anticlericale
21-11-09, 02:56
"La Repubblica", MERCOLEDÌ, 11 NOVEMBRE 2009
Pagina 21 - Cronaca
Costruita dalla Regione Lombardia su un terreno arcivescovile non espropriato, la struttura sarà gestita dalla diocesi
La nuova Casa dello studente è un affare per la Curia aquilana
È finanziata dalla collettività. La vecchia residenza crollata era affidata a un ente pubblico
GIUSEPPE CAPORALE
L´AQUILA - La nuova Casa dello studente c´è già. È pronta, funzionante, appena sette mesi dopo il terremoto e il crollo completo di quel palazzo divenuto simbolo della tragedia, con otto ragazzi morti tra le macerie. È costata oltre sette milioni di euro, ed è stata realizzata battendo ogni record di velocità. Ma questa volta però, la nuova struttura - che potrà ospitare fino a 122 studenti - non sarà gestita dallo Stato, né da alcun ente pubblico. Seppure realizzata con i fondi della Regione Lombardia, la struttura sarà affidata alla Chiesa, più precisamente alla Curia aquilana. Senza alcuna procedura, alcuna gara ad evidenza pubblica, ma per diretta volontà della Regione Abruzzo e del suo presidente, Gianni Chiodi (Pdl). È già tutto nero su bianco, e per la diocesi guidata dall´arcivescovo Giuseppe Molinari si tratta di un duplice affare. Il primo riguarda il terreno dove è stata edificata la struttura in questione: un appezzamento di proprietà della stessa Curia. E se per procedere con la realizzazione delle diciotto new town (volute dal Governo), la Protezione civile ha proceduto con centinaia e centinaia di espropri, in questo caso ha imboccato un´altra strada, più morbida: l´accordo di programma.
In sintesi, monsignor Molinari ha firmato una concessione gratuita del terreno alla Regione Abruzzo per trent´anni, scaduti i quali tutti i beni realizzati - dalla Regione Lombardia - finiranno nel patrimonio della Curia. Un accordo, quello con la diocesi, fortemente voluto dal governatore lombardo Roberto Formigoni (Pdl), al punto che la nuova Casa dello studente è stata intitolata a San Carlo Borromeo. «L´edificio in legno, con cinquantotto camere doppie e sei singole, su un´area di 8.300 metri quadri, è stato costruito con i più avanzati criteri antisismici, di rispetto dell´ambiente e di efficienza energetica» ha spiegato lo stesso Formigoni all´inaugurazione.
Ma non è tutto: ora, l´Unione degli Universitari annuncia che denuncerà la Regione Abruzzo «per aver violato le leggi nazionali e regionali che regolamentano il diritto allo studio. È inaccettabile - sostengono gli studenti - che l´attribuzione di alloggi, costruiti con fondi pubblici, possa essere affidata alla Curia o a sue emanazioni. Tutto questo mentre l´Adsu (azienda per il diritto allo studio universitario) dell´Aquila, a oggi dispone solo di 212 posti letto». Replica don Luigi Epicoco, delegato diocesano per la pastorale universitaria: «Abbiamo chiesto alla Regione di poter aver in gestione la struttura perché non vogliamo che sia solo un dormitorio ma che diventi un punto di riferimento per la pastorale universitaria di tutta la diocesi».
Intanto, un´altra Casa dello studente, la Casale Mariangeli, costruita con altri quattro milioni di euro di fondi pubblici (sempre su un terreno della Curia), è agibile ma inspiegabilmente chiusa. Da sette anni. E il giorno del sisma non ha subito alcun danno.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/11/la-nuova-casa-dello-studente-un-affare.html
Pagina 21 - Cronaca
Costruita dalla Regione Lombardia su un terreno arcivescovile non espropriato, la struttura sarà gestita dalla diocesi
La nuova Casa dello studente è un affare per la Curia aquilana
È finanziata dalla collettività. La vecchia residenza crollata era affidata a un ente pubblico
GIUSEPPE CAPORALE
L´AQUILA - La nuova Casa dello studente c´è già. È pronta, funzionante, appena sette mesi dopo il terremoto e il crollo completo di quel palazzo divenuto simbolo della tragedia, con otto ragazzi morti tra le macerie. È costata oltre sette milioni di euro, ed è stata realizzata battendo ogni record di velocità. Ma questa volta però, la nuova struttura - che potrà ospitare fino a 122 studenti - non sarà gestita dallo Stato, né da alcun ente pubblico. Seppure realizzata con i fondi della Regione Lombardia, la struttura sarà affidata alla Chiesa, più precisamente alla Curia aquilana. Senza alcuna procedura, alcuna gara ad evidenza pubblica, ma per diretta volontà della Regione Abruzzo e del suo presidente, Gianni Chiodi (Pdl). È già tutto nero su bianco, e per la diocesi guidata dall´arcivescovo Giuseppe Molinari si tratta di un duplice affare. Il primo riguarda il terreno dove è stata edificata la struttura in questione: un appezzamento di proprietà della stessa Curia. E se per procedere con la realizzazione delle diciotto new town (volute dal Governo), la Protezione civile ha proceduto con centinaia e centinaia di espropri, in questo caso ha imboccato un´altra strada, più morbida: l´accordo di programma.
In sintesi, monsignor Molinari ha firmato una concessione gratuita del terreno alla Regione Abruzzo per trent´anni, scaduti i quali tutti i beni realizzati - dalla Regione Lombardia - finiranno nel patrimonio della Curia. Un accordo, quello con la diocesi, fortemente voluto dal governatore lombardo Roberto Formigoni (Pdl), al punto che la nuova Casa dello studente è stata intitolata a San Carlo Borromeo. «L´edificio in legno, con cinquantotto camere doppie e sei singole, su un´area di 8.300 metri quadri, è stato costruito con i più avanzati criteri antisismici, di rispetto dell´ambiente e di efficienza energetica» ha spiegato lo stesso Formigoni all´inaugurazione.
Ma non è tutto: ora, l´Unione degli Universitari annuncia che denuncerà la Regione Abruzzo «per aver violato le leggi nazionali e regionali che regolamentano il diritto allo studio. È inaccettabile - sostengono gli studenti - che l´attribuzione di alloggi, costruiti con fondi pubblici, possa essere affidata alla Curia o a sue emanazioni. Tutto questo mentre l´Adsu (azienda per il diritto allo studio universitario) dell´Aquila, a oggi dispone solo di 212 posti letto». Replica don Luigi Epicoco, delegato diocesano per la pastorale universitaria: «Abbiamo chiesto alla Regione di poter aver in gestione la struttura perché non vogliamo che sia solo un dormitorio ma che diventi un punto di riferimento per la pastorale universitaria di tutta la diocesi».
Intanto, un´altra Casa dello studente, la Casale Mariangeli, costruita con altri quattro milioni di euro di fondi pubblici (sempre su un terreno della Curia), è agibile ma inspiegabilmente chiusa. Da sette anni. E il giorno del sisma non ha subito alcun danno.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/11/la-nuova-casa-dello-studente-un-affare.html