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Visualizza Versione Completa : Le piante contro il raffreddore



Liquid Sky
14-10-05, 21:53
E' arrivato il tempo dei malanni stagionali quali raffreddore, tosse, mal di gola e chi più ne ha più ne metta...
Poichè ci sono già dentro (:fru), ho deciso di aprire questo 3d per fornire qualche informazione a proposito dei rimedi forniti dalla fitoterapia come alternativa o come supporto alla medicina tradizionale.

Molti dei principi attivi di alcune piante più o meno conosciute vegono utilizzati anche nella medicina tradizionale, quindi è sempre buona norma quando si decide di utilizzare preparati fitoterapici trattarli come se fossero dei veri e propri farmaci e procurarsi informazioni circa eventuali controindicazioni e dannosità di tali preparati, magari chiedendo al proprio medico o al proprio erborista di fiducia. :)

Liquid Sky
14-10-05, 22:13
Per liberare il naso chiuso:

- annusare una polvere starnutatoria preparata con foglie essiccate di basilico e betonica;

- Fare un'inalazione di edera terrestre, infuso di 100g di pianta intera in un litro di acqua bollente, lasciare in infusione 10 min;

- Inspirare dal naso un decotto di eufrasia, bollire 25g di pianta essiccata in un litro d'acqua per 10 min, filtrare, lasciare intiepidire, salare, non inghiottire.

Uso interno:
Bere una ciotola molto zuccherata di:

- Infuso di edera terrestre, lasciare 20 g di foglie in un litro d'acqua bollente per 10 minuti;

- Infuso di eufrasia, lasciare 25 g di pianta essiccata in un litro d'acqua bollente per 10 minuti;

- Infuso misto di primula (15 g di foglie e di di fiori essiccati) e di piantaggine (15 g di foglie essiccate) in un litro d'acqua bollente, lasciare in infusione per 5 minuti.

- Sciroppo. 3 cucchiai da tavola al giorno: di mirto, lasciate 75 g di foglie essiccate, sbollentate, in un litro d'acqua, in un recipiente coperto, per 8 ore, filtrare, aggiungere 1,5 kg di zucchero, bollire fino a ottenere uno sciroppo.


tratto da "Segreti e virtù delle piante medicinali - selezione dal Reader's Digest"



Sinusite
Inalazioni di acqua salata ed eucalipto: in due litri di acqua salata con tre cucchiai di sale marino integrale bollire 50 grammi di foglie di eucalipto e 50 grammi di corteccia di abete; inalare i vapori con un asciugamano sulla testa; ripetere due volte al dì.

Liquid Sky
14-10-05, 23:00
Per combattere il raffreddore è utile anche lo zenzero.

E' una pianta erbacea che raggiunge l'altezza di un metro, originaria dell'Asia meridionale e coltivata in tutte le regioni tropicali. Tra i Cinesi lo zenzero viene utilizzato fresco per curare reumatismi, dissenteria batterica, mal di denti, malaria, raffreddori e diarrea. Trova largo impiego come digestivo e dalla farmacopea britannica è indicato per combattere le coliche intestinali flatulente. Ha azione analgesica, antiossidante, antisettica, antispasmodica, antitussiva, aperitiva, afrodisiaca, battericida, carminativa, cefalica, diaforetica, espettorante, febbrifuga, lassativa, stimolante, stomachica e tonica. I suoi principi attivi principali sono: gingerina gingerolo, gingerone, zingiberina, linalolo, canfene, fellandrene, citrale, cineolo, borneolo, ecc. E' atossico (in quantità moderata) e blandamente fototossico, può causare sensibilizzazione. Si usa per curare artriti, stati di affaticamento, algie e dolori muscolari, insufficienze circolatorie, reumatismi, strappi, stiramenti, diarrea, coliche, crampi, flatulenza, problemi digestivi, inappetenza, nausea, mal d'auto, raffreddori, influenza, febbre, malattie infettive, debilità ed esaurimento. L'oleoresina è utilizzata nella preparazione di prodotti digestivi, carminativi e lassativi; in profumeria lo si usa come componente di fragranza per profumi maschili; nell'industria alimentare è usato come aromatizzante di bibite alcooliche e analcooliche.

Assunto fresco a pezzetti, o in tisana, o impastata la polvere con un poco di miele, aiuta a risolvere rapidamente un incombente raffreddore o un’inizio di disturbi da raffreddamento.


Impastare mezzo cucchiaino di polvere di zenzero con un po’ meno di mezzo cucchiaino di miele buono e denso. Fanne una pallottolina e mangiala subito. Ripetere ogni due ore.

Non somministrare in caso di ulcera e febbre alta.

http://www.jumpy.it/media/C_1_Multimedia_4251_multimedia.jpg

Liquid Sky
18-10-05, 11:01
Per combattere il raffreddore è molto utile la tisana di foglie di timo ed eucalipto, foglie ricche di olii essenziali che hanno un´azione disinfettante, battericida e mucolitica. Va bevuta quotidianamente tre volte al dì per una settimana o per dieci giorni.

Come preparare la tisana?
Bisogna portare ad ebollizione una tazza d´acqua e aggiungervi un cucchiaino di foglie di timo e uno di foglie di eucalipto. Poi si spegne la fiamma e si lascia quindici minuti in infusione. Dopo aver filtrato con un colino, si aggiunge qualche goccia di limone e si dolcifica con miele.

Con questa tisana si possono fare anche inalazioni. Una volta versata la tisana in un recipiente bisogna inalare profondamente per dieci minuti due volte al giorno.
Le foglie di timo e di eucalipto si possono facilmente trovare in erboristeria.

Un ottimo rimedio è anche il tea tree oil, l´essenza estratta dalle foglie della malaleuca alterifoglia, un albero originario dell´Australia. Bisogna spalmare due o tre gocce dell´olio davanti alla gola, alle narici e sul naso, massaggiando vigorosamente per trenta secondi. Il tea tree oil, che ha un´azione antisettica, è facilmente recuperabile in farmacia o in erboristeria.

In caso di raffreddore è inoltre consigliabile consumare molta vitamina C naturale per la sua funzione anti infettiva e anti infiammatoria. Ottimi i succhi di limone, di arancia e di pompelmo, preferibilmente di coltivazione biologica. La vitamina C è inoltre presente nei frutti (cinorroidi) della rosa canina, una specie di rosa selvatica diffusa in tutt´Europa. Dai frutti, che contengono un quantitativo anche 20 volte superiore di vitamina C rispetto agli agrumi tradizionali, si ottengono compresse e sciroppi.

Per sconfiggere il raffreddore è bene anche masticare qualche pezzetto di peperoncino o di mele verdi. Il peperoncino ha un´ottima azione mucolitica mentre l´acido malico delle mele ha un´azione disinfettante sia sul cavo orale sia nelle vie dell´apparato respiratorio.

fonte (http://www.buonpernoi.it/ViewDoc.asp?ArticleID=434)

Liquid Sky
18-10-05, 11:24
L'Echinacea appartiene alla famiglia delle Asteracee. Ne esistono diverse specie che vivono spontanee nel Nord America (angustifolia, atrorubens, levigata, pallida, paradoxa, purpurea, simulata, tennessensis); le più importanti sono: l'Echinacea purpurea, la angustifolia e la pallida. La prima era quella usata dagli indiani d'America e studiata dalla scuola di medicina eclettica nata negli Stati Uniti nella metà del XIX sec. Gli studi sulla pianta ripresero attorno al 1930 e sono giunti ai giorni nostri. L'Echinacea purpurea fu studiata soprattutto da ricercatori tedeschi alla fine degli anni '80 e attualmente è la più venduta anche se non ci sono motivi scientificamente validi per affermare che sia migliore dell'angustifolia. I prodotti a base di Echinacea sono spesso venduti come associazione delle tre piante. Anche alla angustifolia viene in genere riconosciuto un più alto valore terapeutico, ma non esistono dati clinici a sostegno della sua presunta superiorità.

Nella medicina tradizionale ha avuto gli usi più svariati. Attualmente è utilizzata per cicli della durata di alcune settimane più volte l'anno, in virtù delle sue proprietà immunostimolanti, per curare sintomi da raffreddamento, mal di gola, influenza ed infezioni urinarie...

Per uso esterno è stata utilizzata per favorire la guarigione di ferite, ustioni ed ulcerazioni. Può essere assunta in capsule, compresse, tisane, tintura ed utilizzata esternamente in pomata o cataplasmi.

Gli studi sperimentali dimostrano che l'echinacea ha un'azione stimolante l'attività dei fagociti e produce un aumento della secrezione di citochine.

Evidenze provenienti da studi clinici, condotti su una popolazione ridotta di pazienti, suggeriscono che il trattamento precoce con echinacea può essere efficace nel trattamento precoce delle infezioni acute delle alte vie respiratorie. Altri studi dimostrano che è efficace nel ridurre la frequenza, la durata e la severità dei sintomi del raffreddore comune.

Tuttavia, uno studio recente, anch'esso condotto su pochi pazienti, mostra che l'echinacea nella stessa patologia, non ha una efficacia superiore al placebo.

Il dosaggio massimo giornaliero consigliato nell'adulto è 6-9 ml di succo fresco, oppure 1,5-7,5 ml di tintura, oppure da 2 a 5 g di estratto secco di radice.

È evidente quindi che sono necessari ulteriori studi per stabilire in maniera definitiva l'effettiva efficacia e quale tra le specie e tra le diverse parti della pianta (radici o altre parti), sia utile usare. Sebbene molti dei principi attivi siano stati identificati (acidi grassi, betaina, echinacina, echinoside, inulina) non sono noti nè il meccanismo di azione nè la biodisponibilità dei vari composti contenuti.

Effetti collaterali
L'Echinacea è considerata una pianta non tossica. L'incidenza di reazioni avverse è rara. L'effetto collaterale più comune è la sensazione di sapore sgradevole dopo somministrazione orale. Tra le reazioni segnalate, la più grave riguarda il caso di una donna, con precedenti allergici, che ha sviluppato una reazione anafilattica in seguito ad assunzione di un estratto di echinacea. Inoltre, studi recenti condotti sull'animale da laboratorio e sull'uomo suggeriscono che alte dosi di echinacea potrebbero avere effetti tossici sull'apparato riproduttivo.

Interazioni
L'echinacea potrebbe causare epatotossicità e quindi non dovrebbe essere usata con farmaci epatotossici come steroidi anabolizzanti, l'amiodarone, metotressato e chetoconazolo.

Controindicazioni
La sua assunzione è sconsigliata nei soggetti affetti da disturbi del sistema immunitario e sistemici progressivi come AIDS, lupus, malattia tubercolare, sclerosi multipla, leucocitosi, patologie del tessuti connettivo, collagenosi.

Avvertenze
Alla luce di quanto emerso dalla letteratura scientifica, bisognerebbe consultare il proprio medico prima di utilizzare l'echinacea nei seguenti casi:

* Malattia tubercolare;
* AIDS e malattie correlate;
* Sclerosi multipla;
* Leucemia;
* Collagenosi;
* Diabete;
* Disturbi del sistema immunitario;
* Uso concomitante di farmaci che possono interagire con l'echinacea come steroidi anabolizzanti, amiodarone, metotressate, chetonazolo.
* Precedenti manifestazioni allergiche verso altre piante medicinali (specie dello stesso tipo), farmaci, alimenti, coloranti o condom.

Il proprio medico deve sempre essere messo al corrente della volontà di assumere o di far assumere echinacea,

* durante la gravidanza o quando si stanno facendo tentativi in tal senso;
* allattamento;
* in età pediatrica.

http://www.iucn.org/themes/ssc/sgs/mpsg/images/echinacea_purpurea.jpg

Liquid Sky
19-10-05, 10:59
Composizione:

* 25 grammi di timo
* 30 grammi di eucalipto
* 25 grammi di pino silvestre
* 20 grammi di issopo

Preparazione:

fare bollire 250 cc. di acqua, aggiungere un cucchiaio di preparato e fare bollire per un minuto. Lasciare riposare per 15 minuti e poi filtrare.Una tazza mattina er sera lontano dai pasti.

Liquid Sky
19-10-05, 21:24
45g di piantaggine, foglie
35g di altea
20g di ginepro, bacche

Bollire due cucchiai della miscela in 50 cl di acqua per 10 minuti. Filtrare e utilizzare il decotto per fare gargarismi.

Liquid Sky
19-10-05, 21:44
Famiglia: Malvaceae

L'Althea Officinalis, appartenente alla famiglia della malvacee, è una pianta erbacea perenne che cresce in luoghi umidi e incolti, lungo i corsi d'acqua. E' molto ricca di proprietà terapeutiche conosciute da tempi antichi, tanto che Carlo Magno ne obbligava la coltivazione da parte dei monaci e dei contadini, perché il popolo ne potesse fare largo uso.

Parte utilizzata. Si usano fiori, foglie ma soprattutto radici.

Principi attivi: Le radici sono ricche di "glucosano", sostanza che costituisce la mucillagine presente nella pianta fino al 35%. Composizione: amido, pectine, mucillagini, zuccheri, grassi, tannini, asparagina e ossalato di calcio.

Proprietà: Spiccata attività emolliente e protettiva sui tessuti irritati (azione del glucosano), ragione per cui è impiegata nei casi di affezioni catarrali e bronchiali anche se accompagnate da tosse secca ed insistente o di tipo asmatico; per questa azione il decotto o lo sciroppo di radici di Altea è raccomandato anche ad anziani, bambini piccoli e diabetici (sembra che le mucillagini abbiano anche proprietà ipoglicemiche).
Nel tratto gastrointestinale svolgono un’ azione protettiva, formando uno strato mucillaginoso sulle mucose proteggendola dagli elementi irritativi (tossine acidi in eccesso). Nel tratto intestinale possono assorbire le tossine e svolgere azione antispasmodica, aumentando la massa fecale e distendendo le pareti intestinali , lassativa meccanica. Utile anche nelle infiammazioni delle vie urinarie e nell’enuresi.
Per estrarre le mucillagini la macerazione a freddo è il mezzo migliore. Si mettono le radici contuse in acqua fredda per alcune ore.

Indicazioni: Gastrite; Coliti; Laringite; Tracheite; Bronchite; Cistite

Infuso. Si immergono gr. 20 di foglie in litri 1 di acqua bollente, si lascia per 10', si filtra: se ne consigliano 4 tazze al dì cui una la sera prima di coricarsi, come espettorante, dolcificate con un cucchiaio di miele.

Decotto. Si pongono gr. 30 di radici in pezzi in litri 1 di acqua, si fa bollire per 30', si filtra: se ne consigliano tre tazze al giorno di cui una la sera prima di coricarsi, con l'aggiunta di un cucchiaino di miele, nei casi di tossi persistenti, nelle bronchiti ed in tutte le affezioni delle prime vie aeree, comprese bocca e laringe. Col decotto si possono fare anche gargarismi in casi di angine od ascessi gengivali o buccali.

Sciroppo. Si pongono gr. 40 di radice in pezzi a macerare in gr. 500 di acqua con una scorza di arancia privata della parte bianca; dopo 24 ore aggiungere gr. 750 di zucchero di canna. Far bollire, lasciare intiepidire, filtrare e lasciar raffreddare, porre in una bottiglia a chiusura ermetica. Questo sciroppo è indicato contro tosse e infiammazioni bronchiali.

Uso cosmetico: Applicare i fiori e le foglie fresche ridotti in polpa sulle parti congestionate. Tutte le parti utili essicate dell'Altea possono essere infuse nell'acqua di pediluvi o bagni a scopo addolcente e lenitivo.

NOTE
Per l’alto contenuto in mucillagini può diminuire l’assorbimento di farmaci o altre sostanze.
Non è compatibile con l'alcol ad alta gradazione, con il tannino e con il ferro.


http://www.hebes.mdx.ac.uk/teaching/learning/garden/Medium-Res/Marsh%20Mallow%20-%20Althaea%20officinalis%2021082001.jpg

fede2377
03-11-05, 18:07
qualche consiglio per l'aerosol che non sia l'eucalipto?

Liquid Sky
03-11-05, 22:17
Testo scritto da fede2377
qualche consiglio per l'aerosol che non sia l'eucalipto?

Purtroppo l'unico che conosco io è proprio l'eucalipto...:(

fede2377
04-11-05, 12:39
Testo scritto da Flora
Purtroppo l'unico che conosco io è proprio l'eucalipto...:(


:i

grazie lo stesso :)

Liquid Sky
04-11-05, 12:45
Testo scritto da fede2377
:i

grazie lo stesso :)

Comunque continuo a cercare, non disperare. :D ;)

fede2377
04-11-05, 12:49
Testo scritto da Flora
Comunque continuo a cercare, non disperare. :D ;)

GRAZIE GRAZIE e ancora GRAZIE!
a buon rendere ;)

Liquid Sky
04-11-05, 14:24
DECOTTO
30g di eucalipto, foglie;
20g di timo, foglie;
30g di tiglio, fiori e foglie;
20g di calamo aromatico, radice;
30g di salice bianco, corteccia.

Lasciare in infusione per 10 minuti 1 cucchiaio della miscela in 1 tazza di acqua bollente, poi filtrare. Berne 1 tazza la sera prima di coricarsi. In caso di raffreddore con febbre.


DECOTTO
10g di tiglio, infiorescenze con brattee; 10g di sambuco, fiori;
20g di alloro, foglie senza picciolo;
10g di salvia, sommità fiorite.

Mescolare le droghe, dosarne 10g e porli a bollire per 2-3 minuti in 1/4 lt di acqua. Quindi lasciar intiepidire e filtrare. Consumare tiepido, 1 tazza mezzora prima di coricarsi, addolcendo con 1 cucchiaio di miele.


DECOTTO
50g di liquirizia, radice.

Bollire in 1 lt di acqua per 15 minuti. Lasciar riposare, filtrare e berne a volontà. Indicato per raffreddore incipiente.


SUFFIMIGIO
4g di eucalipto, foglie;
5g di pino, gemme;
5g di timo, parte aerea;
5g di issopo, sommità fiorite;
5g di salvia, foglie.

Porre le droghe in infusione in 1/2 lt di acqua bollente e respirare profondamente i fumi che fuoriescono dall'infuso coprendo la testa e il recipiente con un panno in modo da non disperderne i vapori.


INFUSO
30g di tiglio, fiori;
30g di sambuco, fiori;
30g di viola, fiori;
30g di menta, foglie.

Con l'aiuto di un pestello miscelate le erbe, poi metterne 2 cucchiaini in 1 tazza di acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti; filtrare. Prenderne 1 tazzina addolcita con miele, rimanendo poi ben coperti a letto. Questa tisana viene anche chiamata "aspirina vegetale".


INFUSO
10g di serpillo;
10g di lavanda;
10g di timo;
10g di eucalipto.

Porre 1 cucchiaio di minestra in infusione in acqua bollente per 10 minuti. Berne diverse tazze al giorno.

Liquid Sky
04-11-05, 14:30
IL TIMO

http://img455.imageshack.us/img455/2787/thymusvulgaris02040wl.jpg

NOME SCIENTIFICO: Thymus

NOMI DIALETTALI: erba pèvera, ferrùgera, sermollino, serpolino, pepolino, salaredda, riganeddu

DESCRIZIONE: pianta perenne appartenente alla famiglia delle Labiate, il genere Thymus fu fondato da Linneo usando un antico vocabolo greco che secondo alcuni indica profumo-profumare e secondo altri coraggio. Secondo alcuni studiosi comprende ottanta specie, secondo altri centoventi, ma alcune correnti di pensiero parlano di quattrocento. Le varietà più usate sono il Thymo serpyllum e il vulgaris, che sono tanto spontanee quanto coltivate in giardini come tutte le altre specie. Tutte provengono dall'area mediterranea, estesa fino alle Canarie, esiste una specie propria dell'Abissinia. La pianta è comune dei climi caldi-temperati, ma resiste anche a quote alte, come il serpillo del Monte Rosa. È tale la richiesta di timo, che Germania e Ungheria hanno avviato coltivazioni su larga scala. Piccolo arbusto cespuglioso, non supera i 30 cm, si sviluppa su un robusto apparato radicale. Il fusto è legnoso, tortuoso e abbondantemente ramificato. Nella parte inferiore è rivestito di corteccia color cenere, mentre i rami sono ricoperti da peli e si presentano biancastri. Ha foglie piccole color grigio-verde di varie forme, a secondo della specie; i fiori, piccoli e tubolari, di color bianco-rosa, sono riuniti in glumeroli formanti le infiorescenze, compaiono dall'inizio della primavera a metà dell'estate. Il frutto è composto da quattro acheni marroni inseriti nel fondo del calice del fiore. Si riproduce per semina all'inizio dell'estate, per divisione dei cespi a primavera e per talea da metà primavera a inizio estate.

PARTI UTILIZZATE: sommità fiorite e foglie sia fresche sia essiccate.

PRINCIPI COSTITUENTI: olio essenziale, alcoli, idrocarburi, resina, tannino, saponine acide neutre.

PROPRIETÀ: antisettico, antispasmodico, aperitivo, tonico, digestivo, epatico, espettorante, vermifugo, migliora la memoria.

RACCOLTA-CONSERVAZIONE: si raccolgono le sommità fiorite tra maggio e luglio, le foglie dalla primavera all'autunno, anche se risultano migliori quando la pianta è in fiore. Si essiccano all'ombra, in luogo aerato, si conservano in recipienti di vetro o porcellana al riparo dalla polvere e dall'umidità.

PREPARAZIONI
Infuso: in un litro di acqua bollente aggiungere 10-15 g (corrispondenti ad un cucchiaio da minestra abbondante), di sommità fiorite e foglie. Lasciare riposare venti minuti, filtrare e bere.

Polvere: pestare la quantità desiderata di fiori e foglie ben secchi fino ad ottenere una polvere finissima che si conserva in barattoli di vetro ben chiusi. Se ne prendono uno o due cucchiaini al giorno mescolati a miele o a marmellata, oppure sciolte nell'acqua.

Miele: pianta mellifera, si trova in commercio dell'ottimo miele che può essere utilizzato per gli usi consueti o per veicolare olio essenziale, tintura o polvere, per addolcire gli infusi di timo.

Tintura, olio essenziale: si trovano in erboristeria o nelle farmacie con reparto erboristico. Di olio essenziale si prendono 4-5 gocce per 3-4 volte al giorno mescolate ad una puntina di miele. La dose di tintura consigliata è di 20-30 gocce al giorno per 2-3 volte al giorno. Se volete preparare la tintura, lasciate a macero per una dozzina di giorni 25 g di sommità fiorite secche e sminuzzate di timo in 90g di alcol a 60°, agitando spesso. Filtrare e conservare in boccetta di vetro scuro con contagocce.

Vino: 30 g di fiori e foglie secchi ogni 7 dl di vino bianco secco. Lasciare macerare per quindici giorni agitando spesso, filtrare e conservare in bottiglia scura e ben chiusa.

SALUTE
Asma, catarro bronchiale, influenza, pertosse, tosse, raffreddore, convulsioni: tre tazze d'infuso di sommità fiorite al giorno, oppure 30 gocce di tintura diluite in latte caldo. In caso di forte raffreddore, naso chiuso o difficoltà respiratorie, aggiungere 8 gocce di olio essenziale di timo a mezzo bicchiere di olio d'oliva, mescolare accuratamente e massaggiare durante il giorno il petto del paziente. 2-3 gocce di olio essenziale possono essere usate nell'acqua bollente per suffumigi.

Cattiva digestione, fermentazioni, flatulenze, infezioni gastrointestinali, esaurimento nervoso, anoressia, vermi: come antifermentativo, stomachico o digestivo una tazza d'infuso al giorno, bevuta a digiuno, altre piccole tazze durante il giorno, dopo i pasti principali. Si hanno buoni risultati se si è costanti per almeno tre mesi. Se si tratta di disturbi temporanei, saltuari, 30-40 gocce di tintura o 2 cucchiaini di polvere. Se si sceglie il vino la dose è di un bicchierino 3 volte al giorno, prima dei pasti. Per i vermi, seguire le indicazioni date per l'olio essenziale.

Contrazioni muscolari, distorsioni, artrite, reumatismi, ferite, infezioni della pelle, piaghe, ulcere, emicranie: per un'efficace azione cicatrizzante fare lavaggi delle zone interessate con una tazza d'infuso tiepido. In caso di dolori muscolari, artrite ecc., aggiungere 8 gocce di olio essenziale a mezzo bicchiere di olio di mandorle, mescolare accuratamente e usare per massaggiare le zone interessate.

BELLEZZA
Bagno disinfettante, stimolante per circolazione lenta, esaurimento nervoso: preparare un decotto con 100 g di foglie secche in 1 l d'acqua, bollire un quarto d'ora, togliere da fuoco, filtrare spremendo bene le foglie e versare nell'acqua del bagno. Consigliabili 2-3 bagni alla settimana, al mattino.

Dentifricio antisettico e disinfettante: amalgamare 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1 di carbone di legna o di radice di fragola in polvere con 2-3 gocce di olio essenziale di timo. Aggiungere poca acqua per volta fino a formare un impasto cremoso e usare.

Lozione per capelli con forfora: preparare un infuso composto da una manciata di foglie essiccate di timo e una di rosmarino. Filtrare e usare l'acqua per l'ultimo risciacquo dei capelli. Va lasciato asciugare.

Tonico astringente per pelle grassa: bollire per 10 minuti in 1 l d'acqua 50 g di foglie essiccate di timo. Filtrare e lasciar raffreddare, usare con costanza mattina e sera.

ALTRI USI: in cucina è una delle piante aromatiche più apprezzate per qualsiasi tipo di preparazione, minestra, ripieni, sughi, frittate, arrosti, umidi e brasati anche con vino, carne e pesce, frutta secca come fichi e susine. Aggiunto alle carni conservate o alle salamoie rallenta la formazione di muffe. È usato anche per la preparazione di aceti aromatizzati.
È molto apprezzato anche dalle industrie cosmetiche che ne ricavano l'essenza di serpolino per la preparazione dei profumi.
Un pranzo a base di timo è un'autentica ghiottoneria per capre, conigli e lepri.

LINGUAGGIO DEI FIORI: considerato una pianta ben augurale significa " La concordia degli spiriti è il bene più prezioso."

ANEDDOTI E CREDENZE: il termine greco thymòs significa anche cisti, escrescenza…ma tenendo per buono il significato di coraggio, troviamo che i soldati della grande Roma si lavavano nell'acqua di timo per darsi vigore, per acquisire coraggio. Le dame del Medioevo, ricamavano spighe di timo sulle insegne dei loro cavalieri.

http://www.gudjons.com/Mittel/Thymus-vulgaris.jpg

link (http://www.arcobaleno.net/curiosita/piantasettimana-Timo.htm)

Liquid Sky
04-11-05, 14:31
Testo scritto da fede2377
qualche consiglio per l'aerosol che non sia l'eucalipto?

Il timo va bene per i suffumigi. ;)

fede2377
04-11-05, 16:46
Testo scritto da Flora
Il timo va bene per i suffumigi. ;)

nelle fiale che sto usando c'è di tutto: eucaliptolo, essenze di pino di timo e di rosmarino...
mi bruciano le mucose :rolleyes: ma sembrano funzionare:)

Liquid Sky
08-11-05, 23:08
Tintura madre di malva e timo: 10 gocce di entrambe in poca acqua prima di colazione, pranzo e cena.

Elisir di salvia: in un litro di vino [/b]rosso addolcito con due cucchiai di miele far bollire per un minuto 100 grammi di foglie di salvia fresche; berne una tazzina calda alla sera dopo cena.

Infuso di latte, foglie di salvia e miele: 10 grammi di foglie di salvia in infusione per 10 minuti in una tazza di latte bollente; addolcire con miele; berne due tazze al giorno.

Olio di capsico: in un litro di olio caldo far macerare per una notte 50 grammi di peperoncino; frizionare il petto alla sera e coprire con una pezza di lana calda.

Vino di mela cotogna e cannella: macerare per cinque giorni in un litro di vino rosso una mela cotogna affettata e 10 grammi di scorza di cannella; bere una tazzina di vino caldo dopo cena.

Cataplasma di cipolle calde e peperoncino: bollire in poca acqua due cipolle tritate e un quarto di peperoncino fresco; avvolgere il cataplasma caldo in un fazzoletto di lino e applicare caldo per 10 minuti sul petto.

Impacco di olio canforato e cavolo: frizionare con olio canforato il petto della persona malata; dopo alcuni minuti applicare sulla parte frizionata uno strato di foglie tiepide di cavolo precedentemente stirate con ferro da stiro.

Pomata di canfora e mentolo mescolata a farina calda di semi di lino: impacco caldo sul petto.

Melusina
02-03-08, 21:02
Dalla Polonia:
1 tazza di latte;
1 cucchiaio di miele;
1 cucchiaino di burro;
mezzo cucchiaino di aglio fresco grattugiato.
Riscaldare il latte e, quando è bollente, aggiungere miele e burro e mescolare finché questi due ingredienti si siano ben bene amalgamati; aggiungere l'aglio. Bere sorseggiando un'ora prima di coricarsi.

In Africa si usa aspirare col naso un pizzico di pepe di Caienna per provocare lo starnuto e quindi liberare i canali nasali.
Un altro rimedio africano per arrestare il raffreddore di testa o di petto consiste nel far bollire per 10 minuti a fuoco lento due cucchiai di pepe di Caienna fresco e due cucchiai di cipolla a dadini in una tazza di acqua. Si filtra e si beve caldo prima di coricarsi o durante il giorno secondo le necessità. Se non si dispone di pepe fresco, sostituirlo con un quarto di cucchiaino di pepe macinato.

Nelle isole tropicali di Zanzibar, gli indigeni preparano una soluzione inalante mettendo due chiodi di garofano in mezzo litro di acqua bollente; poi ne aspirano i vapori.
Per raffreddori di petto, tossi e complicazioni bronchiali è molto indicato il tè di chiodi di garofano, sia da bere sia per inalazioni. Questo tè si prepara lasciando in infusione 4 o 5 chiodi di garofano in una tazza di acqua bollente; i benefici di questo preparato sono triplici: serve da espettorante, da blando antisettico e da germicida.

In molte zone dell'Asia si usa un rimedio che serve anche come cura profilattica del raffreddore, consiste nel masticare un pezzettino di radice di zenzero fresco tre volte al giorno prima dei pasti. Si potrebbe anche bere il tè di zenzero che si ottiene sciogliendo un quarto di cucchiaino di polvere di zenzero e due cucchiaini di miele in una tazza di acqua bollente. Lo zenzero agisce come espettorante e serve a curare la congestione dei canali bronchiali.

In India invece si utilizza questo versatile rimedio che si prepara versando un litro di acqua bollente sopra una tazza di polpa di tamarindo, coprendo e lasciando in infusione per 2 ore; dopo aver filtrato l'infuso, si aggiunge un cucchiaino di miele a una mezza tazza del liquido diluendolo poi con acqua secondo i gusti. Si prende ogni 3 o 4 ore; per ottenere i maggiori benefici è consigliabile sorseggiare.

In Arabia si usa la scorza di melagrana per ottenere un liquido per gargarismi facendo bollire per 20 minuti a fuoco lento due cucchiai di scorze di melegrana essiccate in 3 tazze d'acqua. Si fa raffreddare, si filtra e si usa senza diluire, per guarire gola irritata e raffreddori.

In Finlandia si usa uva ursina bollita e fatta a purea e mescolata con miele per preparare un rimedio per tosse e raffreddore così gradevole da far venire far venire voglia di berlo anche quando si sta bene.

In Cina si usa T'ien men tung, una verdura con molte proprietà medicinali. Si prepara una zuppa o una purea da servirsi calda e si usa come rimedio per i raffreddori e per calmare le tossi secche. Il nome cinese è difficile, ma in realtà si tratta degli asparagi.

In America un rimedio assai popolare è la limonata calda col miele.

Un famoso rimedio gitano per tossi e raffreddori di petto consiste in un decotto preparato mediante bollitura di foglie di ortica, radice di liquirizia e tanto miele quanto basta per ottenerne uno sciroppo.

In Francia si prepara un delizioso rimedio per la tosse facendo cuocere a vapore delle belle ciliege mature in tanta acqua quanto basta per ricoprirle, e aggiungendo del miele fino a ottenere una consistenza sciropposa. Si lascia raffreddare, si tolgono i noccioli alle ciliege e si aggiunge succo di limone a volontà. Si prende a cucchiai.

In Grecia preparano un gradevolissimo rimedio emolliente per la tosse facendo cuocere a vapore fichi, miele e fette di limone fino ad ottenerne un composto di consistenza tenera. Prenderne un cucchiaio ogni volta che se ne ha di bisogno.

In Germania un rimedio per raffreddori e influenza consiste in un tè che si può bere sia da malati che da sani. Si prepara versando acqua bollente su menta piperita e fiori di sambuco in parti uguali, un cucchiaino di ognuno per una tazza e mezza di acqua. Lasciare in infusione per 5 munuti, filtrare e bere quando è ancora caldo. Se occorre come rimedio per la tosse, ridurre a mezza tazza la quantità di acqua, aggiungere tre cucchiai di miele e il succo di mezzo limone.

Da: L. Kordel - Rimedi popolari naturali - Ed. Rizzoli

Liquid Sky
02-03-08, 23:18
benvenuta melusina!

Melusina
03-03-08, 03:08
Grazie! I miei complimenti per come gestisci egregiamente il settore che si occupa del Regno Vegetale!
Veramente brava!

Liquid Sky
03-03-08, 20:26
sei molto gentile, grazie!