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Visualizza Versione Completa : 41 - Gli italiani conoscono bene oggi i Savoia?



Cipriano (POL)
23-02-05, 16:20
Chi considerate oggi come Capo della Dinastia reale di Savoia e perchè?

Conterio
23-02-05, 16:33
In Origine postato da Cipriano
Chi considerate oggi come Capo della Dinastia reale di Savoia e perchè?

La questione è annosa mio caro Cipriano, ma non stà a noi decidere sulla base di simpatie o antipatie.
Per fortuna la Legge in Casa savoia, è sempre stata un costante ed una guida.
A tal proposito, sarà bene sapere che :

IL RIENTRO DEGLI EREDI DI CASA SAVOIA HA FATTO CERTAMENTE GIUSTIZIA E SANATO UN VERO IMBROGLIO, MA SE VOGLIAMO, NON HA APPORTATO NULLA DI NUOVO. IL Principe di NAPOLI ed il Principe di VENEZIA INFATTI NON POSSONO PIU' ESSERE CONSIDERATI LEGITTIMI EREDI AL TRONO D'ITALIA, IN FORZA DELLE REGIE PATENTI, MAI ABROGATE, DEL DIRITTO EREDITARIO, IN FORZA DELL'ART 92 DEL VIGENTE CODICE CIVILE(IN VIGORE FINO AL CAMBIO DI REGIME DA MONARCHICO IN REPUBBLICANO) CHE COSì DISPONEVA :
"PER LA VALIDITA' DEI MATRIMONI DEI PRINCIPI E DELLE PRINCIPESSE REALI, E' RICHIESTO L'ASSENSO DEL RE"; E DEI RIPETUTI ERRORI
"GAF" COMPIUTI DA VITTORIO EMANUELE, QUALE PER ESEMPIO L'EMISSIONE DI UN REGIO DECRETO 30 GENNAIO 1984 ,SUL REGOLAMENTO DEI TITOLI
E DELLO STEMMA DELLA FAMIGLIA REALE, PER SISTEMARE DEFINITIVAMENTE LA QUESTIONE LEGATA AL TITOLO, SENZA AVERNE IL POTERE, CONCESSO
DA EGLI STESSO ALLA MOGLIE, LA "PRINCIPESSA" MARINA RICOLFI IN SAVOIA, INSIGNITA DEL TITOLO DI DUCHESSA DI VALDIERI; PERTANTO, COME SI POSSA RITENERE LEGITTIMO E VALIDO UN REGIO DECRETO
EMESSO DA UN "PRINCIPE EREDITARIO" ,CHE ARBITRARIAMENTE E PER L'OCCASIONE, ESAUTORANDO IL PADRE RE UMBERTO II ANCORA IN VITA E CONTRAVVENENDO AL SUO VOLERE, SI E' AUTOPROCLAMATO RE DI UNO STATO OVE IERI COME OGGI
VIGE UNA FORMA ISTITUZIONALE DI TIPO REPUBBLICANA....IL TUTTO PER EMETTERE DECRETI A VANTAGGIO PURAMENTE PERSONALE.
NON ESISTE PERTANTO UNA QUESTIONE SUCCESSORIA, IN QUANTO SEGUENDO L'ORDINE DI SUCCESSIONE LEGITTIMA ALLA CORONA D'ITALIA RISULTA
PER DIRITTO, SECONDO LA LEGGE SALICA, IL RAMO DEI SAVOIA-AOSTA.

Spero di aver fatto cosa giusta nel ricordare ciò, ma penso sia doveroso !

Saluti

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:04
Per te SAR Principe di NApoli non è più Erede al Trono dopo il matrimonio?

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:06
SAR Principe Vittorio-Emanuele ( Principe di Napoli)

SAR Principe Emanuele-Filiberto ( Principe di Venezia)

SAR Principe Amedeo (Duca d'Aosta)

SAR Principe Aimone-Umberto ( Duca delle Puglie)

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:08
Chi pensate che sia il più popolare in Italia fra i Principi sabaudi?

Conterio
23-02-05, 17:11
Sicurmente il Principe Amedeo d'Aosta, ma non solo in Italia !

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:15
Perchè pensi questo?Si parla molto di più del suo cugino in Televisione, no?

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:23
Oggi gli italiani cosa ne sanno dei Savoia? Non sono stati "idotrinatti" dalla propaganda antisabauda/antimonarchica per troppo tempo?

Conterio
23-02-05, 17:23
In Origine postato da Cipriano
Perchè pensi questo?Si parla molto di più del suo cugino in Televisione, no?

Essere al centro dell'attenzione, non vuol dire essere il più "popolare" !

yota71
23-02-05, 17:24
In Origine postato da Conterio
Essere al centro dell'attenzione, non vuol dire essere il più "popolare" !

Ci sono possibilità di una sua salita al trono ?

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:28
Di chi?In questo momento i tempi non sono ancora maturi per nessun Pretendente credo...

Conterio
23-02-05, 17:32
In Origine postato da yota71
Ci sono possibilità di una sua salita al trono ?

Le possibilità ci saranno, quando il popolo Italiano le concederà, ....per ora si può contare su di un sondaggio, che, fatto prima del rientro in Italia dei Principi di Napoli e Venezia, davano una percentuale del 37 % comunque favorevoli alla Monarchia.

Considerato il tempo d'esclusione (60 di oblio forzato) e tutte le denigrazioni e falsità versate sulla Dinastia, non è poco....

Saluti

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:34
Ma non c'è un sondaggio in favore del Duca D'Aosta o sbaglio?

Cipriano (POL)
23-02-05, 17:34
Era un sondaggio tra Monarchia e Repubblica?

Conterio
23-02-05, 17:37
In Origine postato da Cipriano
Per te SAR Principe di NApoli non è più Erede al Trono dopo il matrimonio?

Direi proprio di no, inoltre c'è il Decreto del 1967, in cui un giovanissimo Vittorio Emanuele esautorava il padre, e si proclamava Re.

Quest'atto, è stato depositato presso un notaio di Ginevra, ed è citato anche su un libro di Gigi Speroni. Con esso, diventa difficile per il Principe, poter ancora avanzare pretese quando sarà il momento !

Saluti

Conterio
23-02-05, 17:47
In Origine postato da Cipriano
Oggi gli italiani cosa ne sanno dei Savoia? Non sono stati "idotrinatti" dalla propaganda antisabauda/antimonarchica per troppo tempo?

Questo forum dovrà servire anche a questo, .... per ora la gente conosce ciò che propina la televisione ed i giornali.
I bibri, anche quelli di parte avversa, sono già più validi, ma la gente legge poco i libri !

Comunque le bugie hanno le gambe corte, ed i primi segnali si cominciano a vedere !

Saluti

snorri
23-02-05, 19:26
Io credo che la questione dinastica sia l'ultima cosa che ci debba importare adesso. Il trono non c'è ed è dunque inutile parlarne. Inoltre la caduta della Monarchia ha di fatto eliminato la validità di qualsiasi legge o norma, per cui di per sé una nuova costituzione monarchica potrebbe anche stabilire di dare un eventuale trono ai Borboni... questo per dire che le norme che avete citato valgono solo come norme interne alla Casa di Savoia, al massimo, ma non hanno valore giuridico estrinseco, perché ormai da tempo abrogate. Per cui inutile spaccarsi la testa; e cmq a mio avviso è più corretto rispettare tutti i principi e puntare piuttosto sulla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza moderatrice dell'istitituzione monarchica.

G. Oberdan
24-02-05, 00:01
ho votato solo la vergogna dell'otto settembre quando il re scappava a pescara e lasciava migliaia di soldati a morire senza ordini e ROMA, LA CAPITALE, senza difesa

G. Oberdan
24-02-05, 00:05
avevo dimenticato le onorevolissime leggi razziali firmate da S.A.R. Vittorio Emanuele II Re d'Italia e d'Albania e Imperatore d'Etiopia ...
Me la giustificate con una semplice svista del re-tappo?!
Il Genrale Pelloux che sparava sulla folla a Milano agli inizi del secolo cos'era? Un ragazzo viziato?
No solo per sapere, perchè tra anacronistico e anacronistico, io preferisco i faraoni della VI dinastia del 3.000 a.c.
Sicuramente erano sovrani più illuminati dei savoia...

G. Oberdan
24-02-05, 00:16
IO VOTO VITTORIO EMANUELE III

RE D'TALIA E D'ALBANIA
IMPERATORE D'ETIOPIA

1)GRANDE AMICO DEL GENERALE PELLOUX XHE SPARAVA SULLA FOLLA...

2)CONSEGNO' IL PAESE AL FASCISMO

3)LE LEGGI RAZZIALI

4)ENTRO' IN GUERRA IMPREPARATO EE SAPENDOLO CONDANNANDO MIGLIAIA DI ITALIANI A MORTE CERTA

5)SCAPPO' DA ROMA, LA CAPITALE, QUANDO STAVA PER ARRIVARE IL NEMICO E DOPO AVER TRADITO BENITO MUSSOLINI, L'UOMO A CUI DOVEVA TUTTO.

6)LASCIò ROMA LA CAPITALE SENZA PIANI DI DIFESA E ALLA MERCE' DEI NAZISTI DI ADOLF HITLER

7)LASCIO MIGLIAIA DI SOLDATI ITALIANI CHE COMBATTEVANO ALL'ESTERO SENZA ORDINI. LA MAGGIOR PARTE O MORI' O FU CATTURATA DAI TEDESCHI CHE LI DEPORTARONO NEI CAMPI DI STERMINIO DEL III REICH.


BASTANO COME MOTIVAZIONI? DAI SU! E' STATO IL SAVOIA CHE HA SCRITTO LA STORIA DI ITALIA PIU' DI TUTTI....

Conterio
24-02-05, 09:56
Vedo Oberdan, che sei straordianariamente preparato !!!

Bravo !

Conterio
24-02-05, 10:48
In Origine postato da G. Oberdan
No solo per sapere, perchè tra anacronistico e anacronistico, io preferisco i faraoni della VI dinastia del 3.000 a.c.





Sicuramente erano sovrani più illuminati dei savoia...

Sarà per il caldo sole del deserto ?

:lol ---- saluti

Conterio
24-02-05, 10:59
In Origine postato da snorri
Io credo che la questione dinastica sia l'ultima cosa che ci debba importare adesso. Il trono non c'è ed è dunque inutile parlarne. Inoltre la caduta della Monarchia ha di fatto eliminato la validità di qualsiasi legge o norma, per cui di per sé una nuova costituzione monarchica potrebbe anche stabilire di dare un eventuale trono ai Borboni... questo per dire che le norme che avete citato valgono solo come norme interne alla Casa di Savoia, al massimo, ma non hanno valore giuridico estrinseco, perché ormai da tempo abrogate. Per cui inutile spaccarsi la testa; e cmq a mio avviso è più corretto rispettare tutti i principi e puntare piuttosto sulla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza moderatrice dell'istitituzione monarchica.

Concordo pienamente caro Snorri, per ora ciò che conta non sono ne le simpatie ne le regole interne a Casa Savoia. Ciò che conta è l'ideale che deve guidarci al solo ed unico obiettivo che dobbiamo, porci, ... creare le possibilità ed il consenso al ritorno dell'istituto Monarchico

saluti

P.S. Ben tornato Snorri !

Cipriano (POL)
24-02-05, 13:15
La visione di Oberdan è solo una delle interpretazioni storiche sull'operato di Vittorio-Emanuele III...

Cipriano (POL)
24-02-05, 13:23
Oberdan confonde Vittorio Emanuele III con il suo nonno...


"Le presunte colpe dei Savoia:
"Il Fascismo" e la "fuga" da Roma



La Monarchia subì il Fascismo, cercò di moderarlo, il Re contò sempre sulla lealtà delle Forze Armate, della Burocrazia Statale, della Magistratura, della Diplomazia.
Mussolini nel 1922 ebbe, come Capo del Governo, 306 voti di fiducia dal Parlamento; solo 112 i contrari ed i deputati fascisti erano solo 35. Troppo comodo dare tutta la colpa al Re! I Partiti democratici dell'epoca, popolari e liberali, votarono la fiducia a Mussolini.
Il 25 luglio 1943 il Re sostituì Mussolini e pose fine al Fascismo.
In Germania, essendo Hitler Capo dello Stato e Capo del Governo, nessuno riuscì a liquidare il dittatore e la Germania finì distrutta e divisa.
Le leggi razziali furono mitigate dal Re, ma rappresentarono un errore gravissimo. La comunità ebraica italiana aveva grandi meriti verso l'Italia e aveva concorso generosamente, con la cultura e con il sangue, alla formazione dello Stato Unitario.
Il 9 settembre 1943, dopo l'accettazione dell'armistizio, il Re Vittorio Emanuele III fu costretto ad abbandonare Roma; egli, per garantire la continuità dello Stato, si trasferì a Brindisi (in Italia, dunque, non all'estero come tanti altri Capi di Stato), ebbe il riconoscimento internazionale e rappresentò lo Stato legittimo.
Roma non poteva essere difesa con due milioni di abitanti, con la presenza del Papa, con tante opere d'arte.
Sarebbe stata una strage ed i nazisti, come avrebbero successivamente dimostrato alle Fosse Ardeatine, non avevano scrupoli...
La "presunta fuga" del Re fu una montatura della propaganda nazista prima, e di quella antimonarchica poi."(www.monarchia.it)

.

Cipriano (POL)
24-02-05, 13:25
Anche se SAR Principe di Napoli se fosse sposato senza il consenso del Sovrano non perderebbe lui i diritti ma solo i suoi succesoro o sbaglio?

Alberich
24-02-05, 13:59
il più popolare è quello che ha ucciso un turista tedesco sull'isola di cavallo. Un vero idolo delle folle confronto ai suoi degni antenati.

Cipriano (POL)
24-02-05, 14:15
Il caso è chiuso...

Conterio
24-02-05, 14:44
In Origine postato da Cipriano
Anche se SAR Principe di Napoli se fosse sposato senza il consenso del Sovrano non perderebbe lui i diritti ma solo i suoi succesoro o sbaglio?

Francamente non è tanto importante, mi concrentrerei invece su quanto dice Snorri.... occorre creare le possibilità !
per ora è quanto basta, anzi è già un bell'obiettivo !

Saluti

Conterio
24-02-05, 14:46
In Origine postato da Cipriano
Oberdan confonde Vittorio Emanuele III con il suo nonno...



Intendi del nonno di Oberdan.... vero ?

Saluti

Alberich
24-02-05, 14:58
il caso giudiziario? sì, purtroppo, però, il ragazzo tedesco non tornerà in vita

Conterio
24-02-05, 15:48
In Origine postato da Alberich
il caso giudiziario? sì, purtroppo, però, il ragazzo tedesco non tornerà in vita

Vero Alberich... il povero ragazzo è ormai morto, inoltre abbiamo una persona che pur non avendo certo reagito nel miglior dei modi, a offese e provocazioni pesantissime, si ritrova a pagare con la sua faccia un ulteriore caso di malagiustizia all'Italiana.
In quanto, è appurato che non fu il suo fucile a colpire il ragazzo (di quì la sua innocenza).

Certo la stampa repubblicana, utilizza i grossi titoli in prima pagina per metterti alla gogna, (specie se ti chiami Vittorio Emanuele) ed i trafiletti in 20a pagina quando si tratta di smentire e fare delle scuse !

Ricordiamoci comunque che ricordare un'assassino ancora il libertà, non sarebbe male, e farebbe luce su una questione molto in ombra !

saluti

Fenicio (POL)
24-02-05, 15:48
Il duca d'Aosta, senza dubbio.

Cipriano (POL)
24-02-05, 17:23
Intendevo il nonno di Vittorio-Emanuele III:Vittorio-Emanuele II...

Oberdan, meglio verificare prima che dire cose che non corrispondono alla verità.

Cipriano (POL)
24-02-05, 17:31
Sono parzialmente d'accordo ma ...non si potrebbe parlare del ritorno della Monarchia se prima ogni italiano non potrà sapere chi ...sia il Capo della Dinastia ed il futuro Re.

Cipriano (POL)
24-02-05, 17:38
E il Duca delle Puglie?

Cipriano (POL)
24-02-05, 18:19
Quali sarebbere le modalità per il ritorno della Monarchia in Italia:abrogare l'articolo 139, una Constituente, un nuoo referendum istituzionale?Come vedete questo possibile evento negli anni avvenire?

Napoléon I
25-02-05, 02:42
Cari forumisti,
intervengo sull'argomento fornendo anche la mia versione, ben conscio che tra monarchici spesso si finisce a coltellate per questioni dinastiche (si pensi al magistero legittimo del S.M.O. Costantiniano di S.Giorgio), ed anche per la successione di casa Savoia.
Ho acquisito la letteratura presente sia a favore di Vittorio Emanuele, che di Amedeo. Non ultimo, il lavoro distribuito dall'UMi, del dott. Squarti Perla.
La mia tuttavia è un'opinione diversa.

Preciso anzitutto che si parla di successione al ruolo di Capo della Casa, e non di erede al trono, in quanto, non ci sono più troni da ereditare.
Inoltre vana e futile è l'aspettativa dell'UMI, di abrogare l'art.139 della costituzione per indire un nuovo referendum, in quanto già la Corte Costituzionale si espresse a suo tempo, dicendo che non sarebbe stato possibile abrogare tale articolo.
Ciò detto preciso che i documenti in mio possesso, le copie degli originali del '67, '69, '84, ecc. (i cosiddetti decreti REALI), testimoniano una grande tristezza: accuse molto pesanti nei confronti di Umberto II (addirittura di tradimento e di demenza). Oltretutto a peggiorare le cose, avvolgendo la situazione in un clima di torbido mistero, è il fatto che il testimone firmatario di tali atti notarili, è il Gran Maestro del G.O.I. Giordano Gamberini.

Dai decreti traspare tuttavia la sensazione del principe di essere in qualche modo sottoposto alle "regie patenti", e di usare tale non nobile escamotage, per aggirarle, conferendo poi un titolo nobiliare alla sig. Doria (duchessa di S.Anna di Valdieri), per eliminare in radice la questione dei diversi lignaggi, e conferirsi da se stesso l'autorizzazione alle nozze.

Beneinteso che, tuttavia, quello che il principe crede, non è necessariamente ciò che succede nella realtà.

D'altra parte occorre notare che il Re stesso, ha più volte dimostrato la sua propensione a spostare l'asse ereditario verso il ramo Aosta.
Ad esempio facendo conferire da Amedeo, il collare della Annunziata al figlio Aimone, e non conferendolo lui stesso (non conferendolo affatto invece, ad Emanuele Filiberto).
Anche per i titoli, analoga situazione, E.F. è graziosamente nominato principe di Venezia, ma non di Piemonte, mentre aimone è il duca delle puglie, come da sempre accade.
Inoltre il Re chiede di essere sepolto coi sigilli di stato (la monarchia muore con lui), e non li dà al figlio, impedendogli di continuare la reggenza della Casa, e chiede che i collari della Annunziata tornino, alla morte dei titolari, non a V.E., ma all'altare della patria, segno che non considerava il figlio come erede del gran magistero.
Più volte poi, da colloqui, il re aveva espresso ad Amedeo, le medesime opinioni, ed il fatto che lo considerava capo della casa.
A ciò, aggiungiamo pure che il comportamento dell'Aosta è più educato, di quello del Savoia.

C'è però un fatto da considerare. Le regie patenti, sono ancora, effettivamente in vigore, come si sostiene? No. Ma non perchè abrogate dallo statuto, come si è detto in ambiente filo vittoriano.
Le norme che abrogano le patenti, come tutte le norme inerenti alla monarchia, sono: la costituzione italiana e il Codice Civile, riformato dalla repubblica. Tutte le precedenti norme, incluse le patenti, trattavano della successione del capo dello stato, ovvero del re, e coll'avvicendarsi del presidente della repubblica, tali norme sono state abrogate. Il fatto è che tali norme hanno applicazione solo in un contesto statale, e non privato. Non si può pretendere la reviviscenza di vecchie norme, per uso personale. Altrimenti uno potrebbe invocare gli articoli abrogati del codice civile, per ritenere, almeno nel suo caso, inesistente il divorzio. Ma la legge vincola erga omnes. Ora, il re, non riconosceva la repubblica, la riteneva usurpatrice, e magari aveva anche ragione. tuttavia, tale usurpazione (se ci fu) è ininfluente.Il popolo ha riconosciuto la nuova autorità, al pari della comunità internazionale e della Chiesa, ciò significa che la repubblica è la legittima autorità, e le sue leggi, vincolano i suoi cittadini. Anche l'esilio, è stato (ingiustamente) inferto al re, in quanto la repubblica lo considerava suo cittadino. Quello che lui riteneva, rimane dunque un suo pensiero privato, e non la legge vigente. Così, nel 1970, quando il principe si sposò, le uniche norme che regolavano il matrimonio (di tutti, e non di una famiglia in particolare) dei cittadini italiani, erano quelle contenute nel codice civile, ed essendo gli sposi maggiorenni, non occorreva nemmeno il consenso dei genitori. D'altro lato le norme sulla successione, sono contenute anch'esse nel codice civile, e non prevedono affatto le conseguenze delle patenti. è dunque succeduto al padre, mortis causa. Nemmeno si può invocare l'indegnità, per gli atti del '67, poichè padre e figlio si erano poi, ampiamente riconciliati.
Per tali ragioni, il matrimonio fu lecito, e il capofamiglia rimane Vittorio Emanuele.

Napoléon I
25-02-05, 02:57
Altra riflessione viene dagli ordini dinastici (oltretutto anche io sono un decorato).

Cosa sono gli ordini?
Un ordine cavalleresco è una istituzione religiosa. Il prototipo, attualmente, dell'ordine cavalleresco, è il Malta, i cui cavalieri, sono frati (e per cavalieri intendo solo i giustizia, essendo gli unici ad essere investiti). Da sempre storicamente, un ordine cavalleresco comportava una scelta di vita religiosa per il cavaliere, il quale emetteva i tre voti soliti, più un quarto, di combattere per la fede cattolica (o cristiana).

Col tempo, gli ordini persero la loro valenza religiosa e divennero di merito, ovvero una decorazione che uno stato conferiva ai propri cittadini meritevoli, per qualche motivo.
Esempio della evoluzione è l'ordine mauriziano, da ordine religioso sotto il duca Amedeo, a decorazione civile sotto Carlo Alberto.
Ordine invece solo meritocratico è la legione d'onore.
Tali ordini, tuttavia, hanno un senso, finchè uno stato premia i suoi cittadini.
Quando a farlo è un privato, che cosa succede? Che valenza ha la cosa?
Nessuna. Al massimo uno stato può, facendo una eccezione alla regola generale, consentire il porto di una decorazione non sua, come per esempio ha fatto col ramo napoletano del costantiniano.

E gli ordini di casa savoia?
Il mauriziano è di nuova fondazione, e non ha continuità con l'antico ordine, sebbene tale continuità venga spacciata. Attualmente il vero ordine Mauriziano è un ordine ospedaliero, il cui capo è il presidente della repubblica. Esso è quello che ha la continuità storica con l'antico ordine, e che ha conservato il patrimonio.
Parimentti di nuova fondazione è l'ordine al merito civile, quello della Annunziata, ecc.
Alla luce di quanto detto su chi è il capo della casa, chi è il capo degli ordini?
Essendo associazioni private, sono di proprietà di chi le ha fatte, ovvero di Vittorio Emanuele. Nessuna disputa tra magisteri inesistenti, dunque.
Anche qualora fossero di pertinenza del capo della casa, sarebbero comunque i suoi, essendo lui il capo della casa.

Conterio
25-02-05, 11:31
In Origine postato da Cipriano
Sono parzialmente d'accordo ma ...non si potrebbe parlare del ritorno della Monarchia se prima ogni italiano non potrà sapere chi ...sia il Capo della Dinastia ed il futuro Re.

Sarebbe come dire.... che si voto repubblica nel 1946, sapendo già che sarebbe stato presidente De Nicola ?

Poco importava !!!!

Penso che chi riusci a votare repubblica, lo fece per l'ideale, il presidente venne dopo....

Saluti

Cipriano (POL)
25-02-05, 11:52
Anch'io credo che la questione dinastica non sia troppo facile da chiarire.

inattuale
26-02-05, 16:02
oberdan, dai! sempre con questi argomenti puerili...senza sapere un briciolo di storia! abbiate pietà...non ne possiamo più!

Conte di San Marcellino
26-02-05, 21:04
In Origine postato da Cipriano
Anch'io credo che la questione dinastica non sia troppo facile da chiarire.

La sorte (o la Provvidenza) stanno facendo la loro parte: dagli uni, è già nata una bimba, dall'altra, ... speriamo che sia femmina: FESTA FINITA, W LA REPUBBLICA ARISTOCRATICA!

Napoléon I
26-02-05, 21:10
In Origine postato da C de Talleyrand
dagli uni, è già nata una bimba, dall'altra, ... speriamo che sia femmina:
Chi, Aimone o l'ipotetica di lui figlia?

Zarskoeselo
28-02-05, 12:14
Soiltanto una precisazione, così, tanto per dimostrare che la pacatezza non sempre reca in sè il giudizio:
Ad esempio facendo conferire da Amedeo, il collare della Annunziata al figlio Aimone,
Falso, è stato il Re Umberto prima dell'82.
e non conferendolo lui stesso (non conferendolo affatto invece, ad Emanuele Filiberto
Risposta semplice: I Principi possono ricevere il Collare non prima dei quindici anni. Alla morte del Re, Il Principe Emanuele Filiberto non aveva che undici anni. Ma il Principe Aimone nell'82 aveva raggiunto l'età minima...

Napoléon I
28-02-05, 16:51
In Origine postato da Zarskoeselo
Soiltanto una precisazione, così, tanto per dimostrare che la pacatezza non sempre reca in sè il giudizio:
Ad esempio facendo conferire da Amedeo, il collare della Annunziata al figlio Aimone,
Falso, è stato il Re Umberto prima dell'82.
e non conferendolo lui stesso (non conferendolo affatto invece, ad Emanuele Filiberto
Risposta semplice: I Principi possono ricevere il Collare non prima dei quindici anni. Alla morte del Re, Il Principe Emanuele Filiberto non aveva che undici anni. Ma il Principe Aimone nell'82 aveva raggiunto l'età minima...

Non intendevo dimostrare che Aimone o Amedeo siano pretendenti al trono. Solo che Il re la pensava così.
In realtà non esiste nessun trono, e i Savoia sono solo dei semplici cittadini, sia un ramo che l'altro della famiglia. Non hanno valore i loro titoli, non hanno valore i loro diplomi, non hanno valore i loro ordini, anzi, spesso costituiscono anche un reato, poichè è vietata la distribuzione di onorificienze (oltretutto i savoia attuali millantano la distribuzione di un ordine statale, il mauriziano).
Ciò che conta è che l'erede di Umberto di Savoia-Carignano è il di lui figlio Vittorio Emanuele. L'unica cosa che tale status comporta è che il figlio è subentrato (assieme alle sorelle) alla morte del padre, alla titolarità del patrimonio ereditario. Null'altro.
Pertanto poca importanza ha chi abbia dato la patacca ad aimone, poichè tale patacca è finta, è solo un vezzo tra membri della stessa famiglia, di nessun valore per lo stato.

Conte di San Marcellino
28-02-05, 20:33
Nessuno pone in discussione il valore puramente morale delle scelte di Re umberto II.
Tuttavia, sono questioni meramente familiari.
Al di là delle battute, concordo pienamente con Napoleon I sul fatto che il diritto di successione è puramente da riferirsi ad una successione patrimoniale, non essendoci più nessun trono, e - peggio - usurpando un Ordine Statale, quello Mauriziano.
del resto, i cosiddetti Ordini Dinastici sono gestiti dal Principe V.E. mediante un'associazione, la AICODS, di cui risulta essere segretaria (da informazioni fornitemi) tal Luigia Greco, che fungerebbe da factotum in questa Asociazione.
Dunque non più Ordini, non più trono, ma eredi a norma di legge.

Cipriano (POL)
28-02-05, 21:22
SAR Principe Aimone si sposerà presto ma non ha figli!

Cipriano (POL)
28-02-05, 21:41
:D :D

Napoléon I
01-03-05, 00:01
In Origine postato da Cipriano
SAR Principe Aimone si sposerà presto ma non ha figli!

Di solito prima ci si sposa, e dopo si fanno i figli.
Comprendo che per Emanuele Filiberto le cose siano andate all'opposto, ma non è che deve diventare la regola.

Conte di San Marcellino
01-03-05, 00:18
Torno nuovamente a concordare con Napoleon I: l'eccezione non deve divenire regola.
Soprattutto nel caso quando a far figli sono i cetrioli.

Napoléon I
01-03-05, 01:02
In Origine postato da C de Talleyrand
Torno nuovamente a concordare con Napoleon I: l'eccezione non deve divenire regola.
Soprattutto nel caso quando a far figli sono i cetrioli.
Sempre che sia stato il cetriolo del principe.

Conte di San Marcellino
01-03-05, 01:38
In Origine postato da Napoléon I
Sempre che sia stato il cetriolo del principe.


Non c'è problema:" Se vuoi [...], ci pensa Saclà".

Fante d'Italia
01-03-05, 01:56
In Origine postato da inattuale
oberdan, dai! sempre con questi argomenti puerili...senza sapere un briciolo di storia! abbiate pietà...non ne possiamo più!
Dai, inattuale, datosi che ormai ci conosciamo, permettimi d'esprimere una certa perplessità sulla forza della Tua "muscolatura". Eh si, perchè se dopo una ventina di post, già non ner puoi più.... mi sa che durerai poco qui su Pol.

Coraggio, "oberdan" non vuole nè pensare, nè discutere e tantomeno crescere, vuole solo ripetere slogan ed insulti, è figlio della repubblica e.... niente, mi viene in mente un verso del sonetto che Alfieri Vittorio dedicò alla repubblica: "...di gamberi fierissime migliaia, battagliano in tremende ritirate per custodir la materna ovaia..." :K

Napoléon I
01-03-05, 01:56
La volpe di Francia, una ne pensa e mille ne fa. Lo dice Saclà.

Fante d'Italia
01-03-05, 02:08
Ma non vi sentite un pò soli Voi Due? Troppo giovani per chiamare rinforzi?

"Deposuit potentes de sede" Si, per mettercisi lui e dar sfogo alla sua sete di sangue ed alla sua tragica megalomania. Napoleone I, anche lui un figlio della repubblica come Hitler, Saddam, Bush, Pol Pot e tante altre gemme sgusciate dall'utero della repubblica.
Solo che Napoleone I, perdippiù, ha una faccia di c....o incredibile, come ben riferisce l'avatar di uno dei due forumisti ai quali faccio
la domanda di cui sopra.

Napoléon I
01-03-05, 02:21
In Origine postato da piopierucci
Ma non vi sentite un pò soli Voi Due? Troppo giovani per chiamare rinforzi?

"Deposuit potentes de sede" Si, per mettercisi lui e dar sfogo alla sua sete di sangue ed alla sua tragica megalomania. Napoleone I, anche lui un figlio della repubblica come Hitler, Saddam, Bush, Pol Pot e tante altre gemme sgusciate dall'utero della repubblica.
Solo che Napoleone I, perdippiù, ha una faccia di c....o incredibile, come ben riferisce l'avatar di uno dei due forumisti ai quali faccio
la domanda di cui sopra.

Un fautore dei savoia che parla di regnanti con la faccia da culo, è un po' ridicolo....Umberto II, Vittorio Emanuele, Emanuele Filiberto....Facce migliori? Cambian le natiche.....

Per quanto riguarda Napolene, era nobile, conti Buonaparte di San Miniato, Toscani, trasferitisi in Corsica.
E poi, che male c'è nella repubblica?

Napoléon I
01-03-05, 02:23
In Origine postato da piopierucci
Ma non vi sentite un pò soli Voi Due? Troppo giovani per chiamare rinforzi?



Non ho capito la domanda. Provi con l'uso della lingua italiana.

Conte di San Marcellino
01-03-05, 02:27
In Origine postato da piopierucci
Ma non vi sentite un pò soli Voi Due? Troppo giovani per chiamare rinforzi?

"Deposuit potentes de sede" Si, per mettercisi lui e dar sfogo alla sua sete di sangue ed alla sua tragica megalomania. Napoleone I, anche lui un figlio della repubblica come Hitler, Saddam, Bush, Pol Pot e tante altre gemme sgusciate dall'utero della repubblica.
Solo che Napoleone I, perdippiù, ha una faccia di c....o incredibile, come ben riferisce l'avatar di uno dei due forumisti ai quali faccio
la domanda di cui sopra.

A parte il fatto che "meglio soli..".
Eppoi, vivaddio, ho una certa conoscenza di ambienti monarchici: un tempo li seguivo per via di alcuni amici.
eppoi, perchè soli?
tanti, in Italia, la pensano come noi: meglio ridere e sdrammattizzare.
A proposito: Napolene è figlio di una qualche monarchia, dato che "nasce" da una Famiglia toscana.
Anzi, lui stesso è l'instauratore ed il fondatore di QUEL TIPO DI MONARCHIA che poi i Carignano hanno applicato: massonica, costituzionalista, rivoluzionaria. Nè si dimentchi che il "padre della Patria" (preferiva farsi chiamare Monsù savoia: " Ciamemi nen maestà, ciamemi monsù Savoia": è riamsta famosa nel tempo) si cingeva della spada che fu proprio di Napoleone Bonaparte, tra le cui fila l'italo Amleto Carlo Alberto militò quale Ufficiale dei Dragoni.
Celebrare i Savoia è proprio celebrare Napoleone.
Da ultimo: e chi ti dice che siamo giovani? Una volta, forse...

Napoléon I
01-03-05, 02:45
In Origine postato da C de Talleyrand
A parte il fatto che "meglio soli..".
Eppoi, vivaddio, ho una certa conoscenza di ambienti monarchici: un tempo li seguivo per via di alcuni amici.
eppoi, perchè soli?
tanti, in Italia, la pensano come noi: meglio ridere e sdrammattizzare.
A proposito: Napolene è figlio di una qualche monarchia, dato che "nasce" da una Famiglia toscana.
Anzi, lui stesso è l'instauratore ed il fondatore di QUEL TIPO DI MONARCHIA che poi i Carignano hanno applicato: massonica, costituzionalista, rivoluzionaria. Nè si dimentchi che il "padre della Patria" (preferiva farsi chiamare Monsù savoia: " Ciamemi nen maestà, ciamemi monsù Savoia": è riamsta famosa nel tempo) si cingeva della spada che fu proprio di Napoleone Bonaparte, tra le cui fila l'italo Amleto Carlo Alberto militò quale Ufficiale dei Dragoni.
Celebrare i Savoia è proprio celebrare Napoleone.
Da ultimo: e chi ti dice che siamo giovani? Una volta, forse...

E' vero.
Tuttavia occorre dire una cosa riguardo a Napoleone: almeno lui fu originale, nel senso che l'ambaradan lo ha fatto lui, di sua iniziativa, dimostrando il proprio genio, i carignani e gli altri reucci vari, lo hanno semplicemente copiato. Premiamo il copyright dell'idea.
Inoltre Napoleone non era massone, i Savoia-Carignano, a parte forse Umberto II, lo furono tutti, e lo sono tuttora.
Un motivo in più per averne schifo.

Conte di San Marcellino
01-03-05, 03:14
Parole sacrosante, quelle di Napoleon.
Ma vorrei dire una cosa, che HA VALORE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE MORALE.
Umberto II ha compiuto due gesti che , per un Gentiluomo attento al simbolo quale egli fu, sono altamente significativi.
a) dono della S. Sindone alla S. Sede: cessazione del potere sacrale della monarchia sabauda, che CON LUI FINI': lo sapeva benissimo.
b) remissione, con relativa impossibilitazione a nuovi conferimenti, dei Grandi Collari della SS.ma Annunziata all'Altare della Patria: cessazione della parentela "morale" che i collari conferivano a coloro che lo portavano.
Perchè V.E. disattende a queste disposizioni del Re? forse perchè glielo ha detto Gamberini...

Si aggiunga che il Re in esilio amava farsi chiamare Conte di Sarre...

Napoléon I
01-03-05, 03:48
In Origine postato da C de Talleyrand

Perchè V.E. disattende a queste disposizioni del Re? forse perchè glielo ha detto Gamberini...



Non commerciando più in armi, ha trovato come campare commerciando patacche. D'altronde fa bene, se ci sono degli idioti disposti a pagare centinaia di euro all'anno per poter essere "cavalieri" di ordini che non esistono, è giusto che vengano sfruttati. In fondo ogniduno è contento, lui che prende i soldi e loro che li pagano. Che si può volere di più?

Conterio
01-03-05, 11:32
In Origine postato da piopierucci
Coraggio, "oberdan" non vuole nè pensare, nè discutere e tantomeno crescere, vuole solo ripetere slogan ed insulti, è figlio della repubblica e.... niente, mi viene in mente un verso del sonetto che Alfieri Vittorio dedicò alla repubblica: "...di gamberi fierissime migliaia, battagliano in tremende ritirate per custodir la materna ovaia..." :K

Sei davvero "Grande" pio....

Zarskoeselo
01-03-05, 12:37
Dato il tenore vergognoso degli interventi non varrebbe la pena di dare spiegazioni ma confido sempre nell'intelligenza umana. Non starò dunque a ribattere tutte le falsità sciorinate con tanta superficialità nei threads precedenti. Basta comunque riportare qui il secondo articolo del rapporto che regolamenta gli Ordini Dinastici in seno agli Stati di appartenenza :
Gli Ordini Dinastici o di famiglia appartenenti "Jure sanguinis" a una Casa sovrana (cioè a quelle case regnanti o ex regnanti il cui rango sovrano venne riconosciuto internazionalmente all’epoca del congresso di Vienna o più tardi) conservano intatta la loro validità storica cavalleresca e nobiliare, indipendentemente da ogni rivolgimento politico. È da ritenersi pertanto giuridicamente "ultra vires" l’eventuale ingerenza dei nuovi Stati succeduti alle antiche Dinastie, sia sul piano legislativo che su quello amministrativo nei confronti degli Ordini dinastici. Che questi non siano riconosciuti ufficialmente dai nuovi governi, non inficia la loro validità tradizionale e il loro "Status", ai fini araldici, cavallereschi e nobiliari.

Zarskoeselo
01-03-05, 14:35
presa di coscienza popolare.

Cipriano (POL)
01-03-05, 15:20
E come si fa ad arrivare a questo?

Cipriano (POL)
01-03-05, 15:37
GRANDISSIMO:::!

Napoléon I
01-03-05, 18:04
In Origine postato da Zarskoeselo

Gli Ordini Dinastici o di famiglia appartenenti "Jure sanguinis" a una Casa sovrana (cioè a quelle case regnanti o ex regnanti il cui rango sovrano venne riconosciuto internazionalmente all’epoca del congresso di Vienna o più tardi) conservano intatta la loro validità storica cavalleresca e nobiliare, indipendentemente da ogni rivolgimento politico. È da ritenersi pertanto giuridicamente "ultra vires" l’eventuale ingerenza dei nuovi Stati succeduti alle antiche Dinastie, sia sul piano legislativo che su quello amministrativo nei confronti degli Ordini dinastici. Che questi non siano riconosciuti ufficialmente dai nuovi governi, non inficia la loro validità tradizionale e il loro "Status", ai fini araldici, cavallereschi e nobiliari. [/B]

Forse ciò può valere per altri ordini, come l'ordine costantiniano, o le decorazioni religiose, infatti il stato Italiano, nel riconoscere con decreto del Pr. d. Rep. il porto di alcune decorazioni, faceva riferimento ad ordini dinastici e familiari (mi riferisco al costantiniano, sebbene lo stato permetta il porto di decorazioni del costantiniano sbagliato, ma tant'è). Per i Savoia il discorso è ben diverso.
Primo: i loro ordini non esistono più, in quanto l'Ultimo Gran Maestro, Umberto II, non ha nominato successori al gran magistero degli ordini, e lui stesso lo deteneva "abusivamente" dopo il 2.6.1946, poichè in realtà si riteneva (a torto) legittimo capo dello stato, non riconoscendo la repubblica, e solo per tali motivi continuava a fare conferimenti.
Occorre dire che violando le disposizioni del padre, v.e. riprese a conferire le patacche (si autoproclamò anche re d'italia), conferì nuovamente l'Annunziata (abuso), l'ordine mauriziano (altro abuso, oltre che reato) e si inventò addirittura un ordine al merito (v.e. è fons honorum? essendo capo di quale stato?). Va ricordato che tali ordini, dopo Carlo Alberto, non erano più religiosi, ma meramente statali. Non essendoci più la corona, perchè continuare a distribuirli? (l'ordine costantiniano, invece non era legato alla corona, ma alla tradizione famigliare). Riprova ulteriore che gli ordini non sono legati alla famiglia savoia: l'ordine mauriziano (il cui capo è il capo dello stato italiano) dal re è passato al presidente della repubblica. Dimostrazione che gli ordini sono di competenza della corona: l'ordine statale della corona d'Italia è stato abolito da Umberto II, non esistendo più l'organo istituzionale "corona".
Per di più, v.e, come il padre e il figlio, sono e sono stati cittadini italiani (benchè v.e. rifiutasse quando non gli faceva comodo la cittadinanza italiana, spacciandosi per belga).

Siccome io sarei vergognoso, e direi cose vergognose, mi permetto di ricordarle la L. 3 marzo 1951, n. 178,
la quale specifica:

7. I cittadini italiani non possono usare nel territorio della Repubblica onorificenze o distinzioni
cavalleresche loro conferite in Ordini non nazionali o da Stati esteri, se non sono autorizzati con
decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri.

8. Salvo quanto è disposto dall'art. 7, è vietato il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni
cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati. I
trasgressori sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 1.250.000 a lire
2.500.000 (7).
Chiunque fa uso, in qualsiasi forma e modalità, di onorificenze, decorazioni o distinzioni di cui al
precedente comma, anche se conferite prima dell'entrata in vigore della presente legge, è punito con la
sanzione amministrativa da lire 250.000 a lire 1.750.000.

9. L'Ordine della SS. Annunziata e le relative onorificenze sono soppressi.
L'Ordine della Corona d'Italia è soppresso e cessa il conferimento delle onorificenze dell'Ordine dei
Santi Maurizio e Lazzaro.

Come può vedere non esistono gli ordini che lei invece cita. Siccome Vittorio Emanuele e famiglia sono cittadini italiani (dando anche così smaccate dimostrazioni di fedeltà alla repubblica da far rabbrividire i più feroci monarchici), immagino che anch'essi si debbano attenere alle leggi della repubblica, oppure secondo lei, hanno dei diritti in più? Lo sa che i titoli nobiliari sono aboliti dalla costituzione? Lo sa che vittorio emanuele e famiglia sono dei fuorilegge? Anche Aimone ed Amedeo, che come ufficiali di marina hanno giurato fedeltà alla repubblica, portano ugualmente delle decorazioni illegali, non sono forse nell'illegalità? e lei, che accusa di essere vergognoso chi rispetta la legge e la difende pubblicamente, è fedele alla sua Patria, oppure no? E' fedele alla repubblica oppure no? Ha fatto il militare? Ha giurato? Pensi bene, prima di parlare di vergogna, se è vergognoso chi difende il rispetto delle leggi, o chi in nome di supposte norme araldiche (inventate), invita apertamente alla frode e alla sovversione. Lei considera vittorio emanuele un comune cittadino oppure dato che ritiene lecito che conferisca onorificienze statali, lo considera capo di stato? a chi è fedele lei, al savoia o alla Patria? Si vergogni.

Napoléon I
01-03-05, 18:07
In Origine postato da Napoléon I

Non si può essere monarchici e rispettosi delle leggi insieme, delle due l'una.

rexit
02-03-05, 00:14
In Origine postato da Napoléon I
Non si può essere monarchici e rispettosi delle leggi insieme, delle due l'una.



caro Napoléon,

non vedo proprio come non si possa essere monarchici e rispettosi delle leggi

piuttosto è stata la repubblica ad insegnare a non rispettare le leggi :K

saluti
rexit

Napoléon I
02-03-05, 00:56
In Origine postato da rexit

caro Napoléon,

non vedo proprio come non si possa essere monarchici e rispettosi delle leggi

piuttosto è stata la repubblica ad insegnare a non rispettare le leggi :K

saluti
rexit
Ho citato una legge. La condividi oppure no? Vittorio Emanuele, o Amedeo, la rispettano?

Zarskoeselo
02-03-05, 01:49
Avere pazienza, non volere tutto e subito, creare un tessuto culturale, un substrato umano attraverso il continuo e incessante metodo informativo. La cultura è l'arma più forte.
Avere in noi tanto altruismo da preparare per i nostri nipoti questo futuro e non volerlo a tutti i costi ora, anche se è umano desiderarlo. Prima di fare la residenza, bisogna costruire la casa.
Il movimento di opinione è la carta vincente.

Zarskoeselo
02-03-05, 02:47
Innanzitutto, non mi riferivo alla sua discussione sugli ordini, con il termine vergognoso, ma agli insulti personali sciorinati qua e là, e alle accuse di commercio d'armi, il cetriolo del principe e sconcezze varie. Quanto agli Ordini, la questione non è chiusa. Le copio qui un articolo dell'On Alberto Lembo (presidente del Comitato per la legislazione, parlamentare tuttora in carica e esperto costituzionalista) che definisce anche il mio pensiero.
Dopo il mutamento istituzionale avvenuto
in Italia nel 1946, gli Ordini cavallereschi
di cui era titolare il Re d’Italia e Capo
di Casa Savoia furono oggetto di una
serie di provvedimenti normativi che, in
ordine cronologico, sono così riassumibili:
Costituzione: Disposizione transitoria
XIV, 3° comma: “L’Ordine Mauriziano è
conservato come ente ospedaliero e funziona
nei modi stabiliti dalla legge”.
Leggi Ordinarie: Legge 3 marzo 1951,
n° 178, art. 9, primo e secondo comma:
“L’Ordine della SS. Annunziata e le relative
onorificenze sono soppressi. L’Ordine
della Corona d’Italia è soppresso e
cessa il conferimento delle onorificenze
dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.”
Nei due casi citati si operò ritenendo di
essere nel pieno delle possibilità normative
ma, per troppa fretta, ignoranza o trascuratezza
non si tenne conto di alcuni
elementi esterni che limitavano l’azione,
per cui, di fatto, con la produzione di
norme almeno in parte inefficaci.
Gli improvvidi interventi legislativi avvennero
perché si fece d’ogni erba un
fascio, mettendo insieme confisca dei
beni degli ordini (possibile), divieto di
uso ai cittadini italiani di onorificenze di
fonte monarchica posteriori al 2 giugno
1946 (possibile e del tutto lecita), acquisizione
alla repubblica di ordini statuali
di istituzione sabauda (possibile in forza
di un diritto “di successione” del nuovo
ordinamento sovrano), soppressione di
ordini dinastici istituiti da case già regnanti
con propri decreti o riconosciuti o
istituiti da bolle pontificie (legislazione
che andava, per i motivi che vedremo,
“ultra vires”)…
Per quanto concerne gli Ordini della
SS. Annunziata e dei S.S. Maurizio e
Lazzaro si tratta indubbiamente di
ordini rientranti nella categoria degli
ordini non nazionali, in quanto il primo
fu creato autonomamente dal Capo
di Casa Savoia come ordine di famiglia,
mentre il secondo fu istituito con
bolle pontificie da Papa Gregorio XIII,
con attribuzione in perpetuo del Gran
Magistero al Capo di Casa Savoia.
Scriveva, a tale proposito, il Nasalli Rocca,
con riferimento agli atti istitutivi dei
vari Ordini, che “…questi decreti e queste
bolle non possono abrogarsi o sospendersi
con atti unilaterali né da parte
delle stesse dinastie titolari degli Ordini
né, tantomeno, da parte di governi estranei”.
Venendo a ragionare sugli Ordini in primis va considerato il caso dell’Ordine dei
S.S. Maurizio e Lazzaro, ordine già di diritto
canonico. Le recentissime concessioni
fatte in Vaticano il 17 maggio scorso dal
Principe Vittorio Emanuele di Savoia ad
altissimi prelati confermano che, per la Santa
Sede, il Principe, in quanto Capo di Casa
Savoia, è legittimamente titolare del magistero
dell’Ordine.
In secondo luogo è da considerare l’Ordine
della SS. Annunziata. Quest’Ordine fu istituito
dal Capo di Casa Savoia come ordine
“di famiglia”. Il suo conferimento è continuato
ininterrottamente anche dopo il 13
giugno 1946. Il disposto costituzionale citato
e quello legislativo di cui agli articoli 7,8 e 9
della legge 178/51 sono chiaramente inefficaci
di fronte al fatto che soggetti di diritto
internazionale accettino e portino le insegne
dell’Ordine. Ciò avviene anche perché la
dottrina ha sempre ritenuto che gli “Ordini di
Collana” (tra cui quello della SS. Annunziata,
esplicitamente citato) “…hanno il loro
fondamento giuridico nell’ordinamento della
Casa, inteso come ordinamento giuridico
non sovrano collegato a quello dello Stato
fin quando la Casa è effettivamente regnante;
tuttavia essi continuano ad essere fons
honorum anche dopo la detronizzazione purché
la famiglia ex sovrana conservi socialmente
quel rango che le è proprio…”. La
“Commissione internazionale permanente
per lo studio degli Ordini cavallereschi”,
citata come autorevole fonte nel recente parere
n°367/03 del Consiglio di Stato, ha evidenziato
fin dal 1962 che: “Gli Ordini dinastici
o di famiglia appartenenti jure sanguinis
a una Casa sovrana…conservano intatta
tutta la loro validità storica, indipendentemente
da ogni rivolgimento politico. E’ da
ritenersi, pertanto, giuridicamente ultra vires
l’eventuale ingerenza dei nuovi ordinamenti
statali succeduti alle antiche Dinastie,
sia sul piano legislativo che su quello amministrativo
nei confronti degli antichi Ordini.
Che questi non siano riconosciuti ufficialmente
dai nuovi governi non inficia la loro
validità tradizionale e il loro status sul piano
araldico, cavalleresco e nobiliare”.
Si tratta di vedere se l’esercizio di queste
storiche prerogative possa confliggere con i
nuovi ordinamenti fino ad assumere, eventualmente,
la fattispecie di un qualche reato.
Prima del 1946, tutti gli Ordini di Casa Savoia
erano stati, per così dire, da questa prestati
allo Stato italiano e conferiti dai Re
d’Italia. Con la caduta della Monarchia questi
Ordini tornavano patrimonio della Casa
che ne aveva il magistero prima della proclamazione
del Regno d’Italia.
Vi è sempre stata, quindi, da parte dei Capi di Casa Savoia, dopo il 1946, la precisa
volontà di agire come capi della Casa,
con tutte le residue prerogative, agendo,
come titolari di un particolare diritto,
parte privato, come visto, e parte con
rilevanza internazionale, in un campo
non antitetico alla sovranità della Repubblica
italiana.
Una “pretesa”, insomma, non di ordine
territoriale o politico ma di ordine storico,
in pieno collegamento con quella
situazione di “sovranità affievolita” che è
quella in cui si trovano anche altri capi di
case già regnanti titolari di Ordini che
vengono ancora conferiti.
L’art.8, legge 178/51 vieta a “…privati,
associazioni ed enti…” di conferire decorazioni
cavalleresche ma i Capi di Casa
Savoia sono stati impropriamente considerati
destinatari di questa norma in
quanto la qualifica di “privati” non è loro
applicabile per essere capi di dinastia già
regnante e “fons honorum” riconosciuta
sul piano internazionale. A questo proposito
sono da ricordare le sentenze del
Tribunale di Roma in data 26 giugno e 13
luglio 1962 con le quali veniva disposta
l’archiviazione per “inesistenza di reato”
di due denunce contro il Re Umberto
II come soggetto concedente (“per aver
conferito…decorazioni monarchiche a
cittadini italiani”).
A questo punto si apre un’altra questione:
i Capi delle dinastie già regnanti nelle
Due Sicilie, in Toscana e a Parma conferiscono
ordini cavallereschi le cui insegne
lo stato italiano autorizza all’uso in
Italia da parte di cittadini italiani in forza
di una interpretazione che classifica questi
Ordini come “ordini non nazionali” ai
sensi della legge 178/51.
Indubbiamente, se il Capo di Casa Savoia
non viola la legge 178/51, perché di questa
non destinatario, né altre norme dell’-
ordinamento italiano, e se è titolare di
Ordini considerabili come “non nazionali”,
nel senso che chiaramente sono “non
statuali”, ferma restando la totale e insindacabile
discrezionalità dello Stato italiano,
laddove non emergessero ragioni di
tipo “politico” per conflittualità esistenti
ma, semplicemente, si valutasse l’importanza
storica degli Ordini in questione (e
anche della funzione storicamente svolta
dalla Dinastia nel processo di formazione
dello Stato italiano unitario) anche per
questi Ordini potrebbe porsi, valutate le
circostanze, la questione della autorizzabilità
all’uso in Italia.

Bene, rispondo alle sue domande. Strani comunque i suoi interventi visto che si definisce altrove decorato, però ripeto, malgrado non siano affari suoi, le risponderò: sì ho fatto il militare esono fedele alla mia Patria, sì, forse anche più di lei che si chiama Napoleone e che ha come hobby la rivoluzione.
Fedeltà alla Patria, non mi risulta che significhi condividerne le leggi o l'Istituzione. So che la Repubblica Italiana è una democrazia con le gambe corte, ma non fino a questo punto. Rispetto le leggi, pago le tasse come ogni altro e lavoro come gli altri. Nella Monarchia c'erano i repubblicani, nella repubblica i monarchici o forse erano fuori Legge i suoi Padri fondatori che destituirono un Re prima ancora che i poteri fossero decaduti? E fecero di tutto per instaurare la repubblica? E' lecito avere una propria opinione e ciò non fa di noi dei fuorilegge anche se si vuole la revisione di un articolo della costituzione che per noi è antidemocratico. Oppure è un fuorilegge anche il Presidente e tutti i parlamentari che hanno cambiato la norma transitoria? La modifica costituzionale è sempre possibile.
Cade nel ridicolo poi, lei che dice di essere rivoluzionario, quando parla di sovversione.
Cade ancor più nel ridicolo quando chiede se sono fedele ai Savoia o alla Patria. Chiaramente sono fedele all'Italia e la mia fedeltà al Capo della Casa non esclude certo la prima ma anzi, la completa; la forma Istituzionale dello Stato la rispetto ma non la condivido, pur attenendomi alle sue leggi, cosa più che lecita. L'Italia comunque è ben più di quanto lei dipinge. L'Italia è tutta la nostra storia, l'Italia è anche il sangue dei nostri fratelli a Novara, a san Martino. L'Italia è la Resistenza e il grido Avanti savoia, che risuonava nelle valli della vittoria.
Il Presidente della Repubblica, con più buon senso di Lei, ha più volte rimarcato questo messaggio e si è intrattenuto per ben due volte con gli ex reali salutandoli con un "bentornati a casa".

Per finire, ho visitato la Tomba di Napoleone a Parigi e ho sentito dei brividi di emozione lungo la schiena, per il fatto di trovarmi lì, davanti a quello che resta dell'Imperatore. Ritengo Napoleone un grande personaggio e lo stimo per la sua intelligenza e le sue doti di stratega. Di lei, dopo il suo messaggio fuori luogo, ho molta meno stima.
A proposito, non mi vergogno.

Conte di San Marcellino
02-03-05, 03:07
[i]Alberto Lembo (presidente del Comitato per la legislazione, parlamentare tuttora in carica e esperto costituzionalista) [/B]

Alberto Lembo (mi si riferisce da alcuni amici BEN INFORMATI) non è più deputato in carica e nemmeno è un esperto costituzionalista.
Di professione, Alberto è coltivatore diretto (di viti da vino).
Laurea, se ben ricordo, in Scienze politiche.
Originario abruzzese, è "naturalizzato" veneto, ed è stato deputato della Lega Nord prima (oddio, la Lega Nord, un partito FEROCEMENTE anti-SAVOIA!), per passare ad AN poi, e vedersi escluso dalle candidature successive per ordine del famigerato Umberto Bossi, che ha posto il veto sui transfughi della Lega.
Dopo aver peregrinato, è riuscito a farsi inserire nella commissione telecom Serbia, sempre per an (pure questo, schieramento anti - Savoia).
Recentenmente è stato nominato console onorario di un paese ex sovietico.
In campo cavalleresco, è appassionato di crocette: cav. grazia magistrale smom,comm di giuspatronato del smoc di San Giorgio (ramo detto napoletano), di vari ordini, fu in combutta con la pretendente al trono di Portogallo (la figlia naturale del Re Carlo, che poi adottò Poidimani, e con questo giro ci fu anche il col. Amos Spiazzi).
Si dice anche "Conte".
Sposato, ha una figlia (il figlio mancò giovanisimo).
Comunque, NON E' PIU' DEPUTATO IN CARICA.

Napoléon I
02-03-05, 03:58
In Origine postato da Zarskoeselo


il Lembo, che anche io ho conosciuto, nel presente articolo ha cesellato una serie di sonore scemenze.
in ogni caso non spetta al Lembo dire che non bisogna obbedire alla legge in quanto è stata fatta in clima di ignoranza e trascuratezza. La legge c'è, vige, e vincola i cittadini. Io stesso ricevetti un diploma non richiesto, in cui ero nominato Ufficiale. Non sono andato alla cerimonia per l'investitura ad Altacomba, non ho comprato la crocetta, non ho pagato una lira che è una (mi hanno regalmente scritto dicendo che gli devo oltre 600 euro. Potrei inviare loro una banconota da seicento euro, valida quanto l'ordine). Una cosa effettivamente la faccio: spesso metto la rosetta quando sono fra monarchici, giusto per sottolineare che io che ce l'ho me ne frego, loro che gli fregherebbe, non ce l'hanno.

Lembo invece ignora che Carlo Alberto ha statalizzato gli ordini dinastici, dopodichè tergiversa sul fatto che le leggi repressive delle decorazioni illecite sono create in clima di stupidità, fanno di tutte le erbe un fascio, ecc.
Ovviamente Lembo non ha dubbi sul fatto che le decorazioni si possano portare, altrimenti come farebbe a portare le sue? Poi detto fra di noi, non è che lo stato abbia urgenza di mandare in prigione tutti gli allocchi che pagano quote da capogiro al savoia per essere resi degni di portare dei fantasmagorici nastri.
Solo, non si dica che la legge non ha valore, poichè quel che dice la legge è scritto e nessuno lo può negare, quello che dice un Lembo, rimane il suo privato pensiero. Dunque, dato che il savoia è italiano, rispetti le leggi italiane e chiuda l'AICODS, ovvero l'associazione che vilmente è detta ordini dinastici. Già perchè forse c'è una altra eventualità. O sono ordini veri, ed allora la legge ha stabilito l'opposto di ciò che accade, oppure gli ordini sono in realtà gradi sociali di una associazione estera, convenzionalmente simiglianti ad antiche decorazioni. E nel caso sono una doppia buffonata.
Preme tuttavia sottolineare che gli ordini abrogati dalla legge del 1951 sono tutti ordini NAZIONALI, checchè ne dicano i finti conti di turno.
Certo che se le qualifiche giuridiche sono pari a quelle araldiche siamo a posto.
Simpatico che comunque abbia citato decreti che parlano di ordini dinastici, e non decreti che attribuiscono agli ordini sabaudi già nazionali, lo status di dinastici.
Se un domani cambiasse la legge, è un'altra questione, tuttavia al presente, ognuno si attenga alle disposizioni vigenti.
Per quanto riguarda il referendum, potete fantasticarci sopra finchè volete, se ciò vi fa stare in pace con la coscienza....mi sembrava solo gentile farvi notare come, avendo la corte costituzionale volutamente chiuso il discorso, pronunciandosi contro la possibilità anche eventuale di un simile referendum, possiate mettervi l'animo in pace, ed eventualmente dirigere i vostri sforzi verso altri settori, che ne so magari potreste battervi per l'abolizione dei commi birbanti della legge 178/51. La modifica costituzionale, non è sempre possibile. (io ho studiato diritto costituzionale, invece)

Zarskoeselo
02-03-05, 12:43
Una breve replica: i suoi amici sono poco informati. Almeno quanto lo siete voi. Non ha del resto senso continuare a discutere, tanto anche vi dessi prove scritte non cedereste mai. Soltanto una cosa
il divieto d'indossare le insegne di un ordine, stabilito dalla repubblica, non ne inficia l'esistenza giuridica o storica, anzi, implicitamente la convalida;
- la qualifica di Gran Maestro degli Ordini Sabaudi non derivava, e non deriva, dal fatto di essere capo dello stato, ma capo di Casa Savoia
...e si potrebbe continuare.
Quanto al pensiero di Lembo, visto che lo ritenete un poveretto, è lo stesso dei Membri della Commissione Ministeriale incaricata dal Ministro degli Esteri di studiare l'argomento. Può reperire notizie sul numero 18 di Tricolore su www.tricolore-italia.com Per quanto riguarda il referendum, voi potete fantasticarci quanto vi pare se vi mette in pace con la coscienza. ..La modifica costituzionale è sempre possibile con le giuste maggioranze. Infine, per aver studiato diritto costituzionale, direi che fa una gran bella confusione. Ma va bene lo stesso.

Cipriano (POL)
02-03-05, 13:06
Credo che le cose cominciano a muoversi in quella direzione...

Cipriano (POL)
02-03-05, 13:19
Vedo che siete arrivati agli Ordini di Casa Savoia...

Ritornando a chi sarebbe oggi Capo della Dinastia e Pretendente al Trono ci sono tre interpretazioni:

-per AM SAR Principe di Napoli è Capo della Dinastia, diritti dinastici avendo dopo di lui SAR Principe di Venezia, SAR Duca d'Aosta e SAR Duca delle Puglie( www.alleanza-monarchica.com)

-per UMI soltanto SAR Duca d'Aosta e SAR Duca delle Puglie" sono i continuatori della tradizione dinastica"a causa del matrimonio di SAR Principe di Napoli e delle sue dichiarazioni degli ultimi anni al riguardo della Repubblica( www.monarchia.it)

-un piccolo gruppo di specialisti in genealogia( che però non sono impegnati nei Movimenti politici) ritiene che SAR Principe di Napoli è il Capo della Dinastia ma SAR Principe di Venezia non avrebbe diritti dinastici a ragione del matrimonio del padre; di conseguenza il ramo Savoia-Aosta diventerebbe erede dopo SAR Principe di Napoli

Napoléon I
02-03-05, 16:08
In Origine postato da Zarskoeselo
Una breve replica: i suoi amici sono poco informati. Almeno quanto lo siete voi.
Lei non lo è per niente.


Non ha del resto senso continuare a discutere, tanto anche vi dessi prove scritte non cedereste mai.

Non esistono


]Soltanto una cosa
il divieto d'indossare le insegne di un ordine, stabilito dalla repubblica, non ne inficia l'esistenza giuridica o storica, anzi, implicitamente la convalida;
La legge non da un riconoscimento implicito alle decorazioni, ne fa un sindacato se esse siano legittime o meno. Dice che non si possono dare. Vittorio Emanuele le da. Come la mettiamo? E poi perchè la forma giuridica degli ordini è in realtà una associazione svizzera?



- la qualifica di Gran Maestro degli Ordini Sabaudi non derivava, e non deriva, dal fatto di essere capo dello stato, ma capo di Casa Savoia

Falso. o meglio, quello che lei dice ha senso fino a Carlo Alberto, il quale statalizza tutti gli ordini (le ricordo che prima di Carlo Alberto gli Ordini erano oltretutto RELIGIOSI, e chi ne faceva parte viveva la vita religiosa, o perlomeno, vi si consacrava per alcuni anni. L'ordine Mauriziano era Ospedaliero ad esempio), legando il gran magistero alla corona, e non alla famiglia Savoia. Gli ordini cavallereschi persero la loro funzione religiosa, e divennero mere onorificienze statali (fu Carlo Alberto ad esempio che creò i gradi dell'ordine Mauriziano, che prima vedeva le classi di grazia e di giustizia, e i gradi di gran croce e piccola croce), e come tali distribuite come premio ai cittadini, anche massoni, atei, non cattolici, ecc. (devo dire che tale tendenza si è effettivamente conservata, gli ordini sono pieni dei massoni della peggiore specie)


...e si potrebbe continuare.

Davvero? Perchè allora in concomitanza del ritorno in Italia ci fu una serrata delle concessioni, che mi venne giustificata da un delegato come misura preventiva per arginare la legge 178/51? Hanno la coda di paglia per una cosa inesistente?


Quanto al pensiero di Lembo, visto che lo ritenete un poveretto, è lo stesso dei Membri della Commissione Ministeriale incaricata dal Ministro degli Esteri di studiare l'argomento. Può reperire notizie sul numero 18 di Tricolore su www.tricolore-italia.com

Lembo, lembo. Lo sa che il suo Lembo propose a Vittorio Emanuele di espellere Amedeo ed Aimone dalla famiglia e di radiarli dagli ordini dinastici per "fellonia"? Un vero luminare.


Per quanto riguarda il referendum, voi potete fantasticarci quanto vi pare se vi mette in pace con la coscienza.

Veramente a me non me ne può fregare di meno.


[b]La modifica costituzionale è sempre possibile con le giuste maggioranze. Infine, per aver studiato diritto costituzionale, direi che fa una gran bella confusione. Ma va bene lo stesso.

Lo dice lei, dunque:
secono lei è possibile abrogare l'art.2 dove si tutelano i diritti dell'uomo.
secondo lei è possibile abrogare l'art.3 dove si stabilisce il principio di uguaglianza.
secondo lei è possibile abrogare l'art.4, che stabilisce il diritto al lavoro.
Secondo lei si può abrogare l'art.7 sui rapporti Stato-Chiesa.
Secondo lei si può abrogare l'art.8 sulla libertà religiosa.

Secondo lei tutto è abrogabile con la debita maggioranza? Lei non ha mai studiato diritto costituzionale (di certo non si passa l'esame sparando ste scemate) .
Ebbene tutti quelli che hanno studiato dir.costituzionale sanno che la modifica della costituzione non può operare nè contro l'art. 139 (in tutti i manuali è citato espressamente come l'esempio tipico), ne contro il relativo art.1, ne contro articoli che contengono principi inderogabili, quali i sovraesposti. Solo mediante una rivoluzione si potrebbero modificare tali norme, e in nessun altro modo (cfr. Bin-Pitruzzella "Diritto Costituzionale" - Giappichelli)

Napoléon I
02-03-05, 16:10
In Origine postato da Cipriano
Vedo che siete arrivati agli Ordini di Casa Savoia...

Ritornando a chi sarebbe oggi Capo della Dinastia e Pretendente al Trono ci sono tre interpretazioni:

-per AM SAR Principe di Napoli è Capo della Dinastia, diritti dinastici avendo dopo di lui SAR Principe di Venezia, SAR Duca d'Aosta e SAR Duca delle Puglie( www.alleanza-monarchica.com)

-per UMI soltanto SAR Duca d'Aosta e SAR Duca delle Puglie" sono i continuatori della tradizione dinastica"a causa del matrimonio di SAR Principe di Napoli e delle sue dichiarazioni degli ultimi anni al riguardo della Repubblica( www.monarchia.it)

-un piccolo gruppo di specialisti in genealogia( che però non sono impegnati nei Movimenti politici) ritiene che SAR Principe di Napoli è il Capo della Dinastia ma SAR Principe di Venezia non avrebbe diritti dinastici a ragione del matrimonio del padre; di conseguenza il ramo Savoia-Aosta diventerebbe erede dopo SAR Principe di Napoli

Vittorio emanuele avrebbe perso il "trono" perchè si è dichiarato fedele alla repubblica. Perchè mai dovrebbero avercelo invece due che hanno giurato fedeltà alla repubblica e al presidente della repubblica?

Cipriano (POL)
02-03-05, 16:10
Non c'è bisogno di nessuna Rivoluzione ma di un cambiamento della volontà del popolo in senso monarchico...Di conseguenza si arriverebbe ad una nuova Costituzione!

Napoléon I
02-03-05, 16:27
In Origine postato da Cipriano
Non c'è bisogno di nessuna Rivoluzione ma di un cambiamento della volontà del popolo in senso monarchico...Di conseguenza si arriverebbe ad una nuova Costituzione!
Non vorrei deludervi, ma il popolo se ne frega, della monarchia.

Cipriano (POL)
02-03-05, 16:34
Il popolo va convinto ...se i monarchici si danno da fare.

vacanze romane
03-03-05, 13:10
Cominciando a riconoscere, rispettare, obbedire e non "dare sempre addosso" al legittimo Discendente Sar Vittorio Emanuele IV.
E mandando a... chi "pretende" di prenderne il posto.



:2c

Zarskoeselo
03-03-05, 13:18
CVD Napoleon. :fru

Zarskoeselo
03-03-05, 13:29
Aggiungerei che non è necessario mandare chi pretende da qualche parte perchè si squalifica da sè in quel caso...Infatti, ciò che ha causato le inversioni di rotta e, oserei dire, i veri e propri tradimenti, è proprio il non saper vedere con lungimiranza, aspirando ad obiettivi che richiedono pazienza, diplomazia ed immensa cautela. E la perdita del senso di fedeltà. Concordo pienamente con Lei.

Cipriano (POL)
03-03-05, 15:32
???

Cipriano (POL)
03-03-05, 15:34
Sono felice di rivederti, Vacanze romane!Bentornato!