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Visualizza Versione Completa : 10 - Per quale ragione il re decise che era buona cosa entrare in guerra nel 15?



Tango do Hermano
09-03-05, 15:59
Cosa lo spinse a scegliere l'entrata in guerra?
Mi pare che se non fossimo entrati in guerra ci avrebbero assicurato i territori trentini e friulani esclusa Trieste.

Ambrogio
09-03-05, 19:13
In Origine postato da Adriano1897
Cosa lo spinse a scegliere l'entrata in guerra?
Mi pare che se non fossimo entrati in guerra ci avrebbero assicurato i territori trentini e friulani esclusa Trieste.

Verissimo e sarebbe stato un ottimo affare.Tieni comunque
presente che l'Italia nel 14 trattava su due tavoli e cioe' con Germania ed Austria come dici e con l'Intesa da cui poi gli accordi Londra del 15 che poi gli alleati non rispettarono pappandosi a guera finita tutto il pappabile.

Nel 14 l'Italia trattava ma cercando anche di perdere tempo e questo per il motivo che prima di decidere era necessario vedere come andava a finire sulla Marna.Se Von Kluk avesse sfondato mi gioco quello che dico io e l'Italia si sarebbe messa con i tedeschi ai quali tra l'altro eravamo legati da un redditizio patto fin dal 1885 ! Infatti nel 15 lo denunciammo attirandoci il disprezzo dei nostri ex alleati.

Francesco Giuseppe nel manifesto della mobilitzzione generale:
."....nel momento del pericolo passano a bandiere spiegato nel campo nemico: E' una fellonìa ! "

Ma Von Kluk non sfondo'e cosi'.......andammo dall'altra parte.

A mio avviso fondamentali furono gli interventi della Massoneria e della grande finanza che appoggio' l'interventismo italiano con grosssi mezzi ma soprattutto convinse la maggioranza in parlamento ed il Re.

Fu una autentica catastrofe per noi ! Scopo della guerra da parte ingklese era quello di abbattere i pilastri dell'ordine in Europa ( Romanoff . Hoenzollern, Asburgo ) la pagamma cara !

Tango do Hermano
09-03-05, 20:20
Aspetta un attimo... Noi alla fine della guerra che dovevamo avere se gli alleati avessero rispettato i Patti... oltre sicuramente all'Istria mi pare anche la Dalmazia.

Ambrogio
09-03-05, 23:17
In Origine postato da Adriano1897
Aspetta un attimo... Noi alla fine della guerra che dovevamo avere se gli alleati avessero rispettato i Patti... oltre sicuramente all'Istria mi pare anche la Dalmazia.

Proprio cosi'.Ma poi gli Stati Uniti tolsero ogni valore al patto di Londra petrche' dissero che non era stato sottoscritto da loro, gli americani e Wilson ingabolo' ben ben la situazione per poi sguazzsarci dentro:divide et impera !

Ambrogio
09-03-05, 23:20
LA RUSSIA invece , pur come URSS, accampo' a sostegno della Jugoslavia che tra i protettori della Russia c'era anche San Giorgio Dalmatico e mica potevano inimicarsi un santo slavo !Proprio cosi'!

Tango do Hermano
10-03-05, 00:04
In Origine postato da Ferruccio
LA RUSSIA invece , pur come URSS, accampo' a sostegno della Jugoslavia che tra i protettori della Russia c'era anche San Giorgio Dalmatico e mica potevano inimicarsi un santo slavo !Proprio cosi'!

Mi vuoi prendere in giro :D

Ambrogio
10-03-05, 02:14
In Origine postato da Adriano1897
Mi vuoi prendere in giro :D

E' mio il " non poteva mica inimicarsi un santo slavo " ma la questione di San Giorgio Dalmatico protettore delal Russia
e portata dai russi come impossibilita' loro a sostenere le tesi italiane contro degli altri slavi e' verita'. L'ho letto adesso non ricordo bene se ne IL MIO PAESE di Dino Grandi o nei DIARII di Ciano a proposito delle trattive sulla sistemazione nel dopoguerra del 19-22 dell'Istria e sopratutto Dalmazia.Lungi da me il voler prendere in giro.

Il fatto e' che la Russia o URSS che fosse e' sempre stata panslavista tradizionalmente ed ogni motivo era buono per sostenere gli Jugoslavi.

Tango do Hermano
10-03-05, 15:05
Prima hai menzionato il Presidente Wilson. A lui tutto il demerito?

Ambrogio
10-03-05, 19:10
In Origine postato da Adriano1897
Prima hai menzionato il Presidente Wilson. A lui tutto il demerito?

Se non proprio tutto almeno il 51 % ! Era un visionario........interessato ! Contribui'a creare quell'Impero del caos che ci tormenta ancora oggi.

A Lui per esempio si deve quelle Societa' delle Nazioni che ,voluta dall'America, l'America poi diserto' , facendone un terreno adatto
per incasinare ancora piu' la situazione: una specie di teatro
delle illusioni e degli inganni allo scopo di destabilizzare ancora piu' la situazione europea.

Riparazioni di guerra esosissime , strangolamento di nazioni debitrici ( vedi Italia ) con prestiti per le forniture di guerra viveri inclusi , non riconoscimemento del Patto di Londra con relative promesse all'Italia in fumo e conseguente contributo alla destabilizzazione italiana causa il malcontento che ne seguì etc.

Wilson fu una autentica sciagura per l'Europa di cui lui non conosceva nulla ! Era figlio di un pastore presbiteriano.

Fante d'Italia
11-03-05, 02:17
Si, anche Franco Malnati nel suo volume Dalle Corone al Caos (Ed. Bastogi 1992), conferma quanto dice Ferruccio.
Mi limito a citare lo storico Aldo Mola che, a pag. 10 nella prefazione a suddetta opera, scrive:

"...Woodrow Wilson - sceso in guerra per ultimo quando i contendenti erano ormai esausti e disposti a una soluzione pattizia, fortemente voluta a Vienna e a Berlino -, pretese di subordinare non già la pace sibbene le stesse trattative armistiziali con la Germania alla detronizzazione del Kaiser. Il quale, però, si trasferì in Olanda, senza rinunziare alla Corona perchè - disse - "un successore di Federico il Grande non abdica" e per non avallare la rivoluzione innescata dagli statunitensi: per via diplomatica, ma non meno devastante di quella che andava mettendo a segno l'armata rossa dei bolscevichi nell'URSS."

Tango do Hermano
11-03-05, 11:58
In Origine postato da Ferruccio
Se non proprio tutto almeno il 51 % ! Era un visionario........interessato ! Contribui'a creare quell'Impero del caos che ci tormenta ancora oggi.

A Lui per esempio si deve quelle Societa' delle Nazioni che ,voluta dall'America, l'America poi diserto' , facendone un terreno adatto
per incasinare ancora piu' la situazione: una specie di teatro
delle illusioni e degli inganni allo scopo di destabilizzare ancora piu' la situazione europea.

Riparazioni di guerra esosissime , strangolamento di nazioni debitrici ( vedi Italia ) con prestiti per le forniture di guerra viveri inclusi , non riconoscimemento del Patto di Londra con relative promesse all'Italia in fumo e conseguente contributo alla destabilizzazione italiana causa il malcontento che ne seguì etc.

Wilson fu una autentica sciagura per l'Europa di cui lui non conosceva nulla ! Era figlio di un pastore presbiteriano.

Eppure il mio insegnante mi ha assicurato che Wilson fu li migliore personaggio lì presente appunto per il fatto di aver istituito la Società delle Nazoini, solo che le altre potenze vincitrici preferirono seguire una pace per così dire punitiva. Cioè... a me Wilson è stato presentato come un pezzo di pane... un lungimirante se vogliamo dire.

Ambrogio
11-03-05, 13:34
In Origine postato da Adriano1897
Eppure il mio insegnante mi ha assicurato che Wilson fu li migliore personaggio lì presente appunto per il fatto di aver istituito la Società delle Nazoini, solo che le altre potenze vincitrici preferirono seguire una pace per così dire punitiva. Cioè... a me Wilson è stato presentato come un pezzo di pane... un lungimirante se vogliamo dire.

Pesnco he il tuo insegnante ti abbia data una visione distorta delle realta'.Gli USA avevano in mano tutte le leve economiche
( debiti di guerra ) per imporre qualsiasi cosa agli altri vincitori dato che era stato il loro intervento a detreminarne la vittoria.

Se avesse veramente voluto avrebbe potuto e dovuto impedire la pace di Versailles che aveva in sé tutti i germi della nuova deflagrazione europea.Invece .....nulla ! Per l'Italia fu peggio che aver perso la guerra all'atto pratico.Wilson distrusse il çPatto di Lobra del 15 salvo darci anche dei ben contenziosi proprio adatti a
creare tensioni di nostri confini.

Wilson:un Roosvelt avanti lettera !
europea.

Tango do Hermano
11-03-05, 15:13
Sicuramente Wilson era interessato altrimenti non avrebbe mandato in guerra nessuno dei suoi con "nazionali". Ma quello che voglio dire io è che mi è stato detto, a torto o a ragione non so, che le trattative di pace rpesero due tendenze. Una "per bene" e l'altra più punitiva più antigermanica (appunto tu hai parlato di debiti di guerra, i tedeschi dovevano pagare non so quanti soldi, ridurre gli armamenti e gli effettivi nell'esercito e non so quant'altro). Quella perbene mi è stato detto, a torto o ragione non so (appunto non darmi del filoamericano per questo :) ), era incarnata dalle prese di posizione del presidente Wilson. Almeno secondo quello che mi è stato spiegato.

Ambrogio
11-03-05, 15:50
In Origine postato da Adriano1897
Sicuramente Wilson era interessato altrimenti non avrebbe mandato in guerra nessuno dei suoi con "nazionali". Ma quello che voglio dire io è che mi è stato detto, a torto o a ragione non so, che le trattative di pace rpesero due tendenze. Una "per bene" e l'altra più punitiva più antigermanica (appunto tu hai parlato di debiti di guerra, i tedeschi dovevano pagare non so quanti soldi, ridurre gli armamenti e gli effettivi nell'esercito e non so quant'altro). Quella perbene mi è stato detto, a torto o ragione non so (appunto non darmi del filoamericano per questo :) ), era incarnata dalle prese di posizione del presidente Wilson. Almeno secondo quello che mi è stato spiegato.

Non ti do' del filoamericano per questo certamente. L'intervento americano decise le sorti della guerra e l'opinione pubblica americana da neutralista che era divenne accesamente interventista e antitedesca con il solito trucco angloamericano
dell'attacco altrui ( Piroscafo Lusitania ) .

Gli scopi di guerra dell'America furono chiari cosi' come quelli di pace ( la politica di pace e' la continuazione di quella di guerra ma con altri mezzi , ha detto qualcuno ).

A mio modesto avviso Wilson recito' cosi' bene la sua " messianicita" che alla fine si fece credere il " buono " della situazione coprendo cosi' quale realmente erano gli scopi americani : contrastare l'Europa , ogni Europa.

Conterio
11-03-05, 15:56
In Origine postato da Ferruccio
A mio modesto avviso Wilson recito' cosi' bene la sua " messianicita" che alla fine si fece credere il " buono " della situazione coprendo cosi' quale realmente erano gli scopi americani : contrastare l'Europa , ogni Europa.

Ogni Europa, anche quella odierna !!

Saluti

Ambrogio
11-03-05, 17:55
In Origine postato da Conterio
Ogni Europa, anche quella odierna !!

Saluti

Sopratutto quella di oggi ! Quelle passate ormai sono.......................digerite !

mikky
12-03-05, 21:49
In Origine postato da Adriano1897
Cosa lo spinse a scegliere l'entrata in guerra?
Mi pare che se non fossimo entrati in guerra ci avrebbero assicurato i territori trentini e friulani esclusa Trieste.

dubito fortemente che la Germania e l'Austria avessero vonto la guerra avrebbero rispettato gli impegni presi con il ns governo, lo stesso inzio della 1° guerra mondiale lo conferma, prendendo apretesto un fatto cmq gravissimo (ttentato di sarajevo) lanciarono un durissimo ultimatum alla serbia, che, se avesse accettao, si sarebbe di fatto trasformata in un protettorato austriaco, cio avrebbe pesantemente modificato l'equilibrio dei balcani a ns sfavore, e tutto cio senza consultarci, nonostante il fatto che ill testo della triplice lo prevedesse.

inoltre l'austrai dava appoggio ideologico e finanziario a tutti i "nonni di bossi :)" ossia a tutte quell persone chje avrebbero volentiri sfasciato la neonata italia

l'austria manteneva ottimi rapporti con l'impero ottomano, l'itlia invece contro questi ultimi ci aveva appena combattutto una guerra.

oin conclusione l'austria sfruttava la sua posizione e le sue "amicizie" x tenere fuori l'Italia sia dai balcani che dal co,m,mercio con L'europa orientale, in + appoggiava tutte quelle persone "santa sede in primis.....:rolleyes: " che avrebbero volentiri fatto ameno del unita italiana, strategimante le forze austriache posizionate nel trentino erano come un enorme punta di lancia costantemente puntatati contro di noi

Il RE sapeva tutto cio, x questo volle la guerra. penso abbia preso la decisione giusta

Ambrogio
12-03-05, 23:05
In Origine postato da mikky
dubito fortemente che la Germania e l'Austria avessero vonto la guerra avrebbero rispettato gli impegni presi con il ns governo, lo stesso inzio della 1° guerra mondiale lo conferma, prendendo apretesto un fatto cmq gravissimo (ttentato di sarajevo) lanciarono un durissimo ultimatum alla serbia, che, se avesse accettao, si sarebbe di fatto trasformata in un protettorato austriaco, cio avrebbe pesantemente modificato l'equilibrio dei balcani a ns sfavore, e tutto cio senza consultarci, nonostante il fatto che ill testo della triplice lo prevedesse.

inoltre l'austrai dava appoggio ideologico e finanziario a tutti i "nonni di bossi :)" ossia a tutte quell persone chje avrebbero volentiri sfasciato la neonata italia

l'austria manteneva ottimi rapporti con l'impero ottomano, l'itlia invece contro questi ultimi ci aveva appena combattutto una guerra.

oin conclusione l'austria sfruttava la sua posizione e le sue "amicizie" x tenere fuori l'Italia sia dai balcani che dal co,m,mercio con L'europa orientale, in + appoggiava tutte quelle persone "santa sede in primis.....:rolleyes: " che avrebbero volentiri fatto ameno del unita italiana, strategimante le forze austriache posizionate nel trentino erano come un enorme punta di lancia costantemente puntatati contro di noi

Il RE sapeva tutto cio, x questo volle la guerra. penso abbia preso la decisione giusta

Prese la decisione " vincente " ! Ma la prima guerra mondiale fu per noi una catastrofe sotto tutti i punti di vista.Guadagnammo solo contenziosi , le nostre perdite umane furono ingentissime,
ci ritrovammo con un mare di debiti di guerra verso gli USA e gli inglesi, crisi industriale e sociale, etc,letc,

Aveva visto giusto Giolitti: era meglio starcene fuori e guardare e commerciare poi alla fine staccare i frutti dall'albero ............

mikky
13-03-05, 12:48
In Origine postato da Ferruccio
Prese la decisione " vincente " ! Ma la prima guerra mondiale fu per noi una catastrofe sotto tutti i punti di vista.Guadagnammo solo contenziosi , le nostre perdite umane furono ingentissime,
ci ritrovammo con un mare di debiti di guerra verso gli USA e gli inglesi, crisi industriale e sociale, etc,letc,

Aveva visto giusto Giolitti: era meglio starcene fuori e guardare e commerciare poi alla fine staccare i frutti dall'albero ............

vedi io ritengo che se noi fossimo rimasti fuori e Germania e Austria avessero vinto la guerra, l'austria avrebbe approfittato della stuazione iternazionale ( Francia e Russia in ginocchio, Inghilterra furi dall'Europa) e della ipercementificata amicizia con la Germania x... regolare i conti con noi, e saremmo stati sola al quel punto

Ambrogio
13-03-05, 14:46
In Origine postato da mikky
vedi io ritengo che se noi fossimo rimasti fuori e Germania e Austria avessero vinto la guerra, l'austria avrebbe approfittato della stuazione iternazionale ( Francia e Russia in ginocchio, Inghilterra furi dall'Europa) e della ipercementificata amicizia con la Germania x... regolare i conti con noi, e saremmo stati sola al quel punto

Non lo escludo del tutto ma tutto considerato se noi fossimo rimasti fuori avremmo in sostanza favorito l'Austria tanto e' vero che l'Austria ci aveva offerta intanto la provincia di Trentoe avremmo altresi' avuta la gratitudine della Germania e cioe' una protezione importante.Magari ci avrebbero data la Tunisia cui del resto noi aspiravamo da tempo.

Difficile comunque fare la storia dei se e dei ma.Stiamo a quelolo che accadde realtemente !

Fante d'Italia
13-03-05, 17:37
In Origine postato da Adriano1897
Cosa lo spinse a scegliere l'entrata in guerra?
..........
A me viene in mente la testimonianza diretta di Alfonso Marchese di Aprigliano. In seguito alla Tua domanda l'ho cercata e ritrovata a pag. 129 di La Guerra 1915 - 1918 Editore Volpe - Roma, 1967.
Leggo:
"... nel colloquio avuto con Sua Maestà in quella circostanza, il Re aveva illustrato... i motivi storici per cui riteneva inevitabile, all'avvenire della Patria, che si profittasse di quella circostanza per completare l'unità d'Italia mai potuta reggiungere prima, per dimostrare al mondo che l'Italia unita aveva finalmente compattezza.... .... e anche perchè era convinto che una guerra di quelle proporzioni si sarebbe inevitabilmente allargata al di là dell'Europa (il Re diceva queste cose nel 1914, l'intervento americano è del 1917), e che avrebbe portato una trasformazione politica e sociale in tutto il mondo, e l'Italia non poteva esservi estranea se non voleva restare indietro, nel cammino della Storia, agli altri Paesi".

Vittorio Emanuele III, non mi pare avesse torto nelle sue considerazioni. La sua intelligente lungimiranza non significava, però, la palla di vetro che consentisse di vedere lo sconvolgimento, più che la trasformazione, che i coloni avrebbero pervicacemente apportato in Europa.

Fante d'Italia
13-03-05, 19:03
Casa Savoia è una Famiglia che sempre ha sentito la sua missione di servizio alla Patria e, di voler rendere questo servizio, ha dimostrato una volontà che più ferma non si può.
No, no, non è un'affermazione cortigiana e nemmeno partigianeria. Basta anche il solo accenno ad un escurso.

Infatti, ricordando Carlo Alberto: "...siano certi, quei Signori, che la mia vita, la vita dei miei figli, le mie armi, i miei tesori, il mio esercito, tutto sarà speso per la Causa Italiana.", passiamo a Vittorio Emanuele II che, con riferimento ai rischi del suo generoso impegno, in tutta consapevolezza dichiara: "l'anno prossimo sarò il Re d'Italia oppure il Signor di Savoia", pensiamo ad Umberto I ed il suo "a Monza si fa festa, a Napoli si muore. Io vado a Napoli.", ecco Vittorio Emanuele III al fronte di guerra e che volle tutti i Principi della sua Famiglia al fronte, e giungiamo ad Umberto II ed il suo appassionato "L'ITALIA INNANZI TUTTO".

Dunque alla luce di quanto sopra e tornando alle ragioni che mossero il Re all'intervento, non meraviglia quanto riferisce il Marchese di Aprigliano e che ho riferito nel post precedente, perchè conferma la volontà di servizio di Casa Savoia alla Patria.
Se, infatti, Carlo Alberto avviò e Vittorio Emanuele II realizzò parzialmente l'Unità; se Umberto I fece fronte con la sua stessa vita ai primi assalti dell'internazionalismo avverso perchè disgregatore di uno Stato che non aveva avuto il tempo di articolarsi nella sua unità, ecco che Vittorio Emanuele III sentiva il dovere di "fare l'Italia", e far si che camminasse al pari degli altri Paesi.

E lo fece, perchè, oltre il territorio, unì e cementò l'Unità degli Italiani.
Ne è prova il fatto che nessun altro Re, parlando dell'Italia che va dalle Alpi alla Sicilia, avrebbe prima potuto affermare come Lui invece potè con successo, agli Alleati convenuti a Peschiera:
"Rispondo con la mia vita della fedeltà del mio Popolo."

E quel Popolo, la sua Casa l'aveva "fatto" ora, dopo che già gli aveva procurata la Patria. Questa la ragione dell'interventismo di Vittorio Emanuele III: completare l'opera dei Suoi Avi. Se i fatti, la Storia non sono un'opinione!