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Visualizza Versione Completa : Uno sguardo fuori dall'Italia. I Conservatori nel mondo.



Templares
28-09-05, 10:09
Apro questa discussione con la speranza che divenga in futuro un angolo in cui si possa avere un quadro completo della situazione dei movimenti conservatori nel mondo.
La discussione andrà in rilievo e chiedo a tutti di collaborare per rendere questo thread ricco di contenuti e valide informazioni.;)

Templares
28-09-05, 11:37
(National Republican Party). Uno dei due maggiori partiti politici degli Usa che dalla metà dell'Ottocento si è alternato al potere con il Partito democratico. Benché questi due grandi partiti non si differenzino in funzione di ideologie compiutamente definite, sono tuttavia portavoce di diversi gruppi di interesse (vedi lobby) e di soluzioni differenti a singoli problemi concreti. Tradizionalmente la base politica del Partito repubblicano attinse la sua forza dalle piccole città e dalla aree suburbane e rurali, specialmente nel Midwest e in alcune zone del New England; successivamente, tuttavia, ricevette un determinante sostegno elettorale dagli stati e dalle regioni del sud e del sudovest, la cosiddetta Sun belt che dagli anni settanta del Novecento divenne il nuovo baricentro produttivo e occupazionale del paese. Di orientamento più conservatore (conservative, in quanto opposto a liberal) del Partito democratico, quello repubblicano fu spesso definito il partito del mondo degli affari per il suo costante appoggio ai gruppi del capitalismo industriale e finanziario. Si dimostrò tuttavia portavoce sia degli interessi delle grandi società sia delle imprese più piccole e spesso attrasse i consensi di ampi settori della classe operaia. Già erede della tradizione politica federalista di Alexander Hamilton e opposto ai democratici di Andrew Jackson fin dalle elezioni del 1832, il Partito repubblicano nacque ufficialmente da una coalizione di oppositori del Kansas-Nebraska Act (1854), la legge che apriva i territori occidentali all'espansione della schiavitù: gruppi antischiavisti, seguaci del Free Soil Party (Partito del libero suolo), numerosi democratici, esponenti dell'ormai disciolto partito whig, difensore dei grandi interessi manifatturieri del nord.

IL PARTITO DELLO SVILUPPO. Diventato il secondo partito nazionale, antagonista dei democratici nelle elezioni presidenziali del 1856, giunse alla vittoria con Abraham Lincoln (1861), raccogliendo i suffragi dei ceti agrari e industriali degli stati del nord e dell'ovest, alleati contro il sistema economico schiavista, fondato sul grande latifondo e minacciante, col suo liberismo a sostegno delle esportazioni di cotone e tabacco, lo sviluppo della ancor gracile industria del nord. La sua elezione determinò la secessione del sud e la conseguente guerra civile americana (1861-1865). Al termine del conflitto il Partito repubblicano rimase per molti decenni il partito della vittoria e dell'Unione e sostenne, con la sua politica di protezionismo doganale all'esterno e di libero mercato all'interno, lo sviluppo vertiginoso del capitalismo industriale e finanziario. Dalla guerra civile ai primi anni trenta del Novecento i candidati repubblicani conquistarono quasi sempre la presidenza, che per i democratici fu conquistata solo da Grover Cleveland (nel 1884 e nel 1892) e Woodrow Wilson (nel 1912 e nel 1916). Al contrario, il Partito repubblicano fu generalmente in minoranza al Congresso e nelle assemblee statali. Agli inizi del Novecento esso fece proprie, con il movimento progressista, molte istanze democratiche. Il presidente Theodore Roosevelt (1901-1909) fu l'espressione più tipica del progressismo, conquistandosi la reputazione di castigatore dei trust per i suoi attacchi, in realtà assai limitati, alle grandi imprese.

DALL'ISOLAZIONISMO AGLI ANNI OTTANTA. Al termine della prima guerra mondiale l'elettorato americano sostenne il programma isolazionista dei repubblicani contro l'impegno profuso in campo internazionale dall'amministrazione Wilson. Ma la crisi del 1929 condannò la politica di non intervento in economia sostenuta dai repubblicani e avviò un periodo dominato dal Partito democratico e dalla coalizione del New Deal che, con alcune parentesi di presidenza repubblicana, rimase al potere fino al 1980. Dal 1940, il partito si trovò diviso tra l'ala moderata e quella conservatrice, il cui leader fu il senatore dell'Ohio Robert Taft, e non furono sufficienti a risollevarne le sorti le elezioni del generale D. Eisenhower (nel 1952 e nel 1956) e di R. Nixon (nel 1968 e nel 1972), primo presidente della storia americana costretto a dimettersi, in seguito allo scandalo Watergate. All'inizio degli anni ottanta l'alto tasso di inflazione e l'incerta politica estera del democratico Jimmy Carter portarono alla vittoria il governatore della California R. Reagan. I punti saldi del suo programma furono, in politica interna, il rilancio della prosperità economica attraverso il calo delle imposte, la privatizzazione di numerosi settori pubblici, l'arresto dell'inflazione e, in politica estera, il rafforzamento della potenza militare statunitense. I dodici anni di governo repubblicano, dalle presidenze di Reagan (1981-1985 e 1985-1989) a quella di G. Bush (1988-1992), comportarono una forte ripresa del partito che trovò un rinnovato vigore intellettuale nel pensiero del neoconservatorismo. Oppositori del welfare state e del controllo statale in economia, gli intellettuali neoconservatori ispirarono, nel corso degli anni ottanta, una serie di misure governative (vedi deregulation). Decisi assertori della potenza militare statunitense, proposero di aumentare i finanziamenti per i programmi di difesa nazionale. Attualmente in carica grazie alla rielezione (secondo mandato) del presidente G.W. Bush.

UgoDePayens
28-09-05, 13:07
Ottima iniziativa!

Christine
28-09-05, 17:15
:-0001o :-0008p

Templares
28-09-05, 17:19
In Origine postato da Christine
:-0001o :-0008p

Ciao Christine ;)

Christine
28-09-05, 17:19
In Origine postato da templares
Ciao Christine ;)

:)

Templares
28-09-05, 17:22
In Origine postato da Christine
:)

Ehi qui puoi scrivere tutto quello che vuoi. Non preoccuparti se il tuo italiano non è perfetto. Ciò che conta è il contenuto, non la forma.

Christine
28-09-05, 17:23
In Origine postato da templares
Ehi qui puoi scrivere tutto quello che vuoi. Non preoccuparti se il tuo italiano non è perfetto. Ciò che conta è il contenuto, non la forma.

:) Grazie

Andrea I Nemesi (POL)
28-09-05, 20:14
Mi sembra un'ottima iniziativa! Credo che questo potrebbe portare anche a capire quale sia la definizione di "Conservatore", sia nel particolare caso italiano, sia nel mondo... insomma, a capire quali possano essere i movimenti politici a noi più vicini, all'estero, oltre chiaramente al Partito Tory in Inghilterra e al Republican Party negli USA. Ad esempio: come considerare la posizione politica del Likud israeliano, soprattutto dopo il recente ritiro da Gaza? Oppure: i vari partiti di ispirazione gollista in francia sono da considerarsi conservatori, anche se non sconfessano certamente la rivoluzione francese (e aboliscono i simboli del Culto Cristiano, aggiungerei...). O ancora: la CDU tedesca è da considerarsi conservatrice, prendendo ad esempio in considerazione la politica estera (assolutamente anti-Turca!). Un animo conservatore è diffuso però in Occidente, anche se con diversi nomi e con diverse modalità.

Christine
28-09-05, 20:45
In Origine postato da templares
I dodici anni di governo repubblicano, dalle presidenze di Reagan (1981-1985 e 1985-1989) a quella di G. Bush (1988-1992),

George H. W. Bush era il vicepresidente di Reagan.

Christine
28-09-05, 20:58
In Origine postato da templares
Oppositori del welfare state e del controllo statale in economia

una differenza fondamentale tra i partiti Republican e Democratic

Templares
29-09-05, 11:41
In Origine postato da Christine
una differenza fondamentale tra i partiti Republican e Democratic

Verissimo Christine, questo è uno dei tratti di maggiore differenza tra Republicani e Democratic. La politica liberista del G.O.P. è innegabilmente ben lontana da quella più "sociale"dei democratic.

Christine
29-09-05, 17:13
In Origine postato da templares
Verissimo Christine, questo è uno dei tratti di maggiore differenza tra Republicani e Democratic. La politica liberista del G.O.P. è innegabilmente ben lontana da quella più "sociale"dei democratic.

Abbiamo qua in gli USA molti gente quelli vivono con una mentalita di welfare. Non vogliono lavorare perche si preferono ricevere tutto del governo, o perche sono dipendente da droga. La soluzione del partito Democratic era creare piu programme (welfare, food stamps, projects, ecc) che mai sistemano il problema. Manca una mentalita della responsabilita personale.

Templares
29-09-05, 17:23
In Origine postato da Christine
Abbiamo qua in gli USA molti gente quelli vivono con una mentalita di welfare. Non vogliono lavorare perche si preferono ricevere tutto del governo, o perche sono dipendente da droga. La soluzione del partito Democratic era creare piu programme (welfare, food stamps, projects, ecc) che mai sistemano il problema. Manca una mentalita della responsabilita personale.

Sapessi quanti ne abbiamo in Italia di fannulloni assistenzialisti, soprattutto dalle mie parti. Quando le cose non vanno è sempre colpa del Governo e mai di chi non si rimbocca le maniche. Diciamo che i Democratic propongono la stessa politica che in Italia propone il centro-sinistra e a dire il vero anche l'estrema destra.

Andrea I Nemesi (POL)
29-09-05, 20:07
Già, la crisi dello stato sociale è evidente... soprattutto per il problema delle pensioni! Tra l'altro, avevo visto un po' di tempo fa un volume, in libreria, intitolato "La crisi dello Stato Sociale", in cui si delineava in base anche a statistiche e calcoli la crisi finanziaria che sta portando questo sistema... purtroppo non mi ricordo nè l'autore nè la casa editrice...

UgoDePayens
29-09-05, 20:24
In Origine postato da templares
OMISSIS
Diciamo che i Democratic propongono la stessa politica che in Italia propone il centro-sinistra e a dire il vero anche l'estrema destra.

Sai che ti dico? MAGARI FOSSE COSI'!

E' vero: dal punto di vista del welfare le sinistre italiane sono più o meno equiparabili ai democratici statunitensi... ma il resto?
La mentalità anti-israeliana, anti-statunitense, filo-araba e terzomondista che contraddistingue le sinistre italiane (e l'estrema destra) dove la mettiamo?
:(

Templares
29-09-05, 21:37
In Origine postato da UgoDePayens
Sai che ti dico? MAGARI FOSSE COSI'!

E' vero: dal punto di vista del welfare le sinistre italiane sono più o meno equiparabili ai democratici statunitensi... ma il resto?
La mentalità anti-israeliana, anti-statunitense, filo-araba e terzomondista che contraddistingue le sinistre italiane (e l'estrema destra) dove la mettiamo?
:(

stavolta hai proprio ragione, i nostri sinistri sono addirittura peggio (e di gran lunga).

Cavaliere (POL)
29-09-05, 22:17
In Origine postato da templares
Sapessi quanti ne abbiamo in Italia di fannulloni assistenzialisti, soprattutto dalle mie parti. Quando le cose non vanno è sempre colpa del Governo e mai di chi non si rimbocca le maniche. Diciamo che i Democratic propongono la stessa politica che in Italia propone il centro-sinistra e a dire il vero anche l'estrema destra.
Si sono d'accordo.
Molti non hanno nemmeno idea di cosa faccia il governo, basta che succeda una cosa in ambito lavorativo e danno la colpa a chi comanda.
Talvolta possono aver ragione ma nella maggior parte dei casi direi di no.

Christine
29-09-05, 23:14
In Origine postato da templares
Sapessi quanti ne abbiamo in Italia di fannulloni assistenzialisti, soprattutto dalle mie parti. Quando le cose non vanno è sempre colpa del Governo e mai di chi non si rimbocca le maniche. Diciamo che i Democratic propongono la stessa politica che in Italia propone il centro-sinistra e a dire il vero anche l'estrema destra.

Vedei una volta una donna offendersi perche una associazione si ofri elemosine. La donna risponde (indignata) "Io ricevo il mio denero di governo ogni mese. Non ho bisogno di niente di nessuno." Molti pensano che e un dovere del governo mantenersi.

Templares
02-10-05, 13:48
In Origine postato da Christine
Vedei una volta una donna offendersi perche una associazione si ofri elemosine. La donna risponde (indignata) "Io ricevo il mio denero di governo ogni mese. Non ho bisogno di niente di nessuno." Molti pensano che e un dovere del governo mantenersi.

Certo giustamente la signora dice: "Mi mantiene il governo mica ho bisogno del vostro aiuto"? Furba la donna:D :D