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Visualizza Versione Completa : 20 - Giovane picchiato a sangue e carbonizzato ad Agrigento



Rick Hunter
19-09-05, 13:56
Agrigento: giovane carbonizzato, forse ucciso dal branco

AGRIGENTO - Forse e' stato il branco a picchiare a morte e poi a bruciare il corpo di un 24enne a Racalmuto, in provincia di Agrigento. Non si tratterebbe di un omicidio mafioso secondo gli investigatori, ma di una spedizione punitiva. Si sono gia' svolti interrogatori di alcuni coetanei della vittima. Oggi e' stata disposta l'autopsia per capire se il giovane era gia' morto prima di essere bruciato. (Agr)



Che schifo di gente, e ancora c'è qualcuno che insiste nel definire l'uomo "buono" di natura....

Zarskoeselo
19-09-05, 14:07
Infatti l'uomo è buono di natura. Ma vi sono anche le deviazioni. Date da innumerevoli fattori scatenati e scatenanti.

Rick Hunter
19-09-05, 14:11
In Origine postato da Zarskoeselo
Infatti l'uomo è buono di natura. Ma vi sono anche le deviazioni. Date da innumerevoli fattori scatenati e scatenanti.

Si buonissimo zarsk, tutta colpa della società...

Conterio
19-09-05, 14:22
In Origine postato da Rick Hunter
Si buonissimo zarsk, tutta colpa della società...

Della Società permissiva di sicuro... a Biella di recente abbiamo molti problemi con gruppi devastanti di giovani (15 -16 anni) che si divertono a danneggiare proprietà altrui... la Questura ha dovuto alzare le mani e arrendersi, ogni volta che ha fermato questi delinquenti, si sono viste frotte di avvocati, politici gruppi ed associazioni difendere questi angioletti piccini....

Il Questore è sempre passato come il solito fascista persecutore insomma !!!

Ciao

Rick Hunter
19-09-05, 14:33
In Origine postato da Conterio
Della Società permissiva di sicuro... a Biella di recente abbiamo molti problemi con gruppi devastanti di giovani (15 -16 anni) che si divertono a danneggiare proprietà altrui... la Questura ha dovuto alzare le mani e arrendersi, ogni volta che ha fermato questi delinquenti, si sono viste frotte di avvocati, politici gruppi ed associazioni difendere questi angioletti piccini....

Il Questore è sempre passato come il solito fascista persecutore insomma !!!

Ciao

Come volevasi dimostrare...

Rick Hunter
19-09-05, 14:34
Picchiato e bruciato vivo dai bulli del paese Orrore a Racalmuto, nella terra di Sciascia. La vittima, 23 anni, attirata in un tranello STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
DAL NOSTRO INVIATO - RACALMUTO (Agrigento) — L'hanno ammazzato all'ora dei lupi, come dicono in paese, indicando quei branchi di bulli che la notte s'impossessano di Racalmuto. E forse era anche lui un «lupo» Simone Ferrauto, il ragazzotto ucciso dai suoi coetanei dopo l'ennesima rissa, attirato in un tranello con un appuntamento sotto il cimitero. Un appuntamento con la morte perché dopo i calci e i pugni, come se si trattasse di un delittaccio di mafia vecchia maniera, qualcuno gli ha rovesciato addosso un bidone di benzina. Una fiammata. Carbonizzato a 23 anni, alla fine di una serata balorda, alla fine di una vita fra balordi. E' la nuova soglia dell'orrore superata nella notte fra sabato e domenica nel paese di Leonardo Sciascia, a quindici minuti dalla Valle dei Templi, in questo centro che s'aggrappa ad Andrea Camilleri per dare visibilità ad un gioiello come il Teatro comunale. Sforzi vani, annientati da un cancro che devasta ampie fasce giovanili. Con uno stuolo di disoccupati un po' rassegnati a seguire i potenti di turno per raccomandazioni e lavori precari, un po' perduti in giornate vuote e notti trascorse fra scorribande in moto sgommando fra gli ultimi passanti, ovvero spadroneggiando con spacconeria da un bar all'altro, pronti a far pagare con un pugno o uno sputo una risata, una mala occhiata, un gesto involontario. Andò così all'inizio dell'estate quando Ferrauto si ritrovò bastonato in una notte senza testimoni. E poi per settimane si vide arrancare con un busto ortopedico sotto la camiciola, fra le battute compiaciute dei «lupi» che lui odiava. Bande contrapposte.
Entrate in azione anche sabato, dopo la mezzanotte, quando il povero Simone era appena uscito dal bar Charlot con due panini piastrati e due birre. Pronto a raggiungere un coetaneo che i carabinieri ieri non sarebbero riusciti ad interrogare perché fuori paese, dileguatosi come tanti altri «lupi» ufficialmente «irreperibili». C'erano ancora decine di ragazzi per strada anche nel bar accanto, il Blob, quasi all'angolo con la discesa che porta verso il cimitero, la stessa che un tempo percorrevano prima dell'alba i «carusi» diretti in miniera, i ragazzi descritti da Sciascia nelle «Parrocchie di Regalpetra». I «carusi» di oggi non sanno nemmeno cosa fossero le miniere di zolfo e salgemma. Come i bulli del branco piazzatosi un chilometro sotto le gentilizie, in contrada Oliva, per la lezione, per il pestaggio trasformato in una esecuzione che scimmiotta quelle mafiose. Adesso dalla modesta casa incollata alla Chiesa del Monte echeggia il pianto disperato di una donna senza pace, mamma Liliana, un impiego da 400 euro al mese, precaria come Lsu, lavoratore socialmente utile, al municipio, unico sostegno economico della famiglia perché il marito, Giuseppe Ferrauto, con la sua carretta di venditore ambulante non vende più una maglia.
Disoccupato. «Fregato pure lui dai cinesi», come diceva maledicendo il mondo il suo ragazzo che non c'è più. Sfoghi notturni, confessioni fra amici delle stesso branco, sorseggiando birre e whisky raccattati fra accattonaggi, prestiti mai restituiti e minacce ai baristi. Ecco una delle miscele in grado di far scattare le risse banali per strade senza governo perché dalle otto di sera a Racalmuto, come in tanti altri paesi, non si vede un vigile urbano, né un carabiniere. Caserme chiuse per mancanza di fondi e personale, dicono. Al contrario di quanto accadde dieci anni fa dopo una strage di mafia davanti alla Chiesa Madre. Tre mesi di attenzioni e, poi, di nuovo la consegna del territorio al più forte. Appunto, com'è accaduto sabato quando già alle dieci di sera decine di ragazzotti sfrecciavano senza casco con i motorini smarmittati per il corso, sapendo di non correre nessun rischio. Se non quello di doversi difendere dai loro coetanei. Come adesso ammette pure il sindaco, Gigi Restivo, pronto a correre dal prefetto: «Questo non è un segnale d'allarme, ma una tragedia infinita che ne può chiamare altre se non siamo capaci di intervenire». E' l'ansia che prende chi questi ragazzi li conosce bene. «Tanti sono bulli dalla rissa facile, magari esagerano con alcool o altro, ma non li facevo capaci di una cosa del genere», ripete Restivo evocando le riunioni con insegnati, sacerdoti e volontari. Sforzi vani pure questi, affondati nelle notti da Far West. Come sa il titolare della Cremeria Parisi, l'unico bar che per allontanare il branco s'è imposto il divieto di vendita di alcolici. Solo caffè e succhi di frutta. Un «proibizionismo» fai-da-te nella giungla senza regole.
Felice Cavallaro
19 settembre 2005

Zarskoeselo
19-09-05, 15:06
Già, una tragedia.

FedericoAmMI
19-09-05, 17:47
In Origine postato da Conterio
Della Società permissiva di sicuro... a Biella di recente abbiamo molti problemi con gruppi devastanti di giovani (15 -16 anni) che si divertono a danneggiare proprietà altrui... la Questura ha dovuto alzare le mani e arrendersi, ogni volta che ha fermato questi delinquenti, si sono viste frotte di avvocati, politici gruppi ed associazioni difendere questi angioletti piccini....

Il Questore è sempre passato come il solito fascista persecutore insomma !!!

Ciao

Sono d'accordissimo!