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Visualizza Versione Completa : lettera a Giorgio Fidenato



pietroancona
26-11-09, 22:09
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: presidente@agricoltorifederati.it
Cc: pane-rose@tiscali.it
Sent: Thursday, November 26, 2009 2:40 PM
Subject: Risposta


Caro Signor Fidenato,
lei sa benissimo di avere sollevato la questione del sostituto di imposta come grimaldello per scardinare qualcosa di ben più importante e cioè la fiscalità generale dello Stato. In atto lei corrisponde ai lavoratori il lordo ma ogni cosa ha un principio, una evoluzione, un assestamento generale. Non possiamo escludere che avendo in mano l'ammontare delle tasse che i lavoratori dovrebbero pagare i datori di lavoro decidano poi di trattenerli e di non darli nè ai lavoratori stessi nè allo Stato. Non sarebbe la prima volta che succede nel nostro Paese. Insomma, alla fine, la vostra idea è espressa quando, nel frontispizio del vostro sito, scrivete: "le tasse sono un furto." Le tasse, che certamente vanno riviste abolendo alcune assurdità come gli studi di settori, se eque ed applicate con giustizia, sono il fondamento della coesione sociale e della convivenza civile. Se diventano troppo pesanti e vengono usate per foraggiare il parassitismo delle oligarchie politiche e le loro clientele, diventano pericolose per la democrazie. Il federalismo fiscale voluto dai leghisti porterà ad un appesantimento fiscale che potrebbe risultare insopportabile. Già paghiamo l'Irpef regionale e comunale in quasi tutte le regioni d'Italia e le Regioni sono costosissime con stipendi ai consiglieri regionali ed ai membri della giunta regionale di governo veramente scandalosi. Le privatizzazioni aumentano terribilmente i costi di gestione perchè si debbono mantenere presidenti e consiglieri di amministrazione a milioni di euro l'anno. Mi risulta che nel Veneto c'era, non so se ancora, un tratto di autostrada amministrato da due o tre consigli di amministrazione!
Le tasse bisogna pagarle equamente ma dobbiamo pretendere che i soldi ricavati vengono utilizzati per il bene dei cittadini e della comunità. Cominciando a tagliare le spese della politica.
Da giovane ho fatto il Consigliere Comunale della mia città. La carica era completamente gratuita. Tutto funzionava più o meno come ora e forse meglio. Ora il consigliere comunale percepisce uno stipendio di tremila euro al mese ed in più ha un budget per la segreteria più le consulenze che si offrono agli amici professionisti e che spesso non servono proprio a nulla. Vada a vedere quante consulenze ha la Regione Veneto e le sommi a quelle di tutte le amministrazioni pubbliche della regione. Vedrà che ammontano a centinaia e centinaia di milioni di euro che potrebbero essere risparmiate per abbassare le sue tasse e dare delle opportunità in più ai giovani....
Vi invito anche a considerare che la proprietà è stata proposta diritto naturale da Locke nel sedicesimo secolo. Il Locke come sapete è fondatore dell'ideologia capitalistica, il liberalismo, e per fare quadrare tutta la piattaforma rivendicativa della borghesia nei confronti dell'aristocrazia che faceva derivare la proprietà soltanto da un dato di ereditarietà e da un diritto "divino" e legittimare
una provenienza "volgare" della proprietà ( sfruttamento esseri umani, schiavitù, commercio, speculazioni in borsa etcc..) la classificò tra i diritti naturali. Ma la proprietà non è diritto naturale ma
positivo regolato dalle leggi della comunità in cui si rivendica o se ne vuole la protezione.

Pietro Ancona


La proprietà non è un diritto naturale | tarantula | Il Cannocchiale blog (http://tarantula.ilcannocchiale.it/post/2213505.html)
Cordialmente
Pietro Ancona




,

zulux
27-11-09, 20:12
...è un piacere leggerla... le ho risposto nell'altra discussione...

Cristo
27-11-09, 20:21
eccocome risponde un libertario: CLICCA (http://forum.politicainrete.net/libertarismo/371-le-tasse-sono-un-furto-non-pagare-e-legittima-difesa.html)

zulux
27-11-09, 20:34
eccocome risponde un libertario: CLICCA (http://forum.politicainrete.net/libertarismo/371-le-tasse-sono-un-furto-non-pagare-e-legittima-difesa.html)

ma non sia timido... riporti pure la sua risposta a pietro ancona... nessuno si offende...



Le tasse sono un furto, lo dice la parola stessa: il significato di base del termine è infatti quello di esazione, letteralmente “tirare fuori con la forza”, estorcere, se volessimo trovare un sinonimo. Eppure oggi la maggioranza dei cittadini stenta a riconoscere questa forma relativamente moderna di schiavitù, che ci costringe a lavorare sino a giugno per lo Stato. Secoli di propaganda hanno anzi portato molti di noi a reputare la tassazione “una cosa bellissima”, giusta ed indispensabile per una società che voglia dirsi civile.
Proviamo ad analizzare insieme i principali argomenti utilizzati a sostegno di quest’ultima tesi.

Le tasse sono il corrispettivo dovuto per tutta una serie di servizi che lo Stato ci offre, e che spesso soltanto lo Stato è in grado di fornire, si dice, ed è grazie ad esse che le fasce più deboli della popolazione possono essere aiutate. Rispondere a tale argomentazione affermando che il grosso di quanto prelevato dalle nostre tasche finisce in realtà per essere utilizzato ad esclusivo vantaggio della casta al potere, e che tutti i servizi approntati dallo Stato (pochi, sporchi, brutti e cattivi) potrebbero tranquillamente essere forniti, ed in modo migliore, da privati in concorrenza fra di loro - cosicchè ognuno di noi potrebbe decidere liberamente chi pagare e per cosa farlo - sarebbe abbastanza semplice, specie di questi tempi; preferisco però focalizzare l’attenzione su un altro punto, concentrandomi sulla natura dell’atto in questione.

Come scrive Guglielmo Piombini “…supponiamo che qualcuno si presenti a casa tua e dica: «Ti offro questo servizio di protezione, e tu non puoi rifiutarlo; pertanto, che tu lo voglia o meno, mi devi pagare. Se non lo fai domani si presenteranno alcuni uomini al mio servizio, riconoscibili dalla divisa, a riscuotere il dovuto. Se continuerai a rifiutarti di pagare per i servigi che ti offro, ti preleveranno e ti chiuderanno in una cantina dalle finestre sbarrate, dalla quale non potrai uscire. Se insisterai ad opporti, i miei uomini sono autorizzati ad usare le maniere forti, fino ad arrivare, in casi estremi, ad ucciderti». Come giudicherebbe il senso comune un comportamento del genere? Non vi sono dubbi: si tratta di un caso eclatante di estorsione: un'azione che chiunque riuscirebbe al primo colpo a giudicare come ignobile e criminale. Eppure lo Stato, sfidando secoli di buon senso, è riuscito tanto bene nella sua opera di corruzione delle menti da far apparire questa azione, quando commessa dai propri membri, come del tutto legittima: non rapina ma legittima tassazione!”

Tassare insomma è intrinsecamente criminale, anche se quei soldi finissero davvero col finanziare servizi utili e con l’aiutare i più bisognosi, perché viola i nostri diritti di proprietà. Negarlo significa rigettare il concetto stesso di proprietà privata: un furto resta sempre un furto, qualsiasi utilizzo si faccia poi del bottino.
A chi appartengono le ricchezze tassate? Al ministro dell’economia, ai parlamentari, alla Guardia di Finanza o a chi le ha guadagnate col sudore della fronte? Una società fondata sul furto, è una società giusta? E’ morale derubare, anche se fosse per una giusta causa?
Non si può sostenere che chi evade il fisco sia un ladro: il furto implica per l’appunto la proprietà, e non è certo lo Stato il proprietario di quanto produciamo ogni giorno lavorando. Nemmeno utilizzare beni o servizi pubblici senza contemporaneamente pagare il pizzo al fisco configura un furto, dal momento che lo Stato non può dirsi proprietario legittimo di alcunché, essendosi impossessato di tutti i “suoi” beni con la forza, l’esproprio e la violenza. Altro che contratto sociale: qualcuno di voi ne ha mai visto e firmato uno? E soprattutto, può esistere un contratto di tal fatta, un contratto “universale”?

La democrazia è la scusa più ricorrente utilizzata dai sostenitori della tassazione per rispondere alla serie di interrogativi che ho appena posto. La maggioranza dei cittadini, si dice, ritiene la tassazione legittima, e tanto basta: chi non ci sta, che emigri! Ma un crimine resta sempre tale, anche se a metterlo in atto e a sostenerlo è una maggioranza. Anche il voto alle elezioni non giustifica nulla: molti di noi preferirebbero non avere un padrone, piuttosto che scegliersene uno con cadenza quinquennale. Non è con una X sulla scheda elettorale che diamo mandato agli uomini politici affinchè decidano delle nostre ricchezze: il mandato imperativo è anzi espressamente vietato dalla Costituzione, e parlare di rappresentanza ha un che di psicotico.

Se abbandoniamo la morale per guardare la questione in termini di utilità, i risultati non sono comunque più lusinghieri: un fisco rapace, che magari si accanisca contro i più ricchi, è incompatibile con una realtà sempre più “globale”, dove capitali e cervelli si muovono con estrema facilità punendo i sistemi più oppressivi, e finisce col colpire in modo maggiore proprio coloro che finge di voler aiutare: il caso Reagan mostra senza tema di smentita che è solo diminuendo energicamente ed in un breve lasso di tempo le tasse, anche e soprattutto alle fasce più agiate della popolazione, che il contributo di queste ultime alle casse dello Stato aumenta, nel mentre diminuisce quello dei meno abbienti.
Il premio nobel per l’economia Prescott ce lo ha spiegato recentemente: è solo con un fisco leggero che l’economia può crescere, i salari aumentare e la disoccupazione diminuire.
Dalle nostre parti invece la parola d’ordine è redistribuire, come se per redistribuire ricchezza non fosse prima necessario crearla per mano di imprese e lavoratori lasciati liberi di esprimere i propri talenti.

L’evasore fiscale appare insomma come un eroe dei nostri tempi, capace di indicare la via a chi l’ha smarrita sotto i colpi di un potere ingiusto e sempre più invadente: le tasse sono un furto, non pagare è legittima difesa!

edera rossa
28-11-09, 01:35
ho letto la lettera di Pietro Ancona dopo il mio post sull'altro 3rd su questo argomento, in cui mi sembra di aver detto, almeno su alcuni punti, cose non molto difformi nella sostanza. Non posso quindi che essere in accordo con quanto afferma e mi permetto di complimentarmi anche per l'eleganza dell'esposizione.

Cristo
28-11-09, 10:07
epperò oltre che a definire le tasse "fondamento della coesione sociale" senza fornire un perchè e ad imbrodarvi a vicenda, sarebbe bello se vi degnaste anche di rispondere agli appunti mossi, chè altrimenti più che un forum di discussione diventa una pagliacciata, questa.

il Gengis
28-11-09, 15:49
Intervista a Mario Staderini: I radicali contro il "fisco iniquo". "Niente tasse in busta paga"
Mario Staderini porta l'esempio dell'imprenditore che versa i sostituti d'imposta ai propri dipendenti

• da Giornale di Sicilia del 23 novembre 2009

di Vasco Pirri Ardizzone


Trentasei anni, da una settimana segretario di Radicali. Mario Staderini è l`ultima creatura di Pannella. E la prima battaglia è quella “per un fisco più equo”.
Staderini, avete appoggiato quell`imprenditore di Pordenone che dà lo stipendio pieno ai suoi lavoratori senza versare il sostituto d`imposta.
Giorgio Fidenato, alla maniera radicale, cioè alla luce del sole si rifiuta di fungere da esattore e versa ai suoi dipendenti l`intera busta paga al lordo delle tasse.
Viola le leggi. E sta subendo per questo un processo
Dal 1994 ci battiamo per l`abolizione del sostituto d`imposta. Pensi che in uno dei referendum che abbiamo presentato l`avvocato che ci rappresentava era Giulio Tremonti. Se il cittadino prende tutti i soldi della sua busta paga capisce quanto versa realmente di tasse. E sarà più attento a capire quello che è utile e quello che è spreco. Se renderemo trasparente la spesa pubblica si ridurranno gli sprechi e l`immenso debito pubblico.
Al vostro congresso campeggiava la scritta «Rivolta»
Vogliamo moltiplicare i fronti di rivolta: non violenta, sociale, morale e politica.
Un favore all`evasione?
No: i dipendenti di Fidenato pagano le tasse. Chiediamo agli imprenditori, massacrati da fisco e burocrazia, di seguire il suo esempio e di rivoltarsi contro questo stato di cose che vanno a danno dell`impresa.
Staderini, la vostra posizione sulla giustizia?
Proseguiamo la battaglia di Enzo Tortora: responsabilità civile dei magistrati, separazione della carriere, abolizione degli incarichi extragiudiziali e dell`obbligatorietà dell`azione penale. E una grande amnistia legale, contro quella strisciante che cancella 200mila procedimenti all`anno.
E il processo breve?
Il ddl in discussione è impresentabile. E comunque non deve riguardare i processi in corso.
Diritti civili. Per cosa vi batterete ancora?
Vogliamo combattere contro l`effetto criminogeno dei proibizionismi. Tutti i proibizionismi: dalla droga alla salute, dalla scienza al sesso. Tutte battaglie che hanno un effetto sulla vita reale delle persone.
Regionali, con chi starete?
Presenteremo liste Bonino-Pannella in tutte le regioni, con un programma di alternativa al regime partitocratico. Vorremmo poterlo fare con Verdi, Socialisti, Laici e Liberali. E continueremo a cercare un grande accordo con il Pd, ma siamo pronti al suo contrario se la loro strategia continuerà a negare la nostra storia.

il Gengis
28-11-09, 16:05
epperò oltre che a definire le tasse "fondamento della coesione sociale" senza fornire un perchè e ad imbrodarvi a vicenda, sarebbe bello se vi degnaste anche di rispondere agli appunti mossi, chè altrimenti più che un forum di discussione diventa una pagliacciata, questa.

se cerchi qui i fan dello statalismo mi sa che hai sbagliato indirizzo

Burton Morris
28-11-09, 18:29
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: presidente@agricoltorifederati.it
Cc: pane-rose@tiscali.it
Sent: Thursday, November 26, 2009 2:40 PM
Subject: Risposta


Caro Signor Fidenato,
lei sa benissimo di avere sollevato la questione del sostituto di imposta come grimaldello per scardinare qualcosa di ben più importante e cioè la fiscalità generale dello Stato. In atto lei corrisponde ai lavoratori il lordo ma ogni cosa ha un principio, una evoluzione, un assestamento generale. Non possiamo escludere che avendo in mano l'ammontare delle tasse che i lavoratori dovrebbero pagare i datori di lavoro decidano poi di trattenerli e di non darli nè ai lavoratori stessi nè allo Stato. Non sarebbe la prima volta che succede nel nostro Paese. Insomma, alla fine, la vostra idea è espressa quando, nel frontispizio del vostro sito, scrivete: "le tasse sono un furto." Le tasse, che certamente vanno riviste abolendo alcune assurdità come gli studi di settori, se eque ed applicate con giustizia, sono il fondamento della coesione sociale e della convivenza civile. Se diventano troppo pesanti e vengono usate per foraggiare il parassitismo delle oligarchie politiche e le loro clientele, diventano pericolose per la democrazie. Il federalismo fiscale voluto dai leghisti porterà ad un appesantimento fiscale che potrebbe risultare insopportabile. Già paghiamo l'Irpef regionale e comunale in quasi tutte le regioni d'Italia e le Regioni sono costosissime con stipendi ai consiglieri regionali ed ai membri della giunta regionale di governo veramente scandalosi. Le privatizzazioni aumentano terribilmente i costi di gestione perchè si debbono mantenere presidenti e consiglieri di amministrazione a milioni di euro l'anno. Mi risulta che nel Veneto c'era, non so se ancora, un tratto di autostrada amministrato da due o tre consigli di amministrazione!
Le tasse bisogna pagarle equamente ma dobbiamo pretendere che i soldi ricavati vengono utilizzati per il bene dei cittadini e della comunità. Cominciando a tagliare le spese della politica.
Da giovane ho fatto il Consigliere Comunale della mia città. La carica era completamente gratuita. Tutto funzionava più o meno come ora e forse meglio. Ora il consigliere comunale percepisce uno stipendio di tremila euro al mese ed in più ha un budget per la segreteria più le consulenze che si offrono agli amici professionisti e che spesso non servono proprio a nulla. Vada a vedere quante consulenze ha la Regione Veneto e le sommi a quelle di tutte le amministrazioni pubbliche della regione. Vedrà che ammontano a centinaia e centinaia di milioni di euro che potrebbero essere risparmiate per abbassare le sue tasse e dare delle opportunità in più ai giovani....
Vi invito anche a considerare che la proprietà è stata proposta diritto naturale da Locke nel sedicesimo secolo. Il Locke come sapete è fondatore dell'ideologia capitalistica, il liberalismo, e per fare quadrare tutta la piattaforma rivendicativa della borghesia nei confronti dell'aristocrazia che faceva derivare la proprietà soltanto da un dato di ereditarietà e da un diritto "divino" e legittimare
una provenienza "volgare" della proprietà ( sfruttamento esseri umani, schiavitù, commercio, speculazioni in borsa etcc..) la classificò tra i diritti naturali. Ma la proprietà non è diritto naturale ma
positivo regolato dalle leggi della comunità in cui si rivendica o se ne vuole la protezione.

Pietro Ancona


La proprietà non è un diritto naturale | tarantula | Il Cannocchiale blog (http://tarantula.ilcannocchiale.it/post/2213505.html)
Cordialmente
Pietro Ancona




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Benvenuto sul forum Radicali di POL! Mi permetta di farle i complimenti per l'alta qualità dei suoi scritti. Spero di vederla spesso da queste parti.



eccocome risponde un libertario: CLICCA (http://forum.politicainrete.net/libertarismo/371-le-tasse-sono-un-furto-non-pagare-e-legittima-difesa.html)

Benvenuto sul forum. :chefico:

Cristo
28-11-09, 19:23
se cerchi qui i fan dello statalismo mi sa che hai sbagliato indirizzo

aspetto le argomentazioni

Burton Morris
29-11-09, 01:46
aspetto le argomentazioni

Non chiederle a me però, io sono contro il fisco iniquo. :chefico:

edera rossa
29-11-09, 02:56
aspetto le argomentazioni

il giorno inn cui nella bocca dei pesci troveremo le monete d'argento ( come sembra possibile dalla tua firma) avrai ragione a dire che si può evadere il fisco.

Cristo
29-11-09, 18:49
il giorno inn cui nella bocca dei pesci troveremo le monete d'argento ( come sembra possibile dalla tua firma) avrai ragione a dire che si può evadere il fisco.
dura negare che si tratti di un furto, tant'è che non rispondi punto a punto. Ma lo so eh, ti capisco, spero solo che tu ci guadagni qualcosa.

edera rossa
30-11-09, 00:40
dura negare che si tratti di un furto, tant'è che non rispondi punto a punto. Ma lo so eh, ti capisco, spero solo che tu ci guadagni qualcosa.

non ti viene il sospetto che per qualche altro le tue affermazioni possano essere semplicemente giudicate così prive di logica da meritare soltanto un po' di ironia ? E la scelta di rispondere citando la tua firma è anche dovuta alla illogicità, ed alla blasfemia per un credente, dell'uso delle parole di cristo per difendere una propria idea sul fisco. Ma cosa vuoi, se fossi un cristiano non mi permetterei mai di usare cristo come avatar, chiamandolo qualche modo in causa per le mie affermazioni.