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Visualizza Versione Completa : TR: Scozia



I-DAVE
21-02-05, 00:50
Inauguro il primo trip report del forum, eviterò tutti i tecnicismi aeronautici (anzi, li ridurrò alle sole informazioni necessarie per gli spostamenti). Il luogo: la Scozia. Il tempo: estate 2004.

Dopo cinque giorni di bagordi a Londra, è il momento di passare alla vacanza vera e propria, 20 giorni nella misteriosa Scozia. Per arrivare a Edimburgo, nostra prima tappa, decidiamo per l'aereo, è il mezzo più veloce (1h scarsa), più comodo e più economico: con easyJet, se prenotate in anticipo, ve la cavate con meno di 20£ tasse incluse (in confronto ai 70£ del Caledonian Sleeper -il treno notturno- e i 40 e rotti del pullman notturno). Poiché il volo è ad orari antelucani, dormiamo in aeroporto (l'alternativa sarebbe stata partire alle 3 del mattino da Londra per essere a Luton alle 5, un incubo). Check-in, boarding, e per le 8 siamo nella città patria dell'illuminismo scozzese, tra l'altro il bus dall'aeroporto oltre a costare poco fa un breve tour della città prima di fermare in Waverley Bridge, vicino alla stazione ferroviaria.

La città deve la sua pianta al caratteristico "Castle Rock", una imponente formazione rocciosa basaltica portata alla ribalta da qualche milione d'anni di attività vulcanica. Attorno ad essa si sono formate due gole scavate durante l'ultima glaciazione, nelle quali sono stati ricavati la linea ferroviaria (in trincea e per nulla fastidiosa, esteticamente o acusticamente) e due meravigliosi parchi (East and West Princes Street Garden) dove vengono organizzati spesso anche concerti all'aperto.

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West Princes Street Gardens, chiaramente in un giorno di nebbia... si intravede sulla cima di Castle Rock parte del castello, versante nord

La cosa più importante, sul Castle Rock si trova il castello di Edimburgo che domina l'intera città.

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Facciata sud dell'Edinburgh Castle, sulla destra si può vedere un piccolo pezzo dello stadio allestito sull'Esplanade. La foto è fatta dall'ostello!


Il castello è completamente accessibile, per 7,50£, non poco, ma sicuramente ben spesi: l'interno è splendido e la vista ottima (pregate di non avere la nebbia a rompere le scatole, però). La visita completa ed accurata richiede almeno mezza giornata, dentro è decisamente ampio. Durante agosto, lo spiazzo di fronte al castello (l'Esplanade) viene allestita a stadio per i vari festival (tantissimi). Il più spettacolare è il Military Tatoo, una parata a cui prendono parte vari corpi scelti in abiti tradizionali. Attenzione al pernottamento: durante i festivale è bene prenotare almeno due mesi in anticipo, in quanti qualsiasi alloggio è pieno fino a Glasgow per tutta la durata dei festival. A proposito di alloggi, consiglio ai backpackers di alloggiare al Castle Rock Hostel, probabilmente uno dei tre migliori ostelli in cui sia mai stato, esattamente di fronte al castello, lato sud.

Muoversi in città è comodo anche usando i piedi: i bus sono utili solo per spostarsi verso l'esterno. Serve solo un minimo di allenamento: tra castello, Royal Mile e stazione ferroviaria (in pratica il centro di Edimburgo) ci sono inumerevoli sali-scendi, dovuti alla conformazione della città.

A sud del castello e della stazione, che in pratica lo segue lungo l'asse nord-est/sud-ovest, si trova la Old Town, e due delle vie principali: High Street (detta anche Royal Mile, in quanto congiunge, in un miglio di strada, castello e Holyrood House, la residenza reale) e Cowgate. Qui si trovano l'Università, la St. Giles Cathedral e il Parliament House, la Highland Toolboth Kirk (che ora è un locale e un TIC e non più una chiesa), la National Gallery (merita una visita accurata, molto bella) e la Royal Scottish Accademy, tra le altre cose.

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La cattedrale di St. Giles

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L'Università di Edimburgo, la culla dell'illuminismo scozzese a cui dobbiamo, tra le altre cose, il motore a vapore

I-DAVE
21-02-05, 00:50
Alla fine del Royal Mile si trova Holyrood House, attuale residenza reale per i monarchi inglesi in visita in Scozia.

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Holyrood House visto da Calton Hill, con alle spalle in parco e l'Arthur's Seat

Il quartiere, noto come Holyrood, ospiterà il Parlamento Scozzese, che è ancora in costruzione. La zona è per lo più residenziale, ed è dominata dall'imponente Arthur's Seat, una collina di 250 metri, residuo, come Castle Rock, dell'attività vulcanica della zona. E' un enorme parco da cui si gode una vista eccezionale della città, completamente immerso nel verde. Ci sono vari percorsi che la solcano. Di fronte all'Arthur's Seat si trova l'altra collina cittadina, la Calton Hill: più piccola, meno maestosa, ma più edificata; vi si trovano infatti l'osservatorio reale e un abbozzo di Partenone, incompiuto, memoria dei fasti della Edimburgo vittoriana.

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Il "Partenone"

Anche dalla Calton Hill il panorama è suggestivo, in più si può vedere il porto.

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Monumento a Scott

La parte a nord del castello e dei giardini è nota come New Town, edificata nel 1800. E' una zona molto gradevole, ordinata, geometrica, con svariati palazzi vittoriani. Se si ha del tempo a disposizione è una bella passeggiata, di sicuro è molto più "cittadina" della Edimburgo della Old Town, più trafficata e urbanizzata. Vi sono anche due bei parchi.

Spero che fino ad ora sia di vostro gradimento, domani continuo, Lochness! :)

DaV

Tahoeman
21-02-05, 01:01
nice trip report!

thank you, very appreciated

Il_Grigio
21-02-05, 01:53
Bello, aspetto il seguito...:cool:

lauraf
21-02-05, 09:32
:cool: :K

G. Oberdan
21-02-05, 12:36
un pò freddino per me, ma spettacolo!!
Foto degli altipiani se ne possono avere?

I-DAVE
21-02-05, 18:35
Lasciata Edimburgo, la prima tappa per le terre di Scozia è il celeberrimo lago di Lochness. Lungo e stretto, grazie ad un sistema di chiuse è navigabile a motore lungo tutta la lunghezza. Il modo più veloce per raggiungerlo da Edimburgo è sicuramente l'auto. Per chi, come noi, ha optato per lo Scotrail (sorta di Interrail regionale scozzese), occorre fare un cambio treno a Inverness, Perth o Aberdeen, e poi procedere con i bus (sempre puntuali e compresi nello Scotrail). La prima impressione, onestamente, non è delle migliori: il lago si può dividere in due parti, la costa nord e quella sud. La prima (la nostra) è la più turistica, nel senso peggiore del termine: B&B ogni 200m, musei sul mostro del lago, ristorantini tipici che di tipico hanno ben poco. Il lato sud è più selvaggio ma meno attrezzato: trovare da dormire è un dramma. Comunque ormai è fatta, siamo a Drumnadrochit (la capitale della leggenda di Nessie), piantiamo la nostra tenda al locale camping (una fattoria) e facciamo un giro di ricognizione. Nota per i campeggiatori: in Scozia i campeggi NON hanno le cucine: obbligatorio avere un fornelletto, pena mangiare le buste liofilizzate in acqua fredda (vi assicuro che il pastone risultante fa abbastanza cagare). Un buon fornelletto con bombola ricaricabile costa circa 30€.

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Le acque nere del loch

L'attrazione maggiore della zona è il famoso Urquhart Castle, o quello che ne rimane, dopo che le truppe Inglesi lo fecero saltare in aria nel 1692 per evitare che i giacobiti se ne servissero. Rimane tuttavia un luogo paurosamente suggestivo, specie con il classico tempo nebbioso che si può trovare in zona. Per chi sceglie di farsi la strada a piedi fino al castello (da Drumnadrochit saranno circa 6 km, dal campeggio neanche 2) raccomando di prestare un occhio ai cespugli laterali: sono pieni di lamponi!

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L'Urquhart Castle nel suo ambiente naturale: la nebbia

Alla fine il paesaggio è davvero degno di nota. Per chi è molto temerario, il lago è balneabile, l'acqua è freddina (siamo sui 16°, al massimo 18°) ma pulitissima (anche se il colore marrone, dovuto ai sassi, trae in inganno). Ci sono parecchie insenature molto tranquille, alcune anche sono ciottolate.
A parte il castello e il Loch, in zona non c'è molto altro da fare se non fare abbondanti camminate sulle colline circostanti.

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Ancora la nebbia, che avvolge le basse colline del Loch. Notare i campi, tutti cintati

Sulle guide e cartine della zona è segnata la Divach Fall, una cascatina che richiede un bel po' di strada, ma che non è nulla di chè. Si attraversa però il tipico paesaggio collinare delle Highlands, una gita piacevole tutto sommato.

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La Divach Fall

(continua, spero stasera, con le Isole Orcadi)

I-DAVE
22-02-05, 23:54
scusate il ritardo!

La prossima tappa del viaggio sono le misteriose isole Orcadi, piccolo arcipelago a una manciata di miglia dalla costa nord della Scozia e primo approdo sulla via per le Shetland.

Da Lochness ci dirigiamo in pullman fino a Inverness, centro di congiunzione di tre linee ferroviare e nodo primario per i collegamenti verso le Highlands. Prendiamo il treno verso Thurso/Wick, la meta è Thurso da dove partono i battelli per le isole (volendo si potrebbero prendere anche a John O'Groats). Il tragitto in treno (nuove vetture diesel: da Edimburgo in su non ci sono linee elittrificate) è particolarmente suggestivo, notevole il paesaggio collinare e il colore dell'erba (gli effetti benefici della pioggia si vedono).

Thurso è un piccolo paese, punto terminale della ferrovia. Un paio d'ore le si trascorrono senza grossi problemi, aspettando il bus verso Scrabster (il vero porto), sulla locale spiaggia o passeggiando per il centro città (piccolo ma dignitoso). La spiaggia è in sabbia, l'acqua è freddina (dei ragazzini dal molo si tuffavano con la muta, ma abbiamo provato a pucciare i piedi di persona) e piena di meduse (il bagnasciuga ne era pieno, dai 5 ai 35 cm circa di diametro, mai viste così tante e così grosse). La cornice del promontorio di Scrabster è decisamente piacevole, il tempo è splendido (in Scozia, quando c'è bel tempo, è davvero meraviglioso).

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La spiaggia di Thurso, col mio amico che si dirige baldanzoso verso le gelide acqua del Pentland Firth!

Time to go, andiamo a prendere il bus per Scrabster, dove casualmente incontriamo un amico di Aviazione Civile con cui trascorreremo i prossimi giorni sulle Orcadi, e facciamo la fila per salire sul nostro Northlink Ferries. Per chi soffre mal di mare, rassicuro che si tratta di un traghetto vero e proprio e non di una barchetta. Il tragitto fino a Stromness, porto principale delle Orcadi, dura circa un'ora e mezza, e la navigazione è a dir poco ventosa (il Pentland Firth è uno stretto canale perennemente battuto dai venti atlantici), ma con vista spettacolare dell'Old Man of Hoy, un faraglione che sbuca fuori dall'Oceano di fronte all'isola di Hoy (la più meridionale delle Orcadi).

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L'Old Man of Hoy

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Un esempio della scogliere che si trovano alle Orcadi

Appena in tempo di fare due foto e poi tutti sotto coperta, il vento è abbastanza stancante. L'interno della nave offre un piacevole bar, e il tempo è quello giusto per bersi una birra in compagnia prima di sbarcare a Stromness.

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Come vedete, il tempo è piuttosto variabile nell'arco di poche ore...

I-DAVE
22-02-05, 23:55
Per chi è interessato all'archeologia preistorica, le Orcadi sono un vero e proprio paradiso. I siti preistorici si possono trovare disseminati in tutta l'isola, comodamente girabile con un'auto a noleggio (vivamente consigliata, come vivamente consigliabile è prenotare con un po' di anticipo. I prezzi sono onesti, intorno ai 35£ per 24h per una utilitaria).

Lasciamo Stromness a bordo dell'unico mezzo di trasporto pubblico dell'isola, ovvero il pullman, e ci dirigiamo alla volta del capoluogo, Kirkwall. Piccolo paese con tutto il necessario (ipermercato compreso), con un interessante centro storico (che deve la sua ricchezza alla secolare rivalità tra il locale vescovo e il locale conte) e un efficientissimo TIC (Centro Informazioni), e paurosamente latitante di autonoleggi.

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Il palazzo del vescovo...

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... e quello del conte, o ciò che ne rimane

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La St. Magnus Cathedral, miscuglio di 300 anni di costruzione in arenaria rossa e pietra gialla di Eday, tra romanico e gotico

C'è anche un bellissimo campeggio, molto grande, abbastanza vicino al centro città (4 km), dove abbiamo alloggiato. La tenda è vivamente consigliata nel caso di escursioni sulle Orcadi settentrionali, soprattutto su Papa Westray (che si può raggiungere in 20 minuti di aereo da Kirkwall con costi ridicoli, circa 30£ andata/ritorno) dove i posti al Beltane House Hostel sono pochi e finiscono in fretta (e dove purtroppo non siamo potuti andare. Vuol dire che dovrò tornarci!).

La sera Kirkwall offre qualche svago, per lo più pub e anche una discoteca (la coda per entrare, piena di "fighetti" locali scozzesi isolani, vale la pena di essere vista!). I locali sono abbastanza cordiali, non particolarmente espansivi ma neanche troppo freddi. Bevono tanto ma sembrano in grado di controllarsi, più o meno. Caratteristica la tipica nebbia, che di sera (ma anche di giorno) può calare all'improvviso riducendo a poche centinaia di metri la visibilità.

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La nebbia... chi è della bassa padana qui si sentirà a casa!

I-DAVE
01-03-05, 18:52
Scusate la pausa... mi sono preso il weekend di vacanza!

Dicevo prima del paradisco archeologico. Le Orcadi possiedo tra i più antichi insediamenti preistorici d'Europa ancora intatti tra cui il villaggio di Skara Brae che risale a circa 4500 anni fa, e in totale sono circa un migliaio (ce n'è da girare per settimane). A questo aggiungete le scogliere che si estendono tra una insenatura e l'altra dove invece si possono trovare splendide spiagge in sabbia (molto fine, al confronto quella dell'alto Adriatico è ghiaia).

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Un esempio di casa neolitica, nei pressi delle Standing Stones of Stenness

Per chi si sente Indiana Jones qui c'è da fare indigestione di cumuli, pietre, tombe e miniere. Probabilmente c'è anche qualcosa ancora da scoprire...

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Una delle Standing Stones of Stenness

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Il Ring of Brodgar

Purtroppo, come potete vedere dalle foto, il tempo è stato decisamente inclemente, niente pioggia, ma nuvole basse, vento e tantissima nebbia. Ciò non toglie che proprio l'atmosfera tipicamente scottish aiuti ad entrare in sintonia con questi luoghi, sicuramente affascinanti e misteriosi.

Un sito non preistorico ma altrettanto interessante è costituito dalla Italian Chapel, posta su un'isoletta, collegata all'estremità meridionale della Mainland da grossi blocchi di cemento, fatti posare durante la guerra da Churchill per ostruire il passaggio ai sottomarini tedeschi (il risultato di quelle incursioni sono i relitti di Scapa Flow, consigliato a chi si diletta con le immersioni). La particolalità di questa cappella è quella di essere stata costruita da alcuni prigionieri italiani durante la seconda Guerra Mondiale.

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Interno della Italian Chapel

Finiti i nostri giorni sulle spledide Orcadi, il ritorno, via traghetto, prevede una piccola sosta a Stromness, il porto principale: non vi è moltissimo da vedere, si può fare qualche passeggiata per le colline che sovrastano l'insenatura, un giro per la scogliera che chiude il porto (oltre il campeggio, tra i più ventosi che abbia mai visto), giocare a golf oppure gironzolare per la via principale (e magari fermarsi in un localino a mangiare qualcosa, prezzi abbastanza economici, molta sostanza e le introvabili birre delle Orcadi!).

I-DAVE
11-03-05, 16:03
Scusate ancora il ritardo abnorme, ma ho parecchio da fare con l'università!

Il traghetto per tornare sulla "terraferma" è ad orari antelucani, però guardando la cosa positivamente, ci consente di non buttare via tutta la giornata. Strada inversa fino a Thurso, uno dei due rami della ferrovia che arriva in cima alla Scozia, e ci infiliamo sul treno che ci porta al Dornoch Firth, insenatura sabbiosa circa 100km più a sud. Il tempo fa a dir poco schifo, ma, signori!, che spettacolo dal treno: l'erba già normalmente verde smeraldo, bagnata assume sfumature davvero eccezionali, diventa scurissima eppure brillante. E poi colline, colline e ancora colline... e pecore, pecore e pecore. E' un detto, ma credo che sia più vero di quel che si voglia far credere, che in Scozia ci siano più pecore che abitanti. E' emozionante passare attraverso questa distesa verde, solcata da torrentini grigi e puntini bianchi. Pochi i paesi, poche le fermate. Meraviglioso.

Per fortuna il tempo cambia a pochi chilomentri dalla meta: il ridente paese (oddio, paese è un parolone) di Rogart.

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Una delle colline nei dintorni di Rogart. Intorno al paese non c'è molto a parte colline su colline, peraltro il paesaggio locale è decisamente piacevole

In realtà la scelta del luogo è stata casuale: girovadango su internet abbiamo trovato un ostello formato da carrozze di un treno dismesso... volevamo provarlo e abbiamo deciso per una sosta lì.

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L'ostello -solo camere doppie, disponibili camere per famiglie- e il parco annesso. Dietro c'è un parco giochi per bambini e di fronte la ferrovia -i due treni al giorno che passano sulla linea non sono di nessun disturbo!-

I gentilissimi gestori (il capostazione e sua moglie, perché le carrozze sono su due binari morti della stazione di Rogart) ci informano sul da farsi nelle vicinanze e ci offrono delle bici. Cartina alla mano decidiamo per un giro di circa una cinquantina di chilometri, peccato che non siano segnati i dislivelli (una faticaccia, le bici erano per giunta due scassoni!), un triangolo che ci porterà a nord verso Brora e il vicino e magnifico Dunrobin Castle (dimora reale tutt'ora) e poi lungo la costa verso sud fino a Dornoch, tra le più importanti località balneari (!!!) scozzesi: qualche chilometro di spiaggia finissima, bollino blu per acque e tra i più importanti campi da golf della regione (il golf è tra gli sport nazionali scozzesi). Piacevoli anche le vetrate della cattedrale. Non scritto sulle guide c'è pure un micidiale vento... che però ci salva per due giorni di seguito dalla presenza di nuvole. Il triangolo viene chiuso dal ritorno alla fida Rogart. Lungo la strada, soprattutto per la costiera panoramica, si è in mezzo al Dornoch Firth, dove numerosi banchi sabbiosi affiorano durante la bassa marea: è meta privilegiata di foche!! All'andata ne abbiamo avvistate solo due, al ritorno una colonia di una quarantina di esemplari se ne stava beata a prendersi il sole (ho una foto ma le foche sono già piccole nell'originale, se la rimpicciolisco non si vede nulla).

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Certi angoli nei dintorni sono particolarmente bucolici. Perfetto per qualche giorno di relax puro!

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Il retro del Dunrobin Castle, e anche la sua parte più suggestiva. L'interno è visitabile, purtroppo i parchi erano chiusi (si possono intravvedere lungo la strada che lo costeggia e che scende fino a riva -dietro di noi c'è il Mare del Nord-). C'è purtroppo anche un noiosissimo suonatore di cornamusa all'ingresso del castello

Trascorriamo due giorni all'insegna del relax e della tranquilla vita di campagna, e comodamente all'ora della partenza cambiamo binario per prendere il nostro treno verso l'isola di Skye, Ebridi Interne.

I-DAVE
11-03-05, 16:32
Se andate in Scozia preparatevi a dannare gli autobus locali. Ce ne sono pochi - la sfiga è che in certi punti l'unico mezzo a disposizione è il bus!

Il nostro percorso parte dalla già citata Rogart e riscende a sud fino al bivio di Dingwall, piccolo paese che ha importanza solo per il suo nodo ferroviario di scambio tra la linea che va a nord e quella che va a ovest. C'è anche una piccola cattedrale (che si visita per disperazione, dato che non c'è altro da fare aspettando il treno che porta a ovest fino al terminale di Kyle of Lochalsh).


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La cattedrale di Dingwall

Arrivato il treno, saliamo e ci godiamo il viaggio attraverso le selvagge Highlands, collinette per noi (ben) abituati ad Alpi e Appennini, eppure aspre e maestose. A Kyle of Lochalsh aspettiamo uno di quei maledetti bus di cui sopra, un piccolo Iveco da 9 posti che ci porta invece che a Skye verso l'Eilean Donan Castle (il castello più famoso di Scozia dopo quello di Edimburgo). E' ormai una rocca (abitata da privati che lo hanno ridotto ad un'attrazione per turisti -che attrazione piacevole però...-) che si estende su un isolotto collegato da un ponte in pietra. Peccato che l'orario fosse tra i più sfigati (bassa marea e tardo pomeriggio, ma niente tramonto), ma gli incastri tra le Scottish Railways e Scottish Citylink sono evidentemente stati studiati da cerebrolesi.

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L'Eilean Donan Castle. Se passate di qui vale sicuramente la visita, se potete fermatevi almeno fino al tramonto -e sperate nel bel tempo!-

Ritornato il minibus Iveco (guidato da un folle), facciamo ritorno a Kyle of Lochalsh per prendere un altro bus (questa volta di dimensioni e confort maggiori) per attraversare lo Skye Bridge e dirigerci verso Portree (o Port Reigh in gaelico, cioè "Il porto del Re"), capoluogo di Skye e nostra prima "base".

Decidiamo per il campeggio, i comodi bus ci fanno evitare la faticaccia di arrampicarci per 3 chilometri lungo la collina su cui è posto. Piantiamo la nostra fida tendina (ragazzi, le Quechua della Dechatlon hanno devastato il mercato, costano poco e tengono alla perfezione, almeno in condizioni normali) e, sgravati degli zaini, ci facciamo la strada inversa a piedi e andiamo in città per curiosare e far spesa. Tutti i liguri che leggeranno mi insulteranno, ma a me il porto di questa cittadina ha ricordato non poco uno degli innumerevoli paesi di costa della Liguria, appunto: case a ridosso del mare, molto colorate, ad arco lungo il golfo... davvero graziosa (e completata da un entroterra meno asfittico rispetto alle cugine italiche).

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La Vernazza della Scozia, Portree!

Torniamo al nostro campeggio, ci facciamo una sana pasta al sugo, stappiamo del sidro (quello dolce) e ci godiamo il tramonto su questa splendida isola:

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I-DAVE
11-03-05, 17:07
Il mattino dopo sveglia di buon ora per prendere uno dei pochi bus che consentono di arrivare sulla cima nord di Skye, la penisola del Trotternish. Dal bus fotografiamo l'Old Man of Storr, complesso montuoso che include un picco isolato avanzato rispetto alla catena stessa. Purtroppo la scalata è segnalata come "difficile", e dato che non abbiamo cartine dettagliate né attrezzatura adeguata, abbandoniamo il sogno di salire in vetta.

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Old Man of Storr e famiglia

Ci facciamo lasciare a Staffin, borgo (4 case, vedete voi come chiamarlo) da cui procediamo a piedi per circa una decina di chilometri, purtroppo il tempo peggiora, ma il paesaggio ne guadagna.

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Il Trotternish e le sue pecore

Ci rassegnamo a farci accompagnare da un branco di pecore libere fino alla fermata successiva, in attesa di un bus per Uig, dalla parte opposta della penisola. Sembra di essere in Sardegna, dalle parti del Gennargentu. Arriva il bus, e arriviamo a Uig, seconda "città" per dimensioni di Skye (300 abitanti), porto attivo per le Ebridi Esterne, affacciata sul Loch Snizort.

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Uig

A Uig non c'è assolutamente nulla eccetto l'Isle of Skye Brewery (dove viene prodotta e venduta la ottima birra locale), però abbonda di prati verdi su cui svaccarsi beati a prendere il sole (quando c'è, meglio approfittarne) e aspettare il bus per tornare a Portree. Lasciamo la città di Flora MacDonald (colei che aiutò Bonnie Prince Charlie a lasciare l'isola dopo il fallimento dell'insurrezione delle Highlands e il disastro di Culloden. Lascio a voi i giochetti con i nomi dei forumisti di POL) che è ormai tardo pomeriggio; con l'ultimo bus torniamo verso "casa" costeggiando per buona parte Loch Snizort.

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Loch Snizort con la luce del tardo pomeriggio. Sullo sfondo il Waternish che chiude il Loch

Altro giro in città, sosta in un buon Fish and Chips, spesa al super e di nuovo verso il campeggio.

Tahoeman
11-03-05, 17:53
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Fuori_schema
11-03-05, 19:20
Ma.....whisky zero?

Se fossi andato a Skye mi sarei fiondato nella distilleria del Talisker....:D

http://www.whisky-distilleries.info/Images/Photos300/Talisker-1.jpg

I-DAVE
11-03-05, 20:27
In Origine Postato da Fuori_schema
Ma.....whisky zero?

Se fossi andato a Skye mi sarei fiondato nella distilleria del Talisker....:D



Ci siamo passati andando verso Glenbrittle, Skye sud. Purtroppo la distilleria era chiusa, e anche se fosse stata aperta, avremmo avuto serissimi problemi a raggiungere Glenbrittle dopo la visita. I trasporti interni in Scozia (e soprattutto nelle isole) sono generalmente pochi e tra loro scoordinati.

Tra l'altro la Scozia è il posto più caro al mondo per bere whisky, hanno una tassazione sui superalcolici che è devastante!

DaV

I-DAVE
11-03-05, 20:46
In Origine Postato da Tahoeman
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Grazie :)

DaV

Nirvana
11-03-05, 21:19
In Origine Postato da Tahoeman
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Confermo.....

Bellissimo :)

I-DAVE
11-03-05, 21:25
L'ultima parte della nostra visita su Skye si svolge nella parte meridionale dell'isola: è la meno nota turisticamente (e frequentata solo da attrezzati campeggiatori inglesi: non ci sono hotel o B&B, solo un campeggio e un ostello).

Il tempo è, per fortuna, splendido. Attraversiamo l'interno dell'isola sui tremendi minibus a 9 posti che tremano peggio di un tram, tutto su strade sconnesse in collina, salita e discesa. Arrivati, ecco il paradiso, Glenbrittle.

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La spiaggia, che segue tutta la lunghezza dell'insenatura. Appena dietro c'è il campeggio, un minimarket, l'ostello e qualche chilometro indietro Glenbrittle, due case in croce

Piantiamo la nostra tenda e andiamo a fare il bagno... sconsiglio vivamente l'esperienza, l'acqua è nei dintorni dei 15°! Vabbè, ci mettiamo ad asciugare costruendo un castello di sabbia (visto che siamo in Scozia, tiriamo su una roba enorme. Se ne accorgono solo due ragazzine inglesi che attaccano bottone... che sfiga, avranno avuto al massimo 15 anni, erano anche carine). Passiamo il resto del pomeriggio a riposarci in paradiso. L'inferno arriva la sera, con i famelici midget (i moscerini) che invadono tutto a frotte. E' davvero un problema, vi assicuro che non è possibile uscire dalla tenda. Li avevamo già incontrati, ma non in maniera così infestante.

Il giorno dopo ci prendiamo il tempo per una lunga escursione sul promontorio di sinistra, che chiude la lunga insenatura. Purtroppo l'ascesa ai Black Cuillin è improponibile (non per la difficoltà, ma perché ci sono pezzi in corda doppia -non abbiamo corda, imbrago e cartine-). Siamo ricompensati da pareti a strapiombo, la visione di tutta la catena del Cuillin e una marea d'acqua: cascate, piccole paludi, fossati naturali. E' meraviglioso (e divertentissimo, sulla cascata principale avremo passato almeno un'ora a risalirla lungo le rocce).

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La parte terminale della cascata principale, ormai è tutta in piano. Di fronte il promontorio di destra che chiude l'insenatura

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I Black Cuillin. L'immagine è ottenuta unendo due foto

In fondo al promontorio (circa 8 chilometri, non di più, in costante lieve salita tranne l'ultimo tratto che sale appena più ripida) si trovano altre cascate che scivolano direttamente in mare e un sacco di pareti verticali che danno su piccole calette di ciottoli.

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Piccola cascatina a picco sul mare

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Una delle tante calette che si susseguono sotto il promontorio

In fondo al promontorio c'è un muro a secco che lo percorre nella sua interezza, probabilmente anticamente divideva una proprietà o, più probabilmente, un pascolo: la zona è piena di pecore, che però sembrano piuttosto diffidenti. Il promontorio era anche sorvegliato da una coppia di corvi piuttosto grossi... il ritorno lo facciamo per la via "bassa", che taglia sulla costiera invece che dal crinale, e ci ricongiungiamo nei pressi della prima cascata. Lungo la strada ci hanno fatto compagnia anche due Tornado della RAF a bassa quota, ce li siamo visti spuntare da dietro, hanno fatto un paio di evoluzioni e se ne sono andati in direzione del Cuillin: peccato non esser riuscito a tirare fuori la macchina fotografica in tempo (detto da appassionato di fotografia aeronautica)...

Davvero un posto splendido, mi piacerebbe tornarci. Torniamo al campeggio appena in tempo per evitare l'invasione dei moscerini, cuciniamo in tenda (un incubo). La mattina dopo la sveglia è più che presto per smontare la tenda e prendere l'unico bus che ci può portare ad Armadale, sull'estrema punta sud, da dove un traghetto ci riporterà sulla Scozia continentale verso la ferrovia di Harry Potter.

I-DAVE
12-03-05, 19:22
Dopo la breve attraversata su un traghetto (da cui si avvistano delle specie di delfini) arriviamo a Mallaig, l'altro punto terminale della ferrovia ovest (in realtà non connessa con quella che arriva a Kyle of Lochalsh: da qui si va solo per Glasgow). Andiamo in stazione, e mentre aspettiamo il nostro treno (al solito, un diesel con 3 carrozze), vediamo partire il "Jacobite Steam", una "caffettiera" che si fa tutto il percorso tra Mallaig e Fort William (la nostra destinazione) senza fermate intermedie: la tratta in questione è tra le più panoramiche al mondo (insieme a poche altre, tra cui quella del Bernina in Svizzera e la Flåmsbana -mi perdoni Fenris per gli errori in norvegese, ma sono stanco morto!- in Norvegia); tanto per intenderci, è quella dove viene girato sempre l'Hogwarts Express di Harry Potter. Purtroppo le batterie della digitale sono a terra, quindi niente foto. Epico il passaggio del ponte di Glenfinnan (dove nell'ultimo HP il treno si ferma e Harry viene attaccato da quelle specie di uomini ombra).

Arriviamo infine a Fort William, la più importante località sciistica d'Inghilterra: siamo proprio alle pendici del Ben Nevis (la più alta montagna del Regno Unito, 1344m). La sifga gioca ancora contro di noi: il Ben Nevis è abbastanza accessibile da un punto di vista escursionistico (oltre ad essere frequentatissimo); ma dal punto di vista metereologico, i trecento metri tra la sella e la vetta sono un disastro: su tre giorni, abbiamo visto la cima solo il pomeriggio dell'arrivo, per il resto solo nebbia (quando nella valle, ovviamente, splendeva il sole).

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Ecco la cima del Ben Nevis avvolta dalle nebbie...

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Il massiccio del Ben Nevis, senza il Ben Nevis (che si trova a destra oltre la sella e fuori foto

Ci diamo allora all'escursionismo di collina, gironzoliamo per la zona e ci facciamo divorare dai famelici midget (stronzi! Neanche l'Autan tropicale li ha fermati, anzi, se lo mangiavano di gusto...). In zona ci sono due gruppi di cascata, le Lower e le Higher Falls; andiamo a vedere le prime, le seconde abbiamo capito che erano troppo lontane...

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Le Lower Falls. Ci si può arrivare dalla statale che costeggia il torrente che generano le cascate -noioso, ma pratico- oppure attraverso un sentiero a mezza costa alle pendici del Nevis che poi ripiega fino a incrociare la strada alle cascate -più divertente, ma (relativamente) faticoso-

Col bel tempo si possono anche vedere innumerevoli animaletti curiosi. Tra i migliore, le mucche con la frangia (sarà contento Asburgico :D), forse questi però sono tori:

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Le mucche pelose!!! Non so se si vede bene: hanno una X sul naso in tono col vello, mica ho capito se è una cosa naturale o un'aggiuntina umana...

Ad ogni modo non ci cagano minimamente, anzi, si mettono in posa...

Fort William è carina, piacevole cittadina turistica (la High Street sembra la via principale di Livigno, per la quantità di negozi) curata e ordinata, con qualche bello scorcio sette- e ottocentesco (qualche pietra delle vecchia fortezza immersa in un grosso parco). Curioso lo humor scozzese: un cartello "Attention! Elderly people" messo a fianco di una casa di riposo che è curiosamente dietro un cimitero (tra l'altro molto bello)...

Vista l'impossibilità di ascendere al Nevis partiamo con un giorno di anticipo per l'ultima tappa del viaggio: Glasgow (in alto i cuori, ho quasi finito :D)

I-DAVE
12-03-05, 19:26
In Origine Postato da Nirvana
Confermo.....

Bellissimo :)

Grazie ;)

DaV

I-DAVE
12-03-05, 20:10
Infine eccoci a Glasgow! Ultima tappa del viaggio... le vacanze iniziano ad essere agli sgoccioli (sigh...).

Abbiamo un problema fondamentale da risolvere: dove dormire. A causa dei festival di Edimburgo, tutti gli ostelli, le camere d'albergo e i B&B sono in pratica occupati. Un giro al TIC non risolve i problemi (dato che è chiuso!), quindi con quei pochi indirizzi che abbiamo iniziamo a fare un giro di chiamate... "Hello, do you have two beds for two nights, we don't care about the room type nor the price...?" "Yes we do, it's 15£ per night per person in a quad room..." "Ok, we'll be there in 5 minutes!!!". La fortuna per una volta è dalla nostra... troviamo posto in un ostello alla prima chiamata! Voliamo letteralmente al posto (in centro, di fronte al Clyde -il fiume di Glasgow-) per evitare di perdere la camera: un palazzone di 10 piani con lounge bar al piano sotterraneo... in pratica un mezzo albergo! Prendiamo le chiavi della camera, una quadrupla appunto... entriamo e scopriamo che per metà è già occupata... notiamo zaini e attrezzatura molto professionali, tipicamente da tedeschi e... una maglietta della ROMA e una della GGIUVENTUS!!!! Incubo!!! Abbiamo paura che ci possiamo ritrovare connazionali in camera (quando viaggio la considerazione che ho dei miei compatrioti è sempre scarsa). Vabbè, lo scopriremo tra qualche ora... intanto ci facciamo una doccia e poi andiamo in giro per Glasgow.

Bella città, di certo non particolarmente monumentale, però tenuta benissimo e molto, molto pulita (non ci avrei scommesso una lira). Diciamo che la sensazione di essere a casa a Milano è molto forte, come pure la sensazione di essere a Londra (il centro pedonale ricorda non poco Oxford Street per negozi e quantità di gente).

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Il Clyde e Bridge Street: se non è una copia di Londra questa... l'ostello è esattamente dietro di noi

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Buchanan Street e i suoi palazzi "curiosi". Non ho ancora capito se questo pavone metallico sia un parto di Mackintosh

Non mancano splendidi palazzi vittoriani, l'immancabile ammiragilio Nelson sull'obelisco e le caratteristiche composizioni architettoniche di Mackintosh (architetto d'inizio secolo originario di Glasgow che ha donato alla città molto in fatto di estetica).

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George Square con Nelson e il TIC chiuso...

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La Glasgow vittoriana

I-DAVE
12-03-05, 20:35
Chi ama il genere monumentale si deve accontentare della Glasgow Cathedral, l'unica chiesa del suo tipo ad essere sopravvisuta alla Riforma luterana. Fuori è un po' sporchina (Glasgow è comunque una città industriale e lo smog si sente), ma l'interno è davvero maestoso. Nonostante sia gestita da Historic Scotland (l'ente scozzese per la conservazione dei monumenti e dell'eredità scozzese), è ancora una chiesa attiva.

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La navata centrale della Cattedrale.

All'esterno si estende uno sconfinato camposanto, e com'è abitudine in nord Europa, è in pratica un parco cittadino liberamente accessibile.

L'altra cosa degna di nota è la Provand's Lordship, la più antica casa di Glasgow (1471): è interamente visitabile e conserva ancora mobilio dell'epoca.

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Lord Provand siede e intrattiene gli ospiti. Questa statua di cera (?) è piuttosto pacchiana, ma rende bene come si vestivano 500 anni fa -dato che i vestiti sono originali dell'epoca

Occhio alla testa (e ho avuto problemi io dal basso del mio metro e settanta...)!

Per chi ha voglia e tempo, c'è la "caccia a Mackintosh": cercare tutti i luoghi in cui ha lasciato la sua mano. Noi ci siamo arresi dopo mezza giornata. Ecco un dettaglio della School of Art:

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Le inferriate della Glasgow School of Art

Tra le cose un po' più moderne, c'è da citare il quartiere universitario (molto esteso e molte ben organizzato, nonché piacevole) e il Glasgow Science Center (che non abbiamo visitato per mancanza di tempo).

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Glasgow dev'essere la cugina povera di Milano: noi abbiamo "l'Ago e il Filo" -piazza Cadorna-, loro solo la "Spilla da Balia" -zona universitaria :D

Torniamo al nostro ostello e conosciamo i nostri due coninquilini... due danesi!!! Eggià, un ing. informatico di 24 anni e un filosofo di 25, con la passione per le magliette da calcio in svendita (originali le abbiamo viste a 29£... circa 45€). Risolto il mistero (e rinfrancato lo spirito), la sera andiamo tutte e quattro al lounge bar di sotto e confermiamo la tenuta nordica all'alcol... veniamo anche a sapere che in Danimarca gli studenti sono pagati per andare a studiare (ovviamente tenendo una media decente!), circa 400€ al mese ("These dicks" è la traduzione con opportuna spiegazione dell'italico "'Sti c***i" che spontaneamente ci è uscito di bocca). Ci dicono purtroppo che le rispettive fidanzate e due amiche son partite la notte prima... sfiga perservat... :D

I-DAVE
12-03-05, 20:47
La mattina presto i due danesi se ne vanno, a noi tocca il giorno dopo... intanto con calma gironzoliamo per la città. Già che ci siamo andiamo a fare un salto al locale museo d'arte moderna... niente di imperdibile tranne per quest'opera:

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La "Real Life": una chiesa rossa sdraiata sul fianco, con all'interno una panca e un monitor che mostra l'autore nudo, ripreso di spalle, che dondola avanti e indietro mormorando qualche cosa di incomprensibile. L' "opera" è posta in un piano vuoto completamente bianco

che di per sè non vuol dire assolutamente nulla se non è accompagnata dai commenti lasciati dai visitatori sul guestbook vicino :D

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http://skaccomatto.altervista.org/scozia/075_gla_rl3.jpg
Ho evidenziato le note più carine :D

(penultimo post, dai che è quasi finita!!!)

I-DAVE
12-03-05, 21:00
Time to go! :(

Le vacanze son finite... è ora di tornare! Prendiamo il treno verso l'amabile cittadina di Prestwick dove si trova l'aeroporto "sfigato" di Glasgow, quello che usa Ryanair. Ci accampiamo lì per la notte (il volo parte alle 7 del mattino e Prestiwick è a 40 e passa chilometri da Glasgow città) insieme a una ventina di altri passeggeri e dormiamo tranquilli. La mattina ci alziamo, andiamo al check-in e imbarchiamo... siamo in aria puntuali e per le 11 siamo a Milano... unica cosa degna di nota anche per chi non è un frequentatore abituale di Aviazione Civile è questa foto (click sul link per aprirla, così mi fate pure salire il contatore!):

http://www.jetphotos.net/viewphoto.php?id=411249

il Lago dei Quattro Cantoni con Lucerna (presa dall'aereo).
Che dire... una vacanza splendida che mi rimarrà dentro per sempre... e spero di non avervi annoiato troppo con il mio lunghissimo racconto :)

DaV

FareFronte
10-06-05, 11:56
Questa mattina avevo poca voglia di essere produttivo:) e mi sono letto i tuoi racconti! Molto belli, complimenti! Anch'io l'estate scorsa ero in Scozia (13-07 30-07) e mi sono fatto molti posti descritti da te tra cui Thurso e le Orcadi... Bellissime anche se mi pare tu abbia avuto più fortuna di me come meteo... Io però avevo preso l'auto a nolo, non me la sono sentita di usare i mezzi pubblici! (avevo letto del servizio poco comodo e infatti tu mi hai confermato che i mezzi pubblici in scozia necessitano di molta pazzienza...)
Spero di dare un contributo a questo bel forum, magari metto un pò di foto dell'Olanda...

Ciao
:qi

I-DAVE
12-06-05, 14:38
In Origine Postato da FareFronte
Questa mattina avevo poca voglia di essere produttivo:) e mi sono letto i tuoi racconti! Molto belli, complimenti! Anch'io l'estate scorsa ero in Scozia (13-07 30-07) e mi sono fatto molti posti descritti da te tra cui Thurso e le Orcadi... Bellissime anche se mi pare tu abbia avuto più fortuna di me come meteo... Io però avevo preso l'auto a nolo, non me la sono sentita di usare i mezzi pubblici! (avevo letto del servizio poco comodo e infatti tu mi hai confermato che i mezzi pubblici in scozia necessitano di molta pazzienza...)
Spero di dare un contributo a questo bel forum, magari metto un pò di foto dell'Olanda...

Ciao
:qi

Grazie!
Aspetto le foto dall'Olanda!

DaV

hokusai77
28-07-05, 16:37
È da un po' che non venivo su questo forum, e naturalmente non potevo non ricominciare con un OTTIMO trip report di DaV.
Bellissimo, e grandiosa l'idea delle didascalie sotto le foto. Prenderò sicuramente spunto per i miei racconti.

La Scozia è davvero affascinante, spero di visitarla presto. Il pavone a Glasgow dovrebbe essere di Mackintosh.
Divertentissimi anche i commenti lasciati a riguardo della "cosa rossa" :D

Ciao
Yari :)

Nanths
28-07-05, 16:45
Ottimo TR!

(dai una fotina dell'aereo potevi anche metterla...) :D

Il_Grigio
28-07-05, 17:14
In Origine Postato da Nanths
Ottimo TR!

(dai una fotina dell'aereo potevi anche metterla...) :D Zitto che se cominciano è la fine...:D :D

Fenris
28-07-05, 18:16
Mitico Dave! A fine agosto scriviamo a 4 mani il reportage del weekend in Estonia. :D

I-DAVE
28-07-05, 20:50
In Origine Postato da Nanths
Ottimo TR!

(dai una fotina dell'aereo potevi anche metterla...) :D

Avessi letto prima il messaggio... adesso non faccio in tempo... immagino il dispiacere del Grigio e di Fenris :D :D :D

Comunque ne ho fatto, e neanche poche ;)

DaV

I-DAVE
28-07-05, 20:52
In Origine Postato da Il_Grigio
Zitto che se cominciano è la fine...:D :D

Verrai a chiedere consigli da noi su qualche volo prima o poi... va a finire che ti trovi a Timbuctù senza accorgertene :D

DaV

I-DAVE
28-07-05, 20:53
In Origine Postato da Fenris
Mitico Dave! A fine agosto scriviamo a 4 mani il reportage del weekend in Estonia. :D

Assolutamente sì! :)

DaV

I-DAVE
28-07-05, 20:56
In Origine Postato da hokusai77
È da un po' che non venivo su questo forum, e naturalmente non potevo non ricominciare con un OTTIMO trip report di DaV.
Bellissimo, e grandiosa l'idea delle didascalie sotto le foto. Prenderò sicuramente spunto per i miei racconti.

La Scozia è davvero affascinante, spero di visitarla presto. Il pavone a Glasgow dovrebbe essere di Mackintosh.
Divertentissimi anche i commenti lasciati a riguardo della "cosa rossa" :D

Ciao
Yari :)

Grazie, son contento che ti sia piaciuto!

La Scozia merita davvero tanto... Skye probabilmente vale da sola il viaggio. Le Ebridi esterne poi devono essere spettacolari, peccato non esserci potuto andare!

DaV