla pietá delle folle fino al 19 aprile, giorno in cui fu racchiuso in una cassa sigillata. Dopo le esequie, la cassa rimane nella cappella del convento fino all'inumazione, il 30 maggio.

Trent'anni dopo, 22 settembre 1909: in vista del processo informativo, prima ricognizione del corpo di Bernadette. All'apertura del sepolcro, lo stupore è grande: il corpo non si è decomposto! Su espressa domanda del vescovo di Nevers, il corpo viene lavato e, il giorno stesso, riposto di nuovo nella bara e nella terra. Una seconda ricognizione ha luogo il 3 aprile 1919, questa volta in vista della canonizzazione di Bernadette. Il bilancio delle osservazioni è identico a quello del 1909.

L'ultima esumazione avviene il 18 aprile 1925, allo scopo di prelevare alcune reliquie. Il corpo non sará più reso alla terra: collocato dapprima in una cappella del convento dalle porte sigillate, viene poi deposto nella sua cassa attuale il 18 luglio 1925, dopo l'annuncio dell'11 giugno 1925 che proclamava Bernadette beata. Otto anni più tardi, l'8 dicembre 1933, Bernadette diventa santa.

La conservazione del corpo di Bernadette non è unica nel mondo: ugualmente preservati sono i corpi di Teresa di Lisieux, Teresa d'Avila, Jean-Marie Vianney curato d'Ars, Augusto Etchecopar discepolo di san Michel Garicoïts. La scienza e la medicina fanno le loro ipotesi, l'enigma persiste.
Dice Padre Renè Laurentin sul senso di tale conservazione: "I pellegrini che sfilano a Nevers davanti alla cassa in cui dimora questo corpo in attesa della resurrezione percepiscono una testimonianza di tale destino. Lì la luce giá è sbocciata dalla notte e la gioia dal dolore, come la gloria dalla croce di Cristo".

Beatificata nel 1925, il Papa Pio XI la proclama Santa l’8 dicembre 1933, giorno dell’Immacolata.

Maria Di Lorenzo

Fonte: Madre di Dio, 2004, fasc. n. 4 (http://www.stpauls.it/madre06/0404md/0404md23.htm)

Augustinus
18-02-08, 08:46
L’ICONA DI NOTRE-DAME-DE-GRÂCE E LE APPARIZIONI A BERNADETTE

A sconvolgere le certezze sull’iconografia tradizionale dell’immagine vista da Bernadette Soubirous nelle Apparizioni della Vergine a Lourdes, è venuta fuori una originale ‘storia’ che vorrebbe identificare nella icona di Notre-Dame-de-Grâce di Cambrai (Francia), di Scuola bizantina, la rappresentazione più somigliante alla figura apparsa alla veggente. Si tratta di una "Vergine della tenerezza", del tipo "odigítria".

Ebbene, questa suggestiva icona avrebbe un legame intimo con le Apparizioni a Santa Bernadette Soubirous. A suo dire, sarebbe l’immagine che più somiglia alla "bella Signora" apparsale. Bernadette, del resto, non ha mai amato le diverse statue o immagini realizzate per celebrare le Apparizioni della Madonna alla Grotta di Massabielle.

Mons. Delanoy, Vescovo di Aire e Dax, affermò nel luglio 1905: "Bernadette non volle mai riconoscere la fisionomia di Maria nell’aspetto che gli artisti diedero alle statue di Nostra Signora di Lourdes. Un giorno, un religioso che possedeva un album di Madonne tra le più conosciute, lo mostrò a Bernadette. Ella sfogliò l’album e si fermò, emozionata, davanti ad un’immagine bizantina dai tratti regolari. ‘Ecco - disse – ciò che trovo di più somigliante’ ".

http://www.cathocambrai.com/fichs/93101_3.jpg http://www.paroisse.st-joachim.rocler.qc.ca/images/icone.jpgIcona di Notre-Dame-de-Grâce, Cambrai (Francia).

Si trattava, per l’appunto, dell’icona di Notre-Dame-de-Grâce di Cambrai. La rivelazione fece scalpore, in quanto sconvolgeva i canoni estetici allora in corso. In seguito, saranno André Malraux e Picasso a rendere giustizia. Discutendo delle opere più importanti che avrebbero potuto essere inserite in un Museo immaginario, essi ricordano l’apparizione di Lourdes, riferendosi però all’icona Notre-Dame-de-Grâce di Cambrai. Malraux riprende quanto detto nel 1905 dal Vescovo di Dax, e rievoca con entusiasmo: "Bernadette, emozionata, si alza, si inginocchia ed esclama: è lei!".

Anche Mons. Théas, Vescovo di Tarbes e Lourdes, nel 1952, a Cambrai per il 500° anniversario dell’arrivo dell’icona nella sua Cattedrale, durante la Messa solenne dichiara: "Sono felice di aver lasciato la riva del Gave per venire a venerare, con voi, l’Immagine di Notre-Dame-de-Grâce che Santa Bernadette ha detto rassomigliare di più alla Santa Vergine che le è apparsa 18 volte…".

In epoca più recente, la domenica 4 dicembre 1994, L’Osservatore Romano ha dedicato la prima pagina del suo supplemento domenicale all’icona di Notre-Dame-de-Grâce, ricordandone l’attribuzione del legame con Bernadette Soubirous.

Fonte: Maria di Nazaret (http://www.mariadinazareth.it/home%20page.htm)

Holuxar
11-02-18, 23:12
11 FEBBRAIO 2018: DOMENICA DI QUINQUAGESIMA; ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE A LOURDES DELL'IMMACOLATA VERGINE MARIA…
Ricordiamoci che il miracolo più grande non è tanto quello dell'handicappato o del grave malato di vario genere che guarisce fisicamente - pur fatti visibili straordinari che possono contribuire a convertire gli scettici, ed è questo il motivo dei miracoli operati da NSGC in persona - ma quello dell'anticristiano, dell'ateo, dell'agnostico, del massone, del comunista, dell'ebreo, del pagano, del peccatore che si ravvede, del non-cattolico che si converte al Cattolicesimo riconoscendolo come unica vera Religione rivelata!
Il miracolo maggiore è quello della Conversione spirituale insomma...
Oggi 11 febbraio 2018 è il 160esimo anniversario dell’apparizione dell’Immacolata Vergine Maria a Bernadette Soubirous (Maria Bernarda Sobirós) avvenuta il giorno 11 febbraio 1858: Nostra Signora di Lourdes…Pregate per noi!



Dom Guéranger, L'anno liturgico - Domenica di Quinquagesima (http://www.unavoce-ve.it/pg-quinq-dom.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-quinq-dom.htm
“DOMENICA DI QUINQUAGESIMA.”

Guéranger, L'anno liturgico - 11 febbraio. Apparizione dell'Immacolata Vergine Maria (http://www.unavoce-ve.it/pg-11feb.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-11feb.htm
“11 FEBBRAIO APPARIZIONE DELL'IMMACOLATA VERGINE MARIA.”




Santa Messa domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) stamattina 11 FEBBRAIO 2018, 160esimo anniversario dell’apparizione dell’Immacolata Vergine Maria a Lourdes e DOMENICA DI QUINQUAGESIMA:


“Quinquagesima (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=pat-pZot2ec
Quinquagesima (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=PdSaG0UeGUk
SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php”



Don Floriano Abrahamowicz nell’Omelia odierna ha tra l’altro auspicato di pregare per la conversione al Cattolicesimo integrale dei non-cattolici e degli pseudo-cattolici, degli impostori neo-modernisti che occupano il Vaticano e dei vari politicanti di centro-destra o centro-sinistra, ecc. perché per quanto appaia umanamente impossibile in realtà è un miracolo sempre possibile; ed io ho pensato soprattutto a Franco Freda ed a Kristian Vikernes…
Auguri a loro anche quest’anno nel giorno del loro compleanno, ma la conversione al Cattolicesimo integrale resta il meglio, poiché bene soprannaturale, che posso loro augurare…
B. V. Maria Immacolata di Lourdes pregate per loro e per tutti noi!





B. Vergine di Lourdes - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/b-vergine-lourdes/)
http://www.sodalitium.biz/b-vergine-lourdes/
“11 febbraio, Apparizione della B. V. Maria Immacolata a Lourdes (dall’11 febbraio al 16 luglio 1858).
O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto. Con l’apparire nella grotta di Lourdes, hai voluto ch’essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali. Anch’io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerò d’imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Così sia. Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.”


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/lourdes-200x300.jpg


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/lourdes-200x300.jpg





Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/)
http://liguesaintamedee.ch/
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
11 février : Apparition de Notre-Dame de Lourdes (1858) :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/11-fevrier-apparition-notre-dame-de-lourdes)
“11 février : Apparition de Notre-Dame de Lourdes (1858).”

http://liguesaintamedee.ch/application/files/7515/1820/9135/02_11_apparition_lourdes.jpg



“Dimanche de la Quinquagésime.”


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-0/p480x480/27657554_590366794629338_3672088341574140250_n.jpg ?oh=21d3503d694e549627385453a0f5433d&oe=5B1915C5



“Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Dimanche de Quinquagésime (2016) : croire à la charité.
http://prieure2bethleem.org/predica/2016_02_07_fevrier.mp3”


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/27752039_590367387962612_7061986274269115514_n.jpg ?oh=6fc6800cecca1bd4d5ffc3e3c5159089&oe=5B2429CB







http://www.sursumcorda.cloud/
https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
“Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi. + Nostra Signora di Lourdes pregate per noi e per il mondo intero. Così sia. +”


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-0/s600x600/27749998_1609889852380751_5282474261946847001_n.jp g?oh=ceedc1baa1a2f84bd38eed834aae48fd&oe=5B1F4B26







Quaresima « www.agerecontra.it (http://www.agerecontra.it/public/press40/2016/02/quaresima/)
http://www.agerecontra.it/public/press40/wp-content/uploads/2016/02/quaresima.jpg




Ҡ Santa Bernardetta - Lourdes - filmine don Bosco
https://www.youtube.com/watch?v=63dnJ7wEFoI”

“Maria Ss. - Don Giulio Tam
https://www.youtube.com/watch?v=_WwFE-qos”







"Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale (http://www.radiospada.org) e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com"
“11 FEBBRAIO 2018: APPARIZIONE DELL'IMMACOLATA VERGINE MARIA.”


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/27867360_2009098059119853_2041362266685449771_n.jp g?oh=fa0ac84e04cd91f1cad0d43c22f688b3&oe=5ADCCF4D



“11 febbraio 2018: DOMENICA DI QUINQUAGESIMA.”


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/27655286_2009348675761458_1017708488053474337_n.jp g?oh=c98ae36762f9dff75d900b65c335cd0a&oe=5B1EE9F8



“11 febbraio 1906 : "Vehementer Nos" di san Pio X.
“"È una tesi assolutamente falsa, un errore pericolosissimo, pensare che bisogna separare lo Stato dalla Chiesa. Questa opinione si basa infatti sul principio che lo Stato non deve riconoscere nessun culto religioso: ed è assolutamente ingiuriosa verso Dio, poiché il Creatore dell'uomo è anche il fondatore delle società umane e conserva nella vita tanto loro che noi, individui isolati. Perciò noi gli dobbiamo non soltanto un culto privato, ma anche un culto sociale e onori pubblici. [...] Questa tesi danneggia gravemente la stessa società civile, che non può essere né prospera né duratura quando non vi è posto per la religione, regolatrice suprema e sovrana maestra allorché si tratta dei diritti e dei doveri dell'uomo".”

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/28056412_2009396149090044_341160876879265579_n.png ?oh=734563283a3ac563d8d1dfd68e09ed29&oe=5B13D829




La Quaresima prima del Concilio? Ecco le regole. | Radio Spada (http://www.radiospada.org/2014/03/la-quaresima-prima-del-concilio-ecco-le-regole/)
“(...) GIORNI DI ASTINENZA E DI DIGIUNO: – Mercoledì delle Ceneri; – ogni Venerdì e Sabato di Quaresima; – il Mercoledì, il Venerdì e il Sabato delle Quattro Tempora; – le Vigilie di Natale (24 Dicembre), di Pentecoste, dell’Immacolata (7 dicembre), d’Ognissanti (31 Ottobre).
GIORNI DI SOLO DIGIUNO SENZA ASTINENZA: tutti gli altri giorni feriali di Quaresima (le Domeniche non c’è digiuno).(...)”






Dom Guéranger, L'anno liturgico - Domenica di Quinquagesima (http://www.unavoce-ve.it/pg-quinq-dom.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-quinq-dom.htm
“DOMENICA DI QUINQUAGESIMA.
La vocazione di Abramo.
L'argomento che presenta oggi la Chiesa da meditare è la vocazione di Abramo.
Scomparse le acque del diluvio, la terra cominciò di nuovo a riempirsi di uomini; ma insieme comparve la corruzione, e l'idolatria venne a colmare la misura dei disordini. Ora prevedendo il Signore nella sua divina sapienza, la defezione dei popoli, volle costituire una nazione che gli sarebbe stata particolarmente devota, e nella quale si sarebbero conservate le sacre verità destinate a diffondersi fra i Gentili. Questo nuovo popolo doveva cominciare da un solo uomo, padre e tipo dei credenti, Abramo. Pieno di fede e di obbedienza verso il Signore, egli era chiamato ad essere il padre dei figli di Dio, il capo di quella generazione spirituale, alla quale appartennero ed apparterranno fino alla fine dei tempi tutti gli eletti, sia dell'Antico Testamento che della Chiesa Cristiana.
Dobbiamo dunque conoscere Abramo, nostro capo e modello, la cui vita è tutta sintetizzata nella fedeltà a Dio, nell'osservanza dei suoi comandamenti e nel sacrificio e nella rinuncia ad ogni cosa in ossequio alla volontà di Dio; in queste virtù appunto si riconosce il vero carattere del cristiano. Siamo dunque molto diligenti ad attingere dalla vita di questo grande personaggio tutti gl'insegnamenti che contiene per noi.
Il testo del Genesi che qui citiamo, e che la Chiesa legge al Mattutino, formerà la base di tutto ciò che dobbiamo dire intorno a lui.

Dal libro del Genesi (Gen 12,1-9)
E il Signore disse ad Abramo: "Parti dalla tua terra, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, e vieni nel paese che io ti mostrerò. Io poi farò di te una grande nazione, ti benedirò e farò grande il tuo nome, e tu sarai una benedizione. Io benedirò chi ti benedice e maledirò chi ti maledice, e in te saranno benedette tutte le nazioni della terra". Partì dunque Abramo secondo l'ordine del Signore, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Haran. Egli prese con sé la sua moglie Sarai, e Lot figlio di suo fratello, e tutto quello che possedevano, e le persone che avevano acquistate in Haran, e partirono per andare nella terra di Canaan. E giunti colà, Abramo attraversò il paese fino al luogo di Sichem, fino alla valle famosa. Erano allora in quella terra i Cananei. Là il Signore apparve ad Abramo e gli disse: "Alla tua progenie io darò questa terra". Ed egli edificò in quel luogo un altare al Signore, che gli era apparso. E di lì, procedendo verso il monte ad oriente di Betel, vi tese la sua tenda, avendo Betel a occidente ed Ai ad oriente; e anche lì edificò un altare al Signore e ne invocò il nome.

Santità di Abramo.
Quale più viva immagine poteva darci del discepolo di Gesù Cristo questo Patriarca, così docile e generoso a seguire la voce di Dio? E con quale ammirazione non dobbiamo ripetere la parola dei santi Padri: "Oh, uomo veramente cristiano prima della venuta di Cristo! uomo evangelico prima del Vangelo! uomo apostolico prima degli apostoli!".
Il Signore lo chiama ed egli abbandona tutto, patria, famiglia, casa paterna, e s'incammina verso un ignoto paese. Gli basta che Dio lo conduca, e si sente sicuro, e non guarda indietro. Non hanno fatto così gli Apostoli? Ma guardate la ricompensa: Saranno in lui benedette tutte le nazioni della terra. Questo Caldeo, che porta nelle vene il sangue che salverà il mondo, doveva tuttavia morire prima di vedere sorgere il giorno, in cui un suo discendente avrebbe riscattato tutte le generazioni passate, presenti e future. Un giorno il Redentore aprirà il cielo, e i nostri progenitori, con Mosè, Noè e David, in una parola tutti i giusti, andranno a riposarsi nel seno di Abramo (Lc. 16, 22), immagine dell'eterna beatitudine. Così Dio onorò l'amore e la fedeltà di questa sua creatura.
La posterità spirituale di Abramo.
Al compiersi dei tempi il Figlio di Dio e di Abramo rivelò la potenza del Padre, che s'apprestava a far nascere una nuova generazione di figli di Abramo dalle pietre della gentilità. Siamo noi, cristiani, questa nuova generazione: ma siamo degni di tale padre? Ecco come ne parla l'Apostolo delle Genti: "Per la fede, colui ch'è chiamato Abramo ubbidì per andare alla terra che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andasse. Per la fede dimorò nella terra promessa, perché aspettava quella città ben fondata, della quale Dio è architetto e costruttore" (Ebr. 11, 8-10).
Se dunque siamo figli di Abramo, in questo tempo di Settuagesima dobbiamo considerarci dei viaggiatori sulla terra, desiderosi di vivere, nello spirito, in quell'unica nostra patria donde fummo esiliati, ma alla quale ci avvicineremo ogni giorno più, se, come Abramo, saremo fedeli a guadagnare le diverse tappe che il Signore c'indicherà. Egli vuole che usiamo di questo mondo come se non ne usassimo (1 Cor. 7, 31), perché non è quaggiù la nostra dimora permanente (Ebr. 13, 14); e dimenticare che la morte ci separerà da tutte le cose che passano, sarebbe la nostra più grande sventura.
La vita cristiana e il divertimento.
Come sono lontani dall'essere veri figli di Abramo quei cristiani, che oggi e nei due prossimi giorni, s'abbandonano all'intemperanza e ai divertimenti peccaminosi, col pretesto che sta per cominciare la santa Quaresima. L'ingenuità dei costumi dei nostri primi padri poteva più facilmente conciliare la gravità cristiana con gli addii ad una vita più dolce che la Quaresima stava per interrompere, alla stessa maniera che la gioia dei loro pasti testimoniava, nella solennità della Pasqua, la stretta osservanza delle prescrizioni della Chiesa. È sempre possibile conciliare le due cose. Ma spesso avviene che l'idea cristiana dell'austerità si imbatte con le seduzioni della natura corrotta, e così la prima intenzione d'una semplice familiare allegria finisce per svanire in un lontano ricordo. Che cosa, per esempio, possono avere in comune con le gioie permesse dalla Chiesa nelle case dei suoi figli, quelli che lasceranno passare l'intera Quaresima senza accostarsi ai Sacramenti? E quegli altri che si preoccuperanno di ricorrere alle dispense, per mettersi più o meno al coperto dalle imposizioni della Chiesa, come potranno preludere alla festa di Pasqua con tante festicciole, in periodo durante il quale il peso dei loro peccati, lungi dall'alleggerirsi, diventerà ancora più pesante?
Potessero queste illusioni avere minore influenza sulle anime, e potessero queste ritornare per quanto riguarda i legami della carne e del sangue, alla libertà dei Figli di Dio che sola può restituire all'uomo la sua prima dignità! I veri cristiani non devono mai dimenticare, che nel tempo quaresimale la Chiesa si priva perfino dei suoi canti di letizia spirituale, per farci intendere più sensibilmente la durezza del giogo che Babilonia fa pesare su di noi, e rinnovarci nello spirito cristiano tanto facile ad affievolirsi. Se doverose convenienze trascineranno, in questi giorni, i seguaci di Cristo nel vortice dei profani divertimenti, vi portino almeno un cuore retto e sempre preoccupato delle massime del Vangelo. Come fece santa Cecilia, quando risuoneranno nelle loro orecchie le note d'una musica mondana, cantino a Dio nei loro cuori dicendo "Custoditesi puri, o Signore, e che niente alteri la santità e la dignità della vostra abitazione in noi". Evitino soprattutto di autorizzare, partecipandovi, le danze, dove fa naufragio il pudore; esse saranno materia di più severo giudizio per quelli e quelle che le promuovono. Infine meditino le energiche considerazioni di san Francesco di Sales: "Mentre la folle ubriachezza dei divertimenti mondani sembrava aver cancellato ogni altro sentimento che non fosse quello di un piacere futile e troppo spesso pericoloso, innumerevoli anime continuavano ad espiare eternamente, nel fuoco dell'inferno, le colpe commesse in simili occasioni; in quelle stesse ore, servi e serve di Dio sacrificavano il sonno per andare a cantare le sue lodi ed implorare la sua misericordia sopra di voi; migliaia di vostri simili morivano d'angoscia e di tristezza nel loro misero giaciglio; Dio e i suoi Angeli vi guardavano attentamente dal cielo; e il tempo della vita passava, e la morte s'avvicinava a voi con un passo che non retrocede" (Introduzione alla Vita devota, III parte, c. 33).
L'adorazione delle Quarantore.
Per tutto questo giustamente conveniva, che i tre ultimi giorni ancora esenti dal rigore quaresimale, non passassero senza offrire un adeguato alimento al bisogno di emozioni che tormenta tante anime. E ci ha pensato con materno intuito la Chiesa, ma non secondo i desideri di frivoli passatempi e di vane soddisfazioni: ai suoi figlioli devoti essa prepara un diversivo potente, che è nello stesso tempo un mezzo per placare lo sdegno di Dio provocato da tali eccessi.
Durante questi tre giorni viene esposto sugli altari l'Agnello, che dall'alto del suo trono di misericordia riceve gli omaggi degli adoratori che lo riconoscono per loro re; accetta il pentimento di coloro che rimpiangono ai suoi piedi d'aver servito, in passato, un altro signore; si offre al Padre per gli altri peccatori che, non contenti di trascurare i suoi benefici, sembrano di aver deciso di oltraggiarlo in questi giorni più che in qualsiasi altro tempo dell'anno.
L'idea di offrire una riparazione alla divina Maestà per i peccati degli uomini, proprio nel momento che se ne commettono di più, e di opporre all'ira del divin Padre il proprio Figliolo, mediatore fra il cielo e la terra, fu ispirata fin dal XVI secolo al cardinale Gabriele Paleotti, Arcivescovo di Bologna, contemporaneo di san Carlo Borromeo ed emulo del suo zelo pastorale. Quest'ultimo adottò subito nella sua diocesi e provincia una pratica così salutare. Nel XVIII secolo, Prospero Lambertini, volle continuare le tradizioni del Paleotti, suo predecessore, ed esortò il popolo alla devozione al Ss. Sacramento nei tre giorni di Carnevale. Salito poi sulla cattedra di san Pietro col nome di Benedetto XIV, arricchì il tesoro delle indulgenze a favore dei fedeli che, durante tali giorni, avrebbero visitato Nostro Signore nel mistero del suo amore ed implorato il perdono dei peccati. Tale favore, prima limitato alle chiese dello Stato Romano, fu da Clemente XIII, nel 1765, esteso a tutto il mondo; e così la devozione comunemente chiamata delle Quarantore, divenne una delle più solenni manifestazioni della pietà cattolica.
Siamo dunque molto solleciti ad approfittarne. Allontaniamoci, come Abramo, dalle profane influenze che ci assediano e cerchiamo il Signore Dio Nostro: riposandoci un po' dalle libere dissipazioni del mondo, veniamo a meritare, ai piedi del Salvatore, la grazia di passare attraverso quelle che sono inevitabili senza attaccarvi il cuore.
I misteri di questo giorno.
Consideriamo ora gli altri misteri della Domenica di Quinquagesima. Il passo evangelico contiene la predizione del Signore agli Apostoli della Passione che doveva fra poco soffrire a Gerusalemme. Un tale solenne annuncio prelude ai dolori della Settimana Santa. Accogliamo questa parola nelle nostre anime con ogni tenerezza e riconoscenza, e decidiamoci a metterci a disposizione del Signore, come fece Abramo.
Gli antichi liturgisti segnalavano inoltre la guarigione del cieco di Gerico come simbolo dell'accecamento dei peccatori. Il cieco riacquistò la vista perché sentiva il suo male e desiderava guarire. La santa Chiesa vuole che sentiamo lo stesso desiderio e ci assicura che sarà esaudito.
M E S S A
La Stazione è nella Basilica Vaticana di S. Pietro.
Questa scelta pare risalire all'epoca in cui si leggeva ancora in questa domenica la narrazione della Legge data a Mosè, considerato dai primi cristiani di Roma il tipo di san Pietro. Avendo poi la Chiesa rimandata la lettura dell'Esodo nel periodo della Quaresima, e sostituendo quel racconto col mistero della vocazione di Abramo, la Stazione romana restò nella Basilica del Principe degli Apostoli, che fu pure figurato da Abramo nella qualità di Padre dei credenti.

EPISTOLA (1 Cor. 13, 1-13). - Fratelli: quand'io parlassi le lingue degli uomini e degli Angeli, se non ho la carità, sono come un bronzo che suona e un cembalo che squilla. E quando avessi la profezia, e conoscessi tutti i misteri ed ogni scienza, e quando avessi tutta la fede, fino a trasportare i monti, se non ho la carità, sono un niente. E quando distribuissi tutto il mio per nutrire i poveri e sacrificassi il mio corpo ad essere bruciato, se non ho la carità, nulla mi giova. La carità è paziente, è benefica; la carità, non è invidiosa, non è insolente, non si gonfia, non è ambiziosa, non cerca il proprio interesse, non s'irrita, non pensa male, non gode dell'ingiustizia, ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non verrà mai meno. Le profezie passeranno, cesseranno le lingue, la scienza avrà fine: perché imperfettamente conosciamo e imperfettamente profetiamo; e quando sarà venuta la perfezione ciò ch'è imperfetto dovrà sparire. Quando ero bambino parlavo da bambino, avevo gusti da bambino, pensavo da bambino; ma fatto uomo non ho smesso le cose che eran da bambino. Ora noi vediamo come in uno specchio in modo enigmatico; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco parzialmente, ma allora conoscerò come io sono conosciuto. Rimangono per ora tutte e tre: fede, speranza e carità, ma la più grande di queste tre virtù è la carità.

Elogio della carità.
Oggi la Chiesa ci fa leggere il magnifico elogio che fa san Paolo della carità, la virtù che insieme racchiude l'amor di Dio e del prossimo, ed è luce delle anime nostre. Se esse ne sono prive, vivono nelle tenebre, e tutte le loro opere sono impregnate di sterilità. Lo stesso potere dei miracoli non potrebbe garantire la salvezza a chi non ha la carità, senza di cui le opere apparentemente più eroiche potrebbero da se stesse costituire un'insidia.
Chiediamo al Signore questa luce; per quanto ci venga accordata anche quaggiù, ci è riservata senza misura nell'eternità. I giorni più splendenti che possiamo godere in questo mondo non sono che tenebre in paragone degli eterni splendori, dove, in presenza della realtà per sempre contemplata svanirà la fede; nell'istante che cominceremo a godere di quel possesso la speranza verrà a mancare del suo oggetto; solo regnerà l'amore; ed è questo il motivo della sua sovraeccellenza sulle altre due virtù teologali.
Ora, se il destino dell'uomo redento e illuminato da Gesù Cristo sta tutto qui, nel regno della carità, dobbiamo meravigliarci che egli debba lasciar tutto per seguire un tale Maestro? Purtroppo vi sono cristiani, battezzati in questa fede e in questa speranza, e che ricevettero le primizie di quest'amore, i quali s'ingolfano in questi giorni nei più grossolani disordini, anche se possono apparire raffinati e delicati. Si direbbe che abbiano fatto un patto con le tenebre tanto si sforzano d'oscurare l'ultimo raggio della luce divina che sta in loro.
La Carità, se regna in noi, ci deve rendere sensibili all'oltraggio che fanno a Dio questi nostri ciechi fratelli, e portarci nello stesso tempo a sollecitare si di loro la sua misericordia.

VANGELO (Lc. 18, 31-43). - In quel tempo: Gesù, presi in disparte i dodici, disse loro: Ecco noi ascendiamo a Gerusalemme e s'adempiranno tutte le cose predette dai Profeti riguardo al Figlio dell'uomo; egli sarà dato nelle mani dei gentili, sarà schernito e flagellato e coperto di sputi. E, dopo averlo flagellato, lo uccideranno; ma risorgerà il terzo giorno. E quelli nulla compresero di tutte quelle cose, ed il senso di esse era loro nascosto e non afferravano quanto veniva loro detto. Or avvenne che mentre egli s'avvicinava a Gerico, un cieco stava seduto lungo la strada a mendicare; e sentendo passare la folla, domandò che cosa fosse. Gli dissero che passava Gesù Nazareno. Allora egli gridò: Gesù, figlio di David, abbi pietà di me. E quelli che precedevano gli gridavano di tacere. Ma lui a gridar più forte che mai: Figlio di David abbi pietà di me. Allora Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato. E quando gli fu vicino, gli domandò: Che vuoi ch'io ti faccia? E quello: Signore, esclamò, che ci veda. E Gesù gli disse: Guarda, la tua fede ti ha salvato. E subito ci vide e gli andava dietro glorificando Dio. E tutto il popolo, visto il miracolo, lodò Dio.

Cecità e luce spirituale.
Abbiamo sentita la voce di Cristo annunciante la Passione, la stessa voce che sentirono gli Apostoli, i quali accolsero la confidenza del loro Maestro, ma senza comprendere nulla perché essendo ancora imbevuti dei pregiudizi del loro popolo contro le sofferenze del Messia, non potevano comprendere il vero senso della sua missione di Salvatore. Tuttavia non lo lasciano e continuano a seguirlo.
Adoriamo con amore la divina misericordia, che ci volle separare, come Abramo, da quel popolo abbandonato; seguiamo l'esempio del cieco di Gerico, alzando la voce al Signore, perché c'illumini sempre di più: Signore, fate che io veda; ecco la sua preghiera. Già ci concesse la sua luce: ma ci gioverà ben poco, se essa non risvegliasse in noi il desiderio di vederci sempre di più. Dio promise ad Abramo di mostrargli la terra a lui destinata: che si degni mostrare anche a noi la terra dei viventi. Soprattutto preghiamolo, secondo la bella espressione di sant'Agostino, che si mostri a noi affinché lo amiamo e di mostrare noi a noi stessi perché cessiamo d'amarci.

PREGHIAMO
Esaudisci con clemenza, o Signore, le nostre preghiere e, dopo averci sciolti dai lacci dei peccati, preservaci da ogni avversità.
da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. GRAZIANI, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 451-458.”




Guéranger, L'anno liturgico - 11 febbraio. Apparizione dell'Immacolata Vergine Maria (http://www.unavoce-ve.it/pg-11feb.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-11feb.htm
“11 FEBBRAIO APPARIZIONE DELL'IMMACOLATA VERGINE MARIA.
Il messaggio di Lourdes.
Nelle nubi comparirà il mio arco, ed io mi ricorderò del mio patto con voi (Gen 9,14-15). Nell'Ufficio dell'11 febbraio 1858 (giovedì di Sessagesima) le lezioni liturgiche ricordavano queste parole alla terra, quando il mondo apprese che in quello stesso giorno Maria era apparsa più bella del segno della speranza, che al tempo del diluvio fu la sua meravigliosa figura.
Era il tempo in cui si moltiplicavano per la Chiesa i sintomi forieri di un avvenire che oggi s'è fatto presente e che ben conosciamo. La vecchia umanità sembrava fosse sul punto di sommergere in un diluvio peggiore dell'antico.
IO SONO L'IMMACOLATA CONCEZIONE, dichiarò la Madre della divina grazia all'umile fanciulla scelta in quel momento a recare il suo messaggio ai custodi dell'arca della salvezza. Alle tenebre che salivano dall'abisso ella opponeva, come un faro, l'augusto privilegio che, tre anni prima, il supremo nocchiero aveva proclamato come dogma in sua gloria.
Infatti se, come afferma Giovanni il prediletto, è la nostra fede che possiede quaggiù le promesse della vittoria (1Gv 5,4); e, se la fede si alimenta di luce: qual dogma meglio di questo che racchiude e proclama tutti gli altri, li rischiara allo stesso tempo di sì soave splendore? Sul capo della trionfatrice temuta dall'inferno, esso è veramente la regale corona su cui, come nell'arca vincitrice delle tempeste, convergono i diversi splendori del cielo.
Tuttavia occorreva aprire gli occhi dei ciechi a queste bellezze, incoraggiare i cuori angosciati dalle audaci negazioni dell'inferno, rialzare dall'impotenza a formulare l'atto di fede tante intelligenze debilitate dall'educazione delle scuole moderne. Convocando le folte sul luogo benedetto della sua apparizione, l'Immacolata veniva incontro, con fortezza e soavità, alle anime deboli guarendo i corpi; sorridendo alla pubblicità e accettando ogni controllo, confermava, con l'autorità del miracolo permanente, la propria parola e la definizione fatta dal Vicario del Suo Figliolo.
Come il Salmista celebrava le opere di Dio che narrano in ogni lingua la gloria del creatore (Sal 18,2-5); come san Paolo tacciava d'insania, nonché d'empietà, chiunque non credeva alla loro testimonianza (Rm 1,18-32): altrettanto si può dire degli uomini del nostro tempo, che sono inescusabili, se non riconoscono dalle opere sue la SS. Vergine. Ella potrebbe moltiplicare i suoi benefici, aver compassione dei più gravi infermi: ma queste anime malate che, nel timore inconfessato di importune conclusioni, ricusano di vedere oltre; o lottando apertamente contro la verità, spingono al paradosso il proprio pensiero, avvolgono nelle tenebre i loro cuori, come dice l'Apostolo (Rm 1,21), e fanno temere che il senso depravato, il cui castigo portavano nella carne i pagani (ivi 28), abbia leso la loro ragione.
Appello alla penitenza.
"O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi!" È la preghiera che, dall'anno 1830, voi stessa c'insegnaste contro le minacce dell'avvenire. In seguito, nel 1846, i due pastorelli della Salette ci rammentavano le vostre esortazioni e le vostre lacrime. "Pregate per i poveri peccatori e per il mondo così sconvolto", ci ripete oggi da parte vostra la veggente della grotta di Massabielle : "Penitenza! penitenza! penitenza!".
Noi vogliamo obbedirvi, o Vergine benedetta, vogliamo combattere in noi e dovunque l'universale e unico nemico, il peccato, male supremo donde derivano tutti i mali. Lode all'Onnipotente, che si degnò preservarvi da ogni contaminazione e specialmente riabilitare in voi la nostra natura umiliata!
Lode a voi che, non avendo alcun debito, rimetteste i nostri con le materne lacrime e col sangue del Figlio! vostro, riconciliando la terra col cielo e schiacciando la testa al serpente (Gen 3,15)!
Preghiera ed espiazione! Non era questa, sin dai primi tempi, dai tempi degli Apostoli, in questi giorni di avvicinamento più o meno immediato alla Quaresima, l'insistente raccomandazione della Chiesa? O Madre nostra del Cielo, siate benedetta per essere venuta sì opportunamente ad armonizzare la vostra voce con quella della grande Madre della terra. Il mondo ormai rifiutava, non comprendeva più l'infallibile e indispensabile rimedio, offerto dalla misericordia e dalla giustizia di Dio alla sua miseria; sembrava aver dimenticato per sempre il monito: Se non fate penitenza perirete tutti (Lc 13,3-5).
La vostra pietà, o Maria, ci desta dal nostro torpore! Conoscendo la nostra debolezza, voi accompagnate con mille dolcezze il calice amaro, e per indurre l'uomo ad implorarvi i beni eterni, gli prodigate quelli del tempo. Noi non vorremo essere come quei fanciulli che ricevono volentieri le carezze materne e trascurano gl'insegnamenti e le correzioni che quelle carezze avevano lo scopo di fare accettare. D'ora innanzi sapremo, con voi e con Gesù, pregare e soffrire; durante la santa Quarantena, col vostro aiuto, ci convertiremo e faremo penitenza.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 808-810.”




Luca, Sursum Corda!

Holuxar
18-02-18, 23:04
18 FEBBRAIO 2018: SAN SIMEONE E SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS; PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA…



Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Prima di Quaresima (http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-dom1.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-dom1.htm
"Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Prima di Quaresima"
“PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA.”


Guéranger, L'anno liturgico - 18 febbraio. San Simeone, Vescovo e Martire (http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb.htm
"Guéranger, L'anno liturgico - 18 febbraio. San Simeone, Vescovo e Martire"
“SAN SIMEONE VESCOVO E MARTIRE.”

Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (18 febbraio) Santa Bernardetta Soubirous (http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm
"Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (18 febbraio) Santa Bernardetta Soubirous"
“LO STESSO GIORNO 18 FEBBRAIO
SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS”





Santa Messa domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) stamattina 18 FEBBRAIO 2018, PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA:


“I domenica di Quaresima (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=0eUkkthaSAA
I domenica di Quaresima (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=E-CgmbT_d-g
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815 (http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php)
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
Omelie IT - domusmarcellefebvre110815 (http://www.domusmarcellefebvre.it/omelie-it.php)
http://www.domusmarcellefebvre.it/seguire-la-s.messa.php”





I domenica di Quaresima - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/i-domenica-di-quaresima/)
http://www.sodalitium.biz/i-domenica-di-quaresima/
“18 febbraio 2018, I domenica di Quaresima.
O Dio, che ogni anno purifichi la tua Chiesa con l’osservanza quaresimale, concedi alla tua famiglia di rendere fruttuose con le buone opere quelle grazie che si sforza di ottenere con l’astinenza.”


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/012-180x300.jpg


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/012-180x300.jpg



http://www.sodalitium.biz/san-simeone/
“18 febbraio, San Simeone, Vescovo e Martire.
“A Gerusalemme il natale di san Simeone, Vescovo e Martire, che si dice sia stato figlio di Cleofa e parente del Salvatore secondo la carne. Ordinato Vescovo di Gerusalemme dopo san Giacomo, consanguineo del Signore, e nella persecuzione di Traiano straziato con molti supplizi, finì la vita col martirio, meravigliandosi tutti gli astanti e lo stesso giudice nel vedere come un vecchio di centoventi anni sopportasse con tanta fortezza e costanza il supplizio della croce”.”



http://www.centrostudifederici.org/tempo-di-quaresima/
"Tempo di Quaresima
Catechismo Maggiore di San Pio X – Della Quaresima
http://www.sodalitium.biz/della-quaresima/
Disciplina del digiuno e dell’astinenza"
http://www.sodalitium.biz/disciplina-del-digiuno-dellastinenza/






Ligue Saint Amédée (http://www.saintamedee.ch/)
http://www.saintamedee.ch/
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
“Premier Dimanche de Carême”


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/27972428_593628280969856_5978207767283708000_n.jpg ?oh=2857d079d6cf98e8f3ef0b76dc227718&oe=5B2450A7


Méditation pour le premier dimanche de Carême (http://le-petit-sacristain.blogspot.it/2016/02/meditation-pour-le-premier-dimanche-de-careme.html)


https://2.bp.blogspot.com/-mxbt-QlNlkA/VsBB6oWTX2I/AAAAAAAAAwg/iTmNTkxGjwQ/s1600/tentation-du-christ-au-desert.jpg


https://2.bp.blogspot.com/-mxbt-QlNlkA/VsBB6oWTX2I/AAAAAAAAAwg/iTmNTkxGjwQ/s1600/tentation-du-christ-au-desert.jpg



“Sermon du Père Joseph-Marie pour le Premier Dimanche de Carême.”


http://prieure2bethleem.org/predica/2015_02_22_fevrier.mp3
http://prieure2bethleem.org/predica/2016_02_14_fevrier.mp3


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/27867515_593630330969651_1524537608799448377_n.jpg ?oh=fef6b180022b7c8a39c1e380ba618882&oe=5B25532F



“18 Février : Saint Siméon, Evêque et Martyr († 106)”


“18 Février : Sainte Bernadette Soubirous, Voyante de Lourdes, Religieuse à Nevers († 1879)”









https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
“Carlo Di Pietro - Sursum Corda
Contenuti pubblicati sul numero 100 di SVRSVM CORDA® del 18 febbraio 2018:
- Comunicato numero 100. I razionalisti e la vita di Gesù (Terza parte);
- Sant’Onesimo, Vescovo e Martire;
- Preghiera ai Santi Faustino e Giovita, Martiri;
- Vita e detti dei Padri del deserto: Padre Eraclio;
- Preghiera per il Mercoledì delle Ceneri;
- Rinnovo tessera e nuove iscrizioni anno 2018;
- Gli anatemi del Concilio di Trento, numeri 125, 126 e 127;
- Preghiera ai Sette Santi Fondatori, Confessori;
- Sant’Alfonso: Il prezzo del tempo. Parte quinta;
- Leone XIII: Ogni forma politica è buona in se stessa;
Già leggibili sul sito:
- Teologia Politica 90. Teologia politica. Il “democristiano” distoglie dalla giusta battaglia politica;
- Racconti miracolosi n° 48. Il Card. Guglielmo Massaia miracolato da San Giuseppe.”
https://www.sursumcorda.cloud/


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“Preghiera al Santo del giorno.
In nómine Patris
et Fílii
et Spíritus Sancti.
Amen.
Eterno Padre, intendo onorare san Simeone, Vescovo e Martire, ordinato Vescovo di Gerusalémme dopo san Giacomo, consanguineo del Signore, e nella persecuzione di Traiano straziato con molti supplizi, finì la vita col martirio, meravigliandosi tutti gli astanti e lo stesso giudice nel vedere come un vecchio di centoventi anni sopportasse con tanta fortezza e costanza il supplìzio della croce. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima, per i meriti di questo santo Vescovo e Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Simeone, Vescovo e Martire, possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.
#sdgcdpr”


"Vergine benedetta ed immacolata, regina e madre nostra, rifugio e consolazione di tutti i miserabili, io prostrato avanti al vostro trono con tutta la mia famiglia vi eleggo per mia signora, madre ed avvocata presso Dio. Io con tutti i miei mi dedico per sempre alla vostra servitù; e vi prego, o Madre di Dio, di porci nel numero de' vostri servi, con prenderci tutti sotto la vostra protezione, soccorrendoci in vita e più nel tempo della nostra morte."


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"Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale (http://www.radiospada.org) e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com"
“18 FEBBRAIO 2018: PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA.”


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“18 FEBBRAIO 2018: SAN SIMEONE VESCOVO E MARTIRE.”


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Guéranger, L'anno liturgico - 18 febbraio. San Simeone, Vescovo e Martire (http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb.htm
“SAN SIMEONE VESCOVO E MARTIRE.
Congiunto e discepolo di Gesù.
Festeggiamo oggi un vegliardo di centoventi anni, un Vescovo, un Martire, Simeone, che fu Vescovo di Gerusalemme, successore dell'Apostolo san Giacomo in quella sede. Conobbe Cristo e fu suo discepolo; anzi, ne è anche parente secondo la carne, perché della stessa casa di David; figlio di Cleofa e di quella Maria, i cui legami l'avvicinarono tanto alla Madre di Dio da essere chiamata sua sorella. Quali titoli di gloria in questo venerabile Pontefice, che viene ad accrescere la schiera dei Martiri, il cui patrocinio incoraggia la Chiesa in questa parte dell'anno in cui ci troviamo! Un discepolo contemporaneo alla vita mortale di Cristo, un pastore che ripeté ai fedeli le lezioni che aveva apprese dalla stessa bocca del Salvatore, non doveva ritornare al suo Maestro che attraverso la via più gloriosa di tutte. Come Gesù, fu sospeso alla croce; e alla sua morte, avvenuta nel 106 o 107, ebbe termine il primo periodo della Storia Cristiana, quello che viene chiamato il Tempo Apostolico.
Onoriamo un uomo, nel quale si adunano tanti ricordi, e preghiamo che estenda su di noi la paternità di cui per tanto tempo si glorificarono i fedeli di Gerusalemme. Dall'eccelso radioso trono al quale salì per mezzo della Croce, rivolga a noi i suoi occhi e ci ottenga quelle grazie di conversione di cui han tanto bisogno le nostre anime.
VITA. - Alla sua memoria la santa Liturgia consacra questi brevi cenni: Simeone, figlio di Cleofa, fu consacrato vescovo immediatamente dopo san Giacomo. Sotto l'impero di Traiano fu accusato al cospetto di Attico, funzionario consolare, d'essere cristiano e parente di Cristo. A quell'epoca si andavano imprigionando tutti quelli che appartenevano alla stirpe di David. Dopo molti tormenti, Simeone subì il medesimo supplizio che aveva sofferto il Salvatore; e tutto il mondo si meravigliò che un uomo sfinito di vecchiaia (aveva allora 120 anni) sopportasse con tanto coraggio e fermezza i tormenti della croce.
Elogio e preghiera.
Accogli gli umili omaggi della cristianità, tu che sorpassi in grandezza ogni celebrità umana. Il tuo sangue è quello di Cristo; la dottrina, quella che ricevesti dalla sua bocca; la carità per i fedeli la accendesti nel suo stesso cuore; la tua morte è il rinnovamento della sua. Noi non abbiamo l'onore di poterci chiamare, al pari di te, fratelli del Signore; ma fa', o Simeone, che possiamo intendere quella sua stessa parola: "Chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, esso mi è fratello e sorella e madre" (Mt 12,50). Non ricevemmo direttamente come te, dalla bocca di Gesù, la dottrina di salvezza; ma la possediamo non meno integra, per mezzo di quella santa tradizione di cui tu fosti uno dei primi anelli. Fa' che siamo ad essa sempre docili e che siano perdonate le nostre trasgressioni. Per noi non è stata eretta una croce, perché vi fossimo inchiodati; ma questo mondo è seminato di tribolazioni che il Signore stesso ha denominate Croci, e dobbiamo sopportarle con costanza, se vogliamo aver parte con Gesù nella sua gloria. Prega, affinché ci mostriamo più fedeli, e non si ribelli il nostro cuore, e ripariamo le molte colpe che abbiamo commesse, quando abbiamo voluto sottrarci alla legge del Signore.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 813-814.”


Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (18 febbraio) Santa Bernardetta Soubirous (http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm
“LO STESSO GIORNO 18 FEBBRAIO
SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS
Nel tempo natalizio, una pastorella, Genoveffa, protettrice di Parigi, era posta fra i pastori di Betlemme accanto al presepio dell'Emmanuele. Subito dopo, la Liturgia ci mostrava il Signore nell'atto di inaugurare la sua vita pubblica e di eleggere come Apostoli del sud Regno e messaggeri della sua parola, non uomini potenti e ricchi, ma poveri ed ignoranti peccatori; " Dio infatti, dice san Paolo, elesse delle creature deboli, secondo il mondo, per confondere i forti ". La SS. Vergine ha le stesse preferenze.
Le apparizioni e il messaggio della Vergine.
Volendo confermare in una maniera miracolosa la definizione di Pio IX che la proclamò Immacolata nella sua Concezione, ella, in un secolo materialista profondamente infatuato di scienza, s'indirizzò ad una figlia di semplici mugnai, ignorante pastorella del paese di Bigorre, la quale non possedeva altra dottrina che quella del catechismo, e le disse : "Io sono l'Immacolata Concezione".
A questa fanciulla, ricca soltanto del "candore della sua anima squisita" (Pio XI, Omelia della Canonizzazione), volle affidare un messaggio: il messaggio della preghiera e della penitenza per i peccatori.
Dall'11 febbraio al 16 luglio 1858, Bernardetta Soubirous, allora quattordicenne, ebbe la ventura di contemplare per ben diciotto volte la beltà incomparabile della Regina del cielo. Tutto ciò che fu autorizzata a comunicare a noi delle sue ore di estasi, di preghiere e di dolci colloqui con Maria, è racchiuso press'a poco in queste due parole: Preghiera! Penitenza!
Il Signore venne sulla terra non tanto a moltiplicare i miracoli al suo passaggio, sebbene a chiamare gli uomini alla penitenza ed a riscattarli col suo sangue. La Madonna non apparve a Lourdes con l'unico disegno di far zampillare sotto le dita della sua confidente la sorgente che doveva sanare una folla di malati; apparve per ricordare al mondo il dovere della preghiera e quello della penitenza; e se vuole che si edifichi in suo onore una cappella e che vi si venga in pellegrinaggio, lo fa per far piovere con maggiore abbondanza sulle anime i benefici della Redenzione.
Vita di preghiera e di penitenza.
Più tardi, nel silenzio del chiostro, Bernardetta continuò la sua missione, più che con le parole, con la vita, fatta di continua preghiera, di sacrificio e d'un tenerissimo amore verso la SS. Vergine. "O Gesù e Maria, ella diceva, voglio che ogni mia consolazione in questo mondo consista nell'amarvi e soffrire pei peccatori. - Che io sia crocifissa vivente e trasformata in Gesù! Bisogna ch'io sia la vittima... Porterò la croce nel segreto del mio cuore con coraggio e generosità... La mia missione è di soffrire".
Umiliazioni, incomprensioni, infermità furono da lei abbracciate come i mezzi più efficaci per ottenere la conversione dei peccatori. La preghiera costante e fervente, le innumerevoli Ave che recitava, imploravano la medesima grazia: "Se non so niente, diceva nella sua umiltà, che almeno io possa recitare il mio rosario e amare il buon Dio con tutto il cuore"; e ancora: "La Santa Vergine ha raccomandato a tutti di pregare per i peccatori!".
Durante l'ultima Settimana Santa che passò sulla terra, unì la sua preghiera e le sue sofferenze a quelle del Salvatore del mondo, dicendo: "O Gesù, concedetemi, ve ne supplico, il pane della pazienza, per sopportare le pene che soffre il mio cuore. O Gesù, volete crocifiggermi? Fiat!" Suonarono le campane della Risurrezione... e il Mercoledì di Pasqua, nel pomeriggio, Bernardetta, poggiando le labbra sul Crocifisso, faceva l'ultima preghiera: "Mio Dio, vi amo con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le mie forze"; qualche istante dopo, l'ultimo saluto a Maria: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per me povera peccatrice, povera peccatrice... "; e così santa Bernardetta andò a terminare in cielo l'ultima sua Ave Maria...
VITA. - Bernardetta nacque a Lourdes il 7 gennaio 1844. Sin dall'infanzia rifulse per le sue eminenti qualità di semplicità e di pietà. Dall'11 febbraio al 16 luglio 1858 fu favorita dalle apparizioni della SS. Vergine Maria, che la esortò a recitare il rosario, a pregare e a far penitenza per i peccatori. Gli applausi delle folle non tolsero nulla alla sua semplicità. Nel 1866 entrò nelle Suore della Carità di Nevers, dove si mostrò perfetto modello di fedeltà religiosa, amante del nascondimento e d'una devozione ammirevole verso la santa Eucaristia, la Passione e l'Immacolata Concezione. Soffrì lunghe e crudeli infermità, e il 16 aprile 1879, all'età di trentacinque anni, rese l'anima innocente a Dio. Il suo corpo si conserva intatto a Nevers. Santa Bernardetta fu beatificata nel 1925 e canonizzata nel 1933 dal Papa Pio XI.
Preghiera.
Santa Bernardetta, quando, durante la tua vita mortale, alcuni visitatori ti cercavano con lo sguardo, si dicevano fra loro : "Guardate, è la più piccola". Ma sei oggi grandissima, e s'adempiono in te le parole del Vangelo : "Chi si umilia sarà innalzato". Come per la Vergine che ti apparve a Lourdes, il Signore considerò la tua umiltà e piccolezza, e tutte le generazioni ti proclameranno beata.
Nel momento in cui ti si decretavano gli onori della canonizzazione, 1'8 dicembre 1933, Pio XI invitava tutti i cristiani a "camminare sulle tue orme santissime, ad imitare la tua modestia ed umiltà, la tua fede e carità ardente". Fa' che anche noi amiamo "tutto ciò ch'è piccolo", che cerchiamo costantemente "il silenzio, l'oblio di sé, fatto di abnegazione e di obbedienza, che ci meriterà le compiacenze dell'Altissimo".
"Tu hai sempre risposto alle celesti ispirazioni con perfetta fedeltà: fa' che anche noi, grazie alla tua preghiera ed ai tuoi meriti, corrispondiamo di cuore alla grazia di Dio, il quale ci esorta ad uno stato più santo e perfetto. Se non ci sarà possibile emularti nell'innocenza della vita, ci sforzeremo almeno d'avere un uguale zelo per la penitenza, ciascuno secondo la propria condizione" (Omelia della Canonizzazione).
Finalmente, fa che amiamo la santa Vergine come tu l'amasti. La nostra gioia non consiste solamente nel salutare in te una grande Santa, ma anche nel sentire che il tuo trionfo è lo stesso trionfo dell'Immacolata. "Io fisserò in volto la santa Vergine finché potrò", così tu dicevi. Oh! potessimo anche noi mirarla coi nostri occhi e con tutta l'anima, come tu a Massabielle, e poi ai piedi dell'altare a Nevers. Non pretendiamo, è vero, d'essere onorati d'una apparizione; ma, leggendo il Vangelo, meditando ogni giorno con te i misteri del Rosario, conservando molto puri i nostri cuori, noi faremo sin da quaggiù conoscenza con la santa Vergine, e meriteremo di andare a contemplare la sua bellezza in cielo.
Come a Lourdes, la Madonna è stata sempre vicino a noi "calma e sorridente e ci guarda come una madre guarda il suo bambino". Prega, o S. Bernardetta, affinché non contristiamo il suo sguardo benevolo. "Ella fa segno d'avvicinarci...". Il suo gesto materno ci attira, ma dacci la mano e guidaci tu stessa all'Immacolata!
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 815-817.”



Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Prima di Quaresima (http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-dom1.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-dom1.htm
“PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA.
Solennità di questo giorno.
Questa Domenica, la prima della santa Quarantena, è anche una delle più solenni dell'anno. Il suo privilegio, esteso con le ultime decisioni di Roma alle altre Domeniche di Quaresima (Costituzione Divino afflatu), e che per molto tempo lo ha solo condiviso con la Domenica di Passione e delle Palme, è quello di non cedere il posto a nessuna festa, neppure a quella del Patrono, o del Santo Titolare della Chiesa, o della Dedicazione. Negli antichi calendari è chiamata Invocabit, dalla prima parola dell'Introito della Messa; mentre nel Medio Evo la chiamavano Domenica delle torce, in seguito ad un'usanza che non sempre né dovunque pare motivata alla stessa maniera; in certi luoghi, i giovani che s'erano lasciati andare troppo alle dissipazioni del carnevale, dovevano, in quella domenica, presentarsi in chiesa con una torcia in mano, per fare pubblica soddisfazione dei loro eccessi.
Oggi la Quaresima appare in tutta la sua solennità. I quattro giorni che la precedono furono aggiunti abbastanza tardivamente, per completare la quarantena del digiuno; e il Mercoledì delle Ceneri i fedeli non hanno l'obbligo d'udire la Messa. La santa Chiesa nei vedere oggi tutti i suoi figli riuniti, rivolge loro la parola nell'Ufficio del Mattutino, facendo proprio il linguaggio eloquente di san Leone Magno: "Figli carissimi, dice loro, prima d'annunciarvi il sacro e solenne digiuno della Quaresima, posso io cominciare meglio il mio discorso servendomi delle parole dell'Apostolo, nel quale parlava Gesù Cristo, e ripetendo ciò che ora avete sentito leggere: Ecco ora il tempo propizio, ecco ora il giorno della salute? Perché sebbene non esista tempo dell'anno che non sia ripieno dei benefici di Dio, e benché per grazia sua noi abbiamo sempre accesso al trono della sua misericordia, tuttavia dobbiamo in questo santo tempo applicarci con maggior zelo al nostro profitto spirituale, ed essere animati da nuova fiducia. Infatti la Quaresima, ricordandoci quel sacro giorno in cui fummo riscattati, c'invita a praticare tutti i doveri della pietà, affinché, mediante la purificazione dei nostri corpi e delle nostre anime, ci disponiamo a celebrare i misteri della Passione del Signore".
Il tempo propizio.
Un tale mistero meriterebbe da parte nostra un rispetto ed una devozione senza limiti, in modo da essere sempre davanti a Dio quali vorremo essere nella festa di Pasqua. Ma una tale costanza non è la virtù della maggior parte di noi; la debolezza della carne ci obbliga a moderare l'austerità del digiuno, e le diverse occupazioni di questa vita formano l'oggetto delle nostre sollecitudini. Di conseguenza i cuori devoti vanno soggetti ad essere ricoperti da un po' della polvere di questo mondo. Con grande nostro vantaggio fu dunque stabilita questa divina istituzione, la quale ci offre quaranta giorni per ricuperare la purezza delle nostre anime, riparando con la santità delle nostre opere ed i meriti dei nostri digiuni, le colpe degli altri tempi dell'anno.
Consigli apostolici.
"Nell'entrare, miei carissimi figli, in questi giorni pieni di misteri, santamente istituiti per la purificazione delle nostre anime e dei nostri corpi, procuriamo d'obbedire al precetto dell'Apostolo, liberandoci da tutto ciò che può macchiare la carne e lo spirito, affinché il digiu¬no, dominando la lotta che esiste fra le due parti di noi stessi, faccia sì che l'anima riacquisti la dignità del comando, pur essendo anch'essa sottomessa a Dio, e da lui governata. Non diamo occasione a nessuno di mormorare contro di noi, né esponiamoci al giusto disprezzo di coloro che vogliono trovare a ridire, perché gl'infedeli avrebbero ben motivo di condannarci, se per nostra colpa fornissimo alle loro empie lingue le armi contro la religione, e se la purezza della nostra vita non rispondesse alla santità del digiuno che abbiamo abbracciato. Non ci dobbiamo immaginare che tutta la perfezione del nostro digiuno consiste nell'astinenza dai cibi, perché sarebbe vano sottrarre al corpo una parte del suo nutrimento, se nello stesso tempo non allontanassimo l'anima dall'iniquità".
L'esempio di Gesù tentato da Satana.
Ogni Domenica di Quaresima ha per oggetto principale una lettura dei santi Vangeli, destinata ad esercitare i fedeli nei sentimenti che la santa Chiesa vuole loro infondere durante la giornata. Oggi essa ci fa meditare la tentazione di Gesù Cristo nel deserto. Niente meglio di questo importante racconto è più adatto ad illuminarci e fortificarci.
Riconosciamo di essere peccatori, e desideriamo espiare i nostri peccati. Ma come siamo caduti nel male? Il demonio ci ha tentati e noi non abbiamo respinta la tentazione; abbiamo ceduto alla suggestione dell'avversario, ed il male fu commesso. Tale è la storia del nostro passato, e uguale sarà nell'avvenire, se non approfittiamo della lezione che ci da oggi il Redentore.
L'Apostolo, spiegandoci la misericordia del divino consolatore degli uomini, insiste sulle tentazioni ch'egli si degnò patire. Una tale prova d'illimitata devozione non ci è affatto mancata; e noi oggi contempliamo l'adorabile pazienza del Santo dei Santi, il quale non disdegna che gli s'avvicini questo schifoso nemico d'ogni bene, affinché noi impariamo come dobbiamo trionfarne.
Satana guardava con preoccupazione alla santità incomparabile di Gesù: le meraviglie della sua nascita, i pastori chiamati dagli Angeli al presepio, i magi venuti dall'Oriente sotto la guida d'una stella, la protezione che sottrasse il Bambino al furore di Erode, la testimonianza resa da Giovanni Battista al nuovo profeta: tutto questo insieme di fatti contrastava in modo così strano con l'umiltà e l'oscurità dei primi trent'anni del Nazareno, che suscitò i timori del serpente infernale. Il mistero dell'Incarnazione s'era compiuto lontano dai suoi sguardi sacrileghi; e ignora che Maria è la Vergine che, come aveva preannunciato Isaia (7,14), doveva partorire l'Emmanuele. Ma sono giunti i tempi; l'ultima settimana di Daniele ha aperto la sua era; anche il mondo pagano attende dalla Giudea un liberatore. Satana sa tutto questo, e, nella sua ansietà, osa accostarsi a Gesù, sperando che nella conversazione con lui riesca a cogliere qualche indizio. È o non è il Figlio di Dio? Sta tutto qui il problema. Forse, chissà! potrà sorprenderlo in qualche debolezza; il fatto di saperlo un uomo come gli altri lo potrebbe rassicurare.
La condotta di Gesù.
Il nemico di Dio e degli uomini doveva però rimanere ben deluso nel suo intento; s'avvicina al Redentore, ma tutti i suoi sforzi dovevano tornare a sua confusione. Con la semplicità e la maestà del giusto, Gesù respinge ogni attacco di Satana, senza svelare la sua origine celeste. Così l'angelo perverso si ritira, senza aver potuto scoprire altra cosa in Gesù se non ch'era un profeta fedele al Signore. Ma si accecherà sempre più nel suo orgoglio, quando fra poco vedrà i disprezzi, le calunnie, le persecuzioni accumularsi sul capo del Figlio dell'uomo, e gli sembreranno così facili i tentativi di farlo cadere. Ma nel momento che Gesù, saziato d'obbrobri e di patimenti, espierà sulla Croce, s'accorgerà finalmente che la sua vittima non è un uomo, ma un Dio, e che tutti i furori congiurati contro il Giusto non erano serviti ad altro che a palesare l'ultimo sforzo della misericordia che salva il genere umano, e della giustizia, che atterra per sempre la potenza dell'inferno.
Questo era il disegno della divina Provvidenza, nel permettere che lo spirito del male osasse contaminare con la sua presenza il ritiro dell'Uomo-Dio, indirizzargli la sua parola e mettere sopra di lui le sue empie mani. Ma studiamo le circostanze della triplice tentazione subita da Gesù per istruirci ed incoraggiarci.
I nostri tre nemici.
Noi abbiamo tre sorta di nemici da combattere, e l'anima nostra è vulnerabile da tre parti; infatti: "Tutto ciò ch'è nel mondo è concupiscenza della carne, concupiscenza degli occhi e superbia della vita" (1Gv 2,16). Per la concupiscenza della carne dobbiamo intendere l'amore dei sensi avido dei godimenti della carne; se esso non è frenato, trascina l'anima ai piaceri illeciti. La concupiscenza degli occhi significa l'amore dei beni di questo mondo, delle ricchezze e della fortuna; le quali cose brillano dinanzi ai nostri sguardi prima di sedurci il cuore. Finalmente la superbia della vita è la confidenza in noi stessi, che genera la vanagloria e la presunzione, e ci fa dimenticare che abbiamo ricevuto da Dio la vita e i doni che si degnò spargere sopra di noi.
Ora, tutti i nostri peccati scaturiscono da una di queste tre fonti, e le tentazioni mirano a farci accettare, o la concupiscenza della carne, o la concupiscenza degli occhi, o la superbia della vita. Il Salvatore, nostro modello in ogni cosa, volle sottoporsi a tutte e tre le prove.
Le tre tentazioni.
Satana lo tenta prima nella carne, insinuandogli il pensiero che avrebbe adoperato il suo potere soprannaturale per saziare immediatamente la fame che lo stimola. Di' che queste pietre diventino pani: tale è il suggerimento del demonio al Figlio di Dio. Esso vuol vedere se la premura di Gesù nel soddisfare al bisogno del suo corpo non lo denoterà per un uomo debole e soggetto alla intemperanza. Quando invece viene a noi, tristi eredi della concupiscenza di Adamo, le sue suggestioni si spingono ancora oltre: aspira a macchiarci l'anima per mezzo del corpo. Ma la suprema santità del Verbo incarnato non poteva permettere che Satana ardisse di fare una simile prova del suo potere sopra di lui, alla stessa maniera che tenta l'uomo nei suoi sensi. In questo, dunque, il Figlio di Dio ci dà una lezione di temperanza; e sappiamo che per noi la temperanza è la madre della purità, e che l'intemperanza solleva la ribellione dei sensi.
La seconda tentazione è di superbia. Gettati sotto, e gli Angeli ti sosterranno. Qui il nemico vuoi vedere se i favori del cielo hanno generato nell'anima di Gesù quell'alterigia e quella ingrata presunzione, che inducono la creatura ad attribuire a sé i doni di Dio e a dimenticare il proprio benefattore, per mettersi a regnare al suo posto. L'Angelo ribelle è deluso ancora una volta, e l'umiltà del Redentore spaventa la sua superbia.
Fa allora un ultimo tentativo. Forse, pensa, colui che s'è mostrato così temperante ed umile, sarà sedotto dall'ambizione della ricchezza. "Guarda lo splendore e la gloria di tutti i regni della terra: io te li posso dare, purché mi adori. Gesù respinge sdegnato la meschina offerta, e caccia via da sé il seduttore maledetto, il principe del mondo, insegnandoci con tale esempio a disprezzare le ricchezze della terra ogni volta che, per conservale od acquistarle, dovessimo violare la legge di Dio e rendere un omaggio a Satana.
Le vittorie e l'esempio di Cristo.
Ora, in che modo il Redentore, nostro divino capo, respinge la tentazione? Ascolta forse i discorsi del suo nemico? Gli lascia il tempo di far brillare davanti agli occhi tutto il suo prestigio? È così che troppo spesso abbiamo fatto noi, e siamo stati vinti. Gesù oppone semplicemente al nemico lo scudo dell'inflessibile Legge di Dio:
Sta scritto: - gli risponde - Non di solo pane vive l'uomo. Sta scrìtto: Non tenterai il Signore Dio tuo. Sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a lui solo. Seguiamo d'ora innanzi questa grande lezione. Eva si perdette, e con essa il genere umano, per aver intavolato conversazione col serpente. Chi procura la tentazione vi soccomberà. In questi santi giorni il cuore è più guardingo, le occasioni sono allontanate e le abitudini interrotte; purificate dal digiuno, dalla preghiera e dall'elemosina, le anime nostre risusciteranno con Gesù Cristo; ma conserveranno questa nuova vita? Tutto dipenderà dalla nostra condotta nelle tentazioni. Fin dall'inizio della santa Quarantena la Chiesa, mettendo sotto ai nostri occhi la narrazione del santo Vangelo, vuole al precetto aggiungere l'esempio. Se saremo vigili e fedeli, la lezione ci porterà i suoi frutti; e quando avremo raggiunta la Pasqua, la vigilanza, la diffidenza di noi stessi e la preghiera, col divino aiuto che non manca mai, ci assicureranno le perseveranza.
La Chiesa greca oggi celebra una delle sue più grandi solennità. Chiamano tale festa Ortodossia, ed ha lo scopo d'onorare la restaurazione delle sante Immagini a Costantinopoli e nell'impero d'Oriente, nell'842, quando l'imperatrice Teodora, col concorso del santo Patriarca Metodio, pose fine alla persecuzione degl'iconoclasti e fece rimettere in tutte le chiese le sante Immagini, che il furore degli eretici aveva fatto scomparire.
MESSA
La Stazione è, a Roma, nella Basilica di S. Giovanni Laterano. Era giusto che una Domenica così solenne fosse celebrata nella Chiesa Madre e Matrice di tutte le Chiese, non solo della santa città, ma di tutto il mondo. Li, il Giovedì Santo, si riconciliavano i pubblici Penitenti; lì pure, nella notte di Pasqua, i Catecumeni ricevevano il santo Battesimo nel Battistero di Costantino. Nessun'altra Basilica era più adatta alla riunione dei fedeli, in questo giorno in cui tante volte venne promulgato, dalla voce dei Papi, il digiuno quaresimale.
EPISTOLA (2Cor 6, 1-10). - Fratelli: vi esortiamo a non ricevere invano la grazia di Dio. Egli infatti dice: T'ho esaudito nel tempo propizio, e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il tempo propizio, ecco ora il giorno della salute. Non diamo motivo di scandalo a nessuno, affinché non sia vituperato il nostro ministero, ma diportiamoci in ogni cosa come ministri di Dio, con molta pazienza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angustie. Sotto le battiture, nelle prigionie, nelle sedizioni, nelle fatiche, nelle vigilie, nei digiuni, con purezza, con scienza, con longanimità, con soavità, con Spirito Santo, con carità non simulata, con la parola della verità, con la virtù di Dio, con le armi della giustizia a destra e a sinistra; in mezzo alla gloria e all'ignominia, alla cattiva e alla buona fama; siam trattati come seduttori e siamo veraci; come ignoti, e siamo ben conosciuti; come moribondi, ed ecco viviamo; siamo castigati, e non uccisi; tristi e sempre allegri; poveri, e ne arricchiamo tanti; possessori di niente, e possediamo ogni cosa.
La vita dell'uomo è una milizia.
Questo passo dell'Apostolo ci mostra la vita cristiana sotto un aspetto ben differente da come suole vederla la nostra debolezza. Per trascurarne l'importanza, noi saremmo facilmente portati a pensare che tali consigli s'addicevano ai primi tempi della Chiesa, quando i fedeli, esposti a continue persecuzioni ed alla morte, avevano bisogno d'un grado eccezionale di rinuncia e d'eroismo. Ma sarebbe una grande illusione, credere che siano finite tutte le battaglie del cristiano. Esiste sempre la lotta contro i demoni e il mondo, contro il sangue e la carne; per questo la Chiesa ci manda nel deserto con Gesù Cristo, per ivi imparare a combattere. Lì comprenderemo che la vita dell'uomo sulla terra è una milizia (Gb 7,1), e se non lottiamo sempre e coraggiosamente, questa vita che vorremmo passare nel riposo finirà con la nostra disfatta. Appunto per farci evitare tale sventura, la Chiesa ci dice oggi per bocca dell'Apostolo: Ecco ora il tempo propizio, ecco ora il giorno della salute. Perciò, comportiamoci in ogni cosa come servi del Signore e resistiamo con fermezza fino alla fine di questo tempo. Dio veglia sopra di noi, come vegliò sul suo Figliolo nel deserto.
VANGELO (Mt 4, 1-11). - In quel tempo: Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, finalmente ebbe fame. E il tentatore, accostandosi disse: Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pani. Ma Gesù rispose: Sta scritto: Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio. Allora il diavolo lo trasportò nella città santa e avendolo posto sul pinnacolo del tempio gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, gettati di sotto, poiché sta scritto che agli Angeli suoi ha commessa la cura di te; ed essi ti sosterranno, affinché il tuo piede non inciampi in qualche pietra. E Gesù a lui: Sta anche scritto: Non tentare il Signore Dio tuo. Di nuovo il diavolo lo menò sopra un monte altissimo e, mostrandogli tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, gli disse: Tutto questo io ti darò, se prostrandoti, mi adorerai. Allora Gesù rispose: Va' via Satana, che sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a lui solo. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco gli Angeli vennero a servirlo.
Compassione verso Gesù.
Ammiriamo l'ineffabile bontà del Figlio di Dio, che, non contento d'espiare tutti i nostri peccati con la croce, si degnò imporsi un digiuno di quaranta giorni e di quaranta notti per incoraggiarci alla penitenza. Egli non permise che la giustizia del Padre suo esigesse da noi un sacrificio, ch'egli per primo non avesse offerto con la sua persona, e in circostanze mille volte più rigorose di quelle che si possono riscontrare in noi. Che sono mai le nostre opere di penitenza, spesso anche così contese alla giustizia di Dio dalla nostra viltà, se le paragoniamo al rigore del digiuno di Gesù sul monte? Cercheremo ancora di dispensarci dalle leggere penitenze, di cui il Signore si degna accontentarsi, e che sono così lontane da ciò che abbiamo meritato con le nostre colpe? Invece di lamentarci di un piccolo incomodo e della stanchezza di qualche giorno, compatiamo piuttosto il tormento della fame che prova l'innocente Redentore per quaranta lunghi giorni e quaranta lunghe notti nel deserto.
Confidenza nella tentazione.
La sua preghiera, l'abnegazione per noi, il pensiero della giustizia del Padre suo lo sostengono nella debolezza; ma, allo spirare della quarantena, la natura umana è ridotta agli estremi. È allora che l'assale la tentazione; ma ne trionfa con una calma ed una fermezza che ci devono servire d'esempio. Quale audacia in Satana, osare avvicinarsi al giusto per eccellenza ! Ma anche che pazienza in Gesù che si lascia mettere le mani addosso e trasportare nell'aria, da un luogo all'altro, dal mostro dell'abisso!
L'anima cristiana è frequentemente esposta a crudeli insulti da parte del suo nemico, fino ad essere tentata, qualche volta, di lagnarsi con Dio per l'umiliazione che soffre. Pensi allora a Gesù, al Santo dei Santi, al Figlio di Dio e al vincitore dell'inferno dato, per cosi dire, in balìa dello spirito del male; da lui Satana avrà una vergognosa sconfitta. Così anche l'anima cristiana, se resisterà con tutta la sua energia alla forza della tentazione, diventerà l'oggetto delle più tenere compiacenze di Dio, a eterna infamia e castigo di Satana.
Uniamoci agli Angeli fedeli che, dopo l'allontanamento del principe delle tenebre, accorrono a ristorare le forze esauste del Redentore, offrendogli da mangiare.
Che compassione essi sentono della sua divina stanchezza! Come s'affrettano a riparare, con le loro adorazioni, l'orribile oltraggio di cui s'è fatto reo Satana verso il sovrano Padrone di tutte le cose! E come ammirano la carità di un Dio che, per amore degli uomini, sembra aver dimenticato la sua dignità, e non pensa che alle sventure ed alle necessità dei figli di Adamo!
PREGHIAMO
O Dio, che ogni anno purifichi la tua Chiesa con l'osservanza quaresimale, concedi alla tua famiglia di rendere fruttuose con le buone opere quelle grazie che si sforza di ottenere con l'astinenza.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, pp. 506-513.”




Luca, Sursum Corda!

Holuxar
16-04-18, 19:39
16 APRILE 2018: Lunedì della III settimana dopo Pasqua; Santa Bernadette Soubirous, Vergine (Lourdes, 7 gennaio 1844 – Nevers, 16 aprile 1879)…




Santa Bernadetta Soubirous - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/santa-bernadetta-soubirous/)
http://www.sodalitium.biz/santa-bernadetta-soubirous/
«16 aprile, Santa Bernadetta Soubirous, Vergine (Lourdes, 7 gennaio 1844 – Nevers, 16 aprile 1879).
“A Nevers, in Frància, santa Maria Bernarda Soubirous, Vergine, della Congregazione delle Sorelle della Carità e dell’istruzione cristiana, favorita, ancor giovanetta, a Lourdes, da ripetute apparizioni dell’immacolata Madre di Dio Maria, dal Papa Pio undecimo ascritta tra le sante Vergini”.
O santa Bernadette, che semplice e pura bambina, hai per diciotto volte contemplato, a Lourdes la bellezza dell’Immacolata e ne hai ricevuto le confidenze e che hai volto in seguito nasconderti nel convento di Nevers e lì ti sei consumata come un’ostia per i peccatori, ottienici questo spirito di purezza, di semplicità e mortificazione che condurrà anche noi alla visione di Dio e di Maria in Cielo. Così sia.»
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Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/)
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«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
16 avril : Sainte Bernadette Soubirous Voyante de Lourdes, et Religieuse à Nevers (? 1879) :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/16-avril-sainte-bernadette-soubirous)
“16 avril : Sainte Bernadette Soubirous Voyante de Lourdes, et Religieuse à Nevers († 1879).”
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Carlo Di Pietro - Sursum Corda
«16 aprile, Santa Bernadetta Soubirous, Vergine (Lourdes, 7 gennaio 1844 – Nevers, 16 aprile 1879).
“A Nevers, in Francia, santa Maria Bernarda Soubirous, Vergine, della Congregazione delle Sorelle della Carità e dell’istruzione cristiana, favorita, ancor giovanetta, a Lourdes, da ripetute apparizioni dell’immacolata Madre di Dio Maria, dal Papa Pio undecimo ascritta tra le sante Vergini”.
+ O santa Bernadette, che semplice e pura bambina, hai per diciotto volte contemplato, a Lourdes la bellezza dell’Immacolata e ne hai ricevuto le confidenze e che hai voluto in seguito nasconderti nel convento di Nevers e lì ti sei consumata come un’ostia per i peccatori, ottienici questo spirito di purezza, di semplicità e mortificazione che condurrà anche noi alla visione di Dio e di Maria in Cielo. Così sia +»
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16 Aprile - Santa Bernadette Soubirous (http://www.preghiereperlafamiglia.it/santa-bernadette-soubirous.htm)






Siria 1957: False Flag e la storia che si ripete - Centro Studi Giuseppe Federici (http://www.centrostudifederici.org/siria-1957-false-flag-la-storia-si-ripete/)
"Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza.
Comunicato n. 38/18 del 16 aprile 2018, Santa Bernadetta."







Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale (http://www.radiospada.org)
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“16 aprile 2018: Lunedì della III settimana dopo Pasqua.”


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https://www.radiospada.org/2018/04/vita-est-militia-cardinal-bertrando-del-poggetto/
“Nota di Radio Spada; continua oggi, nel lunedì della terza settimana dopo Pasqua, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”



“L'omaggio di Radio Spada a Santa Bernadetta Soubirous (16 aprile).”


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Due preziosi libri cattolici, seri e documentati, sulle apparizioni Mariane a Lourdes ed altrove:



J. Danemarie, Storia del culto della Madonna, Edizioni Paoline, Catania 1958.
https://www.picclickimg.com/d/w1600/pict/281934691233_/STORIA-DEL-CULTO-DELLA-MADONNA-Danemarie-Paoline-Enciclopedia.jpg


https://www.picclickimg.com/d/w1600/pict/281934691233_/STORIA-DEL-CULTO-DELLA-MADONNA-Danemarie-Paoline-Enciclopedia.jpg



Giuseppe Foschiani, Le meraviglie di Lourdes, Libreria Editrice G. Gallia, Vicenza 1930.
https://www.picclickimg.com/d/w1600/pict/263331995064_/Foschiani-LE-MERAVIGLIE-DI-LOURDES-Galla-1930.jpg


https://www.picclickimg.com/d/w1600/pict/263331995064_/Foschiani-LE-MERAVIGLIE-DI-LOURDES-Galla-1930.jpg







Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (18 febbraio) Santa Bernardetta Soubirous (http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm
"Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (18 febbraio) Santa Bernardetta Soubirous"
“18 FEBBRAIO SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS”





Santa Bernardetta Soubirous (http://www.santiebeati.it/dettaglio/31950)
http://www.santiebeati.it/dettaglio/31950
“Santa Bernardetta Soubirous Vergine 16 aprile Lourdes, 7 gennaio 1844 - Nevers, 16 aprile 1879.
Quando, l'11 febbraio del 1858, la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi, questa aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844. A lei, povera e analfabeta, ma dedita con il cuore al Rosario, appare più volte la «Signora». Nell'apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: «Io sono l'Immacolata Concezione». Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo Bernadette non poteva saperlo. La lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, dopo un'accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous decide di rifugiarsi dalla fama a Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. Ci rimarrà 13 anni. Costretta a letto da asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio, all'età di 35 anni, Bernadette si spegne il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua. (Avvenire)
Patronato: Pastori
Etimologia: Bernardetta = ardita come orso, dal tedesco
Emblema: Giglio
Martirologio Romano: A Nevers sempre in Francia, santa Maria Bernarda Soubirous, vergine, che, nata nella cittadina di Lourdes da famiglia poverissima, ancora fanciulla sperimentò la presenza della beata Maria Vergine Immacolata e, in seguito, preso l’abito religioso, condusse una vita di umiltà e nascondimento.”




16 Aprile - Santa Bernadette Soubirous (http://www.preghiereperlafamiglia.it/santa-bernadette-soubirous.htm)
http://www.preghiereperlafamiglia.it/santa-bernadette-soubirous.htm




Luca, Sursum Corda!

Holuxar
19-02-19, 01:23
18 FEBBRAIO 2019: SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS; SAN SIMEONE, VESCOVO E MARTIRE...



«18 FEBBRAIO SAN SIMEONE VESCOVO E MARTIRE»
Guéranger, L'anno liturgico - 18 febbraio. San Simeone, Vescovo e Martire (http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb.htm

«LO STESSO GIORNO 18 FEBBRAIO SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS»
Guéranger, L'anno liturgico - Lo stesso giorno (18 febbraio) Santa Bernardetta Soubirous (http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-18feb-2.htm





San Simeone di Gerusalemme (http://www.santiebeati.it/dettaglio/41450)
http://santiebeati.it/immagini/Original/41450/41450B.JPG


https://forum.termometropolitico.it/557513-18-febbraio-27-aprile-s-simeone-di-gerusalemme-vescovo-e-martire.html





San Simeone - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/san-simeone/)
http://www.sodalitium.biz/san-simeone/
«18 febbraio, San Simeone, Vescovo e Martire.
“A Gerusalemme il natale di san Simeone, Vescovo e Martire, che si dice sia stato figlio di Cleofa e parente del Salvatore secondo la carne. Ordinato Vescovo di Gerusalemme dopo san Giacomo, consanguineo del Signore, e nella persecuzione di Traiano straziato con molti supplizi, finì la vita col martirio, meravigliandosi tutti gli astanti e lo stesso giudice nel vedere come un vecchio di centoventi anni sopportasse con tanta fortezza e costanza il supplizio della croce”.»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/simeone-223x300.png


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/simeone-223x300.png



"Sante Messe - Sodalitium."
Sante Messe - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/sante-messe/)
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

"S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium."
S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/)
http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

“Sodalitium - IMBC.”
https://www.youtube.com/user/sodalitium

“Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

Oratorio Sant'Ambrogio ? Milano ? Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11) (http://www.oratoriosantambrogiombc.it/)
http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
“Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
http://www.domusmarcellefebvre.it/
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
Domenica Septuagesima (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=eW58hW30T5Y
V domenica d. Epifania (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=adVRJ95yZLk
V domenica d. Epifania - (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=oJR8QmeMXOs
IV dom. dopo l'Epifania (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=tmgotU8TwQw
IV domenica dopo Epifania (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=BBMsKuQKlgQ
Purificazione della S. Vergine Maria (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=rS2tdVj3e_A
III dom. dopo l'Epifania
https://www.youtube.com/watch?v=vqLfMJ2qKmo
III domenica dopo l'Epifania - (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=zHEiqmjKQNk
II domenica dopo l'Epifania - (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=MtQwadP5PVs
Sacra Famiglia (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=M83o5Eohbdc
Epifania di N S G C - (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=fUnwOAcw1Vs
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».







https://www.facebook.com/catholictradition2016/
«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/52518083_1730766233691358_3214696580544200704_n.jp g?_nc_cat=105&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=0edc156c3abb4d4f8cc50ec4bee1be7a&oe=5CF29B0B


https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/52518083_1730766233691358_3214696580544200704_n.jp g?_nc_cat=105&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=0edc156c3abb4d4f8cc50ec4bee1be7a&oe=5CF29B0B





https://stateettenetetraditiones.blogspot.com/2019/02/san-simeone-vescovo-e-martire.html?m=1
«lunedì 18 febbraio 2019
18 FEBBRAIO 2019: SAN SIMEONE VESCOVO E MARTIRE
San Simeone, Vescovo e Martire
Semplice.
Paramenti rossi.
Le testimonianze su San Simeone sono limitate alle citazioni tramandate dagli storici Egesippo (uno dei primissimi scrittori cristiani, forse palestinese, giunto a Roma verso la metà del II secolo) ed Eusebio di Cesarea nella sua Historia Ecclesiatica (III, 11).
Simeone, discendente di Davide, figlio di Cleofa e cugino germano del Signore, figura tra i testimoni che videro il Cristo risorto. Dopo il martirio di San Giacomo il Minore, consanguineo del Signore e primo vescovo della Chiesa di Gerusalemme, Simeone fu eletto vescovo dagli ultimi Apostoli ancora in vita per succedergli in quella Chiesa. Con ogni probabilità, egli stesso diresse la partenza dei cristiani di Gerusalemme e il loro ritiro a Pella di Perea, oltre il fiume Giordano, al tempo della distruzione della città santa di Gerusalemme.
Sotto l'imperatore Traiano, Simeone fu denunciato presso il console Claudio Attico, governatore della Giudea, non solamente in quanto cristiano, ma pure in quanto discendente della stirpe di Davide e parente di Cristo. A quel tempo infatti si imprigionavano quanti erano della stipe regale di Davide. Quindi, il santo vegliardo avendo affermato la sua fede con fermezza, fu straziato lungamente con molti supplizi per due giorni e, infine, fu condannato allo stesso genere di supplizio subito dal Signore. Si meravigliarono tutti gli astanti e lo stesso giudice nel vedere come un uomo consunto dagli anni - aveva infatti centoventi anni - sopportasse con tanta fortezza e costanza i crudeli dolori della croce. Ricevette infine la corona di vita, che Dio prepara a coloro che lo amano (Epistola), a Gerusalemme, intorno all'anno 107. Simeone governò la Chiesa di Gerusalemme per quarantatré anni.
Come San Simeone, siamo sempre uniti a Nostro Signore Gesù Cristo, abbandonando in questo tempo di penitenza i nostri peccati.
La Santa Chiesa paragona il Pontefice, che celebriamo, al levita Finees che si mostrò pieno di zelo per la difesa della Legge di Dio. Il versetto loda la pia sollecitudine del re Davide per edificare il tempio.»
“Martirio di San Simeone di Gerusalemme, Menologion di Basilio II, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, fine X-inizi XI sec.”
https://1.bp.blogspot.com/-NQxEcakxlvM/XGmcucHwIjI/AAAAAAAAApU/tGeCTWwo-9M2Z0onvjxl3iivARJCXltZgCLcBGAs/s1600/San%2BSimeone.jpg


https://stateettenetetraditiones.blogspot.com/2019/02/santa-maria-bernarda-soubirous-vergine.html
« lunedì 18 febbraio 2019
Santa Maria Bernarda Soubirous, Vergine
Doppio maggiore.
Paramenti bianchi.
Santa Maria Bernarda Soubirous, al secolo Bernadette, figlia maggiore di una famiglia numerosa di Lourdes, nacque nel borgo pirenaico di Lourdes, al Molino di Boly, il 7 gennaio 1844. I suoi genitori, François Soubirous e Louise Castérot, la battezzarono due giorni più tardi, il 9 gennaio, primo anniversario del loro matrimonio, nella chiesa parrocchiale di San Pietro.
Santa Maria Bernarda Soubirous, al secolo Bernadette.
La santa fanciulla aveva quattordici anni, quando, l'11 febbraio 1858, andata a raccogliere un po' di legna secca nei pressi della grotta di Massabielle, vide apparire una “Signora” nell'insenatura della roccia, sopra una rosa canina. La “Signora” appariva di aspetto giovane e benevolo, ricoperta di una veste e di un velo bianchi come la neve, e cinta di una fascia celeste; una rosa d'oro ne adornava i piedi nudi. La “Signora” che doveva, il 25 marzo 1858, rivelare il suo nome, l'Immacolata Concezione, apparve diciotto volte a Bernadette, dall'11 febbraio al 16 luglio 1858, la qual cosa fu per la povera e pia fanciulla occasione di ogni genere di umiliazioni e di maltrattamenti.
Dopo queste apparizioni, mantenendo intatta la santa umiltà, Bernadette sentì il desiderio di entrare nell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo. Turbata dall'interesse che stava richiamando su di sé, la fanciulla si trasferì presso la scuola-convitto di Lourdes tenuta dalle Sorelle della Carità di Nevers, dove imparò a leggere e scrivere. Dal 1860 al 1866, quasi sempre malata, ella rimase a Lourdes come ospite presso le Sorelle dell'Ospizio. Nel luglio 1866, dopo aver dato l'addio in lacrime alla Grotta, Bernadette entrò come postulante nella Congregazione delle Sorelle della Carità e dell'Istruzione cristiana, a Nevers, con lo scopo ben fermo di vivere una vita nascosta e di svanire da questo mondo. Il 29 luglio, ella prese l'abito col nome di Suor Maria Bernarda e, il 30 ottobre 1867, pronunciò i suoi voti di religione.
Quasi costantemente malata anche a Nevers, Bernadette fu nominata aiuto-infermiere nella Casa Madre della Congregazione. Per tredici anni, ella fu molto duramente trattata dalla Superiora Generale che, non credendo alle apparizioni, la considerava «una buona a nulla». Di natura molto sensibile, Bernadette sentì profondamente queste umiliazioni e combatté costantemente per reprimere le vivacità e gli sbalzi di umore del suo temperamento. Durante i suoi ultimi due anni, moltiplicandosi le sofferenze fisiche e morali, Bernadette si offrì a Dio come vittima. Dopo aver svolto con amore il suo servizio, passò al Signore a Nevers, alle tre del pomeriggio del 16 aprile 1879, all'età di trentacinque anni, mentre recitava l'Ave Maria.
Il Sommo Pontefice Pio XI, che già le aveva decretato il culto dei Beati il 14 giugno 1925, l'ascrisse fra i Santi l'8 dicembre 1933, solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. La festa di Santa Maria Bernarda Soubirous si celebra due volte: il 18 febbraio, nell'Ottava dell'Apparizione della Beata Vergine Maria Immacolata a Lourdes, e il 16 aprile, dies natalis della Santa. Il suo venerabile corpo si conserva ancora perfettamente incorrotto nella cappella del Convento di Saint Gildard a Nevers.»
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https://2.bp.blogspot.com/-WLweVG0qEzs/XGqwHzxxsYI/AAAAAAAAApg/VuDd7f_JMM86HB_Uzu3al8eEsMOLQAkRACLcBGAs/s1600/Santa%2BBernadette.jpg


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https://1.bp.blogspot.com/-PNVubQRL-cE/XGqxxibMYgI/AAAAAAAAAps/wjiJd83yaPs9ce8qiGVBLw9xLn89IUOOACLcBGAs/s1600/003a7-santa2bbernadette252c2bfoto2b2528detalhe2bacima2be 2bconjunto25292btirada2bentre2bap25c325b3s2ba2b25c 325baltima2bexuma25c325a725c325a.jpg







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«18 FEBBRAIO 2019: SAN SIMEONE VESCOVO E MARTIRE»
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«18 febbraio 2019: LUNEDÌ DI SETTUAGESIMA»
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/52867311_2536221503074170_8200810353118937088_n.jp g?_nc_cat=109&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=db605b24447a80cc0b61bc25ea4f6345&oe=5CF803C0


“Ricordando l' #eretico #MartinLutero morto il #18febbraio1546”
https://www.radiospada.org/2016/10/florilegioluterano/
https://www.radiospada.org/2013/04/prima-traduzione-italiana-della-bolla-decet-romanum-pontificem-di-papa-leone-x-contro-il-luteranesimo/


“Nell'anniversario della vittoria guelfa e pontificia di Parma (18 febbraio 1248)”







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«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
“Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

18 février : Saint Siméon, Evêque et Martyr (? 106) :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/18-fevrier-saint-simeon)
“18 février : Saint Siméon, Evêque et Martyr († 106)”
http://liguesaintamedee.ch/application/files/9315/1878/8505/saint_simeon_eveque_et_martyr.jpg


http://liguesaintamedee.ch/application/files/9315/1878/8505/saint_simeon_eveque_et_martyr.jpg





Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!

Holuxar
18-04-19, 17:17
16 APRILE 2019: SANTA BERNADETTE SOUBIROUS; MARTEDÌ SANTO…



«MARTEDÌ SANTO»
Dom Guéranger, L'anno liturgico - Martedì Santo (http://www.unavoce-ve.it/pg-martedisanto.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-martedisanto.htm

«TEMPO DI PASSIONE.
Capitolo I - Storia del Tempo di Passione e della Settimana Santa
Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - Storia del Tempo di Passione e della Settimana Santa
http://www.unavoce-ve.it/pg-passione-st.htm
Capitolo II - Mistica del Tempo di Passione e della Settimana Santa
Guéranger, L'anno liturgico - Mistica del tempo di Passione e della Settimana Santa
http://www.unavoce-ve.it/pg-passione-mist.htm
Capitolo III - Pratica del Tempo di Passione e della Settimana Santa
Guéranger, L'anno liturgico - Pratica del Tempo di Passione e della Settimana Santa
http://www.unavoce-ve.it/pg-passione-pr.htm »





"S. Bernadetta Soubirous"
https://forum.termometropolitico.it/333471-18-febbraio-16-aprile-s-bernadetta-soubirous-3.html
https://forum.termometropolitico.it/57918-thread-onore-di-santa-bernadette-soubirous.html
https://forum.termometropolitico.it/57918-thread-onore-di-santa-bernadette-soubirous-2.html





http://www.sodalitium.biz/santa-bernadetta/
«16 aprile, Santa Bernadetta, Vergine (Lourdes, 7 gennaio 1844 – Nevers, 16 aprile 1879).
“A Nevers, in Frància, santa Maria Bernarda Soubirous, Vergine, della Congregazione delle Sorelle della Carità e dell’istruzione cristiana, favorita, ancor giovanetta, a Lourdes, da ripetute apparizioni dell’immacolata Madre di Dio Maria, dal Papa Pio undecimo ascritta tra le sante Vergini”.
O santa Bernadette, che semplice e pura bambina, hai per diciotto volte contemplato, a Lourdes la bellezza dell’Immacolata e ne hai ricevuto le confidenze e che hai volto in seguito nasconderti nel convento di Nevers e lì ti sei consumata come un’ostia per i peccatori, ottienici questo spirito di purezza, di semplicità e mortificazione che condurrà anche noi alla visione di Dio e di Maria in Cielo. Così sia.»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/bernardetta-300x193.jpg


Catechismo Maggiore di san Pio X - Della settimana santa - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/catechismo-s-pio-x-la-settimana-santa/)
Pratica del Tempo di Passione e della Settimana Santa - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/pratica-del-tempo-passione/)


TRIDUO SACRO A VERRUA SAVOIA E RIMINI:


"Sante Messe - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

"S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

“Sodalitium - IMBC.”
https://www.youtube.com/user/sodalitium

“Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
“Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”



"La Settimana Santa. Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

Catechismo Maggiore di san Pio X – Della Settimana Santa
http://www.sodalitium.biz/catechismo-s-pio-x-la-settimana-santa/

Pratica del Tempo di Passione e della Settimana Santa
http://www.sodalitium.biz/pratica-del-tempo-passione/

Funzioni del Triduo Sacro
Verrua Savoia: http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/
Rimini: http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

http://www.centrostudifederici.org/la-settimana-santa-3/ "




TRIDUO SACRO A PAESE…
Orari delle funzioni del TRIDUO SACRO PASQUALE a Paese (TV) durante la SETTIMANA SANTA: GIOVEDÌ 18 APRILE 2019 e VENERDÌ 19 APRILE 2019 alle ore 20.30 (VIA CRUCIS), SABATO 20 APRILE 2019 alle ore 22.30 ed infine SANTA MESSA della DOMENICA DI PASQUA e del LUNEDÌ DI PASQUA celebrate da Don Floriano Abrahamowicz di mattina alle ore 10.30 come ogni Domenica e Festa di precetto…


«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
http://www.domusmarcellefebvre.it/
Domenica delle Palme (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=CMN-2hN_Qr4
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».




«VENERDI SANTO: VIA CRUCIS A VERONA
https://www.agerecontra.it/2019/04/venerdi-santo-via-crucis-a-verona/
di Redazione
Spesso nel nostro mondo, che non è più avvezzo alla lettura, un’immagine, una vignetta, una foto parlano più di articoli o trattati teologici.
Nel tempo dell’inganno universale, del dilagare della secolarizzazione, del rifiuto del Vero e del Bello, è necessario perseverare nella testimonianza, anche pubblica, della Fede Cattolica, unica radice della nostra civiltà europea.
Venerdì 19 Aprile, VENERDI SANTO, fermiamoci tutti a ricordare il Sacrificio di Cristo sulla Croce per l’espiazione dei nostri peccati. Il Dio fatto Uomo che venne rifiutato 2000 anni fa, ha poi vinto la morte ed è risorto, indicandoci che chi segue Lui non morirà in eterno.
Per questo Venerdì onoriamo la Passione del Cristo, figlio del Dio vivente, con la recita della Via Crucis, alle ore 18 lungo il percorso con le Stazioni del Santuario Madonna di Lourdes sulle Torricelle (Via dei Colli 2) a Verona. Chi vuole, partecipi, dietro la Croce, costruita appositamente per l’occasione.»
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https://www.facebook.com/catholictradition2016/
«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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Tradidi quod et accepi (http://tradidiaccepi.blogspot.com/)

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«Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
Il vero "simbolo" della cristianità: la Dottrina di Nostro Signore o Catechismo. Lo ha bruciato il Vaticano Secondo già dagli anni '60, facendo dimenticare alle persone cosa bisogna credere e come bisogna vivere per essere Cristiani. Sono bastati pochi decenni ed il Vaticano Secondo ha trasformato il Credo in opinione, i Comandamenti in opinione, i Precetti in opinione, i Sacramenti in opinione, la Morale in opinione, il Dogma in opinione, la Preghiera in opinione, la Messa in teatro, ciò che è Sacro in mondano, finalmente tutta la religione in fraudolenta pseudo-sociologia. Chi può asserire il contrario? "Ora ciascuno interroghi se stesso", dice l'Apostolo. Cosa ha conservato? Sporadicamente il sentimento religioso e certamente gli stipendi. Gli stipendi non sono opinabili. Questo ha conservato il Vaticano Secondo, la "primavera conciliare", la "nuova pentecoste". Eppure il mondo si scandalizza perché è andata a fuoco Notre Dame. Qual è il vero scandalo?
"Chi è vero cristiano? Vero cristiano è colui che è battezzato, che crede e professa la dottrina cristiana e obbedisce ai legittimi Pastori della Chiesa. Che cosa è la dottrina cristiana? La dottrina cristiana è la dottrina che Gesù Cristo nostro Signore ci ha insegnato per mostrarci la strada della salute. È necessario imparare la dottrina insegnata da Gesù Cristo? È certamente necessario imparare la dottrina insegnata da Gesù Cristo e mancano gravemente quelli che trascurano di farlo".
(Papa San Pio X, Catechismo)».

«"Instaurare omnia in Christo", restaurare la società al cattolicesimo integrale e contro ogni forma di ecumenismo e laicità. Questa è la risposta di San Pio X agli uomini politici che si dicono cristiani e che intendono governare secondo l'ordine di Dio.
Non esistono altre soluzioni, non esistono compromessi.»

https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
https://www.sursumcorda.cloud/massime-e-meditazioni/la-questione-del-papa-eretico.html
“Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
https://www.sursumcorda.cloud/massime-e-meditazioni/laicita-e-separazione-chiesa-stato.html
https://www.sursumcorda.cloud/massime-e-meditazioni/condanne-della-chiesa-all-ecumenismo.html

https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/150-preghiera-di-san-pietro-canisio-per-conservare-la-vera-fede.html
“Preghiera di San Pietro Canisio per conservare la vera fede”
https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/

“16 aprile 1939. Con immensa gioia Ci rivolgiamo a voi, figli dilettissimi della Cattolica Spagna, per esprimervi la Nostra paterna felicitazione per il dono della pace e della vittoria con il quale Dio si è degnato di coronare l’eroismo cristiano della vostra fede e carità, provato da tante e così generose sofferenze. Il Nostro Predecessore di s.m. attendeva con ansia questa pace provvidenziale, frutto senza dubbio di quella feconda Benedizione che fin dai primi tempi del conflitto inviava « a quanti si erano proposti il difficile e pericoloso compito di difendere e restaurare i diritti e l’onore di Dio e della Religione »; e Noi non dubitiamo che questa pace sarà quella da Lui auspicata, « annunziatrice di un avvenire di tranquillità nell’ordine e di onore nella prosperità ». I disegni della Provvidenza, amatissimi figli, si sono manifestati ancora una volta sopra l’eroica Spagna. La Nazione eletta da Dio come principale strumento di evangelizzazione del Nuovo Mondo e come baluardo inespugnabile della fede cattolica, ha testé dato ai proseliti dell’ateismo materialista del nostro secolo la più elevata prova che al di sopra di ogni cosa stanno i valori eterni della religione e dello spirito. La propaganda tenace ed i costanti sforzi dei nemici di Gesù Cristo fanno pensare che essi abbiano voluto fare in Spagna una prova suprema delle forze dissolvitrici, a loro disposizione, sparse in tutto il mondo; e benché l’Onnipotente non abbia per ora permesso che essi raggiungessero il loro intento, ha tuttavia tollerato la realizzazione di alcuni terribili effetti, affinché il mondo vedesse come la persecuzione religiosa, minando le basi stesse della giustizia e della carità, che sono l’amore a Dio ed il rispetto alla santa sua legge, può trascinare la società moderna ad insospettati abissi di iniqua distruzione e di appassionata discordia.
Dal RADIOMESSAGGIO DI SUA SANTITÀ PIO XII AI CATTOLICI DI SPAGNA.”

“16 aprile 1958. Fermo restando che ognuno può cercar di migliorare la propria condizione con tutti i mezzi leciti, è certo, tuttavia, che ogni vita è per sè stessa ugualmente pregevole davanti agli uomini e davanti a Dio. Quando, infatti, essa fosse rettamente vissuta, equivarrebbe al compimento perfetto di un sacro dovere; sarebbe, per conseguenza, un autentico servizio di Dio, un atto di amore a Lui e, per Lui, un atto di amore al prossimo. Se poi si considera che tutti i cristiani sono parte di un misterioso edificio, la cui pietra angolare è Cristo (Eph. 2, 20-2 1); che sono innestati sullo stesso tronco vivente, il Salvatore divino (cfr. Rom. II, 24); che sono membra di un unico corpo sotto lo stesso capo, Dio incarnato (Eph. 5, 30); allora si comprende come non importa quale tipo di pietra, di tralcio, di membro essi siano, ma invece e soltanto che ognuno sappia stare al suo posto, adempiendo perfettamente la sua funzione. Perchè ogni opera sarà così esecuzione di un ordine di Gesù, compimento di un desiderio di Lui, e da Lui prenderà consistenza, efficacia e valore.
Dal DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII AI PARTECIPANTI AL XII CONGRESSO DEI COLTIVATORI DIRETTI.”







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“16 aprile 2019: MARTEDÌ SANTO.”

“L'omaggio di Radio Spada a Santa Bernadetta Soubirous (16 aprile).”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/57678131_2625495870813399_5045054643864862720_n.jp g?_nc_cat=107&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=79959b29f3067fa2e2576efacc4ee654&oe=5D2EAE11




L’incendio di Nôtre Dame («Nostra Signora»): il tavolo del “nuovo rito” montiniano di “Paolo Vl” bruciato ed annientato, invece l’Altare maestroso e glorioso della VERA MESSA cattolica è ancora intatto!!! Articoli vari su Nôtre Dame:


“‘Pregate e vigilate!’. L’invito di Notre-Dame al mondo. (dall’omelia del Card. Eugenio Pacelli)
Estratto dell’omelia pronunziata dal Cardinale Eugenio Pacelli (futuro Pio XII) nella Cattedrale di Notre Dame il 13 luglio 1937.”
https://www.radiospada.org/2019/04/pregate-e-vigilate-linvito-di-notre-dame-al-mondo-dallomelia-del-card-eugenio-pacelli/


“Il curato della chiesa di San Paolo a Parigi conferma che la Corona di Spine, conservata a Notre Dame, è salva.”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/57092955_2624689547560698_3749834756708106240_n.pn g?_nc_cat=109&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=baefabcfd31dc48cce9eb0551a6ec243&oe=5D33186E
“Patrick Chauvet, rettore della Cattedrale di Notre Dame, informa che, come la Corona di Spine, è stata salvate anche la Tunica di san Luigi IX.”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/57272111_2624771930885793_7583620288508592128_n.jp g?_nc_cat=105&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=c9c10649564d2e421d48ce70ae0adc4a&oe=5D2EBAA9
“san Luigi IX.”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/57133904_2514053575313520_8194252539353366528_n.jp g?_nc_cat=101&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=a936a1941a5d1748d8310264498818ca&oe=5D3EA26E

“Altare maggiore della Cattedrale di Notre Dame prima dell'incendio iconoclasta dei modernisti.”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/57106626_2625685367461116_4300891975751565312_n.jp g?_nc_cat=102&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=007b89aee21743f7b75fca686552e0fb&oe=5D301C53


https://www.radiospada.org/2019/04/ultimora-notre-dame-a-fuoco/
“#bbruno 15 Aprile 2019 at 9:18 pm
uno dei simboli più grandi del Medioevo, di quel tempo così esecrato e rinnegato dalla modernità, sia mondana che ecclesiale, è giusto che scompaia, e che a farlo sia il fuoco purificatore ….O il Medievo è buono solo – sublime contraddizione- per attirare milioni di visitatori intorno ai suoi simboli, nello stesso tempo che ammirati, esecrati?
Un fuoco oltrettutto che risparmia, a questo simbolo forte della cristianità, l’abominio di un suo prossimo divenire moschea nel…2048!
Che non sia che i Cristiani della Societas Christiana del Medioevo, così vituperati dalla nostra intelligenza moderna, dopo tutto quello che di grande e di buono ci avevano donato, non si stiano risvegliando pieni di indignazione per rovesciarci addosso il furore della loro giusta vendetta???
#bbruno 17 Aprile 2019 at 3:01 pm
… era solo un auspicio, che a Notre Dame fosse risparmiata una umiliazione incomparabilmente più grande… Si vede che si dovrà consegnarla ‘nuova’ al suo cupo destino, nel 2034 (quello descritto da Elena Chudinova)! A nostra definitiva confusione…Ma, a consoalzione, sarà la consegna di un simbolo da tempo svuotato del suo significato originario …”

“Daniele Badalamenti - La cosa estremamente interessante è che l'altare in cui si celebrava il «novus horror» è stato distrutto dall'incendio, mentre l'Altare dove si celebrava il «Vetus Ordo» è rimasto totalmente integro...!!! Dio sia lodato...!!!”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/57088151_2626349890727997_325838849257242624_n.jpg ?_nc_cat=105&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=74c4c6c6814a8cbaca274da1409dffbf&oe=5D383330

https://www.agerecontra.it/tag/notre-dame/
«Miracolo a Notre-Dame: Croce e Altare centrale sono salvi
https://www.agerecontra.it/2019/04/miracolo-a-notre-dame-croce-e-altare-centrale-sono-salvi/
La Croce e l’altare del Santo Sacrificio si ergono splendidi, sopra le rovine. Come sempre sarà.
Ora bisognerà capire “come resisterà la struttura” rimasta in piedi.
L’incendio che ieri sera ha devastato la cattedrale simbolo di Parigi: la guglia centrale è crollata e gran parte del tetto è stato distrutto. Poi, le fiamme hanno raggiunto anche la parte posteriore della torre nord, prima che i vigili del fuoco riuscissero a portare la situazione sotto controllo.
Già questa mattina, dopo le immagini della cattedrale circondata dal fuoco, sui social sono stati rilanciati gli scatti dell’interno di Notre Dame. In un’immagine si vede il soffitto devastato, con un enorme buco che squarcia la volta centrale.
Ma l’inferno di fuoco che si è sviluppato ieri sera e ha inghiottito parte della cattedrale, danneggiandone anche l’interno, ha risparmiato qualcosa. Nelle immagini, tra il fumo e la polvere spicca una luce: in fondo alla navata centrale brilla la croce che, insieme all’altare centrale, si è salvata dall’incendio. La foto assume un significato particolare per i cristiani cattolici, soprattutto in concomitanza della Settimana Santa, che era iniziata proprio ieri. E su Twitter spopola l’immagine della croce, accompagnata dal motto “Stat Crux dum volvitur orbis” (La croce resta salda mentre tutto cambia).
Anche tutte le opere d’arte presenti all’interno della cattedrale parigina si sono salvate e sono state trasferite all’Hotel de Ville, il comune cittadino. Nei prossimi giorni verranno portate nel museo del Louvre. I vigili del fuoco hanno confermato che sono al sicuro le opere del Tesoro: la sacra corona di spine, un pezzo della croce e un chiodo usato per mettere in croce Cristo.
FONTE – Miracolo a Notre-Dame: Croce e Altare centrale sono salvi (http://www.ilgiornale.it/news/mondo/notre-dame-prime-foto-dellinterno-chiesa-salvi-croce-e-1680223.html?mobile_detect=false) »
https://www.agerecontra.it/wp-content/uploads/2019/04/1555399388-notre-dame-300x100.jpg

https://www.agerecontra.it/2019/04/brucia-notre-dame-come-lintera-civilta-occidentale/
https://www.agerecontra.it/2019/04/il-segreto-de-la-salette-595/
“Non intendiamo fornire interpretazioni di un testo legato ad espressioni profetiche ed apocalittiche, pienamente intelleggibile solo al momento della sua realizzazione, e nemmeno intendiamo infoltire la schiera dei millenaristi che, soprattutto in àmbito protestante, indicano scadenze precise per la parusia, ma neppure possiamo non interrogarci sul significato di questo messaggio, forse oggi troppo trascurato dalla Chiesa ufficiale, che collima con l’Apocalisse, dove si parla di martiri che rimarranno fedeli alla parola di Dio e che non avevano adorata la bestia e del príncipe delle tenebre che dovrà essere sciolto per un breve tempo, (Apocalisse, XX, 1-10).
Come sostiene uno dei piú famosi studiosi del settore, il gesuita Ugo Vanni, il riflettere sui messaggi escatologici ci «mette in guardia sia dal disimpegno di un pessimismo inerte, sia dall’illusione di un paradiso in terra […] richiede che ci assumiamo la responsabilità di una fede robusta, la quale, (consapevole come è di collaborare con un Cristo sempre presente e attivo ma trascendente), si sforza di dare il meglio, ma senza pretendere di controllare il risultato». (UGO VANNI, La struttura letteraria dell’Apocalisse, Morcelliana, Brescia, 1980 ).
Ammonisce l’esortazione evangelica: Ideo et vos estote parati, quia qua nescitis ora Filius hominis venturus est , (Quindi anche voi siate preparati, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora piú impensata), (Matteo, XXIV, 44). Fonte: http://www.unavox.it/013b.htm”


https://www.riscossacristiana.it/notre-dame-brucia-ma-le-cattedrali-sono-gia-morte-trenta-righe-di-alessandro-gnocchi/
https://www.riscossacristiana.it/newwebsite/wp-content/uploads/2019/04/Chiesa-rovina.jpg
“GRAZIE! Ma anche senza le cattedrali, anche con un solo sacerdote che resti fedele, Cristo sarà con noi fino alla fine del mondo! Questa è la Promessa, e questa ci basti per continuare a sperare, anche mentre le cattedrali bruciano e l’apostasia dilaga. “…è necessario che tutto questo avvenga, ……Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.” Chiediamo a Nostra Signora di ottenerci la Grazia di perseverare fino alla (nostra) fine. Il resto non conta.
Il fuoco ha salvato la cattedrale dalla dissacrazione, e il fuoco ha riacceso nei parigini, per un breve momento la nostalgia di quel sacro a cuo non sonp più avvezzi. Questo ho avverito in quelle Ave Maria cantate in ginocchio davanti alla cattedrale in fiamme.”

https://www.riscossacristiana.it/notre-dame-e-la-profezia-di-casaleggio-di-roberto-dal-bosco/
“Davanti a questo piagnisteo c’è di che rimanere esterrefatti: il Corriere titola a nove colonne «In lacrime per Notre Dame». Certo, come no: la massoneria, pardon, il laicismo, ha cercato la sistematica, fisica distruzione dell’Unica Vera Religione in ogni modo possibile, salvo poi comprendere che la via maestra per l’annientamento del Cattolicesimo era la sua infiltrazione per via di Concili e perversioni varie.
Tutti i massoni del mondo in lacrime per questo palazzetto che vien dritto dritto dal vituperato Medioevo. Del resto la centralità di Notre-Dame nell’immaginario collettivo è stata coltivata molto al di fuori del cattolicesimo. Dal massone Victor Hugosino a Riccardo Cocciante, sulla cattedrale ha fatto un cartone pure la casa di produzione del massone Walt Disney. Non dimentico nemmeno, in tempi recenti, il suicidio dello scrittore di estrema destra Domique Venner, che scelse proprio Notre-Dame per la sua autoimmolazione pagana ed intellettualoide. Tutti vogliono Notre-Dame.
In questi secoli di morbosa attrazione per le cattedrali intitolate a Nostra Signora, ci sarebbe da applaudire l’onestà di Gianroberto Casaleggio, il defunto guru – nonché creatore, padrone in ogni senso possibile – dell’attuale primo partito italiano, il Movimento 5 Stelle. Perché Casaleggio aveva immaginato la disintegrazione della cattedrale Notre-Dame di Reims e non si vergognava a manifestarlo, sia pur cripticamente, nelle sue comunicazioni aziendali.
Qualcuno ricorderà come all’approssimarsi delle elezioni 2013 che segnaron il primo trionfo per i grilloidi, emerse dalla rete un bizzarro video a firma Casaleggio Associati, l’azienda che detiene le redini del mega-partito (altro che Mediaset e Forza Italia!).
Il video si chiamava Gaia il futuro della politica rappresenta, in tutto e per tutto, il Manifesto, visionario e letteralmente apocalittico, del Partito che ha conquistato l’Italia. Chi scrive suonò il campanello d’allarme con il libro Incubo a 5 stelle. Grillo, Casaleggio e la Cultura della Morte, ma il M5S veniva considerato un enorme congelatore di voti da tener buono, un fattore di equilibrio, insomma. Mai pensavano, i partitoni della II Repubblica che poi si allearono nel Nazzareno verdiniano, che il M5S avrebbe raggiunto il potere.
Come per il precedente video Prometeus (quello che iniziava con la frase «L’Uomo è Dio»…), anche Gaia il futuro della politica fu ignorato quasi per cinque lunghi anni prima di stimolare qualche discussione fra i giornaloni, che iniziano ad interessarsene in maniera rarefatta dal 2012; solo dopo le elezioni del 2013 compaiono gli editoriali allarmati di Eugenio Scalfari (il video spaventa pure lui!) e di altri (tra cui il compianto ideologo della Lega Gilberto Oneto).
Diventò allora chiara a tutti la necessità di conoscere le idee di quel partito. Idee che erano in fondo le balle del mainstream progressista (laicità, pseudo-democrazia, ecologismo, riduzione della popolazione terrestre) ma accelerate in modo estremo. Tra di esse, non può mancare l’anticristianismo, che in Casaleggio è autoevidente.
Il video racconta di una ipotetica III guerra mondiale, un evento catastrofico che spazzerà via tutta l’umanità, a parte un miliardo di fortunati. Nel conflitto, ipotizzato nel 2020 si dice, vi sarà la «distruzione dei simboli dell’Occidente: San Pietro, Notre-Dame di Reims, e la Sagrada Familia». Le immagini mostrano i tre luoghi dietro un filtro rosso. Quindi tra i tanti simboli che poteva trovare (magari i soliti dei film catastrofisti: il Big Ben, la Tour Eiffel, la statua della Libertà, il Cremlino) Casaleggio sceglie invece tre cattedrali cattoliche. Proprio così: non solo tre luoghi cattolici, ma tre cattedrali. Una di esse è quella di Reims, chiamata anch’essa Notre-Dame. I livelli simbolici qui si sprecano, come in tutta l’opera scritta di Casaleggio, che nessuno si è preso la briga di leggere. Che i «costruttori di cattedrali» vogliano invece distruggerle?
Più superficialmente, c’è da chiedersi: il guru covava un febbrile, apocalittico desiderio di vendetta nei confronti della Chiesa di Roma? A giudicare da tante altre briciole che Gianroberto ci ha lasciato, sì.
Ne Il grillo canta sempre al tramonto, libretto scritto con il suo megafono umano Beppe Grillo e un Dario Fo di passaggio, Casaleggio sostiene che la rivoluzione francese è fallita per colpa della Chiesa: «Napoleone si è proclamato imperatore, ha fatto andare il papa a benedirlo, più di così?! E si è imparentato con l’imperatore d’Austria, quindi è evidente che non c’era scampo a quel processo di neutralizzazione della Rivoluzione francese, da proletaria è diventata imperialista». Noterete che, come un Mazzini qualsiasi, Casaleggio non riesca a nascondere il suo odio per gli Asburgo, e cioè l’ultima dinastia pienamente cattolica d’Europa.
Nello stesso libro, ecco un’accorata difesa dei Catari i quali «rifiutavano soltanto l’idea che a capo dei cristiani ci fosse un papa», con relativa fantasiosa storia dei milanesi che sarebbero stati nei secoli anti-papisti e difensori della memoria catara.
Potete leggere il libro alle pagine 40 e seguenti per rendervi conto del delirio anticattolico. Insomma, a Gianroberto, che esternava il suo anticattolicesimo diffondendo la visione della distruzione di una cattedrale di Notre Dame, ci sarebbe da stringere la mano.
Bravo, onesto: uno che, sia pure dietro le quinte, teneva la sua posizione, senza dissimularla nell’oceano di lacrime di coccodrillo che leggiamo ora sui giornaloni che per secoli hanno sognato la devastazione delle chiese e della Chiesa, e che oggi si sono un po’ placati perché sanno bene che a farlo è un papa (il «papa secondo il nostro cuore» di cui parlava profeticamente l’inarrivabile cospiratore ottecentesco Nubius) e la sua curia di demòni distruttori della dottrina e dell’Umanità.”
“Tonietta ha detto: 16 Aprile 2019 @ 17:08
Profezie di Casaleggio a parte e pessime considerazioni sulla realizzazione del suo pensiero a parte, ci sarebbe da porsi una domanda: la famosa locuzione “segni dei tempi” così tanto in voga dal VII in poi, perché non interpretarla stavolta nel suo senso più idoneo al momento? Brucia Notre Dame il martedì della Settimana Santa e di essa si salvano la Corona di Cristo e le statue degli apostoli e degli Evangelisti (già da giorni al sicuro); la struttura rimane salda, mentre dentro la desolazione. Come non leggere in questo i segni dei tempi? Per mezzo degli apostoli e degli Evangelisti, infatti, non passeranno mai le parole di Cristo e la Sua Chiesa, pur devastata nel suo interno resterà in piedi.”


https://www.agerecontra.it/2019/04/paris-lincendie-a-leglise-saint-sulpice-netait-pas-accidentel-le-parisien/


https://novusordowatch.org/2019/04/notre-dame-cathedral-fire/


Accueil | Notre Dame de Paris (http://www.notredamedeparis.fr/)



https://www.rivarol.com/editorial
“Rivarol n°3373 du 17 avril 2019. Editorial Jérôme BOURBON.
Notre-Dame de Paris en flammes : images d’apocalypse et sanction de l’apostasie d’une nation.”
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Notre-Dame de Paris: immagini apocalittiche e sanzione dell’apostasia di una nazione - Articolo di Jérôme Bourbon (http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2943_Bourbon_Notre-Dame_de_Paris.html)
«Notre-Dame de Paris: immagini apocalittiche e sanzione dell’apostasia di una nazione di Jérôme Bourbon
Editoriale del settimanale francese Rivarol, n° 3373 del 17 aprile 2019.
Le immagini sono impressionanti, sconvolgenti, terrificanti: mentre scriviamo e ci prepariamo a passare questo numero alla stampa, Notre-Dame de Paris è in fiamme. Già la guglia della Cattedrale è crollata, come pure il campanile centrale. Anche la torre sinistra è stata colpita dall’incendio, la cui ampiezza gigantesca è stupefacente e suscita certo degli interrogativi.
(…) Da notare peraltro che questo disastro si è verificato meno di un mese dopo l’attentato incendiario alla chiesa di Saint-Sulpice e in un contesto nazionale in cui, da anni, alcune chiese bruciano in tutta la Francia mentre altre sono state saccheggiate e profanate, in mezzo ad uno spaventoso silenzio mediatico e in una generale indifferenza!
(…) Restano degli interrogativi: perché questo gigantesco incendio? E perché adesso? E perché Notre-Dame, che è per eccellenza il simbolo della Francia, dell’Europa e del cristianesimo?
Non ci si può impedire di pensare alla data. Oggi è il Lunedì Santo, il secondo giorno della settimana che conduce Cristo alla Sua Passione e alla Sua Morte in Croce. Tutti i testi della Messa del Lunedì Santo invitano in modo commovente e insistente ad essere liberati dai persecutori. E come non pensare che in questo mese di aprile 2019 si commemora il cinquantesimo anniversario della «nuova messa» di Paolo VI, «promulgata» il 3 aprile 1969; e si commemora anche il mezzo secolo del nuovo rito invalido delle consacrazioni episcopali e delle ordinazioni sacerdotali, «promulgati» il 18 giugno 1968, ma rese obbligatorie il 6 aprile 1969, Domenica di Pasqua, solo mezzo secolo fa!
Peraltro, è stato proprio durante una “sinassi” di Paolo VI a Notre-Dame che è scoppiato l’incendio, il 15 aprile alle 18,50 circa, che hanno suonato le sirene antincendio e coloro che assistevano hanno avuto il tempo di lasciare la chiesa - per fortuna.
E’ da mezzo secolo (e anche da sessant’anni dalla rivoluzione modernista e da quando è iniziata tutta l’impresa di distruzione con e sotto Giovanni XXIII) che la vera Chiesa è stata occupata, occultata, eclissata e affossata da intrusi che impongono una falsa Messa, un falso culto, dei falsi sacramenti, una falsa dottrina, una falsa morale, e che si accaniscono ad ostruire i canali della grazia!
E che dire dei milioni di turisti in mezzo ai quali ci sono quelli che visitano Notre-Dame con abiti e comportamenti del tutto indecenti: in pantaloncini, in canottiera, talvolta fumando, o ingollando un panino o masticando una “gomma americana”, abbracciandosi e baciandosi voluttuosamente, senza alcun rispetto per il luogo sacro?
Questo incendio procura a tutti un immenso dolore. E’ una parte di noi stessi che se ne va in fumo. I nostri occhi colmi di lacrime e il nostro cuore è molto triste. Questo fuoco gigantesco che distrugge tutto al suo passaggio è il simbolo della distruzione totale e metodica della nostra civiltà cristiana. Ma più profondamente è anche la punizione, il castigo per l’apostasia di un’intera nazione, un tempo così cattolica!
La distruzione di un magnifico monumento, vecchio di otto secoli, simbolo della Francia cristiana, è ovviamente una tragedia nazionale. Ma la perdita generale della fede è una tragedia ancora più grande. Il travestimento o l’abbandono della religione cattolica, del vero culto, è la sola vera catastrofe.
Che noi si possa comprendere, in quest’ora di Pasqua, che un popolo, una nazione, non possono sopravvivere nell’irreligiosità e nell’immoralità.
E malgrado la tristezza e persino la confusione che ci travolgono in questo Lunedì Santo di fronte a questo spettacolo di apocalisse e caos, pensiamo alle feste di Pasqua che si avvicinano, quando la Vita trionfa sulla morte, la speranza sulla disperazione, la fede sul dubbio.
Bernanos amava scrivere che la speranza è una disperazione superata. Che i nostri cuori ardano, come quelli dei pellegrini di Emmaus, quando Cristo parlò loro lungo il cammino spiegando loro le Scritture!
Cristo è risorto per sempre e vive nelle nostre anime, questa è la cosa essenziale.
Buone e sante feste di Pasqua a tutti! »
http://www.unavox.it/NuoveImmagini/Diverse/Testata_Rivarol_17.04.19.jpg
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https://moimunanblog.com/2019/04/17/67330/
“RIVAROL SOBRE EL FUEGO DE NÔTRE DAME
[Reproduzco un artículo de Jérôme Bourbon, que ha sido editorial del periódico RIVAROL sobre el asunto del fuego de Nôtre Dame escrito en unos términos conmovedores y que he visto en el blog CathholicaPedia que lo hace preceder de una introducción que tanbiėn reproduzco.]
Por Jérôme BOURBON.Editorial del número 3373 de RIVAROL con fecha del miércoles 17 de abril de 2019.
Nuestra Señora de París en llamas: Imágenes apocalípticas del castigo de la apostasía de la nación.”
https://moimunanblog.files.wordpress.com/2019/04/0fb2b95a-558c-4052-82dc-25a45cec56ad.jpeg

“PARÍS SERÁ INCENDIADO…ROMA PERDERÁ LA FE.”
https://moimunanblog.files.wordpress.com/2019/04/50c7d-533493de1f45b.image_.jpg
https://moimunanblog.files.wordpress.com/2019/04/3336b-12314188-6925363-people_kneel_on_the_pavement_as_they_pray_outside_ watching_the_f-a-73_1555361086795.jpg

https://moimunanblog.com/2019/04/18/la-abominacion-de-la-desolacion-3/
True Restoration Blog
https://www.truerestoration.org/paris-and-the-abomination-of-desolation/
https://www.truerestoration.org/wp-content/uploads/2019/04/11236472_10207633676656950_6321005624074937973_o.j pg
Católicos Alerta
PARÍS Y LA ABOMINACIÓN DESOLADORA - Stephen Heiner (http://www.catolicosalerta.com.ar/2019iglesia-catolica/paris-y-la-abominacion-desoladora.html)
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ADVERTENCIA APOCALÍPTICA: EL INCENDIO DE NOTRE DAME – Cosme Beccar Varela
PARÍS Y LA ABOMINACIÓN DESOLADORA - Stephen Heiner (http://www.catolicosalerta.com.ar/2019iglesia-catolica/el-incendio-de-notre-dame-advertencia-apocaliptica.html)
EL CATOLICISMO EN LLAMAS (Link externo)
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“Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
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Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/)
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
“Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”


“Dégâts à l'intérieur de la Cathédrale Notre-Dame de Paris : le nouvel "autel" qui sert pour célébrer la nouvelle "messe" Paul VI est détruit.
L'autel majestueux pour célébrer la sainte messe de Pie V est en revanche intact. «Ils ont des yeux et ne voient point.» Jérémie 5,21.”
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/57272136_852910561708292_2679754181874548736_n.jpg ?_nc_cat=107&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=8bf54efad39154326cd820aa2e1f169f&oe=5D2CCDB7

“Ligue Saint Amédée 107 ans après le naufrage du Titanic, tout un symbole. L'Eglise catholique est en flammes, au sens propre comme au sens figuré. Kyrie eléison.”
“John Leblanc Tu devrais dire plutôt la secte Vatican 2 brûle ce n'est pas l'église catholique”
“Ligue Saint Amédée Bien évidemment. La vraie Eglise est éclipsée, comme nous l'avait anticipé Notre-Dame.”
“John Leblanc Ligue Saint Amédée Oui .Il n'y avait plus rien de catholique en cet endroit et ce depuis très longtemps, des chaises pour s'asseoir (pour ne pas s'agenouiller) etc . Dieu a bien fait de frapper espérons qu'il frappera le Vatican bientôt.”

“Lu sur un blog au sujet de l'architecture de la toiture de la Cathédrale :
"Cathédrale Notre-Dame de Paris, La Fin des Temps ou l'Eschatologie
Les parties hautes de la cathédrale nous livrent un message eschatologique, ou combat de la Lumière contre les Ténèbres.
Posé sur une nuée au bout de la toiture, côté ouest, l'Ange du Jugement dernier souffle dans l'olifant, une corne d'éléphant. C'est la fin des temps, le Jugement dernier, la résurrection des morts.
Il souffle la fin du monde, de l'ancien monde. C'est l'heure de la pesée des âmes. Cette métaphore métaphysique prend appui sur la balance, outil de l'essayeur. L'orfèvre-essayeur fait passer un matériau par des essais au laboratoire pour déterminer le pourcentage de métal précieux contenu, or ou argent. De la même manière, à la fin du Monde, à la fin de notre monde, notre vie, l'archange Saint Michel passera à la balance d'essayeur notre vie afin de peser notre âme, paillette d'or enclose dans notre matière périssable, notre cœur et nos actes.".”
Cath?drale de Paris, la fin des temps. (http://hermetism.free.fr/cathedrale_paris_toiture.htm)


“Nous recommandons à votre lecture le dossier (à télécharger) analysant le film "La Passion" de Mel Gibson.
http://www.sodalitium.eu/sodalitium_pdf/Soda-F56.pdf”


Messes :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/messes)
http://liguesaintamedee.ch/messes


"Discipline originelle du carême chrétien."


16 avril : Sainte Bernadette Soubirous Voyante de Lourdes, et Religieuse à Nevers (? 1879) :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/16-avril-sainte-bernadette-soubirous)
“16 avril : Sainte Bernadette Soubirous Voyante de Lourdes, et Religieuse à Nevers († 1879).”
http://liguesaintamedee.ch/application/files/8615/2364/7577/04_16_bernadette_soubirous.jpg



Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!

Holuxar
12-02-20, 01:14
11 FEBBRAIO 2020: ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DELL'IMMACOLATA BEATA VERGINE MARIA A LOURDES…
Preghiamo la NOSTRA SIGNORA DI LOURDES per i malati, i sofferenti e gli agonizzanti di questo giorno e di questa notte affinché ottengano il sollievo spirituale.
Preghiamo la NOSTRA SIGNORA DI LOURDES affinché illumini e conceda a diversi anti-cattolici, non-cattolici o cattolici confusi (i vari infedeli, eretici e scismatici di qualunque specie, più coloro che, speriamo in buona fede almeno tra i semplici, sono oggettivamente in preda all'errore grave pur dicendosi cattolici, cioè soprattutto i neo-modernisti e pure certi c.d. tradizionalisti che spesso minimizzano o negano implicitamente o persino esplicitamente il Primato Petrino e la sua infallibilità) la grazia della conversione al Cattolicesimo integrale e per la vera Unità nella Verità nell'unica autentica Chiesa fondata da NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO!!!
La SANTA ROMANA CHIESA è l'unica vera Chiesa fondata da NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO!!!
Questo è ciò che ha sempre insegnato il Magistero e si ripete nella Professione di Fede Cattolica.
«Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam» - «Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica»!!!
Domandiamo a Dio e alla Madonna la grazia di ottenerci tale vera unità dei cristiani con l'entrata od il ritorno di tutte le altre pecore all'ovile di Pietro, l'unico Pastore, e di unirci tutti sotto la guida di un futuro legittimo Pontefice Romano, autentico Vicario di NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO!!!
Come RIVELATO in una Visione a Suor Lucia anche a FATIMA, in perfetta sintonia con le apparizioni a Santa Bernadette Soubirous di LOURDES:
“NEL TEMPO UNA SOLA FEDE, UN SOLO BATTESIMO, UNA SOLA CHIESA SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA. NELL'ETERNITA’ IL CIELO!”…





«11 FEBBRAIO APPARIZIONE DELL'IMMACOLATA VERGINE MARIA»
Guéranger, L'anno liturgico - 11 febbraio. Apparizione dell'Immacolata Vergine Maria (http://www.unavoce-ve.it/pg-11feb.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-11feb.htm





Madonna di Lourdes - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/madonna-di-lourdes/)
http://www.sodalitium.biz/madonna-di-lourdes/
«11 febbraio, Apparizione della B. V. Maria Immacolata a Lourdes (dall’11 febbraio al 16 luglio 1858).
O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto. Con l’apparire nella grotta di Lourdes, hai voluto ch’essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali. Anch’io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerò d’imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Così sia. Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio».
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https://www.facebook.com/catholictradition2016/
«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»
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https://stateettenetetraditiones.blogspot.com/2019/02/apparizione-della-beata-vergine-maria.html?m=1
"Apparizione della Beata Vergine Maria Immacolata a Lourdes
Doppio maggiore.
Paramenti bianchi.
Quattro anni dopo la definizione dommatica dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, sulla sponda del fiume Gave presso il borgo di Lourdes, nella diocesi di Tarbes in Francia, la stessa Vergine si fece vedere diciotto volte, dall'11 febbraio al 16 luglio 1858, nell'insenatura di una roccia nella grotta di Massabielle a una fanciulla di quattordici anni chiamata volgarmente Bernadette (dalla famiglia Soubirous), davvero poverissima ma ingenua e pia. La Vergine Immacolata appariva di aspetto giovane e benevolo, ricoperta di una veste e di un velo bianchi come la neve, e cinta di una fascia celeste; una rosa d'oro ne adornava i piedi nudi.
Il primo giorno dell'apparizione, che fu l'11 febbraio dell'anno 1858, la Beata Vergine Maria insegnò alla fanciulla a far bene e con pietà il segno della croce e, facendo scorrere nella mano la corona che prima le pendeva dal braccio, l'eccitò, col suo esempio, alla recita del Santo Rosario: cosa che ripeté pure nelle altre apparizioni. Ma il secondo giorno dell'apparizione (14 febbraio 1858), la fanciulla, temendo, nella semplicità del suo cuore, un'insidia diabolica, gettò sulla Vergine dell'acqua benedetta; ma la Beata Vergine, dolcemente sorridendo, le si mostrò con volto ancor più benevolo. Nella terza apparizione (18 febbraio 1858), poi invitò la fanciulla alla grotta per quindici giorni. D'allora le parlò più spesso, e la esortò a pregare per i peccatori, a baciar la terra e a far penitenza; quindi le ordinò di dire ai sacerdoti che edificassero ivi una cappella, e che vi si venisse alla stessa guisa con solenni processioni. Di più le ordinò di bere dell'acqua della fonte, che era ancora nascosta sotto la sabbia ma sarebbe subito sgorgata, e di lavarsi con essa. Finalmente nella festa dell'Annunciazione, nel corso della sedicesima apparizione(25 marzo 1858), domandando la fanciulla istantemente il nome di lei, che s'era degnata di apparirle tante volte, la Vergine, portate le mani sul petto ed alzati gli occhi al cielo, rispose in dialetto guascone: «Que soy era Immaculada Councepciou», in italiano: «Io sono l'Immacolata Concezione».
Crescendo la fama dei benefizi, che si asseriva aver ricevuto i fedeli nella sacra grotta, aumentò ogni dì sempre più il concorso degli uomini attirati alla grotta dalla venerazione del luogo. Ond'è che il vescovo di Tarbes, mons. Bertrand-Sévère Mascarou-Laurence, mosso dalla fama dei prodigi e dal candore della fanciulla, quattro anni dopo le cose narrate, il 18 gennaio 1862, dopo giuridica inquisizione dei fatti, riconobbe con sua sentenza, che i caratteri dell'apparizione erano soprannaturali, e permise nella stessa grotta il culto alla Beata Vergine Immacolata. Il 4 agosto 1864, lo stesso vescovo di Tarbes prese parte alla prima solenne processione alla grotta di Massabielle, ove benedisse una statua della Beata Vergine Maria (opera dello scultore Joseph-Hugues Fabisch) che fu collocata nella nicchia delle apparizioni.
Subito vi si edificò una primitiva cappella (attuale Cripta), che fu inaugurata il 19 maggio 1866; nello stesso anno, vennero avviati i lavori per l'edificazione della Basilica dell'Immacolata Concezione(attuale Basilica Superiore). Tale basilica, in stile gotico duecentesco, costruita sullo strapiombo roccioso sovrastante la grotta delle apparizioni, fu benedetta il 15 agosto 1871 e consacrata il 2 luglio 1876. Da quel giorno sono quasi innumerevoli le folle di fedeli che vi accorrono ogni anno per ragione di voto e di supplica dalla Francia, dal Belgio, dall'Italia, dalla Spagna e da altre regioni d'Europa e fin dalle lontane Americhe, e il nome dell'Immacolata di Lourdes diviene celebre in tutto l'universo. L'acqua della fontana, portata in tutte le parti del mondo, rende la sanità agli infermi. E l'orbe cattolico, veramente riconoscente di tanti benefici, vi ha eretto intorno meravigliosi monumenti sacri. Innumerevoli vessilli, mandati là dalle città e dai popoli quali testimoni dei benefici ricevuti, formano una decorazione meravigliosa al tempio della Vergine. In questa sua quasi dimora la Vergine Immacolata è venerata continuamente: di giorno con preghiere, canti religiosi e altre solenni funzioni; di notte invece con quelle sacre processioni nelle quali turbe pressoché infinite di pellegrini con ceri e faci accesi sfilano cantando le lodi della Beata Vergine.
A tutti è noto come questi pellegrinaggi abbiano ravvivato la fede in questo secolo pieno di freddezza, abbiano incoraggiato a professare la legge cristiana, ed abbiano mirabilmente accresciuto il culto alla Vergine Immacolata. In questa meravigliosa manifestazione di fede il popolo cristiano ha per duci i sacerdoti, che conducono là le loro popolazioni. Gli stessi vescovi si recano spesso a questo santuario, presiedono ai pellegrinaggi, e assistono alle feste più solenni. Né è troppo raro vedere accorrervi come umili pellegrini gli stessi principi della Chiesa Romana vestiti della porpora. A loro volta, i Romani Pontefici, nella loro devozione verso l'Immacolata di Lourdes, arricchirono il sacro tempio di favori i più insigni. Il sommo Pontefice Pio IX l'onorò di sante indulgenze, del privilegio di un'arciconfraternita e del titolo di Basilica minore (sin dal 1874); e volle che la statua della Madre di Dio, che vi si venera, fosse incoronata con solenne rito dal suo nunzio apostolico in Francia. Il sommo Pontefice Leone XIII poi le conferì innumerevoli benefizi, concesse l'indulgenza in forma di giubileo nel venticinquesimo dell'Apparizione e incoraggiò colla sua autorità e parola i pellegrinaggi. Sotto il suo pontificato, nel 1883, si avviarono i lavori per l'edificazione di una nuova Basilica sotto il titolo di Nostra Signora del Rosario (attuale Basilica Inferiore), opera dell'architetto Léopold Amédée Hardy, che fu ultimata il 7 agosto 1889 e consacrata solennemente dal Card. Benoît-Marie Langénieux, Arcivescovo di Reims, a nome del sommo Pontefice, il 6 ottobre 1901. Inoltre, lo stesso sommo Pontefice coronò la molteplicità di questi privilegi concedendo benignamente, a preghiera di moltissimi vescovi, di celebrare una festa solenne sotto il titolo dell'Apparizione della Beata Vergine Maria Immacolata con Ufficio proprio e Santa Messa propria. Finalmente il sommo Pontefice San Pio X nella sua pietà verso la Madre di Dio, e per assecondare i voti di moltissimi vescovi, estese la stessa festa alla Chiesa universale.
La festa odierna ci ricorda dunque il trionfo di Maria Santissima sul serpente infernale. Come la donna vista da San Giovanni Apostolo «rivestita di sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sulla testa», la Vergine di Lourdes appare rivestita di una veste e di un velo bianchi come la neve, di una cintura celeste e reca sui piedi nudi una rosa d'oro, altrettanti simboli del suo amore verginale. La Santa Vergine esorta alla penitenza gli infelici figli di Eva, che non sono stati come lei preservati dal peccato. Soltanto il giorno dell'Annunciazione la Vergine Santa dichiara il suo nome, volendo dimostrare che in vista dell'Incarnazione Dio le ha accordato «l'esenzione dal peccato originale». Ricordando che Maria Santissima è «l'arca della nuova alleanza», ricorriamo con fiducia a Colei che, «piena di grazia, viene a visitare la nostra terra per moltiplicare in noi i doni delle sue ricchezze».
INTROITUS
Apoc 21:2. Vidi civitátem sanctam, Jerúsalem novam, descendéntem de coelo a Deo, parátam sicut sponsam ornátam viro suo. Ps 44:2. Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. ℣.Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. ℞. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen. Vidi civitátem sanctam, Jerúsalem novam, descendéntem de coelo a Deo, parátam sicut sponsam ornátam viro suo.
Apoc 21:2. Vidi la Città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal Cielo da presso Dio, abbigliata come una sposa ornata per il suo sposo. Ps 44:2. Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero mentre al Sovrano canto il mio poema. ℣. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. ℞. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Vidi la Città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal Cielo da presso Dio, abbigliata come una sposa ornata per il suo sposo.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui per immaculátam Vírginis Conceptiónem dignum Fílio tuo habitáculum praeparásti: súpplices a te quaesumus; ut, ejúsdem Vírginis Apparitiónem celebrántes, salútem mentis et córporis consequámur. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che per mezzo dell'Immacolata Concezione della Vergine preparasti al tuo Figliuolo una degna dimora, ti supplichiamo umilmente che, celebrando l'apparizione della Vergine stessa, siamo fatti degni di conseguire la salute dell'anima e del corpo. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
In Quaresima si fa la commemorazione della Feria.
LECTIO
Léctio libri Apocalýpsis Beáti Joánnis Apóstoli.
Apoc 11:19; 12:1; 12:10.
Apértum est templum Dei in coelo: et visa est arca testaménti ejus in templo ejus, et facta sunt fúlgura et voces et terraemótus et grando magna. Et signum magnum appáruit in coelo: Múlier amícta sole, et luna sub pédibus ejus, et in cápite ejus coróna stellárum duódecim. Et audívi vocem magnam in coelo dicéntem: Nunc facta est salus et virtus, et regnum Dei nostri et potéstas Christi ejus.
Lettura del libro dell'Apocalisse del Beato Giovanni Apostolo.
Apoc 11:19; 12:1; 12:10.
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo, e nel suo tempio apparve l'arca della sua Alleanza, e ne vennero folgori e grida e terremoti e grandine forte. Poi apparve nel cielo un gran prodigio: una Donna vestita di sole, che aveva la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. E udii una gran voce che in cielo diceva: Ecco ora la salvezza, la potenza, il regno del nostro Dio e il potere del suo Cristo.
GRADUALE
Cant 2:12. Flores apparuérunt in terra nostra, tempus putatiónis advénit, vox túrturis audíta est in terra nostra. Cant 2:10; 2:14. ℣. Surge, amíca mea, speciósa mea, et veni: colúmba mea in foramínibus petrae, in cavérna macériae.
Cant 2:12. I fiori sono spuntati sulla nostra terra, il tempo della potatura è venuto, si è sentito nelle nostre campagne il tubar della tortorella. Cant 2:10; 2:14. ℣. Sorgi, amica mia, bella mia, e vieni: colomba mia che ti celi nelle fessure delle rocce, nei nascondigli dei dirupi.
ALLELUJA
Allelúja, allelúja. ℣. Osténde mihi fáciem tuam, sonet vox tua in áuribus meis: vox enim tua dulcis, et fácies tua decóra. Allelúja.
Alleluia, alleluia. ℣. Mostrami il tuo viso, risuoni la tua voce alle mie orecchie: poiché la tua voce è soave e il tuo viso è leggiadro. Alleluia.
Dopo Settuagesima, omessi l'Alleluja e il suo Versetto, si dice:
TRACTUS
Judith 15:10. Tu glória Jerúsalem, tu laetítia Israël, tu honorificéntia pópuli nostri. Cant 4:7. ℣. Tota pulchra es, María: et mácula originális non est in te. ℣. Felix es, sacra Virgo María, et omni laude digníssima, quae serpéntis caput virgíneo pede contrivísti.
Judith 15:10. Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu la letizia di Israele, tu l'onore del nostro popolo.Cant 4:7. ℣. Tutta bella sei, o Maria, e la macchia originale non è in te. ℣. Felice sei, o beata Vergine Maria, e degnissima di ogni lode, tu che schiacciasti col virgineo piede la testa del serpente.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 1:26-31.
In illo témpore: Missus est Angelus Gábriël a Deo in civitátem Galilaeae, cui nomen Názareth, ad Vírginem desponsátam viro, cui nomen erat Joseph, de domo David, et nomen Vírginis María. Et ingréssus Angelus ad eam, dixit: Ave, grátia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus. Quae cum audísset, turbáta est in sermóne ejus: et cogitábat, qualis esset ista salutátio. Et ait Angelus ei: Ne tímeas, María, invenísti enim grátiam apud Deum: ecce, concípies in útero et páries fílium, et vocábis nomen ejus Jesum.
Seguito ✠ del santo Vangelo secondo Luca.
Luc 1:26-31.
In quel tempo, l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una Vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, l'Angelo disse: Ave, o piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'Angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figliuolo, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Omelia di San Bernardo, Abate.
Omelia 2 sul Missus est.
Rallegrati, padre Adamo, ma tu soprattutto, madre Eva, esulta: come foste i progenitori di tutti, così di tutti foste pure la rovina; e, quel ch'è più deplorevole, prima rovina che progenitori. Consolatevi, lo dico a tutti e due, per questa figlia, e per tale figlia; ma principalmente a quella che fu la prima cagione del male, il cui obbrobrio s'è trasmesso a tutte le donne. Infatti si approssima il tempo in cui ormai sarà tolto l'obbrobrio, e l'uomo non avrà più di che accusare la donna: lui che in ogni modo, cercando impudentemente di scusare se stesso, non dubitò di accusarla crudelmente, dicendo: La donna, che m'hai data, m'ha dato del frutto, ed io l'ho mangiato (Gen 3:12). O Eva, corri dunque a Maria; o madre, corri a tanta figlia; risponda la figlia per la madre; liberi lei la madre dall'obbrobrio; lei soddisfaccia al padre per la madre: ecco, perché se l'uomo è caduto per la donna, egli ora non si rialza che per la donna.
Che dicevi, o Adamo? La donna che m'hai data, m'ha dato del frutto, e io l'ho mangiato (Gen 3:12). Queste sono parole maliziose, colle quali aggravi anziché diminuire la tua colpa. Nondimeno la Sapienza ha vinto la malizia, perché ella ha trovato nel tesoro della sua inesauribile bontà quell'occasione di perdono che Dio, interrogandoti, cercò, ma non poté cavare da te. Infatti invece della prima donna ti è data un'altra donna, una prudente, invece di una stolta, una umile, invece di una superba; la quale invece d'un frutto di morte, ti dia a gustare un frutto di vita, e in cambio di quell'amaro e velenoso alimento, ti procuri la dolcezza d'un frutto eterno. Muta, dunque, le parole della stolta scusa in voci di azioni di grazie, e di': Signore, la donna che m'hai data, m'ha dato del frutto (dell'albero) della vita, e io l'ho mangiato; ed esso è più dolce alla mia bocca del miele, perché per esso m'hai reso la vita. Ed ecco perché l'Angelo fu mandato alla Vergine. O ammirabile e d'ogni onore degnissima! O donna singolarmente veneranda, ammirabile più che tutte le donne, riparatrice dei tuoi progenitori, sorgente di vita per l'intera posterità!
Qual altra donna ti sembra aver Dio preannunziato, quando disse al serpente: Porrò inimicizia fra te e la donna? (Gen 3:15). E se dubiti ancora avere egli inteso di Maria, ascolta quel che segue: Ella ti schiaccerà la testa. A chi è riservata questa vittoria, se non a Maria? Ella senza dubbio ha schiacciato la testa velenosa, ella ha ridotto a niente ogni suggestione del maligno sia ch'esso tenti colla seduzione della carne sia ch'esso tenti con l'orgoglio dello spirito. E qual altra cercava Salomone quando diceva: Chi troverà la donna forte? (Prov 31:10). Conosceva infatti quest'uomo sapiente l'infermità di questo sesso, la fragilità del suo corpo, la volubilità del suo spirito. Ma siccome egli aveva letto la promessa fatta da Dio, e gli pareva conveniente che colui che aveva vinto per una donna fosse vinto per mezzo di essa, sommamente meravigliato, esclamava: Chi troverà la donna forte? Ch'è quanto dire: Se dalla mano di una donna dipende così e la nostra comune salvezza e la restituzione dell'innocenza, e la vittoria sul nemico: è assolutamente necessario di trovare una donna forte che possa essere capace di tanta opera.
Credo
OFFERTORIUM
Luc 1:28. Ave, grátia plena: Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus.
Luc 1:28. Ave, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne.
SECRETA
Hóstia laudis, quam tibi, Dómine, per mérita gloriósae et immaculátae Vírginis offérimus, sit tibi in odórem suavitátis, et nobis optátam cónferat córporis et ánimae sanitátem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
O Signore, i doni che ti offriamo, per i meriti della gloriosa ed Immacolata Vergine, salgano a te in odore di soavità, e a noi conferiscano la desiderata sanità del corpo e dell'anima. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
In Quaresima si fa la commemorazione della Feria.
PRAEFATIO DE BEATA MARIA VIRGINE
Vere dignum et justum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubique grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, aetérne Deus: Et te in Conceptióne immaculáta beátae Maríae semper Vírginis collaudáre, benedícere et praedicáre. Quae et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória permanénte, lumen aetérnum mundo effúdit, Jesum Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.
È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nella Concezione immacolata della Beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepì il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.
COMMUNIO
Ps 64:10. Visitásti terram et inebriásti eam, multiplicásti locupletáre eam.
Ps 64:10. Visitasti la terra e la inebriasti, la colmasti di ricchezze.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Quos coelésti, Dómine, aliménto satiásti, súblevet dextera Genitrícis tuae immaculátae: ut ad aetérnam pátriam, ipsa adjuvánte, perveníre mereámur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore, noi che saziasti con cibo celeste, difenda la mano potente della tua immacolata Genitrice, affinché, mediante il suo aiuto, meritiamo di raggiungere la patria eterna: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.”


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«Carlo Di Pietro - Sursum Corda
Preghiera al Santo del giorno.
In nómine Patris
et Fílii
et Spíritus Sancti.
Amen.

Preghiere
ORAZIONE ALLA VERGINE IMMACOLATA DI LOURDES (11.2)
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PREGHIERA ALL’IMMACOLATA DI LOURDES (11.2)
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Centro Studi Vincenzo Ludovico Gotti
PAPA PIO XII. LE PÈLERINAGE DE LOURDES
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11 febbraio, Apparizione della B. V. Maria Immacolata a Lourdes (dall'11 febbraio al 16 luglio 1858).
O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto. Con l'apparire nella grotta di Lourdes, hai voluto ch'essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali. Anch'io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerò d'imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Così sia. Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.
Dalla bacheca di don Ugo Carandino»





"Sante Messe - Sodalitium."
Sante Messe - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/sante-messe/)
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

“Sodalitium - IMBC.”
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“Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

Oratorio Sant'Ambrogio ? Milano ? Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11) (http://www.oratoriosantambrogiombc.it/)
http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
“Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
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La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».





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«11 FEBBRAIO 2020: APPARIZIONE DELL'IMMACOLATA VERGINE MARIA»
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https://www.radiospada.org/2020/02/vehementer-nos-san-pio-x-contro-lo-stato-laico/
« “Vehementer Nos”. San Pio X contro lo stato laico. di Redazione RS il 11 Febbraio 2020
Con la legge del 9 dicembre 1905, il governo della Terza Repubblica Francese (palese emanazione della Massoneria) separava ufficialmente lo Stato dalla Chiesa e incamerava i beni di questa, considerata al netto e contro la sua divina costituzione gerarchica. San Pio X allora Papa, rispose l’11 febbraio 1906 con la fondamentale Enciclica “Vehementer Nos“. Si noti la totale differenza e la grande attenzione dottrinale sui principi di una Chiesa cosciente della sua alta missione di fronte al mondo, come potenza e come unica forza capace di dare Dio – e quindi la prosperità spirituale e materiale – alle gente: l’esatto contrario del surrogato modernista chino alle cangianti ideologie dei poteri forti di turno».
«11 febbraio 1906, Vehementer Nos" di san Pio X:
"È una tesi assolutamente falsa, un errore pericolosissimo, pensare che bisogna separare lo Stato dalla Chiesa. Questa opinione si basa infatti sul principio che lo Stato non deve riconoscere nessun culto religioso: ed è assolutamente ingiuriosa verso Dio, poiché il Creatore dell'uomo è anche il fondatore delle società umane e conserva nella vita tanto loro che noi, individui isolati. Perciò noi gli dobbiamo non soltanto un culto privato, ma anche un culto sociale e onori pubblici. [...] Questa tesi danneggia gravemente la stessa società civile, che non può essere né prospera né duratura quando non vi è posto per la religione, regolatrice suprema e sovrana maestra allorché si tratta dei diritti e dei doveri dell'uomo".»
https://i0.wp.com/www.radiospada.org/wp-content/uploads/2020/02/15356551_1812548282366338_1321126100007168278_n.jp g?w=397&ssl=1


“L'11 febbraio dell'anno 1626 il Negus Neghesti d'Etiopia Susenyos I Malak Sagad III dichiara, congiuntamente al patriarca cattolico Alfonso Mendes, l'adesione dell'Impero Etiope alla Fede Cattolica Romana”



https://www.radiospada.org/2019/02/difunde-tu-fe-catolica-nuestra-senora-de-lourdes-llamado-a-la-oracion-y-a-la-penitencia/
https://i0.wp.com/www.radiospada.org/wp-content/uploads/2019/02/LOURDES5.jpg


https://i0.wp.com/www.radiospada.org/wp-content/uploads/2019/02/LOURDES5.jpg?w=510&ssl=1







Varie discussioni sulle APPARIZIONE DELL'IMMACOLATA BEATA VERGINE MARIA A LOURDES:



«Nostra Signora di Lourdes e Quaresima…»
https://forum.termometropolitico.it/692769-nostra-signora-di-lourdes-e-quaresima.html
https://forum.termometropolitico.it/692769-nostra-signora-di-lourdes-e-quaresima-7.html
https://forum.termometropolitico.it/692769-nostra-signora-di-lourdes-e-quaresima-14.html
https://forum.termometropolitico.it/404452-11-febbraio-attualita-del-messaggio-di-lourdes.html
https://forum.termometropolitico.it/335396-lourdes.html
https://forum.termometropolitico.it/57918-thread-onore-di-santa-bernadette-soubirous-2.html
https://forum.termometropolitico.it/333471-18-febbraio-16-aprile-s-bernadetta-soubirous-3.html

https://forum.termometropolitico.it/137940-auguri-franco-freda-e-varg-vikernes-due-grandi-europei-e-veri-arimanni-16.html
Preghiamo anche in questo nuovo anno e giorno 11 febbraio 2020 - nel giorno del loro compleanno, del 91esimo anniversario dei Patti Lateranensi sottoscritti l'11 febbraio 1929 tra il Regno d'Italia e la Santa Sede e soprattutto del 162esimo anniversario dell’apparizione dell’Immacolata Vergine Maria a Bernadette Soubirous (Maria Bernarda Sobirós) avvenuta il giorno 11 febbraio 1858 - per la conversione di Franco Giorgio Freda (Padova, 11 febbraio 1941) e Kristian Vikernes (Bergen, 11 febbraio 1973) al Cattolicesimo Romano e a Nostro Signore Gesù Cristo, unico vero Salvatore…
L'unica grazia che posso augurare a loro e a tutti di cuore...
Perchè l'autentica carità e l'amore del prossimo si possono fondare esclusivamente sulla Verità...
Per quanto riguarda il resto, ribadisco che questa discussione è stata da me aperta prima della mia conversione al Cattolicesimo Romano e a Nostro Signore Gesù Cristo, quindi molto di ciò che ho scritto prima del 2015 non rispecchia più il mio pensiero.
Infatti ci tengo a precisare che rinnego e prendo le distanze da tutto ciò che ho scritto di deprecabile e sbagliato in passato che sia in qualche modo contrasto con la Rivelazione divina, la fede cristiana, la dottrina della Chiesa Cattolica ed il Magistero infallibile dei veri e legittimi Pontefici Romani fino a Papa Pio XII incluso.
Ribadisco la mia piena adesione a tutto ciò che è stato direttamente rivelato da Nostro Signore Gesù Cristo ed insegnato fedelmente dalla Chiesa Cattolica, faccio mio il Credo (Simbolo degli Apostoli e Simbolo Niceno-Costantinopolitano), il Simbolo atanasiano (Quicumque vult) ed il giuramento antimodernista contro ogni nemico interno ed esterno dell’unica vera religione...



Due preziosi libri cattolici, seri e documentati, SULLE VERE APPARIZIONI MARIANE ED I MESSAGGI DELLA MADONNA A LOURDES ed altrove:


J. Danemarie, Storia del culto della Madonna, Edizioni Paoline, Catania 1958.
https://www.picclickimg.com/d/w1600/pict/281934691233_/STORIA-DEL-CULTO-DELLA-MADONNA-Danemarie-Paoline-Enciclopedia.jpg

Giuseppe Foschiani, Le meraviglie di Lourdes, Libreria Editrice G. Gallia, Vicenza 1930.
https://www.picclickimg.com/d/w1600/pict/263331995064_/Foschiani-LE-MERAVIGLIE-DI-LOURDES-Galla-1930.jpg





https://www.preghiereperlafamiglia.it/immacolata-di-lourdes.htm
«11 FEBBRAIO IMMACOLATA DI LOURDES
PREGHIERA a LOURDES
O bella Immacolata Concezione, io prostrato qui innanzi alla benedetta vostra Immagine e riunito in ispirito agli innumerevoli
pellegrini, che nella grotta e nel tempio di Lourdes sempre Vi lodano e benedicono. Vi prometto perpetua fedeltà, e Vi consacro i sentimenti del mio cuore, i pensieri della mia mente, i sensi del mio corpo, e tutta la mia volontà. Deh! o Vergine Immacolata, procuratemi innanzi tutto un posto nella Patria Celeste, e concedetemi la grazia... e fate che venga presto il sospirato giorno, in cui arrivi a contemplarvi gloriosa in Paradiso, e quivi per sempre lodarvi e ringraziarvi del tenero vostro patrocinio e benedire la SS, Trinità che vi fece si potente e misericordiosa. Amen.
PREGHIERA di PIO XII
Docili all'invito della tua voce materna, o Vergine Immacolata di Lourdes, accorriamo ai tuoi piedi presso la grotta, ove Ti degnasti di apparire per indicare ai peccatori il cammino della preghiera e della penitenza e per dispensare ai sofferenti le grazie e i prodigi della tua sovrana bontà.
O candida Visione di Paradiso, allontana dalle menti le tenebre dell'errore con la luce della fede, solleva le anime affrante con il celeste profumo della speranza, ravviva gli aridi cuori con l'onda divina della carità.
Fa' che amiamo e serviamo il tuo dolce Gesù, così da meritare la felicità eterna. Amen».







Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/)
http://liguesaintamedee.ch/
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
“Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

"11 février : Apparition de Notre-Dame de Lourdes (1858) :: Ligue Saint Amédée"
11 février : Apparition de Notre-Dame de Lourdes (1858) :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/11-fevrier-apparition-notre-dame-de-lourdes)
http://liguesaintamedee.ch/application/files/7515/1820/9135/02_11_apparition_lourdes.jpg


http://liguesaintamedee.ch/application/files/7515/1820/9135/02_11_apparition_lourdes.jpg





AVE MARIA!!!
NOSTRA SIGNORA DI LOURDES PREGATE PER NOI!!!
O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi!!!
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio!!!
Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!

Holuxar
16-04-20, 23:58
16 APRILE 2020: SANTA BERNADETTE SOUBIROUS…



Santa Bernadetta - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/santa-bernadetta/)
http://www.sodalitium.biz/santa-bernadetta/
«16 aprile, Santa Bernadetta, Vergine (Lourdes, 7 gennaio 1844 – Nevers, 16 aprile 1879).
“A Nevers, in Frància, santa Maria Bernarda Soubirous, Vergine, della Congregazione delle Sorelle della Carità e dell’istruzione cristiana, favorita, ancor giovanetta, a Lourdes, da ripetute apparizioni dell’immacolata Madre di Dio Maria, dal Papa Pio undecimo ascritta tra le sante Vergini”.
O santa Bernadette, che semplice e pura bambina, hai per diciotto volte contemplato, a Lourdes la bellezza dell’Immacolata e ne hai ricevuto le confidenze e che hai volto in seguito nasconderti nel convento di Nevers e lì ti sei consumata come un’ostia per i peccatori, ottienici questo spirito di purezza, di semplicità e mortificazione che condurrà anche noi alla visione di Dio e di Maria in Cielo. Così sia».
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/bernadetta-1-257x300.jpg



http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/bernadetta-1-257x300.jpg



"Sante Messe - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/


http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
“Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
http://www.domusmarcellefebvre.it/
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».





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«Carlo Di Pietro - Sursum Corda»

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"18 febbraio (16 aprile) - S. Bernadetta Soubirous"
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«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»



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"Santa Maria Bernarda Soubirous, Vergine
Doppio maggiore.
Paramenti bianchi.

Santa Maria Bernarda Soubirous, al secolo Bernadette, figlia maggiore di una famiglia numerosa di Lourdes, nacque nel borgo pirenaico di Lourdes, al Molino di Boly, il 7 gennaio 1844. I suoi genitori, François Soubirous e Louise Castérot, la battezzarono due giorni più tardi, il 9 gennaio, primo anniversario del loro matrimonio, nella chiesa parrocchiale di San Pietro.

Santa Maria Bernarda Soubirous, al secolo Bernadette.
La santa fanciulla aveva quattordici anni, quando, l'11 febbraio 1858, andata a raccogliere un po' di legna secca nei pressi della grotta di Massabielle, vide apparire una “Signora” nell'insenatura della roccia, sopra una rosa canina. La “Signora” appariva di aspetto giovane e benevolo, ricoperta di una veste e di un velo bianchi come la neve, e cinta di una fascia celeste; una rosa d'oro ne adornava i piedi nudi. La “Signora” che doveva, il 25 marzo 1858, rivelare il suo nome, l'Immacolata Concezione, apparve diciotto volte a Bernadette, dall'11 febbraio al 16 luglio 1858, la qual cosa fu per la povera e pia fanciulla occasione di ogni genere di umiliazioni e di maltrattamenti.
Dopo queste apparizioni, mantenendo intatta la santa umiltà, Bernadette sentì il desiderio di entrare nell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo. Turbata dall'interesse che stava richiamando su di sé, la fanciulla si trasferì presso la scuola-convitto di Lourdes tenuta dalle Sorelle della Carità di Nevers, dove imparò a leggere e scrivere. Dal 1860 al 1866, quasi sempre malata, ella rimase a Lourdes come ospite presso le Sorelle dell'Ospizio. Nel luglio 1866, dopo aver dato l'addio in lacrime alla Grotta, Bernadette entrò come postulante nella Congregazione delle Sorelle della Carità e dell'Istruzione cristiana, a Nevers, con lo scopo ben fermo di vivere una vita nascosta e di svanire da questo mondo. Il 29 luglio, ella prese l'abito col nome di Suor Maria Bernarda e, il 30 ottobre 1867, pronunciò i suoi voti di religione.
Quasi costantemente malata anche a Nevers, Bernadette fu nominata aiuto-infermiere nella Casa Madre della Congregazione. Per tredici anni, ella fu molto duramente trattata dalla Superiora Generale che, non credendo alle apparizioni, la considerava «una buona a nulla». Di natura molto sensibile, Bernadette sentì profondamente queste umiliazioni e combatté costantemente per reprimere le vivacità e gli sbalzi di umore del suo temperamento. Durante i suoi ultimi due anni, moltiplicandosi le sofferenze fisiche e morali, Bernadette si offrì a Dio come vittima. Dopo aver svolto con amore il suo servizio, passò al Signore a Nevers, alle tre del pomeriggio del 16 aprile 1879, all'età di trentacinque anni, mentre recitava l'Ave Maria.
Il Sommo Pontefice Pio XI, che già le aveva decretato il culto dei Beati il 14 giugno 1925, l'ascrisse fra i Santi l'8 dicembre 1933, solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. La festa di Santa Maria Bernarda Soubirous si celebra due volte: il 18 febbraio, nell'Ottava dell'Apparizione della Beata Vergine Maria Immacolata a Lourdes, e il 16 aprile, dies natalis della Santa. Il suo venerabile corpo si conserva ancora perfettamente incorrotto nella cappella del Convento di Saint Gildard a Nevers.

INTROITUS
Ps 44:13; 44:15; 44:16. Vultum tuum deprecabúntur omnes dívites plebis: adducéntur Regi Vírgines post eam: próximae ejus adducéntur tibi in laetítia et exsultatióne. (T.P. Allelúja, allelúja.) Ps 44:2. Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. ℣. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. ℞. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen. Vultum tuum deprecabúntur omnes dívites plebis: adducéntur Regi Vírgines post eam: próximae ejus adducéntur tibi in laetítia et exsultatióne. (T.P. Allelúja, allelúja.)

Ps 44:13; 44:15; 44:16. Ti rendono omaggio tutti i ricchi del popolo: dietro a lei le vergini sono condotte a te, o Re; le sue compagne ti sono portate con festevole esultanza. (T.P. Alleluia, alleluia.) Ps 44:2. Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema. ℣. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. ℞. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Ti rendono omaggio tutti i ricchi del popolo: dietro a lei le vergini sono condotte a te, o Re; le sue compagne ti sono portate con festevole esultanza. (T.P. Alleluia, alleluia.)

Gloria

ORATIO
Orémus.
Humílium, Deus, protéctor et amátor, qui fámulam tuam Maríam Bernárdam Immaculátae Vírginis Máriae apparitióne et allóquio recreásti: praesta, quaesumus; ut per símplices fídei sémitas, ad tuam in coelis visiónem perveníre mereámur. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, protettore ed amante degli umili, che hai confortato la tua serva Maria Bernarda per mezzo dell'apparizione e del dialogo con l'Immacolata Vergine Maria: fa' che per le semplici strade della fede meritiamo di giungere a vedere Te nei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

In Quaresima si fa la commemorazione della Feria.

LECTIO
Léctio Isaíae Prophétae.
Is 55:1-3; 55:6-9.
Omnes sitiéntes, veníte ad aquas: et qui non habétis argéntum, properáte, émite et comédite: veníte, émite absque argénto, et absque ulla commutatióne, vinum, et lac. Quare appénditis argéntum non in pánibus, et labórem vestrum non in saturiráte? Audíte audiéntes me, et comédite bonum, et delectábitur in crassitúdine ánima vestra. Inclináte aurem vestram, et veníte ad me: audíte, et vivet ánima vestra, et fériam vobíscum pactum sempitérnum, misericórdias David fidéles. Quaerite Dóminum, dum inveníri potest: invocáte eum, dum prope est. Derelínquat ímpius viam suam, et vir iníquus cogitatiónes suas, et revertátur ad Dóminum: et miserébitur ejus, et ad Deum nostrum: quóniam multus est ad ignoscéndum. Non enim cogitationes meae cogitatiónes vestrae: neque viae vestrae viae meae, dicit Dóminus. Quia sicut exaltántur coeli a terra, sic exaltátae sunt viae meae a viis vestris, et cogitatiónes meae a cogitatiónibus vestris.

Lettura del Profeta Isaia.
Is 55:1-3; 55:6-9.
Voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza sempiterna, i favori assicurati a Davide. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.

GRADUALE
Ps 44.5. Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna. ℣. Propter veritátem et mansuetúdinem et justítiam: et dedúcet te mirabíliter déxtera tua.

Ps 44.5. Nello splendore della tua bellezza incedi, avanza trionfante e regna! ℣. Per la verità, la mitezza e la giustizia: la tua destra ti faccia vedere prodigi.

ALLELUJA
Allelúja, allelúja. ℣. Vidi speciósam sicut colúmbam, et circúmdabant eam flores rosárum et lília convállium. Allelúja.

Alleluia, alleluia. ℣. La vidi bella come una colomba e la circondavano i fiori delle rose e i gigli delle valli. Alleluia.

Dopo Settuagesima, omessi l'Alleluja e il suo Versetto, si dice:

TRACTUS
Ps 44:11; 44:12. Audi, fília, et vide, et inclína aurem tuam: quia concupívit Rex speciem tuam. Ps 44:13; 44:10. ℣. Vultum tuum deprecabúntur omnes dívites plebis: fíliae regum in honóre tuo. Ps 44:15-16. ℣. Adducéntur Regi Vírgines post eam: próximae ejus afferéntur tibi. ℣. Afferéntur in laetítia et exsultatióne: adducéntur in templum Regis.

Ps 44:11; 44:12. Ascolta e guarda, tendi l'orecchio, o figlia: il Re si è invaghito della tua bellezza. Ps 44:13; 44:10. ℣. Ti rendono omaggio tutti i ricchi del popolo, stanno al tuo seguito le figlie dei re. Ps 44:15-16. ℣. Le vergini dietro a lei sono condotte al Re, le sue compagne sono condotte a Te. ℣. Sono condotte con gioia ed esultanza, sono introdotte nel palazzo del Re.

Nel Tempo Pasquale, il Graduale e l'Alleluja sono sostituiti da:

Allelúja, allelúja. ℣. Vidí speciósam sicut colúmbam, et circúmdabant eam flores rosárum et lília convállium. Allelúja. ℣. Veni, elécta mea, et ponam in te thronum meum quia concupívit Rex spéciem tuam. Allelúja.

Alleluia, alleluia. ℣. La vidi bella come una colomba e la circondavano i fiori delle rose e i gigli delle valli. Alleluia. ℣. Vieni, o mia eletta, ch'io ti ponga sul mio trono, poiché s'appassionò il re della tua bellezza. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 13:44-52.
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum thesáuro abscóndito in agro: quem qui invénit homo, abscóndit, et prae gáudio illíus vadit, et vendit univérsa, quae habet, et emit agrum illum. Iterum símile est regnum coelórum hómini negotiatóri, quaerénti bonas margarítas. Invénta autem una pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quae hábuit, et emit eam. Iterum símile est regnum coelórum sagénae, missae in mare et ex omni génere píscium congregánti. Quam, cum impléta esset, educéntes, et secus littus sedéntes, elegérunt bonos in vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in consummatióne saeculi: exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio justórum, et mittent eos in camínum ignis: ibi erit fletus et stridor déntium. Intellexístis haec ómnia? Dicunt ei: Etiam. Ait illis: Ideo omnis scriba doctus in regno coelórum símilis est hómini patrifamílias, qui profert de thesáuro suo nova et vétera.

Seguito ✠ del santo Vangelo secondo Matteo.
Matt 13:44-52.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete capito tutte queste cose? Gli risposero: Sì. Ed egli disse loro: Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche.

OFFERTORIUM
Ps 44:15; 44:16. Afferéntur Regi Vírgines post eam: próximae ejus afferéntur tibi in laetítia et exsultatióne: adducéntur in templum Regi Domino. (T.P. Allelúja.)

Ps 44:15; 44:16. Dopo di lei saranno condotte al Re altre vergini: le sue compagne saranno a te condotte. Ti saranno condotte con gioia ed esultanza: saranno condotte al tempio del Re Signore. (T.P. Alleluia.)

SECRETA
Coeléstem nobis, Dómine, praebeant tua Sancta fervórem, quo beáta Virgo María Bernárda seípsam hóstiam laudis tibi placéntem exhíbuit. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

I tuoi sacramenti, o Signore, ci diano quel celeste fervore per il quale la beata vergine Maria Bernarda si offrì a te quale gradita vittima di lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

In Quaresima si fa la commemorazione della Feria.

PRAEFATIO COMMUNIS
Vere dignum et justum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias agere: Dómine sancte, Pater omnípotens, aetérne Deus: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessione dicéntes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a Te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni Ti adorano, le Potenze Ti venerano con tremore. A Te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell'inno di lode: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

In Quaresima si dice:

PRAEFATIO DE QUADRAGESIMA
Vere dignum et justum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, aetérne Deus: Qui corporáli jejúnio vitia cómprimis, mentem élevas, virtútem largíris et praemia: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti júbeas, deprecámur, súpplici confessióne dicentes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che col digiuno corporale raffreni i vizi, sollevi la mente, largisci virtù e premi: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

Nel Tempo Pasquale si dice:

PRAEFATIO PASCHALIS
Vere dignum et justum est, aequum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore, sed in hoc potíssimum gloriósius praedicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus. Ipse enim verus est Agnus, qui ábstulit peccáta mundi. Qui mortem nostram moriéndo destrúxit et vitam resurgéndo reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriae tuae cánimus, sine fine dicentes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor più gloriosamente in questo tempo in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilì la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell'esercito celeste, cantiamo l'inno della tua gloria, dicendo senza fine: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

COMMUNIO
Eccli 39:19. Floréte flores, quasi lílium, et date odórem, et frondéte in grátiam, collaudáte cánticum, et benedícite Dóminum in opéribus suis. (T.P. Allelúja.)

Eccli 39:19. Gettate fiori, come il giglio, e spargete profumo, e gettate amene fronde; intonate un canto di lode e benedite il Signore per tutte le opere sue. (T.P. Alleluia.)

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sacris, Dómine, recreáti mystériis, quaesumus, ut miram beátae Maríae Bernárdae constántiam aemulántes, patiéntiae praemium cónsequi mereámur aetérnum. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ristorati dai sacri misteri, ti preghiamo, o Signore, che, emulando la mirabile costanza della beata Maria Bernarda, conseguiamo l'eterno premio della pazienza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen".


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Anniversario dell’incendio di Nôtre Dame («Nostra Signora»): il tavolo del “nuovo rito” montiniano di “Paolo Vl” bruciato ed annientato, invece l’Altare maestroso e glorioso della VERA MESSA cattolica rimasto intatto!!!


Anniversario del memorabile RADIOMESSAGGIO DI SUA SANTITÀ PIO XII AI CATTOLICI DI SPAGNA...
Onore ai cosiddetti «Requetés Carlisti», ed anche ai Carlisti italiani volontari, i monarchici cristiano-cattolici che combatterono (per necessità) assieme al generale Francisco Franco nella “guerra civile spagnola” del 1936-39 «Por Dios, por la Patria y el Rey»!!!
Per «Dios, Patria, Fueros y Rey»!!!



Radiomessaggio ai fedeli spagnoli (16 aprile 1939) | PIO XII (http://www.vatican.va/content/pius-xii/it/speeches/1939/documents/hf_p-xii_spe_19390416_inmenso-gozo.html)
«Radiomessaggio ai fedeli spagnoli (16 aprile 1939) | PIO XII
RADIOMESSAGGIO DI SUA SANTITÀ PIO XII AI CATTOLICI DI SPAGNA. Domenica, 16 aprile 1939. Con immensa gioia»


https://forum.termometropolitico.it/48827-guerra-civile-spagnola-11.html
https://forum.termometropolitico.it/373674-guerra-civile-spagnola-madrid-divisa-sulla-memoria.html



https://cloud10.todocoleccion.online/militaria-medallas/tc/2015/04/30/12/49122187_124444.webp
https://cloud10.todocoleccion.online/coleccionismo-pegatinas/tc/2018/05/07/01/120156347.jpg
Por Dios, por la Patria y el Rey - Centro Studi Giuseppe Federici (http://www.centrostudifederici.org/por-dios-por-la-patria-y-el-rey/)
Alfredo Roncuzzi, L’altra frontiera. Un requeté romagnolo nella Spagna in guerra, Edizioni del Girasole, Ravenna 2010.


https://www.ricognizioni.it/radiomessaggio-del-venerabile-papa-pio-xii-ai-cattolici-di-spagna/


https://www.radiospada.org/2020/04/con-inmenso-gozo-il-radiomessaggio-di-pio-xii-per-la-fine-della-guerra-di-spagna/
https://www.radiospada.org/tag/con-inmenso-gozo/
https://www.radiospada.org/tag/guerra-di-spagna/
https://www.radiospada.org/tag/francisco-franco/
https://www.radiospada.org/tag/hispanidad/
https://www.radiospada.org/tag/martiri-di-spagna/
https://www.radiospada.org/tag/controrivoluzione/
https://www.radiospada.org/tag/crociata/


https://www.radiospada.org/2020/04/nolite-timere-il-messaggio-di-pio-xii-per-la-pasqua-del-1956/





https://csrb.fr/


https://www.rivarol.com/




http://liguesaintamedee.ch/
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]»
“Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur”

"16 avril : Sainte Bernadette Soubirous Voyante de Lourdes, et Religieuse à Nevers (? 1879) :: Ligue Saint Amédée"
“16 avril : Sainte Bernadette Soubirous Voyante de Lourdes, et Religieuse à Nevers († 1879)”




AVE MARIA!!!
SANTA BERNADETTE PREGA PER NOI!!!
Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!