Vandeano (POL)
14-02-05, 19:10
Dal sito: SANTI E BEATI (http://www.santiebeati.it/dettaglio/92241)
Beato Natale (Noël) Pinot Martire
21 febbraio
Angers (Francia), 19 dicembre 1747 - 21 febbraio 1794
Uomo e prete tranquillo, chiamato a incarichi modesti ad Angers, dove è nato, e dove è arrivato al sacerdozio il 22 dicembre 1770, a 24 anni. Dopo l’ordinazione è stato per un decennio collaboratore di vari parroci nella regione, e solo nel 1781 gli hanno dato un posto fisso: cappellano nell’ospedale di Angers, addetto agli “incurabili”. Sette anni a contatto con vicende di povertà e abbandono.
Poi, la nomina a parroco nel paese di Louroux-Béconnais. In questo centro a 27 chilometri da Angers, padre Noël continua a vivere umilmente, e di lui non si ricordano imprese o detti risonanti. Un’esistenza sottovoce, com’erano i suoi discorsi nell’ospedale di Angers, agli “incurabili”. Però si ricorda una piccola “riforma” sua, a favore di altra gente dalla voce fioca: fin dal primo momento, egli destina ai poveri del paese la maggior parte della sua rendita come parroco.
Non c’è altro da segnalare sul conto di lui, uomo e prete delle piccole cose, delle parole sommesse. Nulla, fino alla rivoluzione francese del 1789; anzi, fino al 12 luglio del 1790, quando si vara in Francia la Costituzione civile del clero, che tende a fare di ogni sacerdote in cura d’anime uno stipendiato governativo legato da giuramento. Ogni parroco, per conservare il posto, deve assoggettarsi alla legge e giurare. Oppure dimettersi.
Il parroco Pinot non va a giurare. Il sindaco insiste, impone il giuramento, e lui rifiuta. Destituito da parroco con espulsione immediata, lui rimane ugualmente lì. Ma si direbbe che ci resti ancora in silenzio: non risultano solenni proteste sue contro il sopruso, come accade in molti casi simili. Lui sta zitto, ma non se ne va, finché nel marzo 1791 viene ad arrestarlo la Guardia nazionale. Finisce sotto processo ad Angers con accuse di cospirazione contro lo Stato e ribellione alle sue leggi. Ma non ci sono prove, non una parola o un gesto suo da ribelle, sicché ad Angers lo assolvono. C’è subito un altro processo a Beaupréau, in appello; e un’altra assoluzione. Così, eccolo libero, ma espulso dalla sua parrocchia: e dovrà fare di nascosto il supplente altrove per quasi due anni: il lavoro non manca, con tanti parroci destituiti.
Giugno 1793: padre Pinot ricompare inaspettato a Louroux-Béconnais, insieme a una truppa di contadini male armati e peggio vestiti, ma per il momento vittoriosi. Sono i Vandeani suoi conterranei, in rivolta armata contro la Repubblica; e si chiameranno poi “Armata cattolica e reale”. Ma in verità il 3 marzo di quel 1793 la ribellione in Vandea contro la Repubblica non è esplosa per motivi religiosi o dinastici, bensì perché il Governo di Parigi ha ordinato un nuovo arruolamento forzoso di 300 mila uomini nell’esercito.
L’insurrezione viene poi stroncata col terrore e padre Noël ritorna clandestino, ma un delatore lo fa arrestare. Nel febbraio 1794, eccolo condannato a morte “per fanatismo religioso”, senza accuse specifiche. E va alla ghigliottina in Angers, il 3 ventoso dell'anno 2 (21 febbraio 1794) facendosi per una volta vedere e ascoltare: lui così poco “visibile”.
Compare ai piedi della ghigliottina indossando i paramenti liturgici. Sale a celebrare il sacrificio di sé stesso, con le parole latine di quando iniziava la Messa: «Introibo ad altare Dei» (Salirò all’altare di Dio). Papa Pio XI lo ha beatificato il 31 ottobre 1926, dopo averlo dichiarato venerabile il 3 giugno dello stesso anno. Il museo parrocchiale di Louroux- Béconnais, presso Angers, conserva cimeli e ricordi della sua vita.
Autore: Domenico Agasso
*****
ALTRA BIOGRAFIA:
Testo tratto dal libro "Santi dimenticati" di Rino Cammilleri, Edizioni Piemme
Era il Cappellano dell'Ospedale degli incurabili di Angers, poi fu nominato Parroco a Saint'Aubin. Giusto in tempo per vedere scoppiare la Rivoluzione e farsi processare dai giacobini come "Refrattario". Dovette cedere la Parrocchia ad un Prete "costituzionale", di quelli che avevano giurato fedeltà al regime. Tornò agli incurabili ma fu arrestato, ancora processato e condannato a non avvicinarsi a meno di otto leghe dalla sua ex-Parrocchia. Costretto a vivere quà e là di elemosine, come tanti Sacerdoti fedeli al Papa, battezzava e confessava di nascosto. Fino al giorno in cui scoppiò la rivolta dei Vandeani, che lo reinsediarono a Saint Aubin. Ma la resistenza Vandeana finì schiacciata nel sangue, con orrori che anticiparono quelli hitleriani, e i Preti dovettero darsi alla macchia. I Repubblicani sorpresero l'Abbé Pinot in una masseria,coi Paramenti Sacerdotali indosso: stava celebrando nottetempo una Messa per quel popolo che i sanculotti dicevano di rappresentare, quel popolo che sfidava la morte pur di non rinunciare alla Fede dei loro Padri. La masseria venne poi acquistata, come preziosa reliquia, da un devoto dell'Abbé Pinot, il Generale Lamoricière, quello che difenderà Roma dai Piemontesi. Terzo processo-farsa per l'Abbé Pinot, questa volta con una condanna a morte finale. I Commissari "del popolo" gli chiesero, per scherno, se non desiderasse per caso salire alla ghigliottina con quei Paramenti che non aveva avuto il tempo di togliersi, tanto l'istruttoria era stata ponderatamente meditata e coscientemente condotta. Rispose che, al contrario, lo considerava un grandissimo onore. Venne decapitato il 21 Febbraio 1794 alle tre del pomeriggio e gettato in una fossa comune. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Ma in cielo ha potuto dire: "Introibo ad Altare Dei! Ad Deum qui laetificat juventute meam!".
http://santiebeati.it/immagini/Original/92241/92241.JPG
Beato Natale (Noël) Pinot Martire
21 febbraio
Angers (Francia), 19 dicembre 1747 - 21 febbraio 1794
Uomo e prete tranquillo, chiamato a incarichi modesti ad Angers, dove è nato, e dove è arrivato al sacerdozio il 22 dicembre 1770, a 24 anni. Dopo l’ordinazione è stato per un decennio collaboratore di vari parroci nella regione, e solo nel 1781 gli hanno dato un posto fisso: cappellano nell’ospedale di Angers, addetto agli “incurabili”. Sette anni a contatto con vicende di povertà e abbandono.
Poi, la nomina a parroco nel paese di Louroux-Béconnais. In questo centro a 27 chilometri da Angers, padre Noël continua a vivere umilmente, e di lui non si ricordano imprese o detti risonanti. Un’esistenza sottovoce, com’erano i suoi discorsi nell’ospedale di Angers, agli “incurabili”. Però si ricorda una piccola “riforma” sua, a favore di altra gente dalla voce fioca: fin dal primo momento, egli destina ai poveri del paese la maggior parte della sua rendita come parroco.
Non c’è altro da segnalare sul conto di lui, uomo e prete delle piccole cose, delle parole sommesse. Nulla, fino alla rivoluzione francese del 1789; anzi, fino al 12 luglio del 1790, quando si vara in Francia la Costituzione civile del clero, che tende a fare di ogni sacerdote in cura d’anime uno stipendiato governativo legato da giuramento. Ogni parroco, per conservare il posto, deve assoggettarsi alla legge e giurare. Oppure dimettersi.
Il parroco Pinot non va a giurare. Il sindaco insiste, impone il giuramento, e lui rifiuta. Destituito da parroco con espulsione immediata, lui rimane ugualmente lì. Ma si direbbe che ci resti ancora in silenzio: non risultano solenni proteste sue contro il sopruso, come accade in molti casi simili. Lui sta zitto, ma non se ne va, finché nel marzo 1791 viene ad arrestarlo la Guardia nazionale. Finisce sotto processo ad Angers con accuse di cospirazione contro lo Stato e ribellione alle sue leggi. Ma non ci sono prove, non una parola o un gesto suo da ribelle, sicché ad Angers lo assolvono. C’è subito un altro processo a Beaupréau, in appello; e un’altra assoluzione. Così, eccolo libero, ma espulso dalla sua parrocchia: e dovrà fare di nascosto il supplente altrove per quasi due anni: il lavoro non manca, con tanti parroci destituiti.
Giugno 1793: padre Pinot ricompare inaspettato a Louroux-Béconnais, insieme a una truppa di contadini male armati e peggio vestiti, ma per il momento vittoriosi. Sono i Vandeani suoi conterranei, in rivolta armata contro la Repubblica; e si chiameranno poi “Armata cattolica e reale”. Ma in verità il 3 marzo di quel 1793 la ribellione in Vandea contro la Repubblica non è esplosa per motivi religiosi o dinastici, bensì perché il Governo di Parigi ha ordinato un nuovo arruolamento forzoso di 300 mila uomini nell’esercito.
L’insurrezione viene poi stroncata col terrore e padre Noël ritorna clandestino, ma un delatore lo fa arrestare. Nel febbraio 1794, eccolo condannato a morte “per fanatismo religioso”, senza accuse specifiche. E va alla ghigliottina in Angers, il 3 ventoso dell'anno 2 (21 febbraio 1794) facendosi per una volta vedere e ascoltare: lui così poco “visibile”.
Compare ai piedi della ghigliottina indossando i paramenti liturgici. Sale a celebrare il sacrificio di sé stesso, con le parole latine di quando iniziava la Messa: «Introibo ad altare Dei» (Salirò all’altare di Dio). Papa Pio XI lo ha beatificato il 31 ottobre 1926, dopo averlo dichiarato venerabile il 3 giugno dello stesso anno. Il museo parrocchiale di Louroux- Béconnais, presso Angers, conserva cimeli e ricordi della sua vita.
Autore: Domenico Agasso
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ALTRA BIOGRAFIA:
Testo tratto dal libro "Santi dimenticati" di Rino Cammilleri, Edizioni Piemme
Era il Cappellano dell'Ospedale degli incurabili di Angers, poi fu nominato Parroco a Saint'Aubin. Giusto in tempo per vedere scoppiare la Rivoluzione e farsi processare dai giacobini come "Refrattario". Dovette cedere la Parrocchia ad un Prete "costituzionale", di quelli che avevano giurato fedeltà al regime. Tornò agli incurabili ma fu arrestato, ancora processato e condannato a non avvicinarsi a meno di otto leghe dalla sua ex-Parrocchia. Costretto a vivere quà e là di elemosine, come tanti Sacerdoti fedeli al Papa, battezzava e confessava di nascosto. Fino al giorno in cui scoppiò la rivolta dei Vandeani, che lo reinsediarono a Saint Aubin. Ma la resistenza Vandeana finì schiacciata nel sangue, con orrori che anticiparono quelli hitleriani, e i Preti dovettero darsi alla macchia. I Repubblicani sorpresero l'Abbé Pinot in una masseria,coi Paramenti Sacerdotali indosso: stava celebrando nottetempo una Messa per quel popolo che i sanculotti dicevano di rappresentare, quel popolo che sfidava la morte pur di non rinunciare alla Fede dei loro Padri. La masseria venne poi acquistata, come preziosa reliquia, da un devoto dell'Abbé Pinot, il Generale Lamoricière, quello che difenderà Roma dai Piemontesi. Terzo processo-farsa per l'Abbé Pinot, questa volta con una condanna a morte finale. I Commissari "del popolo" gli chiesero, per scherno, se non desiderasse per caso salire alla ghigliottina con quei Paramenti che non aveva avuto il tempo di togliersi, tanto l'istruttoria era stata ponderatamente meditata e coscientemente condotta. Rispose che, al contrario, lo considerava un grandissimo onore. Venne decapitato il 21 Febbraio 1794 alle tre del pomeriggio e gettato in una fossa comune. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Ma in cielo ha potuto dire: "Introibo ad Altare Dei! Ad Deum qui laetificat juventute meam!".
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