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Visualizza Versione Completa : 80 - Sacro e profano



crocereale
07-07-05, 17:59
è ormai ufficiale: la Cattolicissima Spagna ha perduto una parte della sua identità tradizionale. Non è il mio uno sfoggio di bigottismo o di puritanesimo. Riguarda invece l'assurdità del principio, per cui in nome della "libertà e della presunta civiltà" si debba annientare una Tradizione millenaria tipica della dottrina cristiana: ricordo che l'istituto del Matrimonio prima di esser riconosciuto da un punto di vista civile è da sempre un Sacramento. Esso sul piano civile e laico sussiste perchè sussistente in ambito religioso. Non ritengo giusto che tale sacramento venga dilaniato, manipolato e deformato ad uso e consumo della politica e delle squallide volontà di una oligarchia che per legittimare i propri vizi, cerca di imporli erga omnes come se fossero la cosa più logica e normaòe che vi possa essere. Sono d'accordo sulle Unioni di fatto, che hanno un puro carattere civile ma non vedo assolutamente necessità di definirli "matrimoni". Credo piuttosto che la motivazione di dover identificare tali unioni come iustae nuptiae, con tutto ciò che ne deriva inclusa l'adozione, oltre ad essere una chiara forzatura, derivi soprattutto dalla ormai solita nauseabonda demagogia della presunta unica "Libertà, fratellanza ed eguaglianza" (di massonica e giacobina impostazione), offertaci e servitaci come dogma, oro colato o forse sarebbe meglio dire come petrolio quotidiano, SIA UNA SOLTANTO: attaccare i valori della Tradizione, ed i valori cristiani. Daltronde è la regola della globalizzazione: o tutti uguali o la morte.
Pretendo immediate repliche, critiche da parte vostra, purchè siano costruttive.
fabri

Fante d'Italia
08-07-05, 09:52
Salve! Benvenuto Crocebianca.

Il Tuo dire mi trova in tutto concorde.

Molto si è dibattuto questo tema negli altri forum. E sempre con argomenti che evitavano accuratamente una considerazione conclusiva che a me, invece, va di esprimere.

Il fatto che ad un Re cattolico, il Popolo non dia i mezzi e la forza per non rendersi complice di qualsivoglia corbelleria o persino crimine dei politici del Regno, la dice lunga sulla vitalità della Cultura e Civiltà cristiana di quel popolo. Poichè quella di Juan Carlo I è la condizione di tutti i re del mondo cristiano, ne consegue che è la nostra Civiltà ad essere non morente, ma morta.

Tanto morta che persino il vocabolario è esautorato dalla sua funzione esplicativa dei significati che la nostra cultura dà alle parole. Infatti Tu scrivi giustamente:Sono d'accordo sulle Unioni di fatto, che hanno un puro carattere civile ma non vedo assolutamente necessità di definirli "matrimoni".

Gli Islamici potrebbero risparmiarsi gli innecessari attentati per combattere il dilagare sino alle loro case della nostra putrefazione. A loro basterebbe attendere.

Zarskoeselo
08-07-05, 10:23
Come condivido Fante! Davvero, se la strada non cambia, la nostra civiltà non avrà futuro roseo. L'uomo, a mio avviso, sbaglia ad estrapolarsi dal contesto globale. Mi spiego. Gli esseri umani, tendono a vedersi come dei piccoli universi a sè e come tali, cercano una estrema libertà personale a discapito di tutto; qualsiasi adattamento, viene considerato lesivo della "democrazia" della "Libertà personale". In realtà, tutto questoè puro egoismo o pura ignoranza, perchè l'uomo, è parte di un qualcosa di superiore. Sia Esso Dio o la Natura. E checchè ne dica, deve essere soggetto a queste leggi. Se vogliamo, anche il respiro è una legge. Immaginiamoci se il mio cuore si ribellasse e volesse battere come dice lui, immaginiamoci se il mio sangue volesse scorrere per conto suo e non essere soggetto alle spinte del cuore...il mio organismo presto deperirebbe e morirebbe. A questo punto è la nostra civiltà.

Conterio
08-07-05, 11:35
;) condivido quanto da te detto

Conterio
08-07-05, 16:39
Io ritengo che parificare una coppia di fatto, ad una coppia sposata, sia un errore.

Non dico che sia male dare dei diritti in più a qualcuno, ma così facendo, togliamo di sicuro qualcosa alle coppie sposate !

E come dire che pur avendo tutte le possibilità, diamo un premio agli schizzinosi, che non sanno utilizzarle !

Saluti

crocereale
08-07-05, 19:24
grazie per il benvenuto,
innanzitutto alcune brevi precisazioni.

Caro fante sono lieto per il tuo interesse e le tue critiche, che accetto sempre ben volentieri, anche perchè senza di esse sarebbe piuttosto monotana la conversazione. Non vi sarebbe scambio o confronto alcuno, ma solo una approvazione reciproca ad oltranza senza alcun valore aggiunto.
Tuttavia permetti di replicare alla tua pregiuzievole critica iniziale:
comprendo che forse sia derivata dalla tua fede vittoriana. Parlo di fede vittoriana, poichè l'istituzione monarchica è un'altra cosa. Si tende sempre a confondere la sudditanza verso la persona con quella verso un ideale politico. diciamo che è uno dei peggiori difetti dei monarchici di oggi purtroppo. Ritengo che prima di sentenziare su il pensiero di una qualunque persona sarebbe bene prima disquisire con essa, imparare a conoscerla e poi permettersi di sollevare critiche (quindi su ciò che già si è conosciuto). Ho apprezzato il tuo punto di vista in merito ai matrimoni gay, non condivido assolutamente il modo di porti su ciò che nn condividi: tendi a condannarlo in modo un po' troppo sommario.
Credo di avere le idee molto chiare, avendo militato come alberto conterio in entrambe le prinncipali presenze monarchiche in Italia, AM e UMI, da poterti con franchezza dichiarare che nn voglio "fregare", defraudare etc...PROPRIO nessuno. Ho grande rispetto e ottimi rapporti con tutte le associazioni e movimenti monarchici presenti in Italia. Tuttavia da Cattolico e monarchico quale sono, credo che, come te, abbia anche io il diritto di metter in campo quelli che sono i miei ideali, il mio pensiero etc..e ti assicuro da molti trasversalmente condivisibile.

Sogno anche io una ritrovata unità dei monarchici, ciascuno con un proprio cervello ed una propria mente pensante, ma TUTTI accomunati dall'IDEALE. Poi chi sarà il Re non spetta ai monarchici deciderlo dopo 60 anni di repubblica, nè dipenderà dal numero di PATACCHE vendute. SARà IL POPOLO A RICONOSCERSI, ed a RICONOSCERE SE STESSO NEL proprio RE. Imporne uno di parte non ha alcun senso, fosse anche il figlio del Re.
Fino ad allora sarebbe necessario al posto di scornarsi, adoperarsi fattivamente facendo anche l'impossibile affinchè quello che è un nostro sogno, divenga una realtà, per il bene degli Italiani e dell'Italia Tutta.

Il problema dei monarchici purtroppo è proprio questo, non è la questione dinastica, ma è: diffidenza reciproca, caccia spietata alla poltrona e alla patacca e vecchie antipatie di bandiera sociale; volute e create dalla precedente e attuale classe dirigente, che è la medesima da 30 anni. Perchè creare una unica struttura quando ognuno può mantenere la propria poltrona con tutto ciò che ne deriva?
Ci sono in Italia delle micro associazioni monarchiche che se contano 10 iscritti è già tanto, ma presentarsi come presidente di una di esse è cosa da aristocratici.Rinunciarvi per il bene della Causa e della Casa non è assolutamente giusto. Questa è la triste realtà. Spetta a noi impegnarci per un futuro diverso.
Il Comitato non è una ASSOCIAZIONE, nè un partito, ma è una gruppo di lavoro senza personalità giuridica, ma con una grande personalità morale.

Cari saluti
il Motto del Comitato Umi di "RINNOVAMENTO nella Tradizione
DIO SALVI IL NOSTRO FUTURO RE.

crocereale
08-07-05, 19:31
Caro Albi e cari amici perchè non aprire anche una chat?

che ne pensate?


saluti a presto.

fab

Zarskoeselo
08-07-05, 22:15
L'ultimo tuo paragrafo, caro crocereale, corrisponde esattamente alle critiche mosse da Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele nel Suo libro Lampi di vita.

crocereale
08-07-05, 22:35
Mi compiaccio, peccato che diversi esponenti delle associazioni che sostengono il principe Vittorio Emanuele razzolano in maniera diversa.

Purtroppo mi risulta che il principe abbia anche scritto che la monarchia non gli interessa, nè auspica un ritorno della monarchia in Italia, proprio tratto dalla lettura di "lampi di vita".
Tuttavia ribadisco che sarà la Nazione e il Parlamento a decidere qualora tornasse la Corona.

Intanto impegniamoci di farla tornare.

ad maiora

Zarskoeselo
08-07-05, 22:42
Ti risulta male. E anche dall'altra parte molti non brillano per acume...A parte questo, a me non interessa la questione dinastica e non intendevo rintuzzarti ma soltanto confermare che il problema sta proprio dove tu l'hai segnalato e che I Principi ne sono a conoscenza.
Ciao.

crocereale
08-07-05, 23:12
caro zar, il marciume è ovunque purtroppo. Ma l'invito è proprio quello di cambiarlo. Hai detto bene, fortunatamente i Principi ne sono a conoscenza.....
Quanto al libro, se vuoi cito testualmente ma non credo sia un utile argomento di confronto. Sono certo che conosci perfettamente quel libro. Ergo è legittimo che ciascuno ne interpreti i contenuti in base alla propria forma mentis.
Beh come già precedentemente detto. Spetta a noi giovani, (e non solo) poter cambiare questa realtà.
Direi di pensare a cose molto più importanti: esempio la butto lì:
Hai notato che la stampa italiana non ha assolutamente menzionato la Regina Elisabetta II a proposito degli attentati di London. ha più volte citato il cordoglio di Ciampi, l'intervento di Blair, la reazione di Bush, i messaggi di solidarietà di Chirac, ma di quanto dichiarato dalla Regina Elisabetta e della sua immediata reazione, neppure l'ombra....
Censura mediatica che non può permettersi di riaccreditare la monarchia inglese agli occhi dell'opinione pubblica mondiale????

Ad maiora
fab

Zarskoeselo
08-07-05, 23:35
Quanto al libro, so a quali passi ti riferisci, ma bisogna leggerlo nel giusto contesto.
Comunque, per il resto, concordo pienamente con quanto dici. Vedrò di raccattare qualche notizia e di pubblicizzarla nel sito ed esporla qui.