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Visualizza Versione Completa : 2^ commissione di studio - ECONOMIA & FINANZA



india9001
12-02-05, 14:23
COORDINATORE: Mr HYDE

Templares
12-02-05, 18:31
In Origine postato da india9001
COORDINATORE: Mr HYDE

Anche qui siamo in attesa dell'intervento introduttivo del coordinatore.

UgoDePayens
17-02-05, 12:06
Sbaglio o ci stiamo un attimo appisolando? :p

India non è che potresti farla tu una breve relazione iniziale?

india9001
17-02-05, 12:33
L'ECONOMIA E' DA SEMPRE UN FATTORE FONDAMENTALE DELLA VITA SOCIALE DI UN POPOLO. I MECCANISMI DI COMPRAVENDITA, DI RETRIBUZIONE E DI SPESA SONO ALLA BASE DELLA SOCIETA' CAPITALISTICA CHE, COME LA STORIA HA INSEGNATO, E' STATO L'UNICO SISTEMA SOCIOCULTURALE AD ESSERE SOSTANZIALMENTE VINCENTE, NEL SENSO CHE, SEPPUR IMPERFETTO E GENERANDO SPESSO ERRORI O SQUILIBRI, HA COMUNQUE SAPUTO PORTARE SVILUPPO E CRESCITA, DUE FATTORI CHE SEMBRANO ESSERE SIMILI MA SONO NELLA REALTA' ASSAI DIFFERENTI.
LO SVILUPPO HA CARATTERE PREVALENTEMENTE QUALITATIVO: ESSO GENERA VALORE AGGIUNTO, IN QUANTO PUO' FAR PROGREDIRE GLI INDIVIDUI DAL PUNTO DI VISTA CULTURALE E NON SOLO MERAMENTE ECONOMICO; DALL'ALTRA PARTE, INVECE, LA CRESCITA E' SOSTANZIALMENTE LEGATA AL PROFITTO ECONOMICO E PERTANTO CONSERVA ASPETTI PIU' CHE ALTRO QUANTITATIVI.

OGGI IL CAPITALISMO, CHE HA AFFRONTATO NUMEROSI PERIODI DI INSTABILITA' (crack del '29-crisi petrolifera degli anni '70-11 settembre-ecc..) SI TROVA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI XKE COLPEVOLE DI ESSERE LA CAUSA REALE DELLA SUA STESSA INSTABILITA' SOCIOECONOMICA.

I CONSERVATORI CREDONO INVECE, CHE OGGI PIU' CHE MAI IL CAPITALISMO POSSA CONTINUARE A CONTRIBUIRE A FAR USCIRE DA SITUAZIONI DI DEGRADO E DI POVERTA', REGIONI E PAESI SOTTOSVILUPPATI O COMUNQUE CON STAGNAZIONE E/O RECESSIONE.

UN'ECONOMIA LIBERISTA E' L'UNICA CAPACE DI FARE DA MOTORE PER IL RILANCIO DEL SISTEMA PAESE, E PURE DEL SISTEMA CONTINENTE, PARLANDO DEL CONTESTO PRIMA ITALIANO E POI QUELLO EUROPEO. I PAESI PIU' POTENTI DEL MONDO, I G7 OGGI DEVONO CONFRONTARSI CON NUOVI COLOSSI DEL MERCATO, LA CINA E L'INDIA, E DEVONO ESSERE CAPACI DI INNOVARSI NON SOLTANTO NELLE PROCEDURE COMMERCIALI, MA PROPRIO NELLA FORMA MENTIS.

ESSERE DINAMICI, FLESSIBILI E LIBERI DA VINCOLI FINTAMENTE SOCIOASSISTENZIALI DEVE ESSERE UN MUST PER QUEI PAESI CHE VOGLIONO CONTINUARE A ESSERE LEADER INCONTRASTATI NEL PANORAMA MONDIALE, SENZA PERO' TRASCURARE QUEGLI ASPETTI PACIFICI CHE SONO ALLA BASE DELLO SVILUPPO E DELLA CRESCITA.

L'ESSERE LIBERISTI NON SIGNIFICA GENERARE UNA SITUAZIONE DI ANARCHIA, LO STATO DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE PRESENTE E SI DEVE FARE DA GARANTE NEI CONFRONTI DI TUTTE LE CLASSI SOCIALI DI UNA NAZIONE; LO STATO DEVE PERMETTERE A OGNI INDIVIDUO DI POTER GIOCARE LA SUA CARTA VINCENTE... SE L'INDIVIDUO SARA' IN GRADO DI GIOCARSELA AVRA' SUCCESSO, SE NON NE SARA' IN GRADO NON POTRA' PRETENDERE DI OTTENERE UNA CONDIZIONE DI ASSISTENZIALISMO CRONICO E DELETERIA PER SE E PER TUTTO IL SISTEMA PAESE; CIO' NON TOGLIE CHE, COMUNQUE, IN VIRTU' DELLA CONDIZIONE DI GARANZIA CHE LO STATO LIBERISTA DEVE PORTARE, GLI VERRANNO GARANTITI I SERVIZI MINIMI PER UNA VITA DIGNITOSA.

I CONSERVATORI ITALIANI SONO CONSCI CHE UN MODELLO ULTRA LIBERISTA DI TIPO AMERICANO, NEL CONTESTO EUROPEO E' IMPRATICABILE PER QUESTIONI STORICHE E CULTURALI CHE VEDONO IL WELFARE STATE BASE DELLE SOCIETA' DEMOCRATICHE DEL VECCHIO CONTINENTE, MA COMUNQUE I CONSERVATORI VEDONO LA LORO POLITICA ECONOMICA COME UN SOSTANZIALE STUDIO DI FATTIBILITA' DELLA FILOSOFIA LIBERISTA STATUNITENSE, CON DELLE OPPORTUNE CORREZIONI, MA SENZA AVERE VINCOLI DI SOCIOASSISTENZIALISMO CRONICO E DI STAMPO MARXISTA. LIBERISTI MA NON SCELERATI, GARANTISTI MA MAI ASSOLUTAMENTE ASSISTENZIALISTI.. QUESTO E' IL NOSTRO MODO DI PENSARE L'ECONOMIA DI UN GRANDE PAESE DEMOCRATICO.

Templares
17-02-05, 14:34
In Origine postato da india9001
L'ECONOMIA E' DA SEMPRE UN FATTORE FONDAMENTALE DELLA VITA SOCIALE DI UN POPOLO. I MECCANISMI DI COMPRAVENDITA, DI RETRIBUZIONE E DI SPESA SONO ALLA BASE DELLA SOCIETA' CAPITALISTICA CHE, COME LA STORIA HA INSEGNATO, E' STATO L'UNICO SISTEMA SOCIOCULTURALE AD ESSERE SOSTANZIALMENTE VINCENTE, NEL SENSO CHE, SEPPUR IMPERFETTO E GENERANDO SPESSO ERRORI O SQUILIBRI, HA COMUNQUE SAPUTO PORTARE SVILUPPO E CRESCITA, DUE FATTORI CHE SEMBRANO ESSERE SIMILI MA SONO NELLA REALTA' ASSAI DIFFERENTI.
LO SVILUPPO HA CARATTERE PREVALENTEMENTE QUALITATIVO: ESSO GENERA VALORE AGGIUNTO, IN QUANTO PUO' FAR PROGREDIRE GLI INDIVIDUI DAL PUNTO DI VISTA CULTURALE E NON SOLO MERAMENTE ECONOMICO; DALL'ALTRA PARTE, INVECE, LA CRESCITA E' SOSTANZIALMENTE LEGATA AL PROFITTO ECONOMICO E PERTANTO CONSERVA ASPETTI PIU' CHE ALTRO QUANTITATIVI.

OGGI IL CAPITALISMO, CHE HA AFFRONTATO NUMEROSI PERIODI DI INSTABILITA' (crack del '29-crisi petrolifera degli anni '70-11 settembre-ecc..) SI TROVA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI XKE COLPEVOLE DI ESSERE LA CAUSA REALE DELLA SUA STESSA INSTABILITA' SOCIOECONOMICA.

I CONSERVATORI CREDONO INVECE, CHE OGGI PIU' CHE MAI IL CAPITALISMO POSSA CONTINUARE A CONTRIBUIRE A FAR USCIRE DA SITUAZIONI DI DEGRADO E DI POVERTA', REGIONI E PAESI SOTTOSVILUPPATI O COMUNQUE CON STAGNAZIONE E/O RECESSIONE.

UN'ECONOMIA LIBERISTA E' L'UNICA CAPACE DI FARE DA MOTORE PER IL RILANCIO DEL SISTEMA PAESE, E PURE DEL SISTEMA CONTINENTE, PARLANDO DEL CONTESTO PRIMA ITALIANO E POI QUELLO EUROPEO. I PAESI PIU' POTENTI DEL MONDO, I G7 OGGI DEVONO CONFRONTARSI CON NUOVI COLOSSI DEL MERCATO, LA CINA E L'INDIA, E DEVONO ESSERE CAPACI DI INNOVARSI NON SOLTANTO NELLE PROCEDURE COMMERCIALI, MA PROPRIO NELLA FORMA MENTIS.

ESSERE DINAMICI, FLESSIBILI E LIBERI DA VINCOLI FINTAMENTE SOCIOASSISTENZIALI DEVE ESSERE UN MUST PER QUEI PAESI CHE VOGLIONO CONTINUARE A ESSERE LEADER INCONTRASTATI NEL PANORAMA MONDIALE, SENZA PERO' TRASCURARE QUEGLI ASPETTI PACIFICI CHE SONO ALLA BASE DELLO SVILUPPO E DELLA CRESCITA.

L'ESSERE LIBERISTI NON SIGNIFICA GENERARE UNA SITUAZIONE DI ANARCHIA, LO STATO DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE PRESENTE E SI DEVE FARE DA GARANTE NEI CONFRONTI DI TUTTE LE CLASSI SOCIALI DI UNA NAZIONE; LO STATO DEVE PERMETTERE A OGNI INDIVIDUO DI POTER GIOCARE LA SUA CARTA VINCENTE... SE L'INDIVIDUO SARA' IN GRADO DI GIOCARSELA AVRA' SUCCESSO, SE NON NE SARA' IN GRADO NON POTRA' PRETENDERE DI OTTENERE UNA CONDIZIONE DI ASSISTENZIALISMO CRONICO E DELETERIA PER SE E PER TUTTO IL SISTEMA PAESE; CIO' NON TOGLIE CHE, COMUNQUE, IN VIRTU' DELLA CONDIZIONE DI GARANZIA CHE LO STATO LIBERISTA DEVE PORTARE, GLI VERRANNO GARANTITI I SERVIZI MINIMI PER UNA VITA DIGNITOSA.

I CONSERVATORI ITALIANI SONO CONSCI CHE UN MODELLO ULTRA LIBERISTA DI TIPO AMERICANO, NEL CONTESTO EUROPEO E' IMPRATICABILE PER QUESTIONI STORICHE E CULTURALI CHE VEDONO IL WELFARE STATE BASE DELLE SOCIETA' DEMOCRATICHE DEL VECCHIO CONTINENTE, MA COMUNQUE I CONSERVATORI VEDONO LA LORO POLITICA ECONOMICA COME UN SOSTANZIALE STUDIO DI FATTIBILITA' DELLA FILOSOFIA LIBERISTA STATUNITENSE, CON DELLE OPPORTUNE CORREZIONI, MA SENZA AVERE VINCOLI DI SOCIOASSISTENZIALISMO CRONICO E DI STAMPO MARXISTA. LIBERISTI MA NON SCELERATI, GARANTISTI MA MAI ASSOLUTAMENTE ASSISTENZIALISTI.. QUESTO E' IL NOSTRO MODO DI PENSARE L'ECONOMIA DI UN GRANDE PAESE DEMOCRATICO.


Non sono un esperto di economia comunque credo che la relazione di India9001 possa andare bene. Che ne pensi Ugo?

UgoDePayens
17-02-05, 14:51
E' decisamente una buona base di partenza.
Direi che dovremmo approfondire:
1) il ruolo dello Stato nell'economia;
2) l'importanza della libertà economica individuale;
3) la nostra posizione davanti ai processi di globalizzazione economica dei mercati.

Templares
17-02-05, 14:57
In Origine postato da UgoDePayens
E' decisamente una buona base di partenza.
Direi che dovremmo approfondire:
1) il ruolo dello Stato nell'economia;
2) l'importanza della libertà economica individuale;
3) la nostra posizione davanti ai processi di globalizzazione economica dei mercati.

Si la cosa buona del lavoro di questa discussione è che siamo andati subito al sodo (granzie a GiM).
Con delle piccole correzioni la sua relazione può in breve diventare definitiva.

india9001
17-02-05, 15:49
In Origine postato da templares
Si la cosa buona del lavoro di questa discussione è che siamo andati subito al sodo (granzie a GiM).
Con delle piccole correzioni la sua relazione può in breve diventare definitiva.

Ragazzi vi ringrazio molto, ma la mia è solo un "incipit", una presentazione.... bisogna affrontare tanti aspetti ed entrare nel dettaglio di molte questioni... è per questo ke cercavo un coordiantore che si desse da fare..

Seppur sia un pò "stupito" dal comportamento di Mr HYDE, penso ke cmq sia il caso d aspettare ancora un pò per far sì ke questa commissione entri nel cuore delle tematiche e non rimanga ad uno stadio superficiale come la mia relazione.

Ciao belli

LIBERAMENTE
17-02-05, 17:47
Bravino Giulio, certo mi saresti piaciuto un pò più iperliberista ma già questa relazione va abbastanza bene. Io non credo tanto nello Stato, da buon libertario, e credo che l'unica cosa che possa fare per garantire agli individui di giocarsi le loro carte sia quella di starsene appartato e di non intervenire in Economia con l'istituzione di imprese pubbliche, di non aiutare le imprese dei privati con sussidi, aiuti, sovvenzioni o prestiti agevolati, di vigilare ( ahimè visto che morirò senza vedere realizzato il mio sogno libertario) affinchè vengano rispettate le condizioni di concorrenza e non si costituiscano posizioni dominanti sul mercato, monopoli e oligopoli.
Ma comunque sei andato più che bene, 7+

india9001
17-02-05, 17:56
In Origine postato da LIBERAMENTE
Bravino Giulio, certo mi saresti piaciuto un pò più iperliberista ma già questa relazione va abbastanza bene. Io non credo tanto nello Stato, da buon libertario, e credo che l'unica cosa che possa fare per garantire agli individui di giocarsi le loro carte sia quella di starsene appartato e di non intervenire in Economia con l'istituzione di imprese pubbliche, di non aiutare le imprese dei privati con sussidi, aiuti, sovvenzioni o prestiti agevolati, di vigilare ( ahimè visto che morirò senza vedere realizzato il mio sogno libertario) affinchè vengano rispettate le condizioni di concorrenza e non si costituiscano posizioni dominanti sul mercato, monopoli e oligopoli.
Ma comunque sei andato più che bene, 7+

E' per questo che tu non sei uno dei nostri... :p

Cmq io vedo lo Stato come un mezzo ke funga quasi "da consulente per le imprese" e da "amico" della gente... un "consulente" non diventa una cassa sovvenzionatrice per ripianare debito commessi da altri, ma ti aiuta a crescere e a espanderti; e un amico non è un erogatore di opere buone socio assistenzialistiche.. l'amico ti aiuta se sei in difficoltà ma nn t devi prendere gioco di lui e diventare una sanguisuga..xke sennò l'amico lo perdi.. ;)

LIBERAMENTE
17-02-05, 17:59
In Origine postato da india9001
E' per questo che tu non sei uno dei nostri... :p

Cmq io vedo lo Stato come un mezzo ke funga quasi "da consulente per le imprese" e da "amico" della gente... un "consulente" non diventa una cassa sovvenzionatrice per ripianare debito commessi da altri, ma ti aiuta a crescere e a espanderti; e un amico non è un erogatore di opere buone socio assistenzialistiche.. l'amico ti aiuta se sei in difficoltà ma nn t devi prendere gioco di lui e diventare una sanguisuga..xke sennò l'amico lo perdi.. ;)

Si, sarà per questo, o forse perchè sono troppo bello per stare in mezzo a voi. Vi umilierei. Comunque buono a sapersi che c'è un liberista come te nei conservatori.
Ciao.

italoconservatore
17-02-05, 18:04
In Origine postato da india9001
E' per questo che tu non sei uno dei nostri... :p

Cmq io vedo lo Stato come un mezzo ke funga quasi "da consulente per le imprese" e da "amico" della gente... un "consulente" non diventa una cassa sovvenzionatrice per ripianare debito commessi da altri, ma ti aiuta a crescere e a espanderti; e un amico non è un erogatore di opere buone socio assistenzialistiche.. l'amico ti aiuta se sei in difficoltà ma nn t devi prendere gioco di lui e diventare una sanguisuga..xke sennò l'amico lo perdi.. ;)

caro india9001, ho qualche rispettosa perplessita' sui termini da te adottati; secondo me i conservatori non devono associare parole come "amico" o "consulente" allo Stato. Lo Stato è piu' un male necessario, in economia, pena l'anarchia, che in altre parole dovrebbe limitarsi a funzioni sussidiarie. Ovvero, dove non arriva il privato, supplisce lo Stato. E non come oggi che il privato puo' muoversi un pochino solo quando lo Stato si "abbassa" a darti una liberta' per delega.

italoconservatore
17-02-05, 18:05
In Origine postato da LIBERAMENTE
Si, sarà per questo, o forse perchè sono troppo bello per stare in mezzo a voi. Vi umilierei. Comunque buono a sapersi che c'è un liberista come te nei conservatori.
Ciao.

ehi, se leggi il messaggio sopra capirai che io sono MOLTO liberista, in economia ;)

Templares
17-02-05, 18:15
Io ho sempre creduto che lo stato debbe essere in economia ridotto al minimo, mentre debba essere forte circa la tutela dei diritti dei cittadini.
Credo che Emanuela e Giulio dicano fondamentalmente la stessa cosa, ovviamente partendo da diverse concezioni dello stato.
Credo che qualunque conservatore rigetti l'assistenzialismo dei passati decenni (rovina della nostra nazione, a tal punto che tuttora ne paghiamo le conseguenze), pertanto la nostra politica economica non può che essere liberista ( ispirandoci alla politica economica statunitense, soprattutto quella reaganiana).
Lo Stato ha il dovere di porre tutti i cittadini nelle condizioni di operare e lavorare al meglio, facilitando l'accesso al mondo del lavoro e la preparazione professionale dei lavoratori.
In quest' ottica credo sia opportuno sottolineare la necessità della creazione nel nostro paese di "scuole professionali", che preparino al meglio i giovani e forgino le future classi lavoratrici.

Poù professionalità, più preparazione = più lavoro e maggiore produttività.

italoconservatore
17-02-05, 18:25
In Origine postato da templares
Io ho sempre creduto che lo stato debbe essere in economia ridotto al minimo, mentre debba essere forte circa la tutela dei diritti dei cittadini.
Credo che Emanuela e Giulio dicano fondamentalmente la stessa cosa, ovviamente partendo da diverse concezioni dello stato.
Credo che qualunque conservatore rigetti l'assistenzialismo dei passati decenni (rovina della nostra nazione, a tal punto che tuttora ne paghiamo le conseguenze), pertanto la nostra politica economica non può che essere liberista ( ispirandoci alla politica economica statunitense, soprattutto quella reaganiana).
Lo Stato ha il dovere di porre tutti i cittadini nelle condizioni di operare e lavorare al meglio, facilitando l'accesso al mondo del lavoro e la preparazione professionale dei lavoratori.
In quest' ottica credo sia opportuno sottolineare la necessità della creazione nel nostro paese di "scuole professionali", che preparino al meglio i giovani e forgino le future classi lavoratrici.

Poù professionalità, più preparazione = più lavoro e maggiore produttività.

d'accordissimo; colgo l'occasione per puntualizzare un concetto di fondo; non credo che noi conservatori esistiamo per stare nel mezzo di opposte idee politiche, cose del tipo "be' si, ci vuole meno Stato, si, pero', insomma, un poco meno, ma neanche troppo, ci vuole anche solidarieta',..." - a dire ste cose e' gia' pieno l'intero arco politico italiano.

Noi siamo netti, decisi, poche storie, vogliamo il liberismo in quanto unico vero motore della ricchezza per il popolo. E non dobbiamo vergognarci di dirlo, senza se e senza ma.

Templares
17-02-05, 18:31
In Origine postato da Italosloveno
d'accordissimo; colgo l'occasione per puntualizzare un concetto di fondo; non credo che noi conservatori esistiamo per stare nel mezzo di opposte idee politiche, cose del tipo "be' si, ci vuole meno Stato, si, pero', insomma, un poco meno, ma neanche troppo, ci vuole anche solidarieta',..." - a dire ste cose e' gia' pieno l'intero arco politico italiano.

Noi siamo netti, decisi, poche storie, vogliamo il liberismo in quanto unico vero motore della ricchezza per il popolo. E non dobbiamo vergognarci di dirlo, senza se e senza ma.

Concordo Emanuele.Gli indugi non fanno parte della nostra mentalità e personalità politica. Duri, tosti e orgogliosi di esserlo.

india9001
17-02-05, 19:23
Allora un pò di chiarezza.... ero CERTO, anzi STRACERTO ke qualcuno avrebbe sollevato dubbi sulle mie parole.. ma la cosa non mi preoccupa e anzi mi fa piacere.

Sono sostanzialmente d'accordo con TEMPLARES..

Sicuramente bisogna essere CHIARI, DECISI e non NASCONDERSI DIETRO UN DITO... quindi rompere gli indugi e dire le cose come stanno.

Detto questo però, bisogna fare una netta distinzione tra gli aspetti meramente economici (quindi le politiche economiche e le concezioni invece di economia politica a livello macro), da quelli legati al sociale.

Io, mi dispiace EMA, ma nn credo ke lo Stato sia un "male necessario", credo fortemente ke lo Stato così come ce lo siamo creati in Italia sia un GROSSO MALE... ma la concezione di Stato moderno e capitalista, uno Stato anglosassone, sia tutt'altro ke male necessario...

Io non sarò MAI x un sistema sanitario all'americani dove 40 milioni di persone, (quasi il 20%!!!) nn ha copertura assicurativa... Sono ASPRAMENTE CRITICO nei confronti del nostro S.S.N. ke fa acqua da tutte le parti x colpa di quei "sinistri"...
ma ritengo ke su quesi particolari aspetti bisogna trovare una via di mezzo... xke la storia e la cultura delle società europee non è compatibile con certe scelte.

Certo è ke taglierei drasticamente stupidaggini come il servizio civile dando più fondi alla Difesa, o toglierei stupidi sussidi facendo scelte più intelligenti (come questo governo ha fatto) come la NO TAX AREA eccetera..

Però seppur sia IMPELLENTE una COMPLETA E DURA RIVISITAZIONE del concetto di welfare in Italia (e in Europa) sono altresì certo ke lo STATO debba sempre farsi da GARANTE dei diritti fondamentali dei cittadini.. quindi SALUTE, ISTRUZIONE, GIUSTIZIA.

Spero ke tu nn fraintenda le mie parole... possono sembrarti vicine al pensiero socialdemocratico ma sappi ke si basa su una piattaforma completamente differente... conservatrice appunto.

Ultimissima cosa: con la metafora "consulente alle imprese" volevo significare ke lo Stato deve fungere da mezzo di propaganda delle sue imprese nel mondo... cioè deve fare sostanzialmente quello ke timidamente il Quirinale sta facendo (ma in maniera decisamente più dinamica e fattiva).. ossia essere più aggressivo all'estero facendo sbarcare le proprie imprese in territori vergini o cmq profittevoli, permettendogli di SVILUPPARSI.
Cioè, un conto è dire: o cavolo la società X sta fallendo... diamole milioni d euro così nn abbiamo sul groppone migliaia d lavoratori.
Un conto invece è far si ke in ogni ambasciata (e il progetto di "Silvio" è assolutamente lungimirante) ci sia un ufficio commerciale (serio!) ke sappia farsi da ambasciatore, per l'appunto, per le imprese ke decidono di "scendere in campo" in una determinata area del Paese... questo è uno Stato efficente... ke sa prendermi a braccetto e mi dice... vieni bello ke adesso t faccio fare soldi qui.

Per quanto concerne, invece, il discorso dell'AMICO... è semplice: l'amico t aiuta se sei in difficoltà --> ergo lo Stato ti aiuta se nn ce la fai a sfamarti o a sfamare i tuoi figli.
Ma se l'amico vede ke nn fai nulla per rimediare... e ke nn t rimbocchi le maniche, allora t manda a cagare ---> stessa cosa x lo Stato ke se verifica ke tu ci stai prendendo gusto a fare la vittima del Sistema e a piangerti addosso, allora t dice arrangiati.. parassita!

Sono stato piuttosto semplice nell'espressione.. ma spero ke abbiate compreso.
ODDIO STO DIVENTANDO COME GIO'.. HO FATTO UN ROMANZO!!
Nn capiterà mai più amici :p

Templares
18-02-05, 12:55
In Origine postato da india9001
Allora un pò di chiarezza.... ero CERTO, anzi STRACERTO ke qualcuno avrebbe sollevato dubbi sulle mie parole.. ma la cosa non mi preoccupa e anzi mi fa piacere.

Sono sostanzialmente d'accordo con TEMPLARES..

Sicuramente bisogna essere CHIARI, DECISI e non NASCONDERSI DIETRO UN DITO... quindi rompere gli indugi e dire le cose come stanno.

Detto questo però, bisogna fare una netta distinzione tra gli aspetti meramente economici (quindi le politiche economiche e le concezioni invece di economia politica a livello macro), da quelli legati al sociale.

Io, mi dispiace EMA, ma nn credo ke lo Stato sia un "male necessario", credo fortemente ke lo Stato così come ce lo siamo creati in Italia sia un GROSSO MALE... ma la concezione di Stato moderno e capitalista, uno Stato anglosassone, sia tutt'altro ke male necessario...

Io non sarò MAI x un sistema sanitario all'americani dove 40 milioni di persone, (quasi il 20%!!!) nn ha copertura assicurativa... Sono ASPRAMENTE CRITICO nei confronti del nostro S.S.N. ke fa acqua da tutte le parti x colpa di quei "sinistri"...
ma ritengo ke su quesi particolari aspetti bisogna trovare una via di mezzo... xke la storia e la cultura delle società europee non è compatibile con certe scelte.

Certo è ke taglierei drasticamente stupidaggini come il servizio civile dando più fondi alla Difesa, o toglierei stupidi sussidi facendo scelte più intelligenti (come questo governo ha fatto) come la NO TAX AREA eccetera..

Però seppur sia IMPELLENTE una COMPLETA E DURA RIVISITAZIONE del concetto di welfare in Italia (e in Europa) sono altresì certo ke lo STATO debba sempre farsi da GARANTE dei diritti fondamentali dei cittadini.. quindi SALUTE, ISTRUZIONE, GIUSTIZIA.

Spero ke tu nn fraintenda le mie parole... possono sembrarti vicine al pensiero socialdemocratico ma sappi ke si basa su una piattaforma completamente differente... conservatrice appunto.

Ultimissima cosa: con la metafora "consulente alle imprese" volevo significare ke lo Stato deve fungere da mezzo di propaganda delle sue imprese nel mondo... cioè deve fare sostanzialmente quello ke timidamente il Quirinale sta facendo (ma in maniera decisamente più dinamica e fattiva).. ossia essere più aggressivo all'estero facendo sbarcare le proprie imprese in territori vergini o cmq profittevoli, permettendogli di SVILUPPARSI.
Cioè, un conto è dire: o cavolo la società X sta fallendo... diamole milioni d euro così nn abbiamo sul groppone migliaia d lavoratori.
Un conto invece è far si ke in ogni ambasciata (e il progetto di "Silvio" è assolutamente lungimirante) ci sia un ufficio commerciale (serio!) ke sappia farsi da ambasciatore, per l'appunto, per le imprese ke decidono di "scendere in campo" in una determinata area del Paese... questo è uno Stato efficente... ke sa prendermi a braccetto e mi dice... vieni bello ke adesso t faccio fare soldi qui.

Per quanto concerne, invece, il discorso dell'AMICO... è semplice: l'amico t aiuta se sei in difficoltà --> ergo lo Stato ti aiuta se nn ce la fai a sfamarti o a sfamare i tuoi figli.
Ma se l'amico vede ke nn fai nulla per rimediare... e ke nn t rimbocchi le maniche, allora t manda a cagare ---> stessa cosa x lo Stato ke se verifica ke tu ci stai prendendo gusto a fare la vittima del Sistema e a piangerti addosso, allora t dice arrangiati.. parassita!

Sono stato piuttosto semplice nell'espressione.. ma spero ke abbiate compreso.
ODDIO STO DIVENTANDO COME GIO'.. HO FATTO UN ROMANZO!!
Nn capiterà mai più amici :p


Concordo sul fatto che lo Stato debba essere garante dei diritti fondamentali dei cittadini, come il diritto alla salute (il sistema sanitario statunitense non è da prendere ad esempio).
Bisognerebbe cercare (anche qui) di mettere il tutto insieme, per dar vita ad una relazione omogenea e approvata da tutti.

P.S. Il tema dell'agricoltura (bioetica protocollo di Kyoto) è più opportuno trattarlo nella commissione etica (visto l'evolversi dello studio di questa commissione).

Templares
18-02-05, 18:31
Provo io a postare una relazione sull'economia che racchiuda tutti gli interventi, sperando possa essere rappresentativa e accettata da tutti. Spero di farcela entro domani..

Liberale
20-02-05, 13:57
In Origine postato da india9001
L'ECONOMIA E' DA SEMPRE UN FATTORE FONDAMENTALE DELLA VITA SOCIALE DI UN POPOLO. I MECCANISMI DI COMPRAVENDITA, DI RETRIBUZIONE E DI SPESA SONO ALLA BASE DELLA SOCIETA' CAPITALISTICA CHE, COME LA STORIA HA INSEGNATO, E' STATO L'UNICO SISTEMA SOCIOCULTURALE AD ESSERE SOSTANZIALMENTE VINCENTE, NEL SENSO CHE, SEPPUR IMPERFETTO E GENERANDO SPESSO ERRORI O SQUILIBRI, HA COMUNQUE SAPUTO PORTARE SVILUPPO E CRESCITA, DUE FATTORI CHE SEMBRANO ESSERE SIMILI MA SONO NELLA REALTA' ASSAI DIFFERENTI.
LO SVILUPPO HA CARATTERE PREVALENTEMENTE QUALITATIVO: ESSO GENERA VALORE AGGIUNTO, IN QUANTO PUO' FAR PROGREDIRE GLI INDIVIDUI DAL PUNTO DI VISTA CULTURALE E NON SOLO MERAMENTE ECONOMICO; DALL'ALTRA PARTE, INVECE, LA CRESCITA E' SOSTANZIALMENTE LEGATA AL PROFITTO ECONOMICO E PERTANTO CONSERVA ASPETTI PIU' CHE ALTRO QUANTITATIVI.

OGGI IL CAPITALISMO, CHE HA AFFRONTATO NUMEROSI PERIODI DI INSTABILITA' (crack del '29-crisi petrolifera degli anni '70-11 settembre-ecc..) SI TROVA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI XKE COLPEVOLE DI ESSERE LA CAUSA REALE DELLA SUA STESSA INSTABILITA' SOCIOECONOMICA.

I CONSERVATORI CREDONO INVECE, CHE OGGI PIU' CHE MAI IL CAPITALISMO POSSA CONTINUARE A CONTRIBUIRE A FAR USCIRE DA SITUAZIONI DI DEGRADO E DI POVERTA', REGIONI E PAESI SOTTOSVILUPPATI O COMUNQUE CON STAGNAZIONE E/O RECESSIONE.

UN'ECONOMIA LIBERISTA E' L'UNICA CAPACE DI FARE DA MOTORE PER IL RILANCIO DEL SISTEMA PAESE, E PURE DEL SISTEMA CONTINENTE, PARLANDO DEL CONTESTO PRIMA ITALIANO E POI QUELLO EUROPEO. I PAESI PIU' POTENTI DEL MONDO, I G7 OGGI DEVONO CONFRONTARSI CON NUOVI COLOSSI DEL MERCATO, LA CINA E L'INDIA, E DEVONO ESSERE CAPACI DI INNOVARSI NON SOLTANTO NELLE PROCEDURE COMMERCIALI, MA PROPRIO NELLA FORMA MENTIS.

ESSERE DINAMICI, FLESSIBILI E LIBERI DA VINCOLI FINTAMENTE SOCIOASSISTENZIALI DEVE ESSERE UN MUST PER QUEI PAESI CHE VOGLIONO CONTINUARE A ESSERE LEADER INCONTRASTATI NEL PANORAMA MONDIALE, SENZA PERO' TRASCURARE QUEGLI ASPETTI PACIFICI CHE SONO ALLA BASE DELLO SVILUPPO E DELLA CRESCITA.

L'ESSERE LIBERISTI NON SIGNIFICA GENERARE UNA SITUAZIONE DI ANARCHIA, LO STATO DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE PRESENTE E SI DEVE FARE DA GARANTE NEI CONFRONTI DI TUTTE LE CLASSI SOCIALI DI UNA NAZIONE; LO STATO DEVE PERMETTERE A OGNI INDIVIDUO DI POTER GIOCARE LA SUA CARTA VINCENTE... SE L'INDIVIDUO SARA' IN GRADO DI GIOCARSELA AVRA' SUCCESSO, SE NON NE SARA' IN GRADO NON POTRA' PRETENDERE DI OTTENERE UNA CONDIZIONE DI ASSISTENZIALISMO CRONICO E DELETERIA PER SE E PER TUTTO IL SISTEMA PAESE; CIO' NON TOGLIE CHE, COMUNQUE, IN VIRTU' DELLA CONDIZIONE DI GARANZIA CHE LO STATO LIBERISTA DEVE PORTARE, GLI VERRANNO GARANTITI I SERVIZI MINIMI PER UNA VITA DIGNITOSA.

I CONSERVATORI ITALIANI SONO CONSCI CHE UN MODELLO ULTRA LIBERISTA DI TIPO AMERICANO, NEL CONTESTO EUROPEO E' IMPRATICABILE PER QUESTIONI STORICHE E CULTURALI CHE VEDONO IL WELFARE STATE BASE DELLE SOCIETA' DEMOCRATICHE DEL VECCHIO CONTINENTE, MA COMUNQUE I CONSERVATORI VEDONO LA LORO POLITICA ECONOMICA COME UN SOSTANZIALE STUDIO DI FATTIBILITA' DELLA FILOSOFIA LIBERISTA STATUNITENSE, CON DELLE OPPORTUNE CORREZIONI, MA SENZA AVERE VINCOLI DI SOCIOASSISTENZIALISMO CRONICO E DI STAMPO MARXISTA. LIBERISTI MA NON SCELERATI, GARANTISTI MA MAI ASSOLUTAMENTE ASSISTENZIALISTI.. QUESTO E' IL NOSTRO MODO DI PENSARE L'ECONOMIA DI UN GRANDE PAESE DEMOCRATICO.


Una buona relazione. Da studente di tematiche economiche e sociali l'analisi conservatrice rappresenta una buona base di partenza per iniziare la discussione.
Da liberista, ammiratore di alcune valutazioni libertarie non sono d'accordo sul dover riconoscere allo Stato un ruolo essenziale di garante per tutte le classi sociali.
Infatti se a questo aggiungiamo l'impossibilità di applicare in maniera assoluta il liberismo selvaggio sul modelo americano, vuol dire infatti che poco può cambiare.
Francamente di fronte ad un'analisi tutto sommato corretta sulla necessità di liberismo esiste una contraddizione enorme con il riconoscimento di uno stato sociale e il rifiuto di ricette ultra-liberiste.
Quest'ultime sul piano pratico, ricordo, hanno più che altro costituito un obiettivo teorico per smantellare parzialmente lo Stato Sociale. Infatti un'attenta analisi liberista può complessivamente ritenere le esperienze thatcheriane e reganiane come esempi di statalismo moderato.

india9001
20-02-05, 15:37
In Origine postato da Liberale
Una buona relazione. Da studente di tematiche economiche e sociali l'analisi conservatrice rappresenta una buona base di partenza per iniziare la discussione.
Da liberista, ammiratore di alcune valutazioni libertarie non sono d'accordo sul dover riconoscere allo Stato un ruolo essenziale di garante per tutte le classi sociali.
Infatti se a questo aggiungiamo l'impossibilità di applicare in maniera assoluta il liberismo selvaggio sul modelo americano, vuol dire infatti che poco può cambiare.
Francamente di fronte ad un'analisi tutto sommato corretta sulla necessità di liberismo esiste una contraddizione enorme con il riconoscimento di uno stato sociale e il rifiuto di ricette ultra-liberiste.
Quest'ultime sul piano pratico, ricordo, hanno più che altro costituito un obiettivo teorico per smantellare parzialmente lo Stato Sociale. Infatti un'attenta analisi liberista può complessivamente ritenere le esperienze thatcheriane e reganiane come esempi di statalismo moderato.

Lungi da me voler considerare centrale il ruolo del welfare nelle politiche economiche nazionali, certo è ke però è impossibile non considerare un aspetto fondamentale quale è quello storico e culturale europeo, che mal si accosta a politiche ultra liberiste d'oltreoceano che creerebbero solo forti scontri sociali.

Purtroppo, ke ci piaccia o no, il nostro Paese è sostanzialmente spaccato a metà, e buttare in faccia a tutti coloro che si riconoscono in una visione più socialdemocratica, una concezione ultraliberista, porterebbe solo e soltanto a tensioni eccezionali che tutto creerebbero tranne le condizioni per uno sviluppo economico e culturale del Paese.

UgoDePayens
20-02-05, 15:47
Per me lo Stato non deve far altro che raggiungere gli obiettivi altrimenti impossibili per i cittadini singoli o l'iniziativa privata in generale.
Mi spiego: lo Stato cui penso è un'organizzazione forte ma molto "light", che non si impiccia delle cose che non la riguardano, ma solo degli affari per i quali esiste.
Se il mercato fosse libero in maniera totale e funzionasse davvero in modo ineccepibile, lo Stato non dovrebbe nemmeno sognarsi di occuparsi di economia a nessun livello. Visto che nel concreto, per ragioni le più disparate, il mercato non è libero e crea disuguaglianze poco comprensibili, allora lo Stato deve mobilitarsi per fare in modo che tali ragioni diminuiscano, intervenedo in economia solo laddove si renda strettamente necessario (per esempio nell'assistenza sanitaria).
Ma anche in questo caso la sua deve essere un'azione libera, al limite COORDINATA con l'azione privata, non monopolista. Ad esempio, la scuola pubblica può sicuramente esistere, ma deve solo affiancare la scuola organizzata dai privati, e soccorrere ad eventuali problemi che essa ponga.

Discorso diverso è quello delel funzioni esclusivamente statali, quali la difesa o la giustizia. In questo caso è ovvio che l'Ente pubblico deve avere il monopolio della forza, e imporre ai cittadini il rispetto delle regole di convivenza civile.

india9001
20-02-05, 15:50
In Origine postato da UgoDePayens
Per me lo Stato non deve far altro che raggiungere gli obiettivi altrimenti impossibili per i cittadini singoli o l'iniziativa privata in generale.
Mi spiego: lo Stato cui penso è un'organizzazione forte ma molto "light", che non si impiccia delle cose che non la riguardano, ma solo degli affari per i quali esiste.
Se il mercato fosse libero in maniera totale e funzionasse davvero in modo ineccepibile, lo Stato non dovrebbe nemmeno sognarsi di occuparsi di economia a nessun livello. Visto che nel concreto, per ragioni le più disparate, il mercato non è libero e crea disuguaglianze poco comprensibili, allora lo Stato deve mobilitarsi per fare in modo che tali ragioni diminuiscano, intervenedo in economia solo laddove si renda strettamente necessario (per esempio nell'assistenza sanitaria).
Ma anche in questo caso la sua deve essere un'azione libera, al limite COORDINATA con l'azione privata, non monopolista. Ad esempio, la scuola pubblica può sicuramente esistere, ma deve solo affiancare la scuola organizzata dai privati, e soccorrere ad eventuali problemi che essa ponga.

Discorso diverso è quello delel funzioni esclusivamente statali, quali la difesa o la giustizia. In questo caso è ovvio che l'Ente pubblico deve avere il monopolio della forza, e imporre ai cittadini il rispetto delle regole di convivenza civile.

HAI COLTO NEL SEGNO IL MIO PENSIERO..

e poi detto, da uno ke ama quei GUERRIERI RELIGIOSI KE AIUTAVANO I DEBOLI E I MALATI, non può ke essere una garanzia ;)

UgoDePayens
20-02-05, 15:56
In Origine postato da india9001
HAI COLTO NEL SEGNO IL MIO PENSIERO..

e poi detto, da uno ke ama quei GUERRIERI RELIGIOSI KE AIUTAVANO I DEBOLI E I MALATI, non può ke essere una garanzia ;)

;) :cool:

Templares
20-02-05, 16:13
:) :) :) :) :)

Templares
20-02-05, 16:28
Ragazzi credo che questa possa essere la relazione definitiva cira l'ingerenza minima dello Stato in Economia.
L'ho realizzata semplicemente fondendo i nostri interventi. Spero possa andare bene.

Lo stato e l’economia
Per i conservatori lo Stato non deve far altro che raggiungere gli obiettivi altrimenti impossibili per i cittadini singoli o l'iniziativa privata in generale.
Lo Stato cui i conservatori pensano è un'organizzazione forte ma economicamente molto "light" , che non si impiccia delle cose che non la riguardano, ma solo degli affari in cui non può fare a meno di intervenire (tutela dei diritti fondamentali).
Se il mercato fosse libero in maniera totale e funzionasse davvero in modo ineccepibile, lo Stato non dovrebbe nemmeno sognarsi di occuparsi di economia a nessun livello. Visto che nel concreto, per ragioni le più disparate, il mercato non è libero e crea disuguaglianze poco comprensibili, allora lo Stato deve mobilitarsi per fare in modo che tali ragioni diminuiscano, intervenendo in economia solo laddove si renda strettamente necessario (per esempio nell'assistenza sanitaria).
Ma anche in questo caso la sua deve essere un'azione libera, al limite COORDINATA con l'azione privata, non monopolista. Ad esempio, la scuola pubblica può sicuramente esistere, ma deve solo affiancare la scuola organizzata dai privati, e soccorrere ad eventuali problemi che essa ponga.
Discorso diverso è quello delle funzioni esclusivamente statali, quali la difesa o la giustizia. In questo caso è ovvio che l'Ente pubblico deve avere il monopolio della forza, e imporre ai cittadini il rispetto delle regole di convivenza civile.
Ricapitolando un conservatore crede che lo stato debba essere in economia ridotto al minimo, mentre debba essere forte circa la tutela dei diritti dei cittadini.
Rigettiamo l'assistenzialismo dei passati decenni (rovina della nostra nazione, a tal punto che tuttora ne paghiamo le conseguenze), pertanto la nostra politica economica non può che essere liberista ( ispirandoci alla politica economica statunitense, soprattutto quella reaganiana).
Lo Stato ha il dovere di porre tutti i cittadini nelle condizioni di operare e lavorare al meglio, facilitando l'accesso al mondo del lavoro e la preparazione professionale dei lavoratori.
In quest' ottica i conservatori ritengono opportuno sottolineare la necessità della creazione nel nostro paese di "scuole professionali", che si affianchino alle “tradizionali scuole di istruzione” (sia pubbliche che private) e preparino al meglio i giovani forgiando le future classi lavoratrici.

Più professionalità, più preparazione = più lavoro e maggiore produttività.

Templares
20-02-05, 16:35
Il prossimo mix lo farò (spero di riuscirci sul liberismo).
Bisognerebbe però avere maggiori dati.

india9001
20-02-05, 17:12
Direi ke è OK.

Se HYDE si svegliasse... potrebbe dare una mano dato ke è già laureato in economia. Uff

Templares
20-02-05, 17:18
In Origine postato da india9001
Direi ke è OK.

Se HYDE si svegliasse... potrebbe dare una mano dato ke è già laureato in economia. Uff

Facciamo affidamento sulle nostre forze. Pur non avendo le competenze tecniche, abbiamo voglia e passione ( che bastano te lo assicuro).

india9001
20-02-05, 17:25
In Origine postato da templares
Facciamo affidamento sulle nostre forze. Pur non avendo le competenze tecniche, abbiamo voglia e passione ( che bastano te lo assicuro).

:)

UgoDePayens
21-02-05, 14:38
Per me come primo mix è occhei ;)

Templares
04-03-05, 13:18
In Origine postato da UgoDePayens
Per me come primo mix è occhei ;)

Spero che MariaVittoria ci dia un aiuto