Liberalix
09-10-05, 23:05
Dal Gazzettino ediz. di Udine
MONTAGNA
Se ne è discusso ieri in un convegno a Tolmezzo.
Prevista anche la riforma delle Comunità
La proposta: sei Comuni di vallata
L'idea dei Cittadini per il presidente per il rilancio dell'alto Friuli e un migliore autogoverno
Sei comuni di valle e una comunità montana più forte. Si basa su questi due pilastri la proposta dei Cittadini per il Presidente, per un rilancio dell'Alto Friuli. Se n'è parlato ieri in un incontro organizzato a Tolmezzo. Il progetto presentato si inserisce in modo organico nel complesso di norme predisposto dall'assessore regionale Franco Iacop (presente al convegno, assieme alla collega Del Piero) per un riassetto globale degli enti territoriali del Friuli Venezia Giulia.
Una proposta che «è volta ad assicurare un migliore autogoverno ad espressione diretta dei cittadini che renda possibile una gestione più efficiente delle funzioni e dei servizi senza far perdere agli attuali comuni la loro identità», è stata la spiegazione dell'avvocato Bruno Malattia, presidente del gruppo consiliare promotore dell'iniziativa. Il testo presenta l'ipotetica istituzione, attraverso legge regionale, di comuni di valle con una popolazione non inferiore ai 3000 abitanti, che raggruppino gli attuali comuni, i quali si trasformerebbero poi in Municipi, ovvero enti puramente "politici" di rappresentanza del territorio.
Gli organi del comune di Valle dovrebbero essere il presidente, eletto direttamente, il consiglio del comune di valle composto dai sindaci dei Municipi e da altri eletti collegati al presidente, oltre ad una giunta composta da assessori nominati sempre da quest'ultimo.
Gli ipotetici raggruppamenti terranno conto di criteri di omogeneità territoriale.
Nelle simulazioni fatte l'Alto Friuli risulterebbe così composto:
comune della Val del But
della Val Degano
Val Tagliamento
Val Canale-Canal del Ferro
Conca Tolmezzina
Gemonese
rimarrebbero esclusi quindi i "big": Tolmezzo, Gemona, Tarvisio ed Artegna.
Secondo aspetto della proposta, la riforma delle comunità Montane, enti che si vedrebbero detentori di poteri di programmazione e ripartizione dei fondi, composte da un Consiglio formato dai rappresentanti dei comuni di Valle, con elezione a turno del presidente.
«La legge Iacop è tutto sommato una buona legge, ma deficita di un capitolo dedicato alla montagna - ha esordito il sindaco di Amaro Tommaciello - la nostra proposta è volta a colmare questo vuoto, anche perchè dopo il referendum sulla Provincia dell'Alto Friuli, si sono spente le voci di autonomia per queste zone». «Bisogna porre fine ai personalismi e alla frammentazione territoriale e ripartire con una visione di integrazione tra i vari enti locali ricercando però la modernità, attendere ancora nuoce». Per avvalorare questo progetto tra i relatori c'erano anche Gianfranco Postal (dirigente della Provincia di Trento) e Roberto Toniatti (docente di diritto comparato), i quali hanno illustrato come tale modello di riorganizzazione abbia portato ottimi risultati nella provincia autonoma del Trentino, che per alcune peculiarità orografiche ed amministrative si avvicina alla montagna friulana.
David Zanirato
MONTAGNA
Se ne è discusso ieri in un convegno a Tolmezzo.
Prevista anche la riforma delle Comunità
La proposta: sei Comuni di vallata
L'idea dei Cittadini per il presidente per il rilancio dell'alto Friuli e un migliore autogoverno
Sei comuni di valle e una comunità montana più forte. Si basa su questi due pilastri la proposta dei Cittadini per il Presidente, per un rilancio dell'Alto Friuli. Se n'è parlato ieri in un incontro organizzato a Tolmezzo. Il progetto presentato si inserisce in modo organico nel complesso di norme predisposto dall'assessore regionale Franco Iacop (presente al convegno, assieme alla collega Del Piero) per un riassetto globale degli enti territoriali del Friuli Venezia Giulia.
Una proposta che «è volta ad assicurare un migliore autogoverno ad espressione diretta dei cittadini che renda possibile una gestione più efficiente delle funzioni e dei servizi senza far perdere agli attuali comuni la loro identità», è stata la spiegazione dell'avvocato Bruno Malattia, presidente del gruppo consiliare promotore dell'iniziativa. Il testo presenta l'ipotetica istituzione, attraverso legge regionale, di comuni di valle con una popolazione non inferiore ai 3000 abitanti, che raggruppino gli attuali comuni, i quali si trasformerebbero poi in Municipi, ovvero enti puramente "politici" di rappresentanza del territorio.
Gli organi del comune di Valle dovrebbero essere il presidente, eletto direttamente, il consiglio del comune di valle composto dai sindaci dei Municipi e da altri eletti collegati al presidente, oltre ad una giunta composta da assessori nominati sempre da quest'ultimo.
Gli ipotetici raggruppamenti terranno conto di criteri di omogeneità territoriale.
Nelle simulazioni fatte l'Alto Friuli risulterebbe così composto:
comune della Val del But
della Val Degano
Val Tagliamento
Val Canale-Canal del Ferro
Conca Tolmezzina
Gemonese
rimarrebbero esclusi quindi i "big": Tolmezzo, Gemona, Tarvisio ed Artegna.
Secondo aspetto della proposta, la riforma delle comunità Montane, enti che si vedrebbero detentori di poteri di programmazione e ripartizione dei fondi, composte da un Consiglio formato dai rappresentanti dei comuni di Valle, con elezione a turno del presidente.
«La legge Iacop è tutto sommato una buona legge, ma deficita di un capitolo dedicato alla montagna - ha esordito il sindaco di Amaro Tommaciello - la nostra proposta è volta a colmare questo vuoto, anche perchè dopo il referendum sulla Provincia dell'Alto Friuli, si sono spente le voci di autonomia per queste zone». «Bisogna porre fine ai personalismi e alla frammentazione territoriale e ripartire con una visione di integrazione tra i vari enti locali ricercando però la modernità, attendere ancora nuoce». Per avvalorare questo progetto tra i relatori c'erano anche Gianfranco Postal (dirigente della Provincia di Trento) e Roberto Toniatti (docente di diritto comparato), i quali hanno illustrato come tale modello di riorganizzazione abbia portato ottimi risultati nella provincia autonoma del Trentino, che per alcune peculiarità orografiche ed amministrative si avvicina alla montagna friulana.
David Zanirato