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Visualizza Versione Completa : 20 - Difendiamo l'Unità Nazionale !!



Conterio
22-03-05, 12:22
Proponendo in questa apertura un'intervista dell'On. Fisichella, è mia intenzione farmi portavoce su Pol, a difesa dell'Unità della nostra Patria....

Intervista :

"Professor Fisichella, lei ha lanciato un appello al centrosinistra a mobilitarsi in difesa dell'Unità Nazionale contro la "devolution". Come mai?:

Ritengo che questa riforma vada fermata, sia per motivi intrinseci, sia per il quadro politico attuale. Compresi certi emendamenti approvati in Commissione al Senato, che hanno peggiorato il testo già cattivo del governo. Nel merito, la riforma scardina l'assetto delle istituzioni nazionali soprattutto in una fase delicata come l'allargamento europeo. Ed è pericolosa per il momento in cui interviene: una fase in cui sono presenti alcuni segmenti di classe dirigente che hanno chiaramente una vocazione avventuristica, e non si può consegnare uno strumento così delicato come un sistema in fase di transizione dall'assetto unitario a quello federale.

La "vocazione avventuristica" è della Lega?:

Della Lega e di quei versanti del centrodestra che con la destra sono conviventi. E di fronte a queste realtà inquietanti è molto fragile la resistenza di quei settori del centro-destra che, viceversa, dovrebbero avere una più spiccata vocazione nazionale.

Stavolta parla dell' Udc e del suo stesso partito, An?:

Mi sarei aspettato da An un impegno più forte, che ormai non trovano più giustificazione neppure nel programma della CdL. Ora prevedono organi di collegamenti interregionali al Nord, al Centro e al Sud, che finirebbero per prefigurare embrioni di parlamenti in queste tre aree.

Bossi replica che avranno solo poteri consultivi:

Se sono organismi senza importanza perchè li vogliono? E poi non ho mai visto che un organo, una volta integrato, non lavori per accrescere i suoi ruoli e competenze, soprattutto se il quadro istituzionale diventa particolarmente confuso e carente di regole sicure.

E' deluso che la verifica, fortemente voluta da An e Udc, non si faccia carico di questa questione?:

Ho detto anche nell'ultimo ufficio politico di An, prima di Natale, che oggi il problema più importante per il Paese è la politica economica e produttiva con le sue ricadute sociali. Il federalismo è un falso problema e non merita la priorità che gli si vuole attribuire. Viceversa, il Parlamento è costretto da una sequenza di pressioni che sfiorano il ricatto politico, a concentrare la sua attenzione su questa riforma.

La Margherita denuncia un baratto fra Berlusconi e Bossi: la Gasparri in cambio del Parlamento padano:

Si ha l'impressione che ciascuno dei temi sul tappeto, sia la Gasparri, o la immunità parlamentare, o le Autority, venga utilizzato come materia di scambio o di contrapposizione in vista di questa ipotetica riforma, anziché essere tutti collegati lungo una scala di priorità per l'interesse del Paese. Credo che questo non sia un buon metodo per affrontare la verifica, e temo che una serie di veti reciproci finisca per non fare chiarezza, ma per accentuare la confusione."

Quali sono le vostre idee in tal proposito ?

Salutoni

P.S. ho proposto il medesimo argomento anche su Principale e su Padania

Zarskoeselo
22-03-05, 14:25
L'Italia è una e indivisibile. Guai a chi la tocca.

Fante d'Italia
22-03-05, 19:48
Mi fa venire in mente la profetica affermazione di Francesco Crispi:

"La Monarchia ci unisce, la repubblica ci divide".

Ed è un fatto che la Monarchia, che oggi si vuol solo calunniare, ha fatto l'Italia e ci ha uniti. La repubblica, che si vuol esaltare ad ogni costo e contro ogni evidenza, ci ha prima castrati ed ora completa l'opera dividendoci e annichilindoci culturalmente e politicamente.

Conterio
22-03-05, 23:40
Rileggendo ancora questa intervista, non si può cogliere altro che la mostruosità del sistema maggioritario, che vede per forza di cose sotto lo stesso tetto, forze che nulla hanno in comune, a destra come a sinistra !

Forse converrebbe davvero fare un passo indietro e tornare al proporzionale ...
Non è che i governi siano più stabili ora di 10 anni fà, in compenso per placare le richieste interne più disparate, non sono più in grado di svolgere un lavoro utile (sempre che in repubblica ciò sia possibile)

Saluti

Spirit
23-03-05, 00:49
Fisichella afferma che il federalismo è un falso problema e poi fa carte false per combatterlo. O meglio: ogni tanto fa la sparata per ricordare al mondo che esiste anche lui. Ma se è un falso problema perchè occuparsene? Dice che non è un problema prioritario. Beh, in questo momento mi trovo su un forum costruito su un argomento che, pur con tutta la buona volontà impiegata, non interessa nemmeno i salotti altolocati del bridge. Fisichella a parte. A meno che non si voglia dire che Ciampi è il responsabile dei mali dell'Italia. Ma forse voi lo pensate davvero.

P.S: il federalismo, come insegnano le esperienze degli Stati federali, non spacca un bel niente. Purtroppo. Vi spaventa che le regioni si occupino, al 50%, di scuola e sanità? Nemmeno hanno concesso compiti eccedenti la sfera amministrativa alla polizia locale. Diverse materie prima compartecipate sono tornate a Roma. Hanno inserito l'interesse nazionale. Di federalismo fiscale, per il momento, non si parla. Ma cosa volete rivendicare? Manco Napoleone, che era Napoleone, era centralista come Fisichella e come voi, che sognate un mondo di marescialli, sottosegretari, prefetti, soprintendenti, provveditori. Bel modello di democrazia, di potere che sorge dal basso, di cornice partecipativa, di autonomie locali, di pluralismo e di quant'altro renderebbe meno disgustoso vivere sotto questa repubblica.

Zarskoeselo
23-03-05, 01:42
La Norvegia ha prefetti sottosegretari ecc? Anche la Svezia? E la Danimarca? E non mi si dica che il Re non conta nei paesi scandinavi. Basta provare a chiedere loro cosa pensano dei loro sovrani e basta pensare al referendum sull'euro, che loro hanno avuto e noi no.
Mi sembra invece che le eccellenze si sprechino in Repubblica.

Zarskoeselo
23-03-05, 03:37
I primati hanno sempre una dimensione coesiva....

Lampo
23-03-05, 08:55
Conterio potresti rispondere su PM al mio PM ?
Onore alla Patria !

Tango do Hermano
23-03-05, 20:45
In Origine postato da ZENA
Fisichella afferma che il federalismo è un falso problema e poi fa carte false per combatterlo. O meglio: ogni tanto fa la sparata per ricordare al mondo che esiste anche lui. Ma se è un falso problema perchè occuparsene? Dice che non è un problema prioritario. Beh, in questo momento mi trovo su un forum costruito su un argomento che, pur con tutta la buona volontà impiegata, non interessa nemmeno i salotti altolocati del bridge. Fisichella a parte. A meno che non si voglia dire che Ciampi è il responsabile dei mali dell'Italia. Ma forse voi lo pensate davvero.

P.S: il federalismo, come insegnano le esperienze degli Stati federali, non spacca un bel niente. Purtroppo. Vi spaventa che le regioni si occupino, al 50%, di scuola e sanità? Nemmeno hanno concesso compiti eccedenti la sfera amministrativa alla polizia locale. Diverse materie prima compartecipate sono tornate a Roma. Hanno inserito l'interesse nazionale. Di federalismo fiscale, per il momento, non si parla. Ma cosa volete rivendicare? Manco Napoleone, che era Napoleone, era centralista come Fisichella e come voi, che sognate un mondo di marescialli, sottosegretari, prefetti, soprintendenti, provveditori. Bel modello di democrazia, di potere che sorge dal basso, di cornice partecipativa, di autonomie locali, di pluralismo e di quant'altro renderebbe meno disgustoso vivere sotto questa repubblica.

Okay... domanda a cui i cretini possono rispondere!! Il federalismo aumenta o diminuisce le possibilità di clientelismo?

Conterio
23-03-05, 21:35
In Origine postato da Adriano1897
Okay... domanda a cui i cretini possono rispondere!! Il federalismo aumenta o diminuisce le possibilità di clientelismo?

Le aumenta, almeno con il federalismo repubblicano, senza controlli, dove ognuno fa il cavolo che vuole, secondo il motto "padroni a casa propria"
Vedasi infatti, le regioni più clientelari.... sicilia, trentino, valle d'aosta e friuli...

poco meno la sardegna !!

saluti

Spirit
24-03-05, 11:18
In Origine postato da Adriano1897
Okay... domanda a cui i cretini possono rispondere!! Il federalismo aumenta o diminuisce le possibilità di clientelismo?

Tu hai un'idea distorta di federalismo. E sai perchè? Perchè sei italiano in mente e spirito. Per te la libertà è occasione di clientelismo, malcostume, speculazione, non di crescita e progresso. Un vero federalismo, costruito sul concetto di responsabilità, riduce i lati oscuri della democrazia, ben individuati, ad esempio, da un autore come Tocqueville. Non li elimina, è chiaro, perchè è sempre fatto da uomini in vista di uomini, ma che ora si voglia spacciare lo Stato centrale come foriero di moralità pubblica è un'aberrazione storica. Poi si sa, siamo in Italia e se non si usa con forza la "frusta" dell'autonomia fiscale e della meritocrazia i furbi avranno sempre la meglio sugli onesti. E sicuramente non si farà così: i cittadini padani non avranno mai voce e soprattutto potere sui trasferimenti alla classe politica meridionale o sulla spesa per il personale pubblico del Lazio. Le regioni continueranno ad essere propaggini di Roma e quindi delle segreterie, di Confindustria, della triplice, e non godranno mai una vera autonomia decisionale in grado di porle come attrici competitive in Europa e nel mondo. La repubblica, in breve, continuerà ad essere "cosa" di proprietà di un governo legittimato da una maggioranza, a loro volta manipolati da poteri forti, e non una concertazione fra territori dove i poteri si diffondono, si articolano e riconoscono l'esistenza dell'altro. I partiti, artifici ideologici e quindi "false coscienze", continueranno a spadroneggiare sulla realtà, ovvero su quei bisogni e quei valori che hanno la forma ben più concreta e tangibile di un'area metropolitana, una valle, una piana, una riviera, un litorale, un distretto industriale, una qualsivoglia declinazione unica e irripetibile di civiltà.

Comunque, per tornare alla tua domanda iniziale e rispondervi in concreto, ti invito a riflettere sulla verità del federalismo: a ogni regione viene concesso il "minimum", e non una lira di più, per garantire i servizi sociali essenziali individuando il tasso di autonomia fiscale sostenibile e costituendo un fondo perequativo sulla base delle prestazioni locali migliori. Cosa vuol dire? Vuol dire che, poste determinate variabili, se la regione A spende alla voce X 5 e la regione B 7, si garantisce 5 e si calcola 2 come "surplus". Ergo, ogni "surplus" si paga ricorrendo alle tasche dei propri cittadini, quindi assumendosene la piena responsabilità politica e non chiedendo a Roma la "nazionalizzazione" delle perdite. Questo è federalismo. Il resto...Italia.

rexit
24-03-05, 12:41
caro ZENA,

guarda che i monarchici non sono contro il federalismo,
il federalimso è un discorso serio ed importante. ;)

Il federalismo se è realizzato e sviluppato bene, può in effetti portare anche dei vantaggi e migliorare il funzionamento dell'italia.

Purtroppo però temiano che il "virus della repubblica", quasi sicuramente farà fallire anche il federalismo, cioè esso sarà utilizzato dal regime repubblicano per aumentare le poltrone ed il denaro per i politici di mestiere.

Il grande rischio è che presto, invece di urlare "roma padrona", si dirà "milano padrona" o "napoli padrona"

Insomma il federalismo se si sviluppa in un sistema repubblicano corrotto inevitabilmente aumenta il cosiddetto "magnamagna"
:rolleyes:

saluti
rexit

Conterio
24-03-05, 12:41
In Origine postato da ZENA
Tu hai un'idea distorta di federalismo. ...

Comunque, per tornare alla tua domanda iniziale e rispondervi in concreto, ti invito a riflettere sulla verità del federalismo: a ogni regione viene concesso il "minimum", e non una lira di più, per garantire i servizi sociali essenziali individuando il tasso di autonomia fiscale sostenibile e costituendo un fondo perequativo sulla base delle prestazioni locali migliori. Cosa vuol dire? Vuol dire che, poste determinate variabili, se la regione A spende alla voce X 5 e la regione B 7, si garantisce 5 e si calcola 2 come "surplus". Ergo, ogni "surplus" si paga ricorrendo alle tasche dei propri cittadini, quindi assumendosene la piena responsabilità politica e non chiedendo a Roma la "nazionalizzazione" delle perdite. Questo è federalismo. Il resto...Italia.

Ti dico io come andrà a finire.... nel giro di 10 - 15 anni, ci ritroveremo come la Jugoslavia, a far cazzotti...

Ma siccome sono ottimista....

e credo nel buon popolo Italiano (non padagno o altro... ma Italiano), spero che tu abbia ragione, per avere una conferma alla mia (ma non solo mia) teoria secondo cui, al nord perfettamente integrato nel sistema repubblica-resistenza-arrivismo-socialismo, continueremo a rubare e a far clientelismo, mentre al sud, finalmente liberato, da quest'orgia post repubblicana d'assalto, potrà finalmente riprendere il suo ritmo di sviluppo compatibile, in onestà, dove era stato interrotto prima della guerra....

Saluti

Spirit
24-03-05, 13:04
In Origine postato da rexit

caro ZENA,

guarda che i monarchici non sono contro il federalismo,
il federalimso è un discorso serio ed importante. ;)

Il federalismo se è realizzato e sviluppato bene, può in effetti portare anche dei vantaggi e migliorare il funzionamento dell'italia.

Purtroppo però temiano che il "virus della repubblica", quasi sicuramente farà fallire anche il federalismo, cioè esso sarà utilizzato dal regime repubblicano per aumentare le poltrone ed il denaro per i politici di mestiere.

Il grande rischio è che presto, invece di urlare "roma padrona", si dirà "milano padrona" o "napoli padrona"

Insomma il federalismo se si sviluppa in un sistema repubblicano corrotto inevitabilmente aumenta il cosiddetto "magnamagna"
:rolleyes:

saluti
rexit


E' chiaro che il rischio c'è. Forse anche qualcosa di più. Ma è una sfida che bisogna giocare, perchè sinceramente sono stanco di un parlamento composto da mille persone nominate da cricche partitiche che legifera su tutto ciò che concerne la mia vita. Chi dice che il federalismo spacca l'Italia sa di gettare fumo negli occhi alla gente. Basta leggere il testo della riforma per capire che, PURTROPPO, nulla di tutto ciò avverrà. Questa riforma fa schifo, siamo d'accordo. Ma è un primo passo verso la naturale evoluzione della politica in cui sempre più centrale sarà il rapporto fra locale e globale. L'epoca degli Stati nazionali è in dirittura d'arrivo. La cosa a voi dispiacerà, a me no, ma lo Stato così come lo conosciamo è un prodotto storico e non un dogma che può anteporsi alla storia. Il mercato, che predetermina in buona parte le istituzioni, prevederà due binari paralleli: uno globale e uno locale, laddove il "locale" risponderà alle fisiologiche esigenze di differenziazione del sistema produttivo. Oltretutto è ormai chiaro anche che è a questo livello che si metabolizzerà, attraverso la razionalizzazione conseguente alla riduzione di scala, il progressivo superamento della social-democrazia (perfino Rutelli lo sa), fondata su parti sociali omogenee e su un sistema industriale "classico".
Lo stesso concetto di nazione che legittimava lo Stato, costituendone l'ossatura, si sta modificando e con esso le risorse simboliche che agiscono alle spalle della convivenza sociale. Ritornerà una sorta di epoca delle polis (oggi nascoste dietro la definizione generica di "territorio") sulla scia di una ritrovata corporalità, fisicità della propria identità che generi un contrappeso alla virtualizzazione dei rapporti economici e sociali. Ritornerà l'esigenza di un controllo partecipativo della propria esistenza che lenisca le ferite di un'umanità sempre meno padrona della scienza e della tecnica e sempre più in balia delle loro evoluzioni.
Ritornerà, e sta già ritornando, l'esigenza di appartenere a qualcosa di riconoscibile, definito, unico, autentico, a qualcosa che interrompa la percezione di grigia uniformità che avvampa la Terra.
Tutto ciò è, volenti o nolenti, patrimonio comune. E' alta politica, anzi: metapolitica che non viene ancora riconosciuta come tale, forse per responsabilità dell'attuale strategia della Lega che trasporta bisogni effettivi dell'uomo e della società contemporanee e future nel canile politico italiano.
Tuttavia il leghismo, in quelle che sono le sue radici profonde, ha già vinto: ha intuito la strada che la storia imboccherà, ovviamente nei tempi che saranno necessari. E quando la Lega sarà finita, i nostri figli o i nostri nipoti, studieranno che qualcuno, fra mille errori, aveva saputo intuire qualcosa dietro la cortina fumogena dei compassati poteri odierni.

Saluti

rexit
24-03-05, 13:29
caro ZENA,

certo, la fine del novento, ed in particolare il fallimento delle ideologie nazi-comu (molto simili tra loro), ha chiuso un periodo storico, ed adesso viviamo in un periodo di profonda transizione socio-politico.
Il futuro è incerto e chissà come sarà. :confused:

I due binari paralleli, quello globale e locale, non sono una novità, c'è sempre stato, e basta ricordare la storia europea del Sacro Romano Impero nel quale l'impero, non solo permise, ma favorì il federalismo :)

Il problema è come definire i concetti di "locale" e "globale", dove finisce e comincia l'altro? :(

Il punto che non condivido assolutamente, è che non può essere solo il parametro economico a definire il territorio locale.
Questo è il grave errore del comunismo.

In una comunità umana ci sono altri importanti parametri, quello linguistico, sociale, culturale, religioso, storico ........

Per me l'Italia, intesa come patria, definisce il nostro territorio locale, suddividerla in altre zone non fa che indebolire la forza di noi italiani in confronti di altri stati ed enti sovrannazionali.


saluti
rexit

Tango do Hermano
24-03-05, 14:52
In Origine postato da ZENA
Tu hai un'idea distorta di federalismo. E sai perchè? Perchè sei italiano in mente e spirito. Per te la libertà è occasione di clientelismo, malcostume, speculazione, non di crescita e progresso. Un vero federalismo, costruito sul concetto di responsabilità, riduce i lati oscuri della democrazia, ben individuati, ad esempio, da un autore come Tocqueville. Non li elimina, è chiaro, perchè è sempre fatto da uomini in vista di uomini, ma che ora si voglia spacciare lo Stato centrale come foriero di moralità pubblica è un'aberrazione storica. Poi si sa, siamo in Italia e se non si usa con forza la "frusta" dell'autonomia fiscale e della meritocrazia i furbi avranno sempre la meglio sugli onesti. E sicuramente non si farà così: i cittadini padani non avranno mai voce e soprattutto potere sui trasferimenti alla classe politica meridionale o sulla spesa per il personale pubblico del Lazio. Le regioni continueranno ad essere propaggini di Roma e quindi delle segreterie, di Confindustria, della triplice, e non godranno mai una vera autonomia decisionale in grado di porle come attrici competitive in Europa e nel mondo. La repubblica, in breve, continuerà ad essere "cosa" di proprietà di un governo legittimato da una maggioranza, a loro volta manipolati da poteri forti, e non una concertazione fra territori dove i poteri si diffondono, si articolano e riconoscono l'esistenza dell'altro. I partiti, artifici ideologici e quindi "false coscienze", continueranno a spadroneggiare sulla realtà, ovvero su quei bisogni e quei valori che hanno la forma ben più concreta e tangibile di un'area metropolitana, una valle, una piana, una riviera, un litorale, un distretto industriale, una qualsivoglia declinazione unica e irripetibile di civiltà.

Comunque, per tornare alla tua domanda iniziale e rispondervi in concreto, ti invito a riflettere sulla verità del federalismo: a ogni regione viene concesso il "minimum", e non una lira di più, per garantire i servizi sociali essenziali individuando il tasso di autonomia fiscale sostenibile e costituendo un fondo perequativo sulla base delle prestazioni locali migliori. Cosa vuol dire? Vuol dire che, poste determinate variabili, se la regione A spende alla voce X 5 e la regione B 7, si garantisce 5 e si calcola 2 come "surplus". Ergo, ogni "surplus" si paga ricorrendo alle tasche dei propri cittadini, quindi assumendosene la piena responsabilità politica e non chiedendo a Roma la "nazionalizzazione" delle perdite. Questo è federalismo. Il resto...Italia.

No tu hai troppa fiducia supportata da praticamente niente.
Tu parli di classe politica meridionale... ma quando mai. Ma dove la vedi. Io la vedo solamente nei tuoi discorsi demagogici bla bla bla pro-federalismo Padania Grande Svizzera. Perchè se esistesse una classe politica meridoinale la politica italiana sarebbe certamente pro-meridione ed antifederalismo fiscale. Cosa che evidentemente NON è. Perchè pure il più deficiente del mondo sa che "vantaggi" fiscali da voi pompati in maniera esorbitante non sono un gran metodo per migliorare l'industria di una determinata zona. Chi non si sa gestire finisce veramente nella cacca. Dopo non ti lamentare se vedrai ottocentomila emigrati l'anno o se vedrai tanta gente che VERRA' nella tua regione a curarsi (pagando e la sua Regione e la TUA). Questo prevedo io. Che se passa sta cosa dovrò farmi la residenza a Zena pure io.

Tango do Hermano
24-03-05, 14:58
In Origine postato da ZENA
Tu hai un'idea distorta di federalismo. E sai perchè? Perchè sei italiano in mente e spirito. Per te la libertà è occasione di clientelismo, malcostume, speculazione, non di crescita e progresso. Un vero federalismo, costruito sul concetto di responsabilità, riduce i lati oscuri della democrazia, ben individuati, ad esempio, da un autore come Tocqueville. Non li elimina, è chiaro, perchè è sempre fatto da uomini in vista di uomini, ma che ora si voglia spacciare lo Stato centrale come foriero di moralità pubblica è un'aberrazione storica. Poi si sa, siamo in Italia e se non si usa con forza la "frusta" dell'autonomia fiscale e della meritocrazia i furbi avranno sempre la meglio sugli onesti. E sicuramente non si farà così: i cittadini padani non avranno mai voce e soprattutto potere sui trasferimenti alla classe politica meridionale o sulla spesa per il personale pubblico del Lazio. Le regioni continueranno ad essere propaggini di Roma e quindi delle segreterie, di Confindustria, della triplice, e non godranno mai una vera autonomia decisionale in grado di porle come attrici competitive in Europa e nel mondo. La repubblica, in breve, continuerà ad essere "cosa" di proprietà di un governo legittimato da una maggioranza, a loro volta manipolati da poteri forti, e non una concertazione fra territori dove i poteri si diffondono, si articolano e riconoscono l'esistenza dell'altro. I partiti, artifici ideologici e quindi "false coscienze", continueranno a spadroneggiare sulla realtà, ovvero su quei bisogni e quei valori che hanno la forma ben più concreta e tangibile di un'area metropolitana, una valle, una piana, una riviera, un litorale, un distretto industriale, una qualsivoglia declinazione unica e irripetibile di civiltà.

Comunque, per tornare alla tua domanda iniziale e rispondervi in concreto, ti invito a riflettere sulla verità del federalismo: a ogni regione viene concesso il "minimum", e non una lira di più, per garantire i servizi sociali essenziali individuando il tasso di autonomia fiscale sostenibile e costituendo un fondo perequativo sulla base delle prestazioni locali migliori. Cosa vuol dire? Vuol dire che, poste determinate variabili, se la regione A spende alla voce X 5 e la regione B 7, si garantisce 5 e si calcola 2 come "surplus". Ergo, ogni "surplus" si paga ricorrendo alle tasche dei propri cittadini, quindi assumendosene la piena responsabilità politica e non chiedendo a Roma la "nazionalizzazione" delle perdite. Questo è federalismo. Il resto...Italia.

Madonna l'ho riletto e mi sono accorto che credevi che stavi parlando con una padanista. Non sono i discorsi così a convincermi. Questi sono i discorsi che servono a rafforzare la TUA fiducia nelle TUE idee. Come se io affermassi che per il bene dell'Italia una figura paternalistica sarebbe l'ideale... che sia forte. Che l'Italia ritorni a essere potente come un tempo. Ti ha convinto sto discorso... mi sa proprio di no.

So solo che barriere che non esistono da centocinquanta anni non hanno minimamente senso.

Conterio
24-03-05, 15:58
In Origine postato da Adriano1897
No tu hai troppa fiducia supportata da praticamente niente.
Tu parli di classe politica meridionale... ma quando mai. Ma dove la vedi. Io la vedo solamente nei tuoi discorsi demagogici bla bla bla pro-federalismo Padania Grande Svizzera. Perchè se esistesse una classe politica meridoinale la politica italiana sarebbe certamente pro-meridione ed antifederalismo fiscale. Cosa che evidentemente NON è. Perchè pure il più deficiente del mondo sa che "vantaggi" fiscali da voi pompati in maniera esorbitante non sono un gran metodo per migliorare l'industria di una determinata zona. Chi non si sa gestire finisce veramente nella cacca. Dopo non ti lamentare se vedrai ottocentomila emigrati l'anno o se vedrai tanta gente che VERRA' nella tua regione a curarsi (pagando e la sua Regione e la TUA). Questo prevedo io. Che se passa sta cosa dovrò farmi la residenza a Zena pure io.

Grande ADRIANO.... Centrato l'argomento....

Spirit
24-03-05, 19:58
In Origine postato da Adriano1897
No tu hai troppa fiducia supportata da praticamente niente.
Tu parli di classe politica meridionale... ma quando mai. Ma dove la vedi. Io la vedo solamente nei tuoi discorsi demagogici bla bla bla pro-federalismo Padania Grande Svizzera. Perchè se esistesse una classe politica meridoinale la politica italiana sarebbe certamente pro-meridione ed antifederalismo fiscale. Cosa che evidentemente NON è. Perchè pure il più deficiente del mondo sa che "vantaggi" fiscali da voi pompati in maniera esorbitante non sono un gran metodo per migliorare l'industria di una determinata zona. Chi non si sa gestire finisce veramente nella cacca. Dopo non ti lamentare se vedrai ottocentomila emigrati l'anno o se vedrai tanta gente che VERRA' nella tua regione a curarsi (pagando e la sua Regione e la TUA). Questo prevedo io. Che se passa sta cosa dovrò farmi la residenza a Zena pure io.

Scusaci se vogliamo migliorare l'industria della nostra determinata zona. Scusaci se chiediamo condizioni per migliorare la nostra qualità di vita, condizioni che se voi sapeste sfruttare intelligentemente vi porterebbero maggiore crescita. Ma invece l'intelligenza la sprecate per ingegnarvi in altro. Il fatto è che non credete in voi stessi, o forse vi fa comodo pensare che le cose andranno sempre in un dato modo. E sinceramente avete rotto con questo vittimismo.

Spirit
24-03-05, 20:48
In Origine postato da Adriano1897
Madonna l'ho riletto e mi sono accorto che credevi che stavi parlando con una padanista. Non sono i discorsi così a convincermi. Questi sono i discorsi che servono a rafforzare la TUA fiducia nelle TUE idee. Come se io affermassi che per il bene dell'Italia una figura paternalistica sarebbe l'ideale... che sia forte. Che l'Italia ritorni a essere potente come un tempo. Ti ha convinto sto discorso... mi sa proprio di no.

So solo che barriere che non esistono da centocinquanta anni non hanno minimamente senso.

Ma quali barriere? Ma vi rendete conto di quanto siete ridicoli a contestare un regionalismo che si basa sull'organizzazione sanitaria e su materie integrative a scuola? Ma vi rendete conto che non si parla nemmeno, almeno per il momento, di federalismo fiscale? Ma cercate di non essere ridicoli. Che la sinistra strumentalizzi a fini politici la riforma ci sta, ma se voi non siete di sinistra smettete di scrivere baggianate. Ma cosa ha prodotto di buono questo Stato unitario? Una scuola e una sanità all'altezza? Città sicure? Una giustizia effettiva? Alti livelli di democrazia? No, niente di tutto questo. E allora scusate se si pensa a cambiare qualche postilla, sperano che la storia faccia il suo corso e ci liberi da questa pattumiera politica e civile. Io non ti voglio convincere, Adriano. Dico la mia, e che c'è di strano? Tu ti sollazzi a pensare che lo Stato sia l'ingresso di Dio nella storia, io ho altri gusti.

Spirit
24-03-05, 21:22
In Origine postato da rexit



Per me l'Italia, intesa come patria, definisce il nostro territorio locale, suddividerla in altre zone non fa che indebolire la forza di noi italiani in confronti di altri stati ed enti sovrannazionali.


saluti
rexit



E' qui l'errore. Già è difficile tenere insieme come "territorio locale" le regioni, figurati ciò che non è territorio ma sovrapposizione di differenze radicali. Poichè parliamo di territori, è chiaro partire da differenze orografiche e quindi economiche da cui si generano distinzioni culturali su larga scala. Che sono ben lungi dal sottovalutare, ma che non sono miope dal concepire come auto-sussistenti.

Tango do Hermano
25-03-05, 00:35
In Origine postato da ZENA
Scusaci se vogliamo migliorare l'industria della nostra determinata zona. Scusaci se chiediamo condizioni per migliorare la nostra qualità di vita, condizioni che se voi sapeste sfruttare intelligentemente vi porterebbero maggiore crescita. Ma invece l'intelligenza la sprecate per ingegnarvi in altro. Il fatto è che non credete in voi stessi, o forse vi fa comodo pensare che le cose andranno sempre in un dato modo. E sinceramente avete rotto con questo vittimismo.

Si si... innanzitutto le prime due righe non hanno nulla a che fare con quello che ho detto io. Io parlavo delle mie zone. Sembri capirlo a metà del secondo rigo, ma non capisco veramente cosa c'entri col primo rigo e mezzo in cui pare che ti accusi di voler lasciare le tue zone (pardon, le NOSTRE zone) in miseria. Poi negli altri righi hai dimenticato di scrivere che ho la lupara sotto il cuscino.


In definitiva non hai risposto al mio messaggio precedente.

Tango do Hermano
25-03-05, 00:36
In Origine postato da ZENA
E' qui l'errore. Già è difficile tenere insieme come "territorio locale" le regioni, figurati ciò che non è territorio ma sovrapposizione di differenze radicali. Poichè parliamo di territori, è chiaro partire da differenze orografiche e quindi economiche da cui si generano distinzioni culturali su larga scala. Che sono ben lungi dal sottovalutare, ma che non sono miope dal concepire come auto-sussistenti.

Si si... differenze radicali. La comunicazione è difficilissima tra di noi. Voi, mi dovete credere, siete le uniche persone che confondono ideali, carattere e cultura. Siete eccezionali veramente. Anzi ecceziunali veramente.

Tango do Hermano
25-03-05, 01:04
In Origine postato da ZENA
Ma quali barriere? Ma vi rendete conto di quanto siete ridicoli a contestare un regionalismo che si basa sull'organizzazione sanitaria e su materie integrative a scuola? Ma vi rendete conto che non si parla nemmeno, almeno per il momento, di federalismo fiscale? Ma cercate di non essere ridicoli. Che la sinistra strumentalizzi a fini politici la riforma ci sta, ma se voi non siete di sinistra smettete di scrivere baggianate. Ma cosa ha prodotto di buono questo Stato unitario? Una scuola e una sanità all'altezza? Città sicure? Una giustizia effettiva? Alti livelli di democrazia? No, niente di tutto questo. E allora scusate se si pensa a cambiare qualche postilla, sperano che la storia faccia il suo corso e ci liberi da questa pattumiera politica e civile. Io non ti voglio convincere, Adriano. Dico la mia, e che c'è di strano? Tu ti sollazzi a pensare che lo Stato sia l'ingresso di Dio nella storia, io ho altri gusti.

Lo sappiamo che se ne parlerà di federalismo fiscale. INVECE. Nessuno di noi è tanto cretino. Spero solamente che il centrodestra e la Lega non salgano mai più al governo. Questo Stato Unitario è una potenza economica e mondiale.... SEI TU CHE VEDI NERO... SEI TU IL VITTIMISTA... NO IO! Sei ricco, con la fabrikètta, con la villa, col baiocco in tasca ... hai altissime probabilità di ESSERE l'uomo PIU' longevo della terra! Ma veramente stai facendo?? :D Dimmi dove sono città sicure?? Cetramente più sicure che venti o trenta anni fa. Ci sono meno probabilità di morire che allora.... solamente che tu Zena alias il luogo comune vivente non ti rendi conto che il male ovviamente risalta in un mondo più "buono" e in un mondo dove c'è la T.V. grande mamma garantista di pluralità. Siete veramente una cosa incredibile... mi sembra veramente una cosa che si spiega ai bambini. Credevo che gli adulti non credessero più a queste cose.

Spirit
25-03-05, 12:06
In Origine postato da Adriano1897
Si si... differenze radicali. La comunicazione è difficilissima tra di noi. Voi, mi dovete credere, siete le uniche persone che confondono ideali, carattere e cultura. Siete eccezionali veramente. Anzi ecceziunali veramente.

Si, a me sembra che la comunicazione fra noi due sia difficilissima. Anzi, impossibile. Un vero dialogo fra sordi.

Tango do Hermano
25-03-05, 12:36
In Origine postato da ZENA
Si, a me sembra che la comunicazione fra noi due sia difficilissima. Anzi, impossibile. Un vero dialogo fra sordi.

Certo... se parti dall'ultimo post e non dal primo.

E comunque non è vero la discussione procede... è "difficilissima" solo perchè non ti do ragione, credo! :D

Peraltro hai dimostrato anche stavolta come confondiate aspetti culturali e ideologie. Una certa ideologia è da imputare all'italiano "etnico" (ma va....)... un'altra che rispecchia SOLO voi è da imputare alla grande Cultura Settentrionale. Un IDEALE è un IDEALE... il comunismo ha avuto espressioni in paesi differenti culturalmente.

Tango do Hermano
25-03-05, 14:05
In Origine postato da ZENA
I partiti, artifici ideologici e quindi "false coscienze", continueranno a spadroneggiare sulla realtà, ovvero su quei bisogni e quei valori che hanno la forma ben più concreta e tangibile di un'area metropolitana, una valle, una piana, una riviera, un litorale, un distretto industriale, una qualsivoglia declinazione unica e irripetibile di civiltà.


Ma soprattutto a pensarci bene in un paese federale non ci sono partiti e le loro false coscienze? E poi che ne sai tu di falsità o verità delle coscienze. Bah, mamma mia. Dialetticamente tu meno di una busta vuota. Senza offesa.

Spirit
25-03-05, 14:57
In Origine postato da Adriano1897
Ma soprattutto a pensarci bene in un paese federale non ci sono partiti e le loro false coscienze? E poi che ne sai tu di falsità o verità delle coscienze. Bah, mamma mia. Dialetticamente tu meno di una busta vuota. Senza offesa.

Beh, detto da uno che sbandiera che "Lo Stato è l'ingresso di Dio nella storia" è un complimento. Oltretutto non comprendi mai in profondità ciò che viene scritto. Mi sembri autistico.
Ti devo spiegare che in una repubblica federale le segreterie dei partiti, potenzialmente, tendono a de-feudalizzarsi? Ti devo far notare come, a livello regionale, sia possibile un'alternativa allo status quo partitico? Guarda la Liguria, dove i movimenti di centro-destra devono fare i conti con un uomo piuttosto scaltro e indipenente come Biasotti, che non ha remore a picchiare i pugni sui tavoli di concertazione. Falsa coscienza non è un mio conio. Tu che sei così intelligente ed erudito dovresti saperlo. O no?

Conterio
25-03-05, 17:51
In Origine postato da ZENA
Si, a me sembra che la comunicazione fra noi due sia difficilissima. Anzi, impossibile. Un vero dialogo fra sordi.

Si, è un dialogo tra sordi, perchè alle persone come te, non basta abitare nelle zone più progredite del territorio nazionale, non bastato i progetti di sviluppo complessivo, o i progetti "regionali", a voi serve "l'Indipendenza", ...ma non perchè necessaria (potrei ancora capire un Sardo) ma per "principio" perchè ritenete di essere "superiori", ed è solo grazie alla Vostra presunta superiorità, che pensate di aver raggiunto il livello attuale...

Siete così orgogliosi del Vostro "nulla", che arrivate a dimenticare o a nascondere l'aiuto ricevuto dal resto del paese !!

ciò è davvero penoso .....

Ciao

Tango do Hermano
25-03-05, 18:49
In Origine postato da ZENA
Mi sembri autistico.


Lo prendo come un segno di stanchezza mentale da parte tua... e ti assicuro che dovresti prenderlo come un complimento perchè significa che suppongo che tu abbia una mente.

"Lo Stato è l'ingresso di Dio nella Storia".

Il pensiero di Hegel ma ogni pensiero in generale tranne quello che non può aiutare la tua fabrikètta non è preso in considerazione da te? Poco m'importa. Non hai risposto a un singolo mio post.

E' interessante invece notare come viene usato il termine "de-feudalizzare". Questo perchè deve essere un miglioramento... per quale ragione è un miglioramento? Boh... mistero. A parte che non è detto che si "de-feudalizzino" (termine bruttissimo peraltro) ma in secondo luogo NON vedo perchè a livello locale i partiti debbano "rubare" di meno che a livello centrale. Anzi... è vero il contrario. Che io sappia i meglio imbrogli hanno più faiclità ad avvenire a livello locale... perchè a livello centrale... prima o poi se ne accorgono tutti. E lo ripeto (e stranamente solo a me hai dato dell' "italiano" non al piemontese che ha risposto) il clientelismo ha maggiori facilità di esistere in un paese DOVE il potere è al livello locale... elementare proprio come la prima (elementare). Più facile di così'... ora ci vuole solo il cucchiaoi. Tu invece? Che è....? mi hai chiesto di farmi notare l'alternativa allo "status quo" partitico o volevi solamente dimostrare di conoscere la frase status quo?

Spirit
25-03-05, 18:50
In Origine postato da Conterio
Si, è un dialogo tra sordi, perchè alle persone come te, non basta abitare nelle zone più progredite del territorio nazionale, non bastato i progetti di sviluppo complessivo, o i progetti "regionali", a voi serve "l'Indipendenza", ...ma non perchè necessaria (potrei ancora capire un Sardo) ma per "principio" perchè ritenete di essere "superiori", ed è solo grazie alla Vostra presunta superiorità, che pensate di aver raggiunto il livello attuale...

Siete così orgogliosi del Vostro "nulla", che arrivate a dimenticare o a nascondere l'aiuto ricevuto dal resto del paese !!

ciò è davvero penoso .....

Ciao

Ma tu chi sei per giudicare? Chi sei per dire che ci riteniamo SUPERIORI? Stai solo blaterando: le persone come me sono stanche di questa politica, di questo Stato, di questo capitalismo all'italiana. Disturba la cosa vossignori a cui serve Sua maestà l'oliva sottolio? Cosa dovrei dire infatti di voi che siete così orgogliosi della dinastia più scassata d'Europa da dimenticare tutti gli errori e gli ORRORI che vi hanno relegato nel ghetto più insignificante del dibattito politico? Ma su, fatemi il piacere...

Tango do Hermano
25-03-05, 18:59
In Origine postato da ZENA
Ma tu chi sei per giudicare?

Personalmente reputo Conterio un vero signore e un discreto moderatore... difatti ha l'onestà di lasciare i tuoi irrispettosissimi post nei suoi confronti. Una qualità abbastanza comune vero? La risposta alla domanda è NO. In particolare non è la vostra.


Non mi potrò mai scordare quando mi censurarono la frase "Non sono d'accordo."Ma mi devi credere mai.

Runes
25-03-05, 19:01
Ma cosa volete difendere?

quale unita' quella fatta a tavolino, per perpetrare i miseri interessi piemontesi e saboiardi???? ma per favore...

Un paese costruito da idee massoniche, questa è l'unita' che vorreste difendere?

Ringraziate che al Sud non sia ancora presente una coscienza realmente indipendentista, altrimenti non avreste assolutamente nulla da dire. I meridionali purtroppo hanno la memoria corta, e la colpa è dell'invasore italiano che tramite lo strumento della cultura, ha fatto credere ai duosiciliani che voi monarchici avete salvato la nostra terra!!!!!! un'invasione diventa atto eroico...complimenti a chi ha riscritto la storia.:fru

Tango do Hermano
25-03-05, 19:03
In Origine postato da ZENA
Stai solo blaterando: le persone come me sono stanche di questa politica, di questo Stato, di questo capitalismo all'italiana.

Buffone manicheista... questo ti avrebbe detto qualcun'altro al mio posto. :D Sai benissimo che noi non critichiamo il tuo desiderio di voler migliorare la società... critichiamo il TUO modo per migliorarla. E poi tu ovviamente ci accusi di non voler migliorare la società. Ovviamente la tua religione necessita di un DIAVOLO.

Conterio
25-03-05, 22:05
In Origine postato da Runes
Ma cosa volete difendere?

quale unita' quella fatta a tavolino, per perpetrare i miseri interessi piemontesi e saboiardi???? ma per favore...

Un paese costruito da idee massoniche, questa è l'unita' che vorreste difendere?

Ringraziate che al Sud non sia ancora presente una coscienza realmente indipendentista, altrimenti non avreste assolutamente nulla da dire. I meridionali purtroppo hanno la memoria corta, e la colpa è dell'invasore italiano che tramite lo strumento della cultura, ha fatto credere ai duosiciliani che voi monarchici avete salvato la nostra terra!!!!!! un'invasione diventa atto eroico...complimenti a chi ha riscritto la storia.:fru

Caro Runes, il tuo odio nei confronti di noi Piemontesi mi pare davvero ingiustificato, e te lo dico, perchè ho la fortuna di avere molti amici siciliani ! Non sono siciliani trasferiti a Torino, ma SICILIANI di Palermo, Partanna, Catania , ed anche di Termini.
Mai in loro, ho avuto anche solo la sensazione della presenza dell'odio che sento in te !!

Tu evidentemente devi aver avuto un'esperienza sfortunata, e mi dispioaccio per te !

Hai già letto il libro "Da Quarto al Volturno" di Giuseppe Cesare Abba ? Egli era un ligure al seguito di Garibaldi e della spedizione dei mille... Il racconto è significativo !

Ciao e Auguri di Buona Pasqua

Conterio
25-03-05, 22:18
In Origine postato da ZENA
Ma tu chi sei per giudicare? Chi sei per dire che ci riteniamo SUPERIORI? Stai solo blaterando: le persone come me sono stanche di questa politica, di questo Stato, di questo capitalismo all'italiana. Disturba la cosa vossignori a cui serve Sua maestà l'oliva sottolio? Cosa dovrei dire infatti di voi che siete così orgogliosi della dinastia più scassata d'Europa da dimenticare tutti gli errori e gli ORRORI che vi hanno relegato nel ghetto più insignificante del dibattito politico? Ma su, fatemi il piacere...

Caro ZENA, a me disturbano davvero poche cose di questo mondo....
Una e la repubblica, perchè invece di premiare di ha voglia di essere onesto, premia chi urla più forte, la seconda, sono le falsità, per il solo gusto di proferire idiozie....

Quella che tu definisci la dinastia più scassata d'Europa, in realtà è la dinastia più antica e gloriosa d'Europa, e forse del mondo intero (ma non ho dati significativi).
Per quanto riguarda la pubblicità, non sapevo che fosse vietata, ma se lo fosse, tutti i politici repubblicani, dovrebbero passare il resto della loro vita in carcere, infatti, dal momento che ciò che fanno, non può chiamarsi "LAVORO" desumo che stiano a montecitorio, per farsi "pubblicità ...occulta" !!
Per quanto riguarda il "ghetto" più insignificante del dibattito politico, questo Forum è agli inizi, ma vedrai che crescerà (anche grazie a te), e se ritieni di sentirti sciupato a dialogare in questo "angolino" nessuno ti trattiene !

Prova a leggere anche tu il libro che ho indicato a "Runes", "da Quarto al Volturno", tu sai dov'è Quarto nevvero ?
Il libro, è stato scritto da Giuseppe Cesare Abba, un ligure come te, al seguito dei "mille" e di Garibaldi, ...forse ti aiuterà a capire qual'è il nostro ruolo nella società ITALIANA !

Ora ti saluto, e ti Auguro Buona Pasqua ... Ciao

Runes
26-03-05, 00:28
caro Conterio, a parte che ho ben due amici piemontesi e quindi motivo di odiarvi proprio non ne ho. Secondo, anche se purtroppo per costrizione, vivo effettivamente in Piemonte. Ripeto, oggi i meridionali pagano gli errori dell'unita', fatta in nome degli interessi del Piemonte e dei saboia....non penso ci sia altro da aggiungere.

Spirit
26-03-05, 02:49
In Origine postato da Conterio
Quella che tu definisci la dinastia più scassata d'Europa, in realtà è la dinastia più antica e gloriosa d'Europa, e forse del mondo intero (ma non ho dati significativi).



Vedi, io son genoano, e dico che il Genoa, da due lustri in serie B, è la squadra più antica e più gloriosa d'Italia. Forse del mondo intero. Ma non ho dati significativi.

Spirit
26-03-05, 02:51
In Origine postato da Adriano1897
Buffone manicheista... questo ti avrebbe detto qualcun'altro al mio posto. :D Sai benissimo che noi non critichiamo il tuo desiderio di voler migliorare la società... critichiamo il TUO modo per migliorarla. E poi tu ovviamente ci accusi di non voler migliorare la società. Ovviamente la tua religione necessita di un DIAVOLO.

Sei solo un sofista di serie C: in politica vi sono sempre avversari. Per il proletario il borghese, per il conservatore per il progressista, per il monarchico la repubblica, per i radicali i clericali e via dicendo. Una scelta ne esclude un'altra, mi sembra ovvio. E allora dove vuoi arrivare?

Fante d'Italia
26-03-05, 03:13
In Origine postato da Runes
caro Conterio, a parte che ho ben due amici piemontesi e quindi motivo di odiarvi proprio non ne ho. Secondo, anche se purtroppo per costrizione, vivo effettivamente in Piemonte. Ripeto, oggi i meridionali pagano gli errori dell'unita', fatta in nome degli interessi del Piemonte e dei saboia....non penso ci sia altro da aggiungere.
Ah, ecco! Sei solo un pochino frustrato allora:D

Tango do Hermano
26-03-05, 19:53
In Origine postato da ZENA
Sei solo un sofista di serie C: in politica vi sono sempre avversari. Per il proletario il borghese, per il conservatore per il progressista, per il monarchico la repubblica, per i radicali i clericali e via dicendo. Una scelta ne esclude un'altra, mi sembra ovvio. E allora dove vuoi arrivare?

Questo per esempoi c'entra l'emerito cazzo... perchè tu ora HAI fatto rpesente di nua scelta ma prima tu HAI fatto presente che TU sei il solo a volere progresso e noi non lo vogliamo. Questo è il discorso che intendono le tue parole e che sotto sotto pensi anche.

Zarskoeselo
26-03-05, 20:16
E chi ha detto che il proletario sia nemico del borghese? Io sono proletario e non ho nulla contro i borghesi e quando tengo conferenze anche di carattere storico, non nascondo alla platea che lavoro in fabbrica. Cosa che non li scandalizza affatto. L'inimicizia tra proletari e borghesi è un regalo natalizio di certi personaggi dell'est.

Conterio
26-03-05, 20:59
In Origine postato da ZENA
Sei solo un sofista di serie C: in politica vi sono sempre avversari. Per il proletario il borghese, per il conservatore per il progressista, per il monarchico la repubblica, per i radicali i clericali e via dicendo. Una scelta ne esclude un'altra, mi sembra ovvio. E allora dove vuoi arrivare?

Gli avversari... già !

Bene ha detto Zarskoeselo...

Quindi per far politica occorre avere un avversario ?

Strano, io penvavo che per far politica servisse un'idea, con la quale raccogliere consensi, per realizzarla.
Gli avversari ci sono comunque, ma sono sicuramente secondari.

Forse è questo che differenzia tu da me, o io da Runes...

Voi dovete abbattere un avversario per realizzarvi, mentre io desidererei realizzare un'idea, non contro qualcuno, ma per tutti !

Buona Pasqua ancora !!

Spirit
26-03-05, 21:06
In Origine postato da Conterio
Gli avversari... già !

Bene ha detto Zarskoeselo...

Quindi per far politica occorre avere un avversario ?

Strano, io penvavo che per far politica servisse un'idea, con la quale raccogliere consensi, per realizzarla.
Gli avversari ci sono comunque, ma sono sicuramente secondari.

Forse è questo che differenzia tu da me, o io da Runes...

Voi dovete abbattere un avversario per realizzarvi, mentre io desidererei realizzare un'idea, non contro qualcuno, ma per tutti !

Buona Pasqua ancora !!

Ma mi prendi in giro? E' un mese e mezzo che sputi fango sulla Repubblica adducendola a sorgente prima dei mali della democrazia italiana, e mi vieni a dire che in politica non servono avversari? Se non ci fossero avversari non ci sarebbe nemmeno democrazia, dialettica, pluralismo. E come si fa a proporre un'idea senza escluderne altre diverse che, presumibilmente, avranno i loro estimatori?

Rispondendo ad Adriano io credo semplicemente che con questo Stato non vi potrà essere autentico progresso. Cosa che vogliono tutti, è chiaro: ma dal volerlo all'ottenerlo non vi deve esser di mezzo un mare d'errori. E, opinione personale, così come è pensato lo Stato italiano è un grande errore. Mi è riconosciuto il diritto ad avere opinioni e ad esporle?

Ichthys
26-03-05, 21:54
In Origine postato da Zarskoeselo
L'Italia è una e indivisibile. Guai a chi la tocca.

Perfettamente d'accordo.
Segnalo che stasera in occasione di Italia - Scozia, che si gioca a Milano,gaglioffi leghisti che si camuffano da tifosi scozzesi ma che con i quali non hanno nulla a che vedere, hanno fischiato l'inno di Mameli. Vergogna!
Saluti

rexit
26-03-05, 23:03
In Origine postato da Ichthys
Perfettamente d'accordo.
Segnalo che stasera in occasione di Italia - Scozia, che si gioca a Milano,gaglioffi leghisti che si camuffano da tifosi scozzesi ma che con i quali non hanno nulla a che vedere, hanno fischiato l'inno di Mameli. Vergogna!
Saluti

ecco un altro insegnamento della repubblica.... :mad:

Tango do Hermano
27-03-05, 11:55
In Origine postato da ZENA
Ma mi prendi in giro? E' un mese e mezzo che sputi fango sulla Repubblica adducendola a sorgente prima dei mali della democrazia italiana, e mi vieni a dire che in politica non servono avversari? Se non ci fossero avversari non ci sarebbe nemmeno democrazia, dialettica, pluralismo. E come si fa a proporre un'idea senza escluderne altre diverse che, presumibilmente, avranno i loro estimatori?

Rispondendo ad Adriano io credo semplicemente che con questo Stato non vi potrà essere autentico progresso. Cosa che vogliono tutti, è chiaro: ma dal volerlo all'ottenerlo non vi deve esser di mezzo un mare d'errori. E, opinione personale, così come è pensato lo Stato italiano è un grande errore. Mi è riconosciuto il diritto ad avere opinioni e ad esporle?

Certo che puoi esporle ... essere irragionevoli è un diritto umano.

Fante d'Italia
27-03-05, 15:14
In Origine postato da ZENA rivolto ad Adriano1897
Ma mi prendi in giro? E' un mese e mezzo che sputi fango sulla Repubblica adducendola a sorgente prima dei mali della democrazia italiana.......................................... .....

Tutti abbiamo sentite e lette le ammissioni concordi, anche di alti esponenti e magnaccia dello Stato Italiano, che riconoscevano "la repubblica annegata nella me....a ad opera dalla partitocrazia". Leggessi io ad alta voce i versi, per esempio, del defunto Senatore Luzi non mi pare che mi si potrebbe accusare, come Tu fai, di "sputare fango".
Si tratta piuttosto di espressione di consapevolezze.

Fante d'Italia
27-03-05, 15:20
In Origine postato da ZENA
......... e mi vieni a dire che in politica non servono avversari? Se non ci fossero avversari non ci sarebbe nemmeno democrazia, dialettica, pluralismo. E come si fa a proporre un'idea senza escluderne altre diverse che, presumibilmente, avranno i loro estimatori?....................................... ...
A me sembra di aver capito che negando la necessità di avversari nella vita politica, si intenda contestare l assunzione da parte dei partiti di un ruolo che loro non compete, quello di Patria, di Bandiera. Ruolo che se riconosciuto loro, come avviene nelle repubbliche tutte, trasforma due cittadini che la pensano diversamente, da concittadini discutenti e proponenti in avversari da annichilire. Insomma il partito da strumento di democrazia diviene fine, scopo finale.

Come monarchico io non ho avversari politici, di partito. Sono aperto a qualunque buona e costruttiva idea. Ciò secondo la miglior concezione della democrazia che, così, garantisce alternanza e civiltà di vita politica.
Nelle repubbliche il partito è il fine, nelle monarchie i partiti sono il veicolo, il mezzo da usarsi per "il bene inseparabile del Re e della Patria".
E non sono frasi fatte, ma realtà che ci circondano e ben, soprattutto nel nostro caso, tristemente visibili.

Spirit
27-03-05, 17:51
Continuano ad essere sofismi, perchè in questo paese non c'è la monarchia e quindi anche voi avete avversari , molto più potenti di voi, che evidentemente dovete riconoscere poco propensi ad assicurare "il bene della Patria", poichè negano quello inseparabile del Re, per usare, ovviamente, parole tue.

Guai se in politica, in un parlamento, in una qualsiasi assemblea, non si avessero avversari, anche perchè vi è un solo modo per evitare tutto ciò: eliminarli.

Certo gli avversari (che tu chiami interlocutori pescando probabilmente nel tuo immaginario di salottieri altolocati, dove l'ardire perverso del pensiero si guarda bene dal tramutarsi in coraggiosa parola) possono, a certe condizioni, non essere nemici, ovvero in un contesto di piena ed effettiva democrazia.
Ma siamo lontani da quel giorno.

Ichthys
27-03-05, 18:54
In Origine postato da Zarskoeselo
L'Italia è una e indivisibile. Guai a chi la tocca.

Quoto, e con rispetto parlando, vorrei far notate che avevo postato un precedente messaggio in cui, ironicamente, evidenziavo come, in occasione della partita Italia-Scozia
2-0, giocatasi ieri sera a Milano, alcuni gaglioffi leghisti, camuffati da tifosi scozzesi, avevano avuto il coraggio di fischiare il tricolore e l'inno di Mameli. Adesso quel post è sparito :confused:.
Non mi sembra di aver detto un qualcosa di particolarmente grave, ma ho soltanto riportato un reale fatto di cronaca sportiva.
Salutamu:K

Tango do Hermano
27-03-05, 20:42
In Origine postato da Ichthys
Quoto, e con rispetto parlando, vorrei far notate che avevo postato un precedente messaggio in cui, ironicamente, evidenziavo come, in occasione della partita Italia-Scozia
2-0, giocatasi ieri sera a Milano, alcuni gaglioffi leghisti, camuffati da tifosi scozzesi, avevano avuto il coraggio di fischiare il tricolore e l'inno di Mameli. Adesso quel post è sparito :confused:.
Non mi sembra di aver detto un qualcosa di particolarmente grave, ma ho soltanto riportato un reale fatto di cronaca sportiva.
Salutamu:K

Io riesco ancora a leggerlo! :) Non ti preoccupare... qui è come il tuo forum. Si censurano solo le bestemmie.

Zarskoeselo
27-03-05, 20:45
Io riporto invece che si continua a far riferimento ai monarchici accostandoli con sarcasmo a ricconi e salotti. Sarebbe come dire che i leghisti sono tutti contadinotti che scalano i campanoni in Piazza San Marco. E non mi sembra proprio un bel modo di dialogare. I zerbinotti sono una cosa, i monarchici sono altro. Come ho detto fino alla nausea, i monarchici sono persone normalissime che lavorano come tutti e il più delle volte non frequentano affatto i salotti. Perciò, il nostro immaginario non può essere salottiero.

Conterio
27-03-05, 21:41
In Origine postato da piopierucci

Come monarchico io non ho avversari politici, di partito. Sono aperto a qualunque buona e costruttiva idea. Ciò secondo la miglior concezione della democrazia che, così, garantisce alternanza e civiltà di vita politica.
Nelle repubbliche il partito è il fine, nelle monarchie i partiti sono il veicolo, il mezzo da usarsi per "il bene inseparabile del Re e della Patria".
E non sono frasi fatte, ma realtà che ci circondano e ben, soprattutto nel nostro caso, tristemente visibili.

esatto pio... hai trovato le giuste parole per spiegare ciò che intendevo, ma a quanto pare non serve... Zena è ormai in guerra, ...le parole più non servono !!

Ciao

Tango do Hermano
27-03-05, 23:47
In Origine postato da Zarskoeselo
Io riporto invece che si continua a far riferimento ai monarchici accostandoli con sarcasmo a ricconi e salotti. Sarebbe come dire che i leghisti sono tutti contadinotti che scalano i campanoni in Piazza San Marco. E non mi sembra proprio un bel modo di dialogare. I zerbinotti sono una cosa, i monarchici sono altro. Come ho detto fino alla nausea, i monarchici sono persone normalissime che lavorano come tutti e il più delle volte non frequentano affatto i salotti. Perciò, il nostro immaginario non può essere salottiero.

Posso assicurare che io NON ho mai pensato una cosa del genere anche perchè non mi reputo così sempliciotto.

Spirit
28-03-05, 12:06
In Origine postato da Zarskoeselo
Io riporto invece che si continua a far riferimento ai monarchici accostandoli con sarcasmo a ricconi e salotti. Sarebbe come dire che i leghisti sono tutti contadinotti che scalano i campanoni in Piazza San Marco. E non mi sembra proprio un bel modo di dialogare. I zerbinotti sono una cosa, i monarchici sono altro. Come ho detto fino alla nausea, i monarchici sono persone normalissime che lavorano come tutti e il più delle volte non frequentano affatto i salotti. Perciò, il nostro immaginario non può essere salottiero.

Probabilmente hai ragione tu, ma si tratta di una deformazione dovuta al fatto che, essendo autoctono di una realtà turistica così detta d'elitè, certi ambienti li conosco e mi fanno venire il prurito. A onor del vero, però, vi sono associazioni nobiliari di cui sopra che hanno il pallino della monarchia. Mentre il popolano monarchico, suppongo, vorrebbe il re a beneficio di un'idea, queste persone vedono nella restaurazione la possibilità di dar sfogo alla loro superbia, al loro snobismo e alla loro prepotenza.

Per Conterio: il buonismo è un lusso che un plebeo come me non può concedersi. In te, invece, consentimi di dire che continuo a vedere, a questo proposito, una sottile ipocrisia. Sei monarchico e quindi hai nei repubblicani e nei leghisti i tuoi avversari, cosa che sai benissimo. Non c'èntra nulla la guerra, ma la dialettica e il contrasto duro, auspicabilmente leale, è inevitabile come il forum stesso dimostra.

Zarskoeselo
28-03-05, 14:12
queste persone vedono nella restaurazione la possibilità di dar sfogo alla loro superbia, al loro snobismo e alla loro prepotenza.
Caro Zena, non ti sembra che queste persone, principotti (presunti)e orpelli umani vari, abbiano già trovato una bella posizione nella nostra televisione repubblicana? il problema è umano, non politico. Quanti "dottori" trovano nell'attuale regime un modo per dar sfogo alla propria superbia? Ti assicuro che conoscendo alcuni veri nobili, essi non alzano il mignolo quando bevono il caffè, né se ne vanno a scornacchiare su un'isola.

Spirit
28-03-05, 17:14
Un tempo le distinzioni di rango, come scriveva Montesquieu, potevano avere un ruolo nel contesto di difesa delle libertà dall'invadenza del potere. Oggi, allorchè il mondo si è profondamente modificato sotto il segno dell'eguaglianza di rango, la nobiltà non ha più nessun ruolo e sfoggiare titoli di conti o baroni giova solo a frapporre improbabili paletti sociali. A cui non dovrebbe esser data nessuna valenza politica o statuale.

Cipriano (POL)
28-03-05, 17:52
Dire che i monarchici=aristocratici...vuol dire non conoscere i monarchici!!!

Conterio
28-03-05, 21:22
In Origine postato da ZENA
Oggi, allorchè il mondo si è profondamente modificato sotto il segno dell'eguaglianza di rango, la nobiltà non ha più nessun ruolo e sfoggiare titoli di conti o baroni giova solo a frapporre improbabili paletti sociali. A cui non dovrebbe esser data nessuna valenza politica o statuale.

Mi spiace Zena, ma ritengo una vera castroneria di stampo Sovietico quello che hai detto...

L'egualianza dei diritti e dei doveri e doverosa, ma ... l'egualianza di rango (o di classe), non può esistere, e la prova l'abbiamo già avuta !
Le classi ed i ranghi sono necessari come il sole, l'acqua ed il pane...

Ingnorare le classi, e voler appiattite il mondo ad una società senza sale, è come dire, che non puoi migliorare la tua condizione, perchè il miglioramento non è previsto.

Allo stesso modo i titoli, come le proprietà sono come il DNA della vita sociale...
Che senso avrebbe dover rinunciare alle proprietà del padre (grandi o piccine) per dover ricominciare da capo, in nome della parità di rango o di classe...

Ritengo al contrario, che un'eridità (titolo o proprietà) sia una base di partenza per i discendenti per continuare il "miglioramento continuo" della nostra condizione. E se l'erede non è all'altezza del padre, la selezione è fatta dal tempo e dal persorso sociale di ognuno di noi !

Spirit
29-03-05, 20:13
In Origine postato da Conterio
Mi spiace Zena, ma ritengo una vera castroneria di stampo Sovietico quello che hai detto...

L'egualianza dei diritti e dei doveri e doverosa, ma ... l'egualianza di rango (o di classe), non può esistere, e la prova l'abbiamo già avuta !
Le classi ed i ranghi sono necessari come il sole, l'acqua ed il pane...

Ingnorare le classi, e voler appiattite il mondo ad una società senza sale, è come dire, che non puoi migliorare la tua condizione, perchè il miglioramento non è previsto.

Allo stesso modo i titoli, come le proprietà sono come il DNA della vita sociale...
Che senso avrebbe dover rinunciare alle proprietà del padre (grandi o piccine) per dover ricominciare da capo, in nome della parità di rango o di classe...

Ritengo al contrario, che un'eridità (titolo o proprietà) sia una base di partenza per i discendenti per continuare il "miglioramento continuo" della nostra condizione. E se l'erede non è all'altezza del padre, la selezione è fatta dal tempo e dal persorso sociale di ognuno di noi !

E magari in nome dei titoli stabiliamo privilegi, differenze cetuali etc.

L'eredità di beni o le differenze socio-economiche non c'entrano nulla, e sai che non è a questo che faccio riferimento.

Oggi, del resto, emmeno si parla più di classe borghese o di proletariato...Ma dove li collochiamo conti o baroni?

Conterio
29-03-05, 21:14
In Origine postato da ZENA
Ma dove li collochiamo conti o baroni?

Li colloco con i beni materiali, allo stesso livello. del resto titoli fanno parte del nome di una famiglia, come Buonuomo o Signore !!!

Se tu hai dei pregiudizi anche sui nomi , fatti curare....ne hai bisogno !

Ciao

Conterio
29-03-05, 21:16
In Origine postato da ZENA
E magari in nome dei titoli stabiliamo privilegi, differenze cetuali etc.



Mi sembrava di essere chiaro quando ho scritto : " l'uguaglianza dei diritti e dei doveri è doverosa ....

devo spiegartelo un'altra volta ???

Ciao

Spirit
30-03-05, 19:39
In Origine postato da Conterio
Mi sembrava di essere chiaro quando ho scritto : " l'uguaglianza dei diritti e dei doveri è doverosa ....

devo spiegartelo un'altra volta ???

Ciao

Si...

E perdonami se fra dire Sig. Rossi e Duca Conte Rossi di Montevenere noto una sottile differenza.

Conterio
30-03-05, 22:16
In Origine postato da ZENA
Si...

E perdonami se fra dire Sig. Rossi e Duca Conte Rossi di Montevenere noto una sottile differenza.

Bravo Zena, ...la differenza c'è, e deve vedersi bene !!
Altrimenti lo scopo dei titoli nobiliari sarebbe nullo, invece devono servire ad insegnare e/o educare la gente alle differenze ed al rispetto dei ruoli e della storia.

Ciao