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Visualizza Versione Completa : Negli ex terroritori occupati si da fuoco alle Sinagoghe



Templares
12-09-05, 12:55
Ad una buona notizia, come al solito se ne aggiunge una cattiva..
Gli ex territori occupati sono stati restituiti al popolo Palestinese e Israele dimostra di volere seriamente una pace duratura nel riconoscimento del diritto di autodeterminazione della Palestina.
Ciò che sognavamo ossia 2 liberi e sovrani Stati Sovrani si sta per realizzare e questo grazie alla politica illuminata di Sharon, amato dal suo popolo ma al contempo contestato dalle frange estremistiche del suo stesso partito.
Ed ecco che proprio quando tutto sembra mettersi per il meglio, i deficienti Palestinesi iniziano ad appiccare fuoco alle Sinagoghe dimostrando di non ambire alla pacifica convinvenza, e di non riconoscere la Cultura e la Tradizione del popolo Israeliano.
Le scene di "folle giubilo" che siamo costretti a vedere in questi giorni devono farci riflettere amici...
Forse i Palestinesi non vogliono la pace... ma credetemi mi auguro di cuore di sbagliarmi questa volta.

UgoDePayens
12-09-05, 13:13
Ho letto anche io la notizia.
Che dire? Abu Mazen ha promesso che in tre mesi, di qui alla fine dell'anno, le cose saranno a posto. Aspettiamo...

Ma sia chiaro: si vis pacem, para bellum. Le ex colonie israeliane rischiano di diventare covi avanzati di terroristi pronti a far danni.

Templares
12-09-05, 13:23
In Origine postato da UgoDePayens
Ho letto anche io la notizia.
Che dire? Abu Mazen ha promesso che in tre mesi, di qui alla fine dell'anno, le cose saranno a posto. Aspettiamo...

Ma sia chiaro: si vis pacem, para bellum. Le ex colonie israeliane rischiano di diventare covi avanzati di terroristi pronti a far danni.

sarebbe veramente assurdo, si cadrebbe dalla pentola alla brace..

Italo-romano
15-09-05, 01:34
In Origine postato da templares
Ad una buona notizia, come al solito se ne aggiunge una cattiva..
Gli ex territori occupati sono stati restituiti al popolo Palestinese e Israele dimostra di volere seriamente una pace duratura nel riconoscimento del diritto di autodeterminazione della Palestina.
Ciò che sognavamo ossia 2 liberi e sovrani Stati Sovrani si sta per realizzare e questo grazie alla politica illuminata di Sharon, amato dal suo popolo ma al contempo contestato dalle frange estremistiche del suo stesso partito.
Ed ecco che proprio quando tutto sembra mettersi per il meglio, i deficienti Palestinesi iniziano ad appiccare fuoco alle Sinagoghe dimostrando di non ambire alla pacifica convinvenza, e di non riconoscere la Cultura e la Tradizione del popolo Israeliano.
Le scene di "folle giubilo" che siamo costretti a vedere in questi giorni devono farci riflettere amici...
Forse i Palestinesi non vogliono la pace... ma credetemi mi auguro di cuore di sbagliarmi questa volta.
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Caro Templares,

quando la buonanima Arafat era ancora in vita,egli si ostinava a negare risolutamente ogni traccia e testimonianza dell' antichissima presenza ebraica in Terra Santa,e poichè la Spianata delle Moschee era amministrata da un comitato islamico,il Waqf,non esitò a far distruggere o rimuovere numerosi reperti archeologici sottostanti e risalenti all' età del Secondo Tempio (I° secolo d. C.)!

Perchè la regione che oggi comunemente - ed impropriamente - si chiama "Palestina",è in realtà da sempre Eretz Yisra' el.

Occorre che tutti finalmente capiscano come solo Israele,unico Stato democratico dell' intero Medio Oriente,può garantire una reale e costante libertà di culto e di accesso ai luoghi santi delle tre grandi fedi monoteiste,perciò ritengo debba mantenere la propria sovranità quantomeno su Gerusalemme Est,Betlemme ed Hebron - seconda città santa per l' ebraismo mondiale - ,pur dovendo cmq cedere,in un futuro più o meno prossimo,ampie porzioni della CisGiordania alla (pseudo)Autorità Nazionale Palestinese.

Nei Territori Palestinesi la millenaria comunità cristiana è perseguitata,ghettizzata,decimata:solo l' esistenza di Israele ed il mantenimento della sua sovranità - quantomeno - sui maggiori luoghi santi (come appunto quelli a Gerusalemme Est e Betlemme,magari anche Nazareth),ne può garantire la sopravvivenza.

Cordiali saluti

Templares
15-09-05, 12:03
In Origine postato da Claudio C.
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Caro Templares,

quando la buonanima Arafat era ancora in vita,egli si ostinava a negare risolutamente ogni traccia e testimonianza dell' antichissima presenza ebraica in Terra Santa,e poichè la Spianata delle Moschee era amministrata da un comitato islamico,il Waqf,non esitò a far distruggere o rimuovere numerosi reperti archeologici sottostanti e risalenti all' età del Secondo Tempio (I° secolo d. C.)!

Perchè la regione che oggi comunemente - ed impropriamente - si chiama "Palestina",è in realtà da sempre Eretz Yisra' el.

Occorre che tutti finalmente capiscano come solo Israele,unico Stato democratico dell' intero Medio Oriente,può garantire una reale e costante libertà di culto e di accesso ai luoghi santi delle tre grandi fedi monoteiste,perciò ritengo debba mantenere la propria sovranità quantomeno su Gerusalemme Est,Betlemme ed Hebron - seconda città santa per l' ebraismo mondiale - ,pur dovendo cmq cedere,in un futuro più o meno prossimo,ampie porzioni della CisGiordania alla (pseudo)Autorità Nazionale Palestinese.

Nei Territori Palestinesi la millenaria comunità cristiana è perseguitata,ghettizzata,decimata:solo l' esistenza di Israele ed il mantenimento della sua sovranità - quantomeno - sui maggiori luoghi santi (come appunto quelli a Gerusalemme Est e Betlemme,magari anche Nazareth),ne può garantire la sopravvivenza.

Cordiali saluti

Claudio sono pienamente d'accordo con te. Ti sarai reso conto che questo è tra tutti i forum di Pol quello più vicino (per Statuto) alle istanze israeliane.
Da sempre sosteniamo le loro cause e predichiamo (spesso mi sembra nel deserto ahimè) che Israele è un barlume di luce e speranza nel mondo mediorientale.
La cosa che mi fa seriamente star male è che attacchi al popolo di David vengano da tutte le parti, da destra a sinistra, in un'assurda congiura che sembra non aver mai fine.

Italo-romano
15-09-05, 16:21
In Origine postato da templares La cosa che mi fa seriamente star male è che attacchi al popolo di David vengano da tutte le parti, da destra a sinistra, in un'assurda congiura che sembra non aver mai fine.
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Peraltro ciò ribadisce come il virus dell' antisemitismo sia un...abito buono per tutte le stagioni,sfruttato dagli estremisti di ogni fede - politica e religiosa - ora per mobilitare gli animi contro la (presunta) minaccia incombente delle forze della cospirazione giudaica mondiale,ora per spiegare la propria sconfitta,legittimandola culturalmente (=si veda ad es. il mito neonazista della SGM come guerra del sangue contro l' oro).

Ad ogni modo,amici,sul vergognoso raid antiebraico di Gaza,nel corso del quale la plebaglia palestinese ha saccheggiato ed incendiato decine di sinagoghe,vi "giro" questo interessante articolo,da un ottimo sito di informazione sul Medio Oriente:

http://www.informazionecorretta.com/showPage.php?template=rassegna&id=6468


Cordiali saluti a tutti




Claudio

Italo-romano
17-09-05, 00:22
Da www.informazionecorretta.com


Giustificare ogni azione dei palestinesi non è "amicizia"


di Angelo Panebianco


I palestinesi godono, in Europa, di amicizie molto estese. Le loro sofferenze hanno commosso, più di quelle di altri popoli oppressi, tanti europei. Però gli amici europei dei palestinesi non li aiutano quando, anziché incalzarli, ne giustificano qualunque azione. E' rappresentativa dei sentimenti di tanti, ad esempio, l'opinione di Piero Sansonetti ( Liberazione), secondo cui nelle sinagoghe bruciate a Gaza non c'è proprio nulla di male e chi non è d'accordo è un «bioeco razzista». Ma l'indulgenza per tutto ciò che i palestinesi fanno non è affatto una buona medicina. Può anzi contribuire alle loro future disgrazie.
Esiste una stretta relazione fra le caratteristiche dei movimenti di liberazione nazionale e quelle degli Stati a cui quei movimenti danno vita. Data la natura del movimento di liberazione palestinese è possibile immaginare come sarà lo Stato palestinese che, come è giusto, prima o poi dovrà nascere? C'è il rischio che un tale Stato, se i gruppi politici palestinesi non si emenderanno di certi vizi, diventi una satrapia corrotta e sanguinaria, simile a tante altre. I cittadini palestinesi passerebbero dall'occupazione israeliana all' oppressione di bande armate «autoctone». In sostanza, o Abu Mazen riesce a bonificare le istituzioni della società palestinese, rimediando a tutto ciò che Arafat aveva così mal fatto, oppure la sorte dei palestinesi sarà segnata: li attenderà in ogni caso, ancora una volta, un destino di oppressione e sofferenze.
I movimenti nazionalisti possono essere di tipo civile oppure etnico. Il nazionalismo «civile», pur non mancando della dimensione etnica (o religiosa), si caratterizza per il fatto di non volere una patria qualsiasi, ma uno Stato che assicuri uguaglianza di diritti ai suoi appartenenti. Poiché proprio la mancanza di uguaglianza di diritti (negata ai membri di quel gruppo nazionale da altri Stati) ha fatto nascere questa forma di nazionalismo e lo ha spinto a fondare un nuovo Stato. Così si formarono molti Stati occidentali, e lo Stato d'Israele stesso, con la sua democrazia e l'uguaglianza di diritti degli israeliani. Poi ci sono i (più numerosi) nazionalismi puramente etnici. Qui la patria è voluta a prescindere dai diritti di cittadinanza: si tratta solo di dare a una specifica etnia il suo Stato. La mancata considerazione dei diritti di cittadinanza sfocia in uno Stato oppressore.
Il fatto che nel nazionalismo palestinese sia prevalente la dimensione etnica dipende dalle caratteristiche dei suoi iniziatori. Arafat non era un Mazzini né un Ben Gurion. In Europa si è sempre glissato sul fatto che Arafat fosse diventato uno degli uomini più ricchi del Medio Oriente. Le sue inclinazioni, e quelle dei suoi più stretti compagni d'arme, lo portarono a creare un sistema di potere fondato su violenza e corruzione. Una volta data agli israeliani la loro parte di colpe, resta il fatto che fu soprattutto responsabilità di Arafat se nel periodo di pace e di autonomia seguito agli accordi di Oslo non nacquero istituzioni sane, tali da prefigurare un futuro Stato palestinese, sano a sua volta.
Gli amici europei dei palestinesi, anziché giustificare sempre tutto, dovrebbero aiutarli a lavorare per la costruzione di uno Stato «decente». Abbandonando Gaza, Sharon ha dato ai palestinesi una opportunità. Se la sprecheranno, non potrà cadere su altri la colpa.


Dal "Corriere della Sera" di venerdì 16 settembre,prima pagina

LEONIDA (POL)
22-09-05, 13:44
Sabra e Chatila. Non dimenticate. Dipingere le belve sioniste come agnellini, mi sembra grottesco !

Mappo
22-09-05, 16:51
In Origine postato da LEONIDA
Sabra e Chatila. Non dimenticate. Dipingere le belve sioniste come agnellini, mi sembra grottesco !

Fortunatamente per loro e per noi le "belve sioniste" non sono agnellini e i loro denti sono aguzzi, grazie a Dio, molto più aguzzi di quanto tu povero nazistello possa pensare.
Chissà un giorno risolto il problema arabo forse il Mossad si divertirà con tutti voi.
Sarà un grande giorno quello.

LEONIDA (POL)
22-09-05, 17:42
Devi solo sperare nel Mossad, Goy. Qui mi fermo, per rispetto di Templares che al di là lelle oggettive differenze (tra noi) è un uomo ( lui )

Templares
22-09-05, 17:52
In Origine postato da Mappo Tappo
Fortunatamente per loro e per noi le "belve sioniste" non sono agnellini e i loro denti sono aguzzi, grazie a Dio, molto più aguzzi di quanto tu povero nazistello possa pensare.
Chissà un giorno risolto il problema arabo forse il Mossad si divertirà con tutti voi.
Sarà un grande giorno quello.

Credevo che i tempi delle vendette fossero passati. Vedi Mappo Tappo un uomo che ha conosciuto le persecuzioni non si augura che ce ne siano di nuove. L'umanità ha già subito gli orrori del nazismo e ne è rimasta choccata a tal punto che le stesse vittime di quella tragedia avendola vissuta, non si augurerebbero di farla rivivere neppure al loro peggior nemico.
Mi sono sempre ritenuto un filo-israeliano per tantissime ragioni, ma aborro questa forma di fondamentalismo che altro non sarebbe che nazismo sotto altro nome.
Bisogna andare avanti, e imparare dal passato;)

Templares
22-09-05, 17:53
In Origine postato da LEONIDA
Devi solo sperare nel Mossad, Goy. Qui mi fermo, per rispetto di Templares che al di là lelle oggettive differenze (tra noi) è un uomo ( lui )

La stima è reciproca Leonida.;) , indipendentemente dalle divergenze politiche.

Conterio
23-09-05, 17:12
Voglio "esternare" quanto penso della situazione Ebraico-palestinese.

Cercando di non avere nessun tipo di condizionamento, e di annullare dalla mia mente tutto quanto successo dal 1947 a 3 mesi fa, faccio questo ragionamento :

Giusta la restituzione delle terre in segno di apertura.

Sbagliato a mio avviso abbattere le costruzioni e quanto fatto in quei territori, per due motivi. 1) sembra una beffa ai palestinesi, ora dovranno sposatre delle macerie fumanti, per poter ri-abitare le loro terre... 2) gli stessi israeliani hanno dovuto spendere dei soldi, per abbattere qualcosa che era già pagato, e che si era deciso di restituire.
Abbiamo quindi perso dei soldi, e per restituire la terra abbiamo perso altri soldi per renderla invivibile

Sbagliato il comportamento dei palestinesi, che si son messi a dar fuoco alle moschee, avrebbero potuto utilizzare gli edifici, trasformandili in teatri, ospedali, scuole o anche semplici magazzini, evitando le critiche, e se vogliamo insultando ancor di più coloro che palesemente "odiano"

da questo, i deduco, che ambedue gli schieramenti, hanno ben poche idee di come voler ottenere una pace duratura tra essi.

Saluti

Cavaliere (POL)
23-09-05, 17:58
In Origine postato da Conterio
Voglio "esternare" quanto penso della situazione Ebraico-palestinese.

Cercando di non avere nessun tipo di condizionamento, e di annullare dalla mia mente tutto quanto successo dal 1947 a 3 mesi fa, faccio questo ragionamento :

Giusta la restituzione delle terre in segno di apertura.

Sbagliato a mio avviso abbattere le costruzioni e quanto fatto in quei territori, per due motivi. 1) sembra una beffa ai palestinesi, ora dovranno sposatre delle macerie fumanti, per poter ri-abitare le loro terre... 2) gli stessi israeliani hanno dovuto spendere dei soldi, per abbattere qualcosa che era già pagato, e che si era deciso di restituire.
Abbiamo quindi perso dei soldi, e per restituire la terra abbiamo perso altri soldi per renderla invivibile

Sbagliato il comportamento dei palestinesi, che si son messi a dar fuoco alle moschee, avrebbero potuto utilizzare gli edifici, trasformandili in teatri, ospedali, scuole o anche semplici magazzini, evitando le critiche, e se vogliamo insultando ancor di più coloro che palesemente "odiano"

da questo, i deduco, che ambedue gli schieramenti, hanno ben poche idee di come voler ottenere una pace duratura tra essi.

Saluti

Credo tu volessi dire le Sinagoghe, ma a parte questo, doveva finire tutto dopo la resituzione delle terre, gesti come dar fuoco alle Sinagoghe sono inutili, da poveri idioti.