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Mitteleuropeo
29-04-05, 15:18
Giovedì 5 maggio – ore 20.30 – Centro Civico
Tavagnacco (Udine)


Un campo di concentramento fascista.
Gonars 1942 - 1943
di Alessandra Kersevan
(Kappa Vu Edizioni)

Presenta:
Giampaolo Carbonetto
(capo-redattore delle pagine culturali del Messaggero Veneto)


Un appuntamento importante all’interno delle manifestazioni dedicate al 60° anniversario della Liberazione, in cui Alessandra Kersevan presenterà il libro “Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943”, pubblicato dalla Kappa Vu Edizioni di Udine.

Questa ricerca, partita una decina di anni fa con il rinvenimento nell’Archivio di Stato di Udine di una trentina di sconvolgenti lettere di internati del campo di concentramento di Gonars, in provincia di Udine, si propone di contribuire, attraverso l’approfondimento della storia specifica di questo campo, a diffondere la conoscenza dei crimini di guerra fascisti nella seconda guerra mondiale. E’ una vicenda tremenda quella che si è svolta a Gonars nel 1942-43, con l’internamento da parte del regime fascista e dell’esercito italiano di molte migliaia di sloveni e croati, uomini, donne, vecchi, bambini e la morte di 500 di essi fra sofferenze inenarrabili. Queste persone provenivano per il 90% dal Gorski Kotar, la regione montuosa a nord-est di Fiume, che subì un vero e proprio martirio da parte dell’esercito italiano.
La ricerca, partita dall’Archivio di Stato di Udine, è continuata poi in vari altri archivi, fra cui l’Archivio Centrale dello Stato, quello dello Stato Maggiore dell’Esercito e l’Archivio di Stato di Lubiana, nei quali si trovano i principali documenti dell’occupazione della Jugoslavia da parte dell’esercito italiano e le direttive di repressione e internamento della popolazione. Si è avvalsa inoltre di testimonianze orali e memorie scritte di ex internati, ex soldati del contingente di guardia e gente di Gonars. Da tutti questi documenti emerge il progetto di pulizia etnica dei territori annessi che le autorità italiane di occupazione avevano tentato, di cui i numerosi campi di concentramento sparsi per la penisola furono uno degli strumenti. Il campo di Gonars fu, insieme a quello di Arbe (isola di Rab, oggi in Croazia, in cui in un anno si ebbero almeno 1500 decessi), il campo fascista in cui si ebbero le peggiori condizioni di vita.

Alessandra Kersevan è stata insegnante di materie letterarie. Da parecchi anni si dedica allo studio della storia e della cultura della sua regione, collaborando anche, nel campo della didattica delle lingue minoritarie, con l’Università di Udine. Nel campo della ricerca storica nel 1992 è stata coautrice con Pierluigi Visintin di Giuseppe Nogara, luci e ombre di un arcivescovo 1928-1945. Nel 1995, sempre per le edizioni Kappa Vu, ha pubblicato Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare, un corposo studio su una delle vicende più controverse della Resistenza Italiana.