PDA

Visualizza Versione Completa : uccide rivale di gioco on line, condannato a morte



Fuori_schema
08-06-05, 12:53
Cina: uccide rivale di gioco on line, condannato a morte
PECHINO - E' stato condannato a morte a Shanghai un 41enne accusato di aver ucciso un rivale in un gioco on-line. Lo ha reso noto il quotidiano ''China Daily'', precisando che la pena capitale e' ''sospesa per due anni'' e se il condannato terra' una buona condotta verra' commutata in ergastolo. Il condannato ha ucciso a coltellate un uomo perche' si era rifiutato di restituirgli la ''spada virtuale'' che gli aveva sottratto nel corso del gioco. (Agr)

:eek: :eek: :eek:

cristiano72
08-06-05, 13:51
Niente attenuanti per delitto d'onore?
Oh, in fondo non gli ha ridato la spada:D

benelos
08-06-05, 13:55
Non è che qualcuno mi invade casa se lo batto ad hattrick? :D

Nirvana
08-06-05, 17:29
E' stato ucciso per una spada virtuale. L'ambito e irreale trofeo di un videogame è stata la causa della morte di un giovane, accoltellato da un uomo che è stato condannato a morte per il suo gesto.

L'assassino, 41 anni, è stato condannato alla pena capitale da un tribunale di Shanghai, in Cina, per aver appunto ucciso un "rivale" in un gioco online, colpevole di avergli "rubato" una spada virtuale. L'incredibile storia è raccontata dal quotidiano "China Daily", che aggiunge anche che la condanna a morte è stata "sospesa per due anni": quindi, in caso di buona condotta, la pena sarà commutata in ergastolo.

Qiu Chengwei e Zhu Caoyuan erano entrambi appassionati giocatori di "Legend Mir III", un popolare gioco online nel quale i giocatori usano delle terribili armi virtuali per uccidere i cattivi. Qiu, ottenendo un punteggio molto alto, era riuscito a vincere l'uso esclusivo di un'arma chiamata la "Spada del Drago".

Secondo una ricostruzione fatta dal giornale sulla base delle testimonianze dei familiari, Qiu aveva chiesto a Zhu di restituirgli la spada che, a suo dire, gli era stata sottratta con un imbroglio: secondo il giocatore aveva concesso l'arma solo in prestito a Zhu che invece l'aveva rivenduta a sua volta a un altro giocatore per settemila yuan (circa 700 euro).

Qiu ha raccontato che, per ottenere la restituzione della spada, si era persino rivolto alla polizia, che gli avrebbe risposto che un'arma virtuale non poteva essere considerata una proprietà e non poteva quindi essere difesa. Sentendo che tutto era perduto, Qiu si è recato a casa di Zhu e, senza dargli il tempo di difendersi, lo ha ripetutamente colpito al petto con un coltello.

"Mio figlio aveva solo 26 anni quando è morto" ha detto il padre della vittima, Zhu Humin, "stava dormendo quando Qiu è piombato a casa sua. Non ha avuto neanche il tempo di mettersi i pantaloni. Voglio che muoia, e che muoia subito", ha aggiunto, annunciando che ricorrerà in appello. L'avvocato di Qiu si è invece dichiarato soddisfatto della sentenza e ha affermato che non farà ricorso.

I giochi online sono molto diffusi in Cina. Secondo l'agenzia ufficiale d'informazione Nuova Cina, alla fine del 2004 gli utenti di internet erano 94 milioni. Per la fine di quest' anno - sempre secondo Nuova Cina, che non spiega come abbia fatto a ottenere queste cifre - si prevede un aumento del 28 per cento, che porterà il totale a 120 milioni.

I siti più frequentati sono i "blog" nei quali si parla liberamente di tutti gli argomenti, inclusi quelli più "scottanti" e quelli che consentono di giocare online con altri milioni di appassionati.

Fino a tre anni fa, i giochi più popolari erano quelli importati dalla Corea del Sud. Poi è cominciata la produzione in Cina, che ha consentito ai siti web di abbassare i costi per il pubblico: oggi è possibile giocare online per alcune ore pagando solo uno o due yuan.


da : www.repubblica.it

Canta
10-06-05, 09:45
:fru

Drokur
10-06-05, 16:35
Ne deduco che, visto il tempo che hanno a disposizione in Cina, è davvero tanto, per chi vuol giocare a Leggend Mir 3. Il gioco costa in denaro non molto, ma in fatica costa davvero. La spada virtuale è stata conquista dopo anni di esperienza, quindi la fatica per conquistarla è stata nel tempo davvero appagante, ma purtroppo per chi ha, conquistato un oggetto incantato di grande livello epico, è solamente grazie alle sue lunghissime fatiche virtuali, che hanno prodotto un uomo molto stressato.
Capita perciò di poter perdere, anche un oggetto incantato, visto che gli umani non conservano a lungo la propria saggezza, tramutandola in paura, poi rabbia ed infine vendetta.
Quindi una volta perso un oggetto epico, reputo impossibile crear, una vendetta di questo genere.
Ma visto che è stata compiuta, mi arrabbio davvero tanto, ad apprendere che ciò, è accaduto e potrà di nuovo accadere.
I bravissimi Master pagati dalla ditta del videogioco, potevano anche creare una quest, con lo scopo, di poter rimettere in gioco tale spada, oppure creare una spada, diversa per quest'anziano stupido giocatore.
Qua l'errore l'ha fatto, proprio la ditta del videogame online. (assieme allo scellerato)
Che schifezza!

Lo scacchista
22-06-05, 10:35
E' ormai una decina d'anni che i giochi del genere mmorpg ci regalano simili aneddoti. Il problema (se di problema si vuole trattare) è che la struttura di questi giochi è quasi sempre congeniata per permettere al giocatore di fare meno cose possibili impiegando il maggior tempo possibile (paghi una retta mensile, più a lungo giochi più il gioco rende), creando un alto livello di insoddisfazione, assuefazione al gioco, tensione nervosa. Aggiungete alla miscela la filosofia ludica degli orientali (molto tecnici e competitivi, dediti al gioco con maggior fervore ed impegno dei pigri occidentali) ed il risultato non può che essere esplosivo. Quello che mi colpisce maggiormente dell'articolo riportato è l'età dell'aggressore: avesse avuto 15 anni, mi sarebbe parso meno grave.