PDA

Visualizza Versione Completa : Ieri sera Fascisti e Comunisti a Matrix canale 5



fabiosko (POL)
18-10-05, 13:35
Ieri sera a Matrix, il nuovo programma di canale 5 condotto da Mentana c'era una trasmissione dal titolo "Fascisti e Comunisti" con invitati un giornalista della Stampa ex Manifesto(di cui nn ricordo il nome), Curzi, Panza, Mussolini e Massimo Fini...Vorrei sapere se avete avuto modo di vederla ed eventuali commenti...
Per quanto mi riguarda mi limito a dire che e' stata per il 90% la stessa minestra riscaldata, con alcuni buoni spunti di un M. Fini sempre interrotto da Mentana e da una sconvolgente (In senso negativo) A. Mussolini, ed un discreto servizio su Casa Pound (col parallelo con uno spazio autogestito di sinistra) con ottime risposte da parte dell'intervistato ...

Templares
18-10-05, 13:54
In Origine postato da fabiosko
Ieri sera a Matrix, il nuovo programma di canale 5 condotto da Mentana c'era una trasmissione dal titolo "Fascisti e Comunisti" con invitati un giornalista della Stampa ex Manifesto(di cui nn ricordo il nome), Curzi, Panza, Mussolini e Massimo Fini...Vorrei sapere se avete avuto modo di vederla ed eventuali commenti...
Per quanto mi riguarda mi limito a dire che e' stata per il 90% la stessa minestra riscaldata, con alcuni buoni spunti di un M. Fini sempre interrotto da Mentana e da una sconvolgente (In senso negativo) A. Mussolini, ed un discreto servizio su Casa Pound (col parallelo con uno spazio autogestito di sinistra) con ottime risposte da parte dell'intervistato ...

Ho visto l'inizio, ossia le interviste ai ragazzi dei Centri Sociali di Sinistra e di Destra. Ne è venuto fuori quello che penso da una vita ossia che Comunismo e Fascismo sono due facce della stessa medaglia. Le differenze sono molte ma molte di meno di quello che apparentemente sembra, entrambi gli intervistati dichiaratamente rivoluzionari, sostenitori di Ernesto Guevara, consci di avere origini politiche comuni.
Questo è quello che penso fabiosko.

Zarskoeselo
21-10-05, 00:27
Anche io concordo. Ritengo la Mussolini sia stata maleducata e che Fini avesse intrapreso un buon discorso. Il paragone Elkan, non era del tutto sbagliato, (peccato che la M. abbia buttato tutto sulla macchieta). Il treno in corsa, la velocità del sistema in evoluzione cui non si riesce a stare dietro, tutti sballottati e carichi di responsabilità e ruoli che non ci competono ma siamo costretti ad assumerci...

Alvise
21-10-05, 10:46
In Origine postato da templares
Ho visto l'inizio, ossia le interviste ai ragazzi dei Centri Sociali di Sinistra e di Destra. Ne è venuto fuori quello che penso da una vita ossia che Comunismo e Fascismo sono due facce della stessa medaglia. Le differenze sono molte ma molte di meno di quello che apparentemente sembra, entrambi gli intervistati dichiaratamente rivoluzionari, sostenitori di Ernesto Guevara, consci di avere origini politiche comuni.
Questo è quello che penso fabiosko.

Andrebbe precisato che le posizioni su Guevara non sono condivise da tutti... e che pochi lo prendono come un riferimento politico vero e proprio.

In base a cosa si può affermare che Comunismo e Fascismo siano due facce della medesima medaglia? Che cosa condividono queste due visioni del mondo? Dov'è la radice comune?

Quanto sopra invece mi sento fermamente di poterlo affermare riguardo a comunismo e liberalismo. Entrambi nascono dalle stesse radici giacobine, materialiste ed egalitarie.

Zarskoeselo
21-10-05, 10:56
Suppongo che ci si riferisca ai metodi di soppressione del nemico anche ideologico.

UgoDePayens
21-10-05, 13:17
Mussolini prima che fascista fu socialista, la sua ricetta economica e la sua analisi della realtà sociale è assai più vicina a quella marxista che a quella liberale.
I lavoratori e le aziende infatti, per il fascismo mussoliniano, non si incontrano sulla piazza di un libero mercato, ma piuttosto in una contrattazione nazionale tra le parti.

Certo, le corporazioni fasciste sono qualcosa di diverso dai sindacati marxisti, ma l'analisi è la medesima...

Zarskoeselo
21-10-05, 13:25
Hitler era nazionalsocialista. E molto prese spunto il duce da Lenin. Come dice lui stesso all'inizio carriera...I gulags, furono poi imitati dai tedeschi. Onestamente, i due estremi davvero sembrano la faccia opposta della stessa medaglia.

Alvise
21-10-05, 14:24
In Origine postato da UgoDePayens
Mussolini prima che fascista fu socialista, la sua ricetta economica e la sua analisi della realtà sociale è assai più vicina a quella marxista che a quella liberale.


Mussolini fu un socialista atipico. E smise di esserlo dopo il 1915. Non scordiamoci inoltre che il fascismo non fu fatto solo da Mussolini. Sono esistite, nel fascismo, delle componenti culturali (o forse sarebbe meglio dire delle personalità), che veniva dalle esperienze del socialismo, del nazionalsindacalismo e del sindacalismo rivoluzionario. Tuttavia non furono né preponderanti, né soli.

Certamente è vero che nel fascismo si ritrovarono, con una certa sorpresa (così come nel movimento d'opinione interventista del '14-'15) i nazionalisti dell'ANI ed i sindacalisti. Ma la matrice del fascismo fu nazionalista, organicista, antiliberale, antimarxista, idealista.

La ricetta economica fascista (che di certo non è liberale) più che al marxismo, si avvicina a certe posizione keynesiane o, quando si parla della nota "socializzazione" alla cogestione su modello tedesco del dopoguerra.



I lavoratori e le aziende infatti, per il fascismo mussoliniano, non si incontrano sulla piazza di un libero mercato, ma piuttosto in una contrattazione nazionale tra le parti.


1. Il fascismo mussoliniano, in economia, fu liberista sino al 1927.

2. Una "contrattazione nazionale tra le parti" (definizione un po' incerta che, peraltro, potrebbe essere usata anche per ciò che avviene oggi) che differisce ampiamente da schemi colletivisti, marxisti o affini.



Certo, le corporazioni fasciste sono qualcosa di diverso dai sindacati marxisti, ma l'analisi è la medesima...

L'"analisi" attraverso la quale viene portata avanti la critica economica al liberalismo (ed al liberismo) è quella, di matrice organica, fatta dal giurista nazionalista Rocco (uno dei teorici corporativisti). Nulla a che vedere col materialismo storico (né col successivo materialismo dialettico).