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Cenerentola82
22-08-05, 09:48
Da Il Gazzettino Online del 21/8/05

«Il futuro del Friuli si chiama macroregione. O così oppure la nostra terra conoscerà tempi bui». A pronosticarlo è l'imprenditore trevigiano Giorgio Panto, fondatore del Progetto Nordest (Pne), inglobante, oltre al Veneto e al Trentino, anche il Friuli Venezia Giulia: eliminati i confini regionali, si ragionerà in termini di macro-area forte di 13 province autonome. Intanto, Panto, intervistato a Mestre sui problemi friulani, vincola il risultato delle elezioni provinciali di Udine del prossimo anno alla rivoluzione mass-mediatica che intende attuare in autunno. Da soli o in compagnia? "Sempre soli", è il motto dell'imprenditore-politico. «Correremo in solitudine, convinti che il miglior alleato di noi stessi siamo sempre noi». Le strizzate d'occhio della Lega non convincono: «Ormai il Carroccio è il tappetino di Forza Italia», liquida, come pure non vengono considerate alcune offerte che arrivano marchiate tanto dal centrodestra, quanto dal centrosinistra, anche qui in Friuli. Panto è pronto a rinunciare alle alleanze, pur essendo consapevole dei "vantaggi che ci deriverebbero dall'unirci con altri in lizza". E nell'ipotesi di ballottaggio? «Non possiamo tradire i nostri elettori, ed è per questo che, se avessimo un ruolo determinante (a livello della nostra regione Panto crede di portare a casa un traguardo superiore al 5 per cento), potremmo tutt'al più pensare alla possibilità di patti di desistenza», definiti come il "limite dell'accordabile".
Per il Friuli Panto sta preparando una maxi-sorpresa mediatica. Non entra nei dettagli, ma anticipa soltanto che «il mio progetto sconvolgerà l'attuale assetto della comunicazione». Ed è a questa svolta che l'imprenditore-politico delega l'operazione accaparramento di voti e preferenze. «Il Friuli deve svegliarsi - continua - e capire che la vera autonomia dipende dalle province: ciascuna realtà provinciale godrà delle sue risorse che saranno finalmente a totale disposizione del territorio che le produce». Prefigura un grande sviluppo per Trieste, dal punto di vista portuale (stazioni di pompaggio e servizi intermodali), tanto che sarà il fulcro per servire tutto il Triveneto. Trieste, secondo lui, deve farsi furba e non farsi "fregare da Capodistria e Fiume". Pessimo il giudizio emesso sul sindaco di Udine Sergio Cecotti il cui concetto di autonomia viene sgretolato, come pure sul governatore Riccardo Illy: «Sta procedendo in direzione opposta al nostro disegno, visto che continua ad accentrare tutti i poteri in mano al Palazzo; spero che con lui nelle prossime settimane ci sia uno scontro amichevole». Usa parole di fuoco contro le manovre di depauperamento delle funzioni degli enti provinciali: «Su questo faremo una battaglia senza quartiere». Infine, Panto si sobbarca un compito che definisce rivoluzionario: «Voglio far sorgere il modello Nord-est, perché chi dice che questo paradigma è tramontato dice un'assurdità». In realtà, a suo dire, «il Nord-est non è mai sorto: io lo farò sorgere».

Commenti?

Mitteleuropeo
22-08-05, 11:05
[QUOTE]
In Origine Postato da Cenerentola82
[B]Da Il Gazzettino Online del 21/8/05

«Il futuro del Friuli si chiama macroregione. O così oppure la nostra terra conoscerà tempi bui». A pronosticarlo è l'imprenditore trevigiano Giorgio Panto, fondatore del Progetto Nordest (Pne), inglobante, oltre al Veneto e al Trentino, anche il Friuli Venezia Giulia: eliminati i confini regionali, si ragionerà in termini di macro-area forte di 13 province autonome.

* Troppo riduttivo in confronto all' opzione Euroregione. Si nota la provincialita' e l' italianita' di fondo.
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Da soli o in compagnia? "Sempre soli", è il motto dell'imprenditore-politico. «Correremo in solitudine, convinti che il miglior alleato di noi stessi siamo sempre noi». Le strizzate d'occhio della Lega non convincono: «Ormai il Carroccio è il tappetino di Forza Italia»,

* Qui ha ragione, dovrebbe stare lontano dalla Lega.
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liquida, come pure non vengono considerate alcune offerte che arrivano marchiate tanto dal centrodestra, quanto dal centrosinistra, anche qui in Friuli. Panto è pronto a rinunciare alle alleanze, pur essendo consapevole dei "vantaggi che ci deriverebbero dall'unirci con altri in lizza". E nell'ipotesi di ballottaggio? «Non possiamo tradire i nostri elettori, ed è per questo che, se avessimo un ruolo determinante (a livello della nostra regione Panto crede di portare a casa un traguardo superiore al 5 per cento), potremmo tutt'al più pensare alla possibilità di patti di desistenza», definiti come il "limite dell'accordabile".

* Il patto di desistenza, vendere i propri voti in cambio di poltrone, non e' propriamente una prova di coraggio, da parte di chi vuole riformare il sistema (v. sotto)
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Per il Friuli Panto sta preparando una maxi-sorpresa mediatica. Non entra nei dettagli, ma anticipa soltanto che «il mio progetto sconvolgerà l'attuale assetto della comunicazione».

* Non penso che il Friuli, mobilifici a parte, se ne freghi piu' di tanto della "comunicazione", magari TS un po' di piu'. Ma vuole fare la guerra a Sua Emittenza nel campo di quest' ultimo???
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Ed è a questa svolta che l'imprenditore-politico delega l'operazione accaparramento di voti e preferenze. «Il Friuli deve svegliarsi - continua - e capire che la vera autonomia dipende dalle province: ciascuna realtà provinciale godrà delle sue risorse che saranno finalmente a totale disposizione del territorio che le produce».

* Tra poco torna la Provincia della montagna con Venzone capoluogo.
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Prefigura un grande sviluppo per Trieste, dal punto di vista portuale (stazioni di pompaggio e servizi intermodali), tanto che sarà il fulcro per servire tutto il Triveneto.

* Non basta il porto. Non da' posti di lavoro, ora che tutto il traffico e' meccanizzato, chi vuole puntare solo sul porto non sa che il Porto Nuovo da' lavoro a 35 gruisti e basta. Se coi sistemi intermodali intende il ricupero portuale del Porto Vecchio ed il Bucone, allora non dice niente di originale. Le stazioni di pompaggio (presumo per il petrolio ;-)) non danno posti di lavoro e, se si guastano, inquinano. Vedi il casino che sta succedendo a Omisalj per l' oleodotto... A proposito del Triveneto, allora chiude Ausa-Corno???
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Trieste, secondo lui, deve farsi furba e non farsi "fregare da Capodistria e Fiume".

* Non si tratta di "farsi fregare", si tratta di fare sistema assieme. Sie TS che KP dipendono dal Corridoio 5: se non si arriva da Budapest a Lubiana, cosa perdiamo tempo a parlare dei 7 Km tra TS e KP??
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Pessimo il giudizio emesso sul sindaco di Udine Sergio Cecotti il cui concetto di autonomia viene sgretolato, come pure sul governatore Riccardo Illy: «Sta procedendo in direzione opposta al nostro disegno, visto che continua ad accentrare tutti i poteri in mano al Palazzo; spero che con lui nelle prossime settimane ci sia uno scontro amichevole». Usa parole di fuoco contro le manovre di depauperamento delle funzioni degli enti provinciali: «Su questo faremo una battaglia senza quartiere».

* Banale: spara sulla diretta concorrenza, solo in quanto tale.
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Infine, Panto si sobbarca un compito che definisce rivoluzionario: «Voglio far sorgere il modello Nord-est, perché chi dice che questo paradigma è tramontato dice un'assurdità». In realtà, a suo dire, «il Nord-est non è mai sorto: io lo farò sorgere».

* Questo e' il punto piu' interessante. Ha ragione, il Sistama Nord-Est non e' mai esistito: era una cooperativa tra artigiani con nuovo capannone per produrre banalita' a basso costo. Ora che le banalita' le produce la Cina, i NordEstini non hanno mai investito in qualificazione del personale, ricerca, miglioramento dei prodotti, e devono pagare gli extracomunitari come comunitari, sono restati solo i capannoni a deturpare il paesaggio e molte attivita' sono state cedute a cosiddette "Cooperative", che aprono, fanno lavorare i "soci", poi chiudono, non li pagano e riaprono con un altro nome. Inoltre, quel sistema poteva solo funzionare con la liretta, che si svalutava ogni volta che gli esportatori ne avevano bisogno: ora, con il supereuro non svalutabile, i prodotti "semplici" del Triveneto sono invendibili, soprattutto le sedie (75% vanno in USA), con il $ debole.
Quindi, se Panto ha capito tutto questo e vuole cambiarlo radicalmente, ovviamente annullando molta deregolarizzazione ed inserendo un po' di sano dirigismo, almeno all' inizio, ben venga, pero' che spieghi esattamente cosa vuole fare e perche' si chiude alla collaborazione con Austria e Slovenia. Ha paura di fare brutta figura?

Saluti

Zmajcek
22-08-05, 11:33
In Origine Postato da Cenerentola82
Da Il Gazzettino Online del 21/8/05

«Il futuro del Friuli si chiama macroregione. O così oppure la nostra terra conoscerà tempi bui».

Ok !


In Origine Postato da Cenerentola82


A pronosticarlo è l'imprenditore trevigiano Giorgio Panto, fondatore del Progetto Nordest (Pne), inglobante, oltre al Veneto e al Trentino, anche il Friuli Venezia Giulia: eliminati i confini regionali, si ragionerà in termini di macro-area forte di 13 province autonome. Intanto, Panto, intervistato a Mestre sui problemi friulani, vincola il risultato delle elezioni provinciali di Udine del prossimo anno alla rivoluzione mass-mediatica che intende attuare in autunno. Da soli o in compagnia? "Sempre soli", è il motto dell'imprenditore-politico.



La formula imprenditore-politico non mi fa presagire niente di buono, ma per ora....






In Origine Postato da Cenerentola82


«Correremo in solitudine, convinti che il miglior alleato di noi stessi siamo sempre noi». Le strizzate d'occhio della Lega non convincono: «Ormai il Carroccio è il tappetino di Forza Italia»,



E' stato piuttosto gentile con il Carroccio. Penso che il paragone con il tappettino oggi sia a tutto vantaggio della Lega e a tutto svantaggio del tappettino stesso.



QUOTE]In Origine Postato da Cenerentola82


«Il Friuli deve svegliarsi - continua - e capire che la vera autonomia dipende dalle province: ciascuna realtà provinciale godrà delle sue risorse che saranno finalmente a totale disposizione del territorio che le produce».


[/QUOTE]

?!?!?!?!?!?!?! e la provincia di Trieste ..... :D





In Origine Postato da Cenerentola82




Prefigura un grande sviluppo per Trieste, dal punto di vista portuale (stazioni di pompaggio e servizi intermodali), tanto che sarà il fulcro per servire tutto il Triveneto. Trieste, secondo lui, deve farsi furba e non farsi "fregare da Capodistria e Fiume".


Avrà il malditesta per come si è spremuto le meningi.


In Origine Postato da Cenerentola82



Infine, Panto si sobbarca un compito che definisce rivoluzionario: «Voglio far sorgere il modello Nord-est, perché chi dice che questo paradigma è tramontato dice un'assurdità». In realtà, a suo dire, «il Nord-est non è mai sorto: io lo farò sorgere».

Commenti?

Stiamo a vedere

Cenerentola82
22-08-05, 12:19
Personalmente penso gli interessi solo il Veneto e la pensata dell'euroregione tra Veneto FVG e TAA è il modo che ha trovato per estendere alla sua regione la specialità. Nei programmi non parla d'altro che dei vantaggi dello statuto speciale pensando che sia il modo per risolvere tutti i problemi.
A Trieste se gli va bene prende l'1%.

Mitteleuropeo
22-08-05, 12:38
In Origine Postato da Cenerentola82
Personalmente penso gli interessi solo il Veneto e la pensata dell'euroregione tra Veneto FVG e TAA è il modo che ha trovato per estendere alla sua regione la specialità.

* Probabile. Comunque anche la limitazione della MACROregione ai territori soggetti alla Repubblica Italiana va in questa direzione.
Provinciale, il tipo! Se ricordiamo bene, anche S. Michere al Tagliamento voleva diventare Friuli per essere a statuto speciale...


A Trieste se gli va bene prende l'1%.

* Non ne sarei tanto certo: dipende da chi si trovera' di fronte in un ipotetico "Terzo Polo", da chi si fara' rappresentare qui (credo che gia' ci siano indiscrezioni, ma non confermate) e da cosa proporra' in concreto. Se sara' solo fumo, come mi pare di intravvedere, allora non ha molte possibilita'.
Dal punto di vista emozionale, i voti di chi la pensa come te, Zmajeev e me non li puo' attirare: il Venetismo e la cultura dei capannoni qui non hanno le radici che potrebbe avere un' Euroregione che richiami piu' da vicino la realta' culturale ed economica di quando Trieste stava bene.

Saluti :)

dime can
22-08-05, 13:45
il piano di panto per la sua macroregione veneta non può funzionare. il trentino che ha già tutto non ci starà. neanche il friuli viggi ha un vero interesse a starci.
il veneto è meglio che pensi da sè alla sua indipendenza, impugnando le armi, oppure che si accodi col progetto minimale
(sempre meglio di niente) della lega nord.

Friend
24-08-05, 09:53
In Origine Postato da Cenerentola82
Da Il Gazzettino Online del 21/8/05

«Il futuro del Friuli si chiama macroregione. O così oppure la nostra terra conoscerà tempi bui». A pronosticarlo è l'imprenditore trevigiano Giorgio Panto, fondatore del Progetto Nordest (Pne), inglobante, oltre al Veneto e al Trentino, anche il Friuli Venezia GiuliaCommenti?

Panto è l'ennesimo e ormai ciclico tentativo di raccogliere voti proponendo un estemporaneo partitino pseudo-autonomista. I limiti sono già stati scritti e descritti:
- limite di operatività sul territorio e struttura organizzativa inesistente
- programmi scopiazzati e spesso non molto originali
- Inserimento dei soliti riciclati nella struttura dirigenziale e non del movimento
- Visione politica limitata del Leader
ecc.ecc.ecc.

Non metto in dubbio che Panto riuscirà pure a raccogliere qualcosina alle prossime politiche... ma lì si fermerà il suo progetto e il suo fenomenale partitino:rolleyes: :rolleyes:

Cenerentola82
05-12-05, 10:19
Venerdì scorso è' stato firmato un accordo di collaborazione tra Panto e gli autonomisti di Marchesich DeGioia e Rovis.

Mitteleuropeo
14-12-05, 10:16
Venerdì scorso è' stato firmato un accordo di collaborazione tra Panto e gli autonomisti di Marchesich DeGioia e Rovis.

* Era quello che supponevo: adesso c'è un partitino fatto di tanti soldi di due ricconi e di tanti opportunisti che tentano di incassare qualcosa in qualsiasi modo.
C'è chi scoprì la sua vocazione autonomista il giorno dopo essere stato, da ex-socialista, eletto nelle liste di Forza Italia:rolleyes: e chi sognava di liberarsi da un poco amato lavoro, facendo "la rivolta dei miserabili, dall' ultimo fascista all' ultimo comunista" :D , assieme a trombati e sfigati di tutte le provenienze.

Ricordiamoci quanta gola fanno i soldi di Rovis: vi dice nulla il fatto che l' anti-friulano Rovis per anni aveva sponsorizzato il friulano Franzutti, quello che in piena campagna elettorale 2003 tirò fuori il "bucone"? :-01#44

ambrosini
21-12-05, 15:56
Scusa Mittel,potresti dare maggiori informazioni su Rovis?Sai,non tutti lo conoscono.... ;)

Mitteleuropeo
21-12-05, 16:47
Il comm. Primo Rovis, ottantenne magnate del caffè (ex Cremcaffè) e console onorario del Guatemala, è una delle persone più ricchie di TS. Circa 10 anni fa raccolse 65.000 firme per l' Associazione (partito in spe) "Amare Trieste" e fa tuttora conto che i firmatari di allora seguiranno le sue raccomandazioni politiche.
Appoggia a turno qualche suo beniamino, nell' ambito del centrodestra (prima Franzutti, poi Di Gioia ora....Panto?) e paga di tasca propria spot pubblicitari alle TV locali, da cui predica Trieste autonoma (DA UDINE), ma "fortemente legata all' Italia". Il pratica, da almeno 15 anni il suo sogno è di dividere la regione e dipendere direttamente da Roma. Nei suoi discorsi si nota una forte componente "irredentista" vecchia maniera ed un altrettanto forte antifriulanismo, nonostante abbia scoperto un suo antenato carnico, sei generazioni orsono.
Comunque lo ritengo una persona molto onesta e meritevole verso chi ha bisogno, basti nominare l' Associazione "Amici del Cuore" da lui finanziata, le numerose ambulanze messe a disposizione dell' ASL e vari equipaggiamenti diagnostici donati agli ospedali cittadini.

Peccato che faccia politica.

Liberalix
21-12-05, 18:09
interessante...

Mitteleuropeo
09-02-06, 13:00
Il Fronte Giuliano e Panto si staccano dagli autonomisti di De Gioia, Saro, Cecovini e Rovis.
Secondo voi, a parte la candidatura di Laura Tamburini, ci sono altri motivi?

Io ho un certo sospetto, vediamo se viene lo stesso anche a voi :-00w09d

Cenerentola82
09-02-06, 14:13
Il diverso amore che nutrono per l'Italia?
Poi ci può esser un problema di poltrone... forse... ma tanto sono al 2% non vedo che poltrone potrebbero occupare.