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Conterio
08-07-05, 17:00
La Nuova Concertazione di Pezzotta CISL – Da “ilsole24ore”

La nuova via da seguire è la concertazione semplicata, non quella degli anni Novanta. Parola di Savino Pezzotta, che apre con la sua relazione il Congresso della Cisl. Una concertazione, dunque, limitata a pochi obiettivi essenziali, con le relative verifiche cadenzate nell'arco della legislatura, realizzata attraverso un percorso essenziale e incisivo che permetterebbe di abbandonare la prassi del confronto finanziaria dopo finanziaria, per arrivare a obiettivi condivisi, da verificare sull'attuazione. Per fare questo occorre un processo articolato con il mondo politico, suddiviso in due tappe: un confronto preelettorale con entrambi gli schieramenti, e poi un patto di legislatura.
Alla maggioranza l'invito del segretario generale della Cisl è scontato e raccoglie le preoccupazioni per i mesi a venire: « Decida di affrontare la situazione per quella che è, smetta di declamare il programma elettorale del 2001 e metta in campo un programma minimo di fine legislatura centrato su interventi realisticamente realizzabili da qui alle elezioni». Altrimenti, l'alternativa «non è non può essere che il ricorso anticipato alle urne».
Su questi quattro anni di legislatura il giudizio di Pezzotta è critico e negativo, ma non per pregiudizio, precisa. L'elenco delle rimostranze è lungo: dalla riforma delle pensioni «sbagliata e velleitariamente sbagliata», a quelle della
scuola, della giustizia alle «modifiche nocive e pericolose della Costituzione», fino alle proposte presentate e mai discusse su competitività e sviluppo. Ma Pezzotta è preoccupato soprattutto per il futuro: « Riuscirà il Governo alla vigilia delle elezioni politiche a metter in campo una finanziaria per la crescita?».
Poi, il segretario entra nello specifico dei temi più caldi, come la previdenza complementare: «Si deve sapere che il successo della previdenza complementare, indispensabile, dipenderà molto dal fatto che sindacati e imprenditori affrontino i prossimi mesi coesi e convinti, in altre parole siano messi in condizione di far percepire ai lavoratori la loro convenienza a
trasferire il Tfr e non tanto quella del sistema finanziario a riceverlo».
E sul Dpef, sull'incontro con il Governo venerdì, preannuncia che la Cisl si presenterà con una richiesta precisa: «Chiederemo, per giustizia, che
ci sia restituito il fiscal-drag».
Savino Pezzotta insiste sulla necessità di riformare e ampliare il sistema di ammortizzatori sociali e ripropone lo Statuto dei lavori, che affianchi e non rimpiazzi quello esistente. Ma la sfida vera è quella di un nuovo Welfare. «Occorre andare oltre l'assistenzialismo e le nicchie di tutela», avverte, dicendosi consapevole del rischio di tagli allo Stato sociale, e indicando le parole d'ordine da seguire: universalismo, partecipazione, uguaglianza, umanità. Poi affronta il tema dei rapporti con le altre confederazioni e ricorda che a Cgil e Uil, la Cisl è unita da tanti aspetti. «I rapporti sono stati sereni», rimarca, ma «abbiamo avuto forti contrasti, che non possiamo dimenticare»; perciò un certo modello del passato non si può più riproporre. Pezzotta identifica allora «un percorso che passi attraverso le nostre identità come presupposto per realizzare il necessarrio pluralismo convergente, di cui si avverte pressante tutto il bisogno». E sulle difficoltà dell'industria italiana, per il segretario Cils, il problema è stato ed è in gran parte nell'incapacità dell'Italia a riposizionarsi nella nuova divisione internazionale del lavoro, ma anche gli imprenditori hanno le loro responsabilità per «scarsità di investimenti in innovazione, organizzazione, tecnologie e qualità dei prodotti».

5 luglio 2005

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Avete un'opinione in merito ?

Saluti

lupocattivo (POL)
09-07-05, 21:48
Su Savino Pezzotta molte e tutte negative.

Conterio
13-07-05, 17:20
In Origine postato da lupocattivo
Su Savino Pezzotta molte e tutte negative.

Scusami, sono in ritardo nel risponderti....

Perchè dici molte e negative ?

Io francamente lo sentito parlare alla radio, dal congresso del sindacato svolto in questi giorni, mi è sembrato pratico, semplice, concreto...

Preciso che non ho una grande stima del sindacato in Italia, troppe cazzate viste in 23 anni di lavoro, e ho un senso di prevenzione negativa, ma i discorsi fatti mi sembravano che fossero calzanti alla terribile realtà che viviamo !

Ciao