carlomartello
22-04-09, 15:40
Intervista a Vittorio Sgarbi.
Professore, e così alle elezioni europee si candida per l’Udc...
«Va bene, lo so: chiamandomi Vittorio Sgarbi faccio sempre piuttosto notizia. Però, stavolta, davvero non lo capisco tanto stupore. In fondo sono il miglior sindaco che l’Udc abbia mai avuto, ho dato alla mia meravigliosa città siciliana, Salemi, un giusto rango internazionale... ne parlano tutti... prima Le Figaro, poi due giorni fa il Los Angeles Times... ».
Lei, democristiano. Un’esperienza che le mancava.
«Guardi, non cominci con la storia nauseante del trasformismo: la verità è che siamo tutti figli della Balena Bianca. È una verità dura da accettare: ma siamo nati, e moriremo, diccì. E poi, scusi: si sarà accorto, credo, che anche il capo del Pd è un democristiano, o no?».
(Vittorio Sgarbi, 57 anni, da Ferrara — uomo veramente colto e critico d’arte da tempo ormai definibile anche animale politico e televisivo — risponde al telefonino mentre entra a Roccavaldina, comune sopra Messina, un luogo che descrive incantevole, con una deliziosa farmacia ospitata in un palazzo del Cinquecento).
Lasciamo stare la farmacia: lei che si candida per l’Udc provoca, capirà, un mucchio di domande. Per esempio: i suoi rapporti con la Chiesa?
«Ottimi. Ho visto il cardinal Bagnasco all’Aquila, mi sento spesso con Fisichella».
Il Papa.
«Il Papa che?».
La sua posizione, per esempio, sui profilattici.
«Senta: premesso che la Chiesa fa sempre bene a esprimere il suo pensiero, io credo che Benedetto XVI avrebbe fatto meglio a restare su un piano spirituale». E lei? «Io faccio un uso laico del profilattico».
Sarebbe?
«Se è un’estranea, mi proteggo».
Lei ha avuto tre figli, da tre donne diverse.
«E li ho riconosciuti, lo scriva, tutti».
Perché non ha sposato le loro madri?
«Una è morta. L’altra aveva già un marito. La terza è stata ragionevole, e ha pensato bene di trovare subito un accordo...».
Ragionevole, in che senso??
«Non credo nel matrimonio».
No?
«È un sacramento, non sarei in grado di rispettarlo. E poi, scusi: se fosse una cosa buona, i preti se lo sarebbero tenuti per loro?».
Casini resterà senza fiato.
«Ricordo che loro, i più cattolici del Parlamento, e cioè lui, Berlusconi e Fini sono tutti separati o divorziati... con Casini, semmai, il problema è un altro».
Quale?
«M’aspetta a Roma per fare le foto con gli altri candidati. Solo che io sto trattando, ormai da giorni, con la Lega».
Ma no?
«Ma sì. Ho già parlato due volte con Bossi. E presto incontrerò Calderoli».
Candidato con la Lega? E dove?
«Nell’Udc, in fondo, rischio d’essere chiuso. De Mita al Sud, le isole inibite dai comitati d’affari, Magdi Allam nel Nord-Ovest... l’ideale sarebbe il Nord-Est, ma pure lì sento di non essere gradito...».
Con la Lega, candidato dove?
«Per le europee, al Centro, e per le amministrative, come presidente della provincia di Rovigo. Non male, eh?».
Rovigo?
«Una scommessa... arte, quadri, e poi il Po... io ci faccio lo sci d’acqua, sul Po».
Fabrizio Roncone
22 aprile 2009
http://www.corriere.it/politica/09_aprile_...44f02aabc.shtml
carlomartello
Professore, e così alle elezioni europee si candida per l’Udc...
«Va bene, lo so: chiamandomi Vittorio Sgarbi faccio sempre piuttosto notizia. Però, stavolta, davvero non lo capisco tanto stupore. In fondo sono il miglior sindaco che l’Udc abbia mai avuto, ho dato alla mia meravigliosa città siciliana, Salemi, un giusto rango internazionale... ne parlano tutti... prima Le Figaro, poi due giorni fa il Los Angeles Times... ».
Lei, democristiano. Un’esperienza che le mancava.
«Guardi, non cominci con la storia nauseante del trasformismo: la verità è che siamo tutti figli della Balena Bianca. È una verità dura da accettare: ma siamo nati, e moriremo, diccì. E poi, scusi: si sarà accorto, credo, che anche il capo del Pd è un democristiano, o no?».
(Vittorio Sgarbi, 57 anni, da Ferrara — uomo veramente colto e critico d’arte da tempo ormai definibile anche animale politico e televisivo — risponde al telefonino mentre entra a Roccavaldina, comune sopra Messina, un luogo che descrive incantevole, con una deliziosa farmacia ospitata in un palazzo del Cinquecento).
Lasciamo stare la farmacia: lei che si candida per l’Udc provoca, capirà, un mucchio di domande. Per esempio: i suoi rapporti con la Chiesa?
«Ottimi. Ho visto il cardinal Bagnasco all’Aquila, mi sento spesso con Fisichella».
Il Papa.
«Il Papa che?».
La sua posizione, per esempio, sui profilattici.
«Senta: premesso che la Chiesa fa sempre bene a esprimere il suo pensiero, io credo che Benedetto XVI avrebbe fatto meglio a restare su un piano spirituale». E lei? «Io faccio un uso laico del profilattico».
Sarebbe?
«Se è un’estranea, mi proteggo».
Lei ha avuto tre figli, da tre donne diverse.
«E li ho riconosciuti, lo scriva, tutti».
Perché non ha sposato le loro madri?
«Una è morta. L’altra aveva già un marito. La terza è stata ragionevole, e ha pensato bene di trovare subito un accordo...».
Ragionevole, in che senso??
«Non credo nel matrimonio».
No?
«È un sacramento, non sarei in grado di rispettarlo. E poi, scusi: se fosse una cosa buona, i preti se lo sarebbero tenuti per loro?».
Casini resterà senza fiato.
«Ricordo che loro, i più cattolici del Parlamento, e cioè lui, Berlusconi e Fini sono tutti separati o divorziati... con Casini, semmai, il problema è un altro».
Quale?
«M’aspetta a Roma per fare le foto con gli altri candidati. Solo che io sto trattando, ormai da giorni, con la Lega».
Ma no?
«Ma sì. Ho già parlato due volte con Bossi. E presto incontrerò Calderoli».
Candidato con la Lega? E dove?
«Nell’Udc, in fondo, rischio d’essere chiuso. De Mita al Sud, le isole inibite dai comitati d’affari, Magdi Allam nel Nord-Ovest... l’ideale sarebbe il Nord-Est, ma pure lì sento di non essere gradito...».
Con la Lega, candidato dove?
«Per le europee, al Centro, e per le amministrative, come presidente della provincia di Rovigo. Non male, eh?».
Rovigo?
«Una scommessa... arte, quadri, e poi il Po... io ci faccio lo sci d’acqua, sul Po».
Fabrizio Roncone
22 aprile 2009
http://www.corriere.it/politica/09_aprile_...44f02aabc.shtml
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