Fante d'Italia
14-05-05, 18:48
Tornano a casa i gioielli sabaudi
Maurizio Lupo
STAMPA Torino
Grazie alle fondazioni bancarie e a Torino Musei molti cimeli appartenuti al Duca Carlo Emanuele I di Savoia tornano a casa, ieri a Londra l'asta da Christie's.
Tornano a Torino alcuni intimi cimeli appartenuti al Duca Carlo Emanuele I di Savoia, il sovrano che diede alla città il decoro architettonico di capitale. Sono i ritratti dei suoi figli piccoli: Margherita, futura duchessa di Mantova, e suo fratello Tommaso Francesco, primo principe di Carignano destinato a diventare famoso condottiero, dipinti dal pittore Giovanni Carraca, quando avevano 6 e 3 anni. Ritrovano casa con un carneo in corniola che raffigura Carlo Emanuele stesso e un medaglione gioiello, con scolpita l'immagine di sua mamma: Margherita di Valois.
Il merito di averli recuperati va alla Compagnia di San Paolo, alla Fondazione Crt e alla Fondazione Torino Musei. Sotto egida della Soprintendente Carlenrica Spantigati, li hanno acquistati all'asta di Christie's che il 22 aprile scorso ha disperso la collezione di Maria Beatrice di Savoia, nota alle cronache mondane come «principessa Titti».
Insieme hanno speso oltre 220 mila euro, che hanno consentito d'acquistare altri due importanti opere. La prima è un olio su tela di Claudio Francesco Beaumont. Raffigura il «Trionfo di Venere e Amore». E' il bozzetto preparatorio del secondo riquadro della volta che sovrasta la «Galleria della Regina» di Palazzo Reale, nota come «Galleria Beaumont», dove l'Armeria Reale schiera le sue più importanti armature. Il secondo dipinto rappresenta 1'«Angelo dell'Annunciazione». E' attribuito al seguito della pittrice Elisabetta Sirani. Purtroppo le risorse piemontesi non sono state sufficienti a comperare un altro stupendo quadro di Carraca, raffigurante Vittorio Amedeo I bambino. E' finito in Spagna.
Le tre fondazioni hanno dovuto ingaggiare un serrato confronto con i più ricchi collezionisti internazionali, che hanno portato le quotazioni alle stelle. Sono stati venduti tutti i lotti, per una cifra complessiva di 2 milioni e 400 mila sterline, equivalenti a oltre 3 milioni e mezzo di euro.
La «Fondazione Torino Musei» ha acquistato il pendente con la corniola intagliata che ritrae Carlo Emanuele I nel 1621 e il medaglione in madreperla con l'effige di sua madre Margherita di Valois. Il primo, valutato da Christie's 880-1200 euro, è stato battuto a 29 mila euro.
L'altro monile, stimato 590-870 euro, ha richiesto una spesa di 15 mila euro. «Sono due pezzi rarissimi», spiega Enrica Pagella, dirigente del Museo d'Antichità di Palazzo Madama. «Facevano parte delle collezioni di Carlo Emanuele I. Verranno esposti nella "Torre dei Tesori", al primo piano di Palazzo Madama, con gli altri gioielli appartenuti al Duca».
La Compagnia di San Paolo è invece riuscita ad acquistare il ritratto della piccola Margherita di Savoia. Era valutato fra i 7300 e i 15 mila euro. E' stato battuto a 48 mila sterline, pari circa 70 mila euro. Mentre il ritratto del giovane principe Tommaso è stato acquisito dalla Fondazione Crt per 45.600 sterline. Era valutato fino a 15 mila euro. E' volato a oltre 66 mila e 500 euro. Andranno entrambi alla Galleria Sabauda, come la tela di Beaumont, valutata fino a 12 mila euro ed acquistata dalla Compagnia di San Paolo a 19.200 sterline, pari a circa 28 mila euro. Alla Sabauda andrà pure l'«Angelo dell'Annunciazione», stimato fino a 1700 euro e acquistato per 5400 sterline, pari a oltre 7800 euro, dalla Fondazione Crt, che si è aggiudicata altri due lotti. Sono un ritratto di scuola russa raffigurante la regina Elisabetta del Belgio con la principessa Maria-Josè bambina e un set da toeletta in argento. Saranno collocati al Castello di Racconigi.
Tommaso di Savoia
II principe-condottiero a 3 anni
Era il figlio più giovane di Carlo Emanuele I. Diede inizio al casato dei Savoia Carignano, che diede in seguito i natali a Carlo Alberto e quindi a Vittorio Emanuele II, il primo Re d'Italia. Il principino, qui ritratto a circa tre anni d'età, divenne il famoso condottiero che, con il fratello Maurizio, nel 1640 prese le difese del Ducato sabaudo contro le mire di annessione della Francia.
Margherita di Valois
La sposa del «Testa di ferro»
E' la figlia del Re di Francia Francesco I. La ragion di Stato la assegnò già matura in moglie al Duca Emanuele Filiberto, ma i due si amarono teneramente. E' stata la mamma di Carlo Emanuele I, che educò ad apprezzare non solo le arti militari, come voleva il padre, ma anche l'arte e la poesia.
Il bozzetto di Beaumont
L'ultimo pezzo della trilogia
E' un bozzetto ad olio su tela, molto importante per Torino. Lo dipinse il pittore Claudio Francesco Beaumont (1694-1766), che ha dato nome alla galleria di Palazzo Reale che ospita la parata di armature dell'Armeria Reale. Beaumont la affrescò con un ciclo pittorico dedicato al trionfo dell'amore. La Galleria Sabauda possiede già altri due bozzetti, con questo completa la trilogia.
Carlo Emanuele I
Il guerriero poeta
«Attivo nei maneggi e mobile nei trattati, come prode nelle armi». Così Alessandro Manzoni lo ritrae nei suoi «Promessi Sposi». E' stato il degno erede di Emanuele Filiberto, ma anche l'artefice del primo sviluppo architettonico di Torino, che trasforma da città medievale in Capitale monumentale.
Margherita di Savoia
La futura duchessa di Mantova
E' la figlia minore di Carlo Emanuele I. Nel 1608 diventa la Duchessa di Mantova, moglie di Francesco IV Gonzaga. Ma la storia dell'arte la ricorderà sempre come una dolce bambina di 6 anni, così come l'ha ritratta il pittore Jan Kraek, più noto come Giovanni Carraca, eccellente pittore dinastico, al quale la Galleria Sabauda sta per dedicare una stupenda mostra antologica.
Maurizio Lupo
STAMPA Torino
Grazie alle fondazioni bancarie e a Torino Musei molti cimeli appartenuti al Duca Carlo Emanuele I di Savoia tornano a casa, ieri a Londra l'asta da Christie's.
Tornano a Torino alcuni intimi cimeli appartenuti al Duca Carlo Emanuele I di Savoia, il sovrano che diede alla città il decoro architettonico di capitale. Sono i ritratti dei suoi figli piccoli: Margherita, futura duchessa di Mantova, e suo fratello Tommaso Francesco, primo principe di Carignano destinato a diventare famoso condottiero, dipinti dal pittore Giovanni Carraca, quando avevano 6 e 3 anni. Ritrovano casa con un carneo in corniola che raffigura Carlo Emanuele stesso e un medaglione gioiello, con scolpita l'immagine di sua mamma: Margherita di Valois.
Il merito di averli recuperati va alla Compagnia di San Paolo, alla Fondazione Crt e alla Fondazione Torino Musei. Sotto egida della Soprintendente Carlenrica Spantigati, li hanno acquistati all'asta di Christie's che il 22 aprile scorso ha disperso la collezione di Maria Beatrice di Savoia, nota alle cronache mondane come «principessa Titti».
Insieme hanno speso oltre 220 mila euro, che hanno consentito d'acquistare altri due importanti opere. La prima è un olio su tela di Claudio Francesco Beaumont. Raffigura il «Trionfo di Venere e Amore». E' il bozzetto preparatorio del secondo riquadro della volta che sovrasta la «Galleria della Regina» di Palazzo Reale, nota come «Galleria Beaumont», dove l'Armeria Reale schiera le sue più importanti armature. Il secondo dipinto rappresenta 1'«Angelo dell'Annunciazione». E' attribuito al seguito della pittrice Elisabetta Sirani. Purtroppo le risorse piemontesi non sono state sufficienti a comperare un altro stupendo quadro di Carraca, raffigurante Vittorio Amedeo I bambino. E' finito in Spagna.
Le tre fondazioni hanno dovuto ingaggiare un serrato confronto con i più ricchi collezionisti internazionali, che hanno portato le quotazioni alle stelle. Sono stati venduti tutti i lotti, per una cifra complessiva di 2 milioni e 400 mila sterline, equivalenti a oltre 3 milioni e mezzo di euro.
La «Fondazione Torino Musei» ha acquistato il pendente con la corniola intagliata che ritrae Carlo Emanuele I nel 1621 e il medaglione in madreperla con l'effige di sua madre Margherita di Valois. Il primo, valutato da Christie's 880-1200 euro, è stato battuto a 29 mila euro.
L'altro monile, stimato 590-870 euro, ha richiesto una spesa di 15 mila euro. «Sono due pezzi rarissimi», spiega Enrica Pagella, dirigente del Museo d'Antichità di Palazzo Madama. «Facevano parte delle collezioni di Carlo Emanuele I. Verranno esposti nella "Torre dei Tesori", al primo piano di Palazzo Madama, con gli altri gioielli appartenuti al Duca».
La Compagnia di San Paolo è invece riuscita ad acquistare il ritratto della piccola Margherita di Savoia. Era valutato fra i 7300 e i 15 mila euro. E' stato battuto a 48 mila sterline, pari circa 70 mila euro. Mentre il ritratto del giovane principe Tommaso è stato acquisito dalla Fondazione Crt per 45.600 sterline. Era valutato fino a 15 mila euro. E' volato a oltre 66 mila e 500 euro. Andranno entrambi alla Galleria Sabauda, come la tela di Beaumont, valutata fino a 12 mila euro ed acquistata dalla Compagnia di San Paolo a 19.200 sterline, pari a circa 28 mila euro. Alla Sabauda andrà pure l'«Angelo dell'Annunciazione», stimato fino a 1700 euro e acquistato per 5400 sterline, pari a oltre 7800 euro, dalla Fondazione Crt, che si è aggiudicata altri due lotti. Sono un ritratto di scuola russa raffigurante la regina Elisabetta del Belgio con la principessa Maria-Josè bambina e un set da toeletta in argento. Saranno collocati al Castello di Racconigi.
Tommaso di Savoia
II principe-condottiero a 3 anni
Era il figlio più giovane di Carlo Emanuele I. Diede inizio al casato dei Savoia Carignano, che diede in seguito i natali a Carlo Alberto e quindi a Vittorio Emanuele II, il primo Re d'Italia. Il principino, qui ritratto a circa tre anni d'età, divenne il famoso condottiero che, con il fratello Maurizio, nel 1640 prese le difese del Ducato sabaudo contro le mire di annessione della Francia.
Margherita di Valois
La sposa del «Testa di ferro»
E' la figlia del Re di Francia Francesco I. La ragion di Stato la assegnò già matura in moglie al Duca Emanuele Filiberto, ma i due si amarono teneramente. E' stata la mamma di Carlo Emanuele I, che educò ad apprezzare non solo le arti militari, come voleva il padre, ma anche l'arte e la poesia.
Il bozzetto di Beaumont
L'ultimo pezzo della trilogia
E' un bozzetto ad olio su tela, molto importante per Torino. Lo dipinse il pittore Claudio Francesco Beaumont (1694-1766), che ha dato nome alla galleria di Palazzo Reale che ospita la parata di armature dell'Armeria Reale. Beaumont la affrescò con un ciclo pittorico dedicato al trionfo dell'amore. La Galleria Sabauda possiede già altri due bozzetti, con questo completa la trilogia.
Carlo Emanuele I
Il guerriero poeta
«Attivo nei maneggi e mobile nei trattati, come prode nelle armi». Così Alessandro Manzoni lo ritrae nei suoi «Promessi Sposi». E' stato il degno erede di Emanuele Filiberto, ma anche l'artefice del primo sviluppo architettonico di Torino, che trasforma da città medievale in Capitale monumentale.
Margherita di Savoia
La futura duchessa di Mantova
E' la figlia minore di Carlo Emanuele I. Nel 1608 diventa la Duchessa di Mantova, moglie di Francesco IV Gonzaga. Ma la storia dell'arte la ricorderà sempre come una dolce bambina di 6 anni, così come l'ha ritratta il pittore Jan Kraek, più noto come Giovanni Carraca, eccellente pittore dinastico, al quale la Galleria Sabauda sta per dedicare una stupenda mostra antologica.