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Il_Grigio
19-07-05, 18:10
Borsellino, il giorno della memoria
Fitto il programma delle manifestazioni previste per il tredicesimo anniversario della strage di via D’Amelio. Stasera alla Biblioteca comunale di Palermo dibattito col procuratore Grasso
http://www.gds.it/immagini/borsellino.JPG

PALERMO. Fitto il programma delle manifestazioni previste per il tredicesimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cusina, Claudio Traina e Agostino Catalano.
L’associazione Libera insieme al Consorzio sviluppo e legalità organizzano per questa mattina a partire dalle ore 10 «Mettiamoci in gioco». La manifestazione trasformerà via D’Amelio in un grande parco giochi per bambini. Dalle 16 alle 19, sempre in via D’Amelio, Libera propone momenti di riflessione, musica, letture, danza e recitazione con la collaborazione tra gli altri di Radio Zapata e Agesci. Alle 21 alla biblioteca comunale verrà proiettato il filmato dello scrittore Carlo Lucarelli dal titolo «Sono morti invano?». A seguire il dibattito con la partecipazione del procuratore Pietro Grasso, del magistrato Alfredo Morvillo, di don Luigi Ciotti e Rita Borsellino.
Il presidente della Provincia Francesco Musotto e gli assessori della giunta, stamane alle 11, deporranno una corona di fiori in via D’Amelio.
Azione Giovani e Azione Universitaria organizzano una fiaccolata commemorativa, che partirà alle ore 20 da piazza Vittorio Veneto per arrivare a via D’Amelio. Parteciperanno all’evento il ministro alle Politiche agricole, Gianni Alemanno, e il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano.
Sempre oggi, alle 12,30, cinquanta adolescenti del centro salesiano Villaurea si recheranno per una visita commemorativa all’aeroporto Falcone-Borsellino.
L’Unione nazionale cronisti e la sezione distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati ricorderanno i caduti alle 17,15 nell’appezzamento di via Ciaculli di proprietà del Comune, confiscato alla mafia.
Alle 18 presso la chiesa San Giovanni Bosco di Bagheria, verrà celebrata una messa in suffragio delle vittime, seguita da un dibattito sulla lotta antimafia.
Marsala ricorderà il magistrato palermitano in serata, alle ore 21,30 a piazza Borsellino. Per l’occasione lo scrittore Umberto Lucentini ha riadattato per il teatro alcuni brani del suo libro «Paolo Borsellino». I giovani della Margherita hanno invece promosso un’iniziativa che coinvolge trenta città italiane, da Gorizia a Palermo: in ogni piazza sarà organizzata una cena con i prodotti di Libera.

Il_Grigio
19-07-05, 18:10
Il sacrificio di Paolo Borsellino
13 anni fa la strage di via D'Amelio

E' stato un esempio per tutti i giudici. Un uomo che ha lavorato per adempiere al proprio dovere istituzionale. La mafia lo ha ucciso perché era un personaggio scomodo, come Giovanni Falcone.
Oggi ricorre il tredicesimo anniversario dall’attentato che uccise il giudice e gli uomini delle sua scorta sotto casa sua in via D'Amelio a Palermo.
Paolo Borsellino

Ma sono ancora tanti i punti oscuri nella vicenda personale di Borsellino come afferma Giuseppe Lumia capogruppo Ds in commissione Antimafia.
"Dopo tanti anni siamo ancora assetati di giustizia. Ci sono troppe domande a cui ancora non abbiamo avuto risposta e troppi fatti che ancora rimangono senza una spiegazione chiara: nelle inchieste ancora aperte sulle stragi del '92 si nascondono verità che speriamo vengano portate alla luce", dice Lumia, che ricorda la richiesta diessina di un'indagine autonoma della commissione Antimafia sul periodo delle stragi: "L'unico atto che è stata l'acquisizione delle sentenze".

"Si doveva e si poteva fare di più perché sicuramente il motivo delle stragi sta nelle collusioni tra mafia, politica ed economia. Ancora oggi parlare di mafia e politica fa paura, e non si compiono scelte nette per tenere le collusioni fuori dalla vita politica. Per questo ricordare il sacrificio di Borsellino non può essere un momento solo rituale o di pura memoria ma deve essere un momento di impegno per la verità e per la rottura dei legami tra la mafia e la politica".

Bambini sul luogo dell'attentato
Una mattinata di giochi per i bambini in via D'Amelio: la gioia dei piccoli nel luogo che 13 anni fa fu il teatro della devastazione della morte nella strage mafiosa per uccidere il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta. Per iniziativa dell'associazione Libera, i piccoli dei gruppi di Monreale, Albergheria, Zen, Sant'Egidio, dell'Agesci, dell'Associazione scacchistica palermitana, e 200 ragazzi del Don Bosco si sono ritrovati stamani per ricordare in modo diverse le vittime della strage.
Un grande tabellone raffigurante il gioco dell'oca accanto a un'enorme scacchiera sono solo alcuni degli elementi scenografici allestiti per creare una sorta di parco giochi. Un grandissimo tendone con i colori della bandiera della pace avvolge centinaia di bambini vocianti. "Ricordare Paolo vuol dire stare in mezzo alla gente perché la mia storia nasce in mezzo alla gente", ha affermato Rita Borsellino, sorella del magistrato e vicepresidente di Libera, che ha spiegato: "Sono passati 13 anni dalla morte di Paolo ma il ricordo deve essere vivo, per questo facciamo giocare i ragazzi perché loro non sono un futuro ma un presente un po' diverso, più consapevole. Attraverso le regole del gioco imparano le regole della vita". La sorella del giudice si è poi rivolta alle istituzioni: "Le amministrazioni hanno il dovere di ricordare. L'impegno delle istituzioni non è mai sufficiente, e non potrà mai essere sufficiente".

Una gigantografia lo ricorda
Una gigantografia del giudice Paolo Borsellino, che riproduce anche una sua celebre frase contro la mafia, sarà perennemente esposta nella sala Giunta del Municipio e nell'ufficio di gabinetto del sindaco di Polizzi Generosa, sulle Madonie. "La decisione della giunta - dice il primo cittadino Salvatore Glorioso – è stata presa per non dimenticare le stragi del '92 che colpirono non solo i servitori dello Stato ma anche le coscienze dei cittadini".

Il_Grigio
19-07-05, 18:11
http://digilander.libero.it/inmemoria/foto/damel.jpg

Il_Grigio
19-07-05, 18:12
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/immagini/damelio.jpg

Il_Grigio
19-07-05, 18:13
http://www.allopolice.net/1-falcone/photos-falcone/bor-attentat-borsellino.jpg

Il_Grigio
19-07-05, 18:13
http://www.cronologia.it/storia/a1992f.jpg

O'Rei
19-07-05, 18:17
onore a lui

blob21
19-07-05, 18:21
stavo cercando l'articolo nel quale il figlio di Borsellino oggi sulla Repubblica edizione di Palermo dice che il sacrificio del padre è stato vanificato ,che la mafia purtroppo continua a farla da padrone,e sicontinua ad ossequiare il potente mafioso di turno per ottenere favori e vantaggi personali.
Era molto interessante

O'Rei
19-07-05, 18:23
In Origine Postato da blob21
stavo cercando l'articolo nel quale il figlio di Borsellino oggi sulla Repubblica edizione di Palermo dice che il sacrificio del padre è stato vanificato ,che la mafia purtroppo continua a farla da padrone,e sicontinua ad ossequiare il potente mafioso di turno per ottenere favori e vantaggi personali.
Era molto interessante non mi sembra la scoperta dell'acqua calda...

Il_Grigio
19-07-05, 18:26
In Origine Postato da blob21
stavo cercando l'articolo nel quale il figlio di Borsellino oggi sulla Repubblica edizione di Palermo dice che il sacrificio del padre è stato vanificato ,che la mafia purtroppo continua a farla da padrone,e sicontinua ad ossequiare il potente mafioso di turno per ottenere favori e vantaggi personali.
Era molto interessante
Il figlio Manfredi: "Sacrificio inutile"
.

PALERMO. «Se, nonostante l'esplosione di strade e autostrade, continuiamo a commettere gli stessi errori, ossequiando il potente di turno per trarne favori personali non dovuti, avvicinando o facendoci avvicinare da personaggi equivoci per il solo fatto che possono essere utili alla nostra causa, allora non ci dobbiamo stupire di una lapide imbrattata o del figlio di un mafioso che fa affari con il patrimonio sporco di sangue del padre, nè che accadano in futuro episodi del genere». È un vero e proprio atto d'accusa, quello di Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo Borsellino, nella lettera aperta scritta in occasione del tredicesimo anniversario della strage di via D'Amelio, in cui persero la vita il padre Paolo e cinque agenti di scorta, e letta ieri sera a Palazzo Steri a Palermo durante un convengo organizzato da «Antimafia 2000». Una lettera scritta con rabbia, ricordando la lapide del padre imbrattata nei giorni scorsi, ma anche un invito ai giovani all'onestà e alla trasparenza. Il giovane Borsellino, oggi commissario alla Polizia postale di Palermo, fa anche riferimento all'inchiesta che vede indagato per riciclaggio padre Giuseppe Bucaro, fino a poco tempo fa intimo amico della famiglia Borsellino e responsabile della Fondazione intitolata al padre, senza mai farne il nome. «Sui giornali continuiamo a leggere - ha scritto nella lettera aperta - di politici o imprenditori, medici, avolte rappresentanti della magistratura, se non addirittura sacerdoti finti confessori spirituali dio vittime del dovere, gravemente indiziati degli stessi delitti per i quali persone della medesima posziione sociale, eramno oggetto di inchiesta da parte dei Borsellino e dei Falcone».
«Oggi - ha proseguito Manfredi Borsellino nella lettera aperta - soprattutto tra le fasce più giovani, ho l'impressione che non circolino falsi valori o valori sbagliati, credo piuttosto che a volte i valori manchino del tutto, molti ragazzi sono privi di quegli strumenti che aiutano a discernere cosa è male e cosa è bene». «Tuttavia -ha concluso- è, soprattutto, la generazione di cui io stesso faccio parte a determinare i cambiamenti del nostro paese, dall'onestà e la trasparenza con cui dobbiamo svolgere qualsiasi lavoro al momento in cui siamo chiamati a scegliere coloro che riteniamo meritevoli di governarci».

Palermo 19/07/2005 h.10.17.52

Il_Grigio
19-07-05, 18:42
Giuro che è angosciante, ora come allora.
Forse è anche peggio, perchè : Mafia. Respinto il ricorso degl altri giudici contro il principale nemico di Falcone, Carnevale: potrà tornare a fare il giudice, alla faccia di Falcone. Respinta anche la denuncia della Procura contro i mafiosi (di uno dei clan di Brancaccio) che avevano messo allo stadio uno striscione inneggiante alla mafia: non c'è una legge specifica, non si può punire.

Tutto sta nel non lasciarsi scoraggiare probabilmente; quanto erano più facili i mulini a vento.....

SubZero
19-07-05, 18:46
ONORE A LUI!


http://www.santamelania.it/incontro/04_03_01/bors2.jpg

Il_Grigio
19-07-05, 18:46
Sempre...

Sentinel
19-07-05, 19:33
Onore a Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta morti con lui, per il loro straordinario coraggio.

http://www.poliziadistato.it/pds/primapagina/falcone/images/borsellino1.jpg

Agostino Catalano, capo scorta, 43 anni. Sposato, aveva perso la moglie ed era rimasto solo con le sue due figlie.

Walter Eddie Cosina, 30 anni. Era nato in Australia. Morto durante il trasporto in ospedale. Lasciava la moglie Monica.

Emanuela Loi, 24 anni, la prima donna poliziotto entrata a far parte di una squadra di agenti addetta alla protezione di obiettivi a rischio.

Vincenzo Li Muli, 22 anni. Il più giovane della pattuglia. Da tre anni nella Polizia di Stato, aveva ottenuto pochi mesi prima la nomina ad agente effettivo.

Claudio Traina 26 anni. Arruolato in Polizia giovanissimo, dopo essere stato a Milano e Alessandria, aveva ottenuto da poco il trasferimento nella sua città: Palermo.


Antonio Vullo, 32 anni, agente, sposato e padre di un figlio è l’unico riuscito a sopravvivere alla strage. Mentre i suoi colleghi si stringevano, come d’abitudine, attorno al magistrato, Vullo parcheggiava la macchina poco distante.

Il_Grigio
19-07-05, 19:34
Giusto...

SubZero
19-07-05, 19:35
In Origine Postato da Sentinel
Onore a Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta morti con lui, per il loro straordinario coraggio.

http://www.poliziadistato.it/pds/primapagina/falcone/images/borsellino1.jpg

Agostino Catalano, capo scorta, 43 anni. Sposato, aveva perso la moglie ed era rimasto solo con le sue due figlie.

Walter Eddie Cosina, 30 anni. Era nato in Australia. Morto durante il trasporto in ospedale. Lasciava la moglie Monica.

Emanuela Loi, 24 anni, la prima donna poliziotto entrata a far parte di una squadra di agenti addetta alla protezione di obiettivi a rischio.

Vincenzo Li Muli, 22 anni. Il più giovane della pattuglia. Da tre anni nella Polizia di Stato, aveva ottenuto pochi mesi prima la nomina ad agente effettivo.

Claudio Traina 26 anni. Arruolato in Polizia giovanissimo, dopo essere stato a Milano e Alessandria, aveva ottenuto da poco il trasferimento nella sua città: Palermo.


Antonio Vullo, 32 anni, agente, sposato e padre di un figlio è l’unico riuscito a sopravvivere alla strage. Mentre i suoi colleghi si stringevano, come d’abitudine, attorno al magistrato, Vullo parcheggiava la macchina poco distante.

Lollo87Lp
20-07-05, 00:31
Ricordiamoli tutti.

Alessandra
20-07-05, 07:45
Ho visto ieri sera su Canale 5 la trasmissione del riciclato Claudio Martelli dedicata all'argomento. Una gran bella trasmissione, ed un grande ricordo sia per Falcone che per Borsellino. Il punto è che, quando si ricordano loro, si ricorda anche tutto il marciume umano che ha caratterizzato quel tempo e che continua ancora oggi a caratterizzare la nostra società, principalmente politica (i veri italiani sono altro rispetto a certa gente). Ho provato ad esempio una vera e propria repulsione per Leoluca Orlando, sia nel vederlo che nell'ascoltarlo. E comunque, è servito anche questo, a conferma del detto antico per il quale quando si è bravi, onesti e disinteressati, sono gli altri che ce lo devono riconoscere, e non serve affatto farne un dicitura nè sui biglietti da visita nè, eventualmente, sui manifesti elettorali.

Il 3d merita quel poco che possiamo fare, anche noi, per ricordare e per fare ricordare...il rilievo.

Nelson
20-07-05, 10:21
Le parole del figlio di Borsellino possono essere un appello disperato, ma anche un richiamo importante a non accettare compromessi. La mafia è andata sottotraccia, non vuole far parlare di sé, il silenzio è la sua forza.
Io sono ottimista. Non voglio dire altro, ma sento come se questo maledetto silenzio non dovesse durare.

Pierluigi
20-07-05, 11:44
In Origine Postato da Alessandra
Ho visto ieri sera su Canale 5 la trasmissione del riciclato Claudio Martelli dedicata all'argomento. Una gran bella trasmissione, ed un grande ricordo sia per Falcone che per Borsellino. Il punto è che, quando si ricordano loro, si ricorda anche tutto il marciume umano che ha caratterizzato quel tempo e che continua ancora oggi a caratterizzare la nostra società, principalmente politica (i veri italiani sono altro rispetto a certa gente). Ho provato ad esempio una vera e propria repulsione per Leoluca Orlando, sia nel vederlo che nell'ascoltarlo. E comunque, è servito anche questo, a conferma del detto antico per il quale quando si è bravi, onesti e disinteressati, sono gli altri che ce lo devono riconoscere, e non serve affatto farne un dicitura nè sui biglietti da visita nè, eventualmente, sui manifesti elettorali.

Il 3d merita quel poco che possiamo fare, anche noi, per ricordare e per fare ricordare...il rilievo.
Non da meno è stata la trasmissione di Carlo Lucarelli su Raidue alle 21: ha ripercorso la storia della guerra di mafia dal 1969 ad oggi, ricordando molti altri personaggi oltre ai più noti Faclone e Borsellino.

E' bello vedere ogni tanto qualche trasmissione utile e ben fatta.

No-social
20-07-05, 11:44
Onore a Paolo Borsellino ed ai componenti della scorta periti in via D'Amelio, in particolare, perchè dovuto alla ricorrenza.
In più, che il pensiero commemorativo si estenda in onore di ogni altro caduto nella lotta alla criminalità organizzata.

Blue Jay
20-07-05, 20:56
Vorrei esprimere un umile tributo a Borsellino e Falcone, i quali seppero incarnare un solido, coraggioso e caparbio baluardo nei confronti della marea nichilista mafiosa.

Un pensiero va anche agli agenti che perirono nei folli e bestiali attentati, in cui i boss decisero di sfidare sanguinosamente la Repubblica Italiana.

Battaglia in cui si trovarono degli ottimi strumenti di contrasto, ma solo quando si decise di continuare seriamente con il 41 BIS.

Spero che le forze politiche possano trovare la stessa trasparente coesione anche per combattere il feroce terrorismo islamista.
Il quale anche lui usa gli stessi "argomenti" stragisti e dinamitardi della kriminalità mafiosa.

:o

destracristiana
20-07-05, 22:13
ONORE A PAOLO BORSELLINO. MI DISPIACE CHE LA SINISTRA DI POL NON SI SIA ANCORA VISTA IN QUESTO FORUM.

DrugoLebowsky
20-07-05, 22:16
In Origine Postato da Pierluigi

E' bello vedere ogni tanto qualche trasmissione utile e ben fatta.

nonché opportunamente addomesticata.

Tremendo
20-07-05, 22:30
In Origine Postato da DrugoLebowsky
nonché opportunamente addomesticata.

Non potevano mica fare i nomi di tutti i politici mafiosi attualmente al governo.:D :D

Onore a Paolo Borsellino e la sua scorta.

destracristiana
20-07-05, 22:32
In Origine Postato da Tremendo
Non potevano mica fare i nomi di tutti i politici mafiosi attualmente al governo.:D :D

Onore a Paolo Borsellino e la sua scorta.

Non dovete per forza farlo.

Tremendo
20-07-05, 22:58
In Origine Postato da dany.gamberini
Non dovete per forza farlo.

Fare cosa?

destracristiana
20-07-05, 23:38
In Origine Postato da fidel
purtroppo i soliti idioti riescono a scherzare e a fare battutacce anche su questo.
per gente che e' al governo con chi ha preso 9 anni per associazione mafiosa ed e' invischiato in tante altre storiacce pretenderei almeno il silenzio.

ONORE A VOI GIUDICI CORAGGIOSI.

Dovresti sapere che Borsellino non era ben visto a sinistra...sai che è stato presidente del fuan giovane destra................:fru

Tremendo
20-07-05, 23:40
In Origine Postato da dany.gamberini
Dovresti sapere che Borsellino non era ben visto a sinistra...sai che è stato presidente del fuan giovane destra................:fru

Non dirgli queste cose, è piccino, se si incacchia domani và a farsi cancellare il tatuaggio del Che che ha sulla schiena.:D :D

destracristiana
20-07-05, 23:44
Borsellino nasce a Palermo il 19/1/1940. La famiglia vive e vivrà in un quartiere borghese di Palermo: la Magione. Borsellino è molto attaccato a questo quartiere dove ha trascorso tutta la giovinezza. Ambedue i genitori erano farmacisti.

Al momento dello sbarco degli alleati in Sicilia la madre di Borsellino vieta ai figli di accettare qualsiasi dono dai soldati americani. "La Patria è sconfitta, i sacrifici sono stati inutili, non c’è da essere felici..." è una delle frasi della madre di Borsellino in quel momento. Queste vicende e i racconti di "Zio Ciccio", reduce della Campagna d’Africa, gli suscitano curiosità sulle vicende del periodo fascista, di cui la sua famiglia è stata protagonista.

Anche il rapporto con i figli è molto forte. Cerca di proteggerli dalla realtà che è intorno a lui e, nello stesso tempo, di trasmettergli il proprio modo di essere e di agire.

Un episodio per comprendere la fatica e la difficoltà di questo rapporto lo si può trovare nel momento in cui, in piena attività antimafia, Borsellino viene trasferito con Falcone sull’isola dell’Asinara per motivi di sicurezza. Fiammetta, figlia di Borsellino, sta male, viene allontanata dall’isola è malata di anoressia. La veglia la notte e cerca di aiutarla in tutti i modi. Per tutta la sua esistenza quel senso di protezione, quel senso di colpa per aver provocato problemi così grandi alla sua famiglia e, soprattutto, la volontà di stare vicino a sua figlia non lo abbandoneranno mai.



L'Università

Dopo avere frequentato il Liceo classico "Meli" si iscrive alla facoltà di giurisprudenza di Palermo. All’Università, nel 1959 Borsellino si iscrive all’organizzazione FUAN Fanalino. Membro dell’esecutivo provinciale, delegato al congresso provinciale, viene eletto come rappresentante studentesco nella lista del Fuan Fanalino. In questi anni l’attività politica lo prende molto e riesce a conciliare politica e studio senza grossi problemi.

Il 27 giugno 1962, all'età di appena 22 anni, Borsellino si laurea con 110 e lode e, pochi giorni dopo, subisce la perdita del padre. Ora è affidato a lui il compito di provvedere alla famiglia. Si impegna con l’ordine dei farmacisti a tenere la farmacia del padre fino al conseguimento della laurea in farmacia di sua sorella. Tra piccoli lavoretti e le ripetizioni Borsellino studia per superare il concorso in magistratura. Ci riesce nel 1963.

Fare il magistrato a Palermo ha un senso profondo, non è una professione qualunque. L’amore per la sua terra, per la giustizia gli danno quella spinta interiore che lo porta a diventare magistrato senza trascurare i doveri verso la sua famiglia.

Bigas
21-07-05, 10:08
In Origine Postato da antonio
ah..tanto per chiarire..la famiglia Borsellino non ha partecipato alle manifestazioni ufficiali...

i familiari di Borsellino son gli stessi che rifiutarono di dare udienza al cav. banana e lo mandarono a quel paese.

borsellino e' lo stesso magistrato che rilascio' alcune dichiarazioni sul vostro onorevole dell'utri, mangano e altri soci..


dell'utri e' lo stesso soggetto di recente condannato per concorso in associazione mafiosa che, due anni fa, fra le altre cose si produsse in un pubblico auspicio di morte per magistrati, inquirenti o giudicanti, e testimoni...

dell'utri e' il sodale d'affari di quell'altro soggetto della mala che nel corso di un'intervista al settimanale the Spectator disse che i magistrati sono "pazzi e antropologicamente estranei al resto della razza umana" suscitando lo sdegno, fra gli altri, dei familiari di falcone e borsellino...

lo stesso soggetto, peraltro, quando ve ne fu l'occasione, preferi' tacere, nel corso del procedimento a carico di dell'utri , sull'origine di qualche centinaio di miliardi transitati nelle sue holding..
levando cosi' ogni residuo dubbio sull'origine delle sue ricchezze....

quindi tremendo e dany gamberini avete toppato..avete perso un'altra occasione

borsellino non e' ben visto proprio dalla destra a comincare da FI...

perche' e' magistrato..e si sa che il magistrato modello a destra sono i vari metta e squillante...ma borsellino non apparteneva alla categoria..

perche' aveva ben compreso chi fossero dell'utri e mangano, testi di ponte della mafia al Nord...e i loro referenti imprenditoriali..

perche' aveva fatto notare cosa fosse da intendersi per "cavalli da portare in albergo"...

perche' aveva chiamato la politica alle proprie responsabilita' contro la mafia che dovevano prescindere anche da eventuali condanne da parte della Magistratura....figurarsi poi in presenza di condanne coem quella del vostro dell'utri...eheheheh...


ah..ultima, piccola, ma non trascurabile notazione....

Rita Borsellino e MAnfredi Borsellino ho avuto il piacere di incontrarli alla Manifestazione dei girotondi del 2002 a Roma....


quindi cari DANY GAMBERINI E TREMENDO..non si puo' stare allo stesso tempo con Berlusconi e dell'Utri e con Borsellino...
ossia con la mafia e l'antimafia...

con chi si arricchisce grazie a lucruose collusioni mafiose e con chi la mafia l'ha combattuta anche a prezzo della propria vita...

con chi definisce i magistrati "pazzi e antropologicamente estranei al resto della razza umana" (SB) e con chi ha impegnato la propria vita e la propria passione civile contro il fenomeno mafioso..

con chi auspica la morte di magistrati , pm o giudici, e testimoni (come ha fatto Dell'Utri) e con chi e' vittima di chi pone in essere quegli auspici..


con chi dice che con la mafia bisogna convivere (il MInistro LUnardi) e con chi dice che no, con la mafia non bisogna convivere...

Quoto. Purtroppo i poveretti rendono onore a Borsellino e votano i mafiosi, borsellino avrebbe schifato il governo attualmente in carica, era contro la mafia, e la mafia non e' ne di destra ne di sinistra.
Chissa l'agenda rossa dov'e' finita...

Cristiano

derby
21-07-05, 15:53
furono lasciati soli nella loro battaglia, soli da amici e da istituzioni, eppure andarono avanti nell lotta alla mafia fino alla morte....

Italo-romano
21-07-05, 17:21
Ricordo benissimo quella stagione:avevo da pochi giorni compiuto 12 anni,e la notizia mi colpì all' improvviso.

Vorrei provare a dare una visione non-politicizzata di quel periodo,per come può averlo vissuto un qualsiasi studente delle scuole medie,che solo poche settimane prima aveva visto morire un altro eroe borghese (umano) moderno,Falcone,ed aveva assistito in diretta tv ai solenni funerali del giudice e dei suoi agenti di scorta (trucidati con lui),alla rabbia della gran folla presente,tra cui numerosi colleghi dei poliziotti della scorta,verso gli alti rappresentanti di uno Stato che non li aveva difesi e valorizzati a sufficienza,e che pareva volersela cavare con atti e frasi di circostanza.

Lasciatemi sperare - lo dico senza la minima dose di retorica,credetemi - che,in quei giorni,tutta l' Italia onesta pianse l' eroico sacrificio di questi servitori dello Stato,e che ancor oggi li ricordi con immutata commozione e devozione.

Dopo,torniamo pure (fisiologicamente) a dividerci,magari innanzitutto e soprattutto sulle diverse "ricette" per battere la mafia (che mi pare una esigenza trasversalmente condivisa da tutte le persone oneste,siano esse di destra o di sinistra).

Cordiali saluti a tutti



Claudio C.
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In Origine Postato da Il_Grigio
Borsellino, il giorno della memoria
Fitto il programma delle manifestazioni previste per il tredicesimo anniversario della strage di via D’Amelio. Stasera alla Biblioteca comunale di Palermo dibattito col procuratore Grasso
http://www.gds.it/immagini/borsellino.JPG

PALERMO. Fitto il programma delle manifestazioni previste per il tredicesimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cusina, Claudio Traina e Agostino Catalano.
L’associazione Libera insieme al Consorzio sviluppo e legalità organizzano per questa mattina a partire dalle ore 10 «Mettiamoci in gioco». La manifestazione trasformerà via D’Amelio in un grande parco giochi per bambini. Dalle 16 alle 19, sempre in via D’Amelio, Libera propone momenti di riflessione, musica, letture, danza e recitazione con la collaborazione tra gli altri di Radio Zapata e Agesci. Alle 21 alla biblioteca comunale verrà proiettato il filmato dello scrittore Carlo Lucarelli dal titolo «Sono morti invano?». A seguire il dibattito con la partecipazione del procuratore Pietro Grasso, del magistrato Alfredo Morvillo, di don Luigi Ciotti e Rita Borsellino.
Il presidente della Provincia Francesco Musotto e gli assessori della giunta, stamane alle 11, deporranno una corona di fiori in via D’Amelio.
Azione Giovani e Azione Universitaria organizzano una fiaccolata commemorativa, che partirà alle ore 20 da piazza Vittorio Veneto per arrivare a via D’Amelio. Parteciperanno all’evento il ministro alle Politiche agricole, Gianni Alemanno, e il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano.
Sempre oggi, alle 12,30, cinquanta adolescenti del centro salesiano Villaurea si recheranno per una visita commemorativa all’aeroporto Falcone-Borsellino.
L’Unione nazionale cronisti e la sezione distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati ricorderanno i caduti alle 17,15 nell’appezzamento di via Ciaculli di proprietà del Comune, confiscato alla mafia.
Alle 18 presso la chiesa San Giovanni Bosco di Bagheria, verrà celebrata una messa in suffragio delle vittime, seguita da un dibattito sulla lotta antimafia.
Marsala ricorderà il magistrato palermitano in serata, alle ore 21,30 a piazza Borsellino. Per l’occasione lo scrittore Umberto Lucentini ha riadattato per il teatro alcuni brani del suo libro «Paolo Borsellino». I giovani della Margherita hanno invece promosso un’iniziativa che coinvolge trenta città italiane, da Gorizia a Palermo: in ogni piazza sarà organizzata una cena con i prodotti di Libera.

toty82
21-07-05, 20:59
In Origine Postato da Nelson
Le parole del figlio di Borsellino possono essere un appello disperato, ma anche un richiamo importante a non accettare compromessi. La mafia è andata sottotraccia, non vuole far parlare di sé, il silenzio è la sua forza.
Io sono ottimista. Non voglio dire altro, ma sento come se questo maledetto silenzio non dovesse durare.

il problema è che quando se ne sentirà di nuovo parlare vuol dire che ne è morto un altro. a meno che non siamo noi a parlarne e farla ritornare ad essere il problema principale che dobbiamo a tutti i costi risolvere