aguas
09-10-05, 13:07
Quella che in altre parti d'Italia si chiama polenta, a Napoli e in Campania si chiama iotta.
Si versa la farinella (farina di grano duro) lentamente in acqua quasi bollente, mescolando sempre per evitare che attacchi. Fuoco lento. Quando tutta la farinella è versata, si mette un cucchiaio di strutto di maiale e i cicoli (ciccioli).
A parte si fa soffriggere salsiccia di maiale sbriciolata.
Quando la iotta è quasi pronta, dopo circa 15 minuti di ebolizione, si versano pezzetti di caciocavallo tagliato a dadini. Preferibile il caciocavallo del monaco, del Monte Faito (Castellammare di Stabia).
Quando il formaggio è quasi fuso si spegne il fuoco e si versa la padella con la salsicica sbriciolata e soffritta nella iotta. Si versa su un tagliere di legno e si serve calda.
Si versa la farinella (farina di grano duro) lentamente in acqua quasi bollente, mescolando sempre per evitare che attacchi. Fuoco lento. Quando tutta la farinella è versata, si mette un cucchiaio di strutto di maiale e i cicoli (ciccioli).
A parte si fa soffriggere salsiccia di maiale sbriciolata.
Quando la iotta è quasi pronta, dopo circa 15 minuti di ebolizione, si versano pezzetti di caciocavallo tagliato a dadini. Preferibile il caciocavallo del monaco, del Monte Faito (Castellammare di Stabia).
Quando il formaggio è quasi fuso si spegne il fuoco e si versa la padella con la salsicica sbriciolata e soffritta nella iotta. Si versa su un tagliere di legno e si serve calda.