Augustinus
19-08-04, 13:09
dal sito SANTI E BEATI (http://www.santiebeati.it/search/jump.cgi?ID=28900) (con aggiunte):
San Giovanni Eudes, Sacerdote
19 agosto - Memoria Facoltativa
Ri, Francia, 14 novembre 1601 - Caen, Francia, 19 agosto 1680
Nato a Ri, in Francia, nel 1601, Giovanni Eudes, dopo l'ordinazione sacerdotale entrò nell'Oratorio del Bérulle. Fu parroco molto attivo: promosse il culto del Sacro Cuore. Quando si diffuse l'epidemia di peste, si dedicò alla cura degli ammalati. Nel 1641 fondò la Congregazione femminile di Nostra Signora della Carità e del Rifugio. Due anni più tardi diede vita anche a una Congregazione maschile, la Società di Gesù e Maria (Eudisti). Morì nel 1680 a Caen. Riconosciuta l'eroicità delle virtù da Papa Leone XIII nel 1903, fu beatificato da S. Pio X nel 1909, e canonizzato da Pio XI nel 1925. (Avv.)
Nato in Normandia nel 1601, muore nel 1680. Divenuto un attivista e un devoto di Maria è ordinato sacerdote nel Collegio dei gesuiti di Caen. Da qui parte per assistere gli appestati nella regione di Argentan. In seguito si consacra alle missioni parrocchiali. Resosi conto di quanto sia importante la figura del sacerdote, riesce a far costruire un seminario, dando vita alla «Congregazione di Gesù e di Maria ». San Giovanni Eudes è il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria. Nel 1641 fonda due Congregazioni religiose, una maschile e una femminile, dedicate ai Sacri Cuori. Per lui, quindi, il culto del Sacro Cuore di Gesú è il culto della persona, in quanto esso è l'origine e la fonte della dignità e della santità della persona. Fonda poi rifugi per togliere le ragazze dalla strada e una Congregazione di Religiose per assisterle, l'ordine di «Nostra Signora della Carità del Rifugio». Scrive numerose opere, fra cui la più conosciuta e la più considerevole è «Il cuore ammirabile della Madre di Dio». (Avvenire)
Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
Martirologio Romano: San Giovanni Eudes, sacerdote, che si dedicò per molti anni alla predicazione nelle parrocchie e fondò poi la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità per confermare nella vita cristiana le donne penitenti; incrementò moltissimo la devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, finché a Caen nella Normandia in Francia si addormentò piamente nel Signore.
Martirologio tradizionale (19 agosto): A Caen, in Francia, san Giovanni Eudes Confessore, Missionario Apostolico, Fondatore della Congregazione dei Preti di Gesú e Maria nonchè dell'Ordine delle Monache di Nostra Signora della Carità, e promotore del culto liturgico verso i Sacratissimi Cuori di Cristo e di sua Madre. Fu inserito nel catalogo dei Santi dal Papa Pio undecimo.
Il Seicento è il secolo del Re Sole, del giansenismo, del quietismo, del filosofismo, il secolo della diffidenza, dell'oblio e del disprezzo nei riguardi della spiritualità cristiana, ma è anche il secolo del grande rinnovamento della pietà e della devozione, operato da uomini come Berulle, Condren, Olier, Vincenzo de' Paoli, Grignion de Montfort e Giovanni Eudes. S. Giovanni Eudes, nato a Ri, presso Argentan, in Francia, nel 1601, è uno dei più zelanti riformatori della vita religiosa del suo tempo. Entrato nella congregazione dell'Oratorio, fondata dal Berulle, e ordinato sacerdote, si dedicò alla predicazione tra il popolo. Due anni dopo scoppiò un'epidemia di peste in Normandia e Giovanni vi accorse per assistere gli appestati. Non temeva il contagio: "Di questa mia pelle ha paura perfino la peste", diceva sorridendo. Ma quelli che gli stavano vicino il contagio lo temevano e per non esporli al pericolo con la sua vicinanza la notte non entrava in casa, scegliendosi a rifugio una botte in un pagliaio.
Quando il morbo sembrò debellato, Giovanni ne venne contagiato, ma superò la crisi. Ristabilitosi, riprese le sue missioni tra la gente. Era un predicatore efficace e seguito. Qualcuno ha fatto il conto delle missioni da lui tenute al popolo in ogni parte della Francia: furono centodieci. Giovanni Eudes, nel 1643, mise mano all'opera cui pensava da tanto tempo: la fondazione della Congregazione di Gesù e di Maria (i Padri Eudisti), formata da sacerdoti vincolati soltanto con il voto di obbedienza. Fine primario della nuova congregazione era la formazione spirituale dei candidati al sacerdozio e la predicazione delle missioni al popolo. Collaterale a questa è la Congregazione femminile detta Rifugio di Nostra Signora della Carità, dalla quale nel secolo XIX derivò la Congregazione del Buon Pastore.
Nutrito della spiritualità del Berulle, il dotto e santo missionario della Normandia ha messo in particolare risalto "l'amore affettivo" nella devozione cristiana. S. Pio X definì Giovanni Eudes padre, dottore e apostolo della "dolcissima devozione" ai sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria, sorgenti di quel caldo amore che doveva sciogliere il gelido involucro del timore riverenziale propugnato dal giansenismo. Morto a Caen il 19 agosto 1680, all'età di settantanove anni, Giovanni Eudes fu canonizzato nel 1925. L'influenza di questo santo è stata grande non solo nella sua terra (egli ha rinnovato la vecchia terra normanna, povera di vita cristiana) ma in tutto il mondo cristiano per la corrente di pietà mariana alla quale ha dato inizio.
Autore: Piero Bargellini
*****
Sempre dallo stesso SITO altro profilo biografico:
Cognome e predicato della sua casata normanna: Eudes de Mézeray. Un suo fratello minore, Francesco, diventerà storico di corte. Lui, dopo i primi studi, viene accolto a Parigi nella Congregazione dell’oratorio, creata nel 1611 dal sacerdote e futuro cardinale Pietro de Bérulle, per formare buoni predicatori. Il 20 dicembre 1625 fu ordinato sacerdote e venne mandato a Caen, nella Normandia nativa. E qui lo sorprende la peste. Si fa infermiere dei malati e confortatore dei moribondi, ma i suoi amici si tengono alla larga, per paura del contagio. Allora li tranquillizza, isolandosi: dorme su un pagliaio, dentro una botte. Prende il male anche lui, ma ne guarisce, e infine torna all’attività principale: le “missioni al popolo”, che sono cicli di soggiorno, incontri e predicazione, da un paese all’altro.
Percorre il Nord della Francia, dimostrandosi "predicatore di qualità straordinarie; dove passava, convertiva" (L. Mezzadri). Ma spesso di tratta di fiammate, che dopo la sua partenza si estinguono. E per varie ragioni: la Francia e l’Europa intera vivono uno dei loro momenti peggiori, la guerra dei Trent’anni (1618-1648); in alcune parti del Continente la fame produce il cannibalismo; i contadini di Francia sono alla disperazione, brutalmente depredati non da truppe nemiche, ma dai soldati del loro re, insaziabili e impuniti. Molti non sanno più in cosa credere; la tradizionale pratica religiosa cattolica, già messa in crisi nel secolo precedente dalle guerre di religione, ora è anche attaccata dal movimento giansenista: i suoi ispiratori e maestri, noti per austerità di vita, cultura e schietti convincimenti, sono tuttavia portatori di una religiosità che a molti fedeli ispira reverenza e timore verso Dio, piuttosto che amore fiducioso e speranza. Ma il peggio non viene da fuori: sta dentro la Chiesa di Francia. Sta nel suo clero scadente e apatico, nell’ignoranza di troppi preti. Giovanni Eudes si convince che la prima necessità, urgentissima, è rifare il clero: e vorrebbe che fosse la “sua” Congregazione dell’oratorio a promuovere da Parigi questo sforzo grandioso. (Il concilio di Trento aveva decretato l’istituzione dei seminari già nel 1563, ma in Francia il decreto è rimasto largamente inapplicato).
Da Parigi arriva però una risposta negativa, e allora lui fonda nel 1643 la Congregazione di Gesù e Maria, formata da sacerdoti legati dal voto di obbedienza (e chiamati poi Eudisti) con lo scopo di tenere anche le “missioni al popolo”, ma soprattutto di aprire e dirigere seminari, che diano ai futuri sacerdoti l’indispensabile formazione spirituale. Per trasformarli da opachi funzionari del culto (come troppi di loro si sentono) in diffusori dell’amore incessante di Dio, simboleggiato nelle immagini del cuore di Gesù e del cuore di Maria.
Nello stesso 1643, fonda a Caen il primo seminario di Normandia (poi verranno quelli di Coutances, Lisieux, Rouen, Evreux e Rennes). Intanto, sempre a Caen, ha creato l’Ordine femminile di Nostra Signora della Carità, votato alla riabilitazione delle donne vittime di sfruttatori: un’istituzione che nell’Ottocento si svilupperà nell’Istituto del Buon Pastore, fondato da santa Maria Eufrasia Pelletier. La sua vita si conclude a Caen. Beatificato da Pio X il 25 aprile 1909, è stato proclamato santo da Pio XI il 31 maggio 1925. Le sue spoglie riposano in Colombia, dove si trova la casa generalizia dei Padri Missionari Eudisti.
Autore: Domenico Agasso
http://santiebeati.it/immagini/Original/28900/28900B.JPG
San Giovanni Eudes, Sacerdote
19 agosto - Memoria Facoltativa
Ri, Francia, 14 novembre 1601 - Caen, Francia, 19 agosto 1680
Nato a Ri, in Francia, nel 1601, Giovanni Eudes, dopo l'ordinazione sacerdotale entrò nell'Oratorio del Bérulle. Fu parroco molto attivo: promosse il culto del Sacro Cuore. Quando si diffuse l'epidemia di peste, si dedicò alla cura degli ammalati. Nel 1641 fondò la Congregazione femminile di Nostra Signora della Carità e del Rifugio. Due anni più tardi diede vita anche a una Congregazione maschile, la Società di Gesù e Maria (Eudisti). Morì nel 1680 a Caen. Riconosciuta l'eroicità delle virtù da Papa Leone XIII nel 1903, fu beatificato da S. Pio X nel 1909, e canonizzato da Pio XI nel 1925. (Avv.)
Nato in Normandia nel 1601, muore nel 1680. Divenuto un attivista e un devoto di Maria è ordinato sacerdote nel Collegio dei gesuiti di Caen. Da qui parte per assistere gli appestati nella regione di Argentan. In seguito si consacra alle missioni parrocchiali. Resosi conto di quanto sia importante la figura del sacerdote, riesce a far costruire un seminario, dando vita alla «Congregazione di Gesù e di Maria ». San Giovanni Eudes è il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria. Nel 1641 fonda due Congregazioni religiose, una maschile e una femminile, dedicate ai Sacri Cuori. Per lui, quindi, il culto del Sacro Cuore di Gesú è il culto della persona, in quanto esso è l'origine e la fonte della dignità e della santità della persona. Fonda poi rifugi per togliere le ragazze dalla strada e una Congregazione di Religiose per assisterle, l'ordine di «Nostra Signora della Carità del Rifugio». Scrive numerose opere, fra cui la più conosciuta e la più considerevole è «Il cuore ammirabile della Madre di Dio». (Avvenire)
Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
Martirologio Romano: San Giovanni Eudes, sacerdote, che si dedicò per molti anni alla predicazione nelle parrocchie e fondò poi la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità per confermare nella vita cristiana le donne penitenti; incrementò moltissimo la devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, finché a Caen nella Normandia in Francia si addormentò piamente nel Signore.
Martirologio tradizionale (19 agosto): A Caen, in Francia, san Giovanni Eudes Confessore, Missionario Apostolico, Fondatore della Congregazione dei Preti di Gesú e Maria nonchè dell'Ordine delle Monache di Nostra Signora della Carità, e promotore del culto liturgico verso i Sacratissimi Cuori di Cristo e di sua Madre. Fu inserito nel catalogo dei Santi dal Papa Pio undecimo.
Il Seicento è il secolo del Re Sole, del giansenismo, del quietismo, del filosofismo, il secolo della diffidenza, dell'oblio e del disprezzo nei riguardi della spiritualità cristiana, ma è anche il secolo del grande rinnovamento della pietà e della devozione, operato da uomini come Berulle, Condren, Olier, Vincenzo de' Paoli, Grignion de Montfort e Giovanni Eudes. S. Giovanni Eudes, nato a Ri, presso Argentan, in Francia, nel 1601, è uno dei più zelanti riformatori della vita religiosa del suo tempo. Entrato nella congregazione dell'Oratorio, fondata dal Berulle, e ordinato sacerdote, si dedicò alla predicazione tra il popolo. Due anni dopo scoppiò un'epidemia di peste in Normandia e Giovanni vi accorse per assistere gli appestati. Non temeva il contagio: "Di questa mia pelle ha paura perfino la peste", diceva sorridendo. Ma quelli che gli stavano vicino il contagio lo temevano e per non esporli al pericolo con la sua vicinanza la notte non entrava in casa, scegliendosi a rifugio una botte in un pagliaio.
Quando il morbo sembrò debellato, Giovanni ne venne contagiato, ma superò la crisi. Ristabilitosi, riprese le sue missioni tra la gente. Era un predicatore efficace e seguito. Qualcuno ha fatto il conto delle missioni da lui tenute al popolo in ogni parte della Francia: furono centodieci. Giovanni Eudes, nel 1643, mise mano all'opera cui pensava da tanto tempo: la fondazione della Congregazione di Gesù e di Maria (i Padri Eudisti), formata da sacerdoti vincolati soltanto con il voto di obbedienza. Fine primario della nuova congregazione era la formazione spirituale dei candidati al sacerdozio e la predicazione delle missioni al popolo. Collaterale a questa è la Congregazione femminile detta Rifugio di Nostra Signora della Carità, dalla quale nel secolo XIX derivò la Congregazione del Buon Pastore.
Nutrito della spiritualità del Berulle, il dotto e santo missionario della Normandia ha messo in particolare risalto "l'amore affettivo" nella devozione cristiana. S. Pio X definì Giovanni Eudes padre, dottore e apostolo della "dolcissima devozione" ai sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria, sorgenti di quel caldo amore che doveva sciogliere il gelido involucro del timore riverenziale propugnato dal giansenismo. Morto a Caen il 19 agosto 1680, all'età di settantanove anni, Giovanni Eudes fu canonizzato nel 1925. L'influenza di questo santo è stata grande non solo nella sua terra (egli ha rinnovato la vecchia terra normanna, povera di vita cristiana) ma in tutto il mondo cristiano per la corrente di pietà mariana alla quale ha dato inizio.
Autore: Piero Bargellini
*****
Sempre dallo stesso SITO altro profilo biografico:
Cognome e predicato della sua casata normanna: Eudes de Mézeray. Un suo fratello minore, Francesco, diventerà storico di corte. Lui, dopo i primi studi, viene accolto a Parigi nella Congregazione dell’oratorio, creata nel 1611 dal sacerdote e futuro cardinale Pietro de Bérulle, per formare buoni predicatori. Il 20 dicembre 1625 fu ordinato sacerdote e venne mandato a Caen, nella Normandia nativa. E qui lo sorprende la peste. Si fa infermiere dei malati e confortatore dei moribondi, ma i suoi amici si tengono alla larga, per paura del contagio. Allora li tranquillizza, isolandosi: dorme su un pagliaio, dentro una botte. Prende il male anche lui, ma ne guarisce, e infine torna all’attività principale: le “missioni al popolo”, che sono cicli di soggiorno, incontri e predicazione, da un paese all’altro.
Percorre il Nord della Francia, dimostrandosi "predicatore di qualità straordinarie; dove passava, convertiva" (L. Mezzadri). Ma spesso di tratta di fiammate, che dopo la sua partenza si estinguono. E per varie ragioni: la Francia e l’Europa intera vivono uno dei loro momenti peggiori, la guerra dei Trent’anni (1618-1648); in alcune parti del Continente la fame produce il cannibalismo; i contadini di Francia sono alla disperazione, brutalmente depredati non da truppe nemiche, ma dai soldati del loro re, insaziabili e impuniti. Molti non sanno più in cosa credere; la tradizionale pratica religiosa cattolica, già messa in crisi nel secolo precedente dalle guerre di religione, ora è anche attaccata dal movimento giansenista: i suoi ispiratori e maestri, noti per austerità di vita, cultura e schietti convincimenti, sono tuttavia portatori di una religiosità che a molti fedeli ispira reverenza e timore verso Dio, piuttosto che amore fiducioso e speranza. Ma il peggio non viene da fuori: sta dentro la Chiesa di Francia. Sta nel suo clero scadente e apatico, nell’ignoranza di troppi preti. Giovanni Eudes si convince che la prima necessità, urgentissima, è rifare il clero: e vorrebbe che fosse la “sua” Congregazione dell’oratorio a promuovere da Parigi questo sforzo grandioso. (Il concilio di Trento aveva decretato l’istituzione dei seminari già nel 1563, ma in Francia il decreto è rimasto largamente inapplicato).
Da Parigi arriva però una risposta negativa, e allora lui fonda nel 1643 la Congregazione di Gesù e Maria, formata da sacerdoti legati dal voto di obbedienza (e chiamati poi Eudisti) con lo scopo di tenere anche le “missioni al popolo”, ma soprattutto di aprire e dirigere seminari, che diano ai futuri sacerdoti l’indispensabile formazione spirituale. Per trasformarli da opachi funzionari del culto (come troppi di loro si sentono) in diffusori dell’amore incessante di Dio, simboleggiato nelle immagini del cuore di Gesù e del cuore di Maria.
Nello stesso 1643, fonda a Caen il primo seminario di Normandia (poi verranno quelli di Coutances, Lisieux, Rouen, Evreux e Rennes). Intanto, sempre a Caen, ha creato l’Ordine femminile di Nostra Signora della Carità, votato alla riabilitazione delle donne vittime di sfruttatori: un’istituzione che nell’Ottocento si svilupperà nell’Istituto del Buon Pastore, fondato da santa Maria Eufrasia Pelletier. La sua vita si conclude a Caen. Beatificato da Pio X il 25 aprile 1909, è stato proclamato santo da Pio XI il 31 maggio 1925. Le sue spoglie riposano in Colombia, dove si trova la casa generalizia dei Padri Missionari Eudisti.
Autore: Domenico Agasso
http://santiebeati.it/immagini/Original/28900/28900B.JPG