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Visualizza Versione Completa : L'immigrazione ed i suoi paradossi



fabiosko (POL)
27-03-05, 16:13
Viviamo in un tempo ove il pensiero unico rappresentato in Italia ed in Europa dalla destra borghese e conservatrice e dalla sinistra vuole imporre ad ogni costo alle genti europee la societa' multirazziale (realta' ormai affermata e fallimentare in molti paesi quali ad es Francia ed U.K.); Non intendo soffermarmi sulla drammaticita' dell'evento, in quanto si tende ad affermare con l'avvento della societa' multirazziale (di americana memoria) un tipo umano indefferenziato senza particolarismi culturali ed etnici, senza tradizioni, soggiogato dallo strapotere del grande capitale, dei centri di potere occulto e delle multinazionali...Intendo invece parlare di qull'ipocrita ed utopico concetto di cui si pienano la bocca in molti sia a dx che a sx che si chiama integrazione.
A dx gli industriali ed il gande capitale vogliono nuovi immigrati (massa utilizzabile in molti casi per ricattare la manodopera nazionale) dietro la condizione che ci sia rispetto della legislazione nazionale e delle sue regole: questa non e' integrazione bensi' assimilazione...
a sx nel nome dell'egualitarismo piu' ipocrita ci si batte per la (cosa che in assoluto ritengo giusta e sacrosanta) salvaguardia delle tradizioni, delle peculiarita' culturali (concetto che cmq e' in contrasto col poco sopra citato egualitarismo) del migrante: risultato si creano le c.d. comunita' incapsulate (esempi le comunita' zingare, la comunita' cinese ecc.) totalmente avulse dalla vita nazionale e quindi niente INTEGRAZIONE;
Attendo i vs. commenti.
P.s.: una reale lotta alla globalizzazione non puo' prescindere da una ferma opposizione agli attuali flussi immigratori e soprattutto dal rigetto dell'abominevole societa' multiarazziale (che poi multi non e' in quanto tendente a creare abbattendo tutte le differenze un unico tipo umano)

UgoDePayens
27-03-05, 18:43
Certo, se tutte le culture multiraziali fossero come quella degli Stati Uniti... (unica superpotenza al mondo).

fabiosko (POL)
27-03-05, 19:45
In Origine postato da UgoDePayens
Certo, se tutte le culture multiraziali fossero come quella degli Stati Uniti... (unica superpotenza al mondo).
Dicendo questa ovvieta' e cioe' citando un paese ove la societa' multirazziale e' fallita miseramente non hai neppure cercato di rispondere alle tesi da me proposte...

UgoDePayens
28-03-05, 20:30
Hai ragione, non sono entrato nel merito delle tue argomentazioni, ma questo anche perché secondo me non è quello che tu hai usato il modo di parlare di un argomento delicato come l'immigrazione.

Ma ad ogni modo mi pare proprio che il tuo giudizio sulla società americana sia decisamente sbagliato. Gli Stati Uniti sono una superpotenza, e sono anche il Paese più multiraziale al mondo. Se anche non ci fosse un nesso di causalità...

orkonner
29-03-05, 00:10
Gli Stati Uniti sono una superpotenza, e sono anche il Paese più multiraziale al mondo. Se anche non ci fosse un nesso di causalità...

Non, non c'è un nesso di causalità. Proprio l'ideologia neo-liberista permette la secessione di una Nuova Classe, che mena per conto suo la politica in nome di tutta la nazione.

Questa Nuova Classe è multi-razziale, ma tenuta insieme dagli interessi - gli stessi interessi che giustificano la rovina dell'ambiente e dei popoli.

Credo Fabiosko come io ci facciamo un idea molto più alta di quel che deve essere il legame sociale fra gli uomini liberi. Non il capitale, ma il destino scelto, la cultura condivisa, e cosi via.

La superpotenza di cui parli è la prepotenza del capitalismo. E questa prepotenza è una vera maledizione per i popoli di tutto il mondo.

UgoDePayens
29-03-05, 09:16
Non so che cosa tu abbia studiato del liberismo e del neoliberismo, ma da conservatore liberale ti dico chiaro e tondo che forse sarebbe meglio se tu ti facessi un'idea un pò meno fantascientifica del mondo.
Tanto più che parli di "legame sociale tra uomini liberi", come se la libertà individuale importasse più a te che a noi... mentre sappiamo bene che se di libertà si può ancora parlare in Occidente è proprio perché esistono gli USA.

fabiosko (POL)
29-03-05, 14:12
In Origine postato da UgoDePayens
Non so che cosa tu abbia studiato del liberismo e del neoliberismo, ma da conservatore liberale ti dico chiaro e tondo che forse sarebbe meglio se tu ti facessi un'idea un pò meno fantascientifica del mondo.
Tanto più che parli di "legame sociale tra uomini liberi", come se la libertà individuale importasse più a te che a noi... mentre sappiamo bene che se di libertà si può ancora parlare in Occidente è proprio perché esistono gli USA.
Qualcuno definiva l'america 60 anni fa come un bambino ammalato di gigantismo...definizione che non e' mai stata piu' vera e profetica....Caro Ugo, Orko parla della liberta' vera e cioe'quella di realizzare il proprio essere secondo le singole specificita'e caratteristiche umane non della presunta liberta' da qualcosa, di liberal-democratica memoria....E' proprio cosi' nei sistemi americani e americanizzati ci si illude di essere liberi di fare quello che si vuole (il famoso american dream) si insegna la cultura dell'immagine la competizione l'arrivismo, ma e' solo fumo negli occhi in quanto si tratta di una societa' talmente stratificata ed impermeabile ove e' impossibile ogni scalata sociale perche'le oligarchie hanno deciso tutto.
Detto questo e' un dato di fatto che la societa' multirazziale americana (che comunque ha una formazione molto specifica rispetto a quella che si va delineando in Europa) sta fallendo su tutta la linea, l'America e' un paese sia in preda ad una crisi di nervi, causa l'assenza di veri valori di riferimento (ma hai mai parlato con un americano?) sia ove i conflitti sociali ed etnici sono molto forti...
P.s. avro' anche sbagliato a porre la questione pero' non mi hai ancora risposto potresti farlo ponendo te la tematica in modo corretto