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Visualizza Versione Completa : Raid Al Cimitero Ebraico Di Roma: Profanate 50 Tombe Con Martelli E Spranghe



G. Oberdan
23-05-02, 13:07
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Raid Al Cimitero Ebraico Di Roma: Profanate 50 Tombe Con Martelli E Spranghe

hussita
18-07-02, 18:48
Da Repubblica.it


Incursione antisemita al cimitero del Verano a Roma: nella notte sono state danneggiate lapidi, cappelle e colonne nella zona ebraica. Oltre 50 tombe colpite con martelli e spranghe di ferro da una furia senza senso. Gli autori del blitz hanno divelto statue e colonnine, scaraventato a terra vasi di fiori e rotto lastre di marmo, sono arrivati fino alle tombe, ma non hanno lasciato segni di riconoscimento. Nessun simbolo né una scritta per firmare l'atto violento. Un'anomalia rispetto a episodi dello stesso tipo avvenuti in passato proprio a Roma, fanno sapere dalla Digos.

Ad ogni modo tutto fa pensare che si tratti di un raid ben studiato. Oggi per la comunità colpita è un giorno speciale, il 9 del mese di Av, in cui si digiuna in ricordo della distruzione dei templi di Gerusalemme. "Questa volta non è una vergognosa ragazzata - ha detto Amos Luzzatto, presidente dell'unione delle comunità ebraiche italiane -. E' un atto preoccupante, programmato e preparato a tavolino, eseguito probabilmente in gruppo e proprio in un giorno di lutto per noi ebrei. Il che rivela un piano politico per colpirci".

La segnalazione alle forze dell'ordine è stata fatta nella tarda mattinata dal personale del cimitero. I vigili urbani del III gruppo hanno provveduto ad isolare l'area ed è stato impedito l'accesso ai familiari dei defunti che erano arrivati per deporre dei fiori.

Nel pomeriggio è arrivato al Verano anche il sindaco di Roma, Walter Veltroni, che ha espresso "il grande dolore, la partecipazione e la volontà della città di scoprire i responsabili di questo gravissimo gesto".

echiesa
18-07-02, 19:40
Tutto il mio sdegno per quanto è accaduto. Tutte le volte che leggo simili notizie mi viene in mente cha la madre dei creitini e dei mascalzoni è sempre gravida. Spero che li trovino al più presto.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
18-07-02, 21:37
Lo sdegno e la piu' alta riprovazione, per atti delinquenziali di questo genere, si esterni a denuncia di riprovevoli e condannabili espressioni della piu' bassa natura umana.
Vada a tutta la comunita' ebraica una parola di conforto da parte di tutti gli amici repubblicani del Forum.

Tsabar
19-07-02, 00:37
...sulla probità morale e coerenza politica dei Repubblicani Italiani,schierati da sempre al fianco della giovane democrazia israeliana e di quella antica comunità ebraica italiana,che tanto ha dato a questo Paese (basti pensare al prezioso apporto dato dagli israeliti alle gloriose lotte del Risorgimento prima,della resistenza poi).

Grazie di cuore a tutti voi,cari amici (ed in particolare a NuvolaRossa,amico forumistico di vecchia data).

Distinti Saluti



Tsabar (NuvolaRossa mi conosce anche come "Jeronimus")

nuvolarossa
19-07-02, 07:05
Ben ritrovato all 'amico Jeronimus Atsabar sulle pagine del Forum dei Repubblicani Italiani

nuvolarossa
10-09-02, 21:55
Il ringraziamento della Comunità
Ebraica di Roma ai repubblicani

Ringraziamo a nome personale, delle famiglie colpite direttamente e della Comunità Ebraica di Roma per la Vostra partecipazione al nostro dolore per la profanazione delle tombe del settore ebraico del cimitero del Verano.

La risposta pronta, indignata e offesa di tanti cittadini, di enti ed associazioni, di responsabili politici e sindacali, di rappresentanti religiosi è stata per noi di grande conforto e aiuto. Ha significato che la società non è disposta a tollerare questi gesti vili ed ignobili, e che l'offesa alle nostre memorie è un'offesa per tutti, un insulto alla dignità umana.

Il Rabbino Capo

Dr. Riccardo di Segni

Il Presidente

Ing. Leone Paserman

Roma, 5 settembre 2002

tratto da http://www.pri.it/html/Home%20pri.html

nuvolarossa
10-09-02, 21:55
Il ringraziamento della Comunità
Ebraica di Roma ai repubblicani

Ringraziamo a nome personale, delle famiglie colpite direttamente e della Comunità Ebraica di Roma per la Vostra partecipazione al nostro dolore per la profanazione delle tombe del settore ebraico del cimitero del Verano.

La risposta pronta, indignata e offesa di tanti cittadini, di enti ed associazioni, di responsabili politici e sindacali, di rappresentanti religiosi è stata per noi di grande conforto e aiuto. Ha significato che la società non è disposta a tollerare questi gesti vili ed ignobili, e che l'offesa alle nostre memorie è un'offesa per tutti, un insulto alla dignità umana.

Il Rabbino Capo

Dr. Riccardo di Segni

Il Presidente

Ing. Leone Paserman

Roma, 5 settembre 2002

tratto da http://www.pri.it/html/Home%20pri.html

nuvolarossa
26-10-02, 14:31
Aldo A. Mola (a cura), Isacco Artom e gli ebrei italiani dai risorgimenti al fascismo, con Prefazione di Luigi Florio, Foggia, Bastogi, 2002, pp. 204, euro 12,50

Il volume contiene importanti saggi Oreste Bovio, Alberto Cavaglion, Augusto Comba, Bruno Di Porto, Luigi Florio, Adriana Marchia, Antonio Martino, Aldo A. Mola, Sophie Nezri Dufour. I testi sono incentrati su figure emblematiche come Isacco Artom, David Levi, Lelio della Torre, che da un lato confermano la portata civile dell’unificazione nazionale nel quadro dell’Europa liberale e dall’altro evidenziano l’apporto specifico dell’ebraismo allo sviluppo civile del paese. Un libro che, avverte Mola in sede introduttiva, “giunge in buon punto. Le drammatiche vicende belliche del Vicino Oriente han fatto e faranno venire a galla la diffusa avversione contro gli ebrei, sempre latente in vasti strati della popolazione: in Italia meno che in Francia (caposaldo dell’antisemitismo virulento), Austria, Belgio, Germania e vari altri Paesi nei quali quello veterocristiano si somma all’altro, predicato dal fondamentalismo islamico”. Al di là della nostra convinta scelta di non abbinare mai un’operazione di assenso o di dissenso verso governi di uno stato a un percorso razziale, resta, tornando al libro, il riconoscimento del ruolo importante avuto dall’ebraismo nella storia italiana, testimoniato, in questa sede, con importanti documenti inediti.
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tratto da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

nuvolarossa
03-07-04, 21:59
...

nuvolarossa
27-10-04, 11:37
Israele e la via della pace

Una seduta storica, quella di ieri alla Knesset, il Parlamento Israeliano. Ariel Sharon, eletto premier perché uomo duro, ex generale, non disponibile a cedimenti, perché interprete di quell'ingresso nella spianata delle moschee che suscitò la reazione violenta dell'estremismo palestinese, Sharon ha sfidato la sua maggioranza, il suo stesso partito, il Likud, ed ha proposto, con successo, che si avvii il ritiro dei coloni dalla striscia di Gaza.
Un scelta storica, ed è bene capire il perché. Non è la prima volta che Israele si ritira da territori occupati. Israele ha occupato terre solo a seguito di attacchi militari subiti, che volevano cancellarlo dalla carta geografica. Ed ha sempre restituito quei territori in cambio di pace e di sicurezza. Chi descrive Israele come una specie di Stato militare dedito all'espansionismo non sa quel che dice, o lo dice per interesse. Ma questa volta succede una cosa diversa: la democrazia israeliana accetta il conflitto con i propri cittadini, con i propri coloni, afferma di voler liberare un territorio senza che vi sia alcuna trattativa di pace in corso.
Facendolo Israele mostra di credere alla possibilità di uno Stato palestinese, ed anche a quella che esista una leadership palestinese seria e ragionevole. Ci crede Israele, mentre non ci credono i macellai di Hamas, mentre non ci credono gli Arafat. Mostra di non credere affatto che tutti i palestinesi siano terroristi. E nei loro confronti, nei confronti della sofferenza dei civili, Sharon ha avuto parole davvero alte. Inoltre, compiendo un gesto unilaterale, indica alla comunità internazionale la via della pace.
Una giornata storica, una pagina straordinaria della democrazia israeliana. Peccato che gli europei siano distratti a parlare di Buttiglione e delle feste per la Costituzione.

Davide Giacalone[/url]
www.davidegiacalone.it

.................................................. ...........
tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/1204

nuvolarossa
02-11-04, 14:53
Sedici anni
Sedici anni, questa l'età di Amer Al Fahr, un ragazzo palestinese. Uscito di casa con una cintura di tritolo, fattosi esplodere al mercato di Tel Aviv, provocando la solita strage del fanatismo, dell'ignoranza, dell'indottrinamento. “Lo hanno usato”, grida la madre, ma è l'intero popolo palestinese che è chiamato al dovere di aprire gli occhi.
No, Amer non è stato mosso dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina come una “scheggia impazzita”. Tenta di sostenerlo Alberto Stabile, su Repubblica, ma è una tesi senza senso. Non è una scheggia impazzita, è la pedina di una guerra fra palestinesi, una guerra che si trascina da lunghi anni, una guerra che semina morti civili israeliani e palestinesi.
Arafat, da Parigi (dove è in cura) condanna l'azione terroristica. Poco, troppo poco. Queste condanne, Arafat, le pronuncia sempre in inglese, poi le dimentica quando si ritrova a dover governare le opposte fazioni palestinesi. Nemmeno ora, vecchio, malato, Arafat trova il coraggio morale di dire basta, di cogliere il segnale vitale che arriva dagli israeliani che ritirano i coloni. Anzi, è proprio questa sua doppiezza ad alimentare una guerra di successione che manderà altri adolescenti al massacro, in nome di una causa nazionale tradita e di una religione bestemmiata.
Tocca ai palestinesi aprire gli occhi, far sentire la voce. Si affidino ai dinamitardi, agli assassini cacasotto che mandano i bimbi al fronte, e si guadagneranno un avvenire di sangue. Si rivolgano agli uomini del dialogo possibile, e si troveranno a vivere in uno Stato indipendente.

Davide Giacalone
...................................

tratto da
http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/1258

nuvolarossa
11-11-04, 19:08
Mr. Palestina e' morto!

http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/ararabbia/reuters54761261111134904_big.jpg

Un maleficio, un ombra nera che ha avvolto il Medio oriente per 40 anni. Arafat infine e' morto, le telenovela creata a Parigi dalla vedova affranta si e' conclusa e il mondo si prepara a rendere omaggio al piu' grande terrorista del ventesimo secolo e al maggior corruttore di giovani generazioni dopo Adolf Hitler. Omaggiate! Omaggiate! ...

(continua ... sotto)
http://www.spazioforum.net/forum/index.php?showtopic=21789

nuvolarossa
15-11-04, 10:52
Spari a Gaza, l'erede di Arafat sfugge all'attentato Secondo al Jazeera, militanti delle «Brigate dei martiri» hanno tentato di assassinare il leader palestinese Abu Mazen Poche ore prima il Comitato centrale di al-Fatah lo aveva nominato candidato unico alla carica di presidente dell'Anp

Uomini del servizio di sicurezza e del seguito circondano Abu Mazen (a destra) immediatamente dopo l'inizio della sparatoria sotto l'enorme tenda funebre in memoria di Arafat

GAZA Battesimo del fuoco, ieri a Gaza, per il nuovo leader palestinese Abu Mazen. Poche ore dopo aver ricevuto dal Comitato centrale di al-Fatah la nomina di candidato unico alla carica di Presidente dell'Anp (ma già qualcuno sostiene che la scelta non c'è stata) Abu Mazen è stato coinvolto in una sparatoria a Gaza. Secondo al Jazeera, la rete televisiva satellitare araba, ci sarebbe stato in effetti un tentativo da parte di militanti delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) di colpirlo, assieme all'ex responsabile della sicurezza interna Mohammed Dahlan. Dahlan ha preferito minimizzare la portata dell'evento e ha preferito parlare di un diverbio fra miliziani, degenerato in uno scontro a fuoco. In serata, il bilancio della battaglia - divampata nelle tenda eretta nell'ex quartier generale di Yasser Arafat in memoria del rais defunto - è di due morti e di diversi feriti. In mattinata, nella Muqata di Ramallah, la direzione politica palestinese ha dimostrato grande efficienza e ha ostentato padronanza della situazione. Macinando una seduta dopo l'altra, ha deciso a tempo di record di indire elezioni politiche il 9 gennaio in tutti i Territori, Gerusalemme Est inclusa. Il presidente ad interim dell'Anp, Rawhi Fattuh, ha anche elencato le prossime scadenze. Dal 20 novembre sarà possibile, per 12 giorni, presentare le candidature alla Presidenza e al Parlamento. La campagna elettorale dovrà essere tenuta fra il 27 dicembre e l'8 gennaio. Nel frattempo, il Comitato centrale di al-Fatah ha dato l'impressione di voler bruciare le tappe. Mentre ieri mattina il celebre leader di al Fatah Marwan Barghuti (recluso in Israele, dove sconta l'ergastolo) era ancora incerto se presentare o meno la propria candidatura, il Cc-Fatah ha subito scelto Abu Mazen come candidato alla carica di Presidente e Abu Ala come presidente del Consiglio per la sicurezza nazionale. Il viceministro Sufian Abu Zaida ha confermato che essa è ormai definitiva e ha messo in dubbio che altri esponenti di al-Fatah possano lanciare altre candidature. «Così come il partito repubblicano va alle elezioni negli Stati Uniti con un solo candidato, così fa anche al Fatah in questa occasione ... il nostro obiettivo è di non disperdere le forze». Concluso il confronto politico a Ramallah, Abu Mazen ha raggiunto con Dahlan la scottante Gaza, dove in mattinata centinaia di membri delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) erano sfilati armati, lanciando minacce nei confronti di Israele. Durante quel corteo hanno anche mostrato un razzo denominato: «Yasser-One» che a loro dire ha una gittata di 15 chilometri ed è quindi in grado di colpire la vicina città israeliana di Ashqelon. Quando Abu Mazen e Dahlan sono entrati nella tenda eretta nell'ex quartier generale di Arafat, militanti armati fedeli al segretario generale di al Fatah nella Striscia di Gaza, Ahmed Hilles, hanno gridato nella loro direzione: «Servi degli Stati Uniti!» e anche «Traditori!». Le guardie del corpo di Abu Mazen e di Dahlan hanno subito fatto muro. Presto sono volati i proiettili: due i morti (fra cui una guarda del corpo di Abu Mazen) e cinque i feriti. In mattinata un dirigente delle Brigate dei martiri di al-Aqsa aveva detto che i militanti di al-Fatah impediranno ad Abu Mazen di concordare con Israele una «hudna», un cessate il fuoco islamico. Aveva anche chiarito che la esplosione di un'autobomba alla periferia di Ramallah (avvenuta anzitempo venerdì, durante i funerali di Arafat) e un agguato teso l'altroieri a coloni israeliani presso Betlemme erano solo «un modesto avvio» delle operazioni militari di ritorsione contro Israele per la morte di Arafat. La folle sparatoria nella tenda di Arafat a Gaza ha chiarito a tutti che il carattere conciliante di Abu Mazen, da solo, non basta. E che gli appelli alla unità nazionale, martellati in questi giorni da tutte le forze politiche palestinesi, sono esercizi retorici che non riescono a nascondere la rivalità e gli odi repressi

nuvolarossa
10-01-05, 13:31
Abu Mazen

http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/esteri/moriente13/sintesi/ansa_5651889_34400.jpg

Le elezioni per il presidente dell'Autorità Nazionale
Palestinese non segnano un vero e proprio debutto della democrazia, giacché scontato ne era l'esito e non privo di particolarità lo svolgimento della campagna elettorale, anche a causa, naturalmente, della non agibilità di alcuni ...... (continua ... sotto)

http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/1962

nuvolarossa
31-01-05, 13:44
Sono arrivati cinque autobus da Sderot, cinque autobus pieni di bambini stressati dai continui bombardamenti palestinesi sulla citta' israeliana del Neghev. Ho voluto incontrarli per testimoniare a chi non sa e non immagina, a chi legge distrattamente che sono caduti altri razzi Qassam su Sderot o sui kibbuz e villaggi israeliani della zona e poi gira pagina e dimentica immediatamente. ...

continua al link sotto
http://giannidemartino.splinder.com/post/8463869/I+bambini+di+Sderot

nuvolarossa
24-02-05, 21:04
La solidarietà della Fgr all’ambasciatore Ehud Gol

Lettera inviata all’ambasciatore dello Stato di Israele, Ehud Gol, dalla Federazione giovanile repubblicana.

La Federazione Giovanile Repubblicana esprime la più viva solidarietà all’Ambasciatore Ehud Gol e allo Stato d’Israele per quanto accaduto martedì 22 febbraio presso l’Università di Firenze, dove alcuni facinorosi hanno tenuto un indegno atteggiamento che è purtroppo manifestazione di un diffuso sentimento intollerante, illiberale ed antidemocratico proprio dei gruppi "Collettivi" presenti non solo negli atenei toscani ma anche in molte università italiane.

La Federazione Giovanile Repubblicana manifesta forte preoccupazione per il ripetersi di tali fenomeni che hanno come solo obiettivo quello di tacitare la voce dell’unico Stato democratico presente nell’area mediorientale, proprio in un momento così delicato in cui si sta intraprendendo la difficile strada verso la pacificazione tra Israele e il popolo palestinese.

Condannando pienamente tale comportamento di natura fascista anche se tinto di rosso, portato avanti da individui probabilmente prezzolati da Stati dittatoriali piuttosto che spinti da puri ideali, anche se deviati, i giovani repubblicani si augurano che tali vergognose azioni non siano condivise dalle altre organizzazioni giovanili presenti negli atenei italiani che si ispirano alle stesse idee politiche e che forniscono un inevitabile sostegno ideologico all’immonda strategia del terrore propria dei gruppi fanatici ed intolleranti di matrice islamica fondamentalista.

La Federazione Giovanile Repubblicana invita, infine, tutte le istituzioni competenti ad attivarsi affinché simili episodi non si ripetano più e affinché il punto di vista dello Stato d’Israele possa liberamente esprimersi in un reciproco dialogo tra le parti.

Giovanni Postorino, Segretario Nazionale F.G.R., Simone Ascoli, Responsabile F.G.R. rapporti con lo Stato d’Israele, David Chiappuella, Responsabile F.G.R. Toscana, Alessandro Papini, Responsabile F.G.R. - Milano, Riccardo Masini, Responsabile F.G.R. - Roma, Carmen Attisano, Responsabile F.G.R. Università, Valeria Conocchiella, Responsabile F.G.R. Università

nuvolarossa
26-02-05, 12:55
...

lucifero
11-03-05, 19:04
per aderire:

shalomisrael@comune.re.it
___________________________

Signor Presidente della Repubblica,

sono attualmente due i posti vacanti da Senatore a vita e tutti noi siamo in attesa della Sue decisione. Mentre per chi potrebbe sostituire il defunto Mario Luzi, vi sono già state proposte, desideriamo proporre, per il secondo seggio vacante, un nome da Lei molto apprezzato quale quello del Suo concittadino il Rabbino Capo di Roma Prof. Elio Toaff.
A sostenere tale proposta non troviamo migliori parole che quelle da Lei espresse in un messaggio del 2001 e che qui riportiamo:

"Elio Toaff rappresenta nel modo migliore la tradizione di civiltà propria della città. Livorno, in cui ambedue siamo nati, ci siamo formati e in cui ci riconosciamo. Essa esaltava l'incontro creativo tra comunità, religioni e culture diverse, unite nel culto del reciproco rispetto.
"Nei momenti più drammatici della nostra storia, Elio Toaff ha dimostrato di essere un grande patriota italiano.
"In lui le comunità ebraiche d'Italia e le istituzioni repubblicane anno sempre trovato un sicuro punto di riferimento per lo sviluppo di relazioni esemplari.
"Quale maestro del pensiero ebraico, è stato fonte di ispirazione al dialogo e al rispetto fra tutte le confessioni religiose: la sua opera è stata feconda, segnata da storici incontri, vere pietre miliari nella storia dei rapporti fra le grandi religioni.
"Saluto in Elio Toaff un uomo di fede e un uomo di pace. Il suo insegnamento è per noi tutti una guida sicura in momenti critici, come quelli che l'Italia e il mondo stanno vivendo."

Certi di incontrare il Suo desiderio ed il Suo positivo riscontro, Le inoltriamo quindi questo appello.
Cordialmente,
1)Ettore Lomaglio Silvestri
Via Lecco 22
24035 CURNO BG
----------------------------------
hanno aderito:

2) Comunità Ebraica di Firenze
3) Consiglio Comunale di Bergamo con ordine del giorno approvato nella
seduta del 7 marzo 2005 all'unanimità
4) Livia Noris - segretaria Associazione Italia-Israele di Bergamo
5) Andrea Jarach - Presidente Federazione Associazioni Italia Israele
6) Maria Teresa Morresi - Torino
7) Sigal Harari - Israele
8) sen. Paolo Guzzanti
9) Stefano Cattaneo
10) Silvio Cavati¬ - Bergamo
11) Simone Paganoni - consigliere comunale DS di Bergamo
12) Bereny Andras – Israele
13) Chicca Scarabello – past president della Federazione Associazioni
Italia Israele
14) Alice Amadei – Mirandola (NO)
15) Paolo Gavioli – Mirandola (NO)
16) Luciano Belli Paci – responsabile Sinistra per Israele - Milano
17) Carlo Scotti Foglieni – responsabile organizzativo provinciale di
Forza Italia
18) Gabriele Seguini – Bergamo
19) Vittoria Scanu – presidente associazione "Le nostre radici" – Roma
20) Giovanni Bonaldi – Serina (BG)
21)Luca Tazzioli – Bergamo
22)Fulvio Paparo - Consigliere comunale di Bergamo Lista Bruni
23)Stefano Mologni – Consigliere comunale di Bergamo La Margherita
24) Gruppo Martin Buber Ebrei per la pace
25) Umberto Pavoncello – Roma
26) Daniel Vogelmann – Firenze
27) Vanna Vogelmann – Firenze
28) Ronen Fellus – Roma
29) Scilla Stella Sonnino
30) Marina Astrologo – Roma
31) Marco Sion Raccah – Roma
32) Bruno Camerini – Roma
33) Claudio Canarutto – San Mauro Torinese
34) Stefano Jesurum – Milano
35) Siegmund Ginzberg – Roma
36) Nancy Lippman
37) Laura Quercioli Mincer – Roma
38) Miriam Terracina
39) Gabriele Uras
40) Claudio Vercelli
41) Milka Belgrado Passigli - Firenze
42) Guidobaldo Passigli - Firenze
43) Daniele Naim - Roma
44) Roberto Di Segni
45) Alberto Melis – scrittore - Cagliari
46) Daniela Marin - Genova
47) Donata Misler - Milano
48) Rodolfo Assuntino – Roma
49) Rav Dott. Alberto Moshe Somekh - Rabbino Capo della Comunità di
Torino
50) Silvia Godelli – Prof.associato di Psicologia Clinica Università
di Bari
51) Claudio Vercelli – Istituto di studi storici "G.Salvemini" –
Shalom,
mensile ebraico di informazione e cultura
52) Avv Giuseppe Nitto – Napoli
53) Andrea Rescali – Milano
54) Matteo Rossi – Segretario Democratici di Sinistra di Bergamo
55) Marina MOrpurgo – giornalista Milano
56) Giordano Accursio – Varese
57) Paola Galliani – Savona
58) Stefano Levi della Torre – Milano
59) Benedetto Carucci Viterbi – Roma
60) Bernard Journo – Roma
61) Anna Maria Habermann – Milano
62) Elissa Bemporad – Stanford University
63) Prof. Daniela Heimler – Firenze
64) Gianfranco Della Rocca – Roma
65) Francesca Della Rocca – Roma
66) Diana De Carolis – Roma
67) Massimiliano Peppe – Roma
68) Samantha Peppe – Roma
69) Barbara Peppe – Roma
70) Beatrice Gasparetto – Roma
71) Milka Ventura Avanzinelli – Firenze
72) Ambra Tedeschi – Roma
73) Maria Paola Masala – L'Unione Sarda – Cagliari
74) Rita Calabrese – Palermo
75) Giorgio Israel – Dip. Di Matematica Università La Sapienza – Roma
76) Giovanni Levi – Prof. Ord. Storia Moderna Univ. Ca' Foscari –
Venezia
77) Umberto Melli – Genova
78) Raffaele Volpe – pastore evangelico
79) Paola Marciani – Vercelli
80) Massimo Tocchetto – Andora (SV)
81) Maurizio Papetti – San Colombano al Lambro (MI)
82) Donna Horne – Cognento (MO)
83) Carla Gavazzi
84) Fabio Galluccio
85) Francesca Sofia - Bologna
86) Carmine Monaco – Roma
87) On.Silvana Pisa – Democratici di Sinistra
88) On.Alberto Nigra – Democratici di Sinistra
89) Yasha Shammah – Milano
90) Simona Martinoli – Bergamo
91) Maria Patrizia Sciumbata – dottoressa ebraista – Prato
92) Anna Angius – Quartu sant'Elena (CA)
93) Maria Luisa Cosina – Riva del Garda (TN)
94) Micaela Goren Monti – Milano
95) Sig Pinna – L'Unione Sarda
96) Massimo Schirripa – Seregno
97) Luisella Vaccargiu – Quartu Sant'Elena (CA)
98) Elisabetta Noé – Ferrara
99) Liliana Della Seta – Roma
100) Italo Pergola – Roma
101) Arturo Bemporad – Cognento (MO)
102) Micol Bemporad – Cognento (MO)
103) Elisabetta Ventura – Bologna
104) Anna Vivarelli – Torino
105) Sergio Lorenzi – Bergamo
106) Luisa Pellegrino – Alpignano (TO)
107) Lodovica Pergola – Torino
108) Giulio Pergola – Torino
109) Fulvio Del Deo
110) Carla Gavazzi – Parma
111) Armando Rabaglia –
112) Patrizia Cameli –
113) Leonardo Trento – Presidente Gruppo SDI Provincia di Cosenza
114) Anna Lorenzetti – Bergamo
115) Silvia Baldi Cucchiara – Ponte a Egola(PI)
116) On Gianni Vernetti – Deputato D.L. Margherita
117) Bruno Segre - Milano
http://www.nuvolarossa.org/Musica/SHALOMCHAVERIM.mid

Evergreen
12-03-05, 17:38
Potresti dirmi che cosa ha fatto di speciale?
Non mi sembra che abbia lavorato per il prestigio della Patria Italiana nei vari campi cui il Presidente Ciampi puo' e deve attingere e cioe' il campo artistico, quello letterario (anche se mi sembra che qualche libro lo ha scritto) oppure nel campo scientifico. Forse avra' meriti nel campo sociale, per l'opera svolta a favore della comunita' ebraica, che io non conosco; per questo chiedo lumi.
Ci tengo comunque a precisare che non sono contrario per partito preso, solo che non conosco il personaggio, salvo che e' stato il rabbino capo della comunita' ebraica di Roma (o forse di tutta Italia?), anzi e' stato un buon rabbino a sentir dire.
Personalmente sono per la nomina di un personaggio "laico" come la Fallaci, perche' di personaggi legati alle varie Chiese, nel Parlamento Italiano, ne abbiamo ormai sin troppi.
Grazie.

nuvolarossa
20-04-05, 11:56
Il rabbino Toaff sieda al Senato della Repubblica

di Giancarlo Colombo

Tanti anni fa, 61 per la cronologia storica, dalle parti di Sant’Anna di Stazzema, cittadina della Garfagnana medaglia d’oro a seguito della strage che i nazisti perpetrarono sulla popolazione inerme, tra le tante stragi avvenute nei dintorni ve ne fu una che va testimoniata ai lettori de L’opinione. Cinque partigiani combattenti per la libertà d’Italia vennero acciuffati e costretti a scavarsi una fossa comune prima della fucilazione. Tra questi coraggiosi il professor Elio Toaff, diventato poi rabbino capo di Roma.
Il professore, che era andato sui monti per difendere il Paese dalla barbarie, venne catturato nottetempo perché era andato a salutare i suoi genitori, sottovalutando l’intelligence dei nazisti che controllavano le famiglie dei partigiani.
Dopo una serie di violenze fisiche e morali di cui non voglio scrivere, il professore cominciò a recitare per sé e per gli altri le preghiere per i defunti, quelle contenute nel Talmud. Successe un miracolo laico, se vogliamo dire così e non parlare di intervento della provvidenza. Il maggiore nazista che comandava il plotone d’esecuzione interrogò il professore sull’esatto significato delle preghiere e folgorato dalla rivelazione lo fece uscire dalla fossa e gli ordinò di fuggire. Il professore naturalmente tornò dai partigiani e combattè coraggiosamente fino alla liberazione. A guerra finita non volle ricompense al valore perché non fossero un ulteriore segno di divisione tra combattenti delle due parti, né tra ebrei e cattolici.
La vita del rabbino capo è troppo nota perché io la riassuma: tra pochi giorni, il 30 aprile, compirà novant’anni e l’otto maggio la comunità ebraica lo festeggerà con una cerimonia pubblica, sia pure a numero limitato per motivi di sicurezza e di tranquillità.
Vi è già una proposta fatta propria da Giorgio La Malfa e una seconda di altri cittadini italiani per una raccolta di firme per chiedere rispettosamente al presidente della Repubblica la nomina del professor Toaff a senatore a vita. Chiedo al direttore de L’opinione che indipendentemente dagli altri il nostro quotidiano dia inizio ad una ulteriore raccolta di firme tra i laici. Non sta a me descrivere il valore e il comportamento del professore dall’epoca della guerra di liberazione ai giorni nostri, non dimenticando che è l’unico italiano citato nel testamento del defunto papa per le sue preclare attività in favore del riavvicinamento delle religioni e della pace.

nuvolarossa
23-04-05, 12:50
...

nuvolarossa
04-05-05, 13:53
A colloquio con l’ambasciatore israeliano in Italia Ehud Gol alla vigilia di una storica decisione delle Nazioni Unite

Intervista all'ambasciatore d'Israele in Italia Ehud Gol
“Israele merita un vicepresidente, per il cinquantennale dell’Onu”
L’importanza di una carica meramente simbolica

di Dimitri Buffa

“Non parliamo di riforma dell’Onu, il titolo su “libero” era forzato.
La verità semplice è che Israele ha offerto un proprio candidato alla vicepresidenza delle Nazioni Unite. Una carica simbolica visto che i vicepresidenti sono 21 in tutto, ma un grande gesto per noi visto che l’ultimo israeliano che ha ricoperto quel ruolo è il mitico Abba Eban nel 1952. E’ passato mezzo secolo e ci sono stati arabi dispotici come la Libia che hanno avuto 8 o 9 volte quella vicepresidenza, altri come Cipro anche 14, adesso noi ringraziamo la Ueo per avere messo il nome di Dan Gillermann, attuale ambasciatore all’Onu, come candidato designato per quella vicepresidenza, speriamo adesso che non ci si metta niente di mezzo”.
Ehud Gol, ambasciatore d’Israele in Italia, parla con L’opinione e spiega le prossime tappe del processo di pace con i palestinesi e di distensione con tutto il mondo arabo. Per incontrarlo le misure di sicurezza sono come sempre enormi: anche a chi è ben conosciuto all’ambasciata d’Israele non vengono fatti sconti di sorta sulla perquisizione in cerca di oggetti di metallo. Per chi già sa quale è la prassi il consiglio è di venire vestito senza alcun metallo, senza telefonini, chiavi e soldi sennò finchè il metal detector non la smette di fischiare non si passa. Tante volte uno si domanda se non sarebbe meglio essere ricevuti in costume da bagno, visto la stagione, nella vicinissima e molto alla moda piscina “le Ranocchie” all’hotel Aldovrandi, appena di fronte all’ambasciata d’Israele in via Mercati.

Ambasciatore Gol perché Israele da tanta importanza a una carica puramente simbolica?
Perché dopo più di 50 anni da quando il mitico Abba Eban ricoprì quella stessa vicepresidenza e dopo essere stati tenuti ai margini per così tanto tempo, quest’anno che cade il 60 anniversario da quel 1945 quando il mondo si accorse dell’Olocausto e decise che gli ebrei dovevano avere una patria, un cittadino israeliano accoglierebbe con entusiasmo anche un gesto simbolico. Perché la gente in Israele ha dovuto vivere di questi simboli dopo che per anni la comunità internazionale ha trattato noi come gli ultimi benchè fossimo una democrazia.”

Dovete ringraziare l’Ueo (Unione dell’Europa occidentale, un organismo di sicurezza militare) per avere designato oltre all’ambasciatore svedese all’Onu come successore di Kofi Annan anche Dan Gillermann come suo vicepresidente. Ma Israele ancora non è in Europa: Che significa allora questa designazione?
Noi non siamo ancora Europa ma non siamo mai stati Asia. Perché in Asia c’è il veto della Lega Araba e di quella dei paesi mussulmani. E noi non abbiamo mai avuto una collocazione geografica dentro l’Onu.
Per questo adesso questa designazione ha questa enorme importanza.

E non avete pensato di chieder un posto anche nella famigerata commissione dei diritti umani in passato presieduta da Libia e Siria?
No, una cosa per volta. Adesso abbiamo pensato che almeno per il 60ennale della fondazione dell’Onu, per la seconda volta nella sua storia, non sarebbe stato un sacrilegio che un diplomatico israeliano sedesse in posti dove già decine di volte sono stati seduti diplomatici di paesi come Libia, Egitto, Arabia Saudita. Solo a noi sinora è strato riservato questo trattamento di sfavore. Ed ecco perché l’accettazione di ciò anche in quota Ueo per noi sarebbe un grande successo diplomatico.

E se la Lega Araba tentasse ancora una volta di opporsi?
Porterebbe la responsabilità di non volere promuovere la pace con Israele e la distensione in Medio Oriente, noi non abbiamo nulla da perdere a giugno, sono loro che farebbero la figura di quelli che ci discriminano. Un segnale estremamente negativo più per l’Onu che per Israele.

A proposito di Onu, anche la nomina della Bonino ad Alto commissario per i rifugiati sarebbe un segno nella giusta direzione, visti i precedenti di quella organizzazione?
Non c’è dubbio. La Bonino sarebbe una garanzia per tutto il mondo nella gestione dei profughi. E’ onesta e con grande capacità, tutto il mondo ci guadagnerebbe sarebbe una scelta importante da parte di Kofi Anann.

Con l’Autorità nazionale palestinese invece come vanno le cose? Siete ancora ottimisti?
Sì, ci sono alti e bassi ma dopo la morte di Arafat non è più la stessa storia e la stessa epoca. Li aiuteremo a gestire l’ordine pubblico durante lo sgombero dei coloni da Gaza il prossimo agosto e siamo fiduciosi che tutto andrà bene, anche perché noi avremmo comunque smobilitato dopo la decisione della knesset.

A proposito, il ministro Natan Sharansky si è dimesso perché è contrario. Creerà un’altra crisi?
No in Israele quando un ministro si dimette viene sostituito senza bisogno di crisi di governo e di rimpasti. Sarà un problema per lui.

E i coloni? Come reagiranno? Si sente già dire che “un ebreo non deve deportare un altro ebreo”?
In uno stato democratico le leggi si osservano e si fanno osservare se necessario con la forza. I coloni saranno ampiamente indennizzati (circa 400 mila dollari a testa, salvo caso per caso ulteriori indennizzi, ndr) e dovranno rispettare una decisione presa nell’interesse di Israele. Capiamo la loro ideologia e il fatto che stanno li da 37 anni. Però adesso se ne devono andare e devono anche capire il perché lo devono fare , cioè per il bene loro e del Paese.

nuvolarossa
19-08-05, 00:11
...

david777
19-08-05, 14:41
http://images.usatoday.com/news/_photos/2005/07/14/mashaal.jpg

Mr Khaled Mashaal festeggia la vigilia della morte del "sogno sionista" e riconferma la volontà della lotta armata fino alla liberazione totale...

http://www.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost/JPArticle/ShowFull&cid=1124245482858

Ma l'affermazione da parte palestinese che mi ha procurato maggiore tristezza più che rabbia è del maggiore leader di Hamas in Gaza Mahmoud Zahar:

http://www.mabus.biz/images/zahar.gif

"Neither the liberation of the Gaza Strip, nor the liberation of the West Bank or even Jerusalem will suffice us. Hamas will pursue the armed struggle until the liberation of all our lands. We don't recognize the state of Israel or its right to hold onto one inch of Palestine. Palestine is an Islamic land belonging to all the Muslims."

Hamas si propone il trasferimento delle postazioni missilistiche nella West Bank e si parla francamente di colpire Tel Aviv.

L'OLP avrà non poche difficoltà a gestire il processo di pace sul proprio versante se veramente esiste la volontà di contraccambiare la disponibilità ed il sacrificio d'Israele.

Se Hamas prende il sopravvento e si assicura la leadership palestinese, le buone intenzioni della democrazia mediorientale non potranno prendere radici.

Finché in Medio Oriente il diritto all'esistenza d'Israele non sarà riconosciuto e consolidato, l'Islam Internazionale a cui fà riferimento Mr Khaled potrà fare i suoi progetti ma Dio li boccerà come ha sempre fatto in passato per coloro che hanno attivamente negato il diritto d'Israele.

La vera speranza per il mondo arabo ed il popolo palestinese nelle relazioni con Israele è la riconversione democratica della propria cultura, lasciando le contrapposizioni religiose al reame del dialogo teologico.

Se tale riconversione non arriva ed al contrario viene ostacolata e prevenuta dalla durezza e dalla dittatura, allora la controparte giudeocristiana non potrà che render sempre più "esplicita" la necessità della reciprocità della democrazia e delle regole della coesistenza.

Se Hamas non dà segni positivi piuttosto che prospettare la cacciata degli ebrei a mare, l'evacuazione di Gaza può trasformarsi nella riorganizzazione militare della Cisgiordania, magari alla vigilia di una probabilissima e distruttiva guerra con un certo qualcuno che parla lo stesso linguaggio di Hamas a pocho più di un migliaio di chilometri da Israele.

Dopo se ne riparlerebbe di "Road Map".

jmimmo82
19-08-05, 22:07
La simpatia di questi signori della guerra santa non ha limiti. Israele, con la sofisticata potenza bellica che si ritrova, se solo lo volesse, potrebbe annientare tutti i paesi confinanti.

david777
20-08-05, 02:21
Originally posted by jmimmo82
La simpatia di questi signori della guerra santa non ha limiti. Israele, con la sofisticata potenza bellica che si ritrova, se solo lo volesse, potrebbe annientare tutti i paesi confinanti.

Talvolta veramente lo sono simpatici, ma non è facile intrattenersi a parlare con questi signori in modo organico e sistematico dell'intera questione israelo-palestinese, partendo dai fondamenti teologici che tanto interagisce con le sue conseguenze politiche.

Quando questi simpaticoni erano ancora poco conosciuti ed Hamas non era ancora giunto agli estremi degli ultimi anni, mi è capitato di ritrovarmi a cena con uno di loro, e nonostante il calore e la simpatia dell'interlocutore non è stato possibile procedere nel ragionamento in maniera sistematica - il personaggio era estremamente intelligente e dai riflessi più pronti, ma rendendosi conto del rischio strategico di un'approfondimento politico-religioso, il tentativo di limitarsi alla storia recente "degli occidentali venuti in Palestina a prendere la nostra terra" era la ricorrente risposta.

In conclusione mi sono ritrovato ad accompagnare il personaggio alle due di notte oltre il Monte degli Ulivi con un nulla di fatto.

Se Hamas solo lo volesse e ci provasse, troverebbe una profonda sincerità e disponibilità d'Israele a comprendersi e coesistere, persino digerendo l'idea di due stati, eventualmente da porsi sulla base del privilegio e non della cessione del diritto - Israele non può dare la Terra donatagli ad alcuno!

In MO purtroppo la rigidità e la durezza delle proprie posizioni non lasciano sufficiente spazio al dialogo ed all'umanità, evidentemente a causa di antichi rancori e pretese di primato che coprono la vera voce e la volontà di Dio per i discendenti di Abramo, e che allo stesso tempo paralizzano l'uscita dal medioevo che le teocrazie prive della Grazia stanno attraversando.

Quando la teocrazia è ispirata e bilanciata dalla Grazia, essa produce dialogo, comprensione e coesistenza, senza con ciò significare estremo laicismo che non sia in realtà semplicemente resa democratica affine ad una laicità che mai esclude i valori e l'etica teocratica: ed in questa maniera la soluzione ultima e l'attribuzione del diritto alla proprietà ed all'Elezione potrebbero essere lasciate ai tempi ed alla Sovranità di Dio.

david777
20-08-05, 17:12
Gaza, 16:30

GAZA: COLPI DI MORTAIO SU ISRAELE
La guerriglia palestinese ha approfittato della pausa dello Shabbath nello sgombero della Striscia di Gaza per lanciare un attacco a colpi di mortaio contro il territorio israeliano. Secondo fonti della sicurezza israeliana, due proietti hanno raggiunto le vicinanze dei kibbutz di Netiv Haasara e di Nahal Oz, che sorgono a poca distanza dal territorio palestinese. Si tratta del primo attacco contro Israele dall'inizio dell'evacuazione. Due giorni fa due colpi di mortaio erano stati sparati contro un insediamento in segno di rappresaglia per l'uccisione di quattro operai palestinesi da parte di un colono in Cisgiordania.

Sharon si è fatto bene i conti ed ha la bocca cucita! Missili e festeggiamenti rendono più palese - anche territorialmente - chi vuole la pace e chi la guerra. Il fronte caldo non è quello che i festaggiamenti credono che sia. Il "fronte caldo..." richiede riutilizzazioni e riposizionamenti... tali da richiamare i coloni senza garanzia di copertura. Il motivo umanitario è sincero ma prevede la trappola per chi bara...

jmimmo82
20-08-05, 17:27
Sharon sta dando una bella lezione a chi mette sullo stesso piano le ragioni degli ebrei con quelle dei palestinesi.

nuvolarossa
01-09-05, 21:47
segnaliamo qualche sito di interesse ....

www.HonestReportingItalia.com
www.israele-dossier.info
www.honestreporting.com
www.yadeliezer.com
www.imra.org.il
www.memri.org/italian/
www.informazionecorretta.it
www.ebraismoedintorni.it
www.morasha.it
www.shalom.it
www.italya.net
www.israele.net
www.italia-israele.org
www.amicidisraele.org
www.italiajudaica.it
www.walk4israel.com
www.puntoj.com
www.palestinefacts.org
www.judaicaplus.com
www.usaisrael.org/
www.israelbooks.com
www.olokaustos.org
www.factsofisrael.com
www.youarenotaloneisrael.org
www.camera.org
www.jonathanpollard.org
www.jewishlegion.net
www.israeltodamascus.com
www.middleeastfacts.com/israelandarabs.html
www.hasbara.us
www.eclettico.org/israele
www.kh-uia.org.il
www.kkl.it
www.knesset.gov.il/main/eng/engframe.htm
www.victimsofarabterror.org
www.terrorvictims.com
www.jija.org
www.greconet.com
www.israelactivism.com
www.IsraelNationalNews.com
http://roma.mfa.gov.il/mfm/web/main/missionhome.asp?MissionID=41&
http://jewishinternetassociation.org
www.oslo-war.com/parent_eng.htm
www.cabalaeguarigione.org
www.globes.co.il/serveen

nuvolarossa
06-11-08, 20:19
Solidarietà ad Alemanno e Pacifici

Il segretario del Pri Francesco Nucara ha espresso solidarietà al sindaco di Roma e al presidente della Comunità ebraica per la scritta apparsa sul Lungotevere da Brescia e Lungotevere Michelangelo. "Alemanno - Pacifici: Roma - Auschwitz solo andata". "Una scritta schifosa, peggiore di quella rivolta contro il presidente del Senato, che comunque non impedirà un'iniziativa importante come quella che il Sindaco e Riccardo Pacifici hanno concordato". Nucara ha aggiunto che "il ministro degli Interni saprà individuare gli autori di un gesto incivile ed ignominioso che una società democratica non può tollerare".

tratto da http://www.pri.it/new/6%20Novembre%202008/SolidarietàAlemannoPacifici.htm

nuvolarossa
09-01-09, 17:57
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Gaza/ Nucara (Pri): Ora acquistare nei negozi ebrei di Roma
Dopo "sconcertante" proposta di boicottaggio

Roma, 9 gen. (Apcom) - Il segretario del Partito repubblicano italiano Francesco Nucara invita a fare acquisti nei negozi ebrei, in risposta allo "sconcertante" volantino del sindacato Flaica-cub che ieri proponeva di boicottare quegli esercizi commerciali.

"Oggi - afferma in una nota - i repubblicani, i democratici, gli antirazzisti del paese si debbono sentire mobilitati come quando lo si è davanti ad una grave minaccia. Quando si profilano, anche solo per provocare, indecenze come quella che abbiamo ascoltato, nostro malgrado, da un sindacato di base, bisogna subito dare risposte adeguate e convinte".

"Fa piacere ovviamente sapere che il sindaco di Roma, le autorità istituzionali della Regione si sono allertate tempestivamente e concretamente, ma non basta", prosegue Nucara. "Occorre che tutte le forze politiche, i cittadini, respingano il larvato ritorno della più grave barbarie del secolo appena trascorso. Se poi si cerca un pretesto per l'antisemitismo più viscerale negli avvenimenti di questi giorni a Gaza, significa solo mettere in mostra la propria cattiva coscienza e una desolante ignoranza".

tratto da http://notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/09/gaza_nucara_pri_ora_acquistare_nei_negozi_ebrei_di _roma,17499522.html

nuvolarossa
09-01-09, 18:17
I repubblicani comprano dagli ebrei/Antisemitismo di ritorno
"Una tragedia che l'Europa ha già conosciuto nel secolo appena trascorso

di Francesco Nucara

Desidero farmi latore sul quotidiano del partito di una proposta: se qualche lettore del giornale ha intenzione questo sabato di andare a cercare dei saldi di fine stagione, vada a comprare in un negozio ebraico. Se non ne aveva l'intenzione vada lo stesso, se non dispone delle finanze sufficienti per comprarsi un vestito, compri un capo d'abbigliamento qualsiasi o vada in una bottega, in un negozio qualsiasi di ebrei a fare la spesa. Oggi i repubblicani, i democratici, gli anti razzisti del paese si debbono sentire mobilitati come quando lo si è davanti ad una grave minaccia. Quando si profilano, anche solo per provocare, indecenze come quella che abbiamo ascoltato, nostro malgrado, da un sindacato di base, bisogna subito dare risposte adeguate e convinte.L'Europa ha consumato nel secolo scorso una terrificante tragedia su cui nessuno può permettersi di scherzare. Non c'era bisogno dello sterminio, della soluzione finale, per varcare i limiti della decenza e della civiltà umana. Bastava la discriminazione. La Shoah non è peggio della stella di Davide in giallo appuntata sul petto. E' la sua diretta conseguenza. Un'ignominia, una cosa rivoltante. In Germania si iniziò con le Squadre d'azione naziste che rompevano le vetrine dei negozi ebrei, si arrivò fino ad Auschwitz e Treblinka. Sapere che c'è qualcuno oggi in Italia pronto a ripercorrere quella vicenda di orrore, richiede una risposta ferma ed immediata.

Fa piacere ovviamente sapere che il sindaco di Roma, le autorità istituzionali della Regione si sono allertate tempestivamente e concretamente, ma non basta. Occorre che tutte le forze politiche, i cittadini, respingano il larvato ritorno della più grave barbarie del secolo appena trascorso. Se poi si cerca un pretesto per l'antisemitismo più viscerale negli avvenimenti di questi giorni a Gaza, significa solo mettere in mostra la propria cattiva coscienza e una desolante ignoranza.

tratto da http://www.pri.it/new/9%20Gennaio%202009/NucaraAntisemitismoRitorno.htm

nuvolarossa
10-01-09, 12:28
M.O.: NUCARA (PRI), ACQUISTARE NEI NEGOZI DI EBREI

Roma, 9 gen. - (Adnkronos) - "Oggi i repubblicani, i democratici, gli antirazzisti del paese si debbono sentire mobilitati come quando lo si e' davanti ad una grave minaccia. Quando si profilano, anche solo per provocare, indecenze come quella che abbiamo ascoltato, nostro malgrado, da un sindacato di base, bisogna subito dare risposte adeguate e convinte". Lo dichiara il segretario del Pri Francesco Nucara in una nota su 'La Voce Repubblicana'.

"L'Europa - continua Nucara - ha consumato nel secolo scorso una terrificante tragedia su cui nessuno puo' permettersi di scherzare. Non c'era bisogno dello sterminio, della soluzione finale, per varcare i limiti della decenza e della civilta' umana. Bastava la discriminazione. La Shoah non e' peggio della stella di Davide in giallo appuntata sul petto. E' la sua diretta conseguenza".

"Fa piacere ovviamente sapere che il sindaco di Roma, le autorita' istituzionali della Regione si sono allertate tempestivamente e concretamente, ma non basta. Occorre -conclude- che tutte le forze politiche, i cittadini, respingano il larvato ritorno della piu' grave barbarie del secolo appena trascorso. Se poi si cerca un pretesto per l'antisemitismo piu' viscerale negli avvenimenti di questi giorni a Gaza, significa solo mettere in mostra la propria cattiva coscienza e una desolante ignoranza".

tratto da http://www.libero-news.it/adnkronos/view/31407

nuvolarossa
17-01-09, 12:44
Il cortocircuito

di Piero Ostellino

In Olanda, durante un corteo — cui partecipavano anche due deputati del Partito socialista, poi denunciati — si è gridato «Hamas, Hamas, gli ebrei nelle camere a gas!». Tornano alla mente le parole di Maximilien Robespierre nel Discorso alla Convenzione nazionale del 3 dicembre 1792 sul processo a Luigi XVI: «Luigi può essere assolto. Cosa dico? E’ supposto innocente fino a che non sia giudicato. Ma se Luigi viene assolto, se Luigi può essere supposto innocente, che ne è della Rivoluzione? ».

Una mozione di condanna di Israele, che parla di «azione sproporzionata », è in corso di approvazione dal Parlamento dell’Aja ma ne è stata approvata un’altra che chiede un’indagine internazionale perché, come ha detto il viceministro degli Esteri Timmermans, «non abbiamo elementi a sufficienza per giudicare l’azione di Israele ». Le antiche parole del rivoluzionario Robespierre — che assimilava la morte di Luigi XVI alla vittoria e la sua «innocenza» alla sconfitta della Rivoluzione dell’89—suonano, qui, come una sorta di metafora del contemporaneo «cortocircuito » che ha ispirato i manifestanti olandesi e sembra, ormai, ispirare molte manifestazioni di protesta contro Israele nel resto d’Europa e purtroppo, anche da noi: «Se gli ebrei meritano di finire nelle camere a gas, perché Israele dovrebbe continuare ad esistere? Che ne sarebbe, allora, di Hamas?».

Il «cortocircuito » è la saldatura di anti-israelismo e antisemitismo. Una inequivocabile manifestazione di razzismo che avvicina le posizioni di certi oppositori di Israele a quelle del nazismo. A questo punto, però, il «cortocircuito» ha un corollario che riguarda da vicino anche noi. Se Israele ha diritto di esistere, se l’Occidente liberale e democratico è nel giusto a difendere questo suo diritto, che cosa ne è, allora, del terrorismo islamico? Esso diventa, nell’immaginario di chi oggi salda anti-israelismo e antisemitismo, brucia, con la bandiera di Israele, anche quella americana, ciò che alcuni già sostengono apertamente: una forma di resistenza dell’Islam contro l’Occidente. Un pericolo, questo, che noi del Corriere denunciamo da tempo, non solo come un oltraggio all’Olocausto — oltraggio che si condanna da solo — ma anche come una tragica e devastante deriva illiberale e anti-democratica nei nostri stessi Paesi. In Spagna, a Barcellona, la commemorazione pubblica delle vittime dell’Olocausto, prevista per la giornata del 27 gennaio, è stata annullata dal Dipartimento degli Interni del governo catalano a seguito dell’intervento israeliano a Gaza.

Qui, siamo a uno di quei paradossi della storia cui la viltà degli uomini ci ha, purtroppo, abituati: il rovesciamento delle ragioni per le quali George Orwell aveva scritto il suo «Omaggio alla Catalogna» che, a metà degli anni Trenta, si batteva contro Francisco Franco e lui stesso contro tutti i totalitarismi. Il cedimento— addirittura delle istituzioni di un Paese democratico quale è la Spagna—al nuovo totalitarismo. Davvero due brutte pagine, quella olandese e quella catalana, nella storia dell’Europa contemporanea.

tratto da http://www.corriere.it/editoriali/09_gennaio_16/piero_ostellino_il_cortocircuito_7541917e-e394-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml

nuvolarossa
26-01-09, 15:08
Domani e' il Giorno della Memoria della Shoah


SE QUESTO E' UN UOMO

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

Primo Levi

tratto da http://www.ucei.it/giornodellamemoria/

nuvolarossa
27-01-09, 14:43
Memoria ritualizzata, imbecilli e pericoli reali

Chiedere di considerare reato il negazionismo è un errore. Lo è anche mettere sul conto della cattolicità le castronerie dette da tal Richard Williamson, in arte vescovo ricomunicando. Si deve stare attenti a non sbagliare il bersaglio delle critiche, che pure devono essere severe, od a trasformare in ritualità la memoria.
L’universo dei campi di concentramento attende ancora d’essere indagato. Non (solo) per quel che fu, ma per come e perché nacque. Dove e ad opera di chi. Tema scabroso, rispetto al quale la condanna del nazismo, pronunciata in modo scontato, ha un effetto anestetico. Può capitare che, nel tempo, sorga qualche altro imbecille a sostenere l’inesistenza dello sterminio programmato, ma mi guarderei bene dal trascinarlo davanti ad un giudice, temendo tanto il dibattimento quanto la sentenza. Lo si ricopra di pernacchie, e tanto basti. Taluni lo seguiranno? Che i simili si attirino è legge di natura. Che vadano, dove meritano. Non è irrilevante, invece, ricordare non solo lo sterminio, ma da dove giunse e cosa lo rese possibile. Non basta il nazismo, perché l’antiebraismo era fiorente nella Francia dei lumi ed i campi di sterminio li volle Lenin, quando Hitler ancora imbrattava le tele.
L’identità ebraica, rivendicata come esclusiva, creò antiche avversioni ai primi monoteisti. Da quel popolo nacque un figlio, che si presentò come incarnazione delle scritture. A credergli, si doveva considerare finito il popolo della vecchia alleanza, quello ebraico. Quel figlio, che i suoi vollero morto, non diede alcun motivo per fondare l’antiebraismo di marca religiosa, che pure prese piede, in suo falso nome. Da quella radice germogliarono diverse e vergognose malepiante. Il punto non è rimproverare ai cristiani di oggi l’antiebraismo dei secoli andati, e l’atteggiamento vaticano durante le leggi razziali è tema di storia, non di dottrina. Il punto è riconoscere l’inflorescenza puteolente, anche se sbuca altrove, ed intervenire a falciarla. Oggi l’antiebraismo maniacale e totalizzante ha attecchito nel fondamentalismo islamico. Williamson è un imbecille, ma Ahmadinejad è un criminale, come quelli che finanzia.
La memoria serve se riconosce il male e lo combatte. Difenderla per marmorizzarla e ritualizzarla offende le vittime, ed è di monumentale inutilità.

Davide Giacalone
www.davidegiacalone.it

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/18211

pergola2000
28-01-09, 01:28
Quello che preoccupa è quello che la ricerca di Mannaheimer ha trovato ben il 12 % di italiani sono razzisti antiebraici.
Quello che è più grave è che questo nuovo razzismo antiebraico è bipartisan estrema destra ed estrema sinistra si toccano .
Questo è grave, se andiamo a vedere nella storia spesso gli opposti estremismi si sono uniti ed hanno prodotto immani catastrofi, cerchiamo di far capire anche questo.

Venom
28-01-09, 11:48
A me non sorprende affatto che il 12% degli italiani sia antisemita (e il sondaggio specifica che si tratta di antisemitismo "duro e puro", non bisogna intendere che il resto degli italiani provi simpatia per gli ebrei).
Dopotutto l'Europa, e in particolare l'Italia, è sempre stata antisemita.

Comunque l'articolo sul sondaggio è questo:
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_26/mannheimer_34cee82e-eb7f-11dd-92cf-00144f02aabc.shtml

nuvolarossa
30-01-09, 18:16
ASSOCIAZIONE MAZZINIANA ITALIANA
Sezione "Federico Galli - Gianni Merciaro" Pescara
Via S. Campana, n. 16/1 - 65125 Pescara
info@associazionemazzinianapescara.it

Pescara 26 gennaio 2009

OLOCAUSTO E LEGGI RAZIALI FASCISTE

Nel giorno della Memoria dell'Olocausto degli Ebrei, ci pare opportuno sottolineare anche la vergogna delle leggi razziali fasciste promulgate dal Re Vittorio Emanuele III di Savoia tra il settembre 1938 ed il giugno 1939, così titolati:

Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista
Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri
Istituzione di scuole elementari per fanciulli di razza ebraica
Integrazione e coordinamento in testo unico delle norme già emanate per la difesa della razza nella Scuola Italiana
Provvedimenti per la razza italiana
Disciplina per l'esercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica

Tale tristissima legislazione era stata politicamente preparata e preceduta dal “Manifesto della Razza” pubblicato il 14 luglio 1938 ed il 5 agosto 1938, il cui testo, è da chiunque rinvenibile sulla rete internet.

Vittorio Emanuele III di Savoia, oltre che essere passato alla storia per non aver firmato il decreto per lo stato d'assedio che avrebbe potuto bloccare la marcia su Roma dei fascisti e per la sua fuga dopo l'8 settembre 1943, nota come “fuga di Pescara”, promulgò, come detto, le leggi razziali fasciste.
E' incomprensibile come ad un simile personaggio della nostra storia recente, in ben 276 Comuni italiani ancora oggi gli siano dedicate strade e piazze: nel solo Abruzzo si contano 16 Comuni. Per non dire di Scuole di ogni ordine e grado, di Biblioteche e di altre Istituzioni che di lui portano il nome: da Palermo ad Andria, da Lucera a Ceriano Laghetto, da Messina a Napoli, etc..
Tale questione è già stata sollevata dalla sezione di Pescara dell'Associazione Mazziniana Italiana e merita di essere rilanciata per addivenire, finalmente, alla cancellazione del nome di Vittorio Emanuele III di Savoia dalla toponomastica e da ogni altra forma di intitolazione a lui riservata di strutture pubbliche.

tratto da http://win.webandcad.it/AMI/comunicati/2009/1.html