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Visualizza Versione Completa : 5^ commissione di studio- GIUSTIZIA E POLITICA INTERNA



Templares
26-02-05, 14:32
Con questo messaggio apro i lavori della quinta commissione di studio.

INTRODUZIONE
La giustizia italiana si trova probabilmente in uno dei momenti più difficili della storia del nostro paese. Ai nostri giorni è addirittura difficile parlare di "giustizia". I cittadini italiani si trovano quotidianamente a commentare "sentenze ingiuste", e "trattamenti privilegiati" a criminali della peggiore specie.
E' l'epoca della "rieducazione" l'epoca in cui bisogna comprendere e perdonare a tutti i costi. Al bando la "teoria della repressione", del "chi sbaglia paga", ognuno "ha diritto ad una seconda possibilità"- così si dice nei salotti della nostra cara giustizia- dimenticando però il dolore e il male causato da chi si macchia di crimini abominevoli, dimenticando che dietro ad ogni "sconto di pena" c'è una famiglia che chiede giustizia, che piange un suo caro, che perde fiducia nelle istituzioni.
E' un gioco crudele e funesto in cui incomprensibilmente gli assassini diventano vittime e le vittime solo sbiaditi ricordi.

La giustizia sembra aver scelto di stare dalla parte del "reo" anzichè di quella delle vittime, preferendo "compatire anzichè reprimere" e facendo crescere il malumore. La voglia di vendetta si è così sostituita al desiderio di giustizia, facendo ritornare alla ribalta il pericolosissimo fenomeno della "giustizia personale", chiaro indice di sfiducia nelle istituzioni, e "crescente paura" tra i cittadini.

COSA PROPONGONO I CONSERVATORI

I conservatori italiani propongono l'esenzione del regime degli sconti di pena per i colpevoli dei reati per cui è previsto l'ergastolo (esempio omicidio volontario), nonchè una più ampia riforma della normativa relativa ai "permessi premio", alla "buona condotta", "rito abbreviato", fino ad arrivare alla concessione del "regime di semilibertà". Questi strumenti sono semplicemente serviti ad assicurare pene più brevi anche a chi non meritava trattamenti di favore.

Una giustizia più rigida è l'unico strumento per limitare la crescita della criminalità.
Reprimere, non giustificare o compatire. E' questa la nostra formula per ridare credibilità alla giustizia italiana.

UgoDePayens
01-03-05, 16:47
Io direi anche di mettere sul tavolo alcune proposte.
Ad esempio: siamo favorevoli o contrari ad avere dei magistrati eletti dal popolo?

Vi dico la verità: a me l'idea non dispiace. Forse i magistrati eletti finirebbero per essere meno attenti alla lettera dei codici e dei codicilli, ma di sicuro non si avrebbero più le aberranti schifezze di questi giorni: il giudice risponderebbe del suo operato direttamente ai cittadini, ovvero a coloro dei quali difende gli interessi.

Templares
01-03-05, 17:16
In Origine postato da UgoDePayens
Io direi anche di mettere sul tavolo alcune proposte.
Ad esempio: siamo favorevoli o contrari ad avere dei magistrati eletti dal popolo?

Vi dico la verità: a me l'idea non dispiace. Forse i magistrati eletti finirebbero per essere meno attenti alla lettera dei codici e dei codicilli, ma di sicuro non si avrebbero più le aberranti schifezze di questi giorni: il giudice risponderebbe del suo operato direttamente ai cittadini, ovvero a coloro dei quali difende gli interessi.

Ma eletti tra esercenti delle professioni legali ?