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Visualizza Versione Completa : 55 - Rassegna Stampa - Real Casa di Savoia



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FedericoAmMI
04-05-05, 16:25
Propongo di aprire questo post da mettere in rilievo, dove inserirò appena possibile notizie riguardanti la Real Casa di Savoia. Per evitare incidenti, sia dalla parte legittimista che dal ramo Aosta.

PAOLONE (POL)
04-05-05, 17:09
In Origine postato da FedericoAmMI
Propongo di aprire questo post da mettere in rilievo, dove inserirò appena possibile notizie riguardanti la Real Casa di Savoia. Per evitare incidenti, sia dalla parte legittimista che dal ramo Aosta.

Pare che il giovane Savoia, nonostante le dicerie sulla sua condotta morale(più di una volta bacchettato dal padre per omosessualità manifesta) abbia deciso di incarnare lo spirito della mascolinità italiana frequentando un corso presso il porto di taranto.....noi della redazione di PAOLONE 3000 non possiamo che fare i nostri migliori auguri!



PAOLONE L'AUGURONE:cool:

FedericoAmMI
04-05-05, 21:24
Non mi risulta assolutamente una cosa del genere.
E non gradisco le provocazioni, specie se prive di fondamento.

Cipriano (POL)
05-05-05, 08:06
Non vedo nessuna possibilità di "incidenti".Notizie su Casa Savoia significa parlare di TUTTI i membri della Casa Reale italiana!

Zarskoeselo
05-05-05, 11:16
Non mi risulta assolutamente una cosa del genere.

Infatti non è vero. Ma sai, pur di offendere i Savoia si farebbero partorire anche le donne in due mesi.

Fante d'Italia
05-05-05, 14:59
Perchè rispondete a quella gente?

Conterio
05-05-05, 15:11
In Origine postato da piopierucci
Perchè rispondete a quella gente?

;)

Fante d'Italia
05-05-05, 18:28
In Origine postato da FedericoAmMI
Propongo di aprire questo post da mettere in rilievo, dove inserirò appena possibile notizie riguardanti la Real Casa di Savoia. Per evitare incidenti, sia dalla parte legittimista che dal ramo Aosta.
E' un'ottima idea.
Suggerirei però di consentire solo i post che riportino notizie integrali e verificabili, con l'obbligatorietà di citare l'organo d'informazione e la data. Non dimenticando d'aggiungere che qualunque commento o notizia senza citazione di data e fonte, verrà cancellata.
Che ne pensi?

FedericoAmMI
05-05-05, 21:16
D'accordo.

Cipriano (POL)
06-05-05, 11:38
Credo che le regole del Forum dovrebbero partire dai due moderatori...

Conterio
06-05-05, 14:31
In Origine postato da Cipriano
Credo che le regole del Forum dovrebbero partire dai due moderatori...

Si... ma se le idee sono buone, possiamo farle nostre (pagando i diritti)...

Allora ... come possiamo fare ?

Cipriano (POL)
06-05-05, 15:11
TUTTI devono citare la fonte di una notizia.Cancellare mi sembra essagerato, chiedere subito la fonte va meglio.

Fante d'Italia
06-05-05, 17:46
Como

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia sarà per il week-end a Como in compagnia della moglie Marina.

Scopo della visita un pellegrinaggio alla chiesetta di Maurizio e Lazzaro (Santi protettori dell'Ordine Dinastico di Casa Savoia) che sorge a Lierna.

La coppia soggiornerà a Villa d'Este e raggiungerà la sponda lecchese in motoscafo o in idrovolante.

La Provincia di Como
6 5 2005

Gianfranco
07-05-05, 01:23
Ma a roma non vengono mai? sapete qualcosa?

FedericoAmMI
07-05-05, 10:14
In Origine postato da Gianfranco
Ma a roma non vengono mai? sapete qualcosa?

Non è raro incontrarli in Galleria a Milano, dato che hanno acquistato un appartamentino in centro. Una volta me li sono trovati davanti in Piazza San Fedele, deserta!!!! Mi sono subito presentato, ed ero veramente commosso...da allora tengo una corrispondenza con il Principe Vittorio Emanuele

FedericoAmMI
07-05-05, 10:18
Il soggiorno di Vittorio Emanuele e Marina di Savoia a Como

È previsto un grande afflusso di curiosi e di autorità, anche se la cerimonia sarà strettamente privata
Arrivano i Savoia, paese in subbuglio Vittorio Emanuele e la moglie Marina Doria inaugureranno domani la chiesa di Riva Bianca

Lierna
Vittorio Emanuele e la moglie Marina Doria domani saranno a Lierna per l'inaugurazione della chiesetta di Riva Bianca, dedicata ai Santi Maurizio e Lazzaro, ai quali è devoto lo storico ordine cavalleresco legato ai Savoia.

La cerimonia che dovrebbe svolgersi in forma molto riservata rischia di diventare l'evento mondano dell'anno, così come era stato lo scorso giugno in concomitanza con le riprese del film «Ocean's twelve» con George Clooney. La coppia arriverà attorno alle 10.40 via lago, in motoscafo da Villa d'Este a Cermenate dove saranno alloggiati. L'attracco è previsto alla spiaggia di Riva Bianca, dove verrà organizzato un serrato controllo da parte delle forze dell'ordine.

Nel frattempo i rappresentanti dell'«Ordine di Cavalieri dei Santi Maurizio e Lazzaro» arriveranno con il pullman dal Piemonte, per partecipare alla cerimonia. Saranno presenti anche i sindaci dei paesi della costiera invitati, con loro i responsabili del Lion's club e alcuni benefattori che con le loro offerte hanno permesso il recupero della chiesetta. La messa comincerà attorno alle 11 alla presenza di un alto prelato, mentre il parroco don Lucio Fasoli arriverà verso le 11.30, al termine della messa in parrocchia che si celebrerà come consuetudine.

È attesa un'affluenza record in paese che potrebbe creare qualche difficoltà logistica. Per ovviare l'amministrazione, con il sindaco Favio Cattaneo e il vice Giacomo Bonesatti stanno organizzando un servizio d'ordine preciso e capillare. Vittorio Emanuele, Marina Doria e le altre personalità, un centinaio circa, pranzeranno al Crotto di via Ducale, poco distante dalla chiesetta. Il menù sarà molto semplice a base di piatti tipici della zona, con pesce di lago.

Nel pomeriggio la comitiva dovrebbe fare un giro nel centro storico e sulla lunga spiaggia, da Riva Bianca a Riva Nera, per poi tornare a casa. I Savoia risaliranno sul motoscafo verso le 16 con rotta Cermenate.

L'inaugurazione della chiesetta dei Santi Maurizio e Lazzaro giunge al termine di un lavoro di restauro che ha visto la partecipazione economica della parrocchia di Lierna, dell'amministrazione comunale, del Lion's club e dell'«Ordine di Cavalieri dei santi Maurizio e Lazzaro», oltre ad alcuni benefattori.

La provincia di Sondrio
7 5 2005

SubZero
07-05-05, 17:32
In Origine postato da FedericoAmMI
Non mi risulta assolutamente una cosa del genere.
E non gradisco le provocazioni, specie se prive di fondamento.


non fateci caso a paolone, è solo un provocatore che ho avuto il "non piacere" di conoscere nella vecchia POL.com 4 anni fa, è un ricchione da gay pride, un pagliaccio e niente di più.

saluti

vacanze romane
08-05-05, 17:56
In Origine postato da FedericoAmMI
Il soggiorno di Vittorio Emanuele e Marina di Savoia a Como

È previsto un grande afflusso di curiosi e di autorità, anche se la cerimonia sarà strettamente privata
Arrivano i Savoia, paese in subbuglio Vittorio Emanuele e la moglie Marina Doria inaugureranno domani la chiesa di Riva Bianca

Lierna
Vittorio Emanuele e la moglie Marina Doria domani saranno a Lierna per l'inaugurazione della chiesetta di Riva Bianca, dedicata ai Santi Maurizio e Lazzaro, ai quali è devoto lo storico ordine cavalleresco legato ai Savoia.

La cerimonia che dovrebbe svolgersi in forma molto riservata rischia di diventare l'evento mondano dell'anno, così come era stato lo scorso giugno in concomitanza con le riprese del film «Ocean's twelve» con George Clooney. La coppia arriverà attorno alle 10.40 via lago, in motoscafo da Villa d'Este a Cermenate dove saranno alloggiati. L'attracco è previsto alla spiaggia di Riva Bianca, dove verrà organizzato un serrato controllo da parte delle forze dell'ordine.

Nel frattempo i rappresentanti dell'«Ordine di Cavalieri dei Santi Maurizio e Lazzaro» arriveranno con il pullman dal Piemonte, per partecipare alla cerimonia. Saranno presenti anche i sindaci dei paesi della costiera invitati, con loro i responsabili del Lion's club e alcuni benefattori che con le loro offerte hanno permesso il recupero della chiesetta. La messa comincerà attorno alle 11 alla presenza di un alto prelato, mentre il parroco don Lucio Fasoli arriverà verso le 11.30, al termine della messa in parrocchia che si celebrerà come consuetudine.

È attesa un'affluenza record in paese che potrebbe creare qualche difficoltà logistica. Per ovviare l'amministrazione, con il sindaco Favio Cattaneo e il vice Giacomo Bonesatti stanno organizzando un servizio d'ordine preciso e capillare. Vittorio Emanuele, Marina Doria e le altre personalità, un centinaio circa, pranzeranno al Crotto di via Ducale, poco distante dalla chiesetta. Il menù sarà molto semplice a base di piatti tipici della zona, con pesce di lago.

Nel pomeriggio la comitiva dovrebbe fare un giro nel centro storico e sulla lunga spiaggia, da Riva Bianca a Riva Nera, per poi tornare a casa. I Savoia risaliranno sul motoscafo verso le 16 con rotta Cermenate.

L'inaugurazione della chiesetta dei Santi Maurizio e Lazzaro giunge al termine di un lavoro di restauro che ha visto la partecipazione economica della parrocchia di Lierna, dell'amministrazione comunale, del Lion's club e dell'«Ordine di Cavalieri dei santi Maurizio e Lazzaro», oltre ad alcuni benefattori.

La provincia di Sondrio
7 5 2005



MB: Il Grand Hotel Villa d'Este non è a Cermenate (paesino vicino a Cantù) ma a CERNOBBIO, cittadina appena fuori Como, sul lago.
Abitando da queste parti...non mi è difficile saperlo.

Fante d'Italia
09-05-05, 09:24
FESTA SEGRETA IERI SERA ALL’ESCLUSIVO CIRCOLO DEL WHIST IN PIAZZA SAN CARLO

Il loro amore è sbocciato a Mosca, il fidanzamento ufficiale - in gran segreto - ieri sera all’ombra della Mole, nel circolo del Whist di piazza San Carlo.

Il Principe Aimone di Savoia-Aosta Duca delle Puglie, figlio del Duca d’Aosta, e la Principessa Olga di Grecia hanno scelto Torino per la loro promessa di matrimonio. Il colpo di fulmine a Mosca: Olga, figlia del Principe Michele di Grecia, si innamora perdutamente di suo cugino Aimone d’Aosta. Lui, 38 anni, dirige la filiale russa della Pirelli, lei si occupa di arte in quel di Mosca.

La famiglia di Aimone sogna un matrimonio al Pantheon, ma i due futuri sposi - entrambi discendenti dei Romanov - pare siano intenzionati a dirsi di sì a Pavlovsk, a pochi chilometri da San Pietroburgo. Ad accoglierli ieri sera - entrambi molto belli, lui biondo lei bruna con grandi occhi scuri - all’interno del più esclusivo dei circoli della città, i parenti e gli amici più cari.

I due sono cugini di secondo grado: Aimone è infatti figlio di Amedeo d’Aosta, a sua volta figlio di Irene di Grecia e di Claudia di Francia. Olga, invece, è figlia di Michele di Grecia. L’esordio pubblico della coppia risale allo scorso novembre, durante il grande ricevimento offerto da Camilla Pallavicini, figlia della Principessa Ninni. Ma, prima di ieri sera, non c’era stata nessuna conferma ufficiale del loro amore. È assai probabile che il fidanzamento riscuota grandi consensi anche fra i monarchici francesi, perché le linee genealogiche dei due si intrecciano nel passato con avi della Real Casa d’Orléans (la madre di Aimone è Claudia di Francia e la nonna paterna di Olga è Françoise di Francia).
L’intreccio genetico è comunque molto ampio e spazia anche fra le Case Reali di Danimarca, Spagna ed Inghilterra. Si tratta, insomma, di un fidanzamento capace di dar lustro alle più classiche tradizioni monarchiche. Il futuro matrimonio sarà infatti all’insegna del rigore aristo-monarchico come non se ne vedevano più da tempo.

La Stampa
8 5 2005
---------------------------------------------
Sul Principale ho sentito il dovere di esprimere il mio rallegramento, quale italiano, per il felice avvenimento che rafforza la Real Casa. Altrettanto ho appena qui ripetuto con altre parole.

W l'Italia! W Casa Savoia!

Conterio
09-05-05, 10:27
Lunga vita a Casa Savoia .....

Evviva !!

FedericoAmMI
09-05-05, 16:57
In Origine postato da Conterio
Lunga vita a Casa Savoia .....

Evviva !!
Benissimo!!!!!:) :) Alla faccia di chi mette in giro false voci tendenziose...:)

Fante d'Italia
09-05-05, 18:50
In Origine postato da FedericoAmMI
Benissimo!!!!!:) :) Alla faccia di chi mette in giro false voci tendenziose...:)
Cioè?

FedericoAmMI
10-05-05, 22:17
In Origine postato da piopierucci
Cioè?

Vedi qualche post più sopra...Paolone...

Fante d'Italia
11-05-05, 01:41
Premio "Emanuele Filiberto di Savoia"

Dopo ben 60 anni, finalmente il premio “Principe Emanuele Filiberto di Savoia” ha potuto essere consegnato personalmente dai Principi Sabaudi.

Il Premio, alla sua 78a edizione, è considerato il più importante premio di galoppo del nostro paese ed uno dei più prestigiosi d'Europa.
Da sempre, la consegna del premio ha luogo nell'Ippodromo di Galoppo San Siro di Milano. Il prestigioso riconoscimento è stato dedicato al Duca Emanuele Filiberto di Savoia, in occasione del 400° anniversario dalla nascita.

La premiazione di domenica scorsa è stata un’occasione d’incontro per la Famiglia Reale con i vari rappresentanti dell'agonismo ippico
italiano.
Le LL.AA.RR. i Principi di Napoli Vittorio Emanuele e Marina, accompaganti dai Principi di Piemonte e di Venezia Emanuele Filiberto e Clotilde di Savoia, hanno presieduto una colazione di gala riservata a circa 70 persone. La terrazza panoramica d'onore
dell'ippodromo è stata meravigliosamente allestita dalla MarchesaMarta Brivio Sforza, padrona di casa.
Presenti all'avvenimento anche la madrina della Principessina Vittoria di Savoia, Roberta Fabbri, accompaganta dal marito Ottavio, Don Carlo dei Principi Giovannelli, la Marchesa Litta, e molti altri illustri ospiti dell’operosa società meneghina.

Da: TRICOLORE - Agenzia Stampa © n. 326 - 10 maggio 2005

FedericoAmMI
15-05-05, 10:30
I Savoia in visita a Firenze

I principi Savoia a Firenze ad 'Artigianato e Palazzo' per conoscere l'artigianato di qualita'
Due vip d'eccezione hanno inaugurato questa mattina l'XI edizione di 'Artigianato e Palazzo a Firenze': i principi Emanuele Filiberto e Clotilde di Savoia.

I giovani reali hanno potuto toccare con mano e conoscere da vicino l'importanza e la bravura di oltre cento maestri artigiani' provenienti da tutta Italia e alcuni dall'estero, che hanno dato dimostrazione della loro abilita' modellando ceramica e gesso, forgiando argento e oro, intagliando legno e pietra o intrecciando cappelli di paglia.

'Siamo molto contenti di essere qui a Firenze'- ha detto il reale di casa Savoia sorseggiando una tazza di caffe' sotto un candido tendone mentre abbracciava teneramente la dolce moglie Clotilde intenta ad acquistare vestitini per la piccola figlia Vittoria-' e questa iniziativa dedicata agli artigiani e' davvero interessante. L'artigianato e' storia, e' cultura, e' forza lavoro e va difeso'.

Per questa edizione gli organizzatori, la principessa Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, si sono avvalsi della collaborazione della Fondazione delle Arti e dei Mestieri, prestigiosa istituzione milanese, e della preziosa collaborazione del Gruppo Richemont. Esso ha curato il progetto e la realizzazione della mostra principale dedicata a Vacheron Constantin in occasione del 250° anniversario della storica maison d'alta orologeria e ha allestito un atelier a cura dei maestri artigiani di Montegrappa, nota casa italiana produttrice di strumenti d'eccezione per la scrittura.

Toscanayv
13 5 2005

Cipriano (POL)
15-05-05, 14:23
Continuiamo a dare notizia sui Savoia dei due rami, evitando polemiche inutili.

Zarskoeselo
15-05-05, 14:45
Già facciamo così davvero. IO sono d'accordo e pronto a difendere con il mio corpo tutti i Principi del Casato ed il suo Capo SAR Vittorio Emanuele.

Cipriano (POL)
15-05-05, 14:48
Credo che anche noi vogliamo bene a TUTTI i Principi di Casa Savoia.

Zarskoeselo
15-05-05, 14:51
Mi fa piacere. Ma noi chi? Anche l'UMI? Su di lei, caro Cipriano, nonostante le nostre schermaglie, so di poter contare sull'onestà; non così su una certa platea silenziosa che potrebbe strumentalizzare alcuni commenti e che è sempre presente in un forum.

Cipriano (POL)
15-05-05, 15:00
Io spero nell'onestà di TUTTI e rispetto sia UMI che AM.Cerco di non imischiarmi in certe "guerre futili".

FedericoAmMI
15-05-05, 21:34
In Origine postato da Cipriano
Continuiamo a dare notizia sui Savoia dei due rami, evitando polemiche inutili.

Non è colpa mia se i giornali non parlano del ramo Aosta! Io inserisco gli articoli che trovo, e il 98% parla del ramo legittimo della Famiglia Savoia!

Cipriano (POL)
16-05-05, 12:09
Tutti i due rami sono Leggitimi!

FedericoAmMI
16-05-05, 17:03
Emanuele Filiberto domenica in visita a Pitigliano

Principe, e' un gesto doveroso

(ANSAweb) - FIRENZE, 13 MAG - Andare a Pitigliano e' 'un gesto doveroso'. Cosi' il principe Emanuele Filiberto di Savoia commenta la decisione di recarsi domenica prossima nella sinagoga e nel cimitero ebraico del paese maremmano.

E' la prima volta che un esponente della casa reale visitera' luoghi di culto ebraici. 'E' per me molto importante - ha detto il principe - rendere rispetto alle famiglie che hanno perso tutti i loro cari'. 'Pitigliano - ha aggiunto Emanuele Filiberto - e' un paese importante per quello che e' successo durante la seconda guerra mondiale, e per me e' un dovere rendere omaggio a tutte queste vittime'.

Emanuele Filiberto e' arrivato ieri sera a Firenze insieme alla moglie Clotilde e restera' in Toscana fino a domenica spostandosi tra Firenze, Lucca, Siena e la Maremma. (ANSAweb) Ansa

ANSA
13 5 2005

FedericoAmMI
16-05-05, 17:04
Savoia: tutto pronto a Palermo per la visita di Vittorio Emanuele


(Adnkronos) - Inizieranno, quindi, gli incontri con le autorità religiose, sociali, politiche e culturali di Palermo, a cui seguira’ la consegna dei premi ai migliori componimenti sul tema “Casa Savoia e la Sicilia”, eseguiti dagli alunni del Liceo “Garibaldi”, del Liceo “Altavilla” e dell’Istituto Magistrale “Regina Margherita”.

Quindi, ci sara’ la consegna delle insegne di Magnifico Presidente Onorario dell’Accademia del Mediterraneo per mani del Direttore del Museo Risorgimentale della Società di Storia Patria di Palermo, Nino D’Aquila.

Metro
15 5 2005

FedericoAmMI
16-05-05, 17:06
Savoia: nozze in autunno per Aimone e Olga di Grecia

Savoia: nozze in autunno per il principe aimone e olga di grecia


Roma, 15 mag. - (Adnkronos) - Si sposeranno in autunno il principe Aimone di Savoia-Aosta e la bella principessa Olga di Grecia.

E, mentre fervono i preparativi per le nozze tra i due rampolli di sangue blu fidanzati dal novembre scorso, il padre del futuro sposo, il duca Amedeo d’Aosta, rivela all’ADNKRONOS che la storia d’amore ha avuto il suo suggello alcuni giorni fa con una cena privata tra i fidanzati ed i loro genitori, nel corso della quale “Aimone ha regalato alla principessa un anello d’oro con un diamante ed alcuni smeraldi, appartenuto alla trisavola del giovane principe, la regina Olga di Grecia”.

Metro
15 5 2005

FedericoAmMI
16-05-05, 17:08
In Origine postato da Cipriano
Tutti i due rami sono Leggitimi!

Cipriano! Anca mò! E' possibile che vedi persecuzioni dinastiche dappertutto?! Nel gergo monarchico e usato dalla stampa, sostenere la linea "legittimista" vuol dire sostenere Vittorio Emanuele, che è il FIGLIO di S.M. il Re Umberto II e teoricamente dovrebbe essere lui l'effettivo erede...
LEGITTIMISTA = pro VITTORIO EMANUELE
NON LEGITTIMISTA = pro AOSTA

Fante d'Italia
18-05-05, 06:49
I PRINCIPI EREDITARI IN TOSCANA
di Alberto Casirati

I Principi di Piemonte e di Venezia hanno dedicato alla bella regione dell’Italia centrale una visita di tre giorni.

Venerdì 13 maggio, in mattinata, sono intervenuti a Firenze all’inaugurazione dell’XI edizione di “Artigianato e Palazzo”, nel Giardino di Palazzo Corsini sul Prato, sotto l’Alto Patronato del Capo dello Stato, e con il patrocinio di importanti e numerosi enti pubblici e privati.

La mostra, dedicata al meglio della produzione artigianale mondiale, è stata ideata e realizzata da Neri Torrigiani, insieme alla Principessa Giorgiana Corsini ed ha proposto ai numerosi visitatori le creazioni, d’altissimo livello, d’un centinaio di maestri artigiani, provenienti da tutta Italia e dall’estero, ingenerando interesse e sincera ammirazione anche dei Principi Ereditari d’Italia.

La loro presenza ha suscitato, come sempre, un notevole interesse, sia nella gente sia negli organi di stampa. Anche quando, come in questa bella “tre giorni”, agli appuntamenti pubblici si sono ntervallati con frequenza quelli strettamente privati.

Dopo la bella giornata fiorentina e l’interessante serata trascorsa a Lucca, Emanuele Filiberto e Clotilde di Savoia hanno raggiunto la provincia di Siena, per un pellegrinaggio all’antica Abbazia di Sant’Antimo (Montalcino). Ricevuti dal Priore, Padre André Forest, i Principi hanno partecipato alla solenne celebrazione eucaristica, presieduta dall’Abate Genrale di Monte Oliveto Maggiore, Rev.mo Michelangelo Tiribilli, e arricchita da canti gregoriani.
Presenti numerosi insigniti degli Ordini Dinastici sabaudi in manto da chiesa. Dopo la colazione, i Principi Reali prima sono stati ricevuti dal Sindaco nel Municipio di Montalcino, poi hanno visitato l’Arciconfraternita della Misericordia e l’Ospedale di Santa Maria della Croce.

Evento conclusivo di questo viaggio toscano la visita alla Sinagoga di Pitigliano, per quello che lo stesso Principe Ereditario ha definito un “gesto doveroso”: la deposizione di una corona di fiori ai piedi della lapide dei Martiri israeliti vittime dei campi di concentramento. “Pitigliano - ha aggiunto il Principe - e’ un paese importante per quello che e’ successo durante la seconda guerra
mondiale, e per me è un dovere rendere omaggio a tutte queste vittime”. Un gesto, dunque, voluto e vissuto quale ulteriore conferma del forte auspicio che simili tragedie non si ripetano più, a danno di alcun popolo.

Una visita intensa e significativa, segno eloquente dell’affetto sincero che lega l’Italia a Casa Savoia.

da: TRICOLORE nr.75 15.05.2005
www.tricolore-italia.com

Cipriano (POL)
18-05-05, 14:20
Federico, ci sono 4 Principi di Casa Savoia oggi.La disputa intorno ai diritti dinastici non significa che non siano tutti LEGGITIMI ma che ci sono alcuni che fanno un dibbatito intorno al Capo della Dinastia.

Cipriano (POL)
18-05-05, 14:25
La Principessa di Venezia sta imparando l'italiano, vero?Dove?

Fante d'Italia
19-05-05, 06:07
Continuano i preparativi per la visita a Palermo del Capo di Casa Savoia, il Principe Vittorio Emanuele, che sarà accompagnato dalla moglie, la Principessa Marina.


PALERMO — L'incontro con il mondo monarchico siciliano avverrà il pomeriggio di sabato 21, nella sede nazionale di Azione Monarchica Italiana di Palermo. All'arrivo, previsto per le 16.30, la banda «Città di Palermo», diretta dal maestro Bottino, eseguirà la marcia reale. Poi, a Vittorio Emanuele e Marina verranno consegnate le chiavi d'oro della sede di Azione Monarchica da parte del Movimento Giovanile Monarchico.

Dopo il saluto di benvenuto i principi visiteranno alcune opere esposte nell'atrio della sede, degli artisti Domenico Zora e Paola Sanguedolce. Seguità l'incontro con il Consiglio della IV Circoscrizione Comunale, presieduta da Vincenzo Manzella e l'inaugurazione della «Sala Azzurra» della sede, dedicata a Vittoria, la figlia di Emanuele Filiberto e Clotilde.

Inizieranno, quindi, gli incontri con le autorità religiose, sociali, politiche e culturali di Palermo, a cui seguirà la consegna dei premi ai migliori componimenti sul tema «Casa Savoia e la Sicilia», eseguiti dagli alunni del Liceo «Garibaldi», del Liceo «Altavilla» e dell'Istituto Magistrale «Regina Margherita».

Quindi, ci sarà la consegna delle insegne di Magnifico Presidente Onorario dell'Accademia del Mediterraneo per mani del Direttore del Museo Risorgimentale della Società di Storia Patria di Palermo, Nino D'Aquila. A seguire il saluto delle associazioni patriottiche, risorgimentali, combattentistiche e d'Arma. Quindi sarà la volta dell'incontro formale con la classe dirigente di Aziona Monarchica, e di seguito il saluto delle Delegazioni Provinciali siciliane di Azione Monarchica.
La manifestazione si concluderà con gli Inni alla Patria

Il Tempo
16 5 2005

Conterio
19-05-05, 11:20
In Origine postato da piopierucci
Continuano i preparativi per la visita a Palermo del Capo di Casa Savoia, il Principe Vittorio Emanuele, che sarà accompagnato dalla moglie, la Principessa Marina.


Inizieranno, quindi, gli incontri con le autorità religiose, sociali, politiche e culturali di Palermo, a cui seguirà la consegna dei premi ai migliori componimenti sul tema «Casa Savoia e la Sicilia», eseguiti dagli alunni del Liceo «Garibaldi», del Liceo «Altavilla» e dell'Istituto Magistrale «Regina Margherita».

Il Tempo
16 5 2005

Queste sono notizie che aprono il Cuore...

Dopo settimane di notizie incentrate su premi e lezioni distribuiti nelle scuole della mia provincia (rossa, anarchica e repubblicana) da ex rubagalline, leccac...li politicanti ecc. , fa davvero piacere sapere che ci saranno bambini, a cui andrà un premio per argomenti inerenti la nostra Storia comune...

Magari succedesse anche da noi al Nord !


saluti

Conterio
19-05-05, 11:21
P.S. Pio....

Possiamo postare questa notizia anche su "Regno delle due Sicilie" ???

Ciao;)

Fante d'Italia
23-05-05, 04:05
In Origine postato da Conterio
P.S. Pio....

Possiamo postare questa notizia anche su "Regno delle due Sicilie" ???

Ciao;)
Già fatto. Guarda su "Sottoscrivi l'argomento" ;)

Fante d'Italia
23-05-05, 04:10
Cominciata a Palermo la quattro giorni.

I Savoia in Sicilia: «Innamorati di questa Isola»

Palermo. ………(.)..
Una breve sosta davanti alla stele che ricorda la strage di Capaci per depositare dei fiori con lo stemma dei Savoia. Poi, alla volta di Villa Igiea. ………

Vittorio Emanuele, nella sua visita ufficiale di quattro giorni, è accompagnato dalla moglie Marina e dal figlio Emanuele Filiberto. Al seguito altre dodici persone. Oggi si aggregheranno l'ing. Francesco Caltagirone (Acqua Marcia) e il presidente della Confcommercio Sergio Billè.

C'è molto feeling tra Vittorio Emanuele e i siciliani. Racconta il Principe: «Era 1968 quando ho iniziato a lavorare sul serio. A Lugano incontrai Corrado Augusta, che si interessò alle mie esperienze e subito mi propose di cominciare a collaborare. Il conte era un siciliano che fabbricava elicotteri. Mi affidò la gestione degli affari con l'Iran».

Nel corso del brevissimo incontro con la stampa il Principe respira a pieni polmoni. L'aria dell'isola lo fa sentire bene. Dice: «Tornerò in Sicilia senza l'assillo di impegni ufficiali. Mio padre mi ha spesso parlato dei tesori dell'arte e della storia di questa terra, mai di politica. Attraverso alcuni libri ho potuto farmi un'idea delle meraviglie che vi circondano. Bisogna venire assolutamente in barca e soffermarsi lungo la costa».

Gli è stato chiesto cosa pensa del ponte di Messina. Spiega: «Sono favorevole». Poi porta il discorso sull'unità europea: «Bisogna mettersi a lavorare seriamente per fare concorrenza. E' necessario aiutare le industrie italiane. Abbiamo maestranze eccellenti, ma per ricreare un sistema industriale occorre il supporto di tutti e non solo quello del governo».

La prima visita ufficiale di Vittorio Emanuele è un incontro a Palazzo d'Orleans col presidente della regione Totò Cuffaro. Uno scambio di battute, un aperitivo e via a Palazzo dei Normanni, dove il presidente dell'Ars Guido Lo Porto dà il benvenuto. In quel luogo, che fu a lungo abitato dai Reali Sabaudi, al Principe di Napoli vengono mostrati alcuni oggetti legati alla sua Famiglia, fra i quali una scrivania in stile rococò con tarsie in madreperla acquistata dal Re Umberto I durante l'Esposizione di Palermo del 1891 e un carrozzino dei servizi reali che sotto lo Stemma Sabaudo nascondeva quello borbonico. Dopo l'arte, la cena ristretta alle autorità e al seguito di Vittorio Emanuele.

Questa mattina incontro col Card. Salvatore De Giorgi, colazione a Villa Niscemi col sindaco Diego Cammarata e nel pomeriggio il bagno di folla …….
La Sicilia
21 5 200

Fante d'Italia
23-05-05, 04:13
SICILIA: CUFFARO RICEVE A PALAZZO D'ORLEANS FAMIGLIA SAVOIA

(ASCA) - Palermo, 20 mag - Vittorio Emanuele, Marina ed manuele Filiberto di Savoia sono stati ricevuti a palazzo d'Orleans dal presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro.

E' stato il primo appuntamento istituzionale dei Savoia a Palermo. Cordialissimo l'incontro con il governatore con il quale si e' manifestata una reciproca simpatia.

Vittorio Emanuele ha ringraziato per ''la straordinaria accoglienza che e' testimonianza di affetto sincero e di particolare sensibilita' storica''. E' la prima volta del Principe in Sicilia, non lo stesso per il figlio Emanuele Filiberto che conosce il nostro territorio per avere disputato gare automobilistiche e avere visitato i siti piu' belli.

''Mettiamoci al lavoro - hanno detto a Cuffaro – per aiutare la Sicilia a farla crescere''. E il governatore di rimando: ''Vi nomino testimonial della Sicilia all'estero''.
Incarico che Vittorio Emanuele e Emanuele Filiberto hanno accettato con grande entusiasmo. Un ricordo del Principe sulla Sicilia e sui siciliani nei racconti del padre Umberto II, gli parlava dell'accoglienza e della generosita' del popolo siciliano, cosi' come delle bellezze naturali e
artistiche. Una voglia di ritornare che si concretizzera' nella sua partecipazione al Rally della Targa Florio il prossimo mese.

Il presidente Cuffaro e la consorte Giacoma hanno intrattenuto per circa un'ora i regali ospiti e il loro nutrito seguito e al termine della visita hanno regalato una scultura di Consagra al Principe-Padre, il ''cuore di Costanza'' a Marina e due ceramiche siciliane di ispirazione piemontese a Filiberto. Poco meno di una ventina le persone al seguito dei Principi. I coniugi Niederhause,
Pier Luigi Vitalizi (Vice Gran cancelliere degli ordini dinastici di Casa Savoia), Edmonde Labbe' (dama di compagnia della Principessa Marina), il conte Carlo Marullo di Condojanni e la consorte, il duca Enrico Battiato Paterno' Castello e la figlia donna Carmela, il principe Carlo
Giovannelli, Sergio Bille' e la consorte, Francesco Caltagione e la moglie, Giampiero Dotti, Nicolino Narducci, Achille De Luca, Telesforo Tomei e Luigina Greco, assistenti dei Principi.

ASCA
21 5 2005

Cipriano (POL)
23-05-05, 12:18
Il ritorno in Sicilia del Principe di Napoli è segno di una normalità.Finalmente il suo ingiusto esilio ha veramente fine.

Zarskoeselo
23-05-05, 12:22
BAGNO DI FOLLA PER IL CAPO DI CASA SAVOIA
Quando a Vittorio Emanuele di Savoia è stato sottoposto il fittissimo programma legato alla giornata di ieri, il principe ha detto sorridendo: «Ma occorre una settimana per tutti questi appuntamenti. D'altronde sono venuto in Sicilia per recuperare il tempo perduto».
Il primo impegno alle 9,30 al Palazzo Arcivescovile con visita al card. Salvatore De Giorgi. Un incontro caloroso e non formale. Poi il principe di Savoia, insieme alla moglie Marina, al figlio Emanuele Filiberto, al principe Carlo Giovannelli, al conte Carlo Marullo di Condojanni e al duca Enrico Battiato Paternò Castello, si reca nel Tempio dei Re, soffermandosi davanti alla tomba di Federico II, lo Stupor Mundi. La cattedrale l'ha entusiasmato: «Ho visto un monumento eccezionale». Lungo il cortile esterno Vittorio Emanuele si sofferma a parlare con un collezionista di cimeli di Casa Savoia. Guarda con attenzione una medaglia d'argento del 1884 raffigurante il bisnonno Umberto I. E Vittorio Emanuele: «Non la conoscevo. E' molto bella, la conservi con cura, E' fior di conio. Avrei piacere di venire a casa sua per conoscere questi reperti». L'itinerario prosegue alla volta di Monreale. Incontro con l'arcivescovo, mons. Cataldo Naro. Tappa obbligata al Duomo, fatto costruire da Guglielmo II, che costituisce uno dei più importanti capolavori architettonici ed artistici del mondo. La famiglia Savoia rimane inebriata dalle bellezze della testimonianza normanna. E' desiderio di Emanuele Filiberto e della moglie Clotilde - rimasta a Ginevra - di battezzare il prossimo figlio in questa basilica. Poi Vittorio Emanuele si reca al comune intrattenendosi col sindaco Toti Gullo e con la giunta al completo. C'è anche il presidente del Consiglio comunale Piero Capizzi. Scambio di doni, una visita al Chiostro e via. Si ritorna a Palermo per incontrare a villa Niscemi il sindaco Diego Cammarata, che intrattiene gli ospiti per un pranzo di gala. Relax nella splendida Villa Igiea, della famiglia Caltagirone.
Alle 17, 15 il bagno di folla nella sede sociale di Azione Monarchica Italiana di Corso Calatafimi, con il raduno patriottico degli italiani «non immemori» e dei monarchici «non rassegnati» arrivati da più parti della Sicilia. In testa, il vulcanico barone Franco Sausa. All'arrivo di Vittorio Emanuele la Banda «Città di Palermo», diretta dal maestro Bottino, intona la Marcia Reale. Si grida «Avanti Savoia!» E il barone Franco Sausa: «Oggi è San Vittorio (ieri per chi legge, ndc). E' la vittoria di ciascuno di noi. Auguri, auguri. Palermo esulta. E' un appuntamento atteso da mezzo secolo». La sicurezza stenta a trattenere la folla. Fuori rimane un mare di gente. Nella confusione la principessa Marina versa del moscato di Pantelleria sul suo elegante completo pantalone celeste. Il marito sorride. Intanto al principe di Napoli vengono consegnate le chiavi d'oro della sede Monarchica. Nel baglio sono in mostra le opere dello scultore Domenico Zora, un artista che sa fondere sentimento, intelligenza e creatività. Il movimento delle figure di donna, come nelle danzatrici, svela una sensibilità e un pathos rari nella scultura di tutti i tempi. Zora presenta tredici opere. Calamita l'attenzione un busto dedicato a Greta Garbo nel centenario della nascita. Fuori dalla sede di corso Calatafimi, chiusa al traffico, la gente preme per stringere la mano a Vittorio Emanuele. Intanto, il principe di Napoli riceve il Consiglio della IV Circoscrizione comunale, guidato dal presidente Vincenzo Manzella. Subito dopo è la volta delle autorità religiose, sociali, politiche e culturali. C'è una rappresentanza di Forza Italia, capeggiata da Angelo Alfano, Dore Misuraca e Mario Ferrara. Intanto un coro di giovani intona «Va pensiero». Il momento della cultura vede la consegna di alcuni premi ai migliori componimenti sul tema «Casa Savoia e la Sicilia», eseguiti da alcuni studenti. La commissione è presieduta dal critico letterario Tommaso Romano.
Infine la giornata si è chiusa con una cena a casa Tasca d'Almerita. Oggi visita alla città e nel pomeriggio «gita» a Cefalù. Non ci sarà Emanuele Filiberto, che partirà in anticipo.
Articolo de la Sicilia estratto da www.coronaoggi.it

Cipriano (POL)
23-05-05, 12:23
Ho notato l'assenza della Principessa di Venezia...

Zarskoeselo
23-05-05, 13:07
E allora? Non è un soprammobile o una valigia.

Fante d'Italia
23-05-05, 14:01
In Origine postato da Zarskoeselo
E allora? Non è un soprammobile o una valigia.
:lol :o :lol
Grande Zarskoe!

Conterio
23-05-05, 14:08
Peccato per la delegzione di Forza Italia...

Ora che hanno bisogno (per il 2006), si fanno sotto, per ottenere l'unica cosa che gli interessa....

IL VOTO !

Bene comunque per la causa... occorrerebbero manifestazioni simili tutte le settimane !

Saluti

Fante d'Italia
23-05-05, 14:39
In Origine postato da Zarskoeselo
BAGNO DI FOLLA PER IL CAPO DI CASA SAVOIA
Quando a Vittorio Emanuele di Savoia è stato sottoposto il fittissimo programma legato alla giornata di ieri, il principe ha detto sorridendo: «Ma occorre una settimana per tutti questi appuntamenti. D'altronde sono venuto in Sicilia per recuperare il tempo perduto».
Il primo impegno alle 9,30 al Palazzo Arcivescovile con visita al card. Salvatore De Giorgi. Un incontro caloroso e non formale. Poi il principe di Savoia, insieme alla moglie Marina, al figlio Emanuele Filiberto, al principe Carlo Giovannelli, al conte Carlo Marullo di Condojanni e al duca Enrico Battiato Paternò Castello, si reca nel Tempio dei Re, soffermandosi davanti alla tomba di Federico II, lo Stupor Mundi. La cattedrale l'ha entusiasmato: «Ho visto un monumento eccezionale». Lungo il cortile esterno Vittorio Emanuele si sofferma a parlare con un collezionista di cimeli di Casa Savoia. Guarda con attenzione una medaglia d'argento del 1884 raffigurante il bisnonno Umberto I. E Vittorio Emanuele: «Non la conoscevo. E' molto bella, la conservi con cura, E' fior di conio. Avrei piacere di venire a casa sua per conoscere questi reperti». L'itinerario prosegue alla volta di Monreale. Incontro con l'arcivescovo, mons. Cataldo Naro. Tappa obbligata al Duomo, fatto costruire da Guglielmo II, che costituisce uno dei più importanti capolavori architettonici ed artistici del mondo. La famiglia Savoia rimane inebriata dalle bellezze della testimonianza normanna. E' desiderio di Emanuele Filiberto e della moglie Clotilde - rimasta a Ginevra - di battezzare il prossimo figlio in questa basilica. Poi Vittorio Emanuele si reca al comune intrattenendosi col sindaco Toti Gullo e con la giunta al completo. C'è anche il presidente del Consiglio comunale Piero Capizzi. Scambio di doni, una visita al Chiostro e via. Si ritorna a Palermo per incontrare a villa Niscemi il sindaco Diego Cammarata, che intrattiene gli ospiti per un pranzo di gala. Relax nella splendida Villa Igiea, della famiglia Caltagirone.
Alle 17, 15 il bagno di folla nella sede sociale di Azione Monarchica Italiana di Corso Calatafimi, con il raduno patriottico degli italiani «non immemori» e dei monarchici «non rassegnati» arrivati da più parti della Sicilia. In testa, il vulcanico barone Franco Sausa. All'arrivo di Vittorio Emanuele la Banda «Città di Palermo», diretta dal maestro Bottino, intona la Marcia Reale. Si grida «Avanti Savoia!» E il barone Franco Sausa: «Oggi è San Vittorio (ieri per chi legge, ndc). E' la vittoria di ciascuno di noi. Auguri, auguri. Palermo esulta. E' un appuntamento atteso da mezzo secolo». La sicurezza stenta a trattenere la folla. Fuori rimane un mare di gente. Nella confusione la principessa Marina versa del moscato di Pantelleria sul suo elegante completo pantalone celeste. Il marito sorride. Intanto al principe di Napoli vengono consegnate le chiavi d'oro della sede Monarchica. Nel baglio sono in mostra le opere dello scultore Domenico Zora, un artista che sa fondere sentimento, intelligenza e creatività. Il movimento delle figure di donna, come nelle danzatrici, svela una sensibilità e un pathos rari nella scultura di tutti i tempi. Zora presenta tredici opere. Calamita l'attenzione un busto dedicato a Greta Garbo nel centenario della nascita. Fuori dalla sede di corso Calatafimi, chiusa al traffico, la gente preme per stringere la mano a Vittorio Emanuele. Intanto, il principe di Napoli riceve il Consiglio della IV Circoscrizione comunale, guidato dal presidente Vincenzo Manzella. Subito dopo è la volta delle autorità religiose, sociali, politiche e culturali. C'è una rappresentanza di Forza Italia, capeggiata da Angelo Alfano, Dore Misuraca e Mario Ferrara. Intanto un coro di giovani intona «Va pensiero». Il momento della cultura vede la consegna di alcuni premi ai migliori componimenti sul tema «Casa Savoia e la Sicilia», eseguiti da alcuni studenti. La commissione è presieduta dal critico letterario Tommaso Romano.
Infine la giornata si è chiusa con una cena a casa Tasca d'Almerita. Oggi visita alla città e nel pomeriggio «gita» a Cefalù. Non ci sarà Emanuele Filiberto, che partirà in anticipo.
Articolo de la Sicilia estratto da www.coronaoggi.it
Zarskoe, postalo anche ne Regno delle Due Sicilie
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=2197966#post2197966

e sul Principale
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=2197289#post2197289

Magari snellendo un pò il testo aggiungendo spazi. :)

Zarskoeselo
23-05-05, 23:06
fatto!

Cipriano (POL)
24-05-05, 08:52
La mia domanda sulla Principessa di Venezia non voleva offendere nessuno...

Zarskoeselo
25-05-05, 13:04
LA DELEGAZIONE NISSENA DAI PRINCIPI

C'era anche la delegazione nissena di Azione Monarchica Italiana all'arrivo dei Principi di Savoia alla sede di Azione Monarchica di Palermo, sabato pomeriggio, quando la folla ha accolto con entusiasmo i Principi per la prima volta in Sicilia (la visita di due anni addietro di Emanuele Fliberto è stata di carattere privato). Alla delegazione nissena, guidata dal delegato provinciale Antonio Alberto Stella, si sono aggregate una quindicina di Guardie d'Onore e numerosi simpatizzanti, giunti nel capoluogo palermitano con un apposito autobus prenotato con i simpatizzanti di Enna.
Nonostante era previsto un incontro con ogni Delegazione la presebìnza di molte persone ha fatto saltare ogni programma e quindi i Principi hanno solo potuto fare un saluto generale dai balconi della sede. Domenica mattina, il delegato provinciale nisseno, è stato ricevuto in forma privata dai Principi a Villa Igiea, dove, accompagnato dal Presidente Nazionale barone Franco Sausa, ha consegnato una targa ricordo al Principe Vittorio Emanuele ed una al Principe Emanuele Filiberto, ed inoltre ha donato due piatti di terracotta di produzione nissena. Uno alla Principessa Marina ed uno al Principe Emanuele Filiberto per consegnarlo alla Principessa Clotilde che non è potuta venire a Palermo.
Antonio Alberto Stella ha anche consegnato un invito formale per un visita della Famiglia Savoia a Caltanissetta.

La Sicilia 24 maggio 2005
estratto da www.coronaoggi.it

Zarskoeselo
25-05-05, 13:05
Nel primo pomeriggio di ieri i principi reali hanno lasciato Palermo per rientrare a Ginevra.
Erano stanchi ma felici per la straordinaria accoglienza ricevuta dai siciliani.
E Vittorio Emanuele, nel mese di settembre, tornerà nella parte orientale dell'Isola per un'altra visita ufficialeMa la vera notizia è che i Savoia hanno manifestato la disponibilità di diventare, attraverso la loro «Fondazione Principe di Venezia», gli ambasciatori della Sicilia nel mondo e che il presidente della Regione Totò Cuffaro nel corso dell'estate si recherà a Ginevra per definire gli accordi. Intanto, la programmata conferenza stampa per le 10,30 di ieri al Grand Hotel Villa Igiea con il principe Vittorio Emanuele è saltata, l'erede al trono sentiva il bisogno di recuperare qualche ora di sonno e mettersi in forza per il viaggio di ritorno.
«Vittorio Emanuele – dice il principe romano Carlo Giovannelli, uno degli ospiti al seguito dei Savoia –, a Cefalù aveva gli occhi umidi, quasi lacrimava. L'ha colpito l'entusiasmo, il calore della gente che per stringergli la mano si è spostata da più parti della Sicilia.
Nelle quattro giornate palermitane ha avuto tanti applausi spontanei, al di là delle appartenenze politiche, e tutte queste emozioni alla fine l'hanno distrutto».
Hanno intrattenuto la stampa il conte Carlo Marullo di Condojanni, il duca Enrico Battiato Paternò Castello, il vice cancelliere degli Ordini Dinastici Pier Luigi Vitalini, il cav. Achille De Luca.
Con loro si è parlato soprattutto dell'Ordine cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro, ripreso in mano da Vittorio Emanuele dopo la morte del padre Umberto II (1983). Il Gran cancelliere è il giovane Emanuele Filiberto.
L'Ordine organizza due volte all'anno un galà di beneficenza, dove gli ospiti pagano un biglietto d'ingresso. All'interno, lotterie e vendita all'asta di oggetti. Ogni illustre convenuto regala qualcosa di suo e il ricavato va ai deboli, agli oppressi. Come nasce l'Ordine l'ha spiegato il duca Battiato Paternò Castello: «Si deve ad Amedeo VIII, che fu eletto papa come Felice V dal Concilio di Basilea nel 1439 e, dieci anni dopo, abbandonò il pontificato per fermare lo scisma che s'era creato. Amedeo VIII visse da eremita è fondò un primo monastero di San Maurizio a Ripaille, sul lago di Ginevra. Poi a rinvigorire l'Ordine pensò nel 1572 Emanuele Filiberto (Testa di Ferro)».
Oggi l'organizzazione è costituita da delegati ed esiste una buona rete nel mondo. Anche la Sicilia è presente. Si organizzano pranzi e si discutono programmi.

Vincenzo Prestigiacomo La Sicilia 24 maggio 2005

estratto da www.coronaoggi.it

Zarskoeselo
26-05-05, 13:30
CIMELI REALI IN ESPOSIZIONE ALLA REGGIA DI CASERTA

TSarà il preziosissimo collare di San Gennaro a inaugurare la mostra «Gioielli regali nel Real Palazzo di Caserta», in programma alla Reggia dal 7 giugno al 30 ottobre. Eccezionalmente esposto per tre giorni, il cimelio è il simbolo della mostra «Gioielli Regali» che illustra gli ornamenti e i dipinti reali dal 1734 al 1940 in un percorso di creazioni preziose in dialogo fra loro. «Il collare riassume in sé e ripercorre l’intero arco temporale della mostra», ha spiegato la curatrice Vega de Martini. La studiosa ha raccontato che la reliquia, realizzata nel Seicento da orafi napoletani e «opera di altissimo artigianato», è stata arricchita nel corso del secoli dalle croci reali donate da Carlo di Borbone, Maria di Sassonia, Giuseppe Bonaparte e dai Savoia, ed è composta quindi da gioielli che datano dal XVIII al XX secolo. Alcune parti della collana sono già state esposte, ma nessuno ha mai visto il gioiello nella sua interezza, se non i fedeli a San Gennaro che si recano nella basilica quando il Santo «indossa» la reliquia. La collana è infatti solitamente conservata in un caveau, insieme agli altri preziosi del tesoro, e durante i tre giorni di esposizione sarà protetta da eccezionali misure di sicurezza. «Una occasione per presentare una parte inedita del patrimonio della Reggia - ha sottolineato la soprintendente Giovanna Petrenga - cimeli e dipinti mai esposti che abbiamo deciso di presentare insieme ai gioielli provenienti dal Museo Napoleonico di Roma e da collezioni private». Fra gli oggetti si trovano due culle realizzate per la nascita di Vittorio Emanuele III (1900) e del principe ereditario Vittorio Emanuele (1934); fra i dipinti opere di Solimena, Bonito, Cammarano, Wicar e il busto di Ferdinando IV di Borbone eseguito dal Canova. L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza per i Beni architettonici delle province di Caserta e Benevento, in collaborazione con la Confartigianato e la Camera di commercio di Caserta. «Una mostra dal grande valore simbolico - sottolineano Gustavo Ascione, leader dell’ente camerale casertano, e Nicola De Lucia della Confartigianato - che si inserisce nel segno dalla grande tradizione orafa campana».

Lorenzo Calò (Il mattino 25 maggio 2005)
estratto da www.coronaoggi.it

Zarskoeselo
26-05-05, 13:31
UN LIBRO SU UMBERTO II

Trentacinque giorni di regno, un rapporto con Napoli molto forte, frequenti i soggiorni di Umberto II nella nostra città, saldissimi i contatti con molti esponenti della nobiltà napoletana. La vita di Umberto fu bella da principe, e molto travagliata da Re: il ”Re di Maggio”, fu detto, per il breve periodo in cui assunse la Corona fino alla partenza verso l’esilio portoghese, il 13 giugno 1946. Umberto II sarà al centro dell’incontro di questa sera a Palazzo Serra di Cassano dove alle 18 viene presentato Scacco al re, Autobiografia presunta di Sua Maestà Umberto II, scritto da Michela Mastrodonato (Argo editore) con l’intervento di Serge di Jugoslavia, che ha scritto la prefazione, Mario Festa e dell’ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile. La madre di Serge, come è noto, è Maria Pia, l’unica dei figli di Umberto - viene ricordato - che visse per molti anni a Cascais con il padre. Ma cos’è una autobiografia romanzata? L’autrice, giornalista, lavora a Rai News24, alla redazione di «Pianeta Economia» ed ha al suo attivo un romanzo, Delle nostre parole, finalista al premio «Calvino»: ha scritto questo libro in occasione del centenario della nascita di Umberto, riportando in stile ”umbertino”, e cioè immaginando quel che avrebbe detto e scritto il re, pensieri e considerazioni basate su fatti realmente accaduti, accompagnandoli con esaurienti note sui personaggi protagonisti di quei giorni, e da documenti storici, alcuni dei quali inediti, provenienti dagli archivi di Casa Savoia. Nella prefazione Serge di Jugoslavia racconta aspetti della personalità del nonno, i motivi che lo spinsero ad abbandonare l’Italia pur essendo consapevole - è la sua tesi, del resto più volte sostenuta da molti studiosi - che i risultati del referendum fossero controversi: si riparla di «oscure macchinazioni che alcuni personaggi della neonata Repubblica avevano ordito ai danni delle istituzioni di allora». «Oggi - afferma Serge - dopo quasi 60 anni - è doveroso ridare dignità ad un uomo che ha pagato per colpe non sue, come spesso è accaduto ai Re, e che al di là delle ideologie e faziosità, è ora di riscoprire come Re, come uomo e soprattutto come italiano». Scacco al Re è un libro che piacerà a quanti hanno conservato simpatie monarchiche ma pure a chi ha voglia di conoscere meglio questa figura che, nel corso degli anni dell’esilio, vissuti con dignità e discrezione, ha saputo farsi apprezzare anche da molti che, al referendum istituzionale, avevano optato per la Repubblica. Il libro, sottolinea l’autrice, ripercorre «attraverso i pensieri e le valutazioni dello stesso re i trentacinque giorni del breve regno che si concluse all’indomani del referendum, il 2 giugno 1946, il cui fondamento giuridico per gli storici resta ancor oggi una questione aperta. Le preziose testimonianze, i documenti storici, le numerose fonti bibliografiche raccolte e le tante foto d’epoca della vita militare e familiare del Re dànno un inmportante valore storico-documentale al libro». Pagine che si leggono tutto d’un fiato, la tecnica del racconto ”autobiografico” dà un senso particolare alla lettura: scorrono pezzi della storia italiana che incuriosiscono chi legge e viene così precipitato tra fatti e personaggi (De Gasperi, Togliatti, Nenni, Romita...) d’altri tempi. E vicende dolorose e tragiche come le pagine relative all’11 giugno ’46. Un pomeriggio di sangue per Napoli, a via Medina c’era allora la sede della federazione provinciale del Pci: sei giovani monarchici uccisi negli scontri con la polizia. «Un massacro. Il massacro che avevo temuto dal giorno in cui sono diventato Re», fa dire a Umberto II Michela Mastrodonato. E più avanti: «Sul campo sono rimasto feriti di ambo le parti, e sei morti di fede monarchica. Un bilancio da guerra civile in nuce che mi imponeva di rompere gli indugi e dare agli italiani un segnale chiaro di concordia. Sebbene per me dolorosissimo».
Pasquale Esposito (Il mattino 25 maggio 2005)
estratto da www.coronaoggi.it

Fante d'Italia
12-06-05, 00:09
I PRINCIPI EREDITARI D'ITALIA IN UMBRIA

Ieri le LL.AA.RR. i Principi di Piemonte e Venezia si sono recati a
Umbertide, in provincia di Perugia.

Dopo un colloquio privato con il Sindaco, si sono recati in una
struttura d'accoglienza per anziani, alla quale il Principe Ereditario, in qualità di Gran Cancelliere dell'Ordine di Santi Maurizio e Lazzaro, ha donato la somma di 20.000 euro.
La donazione è avvenuta alla presenza del Sindaco, del Direttore
Sanitario della struttura, del Comandante della Stazione dei Carabinieri e di personale medico e paramedico.

Molto calorosa l'accoglienza riservata ai Principi dagli ospiti, con i
quali le Loro Altezze Reali si sono intrattenute piacevolmente e a lungo.

Oggi i Principi Ereditari si recheranno a Cortona (AR).

Da: Tricolore Agenzia Stampa / Ag. 401 dell' 11.6.2005

FedericoAmMI
15-06-05, 10:28
Le LL.AA.RR. a Torino per l'inaugurazione di un monumento all'artiglieria

Emanuele Filiberto di Savoia a Torino

Mercoledì 15 giugno, alle ore 9.45, in corso Vittorio Emanuele II, si festeggerà la fine dei lavori di restauro del Monumento all’Artiglieria.

Progettato e costruito dallo scultore Pietro Canonica, il monumento è stato inaugurato 75 anni fa, il 15 giugno del 1930 alla presenza dei Savoia.
Il rifacimento della scultura commemorativa, curato dalla Fiat e dalla Città di Torino, è iniziato nel marzo 2004.

Alla cerimonia parteciperanno Emanuele Filiberto di Savoia che sarà accompagnato dalla moglie Clotilde, e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino.

sarchiapone (POL)
17-06-05, 10:09
Scusa Zarko, ma cosa è l'Azione Monarchica Italiana?
Di tante sigle questa mi mancava.
Grazie in anticipo.

Zarskoeselo
17-06-05, 12:17
E' un gruppo guidato da Sausa. Ma l'importante è che con le autorità e tutto il cerimoniale vi fosse la rappresentanza monarchica ed il Principe stabilisse un contatto pubblico con questa.

sarchiapone (POL)
17-06-05, 12:32
certo. Io sono contento se un gruppo monarchico, comunque si chiami, fa fare un bagno di folla al Principe.
Esce ancora il giornale di Sausa? Mi pare si chiamasse Tribuna politica.
Venti anni fa ero abbonato.
Cosa si puo' sapere di questa Azione Monarchica?

FedericoAmMI
22-06-05, 14:01
Auguri Altezza Reale!

Ricorre oggi, 22 giugno 2005, il 33mo genetliaco del Principe Ereditario
d'Italia, S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia, Principe di Piemonte e Venezia.
La redazione formula i suoi più sinceri auguri al diretto erede dell'attuale
Capo di Casa Savoia.

fonte: TRICOLORE

http://img11.echo.cx/img11/6375/filiberto0zx.jpg

FedericoAmMI
22-06-05, 14:02
..

FedericoAmMI
22-06-05, 14:02
error

Fante d'Italia
22-06-05, 14:25
Auguri di tutto cuore a Sua Altezza Reale.

"Non c'è due senza tre" recita un detto popolare.
Sono certo che se abbiamo avuto, con Vittorio Emanuele II, un risorgimento apportatore di libertà, un secondo risorgimento, iniziato l'8 Settembre del '43 da Vittorio Emanuele III, che ci recuperò il nostro posto tra le nazioni democratiche, avremo con Emanuele Filiberto di Savoia un terzo risorgimento che ci risolleverà dal putridume repubblicano.

lupocattivo (POL)
22-06-05, 15:33
In Origine postato da Fante d'Italia
Auguri di tutto cuore a Sua Altezza Reale.

"Non c'è due senza tre" recita un detto popolare.
Sono certo che se abbiamo avuto, con Vittorio Emanuele II, un risorgimento apportatore di libertà, un secondo risorgimento, iniziato l'8 Settembre del '43 da Vittorio Emanuele III, che ci recuperò il nostro posto tra le nazioni democratiche, avremo con Emanuele Filiberto di Savoia un terzo risorgimento che ci risolleverà dal putridume repubblicano.


Meno male che ci siete voi, amici miei, cominciavo a credere che l'evento dell'anno fossero le nozze di Totti e Illary che Sky continua a rimandare anche in replica. :mad:

Cortes
22-06-05, 20:38
AUGURI E LUNGA VITA A SUA ALTEZZA REALE

eolo76
22-06-05, 20:44
In Origine postato da FedericoAmMI
Auguri Altezza Reale!

Ricorre oggi, 22 giugno 2005, il 33mo genetliaco del Principe Ereditario
d'Italia, S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia, Principe di Piemonte e Venezia.
La redazione formula i suoi più sinceri auguri al diretto erede dell'attuale
Capo di Casa Savoia.

fonte: TRICOLORE

http://img11.echo.cx/img11/6375/filiberto0zx.jpg

AUGURI!!!!!!

Conterio
23-06-05, 19:32
In Origine postato da Fante d'Italia
Auguri di tutto cuore a Sua Altezza Reale.

"Non c'è due senza tre" recita un detto popolare.
Sono certo che se abbiamo avuto, con Vittorio Emanuele II, un risorgimento apportatore di libertà, un secondo risorgimento, iniziato l'8 Settembre del '43 da Vittorio Emanuele III, che ci recuperò il nostro posto tra le nazioni democratiche, avremo con Emanuele Filiberto di Savoia un terzo risorgimento che ci risolleverà dal putridume repubblicano.

E' una speranza per tutti.... AUGURI a SAR !

Zarskoeselo
11-07-05, 20:31
http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2005/07/11/40s,SUPPLEMENTO/T1.html

Questo articolo ben spiega quanto l'amore per l'Italia sia nel dna sabaudo.

Fante d'Italia
13-07-05, 17:58
Scende in campo il Principe
di Stefano Vespa e Mauro Esu
10/7/2005

Emanuele Filiberto di Savoia: sogna una società basata sui valori della tradizione e un sistema paese che abbia attenzione per i più deboli.
Ancora presto per una candidatura alle politiche, ma slogan, strategia e tappe sono pronti. Con l'aiuto di Piepoli.

Scende in campo il Principe?
L'indiscrezione di un impegno in politica di Emanuele Filiberto, giovane erede di Casa Savoia, circola insieme con l'ipotesi di sondaggi di assaggio.
Di sicuro è appena nata l'Associazione Valori e Futuro, fondata a Milano il 24 maggio da Emanuele Filiberto con amici e collaboratori.

Nello statuto si legge che si ispira
«agli ideali di autentica libertà, ai valori derivanti dal Risorgimento e dal pluralismo democratico»;
che si propone
«di partecipare e di concorrere alla soluzione dei problemi reali di tutte le categorie professionali e sociali, con particolare attenzione verso quelle più deboli»;
che vuole tutelare
«i nostri costumi e tradizioni, condivisi e tramandati nei secoli, di padre in figlio»; e che conta di «migliorare i rapporti tra cittadini e politica e, quindi, tra politica e società».

Nel consiglio direttivo di Valori e Futuro figurano, oltre al Principe e all'esperto di sondaggi Nicola Piepoli, Filippo Bruno di Tornaforte, segretario generale, Ottavio Mazzola, Giovanni Pietro Seia, Fabrizio Paganini, Dario Vertemara, Marco Cecchini, Laura Melidoni, Maddalena Pinciroli Passi.

Se non politico, certo si profila per il Principe un maggiore impegno pubblico. La visibilità dovrebbe crescere anzitutto all'estero.
Nell'arco di una legislatura deve consolidarsi la sua immagine quanto ad autorevolezza, competenza, credibilità, gradimento, termini usati da Piepoli in una lettera a Emanuele Filiberto. Anche con comunicati stampa «concernenti gli eventi italiani e giudizi sugli eventi italiani»; e magari un «angolo» giornaliero su un quotidiano. Obiettivo: offrire «la propria competenza e il proprio profilo per ricoprire ruoli di altissima rappresentatività del nostro Paese».

Cosa c'è di concreto?
Interpellato da Panorama, l'Erede di Casa Savoia puntualizza: «Non ho alcuna intenzione di entrare in politica, non saprei neppure con chi candidarmi».
Aggiunge che Valori e Futuro si dedicherà «ai giovani, trasmettendo loro valori ormai perduti. Sono un idealista, lavoro per lo sviluppo della cultura e la protezione dell'ambiente».

Lo slogan con cui l'associazione vuole presentarsi è «Pensiamo uniti per l'Italia di domani».
Non compare la parola Monarchia, ma il simbolo scelto è un leone di San Marco alato che tiene elmo e scudo con la scritta Regno d'Italia, due Nodi Savoia e il motto del Casato: «Fert». L'interpretazione più accreditata è «Fortitudo eius Rodhum tenuit», risalente al XIV secolo, quando Amedeo V liberò Rodi dagli Ottomani.

Il Principe avrebbe preferito lavorare riservatamente alla sua creatura, ha chiesto ai cofondatori dell'associazione di sottoscrivere un «accordo di riservatezza».
Valori e Futuro fa capo al gruppo Ef, la holding che gestisce tutte le iniziative di Emanuele Filiberto, finora culturali e di beneficenza, ha sede in Palazzo Contarini a Venezia e comprende svariate società ed enti:
Nuova Prospettiva si occupa di pianificare le visite ufficiali in Italia di Emanuele Filiberto e di sua moglie, Clotilde, e dei rapporti con le istituzioni e con le associazioni monarchiche; Agenzia organizza eventi e gestisce l'immagine; la Fondazione Principe di Venezia coordina le attività culturali e la Ef Gestioni si occupa di beneficenza.

L'associazione ha fissato le date della sua crescita: partenza il 5 luglio della ricerca di «delegati provinciali», il cui insediamento avverrà il 30 settembre.
Presentazione alla stampa alla fine di dicembre, quando il dibattito politico in vista delle elezioni sarà già caldissimo.

Da: Panorama.com

Fante d'Italia
14-07-05, 09:04
Zarskoeselo, si sa niente di più su questa associazione della quale parla Panorama ?

Zarskoeselo
24-07-05, 14:40
Quotidiano LIBERO - 24 luglio 2005 - p. 20



I MONARCHICI

La commemorazione di Re Umberto I



Sabato 23 luglio si è svolta a Monza, la solenne commemorazione di Re Umberto I organizzata dal Coordinamento Monarchico Italiano alla quale hanno partecipato rappresentanti di varie associazioni ed organizzazioni: Associazione Internazionale Regina Elena, Associazione Tricolore di Bergamo, Movimento Monarchico Italiano, Centro Studi Sociali Alberto Cavalletto di Padova, Associazione Piero Foscari di Venezia, Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Circolo Cavour di Torino, Gruppo Cavour di Milano e la Reale Commissione di Monza La manifestazione è iniziata alla Cappella Espiatoria con la deposizione delle corone di alloro, seguita dalla Messa e successivamente, per le allocuzioni di rito, al Teatro della Villa Reale.

E' stata l'occasione per ripensare al ruolo della monarchia, nell'ambito dello sviluppo politico e sociale della neonata Italia, ma anche il luogo e il momento per condannare tutte le forme di terrorismo.

Il convegno nel Teatro della Villa Reale è iniziato con l'ascolto della Marcia Reale, dell'Inno di Mameli e dell'Inno Europeo; dopo il saluto ai presenti da parte del Portavoce del Coordinamento Monarchico Italiano, Cav. Alberto Claut, che ha illustrato le finalità del Coordinamento monarchico, Umberto I "il Re Buono" è stato commemorato dal Cav. Gr. Cr. Nob. Dr Francesco Griccioli, delegato per la Toscana e per le Marche degli Ordini Dinastici Sabaudi e successivamente dal Dott. Giulio de Renoche, responsabile del Dipartimento storia e cultura del Movimento Monarchico Italiano. I relatori hanno ricordato la figura poco conosciuta del secondo Re d'Italia, il padre di Vittorio Emanuele III.

Umberto I tolse l'Italia dall'isolamento politico internazionale, aprendo una fase di interazione economica europea a tutto campo, che fu proficua per il progresso scientifico e per la pace. Era l'uomo di Villafranca, del quadrato, legato al "suo" esercito, che doveva essere protetto contro ogni errore di cui fosse divenuto, per obbedienza di Stato, colpevole: a pagare doveva essere chi aveva la responsabilità politica, non i servitori dello Stato posti ad eseguire ordini difficili e in condizioni di scarsa chiarezza di compiti e obiettivi. Era l'uomo che incoraggiava ogni iniziativa di progresso, le cooperative operaie e le associazioni di mutuo soccorso, con esborsi personali rilevanti. E fu l'uomo che fece abolire in Italia la pena di morte, anticipando che avrebbe dato la grazia ad uno dei suoi attentatori, "non volendo che mai, durante il suo regno, si alzasse il patibolo", precorrendo dunque il nuovo codice. E non impedì mai alla consorte Margherita una marcia di riconciliazione con la Chiesa, di cui si è sempre dichiarato devoto figlio.

Griccioli si è intrattenuto anche sul tema “emigrazione e immigrazione da e per l’Italia” mentre De Renoche ha inquadrato la figura del Re nel profilo culturale espresso dagli scritti di Pascoli e Fogazzaro.

Ai lunghi applausi è seguito l'intervento del Presidente della "Pakistan Overseas Foundation Europe" che riunisce i 500mila pakistani residenti regolarmente in Europa. Raja Aftab ha spiegato il perché della loro presenza alla cerimonia di Monza: "L’Associazione delle Comunità Pakistane in Europa ha accettato volentieri l'invito, a partecipare a questa giornata; ringraziamo gli organizzatori che in questa occasione hanno focalizzato l’attenzione sulle problematiche legate all’emigrazione nel ricordo di Re Umberto I, in memoria del ruolo degli Italiani all'estero e degli emigrati in Italia. Un tema sempre più attuale e, a nome dei miei compatrioti tutti, condanno solennemente tutti gli atti di terrorismo: dall'assassinio del re buono Umberto I agli attentati di queste ultime settimane che coinvolgono anche persone originarie del Pakistan. Il terrorismo è inaccettabile, intollerabile e ingiustificabile e deve essere denunciato. Condanniamo in particolare gli odiosi attentati a Londra.

Abbiamo apprezzato la posizione dell'Associazione Internazionale Regina Elena che da anni, nel nome del mondo monarchico italiano, contribuisce concretamente agli aiuti umanitari verso i popoli più bisognosi senza censure di ordine ideologico e religioso !

Il terrorismo non è una lotta dell'oriente contro l'occidente o dell'islam contro il cristianesimo, come giustamente ha detto il 14 dicembre 2004 l’ospite d’onore alla nostra serata di beneficenza ad Ostia, S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto di Savoia.

La presenza del Principe di Piemonte e di Venezia non era un caso.

Voglio ricordare infatti che 35 anni fa, il 24 novembre 1970, S.M. il Re Umberto II inviò il Ministro della Real Casa a fare visita in Roma a S.E. Hamid Nawaz Khan, Ambasciatore del Pakistan, per esprimere a Suo nome "sentimenti di rammarico e di solidarietà per lo sconvolgimento atmosferico del 12 novembre che aveva colpito una parte del Pakistan, recando grave sciagura e provocando centinaia di migliaia di vittime". L'Ambasciatore ricevette il Ministro con grande gentilezza, apprezzando molto l'interessamento e il pensiero di Re Umberto II, e pregò di farGli pervenire vivi ringraziamenti e deferenti saluti.

I Savoia sono sempre stati vicini al popolo pakistano.

Oggi sono 500.000 i Pakistani che risiedono in Europa e tutti condannano senza riserva ogni forma di terrorismo.

Come 105 anni fa l’assassinio del Capo dello Stato Italiano, il Re Umberto I, ha indignato il mondo intero, oggi ci indignano le stragi che subiamo da anni in ogni parte del mondo.

Tutti assieme dobbiamo creare una nuova solidarietà che porti ad una vera pace tra i popoli, tra le nazioni e tra le religioni. I figli d'Abraham debbono essere uniti per la pace e contribuire a proteggere la vita di chiunque".


L’assemblea ha riservato un lungo applauso a questo intervento inaspettato e, nella sua conclusione, il Portavoce del CMI Alberto Claut, associandosi alla condanna verso qualsiasi forma di terrorismo, ha richiamato l’attenzione sulla convinzione che “prima siamo italiani e poi monarchici” e in tale contesto sosteniamo tutte le iniziative poste in atto per tutelare la convivenza civile e democratica nel nostro Paese nel rispetto delle nostre tradizioni.

Fante d'Italia
24-07-05, 15:33
Grazie per questa bella ed importante relazione.

Non sarebbe anche il caso di postarla nel thread: cosa fanno i monarchici?

Conterio
25-07-05, 10:13
In Origine postato da Fante d'Italia
Grazie per questa bella ed importante relazione.

Non sarebbe anche il caso di postarla nel thread: cosa fanno i monarchici?

E su "politica Nazionale ???

Ciao

Fante d'Italia
08-08-05, 03:58
IL PRINCIPE STRATEGA RIFIUTATO DA LUIGI XIV

Luigi XIV dovette pentirsi di aver negato al giovane Principe Eugenio di Savoia, nato a Parigi, di entrare nei ranghi dell’armata francese, aggiungendo che non gli avrebbe affidato nemmeno una compagnia di quaranta uomini. Uno dei maggiori geni militari di tutti i tempi venne giudicato in questo modo.
Eugenio non si scoraggiò, si rivolse agli Asburgo, diventando il vero depositario della tradizione militare imperiale.
A Zenta, battè i turchi, affrontati anche in seguito, sventando i piani della Sublime Porta nell’area danubiana e contro la stessa Vienna. Durante la guerra di successione spagnola, prevalse sui Marescialli francesi Catinat, Villeroy, Vendôme: insieme col Duca di Marlborough (antenato di Winston Churchill), vinse nelle decisive battaglie di Blenheim, Audenarde e di Malplaquet, una delle più sanguinose del XVIII secolo.
Al nome di Eugenio di Savoia è legata anche la battaglia di Torino (che vide il sacrificio consapevole di Pietro Micca) dopo un assedio, da parte dei francesi, sostenuto da Vittorio Amedeo II di Savoia: in quella occasione, i due cugini unirono le loro forze e, in segno di ringraziamento, venne edificata la Basilica di Superga.

Tutta questa trama è narrata da Franz Herre con lo stile di un romanzo: ma tutto è storicamente, rigorosamente vero: insomma, una biografia esemplare. Singolare figura, quella del Principe stratega, che si firmava «Eugenio von Savoye». Scrive l’autore: «Un nome proprio italiano e uno francese uniti dalla congiunzione von, quindi con una triade linguistica con la quale Eugenio sintetizzava il triplice carattere europeo della propria natura».
Proprio per questo, si tratta di un personaggio «conteso»: ciò è tanto vero che, nei due conflitti mondiali, austriaci, tedeschi, italiani hanno battezzato «Prinz Eugen » e «Eugenio di Savoia» corazzate e incrociatori delle rispettive Marine.

A rigor di logica, il principe fu soprattutto un condottiero imperiale: la statua equestre in Piazza degli Eroi, a Vienna, reca la scritta: «Al glorioso vincitore dei nemici dell’Austria». L’uomo d’arme era però intimamente uomo di pace e come tale agì da statista, manovrando le Cancellerie come gli eserciti. Eugenio, come in seguito il Duca di Wellington, il vincitore di Waterloo, era dell’avviso che la più grande tragedia, dopo una battaglia perduta, fosse una battaglia vinta.

Franz Herre: «Eugenio di Savoia», Garzanti, 340 pagine, 12 euro.
Carlo De Risio
(da: “il Tempo”, 7 luglio 2005)

Fante d'Italia
10-08-05, 15:23
In Origine postato da Fante d'Italia
Scende in campo il Principe
di Stefano Vespa e Mauro Esu
10/7/2005

Emanuele Filiberto di Savoia: sogna una società basata sui valori della tradizione e un sistema paese che abbia attenzione per i più deboli.
Ancora presto per una candidatura alle politiche, ma slogan, strategia e tappe sono pronti. Con l'aiuto di Piepoli.

Scende in campo il Principe?
L'indiscrezione di un impegno in politica di Emanuele Filiberto, giovane erede di Casa Savoia, circola insieme con l'ipotesi di sondaggi di assaggio.
Di sicuro è appena nata l'Associazione Valori e Futuro, fondata a Milano il 24 maggio da Emanuele Filiberto con amici e collaboratori.

Nello statuto si legge che si ispira
«agli ideali di autentica libertà, ai valori derivanti dal Risorgimento e dal pluralismo democratico»;
che si propone
«di partecipare e di concorrere alla soluzione dei problemi reali di tutte le categorie professionali e sociali, con particolare attenzione verso quelle più deboli»;
che vuole tutelare
«i nostri costumi e tradizioni, condivisi e tramandati nei secoli, di padre in figlio»; e che conta di «migliorare i rapporti tra cittadini e politica e, quindi, tra politica e società».

Nel consiglio direttivo di Valori e Futuro figurano, oltre al Principe e all'esperto di sondaggi Nicola Piepoli, Filippo Bruno di Tornaforte, segretario generale, Ottavio Mazzola, Giovanni Pietro Seia, Fabrizio Paganini, Dario Vertemara, Marco Cecchini, Laura Melidoni, Maddalena Pinciroli Passi.

Se non politico, certo si profila per il Principe un maggiore impegno pubblico. La visibilità dovrebbe crescere anzitutto all'estero.
Nell'arco di una legislatura deve consolidarsi la sua immagine quanto ad autorevolezza, competenza, credibilità, gradimento, termini usati da Piepoli in una lettera a Emanuele Filiberto. Anche con comunicati stampa «concernenti gli eventi italiani e giudizi sugli eventi italiani»; e magari un «angolo» giornaliero su un quotidiano. Obiettivo: offrire «la propria competenza e il proprio profilo per ricoprire ruoli di altissima rappresentatività del nostro Paese».

Cosa c'è di concreto?
Interpellato da Panorama, l'Erede di Casa Savoia puntualizza: «Non ho alcuna intenzione di entrare in politica, non saprei neppure con chi candidarmi».
Aggiunge che Valori e Futuro si dedicherà «ai giovani, trasmettendo loro valori ormai perduti. Sono un idealista, lavoro per lo sviluppo della cultura e la protezione dell'ambiente».

Lo slogan con cui l'associazione vuole presentarsi è «Pensiamo uniti per l'Italia di domani».
Non compare la parola Monarchia, ma il simbolo scelto è un leone di San Marco alato che tiene elmo e scudo con la scritta Regno d'Italia, due Nodi Savoia e il motto del Casato: «Fert». L'interpretazione più accreditata è «Fortitudo eius Rodhum tenuit», risalente al XIV secolo, quando Amedeo V liberò Rodi dagli Ottomani.

Il Principe avrebbe preferito lavorare riservatamente alla sua creatura, ha chiesto ai cofondatori dell'associazione di sottoscrivere un «accordo di riservatezza».
Valori e Futuro fa capo al gruppo Ef, la holding che gestisce tutte le iniziative di Emanuele Filiberto, finora culturali e di beneficenza, ha sede in Palazzo Contarini a Venezia e comprende svariate società ed enti:
Nuova Prospettiva si occupa di pianificare le visite ufficiali in Italia di Emanuele Filiberto e di sua moglie, Clotilde, e dei rapporti con le istituzioni e con le associazioni monarchiche; Agenzia organizza eventi e gestisce l'immagine; la Fondazione Principe di Venezia coordina le attività culturali e la Ef Gestioni si occupa di beneficenza.

L'associazione ha fissato le date della sua crescita: partenza il 5 luglio della ricerca di «delegati provinciali», il cui insediamento avverrà il 30 settembre.
Presentazione alla stampa alla fine di dicembre, quando il dibattito politico in vista delle elezioni sarà già caldissimo.

Da: Panorama.com

Recentemente canale 5 ha dedicato un ampio servizio alle dichiarazioni al settimanale “Chi” del Principe Ereditario alterandone sostanzialmente i contenuti.

L’emittente lasciava intendere che “il Principe scende in politica”, mentre il nipote di Re Umberto II ha testualmente dichiarato: “Per il momento non ho nessuna voglia di entrare in politica. Anche perché non saprei per quale partito candidarmi” aggiungendo: “Se mi candidassi nel 2006 sarebbe un suicidio” ed indicando per un eventuale programma: “L’educazione ai valori di sempre. Alla famiglia, all’unità della Patria, al cristianesimo. Ai
valori risorgimentali riletti in chiave moderna. Ho da poco creato un’associazione, “Valori e futuro”, che si propone di radunare tanti giovani che credono in questi ideali. Il mio futuro parte proprio da lì”.

Da: TRICOLORE Agenzia stampa n. 529 - 10 agosto 2005

Fante d'Italia
30-08-05, 20:43
La Principessa Clotilde di Venezia e di Piemonte interprete di un film italiano:
“LA REGINA DEI BULGARI”

Il Corriere della Sera ha pubblicato ieri un’interessante e lungo articolo intitolato: “Sarò una principessa Savoia anche in tv", relativo al film, che verrà distribuito nella prossima primavera, dedicato alla Principessa Mafalda di Savoia, nel quale la Principessa di Piemonte e di Venezia reciterà nella parte della Principessa Giovanna di Savoia, Regina dei Bulgari.

Clotilde di Savoia ha tra l’altro dichiarato:
“ Mi sono posta molte domande sull'opportunità di fare un film in Italia. Ma poi ho capito che per me era veramente importante conoscere la realtà artistica italiana, partecipando a un progetto storico. In questo modo ho unito due esigenze: avvicinarmi a un prodotto cinematografico italiano ed entrare maggiormente nella storia della mia nuova famiglia.

Non mi sento più solo francese, sono diventata italiana.

Con mio Marito vivo in Svizzera, ma per mia Figlia vorrei un'educazione italiana, visto che porta il nome di una grande famiglia italiana.
E in quest'ottica, l'occasione di lavoro qui assume davvero una rilevanza notevole. In futuro mi piacerebbe vivere in Italia.
Sia mio marito, sia i miei suoceri, sono stati molto contenti, ma non abbiamo avuto modo di parlare molto del progetto, perché ho deciso di accettarlo all'ultimo momento, poco prima di partire per le riprese in Romania.

Ho letto tutto su Giovanna. Mi sono fatta l'idea di una donna eccezionale: forte, risoluta, piena di gioia di vivere, come d'altronde tutte le donne Savoia. Amava la cultura, era una lettrice
accanita e seppe assumere la responsabilità di Regina dei Bulgari con grande abnegazione.
Giovanna aveva due figli, Mafalda quattro: erano delle madri premurose, attente, piene di attenzioni. Nonostante i loro impegni dinastici, erano molto presenti. Erano donne come tante altre, che credevano nei valori e negli affetti famigliari. Ma anche il Re Vittorio Emanuele III viene descritto, proprio da Giovanna, come un padre affettuoso.
Trovarmi a recitare in quell'ambiente è per me davvero incredibile.”

Da:
Tricolore – Agenzia stampa n. 550 - 30 agosto 2005

Conterio
31-08-05, 08:39
E speriamo che la sua presenza induca regista e produttore a fare un Film Storico, non una Storia di fantasia !!!

Bene !!

;)

Maria Vittoria
02-09-05, 18:22
In Origine postato da Conterio
E speriamo che la sua presenza induca regista e produttore a fare un Film Storico, non una Storia di fantasia !!!

Bene !

;)

Condivido l'auspicio, e ringrazio per le informazioni cortesemente pubblicate in questo thread.

Nota Bene si placet: l'articolo sul quotidiano di Brescia non risulta accessibile senza password.

lupocattivo (POL)
04-09-05, 12:30
In Origine postato da Fante d'Italia
La Principessa Clotilde di Venezia e di Piemonte interprete di un film italiano:
“LA REGINA DEI BULGARI”

Il Corriere della Sera ha pubblicato ieri un’interessante e lungo articolo intitolato: “Sarò una principessa Savoia anche in tv", relativo al film, che verrà distribuito nella prossima primavera, dedicato alla Principessa Mafalda di Savoia, nel quale la Principessa di Piemonte e di Venezia reciterà nella parte della Principessa Giovanna di Savoia, Regina dei Bulgari.

Clotilde di Savoia ha tra l’altro dichiarato:
“ Mi sono posta molte domande sull'opportunità di fare un film in Italia. Ma poi ho capito che per me era veramente importante conoscere la realtà artistica italiana, partecipando a un progetto storico. In questo modo ho unito due esigenze: avvicinarmi a un prodotto cinematografico italiano ed entrare maggiormente nella storia della mia nuova famiglia.

Non mi sento più solo francese, sono diventata italiana.

Con mio Marito vivo in Svizzera, ma per mia Figlia vorrei un'educazione italiana, visto che porta il nome di una grande famiglia italiana.
E in quest'ottica, l'occasione di lavoro qui assume davvero una rilevanza notevole. In futuro mi piacerebbe vivere in Italia.
Sia mio marito, sia i miei suoceri, sono stati molto contenti, ma non abbiamo avuto modo di parlare molto del progetto, perché ho deciso di accettarlo all'ultimo momento, poco prima di partire per le riprese in Romania.

Ho letto tutto su Giovanna. Mi sono fatta l'idea di una donna eccezionale: forte, risoluta, piena di gioia di vivere, come d'altronde tutte le donne Savoia. Amava la cultura, era una lettrice
accanita e seppe assumere la responsabilità di Regina dei Bulgari con grande abnegazione.
Giovanna aveva due figli, Mafalda quattro: erano delle madri premurose, attente, piene di attenzioni. Nonostante i loro impegni dinastici, erano molto presenti. Erano donne come tante altre, che credevano nei valori e negli affetti famigliari. Ma anche il Re Vittorio Emanuele III viene descritto, proprio da Giovanna, come un padre affettuoso.
Trovarmi a recitare in quell'ambiente è per me davvero incredibile.”

Da:
Tricolore – Agenzia stampa n. 550 - 30 agosto 2005

L'avevo letto sui giornali da spiaggia, ovviamente acquistati e letti da mia moglie , ho visto pure qualche foto del set. Speriamo che sia un po' più aderente alla verità del film su Maria Josè ...:o

Fante d'Italia
06-09-05, 22:48
INTERVISTA AL PRINCIPE EREDITARIO D’ITALIA

Il settimanale Oggi, attualmente in edicola, pubblica una lunga intervista di tre pagine con fotografie di S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, della quale riproduciamo l’ultima parte.

OGGI: Crede che l’istituzione monarchica abbia ancora un senso?
E.F.d.S.: “La dove c’è, e penso a Paesi come Spagna o Inghilterra, lo ha.
E’ un riferimento universale, al di sopra dei partiti e delle parti. E’ l’istituzione
che la gente senta più vicina. Non lo dico io. Lo dicono i sondaggi”.

L’aristocrazia è depositaria di valori ancora validi?
“Io credo nei valori dell’essere umano. Tolleranza, giustizia, amore. Che poi sono i valori cristiani. Si può essere aristocratico o quel che si vuole, ma alla fine i valori sono quelli”.

Dove si trovano oggi questi valori?
“Vorrei dire dove non si trovano”.

Prego.
“In televisione”.

Il pubblico, però, segue.
“Segue, è vero. Ma chi fa certi programmi, chi vuol far mangiare certe cose, chi vuol far vedere certi spettacoli non deve illudersi. Il gioco non può andare avanti all’infinito. Perché la gente si rende già perfettamente conto di quel che le viene propinato. Sta al gioco. Ma prima o poi si stuferà”.

Ha un’alternativa?
“Oggi ci sono i mezzi per aprire canali di dialogo e di scambio tra persone di tutto il mondo. E in un momento di crisi della politica, in una fase di confronto duro sul piano della religione, dobbiamo cominciare a far circolare cultura. Non la mia o la nostra, quella di tutti”.

Come?
“Sono presidente della fondazione culturale Principe di Venezia e sto lavorando per rendere attive tutte le possibilità di confronto e scambio tra culture e civiltà. Per andare avanti dobbiamo imparare ad accettarci, a conoscerci, a parlarci”.

L’Italia può avere un ruolo importante?
“Importantissimo. Siamo il Paese più bello e antico d’Europa. Una culla d’arte e cultura unica al mondo. Peccato che si faccia poco per valorizzare il nostro patrimonio”.

Perché?
“Prendiamo il turismo. Quelle che mi dà pena è vedere così poca gente sulle coste italiane. Dove vanno tutti? Turchia, Croazia, Grecia, Spagna. Qui da noi tutto è carissimo e a prezzi elevati che non sempre corrispondono servizi adeguati. Alla fine la gente va altrove”.

Qualcuno parla di Italia in declino.
“Lo è tutta l’Europa, purtroppo. Mo fa sorridere chi dà la colpa a India e Cina. Non vedono che è cambiato il mondo e che a quel nuovo mondo abbiamo l’obbligo di adattarci. Il mondo evolve. E non aspetta l’Italia. E’ l’Italia che deve adattarsi al mondo”.

Lo sta facendo?
“Non mi sembra. Vedo addirittura vanificata l’opera più importante della mia Famiglia. L’unità d’Italia non c’è più. La ricchezza è concentrata al Nord e c’è un partito che vuole tagliare il Paese in due”.

Con la Monarchia sarebbe stato diverso?
“La Monarchia è stata garante di un equilibrato sviluppo del Paese, più di quanto non abbia saputo fare la Repubblica”.

Non si riconosce in nessun partito o uomo politico?
“No”. (…)

Da:Tricolore-Agenzia stampa n. 556 - edizione speciale - 04 settembre 2005

Conterio
07-09-05, 09:54
cosa si può dire ...

Disarmante, la semplicità delle risposte e allo stesso tempo la loro inconfutabile fondatezza e attualità.

Caro pio, riporterò questa intervista nelle News del mio sito. Le verità non vanno taciute !

Ciao e grazie;)

FedericoAmMI
07-09-05, 09:56
Pare che un po' alla volta, ci siano delle novità...speriamo in bene...

lupocattivo (POL)
07-09-05, 12:16
La novità, più novità è che si sta dando da fare ....

Zarskoeselo
07-09-05, 12:24
Non è affatto una novità. Il Principe è anni che lavora e fa quello che dice nell'intervista. La Fondazione da lui presieduta poi, gode di ottima salute ed è pubblicizzata anche sul mio sito. Oggi sono soltanto cambiati i metodi e questo dovrebbe far pensare positivo...

FedericoAmMI
07-09-05, 14:26
C'è una bella differenza fra una fondazione ed un discesa in politica!

Conterio
07-09-05, 15:23
C'è anche una bella differenza tra il fare nulla, ed una Fondazione !

Ciao

lupocattivo (POL)
07-09-05, 22:25
Per fortuna ha più volte negato di voler scendere in campo, quindi finiamola col Prince of Venice Party. Dovrebbe trovare un ruolo che gli consenta di essere super partes e fuori dalla politica o meglio dal nostro misero teatrino politico.

Il Principe di Galles svolge un ruolo di sponsor per l'economia britannica, potrebbe essere un'idea. Dovrebbe anche trovare un ruolo che gli offra l'opportunità di essere alla ribalta dei media: s'era proposto di comprare il Napoli calcio, era una idea che m'era piaciuta, e ho apprezzato il fine, gli avrebbe consentito di apparire spesso nei tg con quel ruolo, se questo era il fine.

Zarskoeselo
07-09-05, 22:51
Prince of Venice party? Scusa Lupo ma vedo che della Fondazione del Principe non conosci un tubo. E, poi, fare "qualcosa" non significa per forza scendere in politica.

lupocattivo (POL)
08-09-05, 12:38
In Origine postato da Zarskoeselo
Prince of Venice party? Scusa Lupo ma vedo che della Fondazione del Principe non conosci un tubo. E, poi, fare "qualcosa" non significa per forza scendere in politica.

Intendevo un partito fondato dal Principe o la discesa in campo del Principe in uno dei partiti del nostro variegato e avariato sistema politico, cosa di cui s'è discusso qui st'estate.

Già che fa la fondazione?

Zarskoeselo
08-09-05, 12:51
promuove la cultura attraverso il dialogo internazionale, il partenariato e la cooperazione e soprattutto aiuta molti giovani in un campo in cui spesso vengono derisi e demotivati: l'arte.
Sul sito www.princevenicefoundation.com
trovi tutto.

sarchiapone (POL)
14-09-05, 10:01
Martedì 13 Settembre 2005

Neoborbonici incontreranno il principe Savoia

Lenola – Emanuele Filiberto di Savoia sarà nel palazzo municipale di Lenola (Latina), vicino Fondi, giovedì mattina 15 settembre per essere ricevuto dalle autorità locali in occasione di una sua visita al locale Santuario della Madonna.
Da quando gli eredi del primo re d’Italia Vittorio Emanuele II (eredi anche dell’ingente patrimonio sabaudo), hanno avuto il permesso di tornare, il Movimento Neoborbonico ha deciso di utilizzarli, quando in forma ufficiale osano tornare nelle antiche terre del Regno delle Due sicilie, per riscoprire la storia dimenticata del Sud che tratta delle loro nefandezze che hanno consentito la persecuzione, lo sterminio, il saccheggio di popolazioni inermi e della chiesa cattolica.
Come avvenne il 15 marzo 2003, anche a Lenola una delegazione di Neoborbonici sarà ad attendere il principe Savoia per mettere in risalto che: · il bottino delle razzie nel regno borbonico è ancora nelle loro tasche · la scomunica di papa Pio IX è ancora vigente · i crimini di guerra contro popoli interi non si prescrivono.
Ciò sarà fatto d’intesa con il Comitato Anti-Savoia, che organizzò l’accoglienza nel 2003, e con chiunque desideri esprimere il proprio dissenso verso una dinastia che ha rovinato l’Italia, dalla proditoria conquista risorgimentale al vergognoso epilogo della II guerra mondiale che decretò l’esilio.
L’appuntamento è per le ore 9.30 davanti al Comune di Lenola.

Gilbert
14-09-05, 10:33
In Origine postato da sarchiapone
Martedì 13 Settembre 2005

Neoborbonici incontreranno il principe Savoia

Lenola – Emanuele Filiberto di Savoia sarà nel palazzo municipale di Lenola (Latina), vicino Fondi, giovedì mattina 15 settembre per essere ricevuto dalle autorità locali in occasione di una sua visita al locale Santuario della Madonna.
Da quando gli eredi del primo re d’Italia Vittorio Emanuele II (eredi anche dell’ingente patrimonio sabaudo), hanno avuto il permesso di tornare, il Movimento Neoborbonico ha deciso di utilizzarli, quando in forma ufficiale osano tornare nelle antiche terre del Regno delle Due sicilie, per riscoprire la storia dimenticata del Sud che tratta delle loro nefandezze che hanno consentito la persecuzione, lo sterminio, il saccheggio di popolazioni inermi e della chiesa cattolica.
Come avvenne il 15 marzo 2003, anche a Lenola una delegazione di Neoborbonici sarà ad attendere il principe Savoia per mettere in risalto che: · il bottino delle razzie nel regno borbonico è ancora nelle loro tasche · la scomunica di papa Pio IX è ancora vigente · i crimini di guerra contro popoli interi non si prescrivono.
Ciò sarà fatto d’intesa con il Comitato Anti-Savoia, che organizzò l’accoglienza nel 2003, e con chiunque desideri esprimere il proprio dissenso verso una dinastia che ha rovinato l’Italia, dalla proditoria conquista risorgimentale al vergognoso epilogo della II guerra mondiale che decretò l’esilio.
L’appuntamento è per le ore 9.30 davanti al Comune di Lenola.


i soliti vigliacchi, ignoranti e carogne!

Fante d'Italia
14-09-05, 10:35
In Origine postato da Gilbert I
i soliti vigliacchi, ignoranti e carogne!
Come non darTi ragione!

FedericoAmMI
14-09-05, 10:40
Lasciamo perdere...la cretineria non ha confini

Conterio
14-09-05, 15:50
In Origine postato da FedericoAmMI
Lasciamo perdere...la cretineria non ha confini

può darsi, però in questo caso, non sarà ostacolata da nessuno... anzi.

Facciamo un caso inverso, cerchiamo di capire cosa succederebbe se un insigne Omucolo rappresentante di un partito Comunista a caso, dovesse recarsi in visita al comune di Torre Pellice (per fare un nome), e si annunciasse che un gruppo anti-comunista, lo attenderà per dissentire e criticarlo apertamente...


Pensate che la contromanifestazione sarebbe incoraggiata ?
Pensate che potremmo recarci sul luogo sbandierando il "nostro" tricolore o la bandiera del milan ?

meditiamo.... il nostro nemico resta potente !

Gilbert
14-09-05, 17:14
In Origine postato da Conterio
può darsi, però in questo caso, non sarà ostacolata da nessuno... anzi.

Facciamo un caso inverso, cerchiamo di capire cosa succederebbe se un insigne Omucolo rappresentante di un partito Comunista a caso, dovesse recarsi in visita al comune di Torre Pellice (per fare un nome), e si annunciasse che un gruppo anti-comunista, lo attenderà per dissentire e criticarlo apertamente...


Pensate che la contromanifestazione sarebbe incoraggiata ?
Pensate che potremmo recarci sul luogo sbandierando il "nostro" tricolore o la bandiera del milan ?

meditiamo.... il nostro nemico resta potente !


purtroppo!!!

dito5
14-09-05, 17:53
In Origine postato da Conterio
può darsi, però in questo caso, non sarà ostacolata da nessuno... anzi.

Facciamo un caso inverso, cerchiamo di capire cosa succederebbe se un insigne Omucolo rappresentante di un partito Comunista a caso, dovesse recarsi in visita al comune di Torre Pellice (per fare un nome), e si annunciasse che un gruppo anti-comunista, lo attenderà per dissentire e criticarlo apertamente...


Pensate che la contromanifestazione sarebbe incoraggiata ?
Pensate che potremmo recarci sul luogo sbandierando il "nostro" tricolore o la bandiera del milan ?

meditiamo.... il nostro nemico resta potente !

Infatti. Ecco perchè la Persona del Principe Ereditario non può e non deve venir coinvolta in tali gazzarre che, con una sua scesa in campo politico, aumenterebbero a dismisura.

Gilbert
14-09-05, 21:33
In Origine postato da dito5
Infatti. Ecco perchè la Persona del Principe Ereditario non può e non deve venir coinvolta in tali gazzarre che, con una sua scesa in campo politico, aumenterebbero a dismisura.


ed ogni volta che aumentano...la gente parla di noi e qualcuno di noi in qualche parte d'Italia ha la possibilità di litigare con gli anti-monarchici e divulgare le nostre idee storiche e istituzionali!!!

saluti!!

Fante d'Italia
15-09-05, 18:58
LE LORO ALTEZZE REALI
IN VISITA AL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL COLLE

"Lenola: Lenola pro e contro la visita dei Savoia nella cittadina collinare.

C'è chi esulta perché i reali tornano a far visita al Santuario della Madonna del Colle e c'è chi protesta e mette in atto roboanti "sit in" contro l'arrivo delle teste coronate. Il tutto nel piccolo centro pontino, protagonista di una "querelle" che, pur montata ad arte, è comunque servita a portare Lenola agli onori della cronaca.

Dopo 102 anni dall'ultima visita, i Savoia sono tornati a Lenola. Allora fu la Regina Margherita che salì fino al Santuario della Madonna del Colle per implorare la Vergine affinché la Regina Elena, già madre delle principesse Jolanda e Mafalda, mettesse alla luce un erede maschio.
il 15 settembre 1904 nacque il futuro Re Umberto, proprio nel giorno della festa della Madonna del Colle.
La Regina, in segno di gratitudine, fece omaggio al Santuario dei paramenti sacri per la Santa Messa, paramenti che sono conservati presso il Santuario e sono appunto chiamati "Parato della Regina".

Ieri e oggi, proprio in occasione delle festa della Madonna del Colle 2005, i Savoia sono tornati a Lenola. Il principe Emanuele Filiberto e la moglie Clotilde sono ritornati sul luogo "taumaturgico" per la nascita del nonno del Principe, il futuro Re Umberto II. Con loro anche la principessa Mafalda d'Assia, nipote della principessa Mafalda di Savoia, deceduta nel lager nazista di Buchenwald. Fin qui il programma del protocollo.

A margine del tutto c'è la netta presa di posizione delle formazioni di "sinistra" locali che tuonano contro questa visita, dissociandosi dal saluto ospitale rivolto, in qualità di figura istituzionale del posto, dal sindaco Gian Battista De Filippis. La vicenda viene a collocarsi cronologicamente qualche giorno dopo la solenne presentazione dell'opera "Martirio di un popolo", dello storico locale Sandro Rosato che ricorda le angherie e gli stupri di massa perpetrati dalle truppe "liberatrici" di colore, sguinzagliate sul territorio dal generale francese Jouen, stupri e angherie che sono valsi a Lenola il conferimento della medaglia d'oro per eventi bellici lo scorso 25 aprile, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Ma, oltre alla dialettica tra fronti politici opposti, è tornata ad esplodere la mai doma "vexata quaestio" tra monarchici borbonici e savoiardi. I primi, con un comunicato firmato dal cap. Alessandro Romano, ricordando le attività del gruppo "neoborbonico" ed esaltando l'azione dei "Duosiciliani", denuncia i Savoia quali "artefici delle peggiori disgrazie italiche degli ultimi 150 anni". Per questo motivo i neoborbonici chiamano i loro seguaci da tutta Italia alla dimostrazione roboante da tenersi questa mattina, alle ore 9, davanti al Municipio di Lenola dove i reali saranno ricevuti dall'autorità istituzionale locale. Secondo la più collaudata scenografia goliardica, il comunicato invita i partecipanti "a munirsi di fischietti e di bandiere". Non c'è proprio che dire per la riedizione, in chiave moderna, della Guerra delle due Rose."

[fonte: www.iltempo.it]

Fante d'Italia
15-11-05, 16:06
L'attivista algerina Akila Ouared, la religiosa missionaria in Sudan Suor Piera Santinon e l'avvocato del Malawi Chirwa Vera. Sono le tre finaliste dell'ottava edizione del Premio Internazionale "La Donna dell'Anno", dedicato al tema "Diritti umani senza frontiere".

Sono state individuate dalla giuria presieduta dal Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta Ego Perron e da S.A.R la Principessa Maria Gabriella di Savoia.
Della giuria, fanno parte, tra le altre, il Direttore del Tgr Rai, Angela Buttiglione, il deputato al Parlamento europeo, Lilly Gruber e il già Ministro della Repubblica, Tina Anselmi. Le candidature sono state proposte dai vari organismi e associazioni nazionali e internazionali. (ANSA).

Il nome della vincitrice sarà reso noto venerdì 2 dicembre prossimo, a Saint-Vincent, nel corso della cerimonia di premiazione.

Fante d'Italia
15-11-05, 16:07
Dopo il premio Emanuele Filiberto vuole incontrare il giovane pianista
Di Bella, rendez-vous col Principe


CIVITANOVA - Nei giorni scorsi il pianista Lorenzo Di Bella ha ricevuto due importanti riconoscimenti. Uno dalle mani del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi (il premio Presidente della Repubblica consegnato su segnalazione dell’Accademia Santa Cecilia), l’altro, al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, dalla fondazione “Principe di Venezia”.

A consegnargli il premio è stato in questa occasione Valter Pellegrino che, rappresentando il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, ha manifestato la volontà di quest’ultimo di incontrare personalmente, al più presto, il giovane artista. La premiazione, salutata da uno scrosciante applauso, ha avuto luogo al termine del concerto lirico “Sur la rive en fleur” con il soprano Alessandra Capici, il mezzosoprano Isabella Conti e il baritono Sergio Laurenzi, accompagnati al pianoforte dal maestro Andrea Rocchetti. Hanno presentato Gabriella Lampa, studiosa del melodramma italiano nonché assessore alla Cultura del Comune di San Severino, e Andrea Carradori, sovrintendente dell’associazione Bichi Reina Leopardi Dittajuti.

Quest’ultima ha organizzato l’evento per ricordare la creazione del sodalizio nato proprio a Civitanova. La serata è proseguita nella storica galleria d’arte “Centofiorini”, in una parte del palazzo ducale Sforza Cesarini, dove è stato servito il buffet dal ristorante “la Collina dei sapori” di Potenza Picena e dalla tenuta vinicola “Madonna Alta” di Montefalco.

Da:
Corriere Adriatico 15 Novembre 2005

lupocattivo (POL)
15-11-05, 22:57
sono contento ... sono contento che qualcosa si muove nel nostro panorama culturale davvero piatto! L'altra sera quell'imbecille di Ferrara ha fatto un contorto discorso nel quale in pratica paragonava Eschilo alla Deusanio e alla De Filippo :mad:

Fante d'Italia
29-11-05, 03:09
La città della Disfida è stata la prima tappa del viaggio in Puglia. La cronaca della giornata del Principe dal Castello al concerto in Cattedrale

Barletta affascinata dai Savoia

Grande folla per la visita di Emanuele Filiberto e della consorte Clotilde Courau


BARLETTA
È partito da Barletta il breve tour in Puglia e Basilicata dei Principi di Piemonte e Venezia Emanuele Filiberto e Clotilde di Savoia. Festosa l'accoglienza all'ingresso del castello, molti i curiosi, e tra loro molte giovanissime. Il bell'Emanuele Filiberto ha accettato di buon grado «l'assalto» dei fans e anche la giovane consorte, l'attrice francese Clotilde Courau, ha saputo fare la sua parte dispensando sorrisi.

La coppia di Principi è stata accolta dal sindaco Francesco Salerno tra tamburini, sbandieratori e figuranti del «Parco Letterario». Autorità civili, militari e religiose, invitati provenienti anche dalle città vicine hanno assistito a questo momento.

«Grazie a nome di tutto il territorio - ha commentato Salerno - speriamo di aver dato un'idea di quella che è la tradizionale ospitalità e la notevole bellezza della sesta Provincia». Poi ha consegnato al Principe la medaglia commemorativa delle celebrazioni dei 500 anni della Disfida.

E' toccato poi ad Antonio Luzzi, a nome del Comitato d'accoglienza presieduto da Nicola Barile e composto anche da Nietta Borgia, Pasquale Doronzo e Tita Sfregola, porgere i saluti. «Ci inorgoglisce l'attenzione delle Altezze Reali per Barletta - ha detto Luzzi - e per la nuova Provincia che conta tra le sue città anche Margherita di Savoia il cui nome ci lega alla Casata piemontese. Ai Savoia il merito di aver creato una nazione sotto il segno del tricolore, a loro il compito di portare avanti l'idea di una monarchia super partes».
Il Comitato d'accoglienza ha fatto dono ai Principi della riproduzione del monumento alla Disfida.
«Con grande commozione porgo a tutti i miei saluti - ha detto Emanuele Filiberto- Barletta è la prima città che visito della vostra bellissima Regione. Qui, nel settembre del '43, tutta la città ha dato prova di coraggio resistendo alla furia nazista, lottando per affermare che la barbarie non deve mai prevalere nella nostra amata Italia. Il vostro territorio, esempio di civiltà e di sviluppo per tutto il Mezzogiorno, vede nella nascita della nuova Provincia concretizzare tutti gli sforzi. Ringrazio tutti per l'affetto». Poi i Principi si sono diretti in Cattedrale per assistere al Concerto in loro onore. Ad accoglierli l'Arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri e il Vicario episcopale e Arciprete di S. Maria Maggiore, mons. Giuseppe Paolillo. L'orchestra «Hermes Concentus Musicus» diretta da Giuseppe Monopoli, ha reso omaggio alle Altezze Reali eseguendo l'inno di Casa Savoia a cui son seguite le note di «Fratelli d'Italia» cantato coralmente dai numerosi presenti. Dopo i brani previsti, interpretati dal mezzosoprano Antonella Piscitelli e dal baritono Angelo De Leonardis, Emanuele Filiberto e consorte hanno preso parte al pranzo di beneficenza presso il ristorante Il Brigantino. Spigole e salmone, grano della Murgia con frutti di mare, tortelli di melanzane, branzino al vapore, erbaceo dei colli della Murgia e torta classica con lo Stemma Sabaudo, un menù consumato in fretta prima di proseguire la sua visita in Puglia.

Marina Ruggiero
27/11/2005
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/quotidiano/gazzetta_edicolanavSf.asp?IDCatGOL=726&IDNotizia=364173&Edizione=1&Pagina=64&DataPubb=20051127

Fante d'Italia
29-11-05, 03:14
Vedasi anche quanto riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno sulla visita delle Loro Altezze Reali il Principe Emanuele Filiberto e Clotilde alla Città di Matera:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=2931850#post2931850

Conterio
29-11-05, 11:03
Vedasi anche quanto riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno sulla visita delle Loro Altezze Reali il Principe Emanuele Filiberto e Clotilde alla Città di Matera:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=2931850#post2931850


Mi spiace per i disagi, che i giovani Principi devono sopportare per queste visite e questi viaggi, ma i chilometri che loro fanno in giro per l'Italia sono direttamente proporzionali alla loro popolarità.
Non escludo, che continuando di questo passo, ricevano prima o poi qualche divieto.
Allora, sarà il segno chiaro, di quanto sono dal popolo apprezzati, e dai politici repubbli-cani temuti !

CONTINUATE COSI' !!!!!!

Saluti

Fante d'Italia
30-11-05, 18:12
La Fondazione del costituendo «Centro Mediterraneo di ricerca» diventerà propedeutica alla nascita di una facoltà medica

Conferita la cittadinanza onoraria a Emanuele Filiberto e Clotilde

La decisione del Consiglio comunale è stata ufficializzata durante la visita dei Principi Savoia avvenuta a Montescaglioso

MONTESCAGLIOSO
Da ieri Emanuele Filiberto e Clotilde di Savoia sono cittadini onorari di Montescaglioso. Lo ha stabilito il Consiglio Comunale che ha voluto così ricordare la visita del Principe di Piemonte e Venezia e della consorte a Montescaglioso su invito del presidente dell'Associazione «Valore e Cultura», Pietro Venezia.
Una visita intensa iniziata nella Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo che, tra l'altro, custodisce le quattro grandi tele di Mattia Preti. Le opere del grande maestro del '600 sono state illustrate dalla prof.ssa Iole Minervini. Prima di lasciare la chiesa l'arciprete, don Vittorio Martinelli, ha ringraziato i due Principi per la visita: «caduta nel giorno in cui la Chiesa ricorda L'Avvento. A questo oggi noi aggiungiamo l'Evento della vostra presenza tra noi». Poi, il corteo si è diretto, attraversando a piedi corso della Repubblica, verso il monumento ai Caduti. I Principi hanno deposto una corona sulle lapidi che ricordano quanti hanno perso la vita nelle due guerre mondiali.

Subito dopo l'ingresso nell'Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo. Emanuele e Clotilde di Savoia hanno scoperto una lapide posta dall'Amministrazione Comunale sulla parete del lungo corridoio: «Ad imperitura memoria dei figli di Montescaglioso chiamati da Casa Savoia e caduti per l'Unità d'Italia».

Molto dettagliata poi la visita della «Sala degli affreschi». Infine, la cerimonia nella «Sala del Capitolo» ove il sindaco Mario Venezia ha portato il saluto della cittadinanza. È quindi stata la volta di Pietro Venezia, protagonista di una relazione sul tema «Dai valori dell'Abbazia di San Michele Arcangelo al suo futuro». Ha fatto riferimento alla cultura scientifica in sintonia con la fede quali pilastri del luogo prescelto dai Benedettini. Valori che, a suo giudizio, consentiranno di affrontare le emergenze planetarie del terzo millennio, con applicazioni tecnologiche alle catastrofi naturali, alla telemedicina e telechirurgia. Saranno gli argomenti di studio e di applicazioni del costituendo "Centro Mediterraneo di Ricerca" nell'Abbazia di Montescaglioso che segnerà la nascita in Basilicata di una facoltà medica.
Sono lieto d'annunciare - ha concluso - che il patrocinio della Fondazione sarà affidato al Principe Emanuele Filiberto».
Quest'ultimo, visibilmente emozionato, prendendo la parola ha ringraziato per il calore con cui è stato accolto ed ha detto di essere onorato per la cittadinanza conferita a lui e a sua moglie: «Grazie per i sentimenti d'affetto verso la mia famiglia e verso di noi, grazie per il patrocinio che mi avete affidato del Centro che sorgerà nella vostra meravigliosa Abbazia che deve diventare un segno importante per questi luoghi, ma anche un punto d'incontro con altri luoghi e civiltà».

web
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/quotidiano/gazzetta_edicolanavSf.asp?IDCatGOL=618&IDNotizia=364879&Edizione=1&Pagina=66&DataPubb=20051128

sarchiapone (POL)
30-11-05, 18:19
Fanteeeeeee!!!!! NOmi hai mandato neanche due righe.....
Fatti vivo!

Zarskoeselo
01-12-05, 01:22
E pensare che c'è un co...one che dice i Principi hanno successo solo per la thema.

Fante d'Italia
01-12-05, 09:01
Adesso ho capito cosa vuoi dire!

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=210009

lupocattivo (POL)
01-12-05, 22:10
Adesso ho capito cosa vuoi dire!

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=210009


Un consiglio: non vi inkazzate, non rispondete per le rime, prendeteli per il ... :-0003y

torquemada
01-12-05, 22:15
http://leciol01.free.fr/fra/leciol02/clotilde_courau01t.jpg
http://frandall3.free.fr/vracfrancaise/Clotilde_Courau_01.jpg

Conterio
02-12-05, 12:06
Hai ragione...

Come dire il contrario ?

Saluti

torquemada
02-12-05, 12:18
Magari, direte, la posa non è molto regale... quei seni adolescenziali, in trasparenza...

lupocattivo (POL)
02-12-05, 14:01
Magari, direte, la posa non è molto regale... quei seni adolescenziali, in trasparenza...

Non ti eccitare Torquemada, non è merce per te. Tornatene nelle buie prigioni dell'inquisizione.:-0003r

torquemada
02-12-05, 14:18
Non ti eccitare Torquemada, non è merce per te. Tornatene nelle buie prigioni dell'inquisizione.:-0003r

la savoia non è il mio tipo

lupocattivo (POL)
02-12-05, 21:13
la savoia non è il mio tipo

Indugi in pratiche sadomaso in quei bui anfratti delle carceri dell'inquisizione? :kz

Fante d'Italia
05-12-05, 17:38
Malawi, di 71 anni, da sempre impegnata nella difesa dei diritti umani, e' stata proclamata ''Donna dell'Anno 2005''

L'importante riconoscimento, istituito dalla Presidenza del Consiglio Valle con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, le e' stato consegnato questa sera a Saint Vincent dal Presidente del Consiglio regionale della Valle d' Aosta, Ego Perron, e dalla Presidente della Giuria, la Principessa Maria Gabriella di Savoia, nel corso della serata di gala.

Condannata a morte insieme al marito nel 1981, nel 1993, dopo 12 anni di prigionia, e' stata graziata per ragioni umanitarie, Chirwa Vera e' entrata nella terna delle finaliste assieme all'algerina Akila Ouared e l' italiana Suor Piera Santinon.
Akila Ouared, 70 anni, ha partecipato attivamente alla resistenza fino all'indipendenza dell'Algeria ed e' presidente dell'Associazione di difesa e promozione dei diritti delle donne che si occupa della riabilitazione psichica e fisica delle vittime degli integralisti islamici.
Suor Piera Santinon, originaria di Padova, da vent'anni e' in Sudan. Per otto anni ha svolto un importante servizio sanitario, girando spesso da sola per oltre 200 villaggi nel Darfur. ''Sono tutte donne straordinarie - ha ribadito Ego Perron nel corso della cerimonia - che con la loro opera permettono a molti, bambini, anziani e disagiati sociali di poter godere di migliori condizioni. A queste donne e' giusto dare una voce in grado di farle uscire dall'anonimato''.

Vera Chirwa e' stata proclamata Donna dell'Anno 2005 ''per la sua infinita capacita' di lottare contro la violenza, la sopraffazione, il carcere e la tortura, contro la morte della persona amata, cadendo senza mai perdere la forza di rialzarsi. Perché il Malawi, cosi' come ogni altro luogo nel mondo, non si debba piu' riconoscere come terra dei diritti negati e il sogno di Vera sia la realizzazione della piu' profonda natura dell'uomo'', si legge nella motivazione. Oltre al Premio Donna dell'Anno 2005 e' stato assegnato il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta alla memoria alla valdostana Maria Bonino, scomparsa in Angola il 24 marzo 2005, colpita dalla febbre di Marburg, dove svolgeva da anni l'attivita' di volontaria per l'ONG Medici con l'Africa.(ANSA).
http://www.ansa.it/turismovalledaosta/notizie/rubriche/ultime/20051202212533749411.html

Fante d'Italia
08-12-05, 06:14
L’UNIVERSITÀ DI BARI: UN PONTE FRA OCCIDENTE ED ORIENTE
Discorso di S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia all’Università di Bari

Magnifico Rettore,
Illustri Professori,
Gentili Signore,
Egregi Signori,

è per me un grande onore poter essere in questo storico palazzo a porgere il mio saluto.

Ci troviamo in questo importante luogo, tempio della cultura e della formazione. L’Università di Bari è da sempre esempio di ricerca a livello internazionale, Bari è l’avamposto europeo nel bacino del Mare Mediterraneo. Ricordo che proprio qui fu fondata nel 1983, con il riconoscimento dell’UNESCO, la Comunità delle Università del Mediterraneo (CUM), un organismo sovranazionale non governativo al quale aderiscono più di 150 atenei di tutti i paesi del Mediterraneo.

Bari ed il suo Ateneo sono il simbolo di un’identità, una cultura, ed un modo di vita che rappresentano l’occidente. Qui s’incontrano la cultura occidentale e quella orientale, che divengono parte integrante della dimensione “globale” dell’attuale panorama mondiale. Si tratta chiaramente di mondi e valori diversi, non facilmente riducibili ad unum, non misurabili con gli stessi strumenti; sono mondi e valori che non possiamo riportare al conflitto, ma che vanno messi a confronto come componenti importanti e vitali della società multiculturale in cui viviamo. I valori fondanti della civiltà italiana, le nostre radici cristiane, le abitudini di vita qui divengono elementi base per la nascita nella nuova società internazionale che si sta formando.

E’ bene ricordare che l’Italia è unita non solo per lo sforzo fatto durante il Risorgimento ma anche e soprattutto grazie al ruolo delle Università, che con il loro spirito storico, che si fonda sull’intreccio tra ricerca ed insegnamento, divennero punti d’incontro tra le diversità delle regioni d’Italia, facendo così scaturire la nuova civiltà italiana su cui si fonda la nostra Patria.
In quest’ottica di continuo rinnovamento, l’Università di Bari si rende protagonista per la nascita della nuova società europea.

Illustrissimi Professori, a voi e alle vostre famiglie va il mio deferente saluto; ringrazio tutti per avermi accolto e a tutti anticipo l’ augurio per un sereno Santo Natale ed un radioso anno nuovo.

26 Novembre 2005

Agenzia Stampa Tricolore nr. 102
www.tricolore-italia.com

Fante d'Italia
18-12-05, 18:57
LA DECISIONE VERRÀ UFFICIALIZZATA MERCOLEDÌ
Il Duca d’Aosta lascia Vivara
Amedeo si dimette: ai politici non interessa l’ambiente

http://ilmattino.caltanet.it/mattino/20051216/foto/HE10_641.jpg
Di SALVO SAPIO
«Non sono nè un burocrate nè un politico. In questi due anni e mezzo ho avuto molto aiuto dalla gente di Procida. Solo da loro». Amedeo Duca d’Aosta è in viaggio sul Mar Rosso, da qualche ora è stata comunicata la sua intenzione di dimettersi da presidente del Comitato di tutela della riserva naturale di Vivara. «Una notizia ancora non ufficiale - precisa il discendente di Casa Savoia - ma certamente irrevocabile. Diciamo che può circolare in maniera ufficiosa fino a quando non la comunicherò direttamente al governatore Bassolino. Ci sono dei passaggi che non ritengo solo formali che devo compiere; conto di essere il 21 dicembre a Napoli per ratificare in maniera definitiva le mie dimissioni».

L’assessore provinciale all’ambiente, Francesco Borrelli, propone il Duca come «testimonial per promuovere le bellezze di Vivara». «Un ruolo che accetterei - aggiunge il Duca d’Aosta - Vivara è una bellezza assolutamente unica nel mondo. Sono e sarò sempre un fautore della conoscenza internazionale di una simile risorsa naturale. Io sono un tecnico dell’ambiente, sono presidente anche dell’ortobotanico di Palermo, per questo ho lavorato per Vivara».

Dimissioni ancora non ratificate ufficialmente, per le motivazioni solo qualche sostanziale indizio. «In due anni e mezzo ho avuto l’appoggio solo della gente di Procida, bella gente come gli isolani sanno essere. Dai politici, di qualsiasi colore e appartenenza, nessun segnale. La classe politica non si occupa di ambiente. Non sono un politico e non sono un burocrate. E intendo restare un tecnico dell’ambiente».
«Le dimissioni del Duca d’Aosta - spiega l’assessore provinciale ai parchi e alle aree protette, Francesco Borrelli - saranno ufficializzate nel corso della riunione del Comitato di tutela.
Un mese fa avevo chiesto al ministro Matteoli di revocare l’incarico a tutti i componenti del Comitato perché, pur essendo persone con un elevato spessore culturale e umano, era chiaro che non riuscivano a gestire adeguatamente la riserva. La decisione del duca accresce la mia stima nei suoi confronti»
16/12/2005
http://ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20051216&ediz=NAZIONALE&npag=43&file=RTRT.xml

Che ne penseranno i Verdi di casa nostra? :rolleyes:

Zarskoeselo
18-12-05, 19:02
Io sono duro d'orecchi. Mi spieghi Fante quali spunti dovrei trarre da questa notizia? Ho in mente due possibilità ma vorrei prima sentire il tuo parere.

Fante d'Italia
18-12-05, 19:16
Vuoi dire che è inutile postarla e farlo sapere? Ma l'ho messa anche sul forum Nazionale, perchè credo che oltre a riguardare il lavoro di un Principe Italiano, riguardi anche tutti i parolai nostrani che si riempiono la bocca di ecologismo, nonché tutti i politici della republicha che si sbracciano a chieder voti per il loro lavoro, pardon..... per il loro disinteresse!

Zarskoeselo
18-12-05, 19:20
Vuoi dire che è inutile postarla e farlo sapere?
Assolutamente no Fante. E' utilissima eccome! E proprio per i motivi che mi hai sottoelencato. Le due opzioni di cui ti parlavo rientravano proprio nella tua logica. Grazie della segnalazione Fante!

Conterio
19-12-05, 15:03
Vuoi dire che è inutile postarla e farlo sapere?
Assolutamente no Fante. E' utilissima eccome! E proprio per i motivi che mi hai sottoelencato. Le due opzioni di cui ti parlavo rientravano proprio nella tua logica. Grazie della segnalazione Fante!


VERO... molte grazie !

Fante d'Italia
29-01-06, 01:06
IL PRINCIPE EREDITARIO PER LE OLIMPIADI

Il prossimo 9 Febbraio il Principe Emanuele Filiberto di Savoia sarà a Torino, in occasione dell’apertura dei Giochi Olimpici Invernali 2006.

Il Comitato Olimpico ha infatti assegnato al Principe Ereditario l’importante ruolo di tedoforo per l’ultima tappa del viaggio italiano della fiamma olimpica.
Il Principe percorrerà tutto il percorso che segue il perimetro della Reggia Sabauda di Venaria Reale.

Il 10 Febbraio, il Principe Ereditario farà parte del Comitato dell’Inaugurazione delle Olimpiadi, per l’inizio dei Giochi Olimpici Invernali 2006.
da:
TRICOLORE Agenzia stampa n. 836 - 24 gennaio 2006

Fante d'Italia
29-01-06, 03:28
da:
Liberali per l’Italia
http://www.liberaliperlitalia.it/pagina.phtml?_id_articolo=761


Il 22 Gennaio DL/LpI a Roma assieme ai monarchici per una manifestazione pubblici di commemorazione. I monarchici sono pochi e sono tutti vecchi? Doppio no. E soprattutto fanno parte della storia dell'Italia e -volenti o nolenti- con loro si realizzerebbe un'Italia profondamente diversa da quella attuale.
(Redazione) 27/01/2006

Una delegazione di Destra Liberale – Liberali per l’Italia guidata da Gabriele Pagliuzzi, Alberto Panigalli e Andrea Ciandri è stata invitata a Roma domenica 22 gennaio u.s. alla celebrazione del 128° anniversario di fondazione dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore del Pantheon.

La giornata prevedeva la deposizione di una corona d’alloro da parte degli Eredi Savoia al sacello del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, una messa solenne nell’antico tempio romano e una colazione collettiva in un grande albergo della capitale.
Quella che poteva sembrare un’iniziativa di rito nell’ambito ristretto delle superstiti nostalgie sabaude è apparsa invece una manifestazione carica di emozioni e soprattutto di appassionata partecipazione di un pubblico molto più giovane delle aspettative.

Per noi liberali storici, che della bandiera abbiamo fatto il punto di riscossa della libertà e di riscatto del nostro Paese, è stata una gradita sorpresa vedere confermata l’attualità di certi principi e valori. L’assoluta assenza di informazione sulla stampa e tanto meno sulle televisioni di vario tipo ha ulteriormente confermato la potenziale dirompenza antiregime di queste iniziative che vedono al centro un giovane di grande immediatezza e modernità come Emanuele Filiberto.

Proprio il Principe Ereditario che si sta a poco a poco rendendo conto dell’importante ruolo che ancora può giocare la sua Casata nel futuro del nostro Paese, ha accolto con grande affabilità i saluti dei liberali storici italiani.

Sembra fantapolitica ma non lo è. Dall’imbroglio del 1947 la ruota della storia è capace di rimediare a più di una frettolosa sentenza. .
Nel frattempo la riorganizzazione politica dei liberali e la loro partecipazione alle varie scadenze elettorali può trovare nei monarchici, di nuovo uniti, un buon ponte di collaborazione e affiatamento.
In particolare con Franco Ceccarelli e Alfredo Turi rispettivamente segretario e vicesegretario nazionale di Alleanza Monarchica si sono poste le basi per un prossimo convegno in Puglia insieme a Destra Liberale sul tema della libertà e sovranità nazionale.

FedericoAmMI
29-01-06, 20:44
Liberali e monarchici hanno spesso collaborato insieme...tengo a puntualizzare che ogni qualvolta i liberali milanesi organizzano comizi o incontri a Milano, Alleanza Monarchica è sempre invitata ad intervenire con i propri esponenti.

Zarskoeselo
30-01-06, 01:14
ANDATE A VEDERVI LE NEWS DI CORONAOGGI, NOVITà SU SAR EMANUELE FILIBERTO...
http://www.coronaoggi.it/NEWS.HTML

Fante d'Italia
30-01-06, 14:57
ANDATE A VEDERVI LE NEWS DI CORONAOGGI, NOVITà SU SAR EMANUELE FILIBERTO...
http://www.coronaoggi.it/NEWS.HTML
Savoie bonnes Nouvelles !

Fante d'Italia
30-01-06, 14:58
..... son contento, DL-LPI è una componente del PLI, una sorta di corrente. Una corrente, vivaddio, anche molto autonoma, fino ad essere anche eccessivamente critica..
Mi sembra, però, che l'onestà intellettiva e l'impegno dei Liberali per l'Italia nella spinta al recupero dell'identità nazionale, che la repubblica sta annichilendo, sia tale da imporre ai Liberali Italiani tutti l'opportunità di tener conto delle loro critiche, per quanto scomode siano.

Vedo ancora:

Museo Civico del Risorgimento in piazza Giosuè Carducci 5 - ore 9,30 - 12,30


Tavola Rotonda su
La Bandiera Unitaria Italiana.

Roberto Vittorio Favero, Otello Sangiorgi e Gabriele Pagliuzzi offriranno relazioni in tema, affrontando l'argomento da diversi punti di vista; per una lettura araldica e storica esauriente.
In sede sarà disponibile il servizio postale con annullo speciale e cartolina edita per l'occasione.
http://www.liberaliperlitalia.it/get_image.phtml?image=annullo14.02.jpg

servizio postale con annullo speciale offerto dal Circolo Marcofilo "Maria Vittoria Cavina"


Nota Storica. Il tricolore italiano è una variante di quello rivoluzionario francese: l'azzurro fu sostituito col verde che, nel simbolismo massonico, significa la natura e i diritti dell'uguaglianza e della libertà tra esseri umani.
Napoleone l'adottò il 15 maggio 1796 per le Legioni lombarde e italiane. Mazzini lo scelse per la Giovine Italia, e venne adottato anche dalle truppe garibaldine. Dai moti del 1848 alla proclamazione dell'Unità d'Italia, il 17 marzo 1861, il Regno di Sardegna , combattè per l'Unità d'Italia sventolando il Tricolore con al centro lo Stemma Sabaudo (croce bianca in campo rosso orlato d'azzurro). Dal 1859 fu riconosciuto come simbolo unitario dei patrioti italiani. Questa variante del Tricolore vide compiersi l'unificazione della patria, e fu la Bandiera del Regno d'Italia fino al referendum del 2 giugno 1946, quando lo scudo di Casa Savoia fu tolto, e l'Italia fu proclamata Repubblica.
Tornando all'incontro nel Museo del Risorgimento, l'annullo postale, raffigurante la Bandiera Unitaria accompagnata dalle parole di Seneca: "nudo homine virtus contenta est", è un omaggio alla Bandiera che concretizzò l'aspirazione del popolo a diventare nazione libera e indipendente. La cartolina riproduce un'immagine d'inizio Novecento di Augusto Stoppoloni: "la santa bandiera d'Italia" raffigura tre donne, protagoniste in scene dal valore simbolico.

Il Verde: la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù dei poeti
Il Bianco: la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi
Il Rosso: la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi


Liberali per l’Italia
http://www.liberaliperlitalia.it/index.phtml?currlang=IT

Fante d'Italia
30-01-06, 15:24
Nel post qui sopra: non so perchè non appaia direttamente l'annullo postale con la Bandiera.

Cliccando sull'indirizzo elettronico lo si vede bene. Mi sorprende la posizione della Croce nello Scudo. Posizione identica a quella della Croce sulla bandiera svizzera. Non ricordo d'aver mai visto lo Scudo Nazionale nostro rappresentato in quella foggia. Non so Voi. Forse, se ci fosse dato di venire aggiornati sulle conferenze della manifestazione potremmo giungere a conoscenze che non abbiamo, o per meglio dire, che io non ho.

Maria Vittoria
30-01-06, 16:11
Vi racconterò com'è andata

Fante d'Italia
30-01-06, 17:53
Vi racconterò com'è andata
E' interessante. Grazie.

FedericoAmMI
31-01-06, 16:59
Emanuele Filiberto ai politici: "Avete dimenticato la gente"


ROMA - A tre mesi dalle elezioni, l’ultimo erede di casa Savoia, Emanuele Filiberto, è pronto a dire la sua e ad appoggiare chiunque, a prescindere dal partito, “sia disposto ad ascoltare di nuovo il cittadino”. Perchè “questo oggi non lo fa più nessuno. Ed è inconcepibile pensare di governare un Paese come l’Italia senza la voglia di pensare ai problemi che interessano veramente: occupazione, salario, democrazia, valori libertà ma anche identità storica”.

La politica, secondo il nipote dell’ultimo re d’Italia, da tempo ha smesso di guardare al cuore della gente: “Parliamoci chiaro, oggi gli unici discorsi che interessano la politica, sono fondi neri, caso Unipol, bancopoli ecc. Sui giornali si parla con disinvoltura di questi argomenti, facendo finta di dimenticare che il cittadino non ha i soldi spesso per arrivare a fine mese, per fare la spesa. E parlo da privilegiato”. Insomma, si candiderà alle prossime elezioni? “Più che altro - dice Emanuele Filiberto - sono pronto a dare il mio appoggio, il mio contributo a chiunque abbia voglia di credere di nuovo in questi valori, di cominciare a fare politica sul serio mettendo da parte inutili scaramucce da condominio. Dunque mi candiderò solo nel momento in cui dovessi avere la certezza di essere utile. Fino ad allora starò ad osservare”.

Notizia di tre giorni fa, ma interessantissima...Cerchiamo di mantenere questo spazio sempre aggiornatissimo, dati gli ultimi sviluppi.

Conterio
31-01-06, 17:09
Emanuele Filiberto ai politici: "Avete dimenticato la gente"


ROMA - A tre mesi dalle elezioni, l’ultimo erede di casa Savoia, Emanuele Filiberto, è pronto a dire la sua e ad appoggiare chiunque, a prescindere dal partito, “sia disposto ad ascoltare di nuovo il cittadino”. Perchè “questo oggi non lo fa più nessuno. Ed è inconcepibile pensare di governare un Paese come l’Italia senza la voglia di pensare ai problemi che interessano veramente: occupazione, salario, democrazia, valori libertà ma anche identità storica”.

La politica, secondo il nipote dell’ultimo re d’Italia, da tempo ha smesso di guardare al cuore della gente: “Parliamoci chiaro, oggi gli unici discorsi che interessano la politica, sono fondi neri, caso Unipol, bancopoli ecc. Sui giornali si parla con disinvoltura di questi argomenti, facendo finta di dimenticare che il cittadino non ha i soldi spesso per arrivare a fine mese, per fare la spesa. E parlo da privilegiato”. Insomma, si candiderà alle prossime elezioni? “Più che altro - dice Emanuele Filiberto - sono pronto a dare il mio appoggio, il mio contributo a chiunque abbia voglia di credere di nuovo in questi valori, di cominciare a fare politica sul serio mettendo da parte inutili scaramucce da condominio. Dunque mi candiderò solo nel momento in cui dovessi avere la certezza di essere utile. Fino ad allora starò ad osservare”.

Notizia di tre giorni fa, ma interessantissima...Cerchiamo di mantenere questo spazio sempre aggiornatissimo, dati gli ultimi sviluppi.

Sicuro, ma abbimo bisogno anche di te !

Fante d'Italia
31-01-06, 17:24
Sicuro, ma abbimo bisogno anche di te !
E' verissimo!
Federico, sottoscrivo l'appello di Conterio.

E il mio pensiero va anche ai tanti che si sono dichiarati, con parole grosse e altisonanti, monarchici e italiani di platino; che vengono regolarmente su Pol ghignando silenziosi sulla mancanza di volume del nostro megafono e, adesso, per vederci soccombere in queste elezioni. Si vergognino!

Fante d'Italia
31-01-06, 17:34
Emanuele Filiberto ai politici: "Avete dimenticato la gente"


ROMA - A tre mesi dalle elezioni, l’ultimo erede di casa Savoia, Emanuele Filiberto, è pronto a dire la sua e ad appoggiare chiunque, a prescindere dal partito, “sia disposto ad ascoltare di nuovo il cittadino”. Perchè “questo oggi non lo fa più nessuno. Ed è inconcepibile pensare di governare un Paese come l’Italia senza la voglia di pensare ai problemi che interessano veramente: occupazione, salario, democrazia, valori libertà ma anche identità storica”.

La politica, secondo il nipote dell’ultimo re d’Italia, da tempo ha smesso di guardare al cuore della gente: “Parliamoci chiaro, oggi gli unici discorsi che interessano la politica, sono fondi neri, caso Unipol, bancopoli ecc. Sui giornali si parla con disinvoltura di questi argomenti, facendo finta di dimenticare che il cittadino non ha i soldi spesso per arrivare a fine mese, per fare la spesa. E parlo da privilegiato”. Insomma, si candiderà alle prossime elezioni? “Più che altro - dice Emanuele Filiberto - sono pronto a dare il mio appoggio, il mio contributo a chiunque abbia voglia di credere di nuovo in questi valori, di cominciare a fare politica sul serio mettendo da parte inutili scaramucce da condominio. Dunque mi candiderò solo nel momento in cui dovessi avere la certezza di essere utile. Fino ad allora starò ad osservare”.

Notizia di tre giorni fa, ma interessantissima...Cerchiamo di mantenere questo spazio sempre aggiornatissimo, dati gli ultimi sviluppi.


Lettera aperta al Principe Emanuele Filiberto

l Consiglio comunale di Sovramonte potrebbe tingersi di "sangue blu". In una lettera aperta al principe Emanuele Filiberto, Erede di Casa Savoia, il consigliere Danilo Moretton chiede l'apporto del Nobile a sostegno di una politica per Sovramonte.

"Il Gazzettino" di sabato scorso - spiega Moretton - ospitava un articolo nel quale il Principe della Famiglia Savoia dichiarava di voler appoggiare chiunque si renda disponibile a perseguire una politica vera, a tutela dei cittadini e volta a promuovere valori all'insegna di solidarietà cristiana, tradizioni, cultura e amore per la propria terra.
Alla luce di questi principi, che sono gli stessi che nel 2001 ispirarono la formazione della lista "Veneto per le libertà" alla quale appartengo, eccomi qua, mi propongo come quel "chiunque"». «Quella delineata dal principe - aggiunge - è proprio la politica che abbiamo cercato di attuare ed è sempre la stessa che vorremmo proporre per le prossime elezioni amministrative. Invito quindi Emanuele Filiberto a contattarmi. È evidente che ciò che gli possiamo offrire è una semplice collaborazione e non, ad esempio, un seggio sicuro in Parlamento. Tuttavia se ciò che egli ha affermato corrisponde al vero, come credo, sarà possibile avviare un'azione politica a tutela dei legittimi interessi dei cittadini italiani. Sarebbe una vera rivoluzione e finalmente un personaggio noto dimostrerebbe di fare una politica "vera", ancorché minima, e di non fare invece semplici proclami per trovare uno stipendio da onorevole». «Parafrasando sir Francis Drake - conclude Moretton - verrebbe da dire "Anch'io sono Principe, tutti noi lo siamo e con il nostro piccolo veliero abbiamo titolo per dichiarare battaglia a tutte le flotte del mondo. Intendendo per battaglia, ovviamente, quella per perseguire sani e profondi ideali».

IL GAZZETTINO - 27 GENNAIO 2006

FedericoAmMI
31-01-06, 19:12
Vittorio Emanuele: Amedeo siamo con te

Il Principe Vittorio Emanuele ha dichiarato alle telecamere di "La Vita in diretta": "Siamo vicini ad Amedeo. La famiglia è sempre la famiglia".

Il breve frammento è andato in onda oggi, 31 Gennaio 2006 nel corso della trasmissione "La vita in diretta", che per l'occasione ha anche trasmesso le immagini del 126° Capitolo Generale delle Guardie d'Onore alle R. Tombe del Pantheon.

Fante d'Italia
31-01-06, 20:31
Vittorio Emanuele: Amedeo siamo con te

Il Principe Vittorio Emanuele ha dichiarato alle telecamere di "La Vita in diretta": "Siamo vicini ad Amedeo. La famiglia è sempre la famiglia".

Il breve frammento è andato in onda oggi, 31 Gennaio 2006 nel corso della trasmissione "La vita in diretta", che per l'occasione ha anche trasmesso le immagini del 126° Capitolo Generale delle Guardie d'Onore alle R. Tombe del Pantheon.
Si, però non capisco in ragione di cosa il Principe abbia espressa la sua vicinanza al Duca d'Aosta. Dal post non si capisce e la trasmissione, purtroppo, non l'ho vista. Puoi ragguagliare?

FedericoAmMI
31-01-06, 21:55
Si, però non capisco in ragione di cosa il Principe abbia espressa la sua vicinanza al Duca d'Aosta. Dal post non si capisce e la trasmissione, purtroppo, non l'ho vista. Puoi ragguagliare?
Il Principe Vittorio Emanuele ha rotto il silenzio intorno alla vicenda del figlio illegittimo che presto il Duca avrà. I giornalisti si aspettavano forse i veleni di Vittorio Emanuele e Emanuele Filiberto contro il Duca (che criticò le nozze del Principe di Venezia), invece i Principi hanno espresso tutta la loro vicinanza a Amedeo.

Fante d'Italia
01-02-06, 01:53
Oh, grazie! In definitiva è una buona notizia.

Maria Vittoria
01-02-06, 09:04
Il Principe Vittorio Emanuele ha rotto il silenzio intorno alla vicenda del figlio illegittimo che presto il Duca avrà. I giornalisti si aspettavano forse i veleni di Vittorio Emanuele e Emanuele Filiberto contro il Duca (che criticò le nozze del Principe di Venezia), invece i Principi hanno espresso tutta la loro vicinanza a Amedeo.



Non capisco.

Un comportamento ragionevole sarebbe stato mantenere il silenzio, senza commentare.

La vicinanza come si deve intendere?

Se capitasse a una donna Savoia, le sarebbero vicini nel privato - com'è normale tra parenti in vicende naturali - oppure ne farebbero un caso pubblico, come stanno facendo al maschile, dando un pessimo esempio?


:-0#09o

roberto m
01-02-06, 10:06
Non capisco.

Un comportamento ragionevole sarebbe stato mantenere il silenzio, senza commentare.

La vicinanza come si deve intendere?

Se capitasse a una donna Savoia, le sarebbero vicini nel privato - com'è normale tra parenti in vicende naturali - oppure ne farebbero un caso pubblico, come stanno facendo al maschile, dando un pessimo esempio?


:-0#09o

tutta la mia solidarietà alla Duchessa d'Aosta volontaria crocerossina sotto le bombe di Bagdad, donna di altri tempi! Spero siate d'accordo, e mettiamo poi una pietra su questa penosa vicenda

Conterio
01-02-06, 10:54
Non capisco.

Un comportamento ragionevole sarebbe stato mantenere il silenzio, senza commentare.

La vicinanza come si deve intendere?

Se capitasse a una donna Savoia, le sarebbero vicini nel privato - com'è normale tra parenti in vicende naturali - oppure ne farebbero un caso pubblico, come stanno facendo al maschile, dando un pessimo esempio?


:-0#09o

Non capisco il tuo voler trovare negativo, un fatto che forse da anni, rappresenta un punto di incontro e di distensione tra tutti i Principi.

Ritengo molto positivo quanto detto da SAR Vittorio Emanuele nei confronti di SAR Amedeo, e penso che servirà in futuro a rendere tutti più uniti.
Il senso femminista e/o maschilista del tuo intervento, lo trovo semplicemente fuori luogo, perche a noi sta di parlare delle cose successe, non di ciò che potrebbe succedere... Stile tutto Italiano di ricamare su fatti e persone.

Ho già scritto cosa penso del Principe Amedeo sul mio sito, e sapere che sul medesimo fatto, egli gode della benevolenza anche di suo Cugino, mi rallegra, come Monarchico, e come uomo.
Pormi il problema di pensare che cosa sarebbe potuto succedere se... non è nelle mie abitudini, perchè mi baso su fatti, non su pettegolezzi !

Saluti

Zarskoeselo
01-02-06, 11:03
E su questo concordo in pieno.

roberto m
01-02-06, 11:18
io invece sono d'accordo con Maria Vittoria C: potete girare la questione sotto tutti i suoi aspetti, la questione resta penosa e va affrontata privatamente: di Albani e Lecciso ne abbiamo già!

Zarskoeselo
01-02-06, 11:30
Abbi pazienza, ma la faccenda era già pubblica per merito del Duca d'Aosta, non lo è diventata adesso. Poi, caro Roberto, io non sono il tipo che "rigira" i fatti come dici tu per proprio comodo. Se dico una cosa, giusta o sbagliata, è perchè la penso.

roberto m
01-02-06, 11:55
Abbi pazienza, ma la faccenda era già pubblica per merito del Duca d'Aosta, non lo è diventata adesso. Poi, caro Roberto, io non sono il tipo che "rigira" i fatti come dici tu per proprio comodo. Se dico una cosa, giusta o sbagliata, è perchè la penso.

non metto in dubbio la tua coerenza e il fatto che il duca d'Aosta abbia rivelato in pubblico una faccenda privata lui stesso, cio' non toglie che aver messo in piazza gli affari propri è sbagliato anche se lo ha fatto un principe. Non sei tu che rigiri i fatti, mi guardo bene dall'accusarti di questo, volevo dire che è inutile cercare di giustificare un fatto che non è giustificabile perchè resta un fatto privato.

Conterio
01-02-06, 12:25
non metto in dubbio la tua coerenza e il fatto che il duca d'Aosta abbia rivelato in pubblico una faccenda privata lui stesso, cio' non toglie che aver messo in piazza gli affari propri è sbagliato anche se lo ha fatto un principe. Non sei tu che rigiri i fatti, mi guardo bene dall'accusarti di questo, volevo dire che è inutile cercare di giustificare un fatto che non è giustificabile perchè resta un fatto privato.

Caro Roberto, ognuno di noi ha un concetto proprio di cosa è bene e di cosa è male, e su questo nulla si può dire. Io posso ritenere bene è tu puoi ritenere male !
Nel mio piccolo e sul mio sito UMI di Biella, io ho parlato di SAR Amedeo, senza prendere una posizione sul suo fatto privato, perchè privato è e privato deve rimanere, ma ho invece elogiato il Principe, per il suo coraggio nell'assumersi una responsabilità. Per me tutta la faccenda è finita in quel momento !!
Ciò che è successo dopo, le chiacchere, la testimoniaza (negativa) dell'interessata le trasmissioni e le prese di posizione della Mara Veniè ecc, non mi riguardano e non contano ai fini pratici.

Noi ci troviamo di fronte un Uomo, che pur essendo Principe e interessato a "nascondere" l'accaduto, si è preso la responsabilità di denunciarsi per il bene esclusivo della creatura che deve nascere ancora ! In questo sta tutta la sua Nobiltà, ed io per questo atto lo ammiro, ...il resto è vita privata sua !
Se il Principe Vittorio Emanuele ha avuto una parola buona in proposito, Tutti noi (pensando alla causa) possiamo "solo" esserne contenti !!

Saluti

Zarskoeselo
01-02-06, 12:31
E questo è anche il mio pensiero.

Maria Vittoria
01-02-06, 13:19
tutta la mia solidarietà alla Duchessa d'Aosta volontaria crocerossina sotto le bombe di Bagdad, donna di altri tempi! Spero siate d'accordo, e mettiamo poi una pietra su questa penosa vicenda

Concordo con il tuo desiderio di essere solidali con ogni volontaria crocerossina, in particolare con chi con la sua azione può essere d'esempio.

Dissento sul mettere pietre su penose vicende sbandierate da altri: essendo ognuno di noi attore politico di una democrazia partecipativa, oltre che rappresentativa, è dovere personale comunicare quello che pensiamo, e cercare il dialogo costruttivo necessario al bene comune.

Zarskoeselo
01-02-06, 13:23
E questo è un dialogo costruttivo necessario al bene comune?

roberto m
01-02-06, 14:32
E questo è un dialogo costruttivo necessario al bene comune?

no il dialogo non è costruttivo ma permettetemi di essere basito. Vivendo all'estero dove la televisione verità è vista ancora con molte reticenze mi accorgo che invece in Italia è apprezzata

FedericoAmMI
01-02-06, 18:30
Non capisco il tuo voler trovare negativo, un fatto che forse da anni, rappresenta un punto di incontro e di distensione tra tutti i Principi.

Ritengo molto positivo quanto detto da SAR Vittorio Emanuele nei confronti di SAR Amedeo, e penso che servirà in futuro a rendere tutti più uniti.
Il senso femminista e/o maschilista del tuo intervento, lo trovo semplicemente fuori luogo, perche a noi sta di parlare delle cose successe, non di ciò che potrebbe succedere... Stile tutto Italiano di ricamare su fatti e persone.

Ho già scritto cosa penso del Principe Amedeo sul mio sito, e sapere che sul medesimo fatto, egli gode della benevolenza anche di suo Cugino, mi rallegra, come Monarchico, e come uomo.
Pormi il problema di pensare che cosa sarebbe potuto succedere se... non è nelle mie abitudini, perchè mi baso su fatti, non su pettegolezzi !

Saluti

Perfettamente d'accordo!

Zarskoeselo
01-02-06, 23:57
Apprezzata? forse dalle zitelle. Se Il Principe alle domande rispondeva no comment cosa pensi che avrebbe detto la gente e i soliti monarchici? Ecco, il Principe ce l'ha col duca, parenti serpenti, principe dei sottaceti e tutto il bagaglio cretino che vediamo in altro forum. ecc ecc.
E andiamo un po' di pragmatismo!

Maria Vittoria
02-02-06, 08:39
E questo è un dialogo costruttivo necessario al bene comune?


No; come non è costruttivo insistere nel sostenere che seminare figli naturali possa essere chaimata paternità responsabile.


:fru

roberto m
02-02-06, 10:19
Apprezzata? forse dalle zitelle. Se Il Principe alle domande rispondeva no comment cosa pensi che avrebbe detto la gente e i soliti monarchici? Ecco, il Principe ce l'ha col duca, parenti serpenti, principe dei sottaceti e tutto il bagaglio cretino che vediamo in altro forum. ecc ecc.
E andiamo un po' di pragmatismo!

in un altra occasione il duca d'Aosta ha sempre negato comunque viva la monarchia anche se non sempre i principi mettono in pratica quello che predicano...sono di una vecchia scuola molto all'antica dove si rispettava la propria moglie e a questo punto chiudiamo l'argomento, non amo vedere persone grandi e vaccinate che trovano fantastico tutto quello che fa un principe, anche i principi sbagliano. E mi fermo qui, per quanto mi riguarda questo penoso argomento che resta penoso, è chiuso

Zarskoeselo
02-02-06, 11:38
No; come non è costruttivo insistere nel sostenere che seminare figli naturali possa essere chaimata paternità responsabile.


:fru
E' curioso come tu Maria Vittoria sembri davvero perdere il punto, e usi gli smile dopo un acceso dibattito sul latino lingua viva per dire a me una sciocchezza che con me non c'entra. Mi hai per caso sentito parlare di paternità responsabile? Mi hai sentito elogiare il Duca? Qui non si tratta della condanna o meno degli atteggiamenti del Duca. E chi siamo noi per condannarlo? Se vuoi davvero capire le mie posizioni, prima di inserire allegramente le faccine che sbattono contro i muri, dovresti andare a rileggerti i posts passati scritti quando si seppe la notizia - e poi usare lo smile spacca testa per te, se ancora non avrai capito.

Conterio
02-02-06, 11:56
No; come non è costruttivo insistere nel sostenere che seminare figli naturali possa essere chaimata paternità responsabile.


:fru

...ma chi l'ha detto ?? :-01#53

sarchiapone (POL)
03-02-06, 13:40
sarà felice conterio

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Il principe Umberto sale al Sacro Monte di Varallo il 27 settembre 1926
02 febbraio 2006
Savoia al Sacro Monte di Varallo


Varallo Sesia - Dopo 80 anni i Savoia ritornano a Varallo Sesia. Il 13 febbraio la cittadina valsesiana accoglierà Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia, invitati per inaugurare la rinnovata piazza “Vittorio”, che sorse in onore di Vittorio Emanuele II nel 1862. L’ultimo Savoia a mettere piede in Varallo fu il principe Umberto il 27 settembre 1926. In quell’occasione salì al Sacro Monte di Varallo.
Il figlio e il nipote dell’ultimo re d’Italia arriveranno in città nel pomeriggio. Si prevede una visita alla piazza, al Sacro Monte. Probabilmente sarà proiettato anche un filmato del 1926, con la visita del principe Umberto.

La Valsesia, terra di confine per il milanese, e il Sacro Monte, suo prestigioso simbolo, interessarono i Savoia ben prima di entrare in loro possesso il 1° marzo 1707. E’ nota la loro politica di espansione verso est a partire da Emanuele Filiberto, il duca che portò la capitale a Torino. Ragioni di Stato e ragioni della devozione operavano concordemente in epoche di simbiosi politico-religiosa. Proprio la figlia di Emanuele Filiberto, Matilde, Marchesa di Pianezza, contribuì nel 1580 alle statue e alle pitture della Risurrezione del figlio della vedova di Naim.
I legami tra i Savoia e il Sacro Monte si intrecciano per mezzo di San Carlo. La sua devozione per la Passione di Cristo che portò alla realizzazione di due importanti chiese milanesi, aveva due poli al di fuori della città: la Sindone e il Sepolcro di Varallo, denominazione solita nei primi decenni del Cinquecento per designare tutto il Sacro Monte, costituendone il fulcro. Carlo Emanuele I organizzò appositamente una ostensione della Sindone nel 1578 per il Santo che al ritorno si fermò in pellegrinaggio al Sepolcro. Lo stesso si verificò in occasione dell’ultima vista, nel 1584, pochi giorni prima della morte.
Sulla scia di questo legame, oltre che naturalmente per interesse politico, Carlo Emanuele strinse un forte rapporto con il Sacro Monte, che ha il suo momento chiave nella prima visita ufficiale (1587) e nell’impegno per la Cappella XI, La strage degli innocenti, corredata dal suo stemma nell’atrio. Fu poi attivo presso la Fabbriceria, divenendone membro nel 1605 e interessandosi alle vicende del luogo (...).
Giuliano Temporelli

FedericoAmMI
08-02-06, 23:20
Emanuele Filiberto: "La mia Torino cuore dello sport"

«Orgoglioso, sono straordinariamente orgoglioso. E come potrei non esserlo? Torino, la culla dei miei avi, la città legata da sempre e per sempre indissolubilmente con la storia di noi Savoia, avrà gli occhi del mondo puntati addosso per tre settimane. Sarà finalmente al centro del mondo»
Emanuele Filiberto, l'ultimo rampollo, o meglio ex rampollo, dati i suoi 33 anni, di casa Savoia è raggiante. E caricatissimo. Si appresta a vivere l'esperienza dei Giochi olimpici con l'entusiasmo di un ragazzino che, per una volta, potrà perdere l'aplomb e scatenarsi a fare il tifo.
Principe, cominciamo da quel suo «finalmente» Torino. Che intende?
«Perché Torino si è sempre portata appresso la fama di città vecchia, un po' polverosa e un po' scontrosa . E ora, invece, grazie al maquillage delle Olimpiadi tutto è cambiato. È passata in prima fila. Ha fatto, come dire, un bagno di pulizia e di modernizzazione. Il metro, le varie nuove infrastrutture, gli edifici, i monumenti. E poi piazze e vie che hanno cambiato aspetto. .. ».
Anche nome, per la verità. Piazza Castello che diventa Medals Plaza, non le sembra eccessivo?
«No, eccessivo non direi, forse creerà un po' di confusione tra i turisti. Ma credo che anche questa trovata vada presa come uno specie di gioco nel gioco. E poi durerà solo due settimane, dopodiché tutto tornerà a chiamarsi con il proprio nome. E magari ci dispiacerà perché tutto sarà finito».
A proposito di nomi, fuori subito quello di un suo beniamino.
«Rocca, Giorgio Rocca. Sono un suo grande ammiratore.

Farò un tifo esagerato. D'altra parte sono sicuro che anche alle Olimpiadi continuerà ad andare fortissimo perché non solo è un ragazzo in gamba ma è anche un atleta serio e preparato che merita di fare una gran bella figura».
Lei ci sarà ai Giochi?
«Eccome, mi sono preso dieci giorni di vacanza per seguire in diretta le manifestazioni. Non voglio perdermi nulla di questo grande evento. Io per natura sono piuttosto curioso e questa è un'occasione davvero unica e un ottimo pretesto per rivedere tanti amici sportivi, come Alberto Tomba. Sarò presente alla grande festa di Sestriere, la sera di sabato 11, e il giorno dopo, a Torino, sarò io a organizzare la festa ai miei genitori che celebrano il loro compleanno nello stesso giorno, il 12 di febbraio, appunto. Una gioia dopo l'altra insomma. Anche perché io, il regalo da questi Giochi, l'ho già avuto».
E sarebbe, principe?
«La possibilità di tenere in mano la fiaccola olimpica e di portarla, come tedoforo la sera dell'8 nella reggia di Venaria. Era il più bel regalo che potessero farmi. Pensate: portare l'emblema dello sport, della fratellanza e della pace mondiale, dopo tanti anni di esilio, in una residenza sabauda, in quei luoghi per me tanto cari. Non è un regalo questo?».
Che ne pensa dell'organizzazione di questi Giochi?
«Che sono stati tutti formidabili, hanno fatto tutti un ottimo lavoro. Ho avuto modo di visitare gli impianti e le piste di Bardonecchia e Sestriere. A dicembre erano già perfetti. Poi è arrivata anche la neve a dare manforte. Anche i villaggi ospitalità, le postazioni tecniche e sportive sono state completate entro i tempi previsti e con standard innovativi. Un'altra cosa che mi ha particolarmente entusiasmato è stata la grande risposta dei giovani che sono giunti in Piemonte da ogni parte d'Italia e del mondo per dare una mano a organizzare le Olimpiadi. L'esercito dei volontari è straordinario. Non c'è nulla da dire, Torino 2006 sarà un gran bella Olimpiade e servirà a far ricordare bene l'Italia e gli italiani. È una grande occasione di visibilità che sta già facendo guadagnare punti a Torino». Ci faccia un esempio concreto di un punteggio in risalita.
«Io confido anche nel treno ad alta velocità che renderà Milano e Torino ancora più vicini al resto del mondo. Poi da uomo d'affari mi pare che ci siano già segnali significativi di un risveglio del mercato immobiliare e di un interesse degli investitori nei riguardi di Torino».

E i bilanci-colabrodo del Toroc, il comitato organizzatore dei Giochi?
«Vede, come tutte le cose di casa nostra anche Torino 2006 è stata accompagnata da polemiche, interpellanze e guerre fra partiti. Io vorrei ricordare che le Olimpiadi sono invece un'occasione di pace, di solidarietà. E soprattutto di sport. Quindi parliamo di sport, facciamo sport e lasciamo perdere le polemiche. Ci guadagneremo tutti e la gente si divertirà di più. Quello che vorrei dire è cerchiamo di dare il massimo e di giocare tutti per la stessa squadra che è la nostra Italia. Se ci riusciremo, tutta la macchina di Torino 2006 andrà a meraviglia».

Conterio
09-02-06, 09:45
sarà felice conterio

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Il principe Umberto sale al Sacro Monte di Varallo il 27 settembre 1926
02 febbraio 2006
Savoia al Sacro Monte di Varallo


Varallo Sesia - Dopo 80 anni i Savoia ritornano a Varallo Sesia. Il 13 febbraio la cittadina valsesiana accoglierà Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia, invitati per inaugurare la rinnovata piazza “Vittorio”, che sorse in onore di Vittorio Emanuele II nel 1862. L’ultimo Savoia a mettere piede in Varallo fu il principe Umberto il 27 settembre 1926. In quell’occasione salì al Sacro Monte di Varallo.
Il figlio e il nipote dell’ultimo re d’Italia arriveranno in città nel pomeriggio. Si prevede una visita alla piazza, al Sacro Monte. Probabilmente sarà proiettato anche un filmato del 1926, con la visita del principe Umberto.

La Valsesia, terra di confine per il milanese, e il Sacro Monte, suo prestigioso simbolo, interessarono i Savoia ben prima di entrare in loro possesso il 1° marzo 1707. E’ nota la loro politica di espansione verso est a partire da Emanuele Filiberto, il duca che portò la capitale a Torino. Ragioni di Stato e ragioni della devozione operavano concordemente in epoche di simbiosi politico-religiosa. Proprio la figlia di Emanuele Filiberto, Matilde, Marchesa di Pianezza, contribuì nel 1580 alle statue e alle pitture della Risurrezione del figlio della vedova di Naim.
I legami tra i Savoia e il Sacro Monte si intrecciano per mezzo di San Carlo. La sua devozione per la Passione di Cristo che portò alla realizzazione di due importanti chiese milanesi, aveva due poli al di fuori della città: la Sindone e il Sepolcro di Varallo, denominazione solita nei primi decenni del Cinquecento per designare tutto il Sacro Monte, costituendone il fulcro. Carlo Emanuele I organizzò appositamente una ostensione della Sindone nel 1578 per il Santo che al ritorno si fermò in pellegrinaggio al Sepolcro. Lo stesso si verificò in occasione dell’ultima vista, nel 1584, pochi giorni prima della morte.
Sulla scia di questo legame, oltre che naturalmente per interesse politico, Carlo Emanuele strinse un forte rapporto con il Sacro Monte, che ha il suo momento chiave nella prima visita ufficiale (1587) e nell’impegno per la Cappella XI, La strage degli innocenti, corredata dal suo stemma nell’atrio. Fu poi attivo presso la Fabbriceria, divenendone membro nel 1605 e interessandosi alle vicende del luogo (...).
Giuliano Temporelli

Robbè... ti aspetto da Novara e ci ANDIAMO CON UN BANDIERONE ????

Ciao

Conterio
16-02-06, 17:21
Emanuele Filiberto:"Non mi candido"
Il principe ha visto il premier
Emanuele Filiberto di Savoia non si candiderà alle elezioni del 9 Aprile. Una nota fatta circolare dai suoi collaboratori chiarisce che l'impegno del principe è rivolto "alla ricerca di soluzioni concrete per supportare i problemi della popolazione e della Patria al di là delle ideologie partitiche". Emanuele Filiberto ha incontrato il presidente del Consiglio Berlusconi a Palazzo Grazioli a cui ha comunicato le sue simpatie per la nuova Dc.
"Non mi candido alle prossime elezioni, ma senza dubbio l'idea della nuova Dc portata avanti da Gianfranco Rotondi è interessante. Sto valutando il programma per vedere se appoggiarlo. Ci sono molti punti che rispecchiano il mio modo di pensare. La famiglia ed i valori della Patria - ha aggiunto - sono alla base della nostra società civile, i giovani sono il nostro futuro".
"Il mio interesse per la politica - continua Emanuele Filiberto - rimane rivolto a chi si impegnerà in ben precisi argomenti a sostegno delle famiglie e dei giovani; attualmente ho una serie di contatti molto avanzati con la Democrazia cristiana di Gianfranco Rotondi. Il mio impegno non sarà legato a mie candidature o funzioni attive, le modalità saranno spiegate nei prossimi giorni".
Quanto all'incontro con Berlusconi, per l'erede di casa Savoia "è stato un colloquio decisamente positivo". "Abbiamo affrontato - spiega il nipote dell'ultimo sovrano d'Italia, Umberto II, l'annuncio fatto dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, sulla fine del vincolo del deposito del tesoro della Corona del regno d'Italia. E ho voluto ringraziare Berlusconi per questo".
Emanuele Filiberto dice di essere stato "sempre favorevole all'esposizione dei gioielli a Torino e nelle altre città d'Italia. I cittadini potranno ora avere la possibilità di ammirare questi capolavori che sono stati portati dalle Regine di Casa Savoia prima e dopo l'unità".

http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo296740.shtml

Speriamo bene !!!

Non ha certo bisogno di candidarsi per accrescere la sua popolarità…

Saluti

lupocattivo (POL)
17-02-06, 21:55
Vorrei sempre sapere chi è il burlone che m'ha inscritto alla mainig list di tricolore.it e di CMI.it, detto questo fra le notizie m'è arrivata questa, tratta da un articolo apparso sul "Il Tempo", che immaggino abbiate letto anche voi:


Agenzia Stampa n. 882 - 17 febbraio 2006

ALLE URNE I “MONARCHICI” SNOBBANO IL PRINCIPE
Il ritorno dei Savoia in
Italia galvanizza i monarchici e la ex monarchia. Ma, a sorpresa, su
due strade parallele e concorrenti. Proprio così.
Da una parte,
Emanuele Filiberto di Savoia (nell’immagine di repertorio - ndr), che
si è trasformato nel testimonial dalla faccia pulita della ex famiglia
reale e con un processo ormai lungo più di un anno, è entrato nel giro
della politica nazionale. Il principe infatti, prima ha aperto la
«Fondazione principe di Venezia» per la cultura e ha tastato l'opinione
pubblica con alcuni progetti, poi ha creato l'associazione «Valori e
futuro»; ultimamente ha accelerato gli eventi con la dichiarazione di
appoggio da parte sua e dalla sua famiglia alla Cdl (giustificata anche
dal fatto che è stata questa parte politica ad aver lavorato per il
loro ritorno in Italia) e con la diffusione di un sondaggio che vedeva
addirittura al 9% i consensi del «principe». Ora Emanuele Filiberto
sembra ormai pronto e molto probabilmente correrà per un posto alla
Camera con la Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi.
Al Senato
però, proprio sfruttando il rientro dei Savoia, si sono svegliati da un
lungo sonno e si iniziano a muovere rumorosamente quelli di «Alleanza
monarchica», il partito degli ex nostalgici che ha già deciso di
schierarsi in almeno quattro regioni (Piemonte, Campania, Sicilia e
Puglia) che presto potrebbero aumentare. La cosa curiosa di questa
formazione è che, pur ispirandosi alla restaurazione della monarchia,
non appoggia il Savoia candidato. Anzi, guidata di fatto dall'ex
leghista ed ex aennino Alberto Lembo, Am sta di fatto arruolando nelle
sue fila soprattutto peones del centrodestra e del centrosinistra che
sanno che non saranno ricandidati nelle liste dei loro partiti ma ai
quali nulla interessa dei valori monarchici. A loro basta riottenere un
seggio a Palazzo Madama, seppur sotto il simbolo della stella e della
corona.

Antonio Calitri

(dal quotidiano “Il Tempo” , mercoledì 15
febbraio 2006)


Ora detto che ho letto, fra gli altri, il post che precede questo, mi sà (spero) che il giornalista è stato informato male.

Ma sto' tricolore.it non è il sito "semi-ufficiale" della Real Casa?

Poi, io giocherò pure con la grammatica con ateo e agnostico, ma mi spiegate ex nostalgico che vuol dire?

Zarskoeselo
17-02-06, 22:42
tricolore è il giornale dell'associazione culturale tricolore. Ad ogni modo, se ti arriva è perchè hai fatto richiesta o qualcuno l'ha fatto per te. Di sicuro, non uno dei nostri. L'associazione, del direttivo della quale faccio parte, non usa certi stratagemmi in auge altrove...Comunque, è abbastanza che tu invii comunicazione al mittente e gli invii verranno sospesi. Se vuoi me ne occupo io.

Fante d'Italia
18-02-06, 01:20
.......fra le notizie m'è arrivata questa, tratta da un articolo apparso sul "Il Tempo", che immaggino abbiate letto anche voi:
.............................
Poi, io giocherò pure con la grammatica con ateo e agnostico, ma mi spiegate ex nostalgico che vuol dire?
Certo che Il Tempo si è ridotto proprio male. Se proprio, quella gloriosa testata, doveva appiattirsi al livello della più biecamente faziosa stampa di regime, tanto valeva chiudesse.

So che fu il quotidiano italianissimo che indisse la sottoscrizione pubblica per mettere la lampada votiva alla Tomba, in Egitto, di Vittorio Emanuele III. Ricordo quando leggevo sulle sue colonne il reportage di Flora Antonioni, dedicato a Margherita ed Elena di Savoia e pubblicato a puntate, "Due Donne nel Regno d'Italia.
Un altro giornale, un'altro stile, un'altra cultura civile che non avrebbe consentito la pubblicazione di un così acido articolo. :mad:

roberto m
18-02-06, 13:58
Vorrei sempre sapere chi è il burlone che m'ha inscritto alla mainig list di tricolore.it e di CMI.it, detto questo fra le notizie m'è arrivata questa, tratta da un articolo apparso sul "Il Tempo", che immaggino abbiate letto anche voi:



Ora detto che ho letto, fra gli altri, il post che precede questo, mi sà (spero) che il giornalista è stato informato male.

Ma sto' tricolore.it non è il sito "semi-ufficiale" della Real Casa?

Poi, io giocherò pure con la grammatica con ateo e agnostico, ma mi spiegate ex nostalgico che vuol dire?

scusa la curiosità ma questo tricolore.it ti fa cosi' schifo? A me invece interessa cosi' come mi interessa tutto cio' che parla di monarchia

lupocattivo (POL)
18-02-06, 22:37
No, mettiamo in chiaro: sono contento che qualcuno m'abbia iscritto. Così posso ricevere notizie "dalla fonte". Sono solo curioso, se non è possibile svelare chi, non è un problema.

Allora "ex nostalgici"? che ne dite dell'articolo?

Zarskoeselo
19-02-06, 14:14
comunque non è stato uno dei nostri, che usano iscrivere dietro richiesta. Per quanto riguarda l'articolo, si commenta da sè. Non ti pare?

lupocattivo (POL)
19-02-06, 15:38
Si, l'articolo si commenta da se. Allora vorrei sapere quale movimento sta' dietro Tricolore.it, perchè, a questo punto non si può pensare che sia il sito, diciamo ufficioso, dei Principe di Napoli e di quello di Venezia e Torino, portavoce degli stessi. Non ti pare?

Zarskoeselo
19-02-06, 15:51
che ci fai o ci sei ? vedi sempre qualcosa che sta dietro a qualcosa? Te l'ho già detto: Tricolore è l'organo ufficiale dell'Associazione culturale Tricolore. Tutto qua. Dietro a Tricolore ci sta tricolore. Se vuoi sapere gli intenti e e il resto, visita il sito ufficiale.

FedericoAmMI
19-02-06, 20:25
Sinceramente, ritengo che gli esponenti di Stella e Corona ed il Principe debbano obbligatoriamente ed immediatamente sedersi ad un tavolo e chiarire la situazione. Non esiste che Principe e monarchici non siano d'accordo, o che decidano di marciare contemporaneamente su strade diverse.
Ieri sono stato ad una riunione milanese delle Guardie d'Onore...e ho potuto vedere l'effetto di questa faccenda: molta confusione e basta

Conterio
20-02-06, 09:34
comunque non è stato uno dei nostri, che usano iscrivere dietro richiesta. Per quanto riguarda l'articolo, si commenta da sè. Non ti pare?

Si l'articolo si commenta da se ...tra di noi, che disponiamo di alcune informazioni in più rispetto la normale gente di strada.
La gente di strada invece capisce che il Mondo Monarchico, come abitudine e spaccato in due.
Risultato raggiunto quindi dal REGIME repubblicano.

Saluti

Conterio
20-02-06, 09:38
Sinceramente, ritengo che gli esponenti di Stella e Corona ed il Principe debbano obbligatoriamente ed immediatamente sedersi ad un tavolo e chiarire la situazione. Non esiste che Principe e monarchici non siano d'accordo, o che decidano di marciare contemporaneamente su strade diverse.
Ieri sono stato ad una riunione milanese delle Guardie d'Onore...e ho potuto vedere l'effetto di questa faccenda: molta confusione e basta

Ritengo che il Principe, non debba sedersi con Stella e Corona, così come non debba sedersi con nessun altro per parlare di politica o di linee guida in politica.
La sua popolarità cresce, grazia al fatto proprio che la gente per ora lo vede disgiunto dalla politica e dalle tradizioni meno simpatiche della sua stessa famiglia.

Tutto il resto è can can repubblicano, o egoismo di qualche "ex nostalgico" inventato politicante !

Guardiamoci bene dal "bruciare" altre possibilità per la corona.

Saluti

roberto m
20-02-06, 09:56
Ritengo che il Principe, non debba sedersi con Stella e Corona, così come non debba sedersi con nessun altro per parlare di politica o di linee guida in politica.
La sua popolarità cresce, grazia al fatto proprio che la gente per ora lo vede disgiunto dalla politica e dalle tradizioni meno simpatiche della sua stessa famiglia.

Tutto il resto è can can repubblicano, o egoismo di qualche "ex nostalgico" inventato politicante !

Guardiamoci bene dal "bruciare" altre possibilità per la corona.

Saluti

scusate ma non c'ho capito un tubo, di cosa parlate? potete mandarmi in privato l'articolo incriminato? Grazie

Conterio
20-02-06, 10:54
scusate ma non c'ho capito un tubo, di cosa parlate? potete mandarmi in privato l'articolo incriminato? Grazie

L'articolo è già visibile sul post 167 di questo 3d ...incollato da Lupo !

Ciao

roberto m
20-02-06, 10:59
L'articolo è già visibile sul post 167 di questo 3d ...incollato da Lupo !

Ciao

grazie

lupocattivo (POL)
20-02-06, 22:37
Guardiamoci bene dal "bruciare" altre possibilità per la corona.

Saluti

Io direi che la popolarità dei Savoia cresce malgrado i partiti monarchici.:-:-01#19

Conterio
21-02-06, 09:25
Io direi che la popolarità dei Savoia cresce malgrado i partiti monarchici.:-:-01#19

Hai ragione ma non del tutto però. Non possiamo neanche asserire che le varie associazioni Monarchiche non abbiano fatto nulla. Possiamo dire tranquillamente invece che potevano e possono fare di più.

Per esempio, perchè non fare un congresso in grande stile, tutti assieme appassionatamente, dove una volta per tutte, i vari Responsabili salgono al microfono a dire apertamente qual'è la loro posizione e quali le loro priorità ?

Ne avremmo un quadro completo, e soprattutto Trasparente, magari verbalizzato, dal quale non sarà poi possibile nell'arco di tempo che intercorre tra un congresso e l'altro discostarsi o defilarsi, a secondo delle varie "convenienze". Chi come me segue una di queste sigle/associazioni, avrebbe la possibilità di capire le posizioni ufficiali altrui, di paragonarle, ed in fondo si accorgerebbe d'essere uguale ad un'altra sigla al 95 %, Automaticamente molte tensioni tra noi svanirebbbero, in nome della tanto sognata Collaborazione ! In quel caso ogni iniziativa presa da chichessia, diventerebbe un impegno per tutti gli altri !!

Non sarebbbe un "colpo" per i repubblichani, sapere di un'iniziativa simile, magari programmata per giugno di quest'anno, in cui cade il 60° anniversario del gioco delle tre carte ?

Saluti

roberto m
21-02-06, 10:11
Hai ragione ma non del tutto però. Non possiamo neanche asserire che le varie associazioni Monarchiche non abbiano fatto nulla. Possiamo dire tranquillamente invece che potevano e possono fare di più.

Per esempio, perchè non fare un congresso in grande stile, tutti assieme appassionatamente, dove una volta per tutte, i vari Responsabili salgono al microfono a dire apertamente qual'è la loro posizione e quali le loro priorità ?

Ne avremmo un quadro completo, e soprattutto Trasparente, magari verbalizzato, dal quale non sarà poi possibile nell'arco di tempo che intercorre tra un congresso e l'altro discostarsi o defilarsi, a secondo delle varie "convenienze". Chi come me segue una di queste sigle/associazioni, avrebbe la possibilità di capire le posizioni ufficiali altrui, di paragonarle, ed in fondo si accorgerebbe d'essere uguale ad un'altra sigla al 95 %, Automaticamente molte tensioni tra noi svanirebbbero, in nome della tanto sognata Collaborazione ! In quel caso ogni iniziativa presa da chichessia, diventerebbe un impegno per tutti gli altri !!

Non sarebbbe un "colpo" per i repubblichani, sapere di un'iniziativa simile, magari programmata per giugno di quest'anno, in cui cade il 60° anniversario del gioco delle tre carte ?

Saluti

penso anch'io che l'idea di un congresso panmonarchico sia una buona idea proprio nel 60° della partenza di Re Umberto II ma come convincere tutti? Tu Conterio hai idea di come fare anche a livello organizzativo-logistico?

Conterio
21-02-06, 10:42
penso anch'io che l'idea di un congresso panmonarchico sia una buona idea proprio nel 60° della partenza di Re Umberto II ma come convincere tutti? Tu Conterio hai idea di come fare anche a livello organizzativo-logistico?

No caro Roberto, non ho idea di come fare, non ho altro tempo da dedicare e soprattutto non ho le risorse finanziarie necessarie.
Quello che posso fare, assieme a tutti Voi di Pol, ed a tutti gli amici Monarchici che conosco, di persona, o via Internet, è quella di manifestare questo desiderio in tutte le sedi ed in tutte le occasioni, in modo che la mia e la nostra vocer, da solitarie diventino brusio prima e urla poi...

Saluti e grazie del tuo appoggio morale !

roberto m
21-02-06, 11:31
No caro Roberto, non ho idea di come fare, non ho altro tempo da dedicare e soprattutto non ho le risorse finanziarie necessarie.
Quello che posso fare, assieme a tutti Voi di Pol, ed a tutti gli amici Monarchici che conosco, di persona, o via Internet, è quella di manifestare questo desiderio in tutte le sedi ed in tutte le occasioni, in modo che la mia e la nostra vocer, da solitarie diventino brusio prima e urla poi...

Saluti e grazie del tuo appoggio morale !

a questo prosposito ti invio un messaggio privato

lupocattivo (POL)
21-02-06, 14:42
Hai ragione ma non del tutto però. Non possiamo neanche asserire che le varie associazioni Monarchiche non abbiano fatto nulla. Possiamo dire tranquillamente invece che potevano e possono fare di più.

Per esempio, perchè non fare un congresso in grande stile, tutti assieme appassionatamente, dove una volta per tutte, i vari Responsabili salgono al microfono a dire apertamente qual'è la loro posizione e quali le loro priorità ?

Ne avremmo un quadro completo, e soprattutto Trasparente, magari verbalizzato, dal quale non sarà poi possibile nell'arco di tempo che intercorre tra un congresso e l'altro discostarsi o defilarsi, a secondo delle varie "convenienze". Chi come me segue una di queste sigle/associazioni, avrebbe la possibilità di capire le posizioni ufficiali altrui, di paragonarle, ed in fondo si accorgerebbe d'essere uguale ad un'altra sigla al 95 %, Automaticamente molte tensioni tra noi svanirebbbero, in nome della tanto sognata Collaborazione ! In quel caso ogni iniziativa presa da chichessia, diventerebbe un impegno per tutti gli altri !!

Non sarebbbe un "colpo" per i repubblichani, sapere di un'iniziativa simile, magari programmata per giugno di quest'anno, in cui cade il 60° anniversario del gioco delle tre carte ?

Saluti


Perchè l'impedimento sta proprio nei responsabili :-:-01#19

Conterio
21-02-06, 15:20
Perchè l'impedimento sta proprio nei responsabili :-:-01#19

Stà anche in molti di noi sottopancia, che per darsi tono, sanno solo creare ostacoli.

Un esempio viene proprio da Pol... non mi sembra che i Monarchici dissidenti siano tutti pezzi da 90, e nemmeno da 88 !

Ciao

lupocattivo (POL)
21-02-06, 16:20
Monarchici dissidenti? questa è una terminologia sovietica! Ti stai convertendo Albè?

Dì, hai letto il programma?

Conterio
21-02-06, 16:25
Monarchici dissidenti? questa è una terminologia sovietica! Ti stai convertendo Albè?

Dì, hai letto il programma?

Quale, quello dell'Unione o quello di AM ?

Quello dell'Unione non ho voglia di leggerlo ...molto francamente. Le Enciclopedie vanno bene per una ricerca, se devo leggere preferisco un romanzo.

Se è per quello di AM invece fammi sapere in PVT !!

Ciao

FedericoAmMI
21-02-06, 18:56
Il programma di AM è disponibile sul sito ufficiale: www.alleanza-monarchica.com

Fante d'Italia
21-02-06, 20:08
ma dov'è?
Ho guardato, ma non lo vedo.

Conterio
22-02-06, 11:10
ma dov'è?
Ho guardato, ma non lo vedo.

Ecco !!!

Siccome AM, Che rispetto e so composta di persone autorevoli e impegnate da anni immemori, meriterebbe molto di più, io tutte le volte mi incazzo come una bestia, quando AM stessa può contare su plurilaureati in comunicazione (vedesi Dol Alfred) e poi un normale utente (che capita per errore sul Sito Ufficiale di stella e Corona) non riesce a godere della visione del programma.
Teniamo presente che Fante, era preventivamente informato dell'esistenza, e l'ha pure cercato !!!!

:ue a me viene da piangere, ma quando osi fare una critica, ti arriva in faccia una palata di merda, e la stessa pala sulla testa...

Ma fate un pochino il c...o che volete allora..... :-01#53

Conterio
22-02-06, 16:45
SAVOIA: CLOTILDE A "CHI" NOSTRO FIGLIO NASCERA' IN ITALIA "Non conosciamo il sesso del bambino che nascera' e non lo vogliamo conoscere. Sara' una sorpresa, come e' stato per Vittoria. Quel che e' certo e' che nostro figlio nascera' in Italia. Io e mio marito lo vogliamo fortemente". Con queste parole Clotilde Courau, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia, rompe per la prima volta il silenzio sulla sua gravidanza in un'intervista esclusiva che appare sul numero di 'Chi' in edicola domani. "Il nostro sogno e' diventato finalmente realta'", continua. "Abbiamo trovato una casa di campagna in Umbria, a Umbertide. Proprio nel cuore verde dell'Italia, il nostro Paese. Dove andremo a vivere non esistono scuole private. Nostra figlia Vittoria frequentera' la scuola pubblica. Come e' giusto che sia". Quanto alle questioni politiche Clotilde Courau si sofferma sul significato dell'istituto monarchico oggi. "Se attraverso l'istituzione della monarchia si promuovono valori umani di solidarieta', rispetto verso il prossimo, tolleranza, allora tutto questo ha un senso. Anche perche' ci muoviamo sempre di piu' in una dimensione materialista, che non sempre agisce nel rispetto della dignita' umana", afferma la moglie di Emanuele Filiberto.
(AGI) (21 febbraio 2006 - ore 15.33)

FedericoAmMI
22-02-06, 20:11
Molto bene!

Fante d'Italia
23-02-06, 07:18
Il Gazzettino On Line
Mercoledì 22 Febbraio 2006


MORIAGO


All'Isola dei Morti atteso l'arrivo di
Emanuele Filiberto di Savoia


Moriago(Ma.C.)
L'Isola dei Morti di Moriago della Battaglia tornerà a ospitare un altro personaggio illustre. È già programmata, molto probabilmente per la seconda settimana di settembre, la presenza di Emanuele Filiberto di Savoia alla XXXVI Gara Ciclistica del Campionato Italiano "Razza Piave", che si svolgerà proprio nel parco moriaghese.
Una manifestazione che sarà dedicata interamente al pellegrinaggio di ciclisti e non provenienti da tutta Italia, per rendere omaggio ai Caduti della Guerra del 15-18.

La Presenza di Emanuele Filiberto di Savoia è stata richiesta dagli organizzatori, "I Crociati del Piave", per rappresentare degnamente Casa Savoia in onore e in memoria di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, Comandante della III Armata.

«Questa visita - dichiara il sindaco, Pergentino Breda - è indubbiamente significativa per le nostre terre: non bisogna sottovalutare, infatti, che le porte di Vittorio Veneto sono state aperte dalle battaglie sul Piave. Un anno fa con la visita del Presidente della Repubblica abbiamo ricordato con onore i Caduti della prima Guerra Mondiale, con la presenza di Emanuele Filiberto di Savoia, torneremo a rendere omaggio a quanti hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà».

web
http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Codice=2803625&Luogo=Treviso&Pagina=ODERZO%20MOTTA%20QUARTIER%20DEL%20PIAV

Fante d'Italia
25-02-06, 19:12
Trieste, - 14:42


SAVOIA:
EMANUELE FILIBERTO, “HO AVUTO UN ESILIO DA SOGNO”
'Questa mattina mi hanno regalato questa spilla, la spilla dell'Istria, un momento molto importante, bello. Io da esiliato capisco cosa vuol dire. Anche se in confronto ai quegli esuli io ho avuto un esilio da sogno'.
Lo ha detto questa mattina a Trieste Emanuele Filiberto di Savoia nel corso della sua visita in citta', dopo aver onorato la Foiba di Bassovizza depositando una corona e visitato l'ex campo profughi di Padriciano.
'E' stato un bel momento. Mi hanno detto che sono contenti per me, in quanto io non sono piu' esule, mentre loro devono ancora ritornare in patria. Mi parlavano giustamente del loro esodo, della loro voglia di tornare e di far nuovamente parte del loro paese, dove sono le loro origini. Ecco le origini sono molto importanti, fanno parte della persona. Io non possono essere che con loro, con gli esuli'.
Emanuele Filiberto nel suo giro ha visitato anche l'Area Science Park di Trieste dove gli sono state presentate le novita' nel campo della genetica e quindi un incontro in municipio con il sindaco Roberto Di Piazza.
Domani visita alla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista esistente in Italia munito di forno crematorio. (AGI)

25 febbraio 2006
http://www.kataweb.it/news/?l=dettaglio&s=nazionali&id=1315010

Conte di San Marcellino
28-02-06, 02:18
Sinceramente, ritengo che gli esponenti di Stella e Corona ed il Principe debbano obbligatoriamente ed immediatamente sedersi ad un tavolo e chiarire la situazione. Non esiste che Principe e monarchici non siano d'accordo, o che decidano di marciare contemporaneamente su strade diverse.

E perchè no? in Italia c'è libertà di opinione: il Principe, se lo desidera potrebbe essere pure repubblicano. O no?
Non vedo chi o cosa possa o debba costringere le due parti ad "ingessarsi" in ruoli o posizioni.
Comunque, meglio democristo che comunista (ma è il mio semplice, leghistico parere)



Ieri sono stato ad una riunione milanese delle Guardie d'Onore...e ho potuto vedere l'effetto di questa faccenda: molta confusione e basta

sicut erat in principio, et nunc, et semper... Mi sembra di tornare ai tempi di C.so di Porta Romana e (poi) di via Donizzetti (ultimo piano a dx).

+Karolus

+ Karolus

Conterio
28-02-06, 09:31
E perchè no? in Italia c'è libertà di opinione: il Principe, se lo desidera potrebbe essere pure repubblicano. O no?
Non vedo chi o cosa possa o debba costringere le due parti ad "ingessarsi" in ruoli o posizioni.
Comunque, meglio democristo che comunista (ma è il mio semplice, leghistico parere)




sicut erat in principio, et nunc, et semper... Mi sembra di tornare ai tempi di C.so di Porta Romana e (poi) di via Donizzetti (ultimo piano a dx).

+Karolus

+ Karolus

Attenzione Sig. C de Talleyrand,

Lei NON è GRADITO su questo Forum.
LA sua più lieve mancanza di rispetto nei confronti della nostra causa, di Casa Savoia o contro uno qualsiasi dei forumisti che abitudinalmente scrivono su questo Forum provocherà la cancellazione immediata del Post.

PATTI CHIARI :-00w09d

Conte di San Marcellino
28-02-06, 10:14
Attenzione Sig. C de Talleyrand,

Lei NON è GRADITO su questo Forum.
LA sua più lieve mancanza di rispetto nei confronti della nostra causa, di Casa Savoia o contro uno qualsiasi dei forumisti che abitudinalmente scrivono su questo Forum provocherà la cancellazione immediata del Post.

PATTI CHIARI :-00w09d

E nessuna amicizia. Resta vero (senza polemica) quel che ho detto tempo fa: non vi volete proprio confrontare.
Ma un piccolo consiglio, se mi è lecito, che riguarda chiunque: per far politica, la base fondamentale è il confronto e... uno stomaco di ferro!
Mi tolga una curiosità: cosa ne pensate della imminente svolta di A.M. da una posizione puramente Sabauda ad una posizione di monarchismo legittimista volto solo all'idea di Monarchia in sè?

con osservanza

+ Karolus

Conterio
28-02-06, 11:23
..... cosa ne pensate della imminente svolta di A.M. da una posizione puramente Sabauda ad una posizione di monarchismo legittimista volto solo all'idea di Monarchia in sè?

con osservanza

+ Karolus

Più che una svolta, mi sembra una conferma. Alleanza Monarchica (è un mio parere di ex iscritto dai tempi della Lista Azzurra a Torino e provincia) è sempre stato un movimento Politico e Politico soltanto, senza nessun tipo di problema legato a sudditanza nei confronti di Casa Savoia.
Diverso invece il pensiero di altre Associazioni Politiche e Culturali Monarchiche o anche solo Culturali Monarchiche.

Punto.

Ognuno ha il diritto di portare avanti le proprie idee. Io Conterio ho preferito accasarmi altrove, dove il mio poco tempo libero, poteva meglio essere impiegato. La Politica attiva, richiede infatti totale dedizione, pertanto, non era più nelle mie possibilità.

Saluti

Fante d'Italia
14-03-06, 03:13
Bologna
LA VISITA


Il Principe Emanuele Filiberto
ospite d'eccezione sotto le Due Torri
Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia a Bologna il 24 e 25 marzo. Visite di beneficenza e istutuzionali a favore dell'Ant Italia, Onlus dedicata all'assistenza medica oncologica e alla ricerca scientifica.

BOLOGNA, 13 MARZO 2006 - Visita a Bologna il 24 e 25 marzo prossimi per il Principe Emanuele Filiberto di Savoia. "Obiettivo primario" del Principe, si legge in una nota dell'associazione che ha fondato, "Valori e Futuro", "e' incontrare i giovani, le famiglie e conoscere la realta' quotidiana dell'Italia, promuovendo i valori che animano il movimento da lui fondato".

La visita del discendente di Casa Savoia a Bologna alternera' momenti di beneficenza, istituzionali e di contatto con la gente. Il programma prevede per venerdi' 24 una visita all'antico collegio San Luigi che nel 1932 ospito' il Re Umberto II di Savoia. Nel pomeriggio Emanuele Filiberto visitera' il neonato Istituto di Scienze Oncologiche Solidarieta' e Volontariato dell'ANT Italia, Onlus dedicata all'assistenza medica oncologica e alla ricerca scientifica.

La serata -in compagnia del Padre Vittorio Emanuele- prevede la prima di gala di "Scene della Vita di Mozart" e "Un Segreto d'Importanza", in onore dei Principi di Piemonte e di Venezia al Teatro comunale. L'incasso dei biglietti sara' devoluto all'ANT Italia e al servizio Italiano delle opere ospedaliere Mauriziane, cosi' come il ricavato del Gala di beneficienza che seguira' lo spettacolo nel foyer del teatro.

Sabato 25 marzo il Principe si rechera' al Santuario della Beata Vergine di San Luca, uno dei simboli della citta', cui seguira' una suggestiva visita al museo del santuario e al portico. La mattinata proseguira' con una visita nel centro di Bologna. La visita si concludera' con un brunch a Palazzo Isolani organizzato da Valori e Futuro e dagli Ordini Dinastici di Casa Savoia il cui ricavato andra' a favore di ANT Italia.

Il Resto del Carlino.it
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/bologna:5407234:/2006/03/14:

Il Resto del Carlino pubblica anche una fotografia del Principe Ereditario che, però, è protetta dal copyright e che non posso, quindi, riportare.

Zarskoeselo
14-03-06, 10:03
Sì, avevo dato già ieri la notizia sul sito. Queste sarebbero le "cazzate" del Principe...quelle che i"veri" monarchici sono stufi di sopportare... :-0#09o
:K

Conterio
14-03-06, 12:14
Sì, avevo dato già ieri la notizia sul sito. Queste sarebbero le "cazzate" del Principe...quelle che i"veri" monarchici sono stufi di sopportare... :-0#09o
:K


Dai Zarsko, non polemizziamo su tutto... impariamo a gioire di ciò che è Buono, non pensiamo sempre a le poche scheggge impazzite che dicono che anche la fantastica popolarita di EF è male !

Di ZECCHE ne abbiamo abbastanza !!!

E' priiiiimaveraaaaa .....sorridiamo alla vita !!!!

Zarskoeselo
14-03-06, 12:17
Infatti non sto polemizzando. Era la pura verità riportata. E sono felice e la primavera si sente...ma, occhio, non è quella prospettata da Prodi :lol

Conterio
14-03-06, 12:22
Infatti non sto polemizzando. Era la pura verità riportata. E sono felice e la primavera si sente...ma, occhio, non è quella prospettata da Prodi :lol


infatti, è quella di Milano prospettata in sabato e domenica di questo passato fine settimana !

ciao

Fante d'Italia
15-03-06, 00:10
Intendi quella di un Popolo che comincia ad averne le b....le piene di chi sbraita libertà, democrazia e diritti si, ma tutti e tre nella concezione tarata dalla cancerogena cellula repubblicana, per cui mentre si rivendicano per sè tali conquiste, ci si impegna a negarle, peggio, calpestarle per gli altri.

Zarskoeselo
16-03-06, 15:27
già!

lupocattivo (POL)
16-03-06, 15:36
Sì, avevo dato già ieri la notizia sul sito. Queste sarebbero le "cazzate" del Principe...quelle che i"veri" monarchici sono stufi di sopportare... :-0#09o
:K


:@:-01#05

Zarskoeselo
16-03-06, 15:41
Spiegati

Conterio
16-03-06, 15:42
Bella intervista su Tricolore ... bravo Zarsko !:D

Zarskoeselo
16-03-06, 15:44
?

lupocattivo (POL)
16-03-06, 15:44
Spiegati


:-0#09o

Zarskoeselo
16-03-06, 15:48
Che accidenti vuoi lupo? Mi vuoi prendere per il culo?

Zarskoeselo
16-03-06, 15:56
Ho capito, mi vuoi prendere per il culo. Bravo.

Zarskoeselo
16-03-06, 16:51
Entro l'estate a Col Cumano è atteso il principe Emanuele Filiberto di Savoia, nella veste di presidente dell'associazione Valori e futuro, per una tavola rotonda internazionale su sicurezza e dialogo tra le religioni. Prosegue nel frattempo il programma della rassegna culturale promossa al Centro Papa Luciani. Venerdì 17 marzo, alle 20.30, si svolgerà l'incontro con Giovanni Minoli, oggi direttore di Rai Educational. All'incontro parteciperà anche il giornalista Alberto Lori, voce di documentari e rubriche di successo tra cui SuperQuark. La serata, aperta a tutti, prevede la presentazione del libro Parlar chiaro.
www.coronaoggi.it

lupocattivo (POL)
16-03-06, 19:33
Ho capito, mi vuoi prendere per il culo. Bravo.


Anche pubblicamente, oltre che in pvt: se avessi voluto prenderti per ... ci sarei riuscito ampiamente, visti i post. Ma perchè t'arrabbi sempre? E dai rilassati, io mi sto divertendo con i duo-siciliani e i manierismi meridionali. :-:-01#19

PS: ovviamente, pensavo fosse sottinteso, se t'ho offeso in qualche modo ti chiedo scusa.

Zarskoeselo
16-03-06, 20:03
Caro Lupo, non ti accorgi quanto tu sia offensivo a volte. Tipo questa frase, "se avessi voluto" ecc. sottintende la tua intelligenza superiore alla mia e quindi la capacità di prendermi per i fondelli quando e come volevi. Questo è falso. E denota anche una bella superbia. E visto che ci siamo, i posts in questione non avevano nulla di ridicolo. Ho solo fatto notare la positività di quanto fatto da un Principe che era stato appena definito quasi un imbecille. Dopo, hai visto benissimo anche tu che certe scelte non le ho approvate, anche pubblicamente.
Forse perciò, ridicoli sono i tuoi malcelati attacchi.
Ma, lasciamo perdere che è meglio.

Conterio
17-03-06, 12:51
Anche pubblicamente, oltre che in pvt: se avessi voluto prenderti per ... ci sarei riuscito ampiamente, visti i post. Ma perchè t'arrabbi sempre? E dai rilassati, io mi sto divertendo con i duo-siciliani e i manierismi meridionali. :-:-01#19

PS: ovviamente, pensavo fosse sottinteso, se t'ho offeso in qualche modo ti chiedo scusa.


Caro Lupo, non ti accorgi quanto tu sia offensivo a volte. Tipo questa frase, "se avessi voluto" ecc. sottintende la tua intelligenza superiore alla mia e quindi la capacità di prendermi per i fondelli quando e come volevi. Questo è falso. E denota anche una bella superbia. E visto che ci siamo, i posts in questione non avevano nulla di ridicolo. Ho solo fatto notare la positività di quanto fatto da un Principe che era stato appena definito quasi un imbecille. Dopo, hai visto benissimo anche tu che certe scelte non le ho approvate, anche pubblicamente.
Forse perciò, ridicoli sono i tuoi malcelati attacchi.
Ma, lasciamo perdere che è meglio.

Forza ragazzi... fate pace su !

A proposito di duo-siciliani, perchè non diamo una mano tutti assieme, e li facciamo neri !

Ciao

lupocattivo (POL)
17-03-06, 16:09
Non è ne è mai mia intenzione offendere nessuno, non per comunanza ideologica ma per semplice rispetto. Se questa è stata l'impressione data richiedo scusa. Il senso era per scuoterti un po' perchè stai sempre in cattreda, e bisogna pur sorridere un po' ogni tanto; se anche questa critica la ritieni offensiva mi scuso ancora.
Se fossi stato un duo-siculo t'avrei detto "mi cospargo il capo di cenere ecc .. ecc ...", ma non lo sei e io mi sono un po' fatto prendere la mano dai manierismi e lirismi meridionali, perchè anch'io sono meridional-abbruzzese, (in effetti tocca che mi do' una calmata) ma sono cose che non potete capire voi polentoni del nord. :-:-01#19

Zarskoeselo
17-03-06, 16:32
Non sto sempre in cattedra. Esprimo solo delle opinioni. Comunque, esulando,
non lavori forse in ospedale? Se sì, anche se la domanda esula, mi diresti quanti posti letto avete in oncologia (se c'è il reparto) e di quanti malati devono occuparsi le infermiere professionali? In quanti siete per turno?
Scusa le domande.

lupocattivo (POL)
17-03-06, 20:29
Forza ragazzi... fate pace su !

A proposito di duo-siciliani, perchè non diamo una mano tutti assieme, e li facciamo neri !

Ciao

e dopo i bizantini, dopo gli arabi, dopo gli svevi, dopo gli Angiò, dopo gli Aragona, dopo i Borbonnes, dopo gli italiani (...), vuoi fare anche un'invasione forumeristica? E' come sparare sulla croce rossa :-0008n

Dunque Zarko, al di là dei bei discorsi sui carichi di lavoro, cioè favole e discorsi di dieci anni fa ma mai entrati in pratica la suddivisione è ancora la stessa: 1 infermiere ogni 12 virgola qualcosa posti letto nelle divisioni generali e generali specialistiche; 1 ogni 6 posti letto nelle sub intensive; 1 ogni 2 posti letto nelle rianimazioni e terapie intesive. Le oncologie dovrebbero essere divisioni generali specilistiche, dovrebbero perchè dove stavo io (adesso sto al 118 e l'ospedale l'ho mandato a fan ... lo) c'è un primario di divisione (e relativo stipendio) senza posti letto, solo un day hospital (leggi orticello privato).
Di quest'ultima cosa non ti stupire perchè dove sto adesso fanno un responsabile a settimana, nel senso che ogni settimana vengono i muratori con i fogli di siporex, tirano su una stanza, ci piazzano la scrivania e una targa fuori (magari fatta in casa con pc) e voilà ... tra un po' avremo il responsabile (e relativo stipendio) dell'aiuola, del parcheggio ecc ... (e relativo stipendio), e io pago!!! (e faccio il culo).

Zarskoeselo
17-03-06, 20:36
Grazie Lupo della risposta. Mi interessava fare il raffronto con il posto di lavoro di mia moglie.

lupocattivo (POL)
23-03-06, 12:25
Il sogno pluralista della Monarchia
- di Marco Meschini -


Il dibattito sull'Europa continua. E la storia ha naturalmente molto da dire, in proposito. Nella grande piazza della discussione si fanno ora avanti due storici «cattolici osservanti», come precisano sin dalla seconda riga della prima pagina, con tutta la rilevanza che simili parole hanno agli occhi del lettore e a quelli di Dio. Il contenuto delle pagine a seguire non è un contributo scientifico o accademico ma precisamente una proposta: perché non costruire l'Europa sul modello della Monarchia asburgica e cattolica? È il succo di un lavoro a quattro mani di Franco Cardini e Sergio Valzania, più che noto medievista e uomo di cultura il primo, docente e direttore dei programmi radiofonici della Rai il secondo, dal titolo Le radici perdute dell'Europa. Da Carlo V ai conflitti mondiali (Mondadori, pagg. 180, euro 16).
In realtà l'oggetto del discorso e della proposta è qualcosa cui si fa fatica a dare un nome almeno in sede storiografica e per una ragione molto semplice: per via della sua sconfitta. Giacché da sempre sono guai per i vinti. Cos'è stata dunque la Monarchia? Dante, Erasmo e Campanella a parte, gli autori nominano con quella maiuscola la superpotenza dei secoli XVI e XVII, ovvero una realtà politica imponente e decisamente maggioritaria che, da un capo all'altro dell'Europa, guardava a una famiglia aristocratica - gli Asburgo - come al cuore e alla pietra di un'idea che superava mari, montagne e oceani. In altri termini l'«impero» di Carlo V (1519-1555), di suo figlio Filippo II (1555-1598) e dei loro successori sino alla pace di Utrecht nel 1713.



Le loro teste cinsero una quantità di corone minori e maggiori sino a quella supernamente aureolata del Sacro romano impero. Il territorio a loro soggetto vedeva convivere pacificamente tedeschi e italici, genti della thingy iberica e del regno di Francia, città e uomini dei Paesi Bassi e dell'Europa orientale, senza contare le vaste Americhe.
La struttura del loro potere si articolava in pluralismo istituzionale, si nutriva di un plurilinguismo diffuso, abbatteva barriere geografiche ed economiche pur nella lentezza delle comunicazioni. La loro gestione - più che «governo» - si esercitò per lungo tempo nel segno della tolleranza e in funzione della pace, come scrisse al figlio il padre imperiale nel suo Grande Testamento. E basti un esempio su tutti: tra la denuncia ufficiale dell'eresia di Lutero, nel 1521, e il ricorso alle armi, nel 1544, Carlo tentò per oltre vent'anni la strada della diplomazia e dell'inclusione, volutamente al posto di quella della violenza perseguita da molti suoi antagonisti.

A far cadere un simile impero furono, come sempre, i nemici esterni e qualche tara interna. Tra queste la complicazione derivante dalla disomogeneità; tra i primi i mille volti del nazionalismo, lo Stato-Nazione, l'idea stessa di «nazione» vista dagli autori come bestia nera e levatrice delle tragedie dei secoli XIX e XX e pure del neonato XXI. Insomma libertas contro liberté, Monarchia pluralista contro Egoismo nazionalista. Con la conseguenza che, se avesse prevalso la prima, forse la Rivoluzione non ci sarebbe stata, forse neppure i totalitarismi forse...

Contro le tentazioni della fantastoria e dell'ucronia il testo insiste, persino con ridondanza, sul fatto che la storia non è retta da leggi necessarie e immutabili e che, insieme e di conseguenza, quel che avviene non è ineluttabilmente scritto in ciò che lo precede. Contro il determinismo, contro lo storicismo e l'immanentismo queste pagine riportano il lettore nel crogiolo del divenire, quando nel medesimo spazio e nel medesimo tempo convivevano molte e spesso contrastanti possibilità, l'affermazione d'una delle quali non era e non è storicamente pensabile come obbligata. È un criterio, se non proprio un metodo, certamente essenziale: significa ridare spazio alla libertà umana e alla «fortuna» o - come non negano Cardini e Valzania - alla Provvidenza. Poiché la storia è vita e la sua rilettura deve scalfire quella crosta che sembra avviluppare il passato e renderlo troppo uguale a se stesso.

Anche perché - ed è un altro assunto del libro più volte ribadito - rileggere le vicende della Monarchia significa confrontarsi proprio con una sclerosi culturale e ideologica sedimentata nel tempo: ovvero la leyenda negra di un'epoca e di uomini che avrebbero oppresso l'Europa con la violenza e l'intolleranza. C'è quindi una cortese ed esplicita vis polemica in queste pagine, rivolta contro quanti (da Manzoni a Verdi, solo per stare all'Italia alle prese con il nazionalismo) costruirono abilmente in sede propagandistica e storiografica quella «leggenda» ma pure contro chi, ancora oggi, ne abusa per tinteggiare di nero ogni possibile influenza di una visione cristiana e in specie cattolica dell'Europa e sull'Europa.

Il libro non si spinge fino alla possibile attualizzazione di quell'esperienza grandiosa e fragile insieme. All'aristocrazia di sangue della e delle monarchie l'età moderna post-rivoluzionaria ha spesso sostituito una oligarchia fondata sul denaro, ma questo significa che si debba tornare alla prima? Difficile, probabilmente impossibile, anche se qualche fossile ancora si trova abbarbicato a rocce e contrade d'Europa. Eppure gli autori hanno il merito di indicare un modello mediterraneo e cattolico - ma non necessariamente avverso alle altre confessioni o agli altri credo - da contrapporre a quelli del Nord Europa. Il che però, a ben guardare, significa riproporre il concetto ideale di Cristianità, abbozzata con il tardo Impero romano, compiuta a fatica nel Medioevo, incrinata proprio al tempo di Carlo V e Filippo II e tramontata storicamente con la prima guerra mondiale, quando cadde l'ultimo grande Impero cristiano e cattolico.
Una radice che però non reputo perduta, tutt'altro: semmai sono i rami e le foglie - cioè noi - a dover rinverdire.

web
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=75383

Mo' mi tocca postare pure gli articoli de "Il Giornale" :-01#53

Fante d'Italia
01-04-06, 13:35
IL PRINCIPE EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA
VISITA ALESSANDRIA E PROVINCIA

(ca.pas. 30/3) - Organizzata dal gruppo di "Valori e futuro" referente il novese Michele Sansebastiano, l'associazione degli amici e simpatizzanti del Principe sabaudo, e supportata dall'esperienza locale della delegazione delle Guardie d'Onore, guidata da Giampiero Cassero, e dall'Unione Monarchica Italiana.
Si tratta di momenti molto significativi:

martedì 4 aprile serata di gala interclub Rotary al castello di Uviglie,
mercoledì 5 aprile alle ore 12 visita al Santuario di Crea, ove si potrà ammirare il manto della Madonna, ricamato e donato dall'allora Principessa Maria di Piemonte, diventata poi la Regina Maria Josè.
Il giro di Alessandria inizierà nella mattinata di giovedì 6 aprile nel centro cittadino, per giungere poi ad omaggiare il busto della Principessa Mafalda di Savoia nell'omonima piazza del quartiere Pista.
Seguirà la visita di Acqui Terme, Novi Ligure e Valenza.


http://www.agenfax.it/index.php/content/view/4021/85/

Cortes
02-04-06, 16:21
Perchè rispondete a quella gente?

Infatti "perchè rispondere a quella gente?" Sappiamo tutti che la madre degli Im....li è sempre in cinta :D

lupocattivo (POL)
02-04-06, 16:52
Infatti "perchè rispondere a quella gente?" Sappiamo tutti che la madre degli Im....li è sempre in cinta :D

Uè, è ricicciato Cortes. Bentornato. Pensavo di dover aspettare il Corpus Domini (per floreali motivi :lol ) per venirti a tirare le orecchie, ma poi tutta quella gente che gira per il tuo paesello ...

Fante d'Italia
27-04-06, 03:04
Emanuele Filiberto:
«Basta polemiche i due poli lavorino»

CATANIA — «Spero che politici lascino il loro ego da parte e per una volta lavorino per gli Italiani, perchè credo che lo meritiamo ed è una cosa bella e giusta. I voti sono voti, i numeri sono numeri: l'unica cosa in cui spero veramente è che adesso l'Unione possa governare l'Italia bene, governarla per il bene degli italiani». Lo ha detto Emanuele Filiberto di Savoia. Commentando i risultati delle elezioni politiche, è dell'idea che «non vale la pena far polemiche perchè sennò si rimane fermi» e sottolinea invece la necessità di «andare avanti affinché finalmente i due poli, uno a destra e uno a sinistra, lavorino insieme».
sabato 22 aprile 2006

IL TEMPO.it
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=911986&Sectionid=5&Editionid=5

lupocattivo (POL)
27-04-06, 12:01
I Crumiri

Cioè quei biscotti secchi (non i lecchini del padrone) furono inventati, da un tale Bianchi, per copiare i baffi del Re Vittorio Emanuele II. Prendono il nome da un liquore in cui si inzuppavano, Il Crumiro, di moda all'epoca. Il buon Cavour ne andava pazzo.

Fante d'Italia
06-05-06, 08:07
03/05/2006 17:18
Genova, 3 mag. (Adnkronos) - Vittorio Emanuele di Savoia e Marina Doria sono stati oggi accolti dal sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, in visita privata.
L'incontro si e' svolto nell'ufficio di rappresentanza di Palazzo Tursi, alla presenza del presidente del Consiglio Comunale Emanuele Guastavino, del principe Domenico Pallavicino, di Emanuele Polleri, di Pier Luigi Vitalini e del principe Carlo Giovannelli.

Fante d'Italia
06-05-06, 08:12
Genova grata accoglie i Sovranide jure

da: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=86675&START=0


Sfilata di Vip a casa Pallavicino per dare il
benvenuto ai Savoia

di Monica Bottino

(....) Metti una sera a casa del Principe Domenico Pallavicino e anche il traffico ne risente. File di taxi fanno scendere gli invitati selezionatissimi. Varca la soglia qualche volto noto come il sindaco Giuseppe Pericu con la moglie, il presidente della Regione Claudio Burlando da solo, così come il suo predecessore Sandro Biasotti. Ci sono il prefetto Giuseppe Romano, il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, il Sovrintendente del Carlo Felice Gennaro Di Benedetto. Tra i politici Gianni Plinio con la bella moglie Marina, ma non manca il Principe Cesare Castelbarco Albani che arriva quasi per ultimo. Ma lui, si sa, è di casa. Gli altri arrivano alla spicciolata, chi a piedi, chi in auto scure con autista, i più in taxi. Una serata blindatissima senza i due volti giovani della Famiglia. Emanuele Filiberto, rimasto a casa con l'influenza e la moglie Clotilde, attrice, incinta di sei mesi, ritratta in forma splendida nelle più recenti foto sui settimanali.
Intensa, comunque è stata tutta la giornata genovese dei Savoia. Vittorio Emanuele e Marina Doria in tailleur scuro sono stati ricevuti dal Cardinale Tarcisio Bertone e poi anche dal sindaco Giuseppe Pericu, in visita privata a Palazzo Tursi che fu residenza di Casa Savoia dal 1821 al 1832.

Per questo secondo appuntamento cambio d'abito per Marina Doria, che ha sfoggiato un più vivace completo pantaloni color albicocca. I Savoia hanno incontrato il primo cittadino alla presenza del presidente del consiglio comunale Emanuele Guastavino insieme con il loro ospite genovese, il Principe Domenico Pallavicino, Emanuele Polleri, Pier Luigi Vitalini e con il Principe Carlo Giovannelli. Una giornata a spasso per la città tra complimenti - «Genova è una città bellissima, mi prometto di ritornare» -, e qualche battuta di politica interna: «L'elezione del presidente della Repubblica? Dobbiamo augurarci tutto il bene per l'Italia». Ed estera: «L'Iran? Dovrebbe darsi una calmata con questa storia della bomba atomica». Vittorio Emanuele conosce bene l'Iran, che ricorda come Paese fiorente dove ha vissuto quindici anni come mediatore ufficiale per la vendita di elicotteri Agusta allo Scià di Persia. Laggiù ha sposato Marina con rito religioso a Teheran. E, ancora, sull'Italia. «Non importa se governa la destra o la sinistra, quello che conta è che siamo tutti italiani e che bisogna rimanere uniti per il bene del Paese».

Ma in serata non c'è più tempo per i discorsi. Il thingy di casa Pallavicino prevede, tra gli altri assaggi, anche una deliziosa cima alla genovese. Per lasciare indelebile, anche nel palato dei discendenti di Casa Savoia, il ricordo di Genova.

Spirit
06-05-06, 11:35
Eh no, a Genova non tutti sono grati ai Savoia. E lo hanno anche dimostrato. Del resto, perchè continuare a negare i fatti del 1849 ? Sarebbe così semplice chiedere scusa, visto che ormai persino i Papi lo fanno. Questione di stile. Quello che ai Savoia, da sempre, manca.
Poi ognuno vede la realtà dal proprio punto di vista.
C'è chi ama stender tappetti a vecchie signore impellicciate accompagnate dai rispettivi "maniman" (bellissimo termine genovese intraducibile in italiano).
C'è chi sta dalla parte del popolo. Dei "bezagnin" di oggi, e di quei pericolosissimi ortolani di San Teodoro massacrati da La Marmora al grido di "Dov'è Balilla?".

eolo76
07-05-06, 23:26
Le scuse dovrebbero venire da quelle "persone" meschine che di una scelta istituzionale "viziata" buttarono nel cesso metà Italia (anche se sarebbe più della metà)... ma in effetti è una questione di stile. E lo "stile", quella gente, lo sta dimostrando anche adesso...

Gilbert
07-05-06, 23:35
Le scuse dovrebbero venire da quelle "persone" meschine che di una scelta istituzionale "viziata" buttarono nel cesso metà Italia (anche se sarebbe più della metà)... ma in effetti è una questione di stile. E lo "stile", quella gente, lo sta dimostrando anche adesso...

sante parole Eolo76, sante parole!

Zarskoeselo
27-05-06, 15:18
LA COLLEZIONE CON LO STEMMA SABAUDO
Ecco gli occhiali regali di Emanuele Filiberto

dall'inviato KATIA PERRINI MILANO - «Non chiamatemi Sua Altezza Reale. Sono solo Emanuele Filiberto e voglio portare la corona per strada, tra i giovani». Non fosse che quella corona l'ha fatta incollare sulle stanghette dei nuovi occhiali a sua firma, lanciati ieri a Milano, parrebbe quasi che l'erede di Casa Savoia voglia già iniziare a mettere le basi per un prossimo impegno politico. Emanuele Filiberto nega, anche se «Valori e futuro», il suo movimento di opinione, come lui stesso lo definisce, ha ben cento coordinatori in tutta Italia (per lo più trentenni e non-nobili) che domani si incontreranno a Roma per il primo grande "vertice". Un'organizzazione sul territorio non male e chissà che nei prossimi anni, lontani i tempi dell'esilio, non si lasci convincere a entrare nei Palazzi. Per ora non vota (è residente a Ginevra), sul nuovo presidente della Repubblica Napolitano si trincera dietro un "no comment", sulle prossime amministrative meneghine non si pronuncia perché non conosce abbastanza i due contendenti, su quelle capitoline, invece, si schiera apertamente per Veltroni che dice di conoscere bene e di stimare molto. A Prodi dà il suo in bocca al lupo e spera che il nuovo governo si occupi soprattutto di sicurezza, istruzione ed educazione dei giovani. Politica a parte, Emanuele Filiberto sembra ben intenzionato a vestire sempre più i panni del business-man. Ha aperto un ristorante a Givevra che, neanche a farlo apposta, ha chiamato «Quirinale» perché, spiega «è la casa degli italiani» e «io mi sento italiano al cento per cento». E dopo le felpe con lo stemma dei Savoia e i piumini (già pronti per essere lanciati il prossimo inverno) ecco gli occhiali con la coroncina d'argento sui lati. «Voglio democratizzare lo stemma sabaudo e farlo scendere per strada - dice ancora il figlio di Vittorio Emanuele - E ho pensato che magari se un giovane indossa gli occhiali con la corona può avere la curiosità di conoscere la storia dei Savoia e dell'Italia». L'idea di una linea di occhiali con il nome di Emanuele Filiberto è venuta, in una sera d'estate attorno a un tavolo di ristorante, ad Edoardo Tabacchi, grande amico del rampollo della Casa Reale, e figlio di Dino, presidente del gruppo Salmoiraghi & Viganò. L'erede dei Savoia in un primo momento ha detto "no": «Ho già tanti impegni e poi gli italiani non ne potranno più di me». Poi, ha conosciuto papà Dino, che gli ha mostrato un'azienda e un prodotto tutti made in Italy e con la complicità della moglie Clotilde si è messo al lavoro. Ne sono venuti fuori sei modelli di occhiali (due da uomo e quattro da donna) semplici ed eleganti chiusi in un cofanetto-scrigno di pelle blu savoia. I pezzi, tutti numerati e marchiati al laser anti-contraffazione, sono stati concepiti con l'idea di farne un oggetto di culto. Pur in edizione limitata hanno prezzi «contenuti» che variano dai 190 ai 240 euro proprio per restare nella logica della "democratizzazione". I fans della Corona presto potrebbero vedere presto Sua Altezza Reale, che così non vuol farsi chiamare, tra le vie della capitale. Emanuele Filiberto, che dopo l'estate verrà ad abitare a Umbertide, in Umbria, dove sta ristrutturando un casale, nel frattempo sta cercando casa anche a Roma. Chissà se ai piedi del Quirinale...

venerdì 26 maggio 2006

CuOr3_BlU
18-06-06, 14:18
io trovassi il modo li inviterei a casa mia....ma son borghese :d

CuOr3_BlU
18-06-06, 14:19
:)

CuOr3_BlU
18-06-06, 14:20
Lunga vita a Casa Savoia .....

Evviva !!

ma loro son contenti delle nostre posizioni????

gradiscono sudditi o preferiscono fare solo vita d'immagine e basta ?!?!

Zarskoeselo
18-06-06, 14:25
VITTORIO EMANUELE AL SUO RIENTRO IN ITALIA

Il mio desiderio più profondo e che il nome dei Savoia, che ha unito l’Italia nel Risorgimento, continui ad essere anche oggi motivo di unione, al di là di qualsiasi controversia storiografica.
Lasciate che concluda questo mio breve ma sentito discorso riprendendo, con altro senso ma con profonda commozione, quelle parole pronunciate dal nonno di mio nonno, quel Re Vittorio Emanuele II, che è stato il primo Re d’Italia: i miei familiari e io non siamo insensibili all’affetto che da tanta parte d’Italia si leva verso di noi. Di questo affetto che ci lega ancora una volta al nostro Paese ritrovato, siamo e saremo sempre profondamente grati.
Vittorio Emanuele

Conterio
19-06-06, 09:18
VITTORIO EMANUELE AL SUO RIENTRO IN ITALIA

Il mio desiderio più profondo e che il nome dei Savoia, che ha unito l’Italia nel Risorgimento, continui ad essere anche oggi motivo di unione, al di là di qualsiasi controversia storiografica.
Lasciate che concluda questo mio breve ma sentito discorso riprendendo, con altro senso ma con profonda commozione, quelle parole pronunciate dal nonno di mio nonno, quel Re Vittorio Emanuele II, che è stato il primo Re d’Italia: i miei familiari e io non siamo insensibili all’affetto che da tanta parte d’Italia si leva verso di noi. Di questo affetto che ci lega ancora una volta al nostro Paese ritrovato, siamo e saremo sempre profondamente grati.
Vittorio Emanuele

Grazie

Fante d'Italia
19-06-06, 20:23
Il Comandante delle Guardie, Presidente dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali tombe del Pantheon, Cap. di vascello Dr. Ugo D'Atri ha diffuso il seguente



COMUNICATO STAMPA


CONTINUA IL MASSACRO PER CASA SAVOIA
E PER VITTORIO EMANUELE

Le notizie sconvolgenti relative all’arresto di Sua Altezza Reale il Principe Vittorio Emanuele di Savoia infangano ulteriormente il nome di una Famiglia che ha realizzato l’unità d’Italia, per la quale milioni e milioni d’Italiani sono vissuti con senso di lealtà e di devozione in ottantacinque anni di storia nazionale quasi sempre luminosa, per la quale centinaia di migliaia di italiani hanno consapevolmente donato la propria vita in guerra.

Al Principe vengono oggi attribuiti reati infamanti e miserabili. Senza poter anticipare gli esiti di un giudizio che si auspica possa essere emanato in tempi brevissimi, le Guardie d’Onore al Pantheon affermano la propria certezza dell’assoluta estraneità ai fatti di un Uomo esiliato all’età di nove anni solo per il nome che porta, per tutta la vita ingiustamente perseguitato da gran parte degli organi d’informazione e a cui sono stati attribuiti fatti che la magistratura francese ha giudicato insussistenti.

Chi lo conosce sa che si tratta di Persona buona e generosa, cui oggi va la piena solidarietà di tutti gli italiani che amano la propria Patria e di tutti coloro che sono devoti a Casa Savoia.Oggi più che mai è il momento di trovare compattezza e unità contro chi vuole inquinare e deturpare il nome di Casa Savoia, contro soggetti di malaffare e contro chi non ha coscienza dell’idea di Nazione.

Fante d'Italia
06-07-06, 17:38
Quegli ultrà che hanno ancora paura dei Savoia

di Federico Guiglia

Sessant'anni di Repubblica, ma l'ultimo Sovrano d'Italia, simbolo di una Dinastia legata da secoli alla nostra Nazione, e che l'unificò, riposa ancora all'estero: da ventitré anni la salma di Umberto II, il malinconico «Re di Maggio», attende di poter rientrare in Patria. E da un tempo ancora maggiore aspettano i suoi genitori, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, sepolti anch'essi «in terra straniera». In Italia non mancano scuole, ospedali, strade o piazze a loro intitolati. Ma né per l'uno né per l'altra è stato aperto il portone pur grande del Pantheon, dov'è omaggiato Vittorio Emanuele II, «Padre della Patria».

C'è un'evidente disparità non solo di trattamento, ma di scelte politiche tra il dire e l'agire, quando la politica è chiamata a fare i conti col passato che, per alcuni, non passa. Nel suo primo appello per il primo 2 giugno vissuto da capo dello Stato, Giorgio Napolitano non ha mancato di ricordare l'anniversario repubblicano «con rispetto anche per quanti espressero nel referendum il loro attaccamento all'istituto monarchico».

Per la cronaca: non un piccolo e balordo club di nostalgici, ma metà dell'Italia dell'epoca. In più, Napolitano ha sottolineato che il patriottismo non può essere «vuota retorica». Ma retorica rischia di rimanere, se ai buoni propositi istituzionali di riconciliazione nazionale non seguono e non seguiranno gli atti politici. Sessant'anni dopo, non basta più dichiarare rispetto per l'Italia sconfitta, senza reinserirla pienamente nella storia del presente.
Basta allora col tabù monarchico, si metta fine a questa odiosa discriminazione sui morti, dopo che tanta fatica è costata abolire quella per i vivi; e con una cavillosa interpretazione costituzionale che ha reso possibile il rientro dell'attuale Vittorio Emanuele e del figlio Emanuele Filiberto, persone del tutto «innocenti», cioè sui quali per ragioni di anagrafe non poteva pesare alcuna polemica istituzionale, politica o ideologica in confronto ai loro padri. Eppure, anch'essi hanno atteso, e più di mezzo secolo, per tornare o nel caso di Emanuele Filiberto «scoprire» la loro terra.

Complicare le cose semplici, ecco la specialità politica di chi rifiuta di storicizzare avvenimenti lontani, e percepiti in modo persino più lontano di quanto effettivamente siano. La stessa scomparsa di Umberto II, che pure risale ad «appena» un quarto di secolo fa, ormai s'intreccia con la vicenda archiviata dei Savoia. E tuttavia il fantasma monarchico aleggia in ampi settori del progressismo repubblicano, quasi che il ritorno delle salme potesse portare a riscrivere la storia (se non addirittura a influire sull'avvenire dell'istituzione scelta nel '46! ).

Né ai diffidenti sorge il sospetto che una qualche forma di potere monarchico sia già tra noi, e ampiamente digerita dai cittadini, e controbilanciata con equilibrio da altri poteri. Come altrimenti considerare le prerogative attribuite dalla Costituzione a un capo dello Stato che dura ben sette anni, che è rieleggibile, e che nelle tre penultime presidenze - quelle di Cossiga, di Scalfaro e di Ciampi - ha lasciato forte traccia di sé?
Non possono esserci ragionevoli perplessità, dunque, nel chiudere in fretta questo capitolo. A meno che non ci si rassegni a restare inchiodati all'anacronismo del radicalismo -e non quello di Pannella -, che punta sempre più a condizionare l'azione del governo e le aperture delle istituzioni. Ma aver paura dei Savoia, morti o vivi, significa non già fare un dispetto alla memoria divisa, bensì gettare del rancore sul nostro futuro condiviso.

f.guiglia@tiscali.it

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=94740&START=0

Il Giornale.it n. 132 del 06-06-2006 pagina 14

lupocattivo (POL)
11-07-06, 22:45
Martedì 11 Luglio 2006

Diritti dinastici dei Savoia - Legittimisti delegittimati

Lavagna – Il Partito della Alternativa Monarchica, in merito all’azione intrapresa dai monarchici aostani, comunica: Fra coloro che amano le prime pagine dei giornali, da un po’ di anni a questa parte, sono finiti gli illustri membri della Consulta del Regno. Ai non addetti ai lavori spieghiamo che, in età monarchica, vedasi lo Statuto Albertino, la Camera era elettiva, mentre il Senato era di nomina regia. Quando nel 1946 S.M. il Re Umberto II se ne andò in esilio e si impose il regime repubblicano, il Senato Regio non si dissolse, ma mutò il proprio nome in Consulta del Regno e continuò ad operare con funzioni consultive, ossia dare consigli, se richiesti, a S.M. il Re in esilio, consigli su questioni dinastiche, araldiche e perchè no legali. Con il passare degli anni e la morte, per ovvie ragioni di età, dei Senatori nominati durante il Regno, S.M. il Re nominò nuovi membri. Quando il Re morì aveva senso che la Consulta continuasse a vivere? Questione di opinioni, ma se la Consulta era un organo del Regno, quando il Re non c' era più aveva senso che essa restasse in vigore? E in effetti S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia la sciolse, fruendo delle proprie prerogative, ma una parte della Consulta rifiutò di accettare lo scioglimento e si pose sotto la tutela del Duca d'Aosta. Non fu forse un fatto eversivo? Non era mai capitato un fatto simile nel Regno d' Italia, né nel Regno Sardo. In regime monarchico una simile azione sarebbe stata considerata un vulnus alla Autorità Regia, un vero colpo di stato. Ma allora che legittimità ha la Consulta oggi? Nessuna: E' ormai un organismo privato senza nemmeno l'Autorità per dare consigli... Ma ecco che per guadagnare le prime pagine dei giornali la Consulta dichiara di essersi riunita e di aver deliberato la decadenza di S.A.R. Vittorio Emanuele, non è una novità, tale decadenza era già stata pronunciata quando il Principe l'aveva sciolta, che fanno mai certi monarchici cui interessa solo farsi pubblicità. Orami la Consulta, ex consulta, è divenuta una passerella per farsi notare. Da ultimo: a parte che la Consulta non può deporre o "incoronare" nessuno, a meno che costoro non si credano dei novelli Robespierre, il Duca d'Aosta da essi proclamato Capo di Casa Savoia, non può essere tale perchè si violerebbe lo Statuto Albertino. Quando S.M. il compianto Re Carlo Alberto lo promulgò nel 1848 scrisse che lo Statuto abrogava ogni legge precedente, ergo, chiara osservazione di natura giuridica, anche le Regie Patenti che i membri della Consulta invocano furono abrogate la bellezza di 158 anni fa!!!. Non se ne sono accorti. Che non sappiano né leggere né scrivere?

Fonte : comunicato stampa
http://www.casertanews.it/public/articoli/art_20060711074621.htm


Scusate l'ignoranza ignorante. Ma che cavolo c'è a Lavagna che molti comunicati vengono da la? :confused: :confused:

Ronnie
11-07-06, 22:51
hihhi guarda come sbraitano quelli di alternativa repubblicana....

lupocattivo (POL)
11-07-06, 22:51
Savoiagate, sul Lario gli atti della corruzione
La Procura di Potenza ha inviato ai colleghi i faldoni dell'indagine sulla presunta tangente promessa a Campione





Anche i faldoni del Savoiagate inerenti alla presunta corruzione a Campione d'Italia sono arrivati alla Procura di Como. Sabato tutti gli atti provenienti da Potenza, dopo che il Tribunale del riesame una decina di giorni prima aveva sentenziato che la competenza territoriale sull'ipotesi di concorso in corruzione (contestata tra gli altri a Vittorio Emanuele di Savoia, al sindaco Roberto Salmoiraghi, all'ex assessore di Lanzo Intelvi Giuseppe Rizzani e all'amministratore delegato del Casinò Domenico Tuosto) è della magistratura lariana, già titolare dell'inchiesta sull'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.
Per gli inquirenti comaschi non resta molto tempo prima di presentare al giudice delle indagini preliminari la richiesta di revoca o conferma delle misure cautelari a carico degli indagati. Un passaggio molto atteso e importante, soprattutto alla luce della decisione da parte della Procura di chiedere e da parte dei gip di concedere la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare per il filone d'inchiesta riguardante la prostituzione. Se anche per la corruzione la magistratura comasca dovesse leggere gli atti in modo difforme dai colleghi lucani, il sindaco di Campione d'Italia Roberto Salmoiraghi ritroverebbe immediatamente la libertà, dopo l'arresto di oltre tre settimane fa. Il primo cittadino dell'enclave lariana sul Lago di Lugano, attualmente, è agli arresti domiciliari nella sua casa di Legnano



http://www.corrierecomo.it/frm_articoli.cfm?ID=69351 :ronf

Mi sono messo in concorrenza con Sarchiapone, così impara a darmi certe dritte su google per telefono :-01#44

lupocattivo (POL)
11-07-06, 22:54
hihhi guarda come sbraitano quelli di alternativa repubblicana....

Già. Ci avviamo a grandi passi verso una divisione fra napoletani e aostiani. Dopo la frammentazione dei partiti monarchici pure questa che almeno, finora, c'era stata risparmiata. Io più che una guerra dinastica, visti i numeri dei seguaci, la chiamerei la guerra per un pugno di mosche. :mad:

lupocattivo (POL)
12-07-06, 15:03
Mercoledì 12 Luglio 2006 Chiudi


Scacco matto per Viktor, espulso dal circolo dei nobili


di ALDO DE LUCA
ROMA - Tutto si può dire di lui, tranne che l’acqua gli vada per l’orto negli ultimi tempi. Al contrario, gli va tutto storto a Vittorio Emanuele, Victor per gli amici. Coinvolto in una storiaccia molto terra terra, inquisito, intercettato, incarcerato, poi gli arresti domiciliari, poi privato di ogni diritto dinastico dalla Consulta dei Senatori del Regno... e ora, pure buttato fuori dagli Scacchi, il più antico e illustre circolo nobiliare insieme con quello della Caccia. E tanto per capire la gravità del fatto basta ricordare che i due circoli sono nati sotto il segno della Real Casa, non a caso i Savoia sono di entrambi soci d’onore speciali. E dunque decidere l’espulsione di un Savoia è stato doloroso e imbarazzante, ma «inevitabile» alla fine, perchè «la misura era colma». Il provvedimento che non ha precedenti nella storia degli Scacchi: mai aveva colpito un socio d’onore, privilegio riservato alle famiglie reali, capi di Stato e Principi di Santa Chiesa (i cardinali). Nel lessico formale delle regole che governano la vita del circolo non si è trattato di una «espulsione», ma più elegantemente si parla di «cessazione dell’iscrizione all’Albo d’onore» del figlio di Sua Maestà Umberto II, l’ultimo re d’Italia. Il provvedimento, così come prevede la procedura, è stato affisso nella bacheca del circolo, perchè tutti i soci possano venirne a conoscenza. Un provvedimento che sempre nel rispetto della procedura, può adottare solo il presidente del circolo, sentiti il Collegio dei probi viri e il Comitato direttivo.
Ecco il commento del presidente, il duca di Castel Garagnone marchese Don Giulio Patrizi di Ripacandida, che tenuto conto della eccezionalità del caso, interrompe la sua proverbiale riservatezza e dichiara al Messaggero: «Confermo il provvedimento. Aggiungo che non abbiamo ritenuto opportuno aspettare l’esito del giudizio penale perchè quel che il Circolo ha valutato è il comportamento etico del socio. Comportamento che avremmo rimproverato a qualunque altro socio e quindi a più forte ragione a un socio d’onore come era il principe Vittorio Emanuele di Savoia». Un commento aristocraticamente asciutto, ma duro e chiaro nella sostanza. In altre parole, meno aristocratiche: l’inchiesta della magistratura faccia il suo corso e vada come vada poco importa, quel che ha contato e pesato è stato il «comportamento etico» del principe: e cioè, il vocabolario usato dal principe quando parlava di donne a pagamento e sesso al telefono, è stato il suo linguaggio da taverna intercettato e finito sui giornali a suscitare scandalo e indignazione nel mondo della nobiltà. E’ stato quindi questo inedito Vittorio Emanuele in versione volgarmente plebea a configurare un «comportamento etico» incompatibile con la tradizione, la dignità, lo stile, il decoro e l’onore del Circolo degli Scacchi. E ora anche il Circolo della Caccia starebbe per arrivare alle stesse conclusioni. Per ora in bacheca è apparsa una comunicazione ai soci, per informarli che al socio d’onore Vittorio Emanuele di Savoia è stato chiesto di autosospendersi. In caso contrario, sarà il presidente, il marchese Paolo Patrizi Naro Montoro, a prendere la dolorosa ma inevitabile decisione. E’ «il declino di Casa Savoia», come ha scritto il quotidiano francese Le Monde.



http://www.ilmessaggero.it/viewsearch.php?data=20060712&ediz=01_NAZIONALE&npag=9&file=H.xml&type=STANDARD&keyword=Savoia

e poi scusate, ma la rassegna stampa che fine ha fatto?

lupocattivo (POL)
12-07-06, 15:18
LETTERE DA DUE CONSULTORI DEL REGNO [/
CENTER]

Pubblichiamo con piacere, in ordine alfabetico, due lettere giunte in redazione

L'indecente bombardamento mediatico sulle note (e molto discusse) intercettazioni, ma, soprattutto, l'indegno
atteggiamento della fantomatica "Consulta dei Senatori del Regno" autoproclamatasi tuttrice e sostenitrice
della nuova linea ereditaria di Casa Savoia) hanno il sapore dell'"ultimo assalto" per cancellare, per sempre, la
storia del nostro Risorgimento.
Chi si sente ancora legato alla cultura ed alla tradizione monarchica (quelle vere) non può che respingere con
sdegno questa indegna campagna denigratoria, riconfermare la fede nei valori patriottici che, attraverso l'azio-
ne politica, diplomatica e militare dei Savoia, hanno consentito l'Unità della Patria, mettere al bando i falsi
monarchici che tentano di lucrare sulle disavventure del vero pretendente alla successione di Umberto II e
respingere gli assalti delegittimatori messi in atto da personaggi autoproclamatisi presidenti di Istituzioni,
frutto di incalcolabile ignoranza storica, di elefantiaca presunzione e di insaziabile ambizione. Speriamo venga
fatta luce al più presto sulle vicende che hanno tormentatole le afose giornate di queste ultime settimane e
che Vittorio Emanuele venga restituito alla sua dignità di uomo e di erede di Casa Savoia. speriamo che Emanuele
Filiberto ritrovi la serenità sufficiente per riproporsi come punto di riferimento del movimento monarchico
italiano, come era accaduto in questi ultimi anni.
In ogni caso in me e nei monarchici sardi resta immutata la fede nella "ISTITUZIONE", la stima, la fiducia e
l'amore in coloro che hanno pagato la colpa della loro discendenza Reale con un esilio che, certamente, ne ha
offeso l'anima e logorato lo spirito; ma non piegato l'amore per l'Italia e per gli Italiani.
Come Sardo, pur senza nascondere l'imbarazzo provato per certe ingenerose affermazioni nei confronti dei
miei conterranei, rinnovo i sensi di amicizia per colui che rappresenta il simbolo vivente delle idealità cui ho
dedicato la parte più lunga e importante della mia vita di cittadino, di professionista, di studioso, di scrittore e
di politico: nell'auspicio che, al più presto, vengano assunte valide iniziative volte a restituire agli eredi legittimi
di Casa Savoia la dignità, il prestigio e la stima conquistata col loro rientro dall'esilio e di neutralizzare la
squallida offensiva scatenata fa falsi mentori di una diversa linea successoria: negata dalle regole scritte e dalla
Storia e dalla tradizione che, per secoli, ha guidato la vita dei Re Sabaudi.

Efisio Lippi Serra
- Cagliari, 11 Luglio 2006

[CENTER]:rolleyes: :rolleyes:


Faccio seguito alla mia presa di posizione dell’8 corrente, dopo lettura dei noti comunicati emessi in data 7,
per evidenziare una macroscopica e quasi incredibile contraddizione che emerge nel cosiddetto “annuncio”
della sedicente “Casa Reale di Savoia”.
Laddove infatti si sostiene che S.A.R. il Duca Amedeo d’Aosta avrebbe volutamente tenuto in sospeso, per
ben ventitré anni, la sua rivendicazione dei diritti dinastici che gli sarebbero pervenuti “ope legis” il 18 marzo
1983, alla morte di Re Umberto II, allo scopo esclusivo “di non compromettere il rientro in Patria degli Esiliati
(come da richiesta, si dice, della Consulta dei Senatori del Regno!), s’incorre in una clamorosa svista.
Infatti, chiunque comprende che ove il Duca avesse agito in rivendicazione nel modo siffatto, e la sua azione
avesse trovato ascolto legale, la conseguenza sarebbe stata, semmai, proprio l’immediato rientro in Italia di
Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia, “non più ricompresi nella successione dinastica”, e, correlativamente,
l’allontanamento dall’Italia di esso Duca !
Confesso che la mia sorpresa, in luogo di diminuire, è ancora aumentata.
Come si può essere così illogici? Come si possono emettere comunicati
tanto sgangherati? Qual è lo scopo di questa complicata operazione strisciante?
Honny soit...
Bergamo, 11 Luglio 2006

Franco Malnati

:rolleyes: :rolleyes:
TRICOLORE
Direttore Responsabile:

lupocattivo (POL)
12-07-06, 21:38
Savoia: Polemiche sulla 'password pubblica' della procura di Potenza
Mercoledì, 12 luglio

"Speriamo che venga fatta luce su questa e su altre vicende". E' netto il commento di Pier Vito Bardi, presidente della Camera penale di Potenza, alla notizia che il Viminale ha informato il ministero della Giustizia, riguardo il fatto che nei giorni dell'inchiesta su Vittorio Emanuele di Savoia, alcuni giornalisti abbiano avuto in uso una password per entrare nel registro generale informatico della stessa Procura.


"Sarebbe solo l'ultima di tutta una serie di anomalie che riguarda la gestione delle indagini condotte dalla Procura di Potenza. Questa storia non ci soprende nel modo più assoluto - insiste Bardi - anche se dovrebbe invitare ad una riflessione gli stessi organi d'informazione". Bardi, che è stato nei primi giorni avvocato difensore di Vittorio Emanuele, non crede che quanto segnalato dal prefetto tragga ispirazione "soltanto" dell'indagine sul principe Savoia.

"Tempo fa abbiamo compilato un libro bianco, come avvocati della Camera penale, in cui abbiamo sottolineato tutta una serie di mancanze". L'augurio finale è sempre che i media svolgano il loro ruolo di controllori. "Si può fare molto per far tornare a Potenza un aria respirabile per chi finisce in una indagine di questo o quel magistrato - continua Bardi - riteniamo che il rispetto della dovuta riservatezza degli atti non dovrebbe essere, soltanto, un problema degli avvocati difensori ma anche e soprattutto degli inquirenti".

http://www.canisciolti.info/modules.php?name=News&file=article&sid=11649




Riservato agli iscritti del Nuovo Fronte Monarchico: http://it.worldofiq.co.uk/it0003/?b=Italy&w=avvocati :-0008n :-0008n :-0008n

lupocattivo (POL)
12-07-06, 21:42
Scusate, non ho resisitito. Scusate ....

Serendipity
12-07-06, 22:18
Ma Vittorio Emanuele non poteva sciogliere un bel niente... Come già detto, la Consulta dei Senatori del Regno è una istituzione dotata di potere autogovernativo, al fine di garantirne la perfetta indipendenza da tutto e da tutti. Vittorio Emanuele, perciò, non aveva i poteri né per scioglierla, né per sospenderla...